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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Dicembre 2006
ITALIANI A FAVORE DI UNA MAGGIORE INTEGRAZIONE DELL’UE I RISULTATI DELL’ULTIMO SONDAGGIO DI EUROBAROMETRO  
 
Bruxelles, 21 dicembre 2006 - I cittadini del Belpaese ritengono necessaria la Costituzione Ue e sostengono il processo di integrazione politica europea. Sono questi alcuni dei dati emersi nell’ultimo sondaggio Eurobarometro, che mette in luce anche la contrarietà degli italiani all’adesione della Turchia. E’ in calo l’immagine positiva delle istituzioni comunitarie, che però rimane al di sopra della media europea. I risultati dell’inchiesta per argomento: Gli italiani e l’Unione europea - Rimane alto il sostegno degli italiani all’integrazione politica dell’Unione europea. Secondo Eurobarometro il 58% degli intervistati è favorevole a un’ulteriore integrazione politica dell’Unione. L’immagine associata alle istituzioni europee rimane positiva per il 56% dei cittadini, anche se si registra un flessione rispetto alla scorsa primavera. Il dato rimane comunque al di sopra della media europea (46%). La maggioranza assoluta del campione continua a ritenere che l’appartenenza all’Ue rappresenti un bene per l’Italia (a considerarla negativamente è il 14%). Per la prima volta scende sotto il 50% la percentuale di chi ritiene che l’Italia avrebbe tratto benefici dalla sua appartenenza all’Unione europea (47%). Si tratta di un calo significativo soprattutto se paragonato al dato raccolto nella primavera del 2006, quando la stessa percentuale era del 54%. Le istituzioni comunitarie che ispirano maggiore fiducia sono il Parlamento europeo e la Commissione, che godono della fiducia della maggioranza assoluta del campione (rispettivamente 56% e 52%). Il 63% degli italiani si dice propenso all’Unione monetaria europea con una moneta unica, anche se i favorevoli sono in calo rispetto al 66% registrato la scorsa primavera. Nonostante l’ampio consenso registrato in Italia per l’euro, solo il 26% degli italiani ritiene di aver beneficiato della moneta unica, mentre il 69% dichiara di non aver avuto alcun vantaggio dall’euro. Integrazione europea - Circa tre italiani su quattro auspicano interventi congiunti per la politica estera e per la lotta al terrorismo. Il 70% degli intervistati dichiara di volere una politica estera europea e il 74% richiede una politica comune di difesa e di sicurezza. Quanto alle altre politiche, gli italiani sono in favore di interventi congiunti dell’Ue e degli Stati membri in materia di immigrazione (69%), energia (64%), lotta alla criminalità (64%), ricerca scientifica (63%), protezione dell’ambiente (57%), concorrenza (55%) e sostegno alle regioni con maggiori difficoltà economiche (51%). Costituzione - Il 69% degli italiani si dichiara favorevole alla Costituzione europea, ritenendola necessaria per il buon funzionamento delle istituzioni e per il miglioramento della democrazia, della trasparenza e delle problematiche sociali. Il 40% dei cittadini auspica una nuova negoziazione del Trattato costituzionale e il 37% è d’accordo con il completamento del processo di ratifica. Allargamento - Gli italiani si dichiarano anche favorevoli a un ulteriore allargamento dell’Ue ad altri paesi nei prossimi anni (47%) ma l’ampliamento delle frontiere dovrebbe interessare soltanto la Svizzera, la Norvegia e l’Islanda. Circa un italiano su due si dice invece contrario all’ingresso, deciso per il primo gennaio del 2007, dei due nuovi Stati membri (Bulgaria e Romania). Contro l’adesione bulgara si è pronunciato il 48% degli intervistati (a favore solo il 37%), mentre a schierarsi contro l’ingresso della Romania il 53% (a fronte di una percentuale di favorevoli che è del 33%). Il 60% del campione si oppone all’adesione della Turchia. Una percentuale in aumento rispetto al 57% registrato nell’ultimo sondaggio. Per il 64% degli italiani le differenze culturali tra l’Europa e la Turchia sono troppo grandi per consentire ad Ankara di entrare nell’Ue. .  
   
   
EUROPOL L´UFFICIO EUROPEO DI POLIZIA DIVENTERÀ UN’AGENZIA DELL´UE LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI SOSTITUIRE LA CONVENZIONE ISTITUTIVA CON UNA DECISIONE DEL CONSIGLIO  
 
 Bruxelles, 21 dicembre 2006 - L´ufficio europeo di polizia (Europol) sta per rinnovarsi. Perché Europol possa operare in un quadro normativo più flessibile, la Commissione propone di sostituire la convenzione del 26 luglio 1995 che lo aveva istituito con una decisione del Consiglio. Europol potrà quindi adempiere in modo più efficace la sua missione di assistenza agli Stati membri nella lotta contro il terrorismo, la criminalità organizzata e ogni forma grave di criminalità. Il vicepresidente Franco Frattini, responsabile del portafoglio giustizia, libertà e sicurezza ha dichiarato: "È ormai necessario adeguare la struttura e il mandato di Europol alle nuove sfide del terrorismo e della grande criminalità transnazionale. Occorre dotare l´Ufficio di un quadro normativo moderno che possa evolvere rapidamente secondo le necessità ". A tal fine, la proposta della Commissione estende il mandato di Europol a tutte le forme gravi di criminalità transnazionale e consentirà all´Ufficio di dare assistenza agli Stati membri affinché sia garantito il mantenimento dell´ordine pubblico nell´organizzazione di eventi di primo piano, come per esempio le partite di calcio internazionali. La proposta migliora inoltre il trattamento dei dati di cui dispone Europol, assicurando nel contempo un alto grado di protezione dei dati personali. Europol, la cui creazione era stata decisa dal trattato di Maastricht del 1992, è stato il primo organo di cooperazione di polizia a livello europeo. La convenzione istitutiva è stata integrata da tre protocolli dalla sua ratifica, diretti ad adattare i compiti di Europol. I tre protocolli non sono ancora entrati in vigore, non essendo stati ratificati da tutti gli Stati membri. Con la proposta, la Commissione intende trasformare Europol in un´agenzia dell´Unione, integrare le modifiche introdotte dai protocolli e tenere conto delle riflessioni sul futuro di Europol iniziate già nel 2001. La proposta estende il mandato di Europol a tutte le forme gravi di criminalità, che sia o meno organizzata, facilitando in particolare la lotta al terrorismo, al traffico di esseri umani, al narcotraffico, alla frode e alla cibercriminalità. Il testo comporta anche modifiche di natura sostanziale per rendere più efficace l´azione di Europol nell´ambito sia della repressione che della prevenzione della criminalità. La proposta permetterà inoltre a Europol di avvalersi di nuovi strumenti per il trattamento dei dati, in aggiunta al sistema di informazione Europol e agli archivi di lavoro per fini di analisi, creando per esempio banche dati ad hoc sui siti Internet a rischio. Il finanziamento di Europol a carico del bilancio comunitario e l´applicazione al personale dello statuto dei funzionari dell´Unione sono una logica conseguenza delle disposizioni del trattato. Questa evoluzione semplificherà il funzionamento dell´agenzia ed è introdotto un periodo di transizione flessibile verso il nuovo statuto. Sono previsti un´informazione e un ruolo rafforzato del Parlamento europeo. La struttura generale di Europol resta nel complesso immutata: sede all´Aia, unità nazionali negli Stati membri e sistema di ufficiali di collegamento distaccati. Il quadro finanziario 2007-2013 prevede già il finanziamento del bilancio di Europol a partire dal 2010 (82 milioni di euro per il primo anno). .  
   
   
UE: DAL 1° GENNAIO TRE NUOVE LINGUE UFFICIALI BULGARO, RUMENO E GAELICO SI AGGIUNGONO ALLE 20 LINGUE UFFICIALI  
 
Bruxelles, 21 dicembre 2006 - Fra meno di due settimane l´Unione europea avrà 23 lingue ufficiali allorché la Bulgaria e la Romania entreranno nell´Ue e il gaelico irlandese diventerà una lingua ufficiale. Per essere pronta ad affrontare questa nuova sfida la Commissione europea ha adottato oggi una strategia che guiderà le sue attività di traduzione di testi scritti per il 2007 e oltre. Questa strategia è volta a meglio identificare il fabbisogno di traduzione e i fornitori, e fa del multilinguismo un elemento chiave del policy-making e della pianificazione da parte della Commissione. I preparativi in Bulgaria e in Romania per assicurare la disponibilità di traduttori e interpreti per le istituzioni dell´Ue sono ad uno stadio avanzato. Commentando l´imminente allargamento Ján Figeľ, Commissario europeo responsabile di Istruzione, formazione, cultura e multilinguismo, ha affermato: "La diversità delle lingue costituisce la nostra ricchezza comune e la promozione di questa diversità è una priorità chiara della Commissione europea. L´anno prossimo segnerà il 50° anniversario del trattato di Roma, ma sarà anche una celebrazione del multilinguismo che è stato uno dei principi chiave dell´Unione fin dalla sua fondazione. " Ed ha continuato: “Ora che l´Ue sta per avere 3 nuove lingue ufficiali desidero dare il benvenuto al mio futuro collega, Leonard Orban, che sarà il Commissario responsabile del multilinguismo a partire dal 1° gennaio”. Per prepararsi all´allargamento la Direzione generale Traduzione (Dgt), che assicura le traduzioni scritte e la Direzione generale Interpretazione (Scic), che assicura le attività di interpretazione per le riunioni e organizza le conferenze, hanno adottato diverse misure preparatorie. Per quanto concerne la traduzione, una di queste misure consiste nel reclutare personale con sufficiente anticipo per assicurare che esso sia operativo nelle nuove lingue sin da primo giorno dell´adesione. Nella Dgt i primi traduttori bulgari e romeni sono stati reclutati con contratto a tempo determinato sin dal gennaio 2006 per preparare l´infrastruttura e gli strumenti di traduzione. In seguito a un´ulteriore selezione di personale temporaneo si disporrà di circa 40 traduttori bulgari e 40 romeni che lavoreranno a Bruxelles e a Lussemburgo come anche nelle sezioni distaccate della Dgt a Sofia e a Bucarest. In linea con la nuova strategia della traduzione, la traduzione effettuata all´interno dell´istituzione verrà supportata facendo ricorso a risorse esterne. La Dgt disporrà di un serbatoio di circa 50 traduttori o agenzie freelance per il bulgaro e altrettanti per il romeno per aiutarla a gestire il carico di lavoro laddove necessario. La traduzione irlandese prenderà il via nella Dgt con un organico di cinque traduttori. In virtù di una deroga proposta dalle autorità irlandesi nel 2005, per un periodo di cinque anni si tradurranno in irlandese soltanto i regolamenti adottati congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio in base alla procedura di codecisione e gli scambi di lettere con il pubblico. Per quanto concerne il maltese, una deroga triennale relativa alla traduzione di testi verso il maltese scadrà il 1° maggio 2007. A decorrere da quella data la traduzione della lingua maltese sarà fornita conformemente ai principi della nuova strategia adottata oggi, vale a dire alla stregua di qualsiasi altra lingua dell´Ue non soggetta a deroga. L´esperienza maturata in occasione dell´allargamento del 2004 è servita per pianificare la preparazione dell´imminente allargamento. La nuova strategia della traduzione adottata oggi dalla Commissione è stata anche sviluppata sulla base delle conclusioni tratte dall´attuazione del Piano d´azione adottato dalla Commissione nel 2004 e confermato nel 2005. A quell´epoca era necessario riuscire a tenere sotto controllo la domanda di traduzione in continuo aumento in modo da garantire il multilinguismo nelle comunicazioni scritte della Commissione. Le misure introdottoe allora — prioritizzazione tra documenti essenziali e non essenziali e restrizioni sulla lunghezza dei documenti — sono ancor oggi elementi fondamentali della nuova strategia della traduzione. Sono stati però introdotti nuovi elementi per soddisfare le esigenze del multilinguismo in futuro. Sono questi nuovi elementi — l´incorporazione delle tematiche linguistiche nel policy-making della Commissione, la traduzione web, il bilanciamento della traduzione interna ed esterna e una più stretta cooperazione tra le istituzioni dell´Ue — che rendono la nuova strategia sostenibile, capace di adattarsi a diversi livelli di domanda, efficiente rispetto ai costi, e in grado di integrare nuove lingue ufficiali garantendo nel contempo i più elevati standard qualitativi. Per il 2007, il costo della traduzione alla Commissione è stimato a circa 302 milioni di Euro. Questo corrisponde a un costo annuale di circa 0,63 Euro per ciascun cittadino. L´introduzione di tre nuove lingue ufficiali non comporterà un aumento del costo per i cittadini grazie alla nuova strategia della traduzione. Nel 2006 il costo complessivo della traduzione in tutte le istituzione dell´Ue è stimato a 800 milioni di Euro. I preparativi per quanto concerne il capitolo dell´interpretazione sono in fase avanzata dopo più di dieci anni in cui la Commissione ha contribuito ad attività di formazione in Bulgaria e Romania. La Dg Interpretazione dispone ora di 3 interpreti bulgari e 3 romeni reclutati quali agenti temporanei a partire dal gennaio 2006. Altri 6 interpreti per ciascuna lingua hanno un contratto a tempo determinato con il Parlamento europeo. I primi concorsi pubblici per interpreti delle due lingue saranno completati prima della fine del 2006. Al momento dell´adesione, i servizi di interpretazione dell´Ue avranno accesso a un ulteriore serbatoio di interpreti freelance accreditati, 39 per il bulgaro e 42 per il romeno, un bel numero se lo si confronta al numero medio di interpreti disponibili in occasione dell´allargamento del 2004. La Dg Interpretazione sarà preparata ad interpretare dal gaelico irlandese per coprire la domanda limitata prevista nelle istituzioni cui fornisce i suoi servizi una volta che saranno disponibili gli interpreti richiesti, probabilmente entro l´estate del 2007. Attualmente, non ci sono praticamente interpreti disponibili in grado di lavorare a partire dall´irlandese. Il servizio di interpretazione della Commissione, che opera in collaborazione con quello del Parlamento europeo, ha predisposto una serie di misure per aiutare l´Irlanda a formare interpreti per le istituzioni. Tre interpreti che già fanno parte dei ruoli delle istituzioni e un interprete freelance accreditato si stanno preparando attualmente ad aggiungere l´irlandese alla loro combinazione di lingue. Il costo totale dell´interpretazione presso le istituzioni dell´Ue è stato di circa 190 milioni di euro nel 2005, pari a un costo annuale di 0,42 euro per cittadino. Il costo dell´interpretazione per cittadino non dovrebbe aumentare con l´adesione della Bulgaria e della Romania e con l´aggiunta dell´irlandese. Il costo totale della traduzione e dell´interpretazione presso tutte le istituzioni dell´Ue è inferiore a 1% del bilancio totale dell´Ue. . .  
   
   
SVILUPPI VERSO L´ISTITUZIONE DI UN NUMERO UNICO PER SEGNALARE I BAMBINI SCOMPARSI NELL´UNIONE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 21 dicembre 2006 - Nel corso di una riunione straordinaria convocata dalla Commissione, un comitato formato da rappresentanti degli Stati membri ha approvato ieri una iniziativa della Commissione intesa a riservare in tutti gli Stati membri dell´Unione numeri verdi comuni a servizi aventi una funzione sociale. Ciò significa in particolare che il numero 116000 sarà utilizzato per le linee telefoniche riservate alla segnalazione di minori scomparsi. Gli Stati membri sono invitati ad attuare quanto prima questa fondamentale iniziativa per i diritti dei bambini. "L´istituzione di un numero unico per segnalare i bambini scomparsi costituisce un esempio concreto dell´importanza che l´Ue accorda alla tutela dei diritti dei minori. " ha detto Viviane Reding, commissario incaricato della Società dell´informazione e dei media. "Invito pertanto tutti gli Stati membri dell´Ue a dare una rapida attuazione alla "iniziativa 116´´. La sicurezza dei nostri bambini non consente ritardi ". Grazie alla "iniziativa 116" della Commissione sarà possibile riservare un unico numero allo stesso servizio in tutta Europa. I servizi forniti tramite i numeri verdi che iniziano con 116 vanno a beneficio dei cittadini, aiutando chi si trova in difficoltà oppure contribuendo al benessere o alla sicurezza generale. In diversi paesi dell´Ue esistono linee telefoniche dirette utilizzabili dai genitori per segnalare bambini scomparsi, ma attualmente i loro numeri variano da uno Stato all´altro. L´istituzione di una linea diretta con un numero comune, 116000, sarà molto utile per i genitori in caso di scomparsa dei figli durante un viaggio o le vacanze in un altro paese europeo. Il progetto di decisione della Commissione, che prevede di riservare in Europa i numeri che iniziano con 116 a servizi armonizzati aventi una funzione sociale, è stato oggi approvato dal Comitato delle comunicazioni, un gruppo di esperti formato da rappresentanti degli Stati membri. L´approvazione del comitato apre la via all´adozione da parte della Commissione di tale decisione, che sarà vincolante per gli Stati membri, ad inizio 2007. L´11 dicembre 2006, in occasione della riunione del Consiglio "Telecomunicazioni" il commissario Reding aveva chiesto l´aiuto di tutti i ministri per effettuare rapidi progressi su tale proposta della Commissione (cfr. Memo/06/476). All´inizio del prossimo anno sarà lanciato un invito pubblico al fine di identificare altri servizi che possono beneficiare dei numeri 116. . . . .  
   
