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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Ottobre 2006
IL COMMERCIO AL SERVIZIO DI CRESCITA E OCCUPAZIONE LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA UNA NUOVA STRATEGIA  
 
 Bruxelles, 4 ottobre 2006 - La Commissione europea ha adottato oggi una nuova strategia per integrare la politica commerciale nell’agenda dell’Ue per la competitività e le riforme economiche. Il documento (Europa globale: competere nel mondo) individua una strategia per aprire nuovi mercati esteri per le imprese europee e per consentire loro di competere su tali mercati in condizioni eque. La strategia impegna inoltre l’Europa a mantenere aperti i propri mercati, poiché in un mercato globale, con catene di approvvigionamento globali, l’Europa ha bisogno di importare ed esportare. Non si può chiedere apertura agli altri e allo stesso tempo adottare una politica protezionistica. Il commissario al commercio Peter Mandelson ha dichiarato: “La forza economica interna è essenziale per garantire un ruolo forte dell’Europa nel mondo. Gli scambi commerciali sono indispensabili per creare e sostenere questa forza. Un’economia mondiale in cambiamento ha bisogno di una nuova politica commerciale. Un mercato aperto non significa soltanto tariffe più basse, ma un mercato in cui le imprese europee ottengano un trattamento equo, che garantisca loro libertà di concorrenza e protezione legale. La politica europea deve essere chiara: respingere il protezionismo al proprio interno e adoperarsi attivamente per l’apertura dei mercati esteri”. Per costruire un’economia più forte al proprio interno, l’Europa deve essere più competitiva all’estero. A partire dall’autunno 2006 e nel corso del 2007 la Commissione europea definirà l’agenda per la competitività della politica commerciale comunitaria con una serie di iniziative collegate: l’Ue è pienamente impegnata nell’Omc e il sistema commerciale multilaterale è la sua priorità. Lavorerà quindi per riprendere e concludere i negoziati sull’Agenda di Doha per lo sviluppo; la Commissione proporrà una nuova generazione di accordi bilaterali di libero scambio, basati sulle regole dell’Omc, con alcuni partner fondamentali, affrontando questioni che non è ancora possibile discutere a livello multilaterale e preparando il terreno per la prossima fase di liberalizzazione multilaterale. Il più importante criterio economico dei nuovi accordi dovrebbe essere il potenziale di mercato, soprattutto nei mercati emergenti dell’Asia; la Cina sarà la sfida più importante per la politica commerciale Ue negli anni a venire. La Commissione europea definirà una nuova strategia globale per la Cina alla fine di ottobre 2006; la Commissione europea lancerà la prossima fase della sua strategia mondiale per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, con parametri più severi per imprimere un giro di vite alla contraffazione e nuove forme di cooperazione con i principali partner; la Commissione europea rinnoverà la sua strategia per l’accesso al mercato per incentrarla sulle barriere non tariffarie e chiederà all’industria Ue di identificare i settori e i problemi prioritari. Elaborerà inoltre una nuova strategia per favorire l’accesso delle imprese europee ai principali mercati degli appalti pubblici; la Commissione europea lancerà una consultazione pubblica per analizzare e possibilmente riformare gli strumenti antidumping e gli altri strumenti di difesa commerciale dell’Ue. Molte imprese europee hanno ormai catene di approvvigionamento globali e investono e producono al di fuori del mercato Ue. Gli interessi economici dell’Ue sono globali e altamente complessi. E’ necessario assicurare che i nostri strumenti di difesa commerciale e l’uso che ne facciamo tengano conto di queste nuove realtà. .  
   
   
BRUXELLES INTERVIENE NEL SISTEMA DELLE REVISIONI DEI CONTI UNO STUDIO ANALIZZA IL MERCATO DEI SERVIZI DI REVISIONE CONTABILE  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2006 - La Commissione europea ha pubblicato uno studio indipendente sull’impatto economico delle attuali norme Ue sui regimi di responsabilità dei revisori dei conti e sulle condizioni di assicurazione negli Stati membri. Si tratta della prima analisi economica in questo settore effettuata su scala europea. Lo studio analizza la struttura del mercato dei servizi di revisione contabile e i suoi possibili sviluppi futuri, descrive gli attuali limiti del mercato assicurativo per le revisioni internazionali, esamina i fattori economici che richiedono una limitazione della responsabilità dei revisori e confronta i diversi metodi per limitare tale responsabilità. La preparazione dello studio è stata accompagnata dalla creazione di un Forum sulla responsabilità dei revisori dei conti composto da esperti del mercato. Il commissario responsabile per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccreevy, ha spiegato che lo studio fornisce “un contributo prezioso all’esame del regime di responsabilità dei revisori dei conti messo in atto dalla Commissione, mettendo in evidenza che richieste di risarcimento di importo consistente possono mettere a rischio un’intera rete di revisione contabile”. “L’analisi solleva importanti sfide - continua Mccreevy - ammetto che le opinioni su come affrontare le varie questioni sono divergenti, ma auspico che il dibattito generato da questo rapporto ci consenta di individuare il modo migliore di risolvere i problemi reali che non andranno via da soli. Visto l’importante ruolo che le società di revisione contabile svolgono nel mercato dei capitali, presenteremo presto le nostre proposte sulle possibili vie da seguire, che saranno sottoposte ad ulteriore discussione”. Le principali conclusioni dello studio I quattro temi chiave identificati sono: Il mercato internazionale delle revisioni legali dei conti delle grandi imprese è altamente concentrato e dominato dalle reti dei cosiddetti “quattro grandi”. Nei prossimi anni, la probabilità che nuove società entrino in questo mercato appare limitata. Inoltre, nelle attuali circostanze, difficilmente le imprese di dimensioni intermedie hanno la possibilità di rappresentare un’alternativa valida in caso di fallimento di uno dei “quattro grandi”. Il livello di assicurazione sulla responsabilità dei revisori disponibile per i limiti di responsabilità più elevati è considerevolmente sceso negli ultimi anni. Le fonti di finanziamento rimaste per affrontare eventuali ricorsi sono costituite essenzialmente dalle entrate dei partner appartenenti alla stessa rete. E’ quindi possibile che una richiesta di risarcimento di importo consistente metta a rischio un’intera rete. Il fallimento di una rete può comportare conseguenze difficili per l’economia in generale, come una riduzione significativa della capacità di revisione legale di una grande società, con il rischio di gravi problemi per le imprese i cui documenti contabili devono essere sottoposti a revisione. Una limitazione della responsabilità dei revisori potrebbe ridurre questo rischio. In considerazione della diversità delle situazioni, sia in termini di revisione contabile che di dimensione delle imprese, è impensabile che una soluzione unica, valida per tutta l’Ue, sia la più efficace. Lo studio in questione non esprime necessariamente il punto di vista ufficiale della Commissione. Il consulente esterno London Economics rimane responsabile delle informazioni e dei pareri esposti nel rapporto. Le prossime tappe Entro la fine del 2006, la Commissione presenterà una proposta basata su questa analisi. Le parti interessate saranno invitate a esprimere la loro opinione. Per formulare osservazioni sullo studio, è possibile scrivere al seguente indirizzo: markt-F4@ec. Europa. Eu .  
   
   
NORME SUI VISTI: AUMENTANO I PAESI TERZI CON CUI VI È RECIPROCITÀ LA SECONDA RELAZIONE UE IN MATERIA EVIDENZIA I PROGRESSI COMPIUTI  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2006 - La Commissione europea ha adottato ieri la seconda relazione relativa al mantenimento della situazione di non reciprocità da parte di alcuni paesi terzi in materia di esenzione dal visto. Si riscontrano progressi dal momento che ora vi è reciprocità in materia di visti con un certo numero di paesi. Invece, per quanto riguarda gli Stati Uniti, benché l’avvio di un dialogo sia promettente, al momento non si riscontrano progressi tangibili in materia di esenzione dal visto. Il vicepresidente Franco Frattini, commissario responsabile per la giustizia, libertà e sicurezza ha sottolineato il significato della politica comune dell’Ue in materia di visti: “E’ una politica che implica una piena solidarietà con i nuovi Stati membri che hanno dovuto abolire l’obbligo di visto per i paesi terzi dell’elenco “positivo” ma non hanno ottenuto in cambio la piena reciprocità. Il nuovo meccanismo di reciprocità si è già dimostrato efficace dal momento che diversi paesi terzi hanno accettato la piena reciprocità con tutti gli Stati membri come è stato evidenziato dalla prima relazione. La seconda relazione sulla reciprocità rileva ulteriori progressi”. Dalle conclusioni della relazione emerge principalmente che è stata ottenuta la reciprocità in materia di visti con l’Uruguay, il Costa Rica e il Paraguay. Inoltre, la Malaysia ha preso misure amministrative per reintrodurre la reciprocità in materia di visti e il Brunei ha annunciato ufficialmente la propria intenzione di fare altrettanto. Il Brasile si è impegnato a garantire la piena reciprocità in materia di visti, ma ciò richiederà un accordo specifico con la Comunità europea. La Commissione chiederà prossimamente al Consiglio l’autorizzazione a negoziare tale accordo. Pur consapevole che si è ancora lungi dall’ottenere la reciprocità in materia di visti con il Canada e l’Australia, la Commissione ha riscontrato alcuni progressi nel dialogo con tali due paesi: si tratta di un quadro più chiaro ai fini di un dialogo mirato e di una maggiore trasparenza per quanto riguarda i criteri che gli Stati membri devono soddisfare per ottenere la reciprocità in materia di visti. Inoltre, il Canada ha già abolito l’obbligo di visto per l’Estonia. Ciò detto, è evidente che la situazione, per quanto riguarda gli Stati Uniti d’America non sta migliorando e la controparte americana non sembra intenzionata a promuovere un dialogo mirato a breve termine. La Commissione rifletterà, sulla base degli sviluppi futuri con i paesi terzi interessati, su come ottenere la piena reciprocità in materia di visti per tutti gli Stati membri nei tempi più brevi possibili. Pertanto, la Commissione intende presentare una nuova relazione già prima del 31 marzo 2007. .  
   
   
ROBERTO SANTANIELLO DIRETTORE RAPPRESENTANZA UE A MILANO: LA COMPATIBILITÀ DELL´IRAP ALLA LEGISLAZIONE FISCALE COMUNITARIA DÀ UNA VERA E PROPRIA BOCCATA DI OSSIGENO ALL´ITALIA  
 
 Milano, 5 ottobre 2006 - Per il governo italiano, che ha licenziato da pochissimi giorni il progetto di legge finanziaria per il 2007, non poteva esserci notizia migliore. La sentenza della Corte di Giustizia di ieri sulla compatibilità dell´Irap alla legislazione fiscale comunitaria dà una vera e propria boccata di ossigeno all´Italia. Nella ricerca del difficile equilibrio tra rigore e crescita, la manovra finanziaria del governo, che passa ora all´esame del Parlamento, ha ritoccato le entrate, esponendosi alle vivaci critiche dell´opposizione. L´incompatibilità dell´Irap con il regime Iva avrebbe certamente comportato un pesante fardello per il governo Prodi (attorno a 35 miliardi di euro all´anno) con inevitabili conseguenze sulle finanze pubbliche e sulla politica del rigore messa in campo tenacemente dal Ministro del Tesoro Padoa Schioppa. La sentenza della Corte di Giustizia, non riconoscendo da ultimo "l´impianto accusatorio" dei due avvocati generali, del ricorrente (la Banca popolare di Cremona) e della stessa Commissione europea, ha evidentemente dato una grossa mano all’esecutivo italiano. Ci si può chiedere se si sia trattato di una sentenza "politica", tenuto conto delle aspettative di moltissimi altri governi dell´Unione europea e delle sue conseguenze sulle "attitudini" rigoriste degli stessi. Le ragioni della Corte, come sottolinea oggi un editoriale del principale giornale economico italiano, sono basate su una motivazione giuridica convincente secondo cui "l´Irap non colpisce il consumatore finale, ma il soggetto che svolge l´attività produttiva". Si discuterà a lungo di questa sentenza, anche in seno alla Commissione europea che, secondo le parole del portavoce del commissario alla fiscalità Kovacs, "era convinta della incompatibilità tra l´Irap e l´Iva". Una sentenza che fa dottrina, non definita a tavolino, ma innovativa. Fino a che punto? Lo vedremo alla luce degli sviluppi futuri sulla politica fiscale europea. Roberto Santaniello Direttore Rappresentanza UE a Milano .  
   
   
BRUXELLES OPENDAYS2006 IL 12 OTTOBRE, AL VIA LA IX TAVOLA ROTONDA UNIONCAMERE IN COLLABORAZIONE CON LA CONFERENZA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME  
 
 Bruxelles, 5 ottobre 2006 -  “Finanziare lo sviluppo dei territori: il ruolo delle Regioni e delle Camere di Commercio”. Questo è il titolo della Ix Tavola rotonda Unioncamere, in programma a Bruxelles giovedì 12 ottobre. L’incontro è organizzato dall’Unioncamere, in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e Province Autonome e con l’Associazione delle Camere di Commercio europee (Eurochambres). La tavola rotonda si svolge, per la prima volta, nell’ambito del programma ufficiale degli Open days 2006 (www. Opendays2006. Eu) un evento promosso dal Comitato delle Regioni e dalla Commissione europea: un’ importante manifestazione annuale, organizzata a Bruxelles per circa 5. 000 rappresentanti di regioni europee dell’Europa allargata. La Ix Tavola Rotonda Unioncamere 2006, che ha ottenuto quest’anno anche il supporto del Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese) ed il patrocinio della Banca Europea degli Investimenti (Bei), rappresenta quindi un momento di incontro privilegiato sul tema della politica di coesione e dell’integrazione europea, un tema dunque cruciale per il Sistema italiano delle Camere di Commercio e per le Regioni, nell’attuale scenario comunitario. La prima sessione, che si svolgerà la mattina, affronterà il tema delle risorse e della finanza per lo sviluppo dei territori, con particolare riferimento alla collaborazione tra Camere di Commercio e Regioni italiane ed europee, nel quadro della programmazione dei Fondi strutturali 2007-2013. I lavori proseguiranno con una seconda sessione, nel pomeriggio, dedicata al tema della competitività del sistema economico italiano, attraverso alcuni fattori di competitività quali la ricerca, l’innovazione, l’e-government, e le infrastrutture di trasporto e di energia. Verrà trattata anche la problematica dei distretti produttivi. La giornata di lavoro, a cui parteciperanno numerosi esponenti delle Camere di Commercio italiane ed europee, delle Regioni italiane ed europee e delle loro rappresentanze a Bruxelles, dei membri delle Istituzioni europee e partner economico-sociali europei, intende fornire un aggiornamento sulle politiche comunitarie e sulle “best practices” europee, per stimolare un dibattito sulle sfide che il sistema camerale italiano dovrà affrontare e sulle azioni concrete da sviluppare. L’incontro sarà aperto dal saluto di Sandro Maria Siggia, ambasciatore d’Italia, e dagli interventi di apertura del presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello, e dal presidente Conferenza delle Regioni e Province Autonome e presidente Regione Emilia Romagna, Vasco Errani. Sulle strategie europee si soffermeranno Franco Frattini, vice presidente della Commissione europea, Renato Brunetta, membro del Parlamento europeo, vice presidente della Commissione per l’Industria, l’Energia e l’Ambiente e Gianni Pittella, membro del Parlamento europeo, Commissione per i bilanci. Sulle esperienze camerali e regionali europee interverrà Pierre Simon, presidente Eurochambres e presidente Cci Parigi. Sulla finanza per lo sviluppo porteranno il loro contributo Luca Mantellassi, vice presidente di Eurochambres, e presidente della Camera di Commercio di Firenze, Gerlando Genuardi, vice presidente della Banca europea degli Investimenti e Corrado Passera, amministratore delegato, Banca Intesa. Per la sessione pomeridiana, il programma prevede l’apertura dei lavori da parte di Emma Marcegaglia, membro del Gruppo europeo di alto livello sulla competitività, l’energia e l’ambiente della Commissione europea. Sui fattori di sviluppo si confronteranno Michele Pasca Raymondo, direttore generale aggiunto, Direzione Generale per la politica regionale, Commissione europea, Fabrizio Barbaso, direttore generale aggiunto, Direzione Generale per l’energia e i trasporti, Commissione europea e Fabio Colasanti, direttore generale, Direzione Generale per la società dell’informazione, Commissione europea. Sul tema dei distretti, invece, si soffermerà Stefano Manservisi, direttore generale, Direzione Generale per lo sviluppo, Commissione europea. Le conclusioni della tavola rotonda sono affidate a Andrea Mondello. Nel corso della giornata sono previsti anche gli interventi di Danuta Hubner, commissario europeo per la Politica Regionale, Michel Delebarre, presidente del Comitato delle Regioni e Rocco Cangelosi, rappresentante permanente dell’Italia presso la Ue. .  
   
   
SINERGIE TRA LE NUOVE FORME DI COLLABORAZIONI TERRITORIALI EUROPEE "LE CERNIERE" DELLA COESIONE E DELL´INTEGRAZIONE DELL´EUROPA  
 
Velden (Austria), 5 ottobre 2006 - Sapete quali sono le aree europee nelle quali con maggiore intensità si è sinora concentrata la cooperazione transfrontaliera generata dalla Ue? In Scandinavia (Svezia e Finlandia), nei territori di confine tra Danimarca, Germania e Svezia e nell´ambito delle attuali 14 Regioni - con i suoi 30 milioni di abitanti - della Comunità di lavoro dell´Alpe Adria. L´area di Alpe Adria, allora, secondo questo dato comunicato ieri a Velden, in Carinzia, nel corso della conferenza dedicata alle sinergie tra le nuove forme di collaborazioni territoriali europee e questa Comunità di lavoro, può effettivamente rappresentare il tessuto politico, la trama istituzionale, in grado di favorire la nascita e lo sviluppo di un Gect/"gruppo europeo per la cooperazione territoriale" (reso possibile dal recente Regolamento Ue), cioè di quell´Euroregione per la cui nascita la Regione Friuli Venezia Giulia è da tempo attivamente impegnata, come ha sottolineato nel suo intervento l´assessore per le Relazioni Internazionali e Comunitarie Franco Iacop. Si allarga, si supera dunque l´esperienza di Alpe Adria, dal bilancio comunque assolutamente positivo ha osservato Iacop, ed attraverso i Gect ed i nuovi strumenti giuridici e finanziari previsti dalla Ue per il periodo 2007-2013, si rende strategicamente unitaria la collaborazione transfrontaliera attraverso confini che oggi, a parte la Croazia (che peraltro entrerà nella Ue tra qualche anno), risultano tutti all´interno della nuova Europa a 25. Le Regioni dunque, come anche identificato dalle autorità di Bruxelles con il nuovo Obiettivo 3 per la Cooperazione territoriale (dotato complessivamente di circa 7,6 miliardi di euro, ha comunicato Laila Oestergren, della Dg Politica Regionale della Commissione europea), si confermano "le cerniere" della coesione e dell´integrazione dell´Europa, anche perché, ha aggiunto l´assessore Iacop anche nella sua qualità di vicepresidente dell´Ageg, l´Associazione delle Regioni europee di confine, la dimensione regionale e locale sono quelle che hanno riscontrato i maggiori successi nella collaborazione territoriale. Una cooperazione che per il vicepresidente della Carinzia, Martin Strutz, dovrebbe in particolare valorizzare i settori dell´educazione e della formazione, per fronteggiare la concorrenza globalizzata, nonché della cultura e della protezione ambientale. I Gect, comunque, hanno indicato Franz Zehetner e Leopoldo Coen, rispettivamente delle Università di Vienna e Ferrara, dovranno essere strutture "leggere", cabine di coordinamento politico delle già diffuse iniziative di collaborazione esistenti sul territorio, tarate ciascuno sulle peculiari esigenze di ogni area. Rappresenteranno peraltro, ha affermato Zehetner, un vero "salto di qualità", grazie in particolare all´alto grado di autonomia di cui potranno essere dotate. .  
   
