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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2015
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, MARTIN SCHULZ, ALL´EUROSUMMIT DI IERI SULLA GRECIA.  
 
Bruxelles, 13 luglio 2015 - Signore e signori, Le decisioni di stasera determineranno il futuro dell´Europa e condizineranno la vita di milioni di persone. Nessuno di noi ha mai voluto arrivare a questo punto. Eppure eccoci qui. Quando il primo ministro Alexis Tsipras venne al Parlamento europeo lo scorso Mercoledì e unito a noi per un dibattito pubblico in Aula nessuno avrebbe potuto immaginare una escalation drammatica in solo un paio di giorni. E ´giunto il momento per tutti noi di calmarsi, mantenere il sangue freddo e mettere a fuoco il quadro generale. Questa grande quadro è emerso durante il dibattito veramente paneuropeo di Mercoledì su una questione che riguarda tutti gli europei; un dibattito che riflette i sentimenti ei pensieri degli europei provenienti da 28 paesi diversi e di carattere politico. A volte la tensione era tangibile; emozioni era grande; il dibattito riscaldato. Tuttavia, una cosa è diventato chiaro dal dibattito: una forte maggioranza nel Parlamento europeo è determinato a mantenere la Grecia nella zona euro. Ma loro vogliono vedere un chiaro impegno da la Grecia rimanga nella zona euro, anche. I membri si sono impegnati a rifiutare e opporsi a una Grexit. Perché l´Europa non sarebbe l´Europa senza la Grecia e la Grecia del luogo è al cuore dell´Europa. Una Grexit sarebbe un mancato guadagno per tutti, con imprevedibili conseguenze, forse catastrofiche. Non c´è dubbio che tutto deve iniziare dalla Grecia. Grecia deve essere il primo ad aiutare se stessa. In caso contrario, qualsiasi soluzione non sarà sostenibile. Se la Grecia offre, è chiaro, come è stato evidenziato nel Parlamento europeo, che c´è una mano tesa ai tuoi amici per aiutare. Le nostre economie e il futuro sono strettamente legati tra loro e quindi una soluzione europea è chiamato per. Una soluzione europea tratta di raggiungere un compromesso, quello in cui si verificano le diverse aspettative di tutte le parti. L´europa non è una somma di punti di vista nazionali o un parere imposto sugli altri. Oggi è un giorno come nessun altro giorno per tale compromesso. La posta in gioco non potrebbe essere più alta. Come ha detto il presidente Tusk durante il dibattito in plenaria il Mercoledì, questo è l´ultimo campanello d´allarme per la Grecia, e l´ultima possibilità per tutti. In questo momento decisivo per la nostra unione, mi appello a tutti voi nel nome del Parlamento europeo a mettere da parte passate frustrazioni e irritazioni, forse anche la sfiducia, di ri-costruire la fiducia perduta, e per dimostrare la volontà politica di trovare una soluzione insieme e di trovare rapidamente. E a voi il primo ministro Tsipras Faccio il seguente appello: Negoziare con un vero spirito europeo, pronta a capire l´altro lato, e pronti a credere che le riforme in corso richieste della Grecia sono per il bene della Grecia. A tutti voi, i vostri atteggiamenti nelle prossime ore potrebbero essere determinanti l´Europa di domani. Tenere questo in mente. So che tutti vogliono venire a una soluzione in fretta. Il nostro futuro comune è in gioco. Esorto tutti voi ad agire con responsabilità e solidarietà. Questo non è un tempo per le divisioni. E ´il momento per l´unità. Grazie per l´attenzione  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: COS´È SUCCESSO DURANTE LA PLENARIA DI LUGLIO?  
 
Strasburgo, 13 luglio 2015 - La crisi greca è stata al centro della scena durante la Plenaria di luglio. Il Primo ministro greco Alexis Tsipras è venuto a discutere dei problemi del suo paese all´emiciclo di Strasburgo. Gli europarlamentari hanno anche adottato le loro raccomandazioni per il testo definitivo dell´accordo Ttip. È anche stata approvata una riforma del sistema per lo scambio di quote di emissioni dell´Ue. Un accesso dibattito ha scaldato la Plenaria di luglio. Il Primo ministro greco Alexis Tsipras, in visita al Parlamento europeo, ha discusso con gli eurodeputati una possibile soluzione alla crisi greca. Al dibattito hanno anche partecipato il Presidente della Commissione europea Jean-claude Juncker e il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Rivedi i momenti salienti grazie al nostro Storify. Il Parlamento ha anche adottato la sua posizione rispetto alle negoziazioni sul Ttip. I parlamentari hanno insistito in particolare sulla necessità di istituire un sistema pubblico (e non privato, come proposto in precedenza) per la risoluzione dei contenziosi giuridici tra investitori privati e gli stati in cui l´investimento è attuato. Dal 1 luglio il Lussemburgo ha sostituito la Lettonia alla Presidenza del Consiglio dell´Unione europea. Gli eurodeputati hanno colto l´occasione per discutere con i primi ministri di entrambi i paesi delle sfide future dell´Unione europea. Gli eurodeputati hanno anche votato per una riforma del sistema per lo scambio di quote di emissioni dell´Ue. Secondo un accordo con il Consiglio, un nuovo strumento, la riserva di stabilità del mercato, servirà a ridurre il surplus dei diritti di emissione destinati al mercato al fine di sostenerne il prezzo e facilitare così la riduzione delle emissioni di Co2. Durante una discussione sulla riforma della protezione dei diritti d´autore, i parlamentari hanno chiesto di migliorare l´accesso ai contenuti online a livello transnazionale. Le società transnazionali e le società quotate dovranno fornire paese per paese le informazioni relative ai profitti, alla fiscalità e ai finanziamenti pubblici ottenuti, questa la volontà del Parlamento europeo. I negoziatori del Parlamento cercheranno ora un accordo con il Consiglio. I parlamentari si sono anche espressi positivamente sulla questione del biglietto unico. Secondo questa misura i cittadini europei dovrebbero avere la possibilità di riservare con un solo biglietto qualunque viaggio che comporti l´utilizzo di differenti mezzi di trasporto in differenti Stati membri. Il Parlamento europeo in un voto sul settore lattiero-caseario e della produzione di frutta/verdura ha chiesto un maggiore aiuto per gli agricoltori europei colpiti dall´embargo sulle importazioni imposto dalla Russia. Sono passati vent´anni dal tragico genocidio della città bosniaca di Srebrenica. Gli europarlamentari hanno commemorato e condannato fermamente l´uccisione di circa 8.000 uomini e ragazzi mussulmani da parte delle truppe serbo-bosniache e le unità paramilitari. Le risorse dell´Ue devono essere utilizzate in maniera più efficiente, hanno chiesto gli eurodeputati in una risoluzione sulla ´economia circolare´ basata sul riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio.  
   
   
UE: RIUNIONI DEI COMITATI, ANTEPRIMA DELLA SETTIMANA A 13 – 19 LUGLIO 2015  
 
Bruxelles, 13 luglio 2014 - Pnr dell´Ue. Piani per introdurre norme Ue di raccolta e trattamento aria dati Passenger Name Record (Pnr) sono all´ordine del giorno del Comitato per le libertà civili. Membri voterà su una vasta gamma di modifiche, tra cui su cui voli dovrebbero essere incluse, il periodo di memorizzazione di dati e varie altre disposizioni di protezione dei dati. Ci sarà una conferenza stampa con il relatore dopo il voto. (Mercoledì) Trasferimento dei richiedenti asilo. Il meccanismo di emergenza per lo spostamento di richiedenti asilo e rifugiati all´interno dell´Ue, come proposto dalla Commissione nel mese di maggio per distribuire 40.000 dalla Grecia e dall´Italia ad altri Stati membri nei prossimi due anni, sarà discusse e sottoposti a votazione in seno alla Commissione per le libertà civili. Il Parlamento deve essere consultato su questo schema di emergenza e avrà poteri di codecisione su un futuro uno permanente. Maggior parte dei membri sono suscettibili di ribadire argomento recente del Parlamento che il meccanismo dovrebbe essere vincolante, non volontaria, e che più persone dovranno essere spostati. (Giovedì) Tassazione. I ministri delle finanze da Francia, Germania, Italia e Spagna, nonché Commissione presidente Jean-claude Juncker, Commissario per gli affari finanziari, tassazione e doganale Pierre Moscovici, economico e Presidente del Consiglio Ecofin Pierre Gramegna si accende al Parlamento ai piani di politica fiscale attuale e futuro dibattito con i membri del comitato speciale economici e monetari e fiscali sentenze. Tuttavia, il formato di riunione potrebbe cambiare a causa del summit speciale sulla Grecia che si terrà domenica. (Lunedì) Qualità dell´aria. Obbligatori e più rigorosi limiti sulle emissioni di inquinanti come anidride solforosa (So2) e ossidi di azoto (Nox), sarà votata dal comitato di salute pubblica e ambiente. Questi nuovi limiti potrebbero ridurre i costi dell´inquinamento aria € 40 miliardi, secondo la Commissione. (Mercoledì) Limiti di emissione per le macchine mobili non stradali. Una proposta di legge per ridurre le emissioni da motori a combustione nelle macchine mobili che vanno da strumenti portatili attraverso macchine edili a locomotive e navi della navigazione interna sarà messo ai voti in Commissione per l´ambiente. Questi motori insieme rappresentano circa il 15% di ossido di azoto (Nox) e 5% di particolato (Pm) emissioni nell´Ue ha importanza. (Mercoledì) Ogm. I deputati del Comitato ambiente prenderà in considerazione per la prima volta una proposta di progetto ad alta risoluzione che avrebbe respinto una proposta della Commissione per consentire singoli membri afferma decidere indipendentemente dal fatto che consentire l´uso di Ogm alimentare e dei mangimi prodotti sul loro territorio. In un precedente dibattito, maggior parte dei membri del Comitato hanno espresso preoccupazioni che la proposta potrebbe danneggiare il mercato unico e la competitività degli agricoltori dell´Ue. (Mercoledì) Presidenza lussemburghese. Commissioni del Parlamento si riuniranno i ministri del governo di Lussemburgo per discutere il programma di lavoro della presidenza del Consiglio dell´Unione europea nelle rispettive aree di responsabilità. La Presidenza lussemburghese va da luglio fino alla fine del 2015. (Dal lunedì al giovedì) Ordine del giorno del Presidente. Il lunedì il Presidente Martin Schulz sarà a Tirana (Albania), dove incontrerà Meta di Ilir Speaker del Parlamento (seguita da un punto di stampa), Bujar Nishani Presidente e primo Ministro Edi Rama (quest´ultimo anche seguito da un punto di stampa). Martedì, egli sarà a Belgrado per incontrare il Parlamento Speaker Maja Gojković di Serbia, primo ministro Aleksandar Vučić (seguita da un punto di stampa) e Presidente Tomislav Nikolić. Egli affronterà il Parlamento serbo, il mercoledì, prima del viaggio a Sarajevo per incontrare la presidenza della Bosnia-erzegovina e i collegi della camera dei rappresentanti e camera dei popoli. Giovedi, onorevole Schulz sarà incontrare il Presidente del Consiglio dei ministri di Bosnia-erzegovina Denis Zvizdić e affari esteri ministro Igor Crnadak e terrà una conferenza stampa. Conferenza stampa. Il servizio di stampa di Ep terrà una conferenza sulle attività della settimana alle ore 11.00 il lunedì, nella sala conferenza stampa "Anna Politkovskaja" Ep, Bruxelles stampa. I giornalisti possono utilizzare #Epressbriefing porre domande sul lavoro dei comitati prima e durante il briefing.  
   
   
UE: OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO AVRAMOPOULOS DOPO INFORMALE DEL CONSIGLIO AFFARI INTERNI A LUSSEMBURGO  
 
