Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Luglio 2015
Politica
DISCORSO DI MARTIN SCHULZ, PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO DAVANTI AL PARLAMENTO ALBANESE  
 
 Tirana, 15 luglio 2015 - “Caro Signor Presidente del Parlamento, Onorevoli deputati, Signore e signori, Signore e signori. È per me un grande piacere e onore parlare oggi in Albania. Abbiamo in Europa un anno dietro di noi, dove si tennero molte manifestazioni commemorative. Queste osservanze e momenti di memoria sono importanti. Permetteteci fermare una volta per ricordare da dove veniamo, quanto gli eventi passati ancora determinano i tempo corre e attentamente come sono intrecciati come la nostra storia e quindi il nostro futuro. Un secolo fa, la prima guerra mondiale con l´assassinio di Sarajevo non lontano da qui ha portato via la sua produzione. Durante la prima guerra mondiale, durante la prima guerra industriale, il moderno ha mostrato la sua brutta faccia. Milioni di giovani uomini che credono fedeltà, cavalleria e onore sul campo di battaglia erano cacciati nella fredda tecnologia militare del Xx secolo e morto miseramente nel settore industriale massa uccisione. Milioni di persone hanno sofferto sotto occupazione e le conseguenze della guerra. Il suo paese, che aveva recentemente realizzato l´indipendenza, è stato occupato. La prima guerra mondiale, questo Urkatastrophe del Xx secolo lasciato un devastato, un continente devastato, poteri crollati, bordi sono stati recentemente disegnati, seminato i semi del nuovo risentimento, l´odio di nuovo. Milioni di morti e una generazione di profondamente segnato dalla guerra è rimasto. E dovrebbe seguire solo ancora maggiore distruzione. Il fascismo. La seconda guerra mondiale, la Germania nazista ha scatenato con l´invasione della Polonia, prima di tre quarti di secolo, e che un rullo di fuoco subito rotolato sopra Europa. Albania fu occupata nuovamente. Il massacro della Wehrmacht in Borova anni 72 fa il 6 luglio 1943, quale rappresaglia di soldati tedeschi impegnati per partigiana attacchi barbarici, crudelmente uccise donne e bambini, ci riempirà sempre con vergogna. Manterremo il promemoria. Proprio come abbiamo mai il coraggio e l´umanità che gli albanesi essere dimenticato, che salvò loro vicini ebrei dalla deportazione. Anche migliaia di profughi ebrei trovato rifugio e protezione nel vostro paese. Un popolo che si basa sul principio che dovrebbe essere facile includere un vulnerabili residenti, tali persone, compreso l´uso della propria vita, un principio che si chiama "besa", posso esprimere solo il mio profondo rispetto. 1944 sono venuto la liberazione del vostro paese dall´equipaggio, ma la libertà non è venuto. La Cortina di ferro separato Europa arbitrariamente in Oriente e Occidente. Il mio paese è stato dilaniato, le famiglie sono stati brutalmente divisi. Mentre in Occidente nella storia era unico-il vincitore non ha lottato giù la guerra responsabile Germania, ma che la mano di riconciliazione il nemico e costruito una comunità di pace e democrazia, progresso e solidarietà - così autodeterminazione e libertà per molti dovrebbe essere decenni negato est. Il popolo albanese ha dovuto soffrire dalla metà una secolo peggiore tirannia, brutalmente chiusa fuori dal mondo, arbitrariamente separato dalla sua famiglia europea. Fino a prima di un quarto di secolo, un anno di miracoli, la scintilla della libertà Europa infiammata. In Polonia, ha vinto la solidarietà. In Ungheria, persone hanno ottenuto self-determination. Da Vilnius attraverso Riga a Tallinn erano persone mano nella mano e conquistò l´indipendenza in un giro di canto. A Berlino, la gente "we are the people" chiamata ha abbattuto il muro. E anche a Tirana, studenti e cittadini quindi più andarono in primo luogo per la libertà della strada. Oggi noi quasi obbligatorio che questo movimento europeo della libertà di dovuto; lavorare fuori appare che la Cortina di ferro ha dovuto cadere. Ma, non non c´era alcuna garanzia. Quel banner slogan, candele e fiori, canto e preghiera sopra carri armati e fucili, circa Muri e confini ha trionfato, non che era veramente garantita. Quanto facile sarebbero finita le dimostrazioni in una tragica spargimenti di sangue! Dobbiamo tenere in mente oggi che, per capire quanto immenso coraggio ha portate queste persone, che teme che spicca e superato, perché in un libero e Fiera società voleva vivere e che grazie a questi combattenti per la libertà ci siamo impegnati e che la responsabilità si pone siamo della stessa. Signore e signori Ricordando la nostra storia tenere sveglio per i terribili eventi nonché la gioiosa, è importante. Perché la riconciliazione non può esistere senza memoria. Solo se sperimentato sofferenza e ha sofferto il dolore essere riconosciuto se ricordiamo come velenoso retorica e populista incitamento ha spianato la strada atrocità può esserci riconciliazione. Da questo, la nostra storia europea si pone l´obbligo che ogni giorno i vecchi demoni restituiscono in opposte, che noi risolvere i conflitti in modo costruttivo alle negoziale tavolo, che combattiamo ogni giorno per la libertà e la democrazia, per la pace e la comprensione per me. Che il paese e la Serbia si avvicina ultimamente, corrisponde a questo spirito europeo. Primo Ministro Rama ha con la sua visita in Serbia nel mese di novembre un passo importante verso una migliore comprensione in tutta la regione ha reso visita del primo ministro Vucic seguito un paio di settimane fa a maggio in Tirana. Vorrei congratularmi con il primo ministro Rama a questa iniziativa. Signori e Signore, può capitare che ci sono differenze di opinione tra vicini di casa. Le differenze di opinione, i conflitti di interesse sono la vita. Fondamentalmente, come risolverli. In Europa, abbiamo deciso di risolverli attraverso il dialogo e consenso. Noi europei abbiamo lunghe chiacchierate fino a quando non abbiamo trovato una soluzione. Questo è spesso noioso, può essere snervante, devo dire che venendo onestamente si dal weekend di vertice a Bruxelles. Ma, se noi conduciamo l´alternativa nella mente, che il più forte semplicemente impone la sua volontà ai più deboli, o risolti conflitti d´interesse con violenza, dovremmo prendere scrupoloso negoziati con gioia su di noi. E anche il recente riavvicinamento tra Serbia e Albania dimostra che si possono scoraggiare visite in un´atmosfera amichevole nonostante le divergenze di opinione. Sì, essi hanno anche intensificato i contatti. Un segnale davvero incoraggiante è che Albania e Serbia ora vogliono fare loro collaborazione il motore della cooperazione nella regione. Balcani occidentali sei sono per aprire la strada per un buon futuro della regione. L´accordo sulle reti di trasporto è una pietra miliare. Mi auguro che si inizia presto a implementare, perché una rete di trasporto è quello di accelerare la convergenza nella regione--economica, politica e umana. Sono cresciuto in una regione di frontiera sul tedesco di confine belga-olandese e imparato che la migliore gestione frontiere è per aprirli per disinnescare la loro storia e per risolvere questioni relative alle minoranze. Quindi: Il tuo coinvolgimento nella cooperazione regionale è un esempio - farlo! E non consentono, siamo apart diviso e contrapposto a vicenda! Abbiamo bisogno di stare insieme liberare noi stessi insieme di dipendenze e anche per quanto riguarda l´approvvigionamento energetico e la sicurezza, collaborare più strettamente. Albania e l´Unione europea mostrano una conformità di cento per cento in politica estera. Puoi continuare a tirare noi insieme! Signore e signori come sapete che il Parlamento europeo auspica una prospettiva europea dei Balcani occidentali. Vogliamo sentire i Balcani occidentali di un futuro pacifico e stabile, democratico e prospero. Nel mese di marzo si tenne il già quinto dialogo ad alto livello sulle priorità chiave per il processo di integrazione dell´Albania nell´Ue sotto l´egida del primo Ministro Edi Rama e il Commissario Hahn. Il Commissario Hahn ha espresso le sue preoccupazioni circa il clima politico sempre più conflittuale ci Inoltre, che continue tensioni danneggiare il vostro paese e rappresentare un rischio per il processo di riforma intero. Condivido questa preoccupazione. E perciò invito, ad per agire in linea con le conclusioni di tredici del dialogo, soprattutto per quanto riguarda le riforme del sistema giuridico, il rafforzamento di un indipendente, responsabile ed efficiente giudiziaria e costruire un´amministrazione pubblica efficiente. Istituzioni indipendenti sono la chiave per un futuro equo e prospera. E i primi successi nella lotta contro la corruzione dovrebbero incoraggiare il governo vigorosamente continuano a fare. Signore e signori - Un secolo dopo lo scoppio della prima guerra mondiale e tre quarti di secolo dopo l´inizio della seconda guerra mondiale ora 28 Stati hanno supplicato a, congiuntamente per affrontare le sfide. Perché condividiamo comuni valori e noi siamo più forti insieme. Un quarto finalmente anche est e centrale europea degli Stati membri dell´Ue sono diventati secolo dopo la caduta della Cortina di ferro. Le riforme impressionante sono stati implementati, economici sistemi e modelli sociali sono state completamente trasformati. Ciò ha richiesto grandi sacrifici dal popolo. Non è facile. Ma l´Ue mantiene le sue promesse a coloro che coraggiosamente perseguire il percorso di riforma. Il Parlamento europeo sostiene coloro che prendono la strada della democrazia e dello stato di diritto, capire la riconciliazione come la chiave per la sicurezza e la cooperazione nei Balcani occidentali. Ci sono congiuntamente e solidalmente sul lato di tutte le persone in Albania che vogliono creare un futuro comune e Pacifico, impegnarsi in riforme e tendere la mano per la riconciliazione con i loro vicini, a vivere insieme nel rispetto reciproco e nella pace. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
UE, ACCORDO NUCLEARE IRAN: BUONO PER L´IRAN, PER LA REGIONE E PER LA SICUREZZA GLOBALE  
 
