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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Maggio 2008
UE: PREVISIONI ECONOMICHE DI PRIMAVERA PER IL BIENNIO 2008-2009: LA CRESCITA RALLENTA, LE PRESSIONI SUI PREZZI SONO PREOCCUPANTI MA NELL´INSIEME L´UE RESISTE PIUTTOSTO BENE ALLE TURBOLENZE ESTERNE  
 
Bruxelles, 5 maggio 2008 - In base alle previsioni economiche di primavera della Commissione la crescita dell´economia dell´Unione europea dovrebbe rallentare al 2% nel 2008 e all´1,8% nel 2009, a fronte del 2,8% nel 2007 (rispettivamente 1,7% e 1,5% nell´area dell´euro a fronte del 2,6% nel 2007). Questa crescita moderata deriva dal persistere della crisi nei mercati finanziari, dal rallentamento marcato dell´economia statunitense e dall´impennata dei prezzi dei prodotti di base, tutti fattori determinanti per l´attività economica mondiale. L´economia dell´Ue resiste relativamente bene grazie a dei fondamentali solidi e dovrebbe creare 3 milioni di nuovi posti di lavoro nel biennio 2008-2009, che si aggiungono ai 7 milioni e mezzo creati nel biennio 2006-2007. Tuttavia quest´anno l´inflazione dei prezzi al consumo dovrebbe salire temporaneamente al 3,6% nella Ue, a fronte del 2,4% nel 2007, a causa del notevole rialzo dei prezzi dell´energia e dei prodotti alimentari, prima di scendere secondo le previsioni al 2,4% nel 2009 (i dati corrispondenti per l´area dell´euro sono il 3,2% e il 2,2% a fronte del 2,1% nel 2007). "La crescita economica rallenta nella Ue e nell´area dell´euro e le pressioni inflazionistiche attuali importate sono preoccupanti. Finora le nostre economie hanno resistito agli shock esterni e prevediamo che la creazione di posti di lavoro prosegua, per quanto più lentamente, ma dobbiamo mantenere politiche macroeconomiche sane ed evitare attentamente di entrare in una spirale inflazionistica che colpirebbe principalmente le famiglie a basso reddito" è quanto dichiarato da Joaquín Almunia, commissario per gli affari economici e monetari. Le previsioni economiche che la Commissione ha pubblicato oggi annunciano una crescita economica del 2,0% nel 2008 e dell´1,8% nel 2009 nella Ue (1,7% e 1,5% per l´area dell´euro). Questa crescita è inferiore di ½ punto percentuale a quanto era stato annunciato nelle previsioni d´autunno[1]. I risultati finali per il 2007 sono 2,8% per la Ue e 2,6% per l´area dell´euro. Gli shock esterni cominciano a farsi sentire. Il deterioramento delle prospettive economiche deriva dal persistere della crisi dei mercati finanziari, dal netto rallentamento dell´economia statunitense, la cui crescita dovrebbe attestarsi quest´anno allo 0,9% e nel 2009 allo 0,7% a fronte del 2,2% nel 2007, dall´impennata dei prezzi dei prodotti di base e dal raffreddamento della crescita mondiale che ne risulta. Lo scenario di base della Commissione prevede che fino alla fine di quest´anno prevarrà l´incertezza circa le dimensioni e la localizzazione delle perdite da crediti inesigibili, che scemerà progressivamente durante la prima metà del 2009. Il fatto che finora gli effetti non si siano fatti sentire in misura rilevante può significare o che il contagio è più lento del previsto o che la resistenza della Ue è migliorata più di quanto si pensi. Il che rende le pressioni inflazionistiche preoccupanti L´inflazione è cresciuta sensibilmente a partire dall´autunno e in marzo ha raggiunto il 3,8% in termini annuali nella Ue (il 3,6% nell´area dell´euro). Ciò è dovuto ad un forte aumento dei prezzi mondiali dell´energia e dei prodotti alimentari, in parte ammortizzato dall´apprezzamento dell´euro. Alla luce di quanto precede, la Commissione prevede attualmente per quest´anno un´inflazione media del 3,6% nella Ue e del 3,2% nell´area dell´euro. Dopo aver raggiunto un livello record nel secondo trimestre del 2008 nella Ue, l´inflazione dovrebbe comunque riscendere in media al 2,4% nel 2009 (2,2% nell´area dell´euro). L´economia dell´Ue resiste L´economia della Ue è ancora in condizioni relativamente buone per resistere alle turbolenze mondiali grazie al miglioramento dei suoi fondamentali, che si traduce ad esempio nell´assenza di squilibri macroeconomici e finanze pubbliche sane. In media sia il disavanzo pubblico che il saldo delle partite correnti si sono attestati al di sotto dell´1% del Pil nel 2007, anche se persistono notevoli differenze tra uno Stato membro e l´altro. I bilanci delle famiglie e delle imprese sono migliorati considerevolmente negli ultimi anni ed i tassi di disoccupazione dell´Ue e dell´area dell´euro sono al loro livello più basso da più di 15 anni a questa parte. Tuttavia l´economia dell´Ue non ne uscirà indenne. La crescita degli investimenti segna il passo a causa del raffreddamento dei mercati immobiliari sopravvalutati e del rallentamento ciclico. La crescita del consumo privato dovrebbe anch´essa rallentare parallelamente alla decelerazione della crescita dei salari reali e al costante declino della fiducia dei consumatori. I miglioramenti del mercato del lavoro e delle finanze pubbliche subiscono una battuta d´arresto Dopo il netto miglioramento registrato nel 2006-2007, il mercato del lavoro dà segni di fiacchezza e la crescita dell´occupazione dovrebbe dimezzarsi quest´anno, passando dall´1,7% nel 2007 allo 0,8% quest´anno e allo 0,5% il prossimo anno. Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere quest´anno al 6,8% nella Ue (7,2% nell´area dell´euro). Nonostante questo rallentamento del mercato del lavoro, la crescita dei salari dovrebbe accelerare passando dal 2,9% nel 2007 al 3,8% quest´anno, trainata temporaneamente da alcune misure di recupero, ad esempio in Germania, prima di decelerare nuovamente al 3,5% il prossimo anno. Dopo aver registrato il miglior risultato dal 2000 attestandosi allo 0,9% del Pil (0,6% nell´area dell´euro), il disavanzo pubblico medio dovrebbe crescere nuovamente nel 2008 salendo all´1,2% del Pil nella Ue (1,0% nell´area dell´euro) a causa di una flessione dell´attività nel suo insieme ed ai tagli fiscali realizzati in taluni paesi, per poi grosso modo stabilizzarsi nel 2009, in caso di politiche invariate. In termini strutturali, anche il risanamento finanziario dovrebbe interrompersi nel 2008. Prevalgono i rischi di un peggioramento - I principali rischi di peggioramento riguardano le turbolenze ancora in atto nei mercati finanziari che potrebbero ulteriormente aggravare il rallentamento negli Stati Uniti. L´incertezza resta ampia per quanto concerne l´incidenza della crisi sull´economia reale. Un impatto più ampio potrebbe accentuare l´aggiustamento attualmente in corso in taluni mercati immobiliari, in particolar modo quello degli Usa, ma anche nella Ue, con il rischio successivo di sottoporre i bilanci a tensioni crescenti. I rischi derivanti da squilibri registrati in taluni paesi che presentano disavanzi delle partite correnti consistenti e/o un debito esterno elevato potrebbero essere alimentati da modifiche della propensione al rischio a seguito di un ulteriore aggravamento e/o estensione della crisi finanziaria. Altri rischi di peggioramento riguardano una correzione disordinata degli squilibri mondiali in generale, anche se le prospettive attuali già annunciano un miglioramento del disavanzo delle partite correnti negli Usa. L´evoluzione dei prezzi dei prodotti di base potrebbe comportare ulteriori sorprese negative ma anche positive. Nel complesso i rischi sono più equilibrati che nelle previsioni dell´autunno 2007. Per le previsioni di crescita continuano tuttavia a prevalere i rischi di una correzione al ribasso, specialmente per il 2009, mentre per l´inflazione i rischi sono piuttosto di una correzione al rialzo. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: http://ec. Europa. Eu/economy_finance/eu_economic_situation/eu_economic_situation5857_en. Htm . .  
   
   
ACTIVE PROMUOVE LA CONOSCENZA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 5 maggio 2008 - L´europa si è posta come obiettivo quello di diventare entro il 2010 l´economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo. L´industria deve quindi rafforzare la produttività dei lavoratori della conoscenza per aumentarne la competitività. Il problema è che gli attuali sistemi d´informazione non forniscono alle aziende un sufficiente sostegno, e lo scambio d´informazioni risulta dunque lento o inesistente. La soluzione, afferma Active, un progetto finanziato dall´Ue, consiste nell´aumentare la produttività in modo proattivo e semplice. All´interno delle aziende, buona parte della conoscenza è attualmente conservata nelle email, in file personali e nella testa dei dipendenti. Active si propone di pescare in questa fonte nascosta la conoscenza non condivisa e convertirla in conoscenza trasferibile, interoperabile e attivabile. Si otterrà così una cooperazione consistente e coerente che consentirà di risolvere i problemi, affermano i partner del progetto. Il cuore del progetto consiste nello sviluppo di uno ´spazio di lavoro della conoscenza´, un sistema innovativo che secondo Active fornirà al settore l´impulso necessario per rendere la tecnologia della conoscenza adatta a una più ampia condivisione del sapere essenziale. Lo ´spazio di lavoro della conoscenza´ di Active sarà migliore del software attualmente disponibile sul mercato, si augurano i partner del progetto. ´Lo spazio di lavoro della conoscenza di Active migliorerà sensibilmente l´efficienza e l´efficacia dei lavoratori della conoscenza´, spiega Paul Warren, direttore del progetto Active. ´Potenzierà lo scambio di quella conoscenza informale che tipicamente si sviluppa nelle conversazioni accanto al distributore d´acqua´. Per creare lo spazio di lavoro, i partner del progetto integreranno concetti e strumenti di quattro settori diversi: software sociale e applicazioni web 2. 0; tecnologie semantiche; recupero del contesto, modellizzazione e gestione dei compiti sensibili; recupero, modellizzazione e supporto del processo cognitivo. I partner del progetto analizzeranno i fattori economici e organizzativi più importanti e i meccanismi incentivanti per assicurare lo sviluppo dello spazio di lavoro. Verrà anche sviluppato e valutato un sistema basato sull´utente. Il progetto Active terrà inoltre conto dei processi cognitivi esistenti, di solito creati da gente che ha bisogno di una soluzione immediata. Disgraziatamente queste soluzioni vengono presto dimenticate e poi reinventate. Registrando i processi, Active offrirà l´opportunità di riutilizzarli e di svolgere così un ruolo importante nel trasferimento della conoscenza nascosta all´interno delle aziende. Secondo il consorzio Active, i lavoratori della conoscenza vogliono un´informazione filtrata, in modo da poter accedere facilmente ai concetti fondamentali e lasciare invece da parte le cose poco importanti, e pensano che le interruzioni siano accettabili solo in presenza di un problema urgente. Secondo Active, la gestione del contesto è importante per risolvere il problema. I partner del progetto mirano quindi ad adattare l´esperienza degli utilizzatori al loro attuale contesto di lavoro. La fase iniziale dell´attività include l´uso della soluzione basata sullo spazio di lavoro in tre diversi settori industriali: consulenza, telecomunicazioni, progettazione. Il valore aggiunto della ´tecnologia Active´ verrà valutato con studi economici, organizzativi e di uso. Verranno anche condotti test completi sul terreno. ´Siamo sicuri che la tecnologia sviluppata da Active verrà adottata dalle aziende basate sulla conoscenza in Europa e oltre´, sostiene Warren. Il progetto, finanziato nell´ambito del tema ´Tecnologie dell´informazione e della comunicazione´ (Tic) del Settimo programma Quadro (7Pq), durerà fino al 2011. Per maggiori informazioni, visitare: http://www. Active-project. Eu .  
   
   
CONDIVISIONE DELLA CONOSCENZA E INFRASTRUTTURE: ELEMENTI FONDAMENTALI DEL SER, AFFERMANO GLI ATTORI DELLA RICERCA  
 
 Bruxelles, 5 maggio 2008 - ´Condividere la conoscenza´ e ´sviluppare infrastrutture di ricerca di livello mondiale´ sono i punti più importanti da affrontare per poter progredire verso lo Spazio europeo della ricerca (Ser). È questa la principale conclusione della consultazione pubblica sul Libro verde della Commissione europea ´Nuove prospettive per lo Spazio europeo della ricerca´. La maggior parte degli oltre 1. 000 attori scientifici europei che hanno risposto alla consultazione hanno inoltre messo in risalto l´importanza della carriera dei ricercatori, della mobilità e della cooperazione internazionale, sottolineando in particolare l´interdipendenza dei tre fattori: ad esempio, la mobilità dei ricercatori ha un importante impatto sulla condivisione della conoscenza, mentre, d´altra parte, sono necessarie infrastrutture comuni se si vuole favorire l´emergere di comunità di ricerca e istituzioni a livello europeo e mondiale. I partecipanti all´indagine hanno fornito una valutazione degli aspetti più importanti che variava in base al loro background: le risposte dagli Stati membri danno un peso prevalente al ruolo dell´industria nel Ser. Il settore industriale si è mostrato d´accordo, e ha criticato il Libro verde Ser per essersi concentrato troppo sulle strutture pubbliche di ricerca. Dal punto di vista dell´industria, il documento avrebbe dovuto dare più importanza allo sviluppo e alla ricerca privata nell´ambito del Ser, oltre che ai legami tra ricerca e innovazione. La maggior parte dei partecipanti ammette che, per promuovere lo sviluppo del Ser, l´Ue dovrebbe sfruttare i numerosi strumenti a sua disposizione, inclusi gl´incentivi finanziari, un più consistente bilancio Ue, coordinamento e linee guida. Nella maggior parte dei casi non è però necessaria una legislazione vincolante, ritengono gli attori della ricerca europea, eccezion fatta per la carriera e la mobilità dei ricercatori e per un nuovo quadro di riferimento giuridico non vincolante delle strutture di ricerca europee. La consultazione pubblica ha mostrato che il Settimo programma quadro (Pq7), anche se ora a pieno regime, non è stato sufficiente, ha commentato il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca, Janez Potocnik. ´Le debolezze strutturali impediscono all´Europa di sfruttare a fondo le sue potenziali capacità di ricerca e richiedono ulteriori azioni a livello nazionale o europeo, o a entrambi´, ha dichiarato il Commissario Potocnik. ´Dobbiamo sostenere i nostri sforzi per sviluppare lo Spazio europeo della ricerca (Ser) come motore per pilotare la competitività europea. I partecipanti sono coscienti del fatto che l´Europa ha adesso bisogno di arrivare a una visione comune e a una migliore governance politica del Ser´. Nei prossimi mesi sono previste cinque nuove iniziative, che fanno tesoro della consultazione Ser e che affronteranno i seguenti punti: - gestione della proprietà intellettuale da parte delle strutture pubbliche di ricerca (raccomandazione già adottata); - promozione della mobilità e delle carriere dei ricercatori europei; - quadro giuridico delle infrastrutture di ricerca paneuropee; - programmazione e programmi comuni; - cooperazione scientifica e tecnologica internazionale. Per maggiori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/research/era/ .  
   
   
CONFERENZA SULLA GOVERNABILITÀ E L´ETICA NELLA NANOTECNOLOGIA, BRUXELLES, BELGIO  
 
Bruxelles (Belgio), 5 maggio 2008 - Il 7 e 8 maggio a la Commissione europea terrà una conferenza sulla governabilità e l´etica nella nanotecnologia. La conferenza comprenderà discorsi di esperti della Commissione e tavole rotonde sul recentemente adottato codice di condotta per una ricerca responsabile nel campo delle nanoscienze e nanotecnologie, come anche le potenzialità delle nanotecnologie. Inoltre, ci saranno presentazioni sui progetti finanziati dall´Eu in questo campo. La conferenza è aperta soltanto su presentazione di invito. .  
   
   
POLONIA: APPROVATO IL PROGRAMMA PER LE PRIVATIZZAZIONI 2008-2011  
 
Varsavia, 5 maggio 2008 - Il governo ha approvato il programma per le privatizzazioni 2008-2011 che prevede la denazionalizzazione di 740 società di proprietà o comproprietà statale. Il Primo Ministro, Donald Tusk, ha spiegato che il governo intende spendere il 40% dei proventi delle privatizzazioni per il “Fondo demografico”, che sarà istituito per assicurare le risorse per la pensioni di anzianità. Il governo prevede di ottenere 30 mld Pln di queste entrate nel 2008-2011. A fine marzo il Tesoro aveva il diritto di voto in 1. 237 società, di cui 350 saranno smantellate o che comunque non sono operative. Delle rimanenti 887, sono 363 (il 43%) quelle sotto controllo del Ministero del tesoro. Il programma di privatizzazione che è stato approvato prevede 30 offerte pubbliche iniziali. Secondo lo schema verranno promosse offerte pubbliche iniziali per 19 società statali, oltre ad offerte pubbliche o negoziati per le altre 11. Il debutto in borsa del gruppo energetico Enea (offerta pubblica iniziale al primo stadio della privatizzazione) e la società chimica Za Tarnow-moscice (prima fase dell’Ipo) avverrà quest’anno. E’ prevista, inoltre, la vendita di quote statali della Banca Bgz attraverso un’offerta pubblica iniziale. Quest’anno inizierà, inoltre, la privatizzazione del 47,82% della Warsaw Stock Exchange (Wse), nella misura del 19% in offerta pubblica e del 28,82% in un’offerta diretta agli azionisti della borsa. Il Tesoro potrebbe ridurre la quota nella Banca Pko Bp dal 51,49% al 30% solo in seguito all’emissione di nuove azioni da parte della Banca, tuttavia tale decisione richiede un permesso aggiuntivo da parte del governo. .  
   