   
CONVEGNO SVIM: UN PONTE TRA EUROPA E TERRITORIO ALZARE LA QUALITA´ DELLA PROGETTAZIONE, IN UN CONTESTO DI GOVERNANCE  
 
 Ancona, 21 dicembre 2006 - Stiamo vivendo una dimensione internazionale, con una crescente apertura verso il mondo in ogni settore. Cio` comporta politiche, modalita`, metodi nuovi, per accompagnare questo processo. Soprattutto, serve, capacita` progettuale. Cosi` il presidente Gian Mario Spacca, in apertura del Convegno Svim. Le politiche e le risorse europee - ha detto - possono rendere concreti i nostri obiettivi, sia quelle che arrivano nelle Marche con i fondi Ue, sia quelle che si possono attivare attraverso le iniziative europee in diversi campi, dall´economia, al sociale, all´ambiente, ai servizi. Si sono aperte, ad esempio, innovative linee di credito con la Bei, che consentono di reperire risorse per l´ammodernamento di infrastrutture idriche regionali (progetti gia` presentati dai Comuni per 116 mln di euro) e il cofinanziamento, sempre Bei, per la qualificazione delle strutture ricettive regionali. Spacca ha detto che con la Svim, si conta di realizzare un´azione di sostegno progettuale, per attrarre le risorse europee che sono ´libere´, non vincolate ai territori, ma a disposizione per i progetti migliori. E, per alzare la qualita` dei progetti, e` interessante la costituzione di un laboratorio di progettazione. Cosi` pure chiediamo alla Svim di aiutarci a migliorare l´utilizzazione delle risorse dei diversi Fondi europei. Spacca ha ricordato che per affrontare il nuovo periodo di programmazione 2007-2013, ´ci siamo dotati di un Documento Strategico per fornire un unico quadro di riferimento programmatico per riportare a coerenza gli interventi settoriali. Fears (fondo europeo per l´agricoltura e lo sviluppo rurale), Fesr (sviluppo regionale), Fse (fondo per il lavoro e la formazione), Fep (pesca): il complesso delle risorse e` di oltre 1033 meuro, a cui se ne aggiungono altri 169 meuro del fondo per le aree sottoutilizzate. L´attivita` negoziale della Regione ha portato, per il prossimo periodo di programmazione, a risultati positivi: in un difficile quadro finanziario, dovuto anche all´allargamento dell´Ue, le Marche sono risultate la Regione che ha incrementato maggiormente le proprie risorse (+ 6 meuro), rispetto al sessennio precedente, mentre 17 Regioni su 20 hanno ridotto consistentemente le proprie disponibilita`, con un taglio medio del 6%. Il percorso indicato da Spacca comporta una forte azione sinergica con il territorio, le istituzioni, i protagonisti dello sviluppo, le Universita` e gli istituti di ricerca, in modo che, si realizzi una vera governance: si supera la logica della concertazione per alzare la qualita` della progettazione, a cui tutti devono concorrere. .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 21 dicembre 2006 - Il Mef ha disposto per il giorno 27 dicembre 2006, con regolamento 2 gennaio 2007, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 9. 500 29. 06. 2007 178
E´ da tener presente che il 29 dicembre 2006 vengono a scadere Bot per 10. 450 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 27 dicembre 2006, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 28 dicembre 2006. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell´asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 28 dicembre 2006. La circolazione dei Bot al 15 dicembre 2006 era pari a 135. 730 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 243 giorni, 2. 500 milioni di euro trimestrali, 54. 230 milioni di euro semestrali e 76. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 21 dicembre 2006 - Il Mef dispone, per il giorno 27 dicembre 2006, con regolamento 2 gennaio 2007, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 2 gennaio 2007; prima tranche scadenza : 31 dicembre 2008 importo nominale dell´emissione : 3. 500 milioni di euro A decorrere dalla presente emissione, i prezzi delle offerte indicati dagli operatori devono variare dell´importo minimo di un millesimo di euro, per assicurare un più puntuale allineamento ai corsi di mercato. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 22 dicembre 2006; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00del giorno 27 dicembre 2006; - regolamento sottoscrizione: il giorno 2 gennaio 2007. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 25% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
BANCHE: ABI, PRESENTATO IL RAPPORTO ANNUALE ABI: BILANCIO POSITIVO PER I LIVELLI OCCUPAZIONALI (CON PIÙ GIOVANI, DONNE E LAUREATI), MA LA CONCORRENZA INTERNAZIONALE IMPONE PIÙ ATTENZIONE SULLA STABILITÀ DEI COSTI. PER CORRADO FAISSOLA: “BISOGNA ESSERE PROTAGONISTI NEL MERCATO EUROPEO”. IL RUOLO DEL “FONDO ESUBERI”  
 
Roma, 21 dicembre 2006 - Bilancio positivo per l’occupazione in banca: il settore ha registrato nel 2005 una sostanziale stabilità del numero degli occupati (-0,1% sul 2004), un ulteriore incremento della qualità del lavoro grazie alla crescita dei dipendenti che hanno una laurea (26% del totale), e un aumento del personale femminile (39,3% a fine 2005 e un avvicinamento costante ai colleghi uomini che negli ultimi 8 anni sono passati dal 68,9 al 60,7%). I dati emergono dalla quattordicesima edizione del Rapporto Abi 2006 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria, introdotto oggi a Roma dal Presidente, Corrado Faissola. Un’approfondita analisi sui processi e le strutture di costo, sulla produttività aziendale e le relazioni sindacali alla luce della nuova fase di ristrutturazione organizzativa che sta interessando le principali banche italiane ed europee. Di fronte ad uno scenario concorrenziale in cui è necessario rafforzare il proprio grado di competitività, emerge che il costo medio per dipendente nella banche italiane è cresciuto del 3,8%, quindi più del tasso di inflazione registrato nel corso dell’anno (anche per effetto dell’ultimo rinnovo contrattuale che ha previsto incrementi retribuitivi relativi al 2004, e la copertura del gap inflazionistico 2002-2003). Un’accelerazione – si legge nel Rapporto – che appare preoccupante alla luce dei probabili effetti che seguiranno l’ingresso, sul mercato nazionale, di importanti banche straniere. È proprio infatti nel confronto con l’Europa che, nonostante una progressiva riduzione, si segnala ancora un divario, in termini di incidenza, del costo del lavoro sia sui costi operativi che sul margine di intermediazione. I principali dati evidenziano che il rapporto del costo del lavoro sui costi operativi in Italia (64%) supera di 2 punti percentuali quello della media europea a 26 Paesi (62%), mentre la Germania si attesta al 61%, la Gran Bretagna al 59%, insieme all’Olanda, e la Francia al 58%. Il rapporto del costo del lavoro sul margine di intermediazione è pari al 41% rispetto al 35% della media europea: una differenza che sale a 6,3 punti percentuali se confrontata con i 5 principali mercati bancari europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Spagna). È indispensabile – continua il Rapporto – che il sistema bancario italiano prosegua in quel quadro di stabilità dei costi che gli ha consentito nell’ultimo decennio di ristrutturarsi, recuperare redditività, consolidare il proprio patrimonio e lanciarsi nella sfida globale. “La capacità di cogliere la sfida della concorrenza in questi mesi – ha dichiarato Faissola – deriva dal consolidamento e dalla ristrutturazione radicale operata nel settore dagli anni ’90. Ora dobbiamo saper raccogliere i frutti muovendoci da protagonisti nel mercato europeo che è sempre più il nostro riferimento principale per beni e servizi. Le basi di questo nuovo slancio – ha proseguito – stanno nel proseguire su un governo attento dei costi, sull’ampliamento della gamma di servizi alla clientela, sullo sviluppo di processi produttivi ad elevato contenuto tecnologico”. La nuova stagione in atto delle aggregazioni riporta in primo piano il ruolo del “Fondo di solidarietà del settore del credito”: uno strumento di grande utilità per gestire efficacemente e in modo non conflittuale le prevedibili esigenze di riorganizzazione aziendale. Uno strumento, però, molto oneroso che le banche pagano in proprio e che si è reso necessario per via dell’esclusione delle banche, ormai da decenni, dal sistema pubblico degli ammortizzatori sociali. Il Rapporto, introdotto dal Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, è stato presentato da Giancarlo Durante, Direttore centrale Abi – Responsabile Area Sindacale e del Lavoro, e da Luigi Prosperetti, Ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Milano. Sono intervenuti Adalberto Alberici, Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari, Università degli Studi di Milano Sda – Bocconi, e Carlo Dell’aringa, Ordinario di Economia Politica all’Università Cattolica di Milano. .  
   
   
UNICREDIT: BANK AUSTRIA CREDITANSTALT SIGLA UN ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DEL BROKER RUSSO ATON  
 
 Milano, 21 dicembre 2006 - Unicredit annuncia che la controllata Bank Austria Creditanstalt (Ba-ca) ha sottoscritto ieri un accordo finalizzato all’acquisizione delle attività del broker russo Aton Capital svolte con clientela istituzionale per un importo di Us$424 milioni. Aton Capital si posiziona fra le cinque principali banche di investimento in Russia. Con circa 275 dipendenti la società, partecipata dai soci fondatori e dal management, opera attualmente a Mosca, Londra, New York, Francoforte e Cipro sia sui mercati azionari e del reddito fisso sia nella consulenza finanziaria. Il perfezionamento dell’operazione è subordinato, inter alia, alle autorizzazioni dei competenti organi di vigilanza. La Aton-line discount brokerage e le attività di asset management che fanno capo ad Aton non sono oggetto della transazione e rimarranno interamente possedute da Aton Capital Group. .  
   
   
CONVERSIONE OBBLIGATORIA DELLE AZIONI DI RISPARMIO IN AZIONI ORDINARIE BANCA NAZIONALE DEL LAVORO S.P.A. E INFORMAZIONI RELATIVE ALL’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI RECESSO  
 
 Roma, 21 dicembre 2006 - Banca Nazionale del Lavoro S. P. A. Comunica che il Tribunale di Roma ha respinto, con provvedimento depositato ieri, il ricorso proposto dal rappresentante comune degli azionisti di risparmio volto ad ottenere l’inibizione della conversione obbligatoria alla pari delle azioni di risparmio in azioni ordinarie non quotate. Pertanto, in conformità a quanto comunicato lo scorso 15 dicembre, la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio avrà luogo a far tempo dalla data odierna. La conversione sarà effettuata, per il tramite di Monte Titoli S. P. A. , senza oneri e/o spese a carico degli azionisti. .  
   
   
FITCH CONFERMA IL RATING DI BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA AD ‘A-’ CON “OUTLOOK STABILE”  
 
Modena, 21 dicembre 2006 - La Banca popolare dell’Emilia Romagna comunica che ieri, 20 December 2006, l’agenzia di rating Fitch ha confermato il rating di lungo termine ad ‘A-“, di breve termine a ‘F2’, “Individual” a ‘B/c’ e “Support” a ‘3’. L’outlook permane “Stabile”. Fitch rileva che la forte presenza locale di Bper nelle aree nelle quali opera, le ha permesso di conseguire un elevato volume di depositi a basso costo e di generare importanti redditi dall’attività bancaria tradizionale. Rileva altresì che la banca sta continuando nello sviluppo del suo piano di riorganizzazione a livello di Gruppo, al fine di ridurre i costi ed evitare duplicazioni di attività. Ciò ha determinato un miglioramento nel controllo dei costi ed una continua e stabile crescita della redditività. Il rating della banca potrebbe quindi essere positivamente influenzato dal mantenimento di tale elevata redditività e da ancor più rigidi controlli a livello di gruppo, dal momento che le società controllate stanno mantenendo un relativo ampio margine di indipendenza. Viene rilevato altresì che i ratings riflettono il rischio relativo al portafoglio prestiti del gruppo Bper che si presenta ancora rilevante. Alla fine di Giugno 2006, i crediti dubbi netti rappresentavano ancora una percentuale relativamente elevata del patrimonio netto. Le banche controllate operano in regioni dove l’economia non è cresciuta tanto quanto in Emilia Romagna, l’area storica dove opera la casa madre. I miglioramenti riscontrati nell’erogazione di nuovo credito, determinati dalle più severe procedure di erogazione adottate dalle controllate in coerenza con la capogruppo, restano quindi controbilanciati da una bassa crescita economica in alcune delle regioni dove il gruppo Bper è presente. La capitalizzazione di Bper risulta adeguata, anche in seguito all’aumento di capitale completato nei giorni scorsi, che dovrebbe portare l’indice Tier 1 (totalmente “core”) a quasi il 7. 5% dal 6. 3% di fine 2005. .  
   
   
BANCA POPOLARE DELL´EMILIA ROMAGNA AUMENTO DI CAPITALE RISULTATI DELL´OFFERTA DEI DIRITTI DI OPZIONE NON ESERCITATI.  
 
Modena, 21 dicembre 2006 - Banca Popolare dell’ Emilia Romagna conferma che al termine del periodo di offerta in Borsa i diritti non esercitati, corrispondenti a n. 154. 571 nuove azioni ed a n. 146. 755 nuove obbligazioni convertibili subordinate, erano stati, nell´asta svoltasi nella giornata dell´11 dicembre scorso, interamente acquistati dal pubblico. Il versamento a liberazione delle corrispondenti nuove azioni ed obbligazioni è stato effettuato, come stabilito, con valuta 18 dicembre 2006. Al termine dell´operazione di aumento del capitale risultano così emesse n. 15. 724. 985 nuove azioni aventi godimento 1° dicembre 2006. Il capitale sociale della Banca si è pertanto rideterminato in complessivi Euro 749. 132. 754 rappresentato da n. 249. 710. 918 azioni da nominali Euro 3 cadauna. E´ stato inoltre emesso in via definitiva il prestito obbligazionario convertibile subordinato "Banca popolare dell´Emilia Romagna 3,70% 2006-2012" per l´importo complessivo di Euro 205. 854. 240, rappresentato da n. 12. 865. 890 obbligazioni convertibili da nominali Euro 16 cadauna. Per effetto degli arrotondamenti sono state emesse n. 2 azioni e n. 7 obbligazioni in meno, rispetto a quanto previsto, come limite massimo, dall´Assemblea dei Soci del 20 maggio 2006. .  
   
   
CINQUE GRANDI GRUPPI BANCARI ITALIANI HANNO SCELTO LA NUOVA PROCEDURA “RILEVAZIONI MARKET ABUSE” SVILUPPATA DA CAD IT  
 
Verona, 21 dicembre 2006 Cad It, annuncia la vendita della nuova procedura “Rilevazioni M. A. (Market Abuse)” presso cinque grandi istituti bancari italiani, e stima che l’impatto complessivo, rispetto al totale dei ricavi consolidati 2006, sarà di poco inferiore al 2%. Grazie a queste importanti referenze, il Gruppo Cad It intende proseguire la commercializzazione del prodotto presso le altre Istituzioni Finanziarie italiane. La procedura “Rilevazioni M. A. (Market Abuse)” realizzata da Cad It consente alle Banche, alle Sim e alle Sgr, di individuare le operazioni sospette di manipolazione del mercato (Market Abuse) e le possibili operazioni di abuso di informazioni privilegiate (Insider Trading), secondo le disposizioni normative di Consob e Cesr (Comittee of European Securities Regulators). “Rilevazioni M. A. ” è interfacciata con la procedura Area Finanza di Cad It, leader di mercato nel mondo bancario italiano per la gestione delle operazioni in strumenti finanziari, ma può anche essere installata presso banche, Sim ed Sgr che non siano dotate del software Cad It. I gruppi bancari che hanno scelto “Rilevazioni M. A. ”, utilizzeranno la procedura non solo per le banche retail, ma anche per i broker e le Sgr del gruppo, a testimonianza della flessibilità del prodotto, sia in termini tecnologici, sia in termini di adattabilità a diversi tipi di operatività sui mercati nazionali ed esteri. “Rilevazioni M. A. ”, come tutte le procedure realizzate da Cad It, è stata concepita in ottica multipiattaforma, multiistituto e multilingua per poter consentire ai clienti di Cad It la massima flessibilità della scelta. . .  
   
   
BANCA PATRIMONI APRE A CUNEO E A NAPOLI E PUNTA A CRESCERE ANCORA IN TUTTA ITALIA CON QUESTE NUOVE APERTURE IL NUMERO DELLE AGENZIE PRESENTI IN ITALIA SALE A 11 UNITÀ.  
 