Bruxelles, 15 luglio 2015 L´accordo nucleare di ieri con l´Iran segna l´inizio di una nuova era nel rapporto tra l´Iran e il resto del mondo. Dopo anni di sanzioni e relazioni tese, questo accordo rende tutti più agiati. Questo accordo è buono per l´Iran, è buono per la regione ed è buono per la sicurezza globale. Mi congratulo con l´Ue/e3 + 3 e l´Iran il loro instancabile e professionale lavoro nel cercare un accordo soddisfacente ed equilibrato. Entrambi i lati hanno giustamente stati animati dalla convinzione che cooperazione porterebbe ad un risultato migliore di confronto. Sulla base del risultato dei negoziati aprile, è stato raggiunto un accordo sugli ultimi blocchi inciampanti rimanenti. Ora un fedele attuazione dei risultati di oggi sarà la chiave per la costante fiducia, progresso economico e la cooperazione diplomatica e anche per affrontare i conflitti regionali. Il ruolo dell´Unione europea e dei tre rappresentanti europei era centrale per il successo dell´accordo: l´Unione europea e l´alto rappresentante Federica Mogherini erano credibili e onesti mediatori. Ringrazio anche il suo predecessore Catherine Ashton per lavorare instancabilmente verso un accordo. Questo è stato il ruolo dell´Unione europea sulla scena internazionale al suo meglio.  
   
   
ETIOPIA; DISCORSO DEL COMMISSARIO EUROPEO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E LO SVILUPPO, NEVEN MIMICA, ALLA SESSIONE PLENARIA DELLA TERZA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL FINANZIAMENTO DELLO SVILUPPO  
 