   
SLOVACCHIA: CRESCIUTI DEL 4% A MARZO I PREZZI NELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE  
 
Bratislava, 5 maggio 2008 - Sono saliti dal +3,7% di febbraio al 4% di marzo i prezzi nella produzione industriale della Slovacchia. L’ufficio statistico nazionale ha rilevato un incremento dei prezzi soprattutto per quanto riguarda il minerario e l’estrattivo (+10,3%) ed elettricità, gas ed acqua (+8,9%). Nel settore manifatturiero, che ha segnato un +2,5% a/a, il rincaro maggiore è stato quello del carbone e dei prodotti petroliferi raffinati (+24,6%), seguiti da alimentari, bevande e tabacco (+7,7%) e da altri prodotti minerali non metallici (+5,2%). I prezzi per le attrezzature dei trasporti sono invece diminuiti del 6,5%. I prezzi alla produzione dei beni esportati sono aumentati del 3%, mentre quelli dei prodotti agricoli hanno continuato a crescere fino al +14,9% in conseguenza dei rialzi dei raccolti (+47,8%) e dei prodotti animali (+8,9%). .  
   
   
AL VIA PROGETTO DI ASSISTENZA TECNICA DOGANALE E FISCALE NEI BALCANI  
 
Roma 5 magio 2008 - Il progetto, di durata annuale e del valore di 7 milioni di euro, è stato promosso dall’Agenzia delle Dogane per la sua grande valenza strategica. Obiettivi: l’ammodernamento delle strutture organizzative e delle procedure operative secondo gli standard europei e lo sviluppo di strategie di contrasto alle frodi e ai traffici illeciti. Il Progetto di assistenza tecnica alle amministrazioni doganali e fiscali dei cinque paesi dei Balcani Occidentali (Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro) vede la partecipazione di Nomisma all’interno di Sviluppo Globale (Geie – Gruppo Europeo di Interesse Economico), di cui fanno parte Studiare Sviluppo, agenzia governativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agriconsulting Europe ed Unicredit. .  
   
   
MEF: RELAZIONE GENERALE SULLA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE PER L´ANNO 2007  
 
Roma, 5 maggio 2008 - Il Ministro dell’Economia e delle finanze, Tommaso Padoa-schioppa, ha illustrato - nella riunione del Consiglio dei ministri del 22 aprile 2008 - la Relazione generale sulla situazione economica del Paese per l’anno 2007. La Relazione si compone di tre volumi: il primo analizza l’evoluzione dell’economia internazionale e italiana, con una appendice statistica sulla contabilità nazionale; il secondo raccoglie le informazioni relative alla formazione del prodotto da parte delle varie branche produttive, la sua distribuzione e l´azione delle Ap (prima sezione); analizza la situazione del mercato del lavoro e del sistema di protezione sociale (seconda sezione); espone i dati di consuntivo di finanza pubblica relativi ai conti finanziari del settore statale e degli enti pubblici esterni a tale settore (terza sezione); il terzo espone un´ampia appendice statistica su tutti gli argomenti trattati nel secondo volume. Ecco, in estrema sintesi, i dati di maggior rilievo della Relazione: Nel 2007 si è determinato un tasso di espansione dell´economia mondiale sostanzialmente in linea con la performance dell´anno precedente: a una fase di decelerazione della crescita nelle economie avanzate si è contrapposto il dinamismo delle aree emergenti, non coinvolte dagli effetti della crisi creditizia statunitense nella seconda metà dell´anno. In Italia, la crescita è risultata leggermente inferiore a quella del 2006; gli indicatori congiunturali evidenziano una frenata più intensa che nei partner europei occorsa negli ultimi mesi dell´anno. Dal lato dell´offerta, la dinamica produttiva è stata principalmente trainata dai servizi e dalle costruzioni, mentre l´attività manifatturiera ha avuto un andamento meno brillante rispetto al 2006; stagnante è risultato il valore aggiunto dell´agricoltura. Dal lato della domanda, la spesa delle famiglie ha segnato, in media d´anno, un´accelerazione rispetto al 2006, aumentando dell´1,4% (tre decimi di punto in più). Gli aumenti di prezzo hanno invece inciso negativamente sui consumi di energia e contribuito a frenare quelli alimentari. In deciso rallentamento sono apparsi gli investimenti totali (+ 1,2%). La frenata si è concentrata sulla componente delle macchine, attrezzature e prodotti vari e su quella dei mezzi di trasporto. Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate a ritmi ancora sostenuti, ma lievemente inferiori a quelli del 2006 (+5%). Il contributo della domanda estera netta alla variazione del Pil è risultato positivo solo marginalmente (per un decimo di punto). Nel mercato del lavoro, la dinamica dell´occupazione è rimasta relativamente sostenuta (+ 1); vi hanno contribuito gli andamenti ancora favorevoli registrati nei settori dei servizi, della manifattura e, soprattutto, delle costruzioni; è invece diminuito l´input di lavoro nell´agricoltura. Per quanto riguarda l´inflazione, dopo una prima parte dell´anno in cui la dinamica dei prezzi al consumo è risultata decisamente favorevole, dall´estate i rincari petroliferi e dei prodotti alimentari hanno contribuito al riemergere di tensioni. Nonostante l´accelerazione del secondo semestre, il consuntivo mostra un ridimensionamento del tasso d’inflazione rispetto al 2006 (+1,8%, con una flessione di tre decimi di punto sull´anno precedente). Sul fronte dei conti pubblici, il 2007 si è chiuso con risultati più favorevoli di quanto atteso in corso d´anno. Grazie a queste evoluzioni, il deficit pubblico è tornato sotto il limite europeo (attestandosi all´1,9%, contro il 3,4% del 2006), l´avanzo primario ha raggiunto livelli che non si sperimentavano da alcuni anni (3,1%, in rialzo dall’1,3% del 2006) e la tendenza all´aumento del debito pubblico in rapporto al Pil si è invertita (la percentuale è stata pari al 104%, contro il 106,5% dell´anno precedente). Il miglioramento dell´indebitamento netto delle Ap scaturisce soprattutto da una dinamica molto favorevole delle entrate. .  
   
   
DECRETO MILLEPROROGHE  
 
 Roma, 5 maggio 2008 - Come è noto, il decreto legge "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria" meglio conosciuto come "Milleproroghe" è stato approvato dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2007, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre 2007 e immediatamente operativo. Successivamente, è stato convertito dal Parlamento con la legge 28 febbraio 2008 n. 31, entrata in vigore il primo marzo 2008. Durante l´iter parlamentare, il provvedimento ha subito numerose modifiche, ma soprattutto sono state aggiunte nuove disposizioni che ne hanno reso la lettura e l´interpretazione, ulteriormente ostica, in particolare per i continui rimandi a leggi precedenti. Con questo dossier, la redazione Internet di governo. It, vuole dare un piccolo contributo alla trasparenza dell´attività normativa illustrando - per quanto ciò è stato possibile - le disposizioni contenute nel decreto legge esplicitando tali rimandi. Le disposizioni contenute nel milleproroghe - in analogia con la struttura del decreto - sono suddivise per temi. Le norme e le proroghe sull´agricoltura riguardano in particolare i consorzi agrari, l´albo agrotecnici, il commissario straordinario Bse, le cooperative agricole, il mercato dei fiori di Sanremo, il personale Mipaf, l´Ente per l´irrigazione della Puglia, Lucania ed Irpinia (Eipli), l´Ente irriguo umbro-toscano, le dotazioni radioelettriche di sicurezza per le navi da pesca, i fabbricati ex rurali e i consorzi di bonifica. Le norme e le proroghe sull´ambiente riguardano in particolare: i rifiuti elettrici ed elettronici, le emissioni degli impianti, l´autorizzazione integrata ambientale, i rifiuti della regione Campania, il servizio di raccolta rifiuti nelle scuole. Le norme e le proroghe per i beni culturali e il turismo riguardano in particolare: la prevenzione incendi negli alberghi, le barriere architettoniche, il diritto d´autore, le Fondazioni musicali. Le norme e le proroghe in materia di difesa riguardano in particolare: le missioni internazionali, le carriere nell´Arma dei carabinieri e nella Guardia di finanza, l´agenzia Industrie difesa. Le norme e le proroghe sulla giustizia riguardano in particolare: le funzioni dei giudici, il divieto di arbitrati, la Fondazione Ordine mauriziano, le società partecipate, gli incarichi giudiziari. Le norme e le proroghe in materia di infrastrutture e trasporti riguardano in particolare: le infrastrutture e il trasporto ferroviario, le concessioni aeroportuali, l´Autorità Stretto di Messina, i contratti pubblici, le agevolazioni per il Belice e la strage del Vajont, la revisione delle norme tecniche sulle costruzioni, l´ Enac, i diritti aeroportuali, le limitazioni alla guida, i ciclomotori, il disagio abitativo, la riorganizzazione della gestione aeroporti, l´indennità di trasferta del personale dell´Ente nazionale aviazione civile, gli investimenti immobiliari degli enti di previdenza e Gioia Tauro. Le norme e le proroghe in materia di affari interni riguardano in particolare: il terrorismo internazionale, le vittime del dovere e della criminalità organizzata, la carta d´identità elettronica e la carta nazionale dei servizi. Le norme e le proroghe in materia di lavoro e previdenza sociale riguardano in particolare: i consigli di amministrazione degli enti di previdenza, gli ammortizzatori sociali, i contributi nei territori colpiti dal sisma del 2002, i contributi a favore di enti musicali, i dipendenti delle cooperative e fondazioni liriche, i vitalizi ai familiari degli ex deportati. Le norme e le proroghe sulla pubblica amministrazione riguardano in particolare: i contratti a tempo determinato del ministero commercio estero e salute, le graduatorie dei vigili del fuoco e degli ispettori del lavoro, i riposi giornalieri del personale sanitario, i dirigenti scolastici, i titoli per l´accesso ai concorsi, la stabilizzazione del lavoro flessibile, l´estensione degli effetti delle sentenze. Le norme e le proroghe in materia di salute riguardano in particolare: le tariffe e le prestazioni, le cellule staminali e il cordone ombelicale, il disavanzo sanitario, i farmaci. Le norme e le proroghe in materia di sviluppo economico riguardano in particolare: Sviluppo impresa, Buonitalia, le autostrade del mare, le banche popolari, la rottamazione, il car sharing. Le norme e le proroghe sull´università e la ricerca riguardano in particolare: gli enti di ricerca, i ricercatori e il finanziamento alle università. Le norme e le proroghe su temi vari riguardano in particolare: il cinque per mille per le associazioni sportive dilettantistiche e le fondazioni a carattere culturale, gli inabili e le tariffe sociali, il Fondo per la famiglia, gli enti non commerciali. Infine, le disposizioni finanziarie urgenti riguardano in particolare: i concessionari della riscossione, le cartelle di pagamento, i tributi per i residenti in Molise, Sicilia e Puglia, l´abolizione della tassa sui contratti di borsa, la dichiarazioni dei redditi, l´accise sul gas metano e il Gpl, la mancata emissione scontrini fiscali, le tasse automobilistiche e radio tv, il dissesto degli enti locali, il patto di stabilità, l´Iva sulle corse dei cavalli, gli accantonamenti Tfr, l´Albo nazionale autotrasportatori e le informazioni statistiche. .  
   
   
MEF: SUL SITO IL VOLUME "POLITICA ECONOMICA E FINANZIARIA:GLOSSARIO DI DUE ANNI"  
 
Roma, 5 maggio 2008 - E´ in linea sul sito del Ministero dell´Economia e delle Finanze, www. Mef. Gov. It (sezioni Primo piano e Ultimi documenti), il volume "Politica economica e finanziaria - Glossario di due anni", con la prefazione del Ministro Tommaso Padoa-schioppa. .  
   
   
MEF: FABBISOGNO SETTORE STATALE, AD APRILE 2008 A 10,5 MLD NEI PRIMI QUATTRO MESI A 31 MLD  
 
 Roma, 5 maggio 2008 - Il fabbisogno del settore statale del mese di aprile 2008 è risultato pari, in via provvisoria, a 10. 500 milioni, superiore di 1. 000 milioni rispetto a quello registrato nel mese di aprile del 2007, pari a 9. 450 milioni. Nel primo quadrimestre del 2008 si è registrato complessivamente un fabbisogno di 31. 000 milioni, inferiore di circa 2. 700 milioni a quello dell´analogo periodo 2007, pari a 33. 698 milioni. L´incremento del fabbisogno del mese di aprile 2008, rispetto a quello dello scorso anno, risulta determinato da un rallentamento delle entrate fiscali rispetto all´andamento degli ultimi mesi e dall´evoluzione della spesa, che rimane in linea con la previsione della Relazione Unificata sull´Economia e la Finanza Pubblica per il 2008 (Ruef 2008).
Fabbisogno del settore statale
2005 2006 2007 2008
Mensile Cumulato Mensile Cumulato Mensile Cumulato Mensile Cumulato
gennaio 1. 292 1. 292 3. 390 3. 390 1. 072 1. 072 -475 -475
febbraio 7. 911 9. 203 5. 951 9. 341 6. 568 7. 640 9. 065 8. 590
marzo 18. 426 27. 629 15. 582 24. 924 16. 607 24. 247 11. 700 20. 507
aprile 13. 426 41. 055 7. 913 32. 837 9. 450 33. 698 10. 500 31. 007
maggio 15. 690 56. 744 14. 582 47. 418 11. 197 44. 894
giugno -7. 264 49. 480 -14. 384 33. 034 -18. 538 26. 356
luglio -286 49. 194 -4. 906 28. 128 -3. 649 22. 707
agosto 9. 194 58. 387 7. 766 35. 894 1. 960 24. 667
settembre 10. 521 68. 908 8. 091 43. 984 4. 881 29. 548
ottobre 6. 677 75. 585 4. 635 48. 620 8. 423 37. 971
novembre 7. 097 82. 682 7. 287 55. 907 3. 779 41. 749
dicembre -23. 362 59. 320 -21. 357 34. 550 -12. 186 29. 563
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 29 APRILE 2008  
 
Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 29 Aprile 2008
Cct T. V. Btp 3,75% Btp 4,50%
Scadenza 01. 12. 2014 01. 02. 2011 01. 08. 2018
Cod. /tranche It0004321813/7 It0004332521/5 It0004361041/1
Imp. Offerto 1250 2500 4000
Regolamento 02. 05. 2008 02. 05. 2008 02. 05. 2008
Ced. God. 2,14
Imp. Domandato 2106 3696 5200
Imp. Assegnato 1250 2500 4000
Prezzo aggiudicazione 100,18 99,05 99,19
Prezzo esclusione 98,216 97,113 97,367
Rendimento lordo 4,35 4,15 4,65
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,07 0,22 0,23
Rendimento netto 3,8 3,67 4,07
Riparto 97,159 78,918 7,553
Importo in circolazione (mln) 8465 10250 4000
Riapertura (mln) 125 250 1000
Prezzo nettisti 100,18000000 99,05000000 99,18759700
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
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DAL 30 APRILE AL VIA LA MINI-RIVOLUZIONE SUGLI ASSEGNI. OLTRE I CINQUE MILA EURO SARANNO TUTTI ‘NON TRASFERIBILI’, PER I ‘LIBERI’ PREVISTO UN BOLLO DA 1,50 EURO CHE LA BANCA GIRERÀ ALLO STATO, E AD OGNI GIRATA NECESSARIO IL CODICE FISCALE DI CHI LA ESEGUE. ECCO LE PRINCIPALI NOVITÀ PER NON SBAGLIARSI.  
 
 Roma, 5 maggio 2008 - Più sicurezza, assegni non trasferibili, tetto massimo al trasferimento di contanti, limiti ai libretti al portatore. Al via da dopodomani le nuove regole sugli assegni che puntano a contrastare i fenomeni del riciclaggio e di evasione e ridurre il più possibile le transazioni tramite assegni e contante. Sono oltre due milioni le guide Abi ‘Assegni: cambia tutto’ con le istruzioni d´uso delle nuove regole e consigli utili per conoscere nel dettaglio cosa cambia e come fare per adeguarsi. Il vademecum, realizzato dall’Associazione Bancaria in collaborazione con il Ministero dell’economia e la Banca d’Italia, è in distribuzione gratuita in questi giorni nelle banche ed è disponibile sul sito www. Abi. It per informare in modo capillare i clienti. Cosa Cambia In 6 Mosse Limite A 5 Mila Euro - Gli assegni bancari, circolari o postali con un importo pari o superiore a 5. 000 euro dovranno riportare la clausola “non trasferibile”; Arrivano I ‘Nuovi’ Assegni - I nuovi carnet di assegni distribuiti dalle banche saranno già muniti della dicitura “non trasferibile”. Quelli liberi si potranno avere richiedendoli in banca e pagando 1,50 euro di imposta di bollo per ciascun assegno o 15 euro per un blocchetto da 10; Che Fare Con I ‘Vecchi’? - Gli assegni già in nostro possesso, possiamo usarli fino al loro esaurimento. Per importi pari o superiori a 5mila euro è necessario inserire la clausola “non trasferibile”; Stop Al ´Me Medesimo´ - Limiti anche per la pratica degli assegni a ‘me medesimo’ o a ‘m. M. ’: da mercoledì possono essere girati per l’incasso soltanto presso uno sportello bancario o postale, vengono considerati ‘non trasferibili’ e possono essere incassati unicamente dall’emittente che non può girarli ad altri; Per La Girata Serve Il Codice Fiscale - Obbligo di indicare il codice fiscale di chi effettua la girata, pena la sua nullità (nel caso di una società, il codice fiscale della ditta). La banca potrà pagare l´assegno solo se tutte le girate avranno i relativi codici fiscali; Libretti - Il tetto di 5 mila euro va applicato anche per il saldo dei libretti al portatore che non deve superare i 4. 999 euro. Per portare i vecchi libretti al di sotto della soglia di 5 mila euro (fino ad oggi fissata a 12. 500 euro) ci sarà oltre un anno di tempo, fino al 30 giugno 2009. Per chi usa in modo scorretto gli assegni sono previste sanzioni che vanno dall´1% al 40% del totale dell´importo trasferito. Sanzioni anche per chi non regolarizza gli importi per i libretti al portatore entro il 30 giugno 2009: si va dal 10 al 20% del saldo del libretto. .  
   