Torino, 21 Dicembre 2006 – Hanno aperto nei giorni scorsi due nuove succursali di Banca Patrimoni (la banca Private del Gruppo Banca Sella) con sede a Cuneo e Napoli, rispettivamente in piazza Galimberti 15 e in via Filangeri 36. Banca Patrimoni nasce nel Gennaio 2005 dalla fusione di Gestnord Intermediazione Sim e Sella Investimenti Banca (due realtà interne al Gruppo Banca Sella) e attualmente gestisce un patrimonio di 1,1 miliardi di euro e ha una raccolta totale di quasi 2,8 miliardi, di cui 400 milioni dagli istituzionali. “Il target 2007 – afferma il Vice Presidente Massimo Coppa - è una crescita del 5% sia sul gestito sia sulla raccolta. Una crescita tutta concentrata lungo la Penisola per cui prevediamo ulteriori aperture sul territorio nazionale: arriveremo a 15 succursali , con presenza nei maggiori capoluoghi di regione. Per ora non è prevista alcuna apertura di struttura all´estero”. Con queste nuove aperture il numero delle succursali di Banca Patrimoni presenti in Italia sale a 11 unità: le altre sedi si trovano Torino (sede legale e succursale) Asti, Milano, Genova, Treviso, Bologna, Roma, Ventimiglia a cui si aggiungono 21 uffici di promozione finanziaria. Banca Patrimoni conta 168 dipendenti e 177 promotori. Nei giorni scorsi, intanto, presso la sede bolognese di Banca Patrimoni di via Farini 11 è stato offerto un rinfresco dedicato ai clienti durante il quale, alla presenza del Presidente del Gruppo Banca Sella, Dott. Maurizio Sella, sono stati presentati i nuovi private bankers che andranno a potenziare l’organigramma bolognese di Banca Patrimoni. “Puntiamo a crescere ancora – aggiunge Coppa – facendo leva sui nostri punti di forza: la personalizzazione del servizio, la professionalità, la discrezione e la riservatezza; ma anche la dimensione medio piccola (a ‘misura d´uomo’), l´indipendenza, le buone performance e l´assistenza al cliente su problematiche fiscali, successorie e immobiliari. Riteniamo comunque che il nostro principale punto di forza sia proprio nell´unicità del nostro business”. .  
   
   
JOLLY HOTELS S.P.A.: APPROVA LA PROPOSTA DI CONVERSIONE OBBLIGATORIA DELLE AZIONI DI RISPARMIO CONVERTIBILI IN AZIONI ORDINARIE GABRIELE BURGIO NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
 Milano, 21 dicembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre all’esame e all’approvazione dell’Assemblea straordinaria degli azionisti della Società e, per quanto di propria competenza, della Assemblea speciale degli azionisti di risparmio la proposta di conversione obbligatoria delle azioni di risparmio di Jolly Hotels S. P. A. In azioni ordinarie, aventi godimento identico a quello delle azioni ordinarie in circolazione, alla pari e senza conguaglio. Ciò al fine di semplificare la struttura del capitale sociale, mediante la riduzione ad una sola categoria di azioni e, conseguentemente, di ottenere benefici in termini di risparmio di costi di gestione societaria, con particolare riferimento ai costi correlati all’esistenza della categoria delle azioni di risparmio. La conversione obbligatoria, inoltre, intende offrire ai titolari delle azioni di risparmio convertibili attualmente in circolazione l’opportunità di partecipare ed aderire all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria che, come annunciato al mercato nei comunicati stampa congiunti di Nh Italia S. R. L. , Joker Partecipazioni S. R. L. E Banca Intesa S. P. A. Diffusi in data 11 novembre e 29 novembre 2006 ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. 58/1998, sarà promossa da Grande Jolly S. R. L. (anche per conto di Nh Italia S. R. L. , Joker Partecipazioni S. R. L. E Banca Intesa S. P. A. ) sulle residue azioni ordinarie Jolly Hotels (per tali intendendosi le azioni ordinarie Jolly Hotels non possedute dai predetti soggetti). Infatti, tenuto conto che l’offerta pubblica di acquisto è stata annunciata al mercato successivamente alla chiusura del periodo di conversione facoltativa delle azioni di risparmio in azioni ordinarie della Società e che Grande Jolly S. R. L. , ove ne ricorrano le condizioni, promuoverà un’offerta pubblica di acquisto residuale, finalizzata alla revoca della quotazione delle azioni della Società, si ritiene opportuno dare la possibilità a tutti gli azionisti di risparmio di poter aderire all’offerta pubblica di acquisto medesima. A tale effetto il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre un rapporto di conversione 1:1, senza conguaglio, ed il valore di liquidazione delle azioni di risparmio degli azionisti che esercitino il diritto di recesso ai sensi dell’art. 2437, comma 1, lettera g) del codice civile nell’importo di Euro 21,50, ritenendo che tale valore, per le metodologie di calcolo applicate nella sua determinazione, tiene conto della valutazione di tutti i parametri (consistenza patrimoniale della società e delle sue prospettive reddituali, nonché dell’eventuale valore di mercato delle azioni) indicati dall’art. 2437-ter, comma 2 del codice civile. In conseguenza delle determinazioni assunte, il Consiglio ha dato mandato al Presidente di: - convocare l’Assemblea straordinaria per il giorno 22 gennaio 2007 alle ore 12,00 in Milano, largo Augusto n. 10 presso il Jolly Hotel President, in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 23 gennaio 2007, stessi ora e luogo, in seconda convocazione, con il seguente Ordine del giorno: “Proposta di conversione obbligatoria, alla pari, delle azioni di risparmio in circolazione in azioni ordinarie. Conseguenti modifiche degli articoli 5, 26, 29 e abrogazione dell’art. 6 dello Statuto sociale, con rinumerazione degli articoli dello Statuto sociale successivi all’articolo 5. Delibere inerenti e conseguenti. ”; - convocare l’Assemblea speciale degli azionisti di risparmio per il giorno 22 gennaio 2007 alle ore 13,00 e comunque al termine dell’assemblea straordinaria, in Milano, largo Augusto n. 10 presso il Jolly Hotel President, in prima convocazione e, occorrendo, per i giorni 23 gennaio 2007 e 24 gennaio 2007, stessi luogo ed ora, rispettivamente in seconda e terza convocazione, per deliberare sul seguente ordine del giorno: “Proposta di approvazione, per quanto di propria competenza, della conversione obbligatoria, alla pari, delle azioni di risparmio in circolazione in azioni ordinarie. Conseguenti modifiche degli articoli 5, 26, 29 e abrogazione dell’art. 6 dello Statuto sociale, con rinumerazione degli articoli dello Statuto sociale successivi all’articolo 5. Delibere inerenti e conseguenti. ” Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il Consigliere Gabriele Burgio (nominato per cooptazione il 13 novembre scorso) alla carica di Amministratore Delegato, attribuendo allo stesso la gestione operativa della Società e conferendogli tutti i conseguenti poteri. A norma del vigente Statuto sociale l’Amministratore Delegato è membro del già costituito Comitato Esecutivo. Il curriculum vitae dell’Amministratore Delegato Gabriele Burgio è consultabile sul sito internet www. Jollyhotels. Com nella sezione Investor Relator. Il Consiglio ha quindi dato mandato al Presidente di: - convocare l’Assemblea ordinaria per il giorno 22 gennaio 2007 alle ore 11,30 in Milano, largo Augusto n. 10 presso il Jolly Hotel President in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 23 gennaio 2007, stessi ora e luogo, in seconda convocazione, con il seguente Ordine del giorno: “Nomina di un Amministratore. Delibere inerenti e conseguenti. ” .  
   
   
OGGI GIRO SUL TRAM STORICO: PANETTONE E SPUMANTE PER I MILANESI A MILANO PER NATALE SI SPENDONO 15 MILIONI DI EURO IN PANETTONE IL 46% LO PREFERISCE LISCIO SENZA CANDITI, UNO SU CINQUE DI PASTICCERIA COME FARLO? CORSO ON LINE SU WWW.IMPRESALIVE.TV  
 