   
CARTA EUROPEA PER LE PICCOLE IMPRESE: ALTO ADIGE E TIROLO PRESENTANO LE MISURE REGIONALI  
 
Bolzano, 5 ottobre 2006 - Accanto ad altre Regioni europee, anche Alto Adige e Tirolo si sono impegnate un anno fa ad applicare a livello locale i principi base della Carta europea per le piccole imprese (Pmi). Gli assessori Werner Frick (Provincia di Bolzano) e Hannes Bodner (Land Tirolo) hanno presentato ieri congiuntamente a Castel Flavon a Bolzano le misure adottate in applicazione della Carta europea. "Le piccole imprese sono la spina dorsale dell’economia europea – ha affermato l’assessore Werner Frick – e proprio l’economia altoatesina è caratterizzata da molte piccole e medie imprese, che garantiscono all’Alto Adige stabilità economica e posti di lavoro. ” È compito della Provincia, così Frick, creare i presupposti necessari per il rafforzamento e la crescita delle Pmi: “L’alto Adige si è dato questo impegno come obiettivo economico prioritario. " A conferma dell´impegno Frick ha citato alcuni dati statistici: delle 40mila aziende altoatesine oggi solo 25 hanno più di 250 occupati, "da cui emerge quanto sia importante raggiungere un equilibrio tra le categorie di impresa. " Con la “Carta europea per le piccole imprese”, è stato ricordato nella presentazione, l’Unione europea ha riconosciuto e sottolineato espressamente l’importanza delle piccole imprese, indicando conseguenti e rilevanti linee di azione. "Il sostegno alle piccole imprese, così l’Ue, è uno dei fondamenti per favorire l’occupazione e lo sviluppo sociale e regionale, stimolare progetti concreti e diminuire i lacci burocratici. Le piccole imprese sono un esempio di iniziativa e impegno che vanno riconosciuti a tutti i livelli di responsabilità", ha aggiunto l´assessore Frick. Nella Carta europea per le Pmi i Paesi membri e la Commissione sono invitati ad adottare misure a sostegno delle piccole imprese. Per raggiungere questo obiettivo della Carta non solo gli Stati membri ma anche alcune Regioni europee – come Sicilia, Sardegna, Veneto, Tirolo, Alto Adige – si sono dichiarate pronte a varare specifici provvedimenti. L’alto Adige può esibire un buon risultato, come ha spiegato ancora Frick: sulla base delle direttive della Carta europea, la Provincia di Bolzano ha ottenuto miglioramenti in settori cruciali come l’educazione e la formazione nelle iniziative imprenditoriali, le norme giuridiche e amministrative, il riconoscimento delle risorse formative, l’accesso online, le imposte e finanze, l’utilizzo del mercato interno, il commercio elettronico. Frick ha ricordato inoltre il sostegno della Provincia all´imprenditoria femminile, alla costituzione di imprese, alla formazione. "E dobbiamo cancellare il pregiudizio che le piccole imprese non siano capaci di export e di innovazione. " La Giunta provinciale intende proseguire su questa strada con un pacchetto di misure per rafforzare il potenziale tecnologico e l´accesso ai mercati esteri. .  
   
   
"SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA": STEPHEN HAWKING VISITA IL COLLISIONATORE DI PARTICELLE DEL CERN LE SCOPERTE PIÙ IMPORTANTI IN CUI POTREBBERO SFOCIARE I NUOVI ESPERIMENTI: I SUPERPARTNER, PARTICELLE DI MATERIA OSCURA DELL´UNIVERSO, IL BOSONE DI HIGGS,L´ULTIMA PARTICELLA NON SCOPERTA E I BUCHI NERI.  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2006 - Lo scienziato britannico Stephen Hawking ha dichiarato che il lancio nel 2007 del Large Hadron Collider (Lhc), l´acceleratore di particelle più grande e più potente del mondo, inaugurerà un´era entusiasmante per la fisica e aprirà la strada a varie scoperte nuove e importanti. Il professore ha espresso le proprie osservazioni in occasione di una visita di una settimana (dal 24 settembre al 1° ottobre) alle strutture dell´Lhc presso l´Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern) di Ginevra (Svizzera). Lo scienziato è sceso a 100 metri di profondità per visitare il tunnel di 27 km di circonferenza del collisionatore in cui gli scienziati tenteranno di riprodurre le prime fasi del Big Bang, provocando una collisione tra particelle a un´energia totale di 14 teraelettronvolt. La struttura dovrebbe fornire ai fisici uno strumento di alta tecnologia senza precedenti per lo studio della fisica fondamentale; inoltre, dovrebbe consentire all´Ue di mantenere il proprio ruolo guida nella ricerca di base nel campo della fisica delle particelle. "Vi aspettano due anni entusiasmanti", ha affermato il professor Hawking rivolgendosi a Robert Aymar, direttore generale del Cern. Alla domanda su quali potrebbero essere, a suo avviso, le scoperte più importanti in cui potrebbero sfociare i nuovi esperimenti, il professor Hawking ha menzionato quali candidati probabili i superpartner, particelle che si ritiene costituiscano la misteriosa materia oscura dell´universo, il bosone di Higgs, ossia l´ultima particella non scoperta prevista dal modello standard di fisica delle particelle, e i buchi neri. Il professor Hawking ha anche tenuto due conferenze al Cern: un seminario specialistico su "La nascita semiclassica dell´universo", e un secondo intitolato "L´origine dell´universo". Benché la ragion d´essere dell´Lhc sia essenzialmente scientifica, tale progetto potrebbe generare vantaggi a catena importanti per le industrie europee ad alta tecnologia. Avendo a disposizione la più grande serie di acceleratori interconnessi del mondo, il Cern sta apportando un importante contributo alla "società della conoscenza" mediante la creazione di un ambiente di lavoro competitivo per la ricerca diretta e la formazione di centinaia di scienziati e ingegneri di prim´ordine all´anno. La sua rete informatica, che riceve un notevole sostegno dal progetto finanziato dall´Unione "Enabling Grids for E-science" (Egee), comprende da sola oltre 100 siti in 31 paesi. Http://www. Cern. Ch .  
   
   
E-GOVERNMENT E E-DEMOCRACY: A ROMA IL 12 OTTOBRE UN INCONTRO AUTOREVOLE SULL’APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO INFORMATICO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Roma, 5 ottobre 2006 - E’ organizzato da Siav con il patrocinio del Ministro per le Riforme e Innovazioni nella pubblica amministrazione e del Cnipa il convegno “e-Government, e-Democracy” in programma giovedì 12 ottobre a Roma presso Villa Miani. All’incontro è prevista la partecipazione del ministro Luigi Nicolais. L’obiettivo è delineare gli interventi normativi per dare effettività ai principi contenuti nel Codice della pubblica amministrazione digitale attraverso l’emanazione di norme regolamentari e regole tecniche. Il Codice ha posto le basi per l’introduzione dell’It, della dematerializzazione dei documenti, del protocollo informatico e di altri strumenti per aumentare l’effi cienza e la trasparenza degli enti riducendo i costi. L’incontro consentirà un confronto di idee tra i principali protagonisti del settore per dare concreta applicazione alle soluzioni individuate. Dice Alfi eri Voltan, presidente di Siav: “L’introduzione dell’e-government e dell’e-democracy è uno strumento indispensabile per una pubblica amministrazione moderna e trasparente, che favorisca il coinvolgimento e la centralità del cittadino. E’ necessario garantire l’interoperabilità dei sistemi di gestione del protocollo affi nchè le informazioni possano essere scambiate in modo più facile e veloce tra le amministrazioni, realizzando a pieno i vantaggi di effi cienza e innovazione”. La tavola rotonda sarà moderata dal direttore generale di Forum Pa, Carlo Mochi Sismondi che aprirà i lavori. A seguire, l’intervento di Pierluigi Ridolfi , membro del Cnipa e presidente della commissione per la dematerializzazione, che illustrerà la situazione e le prospettive della gestione elettronica della documentazione amministrativa. Alfi eri Voltan, presidente di Siav, società specializzata nella gestione elettronica dei documenti per la pubblica amministrazione, le medie e grandi imprese e il settore dei beni culturali, parlerà del contributo dell’Ict nella riorganizzazione dei processi aziendali. Non mancheranno le testimonianze di imprese o enti che hanno introdotto soluzioni di gestione documentale all’interno della propria organizzazione. Tra questi, Aci Informatica, iPost e Postel, il comune di Bressanone. Giovedì 12 ottobre - ore 9. 00 - 13. 30 Roma, Villa Miani - Salone Veneziano - Via Trionfale 151. Agenda 9. 00 Registrazione partecipanti; 9. 15 Welcome coffee; 9. 45 Saluto e apertura lavori Carlo Mochi Sismondi, Moderatore - Direttore Generale Forum P. A. Relazione introduttiva. “La dematerializzazione della documentazione amministrativa: situazione e prospettive” Pierluigi Ridolfi, Componente Cnipa e Presidente Commissione per la Dematerializzazione. Interventi: “Reingegnerizzazione dei workflow per l´efficienza gestionale” Giovanni Ialongo, Presidente iPost; “La Mail Room di Poste Italiane” Andrea Alfieri, Responsabile Bu Mail - Poste Italiane; “La sala poste virtuale: uno strumento per l´efficienza e la trasparenza” Riccardo Romano, Direttore Postel; “Misurare per cambiare: il contributo delle Ict alla riorganizzazione dei processi” Alfieri Voltan, Presidente Siav Spa; “Protocollo e flussi documentali distribuiti” Daniele Bettarelli, Amministratore Delegato Aci Informatica; “Lo sportello del cittadino: fascicoli e procedimenti in rete” Luca Agostini, Consulente Comune di Bressanone; “E´ stato invitato a svolgere le Conclusioni” Luigi Nicolais, Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pa”. .  
   
   
P. A.: ABI CAMPANIA,, CON PROGETTO SIOPE CONTI ENTI LOCALI IN TEMPO REALE  
 
Benevento, 5 ottobre 2006 - Conto alla rovescia in Campania sul nuovo sistema di rilevazione telematica per i pagamenti e gli incassi dei comuni con popolazione inferiore a 20. 000 abitanti: a partire da gennaio 2007 saranno chiamati al rispetto della procedura. Il progetto Siope è uno strumento utile per garantire allo Stato una maggiore precisione e tempestività nell’analisi dei conti. Un processo in piena evoluzione tanto che già dall’inizio del 2006, 83 enti in Campania osservano le procedure previste dal nuovo Sistema informativo: dalla Regione alle 5 Province, da 63 Comuni (con una popolazione superiore a 20. 000 abitanti) a 14 Università e Dipartimenti universitari. Se ne parlerà a Benevento il 6 ottobre, ad un convegno della Commissione regionale Abi Campania, presieduta da Luigi Gargiulo. Parteciperanno, tra gli altri, rappresentanti locali della Banca d’Italia, della Ragioneria generale dello Stato, della Provincia di Benevento, e Alessandra Di Iorio del Settore Abi sistemi di pagamento. Siope È un sistema di rilevazione telema tica attraverso il quale i pagamenti e gli incassi effettuati dai tesorieri delle pubbliche amministrazioni, resi omogenei attraverso codici uniformi, confluiscono in un archivio informatico che la Ragioneria generale dello Stato ha dato in gestione alla Banca d’Italia e che sarà accessibile ai singoli enti pubblici. I codici che gli enti interessati devono indicare sui documenti di entrata e di spese, grazie ai quali le banche incaricate dei servizi di tesoreria e gli uffici postali potranno dar luogo a disposizioni di incasso e di pagamento, sono stati formalizzati con appositi decreti del Ministero dell’Economia. Per il Presidente della Commissione regionale Abi Campania, Luigi Gargiulo, “Siope ha una rilevanza strategica. È uno strumento indispensabile per la conoscenza in tempo reale delle spese e delle entrate della amministrazioni locali in un contesto istituzionale in cui si accresce l’importanza dell’attività a livello decentrato. In particolare l’impegno comune di banche ed enti locali può determinare una salto di qualità della Pubblica amministrazione in termini di maggiore efficienza, a vantaggio delle condizioni economiche del territorio”. .  
   
   
UNICREDIT VENDE IL 4,77% DI OLIMPIA A PIRELLI & C. S.P.A.  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - Unicredit S. P. A. Rende noto di aver perfezionato la vendita a Pirelli & C. S. P. A. Della propria partecipazione in Olimpia S. P. A. (4,77%) per un corrispettivo pari a circa 585 milioni di euro, come previsto dagli accordi tra le parti, scaduti oggi a seguito dell’esercizio del diritto di recesso comunicato nel marzo scorso. . .  
   
   
UNICREDIT COMPLETA LA VENDITA DI 2S BANCA A SOCGEN  
 
 Milano, 5 ottobre 2006 - Unicredit annuncia il completamento della vendita dei suoi servizi di securities - 2S Banca S. P. A. , la seconda banca depositaria in Italia - a Societé Générale Security Services (Sgss) per un totale di 579,3 milioni di Euro. Le attività di securities services acquisite da Sgss comprendono le linee di business di Custodia e Regolamento, Banca depositaria, Fund Administration e i servizi di Transfer Agency prestati ai clienti in Italia, Lussemburgo, Dublino e Amburgo. Un totale di 435 risorse, di cui 376 basate in Italia, sono state trasferite a Sgss. In seguito alla cessione di 2S Banca, Société Générale Security Services diventa (attraverso 2S Banca) il fornitore del Gruppo Unicredit per le attività di securities services. La cessione di 2S Banca e l´esternalizzazione delle attività di quest´ultima risultano coerenti con gli obiettivi strategici di Unicredit di migliorare il proprio livello di servizio alla clientela gestendo in modo efficiente il proprio portafoglio di business e ottimizzando l´impiego di capitale. .  
   
   
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: COMPLETATO IL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DELLE ATTIVITÀ NEL SETTORE DELLA RISCOSSIONE TRIBUTI  
 
Sondrio, 5 ottobre 2006 – E’ stato completato il progetto di ristrutturazione delle attività del Gruppo Credito Valtellinese nel settore della riscossione tributi, nell’ambito del nuovo regime giuridico introdotto dalla legge 248/2005, con l’obiettivo di proseguire nel settore della fiscalità locale, come consentito dalla legge medesima. E’ stato infatti perfezionato nei giorni scorsi l’atto di scissione del complesso aziendale relativo alla fiscalità locale della Rileno S. P. A. – società del Gruppo Credito Valtellinese concessionaria del servizio nazionale della riscossione dei tributi per le province di Como e Lecco – mediante costituzione di una nuova società denominata Creset Servizi Territoriali S. P. A. , che gestirà l’attività di riscossione dei tributi locali. La nuova società, con un capitale sociale di 2,6 milioni di euro, interamente detenuto dalla Capogruppo Credito Valtellinese, avvierà la propria operatività in data odierna, successivamente all’iscrizione nel Registro delle Imprese di Sondrio, avvenuta in data 29 settembre. A comporre il primo Consiglio di Amministrazione sono stati nominati Matteo Diasio – designato Presidente della società – Luca De Censi, Vittorio Pellegatta, Franco Sala, Mauro Selvetti. Il Collegio Sindacale è costituito da Marco Bormetti – Presidente - Edoardo Della Cagnoletta e Sandro Litigio - Sindaci effettivi – e Roberto De Tomasi e Alessandro Panno – Sindaci supplenti. Maurizio Del Pra è stato nominato Direttore Generale della Società. Creset sarà inclusa nel Gruppo non appena in possesso della relativa autorizzazione da parte della Banca d’Italia. Il complesso delle attività e passività oggetto di cessione - definito sulla base dei dati di bilancio al 31 dicembre 2005 di Rileno S. P. A. – è costituito da attività per 15,9 milioni di euro e di passività per 15,1 milioni di euro. La differenza di 0,8 milioni di euro, unitamente al versamento in denaro di 1,9 milioni di euro da parte del socio unico Credito Valtellinese, costituisce il patrimonio netto della nuova Società. Il progetto di riorganizzazione si è completato in data 27 settembre con la sottoscrizione del contratto di cessione della partecipazione totalitaria nel capitale sociale di Rileno S. P. A a Riscossione S. P. A. , società che, a decorrere dal 1° ottobre 2006, svolge il servizio di riscossione nazionale dei tributi per conto dell’Agenzia delle Entrate, in attuazione del disposto della predetta Legge n. 248/2005. In pari data è stato altresì perfezionato il trasferimento alla medesima società della partecipazione, rappresentativa del 50% del capitale sociale, in Ripoval S. P. A. , società concessionaria dei tributi per la provincia di Sondrio, partecipata pariteticamente dal Credito Valtellinese e dalla Banca Popolare di Sondrio. Il corrispettivo delle predette transazioni sarà determinato sulla base del valore del patrimonio netto delle aziende oggetto di cessione al 30 settembre 2006, certificato con apposita due diligence che verrà condotta entro i successivi 15 giorni da parte di un revisore nominato di comune accordo tra le parti. Il corrispettivo così calcolato sarà regolato mediante sottoscrizione – cui il Credito Valtellinese è sin da ora obbligato – di nuove azioni emesse al servizio di un’operazione di aumento di capitale di Riscossione S. P. A. , che si concluderà entro il 28 febbraio 2007. .  
   
   
BPI: DELIBERA DI APPROFONDIRE LE PROPOSTE PRESENTATE DA BPVN E BPER.  
 
Lodi, 5 ottobre 2006 - Il Consiglio di Bpi, riunitosi ieri sotto la presidenza del Prof. Dino Piero Giarda, ha concentrato i suoi lavori sull’esame, con l’ausilio degli advisors Mediobanca e Rothschild, degli elementi forniti da ciascuna delle banche (Bper, Bpm, Bpvn e Bpu). Ad esito della riunione, il Consiglio ha deliberato di richiedere al Banco Popolare di Verona e Novara e alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna la formulazione da parte di ciascuna di esse di una offerta vincolante. A questo scopo, il Consiglio ha dato mandato al Presidente e all´Amministratore Delegato di avviare immediatamente e separatamente con gli esponenti delle predette banche, nel rispetto di rigorosi criteri di riservatezza e parità di trattamento, incontri tecnici ed informativi volti a fornire alle medesime gli elementi che, a parere del Consiglio, sono di rilievo ai fini della valutazione definitiva sulla ipotesi di integrazione. In particolare il Consiglio ha ritenuto di dover far riferimento alla valorizzazione di Bpi, alla concreta capacità di realizzazione del piano industriale con conseguimento delle relative sinergie, il tutto nel rispetto della piena rappresentanza degli interessi del territorio e della compagine sociale, mediante applicazione di una governance condivisa. Il Presidente e l´Amministratore Delegato nello svolgimento del predetto incarico si avvarranno dell´assistenza degli advisors. Il Presidente e l´Amministratore Delegato provvederanno a convocare in tempo utile il Consiglio di Amministrazione per la valutazione delle offerte vincolanti che le predette banche dovessero formulare, ad esito dei predetti incontri. Il Consiglio, tenuto conto dell´interesse della banca a pervenire in tempi ragionevolmente brevi ad una definitiva decisione, ha raccomandato al Presidente e all´Amministratore Delegato di voler concludere il predetto incarico nell´arco dei prossimi quindici giorni. .  
   