   
BANCHE: ABI, NUOVI SERVIZI PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO CON IL CBI IN VENETO 97 MILA IMPRESE GIÀ “COLLEGATE” AL CBI2 (13,5% DEL TOTALE NAZIONALE). CIRCA UN QUINTO SOLO A VERONA (17 MILA PARI AL 17,5% DEL TOTALE REGIONALE).  
 
Roma, 5 maggio 2008 - Nuovi servizi per le imprese, scambio di documenti e operazioni di incasso e pagamento più sicure e veloci, funzioni finanziarie e commerciali ancora più evolute, sicurezza di ultima generazione grazie alla firma digitale e dematerializzazione di contratti e pratiche con la fattura elettronica. Banche e imprese lombarde fanno il punto sulle “nuove frontiere” aperte da tecnologia e informatica per rendere ancora più efficiente, rapida e sicura la propria attività. Arriva a Verona infatti il roadshow “Cbi2 e Fattura Elettronica” organizzato dall’Associazione per il Corporate Banking Interbancario con la Confederazione italiana della piccola e media industria e Apindustria Verona. Sul fronte della tecnologia e dei servizi, del resto, il Veneto è già all’avanguardia con 97 mila imprese “collegate” al Cbi2 pari al 13,5% del totale (preceduta solo da Lombardia con il 27% ed Emilia Romagna con il 14,4%). Di queste, circa un quinto (17,5%) si trovano a Verona: sono 17 mila, infatti, le aziende che in questa città hanno già scelto il canale telematico del Corporate Banking Interbancario per comunicare con le diverse banche con cui hanno un rapporto di conto corrente attraverso un unico collegamento ancora più efficiente e sicuro. Quanto alle altre province del Veneto, le imprese che utilizzano i servizi di “ultima generazione” del Cbi sono: 21,5 mila a Vicenza (22,2% del totale regionale), 20,5 mila a Treviso (21,1%), 18,5 mila a Padova (19%), 14,5 mila a Venezia (15%), tremila a Belluno (3,1%) e duemila a Rovigo (2,1%). Il roadshow, dedicato in particolare ai nuovi servizi per le imprese messi a punto dal settore bancario nell’ambito del Cbi, dopo questa seconda tappa di Verona toccherà altre otto città italiane in altrettanti appuntamenti da realizzare nei prossimi mesi. L’obbiettivo è mettere a confronto, direttamente sul territorio, banche e imprese sui temi di maggiore attualità ed informare le piccole e medie aziende locali, che costituiscono lo scheletro dell’economia veneta, sulle importanti novità offerte dalle 690 banche, pari al 95% del settore in termini di totale attivo, che aderiscono al Cbi2. La nuova architettura telematica, infatti, mette a disposizione delle imprese del Veneto un network interbancario ancora più evoluto che supporta, tra l’altro, le disposizioni di incasso e pagamento, il trasporto della fattura elettronica e la firma digitale. «Questo - secondo il Direttore Centrale Abi e Vice Presidente dell´Acbi, Domenico Santececca – rappresenta un importante vantaggio in termini di convenienza, efficienza e sicurezza per le oltre 740 mila imprese italiane “collegate” alla nuova piattaforma che, con la fatturazione elettronica, potranno risparmiare fino a 60 euro per ogni ordine o fattura». Su questi ed altri argomenti esperti del mondo bancario, imprenditoriale, istituzionale ed accademico si sono confrontati oggi durante la tavola rotonda che ha chiuso i lavori della tappa veronese del roadshow nazionale che nei prossimi mesi toccherà Bologna, Napoli, Catania, Cagliari, Firenze, Bari, Vicenza e Torino. Erano presenti, tra gli altri, il direttore centrale dell’Abi Domenico Santececca ed il Presidente di Apindustria Verona Alberto Aldegheri. .  
   
   
FISCO: CODACONS PARTE OFFESA PRESENTA AL PUBBLICO MINISTERO DI ROMA, CHE INDAGA SULLA VICENDA DELLE DENUNCE DEI REDDITI IN RETE, UNA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI DI 20 MILIARDI DI EURO, 520 EURO PER CIASCUNO DEI 38 MILIONI DI CONTRIBUENTI MESSI IN RETE  
 
 Roma, 5 maggio 2008 - L’associazione Codacons , insieme con l’Associazione Utenti Servizi Finanziari che è federata al Codacons, ha presentato al Pm romano che ha aperto una indagine per violazione delle norme penali sulla privacy, la costituzione di parte offesa nominando l’avvocato romano Claudio Coratella per tutelare gli interessi dei contribuenti messi in rete senza il rispetto delle procedure previste dalla legge 241/90 come modificata dalla legge 15/05. La richiesta di risarcimento ammonta a 20 miliardi di euro da distribuirsi tra i 38 milioni di contribuenti italiani , 520 euro circa per ciascuno di essi. Nella istanza si chiede anche il sequestro degli elenchi da chiunque detenuti , anche attraverso l’oscuramento dei siti che ancora lo offrono in visione gratuita o a pagamento. Intanto stamane alle 14 una copia della denuncia è stata presentata anche sulla scrivania della polizia postale e della Autorità della Privacy che potranno quindi agire anche autonomamente. Ma il Codacons ha anche diffuso una specie di decalogo per chiarire quando la diffusione di una denuncia dei redditi non costituisce reato. L’avvocato amministrativista e presidente del Codacons , Carlo Rienzi, ha ricordato che il Consiglio di Stato con numerose pronunce ha definito esattamente ciò che è lecito e ciò che non lo è nella materia in questione con decine di sentenze. “Laddove si tratti di redditi di soggetti che in vario modo sono alimentati da danaro pubblico o comunque destinati a finalità pubbliche – ha dichiarato Rienzi – è sicuramente ammissibile l’accesso alla denuncia dei redditi e la sua pubblicazione . Ad esempio tutti i redditi degli addetti e dirigenti pubblici, compresi i componenti degli organi elettivi come Comuni, Regioni, Camera e Senato, pagati con danari dei cittadini sono accessibili a chi ne faccia richiesta. Lo stesso per i dirigenti degli enti pubblici, e delle società concessionarie come la Rai , Ferrovie, Acea, Poste e di qualsiasi altro ente che eroghi un servizio pubblico universale pagato dai cittadini o con una parte dei danari dei cittadini. ” “Ancora sono pubblicabili i redditi di soggetti dello spettacolo, della politica,dello sport, della società civile, la cui notorietà e rilevanza e interesse sociale – ha aggiunto Rienzi- faccia scattare il diritto- dovere di cronaca , che , come è noto , costituisce un diritto costituzionale pari a quello della riservatezza, e quindi una esimente da reati e rende non punibile ciò che altrimenti lo sarebbe”. “E altrettanto accessibili sono le denunce dei redditi quando esse servono al cittadino per difendersi in giudizio, come ad esempio il coniuge che intende fare causa all’altro coniuge ha diritto a vederne la denuncia dei redditi ai fini di ottenere dal Giudice uan giusta sentenza circa gli obblighi di mantenimento della famiglia. ” “In pratica – ha concluso Rienzi – chi vuole mettere il naso negli affari altrui deve avere un interesse qualificato e concreto, come stabilisce l’art. 25 della legge 241/90, e deve in ogni caso lasciare traccia della sua domanda di accesso e del suo interesse. Ciò anche ai fini della responsabilità che su di lui incombe ove il dato venga diffuso a terzi per sua colpa. E’ invece sicuramente da escludersi la possibilità di pubblicare tutte le denunce dei redditi su internet in modo generalizzato, e ciò innanzitutto perchè tale pubblicazione non garantisce più né sui soggetti che ne vengono in possesso, né sul rispetto dei limiti temporali della pubblicità degli atti” .  
   
   
LA CONSOB AUTORIZZA LA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL’OFFERTA IN OPZIONE DI AZIONI ORDINARIE BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA  
 
Siena, 5 maggio 2008 - In data 23 aprile 2008, la Consob ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta in opzione di azioni ordinarie Banca Monte dei Paschi di Siena nell’ambito dell’aumento di capitale di massimi Euro 5 miliardi deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2008. E’ previsto che il periodo di esercizio dei diritti di opzione abbia inizio il 28 aprile 2008 e si concluda il 19 maggio 2008 e che la negoziazione in borsa dei diritti di opzione relativi alle azioni ordinarie abbia inizio il 28 aprile 2008 e si concluda il 12 maggio 2008. Le condizioni finali di emissione delle azioni e in particolare (i) il prezzo di offerta, (ii) il numero di azioni da emettere per ciascuna categoria di azioni (iii) il rapporto di opzione e (iv) la data di godimento delle azioni - al cui inserimento in prospetto è subordinato il nullaosta della Consob - saranno fissate dal Consiglio di Amministrazione della Banca prima dell’avvio dell’offerta. Allo stato si ritiene che le azioni rivenienti dall’aumento di capitale avranno godimento 1° gennaio 2008. .  
   
   
SERENISSIMA SGR PREPARA IL LANCIO DI TRE NUOVI FONDI IMMOBILIARI E SI CONCENTRA SUL COMPARTO COMMERCIALE E DELLA LOGISTICA  
 
Verona, 5 maggio 2008 - L’assemblea degli azionisti di Serenissima Sgr Spa, la società di gestione del risparmio controllata da Real Estate Serenissima e partecipata da un pool di banche operanti sul territorio lombardo-veneto, ha esaminato e approvato il bilancio 2007, che termina la fase di star up dell’azienda e che si è chiuso con un utile di quasi 300 mila euro, in linea con le previsioni del piano industriale. “I risultati ottenuti da Serenissima Sgr Spa confermano che la scommessa di lanciare una nuova società di gestione del risparmio di derivazione autostradale è stata vinta – sottolinea il Presidente Carlo Lepore . I fondi collocati, le acquisizioni e gli accordi sottoscritti hanno soddisfatto le aspettative del mercato”. Serenissima Sgr Spa, che opera nel settore della gestione del risparmio attraverso fondi comuni di investimento immobiliari, ha esordito con il fondo Vitruvio, che ha un valore di 85 milioni di euro e che ha sviluppato più di 220 milioni di euro di investimenti su immobili con destinazione d’uso terziario, direzionale, commerciale e di servizi. A questo primo strumento si sono aggiunti altri due fondi, sempre riservati a investitori istituzionali e qualificati, il primo destinato alla Logistica (del valore di 150 milioni, dedicato a insediamenti e strutture realizzate per la logistica integrata in aree omogenee con le indicazioni del piano nazionale della logistica) ed il secondo a Sviluppo (che investe in immobili da riqualificare con destinazione commerciale, alberghiera, direzionale, residenziale o infrastrutturale, per un valore di 250 milioni). A questo pacchetto di fondi Serenissima Sgr Spa affiancherà in futuro altri tre strumenti di investimento, di cui uno, denominato “Vela”, già istituito come fondo parzialmente ad apporto dedicato a immobili per centri e parchi commerciali. Gli altri due fondi, attualmente in fase di organizzazione, si rivolgeranno il primo allo sviluppo di iniziative immobiliari residenziali di qualità e il secondo all’acquisto di attivi immobiliari “a rendita” in Italia e all’estero. Sul piano delle attività, Serenissima Sgr Spa ha portato a termine per il Fondo Vitruvio l’acquisizione dell’edificio della Questura di Verona e di due prestigiosi immobili ad uso ufficio ubicati nelle immediate adiacenze del casello di Verona Sud, mentre nella zona centrale di Pordenone ha rilevato un immobile progettato dall’arch. Gino Valle occupato prevalentemente da enti pubblici. Nell’ambito della logistica sono state individuate due aree a sud di Verona da destinare alla realizzazione di un “porto secco” nel quale accogliere le merci provenienti da vari porti Italiani e destinate al Nord Europa, con l’obiettivo di fare della zona uno dei più importanti hub logistici europei, grazie a una posizione ideale all’incrocio dei 2 corridoi della Ue e alla prossima realizzazione della Nogara-mare e della Tirreno-brennero. “Nel contesto di un mercato immobiliare che mostra oggi elementi di fragilità e incertezza, i settori nei quali opera Serenissima Sgr rappresenteranno ancora in prospettiva una buona alternativa di investimento – conferma Luca Giacomelli, Direttore Generale della Società - per questo in futuro ci concentreremo soprattutto su sviluppi relativi alla grande distribuzione e alla logistica e in casi particolari potremo valutare anche il residenziale di qualità e il settore alberghiero che presenta peraltro buone aspettative di espansione”. .  
   
   
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PROGETTO QUADRI – CISL: A RISCHIO LA CERTIFICAZIONE SOCIALE DEL GRUPPO MONTE DEI PASCHI DI SIENA GRUPPO MPS: SOTTO PROCESSO PER DISCRIMINAZIONE PER ETÀ E RITORSIONE IL DIRETTORE E IL VICE DIRETTORE DI BANCA TOSCANA IN TRIBUNALE A FIRENZE  
 
Firenze, 5 maggio 2008 - Si è svolta il 28 aprile, davanti al giudice del Lavoro del Tribunale di Firenze, la terza udienza della causa promossa dal dirigente di Banca Toscana, Andrea Pastacaldi, contro il suo licenziamento avvenuto il 6 ottobre 2006, senza un giustificato motivo se non quello della mancata adesione da parte dello stesso dirigente al prepensionamento “volontario” indotto dall’azienda. Nel corso dell’udienza sono stati sentiti il Direttore di Banca Toscana, Giorgio Olivato, ed il Vice Direttore, Giancarlo Picchi, assistiti dall’avvocato Oronzo Mazzotta. “I due alti dirigenti di Banca Toscana - si legge in una nota dell’ Associazione Progetto Quadri Cisl, di cui Pastacaldi è Vice Presidente - sono apparsi in difficoltà nel rispondere alle domande poste in materia di discriminazione per età (vietata dalla legge secondo il D. Lgs. 9. 7. 2003 n. 216, in attuazione della Direttiva 2000/78/Ce) e di ritorsione”. “Il comportamento tenuto da Banca Toscana non può essere giustificato” asserisce Roberto De Santis, Presidente dell’Associazione Progetto Quadri Cisl. “Non si possono, infatti, professare principi di etica e di responsabilità sociale di impresa se poi si ricorrere a politiche discriminatorie di gestione del personale”. La sentenza è attesa per il prossimo 29 ottobre. “Qualora la causa si dovesse concludere con la condanna della Banca per licenziamento senza giustificati motivi – conclude la nota Apq - questo potrebbe comportare la revoca, della certificazione sociale, secondo i parametri Sa 8000, al Gruppo Mps, presieduto dall’avvocato Giuseppe Mussari”. .  
   
   
ANTIRICICLAGGIO: NUOVA NORMATIVA PER ASSEGNI E CONTANTI  
 
Roma, 5 maggio 2008 - A partire dal 30 aprile 2008 con la nuova disciplina in tema di antiriciclaggio (Decreto Legislativo n. 231 del 21 novembre 2007) entrano in vigore nuove regole nell’uso di assegni bancari, postali e circolari, libretti di risparmio e titoli al portatore, contanti. Tra le novità: l’importo massimo consentito per i trasferimenti in contanti, le modalità di compilazione degli assegni, i limiti di importo per i libretti di risparmio al portatore. L’obiettivo è rafforzare l’efficacia dell’azione di contrasto al riciclaggio dei proventi di attività criminose e al finanziamento del terrorismo, e più in generale garantire una maggiore trasparenza dei flussi di pagamento. Le novità più rilevanti sugli assegni: Non è più possibile emettere un assegno bancario o postale per un importo pari o superiore a 5. 000 euro senza la clausola “Non trasferibile” e senza aver indicato il nome o la ragione sociale del beneficiario. Tutti i libretti che riceveremo da quella data saranno già muniti della clausola “Non trasferibile”. È tuttavia possibile richiedere assegni senza tale la clausola facendone richiesta scritta alla banca. Gli assegni senza tale clausola, (detti anche “assegni in forma libera”), potranno essere utilizzati per importi inferiori a 5. 000 euro; per importi pari o superiori la clausola di non trasferibilità dovrà comunque essere inserita da chi emette l’assegno. La richiesta di assegni “in forma libera” comporta il pagamento di una somma di 1,50 euro per ciascun assegno, dovuta dal richiedente, a titolo di imposta di bollo. Tale somma verrà poi versata dalla banca all’erario. Gli assegni già in dotazione possono essere utilizzati fino al loro esaurimento, e chi è in possesso, in qualità di beneficiario, di assegni emessi prima del 30 aprile 2008, potrà regolarmente incassarli. Possono essere girati solo gli assegni emessi “in forma libera” e per importi inferiori a 5. 000 euro. Essi possono essere girati anche più volte prima di essere presentati alla banca per l’incasso. Ogni girata, pena la sua nullità, dovrà riportare il codice fiscale del girante. Se il girante non è una persona fisica ma, per esempio, una società, occorre indicare il codice fiscale di tale soggetto e non quello di colui che esegue l’operazione. L’utilizzo scorretto degli assegni (come la mancata apposizione della clausola “Non trasferibile”) comporta sanzioni amministrative pecuniarie che possono arrivare sino al 40% dell’importo trasferito. Le stesse regole valgono per gli assegni circolari, i vaglia postali e cambiari. .  
   