Milano, 21 dicembre 2006. Un tram chiamato panettone… meglio non perderlo domani dalle 13 alle 19 da piazza Castello a via Broletto, da Cordusio a piazza Fontana, per festeggiare il Natale con offerto panettone artigianale e vino San Colombano, il Doc milanese. 15 milioni di euro: è questa la spesa dei milanesi solo per il panettone nel 2006 secondo una stima della Camera di commercio. Ma come riconoscere quello tipico della tradizione artigiana milanese? C’è un logo. Ha la geometria dell’uomo di Leonardo da Vinci e i colori delle vetrate del Duomo. I pasticceri e panettieri che hanno aderito all’iniziativa (sono 136 a Milano e provincia) hanno esposto la vetrofania con il logo in vetrina e il panettone contiene una piccola brochure che spiega come è diventato artigianale. Il marchio “panettone artigianale milanese” è depositato presso l’Ufficio Brevetti della Camera di commercio di Milano. Una iniziativa promossa da Camera di commercio di Milano e dal Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi, dalle associazioni dei pasticceri, dei panificatori e dei consumatori. Oggi sul tram del panettone degustazione gratuita e in 26 locali panettone gratis ai clienti. Oggi 21 dicembre dalle 13 alle 19 ai milanesi verrà offerto panettone artigianale ed un buon bicchiere di San Colombano su un tram storico che viaggia nel centro di Milano, da Piazza Castello a Piazza Fontana, passando da Via Broletto e Piazza Cordusio. Per gustare il panettone basterà attendere alle fermate del tram lungo l´itinerario. Un’iniziativa promossa da Unione del Commercio e Epam, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano. Il tram ha il logo del panettone tipico e degli enti promotori: Camera di Commercio, Unione del Commercio, Promoter Unione, il Consorzio volontario vino Doc San Colombano di San Colombano al Lambro. Panettone offerto a chi va a mangiare anche in 26 locali Deca, Denominazione di Cucina Ambrosiana - un’iniziativa della Camera di Commercio di Milano con Epam, Unione del Commercio e Accademia Italiana della Cucina -, nella provincia di Milano (Antica Osteria Il Giardinetto, Arc en Ciel, Cracco Peck, Da Berti, El Brellin, Joia, La Brioschina, La Piola Osteria, Piero e Pia, Ristorante Al Tronco, Ristorante Papà Francesco, Trattoria Arlati dal 1936, Trattoria Casa Fontana 23 Risotti, Trattoria Da Sara e Loris, Trattoria La Colonna, Trattoria La Pesa, Trattoria Masuelli San Marco dal 1921, Locanda dell´Ancora, D´o´, Antica trattoria del Gallo, Ristorante New Barossa, Brother and Sister, Pomerol Vino e Cucina, La Rampina Osteria Nuova, Old Stable, Ristorante Belvedere). L’indagine sul panettone a Milano. I tipi di panettone preferiti dai milanesi sono quello liscio senza canditi, consumato dal 46% della popolazione residente in città. Milano e il panettone sono associati l’un l’altro dal 68% dei milanesi (ma solo dal 49% degli italiani). Quando si mangia? In ogni momento della giornata (40%). Meglio di qualità: quasi un milanese su cinque lo compra in pasticceria (19,2% della popolazione residente a Milano, contro una media nazionale del 10,5%). Emerge da un’indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Cedcamera su 802 italiani, dai 18 anni in su, di cui 275 residenti a Milano, 268 a Napoli e 259 a Roma, con metodo Cati. Come fare un panettone: corso video on line su www. Impresalive. Tv. Il filmato mostra come nasce un panettone artigiano. A cura di Impresa live, la tv digitale interattiva dedicata alle imprese realizzata dalla Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Telecom Italia e La7. “E’ un’iniziativa che si gioca sulla qualità e sull’identità - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano e dell’Unione del Commercio di Milano -. Valorizzare un prodotto tipico, come il panettone, in una realtà metropolitana significa costruire un ponte tra tradizione ed innovazione, affrontare in modo nuovo le antiche produzioni all’insegna della qualità, come fattore competitivo ma anche come concreta alleanza con i consumatori. Il panettone poi è un simbolo. E sui simboli si ricostruiscono appartenenze e sviluppo equilibrato: sarebbe contraddittorio che un territorio aperto a tutte le culture come Milano disperdesse la propria".
Dicembre 2005 Dicembre 2006
Lei personalmente o un altro componente della Sua famiglia acquista e/o consuma il panettone almeno una volta all’anno? Milano Roma Napoli Totale Milano Roma Napoli Totale
91,0% 79,0% 84,0% 85,0% 86,9% 88,8% 90,7% 88,8%
No 9,0% 21,0% 16,0% 15,0% 13,1% 10,8% 9,3% 11,1%
Non so/non risponde 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,4% 0,0% 0,1%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Che tipo di panettone acquista/consuma prevalentemente?
Liscio senza canditi 7,0% 29,0% 24,0% 19,0% 46,0% 23,0% 16,5% 28,5%
Liscio con canditi 8,0% 4,0% 10,0% 7,0% 23,0% 10,4% 2,1% 11,8%
Liscio senza uvetta 4,0% 3,0% 7,0% 5,0% 0,4% 1,3% 1,6% 1,1%
Liscio con uvetta 6,0% 4,0% 5,0% 5,0% 3,3% 3,5% 2,1% 2,9%
Liscio con uvetta e canditi 71,0% 52,0% 45,0% 57,0% 20,1% 46,1% 49,0% 38,3%
Farcito alla crema 1,0% 3,0% 3,0% 2,0% 2,5% 1,3% 3,7% 2,5%
Farcito al cioccolato 2,0% 4,0% 5,0% 4,0% 1,3% 6,5% 9,1% 5,6%
Ricoperto con la glassa 1,0% 0,0% 0,0% 1,0% 0,0% 0,4% 0,0% 0,1%
Con altre farciture 1,0% 0,0% 0,0% 1,0% 1,7% 6,1% 14,4% 7,4%
Non so/non risponde 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,7% 1,3% 1,6% 1,5%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Dove acquista prevalentemente il panettone?
Al supermercato/ipermercato 62,0% 71,0% 67,0% 66,0% 73,6% 80,4% 85,2% 79,8%
In pasticceria 23,0% 14,0% 15,0% 18,0% 19,2% 9,6% 2,9% 10,5%
In panetteria 4,0% 6,0% 5,0% 5,0% 0,8% 1,3% 0,8% 1,0%
Al discount 2,0% 2,0% 2,0% 2,0% 0,4% 0,9% 0,0% 0,4%
Agli spacci aziendali 2,0% 0,0% 1,0% 1,0% 0,4% 0,0% 0,8% 0,4%
Me lo regalano 4,0% 4,0% 5,0% 4,0% 4,2% 3,9% 5,3% 4,5%
Altro luogo 2,0% 3,0% 3,0% 2,0% 0,4% 3,5% 4,9% 2,9%
Non so 1,0% 1,0% 2,0% 1,0% 0,8% 0,4% 0,0% 0,4%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Dove e come consuma prevalentemente il panettone?
A casa mia dopo pranzo/cena 43,0% 31,0% 29,0% 35,0% 41,0% 25,7% 21,8% 29,5%
A casa mia durante la colazione 14,0% 18,0% 25,0% 19,0% 14,2% 17,4% 18,5% 16,7%
A casa mia in ogni momento della giornata 34,0% 32,0% 34,0% 33,0% 40,2% 52,2% 53,1% 48,5%
A casa di amici/parenti dopo pranzi e cene 8,0% 17,0% 9,0% 11,0% 2,5% 3,5% 4,5% 3,5%
Al bar dopo pranzo 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,4% 0,0% 0,0% 0,1%
Al bar come colazione 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Al ristorante dopo pranzo/cena 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Altro luogo 2,0% 0,0% 1,0% 1,0% 0,8% 0,9% 1,2% 1,0%
Non so 0,0% 1,0% 2,0% 1,0% 0,8% 0,4% 0,8% 0,7%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
In media, quanto spende per l’acquisto del/dei panettone/i per sé o per regalarli durante il periodo di dicembre, nelle feste natalizie?
Niente, perché me lo regalano 6,0% 7,0% 8,0% 7,0% 11,7% 5,7% 6,6% 8,0%
Fino a 5 Euro 4,0% 5,0% 7,0% 5,0% 7,5% 4,8% 6,2% 6,2%
Tra 6,00 e 10,00 Euro 46,0% 35,0% 40,0% 41,0% 15,9% 8,7% 35,0% 20,1%
Tra 11,00 e 15,00 Euro 19,0% 17,0% 15,0% 17,0% 8,4% 10,0% 16,0% 11,5%
Tra 16,00 e 20,00 Euro 10,0% 7,0% 8,0% 8,0% 12,6% 16,1% 5,8% 11,4%
Tra 21,00 e 25,00 Euro 4,0% 6,0% 3,0% 4,0% 5,9% 4,3% 2,1% 4,1%
Tra 26,00 e 30,00 Euro 3,0% 5,0% 2,0% 4,0% 9,2% 8,7% 3,7% 7,2%
Tra 31,00 e 35,00 Euro 0,0% 2,0% 2,0% 1,0% 1,3% 0,4% 0,4% 0,7%
Tra 36,00 e 40,00 Euro 0,0% 0,0% 2,0% 1,0% 1,7% 2,6% 1,6% 2,0%
Tra 41,00 e 45,00 Euro 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,4% 0,0% 0,4% 0,3%
Tra 46,00 e 50,00 Euro 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,9% 2,2% 0,0% 1,7%
Oltre 50,00 Euro 1,0% 5,0% 2,0% 2,0% 9,2% 10,9% 2,1% 7,3%
Non so/non risponde 5,0% 10,0% 11,0% 8,0% 13,4% 25,7% 20,2% 19,7%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Associa il panettone alla città di Milano?
79,0% 46,0% 54,0% 61,0% 67,8% 44,3% 33,7% 48,6%
No 21,0% 54,0% 46,0% 39,0% 31,4% 55,7% 63,8% 50,3%
Non so/non risponde 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,8% 0,0% 2,5% 1,1%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Per quale motivo Lei associa il panettone alla città di Milano?
Perché è stato inventato a Milano 8,0% 23,0% 18,0% 14,0% 13,0% 46,1% 12,2% 22,5%
Perché è il dolce tradizionale milanese 84,0% 41,0% 65,0% 69,0% 85,2% 37,3% 76,8% 69,1%
Perché a Milano lo fanno meglio 2,0% 8,0% 4,0% 4,0% 0,0% 1,0% 1,2% 0,6%
Perché è consumato soprattutto a Milano 1,0% 2,0% 2,0% 1,0% 0,6% 1,0% 0,0% 0,6%
Perché è un dolce nordico 0,0% 2,0% 1,0% 1,0% 0,6% 1,0% 2,4% 1,2%
Perché le marche più famose sono milanesi 4,0% 19,0% 7,0% 8,0% 0,0% 6,9% 1,2% 2,3%
Perché da noi ci sono altri dolci e tradizioni 0,0% 3,0% 3,0% 1,0% 0,0% 1,0% 0,0% 0,3%
Per altre motivazioni 0,0% 1,0% 0,0% 0,0% 0,6% 1,0% 3,7% 1,4%
Non so/non risponde 0,0% 1,0% 0,0% 0,0% 0,0% 4,9% 2,4% 2,0%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati ricerca Cedcamera dicembre 2005, 2006 Il Panettone Artigianale I negozi del panettone artigianale. Ecco dove è possibile trovare il “panettone tipico” della tradizione artigianale milanese:
Insegna Indirizzo Citta´
Artigiano Del Dolce Via Tito Vignoli 34 Milano
Barbadomo Pierangelo Piazza Risorgimento 3 Milano
Colucci il fornaio Via Ponte Seveso 18 Milano
Domenegati Antonio Via Sardegna 20 Milano
Fabbrica Pasticceria Lizzy Piazza Ambrosoli 1 Ang. Paolo Giovio Milano
Il fornaio di Restuccia Via Maroncelli 19 Milano
Il Forno di Gobbato Via Barabino 7 Milano
La Forneria di Baronchelli Ivan C. So Magenta 27 Milano
Le cose Buone Via N. Bixio 11 Milano
Namura Pasticceria Naturale Via Castelvetro 16 Milano
Panarello Ambrodolci P. Zza S. Nazaro in Brolo 15 Milano
Panificio di Pizzochero Milena Piazza Oberdan 2 Milano
Panificio Pasticceria Caffetteria Danelli P. Zza Gobetti 8 Milano
Panificio Fugazza Via Vallazze 103 Milano
Panificio Marinoni Cesare Via Gorki 1 Milano
Panificio Molinaro Via S. Pianell 54 Milano
Panificio Pasticceria Colla Santo Pietro Via Luca della Robbia 10 Milano
Panificio Pasticceria Luisa Lomazzi Via Scutari 1 angolo via Padova Milano
Panificio Storari Massimo Via Oxilia 7 / Viale Brianza 14/A Milano
Panificio Ticozzi Via Via Giovanni Antonio Amedeo 36 Milano
Pasticceria Aliverti Corso Magenta, 30 Milano
Pasticceria Bergamo Via Bergamo 11 Milano
Pasticceria Berti Via G. Aselli 35 Milano
Pasticceria Cucchi C. So Genova 1 Milano
Pasticceria Dilillo Via V. Monti 47 Milano
Pasticceria Dolci Via C. Dolci 26 Milano
Pasticceria Garbagnati Via Dante 14 Milano
Pasticceria Gattullo P. Le di Porta Lodovica 2 Milano
Pasticceria Gelateria Corcelli Bros Via G. B. Morgagni 28 Milano
Pasticceria Gin Rosa Galleria S. Babila 4 Milano
Pasticceria Giorgia P. Zza Del Rosario 1 Milano
Pasticceria Gola Via Traù 2 Milano
Pasticceria Gorla Viale Monza 191 Milano
Pasticceria Graziano Via Cabella 6 Milano
Pasticceria Grossi di Grossi Giorgio P. Le Udine 8 Milano
Pasticceria Lorini Via Abamonti 1 Milano
Pasticceria Mac Mahon Via dei Frassini 31 Milano
Pasticceria Migliavacca Via Ajaccio 13 Milano
Pasticceria Motta Via Cislaghi 2 Milano
Pasticceria Paganoni Piazza S. Pietro in Gessate 2 Milano
Pasticceria Pan di Zucchero Via G. Romano 27 Milano
Pasticceria Panetteria Pariani Via Leopardi 14 Milano
Pasticceria Piazza Via Settembrini 41 Milano
Pasticceria Poma Via Traversi 23 Milano
Pasticceria Pralineria Elli P. Zza Piemonte 8 Milano
Pasticceria Ranieri C. So Garbali 34 Milano
Pasticceria Romeo Via Anguissola, 54 Milano
Pasticceria Saibeni Via Faruffini, 2 Milano
Pasticceria San Gregorio Via San Gregorio 1 Milano
Pasticceria Ungaro Via Ronchi 39 Milano
Pasticceria Valente Via Donatello 27 Milano
Pasticceria Vecchia Milano C. So Lodi 74 Milano
Pasticceria Vinti Via Valmaira 4 / Via Taormina 2 Milano
Profumo di Pane Via Palladio 2 Milano
Panificio Pasticceria Foi Giuseppe Corso Xx Settembre 43 Abbiategrasso
Antico Forno di Garavaglia Piazza Libertà 29/30 Arconate
Pasticceria Dell´orto Via Xxiv Maggio 1 Arcore
Panificio Roncato Via Nardi 5 Basiano
Il Fornaio dei Fratelli Colombo Via Padana Superiore 14 Bellinzago Lombardo
Pasticceria Castano Piazza Cuzzi 3 Befana Brianza
Pasticceria Galliani Piazza San Francesco 5 Biassono
L´epoca del pane di Angelo Gariboldi Via Matteotti 43 Binasco
Il Fornaio Via Roma 42 Bovisio Masciago
Il Fornaio del Corso Corso Milano 46 Bovisio Masciago
Pasticceria Oriana Via Grandi 2 Bussero
Il Forno Via S. Geltrude 10 Busto Garolfo fraz. Olcella
Pasticceria Caffetteria Giocosi Via Leopardi 1 Carate Brianza
Panificio Pasticceria Ferrari Via Garibaldi 2 Cassina De Pecchi
Pasticceria Caffetteria San Bernardo Via San Bernardo 26 Cassina Nuova di Bollate
Al Forno Via Volta 46 Ceriano Laghetto
Pasticceria Merlini Via Mons. Pogliani 56 Cesano Boscone
Gelmini s. R. L. Via Vittorio Veneto 11 Cinisello Balsamo
Panificio Pasticceria Pessina Via Dante 37 Cinisello Balsamo
La Boutique Del Dolce Via Carrobbio 34 Cologno Monzese
Pasticceria Lambertini di Maragnano Via Papa Giovanni Xxiii 5/7 Cologno Monzese
Panificio Pasticceria Zangrossi Via Copernico 12 Corsico
Pasticceria Hermes Via Cavour 46 Corsico
Vecchio Forno Via Xxiv Maggio 2 Corsico
Pasticceria Cirio di Guerrieri Giovanni Via Matteotti 23 Cusano Milanino
Pan. Past. Caffetteria Tarantola Snc Via Roma 42 Gaggiano
Panificio Pasticceria Zangrossi Via Carroccio 19 Gaggiano
Pasticceria Borella di Perfetti Mirko Piazza Santuario 15 Garbagnate Milanese
Pasticceria Campana Via Varese 28 Garbagnate
Pasticceria Cosmo Snc Via Leopardi 6/A Giussano
Pasticceria Caserio Via Matteotti 9 Gorgonzola
Pasticceria Oriana Viale Kennedy 4 Gorgonzola
Antico Forno di Garavaglia Via Varese 8/12 Inveruno
Antico Forno di Garavaglia Piazza San Martino 12 Inveruno
Pasticceria Tre Rose Via Marchesi 18 Inzago
Pasticceria Da Fausto Vicolo Abruzzi 2 Lainate
Pasticceria San Francesco Via San Francesco 14 Lainate
Bar Pasticceria Gobbi Via Garibaldi 33 Legnano
Panificio Giussani Via Montenevoso 7 Legnano
Pasticceria Saottini Via B. Melzi 172 Legnano
La Casa del Pane di Molena Maria Via Buozzi 1 Limbiate
Pasticceria Sala Via Manzoni 30 Lissone
Antico Forno Garavaglia Via S. Caterina da Siena 45 Magenta
Panificio Restelli Pietro Piazza Italia 55 Marcallo con Casone
Pasticceria Palma Via Don Sioli 1 Mazzo di Rho
La Forneria C. So Indipendenza 78 Meda
Panificio Lilliu P. Zza Volta1 Meda
La Casa del Pane di Guerrini Piazza Risorgimento 1 Melegnano
Pasticceria Cioccolateria Via S. Ambrogio 9 Melzo
Pasticceria Danieli Piazza Europa 19 Mesero
Pasticceria Gelateria Grimoldi Via Tiepolo 2 Monza
Pasticceria l’Aroma Via Nievo 33 Monza
Pasticceria Viganò Via Lecco 128 Monza
Il Fornaio di Cogliati e Re Fraschini Via Garibaldi 66 Nerviano
Pasticceria Bontà Via Milano 2 Nerviano
Pasticceria Formenti Viale Villoresi 47 Nerviano
La Pasticceria Via Vittorio Veneto 32 Novate Milanese
I frutti del Grano Piazza Falcone Borsellino 15 Paderno Dugnano
Pasticceria Cislaghi Sandro Via De Marchi 2 Paderno Dugnano
Pasticceria Reali di Corvasce Ottavio Via Reali 75 Paderno Dugnano
Pasticceria Balconi Via S. Carlo 28 Palazzolo di Paderno Dugnano
La Panetteria Bertelli Piazza Trento e Trieste 10 Pessano con Bornago
Pasticceria Bar Lupi Via Milano 155 Paullo
Pasticceria Merlo Via Roma 106 Pioltello
Panificio Pastori Via Matteotti 31 Rho
Pasticceria Freguia C. So Europa 227 Rho
Pasticceria Marassi Via Corridoni 35 Rho
Pasticceria Martesana 2 Via Botteghe 15 Segrate
Printing Organization Piazza Centro Commerciale 12 Segrate
Tosini Dolce & Salato Residenza Botteghe Segrate
La Pasticceria Via V. Veneto 32 Senago
Pasticceria Omar Piazza Matteotti 11 B Senago
Le briciole Via Cadore 203 Seregno
Antico Forno di Corti Via Garibaldi 95 Seregno
Panificio Scarlatti Via Carlo Marx 595 Sesto San Giovanni
Pasticceria Perini Via Gattinoni 1 Vanzago
Panificio Zoggia & Marelli Via Bagatti 1 Varedo
Pasticceria Gelateria Pertusini Via Umberto I 63 Varedo
Panificio Baccaglini Via G. Marconi 7 Veduggio con Colzano
Pasticceria Vigano Via F. Gioia 35 Villasanta
Pasticceria Dell´orto Via Rota 4 Vimercate
Pasticceria Monna Lisa Via Milano 22 Vittuone
Come si fa il panettone artigianale? Le fasi di preparazione. Ecco in successione le fasi di preparazione del panettone prodotto con lievito naturale: primo impastamento, sosta di lievitazione, impasto lievitato, secondo impastamento, sosta di lievitazione, impasto lievitato, formatura (spezzatura dell’impasto, arrotondamento delle porzioni e deposizione negli stampi), sosta di lievitazione, cottura, raffreddamento. Per la produzione del panettone artigianale si utilizzano esclusivamente i seguenti ingredienti: acqua, farina (proveniente da produttori riconosciuti dal Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi), zucchero, uova fresche e/o tuorli pastorizzati e/o tuorli congelati, latte pastorizzato e/o latte Uht e/o latte condensato e/o latte fermentato e/o yogurt, burro di cacao, burro e/o burro anidro, uvetta sultanina, scorze di arancia candite, cedro candito (calibro minimo 8x8), lievito naturale, sale. Si possono ut e in particolare di: lievito di birra, amido, grassi vegetali (ad esclusione del burro di cacao), siero di latte e derivati, lecitina di soia, coloranti, conservanti. Non è consentito l’uso di ingredienti provenienti da Ogm (Organismi Geneticamente Modificati) e si può usare solo farina proveniente da produttori riconosciuti dal Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi. Il Panettone Tipico della Tradizione Artigiana Milanese deve contenere: non meno del 20% in peso sul prodotto di uvetta sultanina, scorze di arancia candite e cedro candito sull’impasto (calibro minimo 8x8); non meno del 10% in peso di materia grassa butirrica sull’impasto. Inoltre non può essere venduto oltre trenta giorni dalla data di produzione, intesa come data al termine della fase di raffreddamento e l’etichetta esterna deve riportare la data di produzione e la data di consumo consigliato. Il logo. Il logo del panettone artigianale ha la geometria dell’uomo di Leonardo da Vinci e i colori delle vetrate del Duomo. Il marchio “panettone artigianale milanese” è depositato presso l’Ufficio Brevetti della Camera di commercio di Milano. Elenco ristoranti Deca che offriranno il panettone giovedì 21 dicembre 2006
Insegna Indirizzo Città
1 Antica Osteria Il Giardinetto Via Tortona, 19 Milano
2 Arc en Ciel Via del Mare 49 Milano
3 Cracco Peck Via V. Hugo 4 Milano
4 Da Berti Via Algarotti 20 Milano
5 El Brellin Vicolo Lavandai, ang. Alzaia Naviglio Grande 14 Milano
6 Joia Via P. Castaldi 18 Milano
7 La Brioschina Piazza Carrara 21 Milano
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APPROVATO IN CONSIGLIO TESTO UNICO DEL COMMERCIO ASSESSORE GUCCINELLI: "LIGURIA PRIMA REGIONE IN ITALIA A DOTARSI DI UNA NORMATIVA UNICA IN MATERIA, ENTRO 90 GIORNI NUOVO PIANO DEL COMMERCIO"  
 
