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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Maggio 2008
L´UE HA UN RUOLO CHIAVE NEL PROMUOVERE IL SUCCESSO IN CAMPO SOCIALE  
 
Bruxelles, 6 maggio 2008 - "L´ue ha un ruolo significativo da svolgere per quanto riguarda la promozione del successo in campo sociale" è il messaggio di Vladimír Špidla, commissario responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità alla conferenza che si svolge ieri e oggi a Bruxelles sul tema “Rispondere alle nuove realtà sociali”. La manifestazione, cui partecipano tutti i soggetti europei e nazionali, preparerà il terreno per una nuova comunicazione sull’agenda dell’Ue in materia di opportunità, accesso e solidarietà, prevista per giugno 2008. "L´unione europea deve continuare a partecipare e a riuscire in un mondo in via di rapida globalizzazione. Per riuscire in campo sociale, essere competitivi e avere un´economia dinamica dobbiamo conservare e attirare persone qualificate e dotate di talento e, ancor più importante, dobbiamo far sì che l’Ue sia un luogo interessante in cui vivere e lavorare, con una società flessibile e inclusiva”, ha continuato il Commissario. Uno dei punti di partenza della conferenza è l´Agenda sociale[1] adottata nel 2005, che precisa la tabella di marcia dell´Ue per modernizzare il modello sociale europeo: “Un’europa sociale nell’economia mondiale: occupazione e nuove occasioni per tutti”. L´agenda sociale fa parte dell’approccio integrato europeo per la crescita e l’occupazione noto col nome di Strategia di Lisbona. La Strategia di Lisbona ha contribuito ad accelerare le riforme e a migliorare i risultati occupazionali dell´Ue, con 17 milioni di nuovi posti di lavoro creati dal 2000. Milioni di europei hanno colto le opportunità offerte dal mercato unico per vivere, studiare, lavorare o trascorrere la pensione in un altro Stato membro. L´ue ha messo in opera un complesso articolato di diritti riguardanti il luogo di lavoro, ma questo non basta. Il 16% degli europei, compresi 19 milioni di bambini, è a rischio di povertà e le retribuzioni delle donne continuano a essere indietro rispetto agli uomini nella misura del 15%. Inoltre, sono affiorate nuove sfide: il rapido cambiamento tecnologico allarga il divario tra la manodopera specializzata e quella non qualificata, e i fattori socioeconomici causano grosse disparità nel settore della salute, per cui i sistemi sanitari e previdenziali devono adeguarsi al mutamento demografico e alle esigenze di una popolazione europea che invecchia. Le difficoltà che devono affrontare i giovani, compreso l´accesso all’occupazione e a un alloggio a prezzi abbordabili, fanno temere che la generazione dei giovani di oggi possa non godere dello stesso tenore di vita condotto dai genitori. In questo quadro, la Commissione nel 2007 ha avviato un “Bilancio della realtà sociale”[2] allo scopo di fare il punto sui cambiamenti in corso nelle società europee. Si sono così raccolti tanti pareri diversi sulle tendenze sociali attuali e sulle implicazioni dei mutamenti nei rapporti sociali. Partendo dai risultati di questa consultazione, nel novembre 2007 la Commissione ha adottato una comunicazione sulle opportunità, l’accesso e la solidarietà[3] che definisce una prima serie di possibili risposte alle sfide che si aprono davanti all´Unione europea. La conferenza di oggi relativa alla risposta da dare alle nuove realtà sociali fornirà agli Stati membri, alle istituzioni europee, alle parti sociali, alla società civile e agli esperti una piattaforma per discutere delle tendenze sociali attuali, affinché possano contribuire all’elaborazione di una nuova agenda dell´Ue basata su “opportunità, accesso e solidarietà” che dovrà essere adottata dalla Commissione nel giugno 2008. La conferenza sarà aperta da Vladimír Špidla, commissario responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, e chiusa dal Presidente Barroso. Gli oltre 350 delegati che partecipano alla conferenza avranno l´occasione di: saperne di più sulle opportunità e le sfide che si aprono davanti ai cittadini europei in un mondo in rapido cambiamento e sulle soluzioni innovative per rispondere ai nuovi rischi sociali; dialogare con le principali autorità dell´Unione europea e dei paesi terzi; lavorare con le parti interessate e gli altri soggetti attivi nel settore sociale; stimolare la discussione e il dibattito sulle questioni d’attualità che interessano ai cittadini europei. La conferenza sarà imperniata su tre gruppi di lavoro: nuove risposte politiche per nuove sfide; il cambiamento dei ruoli e delle responsabilità dei diversi soggetti; il ruolo dell´Ue nel realizzare opportunità, accesso e solidarietà. Ulteriori informazioni: Le due sedute plenarie previste per la mattina del 5 maggio e il pomeriggio del 6 maggio saranno trasmesse sul web al seguente indirizzo: http://scic. Ec. Europa. Eu/streaming/char Per ulteriori informazioni sulla conferenza, compresi il contesto in cui s’inserisce e i documenti relativi, consultare: http://ec. Europa. Eu/employment_social/emplweb/social_agenda/ec_conference_en. Html .  
   