   
BANCA AGRILEASING (PARTE DEL GRUPPO BANCARIO ICCREA): PRESTITO SINDACATO DI 500,000,000 DI EURO  
 
 Milano, 5 Ottobre - 2006: E´ stato stipulato ieri il prestito sindacato di E uro 500,000,000 a favore di Banca Agrileasing (parte del Gruppo Bancario Iccrea) organizzato in qualità di Mandated Lead Arranger e Bookrunner da Bayernlb, Calyon e Mediobanca — Banca di Credito Finanziario S. P. A. L´operazione, lanciata a inizio settembre per un importo pari ad Euro 250 milioni, ha riscontrato un forte interesse da parte del mercato, permettendo di raddoppiare l´importo del finanziamento ad Euro 500 milioni e riducendo al tempo stesso di un 20% le quote di partecipazione originariamente richieste alle 38 banche del pool. Il finanziamento concesso, finalizzato a supportare le esigenze di cassa ordinarie della società, ha una durata di 5 anni e paga un margine di 25 punti base. Tra le 38 banche partecipanti al sindacato, vi sono ben 29 banche estere che complessivamente valgono il 78% dell´importo stipulato, a testimonianza della forte apprezzamento di cui Banca Agrileasing beneficia sull´euromercato del debito. Nel dettaglio, le banche partecipanti sono le seguenti:
Mandated Lead Arrangers Euro
Bayernlb 31,000,000
Calyon - Corporate & Investment Bank 31,000,000
Mediobanca - Banca Di Credito Finanziario S. P. A. 31,000,000
Joint Lead Arrangers
Banca Intesa S. P. A. - Divisione Corporate - Direzione Financial Institutions 20,000,000
The Bank Of Tokyo-mitsubishi Ufj, Ltd. - Milano Branch 20,000,000
Dresdner Bank Ag Sede Di Milano 20,000,000
Westlb 20,000,000
Arrangers
Banco Popolare Di Verona E Novara S. C. R. L. , London Branch 16,000,000
Bremer Landesbank 16,000,000
Commerzbankaktiengesellschaft, Filiale Di Milano 16,000,000
Dexia Crediop S. P. A. 16,000,000
Dz Bank Ag 16,000,000
Fortis Bank S. A. /n. V Succursale In Italia 16,000,000
Hsbc Bank Plc, Milan Branch 16,000,000
Hsh Nordbank Ag Luxembourgh Branch 16,000,000
Kommunalkredit International Bank Limited 16,000,000
Lloyds Tsb Bank Plc 16,000,000
Natexis Banques Populaires - Succursale Di Milano 16,000,000
Norddeutsche Landesbank Luxembourg S. A. 16,000,000
Sanpaolo Imprese 16,000,000
Ubs Investment Bank 16,000,000
Co-arrangers Banca Carige Spa 8,000,000
Banca Cr Firenze Spa 8,000,000
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S. A. - Filiale Di Milano 8,000,000
Erste Bank 8,000,000
Kbc Bank Nv Dublin Branch 8,000,000
Landesbank Baden-wurttemberg, London Branch 8,000,000
Landwirtschaftliche Rentenbank 8,000,000
Raiffeisen Zentralbank Òsterreich Aktiengesellschaft 8,000,000
Wgz Bank Ag Westdeutsche Genossenschafts-zentralbank 8,000,000
Lead Managers Anglo Irish Bank Corporation Plc 4,000,000
Banca Mediolanum S. P. A. 4,000,000
Banca Popolare Di Puglia E Basilicata S. C. P. A. 4,000,000
Banca Regionale Europea S. P. A. 4,000,000
Banque Et Caisse D´epargne De L´etat, Luxembourg 4,000,000
Landesbank Saar 4,000,000
Oberbank Ag 4,000,000
Bekb I Bcbe Berner Kantonalbank 3,000,000
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BANCA AGRILEASING, UTILE SEMESTRALE CRESCIUTO DEL 74,1% CHIUSO IL PRIMO SEMESTRE 2006 CON UN RISULTATO NETTO DI 17,82 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 5 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Agrileasing, azienda di leasing del sistema delle Banche di Credito Cooperativo e controllata da Iccrea Holding, ha approvato il 2 ottobre la relazione semestrale al 30 giugno 2006. La Società registra un´ottima performance evidenziando un utile netto pari a 17,82 milioni di euro rispetto ai 10,23 milioni dell´anno precedente (+74,1%). L´utile lordo si attesta a 28,35 milioni di euro (+34,2% rispetto a giugno 2005). L´andamento commerciale, compresa l´attività svolta dalle partecipate, evidenzia, nel periodo, una ottima performance con una crescita sul 2005 del 22,2%, migliore rispetto alla crescita del 15,6% del mercato. Sono cresciuti tutti i comparti di prodotto. Oltre l´82% del volume d´affari è stato sviluppato con clientela delle Banche di Credito Cooperativo. Gli impieghi fruttiferi leasing globali sono stati pari a 5. 828,2 milioni di euro contro i 5. 185,1 milioni di euro dell´anno precedente. Anche in tal caso, l´incremento registrato ha interessato tutti i comparti di prodotto. Il rapporto tra costi e margine di intermediazione (cost / income) risulta pari al 41,7%. Il 2006 ha visto confermato il rating di Moody´s al livello di “A3” e il rating di “A-“ da parte di Standard & Poors; Fitch Rating ha innalzato la propria valutazione da “A-“ ad “A”. .  
   
   
BORSA ITALIANA: BIT MONTHLY FLASH SETTEMBRE 2006  
 
 Milano, 5 ottobre 2006 - La Capitalizzazione: supera i 742 miliardi di euro, livello più elevato dall’aprile 2001. Rapporto Capitalizzazione/pil supera il 50% La copitalizzazione delle società domestiche ha raggiunto a fi 50,4° ne settembre 742,3 miliardi di euro (+9,7 % da fine 2005). Il rapporto capitalione/Pil ha superato il 50% attestandosi a ì Le società quotate sono 299, a seguito della revoca di Algol il 20 settembre. Gli Indici: in crescita per il quarto mese consecutivo, mercato vicino ai livelli massimi dell’anno L’indice S&p/mib ha raggiunto 38. 475 punti (+1,4% su agosto 2006, +7,8% dall’inizio dell’anno), il Mibtel ha chiuso il mese a 29. 414 punti (+1,3% su agosto 2006, +9,8% dall’inizio dell’anno), il Mib a 28. 632 (+1,3% su agosto 2006, +9,9% dall’inizio dell’anno) e il Midex ha toccato i 38. 392 punti (+1,7% rispetto ad agosto 2006, +21,4% dall’inizio dell’anno). L´indice Allstars ha chiuso settembre a 15. 747 punti (+1,8% su agosto 2006, +12,5% dall’inizio dell’anno); Star a quota 19. 243 (+1,4% su agosto 2006 e +15% dall’inizio dell’anno); Techstar a 11. 427 (+2,6% su agosto 2006 e +11,5% dall’inizio dell’anno); l’indice Mex del Mercato Expandi a fine settembre si è attestato a 10. 978 punti (-0,8% su agosto 2006 e +14,7% dall’inizio dell’anno). Gli Scambi Azionari: in netta crescita rispetto al mese precedente. Primi 9 mesi 2006 in crescita rispetto a gennaio-settembre 2005 Nel mese di settembre 2006 la media giornaliera degli scambi su azioni è stata di 4,04 miliardi di euro di controvalore e 209. 946 contrati. Rispetto ad agosto 2006 si registra una crescita del 32,9% in termini di controvalore e del 27,8% per numero di contratti. Nel periodo gennaio-settembre 2006, il controvalore medio giornaliero degli scambi su azioni è stato pari a 4,3 miliardi di euro (+17,1% rispetto a gennaio-settembre 2005) con un numero medio giornaliero di contratti scambiati pari a 220. 476 (+21,2% rispetto a gennaio-settembre 2005). Gli scambi su Etf nel mese di settembre 2006 hanno raggiunto un controvalore medio giornaliero di 63,7 milioni di euro e un numero medio di contratti pari a 2. 161, rispettivamente in crescita del 32,2% e del 40,5% rispetto al mese precedente. Ancora più significativa è la crescita degli scambi su Etf considerando il periodo gennaio-settembre 2006 rispeto ai primi nove mesi del 2005, che registra un controvalore medio giornaliero di 66,4 milioni di euro (+116,2% rispetto a gennaio-settembre 2005) e un numero medio di contratti di 2. 947 (+156,7% rispetto a gennaio-settembre 2005). Per gli scambi di Securitised Derivatives (Cw e Certificates) settembre ha registrato una media giornaliera di 269,3 milioni di euro di controvalore – record dell’anno – e 17. 249 contratti, rispettivamente in crescita del 31,3% e del 26,4% rispetto al mese precedente. Considerando il periodo gennaio-settembre 2006, con valori medi pari a 238,3 milioni di euro di controvalore e 17. 115 contratti, si evidenzia una crescita rispettivamente del 31,3% e del 6,6% sull’analogo periodo del 2005. Idem: nuovo massimo storico di scambi di opzioni su azioni con una media giornaliera di 75. 333 contratti standard Sull’idem, il Mercato dei Derivati di Borsa Italiana, nel mese di settembre sono stati scambiati in media 117. 127 contratti standard con un controvalore nozionale medio giornaliero pari a 5,3 miliardi di euro. Rispetto a settembre 2005 si registra una crescita del 27,7% per numero di contratti standard e del 35,2% per controvalore nozionale. Nel periodo gennaio-settembre 2006, la media giornaliera degli scambi si è attestata a 123. 806 contratti standard (+28,3% rispetto a gennaio-settembre 2005) e a 4,6 miliardi di euro (+29,6%). La crescita dell’Idem ha interessato in particolare i contratti di opzione su azioni, che nel mese di settembre 2006 hanno fatto registrare un nuovo massimo storico di scambi, con una media giornaliera pari a 75. 333 contratti standard (il precedente record risaliva a marzo 2006 con 74. 179 contratti). Il minifutures su indice S&p/mib, con una media giornaliera pari a 6. 211 contratti standard, è cresciuto del 31,6% rispetto a settembre 2005, mentre il futures su indice S&p/mib, con una media giornaliera pari a 19. 457 contratti standard, ha registrato un aumento del 24,8%. Mot: valori stabili Gli scambi su strumenti a reddito fisso hanno registrato nel mese di settembre 2006 una media giornaliera di 503,7 milioni di euro di controvalore per un numero medio di contratti pari a 11. 403. Nel dettaglio: 463,5 milioni di euro e 8. 877 contratti la media registrata dai Titoli di Stato; 28 milioni e 2. 175 contratti quella delle Obbligazioni; 12,2 e 351 contratti la media di Eurobonds e Abs. Il confronto tra i valori registrati da gennaio a settembre 2006 (media giornaliera: 477,3 milioni di euro e 11. 002 contratti) e il corrispondente periodo del 2005 mostra una flessione del 2% del controvalore e un incremento del 6,7% del numero dei contratti.
I Migliori Del Mese
Le 10 Azioni Con Migliore Performance Le 10 Azioni Dell’indice S&p/mib Con Migliore Performance
Nel Mese Di Settembre 2006 Nel Mese Di Settembre 2006
Kaitech 35,37% Fastweb 18,15%
Data Service 18,76% Fiat 11,26%
Fastweb 18,15% Seat Pagine Gialle 7,07%
Aeroporto Di Firenze 16,21% Autogrill 6,65%
Asm 16,19% Parmalat 6,32%
Benetton Group 16,14% Stmicroelectronics 6,10%
Prima Industrie 15,50% Autostrade 5,92%
Impregilo 15,29% Unicredito Italiano 5,55%
Esprinet 14,52% Aem 5,40%
Cell Therapeutics 14,40% Fondiaria - Sai 4,57%
Matricole 2006 - Le Migliori Performance Dal Collocamento Al 29/09/2006
Strumento Mercato Data Prima Prezzo (€) Prezzo (€) Performance dal
Negoziazione Collocamento 29/09/06 Collocamento
Arkimedica Me 2006 08 01 1,20 1,56 29,92%
Piaggio & C Mta 2006 07 11 2,30 2,94 27,78%
Kerself Me 2006 01 18 2,50 3,18 27,08%
Antichi Pellettieri Me 2006 06 07 7,77 9,00 15,87%
Nice Mta 2006 05 19 5,70 6,43 12,81%
Ansaldo Sts Mta 2006 03 29 7,80 8,33 6,73%
Bolzoni Mta 2006 06 08 3,20 3,36 5,03%
Valsoia Me 2006 07 14 4,40 4,56 3,66%
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PIRELLI ACQUISTA IL 9,5 4% DI OLIMPIA DA INTESA E UNICREDITO  
 
Milano, 5 ottobre 2006 – Pirelli & C. Spa rende noto di aver perfezionato l’acquisto delle partecipazioni in Olimpia Spa detenute da Banca Intesa Spa (4,77%) e Unicredito Italiano Spa (4,77%) per un corrispettivo pari a circa 585 milioni di euro per ciascuna banca, come previsto dagli accordi tra le parti scaduti oggi a seguito dell’esercizio del diritto di recesso comunicato dalle due banche nel marzo scorso. L’operazione è stata finanziata da liquidità e con l’utilizzo di linee di credito a disposizione. L’impatto dell’acquisto sull’indebitamento finanziario netto di Pirelli & C. È pari a circa 1. 040 milioni di euro, in quanto parte dell’esborso sostenuto (circa 130 milioni di euro) è stato già contabilizzato , applicando i principi contabili Ifrs, nell’indebitamento della società. Per fine 2006, Pirelli & C. Conferma la previsione di indebitamento finanziario netto di circa 2 miliardi di euro. .  
   
   
GENERALI ACQUISISCE IL 65,5% DI TORO ASSICURAZIONI LUIGI DE PUPPI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI TORO ASSICURAZIONI GIOVANNI PERISSINOTTO: OPERAZIONE CREERÀ VALORE NEI TEMPI PREVISTI PER TUTTI GLI STAKEHOLDERS  
 
Trieste, 5 ottobre 2006 - Concluso ieri il trasferimento dal Gruppo De Agostini della partecipazione del 65,5% di Toro Assicurazioni ad Assicurazioni Generali. L’acquisizione è avvenuta al prezzo unitario di € 21,20 per azione per un corrispettivo complessivo di € 2,52 miliardi. L’operazione, che ha già ottenuto l’autorizzazione dell’Isvap, istituto di vigilanza del settore assicurativo, è attualmente sotto istruttoria da parte dell’Antitrust, autorità garante per la concorrenza e il mercato. Il Consiglio di Amministrazione di Toro Assicurazioni, tenutosi oggi, ha nominato Luigi De Puppi come nuovo Presidente e Amministratore Delegato della Compagnia. De Puppi ha ricoperto diversi incarichi di rilievo in importanti imprese del Paese operanti nei settori industriale e finanziario. In particolare nel periodo più recente è stato Amministratore Delegato in Electrolux Zanussi, Benetton Group e Banca Popolare Friuladria. Entrano inoltre a far parte del Consiglio di Amministrazione di Toro, in sostituzione dei consiglieri dimissionari: Giovanni Perissinotto, Raffaele Agrusti, Aldo Minucci, Vittorio Rispoli, Amerigo Borrini, Michele Amendolagine. Giovanni Perissinotto, Amministratore Delegato del Gruppo Generali, ha dichiarato: “Con l’operazione di oggi Toro e le sue controlate entrano a far parte del Gruppo Generali. Siamo certi che questa acquisizione creerà valore, nei tempi previsti, per tutti i soggetti coinvolti grazie anche alle capacità professionali del corpo dirigente, della rete agenziale e del personale di Toro. Sarà su queste solide basi che svilupperemo il progetto di integrazione di Toro nel nostro Gruppo. Per realizzare questo importante obiettivo abbiamo scelto alla guida del Gruppo Toro Luigi De Puppi, manager di comprovata capacità nella gestione e nello sviluppo di grandi e complessi gruppi italiani ed internazionali”. L’acquisizione di Toro rappresenta per Generali la possibilità di affermarsi come primo operatore del settore danni in Italia. L’operazione è coerente con l’obiettivo strategico perseguito negli ultimi anni di aumentare il peso della componente retail nel portafoglio clienti complessivo del Gruppo. Toro è infatti uno dei principali operatori in Italia in questo segmento, con oltre 2,6 milioni di clienti. 1 Per Generali, nel 2007 si avrà un immediato incremento dell’utile per azione pari al 6%. La struttura organizzativa delle operations di Generali in Italia, caratterizzata da società di servizi comuni amministrativi, It, asset management, liquidazione sinistri e acquisti, consentirà di integrare in modo efficiente il Gruppo Toro, realizzando a partire del 2009 importanti sinergie di costo che porteranno Generali a conseguire: +11% l’utile per azione; +8% l’embedded value earnings. Assicurazioni Generali lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sul restante 34,5% del capitale della Toro, fissando per i soci di minoranza lo stesso prezzo di € 21,20 riconosciuto all’azionista di maggioranza. A tale scopo si prevede la presentazione a Consob del documento di offerta pubblica di acquisto entro la seconda decade di ottobre e quindi in anticipo rispetto al termine massimo previsto dalla normativa vigente. Si prevede quindi che l’offerta pubblica di acquisto possa avviarsi nella prima parte del mese di novembre per concludersi entro la metà di dicembre. Successivamente, l’ulteriore obiettivo che sarà perseguito sarà il delisting di Toro Assicurazioni. .  
   
   
TORO ASSICURAZIONI: LUIGI DE PUPPI NOMINATO PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO. CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI PER LA NOMINA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. ANTICIPATO L’ESERCIZIO DELLE STOCK OPTIONS. FOX-PITT, KELTON NOMINATO CONSULENTE FINANZIARIO AI FINI DELLA VALUTAZIONE DELL’OPA.  
 
 Milano, 5 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Toro Assicurazioni, riunitosi ieri, ha preso atto delle dimissioni, tra gli altri, del Presidente Lino Benassi e dell’Amministratore Delegato Sandro Salvati ed ha nominato per cooptazione gli amministratori Giovanni Perissinotto, Luigi de Puppi, Raffaele Agrusti, Aldo Minucci, Vittorio Rispoli, Amerigo Borrini e Michele Amendolagine provvedendo altresì a designare Luigi de Puppi quale Presidente e Amministratore Delegato. Luigi de Puppi ha dichiarato: “Ringrazio per la fiducia accordatami dal vertice di Generali e per l’opportunità di collaborare ad un progetto di valenza nazionale. Sono molto orgoglioso per questa nuova sfida. Il mio impegno, in linea con gli intenti condivisi con l’azionista di riferimento, è la valorizzazione e lo sviluppo di questa storica Compagnia e dei suoi collaboratori, a cui è riconosciuto un elevatissimo livello di professionalità”. I suddetti amministratori resteranno in carica sino alla prossima Assemblea degli Azionisti, che sarà convocata nel corso del mese di novembre, rispettivamente in prima ed in seconda convocazione per la nomina del Consiglio di Amministrazione. Tale avvicendamento è in conseguenza della conclusione dell’operazione mediante la quale il socio di controllo De Agostini S. P. A. Ha ceduto l’intera partecipazione detenuta direttamente ed indirettamente in Toro Assicurazioni S. P. A. Pari al 65,499% del capitale sociale ad Assicurazioni Generali S. P. A. In relazione alla predetta cessione, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre consentito l’esercizio anticipato di tutte le n. 2. 331. 727 opzioni relative ai piani di incentivazione deliberati dalla Società, di cui n. 585. 000 opzioni assegnate all’Amministratore Delegato e n. 1. 746. 726 opzioni assegnate a Dirigenti della Toro Assicurazioni e di sue controllate, determinando il periodo di esercizio dal 5 ottobre al 15 novembre 2006. Tali opzioni saranno valide per la sottoscrizione di un pari quantitativo di azioni ordinarie al prezzo unitario di 11,25 euro o di 16,701 euro in funzione dell’entrata in vigore dei Piani di Stock Options. Infine il Consiglio di Amministrazione, in relazione all’Offerta Pubblica di Acquisto che verrà proposta da Assicurazioni Generali S. P. A. Ha nominato Fox-pitt, Kelton quale consulente finanziario della Società ai fini della valutazione della medesima Offerta. .  
   
   
DE AGOSTINI CEDE IL CONTROLLO DI TORO ASSICURAZIONI S.P.A.  
 
Novara, 5 ottobre 2006 - De Agostini S. P. A. Comunica che ieri, in esecuzione del contratto all’uopo sottoscritto in data 17 luglio 2006, si è perfezionata la cessione in favore di Assicurazioni Generali S. P. A. Della partecipazione di controllo detenuta in Toro Assicurazioni S. P. A. , società quotata alla Borsa valori di Milano. L’operazione, che in data 25 settembre 2006 aveva ottenuto la preventiva autorizzazione da parte dell’Isvap, ha comportato la cessione dell’intera partecipazione detenuta dal Gruppo De Agostini per n. 119. 105. 880 azioni pari a circa il 65,5% del capitale sociale Toro Assicurazioni S. P. A. Marco Drago, Presidente di De Agostini S. P. A. , ha dichiarato: “Un sincero ringraziamento va rivolto al Presidente, Lino Benassi, al management ed in particolare all’Amministratore Delegato della Compagnia, Sandro Salvati, che hanno saputo rilanciare l’attività secondo gli ambiziosi obiettivi fissati, realizzando una significativa creazione di valore per tutti gli azionisti”. .  
   