Lussemburgo, 13 luglio 2015 - Sessione mattutina – sicurezza:” Signore e signori, Vorrei cominciare augurando Presidenza lussemburghese molto buona fortuna per il lavoro futuro. Le sfide in materia di sicurezza non può essere sottovalutato. Non possiamo escludere nuove minacce o nuovi attacchi terroristici. Quello che è successo il mese scorso in Francia, Tunisia e il Kuwait sottolinea la necessità di rimanere vigili e determinati. Sono fiducioso che insieme con Etienne Schneider e gli altri ministri otterremo molto nei prossimi sei mesi, al fine di consentire ai cittadini di vivere in un ambiente sicuro. Poiché le sfide che dobbiamo affrontare non siamo limitati all´interno dei confini nazionali. Cooperazione, dunque, è l´unico modo per raggiungere il necessario livello di sicurezza in Europa. Questa mattina le nostre discussioni si sono incentrate su due temi specifici: il cyber-crimine e cyber-sicurezza, così come la condivisione di intelligence per contrastare il terrorismo. In Agenda europea della Commissione sulla sicurezza, abbiamo identificato il crimine informatico come uno dei nostri principali priorità e abbiamo fissato una serie di azioni concrete per combatterlo. Prima di tutto, abbiamo bisogno di una migliore comunicazione e scambio di informazioni sulle attacchi informatici ei loro autori. La rete e dell´informazione direttiva sulla sicurezza, una volta adottata, migliorerà in modo significativo la cooperazione dell´Ue in questo settore. Per esempio che impone alle società in settori critici - come l´energia, trasporti, banche e salute - ad adottare pratiche di gestione del rischio e segnalare incidenti di rilievo, sarà un importante passo avanti. Europol coordina già le operazioni efficaci per combattere i criminali responsabili di attacchi informatici e le campagne di truffa. Il mese scorso, un´operazione internazionale congiunta coordinata dal Centro di Europol European Cybercrime (Ec3) e l´Eurojust ha portato allo smantellamento di un gruppo di criminali informatici attivi in ​​Italia, Spagna, Polonia, Regno Unito, Belgio e la Georgia, e l´arresto di 49 persone sospettate di commettere frodi e account di posta elettronica intrusioni finanziari. Inoltre, il 1 ° luglio, l´Europol ha lanciato il Referral Unità internet (Iru). Questa unità, che diventerà pienamente operativo nei prossimi 12 mesi, sosterrà gli Stati membri a identificare e rimuovere il materiale terrorista on-line. E ´anche essenziale avere una forte cooperazione tra pubblico e privato nel campo della sicurezza. A tal fine, la Commissione istituirà un Internet Forum che riunirà gli Stati membri e Internet Service Provider. L´obiettivo è quello di ridurre l´accessibilità dei materiale terrorista on-line e per contrastare la narrativa terrorista e la propaganda. Seminari e incontri preparatori sono già in atto e, allo stesso tempo, sto progettando di recarsi in California nel mese di settembre, con l´obiettivo di preparare il lancio del Forum nel mese di dicembre. Dobbiamo fare in modo che importanti attori del settore faranno la loro parte per proteggere i cittadini e rendere Internet un luogo più sicuro. Ho anche discusso con i ministri la questione della condivisione dell´intelligence per contrastare il terrorismo. Anche se di competenza nazionale, la Commissione europea e le agenzie dell´Ue possono svolgere un ruolo cruciale nel sostenere gli Stati membri e agevolare lo scambio di informazioni tra i soggetti dell´Ue. A livello europeo abbiamo bisogno di continuare ad aumentare la cooperazione e la condivisione delle informazioni tra le autorità nazionali. La Commissione europea ha definito una strategia di lotta al terrorismo basata su una maggiore cooperazione, che è al centro della strategia europea in materia di sicurezza. Abbiamo già nelle agenzie posto, come Europol, Eurojust, Frontex Intcen e Ue, che condividono intelligenza. La loro professionalità e dedizione non è sempre nei titoli dei media e non devono essere per ovvie ragioni. Ma il loro lavoro è fondamentale. La Commissione sostiene anche il Centro europeo antiterrorismo presso l´Europol per lo scambio di informazioni e-matching dei dati. Una maggiore cooperazione dipende anche dal migliore utilizzo di tutti gli strumenti disponibili - come il sistema d´informazione Schengen (Sis), che sta mostrando un significativo aumento del numero di segnalazioni. Vorrei anche menzionare il sistema europeo di informazione penale (Ecris), che consente agli Stati membri di scambiare, in modo semplice e rapido, le informazioni sulle condanne penali passate. Ad oggi oltre 100.000 messaggi al mese vengono inviati tramite Ecris. Inoltre, la Commissione - ma soprattutto il Consiglio e il Parlamento europeo - si sono impegnati a raggiungere un accordo sul Pnr dell´Ue, in grado di offrire agli Stati membri un notevole valore aggiunto per la loro sicurezza sui voli. Signore e signori, Le sfide che abbiamo di fronte oggi vanno ben oltre le capacità di risposta di ogni singolo Stato membro. Quindi, non abbiamo altra scelta. Dobbiamo lavorare insieme. Dobbiamo collaborare. Una cooperazione efficace tra gli Stati membri, le istituzioni comunitarie e le agenzie dell´Ue è la chiave per migliorare la sicurezza in Europa, mentre difendere le nostre libertà e valori essenziali. Grazie Sessione pomeridiana - migrazione Signore e signori, Prima di tutto, vorrei ringraziare il mio buon amico Jean Asselborn per la grande collaborazione e di offrire i miei più calorosi auguri per la Presidenza lussemburghese, che sarà sicuramente eccellente. Alles Guddes! Lussemburgo di grande esperienza e di vecchia data convinzione europea è già evidente nel nostro lavoro. La Presidenza già dimostrato grande motivazione e impegno per trovare soluzioni pratiche alle sfide della migrazione. Nelle ultime settimane, la Commissione e il Consiglio hanno lavorato mano nella mano per sviluppare insieme soluzioni basate sul l´Agenda europea sulle migrazioni. L´agenda è ampiamente riconosciuta e accettata come un pacchetto completo che determinerà la politica migratoria europea per i mesi e gli anni a venire. Due settimane fa, il Consiglio europeo ha accolto con favore l´agenda europea sulle migrazioni e ha accettato di trasferirsi e reinsediamento per un totale di 60.000 persone che necessitano di protezione internazionale. Ora spetta ora agli Stati membri di mettere in pratica la solidarietà. Mentre abbiamo avuto discussioni molto costruttive a livello politico negli ultimi giorni e questo pomeriggio - abbiamo fatto progressi soprattutto in materia di reinsediamento - non siamo ancora arrivati. Ci aspettiamo gli Stati membri a impegnarsi ulteriormente per trasferire congiuntamente e reinsediare 60.000 in chiaro bisogno di protezione internazionale. Gli Stati membri si sono impegnati a portare a termine questo prima della fine del mese di luglio e noi rivedremo il 20 luglio a Bruxelles. Per la Commissione, è essenziale per raggiungere gli obiettivi generali stabiliti dal Consiglio europeo: 40.000 richiedenti di essere trasferiti e 20.000 rifugiati da reinsediare nei prossimi due anni. Per raggiungere questo obiettivo, la Commissione fornirà il sostegno finanziario adeguato: - Un importo supplementare di 240 milioni di € per il regime di trasferimento, che sarà messa a disposizione degli Stati membri attraverso una somma forfettaria di € 6.000 per richiedente trasferito. - Per il programma di reinsediamento, l´Unione europea mette a disposizione un extra di € 50 milioni di 2015-2016, che, insieme con i fondi esistenti, aggiungere fino a 227 milioni di € per il reinsediamento. In termini operativi, stiamo mobilitando le nostre agenzie non solo per preparare e assistere attivamente con l´attuazione del regime delocalizzazione; siamo anche mobilitando loro di mettere in pratica le "squadre hotspot" in Italia e in Grecia. Notevoli progressi sono stati compiuti nello sviluppo e nell´attuazione dell´approccio ´hotspot´, assicurando che in prima linea gli Stati membri sono dati rapido supporto dalle nostre agenzie, in particolare Frontex, Easo, Europol e Eurojust. Come ho detto più volte prima, il trasferimento e reinsediamento sono parte di una più ampia strategia dell´Unione europea per meglio gestire la migrazione in tutti gli aspetti. Combattere il traffico di migranti, migliore identificazione dei migranti e di garantire il ritorno di quelli che non hanno il diritto di rimanere sul territorio dell´Unione europea, sono anche tra le nostre priorità. Come richiesto dal Consiglio europeo, stiamo lavorando senza sosta su questi temi. Ecco perché oggi, abbiamo anche discusso il piano d´azione contro il traffico di migranti. Intendiamo step-up indagini finanziarie al fine di individuare, sequestrare e recuperare beni criminali al fine di indebolire le reti criminali di trafficanti e le loro attività. Cari amici, I progressi che hanno raggiunto in materia di migrazione nel corso degli ultimi mesi, e soprattutto oggi - mi permetta di dire - impressionante. Europa finalmente ha preso il comando. Noi continueremo ad andare avanti e attuare pienamente l´Agenda europea sulle migrazioni. Faremo del nostro meglio per gestire la migrazione meglio. Grazie.  
   
   
UE: DICHIARAZIONE DELL’ 11 LUGLIO DEL PRESIDENTE JUNCKER SUL 20 ° ANNIVERSARIO DEL GENOCIDIO DI SREBRENICA  
 
Bruxelles, 13 luglio 2015 - Oggi commemoriamo il genocidio di Srebrenica del luglio 1995. Questo crimine efferato lasciato profonde cicatrici in Bosnia-erzegovina e in tutto il continente europeo. Oggi, onoriamo le vittime. Ci schieriamo con i loro parenti nel loro dolore. E confermiamo il nostro forte impegno per contribuire a portare i colpevoli alla giustizia. Integrazione europea inizia con la giustizia. Si prosegue con la riconciliazione tra le nazioni e il loro lavoro comune su un progetto comune di pace, sicurezza e prosperità. E ´in questo spirito che io saluto tutti i leader del Sud-est Europa, che lavorano per la riconciliazione e l´integrazione, che sono disposti ad affrontare dure verità storiche e che raggiungono l´un l´altro attraverso linee di divisione. In particolare, accolgo con favore la decisione del Primo Ministro della Repubblica di Serbia a partecipare alla commemorazione. La sua decisione è un esempio di approccio lungimirante che è necessario per i paesi della regione ad andare avanti nel loro cammino verso l´Unione europea, dove il loro futuro è saldamente.  
   
   
APPROVATO DAL PARLAMENTO EUROPEO NELLA RIUNIONE DELL´8 LUGLIO IL RAPPORTO "SULL´ELUSIONE E L´EVASIONE FISCALE COME SFIDE PER LA GOVERNANCE, LA PROTEZIONE SOCIALE E LO SVILUPPO NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO".  
 
Strasburgo, 13 luglio 2015 - Con 550 voti a favore, 57 contrari e 23 astensioni, l´aula di Strasburgo manda un messaggio forte alla Commissione Europea e agli Stati membri per agire senza indugi contro evasione ed elusione fiscali e flussi finanziari illeciti a livello globale, anche in vista della Conferenza sul Finanziamento allo Sviluppo che si terrà la prossima settimana ad Addis Abeba. "Nei tempi in cui enormi flussi di capitali si spostano facilmente da una parte all´altra del mondo con un click - spiega la relatrice del Parlamento europeo Elly Schlein (Gruppo S&d - It) - è evidente che queste sono sfide globali, e per vincerle occorrono strumenti di contrasto e soluzioni globali, per ristabilire un principio semplicissimo: le tasse vanno pagate dove sono generati i profitti". Con la relazione si chiede l´adozione dello standard di rendicontazione paese per paese per le società multinazionali di tutti i settori, che le informazioni complete siano accessibili a tutti i Paesi e rese pubbliche, oltre che una proposta legislativa da parte della Commissione in questo senso. Si chiede lo scambio automatico d´informazioni, con un periodo di transizione per i paesi in via di sviluppo. E poi trasparenza sulla titolarità effettiva di società, trust e altre istituzioni simili, e la creazione di un vero organismo intergovernativo con risorse addizionali per garantire finalmente che i paesi in via di sviluppo partecipino in condizioni di parità nella riforma del sistema fiscale globale.  
   
   
13-17 LUGLIO - 10° ROUND DI NEGOZIATI SUL TTIP  
 
 Bruxelles, 13 luglio 2015 - Dal 13 al 17 luglio si terranno i negoziati del 10° round sul Ttip. La settimana sarà molto intensa dal punto di vista dei contenuti ma vi saranno numerose occasioni per giornalisti e stakeholders di prendere parte ad alcune iniziative a latere dei negoziati.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, ECONOMIA CIRCOLARE: UN "CAMBIAMENTO SISTEMICO" PER AFFRONTARE LA SCARSITÀ DI RISORSE  
 
Strasburgo, 13 luglio 2015 - In una risoluzione approvata giovedì, i deputati sottolineano che l´Ue deve utilizzare le risorse naturali in modo più efficiente: un aumento del 30% della produttività delle risorse entro il 2030 potrebbe aumentare il Pil di quasi l´1% e creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro sostenibili. “Si tratta di un cambio di paradigma, un cambiamento sistemico che ci troviamo di fronte, così come un enorme, nascosta, opportunità economica. E possibile compierlo solo aiutando un nuovo ecosistema di business a emergere", ha dichiarato la deputata Sirpa Pietikäinen (Epp, Fi), in seguito all´approvazione della risoluzione con 394 voti a favore, 197 contrari e 82 astensioni. "Ma per ottenere tutto ciò, c´è bisogno di azioni legislative, informative, economiche e di cooperazione. In primo luogo, abbiamo bisogno di una serie di indicatori e di obiettivi. Abbiamo bisogno di una revisione della legislazione esistente, in quanto non riesce a comprendere il valore dei servizi ecosistemici. Abbiamo bisogno di un ampliamento del campo di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, un rinnovamento della direttiva sui rifiuti e un focus speciale certe aree come gli edifici sostenibili” ha aggiunto. La risoluzione risponde alle comunicazioni della Commissione sul pacchetto "economia circolare", presentata il 3 luglio 2014 insieme a una proposta legislativa sui rifiuti, ritirata un paio di mesi più tardi. Verso zero rifiuti - I deputati sostengono che nuovi obiettivi vincolanti in materia di riduzione dei rifiuti consentirebbero di creare 180.000 posti di lavoro. Invitano pertanto la Commissione a presentare una nuova proposta entro il 2015, che proponga obiettivi vincolanti di riduzione dei rifiuti e la riduzione graduale di tutti i tipi di smaltimento in discarica. Ecodesign: prodotti durevoli ed eliminazione dell´obsolescenza programmata - I deputati esortano la Commissione a promuovere una politica per i prodotti tale da aumentare il ciclo di vita previsto e la progettazione ecocompatibile, tramite un "ambizioso programma di lavoro". Ciò dovrebbe includere un riesame della legislazione sulla progettazione ecocompatibile entro la fine del 2016, al fine di estenderne l´ambito di applicazione e comprendere tutti i principali gruppi di prodotti presenti su mercato. Chiedono inoltre alla Commissione di definire criteri quali la durata, la riparabilità, riutilizzabilità e riciclabilità e di elaborare misure contro l´obsolescenza programmata. Cambiamento sistemico per rompere il legame fra crescita e uso delle risorse della natura I deputati dichiarano che, per affrontare il problema delle scarse risorse, l´estrazione e l´uso di quest´ultime devono essere ridotti e il legame tra la crescita e l´uso delle risorse naturali deve essere interrotto. Per ottenere un uso sostenibile delle risorse entro il 2050, l´Ue deve richiedere una riduzione dei consumi di risorse a livelli sostenibili, l´impiego crescente delle energie rinnovabili e la soppressione delle sostanze tossiche. Nel testo si afferma che l´uso degli indicatori relativi all´efficienza delle risorse e alla misurazione del consumo di risorse, comprese le importazioni e le esportazioni, dovrebbe essere obbligatorio a partire dal 2018. I deputati richiedono di stabilire l´obiettivo di aumentare l´efficienza delle risorse a livello di Unione del 30% entro il 2030 (rispetto al 2014), così come singoli obiettivi per ciascuno Stato membro. Contesto - I deputati dichiarano che l´economia globale usa l´equivalente del valore in termini di risorse di 1,5 pianeti per produrre a livello globale e assorbire i rifiuti e si stima che tale cifra raggiungerà l´equivalente in termini di risorse di due pianeti entro il 2030, Aggiungendo inoltre che l´Europa dipende maggiormente dalle risorse importate rispetto a qualunque altra regione del mondo e che molte risorse si esauriranno entro un termine relativamente breve. Nel testo si afferma poi che il miglioramento dell´uso delle risorse potrebbe garantire un risparmio netto considerevole alle imprese dell´Ue, alle autorità pubbliche e ai consumatori, dell´ordine di 600 miliardi di euro secondo le stime, equivalente all´8% del fatturato annuo, riducendo allo stesso tempo le emissioni totali annue dei gas a effetto serra del 2-4%. Un aumento della produttività delle risorse del 30% entro il 2030 potrebbe produrre un aumento del Pil di circa l´1% e creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro sostenibili.  
   