Addis Abeba, 15 luglio 2015 - “ Signore e signori, Parlo a nome dell´Unione europea e dei suoi Stati membri. Permettetemi innanzitutto di ringraziare la Repubblica Federale Democratica di Etiopia, il Presidente dell´Assemblea Generale così come ambasciatori Geir Pedersen e George Talbot per il loro instancabile lavoro nel corso degli ultimi mesi. Viviamo in un mondo che è più connesso e più complesse rispetto al passato. 2015 è un anno storico nella nostra lotta contro la povertà e per lo sviluppo sostenibile. La congiunzione di tre conferenze delle Nazioni Unite - Addis, New York e Parigi - ci offre l´opportunità, una volta-in-a-vita. Per sfruttare al meglio questa opportunità, abbiamo bisogno di una nuova partnership globale che trasforma e rafforza il modo in cui la comunità internazionale lavora insieme. L´unione europea farà la sua parte. Noi attuare la nuova agenda universale a casa. E continueremo a promuovere lo sviluppo sostenibile a livello mondiale nelle sue dimensioni economica, sociale e ambientale, con particolare attenzione ai paesi più bisognosi. L´europa è il mercato più aperto del mondo per lo sviluppo di esportazioni dei paesi. L´unione europea ha concesso duty-free e l´accesso al mercato senza contingenti, con conseguente più di 35 miliardi di euro annui di paesi meno sviluppati (Pms) esportazioni verso l´Ue. L´ue fornisce collettivamente più di metà del aiuto pubblico allo sviluppo globale (Aps) e si è impegnata a raggiungere collettivamente il 0,7% dell´obiettivo di Aps / Rnl Onu entro il termine del programma di post-2015, compreso un impegno senza precedenti per dedicarsi collettivamente 0,15-0,20 % del reddito nazionale Aps / lordo (Rnl) ai paesi meno sviluppati (Pms) a breve termine. Esortiamo gli altri a seguirci. L´unione europea ribadisce il suo forte impegno politico per l´Africa e si impegna a dare priorità ulteriormente e aumentare l´assistenza finanziaria per l´Africa. L´ue farà in modo che almeno il 20% della sua spesa affronterà obiettivi relativi al cambiamento climatico. L´unione europea è anche un pioniere nella progettazione e l´utilizzo di meccanismi di finanziamento innovativi. L´unione europea attraverso i suoi impianti di miscelazione dovrebbe contribuire a mobilitare fino a 100 miliardi di euro in investimenti per l´eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile entro il 2020. L´ue continuerà a mettere le questioni dei diritti umani, parità di genere, una società pacifica e giustizia per tutti al centro della nostra azione. Sono quindi particolarmente lieto che questa agenda riconosce la necessità di affrontare queste questioni fondamentali. Questa Conferenza è critica. Siamo tutti qui per decidere in che modo possiamo utilizzare risorse finanziarie e non finanziarie per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss) da concordare a New York, mentre si preparava l´accordo sul clima da adottare a Parigi. Il successo qui a Addis è fondamentale in quanto porranno le basi per tutto il resto. Il progetto di documento finale prima ci offre importanti progressi verso questi obiettivi condivisi. Naturalmente, comprende elementi che non sono ottimali per tutti. Non vi nascondo che alcuni pezzi di testo restano problematiche per noi. Tuttavia, in uno spirito di compromesso, e riconoscendo che tutte le parti hanno fatto concessioni nelle ultime settimane, saremmo disposti ad accettare così com´è. Il testo non deve essere riaperta, come ciò possa compromettere il nostro lavoro importante finora. Dovrebbe essere chiuso ora, Addis, in modo da garantire che questa Conferenza sia un successo. Spero che tutte le delegazioni sono d´accordo con questo. Il testo contiene un forte pacchetto di misure per sostenere la trasformazione economica soprattutto nei paesi meno sviluppati e Stati fragili - anche attraverso il sostegno alla mobilitazione delle risorse interne, uso catalitica di Aps e forti impegni commerciali. Ora dobbiamo cogliere l´opportunità di andare avanti insieme per sfruttare tutte le risorse e gli altri mezzi a disposizione per guidare lo sviluppo sostenibile in avanti e l´eliminazione della povertà. La nostra nuova partnership globale ha un elevato livello di ambizione, che vorrei riassumere in tre parole: In primo luogo - . L´integrazione C´è solo un ordine del giorno! La nuova partnership globale deve servire l´intera agenda post-2015 e di affrontare tutte e tre le dimensioni dello sviluppo sostenibile in modo integrato. In secondo luogo - Completezza . La nuova partnership globale deve poter contare sulla mobilitazione ed efficace utilizzo di tutti gli strumenti utili di attuazione, tra cui le politiche e istituzioni sane, a tutti i livelli e supportata da un approccio multi-stakeholder. E in terzo luogo - Universalità . La nuova partnership globale sarà basato su tutti contribuiscono la loro giusta quota. Tutti i paesi dovranno adottare un´azione politica e mobilitare le risorse e tutti avranno bisogno di monitorare e riferire sui risultati. L´implementazione dello sviluppo sostenibile va ben al di là di impegno finanziario. Ad esempio, la creazione di capacità e la cooperazione nel campo della scienza, le tecnologie e l´innovazione sono componenti chiave per realizzare il Sdgs. Voglio sottolineare l´importanza fondamentale di creare ora, ad Addis Abeba, il quadro politico per la nostra azione. Con questo, voglio dire che: Il buon governo, la democrazia, lo Stato di diritto, la lotta contro la corruzione e flussi finanziari illeciti, nonché istituzioni efficaci, responsabili e inclusive sono cruciali. La coerenza delle politiche a tutti i livelli da parte di tutti i paesi devono essere al centro della nostra nuova partnership globale. Dobbiamo tutti valutare l´impatto delle nostre decisioni politiche sulla povertà e sullo sviluppo sostenibile compresi i cambiamenti climatici. Dobbiamo cercare il massimo impatto dalle nostre attività, e applicare le lezioni che abbiamo imparato su come rendere il sostegno allo sviluppo più efficace. Tutte le nostre azioni dovranno essere monitorati in modo trasparente per tenerci in pista in attuazione del presente impegnativo nuova agenda. Per garantire ciò, dovremmo puntare per il monitoraggio uno globale, la responsabilità e il quadro recensione. Abbiamo un programma ambizioso. Ma l´ambizione è necessaria se vogliamo conseguire l´obiettivo nobile che ci siamo prefissati: la fine della povertà estrema e di un futuro sostenibile per tutti. Cominciamo a lavorare. Questo è il nostro mondo, la nostra dignità, il nostro futuro. Grazie.”  
   
   
ECOFIN: APERTURA DEL VICEPRESIDENTE UE DOMBROVSKIS  
 
Bruxelles, 15 luglio 2015 – “Grazie Ministro Gramegna. Congratulazioni per il vostro primo incontro Ecofin come Presidenza Chair. Accolgo con favore il programma di lavoro presentato dalla Presidenza lussemburghese, che contiene molte importanti priorità, più o meno in linea con le priorità della Commissione. Saremo lieti di cooperazione fruttuosa nei prossimi mesi. Su un paio di problemi che sono stati discussi nella riunione odierna, in primo luogo, in Romania . Abbiamo discusso la situazione in Romania per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti del Programma. E ´deplorevole che la revisione della bilancia della Romania del programma di pagamenti non potrebbe, ancora una volta, essere concluso. E ´molto importante che la Romania continui ad attuare le riforme necessarie e che il paese garantisce politiche di bilancio sane. Le Commissioni è pronta ad assistere le autorità rumene. Abbiamo avuto una buona discussione sulle relazione Cinque presidenti , in particolare per quanto riguarda le misure che possono essere adottate in avanti in questo momento. Ho intenzione di lavorare a stretto contatto sul seguito da dare alla relazione con i commissari Hill, Moscovici, Thyssen, e Vestager. Ho anche ansioso di discussioni costruttive in seno al Consiglio. Diversi ministri hanno sottolineato l´importanza della piena attuazione della legislazione esistente. E sono pienamente d´accordo. Guardando al futuro, una priorità fondamentale è quello di completare la Union Banking . E ´chiaro che dobbiamo fare di più per spezzare il legame tra il sovrano e le banche e per evitare eventuali ricadute in altri paesi. I primi jobhas ad essere gli Stati membri a mettere pienamente in atto i loro schemi di garanzia dei depositi, recepire pienamente la direttiva sul recupero e la risoluzione Bank, e rapidamente ratificare il Meccanismo di risoluzione unico, garantendo un finanziamento in anticipo prima di contributi del settore bancario può compilarlo. Abbiamo anche bisogno di iniziare immediatamente a lavorare per superare la fragilità nell´attuale set-up dei sistemi di garanzia dei depositi nazionali e iniziare a lavorare su un programma Deposit Insurance europeo finanziati privatamente. I ministri hanno inoltre sottolineato l´importanza di approfondire le nostre unioni economiche e fiscali. L´esperienza recente ci ha dimostrato molto chiaramente che il rispetto delle regole economiche e fiscali comunemente concordati da tutti i membri è di fondamentale importanza. Si tratta di convergenza; si tratta di posti di lavoro; si tratta di investimenti e la crescita. Ci adopereremo per portare nuovi elementi, semplificando ulteriormente le procedure per effettuare la sorveglianza delle politiche economiche in tutta l´area euro più efficace e di attuare in modo più efficace il squilibrio macroeconomico interno. Abbiamo accolto con favore la decisione del Consiglio oggi per adottare le raccomandazioni specifiche per paese per gli Stati membri. Raccomandazioni di quest´anno sono semplificate e più mirata. Abbiamo investito un sacco di tempo e di energia per dialogo approfondito con gli Stati membri nel processo del semestre europeo, che ci auguriamo possa tradurre in maggiore adesione nazionale alle raccomandazioni specifiche per paese e, di conseguenza, una migliore attuazione. Ora è il momento di concentrarsi sull´attuazione del paese specifici per rafforzare le economie ´Stati membri. Abbiamo anche discusso la situazione in Grecia che dimostra, ancora una volta, la necessità di rafforzare l´Unione economica e monetaria. Continua ad essere in cima alla nostra agenda nelle prossime ore e nei giorni a venire. Vediamo che le reazioni del mercato sono stati limitati al di là di Grecia. Ciò significa che i meccanismi che erano stati messi insieme in termini di integrazione e forte governo per resistere crisi economiche e finanziarie hanno dato il loro effetto positivo. La zona euro è ora valutato come più robusto per resistere a shock di questo tipo. Accogliamo con favore l´accordo di ieri vertice euro su come andare avanti con un terzo programma greco. Ora stiamo concentrando su di esplorare possibili finanziamenti ponte. L´eurogruppo ha istituito un gruppo di lavoro, che sta continuando il suo lavoro mentre parliamo, di esplorare l´opzione migliore per un meccanismo di finanziamento ponte per garantire un finanziamento fino a che il programma di Esm può essere deciso.  
   