   
BASILEA 2: EULER HERMES SIAC PER LE BANCHE LA RIFORMA ACCRESCE L’IMPORTANZA DELL’ASSICURAZIONE DEL CREDITO, CHE AIUTA LE BANCHE E LE IMPRESE  
 
Torino, 5 ottobre 2006 – Si è svolto ieri, presso il Museo dell’Automobile Torino, un importante Convegno dal titolo “Basilea 2 Un percorso condiviso tra imprese e banche” a cui ha partecipato, in qualità di sponsor tecnico, Euler Hermes Siac, la prima compagnia d´assicurazione crediti commerciali in Italia. Il Convegno, organizzato dall’Api – Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia - è stato un confronto costruttivo con i maggiori Istituti di Credito in vista dei cambiamenti imposti da Basilea 2 che entrerà ufficialmente in vigore all’inizio del 2007. I possibili effetti di Basilea 2, come noto, sono ampiamente dibattuti. Da un lato, si sostiene non cambierà molto nell’immediato ma col tempo troverà maggiori difficoltà chi non avrà saputo organizzarsi in base ai nuovi modelli. Dall’altro, si ritiene che dietro la riforma si celi semplicemente un aumento dei costi di finanziamento per le imprese (in particolare per le micro e medio/piccole). Molteplici sono anche i soggetti che nell’ambito di Basilea 2 potrebbero inserirsi nel delicato rapporto banca/impresa, ricordiamo i Confidi, le società di Rating, i consulenti di impresa specializzati. Tra queste figure a supporto dei protagonisti della riforma, va considerata la presenza del servizio di Assicurazione del Credito, nella fattispecie da parte del leader del ramo, Euler Hermes Siac. La copertura assicurativa delle vendite a credito dell’impresa cliente della banca, difatti, contribuisce alla: eliminazione dei “cattivi pagatori” dal suo portafoglio, attraverso la selezione dei debitori. Ciò consente di ridurre il rischio di mancati incassi e presentarsi all’Istituto come impresa maggiormente solida e accorta nello svolgimento del proprio business stabilità del flusso di cassa, poiché eventuali default dei suoi debitori vengono indennizzati da Euler Hermes Siac. Quest’ultimo aspetto incide direttamente sull’assetto finanziario dell’impresa, ovvero il principale indice visionato dalle banche per determinare il Rating (gli indici finanziari dovrebbero pesare circa il 60% nella valutazione finale). Tale interpretazione è particolarmente valida per le Micro e le Pmi, le quali con la Polizza Euler Hermes Siac possono offrire una garanzia in più alla Banca, la cessione dei diritti di Polizza. Con essa eventuali indennizzi vengono riconosciuti direttamente all’Istituto che con tale garanzia potrebbe offrire maggiore credito all’Impresa e/o a condizioni migliori. Euler Hermes Siac può intervenire col proprio servizio, riducendo i fattori di rischio e di esposizione per l’Istituto di Credito consentendo agevolazioni all’Impresa. .  
   
   
BANCA ITALEASE INCREMENTA LA NUOVA PRODUZIONE AL 30 SETTEMBRE 2006 VALORE DEI CONTRATTI STIPULATI LEASING A 5.542 MILIONI DI EURO (+14,8%).  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - Banca Italease comunica che la nuova produzione di Gruppo al 30 settembre 2006, nei comparti leasing, factoring e finanziamenti M/l termine, evidenzia i risultati indicati di seguito:
dati in milioni di euro 30. 09. 2006 30. 09. 2005 variazione percentuale
Leasing stipulato 1 5. 542 4. 828 +14,8%
Leasing avviato 2 4. 954 4. 497 +10,2%
Finanziamenti M/l Termine erogati 664 248 +167,9%
turnover Factoring 11. 485 8. 682 +32,3%
Si evidenzia di seguito la produzione relativa al periodo 01. 07. 2006 – 30. 09. 2006:
terzo trimestre 2006 dati in milioni di euro
stipulato Leasing 1. 823
avviato Leasing 1. 686
erogato Finanziamenti M/l 341
Termine
turnover Factoring 3. 849
La seduta del Consiglio di Amministrazione di Banca Italease del 3 novembre, avente all’ordine del giorno l’approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2006, è stata anticipata al 27 ottobre. .
 
   
   
“IL FACTORING: LA GESTIONE DEI CREDITI AL SERVIZIO DELL’IMPRESA”  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - Nell’ambito della tappa bresciana del Factoring tour, Assifact ha il piacere di invitarLa al convegno “Il factoring: la gestione dei crediti al servizio dell’impresa” L’incontro si terrà martedì 10 ottobre 2006, dalle ore 9. 00 alle 14. 00, a Brescia, presso la Sala Conferenze di Banca Lombarda, Piazza Monsignor Almici, 11. La mattinata di lavori sarà l’occasione per un’approfondita analisi sul ruolo del factoring nella gestione e nel finanziamento dei crediti commerciali. Secondo le più recenti stime di Credifact - Osservatorio su credito commerciale e factoring promosso da Assifact, il factoring in Italia rappresenta circa il 7% del Pil, interessando il 15% del totale dei crediti vantati dalle imprese nei confronti dei propri clienti. L’88% delle imprese che si rivolgono al factoring è costituito da aziende private, principalmente pmi e grandi gruppi. Si tratta quindi di uno strumento molto utilizzato, ove i principali elementi di soddisfazione sono la velocità e sicurezza dei tempi di erogazione dei fondi, la gestione specializzata dei crediti, l´assunzione diretta del rischio dell´operazione con la cessione pro soluto. Nel corso del convegno, saranno trattati con particolare attenzione argomenti di stringente attualità quali: le opportunità del factoring per le imprese dopo Ias e Basilea Ii; il factoring tra finanza e servizi; il factoring per le amministrazioni pubbliche. Parteciperanno all’incontro: Corrado Fissola (Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana); Tiberio Assisi (Associazione Industriale Bresciana); Gianpiero Bertoli (Cbi Factor); Alessandro Carretta (Università Roma Tor Vergata); Stefano Caselli (Università Bocconi); Michele Mammone (Studio legale Irti); Giuseppe Masserdotti (Stefana); Marcello Messina (Mcc); Michele Pallottini (Piaggio & C. ); Antonio Porteri (Università di Brescia); Francesco Sacchi (Intesa Mediofactoring); Patrizia Spera (Finmeccanica Holding). .  
   
   
NEL LAZIO 1,95% DEL PIL IN RICERCA MA I PRIVATI SONO POCHI  
 
Roma, 5 ottobre 2006 - E´ il Lazio la regione italiana che spende di più in ricerca e sviluppo rispetto alla percentuale di Pil, l´1,95% contro la media nazionale dell´1,1%, una regione leader anche per percentuale di addetti in ricerca e sviluppo con l´1,18% e che registra la migliore prestazione nel comparto esportazioni tecnologiche par al 13,4% contro una media nazionale del 4,6%. Ma nonostante questi primati Il Lazio è la Regione dove è più evidente lo squilibrio tra investimento pubblico e privato nella ricerca. E´ quanto ha riferito oggi a Roma il segretario generale della Uil di Roma e Lazio, Giuseppe Moretti, nel corso del convegno “Telecomunicazioni + Ricerca + Competitività + Sviluppo” promosso dalla Uil di Roma e Lazio al Palazzetto delle Carte geografiche, cui ha partecipato anche il segretario della Uil di Roma, Dario Turri. Nel corso dell´incontro sono intervenuti, tra gli altri, l´Assessore allo Sviluppo della Regione Lazio, Raffaele Ranucci, ed il presidente di Confindustria Lazio, Giancarlo Elia Valori. In particolare, ha sottolineato Moretti nel suo intervento, “nel Lazio si registra la più alta copertura della popolazione con internet e la concentrazione nel Comune di Roma del 14,8% degli operatori del comparto audiovisivo, il 10% degli operatori in informatica e l´8,7% delle aziende di telecomunicazioni”. “Inoltre -ha aggiunto- nell´area regionale sono attive una serie di enti e organismi pubblici e privati di alta eccellenza, pubblica e privata, Università, Enti di ricerca, il Polo Tecnologico Tiburtino, Castel Romano”. Nonostante questi primati, Moretti ha però sottolineato come il Lazio sia ´´la regione dove è più evidente lo squilibrio tra investimento pubblico e privato nella ricerca, oltre ad alcuni “punti di debolezza” sul territorio dovuti, riferisce, tra l´altro ´´a produzioni ad elevata intensità di lavoro e bassa produttività, a carenze di competitività delle nostre aziende e alla difficoltà di promuovere l´innovazione sul nostro territorio”. ´´Servono quindi - ha sollecitato Moretti - strumenti finanziari specificamente dedicati ma anche una disponibilità degli investitori istituzionali e delle banche a valutare la redditività potenziale e il livello di rischio di iniziative innovative e valorizzare il patrimonio immateriale”. .  
   
   
LOMBARDIA: COMMERCIO, VARATO IL PROGRAMMA 2006-2008 "EQUILIBRIO DETTAGLIO-GRANDE DISTRIBUZIONE E TUTELA DELL´AMBIENTE"  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - Riduzione a zero dell´impatto ambientale della grande distribuzione sul territorio e sulla viabilità (ossia nuovi iper a impatto zero), sostegno alla valorizzazione del commercio di prossimità in montagna, nei piccoli Comuni e nelle periferie urbane (ossia più tutela per i piccoli negozi, cosiddetti "di vicinato), promozione delle opportunità di sviluppo offerte dall´investimento commerciale sul territorio, come ad esempio per i prodotti tipici (ossia incentivi per chi espone merci e prodotti lombardi) e interventi di razionalizzazione delle grandi superfici di vendita esistenti e già autorizzate (ossia trasferimenti, rimodulazioni e ampliamenti a parità di superfici di vendita). Sono gli obiettivi principali del Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale 2006-2008 approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 2 ottobre. "Il programma - spiega l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani - punta a creare equilibrio tra le esigenze degli operatori commerciali che vogliono realizzare investimenti di qualità e le esigenze di garantire il servizio di prossimità sul territorio, che può essere assicurato soprattutto dai piccoli esercenti". "Per quanto riguarda l´apertura di nuovi centri - prosegue Nicoli Cristiani - saranno tenute in considerazione unicamente le proposte che garantiranno un impatto zero sul territorio e il rispetto di condizioni di compatibilità e sostenibilità, in particolare per quel che riguarda l´inquinamento ambientale da traffico veicolare". Il rispetto per l´ambiente "deve passare - aggiunge l´assessore - anche attraverso scelte che privilegino processi di razionalizzazione e ammodernamento delle grandi strutture di vendita e scelte insediative volte al recupero delle aree dismesse e degradate, presenti numerose nel contesto urbano". I nuovi insediamenti dovranno, inoltre, garantire l´incremento dell´occupazione nel contesto economico locale sul quale insistono, mentre particolare attenzione viene riservata alla funzione fortemente aggregativa esercitata dai negozi tradizionali nei centri urbani, nelle periferie, nei piccoli Comuni. "Accanto alla media e grande distribuzione, infatti, è sempre forte la realtà del commercio di vicinato e dei mercati ambulanti, che va sostenuta in un´ottica di integrazione di offerta per andare incontro alle esigenze dei consumatori lombardi". Il programma interviene con misure volte ad assicurare al consumatore la prossimità e l´accessibilità del servizio commerciale, sia sostenendo il commercio di prossimità in sede fissa (piccoli negozi), sia incentivando comportamenti virtuosi della grande distribuzione, sia promuovendo il commercio ambulante, gli esercizi polifunzionali in aree disagiate come la montagna e i piccoli Comuni di pianura e una adeguata politica degli orari. Vengono promossi inoltre interventi di riqualificazione urbana per il mantenimento del tessuto commerciale, anche con misure per l´illuminazione, l´arredo urbano e la telesorveglianza. Altri punti qualificanti del programma riguardano la competitività dell´impresa e del sistema economico locale e la qualità del servizio commerciale che viene promossa attraverso la modernizzazione e lo sviluppo qualitativo del sistema distributivo in una logica di mercato aperto e concorrenziale, il contrasto al commercio abusivo e alla vendita di prodotti contraffatti, e la promozione, il sostegno e la tutela dei prodotti e servizi lombardi. Il settore del commercio impiega oltre 600. 000 addetti in Lombardia e vale il 13,5% del Pil regionale. La Lombardia è la terza regione in Italia, dopo Emilia Romagna e Abruzzo, per densità di centri commerciali (243 mq di grandi superfici di vendita ogni 1. 000 abitanti a fronte di 233 mq in Lombardia) ed è al terzo posto per grande distribuzione alimentare con 205 mq per 1. 000 abitanti dopo Friuli Venezia Giulia (226 mq) e Veneto (213 mq). .  
   
   
CAMPANIA: A NOVEMBRE GLI STATI GENERALI DEL COMMERCIO  
 
Napoli, 5 ottobre 2006 - Si è svolto presso l´Assessorato all´Agricoltura e alle Attività produttive della Regione Campania, un incontro tra l´Assessore Andrea Cozzolino e i rappresentanti delle associazioni di categoria del commercio. Erano presenti il presidente di Confcommercio Campania, Maurizio Maddaloni e quello di Confesercenti Campania, Enrico Bottiglieri. La discussione è servita per fare un punto sullo stato attuale del commercio a Napoli e nella intera Campania, al fine di individuare iniziative da intraprendere per il rilancio del commercio, anche alla luce della Legge Finanziaria e degli interventi normativi previsti dal "decreto Bersani". Si è parlato, inoltre, dei risultati relativi alla seconda Notte Bianca di Napoli dello scorso 30 settembre, e di come lavorare per definire da subito le iniziative da mettere in campo per la prossima edizione per superare le criticità evidenziate. "Per questo - ha commentato Cozzolino - ho proposto di convocare per l´ultima settimana del mese di novembre gli Stati Generali del commercio, un´intera giornata di discussione sul commercio in Campania. Sarà un confronto costruttivo - ha proseguito - sulla scorta della positiva esperienza degli Stati Generali dell´Economia dello scorso mese di marzo, che ci potrà indicare la strada da seguire nei prossimi mesi per dare alla Campania un commercio moderno, dinamico, che sia occasione di crescita e di sviluppo. " Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto tra turismo e commercio, coinvolgendo anche l´Assessorato guidato da Marco Di Lello. "Un´iniziativa utile, necessaria e interessante - sottolinea Maurizio Maddaloni - nel corso della quale discuteremo a tutto campo sulle norme del settore, su come possa incidere di più e meglio nell´economia regionale, dal credito di imposta alla riforma del commercio, fino a una nuova politica su saldi e orari. Dobbiamo realizzare un commercio moderno e sicuro, senza dimenticare di approfondire l´utile interazione che può esserci con il turismo. Lavoreremo molto, perché sia una giornata proficua di progetti e di risultati concreti". Positivo anche il commento del Presidente di Confesercenti Campania, Enrico Bottiglieri, che vede nell´appuntamento di fine novembre "un´occasione per rilanciare, tra gli altri, il tema dei centri commerciali naturali: unica risposta che il commercio di vicinato può dare alla Grande Distribuzione Organizzata. Un´opportunità anche per le città, contro la desertificazione e le conseguenti problematiche per la sicurezza". .  
   
   
COMMERCIO INTERNAZIONALE. IL SINDACO DI MILANO MORATTI: “SIAMO DISPONIBILI A METTERE IN RETE LE NOSTRE ECCELLENZE PER UN BENEFICIO COMUNE, MA CHIEDIAMO UN FORTE INTERVENTO DA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA A FAVORE DEL NOSTRO TERRITORIO”  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - La promozione delle eccellenze del sistema Milano nel contesto europeo e la richiesta di maggiore tutela a favore del settore tessile e di quello dell’abbigliamento da parte dell’Unione Europea. Sono questi i temi principali affrontati ieri dal Sindaco di Milano nell’incontro avuto con il Presidente della Delegazione della Commissione del Commercio Internazionale dell’Unione Europea, Enrique Baron Crespo, nel contesto dell’agenda di relazioni internazioni avviate dal Sindaco Moratti. “Ringrazio Enrique Baron Crespo e l’onorevole Cristiana Muscardini per la grande attenzione che la Commissione del Commercio sta dimostrando nei confronti di Milano. Questi momenti di incontro offrono conoscenze più approfondite dei diversi contesti economici di Milano e, in un mondo sempre più globale, conferiscono all’Europa un ruolo sempre maggiore, valorizzando le eccellenze dei singoli Paesi”. All’incontro, promosso dall’onorevole Muscardini, erano presenti anche l’assessore alle Attività Produttive Tiziana Maiolo e l’assessore alla Ricerca e Innovazione Luigi Rossi Bernardi. Durante l’incontro sono stati affrontati diversi argomenti che hanno riguardato le eccellenze di Milano, in particolare nei settori della chimica, dell’elettromeccanica, della siderurgia, degli alimentari e del tessile. Il Sindaco ha sottolineato come il commercio estero italiano presenti dati in linea con quelli europei, con una espansione delle esportazioni pari al 4% e delle importazioni del 7%. Molto buono anche l’andamento delle esportazioni lombarde (+7,7%), determinato dalle ottime performance del settore dei prodotti chimici, alimentari e delle macchine e apparecchiature elettriche. Milano, come evidenziato nella relazione del Sindaco, genera quasi la metà dell’export regionale lombardo (46%) e, nella graduatoria delle province esportatrici italiane, occupa il primo posto, esportando il 13,1% del totale nazionale. Inoltre, per quanto concerne la propensione all’import, Milano ha avuto un tasso di crescita superiore rispetto alla propensione all’export, confermandosi, nonostante la crescente competizione globale, una provincia fortemente internazionalizzata, con una buona apertura rispetto ai mercati esteri. Per quanto concerne poi gli sbocchi commerciali di Milano, il continente europeo rimane il migliore partner, con il 65% dell’export e il 77% delle importazioni. La Francia e la Germania si confermano i nostri principali mercati di sbocco con, rispettivamente, il 12,6% dell’export nella prima e il 10,8% nella seconda. In merito alle importazioni, si rileva un crescente aumento dei valori dell’import dal Medio Oriente (Iran, Arabia Saudita, Emirati), dovuto al penalizzante andamento del corso del petrolio e dei suoi derivati. Notevoli sono anche le importazioni dalla Cina (+16,5%), mentre sono in netto calo quelle dal Giappone (- 26,45%) e dalle Americhe, in particolare dagli Stati Uniti. A livello europeo infine si registra un calo dell’import dai partner europei, a fronte di un aumento delle importazioni dai Paesi europei extracomunitari, Russia, Svizzera e Turchia in particolare. I settori produttivi maggiormente rappresentativi dell’export milanese, cioè la chimica (21%), l’elettronica (19,6%), la meccanica (18,7%), i prodotti siderurgici (9,3%) e la filiera tessile -abbigliamento (7,3%) sono caratterizzati da andamenti positivi. “Grazie ad importanti finanziamenti da parte della Regione Lombardia – ha proseguito il Sindaco Moratti – Milano ha potuto investire maggiormente nei settori innovativi delle Tlc e dell’high tech. Siamo disponibili a mettere in rete le nostre eccellenze per un beneficio comune – ha aggiunto il Sindaco – ma chiediamo un forte intervento da parte dell’Unione Europea a favore del nostro territorio, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei nostri settori di eccellenza, nello specifico verso il settore tessile e quello dell’abbigliamento”. Di particolare rilevanza il problema della tutela della proprietà industriale e intellettuale: Milano soffre infatti di fenomeni di concorrenza sleale e di una forte contraffazione da parte dei mercati emergenti. A questo proposito, l’incremento della contraffazione mondiale negli ultimi 12 anni è stato del 1. 850%. Il valore di mercato delle merci contraffatte si attesta al 7 - 9% del totale mondiale (pari a 400 miliardi di euro all’anno). Per quanto riguarda la stima dei posti di lavoro persi a causa della contraffazione, negli ultimi 10 anni si registra una diminuzione di circa 270. 000 unità a livello mondiale, di cui 125. 000 nella sola Comunità Europea. Il 60% della produzione mondiale di articoli contraffatti proviene dall’Asia e il 30% dal Mediterraneo. “La capacità di Milano e del sistema Italia – ha dichiarato l’on. Muscardini – deve coniugarsi con la volontà dell’Europa a chiedere regole più certe per il commercio. Infatti anche la decisione di oggi presa dal Coreper di prorogare di soli 2 anni il blocco dei mercati dalla Cina per il comparto calzature non può ritenersi sufficiente né per la lotta alla contraffazione e al dumping, né per la crescita di un mercato che per essere corretto ha bisogno che siano rispettate da tutti regole e certezze, soprattutto a difesa del consumatore. ” Anche l’assessore alle Attività Produttive Tiziana Maiolo ha ringraziato la delegazione europea per la grande attenzione dimostrata nei confronti di Milano. “La questione della contraffazione – ha sottolineato l’assessore alle Attività Produttive – è un problema che purtroppo riguarda tutta Europa e in particolare Paesi come l’Italia, la Francia, la Spagna e la Germania. E’ necessario trovare il modo per combatterla – ha concluso Maiolo – magari alzando la qualità dei nostri prodotti”. .  
   