   
INTERVENTO DEL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE MAROš ŠEFčOVIč ALLA CROAZIA FORUM  
 
Dubrovnik, 9 luglio 2015 – “ Grazie Ministro Pusic, Segretario Generale Stoltenberg, Presidente Grabar-kitarović e Prime Minsiter Milanović, I miei colleghi commissari Mimica e Arias Cañete, Eccellenze, E ´sempre un piacere essere qui nella pittoresca città di Dubrovnik e di affrontare un pubblico così importante di ministri da tutta la regione e in tutto il mondo. Signore e signori, il tema della Croazia Forum di quest´anno non potrebbe essere più rilevante. L´anno del 2015 sarà ricordato per i suoi sforzi senza precedenti "Verso partenariato e una visione comune", sia a livello europeo e mondiale. Ciò include l´anno di sviluppo che il Commissario Mimica detto, Conferenza delle Nazioni Unite la prossima settimana sul finanziamento dello sviluppo ad Addis Abeba e il vertice Ny sull´Agenda per lo sviluppo post 2015 nel mese di settembre europea. Naturalmente siamo nel bel mezzo della preparazione della Conferenza sul clima dicembre a Parigi. Io lascerò Commissario mio collega Arias Cañete elaborato dai nostri sforzi, ma vorrei sottolineare lo stato di urgenza: Nessun governo in tutto il mondo è in grado di fermare da solo il cambiamento climatico. Se non vogliamo condannare tutte le generazioni future alle catastrofi, l´umanità deve agire insieme; leader mondiali devono agire insieme e raggiungere un accordo a dicembre. Quest´anno ha visto anche l´adozione della strategia dell´Unione energetica europea, volto a garantire che la nostra energia è sicuro, competitivo e sostenibile. Essendo il più grande importatore di energia nel mondo, ci siamo assicurati la strategia dell´Unione europea non è solo lungimirante quando si tratta di nostre ambizioni ambientali, ma anche verso l´esterno per quanto riguarda la nostra regione, e la Comunità dell´energia in particolare. Uno dei modi per raggiungere i tre obiettivi è attraverso la diversificazione delle nostre fonti energetiche, fornitori e vie di comunicazione e attraverso un dialogo più intensa e la cooperazione con i nostri partner al di fuori dell´Unione europea. Quando si tratta di energia elettrica, una più stretta collaborazione prevede la creazione di un mercato interno dell´energia. Ci piacerebbe vedere l´elettricità fluisce liberamente attraverso i confini dell´Unione europea e della Comunità dell´energia. Infatti, la prossima settimana pubblicheremo due comunicazioni: Uno sul ridisegno del mercato elettrico europeo in vista di una transizione profonda che stiamo attraversando. L´altro è il New Deal per i consumatori di energia, assicurando che è necessario in modo che la società nel suo complesso può beneficiare pienamente di questa transizione. Per quanto riguarda il gas, stiamo esaminando i mezzi per garantire il flusso sicuro di gas verso e all´interno dell´Unione europea. Anche in questo caso, la diversificazione delle fonti energetiche, i fornitori e le rotte sarà cruciale. Siamo quindi avanzando corridoio meridionale del gas e di impegnarsi in diplomazia energetica per l´apertura a nuovi fornitori. Il mio collega, Commissario Arias Cañete è stato molto attivo in questo sforzo, soprattutto in Nord Africa. Eppure, nuovi fornitori non venire solo dalla nostra regione. L´uso di gas liquefatto (Lng) ha ampliato il nostro cerchio commercio della nostra regione immediato per quasi tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti, Australia, Israele e altri paesi esportatori. Vorrei sottolineare che la Commissione sostiene fortemente il libero commercio e mercati dell´energia aperti, trasparenti e concorrenziali e, in questo contesto, sta premendo per la rimozione di tutte le restrizioni sulle esportazioni di Gnl. Io credo che il Gnl può essere un punto di svolta nella Ue e l´Europa sud-orientale. Infine, come la conferenza di oggi è di circa lo sviluppo, vorrei dire qualche parola sulla cooperazione internazionale nel contesto della crisi e dello sviluppo energetico. Come sapete, io personalmente moderare i colloqui trilaterali con Russia e Ucraina, non solo per garantire il flusso verso l´Europa ma anche per affrontare la crisi energetica dell´Ucraina. Ma l´Ue è stato coinvolto in più di 130 progetti in Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp), portando servizi energetici moderni tra 12-13.000.000 di persone in tutto il mondo. Inoltre, l´Ue si è posta l´obiettivo di aiutare i paesi in via di sviluppo, offrendo 500 milioni di persone che hanno accesso a servizi energetici sostenibili entro il 2030, e sostiene con forza il Sustainable Energy for All ´iniziativa, lanciata dal Segretario generale dell´Onu Ban Ki-moon nel mese di settembre 2011. Abbiamo fatto un inizio, destinando oltre € 3 miliardi di sovvenzioni a favore dell´energia sostenibile fino al 2020. Queste azioni sono tenuti a sfruttare oltre 15000000000 € in prestiti e investimenti azionari, e quindi aiutare le infrastrutture energetiche di finanziamenti per le imprese elettriche, scuole, case, centri comunitari e ospedali. Inoltre, i progetti di infrastrutture finanziati con i nostri strumenti innovativi di fusione e l´assistenza tecnica strumento disponibile per tutti i paesi dell´Africa sub-sahariana sono già fornendo risultati, e contribuendo al sostegno dell´Ue per l´energia sostenibile per tutti gli obiettivi. Naturalmente sviluppo senza una forte azione per il clima è impossibile. Come detto dal Segretario generale delle Nazioni Unite si tratta di due facce della stessa medaglia, che richiede una soluzione multilaterale. Su questo fronte l´Unione europea è molto ambizioso. Entro il 2030 ci proponiamo di: ridurre le emissioni di gas ad effetto serra di almeno il 40%, aumentare l´energia da fonti rinnovabili per almeno il 27% del consumo di energia dell´Ue, e migliorare l´efficienza energetica per ridurre il consumo energetico di almeno il 27%. Come si può vedere, l´Ue sta prendendo il suo ruolo sulla scena internazionale a molto sul serio: garantire il nostro commercio e il consumo di energia sono responsabili, incoraggiando tutti i governi di prendere misure immediate sui cambiamenti climatici, e raggiungere i nostri partner in tutto il mondo che cercano il nostro assistenza. I nostri partner qui nella regione e in tutto il mondo - devono stare certi che l´Ue continuerà le azioni di governo "Verso partenariato e una visione comune". Grazie mille!  
   
   
DICHIARAZIONE SULLE SPERANZE INFRANTE DEL SUD SUDAN DOPO QUATTRO ANNI DI INDIPENDENZA  
 
Bruxelles, 13 Luglio 2015 - Di seguito la dichiarazione congiunta dell´Alto Rappresentante / Vicepresidente Federica Mogherini, commissario per la cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica e il commissario per gli aiuti umanitari e gestione delle crisi Christos Stylianides sulle speranze infrante del Sud Sudan dopo quattro anni di indipendenza "Quattro anni fa, i leader di tutto il mondo si sono riuniti a Juba per festeggiare la nascita di un Sud Sudan indipendente. Le speranze dei popoli allora erano per un nuovo futuro luminoso. Queste speranze sono state in frantumi; 20 mesi di guerra civile sanguinosa da dicembre 2013 ha portato sofferenze terribili e un livello sempre crescente di brutalità destinati a civili e bambini. Il popolo sudanese del Sud si aspettano che i leader del paese per fornire con urgenza. Gli autori di tali violazioni dei diritti umani non deve essere permesso di agire impunemente. E ´essenziale ritenuti conto, e l´Unione africana (Ua) Commissione d´inchiesta rapporto sulle cause originarie del conflitto in corso dovrebbe essere pubblicato. Negoziati di pace genuini sono l´unica via da seguire e hanno bisogno di essere rivitalizzato rapidamente. L´unione europea si impegna il suo pieno sostegno agli sforzi di pace compiuti e riconosce i passi fino ad oggi. Ma è troppo poco e troppo lento. I capi di governo e di opposizione rimangono riluttanti a impegnarsi seriamente o di smettere di usare la violenza come mezzo per raggiungere i propri obiettivi. Le persone stanno ancora soffrendo. I bisogni umanitari stanno intensificando mentre il mancato diffusa a rispettare il diritto internazionale umanitario ha reso sempre più difficile per le popolazioni di accesso nel bisogno e per proteggere i civili. Una maggiore disponibilità da parte dei leader del Sud Sudan al compromesso e di impegnarsi in un processo politico è essenziale per raggiungere una pace duratura e dimostrare la loro legittimità. Chiamata collettiva e determinata della comunità internazionale è in loro di agire ora per la pace. Il popolo del Sud Sudan non possono più aspettare. L´unione europea continuerà a sostenere il popolo del Sudan meridionale e coloro che agiscono per la pace. "  
   
   
PIÙ RAPIDI I RIMBORSI DELL´UE NEI PROGETTI PER I GIOVANI  
 
Bruxelles, 13 luglio 2015 - La Commissione europea ha adottato nuove regole per ridurre gli oneri amministrativi e rimborsare più velocemente gli Stati membri per le azioni finanziate dall´iniziativa a favore dell´occupazione giovanile (Yei) e dal Fondo sociale europeo (Fse). Un sistema di costi più semplice comporta una riduzione significativa delle pratiche burocratiche per gli Stati membri, e importanti risparmi di risorse preziose per amministrazioni pubbliche, organizzazioni partner e Ong. Promuovere l´occupazione giovanile è una delle priorità della Commissione europea. Alla fine di maggio la Commissione ha versato 1 miliardo di prefinanziamento della Yei agli Stati membri ammissibili per velocizzare l´adozione di misure sul campo di cui hanno beneficiato 650 000 giovani. La Commissione ha accolto con soddisfazione il recente potenziamento dell´alleanza europea per l´apprendistato, e l´impegno di mettere a disposizione dei giovani 140 000 nuove opportunità di formazione e apprendistato. La Commissione esorta gli Stati membri a sviluppare un sistema di costi semplificato per rendere la Yei e l´Fse più semplici, sicuri, rapidi e orientati al risultato. La Francia e la Svezia hanno dato l´esempio sviluppando nuovi sistemi, e potranno beneficiare di rimborsi più rapidi e semplici. Commentando il nuovo sistema di costi semplificato la Commissaria Thyssen ha dichiarato "Gli attuali aumenti dei tassi di occupazione dei giovani sono un segnale incoraggiante: nel 2014 850 000 giovani hanno trovato un lavoro. La Commissione sostiene gli Stati membri nei loro sforzi di facilitare l´attuazione della garanzia per i giovani mediante l´iniziativa a favore dell´occupazione giovanile e il fondo sociale europeo. La decisione del 9 luglio renderà più semplice realizzare progetti sul campo per i giovani". Ulteriori informazioni nel sito del Fondo sociale europeo.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: GLI STATI MEMBRI POSSONO ESIGERE CHE I CITTADINI DI PAESI TERZI SUPERINO UN ESAME DI INTEGRAZIONE CIVICA PRELIMINARMENTE AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE TUTTAVIA, L’ESERCIZIO DEL DIRITTO AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE NON DEVE ESSERE RESO IMPOSSIBILE O ECCESSIVAMENTE DIFFICILE  
 