 Genova, 21 dicembre 2006 - Con l´approvazione ieri del testo unico sul commercio la Liguria si situa al primo posto in Italia tra le regioni che si sono dotate di una normativa unica e organica per tutto il settore del commercio, in tutte le sue articolazioni: commercio in sede fissa, su aree pubbliche, sia al dettaglio che all´ingrosso, i mercati, gli ambulanti, editoria, carburanti stradali e autostradali, vendite straordinarie (saldi e promozionali) e phone-center. "Questo atto - spiega l´assessore regionale all´Industria e al Commercio, Renzo Guccinelli - rappresenta un passaggio importante per la riforma del settore, in vista dell´approvazione, tra 90 giorni, da parte della Giunta regionale del nuovo piano del commercio e successivamente di una nuova legge di riordino di tutte le agevolazioni del commercio al dettaglio". "Alla base del testo unico - continua l´assessore Guccinelli - vi è stato un lungo confronto con le associazioni di categoria e con gli Enti locali che ha portato a dei miglioramenti rispetto al testo iniziale e che ha fatto registrare anche una larga convergenza, il voto è stato particolarmente soddisfacente e l´assenza di voti contrari testimonia il generale apprezzamento da parte del consiglio regionale, frutto del grande lavoro svolto in questi mesi". La legge contiene 161 articoli e tra gli elementi principali contenuti nel testo: lo sportello unico del Comune che rilascerà tutti i titoli per l´esercizio dell´attività commerciale e diventerà unico referente per il cittadino utente consumatore, con una notevole semplificazione amministrativa la Competenza programmatoria della Regione e competenze gestionali in campo ai Comuni che avranno anche una grande autonomia sugli orari degli esercizi commerciali sulla base di accordi in sede locale con tutti gli operatori pubblici e privati Requisiti professionali ben definiti per l´accesso all´attività, con corsi di formazione per l´accesso al settore alimentare e alla somministrazione di alimenti e bevande (bar-ristoranti), corsi di aggiornamento per gli operatori già nel settore che daranno la priorità per l´accesso a contributi regionali di sostegno al commercio Nuove metrature per medie strutture di vendita, gli esercizi aventi una superficie netta di vendita superiore ai limiti degli esercizi di vicinato: fino a 1. 000 mq. Nei Comuni con popolazione residente inferiore ai 10. 000 abitanti, fino a 1. 500 mq. Nei Comuni con popolazione residente inferiore ai 50. 000 abitanti, fino a 2. 500 mq. Nei Comuni con popolazione residente superiore a 50. 000 abitanti e nei capoluoghi di provincia. Grande valorizzazione dei Civ (Centri integrati di via) - Risorse e nuove competenze per azioni di animazione; Nuova somministrazione moderna, gli esercizi di vicinato alimentari e artigiani (es. Gelaterie, pizzerie da sporto, rosticcerie etc…) possono avere piani di appoggio e stoviglie e posate a perdere, somministrando alimentati anche per asporto, senza autorizzazione di pubblico esercizio Tutela per i centri storici, aree montane e piccoli comuni per non stravolgere la rete commerciale esistente e tutelare particolari realtà urbanistiche, attraverso abbattimento delle dimensioni delle strutture Maggiore attenzione ai fenomeni di abusivismo, per quanto riguarda il commercio su aree pubbliche e riserva di posteggi nei mercati per il commercio equo solidale e i portatori di handicap Autorizzazione unica per bar e ristoranti (distinzione solo con requisiti igienico sanitari) in luogo delle vecchie licenze A-b-c-d Phone - center : viene disciplinata per la prima volta una nuova tipologia distributiva, i centri di telefonia in sede fissa, secondo criteri comunali urbanistico - commerciali. Saranno cioè i comuni a stabilire il numero dei phone center e l´eventuale distanza tra loro Distinzione tra punti vendita esclusivi (edicole) della stampa quotidiana e periodica e non esclusivi (bar, rivendite di monopolio, medie e grandi strutture di vendita, librerie, impianti carburanti). I punti vendita esclusivi (edicole) oltre ai quotidiani e ai periodici potranno vendere anche i pastigliaggi (caramelle, biscotti etc…. Se preconfezionati). Saldi e vendite promozionali avranno durata unica per tutti i comuni: 45 giorni l´anno, e inizieranno lo stesso giorno per tutti: dal giorno dell´epifania, per quanto riguarda i saldi invernali e dal primo venerdi di luglio per i saldi estivi. Orari - Tredici ore giornaliere dalle 7 alle 22, possibile apertura l´ultima domenica di novembre e la prima domenica di gennaio dopo l´epifania, nelle domeniche di maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, Pasqua Chiusura il 1 maggio, 25 e 26 dicembre e 1 gennaio, salvo accordi tra Comuni e le categorie e organizzazioni sindacali. Sanzioni Il testo unico prevede inoltre pesanti sanzioni per chi viola le sue disposizioni con multe che possono andare da € 250 a € 8. 000, in base alla gravità, fino alla revoca delle autorizzazioni. Dopo l´approvazione del testo unico, entro 90 giorni, la Giunta varerà il nuovo piano del commercio. .  
   
   
BOLZANO: ATTIVAZIONE DELL’OSSERVATORIO PREZZI - MINIPANIERE CENTRI MAGGIORI - NOVEMBRE 2006 - ASTAT  
 
Bolzano, 21 dicembre 2006 - A partire da ieri è stato attivato il sito dell’Osservatorio prezzi della Provincia Autonoma di Bolzano e vengono diffusi i primi risultati delle rilevazioni effettuate presso gli esercizi commerciali. Questa prima diffusione dati riguarda esclusivamente i quattro Centri di riferimento provinciali di Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano e solo la parte del paniere provinciale, definito Minipaniere, composto da 40 prodotti. Rapporto di 3:1 tra importo massimo e minimo del Minipaniere totale. "Ci siamo ulteriormente avvicinati all´obiettivo di fare chiarezza sui prezzi a Bolzano e negli altri centri di riferimento": così l´assessore provinciale al Commercio Werner Frick commenta l´attivazione e i primi risultati del lavoro dell´Osservatorio prezzi insediato dalla Provincia all´Ufficio di statistica. L´astat infatti ha reso noti oggi (20 dicembre, comunicato Usp 6362) i risultati della prima rilevazione sui prezzi in un minipaniere di 40 prodotti effettuata a Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano. La rilevazione condotta negli esercizi commerciali conclude la prima fase del lavoro dell´Osservatorio provinciale sui prezzi e sulle tariffe pubbliche, varato nello scorso marzo dalla Giunta su proposta dell´assessore Frick e insediato all´Astat. "Questo nuovo strumento è la logica prosecuzione del raffronto prezzi del 2005 che avevamo affidato all´Istituto per lo sviluppo economico Ipse della Camera di commercio", spiega Frick. "Quanto più trasparenti sono i prezzi e quanto più chiare e leggibili le relative informazioni a favore del consumatore, tanto meglio funziona anche il mercato", commenta ancora l´assessore Frick ricordando che la continuità nel monitoraggio dei prezzi consentirà all´Osservatori provinciale "di condurre raffronti periodici e quindi rilevare incrementi o riduzioni nei prezzi nel capoluogo negli altri centri di riferimento sul territorio. " L´operazione voluta per favorire ulteriormente la trasparenza dei prezzi si perfezionerà inoltre, secondo le intenzioni della Provincia, attraverso i raffronti con Innsbruck e Trento e l´allargamento del paniere a 100 prodotti. .  
   
   
FIRENZE; IL CONSIGLIO REGIONALE VOTA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2007 BERTOLUCCI: "COSTRUIAMO TUTTI ASSIEME LE BASI PER UN NUOVO SVILUPPO" LE RISORSE REGIONALI ´VOLANO´ DI ALTRE RISORSE, ALL´INTERNO DI UNA MANOVRA EQUA E RIGOROSA  
 
Firenze, 21 dicembre 2006 - "Abbiamo messo a punto un manovra finanziaria che si qualifica per i suoi contenuti di equità sociale, per il sostegno dato allo sviluppo, per il rigore nelle scelte di risanamento e di risparmio della spesa pubblica - sottolinea l´assessore al bilancio Giuseppe Bertolucci, mentre il Consiglio regionale, dopo due giorni di discussione, si prepara a votare il bilancio di previsione 2007. "Soprattutto abbiamo messo in campo - aggiunge - risorse regionali che sono diventate ´volano´ di altre risorse. I 1. 360 milioni di euro stanziati per il 2007 per i progetti integrati del Piano di sviluppo ne attiveranno infatti altri 2. 200". "Del resto - spiega - siamo consapevoli che le sole risorse del bilancio sono insufficienti per perseguire gli ambiziosi obiettivi di sviluppo tracciati dal Prs per i prossimi cinque anni fino al 2010. Perché la nuova programmazione regionale contribuisca efficacemente al rilancio dello sviluppo toscano è fondamentale il coinvolgimento del maggior numero di soggetti che operano sul territorio regionale, sia pubblici che privati". Una scelta che già aveva accompagnato il programma straordinario di investimenti varato nel 2003. "Gli istituti di credito, il sistema camerale, le fondazioni, le università e gli intermediari finanziari - dice Bertolucci - sono i soggetti principali, oltre allo Stato, al sistema degli enti locali e dei loro organismi, a cui chiediamo di partecipare alla creazione di nuove condizioni per lo sviluppo. A questi vanno poi aggiunte le imprese, che, soprattutto con il project financing, possono contribuire nel campo delle infrastruture al processo di sviluppo in modo rilevante". Certo, ricorda l´assessore, scrivere questa manovra non è stato facile e rimangono alcune situazioni di incertezza. In aula le ricorda una dopo l´altra: il mancato attuamento dell´autonomia finanziaria, il blocco che prosegue nel processo di federalismo fiscale, alcune questioni non risolte nel rapporto Stato-regioni come la compensazione del minor gettito dell´accisa sulla benzina e delle tasse automobilistiche, l´adeguamento delle risorse al processo inflazionistico, il riconoscimento del gettito derivante dai condoni fiscali sui tributi regionali. E poi ancora la scarsa compartecipazione delle autonomie locali alla scrittura della Finanziaria del governo e i vincoli, sia pur meno pesanti, imposti dal Patto di stabilità, che constringeranno anche la Regione a ridurre la propria spesa (compresa quella sugli investimenti). Dalla Ue e dal governo arriveranno comunque nel corso dell´anno altre risorse, che si aggiungeranno agli 8. 858 milioni di euro stanziati oggi per il 2007. "Nel bilancio - spiega Bertolucci - non sono infatti considerati i fondi comunitari legati alla nuova programmazione 2007-2013, che oggi possiamo stimare in 950 milioni di euro, di cui 300 milioni nel 2007. Altri 1. 550 milioni, risorse tutte vincolate, giungeranno probabilmente dal governo". Due altri risultati importanti sono stati sottolineati dall´assessore: i trasferimenti agli enti locali per i servizi ai cittadini che sono cresciuti (950 mil. Contro 920) e le risorse trovate per la stabilizzazione del personale precario. .  
   
   
FIRENZE, FOCUS SULLE POLITICHE REGIONALI PER IL CREDITO ALLE IMPRESE PREVISTA ANCHE LA FIRMA DELLE NUOVE BANCHE ADERENTI AL PROTOCOLLO CON LA REGIONE  
 
Firenze, 21 dicembre 2006 - "Politiche regionali per un credito a portata d´impresa". E´ il titolo del convegno, organizzato dalla Regione in collaborazione con l´Irpet, che si svolge giovedì 21 dicembre, alle ore 9. 30, alla Sala Verde del Palazzo dei Congressi di Firenze. Il programma prevede gli interventi iniziali di Alessandro Petretto, direttore dell´Irpet, e di Giuseppe Bertolucci, assessore regionale a bilancio e finanze, cui seguiranno le presentazioni del "Primo rapporto sul sistema del credito in Toscana", a cura della ricercatrice Irpet Renata Caselli, e di "Nuovi strumenti finanziari per lo sviluppo d´impresa" del professore Andrea Paci dell´Università di Firenze. Sul tema del credito in Toscana è poi previsto un confronto sulla base di otto domande che i giornalisti Bruno Manfellotto (Il Tirreno), Francesco Carrassi (La Nazione), Franco De Felice (Rai) e Andrea Gennai (Il Sole 24 Ore) rivolgeranno ad Ambrogio Brenna, assessore regionale alle attività produttive, Pietro Bracci, responsabile del servizio garanzia di Fidi Toscana, e Ferruccio Vannucci, direttore di Artigiancredito Toscano. Al termine dell´incontro, verrà rinnovato il protocollo d´intesa Regione Toscana-banche, con la firma delle nuove banche ederenti. .  
   
   
APPROVATA DAL CONSIGLIO LIGURE NUOVA LEGGE SULLA RICERCA E L´INNOVAZIONE, STANZIATI 8 MILIONI DI EURO  
 
 Genova, 21 dicembre 2006 - Promuovere e valorizzare la ricerca umanistica, scientifica e tecnologica; mettere a sistema gli istituti di ricerca pubblici e privati, l´Università e il mondo dell´alta formazione, la grande impresa e quella piccola e media; stimolare e sostenere gli investimenti in ricerca e innovazione da parte di soggetti pubblici e privati, per favorire il trasferimento tecnologico e dell´innovazione sul territorio regionale. Queste alcune delle finalità della legge "Promozione, sviluppo, valorizzazione della ricerca, dell´innovazione e delle attività universitarie e di alta formazione", approvata oggi in consiglio regionale su proposta del vicepresidente, Massimiliano Costa e dell´assessore alle Attività produttive, Renzo Guccinelli. "È la prima volta - dichiara Costa - che, nell´ordinamento regionale, si provvede a creare un impianto legislativo complessivo che regoli questa materia guardando al mondo universitario, imprenditoriale e della ricerca e facendoli dialogare tra loro. Il tutto sotto la regia regionale". Il disegno di legge prevede l´istituzione di un Centro regionale tecnologico per la ricerca e l´innovazione che prenderà il via a gennaio, dopo l´approvazione della legge in consiglio regionale prevista entro novembre, destinato in particolare alle piccole imprese che hanno più difficoltà a raccordarsi con il mondo della ricerca, un fondo di rotazione, con una dotazione finanziaria di 8 milioni di euro, destinato a finanziare progetti innovativi e gestito da Filse che erogherà agevolazioni sotto forma di prestiti rimborsabili e servizi di finanza innovativa in particolare per le piccole imprese in grado di attivare la partecipazione di istituti di credito. Vengono inoltre costituiti un Comitato di indirizzo (organo consultivo della giunta), un Comitato regionale di coordinamento delle attività universitarie (incaricato di coordinare le iniziative della Regione con quelle dell´Università di Genova) e un Osservatorio regionale sul sistema della ricerca, dell´innovazione e dell´alta formazione, con il compito di raccogliere e aggiornare i dati statistici e acquisire informazioni e documentazioni sull´argomento. E poi un Fondo regionale (costituito presso Filse Spa) per finanziare la ricerca industriale e l´innovazione aziendale. A dettare le linee guida dell´azione regionale in materia di ricerca e innovazione, saranno un Programma triennale approvato dal consiglio su proposta della giunta e un piano operativo annuale. "Con questo disegno di legge - spiega Guccinelli - vogliamo rafforzare e migliorare rendendolo più competitivo, il sistema economico e produttivo della nostra regione. A partire proprio dalla valorizzazione delle tante eccellenze presenti sul territorio". Il disegno di legge dispone di una copertura finanziaria di circa 8 milioni di euro, suddivisi tra il fondo di rotazione a sostegno delle piccole e medie imprese industriali e artigianali (8 milioni di euro) e 100. 000 euro per le sedi decentrate delle Università. Prevede inoltre l´adesione di Regione Liguria al Consorzio "Centro Biotecnologie Avanzate", a Siit, società consortile del distretto tecnologico dei sistemi intelligenti integrati e all´Associazione Amici dell´Università di scienze gastronomiche, in qualità di socio fondatore. Infine è stato attivato in via sperimentale il nuovo portale sulla ricerca e l´innovazione che sarà on line a partire dall´inizio 2007. "Si tratta di uno strumento innovativo - conclude Costa - che fornirà la chiave di accesso alle imprese e agli enti di ricerca per avere informazioni su bandi e progetti finanziati, ma anche per monitorare le risorse spese, all´insegna della trasparenza". .  
   
   
FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI SVIN SERVIZI S.P.A. NELLA CONTROLLANTE AL 100% MEDITERRANEA DELLE ACQUE S.P.A., QUOTATA IN BORSA  
 
Genova, 21 dicembre 2006 - I Consigli di Amministrazione di Mediterranea delle Acque S. P. A. E della sua controllata al 100% Svin Servizi S. P. A. Ieri hanno approvato il Progetto di Fusione per incorporazione della seconda nella prima. Gli organi amministrativi di tali società hanno avviato la procedura di fusione in considerazione del fatto che la missione di Svin Servizi S. P. A. , che fungeva da gestore della liquidità per il gruppo facente capo all´Acquedotto De Ferrari Galliera, oggi fusa in Mediterranea delle Acque, si è ormai esaurita. L´operazione fa quindi seguito al processo di integrazione degli acquedotti genovesi conclusosi all´inizio dell´estate scorsa. Sotto il profilo strettamente giuridico si rileva che, trattandosi di fusione per incorporazione di società interamente posseduta, la procedura seguirà il percorso semplificato previsto dall´art. 2505 primo comma del Codice civile. Decorsi i termini di legge il progetto di fusione sarà quindi sottoposto alla approvazione della Assemblea Straordinaria di Svin Servizi S. P. A. , mentre per Mediterranea delle Acque, come consentito dallo statuto sociale, la delibera sarà assunta ai sensi dell´art. 2505 secondo comma cod. Civ. Dal Consiglio di Amministrazione. Nessun modifica interverrà nel capitale sociale e nello Statuto dell´incorporante Mediterranea delle Acque S. P. A. : l´operazione non avrà pertanto alcun impatto sulle azioni della Società quotata. In conformità a quanto deliberato dai rispettivi Consigli di Amministrazione si prevede che la Fusione abbia efficacia contabile e fiscale a far data dal 1 ° gennaio 2007 .  
   