   
ROMA: TROPPI VENDITORI AMBULANTI, RINUNCIA A CONSUMARE AL BAR E DECIDE DI FARE CAUSA AL COMUNE PROFESSIONISTA IMPOSSIBILITATO A PRANZATE AL GRAN CAFFE’ MAZZINI A CAUSA DELL’ASSEDIO DI 8 VU CUMPRA’ IN POCHI MINUTI IL CODACONS: IL COMUNE DEVE INTERVENIRE  
 
Roma, 5 ottobre 2006 - E’ successo ieri al Gran Caffè Mazzini di Piazza Mazzini a Roma. Un professionista si incontra con alcuni collaboratori per tenere una veloce riunione di lavoro comodamente seduto ai bei tavoli esterni del noto bar, e discutere di questioni operative degustando qualche prelibatezza del locale. Intento che dovrà presto abbandonare. Non appena il protagonista della vicenda e i suoi collaboratori si siedono ed effettuano le ordinazioni, vengono raggiunti in pochi minuti da ben 8 venditori ambulanti, ognuno dei quali a turno getta sul tavolo della riunione in corso la propria merce: cd, calzini, dvd pirata, ecc. Un vero e proprio assedio che rende impossibile la prosecuzione dell’incontro, causa anche l’invadenza di tali venditori che in tutti i modi e per diversi minuti cercavano di convincere i clienti del bar all’acquisto. Al professionista non resta così che alzarsi, sospendere la riunione e pagare il conto rinunciando al pranzo di lavoro. Il protagonista della vicenda si reca allora presso la sede Codacons sita proprio in prossimità del Gran Caffè Mazzini, segnalando il caso e valutando con i legali dell’associazione la possibilità di intentare causa di risarcimento contro il gestore del locale e il Comune di Roma per i danni morali subiti. “Siamo a favore dei venditori ambulanti – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – ma la serenità dei cittadini deve essere assicurata, specie nei pubblici esercizi. L’invadenza di alcuni vu-cumprà risulta fastidiosa se non addirittura molesta. Per questo il Comune dovrebbe difendere, anziché farli scappare a gambe levate, gli ambulanti che operano attraverso bancarelle e che espongono lungo le strade la propria merce senza infastidire i cittadini, e prevedere corsi di educazione al commercio per quelli che invece propongono acquisti fermando i cittadini che passeggiano o consumano ai bar”. .  
   
   
LA TOSCANA DEI CONSUMATORI, SETTE GIORNI DI MANIFESTAZIONI DAL 9 AL 14 OTTOBRE CONVEGNI ED EVENTI  
 
Firenze, 5 ottobre 2006 - Come tutelare il proprio potere di acquisto? Come far valere i propri diritti di consumatori? Come comprare casa senza rischiare? Questi alcuni degli interrogativi cui i cittadini toscani potranno trovare risposta nel corso dell´intensa settimana dedicata proprio ai temi del consumo che si svolgerà nella nostra regione a partire da lunedì 10 e che culminerà, sabato 14 a Grosseto, con la manifestazione conclusiva della terza edizione della Toscana dei consumatori. La manifestazione, organizzata dalla Regione, dal Comitato consumatori e utenti, dal Centro tecnico per il consumo e con la collaborazione di Provincia, Comune e Camera di commercio di Grosseto, Arsia, Unioncamere, Vetrina Toscana a Tavola, Istituto alberghiero Einaudi di Grosseto, del Consorzio istituti professionali alberghieri toscani, vede la partecipazione delle principali associazioni dei consumatori e degli utenti della Toscana, dell´Istituto per lo sviluppo e l´educazione al consumo, della Asl 9, dell´Azienda agricola di Alberese e di aziende, consorzi e cooperative della Maremma. Dopo Firenze e Livorno sarà infatti Grosseto ad ospitare, quest´anno, il clou di un evento che, sulla scia delle precedenti edizioni, vuole avere come principali protagonisti proprio i cittadini consumatori. Per loro saranno allestiti, in piazza Dante per l´intera giornata (dalle 10 alle 19), 16 stand di associazioni, istituzioni e aziende publiche e private, saranno distribuiti depliant informativi sulle attività di tutela ed educazione al consumo consapevole. Non mancherà una sezione dedicata al ´gusto´, anzi un vero e proprio percorso dei sapori tipici locali, uno stuzzicante pretesto per riflettere sui problemi dell´alimentazione e di tutte le problematiche ad essa collegate. Un percorso del gusto, fatto di ben 700 assaggi, sarà preparato dai giovani allievi dell´istituto alberghiero Einaudi. In occasione della manifestazione di Grosseto verrà distribuita la nuovissima Agenda della spesa 2007, realizzata da Regione e Centro tecnico per il consumo. Oltre ad essere un prezioso diario mensile in cui annotare tutte le voci del bilancio familiare, l´agenda presenta un valore aggiunto fatto di decine di consigli su come muoversi per assicurarsi il miglior prodotto al prezzo più adeguato, per tutelare la nostra salute, per saper leggere le etichette, usare gli elettrodomestici, gestire i casi di controversia. In altre parole, una guida formato tascabile dove il cittadino può trovare gli strumenti per orientarsi negli acquisti, nelle forme di tutela, nel risparmio, nel credito. Corredata di numeri utili delle associazioni dei consumatori toscane, l´agenda verrà stampata in 5000 copie e sarà distribuita gratuitamente ai partecipanti alla manifestazione. La giornata di Grosseto è la conclusione di un percorso che affronterà, lungo l´intera settimana, problemi più specifici all´interno di cinque convegni e un seminario, che toccheranno un po´ tutti i temi caldi della tutela del consumatore e che vedranno la partecipazione di esperti di alto livello, operatori, amministratori. Il primo appuntamento è per lunedì 9 ottobre, dalle ore 15, all´Auditorium del Consiglio regionale a Firenze, sul tema Il codice del consumo, uno strumento per consumatori e addetti ai lavori. Martedì 10 si parlerà di partecipazione: L´amministrazione condivisa è il titolo del convegno che si terrà in Consiglio regionale, Sala degli Affreschi, dalle ore 9. Mercoledì 11 si parlerà di alimentazione, dalle 9 all´Istituto alberghiero Einaudi di Grosseto. Giovedì 12 toccherà al tema Consumo e controversie, quali soluzioni, con un convegno, dalle 9, al Polo Universitario di Novoli a Firenze. Venerdì 13, alle 16, all´Auditorium della Cna di Grosseto, si parlerà invece di Tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili. Ancora a Grosseto, sabato 14, dalle ore 9 presso la Camera di Commercio, si affronterà il tema della conciliazione nel seminario ´Codice del consumo, le novità in materia di conciliazione´. ´Diamo particolare importanza a questa iniziativa ormai divenuta un appuntamento fisso per la Toscana - commenta Anna Rita Bramerini - perché serve a sensibilizzare i cittadini e a diffondere una cultura del consumo consapevole attraverso un´iniziativa di ´formazione diretta´ . La tutela dei consumatori è un tema che attraversa tutti i settori e tutte le politiche regionali. E´ da questo punto di vista che abbiamo voluto affrontarlo, in modo da dare spazio a tutti gli strumenti e a tutte le voci che possono concorrere a fare dei cittadini soggetti attivi, in grado di influire con le proprie scelte, sulle dinamiche del mercato´. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA – CONGIUNTURA DEL MANIFATTURIERO, SEGNALI POSITIVI  
 
 Bologna, 5 ottobre 2006 - Secondo i dati raccolti dal Centro studi e ricerche di Unioncamere, in Emilia Romagna nel secondo trimestre del 2006 sono emersi nuovi segnali positivi, che fanno sperare in una definitiva inversione di tendenza dopo la lunga fase negativa che ha attraversato l’industria dal 2002 al 2005. E’ l’indicazione che emerge dall’indagine congiunturale del secondo trimestre 2006 sull’industria manifatturiera dell’Emilia Romagna, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia Romagna, Confindustria Emilia Romagna e Carisbo. La produzione delle piccole e medie imprese industriali, secondo i dati dell’indagine, ha registrato nel corso del secondo trimestre 2006 un aumento in volume del 2,7 % rispetto all’analogo periodo del 2005, distinguendosi nettamente dal trend negativo dello 0,2 % dei dodici mesi precedenti. La crescita dell’Emilia Romagna è stata più ampia rispetto a quella riscontrata in Italia (pari al 2,0 %) e, soprattutto, ha coinvolto la quasi totalità dei comparti produttivi e delle classi dimensionali, con una dinamica positiva più marcata nelle imprese da 50 a 500 dipendenti (+3,1%) rispetto alle medie e piccole imprese (rispettivamente +3,3% e +0,6%). Il trend positivo si estende al fatturato, cresciuto - soprattutto grazie al contributo delle imprese di maggiori dimensioni - del 3,0%, tanto che l’Emilia Romagna ha registrato performance migliori sia rispetto al Paese (+1,8%) sia al Nord Est (+2,7%). “Questi segnali positivi omogenei ed estesi – ha sostenuto Andrea Zanlari, presidente di Unioncamere Emilia Romagna – fanno pensare all’uscita dalla fase di stagnazione. Per aiutare le imprese in questo sforzo a superare le difficoltà, occorre cercare di sciogliere alcuni nodi che riguardano l’avvio di una rigorosa politica di risanamento dei conti pubblici e il rilancio della domanda interna. La ripresa appare infatti trainata dall’export come testimonia la crescita di oltre il 10 per cento del valore delle esportazioni regionali nei primi sei mesi dell’anno. ” Una conferma in questo senso arriva dal dato dell’incidenza dell’export sul fatturato delle aziende esportatrici, che in Emilia Romagna è prossima al 45%, di sei punti superiore alla media nazionale. “E’ importante – ha aggiunto Zanlari – favorire ulteriori possibilità di accesso ai mercati anche per le imprese di dimensioni più ridotte. In questo senso è necessario promuovere forme di aggregazione che permettano alle imprese di proporsi all’estero con basi più solide. ” Gli andamenti e le previsioni sono positivi: il 43% degli imprenditori – secondo la rilevazione previsionale di Confindustria Emilia-romagna su 800 aziende che integra l’indagine trimestrale Unioncamere – prevede per il semestre in corso un aumento della produzione, il 47% una stabilità e solo il 10% una diminuzione. Sono soprattutto le imprese di medie dimensioni a mostrare le prospettive più favorevoli: oltre il 50% si attende una crescita dei livelli produttivi. .  
   
   
OGGI APRE 25.BI-MU/SFORTEC  
 
Milano, 5 ottobre 2006 – Questa mattina apre 25. Bi-mu/sfortec, la mostra biennale della macchina utensile, robot e automazione in scena a Milano presso il nuovo quartiere espositivo. La Cerimonia Inaugurale Bi-mu/sfortec Avrà luogo alle ore 10. 30 presso la Sala Martini del Centro Congressi Stella Polare Fiera Milano nuovo quartiere Rho-pero Alla cerimonia interverranno accanto Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, Guidalberto Guidi, presidente Anie e Ducati Energia, Michele Perini, presidente Fiera Milano, Piergiacomo Ferrari, amministratore delegato Fiera Milano e Raffaele Cattaneo, Assessore alle Infrastrutture e mobilità regione Lombardia. Nell´occasione si discuterà dei provvedimenti inseriti nella nuova legge finanziaria e della necessità di realizzazione di nuove infrastrutture indispensabili per sostenere competitività del sistema economico del paese. .  
   
   
RICHARD GINORI: NOMINA AMMINISTRATORI  
 
Sesto Fiorentino, 5 ottobre 2006 L´assemblea degli Azionisti si è riunita il 3 ottobre, in prima convocazione, per discutere e deliberare su "Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, nomina di due o più Amministratori, deliberazioni inerenti e conseguenti". L´assemblea ha quindi deliberato: che il Consiglio di Amministrazione sia composto di sette membri; che il Consiglio di Amministrazione venga integrato con la nomina di due Consiglieri, che resteranno in carica con gli attuali Amministratori fino all´approvazione del bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2008, i Signori: Dott. Graziano Ciarlini, nato a Modena il 7 maggio 1959; Dott. Walter Mauri, nato a Cinisello Balsamo (Mi), il 17 settembre 1946. Pertanto il Consiglio di Amministrazione risulta composto dai Signori: Dott. Rocco Bormioli- Presidente; Ing. Domenico Dal Bo´ - Consigliere Delegato; Dott. Carlo Rinaldini - Consigliere Delegato; Dott. Ssa Mariacarlotta Rinaldini - Consigliere Delegato. Dott. Antonio Gabriele Cenni - Consigliere; Dott. Graziano Ciarlini - Consigliere; Dott. Walter Mauri - Consigliere. .  
   
   
NASCE LA JOINT VENTURE TRA PIRELLI RE (40%) E CYPRESS GROVE INTERNATIONAL (60%) PER INVESTIRE NEL SETTORE RESIDENZIALE IN POLONIA  
 
Varsavia, 5 ottobre 2006 – Pirelli Re e Cypress Grove International (“Grove”), un fondo di private equity internazionale che investe nell’immobiliare gestito da collegate di Grove International Partners, hanno costituito una joint venture (Grove al 60% e Pirelli Re al 40%) per investire in Polonia nel settore residenziale. La joint venture ha acquistato da Pirelli Pekao Real Estate circa l’88% della Newco che svilupperà cinque progetti residenziali (quota Pirelli Re in trasparenza del 35,3%). Il prezzo di acquisto è pari a circa 60 milioni di euro; il prezzo al metro quadro è di circa 205 euro, al netto degli investimenti già effettuati pari a 10 milioni di euro. Bank Pekao si è impegnata ad acquistare l’11,76% della Newco. In tal modo si mantiene costante il rapporto 1 a 3 tra la quota di partecipazione di Pirelli Re e quella di Bank Pekao sia negli investimenti immobiliari sia nell’attività di asset management, garantendo così un allineamento di interessi. Nel dettaglio, i progetti sono situati a Ostrobranska, Okopowa, Banderii e Grzybowska per un totale di oltre 226. 000 mq (circa 3. 000 appartamenti) a Varsavia e a Szarfarnia nella città di Danzica, con una capacità edificatoria di circa 17. 000 mq (circa 270 appartamenti). Il valore stimato dei complessi immobiliari finiti ammonta a circa 420 milioni di eur o. Le prime consegne di appartamenti sono previste entro fine 2007 e riguardano i progetti Banderii e Okopowa. L’obiettivo della joint venture è effettuare ulteriori investimenti nel settore residenzial e per un valore stimato a prodotto finito di oltre 1,5 miliardi di euro. Forte delle risorse finanziarie del nuovo partner di investimento Grove e di Bank Pekao, il Gruppo Pirelli Re punta a raggiungere una posizione di leadership nel mercato immobiliare polacco, con un’offerta di prodotti di qualità nei diversi segmenti, a partire da quelli residenziale e retail. Pirelli Re ha così perfezionato il suo modello di business in Polonia con il 35,3% in trasparenza negli investimenti immobiliari ed il 75% della società di asset management Pirelli Pekao Real Estate, che opererà sia per portafogli acquisiti dalla jv sia per clienti terzi. Il Gruppo Pirelli Re intende inoltre applicare il modello di business così delineato, con la presenza di un rilevante investitore locale, anche negli altri Paesi dell’Europa Centro- Orientale. Per Pirelli Re, Gide Loyrette Nouel ha agito quale advisor legale. .  
   
   
RISULTATI DELL´OFFERTA IN OPZIONE AGLI AZIONISTI DI AZIONI ORDINARIE DI NUOVA EMISSIONE RDM REALTY S.P.A.  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - Rdm Realty S. P. A. Rende noto che in data 29 settembre 2006 si è concluso il periodo di offerta in opzione agli azionisti della Società delle n. 1. 645. 258. 065 azioni ordinarie di nuova emissione che ha avuto inizio in data 11 settembre 2006 (l´"Offerta in Opzione"). Nell´ambito dell´Offerta in Opzione, che prevedeva che le azioni di nuova emissione fossero offerte ad un prezzo pari ad Euro 0,03 (interamente imputati a capitale) per ciascuna nuova azione sulla base di un rapporto di n. 61 nuove azioni per n. 10 azioni possedute, risultano sottoscritte, per effetto dell´esercizio dei diritti di acquisto in opzione, n. 1. 287. 395. 484 azioni di nuova emissione, pari al 78,2% del numero totale delle nuove azioni oggetto dell´Offerta in Opzione, per un controvalore pari ad Euro 38. 621. 864,52. Il socio di maggioranza relativa Alerion Industries S. P. A. Ai soli fini di arrotondamento, ha rinunciato al riconoscimento di n. 7 diritti di opzione. Risultano, pertanto, non esercitati n. 58. 665. 990 diritti di opzione validi per la sottoscrizione di complessive n. 357. 862. 539 nuove azioni, in ragione di n. 61 nuove azioni ogni n. 10 diritti, al prezzo di Euro 0,03 cadauna che, secondo quanto disposto dall´art. 2441, comma 3, cod. Civ. Verranno offerti in Borsa dalla Società nelle sedute dal 9 al 13 ottobre 2006. In ciascuna riunione verrà offerto un quinto del totale dei diritti; maggiorato, nelle sedute successive alla prima, dei quantitativi eventualmente non collocati nei giorni precedenti. La sottoscrizione delle relative nuove azioni dovrà essere effettuata, a pena di decadenza, entro e non oltre il 16 ottobre 2006. L’offerta è assistita da impegni di sottoscrizione e garanzia per un importo uguale all’intero controvalore dell’aumento di capitale che è pari a circa Euro 49,3 milioni. .  
   
   
ATTIVITÀ EDILIZIA 2005 NEL BOLZANESE: IL VOLUME DELLE CONCESSIONI EDILIZIE RITIRATE È AUMENTATO DEL 2,3% RISPETTO AL 2004 (ASTAT)  
 
Bolzano, 5 ottobre 2006 - Nel 2005 il volume delle concessioni edilizie ritirate ha segnalato un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Nei fabbricati residenziali (2. 661. 579 m3) si registra una crescita del 17,2% mentre i fabbricati non residenziali (2. 683. 773 m3) riportano una tendenza regressiva (-9,1%). In ribasso, rispetto all’anno precedente, il volume delle opere ultimate (-24,7%), che ha raggiunto una cubatura totale di 3. 299. 739 m³. .  
   