   
SIGLATA COOPERAZIONE TRA VENETO E REGIONE BRATISLAVA NELLA DELEGAZIONE SLOVACCA IL FIGLIO DI ALEXANDER DUBCEK  
 
 Venezia, 5 maggio 2008 - La Regione del Veneto e la Regione Autonoma di Bratislava (Slovacchia) hanno siglato il 29 aprile a Palazzo Balbi, a Venezia, un Protocollo d’intesa che avvia tutta una serie di contatti e collaborazioni bilaterali in materia di economia, cultura, turismo, politiche giovanili, rapporti con l’Europa. In calce al documento le firme dell’Assessore Renzo Marangon per il Veneto e del Vicepresidente della Regione di Bratislava Martin Kuruc. Della delegazione slovacca facevano parte anche l’Ambasciatore Slovacco in Italia Stanislav Vallo e Peter Dubcek (figlio dell’indimenticato Alexander Dubcek che fu tra i leader della “Primavera di Praga”), Consigliere della Regione Bratislava e componente della Commissione per la Cooperazione tra le Regioni. Bratislava è la Regione leader dell’economia slovacca, con un reddito pro capite di 25. 351 euro, pari al 119,7% della media dell’Europa a 25. I temi economici saranno quindi tra i primi ad essere affrontati nella cooperazione, che riguarderà le piccole e medie imprese, la ricerca scientifica e tecnologica, la formazione professionale e manageriale, il turismo, le politiche regionali in sede comunitaria e lo studio di possibili partenariati nell’utilizzo dei Fondi Europei. Marangon ed il vicepresidente Kuruc hanno tenuto a sottolineare particolarmente l’opportunità di unire le forze delle Regioni europee con caratteristiche economiche e sociali comuni per puntare sempre di più alla costruzione dell’Europa “delle Regioni”. .  
   
   
UMBRIA, PRESIDENTE LORENZETTI INCONTRA AMBASCIATORE DEL BELGIO  
 
Perugia, 5 maggio 2008 – “L’umbria e il Belgio contano su antichi legami consolidati dalla presenza di molti emigrati umbri ora inseriti a pieno titolo nella comunità belga”. Lo ha affermato il 28 aprile a Perugia la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, durante un incontro informale con l’ambasciatore del Belgio e rappresentante permanente presso la “Fao” e le Istituzioni Specializzate delle Nazioni Unite, Jan De Bock. L’ambasciatore, che a Palazzo Donini è arrivato in compagnia della moglie e del console onorario, Maria Vittoria Ansidei, ha riferito “che quella di oggi è la sua prima visita ufficiale in Umbria, una regione che ama e dove ha trascorso molto tempo in vacanza con i familiari”. “Il Belgio ha caratteristiche simili all’Umbria e all’Italia – ha detto – in particolare per le grandi differenze di tradizioni e economiche tra nord e sud. Però il legame più forte viene dalla presenza nel nostro Paese di molti umbri di seconda e terza generazione che sono riusciti a salire nella scala sociale occupando ruoli dirigenziali e di responsabilità nel mondo produttivo”. La presidente Lorenzetti ha sottolineato in proposito “il gemellaggio con alcuni Comuni dove vivono numerosi umbri”, ed infine, ha posto l’accento “sulla presenza nella nostra regione di turisti del Belgio che apprezzano il nostro paesaggio, la nostra cultura, l’enogastronomia e l’ambiente”. .  
   
   
QUESTIONE ALTOATESINA: DURNWALDER INCONTRA LA COMMISSIONE DI VIENNA  
 
 Bolzano, 5 maggio 2008 - Il sottocomitato nel Nationalrat austriaco competente per la questione altoatesina, guidato dal nuovo responsabile Hermann Gahr, ha incontrato il 29 aprile a Bolzano il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Si è discusso della situazione politica attuale, degli sviluppi dell’autonomia altoatesina e delle attese legate al nuovo governo italiano. A Palazzo Widmann "abbiamo fatto il punto sulla collaborazione tra la Giunta provinciale e il Südtirolausschuss del Nationalrat di Vienna e concordato di incontrarci regolarmente per il necessario aggiornamento sulla situazione e per un utile scambio di informazioni. Nel 2009 il vertice sarà nel Parlamento a Vienna“, spiega Durnwalder. Il parlamentare Gahr ha sottolineato l’importanza di un contatto periodico e ha confermato che per gli esponenti politici austriaci è importante restare informati sulla situazione della minoranza altoatesina. Durnwalder ha aggiornato la commissione sugli sviluppi dell´autonomia, ha ripercorso i contenuti del recente incontro con il presidente Napolitano e in particolare ha ribadito gli auspici che l´Alto Adige si attende con l´avvento del nuovo governo italiano: "La firma del protocollo aggiuntivo della Convenzione delle Alpi in tema di trasporti, la ratifica dell´Accordo di Madrid sulla cooperazione tranfrontaliera, un migliore coordinamento in fase di esame delle leggi provinciali per ridurre i ricorsi, chiarezza per la nostra autonomia in tema di federalismo e di federalismo fiscale. " Riguardo alle riforme annunciate, Durnwalder ha ricordato ai parlamentari austriaci l´importanza per l´Alto Adige di una nuova legge elettorale, sia a livello nazionale che europeo, che tenga conto della specificità locale, e la necessità che eventuali modifiche dello statuto di autonomia siano raggiunte solo attraverso il metodo del consenso e della condivisione, e non in modo unilaterale. Infine si è fatto il punto sulla questione transiti nelle Alpi e sul progetto del tunnel del Brennero. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA, LOMBARDO SI È INSEDIATO A PALAZZO D´ORLEANS  
 
Palermo 5 maggio 2008 – Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, si è insediato il 28 aprile a palazzo d’Orleans. “Lavorerò con consapevolezza delle difficoltà, ma anche con ottimismo e in sintonia con il parlamento regionale, gli amministratori locali, il governo nazionale e le istituzioni europee, nel rispetto dell’unità del Paese secondo un principio di sussidiarietà e solidarietà”. Tra le priorità che il neopresidente ha sottolineato c’è l’impegno contro la criminalità mafiosa in collaborazione con forze dell’ordine e magistratura per assicurare efficienza e trasparenza nell’azione amministrativa. “La Sicilia - ha sottolineato Lombardo - sta registrando ottimi risultati sulla strada della lotta alla malapianta della mafia grazie alla reazione coraggiosa di imprenditori e cittadini. La pubblica amministrazione deve dare esempio di efficienza e correttezza”. Lombardo ha ribadito “la necessità di un forte impegno per una fiscalità speciale per fare decollare lo sviluppo dell’Isola nei vari settori dell’economia, dall’industria ecocompatibile, all’agricoltura, al turismo, alla ricerca e alle infrastrutture”. A questo proposito, il presidente auspica una riforma della legislazione per snellire la burocrazia e renderla facilmente applicabile. Il presidente della Regione, infine, ha parlato del ruolo della famiglia quale punto di riferimento di ogni azione di governo. Alla cerimonia d’insediamento erano presenti gli ex presidenti della Regione Salvatore Cuffaro, Giuseppe Provenzano, Matteo Graziano, Francesco Martino, Calogero Lo Giudice, Mario D’acquisto, Mario Fasino, Vincenzo Giummarra, l’ex presidente dell’Ars Paolo Piccione, i coordinatori regionali, Angelino Alfano (Fi), Pippo Scalia (An), Turi Grillo (Democratici Autonomisti), i senatori Giovanni Pistorio (Mpa) e Raffaele Stancanelli (An), i segretari regionali Saverio Romano (Udc), Gino Ioppolo (La Destra), Arnaldo Rao (Fiamma), l’onorevole Lino Leanza (Mpa), che nella qualità di presidente ha passato le consegne a Lombardo, il candidato presidente Ruggero Razza, il Sindaco Diego Cammarata, il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Gianni Puglisi, Don Perrelli, ispettore dei salesiani e Don Benedetto Sapienza con una delegazione di bambini della comunità Santa Chiara. Nel salutare i presidenti uscenti, Lombardo ha ricordato Vincenzino Leanza, Rino Nicolosi e Piersanti Mattarella. Inoltre, prima dell’insediamento Raffaele Lombardo ha fatto visita all’onorevole Giuseppe Alessi, che il 29 ottobre compirà 103 anni. .  
   
   
FVG: TONDO VARA LA GIUNTA REGIONALE CON TRE DONNE  
 
Trieste, 5 maggio 2008 - - Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha nominato, il 30 april, undici giorni dopo la proclamazione ufficiale della sua elezione, i dieci assessori che scenderanno in campo da lunedì 5 maggio, giorno di convocazione della prima Giunta regionale (a Trieste, ore 15), con conseguente assunzione di pieni poteri da parte del presidente e della relativa squadra di governo. La 25. A Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, la seconda da quando è stata istituita l´elezione diretta del presidente, risulta così composta da Renzo Tondo (presidente), Luca Ciriani (vicepresidente) e dagli assessori Elio De Anna, Vladimiro Kosic, Vanni Lenna, Roberto Molinaro, Riccardo Riccardi, Alessia Rosolen, Sandra Savino, Federica Seganti e Claudio Violino. I relativi incarichi saranno assegnati nel corso della prima riunione della Giunta sulla base dell´attuale ordinamento giuridico, in attesa di ridefinire le deleghe funzionalmente al riassetto delle direzioni. "E´ una Giunta equilibrata - commenta il presidente - che sarà chiamata ad affrontare con estrema concretezza il difficile impegno che ci attende da subito e per i prossimi cinque anni". Spiegando di avere costruito un gruppo di lavoro in stretta collaborazione con i partiti che compongono la coalizione regionale di Centrodestra, Tondo annuncia che "sarà garantita la centralità del Consiglio regionale, in un´ottica di valorizzazione dei ruoli di ogni singolo consigliere come di tutti gli organi statutari". "Mi aspetto - afferma il governatore - una forte collaborazione da parte della Maggioranza ed un´altrettanto costruttiva e rigorosa Opposizione, votata anch´essa alla sostanza ed alla segnalazione di istanze propositive". "La democrazia è un elemento dinamico e competitivo - aggiunge Tondo - dove il consociativismo di chiaro stampo conservatore non è un segnale positivo per la comunità e non appartiene al mio concetto di democrazia. Preferisco - conclude - una competizione attenta e stimolante dove si può e si deve individuare, nelle giuste occasioni, la necessaria comunanza di interessi". .  
   
   
L’ALBANIA STUDIA IL MODELLO TOSCANO DI POLIZIA LOCALE  
 
Firenze, 5 maggio 2008 - Anche l’Albania si è aggiunta all’elenco di paesi interessati a studiare il modello toscano di polizia locale. Una delegazione dell’Accademia di polizia del paese balcanico, guidata dal direttore Jashar Vreka e dal direttore del Dipartimento delle risorse umane Enver Lirza, si è incontrata a Palazzo Bastogi con il vicepresidente della giunta regionale, Federico Gelli. «E’ stato un incontro molto positivo – spiega il vicepresidente – che ci ha consentito ancora una volta di misurare il forte interesse che esiste in Europa per il lavoro della Toscana in tema di sicurezza e di organizzazione delle polizie locali. Del modello toscano – dice ancora – colpiscono soprattutto la sperimentazione della polizia di comunità e la sottolineatura dei contenuti etici del lavoro delle forze dell’ordine e sono proprio questi gli aspetti che hanno fatto sì che! il Consiglio d’Europa riconoscesse un ruolo particolare! alla To scana all’interno del progetto “Polizia e diritti umani”». Dal confronto è emersa la volontà di sviluppare rapporti di collaborazione, in particolare sui temi dell’immigrazione e della sicurezza. «Proprio con i paesi all’origine di forti movimenti migratori – sottolinea Gelli – è particolarmente utile attivare canali privilegiati di cooperazione per favorire processi positivi di integrazione ed efficaci azioni di contrasto dei fenomeni criminali». Nei mesi scorsi, sul “modello toscano” di polizia locale si erano svolti incontri analoghi con delegazioni brasiliane, russe, montenegrine. .  
   
   
IL PPR SARDP PRESENTATO A UN ATELIER DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Cagliari, 5 maggio 2008 - Il Piano paesaggistico regionale è stato presentato nel corso della settima riunione degli "Atelier del Consiglio d´Europa per l´attuazione della Convenzione europea del paesaggio", che si è tenuta a Piestany (Bratislava), nella Repubblica Slovacca. Organizzate dalla Presidenza slovacca del Comitato dei Ministri del Consiglio d´Europa, le riunioni degli ateliers si propongono di affrontare, in modo approfondito, l´attuazione di alcuni aspetti della Convenzione europea del paesaggio. Adottata a Firenze il 20 ottobre 2000 ed entrata in vigore il 1° marzo 2004, la Convenzione europea del paesaggio ha quale obiettivo la promozione della protezione e la gestione dei paesaggi europei, nonché l´organizzazione della cooperazione europea in tale ambito. Il tema della settima riunione del workshop è stato "Il paesaggio nelle politiche di gestione del territorio e la governance: verso una gestione integrata del territorio". Nel corso dell´incontro si è cercato di riflettere sul legame tra le sfide cui dovrà rispondere l´Europa nei prossimi vent´anni da un lato (migrazioni, aumento della domanda di alloggi, servizi e investimenti industriali, agricoli e di infrastrutture, ricorso alle energie rinnovabili) e la gestione del territorio e l´urbanistica dall´altro. Il Piano paesaggistico regionale, unica buona prassi presentata per l´Italia (segnalata dal Ministero dei Beni culturali), è stato presentato ai circa 200 rappresentanti governativi, esperti e professionisti provenienti dall´Europa e da altri continenti, che hanno mostrato grande attenzione ed interesse per l´esperienza inaugurata dalla Regione Sardegna, definita quale "approccio di alta qualità" e "ottimo esempio di gestione del territorio". Per ulteriori informazioni sulla Convenzione, primo trattato internazionale dedicato alle diverse dimensioni del paesaggio europeo, si può consultare il sito www. Coe. Int/europeanlandscapeconvention. .  
   
   
QUASI DUE MILIARDI PER IL LAVORO E LA COMPETITIVITÀ SARDA FINO AL 2013  
 
 Cagliari, 5 maggio 2008 - La Giunta regionale ha approvato il 29 aprile la delibera che avvia il Programma Operativo finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Po Fesr), per il periodo di programmazione 2007-2013. A questa decisione si è arrivati dopo l´approvazione da parte della Comunità europea e l´istituzione del Comitato di sorveglianza, l´organismo deputato a vigilare sulla correttezza delle procedure di spesa. L´obiettivo del Po Fesr 2007-2013 "Competitività regionale e occupazione" è accrescere la competitività del sistema produttivo e l´attrattività regionale attraverso la diffusione dell´innovazione, la valorizzazione dell´identità e delle vocazioni del territorio, e la tutela delle risorse naturali. Per tutti questi obiettivi il Po Fesr 2007-2013 può contare su una dotazione finanziaria complessiva di 1 miliardo e 700mila euro. In particolare, i temi sui quali si concentra l´intervento del Programma riguardano: le fonti di energia rinnovabile; la promozione della ricerca e dell´innovazione; il rafforzamento del sistema produttivo; la società dell´informazione; lo sviluppo sostenibile; e il rafforzamento del sistema di governance. "Con questa decisione della Giunta – ha detto l´Assessore della Programmazione Eliseo Secci – il Po Fesr entra nella fase operativa". Entro il 31 dicembre 2009, infatti, la Regione dovrà spendere la prima annualità del Programma operativo equivalente a 400 milioni di euro: da investire nel settore energetico, nel rafforzamento del settore industriale artigiano e turistico, e nell´informatica. "Un obiettivo impegnativo ma decisivo che, unitamente agli altri strumenti della programmazione unitaria regionale - ha detto ancora l´Assessore Secci - potrà trasformare il tessuto economico della nostra regione e avviare un radicale processo di sviluppo e di cambiamento". "Per il raggiungimento di un risultato di quella dimensione, che è alla portata della amministrazione regionale - ha concluso l´Assessore della Programmazione - è però essenziale la responsabilizzazione e il coinvolgimento di tutto il personale e una continua azione di presidio e di stimolo verso tutti i soggetti responsabili dell´attuazione del programma". .  
   