   
IMA ACQUISISCE UN’ULTERIORE QUOTA DEL 34% DELLA CONTROLLATA INDIANA PRECISION GEARS  
 
Bologna, 21 dicembre 2006 - Ima ha sottoscritto il contratto per l’acquisto di un numero di azioni pari al 34% del capitale sociale della controllata indiana Precision Gears Pvt Ltd. , di cui detiene già il 51%. La società ha sede a Mumbai ed è specializzata nella produzione di macchine blisteratrici ed astucciatrici rivolte ai mercati dei paesi emergenti. La quota del 34% verrà ceduta dalla compagine sociale che fa capo alla famiglia Rao in più tranche (la prima sarà pari all’11%) a partire dal mese di dicembre 2006 fino al 30 giugno 2007, per un prezzo non superiore a 4,1 milioni di euro determinato sulla base della media dei risultati degli ultimi tre esercizi. La società ha un fatturato previsto per il 2006 pari a circa 11 milioni di euro e un Ebitda stimato pari a 1,5 milioni di euro. Al termine dell’operazione, la famiglia Rao rimarrà titolare di un numero di azioni pari al 15% del capitale sociale. In relazione alla residua quota le parti hanno convenuto il riconoscimento di reciproci diritti di vendita e di acquisto (put and call) alle medesime condizioni economiche stipulate per la compravendita del 34%. L’ammontare complessivo dell’investimento, considerando l’eventuale esercizio dell’opzione put and call e tenuto conto degli interessi convenuti, risulterà pari a circa 7 milioni di euro. Nel commentare l’operazione Alberto Vacchi, Amministratore Delegato di Ima, ha dichiarato: “Abbiamo deciso di acquisire un’ulteriore quota del capitale della società indiana, che fa parte del Gruppo dal 1995, poiché è una realtà in crescita ed è localizzata in una delle zone con un indice di sviluppo tra i più elevati al mondo. Negli ultimi anni Precision Gears ha conseguito ottimi risultati sia in India sia nei mercati dei paesi emergenti, mantenendo l’elevata capacità di innovazione tecnologica e di assistenza al cliente che da sempre contraddistingue Ima”. .  
   
   
SI INTENSIFICANO NEL LAZIO I CONTROLLI PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO  
 
Roma, 21 dicembre 2006 - Aumentati del 10% i controlli effettuati dagli ispettori delle Asl, mentre il numero dei sequestri aumenta del 20% rispetto al 2005. Questi i dati relativi all’ultima settimana di controlli straordinari nei cantieriedili, una tappa del percorso verso la legalità e la sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di ripristinare un sistema complessivo di controllie organizzare campagne straordinarie in collaborazione con le direzioni provinciali del lavoro, dell’Inail e degli altri organi di vigilanza. Nella scorsa settimanasono stati più di 2000 i lavoratori censiti nei 406 cantieri controllati, a fronte di una media mensile di 600 controlli che hanno portato a 11 sequestri e all’invio alle autorità giudiziarie di 283 verbali. Nella Asl Roma G, inoltre, si è proceduto ad ispezionare i laboratori di produzione del travertino: ne sono stati visitati 14, altrettanti sono stati i verbali inviati alle autorità giudiziarie. Questi risultati si sono ottenuti anche grazie alla forte ed incisiva azione avviata dalla Regione Lazio, supportata da rilevanti stanziamenti approvati dalla Giunta regionale. Nel 2006 sono stati impegnati quattro milioni di euro per il rafforzamento dei servizi di vigilanza Spresal( Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro), per la formazione aggiuntiva dei lavoratori concordata con le parti sociali, per la promozione della salute e per l’Osservatorio regionale sulla sicurezza sul lavoro che avrà il compito di monitorare e analizzare il fenomeno degli infortuni e le malattie professionali. Lo stanziamento complessivo previsto per il triennio 2006-2008 è di 14 milioni di euro finalizzato al riassetto complessivo e al potenziamento del sistema per la sicurezza sul lavoro. .  
   
   
SOPAF: SOTTOSCRITTO IL FONDO IMMOBILIARE TERGESTE, COSTITUITO PER APPORTO.  
 
Milano, 19 dicembre 2006 – Sopaf Spa comunica che il 19 dicembre, unitamente alla controllata Lm Real Estate Spa, ha sottoscritto il 100% della prima emissione di quote del fondo Tergeste, fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso, riservato ad investitori qualificati e gestito da Polis Fondi Sgr. P. A. Il Fondo Tergeste, della durata di 8 anni, investe in operazioni di sviluppo e trading immobiliare. La prima sottoscrizione è avvenuta quanto a € 8. 525. 000 mediante l’apporto di partecipazioni in società operanti nel settore immobiliare (40% Telma Srl detenuta da Sopaf Spa e 15% Immobiliare Appia Srl, 25,5% Firanegocios Sl e 50% Co. Se Srl detenute da Lm Real Estate Spa) e quanto a € 1. 150. 000 per contanti. Il Fondo provvederà a rilevare dagli apportanti la quota di finanziamento soci verso le società conferite. Tale operazione, così come quelle già comunicate in data 28 novembre, rientra nel disegno organizzativo-strategico di Sopaf di concentrare gli investimenti di natura immobiliare in veicoli specializzati, gestiti da società di gestione del risparmio. .  
   
   
IN BULGARIA STRANIERI INVESTONO NELL´IMMOBILIARE  
 
Trieste, 21 dicembre 2006 - Il settore immobiliare bulgaro ha attratto investimenti esteri con tassi mai realizzati negli anni precedenti. Secondo Seeurope, il 33 percento degli investimenti stranieri ha avuto come finalità il Real Estate, stando a quanto comunicato da Stoyan Stalev, responsabile dell´Agenzia degli Investimenti bulgara. Da gennaio a settembre, gli investitori esteri hanno investito ben 2,9 miliardi di euro nel Paese. Il principale investitore per la Bulgaria rimane l´Olanda, seguito dal Regno Unito e dall´Austria. .  
   
   
TORINO, PROGRAMMA CASA: 10.000 ALLOGGI ENTRO IL 2012  
 
 Torino, 21 dicembre 2006 - Diecimila alloggi entro il 2012 : questo l´obiettivo del programma casa approvato ieri in Consiglio Regionale. "si tratta – spiega l´assessore alla pianificazione territoriale Sergio Conti – di un programma ambizioso ma realistico, messo a punto tenendo conto di un approfondito esame delle esigenze abitative, in particolare dei giovani che in moltissimi casi non hanno possibilità di comprare casa visti i prezzi proibitivi del mercato e la precarietà del lavoro. Complessivamente la Regione prevede un esborso finanziario di oltre 746 milioni di euro in sei anni. Il piano é molto flessibile. Sulla base del risultato che si avrà nel primo biennio, si potrà anche intervenire con alcune modificazioni". Per meglio rispondere alle esigenze sociali, i programmi attuativi del piano dovranno articolare i contributi in relazione ai redditi degli assegnatari. Si prevede di attribuire risorse a fondo perduto agli operatori che intendono porre sul mercato alloggi da locare a canone sociale, destinati ai cittadini in possesso dei requisiti previsti per accedere all´edilizia sovvenzionata. Per gli alloggi in edilizia agevolata da assegnare in locazione sono state individuate due differenti fasce di reddito, al fine di consentire l´accesso alla locazione agevolata anche alle famiglie meno disagiate. In quest´ultimo caso è prevista la possibilità di riscattare in un tempo successivo l´alloggio. La determinazione dei contributi da attribuire è stata effettuata assumendo quale costo medio massimo dell´intervento, per un alloggio di 75 metri quadrati di superficie commerciale, un valore di 120. 000 euro. Per la realizzazione degli alloggi di edilizia sovvenzionata, si prevede di attribuire un contributo che copra al massimo il 90% del costo totale di intervento, determinato sulla base dei massimali di costo stabiliti dalla Regione per l´edilizia residenziale pubblica e della superficie dell´intervento. In ogni caso il limite massimo per alloggio è pari a € 85. 000 per gli interventi di nuova costruzione e, al fine di incentivare il recupero di aree, immobili e di ambiti urbani degradati, è pari a € 95. 000 per gli interventi di recupero. Per gli alloggi in edilizia sovvenzionata la determinazione del canone è stabilita ai sensi della normativa regionale vigente. I soggetti attuatori dell´edilizia sovvenzionata sono: i Comuni per gli interventi di recupero e le Agenzie Territoriali per la Casa per gli interventi di recupero e nuova costruzione. Per gli alloggi di edilizia agevolata da assegnare in locazione permanente, il contributo previsto è pari al 35% del costo totale dell´intervento edilizio, determinato sulla base dei massimali di costo stabiliti dalla Regione per l´edilizia residenziale pubblica e della superficie dell´intervento, nel limite massimo per alloggio di € 35. 000 per la nuova costruzione e di € 45. 000 per il recupero, al fine di incentivare il riutilizzo di aree, immobili e di ambiti urbani degradati. Le cooperative edilizie a proprietà indivisa possono richiedere ai futuri locatari, a parziale copertura del costo dell´intervento, un prestito forzoso nella misura massima di 15. 000 € per alloggio. Per agevolare l´accesso alla prima casa, si ritiene di intervenire, a favore delle persone con età fino ai 35 anni alla data di pubblicazione del bando, con un contributo a fondo perduto di € 12. 500 per alloggio, per il recupero della prima abitazione. Le modalità di partecipazione ed i criteri di selezione saranno definiti, nell´ambito dei programmi biennali, con un bando il cui ambito territoriale è su scala regionale. Il programma giovani, oltre al contributo a fondo perduto, prevede un´ulteriore sostegno attraverso la concessione di una garanzia, limitata nel tempo, sull´importo di mutuo eventualmente contratto per la copertura dei costi di recupero dell´alloggio. La precarietà del mondo del lavoro, specialmente per i giovani, costituisce uno dei principali ostacoli all´accesso al credito bancario, pertanto la garanzia è principalmente diretta a coprire i periodi che intercorrono tra la cessazione di un´attività e l´avvio di un nuovo lavoro. Il programma anziani prevede la realizzazione di alloggi da concedere in locazione permanente a persone con più di 65 anni alla data di pubblicazione del bando. Gli interventi possono essere attuati dai Comuni e dalle Agenzie Territoriali per la Casa ed essere destinati ai soggetti in possesso dei requisiti soggettivi per accedere all´edilizia sovvenzionata. Possono altresì essere realizzati dalle Cooperative edilizie a proprietà indivisa ed essere destinati a nuclei famigliari il cui reddito rientra nei limiti previsti per accedere all´edilizia agevolata in locazione permanente. Al fine di dare attuazione ai processi di riqualificazione delle aree urbane e anticipare i tempi di attuazione degli interventi, si ritiene utile finanziare studi di fattibilità sulla trasformazione ed il riuso di parti del territorio. Gli studi potranno essere presentati dai Comuni con popolazione superiore agli 8. 000 abitanti, dai Comuni convenzionati e tra loro confinanti, per una popolazione complessiva di almeno 8. 000 abitanti, ovvero proposti dalle Atc provinciali a detti Comuni. La graduatoria degli studi finanziabili è a livello regionale. Gli studi di fattibilità dovranno riguardare aree urbane di trasformazione a prevalente destinazione residenziale, prevedere il coinvolgimento della popolazione residente, comprendere un piano finanziario degli interventi che ponga in campo le risorse pubbliche e private dedicate alla sua attuazione, individuare i soggetti coinvolti e gli interventi di edilizia residenziale pubblica per i quali verrà richiesto il finanziamento nel biennio successivo. Inoltre, dovranno dimostrare l´organicità delle scelte proposte, evitando interventi non coordinati con il contesto territoriale e con le scelte urbanistiche. I Comuni per accedere ai finanziamenti regionali, dovranno presentare alla Regione un documento sintetico, costituente lo studio di prefattibilità ovvero il progetto vincitore del concorso di idee bandito per lo studio di fattibilità, che illustri le azioni da intraprendere per la riqualificazione urbana e sociale dell´ambito territoriale. Le proposte pervenute saranno valutate dalla Regione con riferimento agli obiettivi del programma. Il contributo per ciascuno studio di fattibilità non potrà essere superiore a 50. 000 euro e sarà corrisposto in due soluzioni di pari entità, la prima a seguito dell´ammissione al finanziamento, il saldo alla conclusione dello studio. .  
   
   
FONDO GARANZIA ACQUISTO PRIMA CASA: FIRMATA CONVENZIONE REGIONE-GEPAFIN-BANCHE  
 
Perugia, 21 dicembre 2006 – Sono 16 gli istituti di credito operanti in Umbria che aderiscono insieme a Regione e “Gepafin spa” alla convenzione che prevede l’attivazione di un “fondo di garanzia” di 1 milione di euro per agevolare l’acquisto della prima casa da parte di cittadini o famiglie a basso reddito. L’accordo è stato sottoscritto stamani dall’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, dal presidente di Gepafin spa, Giacomo Porrazzini e dai rappresentanti degli istituti di credito. “Le risorse del fondo – ha spiegato l’assessore Stufara – svilupperanno investimenti complessivi di 25 milioni di euro, permettendo l’acquisto di circa 200 abitazioni. Si tratta di un progetto sperimentale, di una nuova opportunità attuata grazie alla collaborazione tecnica di Gepafin che si aggiunge alla pluralità di iniziative previste nel Piano regionale triennale per l’edilizia residenziale pubblica 2004-2006 per rispondere al disagio abitativo. Le altre azioni – ha ricordato Stufara - riguardano il sostegno per la locazione, i contributi a fondo perduto l’acquisto della casa da parte delle giovani coppie e l’attuazione dei progetti di ‘autocostruzione’. Hanno aderito finora 16 istituti, che coprono l’intero territorio regionale e che permetteranno una notevole semplificazione delle procedure che potranno essere attivate dagli interessati presso qualsiasi sportello delle banche aderenti”. Queste le banche che hanno siglato la convenzione: Carit; Bps; Bp-todi; Bcc-mantignana; Unicredit; Cr-orvieto; Banca Etica; Carispo; Carifo; Bcc-spello; Banca Trasimeno-orvietano; Monte dei Paschi; Banca delle Marche; Banca Etruria; Banca Toscana; Carifac. Potranno beneficiare delle garanzie Gepafin sia i cittadini italiani o di un Paese dell’Unione Europea che risiedono o prestano la propria attività lavorativa da almeno un anno in un comune dell’Umbria, sia i cittadini extracomunitari “regolarizzati” da almeno tre anni e titolari di lavoro continuativo nel territorio di un comune umbro da almeno due anni. Il reddito complessivo convenzionale familiare non potrà essere superiore ai 50 mila euro e nessun membro del nucleo familiare deve essere titolare di proprietà immobiliari né avere usufruito in precedenza di mutui agevolati per l’acquisto di prima abitazione. Potranno concorrere ai benefici anche italiani residenti all’estero che prevedano di rientrare nel nostro Paese entro un anno. Il presidente Porrazzini ha spiegato che con il Fondo di garanzia “si utilizzano strumenti dinamici di mercato e non i classici meccanismi dei contributi a fondo perduto. Si tratta di un ‘fondo di rotazione’ che permetterà quindi successive utilizzazioni. Con questa operazione – ha detto Porrazzini - ‘Gepafin’ amplia la propria ‘missione aziendale’, come peraltro già avvenuto con gli interventi di anticipazione dei contributi per gli interventi di ricostruzione post-terremoto del 1997 che hanno consentito in molti casi di accelerare i tempi degli interventi, con costi aggiuntivi estremamente bassi. Altro esempio di attività analoga è quello relativo al sostegno all’autocostruzione di abitazioni che ha permesso la realizzazione di circa 100 interventi nei Comuni di Perugia, Terni e Marsciano,”. Gepafin – come ha spiegato Porrazzini - garantirà dal rischio di insolvenza, cambio, interesse con garanzie reali di primo grado, su beni di valore capiente, fino ad un massimo del 90 per cento del mutuo concesso (ipotecario, fondiario/edilizio o altro). Per quanto riguarda lo sconto sui tassi di interesse, lo “spread” aggiuntivo massimo applicabile è previsto nella seguente misura a seconda della lunghezza del periodo di ammortamento: 1 per cento su mutui da uno a 10 anni, 1,1 per cento su prestiti da 11 a 20 anni, 1,2 per cento da 21 a 25 anni. Potrà essere scelta la forma del tasso fisso o variabile, con una oscillazione stimabile tra il 4,7 ed il 5,2 per cento. Secondo dati Istat elaborati dal Servizio politiche della casa della Regione Umbria le famiglie che vivono in abitazioni di proprietà superano l’85 per cento del totale, mentre a livello nazionale lo stesso dato si attesta intorno al 79 per cento circa. .  
   