   
I BENI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE REGIONALE TOSCANO IN VENDITA 150 TRA IMMOBILI E TERRENI SI TRATTA DI BENI ABBANDONATI O NON UTILIZZATI; STIMATO UN INTROITO DI 32 MILIONI NEL PIANO APPROVATO DALLA GIUNTA ANCHE UN EX CONVENTO E UN BORGO RURALE  
 
Firenze, 5 settembre 2006 - Un ex convento nell´aretino e un intero borgo nella campagna senese. Un albergo a Follonica e una fattoria a San Giovanni Valdarno. Sono questi alcuni dei pezzi pregiati compresi nell´elenco dei beni che la Regione ha deciso di mettere in vendita. L´elenco delle alienazioni, che è stato approvato dalla giunta regionale, contiene 150 immobili tra cui una quarantina di ex case cantoniere, diversi alloggi e una cinquantina di fabbricati e terreni distribuiti in tutta la campagna toscana. I beni sono stati posti in vendita secondo quanto previsto dalla legge 77 del 2004 perché ritenuti non più necessari alle attività e alle esigenze organizzative dell´ente, né capaci di produrre un conveniente reddito e, nel caso dei beni del patrimonio agricolo e forestale, non più utilizzabili al conseguimento delle finalità di gestione previste dalla legge forestale della Toscana. L´elenco si divide in due parti: la prima è composta dai beni provenienti dallo scioglimento dei cosiddetti ´enti inutili´ e per i quali sarà la Regione a predisporre direttamente le procedure di vendita, reinvestendo almeno il 25% degli introiti nella manutenzione e valorizzazione del restante patrimonio, la seconda comprende beni del patrimonio agricolo-forestale, la cui vendità sarà gestita dagli enti competenti (Comunità montane e Comuni) e i cui proventi saranno totalmente reinvestiti in azioni di miglioramento e valorizzazione del patrimonio stesso. Complessivamente si stima in circa 32 milioni di euro l´introito derivante dalle vendite. "Sono circa quattrocento – ricorda l´assessore al bilancio e al patrimonio della Toscana, Giuseppe Bertolucci – gli immobili, i fondi e gli appartamenti venduti dalla Regione dal 1997 ad oggi". "Quando nove anni fa siamo partiti con le prime vendite – sottolinea – abbiamo anticipato quello che è poi successo con gli enti previdenziali nazionali. Non si è trattato di una svendita ma di alienazioni a prezzi di mercato. La scelta toscana di non vendere in blocco il patrimonio immobiliare ma di stipulare un contratto per ogni immobile ha comunque permesso una vendita diffusa. Ed ha favorito nell´acquisto chi nelle abitazioni già ci abitava o comunque, se l´immobile è stato acquistato dal Comune, di permettere a quegli inquilini di rimanere nella casa dove hanno trascorso una vita. Senza peraltro pregiudicare il successo dell´operazione, con risorse che l´ente ha potuto reinvestire ed il recupero di un patrimonio, in gran parte arrivato alla Regione dopo lo scioglimento nel 1977 dei cosidetti ´enti inutili´, che rischiava di andare disperso". "Questa operazione – è il commento dell´assessore regionale all´agricoltura Susanna Cenni – si inserisce nella complessa gestione del patrimonio forestale regionale, composto da oltre 110mila ettari di boschi, pascoli e coltivi, ma anche da numerosi fabbricati e infrastrutture. Nell´ottica di razionalizzare questa impegnativa gestione (affidata alle Comunità montane e ad alcuni comuni) si inquadra l´alienazione di questi immobili, che ci permette di ottenere due risultati: da una parte di offrire ai privati l´opportunità di riqualificare beni abbandonati o non più utilizzati per finalità pubbliche, dall´altra di contribuire in maniera significativa, grazie ai proventi delle vendite, alla salvaguardia e alla fruizione del nostro patrimonio forestale. La vendita è quindi funzionale a una valorizzazione complessiva dei nostri ambienti rurali e a una miglior gestione del patrimonio forestale pubblico". I beni del patrimonio immobiliare regionale - Sono le ex case cantoniere dell´Anas la voce più ricorrente tra i 102 immobili inseriti in questa parte dell´elenco dei beni da alienare: 25 milioni la stima dell´introito che ne potrebbe derivare. Le case, dichiarate non necessarie per l´esercizio delle funzioni pubbliche, potranno ora essere acquistate, con priorità per chi vi abita. Sul mercato saranno posti anche una quindicina di alloggi distribuiti in varie parti della Toscana da Firenze (anche un appartamento in lungarno Guicciardini) alla costa (da Cecina a Orbetello). In vendita anche molte altre tipologie di immobili, tra cui ad esempio, il citato convento la Badia di Vogognano a Subbiano (Arezzo), l´albergo ´Miramare´ di Follonica (Grosseto), il ristorante ´Chalet del villeggiante´ di Vernio (Prato), l´ex impianto di tiro a volo di Chianciano, la colonia montana ´Il villone´ di San Marcello Pistoiese. Tutti questi beni, posti in vendita direttamente dalla Regione Toscana, potranno essere acquisiti con facilitazioni creditizie grazie a un accordo con il sistema bancario. Sempre con l´intento di agevolare gli acquirenti è in corso di definizione anche un accordo con l´Ordine dei notai. I beni del patrimonio regionale agricolo-forestale - Fattorie e annessi agricoli, rustici abbandonati e poderi: tutto questo si può trovare scorrendo l´elenco dei 50 beni del patrimonio agro-forestale in vendita. E´ la val di Merse la zona si cui si concentra la fetta più consistente delle vendite: 30 fabbricati tra cui anche il borgo di Vallerano (Murlo), seguita dall´area delle Colline metallifere (13 immobili), dalla Montagna fiorentina (8) e dal Casentino (4). La gestione delle vendite di questi beni sarà curata direttamente da Comunità montane e Comuni che, nell´arco del prossimo triennio, potranno definire i lotti, effettuare direttamente le stime e avviare la procedura di gara. Gli introiti saranno totalmente reinvestiti sul patrimonio per realizzare interventi di vario tipo: si va dalle azioni di miglioramento forestale alla realizzazione di aree di sosta, di sentieri e di strutture turistico-escursionistiche, dalla manutenzione della viabilità forestale alla realizzazione del progetto di cartellonistica del patrimonio agricolo forestale regionale. A queste finalità sono stati rivolti già i proventi di altri due piani di alienazione del patrimonio forestale effettuati tra il 1999 e il 2006 , grazie ai quali sono stati realizzati interventi di valorizzazione e miglioramento per 16 milioni di euro. Tempi e vendite - Per i cinquanta immobili e terreni del patrimonio agricolo-forestale saranno i Comuni e le Comunità montane a decidere, nell´arco di tre anni, come detto, i tempi delle vendite e le stime. Sarà invece direttamente la Regione a bandire le aste per i beni dell´altro elenco. Le prime due aste sono già state fissate per l´8 ed il 10 novembre: saranno messi in vendita un circolo ricreativo al Galluzzo di Firenze, appartamenti tra Orbetello, Firenze e Sant´andrea in Civilesco nel grossetano e tre ex case cantoniere tra Firenzuola e San Piero a Sieve. Gli avvisi di vendita, prossimi e futuri, e tutte le informazioni sugli immobili saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito della Regione Toscana, con un link dalla pagina www. Rete. Toscana. It/fiscalita. .  
   
   
PREMIO EXPORT ALTO ADIGE 2006, PRIMA RIUNIONE DELLA GIURIA  
 
 Bolzano, 5 ottobre 2006 - Si è riunita martedì 3 ottobre la giuria di esperti che assegnerà il premio Export Alto Adige 2006. "Sono soddisfatto che si sia riusciti a costituire una giuria di così elevata qualità - ha detto l´assessore provinciale Werner Frick rivolgendosi ai membri - questo premio ha una grande importanza, e si integra al meglio con i provvedimenti in materia di sostegno all´esportazione". La giuria diretta da Hansi Felder, direttore della Ripartizione provinciale artigianato, industria e commercio, è composta da Marianne Nagy, direttrice di Indexport, Petra Seppi, dell´ufficio internazionalizzazione della Camera di Commercio, Vincenzo Calì, direttore dell´Ufficio Ice di Bolzano, Jutta Perkmann, capo-servizio Economia del quotidiano "Dolomiten", Luciano Roberti, direttore dell´azienda Thun, e Mario Pirone, proprietario dell´impresa Piroche. Al vaglio della giuria ci sono 33 candidature, divise in due categorie: la prima riguarda quelle imprese attive nell´export da più di tre anni, la seconda è invece riservata alle aziende alle prese con i loro primi progetti di export, e che operano sul mercato internazionale da meno di tre anni. "La decisione finale sarà indubbiamente molto difficile - commenta il presidente Hansi Felder - perchè ci troviamo di fronte ad esportatori con un grande bagaglio di esperienza, e ad aziende che hanno puntato sull´innovazione raggiungendo notevoli successi". I criteri utilizzati per la scelta dei vincitori in entrambe le categorie si basa su criteri matematici ma non solo. Si và infatti dallo sviluppo del fatturato al di fuori dei confini altoatesini alla presenza sui media internazionali, dal peso dell´attività di export sul fatturato totale dell´azienda alla cooperazione con gli istituti di ricerca, dall´immissione di prodotti di nicchia sul mercato internazionale ai processi di sviluppo e formazione del personale interno. La giuria si incontrerà nuovamente il 17 ottobre, e in quell´occasione verrà presa una decisione in merito all´assegnazione del premio Export Alto Adige 2006 .  
   
   
AIR LIQUIDE E LAMBERTI: LA COLLABORAZIONE EUROPEA SI ESPANDE IN CINA  
 
 Milano, 5 ottobre 2006 - Shanghai, situata sul fiume Huangpu presso il delta del Chang Jiang, è la più popolosa città della Cina ed è vista come la vera capitale economica del paese. Grazie allo sviluppo dei passati decenni, Shanghai è un centro economico, finanziario e commerciale di primaria importanza per la Repubblica Popolare Cinese. Il suo porto, il primo del paese, è uno dei più trafficati al mondo con Singapore. Lo Shangai Chemical Industrial Park (Scip) è la prima zona industriale specializzata nello sviluppo delle attività petrolchimiche e della chimica fine, ed è anche una delle quattro basi di produzione industriale a Shanghai. Scip ha l’obiettivo di diventare una delle basi petrolchimiche più grandi al mondo e più avanzata in Asia. E’ in questo contesto che prosegue anche in Cina la collaborazione già esistente in Italia tra Air Liquide, leader nel settore dei gas tecnici e medicinali, e Lamberti Spa, gruppo chimico italiano: in Cina, Air Liquide Shanghai e Lamberti Chemicals Specialities Shangai hanno raggiunto un accordo pluriennale per la fornitura di gas tecnici, in particolare azoto liquido, per il nuovo distretto industriale, lo Shangai Chemical Industrial Park. L’accordo, non appena la fornitura sarà a regime, consentirà al Gruppo di raggiungere una cifra d’affari di circa 200 mila dollari. “Siamo particolarmente soddisfatti di poter ampliare la nostra collaborazione con Lamberti anche in Cina, un mercato fortemente in crescita e sicuramente interessante per tutto il gruppo Air Liquide. “, commenta Olivier Imbault, Amministratore Delegato di Air Liquide Italia. “La nostra affidabilità e qualità nella fornitura e gli ottimi rapporti commerciali con Lamberti in Italia hanno fatto sì che la collaborazione proseguisse anche all’estero, oltre a rafforzare quella già esistente in Italia. ” In Italia, infatti, Lamberti si affida ad Air Liquide per la fornitura di gas tecnici per i propri impianti di Viguzzolo (Novara) da circa quattro anni, per quelli di Albizzate (Milano) da sei mesi e, recentemente, anche per quelli di Zanica (Bergamo). I gas forniti sono, principalmente, azoto liquido e anidride carbonica, per un fabbisogno di gas di oltre 2. 000 t/a. Le principali applicazioni per cui Lamberti utilizza i prodotti Air Liquide sono collegate alla sicurezza e protezione dell´ambiente inerenti la manipolazione dei prodotti chimici. Sempre nel mercato cinese il Guppo attraverso la Scipig (Shanghai Chemical Industrial Park Industrial Gases Company), società detenuta al 50% da Air Liquide e al 50% da Praxair, ha siglato un nuovo contratto con la sede di Shangai della Bayer, per la fornitura di gas naturali. A partire dalla metà del 2008, e per i successivi 15 anni, Scipig fornirà a Bayer l’ossigeno e l’azoto, quest’ultimo indispensabile per la produzione di policarbonati e poliuretani. Stabilita in Cina nel 1916 e in continuo sviluppo negli ultimi 15 anni, Air Liquide impiega circa 1. 500 collaboratori in questo paese. Le attività del Gruppo sono allocate nelle zone industriali di Beijing/tianjin/shandong nel nord, presso Shanghai/jiangsu/zhej nell´est e presso Guangdong nel sud. Air Liquide investirà circa 500 milioni di euro in Cina fra 2004-2008, per rispondere alle forti esigenze del mercato e per sfruttare le occasioni di sviluppo. .  
   
   
CONVEGNO SULLA POLITICA ENERGETICA EUROPEA  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2006 - Il 16 e 17 ottobre a Bruxelles (Belgio) si svolgerà il secondo convegno sulla politica energetica europea. I delegati che parteciperanno a questa edizione potranno ascoltare l´opinione di operatori del settore energetico a livello comunitario e mondiale. Sarà inoltre possibile assistere a presentazioni della Commissione europea sullo sviluppo della sicurezza energetica con partner globali. Tra gli argomenti che saranno trattati figurano: libro verde sull´energia dell´Ue; requisiti politici per uno sviluppo sostenibile; sicurezza energetica; programma "Energia intelligente per l´Europa"; energia eolica ed energia del moto ondoso nell´Ue; commercio di emissioni; energia nucleare. Http://www. Epsilonevents. Com/eps_detsubevt. Asp?id=26&subevtid=102&type=current .  
   
   
ELETTRICITÀ: AVVIATI I PROCEDIMENTI PER DEFINIRE I PARAMETRI DEL TERZO PERIODO DI REGOLAZIONE (2008-2011) I PROVVEDIMENTI SOGGETTI ALL’ANALISI DI IMPATTO REGOLATORIO (AIR)  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha avviato i procedimenti per determinare le tariffe per l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica e dei parametri di qualità del servizio delle stesse attività, che avranno validità nel prossimo periodo di regolazione, di durata quadriennale, che inizierà l’1 gennaio 2008. L’autorità intende promuovere una sempre più ampia partecipazione dei soggetti interessati al processo di consultazione per la formazione di tali provvedimenti; ciò avviene anche mediante seminari e incontri tecnici, e tenendo atto delle risultanze dei primi due periodi regolatori e delle possibili opzioni future. L’avvio del procedimento è iniziato con oltre un anno d’anticipo, ampliando notevolmente il tempo disponibile al fine di rendere sempre più vasto, profondo e completo il processo di consultazione. Come nel passato, l’avvio congiunto e lo svolgimento parallelo dei due procedimenti permette di assicurare che tariffe e corrispettivi siano definiti in piena coerenza con le regole e gli standard previsti per la qualità del servizio. Molte le novità annunciate. Per le tariffe, si prevede di approfondire sia i meccanismi di promozione del recupero di efficienza nell’erogazione dei servizi, sia le incentivazioni per lo sviluppo delle infrastrutture (rete di trasmissione, reti di distribuzione e apparecchiature di misura). Verranno inoltre promossi, alla luce del progredire della liberalizzazione: una semplificazione dei meccanismi tariffari; il superamento del sistema basato sulle opzioni tariffarie introdotte nel 2000; un adeguamento del sistema di tariffazione per allacciamenti e diritti fissi. Per la qualità del servizio, nel corso del periodo 2008-2011 andranno a regime diversi interventi su cui l’Autorità sta già lavorando; tra questi: la regolazione della qualità dei call center delle imprese commerciali; l’estensione degli indennizzi per i clienti alimentati in bassa tensione nel caso di mancato rispetto di “standard per la continuità del servizio” o “interruzioni” (attualmente gli indennizzi sono previsti per eventuali non conformità di “qualità commerciale”, come i tempi per fornire un allacciamento o l’attivazione del servizio). Entrambi i procedimenti prevedono infine l’estensione alle piccole imprese distributrici, incluse le cosiddette “imprese elettriche minori”, dei criteri di regolazione in vigore per le imprese più grandi, sia per il riconoscimento dei costi ai fini tariffari sia per gli standard di qualità del servizio. I procedimenti avviati in parallelo per tariffe e qualità saranno soggetti alla nuova procedura di Analisi di Impatto Regolatorio (Air). L’air è una metodologia che ha lo scopo di valutare le ricadute, in termini qualitativi e quantitativi, di una decisione di regolazione, in relazione sia all’insieme dei destinatari sia alle stesse amministrazioni che devono applicare e/o far applicare la regolamentazione. L’air permette, infatti, di stabilire anticipatamente se un intervento sia necessario ed efficace, attraverso: la descrizione degli obiettivi del provvedimento la cui eventuale adozione è in discussione; il confronto tra le opzioni alternative; la valutazione sia dei benefici e dei costi per i destinatari (attuali e potenziali) delle regole, sia degli effetti positivi e negativi sui processi economici, sociali e ambientali. .  
   
   
RISPARMIO ENERGETICO E TECNOLOGIA D’AVANGUARDIA: LA LUCE DEL FUTURO SI CHIAMA LED CHE GARANTISCE DURATA, UN RISPARMIO NETTO NEI CONSUMI ENERGETICI (FINO ALL’80%) E SICUREZZA  
 
Milano 5 ottobre 2006  -  La continua evoluzione tecnologica sta aprendo nuovi orizzonti commerciali nel mutevole mercato delle soluzioni illuminotecniche. La tecnologia Led (Light Emitting Diode) scoperta negli anni sessanta e da allora costantemente perfezionata, permette l’emissione di luce fredda (cioè priva di infrarossi) per un’ottimale illuminazione sia degli spazi interni che di quelli esterni. Ghidini Illuminazione, azienda italiana dell’illuminotecnica, ha saputo comprendere in anticipo le potenzialità di questa rivoluzionaria tecnologia e ha, nei laboratori di Ricerca & Sviluppo, perfezionato soluzioni illuminotecniche ad hoc. Nel nuovo catalogo 2006/2007 sono presenti infatti numerosi proiettori e apparecchi da incasso basati su questa innovativa tecnologia. I Led assicurano molteplici vantaggi rispetto alle lampade tradizionali. Oltre a garantire una durata media molto maggiore, valutabile in diversi anni, consentono infatti un risparmio netto nei consumi energetici (fino all’80%) e una maggior sicurezza grazie alla migliore visibilità assicurata anche in condizioni critiche. Inoltre la forte riduzione della manutenzione, dovuta anche alla bassa tensione di funzionamento e alla ridotta emissione termica, ne fanno un dispositivo veramente rivoluzionario. Infine, la possibilità di emissione di luce monocromatica è un ulteriore vantaggio che permette di sfruttarne al meglio la tecnologia anche in ambienti critici. “Si tratta di soluzioni all’avanguardia che sposano perfettamente la mission di Ghidini, che è quella di sviluppare le soluzioni più performanti in materia di illuminazione” afferma Roberto Castellotti, Direttore Commerciale di Ghidini Illuminazione. “Abbinare ai pregi e ai vantaggi tecnici della tecnologia Led il design ricercato che da sempre ci contraddistingue è stato premiante e i risultati fino ad ora riscontrati sul mercato ci fanno guardare al futuro con grande ottimismo”.  
   