   
I DATI DEL COMMERCIO LUCANO 2007  
 
Potenza, 5 maggio 2008 - “Nel contesto di una sostanziale debolezza della domanda di consumo, l’anda-mento del valore complessivo delle vendite al dettaglio in Basilicata ha continuato a permanere in zona negativa per tutto il 2007, evidenziando un forte peggioramento nella parte finale dell’anno. La flessione del giro d’affari evidenzia una forbice ulteriormente allargata tra la grande distribuzione organizzata (in crescita) e i piccoli operatori (sempre più in affanno). Desta inoltre preoccupazione il peggioramento del clima di fiducia degli operatori commerciali, che temono una evoluzione delle vendite ancor più deludente dell’attuale nella prima parte dell’anno in corso”. Il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte, sintetizza così i principali risultati dell’indagine condotta dal Centro Studi Unioncamere Basilicata nel 2007 su un ampio campione di imprese commerciali. I Dati - Nella media dei 12 mesi del 2007 il fatturato realizzato dal comparto ha subito una flessione, su base annua, dell’1,7%, analoga a quella registrata nel 2006. Se il trend negativo delle vendite è stato relativamente contenuto nei primi 9 mesi (intorno al -1,3%), nell’ultima frazione dell’anno ha mostrato una marcata accelerazione, segnando un -2,8%. Aumenta la concorrenza dei formati despecializzati a scapito di quelli tradizionali La contrazione delle vendite continua a concentrarsi nei formati specializzati della distribuzione commerciale. Perdite si registrano negli esercizi alimentari (-1,6%) e nello specializzato non alimentare (-2,8%), in particolare per i prodotti dell’ “abbigliamento e accessori” e “elettrodomestici e prodotti per la casa”. A fronte della prolungata crisi dei formati specializzati della distribuzione com-merciale, le vendite veicolate attraverso i formati despecializzati (supermercati, grandi magazzini, ipermercati) hanno evidenziato una ulteriore espansione, con un tasso di crescita tendenziale salito al +2,8% (+2,0% nel 2006). Il barometro della fiducia degli operatori torna a segnare valori negativi Le previsioni di vendita formulate dagli operatori commerciali, alla fine dello scorso anno, per il I trimestre 2008 non lasciano intravedere alcuna inversione di tendenza “a breve” delle vendite. Diffuse flessioni, rispetto ai livelli di fatturato registrati nel Iv trimestre 2007, sono attese nell’intero comparto specializzato, con punte decisamente elevate nel reparto “abbigliamento e accessori”, dove il saldo tra previsioni di segno opposto risulta negativo per ben 41 punti percentuali. Anche in una prospettiva di medio-lungo periodo, sono soprattutto le grandi imprese a mostrarsi fiduciose in ordine allo sviluppo delle vendite (oltre il 70%, infatti, ritiene di poter incrementare il volume d’affari nell’arco dell’intero 2008); per contro, le imprese di piccola e media dimensione non sembrano intravedere spazi significativi di crescita dell’attività commerciale. Un settore sempre più “fermo” sul piano imprenditoriale. In aumento il progressivo rafforzamento strutturale delle società. Il perdurare della congiuntura negativa si riflette anche nelle dinamiche delle chiusure e nuove aperture aziendali, che fanno registrare un’ampia prevalenza delle prime sulle seconde. Nel 2007 si sono avute 418 nuove iscrizioni al Registro Imprese delle Camere di Commercio (23 in meno rispetto al 2006); le cancellazioni, invece, hanno interessato 520 imprese, contro le 537 dell’anno pre-cedente. Il saldo negativo di 102 unità è il peggiore risultato degli ultimi anni, sebbene – a livello nazionale – l’arretramento sia stato ancora più accentuato, con un’intensità pressoché doppia rispetto a quella registrata in Basilicata. Le dinamiche imprenditoriali degli ultimi anni riflettono, tuttavia, anche fenomeni di tipo strutturale. La tendenziale “sostituzione” della media e grande distri-buzione organizzata al piccolo commercio tradizionale, ad esempio, si traduce in un saldo negativo del numero di imprese (cui corrisponde, peraltro, un forte au-mento delle superfici complessive di vendita). Inoltre, alla base della chiusura di molte piccole imprese commerciali nelle aree più interne della regione vi sono i fenomeni di progressivo spopolamento e le difficoltà di garantire il ricambio ge-nerazionale all’interno dell’impresa stessa, generalmente a conduzione familiare. Gli andamenti per forma giuridica, infine, confermano il lento ma costante processo di rafforzamento strutturale del settore in Basilicata, con un aumento della quota di imprese costituite in forma societaria – salita al 15,3% nel 2007, 3,2 punti in più negli ultimi 5 anni – e la contestuale riduzione della quota corri-spondente alle ditte individuali (tendenze – queste – che i fenomeni sopra richiamati concorrono a spiegare). .  
   
   
OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO IN POLONIA E UCRAINA  
 
Pordenone, 5 maggio 2008 - In vista dei Campionati europei di calcio 2012, sono previsti in Polonia ed Ucraina forti investimenti nei settori della costruzione/ristrutturazione di strutture sportive e turistiche, nel settore dei trasporti e del rifornimento di energia. Nell’ambito del progetto Europa Centro Orientale finanziato dalla L. R. 1/2005, Concentro organizzerà il giorno 8 maggio alle ore 15. 00, presso Palazzo Montereale Mantica, un seminario di approfondimento sulle opportunità di investimento e prospettive di finanziamenti europei, nonché presentazione del Desk Fondi Ue in Polonia a supporto delle aziende italiane interessate ad investire in un mercato in forte crescita. Valerio Pontarolo, presidente del Collegio Costruttori Provincia di Pordenone, interverrà sulla sfida dell’internazionalizzazione nel settore delle costruzioni. Seguiranno i Focus sui due Paesi, con una presentazione del quadro macro-economico, le prospettive di sviluppo nei prossimi anni e le opportunità per le aziende italiane nell’ambito dei Campionati Europei 2012, anche grazie ai fondi europei. Il direttore di Concentro Luca Penna illustrerà infine l’attività dell’Azienda Speciale della Cciaa a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, e parlerà dell’avvio della nuova rete Europea Een a supporto delle aziende. Le aziende interessate a partecipare possono contattare l’Ufficio Internazionalizzazione di Concentro, tel. 0434. 381250. .  
   
   
BERGAMO: APERTURA BANDO BREVETTI 2008  
 
 Bergamo, 5 maggio 2008 - La Camera di Commercio di Bergamo mette a disposizione un fondo € 50. 000,00 per premiare le imprese della provincia che abbiano realizzato interventi tecnologicamente innovativi e abbiano utilizzato il brevetto quale strumento di valorizzazione e di protezione della proprietà intellettuale. Possono accedere ai benefici del presente bando, le imprese industriali ed artigiane, loro cooperative e consorzi, con sede operativa nella provincia di Bergamo iscritte al Registro delle Imprese di Bergamo, attive ed in regola con il pagamento del diritto camerale annuale. Sono proponibili per il premio: • prodotti o processi innovativi oggetto di brevetto europeo o Pct concesso dal 1° gennaio 2007; • domanda di brevetto con rapporto di ricerca dell’Epo pubblicato dal 1° gennaio 2007. È richiesta la priorità italiana. Saranno considerati prioritari i brevetti sviluppati in collaborazione con centri di trasferimento tecnologico, servizi di innovazione di associazioni di categoria, Università o enti pubblici e centri privati di ricerca. I premi da assegnare sono n. 5 da € 10. 000,00 cadauno. Ogni impresa può presentare più domande. Le domande saranno accettate fino al 30 giugno 2008. La modulistica e il bando possono essere scaricati dal sito http://www. Bg. Camcom. It/release/bandi/index. Jsp. Per informazioni: Camera di Commercio I. A. A. Di Bergamo - Ufficio Agevolazioni Economiche -Largo Belotti, 16 – 24121 Bergamo e-mail promo@bg. Camcom. It - tel 035. 42. 25. 270 – fax 035. 27. 04. 19 .  
   
   
PRESENTATO IL RAPPORTO IRPET SUL COMMERCIO ESTERO TOSCANO  
 
Firenze, 5 maggio 2008 - E’ stato presentato il 29 aprile , presso Toscana Promozione, il Rapporto sul Commercio Estero della Toscana nel periodo 2007-2008. Intervenendo all’incontro Ambrogio Brenna, assessore regionale all’internazionalizzazione e alle attività produttive, si è mostrato soddisfatto della tenuta dell’export toscano nonostante la congiuntura difficile attraversata dall’economia regionale, nazionale e internazionale. «Le vendite all’estero di beni prodotti dalle imprese toscane sono cresciute del 6,9%; un dato che resta positivo nonostante sia inferiore a quello del 2006. Questo risultato è in linea con le economie mondiali avanzate, dove il tasso di crescita delle vendite estere è al di sotto del tasso medio mondiale e risulta il più contenuto negli ultimi quattro anni. » Nella sua analisi l’assessore Ambrogio Brenna si è soffermato in particolare sull&! rsquo;economia nord americana: «Nella seconda metà! ; dell&r squo;anno abbiamo assistito agli effetti derivati da un quadro macroeconomico internazionale che si è andato deteriorando e che, soprattutto a causa della crisi in cui è entrato il sistema economico statunitense, ha dato luogo ad un crescendo di preoccupazioni e incertezze circa la capacità dell’economia internazionale di confermare gli andamenti positivi degli ultimi anni. Per questo motivo la Toscana ha visto le esportazioni contrarsi, in virtù dello storico legame con il mercato nord americano. » La presentazione del Rapporto Irpet è stata l’occasione per mettere a fuoco le nuove politiche regionali per sostenere il commercio estero toscano. «Continueremo a puntare sulle quattro A, settori chiave del Made in Italy nel mondo, ovvero Abbigliamento-moda, Automazione-meccanica, Arredo-casa, Agroalimentare» – ha continuato l’assessore. In questo senso è fondamentale in Piano di Promozione v! arato dal governo regionale e curato da Toscana Promozione: «Le attività di promozione previste per il 2008 sono ben 193 - ha ricordato Brenna. Si tratta di iniziative sostenute con oltre 12 milioni di euro di investimenti regionali e che da quest’anno prevedono una programmazione pluriennale e non più annuale. Questo piano servirà a consolidare la presenza toscana nei mercati maturi, tra cui l’europeo e l’americano, ma anche ad accelerare la penetrazione delle nostre imprese nei mercati cosiddetti Bric, ovvero in Brasile, Russia, India e Cina, paesi che da soli rappresentano ormai oltre le metà della crescita economica mondiale. » .  
   
   
SOSTEGNO ALLA RETE DISTRIBUTIVA E COMMERCIALE LOMBARDA  
 
 Sondrio, 5 maggio 2008 - Prende il via un nuovo bando rivolto alle piccole imprese del commercio al dettaglio e ai pubblici esercizi, per sostenere l’innovazione e l’ammodernamento del sistema distributivo e commerciale del territorio lombardo. Le imprese della provincia di Sondrio, grazie all’intervento della Camera di Commercio, potranno contare su una dotazione finanziaria di 45. 000 Euro, destinata all’erogazione di contributi a fondo perduto pari al 35% delle spese sostenute per: acquisto di Software e Hardware evoluti a supporto dell´innovazione; acquisto di tecnologie per la sicurezza; acquisto di attrezzature e impianti per la riduzione dei consumi energetici. Gli investimenti ammissibili non potranno essere inferiori a 7. 500 Euro e l´importo massimo del contributo non potrà superare Euro 15. 000. Il termine ultimo per la realizzazione e la fatturazione degli interventi per i quali si richiede il sostegno economico è fissato inderogabilmente per il 15 febbraio 2009; possono altresì accedere ai benefici del bando quei soggetti che avessero già sostenuto tali spese a partire dal 1 gennaio 2008. La presentazione della domanda è possibile esclusivamente tramite procedura informatica on line, direttamente disponibile all´indirizzo internet http://89. 96. 190. 11/ fino ad esaurimento della disponibilità finanziaria e comunque non oltre il 28 luglio 2008. L’iniziativa rientra nell’ambito dell´Accordo di Programma per la competitività tra Regione e sistema camerale lombardo. Ha commentato il presidente Bertolini: “Il bando mette in condizione le piccole imprese del commercio di affrontare ineludibili investimenti in innovazione, sicurezza ed efficienza energetica, per rispondere alle esigenze dettate dalla crescente competizione da parte di realtà maggiormente strutturate e per mantenere la loro fondamentale funzione di presidio del territorio”. Il bando è scaricabile dal sito www. So. Camcom. It .  
   
   
C.C. PIACENZA– APPROVATO BILANCIO 2007  
 
Piacenza, 5 maggio . 2008 - Approvato senza sorprese il bilancio d’esercizio del 2007 della Camera di Commercio. Il presidente Giuseppe Parenti ha illustrato i risultati più significativi –in termini economici- dell’ultimo anno mettendo in luce da un lato l’incremento dei proventi (cresciuti del 2% rispetto al 2006), dall’altro la riduzione degli oneri (-15%) su cui hanno pesato in misura significativa la riduzione delle competenze per il personale (-12%) e quella degli interventi economici (-23%). I proventi correnti relativi al conto economico del 2007 hanno così raggiunto i 6 milioni e 331. 585 euro mentre gli oneri correnti sono arrivati a 5 milioni 881. 941 euro. Buono il risultato raggiunto dalla gestione dell’ente anche in termini di riduzione delle spese di funzionamento che hanno fruttato risparmi per circa 100mila euro. A complicare un poco i confronti tra il 2006 ed il 2007 è intervenuta la variazione nelle modalità di tenuta della contabilità, imposta dalla legge, che è passata da quella finanziaria a quella economica. Il presidente camerale ha puntualizzato più volte nel corso del suo intervento che la volontà della Giunta, organo esecutivo dell’ente, è quella di ridurre sempre di più i cosiddetti interventi a pioggia per destinare le risorse ad interventi più strutturati, che possano effettivamente dare slancio all’economia del territorio. A questo dovrebbero servire le risorse che la Camera di Commercio sta accantonando e che potrebbero essere destinate sia ad acquisire un’area da destinare ad insediamenti industriali di basso impatto ambientale ma di tecnologia molto avanzata (“tipo quelle che lavorano sul titanio”, ha detto, giusto per fare un esempio, Parenti) che per supportare –anche parzialmente- gli oneri di un progetto della pedemontana. Un tema, quest’ultimo, che riveste sempre un’importanza cruciale nella visione del territorio che ha la Camera di Commercio per la quale riqualificare la viabilità esistente ma mantenere strade a due corsie non rappresenta progettare una nuova infrastruttura viaria. Solo una strada a doppia corsia per senso di marcia potrebbe essere realizzata in project financing e, di conseguenza, potrebbe contare sulle risorse necessarie per costruirla. E, con l’Expo 2015 alle porte avere i progetti pronti potrebbe dare qualche chanche in più. Anche Francesco Meazza, vice presidente della Camera di Commercio, ha ricordato che solo un territorio con un sistema di infrastrutture viarie adeguate può diventare meta di un flusso turistico elevato, flusso turistico che Piacenza deve poter muovere perché dotata di tesori che hanno già ricevuto riconoscimenti tangibili (e Meazza ha ricordato gli elogi raccolti da Piacenza e dalla sua enogastronomia in occasione della puntata che Linea Verde le dedicò qualche tempo fa). Meazza ha posto l’accento sulla necessità che un territorio come quello di Piacenza, nel quale le attività imprenditoriali di grandi numeri non sono tante, il commercio debba essere sostenuto e con il commercio anche il sistema dei pubblici esercizi. E l’intervento è stato lo spunto anche per tornare sul tema dei parcheggi in centro storico “perché nel silos di Piazza Cittadella dovranno trovar posto almeno 2000 macchine e non le 600 di cui si parla ad oggi nei progetti presentati dall’Assessore comunale competente”. Parenti, in apertura, ha anche relazionato ai componenti del Consiglio lo stato di avanzamento di diverse attività in cui l’ente è coinvolto; in particolare ha accennato alla volontà di cedere le attività di collaudo delle casse mobili ed i locali nei quali le stesse si svolgono nonchè i terreni di proprietà Imebep in modo da ricavarne risorse per finanziare l’acquisto della cascina in fronte a Piacenza Expo da destinare a vetrina delle eccellenze piacentine nonché all’acquisizione di terreni da poter offrire ad aziende a basso impatto ambientale. In merito ad Atm, invece, ha dato atto che la situazione è complessa e che pertanto sarà necessario prendere al più presto una decisione su futuro della società. Il Consigliere Ernesto Badovini ha sottolineato che compito della Camera è dare sviluppo al territorio ed ha suggerito in tal senso un supporto sempre più significativo a Piacenza Expo, i cui risultati di gestione sono migliorati notevolmente. Badovini ha ricordato che già in una seduta precedente del Consiglio camerale si era fatto cenno al fatto che nella logistica- presso le multinazionali attive- vengono impiegati lavoratori in modo irregolare ed ha chiesto che le autorità competenti vigilino su questo fenomeno. Anche Marco Savini, consigliere per il turismo, ha ritenuto di intervenire condividendo la necessità di premere perché le cose “vadano con giustizia”. Proprio su questo tema ha sollevato la questione degli agriturismi che sempre più si pongono in competizione con la ristorazione vera e propria. Giuseppe Pantaleoni ha puntualizzato che se ci sono delle irregolarità chi ha il compito di controllare deve farle emergere ma non si possono imputare agli agriturismi le difficoltà in cui versano altri settori. Prossimo appuntamento del Consiglio: venerdì 18 luglio, per l’aggiornamento del preventivo 2008. . . .  
   
   
C.C. RAVENNA: PROMOZIONE E SVILUPPO DEI SERVIZI AL CENTRO DEL BILANCIO 2007  
 
Ravenna, 5 aprile 2008 - Il Consiglio della Camera di Commercio di Ravenna ha approvato all´unanimità nei giorni scorsi il bilancio 2007. Nel corso dell´esercizio passato è stato dato notevole sviluppo sia agli interventi di promozione economica del territorio sia ai servizi offerti all´utenza con lo sviluppo dei sistemi telematici. “Le iniziative promozionali – hanno spiegato il presidente Gianfranco Bessi e il vice presidente Natalino Gigante - sono state superiori ai 3. 200. 000 euro e il bilancio si è chiuso con un risultato positivo, legato anche all´abbattimento delle spese gestionali”. Il presidente Bessi non esclude che il nuovo Consiglio camerale, che si insedierà a metà luglio, possa in futuro ridurre ulteriormente la maggiorazione sul diritto annuale (che già nel 2008 è scesa dal 20 al 15%). Ecco le principali linee di intervento. Economia della conoscenza “Priorità strategica _ commentano Bessi e Gigante - è stata data a istruzione, innovazione e trasferimento tecnologico”. L’attenzione per il polo universitario ravennate ha registrato un impegno economico verso la Fondazione Flaminia per un totale di euro 200. 000. Si è proceduto, inoltre, alla diffusione della conoscenza della firma digitale, presentandone i vantaggi agli studenti del corso di laurea in Operatore Giuridico di impresa. Nel 2007, in collaborazione con la Provincia e la Fondazione Flaminia, l’ente camerale ha riproposto il Fondo provinciale per il sostegno e lo sviluppo dell´innovazione e ricerca nelle piccole e medie imprese per sostenere i brevetti europei ed internazionali e l´incentivazione delle borse di dottorato e/o degli assegni di ricerca per circa 80. 000 euro. Sono state poi promosse iniziative per sensibilizzare il mondo imprenditoriale sul tema della Responsabilità Sociale di Impresa e nel 2007 si è aperto il bando per la concessione di contributi alle piccole e medie imprese per l´adozione di sistemi di gestione aziendale Emas Sa8000 e per l´ottenimento del marcio Ecolabel europeo. Valorizzazione del territorio e sviluppo sostenibile In questo ambito – spiegano i vertici della Camera di Commercio - l´impegno dell´Ente si è rivolto al sostegno dei Consorzi Fidi per influire sul loro consolidamento, anche nella prospettiva degli accordi di Basilea 2, erogando 1. 213. 873 euro. E´ proseguita anche la gestione del fondo Fo. Pi. Co, costituito con la Provincia e i 18 Comuni, finalizzato alla promozione del commercio nei piccoli centri e nel forese. Per il settore turistico è continuata la diffusione della Carta dei Servizi Turistici istituita nel 2005 dalla Commissione Commercio e Turismo per garantire agli operatori e ai clienti standard qualitativi elevati. La Carta ha trovato nel triennio apprezzamento e diffusione. Anche per il Marchio di Qualità delle imprese turistiche vi è stata soddisfazione: infatti, ad oggi sono 60 le strutture della provincia ad averlo ottenuto. Internazionalizzazione L’azienda speciale Eurosportello, il cui bilancio è stato approvato insieme a quello camerale, ha consolidato le iniziative promozionali sui mercati esteri a favore di alcune filiere presenti sul territorio provinciale e regionale: nautica da diporto, agroalimentare e impiantistica e ingegneria per l´edilizia. E´ stata realizzata la 4a edizione di Nautica Med World, un progetto su scala nazionale con la collaborazione dell´Istituto per il Commercio con l´Estero, che ha visto la partecipazione di operatori locali ed esteri come Taiwan, Brasile e Australia. “E´ stato realizzato, inoltre, - aggiunge Gigante, presidente dell’Eurosportello - un progetto di internazionalizzazione per le imprese dell´impiantistica per l´edilizia in Serbia, che ha coinvolto consorzi di produttori e installatori, singole imprese produttrici di impianti e società di ingegneria per la sicurezza”. Infine, è stata consolidata l´attività di cooperazione economica con i Balcani e il Mediterraneo, tradizionali aree di attenzione dell´attività di internazionalizzazione dell´Ente camerale. . .  
   