   
UE: UN RUOLO MAGGIORE PER LE DONNE NELLA SCIENZA E NELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 15 luglio 2015 - Consentire alle donne di superare le barriere invisibili che ostacolano la loro carriera nel campo scientifico e tecnologico è fondamentale. Questo è il messaggio principale del rapporto dell´europarlamentare greca Elissavet Vozemberg (Ppe) approvato il 14 luglio dalla commissione per i Diritti della donna. In Europa la percentuale di ricercatrici e studentesse è in aumento, tuttavia la sottorappresentazione delle donne nelle discipline scientifiche persiste. Le donne rappresentano solo il 33% dei ricercatori europei, il 20% dei professori universitari e il 15,5% dei dirigenti scolastici negli istituti dell´istruzione superiore. "Con questo rapporto ho cercato di evidenziare una serie di azioni e pratiche che potrebbero migliorare la situazione, dall´imparzialità nel processo di assunzione all´eliminazione degli stereotipi o dei pregiudizi sul genere femminile", ha commentato l´eurodeputata Elissavet Vozemberg (Ppe), responsabile del rapporto del Parlamento sulla questione. Le principali proposte del rapporto: Solamente i progetti che prevedono delle azioni destinate alla parità di genere potranno accedere ai finanziamenti pubblici per la ricerca. Creare delle campagne a livello europeo destinate ad incoraggiare le donne e le ragazze ad intraprendere una carriera accademica nelle discipline scientifiche. Rafforzare i rapporti transnazionali tra le scienziate europee. Implementare una serie di iniziative destinate ad incoraggiare le donne a continuare la loro carriera dopo la maternità o il congedo parentale. Il rapporto è stato approvato dalla commissione per i Diritti della donna il 14 luglio.  
   
   
INVESTIRE IN CRESCITA E L´OCCUPAZIONE: L´ITALIA BENEFICIA DI € 2 MILIARDI E 170 MILIONI DI FONDI DELLA POLITICA DI COESIONE DELL´UE , FRIULI - VENEZIA GIULIA, SARDEGNA E MOLISE.  
 
Bruxelles, 15 luglio 2015 - Ieri la Commissione ha adottato ufficialmente cinque programmi operativi per l´Italia, con un contributo complessivo di € 2.170.000.000 dal Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo . Due sono i programmi nazionali - ´Città metropolitane´ e ´Ricerca e Innovazione´; tre destinatari determinate regioni: Friuli - Venezia Giulia, Sardegna e Molise. In occasione, il commissario per la Politica regionale Corina Creţu ha detto: "I cinque programmi abbiamo adottato oggi sono solidi, coerenti e lungimirante pacchetti di investimento in questione serviranno a stimolare la crescita e l´occupazione in Italia, concentrandosi sulla ricerca e l´innovazione, il sostegno alle piccole e medie imprese. , l´agenda digitale e l´economia a basse emissioni di carbonio. " Commissario per l´Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro Marianne Thyssen , ha dichiarato: "Con le adozioni di oggi, siamo un passo più vicini a completare la programmazione del Fondo sociale per il periodo 2014-2020 in Italia Il finanziamento è destinato alla realizzazione di. Un programma ambizioso concentrandosi sulla crescita, l´occupazione e l´inclusione sociale. " I cinque programmi operativi adottati oggi sono: Programma operativo nazionale ´ Città metropolitane ´: composto da 588.000.000 € del ​​Fesr e del Fse (per un totale di € 892.900.000 con cofinanziamento nazionale è mio). Il programma si concentra sullo sviluppo urbano sostenibile e la mobilità. Esso migliorerà la qualità e l´efficienza dei servizi in 14 aree metropolitane italiane, promuovendo al contempo l´inclusione sociale. Finanziamento Significativa è anche assegnato alla diffusione dei servizi digitali e per la riduzione del consumo di energia negli edifici e strutture pubbliche. Programma Operativo Nazionale ´ Ricerca e innovazione ´: composto da 926.200.000 € del ​​Fesr e del Fse (per un totale di € 1280000000 con cofinanziamento nazionale è mio). Questo programma mira a promuovere gli investimenti delle imprese in ricerca e innovazione, sviluppare legami e sinergie tra imprese e centri di ricerca e sviluppo, nonché al fine di migliorare la qualità della formazione. Programma operativo regionale per la Sardegna : composto da 465.000.000 € provenienti dal Fesr (per un totale di € 930.000.000 con cofinanziamento nazionale è mio). Questo programma contribuirà a sostenere la competitività delle piccole imprese della regione e start-up. Essa contribuirà inoltre alla diffusione di internet ad alta velocità, per lo sfruttamento efficiente e sostenibile delle risorse naturali e alla promozione della ricerca e dell´innovazione scientifica e tecnologica. Programma regionale operativo per il Friuli - Venezia Giulia : composto da 115.300.000 € provenienti dal Fesr (per un totale di € 230.000.000 con cofinanziamento nazionale è mio). Il programma mira a promuovere sistemi di collaborazione tra imprese e istituti di ricerca, per aumentare la competitività delle imprese della regione, e per ridurre il consumo di energia nelle abitazioni e negli edifici pubblici. Programma operativo regionale per il Molise : composto da 76.700.000 € del ​​Fesr e del Fse (per un totale di € 153.000.000 con cofinanziamento nazionale incluso). Il programma pone un accento particolare sulla lotta contro la disoccupazione, sull´integrazione sociale e sulla competitività dell´economia regionale attraverso il sostegno finanziario alle imprese locali. Promuovere la ricerca e l´innovazione e offrendo un migliore accesso alle tecnologie e servizi digitali sono anche tra le priorità del programma.  
   