Lussemburgo, 13 luglio 2015 - Una direttiva dell’Unione fissa le condizioni dell’esercizio del diritto al ricongiungimento familiare di cui dispongono i cittadini di paesi terzi che risiedono legalmente sul territorio degli Stati membri . La legislazione dei Paesi Bassi subordina il diritto al ricongiungimento familiare al superamento di un esame di base di integrazione civica da parte del cittadino del paese terzo, residente nel paese terzo, che intende raggiungere il familiare già residente nei Paesi Bassi. Tale esame include un test di lingua neerlandese parlata, un test di conoscenza della società olandese, nonché un test di comprensione del testo scritto. I test si svolgono presso un’ambasciata o un consolato generale nel paese di provenienza o di residenza permanente del familiare del soggiornante e si effettuano via telefono, collegato direttamente a un computer dotato di funzioni vocali. Sono previste esenzioni per i richiedenti che non sono in grado, in modo duraturo, di superare l’esame, a causa di un handicap fisico o psichico o nei casi in cui il rigetto della domanda potrebbe comportare una grave ingiustizia. K, cittadina azerbaigiana e A, cittadina nigeriana, hanno addotto, rispettivamente, problemi di salute e disturbi psichici che impedirebbero loro di sostenere l’esame di integrazione civica. Tuttavia, le loro domande di permesso di soggiorno temporaneo sono state respinte dalle autorità olandesi. Il Raad van State (Consiglio di Stato, Paesi Bassi), cui sono state sottoposte le controversie riguardanti tali rifiuti, ha deciso di interpellare la Corte di giustizia in merito alla compatibilità dell’esame di integrazione civica con la direttiva. Innanzitutto, la Corte ricorda che, nell’ambito dei ricongiungimenti familiari diversi da quelli relativi ai rifugiati e ai loro familiari, la direttiva ammette che gli Stati membri subordinino il rilascio di un permesso di ingresso sul proprio territorio al rispetto di determinate misure preliminari di integrazione. Tuttavia, poiché la direttiva riguarda soltanto misure «di integrazione», misure del genere sono legittime soltanto se consentono appunto di facilitare l’integrazione dei familiari del soggiornante. La Corte sottolinea quindi l’importanza dell’acquisizione di conoscenze tanto della lingua quanto della società dello Stato membro ospitante, in particolare per facilitare la comunicazione, l’interazione e lo sviluppo di rapporti sociali, nonché l’accesso al mercato del lavoro e alla formazione professionale. Inoltre, la Corte afferma che, tenuto conto del livello elementare delle conoscenze richieste, tale obbligo non arreca, di per sé, pregiudizio all’obiettivo di ricongiungimento familiare perseguito dalla direttiva. Tuttavia, le misure di integrazione devono avere come finalità non quella di selezionare le persone che potranno esercitare il loro diritto al ricongiungimento familiare, ma quella di facilitare la loro integrazione negli Stati membri. Inoltre, circostanze individuali particolari, come l’età, il livello di educazione, la situazione finanziaria o le condizioni di salute devono essere prese in considerazione in vista di un esonero dei familiari interessati dall’obbligo di superare un esame d’integrazione quando, a motivo di tali circostanze, risulta che questi ultimi non sono in grado di sostenere tale esame o di superarlo. In caso contrario, in tali circostanze, un simile obbligo potrebbe costituire un ostacolo, difficilmente sormontabile, all’effettivo esercizio del diritto al ricongiungimento familiare. La Corte constata che dalla decisione di rinvio emerge che la legislazione olandese non consente di esonerare i familiari del soggiornante dall’obbligo di superare l’esame di integrazione civica in tutti i casi in cui tale obbligo rende impossibile o eccessivamente difficile il ricongiungimento familiare. La Corte rileva altresì che il costo del pacchetto di preparazione all’esame, che è dovuto una tantum, è di 110 euro, mentre l’importo delle tasse d’iscrizione è di 350 euro. La Corte considera che detti importi sono tali da rendere impossibile o eccessivamente difficile il ricongiungimento familiare. Ciò vale, a fortiori, se si considera che le spese di iscrizione devono essere versate ogni volta che si sostenga nuovamente l’esame e da ciascuno dei familiari interessati e che, a tali spese, si aggiungono quelle che essi devono sostenere per raggiungere la sede della rappresentanza olandese più vicina al fine di sostenere l’esame.  
   
   
BRUXELLES: PRESIDENTE CONSIGLIO FVG IACOP A LAVORI COMITATO DELLE REGIONI E CALRE  
 
Bruxelles, 13 luglio 2015 - Comitato delle Regioni e Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee (Calre) nell´agenza settimanale a Bruxelles, lavori ai quali ha preso parte il presidente del Consiglio regionale del Fvg Franco Iacop come membro effettivo del Comitato e coordinatore delle Speciali alla Calre. La situazione della Grecia ha catalizzato l´avvio della sessione plenaria del Comitato delle Regioni, sul cui tavolo sono quindi stati affrontati temi quali migrazione, alimentazione sostenibile e migliore funzionamento dell´Ue. Nel merito, il presidente Iacop ha condiviso un emendamento sulla collaborazione con i Governi stabili del nord Africa, che ha l´obiettivo di ridurre le partenze e dunque i rischi di morte in mare. È necessario - è stato sottolineato - che l´Ue stanzi ulteriori fondi ai Governi degli Stati membri che si affacciano sul Mediterraneo per dare modo di operare per il salvataggio in mare, per la costituzione di aree attrezzate per l´accoglienza - se necessario anche sulle coste nord africane - e per l´ammodernamento di strumenti di controllo per limitare le partenze. Iacop ha quindi ottenuto - sul tema dell´alimentazione sostenibile - l´approvazione di un emendamento con il quale si chiede che siano favoriti e potenziati percorsi di collaborazione costante e di raccordo con i diversi livelli legislativi dell´Ue, degli Stati e delle Regioni europee, affinché venga al più presto approvata una revisione della normativa su tracciabilità ed etichettatura dei prodotti, per mettere i consumatori in grado di decidere sul loro utilizzo consapevole, anche grazie al riconoscimento delle filiere completamente Ogm free. Analogo emendamento del presidente Iacop è stato approvato con riferimento al parere sul Programma di lavoro della Commissione europea per l´annualità 2016 nel contesto della produzione alimentare locale, in particolare dei prodotti agroalimentari di qualità certificata Dop e Ipg, con i loro standard di eccellenza definiti da rigorosi disciplinari di produzione. E ancora un emendamento a firma Iacop è stato inserito nel parere sul rafforzamento della democrazia rappresentativa e partecipativa: in esso si evidenzia il ruolo dei diversi livelli legislativi dell´Ue, degli Stati membri e delle Regioni, in ossequio al principio della multilevel governance. Parallelamente al Comitato delle Regioni si è riunito il Gruppo di lavoro su immigrazione e politiche sociali della Calre, dove è stata illustrata la nuova agenda europea su migrazione e sistema di accoglienza nelle diverse declinazioni della Commissione, del Comitato delle Regioni e del Governo italiano ed è stata approvata una dichiarazione con una serie di raccomandazioni agli Stati e all´Ue. Per una Regione come il Fvg, ha evidenziato Iacop, è essenziale che le politiche europee in materia di frontiere siano fondate su una maggior condivisione della responsabilità nel controllo e nella relativa gestione, anche attraverso l´introduzione di procedure di solidarietà a livello finanziario, operativo e di accoglienza. La prospettiva, che deve includere la cooperazione con i Paesi di origine, deve quindi abbandonare il carattere emergenziale a favore di una strategia di sviluppo fondata sulla sostenibilità nel lungo periodo. Inoltre, non va trascurato il ruolo delle autorità regionali e locali, oltre a quello di ulteriori soggetti, che rappresentano il primo punto di contatto con i migranti e, in virtù di ciò, contribuiscono ad assicurare la sussidiarietà, la proporzionalità e l´impatto delle politiche in questo settore. Ultimo impegno del presidente Iacop è stato il suo intervento come relatore, sempre alla Calre, per illustrare le potenzialità della collaborazione dei Consigli regionali con le Giunte di Regioni europee aventi poteri legislativi. La centralità che tali Regioni assumono nell´elaborazione e attuazione della normativa europea nelle materie di propria competenza dovrebbe comportare maggior riconoscimento di tale ruolo da parte delle Istituzioni europee che, in ultima analisi, andrebbe sancito in maniera formale attraverso una modifica dei Trattati.  
   
   
EXPO. EUREGIO: QUI PER IMMAGINARE COME SARÀ FUTURA MACROREGIONE  
 
Rho-pero/mi,13 luglio 2015 - "Un obiettivo a cui crediamo e di cui oggi siamo qui a sottolineare l´importanza. Un obiettivo su cui abbiamo investito, lavorando nella certezza di cambiare questi nostri spazi, meravigliosi nella tradizione, senza dimenticare però innovazione e futuro dei nostri territori. Expo è anche questo, un luogo per immaginare come sarà questa grande macroregione alpina nel futuro. Siamo qui insieme oggi nel segno dell´amicizia e della collaborazione per il futuro". Lo ha spiegato l´assessore all´Istruzione formazione e lavoro Valentina Aprea, intervenendo oggi all´apertura della settimana di Euregio presso lo stand dell´Alto Adige a Expo 2015, insieme a Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano e Gunther Platter, presidente del Land Tirolo. L´identikit - Euregio è una realtà transfrontaliera che poggia le sue fondamenta su un passato comune ai territori di Trentino, Alto Adige e Tirolo che la compongono, ma che si proietta nel futuro con il suo portato di Regione alpina e di confine, nel cuore di un´Europa plurale dei popoli. L´obiettivo della settimana è di sottolineare il patrimonio unitario di valori, aspirazioni, attitudini, modi di essere, progettualità, che hanno consentito di sviluppare rapporti tra i popoli e immaginare collaborazioni proficue e durature su entrambi i versanti del valico del Brennero. In particolare, nelle giornate dal 10 al 16 luglio, le proposte dell´Euregio a Expo 2015 si concentreranno sul tema ´Energy for life´, coerentemente con le tematiche dell´Esposizione e con le linee-guida generali delle politiche euroregionali. Le Sfide Lungo I Versanti Del Valico - "Oggi è la festa dell´Euregio - ha ricordato il presidente del Land Tirolo Gunther Platter -, ma è l´occasione anche per ricordare che 15 anni fa Euregio ha partecipato all´Esposizione di Hannover. In questi anni diversi progetti sono stati portati avanti nell´ambito dell´istruzione, della ricerca scientifica e nell´ambito culturale. Il 19 settembre ci sarà la festa di Euregio ad Halle, in Tirolo. Molte sfide sono ancora da affrontare, di qui e di là dal Brennero, tra cui quella del trasporto merci lungo la rete autostradale, la formazione giovanile e la lotta alla disoccupazione. Quella di oggi è una grande occasione anche per comunicare cosa voglia dire Euregio per le comunità locali, perciò serve un grande sforzo, un momento importante come quello che vivremo in questi giorni a Expo". "C´è una Europa possibile - ha detto infine il presidente della provincia di Bolzano Kompatscher - ed è quella dei popoli, che valorizza le piccole comunità come le nostre, accresce la voglia e la capacità di stare insieme al di là delle diverse lingue e culture, come stiamo facendo noi oggi insieme alla Lombardia che è la regione che ci ospita".  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE OLIVERIO HA PRESENTATO LA NUOVA GIUNTA  
 
Catanzaro, 13 luglio 2´015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha presentato il 10 luglio la nuova Giunta regionale che entrerà nelle piene funzioni al quindicesimo giorno dalla pubblicazione sul Burc dello Statuto regionale, avvenuta il sei luglio scorso. In una sala gremita di giornalisti ed operatori dell’informazione, il Presidente ha svolto una relazione puntuale ed anpia sul lavoro già fatto in questi mesi è su quello che intende realizzare nei prossimi. “La nuova Giunta – ha detto il Presidente Olivierio - è la risultante di un rinnovamento epocale ed è stata agevolata dall’atteggiamento positivo dei consiglieri regionali, nessuno dei quali si è opposto ad una operazione di radicale rinnovamento. Chi non lo capisca è fuori strada. Oggi si apre una nuova fase. La nuova Giunta è espressione di una qualificata presenza femminile e di alte conpetenze universitarie calabresi. Non c’è stata importazione di competenze. E’ una retta discontinuità con il passato. Mi sono candidato con questo progetto ed ho avuto un consenso largo. Non posso deviare dai capisaldi del progetto per tornare alle vecchie logiche fatte da accordi di bassa cucina. Voglio ripeterlo: starò in carica una sola legislatura e non ho altri scopi se non portare la Calabria fuori dal pantano”. Olivierio ha quindi presentato i nuovi assessori che sono: il vicepresidente ed assessore al Bilancio e programmazione Antonio Viscomi, ordinario di Diritto del Lavoro all´Università "Magna Grecia" di Catanzaro; dall’assessore all´Economia Carmela Barbalace, dirigente della Regione Calabria; dall´assessore con la delega a Gioia Tauro, Logistica e Sistema Portuale Regionale Francesco Russo, ordinario di Ingegneria dei Trasporti all´Università "Mediterranea" di Reggio Calabria; dall´assessore all´Ambiente Antonella Rizzo, dirigente amministrativo; dall’assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, ordinario di Ricerca operativa all´Università della Calabria; dall´assessore al Lavoro e Welfare Federica Roccisano, Ricercatrice e Project manager dell’Università per stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria; dall’assessore alla Pianificazione territoriale Franco Rossi, ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica all´Università della Calabria. Oliverio ha, quindi, continuato: “Nessuno può pensare che io sia subalterno agli organi centrali, con i quali c´è una interlocuzione. Ringrazio Renzi per gli auguri che mi ha fatto ieri, Guerini per il sostegno espresso, Lotti per il suo sms ´vai avanti´ , Magorno e Minniti che mi hanno incoraggiato ad andare avanti. Tutto ciò non è subalternità. Ringrazio tutti ma io sono stato voltato dai calabresi e su questo non volterò mai loro le spalle. La scelta della nuova Giunta, riconducibile alla mia autonoma responsabilità, è necessaria per aprire un nuovo corso per la vita della Calabria. Ho compiuto questa scelta nel momento in cui è stato possibile realizzarla con la riforma dello Statuto. Che, lo ricordo, è stato approvato con una larghissima maggioranza, con solo due voti contrari e l’astensione di Fi. C’è chi, tra coloro che sono stati artefici dello sfracello della Calabria, ha tentato di mettere i bastoni tra le ruote sino alla fine, con l’ipotesi del referendum, peraltro legittimo. La mia scelta, comunque non è stata fatta in solitudine perché con me c’è la Calabria. Avrei fatto una scelta solitaria se non avessi seguito le pulsioni dei calabresi. La mia scelta ha la compagnia della stragrande maggioranza dei calabresi ed esalta l’autonomia. Con la scelta di una Giunta composta da esterni "non viene minato il Consiglio regionale. E’ l’esatto opposto. Non si esalta se si esprime in Giunta, non è mai stato così. La mia storia è l’esaltazione della politica. La scelta è determinata dalla fase e chi non lo capisce è in malafede o ottuso. Il ruolo del Consiglio è oggettivamente centrale perché può esercitare l’attività legislativa e di controllo. Il cuore di questa operazione è proprio il Consiglio. Troppi, in questi anni, si sono affidati a strutture extraistituzionali che hanno determinato le scelte. Questa è la vera sfida che si gioca la Calabria”. Strutture speciali ed unità di missione su determinate tematiche affiancheranno l’attività del presidente Oliverio e la sua Giunta. Oliverio ha annunciato di tenere per sé la delega all’Agricoltura. "Cultura, beni culturali e turismo - ha detto Oliverio - sono settori strategici e non escludo di potermi avvalere di intellettuali calabresi anche all’estero. Daremo vita a due strutture, come avviene anche in altri regioni. Ci saranno poi due o tre unità di missione su settori come risorse idriche, difesa del suolo e sistema idrogeologico. Affronteremo la riorganizzazione della Regione anche riguardo la burocrazia, che è uno dei ´cancelli´ da abbattere e che deve mettersi al passo. Chi non lo fa, a cominciare da me, ovviamente, è fuori dal campo. Io chiedo più competenza. La Regione è una palude. Non si può tirare a campare. Nella prossima seduta di Giunta contiamo di approvare il progetto anticorruzione che, insieme al vicepresidente Antonio Viscomi, ho già fatto vedere a Cantoni. E´ lo strumento da cui si può partire anche per una rotazione di esperienze in seno alla Regione, come avviene in tutte le parti del mondo. Chi sta dalla parte del cambiamento e si vuole spendere per questa terra deve dare un contributo. Non ci sarà la riproposizione della vecchia pratica del predicare bene e razzolare male. Il Presidente Oliverio parlando, poi, di sanità ha detto che in questo settore “c´è un commissario che sta svolgendo il suo compito. Io ho nominato il direttore del dipartimento salute, Fatarella, che sta facendo un lavoro di ricognizione per avere un’interlocuzione con Scura. Valuterò il commissario in base alla riqualificazione dei servizi sanitari. Presto saranno prese decisioni sulla governance delle Aziende. Sono stati nominati dei commissari e, contemporaneamente, abbiamo emesso un avviso affinché chi aveva titoli potesse farsi avanti. Adesso il bando è scaduto ed è stata nominata una commissione presieduta da Fatarella che sta verificando le domande. Sarà quindi realizzato un albo da cui attingere per le nomine dei direttori generali". "Quando si costituisce una squadra di governo con questo approccio culturale, e non farla con i capicorrente che bussano fuori dalla porta, è chiaro – ha ribadito Oliverio - che è un lavoro più ampio. Tante personalità hanno dato la loro disponibilità e non si trovano in Giunta. Anche chi ha manifestato delle riserve lo ha fatto per questioni personali, mai per motivi riguardanti l’operazione". Concludendo, Oliverio ha annunciato che si farà promotore di una legge “che cancelli il finanziamento ai gruppi consiliari alla Regione. Se un sostegno all’attività ci deve essere che sia con i servizi. Un correttivo al finanziamento dei gruppi è già stato messo in Consiglio, ma proporrò la legge per la cancellazione del finanziamento".  
   