   
I PRESIDENTI DI COMMISSIONE, CONSIGLIO E PARLAMENTO DISCUTONO DI CAMBIAMENTO CLIMATICO E DI RICONCILIAZIONE ASSIEME AI RESPONSABILI RELIGIOSI EUROPEI  
 
 Bruxelles, 6 maggio 2008 - Su iniziativa del presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, lunedì 5 maggio si è svolto un incontro informale, presso la sede della Commissione europea, che ha riunito una ventina di rappresentanti a livello europeo della cristianità, del giudaismo e dell’islam. La riunione è stata copresieduta dal presidente della Commissione europea Barroso, dal primo ministro sloveno e attuale presidente di turno del Consiglio europeo, Janez Janša, e dal presidente del Parlamento europeo, Hans-gert Pöttering. La discussione di quest’anno era incentrata su due sfide di rilievo cui l’Unione europea deve far fronte: il cambiamento climatico e la riconciliazione. Si trattava del quarto incontro annuale con i responsabili religiosi, e del secondo che associava i presidenti delle tre istituzioni dell’Unione. L’iniziativa era stata varata dal presidente Barroso nel 2005. Quest’anno il dibattito verteva sul “cambiamento climatico: una sfida etica per tutte le culture”. Il presidente Barroso ha dichiarato: “Il cambiamento climatico obbliga tutti noi a intervenire con urgenza. Ciascuna componente della società civile deve contribuire a garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta. Grazie all’ampiezza della loro influenza e al ruolo che svolgono nelle nostre società, le religioni e le comunità di fede si trovano in una posizione ideale per fornire un valido contributo a mobilitare a favore di un futuro sostenibile. Uniamoci in uno sforzo comune a dimostrazione del fatto che i fautori di uno scontro di civiltà sbagliano. ” Il presidente di turno del Consiglio europeo, Janez Janša, ha ribadito a sua volta: “L’ambiente ha non solo una dimensione naturale, ma anche una sacralità. Il concetto di comunità e di lealtà tra l´uomo, la natura e il Creatore è sotteso parimenti al giudaismo, al cristianesimo e all´islam. Il cambiamento climatico ci impone di ripensare le forme in cui l´immaginazione, la spontaneità e l´imprenditorialità vanno canalizzate per creare un mondo affrancato dalla dipendenza dei carburanti di origine fossile, eppure più prospero e interconnesso che mai. Ciò non significa che dobbiamo rinunciare alle nostre conquiste, solo che dobbiamo ripensarle e considerarle da un punto di vista nuovo. ” Essendo il 2008 l’anno europeo del dialogo interculturale, l´incontro ad alto livello ha rappresentato un’occasione propizia per far convergere le nostre energie anche sulla “riconciliazione attraverso il dialogo tra le culture e tra le fedi”. Il presidente del Parlamento Pöttering ha dichiarato: “Il dialogo tra le culture costituisce un elemento essenziale per gettare ponti tra i popoli e per una salvaguardia della pace nel rispetto reciproco. Questo dialogo contribuisce pertanto in misura rilevante anche alle relazioni dell’Unione con i paesi vicini, in particolare nell’area mediterranea. ” I partecipanti alla riunione hanno scambiato i propri punti di vista in ordine ai due temi e concordato sul ruolo essenziale delle religioni e delle comunità di fede per affrontare le nostre comuni sfide e per mobilitare le nostre società a favore di un futuro sostenibile. I partecipanti hanno dato prova della propria volontà e del proprio impegno a proseguire questo dialogo importante, tra di loro e con le istituzioni europee. All’incontro con i responsabili religiosi hanno preso parte i commissari Benita Ferrero-waldner e Ján Figel’, oltre al vicepresidente del parlamento europeo Mario Mauro. Http://www. Interculturaldialogue2008. Eu/ .  
   