   
PUGLIA: EMILIANO INCONTRA L´AMBASCIATORE OLANDESE: SENTIMENTI DI RECIPROCA AMICIZIA  
 
Bari, 15 luglio 2015 - Visita di cortesia istituzionale ieri tra il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’Ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia S. E. Michiel den Hond, un incontro nel corso del quale entrambi hanno avuto modo di esprimere “sentimenti di reciproca stima e amicizia”. “È con grande piacere che ho accolto la visita dell’Ambasciatore Michiel den Hond. L’olanda è una nazione che ha un’economia prospera, un Paese che ha puntato tutte le sue carte sull’innovazione industriale. L’auspicio è che nel corso del tempo si possano creare le occasioni per rafforzare e intensificare i rapporti bilaterali con questo Paese e le opportunità di investimento del sistema pugliese nei Paesi Bassi”. Durante l´incontro si è discusso sulle possibili sinergie con la Regione Puglia su progetti per l’acqua, e di futuri investimenti olandesi nel turismo, nella logistica e nei trasporti internazionali.  
   
   
AUTONOMIA: SERRACCHIANI, TAVOLO CON GOVERNO PER RAFFORZARE FVG  
 
Trieste, 15 luglio 2015 - "Il tavolo che abbiamo ottenuto a Roma con il sottosegretario Gianclaudio Bressa, le Regioni a statuto speciale e le Province autonome è di fondamentale importanza e fornisce l´opportunità di rimettere al centro i rapporti tra Governo e Regione, con la prospettiva di rafforzare il Friuli Venezia Giulia". Lo ha dichiarato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, a margine dell´audizione svoltasi questa mattina in sede di V Commissione in Consiglio regionale. Secondo Serracchiani, il confronto aperto con il sottosegretario agli Affari regionali "è l´occasione per fare un lavoro che attendevamo da tempo e che ci permetterà di costruire il metodo pattizio con il quale le Regioni, le Province autonome e il Governo dialogano sulle rispettive materie di competenza. È un fatto importante, anche perché nell´ultimo periodo spesso le questioni sulle competenze sono state risolte dalla magistratura, con esiti alterni". "Abbiamo formato questo tavolo grazie all´azione costante e continua del Friuli Venezia Giulia e lo consideriamo un risultato molto importante" ha aggiunto. Rispetto alle polemiche sollevate nei giorni scorsi sul cosiddetto "patto Serracchiani - Padoan", la presidente della Regione ha parlato di "strumentalizzazione fuori luogo, considerato che il Friuli Venezia Giulia ha guadagnato, e molto, da quell´accordo. Posso rassicurare i cittadini che stiamo lavorando per rafforzarci, non per indebolirci".  
   
   
UMBRIA, RIORDINO DELLE PROVINCE: RIUNITO IL TAVOLO DELLA GOVERNANCE  
 
Perugia, 15 luglio 2015 - In linea con la tabella di marcia che prevede tempi assolutamente serrati per far fronte alla complessa fase di transizione e di attuazione della riforma delle province, si è riunito nella giornata di, lunedì 13 luglio, il Tavolo della Governance per l´attuazione della Legge Del Rio. Al tavolo, coordinato dall´Assessore regionale alle riforme, Antonio Bartolini, erano presenti i presidenti delle due Province Nando Mismetti e Leopoldo Di Girolamo, l´Anci Umbria rappresentata dal sindaco di Umbertide, Marco Locchi ed il sindaco di Perugia Andrea Romizi per il Consiglio della Autonomie Locali nonchè tutte le Organizzazioni sindacali interessate. "L´obiettivo è quello di stipulare entro la fine di luglio un protocollo che prefiguri un percorso biennale volto al raggiungimento tendenziale del principio ‘esuberi zero´ – ha affermato l´assessore Bartolini, confermando al termine dei lavori che "una volta siglato il protocollo, avvieremo la procedura di trasferimento delle funzioni e del personale portando in Consiglio regionale un disegno di legge di assestamento, volto ad assicurare, nel più breve tempo possibile, la provvista finanziaria necessaria" Il Tavolo è stato aggiornato a lunedì prossimo 20 luglio, ed in quell´occasione le organizzazioni sindacali esprimeranno il loro parere sulla proposta presentata dall´assessore.  
   
   
BOLZANO: OK DALL´UE AL PROGRAMMA FSE, GIUNTA APPROVA CONVENZIONE PER ESPERTI  
 
Bolzano, 15 luglio 2015 - Da Bruxelles è arrivato l’ok della Commissione europea al programma operativo Fse 2014-2020 della Provincia, a disposizione 136 milioni di euro. Intanto la Giunta ha approvato il 14 luglio una convenzione con Formez Pa, il centro pubblico di servizi e assistenza alle amministrazioni pubbliche, per contare su gruppo di esperti nella programmazione comunitaria dei fondi europei. Dopo la riunione di Giunta il presidente Arno Kompatscher ha informato che da Bruxelles è arrivata la comunicazione ufficiale del via libera della Commissione europea al Programma operativo del Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020 della Provincia. "Il lavoro degli ultimi mesi ha portato buoni frutti, siamo riusciti a recuperare il tempo perduto per i problemi con i progetti del periodo precedente - ha detto Kompatscher -ora possiamo avviare la fase operativa della nuova programmazione e uscire con i primi bandi entro fine anno." Il programma Fse Competitività regionale e occupazione per il periodo 2014-2020 ha a disposizione complessivamente 136 milioni di euro, obiettivi sono incentivare la competitività, l´inclusione sociale e la piena occupazione. Previsti diversi assi d´intervento per offrire nuove opportunità alle persone nell´ambito del mercato del lavoro: progetti finalizzati all´ingresso di giovani e disoccupati nel mercato del lavoro, all´equiparazione di uomini e donne sul mercato di lavoro, all´incentivazione di nuove imprese, progetti per contrastare discriminazione e povertà, progetti di sostegno all´istruzione, alla formazione professionale e all´apprendimento continuo. Soddisfatti anche il direttore della Ripartizione Europa Graziano Molon e Claudio Spadon, da marzo responsabile dell´Autorità di Gestione del Fse: "Grazie agli sforzi e alla cooperazione dei collaboratori siamo riusciti a ridurre considerevolmente i tempi delle procedure di approvazione. Con la programmazione fino al 2020 confidiamo in un nuovo inizio per confermare il Fse come importante motore per lo sviluppo economico dell´Alto Adige." La Giunta ha inoltre approvato la convenzione con il Formez Pa, il centro servizi a supporto delle Amministrazioni pubbliche. In particolare, Formez affiancherà la Provincia nell´espletamento dei Programmi operativi dei fondi strutturali e di investimento europei per i periodi 2007-2013 e 2014-2020. L´attività di Formez Pa consisterà in due compiti: supportare la conclusione, la rendicontazione e la certificazione dei progetti bloccati della programmazione 2007-2013 e sostenere la predisposizione delle attività per l´avvio della programmazione 2014-2020. Formez Pa realizzerà queste attività attraverso un gruppo di lavoro composto da esperti del settore. Molte realtà statali, regionali e provinciali sono al lavoro con Formez Pa, organismo in house del Dipartimento della Funzione Pubblica del Governo, partecipato esclusivamente da soggetti pubblici.  
   