   
G.R. PUGLIA INSEDIATA. PROSEGUE A TARANTO L’AUDIZIONE DELLE DELEGAZIONI  
 
 Bari, 13 luglio 2015 - Si sono concluse il 10 luglio le formalità di insediamento della Giunta, presso la sala consiliare della Provincia di Taranto, dopo un lungo e appassionato intervento del Presidente Emiliano alla presenza dei sette assessori. La giunta è dunque ora formalmente insediata. Iniziate adesso le consultazioni dei soggetti interessati. Di seguito, una sintesi dei primi interventi, che proseguiranno senza interruzione. 1. Stefano Rossi Asl Ta Problemi ambientali comportano fabbisogni: criticità in trincea problemi strutturali con un nuovo ospedale si potranno in parte risolvere riunendoli in un plesso unico finora in due poli. Strutture oggi occupate da ospedali potranno essere riutilizzate. Il piano di rientro ha prosciugato il personale che finora è anziana e insufficiente. Governiamo la complessità. Emiliano: c’è possibilità che cardiologia del Moscati possa chiudere?. Rossi: Falso. Nei reparti ci sarà Solo sospensione dei ricoveri, temporanea per estate. 2. Sportelli Luigi camera commercio Ta D’obbligo congratularmi per attenzione e sensibilità dimostrata giusto rilievo dato, segnale importante apertura rinnovata stagione politiche territoriali nei confronti della mia provincia. Attribuire delega strategica a un tarantino come Liviano rassicuro fin d’ora attenzione camera commercio Ta e agenzia sviluppo. Tempi rapidi e certi per rilancio territorio per recuperare valore aggiunto e occupazione. Turismo e infrastrutture porto e aeroporto. Turismo volano sviluppo economico. Unica richiesta: facilita percorso perché turismo trasporti e attività produttiva lavorino in sinergia. 3. Castelluccio Antonio Cisl Nessuna lista spesa non siamo abituati a piangere su questioni. Ilva tct, pesca. Siamo su una polveriera su Taranto. Ci son troppi disoccupati e poveri. Confronto deve partire dal territorio: sviluppo. Lavoro e legalità assi portanti. Occorre patto sociale. 4. Giuseppe Massafra Cgil - Lieti di insediare questa giunta a Taranto. Qui c’è bisogno di scelte coraggiose. Abbiamo bisogno di visioni strategiche, di un meridionalismo pragmatico. Abbiamo a Taranto un tasso migratorio negativo. Dobbiamo garantire a generazioni possibilità di restare. Ogni vertenza qui non è slegata dall’altra. Trasformare il modello di sviluppo: che deve diventare opportunità per il territorio. Diversificazione produttiva rispetto a Ilva deve essere opportunità di sviluppo. Teleperformance e altre vertenze devono diventare centrali.  
   
   
CAMPANIA: IL PRESIDENTE DE LUCA PRESENTA LA GIUNTA E I CONSIGLIERI DELEGATI  
 
Napoli, 13 luglio 2015 - Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha presentato il 10 luglio la nuova Giunta e i consiglieri delegati. La Giunta è composta da 8 assessori. Questi i nominativi con le deleghe: Fulvio Bonavitacola, vicepresidente con deleghe all’Urbanistica e all’Ambiente; Serena Angioli, Fondi europei; Lidia D’alessio, Bilancio; Valeria Fascione, Internazionalizzazione, Start Up-innovazione; Lucia Fortini, Scuola e Politiche sociali; Amedeo Lepore, Attività produttive; Chiara Marciani, Formazione e Pari opportunità; Sonia Palmeri, Risorse umane e Lavoro. ​Questi i 4 consiglieri del presidente con le deleghe: Francesco Caruso, Rapporti internazionali e Unesco; Paolo De Ioanna, Rapporti Istituzionali; Sebastiano Maffettone, Organizzazioni culturali; Mario Mustilli, Consigliere finanziario.  
   
   
PIEMONTE: IL PRESIDENTE CHIAMPARINO COMMENTA LA SENTENZA DEL TAR SUI RICORSI ELETTORALI  
 
 Torino, 13 luglio 2015 - Dopo aver appreso il dispositivo della sentenza del Tar del Piemonte che ha dichiarato inammissibili i ricorsi elettorali contro alcune delle liste che ne avevano sostenuto la candidatura durante le elezioni dello scorso anno, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e gli assessori il 9 luglio hanno incontrato gli organi di informazione. Questa la dichiarazione rilasciata dal presidente Chiamparino durante la conferenza stampa: “Premesso che bisognerà leggere attentamente le motivazioni della sentenza, la decisione del Tar conferma la piena legittimità formale e politica del mandato che ho ricevuto dagli elettori. La mia elezione non viene messa in dubbio, come non vi sono dubbi sul fatto che questa amministrazione possa continuare a svolgere la sua attività. Prendere ogni altra decisione sarebbe un tradimento nei confronti dei piemontesi. Anche se a fine ottobre dovesse venire annullata la lista provincia del Pd di Torino, la maggioranza in Consiglio regionale sarebbe comunque solida, anche se perderemmo persone indubbiamente utili per la nostra squadra. Possiamo così continuare il lavoro che abbiamo avviato in questi dodici mesi per mettere al riparo i conti della Regione, in quanto la gestione degli anni precedenti non è stata all’altezza della situazione, e proseguire nello sforzo di mettere sulla rotta giusta una barca che, quando ci siamo saliti, stava andando pericolosamente alla deriva attuando una solida politica finanziaria capace di guardare al futuro del Piemonte”.  
   
   
PUGLIA: L´INCONTRO DI EMILIANO CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA  
 
Bari, 13 luglio 2015 - Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano è intervenuto all´udienza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Conferenza delle regioni e delle province autonome, il 9 luglio presso il palazzo del Quirinale. Proprio al presidente Emiliano è stato chiesto di formulare un intervento di saluto al Capo dello Stato, insieme ai presidenti Sergio Chiamparino, Debora Serracchiani e Roberto Maroni. Di seguito il suo discorso: "Signor Presidente della Repubblica Grande è la nostra soddisfazione per la sua elezione a Capo dello Stato. Lei rappresenta l´unità della nazione e con la sua storia personale anche l´aspirazione delle genti del sud a contribuire al progresso del Paese. Non nascondiamo limiti e contraddizioni che finora hanno impedito il superamento della questione meridionale, per responsabilità che non possiamo certo scaricare solo su altri. Siamo però consapevoli che senza il nostro contributo è impossibile che l´Italia ritorni a crescere, a progredire a custodire la propria cultura e la propria bellezza trasmettendola alle future generazioni. L´identità stessa dell´Italia contiene quella del Mezzogiorno e l´intera umanità non saprebbe immaginare il nostro paese senza le ricchezze che il sud vanta come proprio orgoglio. Ma tanti sono i pericoli cui siamo esposti, alcuni dei quali richiedono per essere fronteggiati l´impegno dell´intera comunità nazionale. La prima minaccia è costituita dalla presenza su tutto il territorio nazionale di potenti organizzazioni mafiose che alterano la concorrenza, scoraggiano gli investimenti esteri e frustrano la determinazione delle nostre imprese. La nostra principale forza è nei giovani che si laureano nelle università del Mezzogiorno e che nonostante le classifiche di merito degli atenei si dimostrano sempre all´altezza delle aspettative, purtroppo spesso costretti ad emigrare pur di lavorare. Sembra inimmaginabile che si possa scandire la carriera dei giovani del sud pregiudicandoli a causa di una inadempienza costituzionale che non consente loro parità nell´accesso al diritto allo studio. Signor presidente rinnoviamo dunque nelle sue mani il giuramento di fedeltà alla Repubblica consapevoli che non si tratta solo di una formula solenne, ma di un impegno che deve caratterizzare ogni nostra azione. Siamo spesso causa dei nostri mali ma siamo anche l´unica volontà per estirparli. L´italia continui ad avere fiducia in noi".  
   
   
REGIONI: SERRACCHIANI A MATTARELLA, SPECIALITÀ NON È PRIVILEGIO  
 
Trieste, 13 luglio 2015 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, è intervenuta a nome delle Regioni a Statuto speciale nell´incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tenutosi al Quirinale. "Sento l´obbligo di confermare che la specialità è e deve essere equità e rigore" ha affermato la presidente, ricordando come "negli ultimi anni si è attuata una diminuzione delle entrate e della capacità di spesa, conseguente alle manovre statali di stabilizzazione della finanza pubblica, mantenendo comunque in capo alle Regioni speciali le funzioni attribuite". "Siamo consapevoli - ha aggiunto Serracchiani - che i tagli e il rigore erano e sono necessari, e che le Regioni non possono sottrarsi a tale obbligo di contribuire al risanamento del Paese, al pari di tutte le altre realtà, ma è innegabile che il contributo richiesto per il risanamento della finanza pubblica è divenuto rilevante. Sarebbe stata forse opportuna una più ampia valutazione di merito secondo i canoni di efficienza, efficacia ed economicità, anche valorizzando adeguatamente lo sforzo avviato dalle Regioni per un generale contenimento della spesa pubblica". Secondo la presidente della Regione, "oggi si può puntare ad ottenere nuove competenze, importanti per lo sviluppo delle comunità regionali, solo assumendosi responsabilità dirette e amministrando al meglio le risorse disponibili. In questo senso la specialità costituisce un valore aggiunto non solo per noi ma anche per lo Stato. Come amministratori della cosa pubblica dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, contribuendo alla gestione di un Paese che necessita di profonde riforme, ora avviate". "La devoluzione, il decentramento politico devono venir realizzati dando spazio al dialogo, nel rispetto reciproco e nella leale collaborazione tra i poteri pubblici" ha proseguito Serracchiani. "Il giudice costituzionale, in più occasioni, ha affermato che le relazioni fra lo Stato, le Regioni e le autonomie locali devono essere improntate a criteri di parità e di lealtà reciproca. La specialità dunque non è un privilegio, come talvolta sostenuto, ma un valore che può contribuire all´ammodernamento del Sistema-paese". "L´apertura di un tavolo di confronto unitario tra il Governo e le cinque Regioni a statuto speciale rispetto al processo di aggiornamento costituzionale dei rispettivi statuti, viene incontro alle esigenze nuove cui è necessario rispondere" ha concluso la presidente. "Nella convinzione che le Regioni speciali saranno tutte partecipi di questo processo di riforma, credo altresì che l´efficacia della revisione sarà tanto maggiore quanto saranno considerate e rispettate le peculiarità dei diversi territori. Come in ogni circostanza della vita, istituzionale e personale, la responsabilità e il buon esempio rimangono condizioni indispensabili per perseguire un progetto che ha come fine il bene comune".  
   
   
INCONTRO MATTARELLA PRESIDENTI REGIONI ITALIANE. MARINI "LEALE COLLABORAZIONE"  
 
 Perugia, 13 luglio 2015 - "Le Regioni italiane hanno volto rappresentare al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la volontà di continuare ad operare con uno spirito di leale collaborazione con tutti i livelli istituzionali, nell´interesse generale del Paese". E´ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine dell´incontro avuto il 8 luglio a Roma, al Quirinale, con il Capo dello Stato, insieme agli altri presidenti delle Regioni italiane. A nome di tutti i presidenti Sergio Chiamparino, che presiede la Conferenza delle regioni italiane, ha voluto ricordare il contributo che le Regioni, insieme al sistema degli enti locali, hanno dato in termini finanziari per il contenimento dei costi, non ultimo il recente accordo in sede di Conferenza stato-regioni per una ulteriore diminuzione di 2 miliardi 350 milioni del Fondo nazionale per la sanità. Altri temi affrontati nel corso dell´incontro con il Presidente Mattarella sono stati quelli relativi al ruolo e la funzione delle Regioni in riferimento alla riforma del Senato e della Costituzione, con il conseguente nuovo assetto istituzionale della Repubblica, la collaborazione con il Governo per l´accoglienza dei migranti.  
   