   
VARESE: UN PRIMO INCONTRO SULL’ECONOMIA PROVINCIALE  
 
Varese, 5 maggio 2008 - Primo incontro a Villa Recalcati tra il presidente della Camera di Commercio Bruno Amoroso e Dario Galli, da pochi giorni alla guida della Provincia di Varese. E’ stata l’occasione, assieme ai due direttori Mauro Temperelli e Giorgio Zanzi, per fare una ricognizione dei molti progetti e delle iniziative congiunte che hanno visto negli ultimi anni Camera di Commercio e Provincia protagoniste assieme, in una logica di sistema, sui principali progetti di sviluppo territoriale. Tra gli argomenti affrontati, quelli inerenti lo sviluppo economico della provincia. In primo luogo il nodo infrastrutturale, con i problemi ma anche le nuove opportunità per l’aeroporto di Malpensa e con l’impellente necessità di accrescere quei collegamenti indispensabili come il prospettato asse autostradale “Varese-como-lecco”. Poi l’attrattività del territorio in vista dell’Expo 2015 con azioni congiunte simili a quelle già realizzate nel recente passato a sostegno del settore turistico. E ancora l’importanza del manifatturiero: un patrimonio da tutelare e promuovere attraverso iniziative sinergiche con la valorizzazione delle capacità innovative di cui sono ricche le nostre 63mila imprese. “Sono molto soddisfatto, ho avuto un riscontro decisamente positivo dalle parole del presidente Galli – dichiara Bruno Amoroso -. In particolare, ho apprezzato la sua consapevolezza sulle questioni economiche che toccano il nostro territorio. Devo anche aggiungere che in Galli ho trovato un entusiasmo e una passione per un’azione congiunta tra le istituzioni che mi fa ben sperare per l’immediato futuro”. “Giudico l’incontro con i vertici di Camera di Commercio un momento molto positivo – afferma Dario Galli - Con il presidente Amoruso ho potuto costatare che esiste un’unità d’intenti nello sfruttare a pieno le potenzialità del nostro territorio. Sono convinto che attraverso la collaborazione tra tutte le istituzioni sarà possibile sviluppare le eccellenze della nostra provincia”. .  
   
   
VERTENZA GRUPPO PAM: NO AI TAGLI UNILATERALI DEL PERSONALE NEGLI IPERMERCATI A RISCHIO IN TOSCANA I PANORAMA DI PONTEDERA E CAMPI BISENZIO  
 
 Firenze, 5 maggio 2008 - Una vertenza nazionale nata dalla disdetta del contratto integrativo e la richiesta di mobilità per il personale pari a 500mila ore/lavoro, quella avviata dal gruppo di distribuzione commerciale Pam-panorama riguardo ai suoi quindici ipermercati. La richiesta tocca anche due dei tre ipermercati toscani, quelli di Pontedera e Campi Bisenzio. Per questo le organizzazioni sindacali di categoria hanno richiesto l’intervento della Regione, e stamani si sono incontrate con l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. La Toscana risulta colpita rispetto ad altre realtà del gruppo: per l’Ipermercato di Pontedera la richiesta di esubero riguarda l’equivalente orario di 19,5 lavoratori a tempo pieno su 124 dipendenti, per Campi Bisenzio (Centro I Gigli) 22,6 full time su 263 occupati in organico. Ma le motivazioni addotte dal gruppo distributivo di cali di fatturato e necessità di aumenti della produttività e diminuzione del costo del lavoro non convincono i sindacati; che pensano invece ad una manovra strumentale, tesa a sostituire il personale assunto direttamente con precari o attraverso appalti esterni per interi reparti, denuncia già avanzata all’atto dell’apertura dell’ipermercato di Pistoia. L’assessore Simoncini ha affermato nel corso dell’incontro che convocherà i rappresentanti dell’azienda per un confronto sul piano di ristrutturazione, quanto meno a livello regionale, e chiedere conto delle strategie occupazionali. «Pam-panorama dovrà prendere atto del senso di responsabilità e della serietà delle proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali sulla riorganizzazione – ha affermato Simoncini -. Ma anche dell’attenzione che esiste sul territorio riguardo alle politiche commerciali e occupazionali. La Regione può dispiegare da parte sua un ventaglio di strumenti di formazione e riqualificazione per individuare forme di ricollocazione del personale». Inoltre l’assessore ha espresso l’intenzione di invitare il Ministero per lo sviluppo economico ad avviare un tavolo di confronto, per riunire tutti i soggetti interessati a livello nazionale alla vertenza aperta dal gruppo di distribuzione. .  
   
   
PROGETTO V.A.R.C.O.: ISTITUITA UNA CONSULTA PERMANENTE PER PROMUOVERE INIZIATIVE DI SVILUPPO DEL CAPITALE UMANO A CONFRONTO, IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA CONFSERVIZI LAZIO E DA REGIONE LAZIO, ESPERIENZE RACCOLTE E RISULTATI RAGGIUNTI IN TRE ANNI DI LAVORO.  
 
 Roma, 5 maggio 2008 – E’ indispensabile dar vita da subito ad una Consulta Permanente capace di promuovere e consolidare le iniziative di sviluppo del capitale umano. Questo in estrema sintesi il monito lanciato il 29 aprile mattina nel corso del convegno “La valorizzazione delle risorse umane nel modello Varco. I risultati del progetto”, organizzato da Confservizi Lazio, dall’Assessorato all’Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione, e dall’Assessorato al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Lazio, nel corso del quale sono stati illustrati i risultati emersi da tre anni di lavoro di V. A. R. C. O. (Valorizzazione Adeguamento Riconoscimento Competenze degli Occupati). Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri - oltre agli Assessori regionali Silvia Costa ed Alessandra Tibaldi, insieme al Presidente di Confservizi Lazio, Giuseppe Labarile - i rappresentanti delle dieci società coinvolte (Ama, Atac, Aprilia Multiservizi, Asa Tivoli, Cotral, Gruppo Acea, Gruppo Gaia, Met. Ro. , Trambus, Roma Multiservizi) e gli esponenti del mondo delle istituzioni. Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio con il contributo del Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito del programma Equal, ha puntato a contrastare i principali fenomeni di emarginazione ed esclusione dalla vita lavorativa e produttiva nelle aziende che erogano servizi pubblici locali, individuando le modalità con le quali rimuovere le “patologie” che ne sono alla base e cercando di sviluppare azioni finalizzate tanto a innovare, integrare e flessibilizzare l’offerta di orientamento e formazione rivolta ai lavoratori quanto a valorizzare le modalità di lavoro in rete. La sperimentazione, avviata nel settembre 2006 e conclusasi un anno dopo, ha visto impegnate le dieci aziende presenti oggi e il Comune di Roma (Dipartimento per lo Sviluppo Locale, la Formazione e il Lavoro). Ai direttori del personale e ai responsabili della formazione dei Comitati per le Pari Opportunità coinvolti è stato chiesto di invitare un ristretto numero di lavoratori a sperimentare il Dossier Individuale per la trasparenza degli apprendimenti, strumento che, in linea con provvedimenti normativi nazionali (Accordo Stato-regioni del 18 febbraio 2000, Dm 174/2001 sulla Certificazione delle competenze, D. Lgs. 276/2003 attuativo della Legge Biagi e “Libretto Formativo”), contiene informazioni e certificazioni utilizzabili dall’individuo nel suo percorso di apprendimento lungo tutto l’arco della vita (lifelong e lifewide learning), di crescita e mobilità professionale e può essere considerato il corrispettivo italiano di Europass, il passaporto delle qualifiche che favorisce la loro “portabilità” in Europa. “Lo sviluppo delle competenze – ha detto l’assessore all’Istruzione, al Diritto allo Studio e alla Formazione della Regione Lazio, Silvia Costa - è la premessa della qualificazione dell’occupazione, della mobilità dei lavoratori anche al di fuori del territorio regionale, del rafforzamento e della stabilizzazione del lavoro. E’ questa, oramai, la priorità che la nostra Regione si è data nell’ambito dell’apprendimento lungo l’arco della vita, rivolto soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, che spesso non si avvalgono delle opportunità formative. Insieme all’Assessorato al Lavoro abbiamo voluto finanziare questo progetto che, sperimentando il Dossier individuale per la trasparenza degli apprendimenti, costituisce un importante strumento sia per i lavoratori che per le aziende. Una certificazione dell’attività formativa e dell’aggiornamento delle competenze che costituisce una premessa del Libretto formativo, che la nostra Regione è impegnata, con altre, a realizzare. ” “In un’epoca contrassegnata da profondi cambiamenti del mercato del lavoro – ha detto l’assessore al Lavoro, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi - il progetto Varco svolge un ruolo strategico nella valorizzazione delle risorse umane operanti nei servizi pubblici locali maggiormente permeabili alle trasformazioni strutturali del tessuto economico, come i trasporti, l’industria, il commercio e l’area dei servizi alle imprese. Il piano intende favorire le fasce più deboli del mercato del lavoro attraverso interventi mirati finalizzati all’innovazione nell’offerta di orientamento e formazione professionale. Per questo il progetto utilizza le modalità di lavoro della rete che permettono ai beneficiari l’uso di nuove tecnologie della comunicazione e della formazione a distanza. In questo modo si vogliono superare i fattori oggettivi e soggettivi che determinano discriminazione e disparità nel lavoro e che creano un reale rischio di emarginazione nell’accesso alle nuove opportunità di apprendimento”. Frutto di un lavoro iniziato nel 2005, V. A. R. C. O. È nato dalla collaborazione sinergica tra vari partner. La metodologia e gli strumenti operativi sono stati elaborati da Confservizi Lazio e dalla Compagnia Romana di Solidarietà San Giuseppe Moscati. “Credo fortemente – ha commentato Giuseppe Labarile, Presidente di Confservizi Lazio – che occorra dimostrare da subito un approccio diverso rispetto a quello avuto finora e puntare senza riserve su di una politica di sviluppo del capitale umano presente all’interno delle aziende, valorizzando e rendendo trasparente il patrimonio di competenze che esse portano con sé lungo tutto l’arco della vita lavorativa”. A curare il percorso di sperimentazione, la cui regia è stata sempre mantenuta dalla capofila Confservizi Lazio, custode dei rapporti diretti con le aziende aderenti al progetto , e dal partner Compagnia Romana di Solidarietà San Giuseppe Moscati, responsabile del processo di collaudo del modello sperimentale Varco e del monitoraggio dell’intero progetto, anche la Uil di Roma e del Lazio, che ha seguito l’attuazione di 6 “cantieri” di lavoro. .  
   
   
C.C.MODENA: APPROVATO IL BILANCIO 2007  
 
Modena, 5 maggio 2008 - Nella seduta del 28. 4. 2008 il Consiglio della Camera di Commercio di Modena ha approvato il bilancio di esercizio dell’Ente per l’anno 2007. I dati rilevati dal conto economico evidenziano che a fronte di proventi correnti per E. 18. 360. 386,22 nel periodo considerato si sono rilevati oneri correnti per E. 18. 567. 746,83. La differenza di E. 207. 360,61 è stata compensata dal risultato della gestione finanziaria (interessi attivi) per E. 540. 636,41, a cui si è aggiunto il risultato positivo della gestione straordinaria (sopravvenienze attive e passive) pari ad E. 253. 197,95, tenuto conto delle rettifiche di valore delle quote e azioni di società partecipate dalla Camera di Commercio (che ha registrato un saldo negativo pari a E. 88. 073,49). Ne è derivato un avanzo economico di esercizio pari ad E. 498. 400,26. In corso d’anno la Camera ha messo a disposizione del sistema imprenditoriale modenese attraverso la c. D. “promozione economica” E. 6. 673. 500,51 ivi dunque convogliando circa il 30% delle proprie entrate. “Si tratta di un risultato di grande importanza – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Alberto Mantovani – che colloca l’Ente modenese tra i primi a livello regionale e nazionale. Da sottolineare in particolare lo sforzo che la Camera di Commercio nel periodo considerato ha profuso a favore dell’economia, destinando quasi 6,7 milioni di Euro a supporto di progetti e/o iniziative per lo sviluppo del sistema generale delle imprese della provincia. Il dato, di per sé già molto rilevante, deve peraltro essere letto congiuntamente a quello riguardante gli investimenti effettuati – oltre 1 milione di Euro – per l’informatizzazione dei servizi dell’Ente in vista di una loro sempre maggiore rispondenza alle esigenze delle imprese e per consentire a queste ultime di potere usufruire dei servizi erogati direttamente “in azienda”. L’obiettivo che la Giunta ed il Consiglio della Camera si erano prefissati ad inizio mandato era sostanzialmente quello di creare una struttura “di servizio” ed “a servizio” delle imprese. Pur essendovi ancora margini di miglioramento, dall’analisi dei dati di bilancio si può affermare che la strada intrapresa è quella giusta”. . .  
   
   
COMUNE DI BOLZANO, CERTIFICATA LA CONCILIAZIONE TRA LAVORO E FAMIGLIA  
 
Bolzano, 5 aprile 2008 - L´amministrazione comunale di Bolzano è la prima in Italia a completare il percorso "Audit lavoro & famiglia". La consegna del certificato da parte degli assessori provinciali Richard Theiner e Sabine Kasslatter Mur è avvenuta questa mattina (martedì 29) nel corso di una conferenza stampa. L´audit lavoro & famiglia è un processo che permette di verificare la politica occupazionale di enti e imprese, individuando obiettivi e provvedimenti per migliorare la conciliazione tra famiglia e lavoro. In Alto Adige il punto di riferimento è la Ripartizione provinciale politiche sociali, e in maniera particolare l´Ufficio famiglia, donna e gioventù, ma la certificazione viene rilasciata da un organismo autonomo di valutazione. "La politica a favore della famiglia - ha spiegato l´assessora Kasslatter Mur - è stata una delle priorità di questa legislatura. Siamo convinti che le istituzioni debbano fornire le condizioni di base per permettere la conciliazione, sostenendo un´economia al servizio delle persone, e non viceversa. Mi auguro che in futuro molte più imprese private ricorrano all´Audit, e capiscano che un lavoratore soddisfatto e motivato rende di più. La conciliazione, infatti, è un vantaggio non solo per i dipendenti, ma anche per le stesse aziende". Il Comune di Bolzano ha avviato la procedura di Audit nel 2005, e in questi tre anni ha fatto molto per favorire la conciliazione tra i tempi di lavoro e i tempi della famiglia. "Ci sono circa 200 orari diversi per i nostri mille dipendenti - hanno spiegato gli assessori Luigi Gallo e Maria Chiara Pasquali - e il part-time ha raggiunto forme ormai quasi personalizzate. Stiamo cercando di sviluppare anche il tele-lavoro, che viene già utilizzato da una decina di dipendenti. Questo certificato rappresenta solo una tappa del nostro cammino, e già nel 2011, anno di scadenza, puntiamo a intraprendere un nuovo percorso audit". "Il tema della conciliazione - ha commentato l´assessore Richard Theiner - non può essere considerato come responsabilità esclusiva delle donne, e anche da questo punto di vista l´operato del Comune di Bolzano è da apprezzare. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, anche il laboratorio di biochimica clinica del comprensorio sanitario di Bolzano ha ricevuto l´Audit famiglia & lavoro, mentre a livello privato lo stesso certificato è stato ottenuto dalla Hoppe. La Ripartizione personale della Provincia ha inoltre già avviato le procedure, e diverse imprese hanno annunciato il proprio interesse. Questo sviluppo dimostra l´importanza di un tema come quello della conciliazione, sempre più sentito all´interno della nostra società". .  
   
   
AUMENTA IL NUMERO DEGLI ISCRITTI AGLI ORDINI PROFESSIONALI IN PROVINCIA DI VENEZIA: EXPLOIT DELLE DONNE “INGEGNERI” NEGLI ULTIMI SETTE ANNI: +166,07%.  
 