   
NUOVO CAPITOLO NEL PARTENARIATO UE-CINA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
Bruxelles, 6 maggio 2008 - "Oggi, di fatto, non esistono più dubbi sulle responsabilità umane nel cambiamento climatico. " Con queste parole il commissario europeo della Ricerca Janez Potocnik ha iniziato il suo discorso al recente Forum sul cambiamento climatico e sull´innovazione scientifica e tecnologica tenutosi a Pechino. Al forum il commissario ha anche delineato il prossimo capitolo nel partenariato Ue-cina sul cambiamento climatico, che sarà incentrato sullo sviluppo della produzione di energia pulita e sulle energie rinnovabili. Il coinvolgimento della Cina nella cooperazione mondiale sostenibile è di fondamentale importanza se si vogliono ridurre i gas serra. Negli ultimi anni, una rapida crescita economica ha provocato cambiamenti importanti nello stile di vita del Paese, portando allo sviluppo di nuove megalopoli, all´aumento del numero di automobili private e alla crescente richiesta di energia. Questa crescita ha quindi provocato un aumento delle emissioni di anidride carbonica, che il Protocollo di Kyoto e la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici mirano a frenare. L´ue sta facendo strada nella riduzione delle emissioni di Co2 e collabora a livello multilaterale con Paesi come la Cina per trovare una risposta mondiale alla questione. In accordo con ciò, nel 2005 l´Ue e la Cina hanno dato il via ad un partenariato sul cambiamento climatico. Il partenariato si pone due obiettivi concreti di cooperazione da raggiungere entro il 2010. Il primo è quello di sviluppare e dimostrare un´avanzata tecnologia del carbone a "emissione zero" in Cina e nell´Ue. Questa tecnologia permetterà di catturare le emissioni di Co2 prodotte dalle centrali elettriche a carbone e di depositarle nel sottosuolo, ad esempio nei campi di petrolio o di gas esauriti o in strati geologici sigillati, evitando così l´emissione di Co2 nell´atmosfera. Il secondo obiettivo della cooperazione è quello di ridurre in modo significativo il costo delle tecnologie chiave per l´energia e promuovere la loro distribuzione e diffusione. Insieme le due parti hanno già dato il via a progetti di ricerca in numerose aree, come il monitoraggio del clima, le strategie di adattamento e di attenuazione, i sistemi di gestione dell´energia sostenibile, le celle a combustibile e il trasporto urbano pulito. La cooperazione scientifica continuerà a svolgere un ruolo importante nella fase successiva del partenariato, ha detto il commissario Potocnik. La Cina è seconda soltanto alla Russia nel numero di candidature presentate finora al settimo Programma quadro della Ricerca (7°Pq). E un terzo di queste partecipazioni avviene nell´area dell´energia, l´ambiente e il clima. Il commissario ha sottolineato le aree nelle quali si è deciso di avere una collaborazione in futuro. Esse includono lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie avanzate del carbone a emissione zero entro il 2020, basate sulla cattura e il deposito del anidride carbonica e l´installazione di un centro per l´energia pulita Cino-europeo, concentrato sul risparmio di carbone e energia nelle costruzioni. C´è anche bisogno di un´ulteriore collaborazione per la fondazione dell´Istituto euro-cinese per l´energia pulita e rinnovabile, per lo studio delle relazioni tra il cambiamento climatico e le megalopoli, come anche dell´impatto climatico e dell´adattamento nelle regioni e nei settori a rischio. "Credo sinceramente che gli sforzi positivi della cooperazione Ue-cina in questi campi potranno costituire un esempio per il resto del mondo," ha detto Potocnik. Concludendo, il commissario, citando l´antico filosofo cinese, ha tracciato dei paralleli con la crisi sollevata dal cambiamento climatico: "L´antico filosofo cinese Confucio ha detto: «Se l´uomo non pensa a ciò che è lontano, troverà dolore in ciò che è vicino». Io credo che questo sia anche valido per il cambiamento del clima. " Il Forum internazionale sui Cambiamenti climatici e l´Innovazione scientifica e tecnologica è stato un evento di due giorni che ha raggruppato leader e esperti mondiali nel campo delle tecnologie verdi per discutere della sfida del cambiamento climatico e le opportunità di soluzioni innovative. Più di 600 partecipanti da 30 Paesi e oltre 10 organizzazioni internazionali hanno partecipato al forum, inclusi alti funzionari statali, illustri esperti e rappresentanti di imprese e organizzazioni non governative. Per ulteriori informazioni sulla cooperazione Eu-cina, visitare: http://ec. Europa. Eu/external_relations/china/intro/co-operation. Htm Per informazioni sulla Cooperazione nel 7°Pq, visitare: http://cordis. Europa. Eu/fp7/cooperation/home_it. Html .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI MIGLIORARE L´ACCESSO DEL PUBBLICO AI DOCUMENTI DELLE ISTITUZIONI UE  
 