   
REGIONI: SERRACCHIANI, C´È ATTENZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI  
 
Trieste, 13 luglio 2015 - "Siamo di fronte a una nuova fase per quanto concerne l´attenzione delle istituzioni nei confronti delle Regioni". Lo ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, al termine dell´incontro tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i presidenti delle Regioni. "Si tratta di una fase nuova e positiva che vede tutte le istituzioni, e in particolare la massima carica dello Stato, guardare con attenzione alle Regioni", ha osservato la presidente. "Ritengo si tratti di un riconoscimento che si rivelerà utile per i cittadini del nostro Paese". Una nuova considerazione nei confronti delle Regioni che, secondo Serracchiani, si declina in vari aspetti, "dalla necessità di intervenire sulla riqualificazione della spesa ai rapporti tra le Regioni a statuto ordinario e quelle a statuto speciale, improntati a loro volta alla collaborazione con il Governo".  
   
   
BOLZANO: KOMPATSCHER E I PRESIDENTI DELLE REGIONI A COLLOQUIO CON MATTARELLA  
 
Bolzano, 13 luglio 2015 - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto il 9 luglio al Quirinale i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome. Il presidente Arno Kompatscher sottolinea che il Capo dello Stato ha mostrato grande disponibilità a seguire da vicino il lavoro e le esigenze delle Regioni, che chiedono di essere coinvolte nel processo delle riforme. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher e i colleghi presidenti delle Regioni sono stati ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel primo incontro tra la Conferenza delle Regioni e Province autonome e il Capo dello Stato dopo la sua elezione. Molti i temi sottoposti a Mattarella dalla delegazione guidata dal presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino: il peso dei tagli della finanza pubblica sugli enti locali, la collaborazione tra le Regioni e il Governo, l´immigrazione e il tema cruciale delle riforme costituzionali. "Su questo punto Regioni e Province autonome hanno confermato al presidente Mattarella la volontà di essere protagoniste nella fase decisiva della riforma del Titolo V della Costituzione", riferisce Kompatscher. In tal senso è stata sottolineata la necessità "di un adeguato coinvolgimento delle Regioni nei processi decisionali e di garantire livelli intermedi efficaci fra lo Stato e le comunità locali, tenendo conto delle peculiarità delle diverse aree ed evitando suddivisioni rigide di competenze." Kompatscher cita la battuta fatta da Chiamparino nel discorso davanti al presidente Mattarella: "Chiamparino ha ricordato che a scuola, quando copiava, cercava di farlo dal compagno più bravo, non da chi ne sapeva meno di lui. E nel caso della riforma costituzionale il compagno bravo potrebbe essere il Bundesrat tedesco." Nell´incontro il presidente Kompatscher ha avuto modo di accennare al Capo dello Stato le particolarità dell´Alto Adige, la sua posizione all´interno delle autonomie speciali e ha invitato Mattarella in Alto Adige: "Il Presidente conosce molto bene la nostra terra e ha assicurato che cercherà di rispondere all´invito quest´anno o il prossimo. È ormai una tradizione che i Presidenti della Repubblica vengano a trascorrere un periodo di riposo in Alto Adige."  
   
   
TORINO METROPOLITANA: CONCLUSE LE ASSEMBLEE DEI SINDACI PER L’ELEZIONE DEI PORTAVOCE DELLE ZONE OMOGENEE  
 
Torino, 13 luglio 2015 - Si sono concluse a Chivasso le assemblee dei Sindaci dei Comuni appartenenti alle 10 Zone omogenee esterne alla Città di Torino, chiamate ad eleggere i portavoce dei rispettivi territori. L’adempimento è previsto dallo Statuto della Città Metropolitana di Torino e dalla deliberazione relativa alla perimetrazione delle Zone omogenee, approvati nei mesi corsi dal Consiglio e dalla Conferenza metropolitana presieduti dal Sindaco metropolitano Piero Fassino. I Portavoce Eletti - Il 16 giugno scorso l’assemblea dei Sindaci della Zona 11 Chierese-carmagnolese (23 Comuni, 130.593 abitanti) ha eletto portavoce il Sindaco di Carmagnola, Silvia Testa. Il vice portavoce è il primo cittadino di Montaldo Torinese, Valerio Soldani. Il 17 giugno l’assemblea della Zona 5 Pinerolese (45 Comuni, 132.429 abitanti) ha eletto portavoce il Sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero. Il vice portavoce è il Sindaco di Pinasca, Roberto Rostagno. Il 18 giugno l’assemblea della Zona 3 Area Metropolitana Torino Sud (18 Comuni, 264.124 abitanti) ha eletto portavoce il Sindaco di Nichelino, Angelino Riggio. Il vice portavoce è il primo cittadino di Castagnole Piemonte, Mattia Sandrone. Martedì 23 giugno a Ciriè l’assemblea dei Sindaci della Zona 7 Ciriacese-valli di Lanzo (40 Comuni, 100.657 abitanti) ha eletto portavoce il Sindaco di San Maurizio Canavese, Paolo Biavati. Sono stati eletti due vice portavoce: il primo cittadino di Pessinetto, Gianluca Togliatti (portavoce vicario); il Sindaco di Vauda Canavese, Alessandro Fiorio. Giovedì 25 giugno a Settimo Torinese l’assemblea dei Sindaci della Zona 4 Area Metropolitana Torino Nord (7 Comuni, 133.869 abitanti) ha eletto portavoce il primo cittadino di Volpiano, Emanuele De Zuanne. I vice portavoce sono: il Sindaco di Leinì, Gabriella Leone (portavoce vicario); il Sindaco di San Mauro Torinese, Ugo Dallolio. Mercoledì 1° luglio ad Ivrea l’assemblea dei Sindaci della Zona 9 Eporediese (59 Comuni, 90.885 abitanti) ha eletto portavoce il primo cittadino di Ivrea, Carlo Della Pepa. Il vice portavoce è il Sindaco di Bollengo, Luigi Sergio Ricca. L’assemblea ha inoltre nominato all’unanimità un Comitato di coordinamento a supporto del portavoce e del vice portavoce. Ne fanno parte il Sindaco di Cossano Canavese e Vice-sindaco metropolitano, Alberto Avetta, il Sindaco di Alice Superiore Remo Minellono, il Sindaco di Lessolo Elena Caffaro, il Sindaco di Montalenghe Valerio Camillo Grosso, il Sindaco di Nomaglio Ellade Giacinta Peller, il Sindaco di Parella Marco Bollettino e il Sindaco di Strambino Sonia Cambursano. Lunedì 6 luglio a Rivarolo Canavese l’assemblea dei Sindaci della Zona 8 Canavese occidentale (45 Comuni, 83.969 abitanti) ha eletto portavoce il Sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno. Il vice portavoce è il primo cittadino di Levone, Maurizio Giacoletto. Martedì 7 luglio a Collegno l’assemblea dei Sindaci della Zona 2 Area Metropolitana Torino Ovest (11 Comuni, 225.202 abitanti) ha eletto portavoce il Sindaco di Collegno, Francesco Casciano, mentre il vice portavoce è il primo cittadino di Rosta, Andrea Tragaioli. Martedì 7 luglio a Susa l’assemblea dei Sindaci della Zona 6 Valli di Susa e Sangone (43 Comuni, 114.165 abitanti) ha eletto portavoce il Sindaco di Sant’ambrogio di Torino, Dario Fracchia. Il vice portavoce è il Sindaco di Coazze, Mario Ronco. Mercoledì 8 luglio a Chivasso l’assemblea dei Sindaci della Zona 10 Chivassese (23 Comuni, 98.177 abitanti) ha eletto portavoce il Sindaco di Lauriano, Matilde Casa. Due i vice portavoce eletti: il Sindaco di Caluso, Maria Rosa Cena; il Sindaco di Gassino, Paolo Cugini.  
   
   
UGO ROSSI: "AUTONOMIE SPECIALI UN´OPPORTUNITÀ E NON UN PRIVILEGIO"  
 
Trento, 13 giugno 2015 - “Per lo sviluppo del Paese occorre dare fiducia ai territori e alle autonomie locali”. Questa la richiesta, espressa dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Sergio Chiamparino al Capo dello Stato Sergio Mattarella, che oggi, al Quirinale, ha ricevuto i presidenti delle istituzioni territoriali italiane, fra cui il Governatore del Trentino Ugo Rossi. “I territori – ha detto ancora Chiamparino a nome di tutti – hanno pagato al pur necessario rigore finanziario un prezzo alto in termini di riduzione di spesa, che si è attestato attorno al 38%. Un prezzo più alto di quello pagato da molte amministrazioni centrali dello Stato, la cui riduzione si è attestata attorno al 12%". Il presidente Rossi ha invitato il Presidente della Repubblica Mattarella a partecipare alla Festa dell’Autonomia del 2016, in occasione del Premio De Gasperi. “Abbiamo espresso al Presidente Mattarella – ha riferito il Governatore Rossi al termine dell’incontro – la nostra volontà di contribuire con responsabilità al risanamento dei conti pubblici, ravvisando però la necessità di evitare eccessive concentrazioni decisionali sui livelli centrali, dando quindi maggiore fiducia ai territori. Nell’ambito della riforma Costituzionale – ha detto ancora Rossi – abbiamo inoltre ribadito l’opportunità che una Camera diventi un riferimento forte dei territori, sul modello del Bundesrat tedesco, che funzioni cioè come un vero e proprio Senato federale. Occorre – ha detto Rossi riferendo le parole di Chiamparino al Presidente della Repubblica – più coraggio nel portare avanti la riforma, se dobbiamo copiare da qualcuno in Europa, vale la pena copiare dai migliori”. Per quanto riguarda le autonomie speciali, Debora Serracchiani, Presidente del Friuli Venezia Giulia, a nome di tutti, ha detto che le regioni autonome si sentono parte integrante della Repubblica, ribadendo che le “specialità” siano un’opportunità e non un privilegio”. “Per questo – ha aggiunto – chiediamo maggiore attenzione, affinché nei processi di riforma queste specialità vengano confermate”. Infine Rossi, in un breve dialogo diretto tenuto alla fine dell’incontro, ha invitato il Presidente Mattarella ad intervenire alla Festa dell’Autonomia del 5 settembre del prossimo anno, in occasione del Premio De Gasperi. Un invito che il Capo dello Stato si è detto ben disponibile a valutare, ricordando al Presidente Rossi di conoscere bene le vicende del Trentino-alto Adige essendo stato in passato candidato proprio in questa circoscrizione.  
   
   
DL ENTI LOCALI - FASSINO E NARDELLA, BENE MORANDO MA URGONO RISPOSTE SU PIU’ FRONTI LA SPESA IN CONTO CAPITALE FATTA DAGLI ENTI LOCALI E’ UN AUTENTICO VOLANO PER L’ECONOMIA DEL SISTEMA-PAESE  
 
Roma, 13 luglio 2015 - ´’Quanto segnala il viceministro Morando e’ fatto ben noto e quindi pienamente condivisibile da parte dei sindaci e dei comuni italiani: la spesa in conto capitale fatta dagli enti locali e’ un autentico volano per l’economia del sistema-Paese’’. Il declino graduale e strutturale degli investimenti locali determinato dalle strozzature delle regole del Patto di stabilità è un dato accertato, solo nel 2014 rispetto al 2013 - 12%. E’ quanto afferma Piero Fassino, Presidente della Associazione dei Comuni Italiani (Anci). ‘’Detto questo – aggiunge – non vorrei che si pensasse di risolvere alcuni problemi finanziari che gravano sulle amministrazioni locali intervenendo, in modo evidentemente apprezzabile, unicamente sul versante della spesa in conto capitale. Nei bilanci dei Comuni ci sono problemi di liquidita’e di vincoli che rendono oltremodo difficoltosa la gestione dei servizi resi ai cittadini. Un fronte, questo, che in questi ultimi anni ha visto crescere in maniera esponenziale la richiesta, e questo ci vede sempre piu’ spesso in difficolta’,. La situazione dei Comuni è cosi complesa che bisogna intervenire in modo armonico e spero che Governo e Parlamento diano la massima attenzione alle proposte di integrazione al decreto legge trasmesse dall’Anci’’ ‘’Vista dall’osservatorio delle citta’ metropolitane – aggiunge il coordinatore Anci in materia, il Sindaco di Firenze Dario Nardella – non ci pare immaginabile pensare di produrre ricchezza e dare nuovo slancio alle infrastrutture, pur necessarie, senza rimuovere alcuni vincoli che risultano particolarmente penalizzanti, soprattutto per le neonate citta’ metropolitane. Mi riferisco in particolare ai vincoli imposti dal patto di stabilita’ interno che sono andati a colpire l’ultima stagione delle vecchie province ormai in crisi, ma che sono poi ricaduti pesantemente sulle citta’ metropolitane a cui certo non era imputabile alcunche’. Bene dunque le osservazioni e le prese di posizione del viceministro Morando, ma con l’auspicio che esse rappresentino le proposte di soluzione ad una parte di un problema che a molte facce, tutte meritevoli di attenzione. Anche su questo l’Anci ha avanzato proposte ragionevole che concsetnirebbero di mettere sui giusti binari il cammino delle Città, testimonial della grandezza e bellezza dell’Italia nel mondo’’.  
   
   
CALABRIA, OLIVERIO: “AL PRESIDENTE MATTARELLA ABBIAMO CHIESTO UN’ATTENZIONE PIÙ FORTE NEI CONFRONTI DEL MEZZOGIORNO”  
 
Catanzaro, 13 luglio 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio, commentando l’incontro svoltosi al Quirinale tra i rappresentanti delle Regioni ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha detto: “C’e’ la necessità di riorganizzare, di ripensare, nel nuovo assetto dello Stato, il ruolo delle regioni”. “Le regioni –ha aggiunto Oliverio- hanno i problemi di una domanda crescente di servizi e tagli che, in modo sperequato, si scaricano su di esse. Occorre pensare per tempo come armonizzare tutto questo e far crescere, nello stesso tempo, il Paese. Il presidente, considerata la sua sensibilità e la sua conoscenza, ci ha ascoltato con molta attenzione ed apertura. E’ stato, quindi, un incontro importante perchè il ruolo delle regioni è fondamentale per concorrere, in una logica di cooperazione, al rilancio del Paese, alla crescita di cui il Paese ha bisogno”. “Lo è stato ancor di più –ha proseguito il presidente della Regione Calabria- perché abbiamo potuto evidenziare in modo particolare la condizione delle regioni meridionali e la necessità di rilanciare un´attenzione concreta verso questa parte del Paese, non in termini datati, ma in una visione nuova, legata ai processi di globalizzazione ed integrazione europea. Il Mezzogiorno è una risorsa importante che può consentire all´Italia ed alla sua economia di riaccendere i motori e ripartire in termini di crescita e di sviluppo. Bisogna crederci ed operare grandi scelte strategiche soprattutto in direzione dell´ammodernamento infrastrutturale, del sostegno alle imprese e del lavoro". Il Presidente della Repubblica, che ha conosciuto il Presidente Oliverio nel corso del suo impegno parlamentare, ha colto l´occasione dell’incontro di stamattina per rivolgergli gli auguri di buon lavoro.  
   