   
QUADRINO (EDISON): NECESSARIO PROSEGUIRE NELLA LIBERALIZZAZIONE DEI MERCATI DELL’ENERGIA SINTESI DELL’AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE INDUSTRIA DEL SENATO  
 
 Roma, 5 ottobre 2006 – “Il Disegno di Legge Bersani rappresenta la fase conclusiva del processo di liberalizzazione ed è quindi particolarmente importante, in quanto stabilirà l’assetto definitivo dei mercati dell’energia”, ha dichiarato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison nel corso di un’audizione alla Commissione Industria del Senato. “Il processo di liberalizzazione ha dato sinora buoni risultati nel comparto elettrico. Grazie alle azioni già intraprese, nel corso degli ultimi anni l’Italia ha compiuto uno sforzo epocale per ampliare e rinnovare la capacità produttiva e il parco centrali: Edison, in particolare, è l’operatore che apporta il maggiore contributo in termini di capacità incrementale. Sono stati effettuati investimenti senza eguali in Europa, che porteranno ad avere alla fine del decennio quasi 21. 000 Megawatt di capacità produttiva addizionale rispetto al 2002. Si passerà quindi da una situazione di difficoltà come quella del 2003 a un mercato dell’energia elettrica liquido, con una capacità produttiva installata più che sufficiente per il mercato italiano”. “L’effettiva competizione sul mercato liberalizzato, pari a circa il 45% del totale, ha portato reali benefici ai consumatori, anche se l’operatore dominante ha conservato la quota di gran lunga maggiore nella produzione elettrica, un notevole vantaggio competitivo derivante dalla disponibilità di oltre il 70% delle centrali idroelettriche e a carbone e risulta ancora indispensabile nella stragrande maggioranza dei casi per pareggiare domanda e offerta in ogni zona d’Italia”, ha aggiunto Quadrino. “Data l’elevatissima concentrazione e la scarsa attitudine a cambiare fornitore, come dimostrato in mercati già liberalizzati prima del nostro, la liberalizzazione del mercato civile pone il problema della tutela del cliente finale contro eventuali abusi”. “La creazione di un meccanismo di “prezzi di riferimento” rischia di perpetuare un sistema di prezzi amministrati non solo per il mercato civile, ma per l’intero mercato, se non fosse temporaneo, pro-concorrenziale e accompagnato da strumenti atti a favorire una vera concorrenza, come ad esempio l´introduzione di tetti alle quote di mercato. E’ inoltre necessario che i dati di consumo siano totalmente disponibili a tutti gli operatori”. “Nel settore del gas la liberalizzazione ha dato risultati più modesti per la carenza di infrastrutture di importazione, oggi tutte impegnate da contratti di lungo termine dell’operatore dominante. E’ quindi positiva la volontà del Governo di promuovere lo sviluppo di nuove infrastrutture per il trasporto del gas come i rigassificatori e i nuovi gasdotti. Ma fino a quando non saranno garantite le condizioni per un mercato realmente liquido, è auspicabile che i tetti alle quote di mercato del gas in Italia vengano mantenuti”. “Edison è impegnata nella costruzione del terminale al largo di Rovigo, l’unico attualmente in fase di realizzazione in Italia e che sarà operativo nel 2008, e sta progettando un ulteriore rigassificatore in Toscana e due nuovi gasdotti, fra Italia e Grecia e fra Algeria e Italia”. “Molti punti del Disegno di Legge sono quindi condivisibili, come la promozione degli investimenti in nuove infrastrutture e l’incentivazione di risparmio energetico e fonti rinnovabili. Trattandosi di argomenti tecnici, la richiesta di delega è logica, ma è opportuno che il Parlamento indichi alcuni paletti entro i quali esercitare la delega, sottolineando come la finalità della legge debba essere l’ulteriore liberalizzazione del mercato” , ha concluso Quadrino. .  
   
   
GRUPPO SARAS: PAOLO ALFANI DIRETTORE GENERALE E VICE PRESIDENTE ESECUTIVO, LASCIA I PROPRI INCARICHI NEL GRUPPO C DARIO SCAFFARDI, SARÀ PROPOSTO QUALE NUOVO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - Saras, azienda del settore energetico in Italia , comunica che Paolo Alfani (64), Direttore Generale e Vice Presidente Esecutivo, lascia i propri incarichi nel Gruppo con effetto immediato avendo maturato l’anzianità per il pensionamento. Dario Scaffardi (48), attualmente Direttore Supply&trading, è stato nominato Direttore Generale e sarà proposto quale nuovo membro del Consiglio di Amministrazione. Il ruolo del Chief Financial Officer, Corrado Costanzo (52), è stato ulteriormente rafforzato: risponderà direttamente al Consiglio di Amministrazione ed opererà coordinandosi strettamente con il Direttore Generale. “Sono onorato di avere l’opportunità di guidare Saras verso nuovi obiettivi di sviluppo” - ha affermato Dario Scaffardi. “Le mie priorità saranno accelerare il processo di modernizzazione aziendale, migliorare l’efficienza operativa e garantire il mantenimento dell’attuale posizione di leadership”. .  
   
   
ENEL CRESCE L’IMPEGNO IN GRECIA: SALE AL 75% DEL CAPITALE DI ENELCO, SOCIETÀ CHE GIÀ POSSIEDE DUE LICENZE PER REALIZZARE CENTRALI A CICLO COMBINATO A VIOTIA E A EVROS  
 
 Atene, 5 ottobre 2006 – Enel ha raggiunto un accordo per aumentare la sua partecipazione azionaria nella compagnia elettrica greca Enelco, in linea con la strategia di crescita nei mercati del dell’Europa Sud-orientale. Sulla base di un accordo firmato ad Atene, Enel aumenterà la sua partecipazione in Enelco dal 50% al 75%. Il rimanente 25% resterà sotto il controllo di Prometheus Gas, una joint venture formata dalla società greca Copelouzos Group e dalla russa Gazprom. Enelco già possiede due licenze di generazione per lo sviluppo di impianti a gas a ciclo combinato a Viotia e a Evros e intende partecipare a tutte le gare per lo sviluppo di centrali di produzione indipendenti in Grecia, a cominciare dal tender per lo sviluppo di nuova capacità per 400 Mw di recente annunciato dalle autorità greche. Enel, in cooperazione con Prometheus Gas, intende affermarsi come un importante player nel mercato greco in via di liberalizzazione, ed avrà inoltre la possibilità di esportare energia verso l’Italia utilizzando le interconnessioni esistenti. Con questa operazione in Grecia, Enel aggiunge un importante tassello alla sua strategia di crescita in questa parte d’Europa sia nella produzione di energia elettrica che nella distribuzione di energia elettrica e gas. In Romania, Enel è presente con reti di distribuzione che possono servire fino a 2,5 milioni di clienti, in Bulgaria con una delle maggiori centrali termoelettriche della regione e in Slovacchia con Sloveske Elektrarne, società che dispone di circa 7. 000 Mw di potenza installata dei quali oltre un terzo termonucleare. Inoltre, Enel intende partecipare in Turchia alla gara per la privatizzazione delle reti di distribuzione di energia elettrica e in Bulgaria e Romania alle future gare per il controllo e lo sviluppo di attività nella generazione di energia elettrica. .  
   
   
ENEL: FIRMATI DUE MEMORANDUM IN BULGARIA CON NEK E BULGARGAZ  
 
Sofia, 5 ottobre 2006 – Enel e Nek (la società nazionale per l’energia elettrica bulgara) hanno firmato ieri un Memorandum of Understanding per uno studio preliminare di fattibilità tecnica ed economica dell’aumento i potenza pari a 640 Mw della centrale termoelettrica di Maritza East Iii e per la successiva implementazione congiunta del proetto. Il Mou è stato firmato ieri dall’Amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti, nonché dall’Amministratore delegato, Ljubomir Velkov, e dal direttore esecutivo di Nek, Mardik Papazian. L’investimento stimato da Enel per la realizzazione del progetto è pari a circa 900 milioni di euro: esso sarà destinato alla introduzione delle più avanzate tecnologie di riduzione dell’impatto ambientale e permetterà al tempostesso di massimizzare le sinergie con l’impianto esistente. L’aumento di potenza, pari a 640 Mw, sarà realizzato in prossimità delle attuali strutture della centrale, posseduta da Enel e Nek. Il 16 giugno 2006 Enel ha annunciato l’acquisizione della partecipazione azionaria residua posseduta dalla statunitense Entergyin Maritza East Iii ed è così diventata titolare di una partecipazione del 73% sia in Maritza East Iii Power Company Ad (la società che risulta titolare della omonima centrale) che in Maritza East 3 Operating Company Ad (la società che gestisce la centrale stessa), mentre il rimanente 27% del capitale di tali società risulta posseduto da Nek. Il secondo Mou è stato firmato dall’Amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti, e dal direttore esecutivo di Bulgargaz, Ljubomir Denchev, e prevede la realizzazione congiunta di un gasdotto di collegamento tra Bulgaria e Italia attraverso Macedonia e Albania, lungo il cosiddetto “Corridoio 8”. Tale Corridoio è di importanza strategica per questi Paesi, che hanno firmato nell’aprile 2005 una dichiarazione congiunta di cooperazione nel campo delle infrastrutture energetiche. I due Mou strategici per la Bulgaria sono stati firmati nel corso di una cerimonia davanti al Ministro per l’Economia e l’Energa Roumen Ovcharov. .  
   
   
IERI A BRUXELLES AL PARLAMENTO EUROPEO PRESENTATA LA VIA TOSCANA ALL´IDROGENO LA BICICLETTA FUEL CELL E ALTRE SPERIMENTAZIONI AVVIATE INTERESSANO SOPRATTUTTO IL SETTORE DEI TRASPORTI MA NON SOLO  
 
 Bruxelles, 5 ottobre 2006 - La via toscana all´idrogeno è stata presentata ieri dall´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa al Parlamento europeo nel corso di una conferenza stampa sull´uso della fonte rinnovabile nell´industria europea. ´La maggior parte delle sperimentazioni avviate dalla Toscana grazie a finanziamenti regionali - come sottolineato dall´assessore - interessano soprattutto un settore cruciale come quello dei trasporti, ma non solo, nella convinzione che il futuro dell´idrogeno sia nel quadro complessivo della valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili´. La bicicletta Fuel Cell è una delle innovazioni più intriganti presentate dall´assessore. E´ prodotta dall´azienda toscana Magnetek ed è del tutto simile ad una normale bici a pedalata assistita. La novità del mezzo consiste in un piccolo contenitore, assicurato sul retro del sellino, che costituisce un vero e proprio miniserbatoio capace di contenere fino a sei bombolette di idruri metallici. Si prosegue poi con le sperimentazioni di miscele di metano e idrogeno, ad uso degli autobus delle aziende dei trasporti di Firenze e Pistoia, ed una Filiera Idrogeno attivata nella zona di Pisa-pontedera-livorno, senza dimenticare la stazione con impianto a idrogeno di Collesalvetti. Altri impieghi dell´idrogeno interessano attività manifatturiere tradizionali come quella orafa. ´L´idrogeno - ha ricordato Artusa - è da sempre uno dei gas tecnici industriali più diffusi usati per la lavorazione dei preziosi. Per questo nella realtà di Arezzo si è creduto nella possibilità di utilizzare questa particolare molecola anche per fini energetici. Il progetto nasce in una delle zone dove si registra una delle più alte concentrazioni di ditte orafe utilizzatrici di idrogeno dell´area aretina, quella di San Zeno, per iniziativa della Fabbrica del Sole e grazie al cofinanziamento della Regione´. Il progetto prevede lo stoccaggio di idrogeno centralizzato, la realizzazione di un idrogenodotto sotterraneo, l´installazione di cogeneratori presso le aziende servite dall´idrogenodotto, di contatori di idrogeno e di un laboratorio dimostrativo. .  
   
   
ENERGIA: TRE PROGETTI IN CONCORRENZA IN CARNIA  
 
Trieste, 5 ottobre 2006 - Si tratta di un caso unico in Italia. Ben tre progetti in concorrenza tra di loro per una merchant line transfrontaliera Carinzia-carnia. Sono i progetti Pittini-fantoni, Burgo ed Alpen Adria Energy Line. Un sovraffollamento così non era certo prevedibile e testimonia l´importanza della questione energetica. Lo dichiara l´assessore regionale all´Energia Lodovico Sonego. La Regione agirà per il terzo progetto, Alpen Adria Energy Line - afferma l´assessore - esattamente nello stesso modo con cui ha agito per i due precedenti. Informeremo il Comitato Tecnico di Istruttoria in modo tale che sindaci e presidenti di comunità montana possano conoscere i contenuti del nuovo progetto. Non c´è dubbio - conclude Sonego - che la presenza di tre progetti in competizione tra di loro costituisce un quadro di una certa complessità. .  
   
   
CONFERENZA DIRETTORI VIA: OK ALLE CENTRALI IDROELETTRICHE A PERCA E BADIA  
 
Bolzano, 5 ottobre 2006 - Tra i 23 progetti discussi ieri, la Conferenza dei direttori Via ha dato parere positivo tra l´altro alla costruzione di piccole centrali idroelettriche nei comuni di Perca e Badia. Il Comune di Perca intende costruire una piccola centrale idroelettrica presso l´impianto di acqua potabile già esistente. Con una quantità di acqua massima di 48 litri al secondo verrebbe prodotta energia per 155 kilowatt. La Conferenza dei direttori Via ha dato parere positivo al progetto. Analoga centrale idroelettrica intende realizzare sul rio San Cassiano, nel comune di Badia, il Consorzio Centrali Gadera. Il progetto prevede la demolizione dei due impianti attualmente esistenti per sostituirli con la nuova centrale: la portata sarebbe di 898 litri al secondo per una produzione di 1156 kilowatt di energia, contro gli attuali 250 litri al secondo per una potenza nei due impianti di 82 e 212 kilowatt. La quantità di acqua residua è stata fissata dalla Conferenza Via, che ha giudicato positivamente il progetto, in 140 litri al secondo. Da aprile a novembre la quota di acqua residua deve raggiungere il 20% di quella complessiva. Parere positivo anche per il progetto del Comune di Termeno che intende rinnovare l´impianto di approvvigionamento di acqua potabile e anticendio. Saranno sostituiti 1090 metri di condutture e gli attuali tre bacini di contenimento rimpiazzati da uno unico con una capacità di 1000 metri cubi. Via libera poi all´ampliamento della strada di accesso alla località Laab nel comune di Nova Ponente. La strada, che conduce a quattro masi, verrà asfaltata per un tratto di 827 metri e in alcuni punti ampliata. Infine la Conferenza dei direttori Via ha approvato il progetto per la costruzione di un nuovo impianto di trattamento delle acque reflue a Siffiano nel comune di Renon. Sostituirà l´impianto vecchio di vent´anni. .  
   
   
DALLA GIUNTA ABRUZZESE, FONDI PER RIFIUTI E ROTTAMAZIONE CALDAIE  
 
Pescara, 5 ottobre 2006 - Incentivi in conto capitale per 650 mila euro a favore di Comuni singoli o di Cosorzi intercomunali, per la diffusione delle raccolte differenziate domiciliari ed il riciclaggio dei rifiuti urbani. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, ha approvato il relativo bando per sostenere progetti finalizzati ad attivare sistemi di raccolta domiciliare di materiale organico, carta, rifiuto residuo indifferenziato, vetro e plastica presso le utenze domestiche e non domestiche delle frazioni. Le spese ammissibili potranno riguardare l´acquisto di attrezzature fisse o mobili (escluse le "stazioni ecologiche") per i servizi i raccolta domiciliare "integrata" ed eventuali azioni di informazione e sensibilizzazione che però non potranno essere superiori al 25% del costo delle attrezzature. Ai fini della finanziabilità dei progetti sarà valutato il grado di innovazione ed efficacia in relazione a vari parametri tra cui la tariffazione puntuale del servizio, la tipologia e la qualità delle attrezzature e dei materiali utilizzati, il numero di frazioni recuperate oltre a convenzioni, accordi, protocolli con operatori del recupero ed associazioni nonché la qualità degli obiettivi da raggiungere e le attività di monitoraggio del servizio. Gli interventi tesi a favorire la raccolta differenziata, inoltre, dovranno essere avviati entro nove mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione dei contributi che, comunque, saranno assegnati nella misura del 60% della spesa totale. Peraltro, la Regione si riserva sia la possibilità di riaprire i termini per la presentazione di nuove domande sia quella di stanziare ulteriori risorse finanziarie per progetti che venissero esclusi, in prima battuta, dal finanziamento. La Giunta regionale, inoltre, sempre su proposta dell´assessore Caramanico, ha destinato 400 mila euro, risultante da somme residue, per il Programma Carbon Tax, finalizzato al sostegno della rottamazione delle caldaie ad uso domestico classificate Euro 1 ed Euro 2 a favore di caldaie ad Euro 4. .  
   
   
PIANA: VERSO UNA NUOVA SOCIETÀ UNICA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SOSTANZIALE ACCORDO SULLA PROPOSTA. IL LAVORO PROSEGUE PER LOCALIZZARE L´IMPIANTO  
 
Firenze, 5 ottobre 2006 - ´Dar vita a un nuovo soggetto industriale, a una nuova società che sia in grado di operare con efficacia ed efficienza nella gestione rifiuti, dentro un sistema in cui tutti siano soci e proprietari e nessuno cliente´. Questa la proposta che il presidente Claudio Martini ha rilanciato ieri ai sindaci dei Comuni della Piana, intervenuti al tavolo regionale sui rifiuti insieme ai presidenti delle Province di Firenze, Prato e Pistoia e del Circondario Empolese-valdelsa. ´Solo così – ha aggiunto Martini prendendo atto del sostanziale accordo raggiunto sulla proposta - sarà possibile realizzare davvero un sistema efficiente nell´area metropolitana fiorentina ed essere all´altezza delle sfide europee e del nuovo mercato, in un contesto in cui tutti i servizi saranno messi a gara: solo chi sarà efficiente e farà buoni prezzi riuscirà, infatti, a reggere la concorrenza´. La nuova società per la gestione industriale del trattamento e smaltimento dei rifiuti della Toscana centrale, che si configurerà come società di scopo degli enti gestori, dovrà - secondo Martini - integrare e ottimizzare i modelli organizzativi delle attuali società di gestione per ottenere economie di scala, utilizzando al meglio le risorse umane disponibili e adeguandosi al nuovo mercato. Una volta a regime, tutti gli impianti saranno gestiti dalla società unica e ciò consentirà di applicare una sola tariffa per tutti gli abitanti dell´area nonché una gestione effettivamente unitaria del sistema. ´La costituzione del gestore unico – ha proseguito Claudio Martini - darà un contributo e una spinta determinanti per raggiungere gli obiettivi su cui il tavolo regionale, istituito nel 2005, ha lavorato: ridurre del 15 per cento la produzione dei rifiuti urbani, raggiungere il 55 per cento nella raccolta differenziata, contenere fino al 20 per cento il conferimento dei rifiuti in discarica´. I lavori del ´tavolo´ vanno dunque avanti fino alla definitiva conclusione dell´accordo. .  
   
   
CORSI EMAS E ECOLABEL: PARTE LA SECONDA EDIZIONE  
 
 Forlì Cesena 5 ottobre 2006 - Verrà presentata venerdì 6 ottobre prossimo, nella sede della Camera di Commercio a Forlì (Corso della Repubblica 5), la Ii edizione dei Corsi promossi dalla Scuola Emas ed Ecolabel di Forlì Cesena per Consulenti e Verificatori ambientali. Durante l’incontro, al quale saranno presenti Sergio Mazzi, presidente dell’ente camerale, Roberto Riguzzi, assessore all’Ambiente dalla Provincia di Forlì Cesena e Palmiro Capacci, assessore all’Ambiente del Comune di Forlì, ci sarà l’illustrazione degli elaborati di stage prodotti dai sedici corsisti della I Edizione della Scuola e la consegna degli attestati agli stessi corsisti. La breve cerimonia sarà quindi l’occasione per introdurre la nuova serie di lezioni per la cui iscrizione il termine ultimo è il 13 ottobre prossimo. I Corsi attivati per l’anno 2006-2007 (della durata di circa 300 ore tra lezioni Teoriche e Stage) formeranno Consulenti nel campo dell’eco-gestione, capaci di promuovere i Sistemi di Gestione Ambientale (per migliorare le prestazioni delle Imprese) e l’utilizzo del marchio Ecolabel sull’efficienza dei prodotti. In particolare, il Corso per Revisori e Consulenti Emas è finalizzato alla qualifica di esperti che supportino le Imprese Termali e Agroalimentari nel loro percorso di adesione al sistema Emas (Reg. Ce n. 761/2001), che prevede la redazione di una Analisi Ambientale, l’implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale e l’elaborazione della Dichiarazione Ambientale. Il Corso per Consulenti Ecolabel si propone di formare professionisti che aiutino le Organizzazioni del territorio, gli Enti Pubblici e le Imprese nell’ottenimento del marchio Ecolabel (Reg. Ce 1980/2000), che prevede la verifica dell’efficienza ambientale dei propri prodotti/servizi attraverso l’analisi e la predisposizione di specifici documenti. Un test di ammissione (non previsto per dipendenti di Enti Pubblici, Associazioni di Categoria e loro Imprese associate) consentirà l’accesso ai corsi che prevedono lo svolgimento di uno Stage (100 ore) presso Enti pubblici e Imprese del territorio. L’attività formativa partirà il 10 novembre 2006 e terminerà nel mese di marzo 2007. La Scuola di Forlì Cesena (attivata attraverso le risorse economiche della Camera di Commercio di Forlì Cesena ed i contributi dell’Assessorato alla Qualificazione e Sviluppo Ambientale della Provincia di Forlì Cesena e dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Forlì) è la prima ad essere accreditata in Emilia Romagna dal Comitato Ecolabel-ecoaudit (ministero dell´Ambiente) ed è finalizzata alla formazione di figure professionali altamente qualificate, dedicate soprattutto alle Organizzazioni (Enti Pubblici ed Imprese) che vogliono aderire al Regolamento Emas o dotare i propri prodotti e servizi del marchio Ecolabel. Questa Scuola, costituita dall’ente camerale attraverso la sua azienda speciale Cise (Centro per l’Innovazione e Sviluppo Economico), nasce per dare attuazione alle indicazioni che l’Unione europea ha fornito già a partire dagli anni ’90, con l’inserimento di principi innovativi che si concretizzano nei due schemi di certificazione ambientale: Emas (Eco-management and Audit Scheme): il sistema ad adesione volontaria per le imprese e le organizzazioni che desiderano impegnarsi a valutare e migliorare la propria efficienza ambientale; Ecolabel: il marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi “a ridotto impatto ambientale”, ossia uno strumento ad adesione volontaria che prevede la concessione del marchio (margherita europea) a quei prodotti e servizi che rispettano i criteri ecologici e di prestazione stabiliti. Una Commissione, costituita dai “portatori di interessi” del Territorio (Provincia, Camera di commercio, Comunità Montane, Comuni del territorio, Arpa, Università di Bologna, Associazioni di Categoria, ecc. ), partecipa alla definizione degli obiettivi della Scuola ed è informata sul livello di qualità dei risultati ottenuti. Per maggiori dettagli sui Corsi, modalità di adesione, costi e moduli di iscrizione è possibile consultare il sito della Scuola: www. Scuolaemas. It. Per informazioni è possibile contattare il Centro per l’Innovazione e Sviluppo Economico (Luca Bartoletti –Paola Raggi – tel. 0543 38220 – mail: info@scuolaemas. It .  
   