Bruxelles, 6 maggio 2008 – lo scorso 30 aprile la Commissione europea ha adottato modifiche relative alle regole di accesso ai documenti delle istituzioni Ue. Tali modifiche riconfermano l´impegno della Commissione in tema di trasparenza, aggiornano le regole di accesso per tener conto della recente giurisprudenza della Corte e mirano a consentire alle istituzioni di rispondere in modo più efficiente alle richieste dei cittadini. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha dichiarato: "All´inizio del mio mandato ho sottolineato la necessità di accrescere la trasparenza del nostro lavoro. Le regole di accesso ai documenti funzionano bene. Le modifiche si prefiggono di rispondere all´evolversi della giurisprudenza della Corte e di migliorare ulteriormente l´accesso ai documenti da parte dei cittadini europei. " La vicepresidente Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione, ha affermato: "Il nostro obiettivo consiste nell´accrescere la trasparenza, nel migliorare l´accesso e nello sviluppare comunicazione e comprensione. Il diritto dei cittadini a sapere è fondamentale in ogni sistema democratico. L´accesso ai documenti è uno strumento essenziale della democrazia e ora ci apprestiamo a migliorarlo. " La proposta della Commissione di un nuovo testo consolidato conferisce maggiore importanza alla diffusione attiva di informazioni e conforma il regolamento alle disposizioni della convenzione di Aarhus sull´accesso ai dati ambientali. Viene inoltre chiarita la definizione di "documento", al fine includere, ad esempio, il contenuto di banche dati elettroniche quando può essere stampato o trasmesso in forma elettronica. Il testo proposto inoltre è più esplicito in merito alla protezione dei documenti relativi a indagini in corso. In tal modo si raggiunge una maggiore chiarezza giuridica, ma non verrà ridotto il numero dei documenti resi accessibili ai cittadini. La Commissione propone anche di migliorare l´accesso ai nomi e alle funzioni delle persone che operano a titolo professionale, a documenti degli Stati membri e alla documentazione scritta presentata dalle istituzioni ai tribunali. Tali modifiche sono in linea con la recente giurisprudenza della Corte europea. Il trattato conferisce ai cittadini e ai residenti nell´Unione europea il diritto di accesso ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione. I principi relativi a tale diritto di accesso sono definiti nel regolamento (Ce) n. 1049/2001, che si applica dal 3 dicembre 2001. Quando la Commissione nel novembre 2005 ha avviato la sua campagna a favore di una maggiore trasparenza – l´"Iniziativa europea per la trasparenza" – ha anche deciso di rivedere il regolamento. In una prima fase, nella primavera 2007, la Commissione ha pubblicato un libro verde e ha organizzato un´ampia consultazione pubblica. Le modifiche proposte oggi dalla Commissione sono basate sui risultati di tale consultazione, nonché sulle raccomandazioni formulate dal Parlamento europeo e sulla giurisprudenza della Corte europea. .  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UNA COMPENSAZIONE DI 1,1 MILIARDI DI EURO A FAVORE DI POSTE ITALIANE, PER IL PERIODO 2006-2008, PER L´ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI DI SERVIZIO PUBBLICO  
 