   
POLITICHE ABITATIVE: COMPLETATO L´ITER LEGISLATIVO REGIONALE SUL SOCIAL HOUSING  
 
Ancona, 21 dicembre 2006 - Il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato la Deliberazione Legislativa che va a completare il processo di riordino del sistema regionale delle politiche abitative avviato un anno fa con la legge 36. Le novita` piu` rilevanti della riforma, complessivamente intesa, riguardano la revisione delle competenze degli enti locali nell´edilizia pubblica, la trasformazione degli Iacp in Erap ma, soprattutto, la definizione organica degli interventi da mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi e l´istituzione di un fondo regionale specifico per finanziare il settore, considerato il trasferimento senza risorse delle competenze statali alle Regioni in materia di edilizia residenziale pubblica. Nello specifico, il corpo normativo approvato ieri disciplina le modalita` di assegnazione e gestione degli alloggi sociali di proprieta` pubblica, le cosiddette ´case popolari´. ´Ne risulta valorizzato e potenziato ´ spiega l´assessore regionale all´Edilizia Pubblica, Gianluca Carrabs - il ruolo dei Comuni, che sono gli enti piu` vicini alle istanze della popolazione, ai quali vengono attribuiti nuovi e maggiori poteri. In particolare, ai Comuni viene riconosciuto il potere di regolamentare i punteggi sulla base di una griglia prestabilita dalla Regione, di nominare le commissioni comunali per l´esame delle domande, di ricorrere alla formazione di graduatorie aperte per l´assegnazione delle case´. Il termine ultimo per la vendita degli alloggi, ai sensi della precedente legislazione statale del 1993, viene prorogato al giugno 2007. Dopodiche` le alienazioni potranno interessare solo quel patrimonio che comporta diseconomie di gestione, a prezzi che comunque dovranno essere adeguati alle esigenze di nuovi investimenti nel settore. La riforma legislativa nel suo complesso sta gia` producendo risultati concreti. ´A breve - dichiara l´assessore Carrabs - la Giunta regionale licenziera` il nuovo piano triennale 2006´2008 di edilizia residenziale pubblica, che prevede investimenti per circa 100 milioni di euro e la reintroduzione dei buoni-casa per le giovani coppie´. ´Una risposta concreta ai cittadini marchigiani - continua Carrabs - per affrontare un problema, quello della casa, che sta assumendo caratteristiche di particolare entita` per un rilevante numero di cittadini a basso e medio reddito, a cui intendiamo fermissimamente dare soluzioni´. .  
   
   
EDILIZIA, NUOVA LEGGE PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLE CITTÀ LIGURI  
 
Genova, 21 dicembre 2006 - Un nuovo disegno di legge sul superamento delle barriere architettoniche per gli edifici di proprietà pubblica e per edifici privati aperti al pubblico. È stato approvato dalla Giunta regionale che ha stanziato un primo finanziamento di 500,000 euro per il 2007. La proposta dell´assessore Maria Bianca Berruti ha voluto allargare il campo di intervento regionale nel settore del superamento delle barriere architettoniche rispetto all´attuale normativa che fino ad oggi prevedeva il finanziamento esclusivo degli edifici di proprietà privata. "Questo disegno di legge - spiega l´assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti - rappresenta un tassello di una più ampia strategia diretta a consolidare il ruolo della Regione nell´effettivo riconoscimento dei diritti di cittadinanza di uomini e donne, riguardante l´autonomia di ogni individuo nei confronti dell´ambiente urbano". Con questa nuova legge regionale potranno beneficiare di contributi pubblici erogati annualmente dalla Regione anche gli edifici e gli spazi urbani di proprietà degli Enti locali o gli edifici e gli spazi privati aperti al pubblico, come le chiese. I contributi potranno essere cocessi, sia alle persone con ridotta e impedita capacità motoria o sensoriale, sia ai condomini di abitazioni civili o ai datori di lavoro dove prestano la propria attività lavorativa soggetti disabili. "L´iniziale stanziamento di 500,000 euro - conclude l´assessore Berruti - si andrà ad aggiungere all´azione regionale di sostegno alla domanda privata di adeguamento delle abitazioni e dei condomini". Nel 2006 la Regione Liguria ha infatti erogato a favore di soggetti privati circa 465. 000 euro, finanziando 98 piccoli interventi. .  
   
   
RISPARMIO ENERGETICO DEFINITI GLI OBIETTIVI 2007: RISPARMIO PER OLTRE 633.000 TONNELLATE EQUIVALENTI DI PETROLIO  
 
 Milano, 21 dicembre 2006 - L´autorità ha definito gli “obiettivi 2007” di risparmio energetico per i distributori di energia elettrica e di gas naturale, in attuazione dei Decreti ministeriali 20 luglio 2004 che hanno introdotto il meccanismo dei “titoli di efficienza energetica” (o “certificati bianchi”), a promozione della diffusione delle tecnologie più efficienti nell’uso dell’energia (es. : installazione di elettrodomestici o caldaie ad alta efficienza, interventi di isolamento termico degli edifici, interventi per aumentare l’efficienza energetica di processi industriali, ecc. ). Per l’anno prossimo l’Autorità ha fissato - per le grandi imprese distributrici - un obiettivo globale per oltre 633. 000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep): il 61% di tale risparmio (pari a circa 385. 000 tep) dovrà essere ottenuto dai distributori di energia elettrica; il restante 39% (248. 000 tep) dai distributori di gas naturale. Il provvedimento è pubblicato sul sito www. Autorita. Energia. It Il 2007 sarà il terzo anno di applicazione del meccanismo “certificati bianchi” a sostegno dell’uso razionale ed intelligente dell’energia. Parte degli obiettivi 2007 potrà essere conseguita dai distributori grazie ai risparmi energetici che continuano ad essere generati da interventi realizzati ai fini del conseguimento degli obiettivi loro assegnati dall’Autorità per i due anni precedenti. La parte rimanente dovrà essere conseguita attraverso la realizzazione di nuovi interventi di risparmio energetico presso i consumatori finali. Circa la praticabilità degli obiettivi 2007, conforta rilevare che gli obiettivi del primo anno (2005) e del secondo anno (2006) sono stati positivamente raggiunti e superati. Per l’anno 2005 sono state consentivate 280 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) di risparmio di energia primaria, a fronte di un obiettivo di 156. 000 tep. La verifica finale di conseguimento degli obiettivi 2006 avverrà con la certificazione, da parte dell’Autorità, anche dei progetti in corso di presentazione (sempre di competenza 2006) prevista entro il primo semestre 2007; si può comunque evidenziare, sulla base dei risparmi certificati fino ad oggi (344. 000 tep), che l’obiettivo nazionale 2006 (312. 000 tep) risulta già superato. In totale, dall’avvio del meccanismo dei “certificati bianchi” (1° gennaio 2005) ad oggi, l’Autorità ha già certificato risparmi per circa 500. 000 tep. Tali risparmi energetici, che equivalgono al consumo domestico annuo di una città di circa 680. 000 abitanti o alla produzione elettrica annua di una centrale di 290 Mw di potenza, hanno consentito di evitare emissioni per oltre 1. 360. 000 tonnellate di anidride carbonica; un contributo assai significativo al conseguimento degli obiettivi che derivano per il nostro Paese dal Protocollo di Kyoto. Gli obiettivi annuali di risparmio previsti sono crescenti nel tempo, e possono essere raggiunti attraverso la realizzazione di interventi presso i consumatori finali che ne traggono beneficio diretto, in termini di riduzione della propria spesa energetica, e indiretto in termini di connessi benefici di sistema (contenimento dell’inquinamento generato dalla produzione e consumo di energia, contributo alla prevenzione di squilibri domanda-offerta di energia, riduzione della dipendenza energetica dall’estero). Gli interventi potranno essere realizzati dagli stessi distributori, ovvero da società di servizi energetici che venderanno ai distributori obbligati i “titoli di efficienza energetica” corrispondenti ai risparmi conseguiti e certificati dall’Autorità. La compra-vendita dei titoli di efficienza energetica potrà avvenire sul mercato organizzato dalla società Gestore del mercato elettrico S. P. A. Sulla base di regole approvate dall’Autorità, ovvero tramite contrattazione bilaterale. .  
   
   
ELETTRICITÀ: INSTALLAZIONE DI CONTATORI ELETTRONICI PER TUTTI I CONSUMATORI  
 
 Milano, 21 dicembre 2006 - L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha reso obbligatoria, per tutti gli oltre 100 distributori di elettricità operanti sul territorio nazionale, l’installazione di nuovi contatori elettronici di energia elettrica presso tutte le famiglie e piccole imprese. Durante il terzo periodo regolatorio (2008-2011), ciascun distributore dovrà infatti installare, presso i propri clienti in bassa tensione, i contatori elettronici, approvvigionandosi liberamente da società specializzate concorrenti che già offrono sul mercato numerosi modelli con idonee caratteristiche tecniche. L’obbligo sarà esteso in modo progressivo: entro l’anno 2008 la diffusione dei contatori dovrà essere garantita ad almeno il 25% dei consumatori; entro il 2009 al 65%; entro il 2010 al 90%; ed entro il 2011 al 95% dei consumatori. Il documento è disponibile sul sito www. Autorita. Energia. It L’iniziativa dell’Autorità intende dare impulso allo sviluppo della concorrenza nella vendita di energia elettrica in previsione del 1° luglio 2007 quando, come previsto dalla legislazione europea, si completerà il processo di liberalizzazione del mercato - dal lato domanda - garantendo anche alle famiglie (oltreché alle piccole e medie imprese, e ai clienti industriali alimentati in alta e media tensione) la possibilità di scegliere liberamente il proprio fornitore di energia elettrica. L’autorità ritiene che le prestazioni offerte dai nuovi contatori debbano poter essere rese disponibili a tutti i consumatori, indipendentemente dalle dimensioni della società di distribuzione dalla quale sono serviti. I contatori elettronici sono attualmente resi disponibili soltanto da Enel Distribuzione, Acea Roma, Asm Brescia e, a breve, anche da Aem Milano e Aem Torino. A supporto dell’iniziativa verrà attivato un meccanismo che disincentivi ogni eventuale mancata o ritardata sostituzione degli attuali contatori elettromeccanici. I contatori elettronici, e i sistemi preposti alla loro telegestione, garantiscono una serie di importanti prestazioni di base. Innanzitutto consentono l’offerta di tariffe biorarie o multiorarie, che possono permettere dei risparmi con un uso più intelligente dell’energia elettrica modulato in funzione dei differenti prezzi orari. In secondo luogo consentono: l’emissione di fatture basate su effettivi consumi (la cui integrità è garantita in modo continuativo da opportuni meccanismi di protezione e controllo); di migliorare e velocizzare i servizi commerciali resi alla clientela in occasione di subentri, volture, cambi della potenza contrattuale o del piano tariffario; di rendere più veloce il passaggio da un fornitore di energia elettrica ad un altro. Sono garantite le medesime prestazioni a tutti i consumatori, sia a quelli che decideranno di passare ad un nuovo fornitore di energia elettrica sia a quelli che decideranno di rimanere con il fornitore tradizionale. .  
   
   
EDISON: SIGNIFICATIVO PASSO AVANTI PER IL GASDOTTO GALSI VARATO UN AUMENTO DI CAPITALE DA 30 MILIONI DI EURO E APPROVA LA TRASFORMAZIONE DI GALSI IN SOCIETÀ DI SVILUPPO, INDIRIZZO E GESTIONE CONFERMATA LA PRESIDENZA A EDISON, AFFIDATA A ROBERTO POTÌ  
 
 Milano, 21 dicembre 2006 – Si è svolta ieri, sotto la presidenza di Roberto Potì, l’assemblea straordinaria degli azionisti di Galsi che ha varato un aumento di capitale per 30 milioni di euro e ha approvato una modifica allo statuto sociale che prevede la trasformazione di Galsi da società di studio a società di sviluppo, indirizzo e gestione. Le delibere odierne imprimono una significativa accelerazione al progetto Galsi che prevede la realizzazione del gasdotto di collegamento tra l’Algeria, la Sardegna e la Toscana, mettendo a disposizione della società risorse finanziarie per l’avvio delle attività esecutive del progetto. La nuova governance della società conferma nella posizione di presidente Roberto Potì, espressione di Edison quale secondo azionista del progetto, e di amministratore delegato Mohamed Yousfi, espressione di Sonatrach quale primo azionista del progetto. Il gasdotto si svilupperà per circa 900 chilometri, di cui più di 300 nelle acque profonde oltre 2500 metri fra Algeria e Sardegna. La capacità di trasporto sarà pari a 8 miliardi di metri cubi all’anno, di cui una quota sarà destinata alla metanizzazione della Sardegna, mentre la parte restante sarà immessa nella rete nazionale di trasporto del gas. Edison è il principale socio italiano della società Galsi, a cui partecipa insieme a Sonatrach, la compagnia di stato algerina operativa nel settore idrocarburi, e ad alcuni operatori italiani (Enel, Hera, Sfirs e Progemisa) e internazionali (Wintershall). In base agli accordi siglati lo scorso 15 novembre Edison si è già assicurata la fornitura di 2 miliardi di metri cubi di gas all’anno per 15 anni a partire dall’entrata in operatività del metanodotto Galsi. Il settore del gas rappresenta un elemento trainante per lo sviluppo di Edison, che si è prefissata l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo di operatore leader nel settore degli Idrocarburi, rafforzandosi come player di livello internazionale in questo campo. Tra gli altri progetti destinati ad aumentare nel medio periodo la disponibilità di gas di Edison si ricorda la realizzazione del terminale di rigassificazione di Rovigo, l’unico attualmente in costruzione in Italia, che sarà operativo nel 2008 e che consentirà al Gruppo di importare il gas naturale in forma liquefatta. Edison è inoltre impegnata nello sviluppo del gasdotto fra Italia e Grecia (Igi) e di un ulteriore terminale di rigassificazione. Queste infrastrutture potranno consentire a Edison e all’Italia di diversificare le fonti di approvvigionamento del gas, aumentandone al tempo stesso la sicurezza e l’economicità. .  
   
   
PROGETTI ENERGETICI PER 41 ML. EURO IN ALBANIA  
 
 Trieste, 21 dicembre Il Governo albanese avvierà progetti nel settore dell´energia del valore di 55 milioni di dollari (circa 41 milioni di euro), puntando soprattutto ad accrescerne la produzione. I progetti saranno finanziati attraverso un prestito della Banca Mondiale. Lo scrive Seeurope. Uno dei progetti, del valore di 22,51 milioni di euro, per il quale il Governo ne ha già stanziati 6 milioni, riguarda la ristrutturazione del settore. Il secondo progetto, ammontante a 18,7 milioni di euro, è invece finalizzato ad accrescere la produzione di energia termica del Paese e a ristrutturare la rete elettrica. .  
   
   
ALBANIA CERCA ENERGIA NEL MERCATO GLOBALE  
 
 Trieste, 21 dicembre 2006 - La compagnia albanese dell´energia ha raggiunto un accordo con tre soggetti internazionali per assicurarsi la fornitura di elettricità. Nel frattempo, ha dovuto decidere dei tagli alla fornitura, dopo che la mancanza di piogge ha ridotto la produzione idroelettrica interna. Lo riporta Seeurope. La Albanian Electro-energy Corporation (Kesh) ha dichiarato che riceverà 2,32 milioni di kilowattora al giorno dalla Slovenian Istrabens Gorenje, dalla Greek Public Power Corporation e dalla Swiss Eft, forniture che secondo la portavoce Klodiana Gjinaj aiuteranno l´azienda a sostenere la crisi energetica conseguita alla recente chiusura di due centrali nucleari in Bulgaria. I problemi della Kesh sono stati aggravati dagli alti prezzi dell´energia a livello globale e da una significativa diminuzione dei bacini idrici negli impianti dell´Albania settentrionale che rappresentano la maggior parte della produzione domestica. La Kesh prevede però di riuscire a produrre un surplus di energia in estate. A partire dal ´90 il Paese soffre di problemi dovuti alla cattiva gestione, a un sistema di distribuzione sorpassato alla scarsità di risorse economiche. .  
   
   
VIA RIGASSIFICATORE TARANTO: PROROGA PER CONSEGNA DOCUMENTAZIONE  
 
 Bari, 21 dicembre 2006 - L’assessorato all’Ecologia comunica che il Ministero dell’Ambiente, con nota del Direttore Ventresca, ha comunicato alla Regione di aver preso atto della richiesta avanzata dalla Gas Natural per il progetto di rigassificatore di Taranto e di aver accordato una proroga nella consegna della documentazione relativa alla Valutazione di Impatto Ambientale (Via) con scadenza il 10 gennaio prossimo. .  
   