Venezia, 5 maggio 2008 - Notai e Periti Agrari le professioni con il più alto tasso di over 40. Le professioni più rosa risultano essere Avvocato (45,72% del totale), Veterinario (41,51%) ed Architetto (33,36%), mentre rimangono una prerogativa dell’universo maschile, Periti Agrari ed Ingegneri. Cresce il numero dei professionisti nella Provincia di Venezia, con la migliore performance nell’ultimo anno per gli avvocati, che risulta essere anche la professione più rosa. A svelarlo una ricerca del Cesdoc ( Centro Studi dei Dottori Commercialisti di Venezia), svolta in collaborazione con il Cup Venezia ( Comitato permanente degli Ordini e Collegi Professionali della Provincia di Venezia) e la Fondazione delle Professioni, che traccia uno “stato dell’arte” attuale degli Ordini e Collegi. L’indagine, eseguita nel mese di febbraio e presentata martedì 29 aprile 2008, ha analizzato gli iscritti all’albo relativamente al periodo 2007, 2006 e 2000, monitorando la composizione per sesso ed età. Al 31/12/2007, gli iscritti agli Ordini ed ai Collegi sono 15. 031, di cui rispettivamente 12. 809 afferenti agli Ordini e 2. 222 ai Collegi. “Un’analisi che fa il punto su una categoria sempre più importante per l’indotto lavorativo della provincia di Venezia, - sottolinea Massimo Miani – presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia. - Ai 15. 031 iscritti agli Ordini e Collegi professionali vanno sommati anche i collaboratori, praticanti ed impiegati, che ad una media di 1-2 per studio generano una cifra ragguardevole e di vitale importanza per l’economia provinciale”. I più numerosi sono i Medici Chirurghi con 3. 697 associati, che sommati agli Architetti ed agli Ingegneri coprono il 57,25% del totale. Le professioni più rosa risultano essere Avvocato (45,72% del totale), Veterinario ( (41,51) ed Architetto (33,36%), mentre rimangono una prerogativa dell’universo maschile, Periti Agrari (98,51%), Ingegneri (92,86%) e Geometri ( 89,51%). Nell’ultimo anno, si registra globalmente una crescita degli Avvocati (+5,85%) ed Architetti (+4,13%), mentre sono in calo i Chimici (-4,95%), Periti Agrari (-4,29%) e Notai (-3,92%). Relativamente agli iscritti donne, si sottolinea un incremento nelle professioni: Ingegneri (+15,50%), Avvocati (+10,55%) e Geometri ( +8,91%). Analizzando il dato su scala più ampia, rispetto al 2000, tutte le professioni sono cresciute, con exploit importanti per quanto riguarda gli iscritti donne ( Ingegneri + 166,07%; Commercialisti +127,45%, Geometri +107,55%). Le uniche professioni calate globalmente negli ultimi sette anni sono geologi ( -4,35%) e Periti Agrari ( -4,96%), mentre rimangono stabili i notai. Per quanto riguarda la composizione anagrafica, secondo gli ultimi dati 2007, la maggior parte di over 40 sono fra Notai ( 83,67%), Periti Agrari (79,85%) e Ragionieri (79,73%), mentre tra le categorie con il più alto tasso di under 40 risultano Ingegneri ( 46,68%), Geologi (45,45%) ed Architetto ( 44,84%). .  
   
   
CON "VOTE FOR WOMEN" SERATA DI LETTURE IL 6 MAGGIO A MERANO  
 
Bolzano, 5 maggio 2008 - Martedì prossimo, 6 maggio 2008, alle ore 20. 30, a Merano presso la Sala della Cassa di Risparmio, vi sará una serata di letture, in lingua tedesca, con Katja Lange-müller dal titolo "Böse Schafe" (pecore cattive) a cura dell´associazione "Verein der Bücherwürme Lana". L´ingresso è libero. Si tratta di uno degli appuntamenti del programma di iniziative di contorno a "Vote for women", la mostra interdisciplinare sulla storia delle donne organizzata da "Merano Arte" assieme al Comitato provinciale per le pari opportunità che è possibile visitare fino al 29 giugno presso la Galleria "Merano Arte", in via Portici 163 a Merano. Accanto all´analisi della situazione della donna dal punto di vista giuridico e legislativo nel corso delle diverse epoche storiche si affianca l´interpretazione assolutamente soggettiva che dieci artiste hanno dato dei ruoli della donna nella società. .  
   
   
"ANZIANI NEL MASO" CONVEGNO ALLA SCUOLA PROFESSIONALE DI SALERN  
 
Bolzano, 5 maggio 2008 - Si è svolto recentemente un convegno presso la Scuola provinciale di economia domestica di Salern incentrato sul progetto "Anziani nel maso“ che prevede la possibilità di coinvolgere attivamente le organizzazioni delle donne rurali nell’inserimento di anziani autosufficienti, anche per periodi limitati, nei masi dei contadini. Hanno preso parte al convegno presso la Scuola di economia domestica di Salern gli assessori Hans Berger e Richard Theiner i quali hanno espresso una valutazione positiva del progetto. Secondo i relatori gli anziani autosufficienti potrebbero trarre spunti positivi dal loro inserimento nell’ambiente contadino. Le organizzazioni delle donne rurale hanno un ruolo fondamentale nella realizzazione del progetto che riveste un’importante valenza di carattere sociale. Sono stati sottolineati anche gli aspetti positivi rappresentati dalla vita dell’anziano in un ambiente sano, caratterizzato spesso, come nel passato, dalla compresenza di varie generazioni all’interno dello stesso nucleo famigliare. Dal convegno è emersa anche la possibilità di organizzare appositi corsi di formazione per le donne rurali presso le scuole di economia domestica della Provincia al fine di acquisire un’adeguata preparazione e poter così svolgere nel migliore dei modi un’importante funzione sociale. .  
   
   
STRUTTURE RESIDENZIALI. VALDEGAMBERI A CONVENTION NAZIONALE DIRIGENTI IPAB: “APRIRE I CENTRI SERVIZIO A TERRITORIO, AIUTARE LE FAMIGLIE, DARE DIGNITA’ A PERSONA”  
 
Verona, 5 maggio 2008 - Portare il sistema dei servizi sociali dove è la persona e la sua famiglia e superare la contrapposizione tra strutture residenziali e domiciliarità delle persone non autosufficienti. Questi i punti essenziali dell’intervento di Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, che ha preso la parola oggi a Verona, nella sede dell’Opera Don Calabria, alla Convention dell’A. N. S. D. I. P. P. L’associazione che riunisce i manager del sociale, i direttori e i dirigenti delle Ipab in ambito assistenziale, sociosanitario, educativo. “Avete un compito importante – ha detto Valdegamberi ai manager del sociale – perché il vostro lavoro, che è anche una missione sociale, si svolge in un’epoca in cui si invecchia sempre di più e si nasce sempre di meno. Abbiamo bisogno di politiche flessibili, di interventi innovativi, di modelli compatibili con finanze costantemente carenti e con bisogni crescenti. La persona e la famiglia sono elementi centrali delle politiche sociali del Veneto, che hanno guidato in questi anni i provvedimenti normativi rafforzandone il primato nazionale nella programmazione e negli interventi sociosanitari. Inoltre la famiglia – ha ribadito l’Assessore veneto - è il primo ammortizzatore sociale che si fa carico degli oneri assistenziali relativi ai suoi componenti, in grande misura gli anziani, i disabili, ma ovviamente anche i bambini, i giovani con disagio. Pertanto essa va decisamente inclusa nella rete complessiva dei servizi al cui interno le strutture residenziali rappresentano un tassello importante, una delle risposte della programmazione sociosanitaria regionale. Tuttavia la fisionomia e le funzioni delle strutture residenziali, quelle che una volta erano chiamate case di riposo, sono molto cambiate negli ultimi anni per renderle maggiormente rispondenti proprio alla centralità della persona e alle esigenze della famiglia. Strutture – ha affermato Valdegamberi – che non devono più essere chiuse, ma aprirsi sempre più al territorio dove operano, punti di riferimento essenziale, in grado di offrire una gradazione diversificata di servizi nell’ambito sociosanitario – dai centri diurni, ai servizi di sollievo, a quelli semiresidenziali, alla consegna di pasti e altri servizi a domicilio – ma anche di assistere la famiglia nel compito principale di mantenere il più possibile le persone non autosufficienti nel proprio luogo abituale di vita e di relazioni, cioè nel loro domicilio”. Secondo l’Assessore regionale, in questo contesto, vanno aumentate le sinergie di tutti i soggetti in campo, pubblici e privati, in particolare del volontariato di cui vanno riconosciute e messe in rete le risorse e le capacità di realizzare importanti economie di scala quando esso è coordinato. “Questa – ha sottolineato - è la linea della politica veneta nel settore sociale, caratterizzata in quest’ultima fase da rilevanti scelte normative e di programmazione come la libera scelta da parte del cittadino della struttura alla quale rivolgersi, la continuità assistenziale dei servizi residenziali e domiciliari, l’individuazione di un fondo unico per la non autosufficienza, la riforma delle Ipab. Questa è la sfida che abbiamo di fronte per adeguare la cultura istituzionale e l’azione pubblica alle novità fondamentali che ci stanno davanti come l’aumento costante degli anziani nella nostra società e, parallelamente, la crescita delle malattie croniche e delle non autosufficienze. Come ben sappiamo esse – ha concluso l’Assessore regionale alle politiche sociali - già ora costituiscono e costituiranno ancora di più in futuro un’emergenza non solo sociale ma anche economica per la carenza di risorse atte ad affrontare e soddisfare la domanda di servizi e prestazioni d’assistenza e cura”. .  
   
   
FA TAPPA AD AREZZO LA VIA TOSCANA ALL’IDROGENO: INAUGURATO IL 30 APRILE IL NUOVO IDROGENODOTTO, IL PRIMO URBANO AL MONDO  
 
Arezzo, 5 maggio 2008- «Quando istituzioni, imprese e università sono capaci di fare sistema i risultati arrivano. Per questo oggi (30 aprile) è una giornata di orgoglio per tutta la regione. La Toscana con questo nuovo impianto compie un passo in significativo verso un futuro di sviluppo compatibile e di qualità. Siamo di fronte ad un progetto tutto italiano che nasce ad Arezzo e ha già suscitato un rilevante interesse sia nazionale che internazionale». Così il presidente Claudio Martini ha commentato la messa in funzione del nuovo idrogenodotto, il primo urbano al mondo, nella zona industriale di Arezzo. All’inaugurazione erano presenti anche rappresentanti dell´ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, che si sono detti particolarmente interessati al progetto. Inoltre, è stata inoltrata una richiesta di informazioni e documentazioni da parte di imprese giapponesi e tedesche. «Il messaggio che parte dalla Toscana è che non dobbiamo più essere costretti a scegliere tra uno sviluppo distruttivo dell’ambiente e la stagnazione o peggio ancora la recessione. Questa esperienza dimostra che può esistere uno sviluppo dinamico, innovativo, che rispetta l’ambiente e serve alle imprese per essere più competitive. L’idrogeno è un pezzo importante del nuovo manifatturiero della Toscana». Il presidente ha parlato poi dell’impegno della Regione per la creazione di un distretto toscano dell’idrogeno. «La produzione dell’idrogeno da fonti rinnovabili è strategica per la Toscana ed è grazie ad iniziative come questa di Arezzo che possiamo giustificare la nostra candidatura a diventare il distretto europeo per l’idrogeno. Abbiamo già finanziato con 11 milioni di euro il progetto di sviluppo della mobilità ad idrogeno e proseguiremo nel settore della componentistica navale. Al nuovo governo chiediamo di accelerare e semplificare le procedure burocratiche per ottenere l’omologazione delle auto ad idrogeno, ma anche di favorire la nascita di una rete nazionale di distributori di idrogeno verde. Anche qui la Toscana dispone già di un primo esempio con la pompa ad idrogeno prodotto con fonti rinnovabili lungo la Firenze-livorno, in località Collesalvetti». Il presidente Martini ha concluso il suo discorso inaugurale affermando che serve un nuovo dinamismo per mantenere il livello qualitativo raggiunto dalla Toscana e per tenere un passo all’altezza delle nostre conquiste e della nostra tradizione. L’appuntamento era nella zona industriale di San Zeno ad Arezzo. E’ lì che il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha aperto i rubinetti del primo idrogenodotto al mondo realizzato in area urbana, capace di servire quattro aziende orafe, ma con l’obiettivo, entro la fine di quest’anno, di raddoppiare la quantità di gas erogato. I mille metri di tubazione di dieci centimetri di diametro, che corrono a poco più di un metro sotto terra, forniranno ogni ora circa 16 metri cubi di gas a 3 atmosfere, un livello che corrisponde a 53. 000 metri cubi all’anno. L’obiettivo del progetto “Idrogeno per Arezzo” è quello di aumentare il numero delle aziende fornite e di arrivare entro il 2008 ad erogare almeno 100. 000 metri cubi. »Quella di Arezzo è una tappa importante – commenta il presidente Martini – della Toscana del futuro, una regione più sostenibile ed ecompatibile in cui si dà impulso all’economia nel rispetto dell’ambiente. L’idrogeno ci aiuterà a cogliere l’obiettivo di respiro europeo che ci siamo dati, di incrementare del 20 per cento la quantità di energia prodotta con fonti rinnovabili, anche a servizio delle nostre aziende. Vanno in questa direzione sia l’esperienza aretina che il primo distretto italiano dell’idrogeno sorto lo scorso anno nel pisano e che abbiamo finanziato con 11 milioni di euro dalla Regione». “Idrogeno per Arezzo” è costato invece 1,2 milioni, con un contributo regionale di 400. 000 euro. Coordinato dalla società consortile “La fabbrica del sole”, il progetto vede la partecipazione di Regione Toscana, Provincia e Comune di Arezzo, Arcotronics Fuel Cell srl (oggi Exergy fuel-cells), Coingas spa, Sapio - Produzione Idrogeno e Ossigeno, Associazione Industriali, Cna e Confartigianato di Arezzo. L’accordo volontario per la realizzazione del progetto è stato sottoscritto nell’aprile del 2004, mentre i lavori per la sua realizzazione sono iniziati due anni dopo. L’idrogenodotto collega 4 aziende orafe che usano il gas per il loro processo produttivo e per alimentare i quattro co-generatori a fuel cell da 5kW prodotti ed installati presso di loro da Arcotronics Fuel–cells. Si tratta della Gz del Gruppo Unoaerre, la Falco, la Treemme, la Co. Ar. Il sistema serve anche il laboratorio Hydrolab, costruito e gestito da La Fabbrica del Sole, con il compito di coordinamento, ricerca e presidio della sperimentazione legata all’idrogeno ed alle energie rinnovabili. «Non è un caso – conclude Martini – che siano già pervenute richieste per estendere la rete ad altre aziende orafe vicine e che un operatore di telefonia locale voglia posare un cavo di fibra ottica accanto al tubo dell’idrogeno. Tra gli sviluppi futuri c’è anche la produzion e di idrogeno da fonti rinnovabili, il fotovoltaico, e l’utilizzo della sovrapproduzione per l’alimentazione di mezzi ecologici». Nel luglio 2006 è stato proprio Martini a sperimentare la prima bicicletta ad idrogeno prodotta in Toscana da un’azienda aretina e, più recentemente, ha sperimentato un’auto ad idrogeno prodotta dalla Piel di Pontedera e alcuni veicoli ecologici realizzati dalla Piaggio. .  
   
   
OFFERTA PUBBLICA D’ACQUISTO OBBLIGATORIA DI ENI UK HOLDING PLC (“ENI HOLDING”) SUL 20% DEL CAPITALE DI HINDUSTAN OIL EXPLORATION LITMITED (“HOEC”)  
 
 San Donato Milanese (Mi), 20 aprile 2008 - Eni Holding, società controllata al 100% da Eni S. P. A. , ha lanciato un’offerta pubblica obbligatoria per l’acquisto del 20% del capitale di Hoec ad un prezzo di 144,2 rupie per azione. All’inizio di quest’anno, Eni Holding ha completato l’acquisizione di Burren Energy plc, acquistando indirettamente una quota di partecipazione pari al 27. 17% del capitale esistente di Hoec, società petrolifera indiana quotata presso il Bombay Stock Exchange e il National Stock Exchange of India. La normativa Indiana in materia di acquisizioni di società quotate prevede l’obbligo da parte di Eni Holding di lanciare un’offerta, rivolta a non meno del 20% del capitale esistente di Hoec, ad un prezzo pari o superiore al prezzo minimo previsto dalla normativa. Il prezzo dell’offerta lanciata da Eni Holding è pari al prezzo minimo stabilito dalla normativa. Il valore complessivo dell’offerta (ipotizzando che essa sia interamente accettata) è di 3. 765,8 milioni di rupie (equivalenti a circa 59 milioni di €). . .  
   