Bruxelles, 6 maggio 2008 - La Commissione europea ha deciso di non sollevare obiezioni, ai sensi delle norme del trattato Ce in materia di aiuti di Stato, alla compensazione di 1,1 miliardi di euro concessa dall´Italia a Poste Italiane per il periodo 2006-2008 per far fronte ai costi dell´adempimento degli obblighi di servizio postale universale. L´aiuto pubblico è conforme alle norme Ue relative alla compensazione degli obblighi di servizio pubblico poiché non porta ad alcuna sovracompensazione di Poste italiane per la fornitura di questi servizi, e non consente quindi sovvenzioni incrociate di altre attività. Il Commissario responsabile per la concorrenza, Neelie Kroes, ha dichiarato: "Sono convinta che la compensazione concessa a Poste Italiane sia sufficiente per consentire all´azienda di adempiere ai suoi obblighi di servizio pubblico senza falsare indebitamente la concorrenza. ” Poste Italiane è il fornitore del servizio postale universale in Italia. Nel periodo 2006-2008 ha ricevuto una compensazione di 1,1 miliardi di euro per lo svolgimento degli obblighi di servizio postale universale ad essa affidati. La Corte europea di giustizia, nella sentenza Altmark (C-208/00) del 24 luglio 2003, ha stabilito quattro criteri per valutare se una compensazione per l´adempimento degli obblighi di servizio pubblico costituisce aiuto di Stato: (i) esplicito affidamento degli obblighi di servizio pubblico; (ii) condizioni di compensazione obiettive, trasparenti e predefinite; (iii) nessuna sovra compensazione; (iv) selezione del fornitore meno costoso tramite procedura di gara o livello di compensazione basato sui costi di un´impresa media gestita in modo efficiente; Dato che Poste Italiane non è stata selezionata nell´ambito di una procedura di appalto pubblico, l´intervento costituisce un aiuto di Stato. Conformemente alla disciplina comunitaria degli aiuti di Stato concessi sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblic[o], aiuti di questo tipo possono essere dichiarati compatibili se non eccedono i costi originati per fornire il servizio pubblico. Dall´indagine della Commissione è emerso che i costi netti sostenuti da Poste Italiane per l´adempimento degli obblighi di servizio postale universale fra il 2006 e il 2008 sono stati superiori al sostegno finanziario concesso dall´Italia nello stesso periodo. Il sostegno dello Stato non ha quindi comportato una sovracompensazione dei costi netti del servizio pubblico derivanti dalla fornitura del servizio postale universale, ed è pertanto compatibile con le norme del trattato Ce in materia di aiuti di Stato. La versione non riservata della decisione sarà disponibile sotto il numero Nn 24/2008 nel Registro degli aiuti di Stato sul sito della Dg Concorrenza quando saranno risolte tutte le questioni legate alla riservatezza. Il bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid weekly e-News) riporta le ultime decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su Internet e sulla Gazzetta Ufficiale. .  
   
   
UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE: PROGETTI SULL´ENERGIA  
 
Bruxelles, 6 maggio 2008 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell´ambito della sezione "Energia" del settimo Programma quadro (7°Pq). L´invito si rivolge alle seguenti aree: produzione di elettricità rinnovabile; produzione di combustibile rinnovabile; tecnologie del carbone pulite e energia dell´attività; reti di energia intelligenti; efficienza energetica e risparmio; poligenerazione ad alta efficienza. Il budget indicativo dell´invito ammonta a 147 Mio Eur. Per i dettagli completi del bando consultare il seguente indirizzo Internet: http://cordis. Europa. Eu/fp7/dc/index. Cfm?fuseaction=usersite. Fp7detailscallpage&call_id=127 .  
   