   
ENTI LOCALI IN SARDEGNA. NUOVO PROGETTO POLO DIREZIONALE ASSESSORATI LAVORO E AGRICOLTURA  
 
 Cagliari, 15 Luglio 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha approvato la delibera che definisce il Programma di razionalizzazione dell´assetto logistico degli uffici regionali, con particolare riferimento alla nuova sede dell´assessorato del Lavoro. La Direzione generale degli Enti locali e Finanze ha valutato gli studi di fattibilità elaborati dalla Direzione generale dei Lavori pubblici, sui costi di intervento e i tempi di esecuzione dei lavori previsti dalle soluzioni sinora prospettate. È stato deciso di ricorrere ad un accordo di programma pubblico/privato, con il coinvolgimento del Comune di Cagliari, per il completamento del polo direzionale regionale nell´area a ridosso di viale Trento e viale Trieste, a Cagliari. "Si è deciso - spiega l´assessore Erriu - di avviare lo studio per la riqualificazione dell’area dell’ex Caserma Trieste, consentendo così di completare, con gli assessorati del Lavoro e dell´Agricoltura, il polo direzionale della Regione di viale Trieste-viale Trento, che già comprende la Presidenza e tutti gli altri assessorati e, allo stesso tempo, di offrire alla città un parco giardino di grande valore ambientale". Il nuovo immobile da destinare all’assessorato del Lavoro, che da solo conta circa 230 dipendenti, sarà in grado di ospitare anche il personale assegnato all’assessorato dell’Agricoltura, per un totale di circa 380 unità. Benché richieda maggiori investimenti nel breve periodo, l’intervento è concepito nell’ottica del contenimento della spesa pubblica e dei consumi energetici, dell’incremento dei servizi ai cittadini e della riqualificazione di un’area urbana dal grande potenziale ma da lungo tempo in stato di grave degrado. L´assessore Erriu ha illustrato alla Giunta lo studio di fattibilità. “Questa soluzione – spiega Erriu - offre interessanti prospettive nel lungo termine. Il palazzo potrebbe accogliere sino a 434 unità e, con la realizzazione del parcheggio multipiano adiacente al fabbricato regionale di via Cesare Battisti, si arriverebbe ad una disponibilità complessiva di 497 posti auto”. Il progetto prevede un sistema di ampi spazi verdi pubblici che porterebbe ad una riqualificazione dell’intero comparto, nell’ottica di un armonico inserimento ambientale e paesaggistico dell’edificio e della connessione dei due fronti verso viale Trieste e verso la laguna di Santa Gilla. La Sfirs, di concerto con la Direzione generale degli Enti locali e Finanze, è stata incaricata di predisporre l’analisi economico-finanziaria di dettaglio dell’intera operazione e definire le strategie per individuare investimenti straordinari e intercettare capitale privato. Non si esclude l’ipotesi di garantire alla stessa Sfirs la propria sede nel nuovo edificio. I costi di costruzione sono stati stimati in 30 milioni di euro, per un investimento complessivo che si aggira intorno ai 40 milioni (più gli 8 milioni per la realizzazione del parcheggio multipiano).  
   
   
VENETO: PATTO REGIONALE PER GLI ENTI LOCALI CHE HANNO BISOGNO DI RISORSE  
 
Venezia, 15 luglio 2015 - La giunta veneta ha definito il Patto regionale orizzontale per l’anno 2015 che stabilisce le modalità di accesso e di ripartizione dell’eventuale plafond finanziario che potrà essere messo a disposizione da tutti gli enti locali (Province, Comuni e Città Metropolitane) che ritengono di conseguire un differenziale positivo rispetto all’obiettivo previsto dalla normativa nazionale sul patto di stabilità interno. L’importo verrà poi globalmente ripartito, costituendo due plafond, uno a favore dei Comuni (80%) e uno a favore delle Province e Città Metropolitane (20%), che segnaleranno l’esigenza di acquisire spazi finanziari. Il provvedimento, di cui è stato relatore il Vicepresidente Gianluca Forcolin, prima di diventare esecutivo sarà sottoposto al parere della competente commissione consiliare. “La normativa nazionale (legge n.190/2014) – spiega lo stesso Forcolin – prevede che le Regioni possano autorizzare una parte degli enti locali del proprio territorio a peggiorare i loro saldi obiettivo per consentire un aumento dei pagamenti in conto capitale, purché sia garantito l´obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento, di pari importo, dei saldi degli altri enti locali della regione”. “Essendo a inizio legislatura – aggiunge Forcolin – è appena stata avviata la procedura per la nuova composizione della Conferenza permanente Regione-autonomie locali, che è l’organo chiamato a definire i criteri di accesso e di ripartizione del plafond. Ma per ottimizzare la programmazione finanziaria degli enti locali veneti abbiamo ritenuto opportuno procedere all’attuazione del patto regionale orizzontale 2015. I criteri di accesso che abbiamo definito prevedono che gli eventuali spazi finanziari concessi siano utilizzati esclusivamente per pagamenti in conto capitale da effettuarsi entro il 31 dicembre 2015 e possano partecipare tutti gli enti locali assoggettati alla normativa del Patto di stabilità interno”. Gli enti che acquisiranno spazi finanziari dovranno restituire la quota ricevuta attraverso una modifica peggiorativa del loro obiettivo per ciascun anno nel biennio successivo in ragione del 50% dell’importo acquisito. Mentre agli enti che cedono spazi finanziari, verrà riconosciuta una modifica migliorativa del loro obiettivo per ciascun anno del biennio successivo in ragione del 50% dell’importo effettivamente utilizzato a benefi-cio di Enti Locali richiedenti.  
   
   
LAZIO, TORNO SUBITO: QUASI 1.500 PROGETTI PER L’EDIZIONE 2015  
 
Roma, 15 luglio 2015 - Alla scadenza dei termini del bando 2015 sono 1.485 i progetti presentati per la nuova edizione di ‘Torno Subito’, il progetto della Regione Lazio che finanzia percorsi di formazione o work experience in Italia e all’estero per studenti o laureati tra i 18 e i 35 anni, finanziato con 12 milioni di euro. Rispetto allo scorso anno il numero dei progetti presentati è quasi raddoppiato, un risultato straordinario che conferma la validità di un progetto su cui la Regione ha puntato come una delle azioni cardine della nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020. “C’è poi un altro elemento che va valorizzato, il protagonismo dei giovani che di fronte all’opportunità di ‘Torno Subito’ hanno elaborato e presentato i loro progetti di formazione in Italia e all’estero- lo ha detto il vicepresidente e assessore alla formazione, Massimiliano Smeriglio, che ha aggiunto: è una occasione unica di valorizzazione dei singoli, dei ragazzi, del loro capitale umano messo a disposizione della propria comunità, delle istituzioni locali e del sistema d´impresa. Formarsi ovunque nel mondo per poi tornare per crescere e far crescere il sistema regionale"- ha detto ancora Smeriglio.  
   