   
13,4 MILIONI DESTINATI DALLA GIUNTA A TRE INTERVENTI IDRICI PRIORITARI ARTUSA: "FONTANE DI QUALITÀ, VANTAGGI PER TUTTI E MENO PLASTICA DA SMALTIRE" SARÀ MIGLIORATO ANCHE IL RIFORNIMENTO DI ACQUA SULLA COSTA, NEL SENESE E NEL GROSSETANO  
 
Firenze, 21 dicembre 2006 - 600. 000 euro, 100. 000 euro di contributo a testa per ogni Ato, per realizzare delle fontane sulle piazze e degli erogatori in scuole, ospedali, uffici e altri luoghi di accesso pubblico dove verrà fornita ai cittadini acqua potabile di qualità con particolari caratteristiche di purezza e gradevolezza. Lo ha deciso la Giunta regionale nell´ambito della ripartizione delle risorse, pari a 13 milioni e 400. 000 euro, previste dall´articolo 38 della legge 70 del 2005 per superare le criticità idriche e garantire la tutela qualitativa e quantitativa dell´acqua. Gli altri interventi, in attuazione del Piano di tutela delle acque toscane, sono invece finalizzati, grazie allo stanziamento di 12,8 milioni di euro, al miglioramento della quantità e qualità dell´acqua nella zona costiera centro-meridionale, nel senese e nel grossetano. "Intendiamo moltiplicare su tutto il territorio toscano - afferma l´assessore all´ambiente Marino Artusa - le positive esperienze fatte da Publiacqua con le fontanelle di acqua di qualità sia a Tavarnelle Val di Pesa che all´Anconella a Firenze ed estendere l´uso di erogatori nei luoghi pubblici. A Tavarnelle in particolare è stato calcolato un prelievo in 4 mesi di 230 metri cubi di acqua con una riduzione a livello di rifiuti da smaltire di circa 180. 000 bottiglie di plastica da un litro e mezzo e con un risparmio diretto per i cittadini di 100. 000 euro. Abbiamo deciso di incentivare questo tipo di erogazione pubblica che comporta sia benefici economici diretti per i cittadini, dato l´elevato costo dell´acqua in bottiglia, ma soprattutto ricadute positive in termini di riduzione dei rifiuti prodotti dall´uso di bottiglie in plastica e di risparmio energetico". "Di grande rilevanza - prosegue l´assessore Artusa - anche gli altri interventi del settore idrico a cui abbiamo destinato risorse, una ripartizione ora sottoposta all´attenzione del consiglio per la definitiva approvazione. Si tratta da un lato della realizzazione delle condutture per migliorare, con l´utilizzo delle acque del bacino di Montedoglio, il rifornimento idrico nell´Alto Valdarno, nel senese e nel grossetano (all´Ato 4 e all´Ato 6 vanno 10 milioni di euro), e dall´altro di misure per erogare un´acqua di migliore qualità soprattutto nella zona costiera centro-meridionale) a cui vengono assegnati 2,8 milioni di euro". "Con questi importanti cofinanziamenti regionali - spiega l´assessore Artusa - che copriranno fino al 33% i costi di progettazione e realizzazione delle opere, stiamo attuando il nostro programma di governo. Procede infatti l´attuazione degli interventi prioritari del Piano di tutela delle acque e del piano pluriennale di investimenti, di cui un anticipo è stato costituito dallo stanziamento di 600. 000 euro per il dissalatore di Giannutri". .  
   
   
AMBIENTE, STANZIATI 400 MILA EURO PER LE AREE DI PREGIO DELLA RETE NATURA 2000, PER LA SEGNALETICA NATURALISTICA E PER LA GESTIONE DEL LUPO  
 
Genova, 21 dicembre 2006 - La Giunta Regionale ha stanziato 400 mila euro per la salvaguardia e la valorizzazione dell´ambiente e della biodiversità ligure. <Le direttrici di intervento sono tre - spiega l´assessore all´ambiente della Regione, Franco Zunino - Iniziative di ripristino di alcuni habitat prioritari, apposizione di segnaletica lungo percorsi naturalistici di pregio e misure di gestione a difesa delle attività zootecniche nelle zone della Liguria in cui è ricomparso il lupo>. L´asse di intervento più consistente, 250 mila euro, riguarda la conservazione di habitat di interesse comunitario che ospitano specie rare e necessitano di appropriate misure di gestione. Il progetto più importante, primo nella graduatoria regionale, sarà realizzato dalla Provincia di Savona per tutelare una zona umida che ospita l´habitat prioritario "stagni temporanei mediterranei" presente in Comune di Albenga nel Sito di Importanza Comunitaria di Monte Acuto-rio Torsero. Tale area è di particolare importanza anche per il mantenimento della popolazione della tartaruga palustre "endemica Emys orbicularis ingauna" per i cui progetti di tutela regionali e provinciali è stato conferito proprio quest´anno dal Wwf l´importante riconoscimento del Panda d´Oro. Gli altri interventi finanziati su questo asse riguardano ancora la tutela delle zone umide (Comune di Casarza, Comunità Montana Alta Val di Vara, Parco dell´Antola, Parco del Beigua), e gli habitat colonizzati da specie protette come il fillodattilo (Parco di Portovenere) ed i chirotteri (Comune di Millesimo). Per il finanziamento della segnaletica la Regione ha investito invece 125 mila euro. I pannelli da installare, alcune centinaia, hanno carattere informativo ed insieme educativo sui molteplici valori naturalistici presenti nella Rete Natura 2000 ed accompagneranno il cammino dei tanti escursionisti che attraversano la Liguria lungo percorsi ambientali di pregio di 23 Enti Locali, interessati da siti idi importanza comunitaria ed aree protette. Uno studio, finanziato con 25 mila euro, coinvolgerà infine Regione, Parco dell´Antola e Parco dell´Aveto sulle ragioni della ricomparsa in Liguria di esemplari di lupo. Obiettivo principale dell´indagine che coinvolge tutti gli enti che possono avere competenza in materia e che sviluppa la collaborazione anche con le regioni limitrofe è quello di definire un modello di convivenza tra fauna selvatica ed uomo, con particolare riferimento all´attività zootecnica, mettendo al riparo quest´ultima dall´incursione indesiderata di predatori. Questi progetti gestionali rappresentano la continuazione del vasto programma di valorizzazione della Rete Natura 2000 in Liguria inaugurato con la programmazione comunitaria 2000-2006 e proseguito grazie a fondi regionali. .  
   
   
CONSULENZA DELL´UNIVERSITÀ ROMA TRE PER I PICCOLI COMUNI DEL LAZIO  
 
Roma, 21 dicembre 2006 - - Un protocollo d´intesa siglato tra l´assessorato agli Affari Istituzionali della Regione Lazio e il Centro di Consulenza Giuridica del Centro di eccellenza in diritto europeo dell´Università Roma Tre per una collaborazione sulle misure da adottare a vantaggio dello sviluppo socio-economico dei piccoli Comuni del Lazio, della loro tutela e valorizzazione. L´assessore Regino Brachetti e Giampaolo Rossi, direttore del Centro, hanno sottoscritto la convenzione dando incarico ad una commissione di studio di preparare, entro sei mesi, una sorta di ´´Libro bianco´´ nel quale siano individuate, anche alla luce delle esperienze applicate in altre Regioni e in altri Paesi europei, le soluzioni più idonee allo sviluppo del piccoli Comuni, con particolare riferimento al decentramento delle funzioni amministrative e all´associazionismo comunale. ´´Scopo della collaborazione è avere delle linee guida sulle quali adattare gli interventi che andremo ad attuare nei prossimi mesi a favore degli enti locali più piccoli, che sono anche i più diffusi - ha detto l´assessore Brachetti, commentando la firma del protocollo – “la raccomandazione che ho fatto è di procedere con speditezza, in maniera tale da trasformare tempestivamente le indicazioni della commissione in provvedimenti capaci di garantire servizi e opportunità a comunità particolarmente esposte ai fenomeni di erosione demografica e di indebolimento della struttura economico-sociale´´. .  
   
   
TORINO: SIGLATO PROTOCOLLO A SOSTEGNO DELLA RETE REGIONALE DELLE SCUOLE "POLO" PER LA CREAZIONE DI UN SISTEMA EDUCATIVO INTEGRATO IN DIMENSIONE EUROPEA  
 
 Torino, 21 Dicembre 2006 - È stato siglato mercoledì 20 dicembre, fra Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale, Direzione Generale per gli Affari Internazionali del Ministero della Pubblica Istruzione e le otto Province piemontesi, un Protocollo d´Intesa, che avrà durata triennale, a sostegno della rete regionale delle scuole "polo", al servizio dello sviluppo e della valorizzazione del territorio dal punto di vista formativo, culturale ed economico a livello europeo. Il Protocollo tra la Scuola e gli Enti locali, trae impulso dall´esigenza di sostenere le scuole nel confronto e nella cooperazione transnazionale attraverso un sistema integrato che risulti stabilmente legato al contesto locale, alle sue specificità e alle sue potenzialità. Con la stipula di questo Protocollo d´Intesa dunque, viene sancito l´impegno ad una forte cooperazione per il consolidamento di un sistema interistituzionale volto a valorizzare e sviluppare le potenzialità esistenti, sulla base di una programmazione congiunta delle azioni da promuovere e di una altrettanto congiunta verifica dei risultati. Questo sistema consentirà di evitare antieconomiche sovrapposizioni di interventi grazie ad un coordinamento sistematico e organizzato, di facilitare la diffusione del plurilinguismo, essenziale alla partecipazione sempre più consapevole alla comunità europea, e di valorizzare la partecipazione attiva e propositiva della scuole alla costruzione dell´Europa. Allo scopo di raggiungere tali obbiettivi, i firmatari del protocollo si impegnano a ricercare strategie efficaci per la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità della rete e di individuare le possibili modalità di supporto economico-strutturale a sostegno delle attività svolte dalle scuole "polo". La Regione Piemonte e le otto province piemontesi, parteciperanno alla definizione della programmazione annuale e delle finalità di tale cooperazione, fornendo i supporti tecnico-scientifici necessari. "Questo evento non segna la conclusione di un percorso - ha precisato l´assessore all´Istruzione e Formazione professionale Giovanna Pentenero - bensì il raggiungimento di una sua tappa fondamentale. Tenendo conto che ben il 58% delle scuole piemontesi ha attivato progetti con partner europei, la firma del protocollo non potrà che consentire di procedere in modo più spedito e sicuro nei rapporti internazionali in materia di educazione e formazione, proprio grazie al confronto sistematico e organizzato, all´armonizzazione degli obiettivi, all´ottimizzazione delle risorse e delle competenze, alla condivisione delle strategie". Proprio in questi giorni si sta elaborando un progetto strategico interregionale, finalizzato alla costituzione di un polo d´eccellenza educativo transfrontaliero, che coinvolge le Accademie di Lione, Nizza ed Aix-marseille per la parte francese, la Sovrintendenza della Valle d´Aosta e gli Uffici Scolastici Regionali del Piemonte e della Liguria per la parte italiana. L´obiettivo generale di questo progetto consiste nel sviluppare una dinamica positiva sull´intero territorio interessato, attraverso la mobilità, gli scambi e la reciprocità, con l´intento di creare una sinergia favorevole alla più ampia cooperazione franco-italiana. La rete di scuole "polo" rappresenterà dunque una risorsa nel progetto di miglioramento dell´attrattiva degli ambienti di apprendimento e dell´accessibilità ai sistemi educativi. .  
   
   
TRIESTE: PROGETTO EUROPA PER LE SCUOLE, TERZA EDIZIONE  
 
Trieste, 21 dicembre 2006 - "Conoscere l´Europa - Fare gli Europei", il progetto dedicato agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori di tutta la regione, promosso dall´Associazione consiglieri regionali assieme al Centro studi Dialoghi europei, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale e della Rappresentanza italiana della Commissione europea, è giunto alla sua terza edizione e in questi giorni viene proposto agli istituti scolastici attraverso una serie di incontri. All´istituto Malignani di Udine, Matteo Fornara della Rappresentanza Ce e Bruno Longo presidente dell´Associazione consiglieri, hanno illustrato ai giovani delle scuole superiori della città i temi attorno ai quali si sviluppa il progetto: il futuro dell´Ue dopo cinquant´anni di pace, democrazia e crescita; i diritti del cittadino europeo; la strategia di Lisbona rapportata al disegno politico, agli obiettivi e alla realtà italiana. Approfondite anche le opportunità che vengono offerte agli studenti in ambito comunitario sia in campo scolastico che occupazionale. Il progetto, reso possibile anche grazie all´impegno della Fondazione Crup, ha avuto lo scorso anno una risposta confortante dal mondo scolastico: vi hanno partecipato 90 classi, con un coinvolgimento di 1. 800 studenti, 180 dei quali si sono poi recati a Bruxelles e a Strasburgo per una visita alle istituzioni europee. Approfondire l´informazione sulle tematiche comunitarie, far conoscere le istituzioni e il loro lavoro, coinvolgere i giovani sono i cardini di un´iniziativa che vede istituzioni pubbliche e private e mondo della scuola lavorare assieme per costruire una nuova sensibilità sullo spirito che sta guidando il grande sogno europeo. . .  
   
   
´L´EROE MAI CANTATO´: UN SITO E UN GIORNALE PER SFIDARE LA VITA COME IMPARARE AD AFFRONTARE LA VITA ATTRAVERSO SFIDE INTELLETTUALI DI MATEMATICA, MUSICA, FILOSOFIA  
 
Firenze, 21 dicembre 2006 - Si intitola l´"Eroe mai cantato" ed è un progetto culturale e pedagogico, del tutto originale, nato a Pisa, nel Liceo scientifico "Ulisse Dini". Usa internet (www. Eroemaicantato. Org) come luogo privilegiato di dialogo e di scambio, ma dispone anche di un vero e proprio giornale, "L´ulisse", periodico nato all´interno del Liceo Dini. Quest´anno è alla terza edizione, con adesioni di scuole e studenti di varie nazionalità. Domani alle 12,00 a Firenze, presso la sala stampa della giunta regionale, in via Cavour 18 a Firenze, alla presenza dell´assessore Gianfranco Simoncini, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell´iniziativa e degli scopi che si prefigge. Uno su tutti: trasformare i problemi della vita in sfide, che regalino entusiasmo e gratificazione intellettuale. Far sì che, attraverso queste sfide, cresca nei giovani la capacità di affrontare la vita nel modo giusto. Il progetto, che quest´anno ha visto la partecipazione di 7800 studenti, ha suscitato interesse e sostegno da numerosi enti e istituzioni culturali. Fra questi il Comune e la Provincia di Pisa, l´Università di Pisa, la Scuola Superiore Sant´anna e la Scuola Normale Superiore, l´Accademia di Scienza, letteratura e Arti di Modena, l´Accademia di Scienze della Bulgaria. Oltre all´assessore regionale Simoncini parteciperanno alla conferenza stampa la vicepresidente della commissione cultura del Consiglio regionale, Fabiana Angiolini, il sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli, rappresentanti della Provincia di Pisa, del Sant´anna, dell´Università, della Rai e, naturalmente, una delegazione di ragazzi che presenteranno alcune delle sfide che fanno parte del progetto. In particolare saranno presentate le sfide di matematica e quelle di musica. La prima, che seguirà il modello medievale, consisterà nel costruire un problema, che dovrà poi essere risolto. La seconda nella presentazione di musica rock e jazz, con l´obiettivo di far emergere la musica che i ragazzi interpretano nelle varie scuole. Chi vincerà la sfida di matematica avrà in premio un´esperienza sulla nave scuola Amerigo Vespucci, chi invece vincerà quella di musica, potrà esibirsi in concerto a Sofia, oltre a vedere stampato in cd il proprio repertorio musicale. .  
   
   
TORINO, NUOVI INSEDIAMENTI UNIVERSITARI IN AREA EX-ITALGAS  
 
Torino, 21 dicembre 2006 - Venerdì 22 dicembre 2006, alle ore 11. 00, il Rettore dell’Università di Torino, Prof. Ezio Pelizzetti, aprirà ufficialmente i lavori per la costruzione del nuovo insediamento universitario presso l’Area ex-Italgas, posando la prima pietra della futura sede della Facoltà di Giurisprudenza e della Facoltà di Scienze Politiche. Appuntamento in Lungo Dora Siena 68/a, a Torino, alla presenza della Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, dell’Assessore regionale all’Università e Ricerca, Andrea Bairati, del Presidente della Provincia di Torino, Antonino Saitta, del Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, dell’Assessore comunale alla Cultura, Fiorenzo Alfieri, e dell’Assessore comunale all’Urbanistica, Mario Viano. Alle ore 12. 00 è previsto il trasferimento in Palazzina Einaudi per l’illustrazione del progetto da parte delle personalità presenti e dei progettisti coinvolti. .  
   
   
MILANO, ADAMO – PRESEPE NELLE SCUOLE NON È ADDOBBO NATALIZIO  
 
 Milano, 21 dicembre 2006 - Ha proprio ragione Anna Maria Dominaci, sostiene il consigliere comunale Adamo – nuovo direttore scolastico regionale – nell’invitare il mondo della scuola a cogliere l’occasione del Natale come nuova modalità per testimoniare amicizia e solidarietà “in una dimensione capace di superare la logica delle contrapposizioni”. È a questa ispirazione che andrebbe ricondotta anche la presenza del presepe, che non può rappresentare nelle scuole solo un “addobbo natalizio”, magari ostentato per segnare più appartenenza ideologico-politica che religiosa. Ha senso se è frutto di un lavoro, di un percorso condiviso tra bambini, con i loro insegnanti e con le famiglie partecipi dell’attività della scuola. Se così non è, se è solo un’ingerenza di un mondo esterno, se è percepito come un’abitudine o, peggio, come un dovere, che il Presepe si faccia o non si faccia sarà del tutto inutile per i bambini. .