   
SI AVVICINA IL D-DAY DELL´AGENZIA EUROPEA PER LE SOSTANZE CHIMICHE  
 
 Bruxelles, 6 maggio 2008 - Il primo giugno l´Ufficio europeo delle sostanze chimiche (Ecb) passerà le sue mansioni alla recentemente creata Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa). Negli ultimi 15 anni l´Ecb, che è uno dei sette istituti scientifici nel Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea, si è occupato principalmente della valutazione e del controllo dei rischi creati dalle sostanze chimiche. Il lavoro dell´Ecb è stato fondamentale per la preparazione scientifica e tecnica delle proposte della Commissione di aggiornare la lista delle sostanze pericolose, sulla cui classificazione ed etichettatura armonizzata si è raggiunto un accordo a livello comunitario, come anche sull´aggiornamento dei criteri di classificazione. L´inventario ufficiale della classificazione e dell´etichettatura delle sostanze pericolose con potenziale tossicologico ed ecotossicologico contiene attualmente circa 3400 voci, corrispondenti a circa 7900 sostanze. A pieno regime l´Ecb coordinava molte attività, presiedeva ad esempio più di 400 riunioni con le autorità competenti degli Stati membri e con altre parti interessate per aiutarle a raggiungere un accordo. Durante gli ultimi cinque anni, l´ufficio ha lavorato all´implementazione di un sistema di gestione on-line oltre che all´archiviazione di tutto il materiale riguardante il Reach, il nuovo regolamento per le sostanze chimiche che è entrato in vigore il primo giugno 2007. Il sistema di gestione ha ora 8400 utenti registrati ed è stato scaricato circa 6900 volte da utenti sparsi in tutto il mondo. Ora la Echa, che ha sede a Helsinki in Finlandia, accetterà l´offerta dell´Ecb. Sarà responsabile della gestione dei processi di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. Il suo lavoro garantirà quindi un punto di riferimento per norme e coerenza in tutta l´Ue. La Echa è anche responsabile del mantenimento degli standard stabiliti nel regolamento Reach. Gli scopi principali del Reach riguardano il miglioramento della salute umana e dell´ambiente, rafforzando allo stesso tempo la competitività generale dell´industria delle sostanze chimiche. Un altro obiettivo è quello di migliorare la comunicazione e la gestione del rischio in tutta la catena di produzione dell´industria chimica, e di sostituire le sostanze chimiche particolarmente pericolose con alternative più sicure. Queste procedure del Reach sono progettate per fornire informazioni addizionali sulle sostanze chimiche e per garantirne l´uso sicuro. Sostanzialmente, Reach sostituisce circa 40 diverse leggi con un regolamento reso più efficiente e migliorato. Le altre leggi che regolamentano le sostanze chimiche e che non sono state sostituite dal Reach, come quelle riguardanti i cosmetici e i detergenti o quelle che riguardano le questioni relative alla salute e alla sicurezza dei lavoratori a contatto con le sostanze chimiche, alla sicurezza dei prodotti e ai prodotti per l´edilizia, rimarranno in vigore. Reach è stato studiato per non sovrapporsi o interferire con le altre leggi sulle sostanze chimiche. Per saperne di più sulla Echa, visitare il sito Web: http://echa. Europa. Eu/ .  
   
   
DISPONIBILE IL NUOVO SERVIZIO URF (UNIQUE REGISTRATION FACILITY)  
 
Bruxelles, 6 maggio 2008 - Su Cordis è disponibile un nuovo servizio denominato Unique Registration Facility (Urf) per facilitare la preparazione degli accordi di sovvenzione tra i partecipanti e la Commissione europea. Grazie al nuovo servizio i partecipanti del settimo Programma quadro (7°Pq) e di altri programmi gestiti dalla Direzione generale della Ricerca non dovranno più fornire le proprie informazioni legali e finanziarie ogni volta che negoziano un accordo di sovvenzione. Dopo la convalida della loro esistenza come entità legale e del loro status da parte del Team centrale di convalida (Cvt) della Commissione europea, dovranno soltanto fornire il loro Codice di identificazione del partecipante (Pic). Il nuovo servizio renderà anche possibile ai partecipanti di vedere i loro dati legali e finanziari posseduti dalla Commissione. In questo modo avranno la possibilità di suggerire cambiamenti e aggiornamenti. Inoltre, l´identificazione unica di ogni partecipante agevolerà la produzione di rapporti statistici. Sarà anche possibile seguire le organizzazioni dalla fase di proposta fino a quella della negoziazione. L´urf è soltanto il primo modulo di un portale per i partecipanti attualmente in fase di sviluppo. In futuro questo portale dovrebbe diventare il mezzo principale di comunicazione tra i partecipanti e la Commissione. Il servizio Urf (Unique Registration Facility) è disponibile su: http://cordis. Europa. Eu/fp7/urf_it. Html .  
   