   
LAVORO IN TOSCANA, AL VIA GLI INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI PER IL 2015. OGGI IL BANDO  
 
Firenze 15 luglio 2015 – Incentivi per l´occupazione, avviso pubblico al via. Sarà pubblicato oggi mercoledì sul Bollettino ufficiale della Regione, il bando per la concessione di incentivi alle imprese o ai datori di lavoro a sostegno dell´occupazione per il 2015. Le domande si potranno fare a partire da giovedì 16 luglio. Si tratta di 5 milioni e 300 mila euro per lavoratori licenziati, disoccupati, persone che hanno perduto il lavoro in prossimità della pensione, disabili e svantaggiati, donne disoccupate con più di 30 anni, laureati e dottori di ricerca: queste le categorie che potranno a breve beneficiare degli incentivi che la Regione mette a disposizione delle aziende e dei datori di lavoro che fanno assunzioni a tempo indeterminato o determinato, full o part time. Il bando è stato concepito anche per rispondere alla grave tensione che si è creata negli ultimi mesi in diversi siti produttivi (Trw, People Care, tanto per citarne alcuni), con centinaia di licenziamenti che non possono trovare sbocco nelle misure previste dal Jobs Act. La seconda novità riguarda le aree di crisi, cui sono destinat 1 milione e 500 mila euro complessivi (500 mila per ciascuna delle tre aree), a favore dei Comuni di Piombino Piombino, S.vincenzo, Campiglia Marittima, Suvereto e Sassetta, Livorno, Collesalvetti, Rosignano Marittimo e i comuni della provincia di Massa Carrara. Le imprese ed i datori di lavoro potranno usufruire di un pacchetto integrato di agevolazioni per favorire la ricollocazione dei lavoratori interessati da licenziamento a partire dal 1 gennaio 2008 che, alla data di assunzione, siano in stato di disoccupazione. Ecco l´insieme degli incentivi messi in campo. Ricollocazione lavoratori licenziati: un pacchetto integrato di agevolazioni (8000 euro per assunzioni full time, 4000 per il part time per il tempo indeterminato cui si aggiungono – ecco la novità - incentivi per 4000 e 2000 euro per assunzioni a tempo determinato fino a sei mesi, per lavoratori licenziati a partire dal gennaio 2008. C´è poi la previsione di voucher formativi fino ad un massimo di 3000 euro. Chi perde il lavoro alla vigilia della pensione per le imprese e per i datori di lavoro: un incentivo (3000 euro l´anno) per ogni assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che siano a meno di 5 anni dalla pensione e che siano disoccupati o in mobilità non indennizzata o comunque privi di ammortizzatori sociali. Sono inoltre previsti incentivi per ogni assunzione a tempo determinato di soggetti che siano a meno di 3 anni dalla pensione. Disabili e persone svantaggiate: un pacchetto integrato di agevolazioni per favorire l´inserimento di persone con disabilità e svantaggiate. Sono previsti incentivi di 10 mila euro per assunzioni full time, 5000 part time che diventano 4000 per assunzioni a termine full time e 2000 a termine part time. Nel caso di stabilizzazioni, sono previsti incentivi che vanno da 3000 a 8000 euro per assunzione. Anche in questo caso sono previsti voucher fino a 5 mila euro per ogni assunto. Donne over 30 per le imprese e per i datori di lavoro: un incentivo di 3000 euro per l´assunzione a tempo indeterminato part-time di donne over 30, disoccupate. Giovani laureati (fino ai 35 anni e per le sole piccole medie imprese) è previsto un incentivo per l´assunzione a tempo indeterminato o determinato di dottori di ricerca o giovani laureati (3 o 2 mila euro). A questi si aggiungono altri incentivi per ogni trasformazione a contratto indeterrminato full o part time. Per i dottori di ricerca l´incentivo è rispettivamente 6.500 euro per full time, 3.250 part time nel caso del tempo indeterminato. In caso di contratti a termine, gli incentivi sono 3.250 (full time) e 2220 (part time). Aree di crisi Per le imprese localizzate nei territori delle aree di crisi dei Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto (polo siderurgico di Piombino) e Sassetta oltre a quelle dei Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e dei Comuni della Provincia di Massa Carrara, è prevista una riserva di risorse di 500 mila euro per ciascuna area, per un complesso di 1,5 milioni che andaranno a finanziare incentivi alle assunzioni, attività di outplacement e riqualificazione di lavoratori legati a crisi e riconversione industriale e ristrutturazioni aziendali. Nelle aree di crisi e nel caso di disabili e svantaggiati, gli incentivi potranno essere cumulati con misure analoghe previste dalla Regione, dallo Stato o altri enti.  
   
   
PIANETA LOMBARDIA: FAVORIRE L´INNOVAZIONE È GUARDARE AL FUTURO  
 
Rho-pero/mi,15 luglio 2015 - "Favorire l´innovazione è guardare al futuro, perché, nel terzo millennio, a chi vorrà inserirsi nel mondo del lavoro saranno richieste sempre maggiori competenze, che dovranno continuamente aggiornarsi per restare al passo con i tempi". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea nel corso del suo intervento alla tavola rotonda ´L´impatto della Digital Revolution sul mondo delle imprese e delle professioni´, organizzata a Pianeta Lombardia, il padiglione di Regione nel sito di Expo. Regione Avanti - "Per fortuna Regione Lombardia - ha rimarcato Aprea - da un po´ di anni rappresenta una realtà un po´ avanzata in campo istituzionale, a partire dalla sua sede, Palazzo Lombardia, un edificio estremamente moderno, fino ad arrivare alle innovative politiche per il lavoro. Mi riferisco a ´Generazione Web´, il piano per introdurre la rivoluzione digitale nella didattica e abbandonare quella tradizionale, e a numerose altre iniziative che ci hanno portato a investire tantissimo sull´innovazione. Regione Lombardia inserisce nelle politiche del lavoro forme di premialità per chi introduce processi innovativi". Eredità Di Expo - "Expo - ha concluso l´esponente della Giunta -, che al momento rappresenta la più grande infrastruttura digitale, ci lascerà una grande eredità e sono certa che Regione Lombardia ne saprà fare tesoro.  
   
   
IMMIGRAZIONE, ASSESSORE LOMBARDIA: CHI VUOLE ACCOGLIERE STRUTTRE PRIVATE,INIZI DA PROPRIA ABITAZIONE  
 
Milano,15 luglio 2015 - "I prefetti e i sindaci che pensano di accogliere gli immigrati in strutture e case private diano il buon esempio e aprano le porte delle prefetture o della propria abitazione". Lo ha detto l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali, rispondendo alla proposta avanzata da alcuni prefetti e da alcuni sindaci, come il primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori. "Proporre di ospitare presunti profughi - ha continuato l´assessore - in strutture e case private o nelle parrocchie è davvero pericoloso. Il nostro territorio è stremato da continui arrivi. Sindaci di tutti gli schieramenti politici si stanno rifiutando di accogliere altri immigrati perché hanno capito che non è possibile mantenere per un anno e mezzo migliaia di persone che poi nella stragrande maggioranza dei casi si rivelano migranti economici, cioè clandestini. Se i Comuni hanno le risorse devono destinarle ai disoccupati, agli esodati e ai cittadini in difficoltà". "L´unica soluzione strutturale - ha concluso Bordonali - è quella già proposta da Roberto Maroni: allestire campi profughi in Africa per riconoscere chi ha davvero diritto alla protezione internazionale ed evitare così i viaggi della morte sui barconi a decine di migliaia di persone. Sulle coste italiane sono già sbarcate 73.684 persone nel 2015, secondo i dati del Viminale. Non possiamo permettere altri arrivi".  
   