   
RISCHIO IDROGEOLOGICO, OGGI LA REGIONE MARCHE INCONTRA I COMUNI DELLA VALMARECCHIA  
 
 Ancona, 5 ottobre, 2006 – Oggi alle ore 11. 00 presso il teatro di Novafeltria, la Regione Marche incontrera` i sindaci della Valmarecchia, per discutere i problemi legati al rischio idrogeologico che interessa il territorio della Comunita` montana. Il confronto con gli amministratori servira` per fare il punto sulla situazione e per coordinare gli interventi necessari. La Regione ha gia` stanziato un milione e 750 mila euro nel 2005, mentre, per il 2006, sta creando un ulteriore fondo di circa un milione e 600 mila euro, con le risorse regionali e nazionali disponibili. A Novafeltria, presso la Comunita` montana, dal 1 giugno 2006 ha anche istituito un Ufficio di collegamento (tecnico e amministrativo) per seguire gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico. All´incontro di oggi intervengono l´assessore regionale ai Lavori Pubblici e Difesa del Suolo, Gianluca Carrabs, il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Palmiro Ucchielli, il segretario del Bacino interregionale Conca Marecchia, Gianfranco Giovagnoli; il segretario dell´Autorita` di bacino regionale delle Marche, Mario Smargiasso; Pierpaolo Tiberi del coordinamento Protezione civile Marche; i sindaci dei Comuni di Novafeltria, Casteldelci, Maiolo, Talamello, Pennabilli, San Leo e Sant´agata Feltria, oltre ai rappresentanti della Comunita` montana. .  
   
   
REGIONE E NORMALE DI PISA, ACCORDO PER LA BIBLIOTECA  
 
 Firenze, 5 ottobre 2006 - La Regione Toscana cederà alla Normale di Pisa, con modalità in corso di definizione, la parte in suo possesso del secentesco Palazzo della Canonica di piazza dei Cavalieri. Lo annunciano oggi il vicepresidente Federico Gelli e il direttore della Normale Salvatore Settis. Il tema sarà ripreso lunedì 9 ottobre, in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi, presso il Palazzo della Carovana, sede della Normale, a cui sarà presente il vicepresidente del Consiglio e ministro per i beni e le attività culturali Francesco Rutelli oltre al sindaco di Pisa Paolo Fontanelli. L´acquisizione del Palazzo della Canonica, oltre ad ampliare il patrimonio storico e artistico immobiliare della Scuola, servirà a soddisfare le esigenze di ulteriore ampliamento della biblioteca, una delle più importanti a scaffale aperto in Italia e in Europa. Attualmente ospitata in tre palazzi storici - il Palazzo della Carovana, il Palazzo della Gherardesca e il Palazzo del Capitano - la biblioteca della Normale vanta un patrimonio di circa 800. 000 unità nell´ambito dell´Antichistica, Letteratura, Linguistica, Filosofia, Storia, Arte, Fisica e Matematica a cui si stanno aggiungendo nuovi nuclei nell´ambito della Chimica e della Biologia. La biblioteca, che è anche aperta al pubblico, vanta inoltre intere collezioni appartenute a personalità della cultura e della ricerca quali i fondi Delio Cantimori, Arnaldo Momigliano, Cesare Luporini, Vittore Branca, Eugenio Garin e Sebastiano Timpanaro. "Sono orgoglioso – afferma Gelli - che alla Regione Toscana sia offerta l´opportunità di mettere a disposizione la parte di nostra competenza di un edificio di così grande valore storico e artistico venendo incontro alle esigenze di un´istituzione come la Normale, con la sua eccezionale biblioteca, a disposizione non solo dell´universo normalista ma anche del pubblico. Sono convinto che nell´ambito del progetto di riorganizzazione del patrimonio immobiliare della Regione, questo bene non potrebbe avere destinazione migliore". Il Palazzo della Canonica, costruito tra la seconda metà del ´500 e gli inizi del ´600 e giudicato dalla Soprintendenza opera di interesse storico e artistico nazionale, è attualmente già sede del Laboratorio per l´Analisi, la Ricerca, la Tutela, la Tecnologia e l´Economia del patrimonio culturale (Lartte) oltre che di alcuni uffici amministrativi della Normale. "Ringrazio la Regione per averci dato modo di acquisire l´immobile più appropriato per garantire lo spazio ormai indispensabile a una biblioteca il cui sviluppo è parte integrante del programma culturale della Normale in quanto fonte imprescindibile di quell´intellettualità che essa punta a generare", ha detto il direttore Settis - "Coltivare il talento sarebbe opera assai difficile senza l´apporto di un simile patrimonio che, costruito in ormai quasi due secoli, si è costantemente e accuratamente accresciuto anche grazie ai generosi lasciti da parte dei più grandi uomini di cultura di tutti i tempi". .  
   
   
E´ ON LINE IL NUMERO DI OTTOBRE DI EFILES SCUOLA, MA QUANTO COSTI? LA SPESA PER IL SISTEMA SCOLASTICO È PARI AL 3,6 PER CENTO DEL PIL, IN LINEA CON IL RESTO D´EUROPA. MA I RISULTATI IN TERMINI DI PREPARAZIONE E NUMERO DI DIPLOMATI NON LO SONO. VIAGGIO TRA I BILANCI DEI SINGOLI ISTITUTI, TRA ENTRATE, POCHE, E SPESE, MOLTE  
 
Milano, 5 ottobre 2006 - Ci risiamo. Per nove milioni di studenti si è aperto un nuovo anno scolastico, ma tra i banchi aleggia già aria di bocciatura solenne. Non tanto per gli alunni, per i quali, in ogni ordine e grado, la bocciatura è ormai una rarità, ma per il sistema scolastico nel suo complesso. Snobbata dai governi di qualunque colore, umiliata da riforme proclamate a gran voce e mai realizzate, impoverita dalle inevitabili finanziarie, la scuola italiana è uscita malconcia anche dall’annuale indagine comparativa dell’istruzione nei paesi europei pubblicata dall’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. E dire che il settore impegna una parte consistente del bilancio del paese, che investe nella scuola, intesa come l’insieme di materne, elementari, medie e superiori, circa 45 miliardi di euro, il 3,6% del pil. Il problema, lo diciamo subito, è che il 96% di questi se ne va nel pagamento degli stipendi degli insegnanti, dei presidi, delle bidelle (pardon, operatrici scolastiche), delle segretarie. Così, a fronte di una spesa elevata i risultati sono assai modesti sia in termini di numero di diplomati sia per la qualità della formazione che, rilevata ogni tre anni con il sistema Pisa (Programme for international student assessment), colloca il nostro Paese agli ultimi posti in Europa. Ma quanto di questa situazione nazionale si riflette nella contabilità delle singole scuole? Quanti soldi hanno da investire i presidi per la formazione degli studenti e in che cosa li spendono? “Qui abbiamo più di mille studenti, divisi in cinquanta classi, otto sezioni di scientifico e due di classico”, spiega Mario Maestri, preside del Liceo Giulio Casiraghi di Cinisello Balsamo, vicino a Milano. “In proporzione a questi numeri lo Stato ci ha dato, nel 2005, circa 178mila euro. A questi bisogna aggiungere circa 3mila euro della Provincia e poco meno dal Comune”. In realtà lo Stato paga anche tutti gli stipendi del corpo docente e non, la Provincia, che è proprietaria dei muri, si fa carico delle spese di manutenzione della struttura, dalla luce al riscaldamento, mentre il Comune aiuta i diversi istituti agevolando alcune tassazioni, come quella sui rifiuti. Anche per questo motivo la Regione percorre, invece, altre strade e fa arrivare i fondi direttamente alle famiglie con i buoni scuola. “Tra le entrate del bilancio, poi, occorre ascrivere l’avanzo di amministrazione dell’anno precedente, nel nostro caso 180mila euro”, continua Maestri, “e il contributo dei privati. Noi ai nostri iscritti chiediamo, oltre alla tassa statale obbligatoria di 15 o 21 euro, un versamento di 120 euro all’anno e un extra per le iniziative speciali, come le gite scolastiche. Nel 2005 le entrate dei privati sono state vicine ai 300mila euro, quelle totali circa 660mila”. Potrebbero sembrare tanti, considerato che sulla singola scuola non pesano gli stipendi del personale, docente e non docente, né i costi di mantenimento, ma basta uno sguardo alla colonna delle “uscite” per capire che non è così. “Le spese sono divise a metà in due capitoli”, riassume Maestri. “Le attività, cioé tutto quello che riguarda il funzionamento amministrativo e didattico, e i progetti, cioè i viaggi di istruzione, le lezioni di recupero, il cineforum, il corso per la patente europea del computer. In totale spendiamo esattamente quanto abbiamo. D’altra parte si fa presto a fare i conti: se abbiamo 660mila euro per mille studenti possiamo spendere 660 euro all’anno per ognuno. Una gita scolastica, 20 ore di corso di recupero e il budget è finito…” Nel caso del Casiraghi, però, il bilancio, almeno, è in pareggio. “Non potrebbe essere altrimenti”, commenta Davide Maggi, docente di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche alla Bocconi. “Perché nella contabilità delle scuole non c’è spazio per attivo né passivo, al massimo ci sono avanzi o disavanzi di amministrazione. Quelle contenute nel piano annuale di un istituto sono solo informazioni di tipo finanziario, non economico, cioè considerano solo i soldi avuti e quelli spesi, senza chiedersi se sono stati spesi bene, se sono serviti, che ritorno c’è stato. Inoltre, non essendo comprese voci di spesa fondamentali come gli stipendi degli insegnanti o la manutenzione degli edifici, si capisce perché la contabilità di una scuola non sia per nulla indicativa dello stato di salute del sistema”. Il sistema dell’istruzione, dunque, appare malato nel suo complesso più di quanto non lo siano in realtà i singoli istituti, a dimostrazione che il bandolo della matassa è sempre più da cercare fuori dalle scuole, per esempio nel groviglio di questioni legate al corpo docente e non docente. Un esercito di oltre 1 milione e 100mila persone, molto più che in qualunque paese dell’Ue e molto più di qualunque azienda nazionale, all’interno del quale gli under 29 di ruolo sono solo il 2%, mentre gli over 50 il 49,8%. La professione, infatti, non attira chi ha ambizioni di carriera, non prevede progressioni di merito, ma solo di anzianità, è retribuita almeno il 15% in meno rispetto al resto d’Europa e prevede aumenti di stipendio tra l’inizio e la fine inferiori al 25%. Se chi sale in cattedra è incentivato così, come può esserlo chi siede sui banchi? http://www. Efiles. Unibocconi. It/ .  
   
   
GENOVA, UNIVERSITÀ : A CAMPI I NUOVI SPIN-OFF RICERCA UNIVERSITARIA E IMPRESE FINALMENTE VICINE  
 
Genova, 5 Ottobre 2006 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando riparte da Campi per cominciare a lavorare da subito al progetto dell´Università di Genova per favorire la creazione di spin-off e nuove imprese nate per mettere a frutto, sul mercato, la ricerca universitaria. " "Nel caso di Genova- ha affermato Burlando- crediamo si possa puntare all´insediamento dei nuovi spin-off di impresa nell´incubatore di Sviluppo Italia, a Campi, opportunamente ampliato, una realtà in funzione da diversi anni che ospita diverse realtà produttive ad alta tecnologia e che ha già sostenuto aziende oggi sui mercati". Per il vicepresidente e assessore all´innovazione tecnologica della Regione Liguria Massimiliano Costa il progetto "rafforza il sistema della ricerca ligure con l´obiettivo di mettere in rete tutti i sistemi di ricerca di cui l´Università è parte preponderante" Una ricerca applicata- prosegue Costa- che ha senso se poi trova sbocchi davvero nell´innovazione tecnologica per le imprese. Da qui la rilevanza del progetto, proprio per questo trasferimento dai soggetti protagonisti della ricerca scientifica alle aziende. Il sistema ligure di ricerca punta infatti a mettere in rete non solo le grandi eccellenze come il nascente Istituto Italiano di Tecnologia e il futuro villaggio tecnologico di Erzelli, ma anche tutto il sistema di ricerca di base universitario che dovrà essere trasformato in innovazione nel momento in cui si trasferisce alle realtà imprenditoriali. .  
   
   
APPROVATO IL PRIMO MODULO DEL PROGRAMMA ´URBINO CAPITALE MONDIALE DELL´UTOPIA´  
 
Ancona, 5 ottobre 2006 - La Giunta regionale ha approvato il primo modulo del programma di attivita` ´Urbino capitale mondiale dell´utopia´, inserito all´interno del Piano regionale per i beni e le attivita` culturali 2006 e finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale della citta` a cui il riconoscimento dell´Unesco attribuisce grandi responsabilita`, attraverso la creazione di percorsi urbani di fruizione culturale e turistica ispirati al tema dell´utopia. Per articolare i contenuti del progetto, il 21 aprile e il 12 maggio scorsi si sono svolti incontri con l´Amministrazione comunale di Urbino in seguito ai quali e` scaturito un primo modulo delle attivita` da realizzare per un importo pari a 100 mila euro. Il programma, in particolare, intende valorizzare il bene culturale ´Centro storico di Urbino´ attraverso due iniziative di alto valore culturale da svolgersi nel mese di ottobre 2006 e nel mese di aprile 2007. La prima iniziativa, denominata ´Parole in Gioco ´ tre giorni per parlare di parole´, intende fare del bene immateriale ´parola´ un momento di valorizzazione del bene culturale materiale ´Centro storico di Urbino´, articolandosi in un percorso di tre giorni di workshop, incontri con scrittori, laboratori spettacoli, proiezioni cinematografiche, tornei, letture letterarie al caffe` e reading. La seconda iniziativa consiste invece in una grande mostra di arte contemporanea che sara` allestita nei locali di Palazzo Odasi. Un evento che intende promuovere il colloquio e la comprensione tra saperi e linguaggi diversi, unendo esperienze artistiche del campo cinematografico, delle arti figurative, della musica e della letteratura. Nel mese di aprile 2007 sara` poi divulgata la carta di ´Urbino capitale mondiale dell´utopia´ che verra` ideata da un importante autore della letteratura mondiale. .  
   
   
GEORGE SMOOT, UN NOBEL VICINO ALLA SISSA CON PLANCK PROSEGUIRÀ LA RICERCA SULLA NASCITA DELL’UNIVERSO  
 
Trieste, 5 ottobre 2006 - Il conferimento del premio Nobel per la Fisica agli scienziati americani George Smoot e John Mather fa festeggiare anche la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Luigi Danese, vicedirettore della Sissa, e Carlo Baccigalupi, professore del settore di Astrofica della Scuola, da anni infatti collaborano con Smoot, professore di Fisica a Berkeley. Era il 1978 quando l´americano Smoot contattò Luigi Danese e Gianfranco De Zotti dopo aver letto un loro articolo sullo spettro della radiazione cosmica: nacque così una collaborazione al fine di condurre esperimenti da terra per indagare l´Universo primordiale. Proprio in quegli anni i due americani cominciarono a lavorare per la realizzazione del satellite Cobe, poi lanciato nello spazio nel 1989. Da allora, gli sforzi sperimentali per lo studio della radiazione cosmica si sono intensificati, con esperimenti da terra come Boomerang e con il satellite Wmap. E nel 2008 è previsto il lancio del satellite Planck, a cui l´Italia ha partecipato in misura notevole, assemblando lo strumento di bassa frequenza sotto la guida di Nazzareno Mandolesi e Marco Bersanelli. George Smoot ha contribuito alla nascita di questa idea e ne è tutt´ora parte importante. Se con i dati raccolti da Cobe i due Nobel hanno fornito le prove dello scenario ipotizzato dalla teoria del Big Bang, misurando la radiazione cosmica a microonde scoperta nel 1965, con Planck la comunità internazionale di astrofisici è pronta a indagare ulteriormente l´origine dell´Universo. E l´impresa vede Trieste tra i protagonisti. I dati raccolti dagli strumenti di bassa frequenza verranno analizzati proprio a Trieste, da un team composto da scienziati della Sissa, dell´Osservatorio astronomico (www. Sissa. It/planck) e degli altri istituti italiani coinvolti. Poi i dati verranno inviati a tutti i collaboratori nel mondo. «Trieste, oltre a Parigi e Cambridge, ospiterà il centro dati di Planck: Tpac (Trieste Planck Analysis Centre). Qui i dati verranno analizzati sotto la mia supervisione e quella di Andrea Zacchei dell´Osservatorio» illustra Carlo Baccigalupi, che dal 1999 è alla Sissa e contemporanetamente ha lavorato nel team di Smoot. «quando i dati pioveranno dal satellite, ci sarà richiesto uno sforzo massimo, possiamo ipotizzare fino al 2014» spiega il professor Danese. «E nel 2020 è plausibile che un premio Nobel possa essere assegnato per i risultati di Planck: allora anche Trieste sarà nel giro. Finora infatti le scoperte relative alla radiazione cosmica sono state attestate con i Nobel: nel 1978 a Penzias e Wilson che la scoprirono e ora a Smoot e Mather che hanno misurato le anisotropie e lo spettro, aprendo una "golden age" per la cosmologia». Studiare l´universo primordiale, ribadiscono gli scienziati della Sissa, è molto importante e non a caso Stephen Hawking definì la scoperta della radiazione cosmica di fondo come la più importante di tutti i tempi. «Con il satellite Planck ci aspettiamo di avere accesso alla geometria dell´Universo» commenta Baccigalupi «Di ottenere misure precise dei costituenti della materia e dell´energia oscura, che sembrerebbe essere responsabile dell´espansione accelerata dell´Universo. Sarà possibile fare previsioni prima inimmaginabili sulle primissime frazioni di secondo successive al Big Bang, corrispondenti a una frazione di secondo di 1 diviso 1 seguito da 35 zeri (10-35 secondi)». Con queste osservazioni astrofisiche e cosmologiche si potranno testare condizioni fisiche estreme, impossibili da riprodurre in laboratorio, spalancando quindi nuove porte della nostra conoscenza sull´Universo e sui principi fondamentali della fisica. «La Sissa - sottolinea Baccigalupi - è molto vicina a Smoot anche con il progetto quinquennale Long-term Space Astrophysics, finanziato dalla Nasa. George ne è il principal investigator». Ma com´è George Smoot? Danese, che conserva la lettera di referenza che Smoot gli inviò per elogiare Carlo Baccigalupi e sostenerne l´inserimento nello staff Sissa, lo definisce così: «Una personalità molto forte. Uno scienziato di grandissima classe a cui piace armeggiare con le antenne, molto aperto verso i giovani».