   
PROTEGGERE LE INFRASTRUTTURE CRITICHE DELL´EUROPA  
 
 Bruxelles, 6 maggio 2008 - L´obiettivo del progetto Diesis (Design of an Interoperable European federated Simulation network for Critical Infrastructures) è quello di analizzare le potenziali debolezze della sempre più interdipendente rete di infrastrutture critiche europee e dei rischi legati alla sua sicurezza. L´obiettivo principale di questa iniziativa finanziata nell´ambito del settimo Programma quadro (7°Pq) sarà di sviluppare uno strumento di simulazione e modellamento che potrà essere usato in tutta l´Europa. Energia, telecomunicazioni, salute, trasporti e acqua sono soltanto alcune delle molte infrastrutture critiche sulle quali un paese fa affidamento per il regolare funzionamento della propria economia e per assicurare il benessere dei suoi cittadini. Con il tempo, specialmente in Europa, queste infrastrutture sono diventate fortemente interconnesse e interdipendenti. Il malfunzionamento di un servizio può perciò scatenare un effetto domino di interruzioni. Questo si è verificato non molto tempo fa quando in Germania una linea dell´alta tensione è stata inaspettatamente interrotta, provocando due ore di black out in altri 11 paesi europei. Dal momento che questi guasti non possono essere studiati in tempo reale i ricercatori si affidano a modelli e simulazioni ambientali per accertare le potenziali debolezze e i rischi legati a queste reti complesse di infrastrutture. Attualmente in Europa esistono alcuni simulatori di questo tipo, ma nessuno è in grado di simulare le interazioni tra infrastrutture dipendenti multiple. È qui che viene in aiuto il progetto Diesis. Raggruppando esperti provenienti dalla Germania, dall´Italia, dai Paesi Bassi e dal Regno Unito, il progetto svilupperà una piattaforma online per sostenere simulazioni interoperative e ricerche condotte da Stati membri sulla protezione delle infrastrutture critiche. Per preparare la strada alla piattaforma, nei prossimi due anni i partner del progetto condurranno uno studio di design concettuale. Questo comprenderà l´analisi dettagliata dei requisiti dei ricercatori, parti terze industriali, operatori delle infrastrutture, organi decisionali ed enti governativi. Saranno sviluppate estese basi terminologiche comuni (ontologia) e protocolli di comunicazione, insieme a concetti che permetteranno l´interoperatività tra tecnologie di modellamento e simulazione eterogenee e suddivise. Nella fase successiva, il progetto valuterà la fattibilità scientifica, tecnica, finanziaria e legale come anche il potenziale impatto di una tale e-infrastruttura. Se attuabile, verrà sviluppato un prototipo della e-infrastruttura insieme ad una roadmap per la sua realizzazione. La piattaforma sarà tutelata dal Centro europeo per la simulazione e l´analisi delle infrastrutture (Eisac - European Infrastructures Simulation and Analysis Centre) che verrà creato successivamente nel corso del processo. Tra i potenziali utilizzatori dell´Eisac vi sono gruppi di ricerca, uffici di pubblica sicurezza, unità aziendali di ricerca dei gestori di infrastrutture critiche, altre parti terze industriali e i governi degli Stati membri. Per ulteriori informazioni: http://www. Diesis-project. Eu/ .  
   