   
IMMIGRAZIONE, ZAIA: “ANCHE OGGI UNA GIORNATA DI ORDINARIA FOLLIA E DISORGANIZZAZIONE. RENZI TRASFERISCA SUBITO I PROFUGHI DA ERACLEA, NON PREGIUDICHI LA STAGIONE TURISTICA E SMETTA DI SCARICARLI SUI TERRITORIO COME PACCHI SENZA DESTINATARIO”  
 
Venezia, 15 luglio 2015 - “Anche oggi una giornata di ordinaria follia e disorganizzazione sul fronte rovente dei profughi. Un pullman arrivato a Padova senza preavviso scarica una cinquantina di immigrati in una di quelle caserme che io continuo a definire una discarica a cielo aperto; a Eraclea il governo fa lo gnorri e non trasferisce gli ospitati (si fa per dire) nel residence al centro della località balneare contribuendo a pregiudicare la stagione turistica; all’Ulss 10 vengono distolte risorse preziose nel periodo più impegnativo dell’anno per assistere i profughi invece dei turisti; a Treviso i clandestini arrivati ieri a Villorba si disperdono nel territorio regionale, aggiungendosi ai già 7 mila di cui non conosciamo né identità,né destinazione, né spesso la provenienza”. Il Presidente del Veneto Luca Zaia torna a prendere posizione sul tema dell’arrivo di profughi che sta provocando una vera e propria ribellione sui territori. “Diciamo la verità: utilizzando quel residence di Eraclea che, con 63 appartamenti, può dare ospitalità a quasi 400 immigrati, la Prefettura ha identificato subdolamente l’hub provinciale che andava cercando da mesi, in un crescendo di improvvisazione, senza alcun nessun rispetto per i sindaci, facendo piovere sui territori disperati ma anche immigrati economici che nulla hanno a che vedere con la fuga da guerre e carestie – riprende Zaia – il tutto scardinando l’economia turistica, sfregiando il volto dei nostri centri storici già messi a dura prova dalla scarsa sicurezza per i cittadini e dal degrado indotto da masse di disperati che girano senza una meta e facilmente arruolabili dalla malavita, con un dispendio di risorse economiche che avrebbero ben potuto essere destinate a chi ha davvero bisogno. Sì’, perché resto convinto che i veri profughi siano i senza tetto della Riviera del Brenta, i disoccupati, i pensionati sociali e con la minima, i giovani che non riescono a trovare una prima occupazione”. “Torno a richiamare Renzi ai suoi impegni, presi in sede privata e in sede pubblica: trasferisca immediatamente i clandestini da Eraclea, non inganni gli italiani dicendo che si tratta di profughi quando è noto (pur con i tempi biblici delle commissioni di accertamento) che due sbarcati su tre non hanno nulla a che fare con la fame e con la disperazione ma sono semplicemente braccia che chiedono occupazione o vogliono vivere di espedienti in un territorio dove si contano già 170 mila disoccupati, di cui 40 mila fra gli immigrati regolari. Lo ripeto a Renzi e Alfano affinché se lo ficchino bene in testa: il Veneto ha già dato”.  
   
   
IMMIGRATI CREMONA: ASL CONFERMA, SCUOLA VIA PICENENGO NON IN REGOLA  
 
Milano,15 luglio 2015 - "Ho segnalato all´Asl di Cremona le condizioni gravemente precarie delle ex scuole di via Picenengo, dove sono ospitati decine di immigrati. L´edificio, come prevedibile, è risultato non a norma. Ci sono diversi interventi da effettuare. In caso non vengano realizzati entro cinque giorni, lo stabile sarà dichiarato ´non agibile´ e quindi i locali non potranno essere utilizzati". Lo ha spiegato l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali, dopo aver ricevuto i risultati dei controlli sanitari richiesti nei giorni scorsi. "Ora la palla passa al Comune di Cremona - ha continuato Bordonali -: sarà il sindaco a stabilire se intende spendere ulteriori risorse economiche per la messa in sicurezza dell´immobile. Un intervento rapido e tempestivo per sistemare l´edificio e continuare così ad accogliere venti immigrati clandestini farebbe capire chiaramente quali sono le priorità dell´Amministrazione comunale. Nel frattempo i residenti della zona hanno già manifestato la propria opinione". "Il Governo italiano - ha concluso Bordonali - sta riversando sui territori gli sciagurati effetti di una politica fallimentare in materia di immigrazione. Auspico un ravvedimento operoso, per evitare dei veri e propri conflitti sociali".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ROM E SINTI, L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA APPROVA IL PROGETTO DI LEGGE CHIUSURA DEI GRANDI CAMPI, SI VA VERSO ALTRE SOLUZIONI ABITATIVE.  
 
Bologna, 15 luglio 2015 - Nuove soluzioni abitative per arrivare alla chiusura, “senza se e senza ma”, dei grandi campi nomadi “dove è più facile che si concentrino conflitti, tensioni sociali, condizioni igieniche non tollerabili”. Quella dell´abitare è senza dubbio una delle voci principali del progetto di legge sull´inclusione sociale di Rom e Sinti, approvato dall´Assemblea legislativa. “Si è concluso finalmente l´iter di questo progetto di legge per noi molto importante – ha commentato Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche di Welfare – , che ha abrogato una norma del 1988, ormai ampiamente superata”. La nuova legge “recepisce delle norme internazionali, sia le raccomandazioni dell´Onu su Rom e Sinti, sia la Strategia europea sull´inclusione sociale di queste comunità. Quindi – sottolinea Gualmini – ci siamo adeguati a normative già esistenti. E´ un aspetto che mi preme chiarire, per sgombrare il campo da equivoci e pregiudizi”. Le comunità Rom e Sinti rappresentano attualmente lo 0,06% della popolazione complessiva dell’Emilia-romagna, e sono perlopiù cittadini italiani. Quattro i grandi temi considerati dalla legge: lavoro, scuola e istruzione, salute, abitare. Per quanto riguarda l´abitare, vengono indicate alternative ai grandi campi, “a rischio di ghettizzazione – ha ribadito la vicepresidente – e che quindi vanno assolutamente chiusi”: da un lato aree molto piccole, pubbliche e private, a carattere familiare, “dove ci sia un padre di famiglia che paga le proprie utenze, come succede per tutti i cittadini, in un´ottica di piena legalità e responsabilità”. Altre alternative sono gli alloggi sul mercato, oppure gli alloggi popolari, “laddove ci siano i requisiti, validi per tutti i cittadini, per accedere alle graduatorie”. Grande attenzione va al tema della scuola e della formazione, canale privilegiato per l´inclusione: la Regione favorisce, coerentemente con la normativa in materia, parità di accesso all´educazione, all´istruzione scolastica e universitaria, alla formazione professionale. Dal punto di vista della salute, la Regione garantisce l´accesso alle prestazioni sanitarie e l´assistenza a Rom e Sinti in conformità con quanto previsto dalla normativa in vigore, anche attraverso équipe multiprofessionali della rete territoriale dei servizi. "L´iter di questa legge è stato lungo e complesso -prosegue Elisabetta Gualmini- ma mi preme sottolineare come si sia concluso con il contributo di tutti, minoranze comprese, che voglio ringraziare per l´apporto, in alcuni casi migliorativo, che hanno saputo esprimere. Questa legge costituisce una scommessa, conclude la vicepresidente, sono assolutamente consapevole che non sarà tutto facile né immediato ma controlleremo seriamente che vengano raggiunti risultati efficaci".