   
GRUPPO ACOTEL BILANCIO 2007. RICAVI CONSOLIDATI A CIRCA 70,3 MILIONI DI EURO (+11%)  
 
Roma, 5 maggio 2008 - L’assemblea degli azionisti di Acotel Group S. P. A. Riunitosi il 14 aprile, in seduta ordinaria, presso la sede sociale di Roma sotto la Presidenza di Claudio Carnevale, ha approvato il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2007. Bilancio consolidato 2007 - Nel 2007 il Gruppo ha realizzato ricavi per circa 70,3 milioni di Euro (+11% rispetto ai 63,2 milioni di Euro del 2006). Il dato è ancor più significativo alla luce della forte crescita dei ricavi già registrata nel 2006 (+126% rispetto al 2005). Se analizzati per settore di attività, i ricavi sono stati generati per l’85,3% dall’area di business servizi, per il 12,6% dall’area di business progettazione e vendita di apparati telematici e per il rimanente 2,1% dall’area progettazione di sistemi di sicurezza. L’analisi dei ricavi complessivi per area geografica conferma la capillare presenza internazionale del Gruppo: Nord America (48,4%), Italia (22,3%), America Latina (11%), Medio Oriente (8%), Africa (5,6%), Asia (2,8%) ed altri paesi europei (1,9%). L’ebitda consolidato si è attestato a circa 2,8 milioni di Euro, in flessione rispetto ai 4,8 milioni di Euro del 2006, per effetto della decisione di accelerare il ritmo di crescita dimensionale e di accesso a nuovi Paesi nell’area B2c che ha comportato, soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno, un sensibile incremento dei costi pubblicitari in Usa, in Turchia e in America Latina. Gli ammortamenti sono stati pari a 1,1 milioni di Euro (813 migliaia di Euro nel 2006) e si riferiscono, per le attività immateriali, ai software ed alle licenze in uso al Gruppo e, per le attività materiali, agli apparati per le Tlc ed alle infrastrutture funzionali all’attività aziendale. L’ebit consolidato si è attestato a circa 1,7 milioni di Euro (3,9 milioni del 2006). Il risultato netto è negativo per circa 1,3 milioni di Euro (+1,2 milioni di Euro nel 2006). Le disponibilità finanziarie nette al 31 dicembre 2007 sono pari a 24,6 milioni di Euro (25,6 milioni al 31 dicembre 2006); la differenza è in gran parte dovuta all’impegno sostenuto per finanziare il lancio delle attività B2c in Brasile e Turchia e delle attività Voip in Italia. Bilancio d’esercizio 2007- capogruppo - Al 31 dicembre 2007 Acotel Group S. P. A. Ha conseguito ricavi per circa 7,5 milioni di Euro in crescita del 22% rispetto ai 6,1 milioni di Euro del precedente esercizio. L’ebitda è cresciuto del 150% passando dai 1,4 milioni di Euro del 2006 ai 3,5 milioni di Euro del 2007 in ragione principalmente del citato incremento dei ricavi. Al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni di valore delle attività non correnti, l’Ebit è positivo per circa 3,3 milioni di Euro di euro, in sensibile crescita rispetto alle 924 migliaia di Euro conseguiti nel 2006. L’utile ante imposte è pari a 4,8 milioni di euro, in forte crescita (+215%) rispetto al 2006. Al netto dell’effetto fiscale, l’utile 2007 è pari a 2,9 milioni di Euro rispetto alle 644 migliaia di Euro dell’esercizio 2006. L’assemblea ha approvato la destinazione dell’utile d’esercizio interamente alla riserva disponibile di utili portati a nuovo. .  
   
   
FIRMATO L’ACCORDO TRA ENEL PRODUZIONE E DOLOMITI ENERGIA PER SVILUPPARE L’IDROELETTRICO NELLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
 Roma, 5 maggio 2008 - Enel Produzione Spa  e Dolomiti Energia Spa – società partecipata da Tecnofin Trentina Spa (28,07%), Trentino Servizi Spa (24,16%), Ft Energia Spa (22%), Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (10%), nonché da alcune utilities locali trentine e da alcuni soci industriali privati, nel prosieguo per brevità “Dolomiti Energia” e, cumulativamente con Enel Produzione, le “Parti” – hanno firmato 24 aprile l’Accordo di Investimento per lo sviluppo congiunto del settore idroelettrico nella Provincia Autonoma di Trento. L’accordo prevede la cessione a Dolomiti Energia del 51% del capitale di una società - che sarà denominata Hydro Dolomiti Enel S. R. L.   che Enel Produzione costituirà e alla quale, prima del trasferimento della partecipazione sopra indicata, la stessa Enel Produzione conferirà il ramo di azienda di generazione da fonte idroelettrica di cui dispone nella provincia di Trento ed Enel Rete Gas Spa cederà l’intero capitale di Avisio Energia Spa, società che distribuisce gas naturale in 32 comuni della stessa provincia di Trento. Il ramo di azienda oggetto di conferimento alla Newco si compone di 14 concessioni per grandi derivazioni idroelettriche e di 22 centrali per una potenza efficiente complessiva di 1,4 Gw ed una producibilità di 3,6 Twh annui, nonché di 7 centrali “mini idro” (piccole derivazioni) di potenza efficiente complessiva pari a 14 Mw e una producibilità di circa 46 Gwh annui. Il valore del 51% della Newco oggetto di cessione a Dolomiti Energia è stato provvisoriamente stabilito dalle Parti in 562,7 milioni di euro e verrà integralmente corrisposto al momento del relativo trasferimento, al netto della corrispondente quota della posizione finanziaria netta delle attività conferite alla Newco e dei flussi di cassa stimati per il ramo d’azienda interessato tra il 1° gennaio 2008 (data di riferimento per la 2/3 valorizzazione della Newco) e la data di efficacia del conferimento del ramo d’azienda alla Newco. Detto importo formerà successivamente oggetto di ulteriore aggiustamento, con relativo conguaglio, principalmente in funzione della differenza fra il valore della produzione stimata ed il valore della produzione effettiva del ramo d’azienda in questione nel periodo 2008-2010. L’accordo prevede inoltre che qualora non venga rilasciato il nulla osta al trasferimento in capo alla Newco della concessione relativa all’impianto di San Floriano contestualmente al nulla osta relativo al trasferimento delle altre concessioni, il valore provvisorio del 51% della Newco oggetto di cessione a Dolomiti Energia – soggetto a rettifiche e successivi aggiustamenti secondo quanto sopra indicato – sarà proporzionalmente ridotto. In tal caso, nel momento in cui il nulla osta in questione verrà rilasciato, la concessione relativa all’impianto di San Floriano formerà oggetto di successivo conferimento alla Newco da parte di Enel Produzione e Dolomiti Energia avrà l’obbligo di acquistare da quest’ultima una quota del capitale della Newco idonea a ripristinare una partecipazione complessiva del 51%. Il perfezionamento dell’operazione presuppone che, anche all’esito della richiesta di Enel Produzione e per effetto di provvedimenti normativi definitivi, il termine di scadenza delle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche che interessano il ramo d’azienda oggetto del conferimento alla Newco - termine già fissato al 31 dicembre 2010 - venga prorogato per un periodo non inferiore a 10 anni, in modo da consentire lo sviluppo del piano industriale ipotizzato dalle Parti. La cessione del 51% della Newco a Dolomiti Energia è altresì subordinata all’ottenimento del nulla osta all’operazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’accordo prevede inoltre il riconoscimento a Dolomiti Energia di un’opzione call ad acquistare da Enel Produzione un’ulteriore quota del capitale della Newco. Tale opzione potrà essere esercitata entro il 31 dicembre 2020 a condizione che la durata delle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche che interessano il ramo d’azienda oggetto del conferimento alla Newco venga rideterminata. La quota del capitale della Newco che Dolomiti Energia potrà acquisire mediante l’esercizio della suddetta opzione call sarà pari al 9%, qualora – al momento dell’esercizio della call stessa - la quota di partecipazione nella Newco posseduta da Dolomiti Energia continui ad essere pari al 51%; in caso contrario, la quota di capitale oggetto della call sarà rideterminata con metodo proporzionale. Il prezzo di esercizio dell’opzione call da parte di Dolomiti Energia sarà parametrato a una valorizzazione del 100% della Newco, salvo aggiustamenti dovuti ad eventuali operazioni straordinarie sul capitale o distribuzione di dividendi da parte della Newco. Sono stati altresì definiti tra le Parti i patti parasociali che regoleranno la governance della Newco, nonché il testo dello statuto di quest’ultima società (che prevederà, tra l’altro, un diritto di prelazione reciproco tra i due soci). Tali patti, che contemplano l’obbligo delle Parti di non trasferire le partecipazioni possedute nella Newco per un periodo di 36 mesi, avranno durata sino alla fine del 2020 e saranno rinnovati tacitamente a condizione che ognuna delle Parti conservi una partecipazione nella Newco almeno pari al 35% del capitale. In particolare, i patti parasociali prevedono che, fino alla data dell’assemblea che approverà il bilancio relativo all’esercizio 2010, la Newco sarà gestita da un consiglio di amministrazione composto da cinque membri, dei quali due designati da Dolomiti Energia (tra i quali verrà eletto il presidente) e tre designati da Enel Produzione (tra i quali verrà eletto l’amministratore delegato). Nel periodo successivo sarà invece Dolomiti Energia a designare tre consiglieri di amministrazione (tra i quali l’amministratore delegato), mentre Enel Produzione designerà i rimanenti due consiglieri (tra i quali il presidente). L’assemblea della Newco adotterà le proprie deliberazioni secondo le maggioranze di legge, fatta eccezione per alcune materie per le quali è richiesto il consenso del 75% del capitale sociale. Tenuto conto dell’assetto di governance descritto, Enel Produzione eserciterà un’influenza dominante sulla Newco e potrà dunque procedere, in base alla legge e ai principi contabili internazionali, al consolidamento integrale dei risultati della Newco stessa fino al 31 dicembre 2010. .  
   
   
GREENVISION AMBIENTE APPROVA I RISULTATI 2007: RICAVI CONSOLIDATI A 185,5 MILIONI DI EURO, CON UNA CRESCITA DEL 48% ED UNA CRESCITA ORGANICA DEL 17.5% UTILE NETTO TRIPLICATO RISPETTO AL PERIODO PRECEDENTE A 6 MILIONI DI EURO  
 
Cavriago (Re), 5 maggio 2008 – L’assemblea degli Azionisti di Greenvision ambiente Spa, società di engineering ambientale attiva nel waste to energy e nello sviluppo di tecnologie per l’utilizzo di energie rinnovabili e di prodotti eco-compatibili per l’industria, ha approvato 28 aprile il bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2007. I Ricavi totali consolidati del Gruppo al 31 dicembre 2007 hanno registrato una crescita del 48% rispetto a Euro 124,9 milioni del 2006, arrivando a Euro 185,5 milioni, e una crescita organica del 17. 5%. Un importante contributo alla crescita dimensionale del gruppo è stato generato dal consolidamento, nel 2007 solo per sei mesi, del gruppo Ladurner, società di engineering ambientale attiva nella realizzazione di impianti per la produzione di energia da rifiuti e da fonti rinnovabili (impianti di produzione di Cdr, impianti per il trattamento e la trasformazione dei rifiuti solidi urbani in energia, impianti per la produzione di compost e di biogas da rifiuti e da fonti agricole rinnovabili, impianti di depurazione delle acque, servizi e comunicazione ambientale). Le altre attività del gruppo nell’area Ambiente, dai prodotti eco-compatibili per applicazioni industriali (bioedilizia, tessile, automotive) ai prodotti per il consolidamento, il drenaggio e il controllo dei fenomeni di erosione dei terreni fino alle vendite di biomasse vegetali per la produzione di energia elettrica, hanno registrato ancora una volta tassi di crescita a doppia cifra. I servizi ambientali hanno segnato un forte aumento, a conferma della crescente attenzione ai problemi ambientali, con un aumento più che proporzionale della marginalità. Ottimo l’avvio per la nuova divisione dedicata allo sviluppo di impianti fotovoltaici chiavi in mano, operativa da inizio 2007, con importanti prospettive per l’anno 2008. A fine febbraio 2008 Greenvision ambiente ha concluso un importante accordo con il gruppo svizzero Granit Sa per lo sviluppo nel settore dell’energia solare di collettori solari termici che si integrano nell’architettura di edifici civili ed industriali e che garantiscono significativi contributi alle esigenze di produzione di acqua sanitaria e di climatizzazione. L’accordo con la società svizzera prevede, inoltre, lo sviluppo in esclusiva su tutto il territorio nazionale di tecnologie innovative per la produzione di energia da rifiuti e da fonti rinnovabili, tecnologie che si integrando sinergicamente con le attività del Gruppo. Il risultato operativo lordo (Ebitda) registra un incremento del 53% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente e passa da € 11,1 milioni a € 17 milioni. In crescita anche il risultato operativo (Ebit) da € 7,1 milioni a € 12 milioni (+71%) e il risultato prima delle imposte (Pretax) che raggiunge € 8 milioni. Il bilancio al 31 dicembre 2007 chiude con un utile netto di Euro 6 milioni, più che triplicato rispetto a Euro 1,7 milioni del 2006. La struttura patrimoniale del Gruppo presenta un totale immobilizzazioni materiali e immateriali pari a Euro 80,7 milioni il cui aumento è stato determinato principalmente dalla variazione del perimetro di consolidamento del Gruppo. Il patrimonio netto passa da Euro 29,9 milioni a Euro 54,3 milioni per effetto del nuovo perimetro di consolidamento e di un aumento di capitale di Euro 12,2 milioni effettuato nell’esercizio. La posizione finanziaria netta gestionale del gruppo, a parità di perimetro di consolidamento, si attesta a Euro 51 milioni, a cui si aggiunge il prestito a Ml termine di Euro 16 milioni utilizzato per finanziare parte dell’acquisizione del Gruppo Ladurner e l’indebitamento netto dello stesso a fine 2007 di Euro 32. Nella posizione finanziaria netta del gruppo Ladurner circa 8,5 milioni di Euro sono rappresentati da anticipi su due importanti commesse, l’impianto di Cdr di la Spezia e i nuovi impianti e macchinari per Fusina (polo di eccellenza nella riconversione energetica dei rifiuti di Venezia e dei comuni limitrofi), commesse in via di completamento. Dividendi - L’assemblea ordinaria ha deliberato un dividendo unitario pari a Euro 0,120 per azione con stacco cedola il giorno 26 maggio 2008 e pagamento il 29 maggio 2008. Azioni Proprie - L’assemblea ordinaria ha approvato il rinnovo per ulteriori 12 mesi della facoltà di acquisto di azioni proprie (buy-back). Gli acquisti saranno effettuati sui mercati regolamentati ai sensi dell’art. 132 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis, comma 1 lett. B del Regolamento Consob 11971/99 come modificato in attuazione della Direttiva Market Abuse secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi. Si rende noto che l’assemblea ha deliberato il rinnovo del collegio sindacale della società. I membri del collegio sindacale sono stati votati dalla lista depositata dalla maggioranza. Evoluzione Prevedibile Della Gestione - Alla luce del portafoglio ordini già acquisito (back log order) nel settore del waste to energy, dove il gruppo Ladurner si distingue per la capacità di costruire e gestire impianti sempre più importanti, e nel settore fotovoltaico e considerando la crescita organica di tutte le altre attività del gruppo il management di Greenvision ambiente prevede una crescita a doppia cifra anche per l’esercizio 2008. .  
   
   
BILANCIO DI ACSM S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2007: DIVIDENDI, €URO 0,055 LORDI PER AZIONE  
 
Como, 5 maggio 2008 – L’’assemblea degli Azionisti della società ha approvato, 23 aprile, il bilancio di Acsm S. P. A. Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2007 e, contestualmente, ha esaminato il bilancio consolidato del Gruppo. In incremento tutti i principali indicatori riferiti sia al bilancio di Acsm sia a quello consolidato. La crescita delle quote di mercato, unitamente al miglioramento della redditività in settori quali la vendita di gas naturale, la termovalorizzazione dei rifiuti ed il teleriscaldamento, ha sostanzialmente compensato gli effetti dell’andamento climatico sfavorevole che ha caratterizzato l’ultimo anno termico e, nel complesso, ha dato impulso al netto miglioramento dei risultati. All’assemblea erano presenti, portatori in proprio o per delega, n. 8 azionisti titolali di n. 29. 334. 375 azioni, rappresentative del 62,58% del capitale sociale. A livello consolidato il bilancio evidenzia i seguenti principali risultati: Ricavi delle vendite pari a 139,3 milioni di €uro (130,6 milioni di €uro al 31 dicembre 2006); Margine operativo lordo pari a 21,0 milioni di €uro (16,4 milioni di €uro al 31 dicembre 2006); Margine operativo netto pari a 10,2 milioni di €uro (7,2 milioni di €uro al 31 dicembre 2006); Utile netto del Gruppo pari a 4,5 milioni di €uro (risultato negativo e pari a –4,7 milioni di €uro al 31 dicembre 2006 per gli effetti legati al recupero delle imposte considerate aiuti di Stato nella capogruppo). Per quanto riguarda la capogruppo, i principali risultati di Acsm S. P. A. Sono: Margine operativo lordo pari a 13,1 milioni di €uro (11,7 milioni di €uro al 31 dicembre 2006); Margine operativo netto pari a 5,2 milioni di €uro (4,3 milioni di €uro al 31 dicembre 2006); Utile netto pari a 3,5 milioni di €uro (risultato negativo e pari a –4,8 milioni di €uro al 31 dicembre 2006 per gli effetti legati al recupero delle imposte considerate aiuti di Stato). Dividendi L’assemblea dei soci, confermando la proposta del Consiglio di Amministrazione formulata il 17 marzo scorso in sede di approvazione del progetto di bilancio, ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario pari a €uro 0,055 lordi per azione. Il dividendo sarà esigibile dal giorno 17 luglio 2008 contro il ritiro della cedola n. 9 (data stacco cedola 14 luglio 2008) secondo il calendario di Borsa .  
   
   
UN INCONTRO A CAGLIARI PER SBLOCCARE L´ATTIVITÀ EDILE  
 
Cagliari, 5 maggio 2008 - L´assessorato regionale dell´Urbanistica ha promosso un incontro di copianificazione tra il Comune di Cagliari, la Direzione regionale dei Beni culturali e la Soprintendenza per i Beni archeologici, con l´obiettivo di rimuovere con urgenza gli ostacoli di natura tecnica e amministrativa che stanno causando il blocco di numerose attività edilizie nel capoluogo isolano. La riunione è fissata per lunedì 5 maggio, alle 9, nei locali dell´Ufficio del Piano regionale, in viale Trieste 186 a Cagliari. La Regione con questa iniziativa intende superare al più presto ogni possibile ostacolo o inerzia amministrativa e tecnica, relativa ai beni identitari. "Il perdurare dell´incertezza della fase di avvio delle procedure di copianificazione delle condizioni di vincolo di tutela dei beni identitari - dichiara l´assessore regionale dell´Urbanistica, Gian Valerio Sanna -, esterni al centro matrice individuato (centri storici), ha provocato un immotivato blocco delle attività edilizie, compresi gli interventi già autorizzati, per le quali resta necessario avviare le previste procedure di copianificazione. I lavori della sessione riguarderanno la definizione della disciplina su ogni singolo bene da condividersi nel processo di copianificazione". .