   
FINANZE: FVG, DA SERRACCHIANI - PADOAN PIÙ BENEFICI CHE DA RICORSI  
 
Trieste, 13 giugno 2015 - "Il sollievo alle casse regionali prodotto dal Patto Serracchiani-padoan è in ogni caso ben superiore a quello che avremmo conseguito coltivando il contenzioso dinanzi alla Corte costituzionale". Lo precisa l´assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, in risposta ad affermazioni delle opposizioni in Consiglio regionale in merito alla rinuncia ai ricorsi, a suo tempo presentati, e di non usufruire di eventuali sentenze favorevoli di altre Regioni a Statuto speciale, come quella seguita ad una impugnazione della Regione Valle d´Aosta: rinuncia contenuta in una clausola del Patto Serracchiani-padoan. "Da un punto di vista strettamente economico - spiega Peroni - nell´arco temporale 2012-2017 l´evidente saldo positivo legato al superamento del precedente patto Tremonti-tondo non è comunque messo in discussione dal risultato processuale favorevole che sarebbe derivato qualora il Friuli Venezia Giulia avesse condiviso, con la favorevole sentenza 125/2015 (ma anche con due precedenti sentenze ad esito infausto n. 77 e n. 82), la stessa sorte della Valle d´Aosta. Grazie al Patto Serracchiani-padoan, infatti, registriamo in ogni caso un vantaggio netto di ben 415,83 milioni di euro. Tuttavia l´assessore Peroni sottolinea anche come "il tema della rinuncia alle impugnazioni non può essere correttamente affrontato senza ricordare che il Governo subordinò la propria disponibilità a sedersi ad un tavolo pattizio, e dunque a qualsivoglia accordo, alla sottoscrizione, da parte del contraente regionale, di una precisa clausola di rinuncia alle impugnazioni pendenti". In altri termini, "lo Stato ha accettato di trattare, avendo come proprio obiettivo quello di ridurre le pendenze dinanzi alla Corte costituzionale, considerandole una minaccia alla stabilità dei conti pubblici, come del resto insegnano le ultime vicende legate alle pronunce costituzionali sugli adeguamenti delle pensioni o sui rinnovi contrattuali nel pubblico impiego". Tant´è che "tutti gli accordi sinora sottoscritti (solo la Valle d´Aosta tra le Regioni speciali non ha ancora siglato un proprio accordo) contengono la stessa clausola". Ma c´è di più. Peroni evidenzia infatti che "anche quando l´azione dinanzi alla Corte si traduce in un risultato positivo, come nel caso della Valle d´Aosta, il risultato economico in termini di tempi di sua realizzazione rimane assai incerto". In pratica, "l´esperienza insegna che non vi è immediatezza tra il riconoscimento del credito e la sua disponibilità a favore della parte vittoriosa dinanzi al giudice costituzionale. La storia dimostra che spesso poi i soldi non arrivano". Al contrario, "gli accordi firmati hanno come punto di forza il fatto che le risorse divengono immediatamente disponibili per il destinatario. Questi benefici ci ha dato e ci sta dando il Patto Serracchiani-padoan. Si tratta di un requisito di certezza per i nostri bilanci, essenziale, a sua volta, a programmare con efficacia e continuità la nostra spesa e a conseguire gli ambiziosi obiettivi che la nostra azione di governo si è data".  
   
   
RILANCIO AREE INTERNE SARDEGNA, ASSESSORE AD ALES CON L´EX MINISTRO BARCA: GLOBALIZZAZIONE E DIFESA DELL´IDENTITÀ PER ATTRARRE TURISTI ED ESPORTARE I PRODOTTI TIPICI  
 
 Ales, 13 Luglio 2015 - "Il Governo crede nella strategia nazionale sulle aree interne, che rappresentano il 15% del territorio nazionale, perché da questi territori può venire una forza enorme: e proprio la globalizzazione, se ben giocata, può essere per queste zone una chance importante, grazie a una domanda di turismo da parte di milioni di persone che arrivano da quello che una volta era chiamato il terzo mondo e che vogliono diversificazione. Noi, con le nostre aree interne, possiamo offrire tutto questo se non stiamo isolati in piccoli gruppi ma stiamo assieme e uniamo le forze". L´ha detto ad Ales l´ex ministro della Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, responsabile per il governo del progetto sulle zone interne di tutt´Italia. Quello dell´Alta Marmilla è uno dei progetti pilota nazionali: 8 milioni di euro fra fondi nazionali ed europei per lo sviluppo dell´Alta Marmilla. Sanità, istruzione, mobilità e agroalimentare i temi sui quali il progetto deve incardinarsi, per garantire la qualità della vita delle persone e puntare su uno sviluppo che parta dalle vocazioni locali e riesca a creare lavoro, unico antidoto contro lo spopolamento. La tempistica è rispettata: dopo lo step di oggi in cui i progetti sono stati definitivamente illustrati, a settembre si definirà un Accordo di programma quadro. Quello dell´Alta Marmilla, dunque, è uno dei primi 6 progetti in Italia già pronti a partire. "Quando hai forti identità locali hai vantaggi ma anche un rischio, se non sei aperto: rimani solo e hai problemi di socializzazione - sottolinea Barca - Il tentativo dell´operazione in corso, che riflette la constatazione di un calo demografico molto grave in Sardegna ma anche in Liguria, in Basilicata, in alcune aree del Piemonte, è quello di contrastare questo calo giocando le carte contemporanee della globalizzazione e della localizzazione, cioè aprendo questi territori, aumentandone la connettività interna, mettendo insieme i comuni, i produttori, aumentando la capacità di pubblico e privato di cooperare insieme". Una filosofia pienamente condivisa dall´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. "Questo è un esperimento estremamente importante, nel quale abbiamo creduto sin dall´inizio: affrontare il tema dello spopolamento in modo integrato, pensando anche ai servizi di base quindi sanità, mobilità, scuola. È un intervento complesso, che richiede la piena partecipazione dei Ministeri e non solo delle Regioni e delle comunità locali, e lo porteremo in altre zone, prima fra tutte il Gennargentu Mandrolisai, che vogliamo far rientrare nella strategia nazionale. Questo modello lo replicheremo in tutti i territori, attraverso l´integrazione di fondi e di idee, focalizzando l´attenzione sui punti di forza delle nostre zone interne che sono il paesaggio, la qualità della vita, le tradizioni, le competenze, l´identità, tutte cose che si traducono in prodotti dell´agroalimentare ma anche del manifatturiero e dell´artigianato tradizionale. C´è grande domanda di queste tipicità a livello mondiale, la globalizzazione fa sì che ci siano molti più consumatori in Paesi come la Cina, l´India, il Brasile, la Russia che hanno ormai disponibilità a pagare prodotti di alta qualità che arrivano da fuori. Sono prodotti della nostra identità che nessuno ci può copiare - conclude il vicepresidente della Regione - dobbiamo esportarli e farli conoscere in modo che poi diventino il veicolo per attrarre il consumatore nel luogo di provenienza dei prodotti, e questo permetterà al nostro turismo anche nei mesi di spalla di crescere adeguatamente". Per individuare le aree candidabili al programma nazionale sono stati utilizzati tre criteri: comune non costiero, ad alto rischio di spopolamento e ricadente in aree periferiche o ultraperiferiche. Sono stati individuati 116 Comuni appartenenti a 21 Unioni di Comuni o Comunità montane in base a criteri di perifericità e malessere demografico, poi selezionate 13 aree comparate rispetto all´indicatore "comuni a rischio scomparsa". A luglio 2014 sono stati effettuati due focus group presso le comunità locali delle due aree interne "finaliste" (Alta Marmilla e Barbagia-mandrolisai), seguiti da un rapporto che ha consentito all´Unità di missione nazionale (Comitato tecnico aree interne) e Regione di individuare l´Alta Marmilla come prima area prototipo su cui far partire la sperimentazione della Snai, la Strategia nazionale per le aree interne. L´alta Marmilla si estende su 35 chilometri quadrati e comprende 20 piccoli comuni di cui ben 8 a rischio estinzione entro il 2070.  
   
   
ANTICIPO DELLA CASSA INTEGRAZIONE: TORINO CITTA’ METROPOLITANA E BANCA RINNOVANO L’INTESA AI LAVORATORI DELLE AZIENDE IN CRISI LA BANCA ANTICIPERÀ I FONDI SENZA INTERESSI, SPESE NÉ ONERI AGGIUNTIVI. IL PLAFOND SI CONFERMA A 2 MILIONI DI EURO  
 
 Torino, 13 luglio 2015 - È stato rinnovato il 10 luglio da Città metropolitana di Torino e Unicredit l’accordo per l’anticipo delle indennità di cassa integrazione, compresa quella “in deroga”, ai lavoratori residenti sul territorio provinciale. Fino al 31 dicembre 2015, i lavoratori in attesa del pagamento dall’Inps - in particolare i dipendenti di imprese per le quali sia stata richiesta la concessione del trattamento per ristrutturazione, riorganizzazione, cessazione o crisi aziendale - potranno chiedere un anticipo della cassa integrazione guadagni straordinaria. Il protocollo di intesa è stato sottoscritto dal vicesindaco metropolitano Alberto Avetta e da Dario Prunotto, Regional Manager Nord Ovest di Unicredit. L’accordo, che si rinnova dal 2009, quando fu firmato anche dalle organizzazioni sindacali, garantisce ai lavoratori una copertura economica nel corso dei sei mesi che solitamente impiega l´Inps a corrispondere le indennità di cassa integrazione, qualora l´azienda non sia in grado di provvedere. Essi infatti riceveranno da Unicredit un anticipo dell’80% della retribuzione netta mensile (fino a 900 euro e con un tetto massimo di 6.000 euro) senza alcun interesse o spesa aggiuntiva, grazie alla costituzione di un fondo dell’ammontare di 2 milioni di euro. A partire dal 2009, Unicredit ha erogato l’anticipo a circa 1200 lavoratori utilizzando il plafond complessivo stanziato per un totale di 4,7 milioni di euro (la modalità “rolling” prevede infatti che la quota di plafond utilizzata per ogni singola pratica venga resa nuovamente disponibile alla conclusione della stessa). Un aiuto importante per chi, in questa difficile fase congiunturale dell’economia, vive la necessità di continuare a garantire un’entrata in famiglia anche in assenza temporanea di lavoro. L’accordo costituisce anche un sostegno per le imprese locali in difficoltà, che potranno così garantire ai propri dipendenti un reddito sostitutivo della retribuzione e concentrarsi sui processi interni di ristrutturazione e riorganizzazione, necessari per fronteggiare la crisi. I 252 sportelli di Unicredit presenti nella provincia di Torino sono a disposizione per ulteriori informazioni. “L’accordo – commenta Alberto Avetta - rientra nel più ampio Patto per il lavoro contro la crisi, già predisposto dalla Provincia di Torino e oggi fatto proprio dalla Città metropolitana, per supportare il mercato del lavoro locale e le fasce più deboli della popolazione in questa difficile fase dell’economia. Siamo grati a Unicredit per l’impegno nel promuovere questa iniziativa di sostegno sociale alle famiglie in difficoltà”. “Abbiamo voluto dare continuità in accordo con la Città metropolitana all’iniziativa già avviata negli scorsi anni in collaborazione con la Provincia di Torino, ha spiegato Dario Prunotto, Regional Manager Nord Ovest di Unicredit, andando così incontro alla concreta necessità di quei lavoratori e di quelle aziende dell’area che stanno ancora attraversando una fase di difficoltà. Dalla firma del primo accordo, la banca ha erogato l’anticipo a 1200 lavoratori, utilizzando il plafond complessivo stanziato per un totale di 4,7 milioni di euro”  
   
   
ROMA, SEGRETARIO GENERALE SARA’ SCELTO CON AVVISO PUBBLICO E DOPO VALUTAZIONE CANDIDATURE  
 
Roma, 13 luglio 2015 - “Alla luce delle indiscrezioni emerse in queste ore è bene precisare che l’individuazione del segretario generale avverrà secondo le modalità previste dalla normativa nazionale in materia. La procedura prenderà avvio nel momento in cui sarà trasmessa al Ministero dell’Interno la risoluzione consensuale del rapporto tra l’attuale segretario generale e l’amministrazione, rappresentata dal Sindaco di Roma. Il Ministero dopo aver preso atto della decisione, su richiesta del Sindaco, pubblicherà l’avviso che sarà visibile per 10 giorni sul sito istituzionale e su quello dei segretari comunali e provinciali. Gli interessati potranno inviare il curriculum all’amministrazione comunale. Una volta individuata la persona ritenuta adatta all’incarico, l’amministrazione trasmetterà gli atti al Ministero per le necessarie verifiche. Fino al provvedimento di nomina le funzioni saranno esercitate dal segretario generale attualmente in carica”. E’ quanto rende noto il Campidoglio.  
   
   
IMMIGRAZIONE: ZAIA, “DALLA POLIZIA LA VERITA’ CHE RENZI E ALFANO TACCIONO. SIAMO INVASI DI FANTASMI”  
 
Venezia, 13 luglio 2015 - “Veniamo informati che nel 2015 sono stati rimpatriati 6.527 immigrati irregolari, che identificare quelli arrivati è arduo, che farlo presto é impossibile. Ecco la riprova del caos e dell’improvvisazione, che arriva dalla fonte più attendibile possibile: l’informazione di chi combatte ogni giorno per la legalità al fianco dei cittadini”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta i dati diffusi oggi dalla rivista della Polizia di Stato, “Poliziamoderna”. “La tragicommedia continua – incalza Zaia – perché questa è la desolante verità che Renzi e Alfano nascondono dietro le roboanti dichiarazioni riguardo a presunti successi ottenuti in Europa e tuttora privi di alcun effetto reale e che anche in Veneto conosciamo e denunciamo da tempo: mentre l’intera macchina del Paese riesce ad espellere poche migliaia di irregolari, in pochi mesi nella nostra Regione, per gentile ammissione del Prefetto coordinatore, sono arrivati e transitati, cioè spariti nel nulla, 7000 immigrati”. “Chi sono? Come si chiamano? Dove sono? Nessuno lo sa: fantasmi in piena regola – conclude Zaia – che soffrono in condizioni lontanissime dalla dignità o si sono consegnati alla delinquenza. In entrambi i casi, il simbolo della sconfitta di uno Stato sempre meno degno di questo nome”.  
   
   
LOMBARDIA.IMMIGRAZIONE: SINDACI CHE ACCOLGONO CLANDESTINI NON HANNO BISOGNO DI FONDI REGIONALI  
 
Milano,13 luglio 2015 - "Da tutto il territorio lombardo si sta alzando un coro di protesta contro l´arrivo dei clandestini. Da Cremona, Lodi, Bergamo, Milano, Como, Brescia, diversi sindaci e comitati di cittadini stanno protestando contro le prefetture e contro le disastrose scelte del governo italiano. Sono chiari segnali di insofferenza. Il governo li ascolti oppure si ritroverà a dover affrontare dolorosi scontri sociali tra poveri. Bisogna smettere di promuovere bandi milionari per l´accoglienza, che vanno a ingrassare le solite cooperative, quando abbiamo una disoccupazione senza precedenti, cittadini lombardi che si suicidano a causa della crisi e sfratti dovuti a mancanza di risorse economiche". Queste le parole dell´assessore alla Sicurezza e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali in merito alla situazione dell´accoglienza in Lombardia. "La Regione Lombardia farà il possibile per scardinare questo sistema. Dove necessario, effettueremo controlli sanitari nelle strutture dove vengono ospitati i richiedenti asilo. Nella concessione dei finanziamenti regionali daremo inoltre priorità ai Comuni con gravi problemi economici. Chi ha risorse da spendere per accogliere i clandestini non ha bisogno dei finanziamenti della Regione Lombardia" conclude l´assessore Bordonali.  
   
   
LOMBARDIA.IMMIGRAZIONE: RAI ESCLUSA DA SOPRALLUOGO A EX SCUOLE ELEMENTARI PICENENGO/CR  
 
Milano,13 luglio 2015 - "La Giunta comunale di Cremona non vuole far conoscere la verità ai cittadini. L´assessore Rosita Viola ha voluto escludere gli operatori della Rai dal sopralluogo effettuato all´interno delle ex scuole elementari di Picenengo, dove adesso sono ospitati dei clandestini. L´edificio è in condizioni igieniche vergognose con montagne di spazzatura accumulata davanti all´ingresso ed evidentemente l´amministrazione cremonese ha scheletri nell´armadio da nascondere". E´ quanto dichiara l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali.  
   
   
PROFUGHI: APERTO A MILANO L’HUB IN VIA TONALE NEGLI SPAZI DELL’ EX DOPOLAVORO FERROVIARIO  
 
Milano, 13 luglio 2015 – Nell’ex Dopolavoro ferroviario di via Tonale (angolo via Sammartini) messo a disposizione da Ferrovie dello Stato e riqualificato da Fondazione Progetto Arca, Genio militare e Protezione civile del Comune di Milano apre l’hub per l’emergenza profughi. Nella serata del 10 luglio è stato trasferito il presidio, al momento attivo in piazza Luigi di Savoia, in ex uffici concessi temporaneamente da Grandi Stazioni. Domani inizierà la prima accoglienza dei profughi, famiglie con bambini e singoli viaggiatori che arriveranno in Stazione Centrale. “Finalmente apriamo in Stazione Centrale un hub attrezzato per la prima accoglienza e per il soccorso sanitario dei profughi in transito da Milano – commentano gli assessori alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino e alla Sicurezza e Coesioine sociale, Marco Granelli – dopo i lunghi mesi trascorsi nel mezzanino, il passaggio in Galleria delle Carrozze e la temporanea sistemazione nei locali di Grandi Stazioni. Ringraziamo Ferrovie dello Stato per aver messo a disposizione questo luogo, Genio Militare e Protezione civile comunale per averlo sistemato in tempi brevissimi e Fondazione Progetto Arca per aver oganizzato gli spazi. Il flusso dei profughi dal sud dell’Italia non accenna a fermarsi, ora però possiamo contare su una struttura dignitosa che permetterà a tutti di lavorare meglio e a contenere disagi e situazioni di degrado in città. In questi venti mesi la Milano ha risposto con grande generosità e solidarietà dimostrando di essere città accogliente e civile. Rinnoviamo a tutti i volontari e ai milanesi loro il nostro grazie”. Lo spazio, 450 metri quadrati suddivisi in tre locali grandi più i bagni e altre stanze più piccole (adibite a magazzino) ospiterà gli operatori del presidio che effettueranno la registrazione delle persone e la distribuzione nelle 7 strutture di accoglienza: Aldini e Mambretti (Progetto Arca), Casa Suraya (Cooperativa Farsi Prossimo), ex –Cie di via Corelli (Gepsa) e Cara di via Corelli (Croce Rossa), Xxv Aprile (City Angels) e Binario 21 Memoriale della Shoah (Comunità Sant’egidio), per un totale di circa 1.300 posti letto. Nell’hub è stato allestito uno spazio per il gioco dei bambini curato dagli operatori di Save the Children e Albero della Vita. Anche altre associazioni daranno il loro contributo: Terre des Hommes distribuirà kit di igiene personale, bottigleitte di acqua e metterà a disposizione un mediatore culturale e Informatici senza frontiere per permettere ai profughi, con le postazioni pc donate all’hub, di mettersi in contatto con i propri familiari. L’hub avrà un presidio medico all’interno: i medici della Asl, dallo scorso giugno operativi su una unità mobile, potranno visitare i profughi in una stanza attrezzata. L’emergenza profughi a Milano è iniziata venti mesi fa, nell’ottobre del 2013. Da allora sono transitati dalla città (tutti accolti e poi ripartiti) circa 70.000 profughi (di cui 15.000 bambini), in prevalenza di nazionalità siriana ed eriterea, e molti altri provenienti da Sudan, Mali, Ghana, Togo, Etiopia, Pakistan, Somali, Afghanistan, Iraq, Nigeria e Libia. Le richieste di asilo sono state 270. Solo nell’ultimo mese sono giunte a Milano 7.700 persone, 17.000 da inizio anno. Sono tutti profughi giunti spontaneamente, senza alcun controllo o organizzazione dalle regioni del sud, quasi sempre pochi giorni dopo gli sbarchi o i salvataggi. Nelle strutture messe a disposizione da Comune, Caritas e Terzo Settore (paragonabili a un qualsiasi altro Cara o Centro di Accoglienza Temporanea) sono state ospitate, ogni notte e da 20 mesi, una media di 820 persone con picchi la scorso agosto di oltre 1.400.  
   
   
HUB DI VIA TONALE, PISAPIA: “MILANO CAPACE DI CONIUGARE ACCOGLIENZA E DECORO URBANO”  
 
Milano, 13 luglio 2015 – “L’apertura degli spazi dell’ex Dopolavoro ferroviario di via Tonale è un passo importante e rappresenta una risposta all’Europa per quanto riguarda l’emergenza profughi. Milano, che come tutta l’Italia, e forse più di altri, sta affrontando da oltre venti mesi i continui sbarchi di decine di migliaia di persone provenienti da diversi Paesi in cui ci sono situazioni drammatiche e di disperazione, sta dimostrando di sapere coniugare l’accoglienza e la generosità con il decoro urbano. Due esigenze primarie. Ancora una volta la città ha saputo mettere in campo le sue energie migliori grazie a un impegno condiviso di tutti i soggetti: istituzioni, cittadini, associazionismo, volontariato, Prefettura, Ferrovie dello Stato, Grandi Stazioni, Forze dell’Ordine, Polizia Locale, Genio Militare dell’Esercito, Protezione Civile, Asl”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia inaugurando l’hub di via Tonale, angolo via Sammartini, che gestirà l’accoglienza e la registrazione dei profughi in arrivo in città. Si tratta degli spazi dell’ex Dopolavoro ferroviario messo a disposizione da Ferrovie dello Stato e Grandi Stazioni, riqualificato da Fondazione Progetto Arca, Genio militare e Protezione civile del Comune di Milano. “Certamente è più facile decidere di non occuparsi del problema e lasciare che altri agiscano. Milano ha scelto una strada differente e proprio l’apertura di questo hub, che sarà il posto dove con dignità e decoro saranno accolti i profughi in arrivo in città per essere registrati e poi accompagnati per la notte nelle 7 strutture di accoglienza, ne è la dimostrazione. Sappiamo bene che questo spazio, risistemato e allestito adeguatamente, non è una soluzione definitiva. L’emergenza profughi è molto più complessa e riguarda non solo Milano, non solo l’Italia, ma tutta l’Europa. La città sta facendo il possibile per rispondere alle esigenze di tutti, dei cittadini e di chi sta scappando dalla fame e dalle torture, per evitare tensioni, ma non riusciremo a sopportare a lungo una pressione così forte di arrivi. Sicuramente continueremo a fare la nostra parte, la parte di una città che non lascia da solo nessuno e di questo siamo orgogliosi ”, ha concluso il Sindaco Pisapia.  
   
   
BOLZANO, STRUTTURE DI ACCOGLIENZA PER PROFUGHI: ASSESSORE INFORMA APPIANO  
 
 Bolzano, 13 luglio 2015 - Scambio di informazioni e dettagli organizzativi, ma anche le domande della popolazione sono al centro degli incontri che l’assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker avrà in queste settimane nei Comuni che saranno coinvolti nell’accoglienza dei profughi. Ieri sera (8 luglio) Stocker ha incontrato una cinquantina di rappresentanti del Comune e delle associazioni di Appiano. L´ex casa di riposo di Malles, l´ex centro di riabilitazione Salus a Tesimo, le strutture per i lavoratori alla stazione ferroviaria di Merano, un immobile delle suore terziarie a Castelrotto, la casa del pescatore a Vandoies, l´ex caserma Gnutti a Prati di Vizze, la casa San Giuseppe di Brunico e la caserma Mercanti di Appiano sono le strutture individuate dalla Giunta provinciale per l´accoglienza dei profughi assegnati in futuro all´Alto Adige. In queste settimane l´assessora Stocker e il direttore della Ripartizione politiche sociali Luca Critelli informano le comunità interessate sul percorso dell´accoglienza in Alto Adige e sulla sistemazione dei profughi nelle località individuate. Nell´incontro con i rappresentanti di Appiano, tra cui il sindaco Wilfried Trettl, i membri del consiglio comunale e dell´associazionismo locale, Stocker ha informato sulla prevista accoglienza dei richiedenti asilo nella caserma Mercanti: si è parlato dei preparativi sul piano organizzativo e degli interventi di manutenzione edile, ma anche dei timori e delle preoccupazioni della popolazione. "Secondo l´attuale programmazione ad Appiano è prevista l´accoglienza di 50 profughi", ha detto l´assessora. Mentre la Provincia e l´associazione incaricata di gestire la struttura si occupano dell´accoglienza, del soggiorno e dell´accompagnamento dei richiedenti asilo, il Comune e le associazioni sono chiamate a farsi parte attiva soprattutto nel lavoro di integrazione. "Chiediamo di individuare nel Comune possibilità di lavoro, opportunità di svolgere compiti di utilità sociale e di impegno nel volontariato in cui coinvolgere i profughi. Importante è anche l´organizzazione di corsi di lingua", ha ricordato l´assessora Stocker. Nel periodo di attesa necessario per espletare la richiesta di asilo - di norma dai 12 ai 15 mesi - i profughi potrebbero quindi essere coinvolti in attività a beneficio della comunità e del territorio in cui sono ospitati. Stocker e Critelli hanno inoltre suggerito l´istituzione di un gruppo di lavoro composto dall´organizzazione incaricata della gestione, dai rappresentanti del Comune e delle associazioni per garantire uno scambio costante di informazioni, raccogliere osservazioni e poter reagire tempestivamente in caso di eventuali problematiche. La realizzazione della struttura per i profughi ad Appiano richiederà ancora qualche tempo: "Come concordato, vogliamo fare i prossimi passi d´intesa con il Comune e informare nel dettaglio anche i cittadini prima dell´arrivo dei profughi", ha concluso Stocker.  
   
   
LE DONNE IMPRENDITRICI SI RACCONTANO  
 
Lecce, 13 luglio 2015 - Il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Lecce, nell’ottica di valorizzare e promuovere le imprese rosa, ha avviato un progetto per il maggiore coinvolgimento del territorio provinciale nell’individuazione di storie di successo, raccontando le esperienze imprenditoriali delle donne nei campi strategici per il rilancio dell’economia reale del Paese. Le donne salentine possono raccontare la loro “impresa” nel campo del Made in Italy di qualità (agroalimentare, moda, ecc.), d’ innovazione (di processo, di prodotto, di mercato), di sviluppo sostenibile (green economy, valorizzazione del territorio e del patrimonio storico-culturale, ecc.), presenza sui mercati esteri e capacità di aggregazione. Le storie raccolte verranno promosse e valorizzate in una pubblicazione. Roberta Mazzotta, presidente del Comitato Femminile, ritiene che questa sia un’occasione valida di promozione delle imprese locali anche al fine di realizzare nuove sinergie, che siano da stimolo per tutte le donne che vogliono “fare impresa”. Per la raccolta e descrizione delle storie di successo da segnalare, è stato predisposto un format, scaricabile sul sito dell’Ente camerale www.Le.camcom.gov.it  da restituire entro il 20 luglio prossimo all’indirizzo mail: laura.Degliatti@le.camcom.it  Per informazioni, contattare la Segreteria del Comitato (tel. 0832684232)