   
COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE SUD EST EUROPA: OGGI A BOLOGNA IL PRIMO INFO-DAY NAZIONALE ORGANIZZATO DALLA REGIONE  
 
Bologna, 6 maggio 2008 – Un info-day nazionale sul Programma di cooperazione transnazionale Sud Est Europa (See). L’appuntamento – organizzato dalla Regione Emilia-romagna – è per martedì 6 maggio alle 9, nella Sala Europa del Centro Congressi della Fiera, in piazza della Costituzione 4/a, a Bologna. L’info-day segue l’apertura, del primo bando per presentare proposte nell’ambito del “Programma di cooperazione transnazionale Sud Est Europa”, che fa parte della nuova generazione di programmi destinati ad attuare l’obiettivo generale dei Fondi Strutturali per il periodo 2007 – 2013 Cooperazione Territoriale Europea. Nel sistema di gestione del Programma, la Regione Emilia-romagna presiede il comitato nazionale di coordinamento ed è incaricata di coordinare le attività del punto di contatto nazionale italiano. L’area coinvolta nel programma comprende 16 Paesi dell´area balcanico - danubiana e promuove l’apertura di ampi spazi di cooperazione per le 11 Regioni italiane partecipanti. Insieme a 8 Paesi membri (Austria, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Italia, Romania, Slovenia, Slovacchia) partecipano a pieno titolo i quattro Paesi potenziali candidati (Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania) e i due Paesi candidati effettivi all’adesione (Croazia, ed ex Repubblica di Macedonia) beneficiari dei fondi Ipa, insieme a due Paesi terzi beneficiari dei fondi Enpi (Repubblica di Moldova e Ucraina). Questa nell’insieme rappresenta una tra le più complesse e differenziate aree di cooperazione transnazionale in Europa. L’obiettivo generale del programma è lo sviluppo di partnership transnazionali su materie di importanza strategica, al fine di sostenere l’integrazione territoriale e contribuire alla coesione, alla competitività e alla stabilità dell´area. Le priorità tematiche intorno a cui si articola il programma sono il sostegno all’innovazione, all’imprenditorialità e all’integrazione economica; la protezione dell’ambiente e il miglioramento nei sistemi di gestione delle risorse naturali; il miglioramento dell’accessibilità attraverso la promozione sia di reti e nodi materiali sia immateriali; lo sviluppo territoriale policentrico ed equilibrato delle aree urbane e dei sistemi regionali, anche attraverso la promozione del patrimonio culturale come volano per lo sviluppo. La giornata di domani è organizzata per informare i potenziali partner italiani sugli obiettivi generali e specifici del Programma e sui requisiti, le modalità e la tempistica per la presentazione di proposte progettuali sul primo bando. Nel corso dell’incontro verranno illustrati il quadro nazionale, strategico ed istituzionale, nel quale il programma è inserito, nonché le specificità italiane del sistema di co-finanziamento e di certificazione delle spese. Il programma dei lavori lascia infine ampio spazio per le domande e le richieste di chiarimento che potranno anche essere anticipate, in forma scritta. Il programma della giornata insieme al format per la formulazione di quesiti e chiarimenti sono disponibili sul sito “Fondi europei” della Regione Emilia-romagna (www. Fondieuropei2007-2013. It). .  
   
   
MEF: OPERAZIONE CONCAMBIO TELEMATICO  
 
Roma, 6 maggio 2008 - Il Mef comunica che venerdì 9 maggio 2008 effettuerà una operazione di concambio attraverso il sistema telematico di negoziazione (ai sensi del Dm 4 agosto 2003, n. 73150, pubblicato nella G. U. N. 210 del 10/09/03 e successive modifiche ed integrazioni). Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". Sarà offerto un titolo in emissione a fronte di uno o più titoli in riacquisto. I titoli ammissibili al concambio (oggetto del riacquisto) saranno Btp in scadenza tra il 2008 e il 2010 e Cct in scadenza tra il 2009 e il 2012. Il titolo in emissione sarà un Btp con vita residua superiore a quella dei titoli ritirati. Il Mef acquisterà fino ad un massimo di cinque titoli, in relazione alle condizioni di mercato. Con successivo comunicato in data 7 maggio 2008 saranno definiti il titolo in emissione e i titoli oggetto del riacquisto. Il regolamento delle operazioni sarà effettuato il 14 maggio 2008. .  
   
   
CONSIGLIO DI GESTIONE DEL BANCO POPOLARE: RIELETTI ALL’UNANIMITÀ I CINQUE CONSIGLIERI IN SCADENZA  
 
Verona, 6 maggio 2008 - Il Banco Popolare comunica che il Consiglio di Sorveglianza, riunitosi ieri, ha deliberato all’unanimità di confermare la nomina dei Consiglieri di Gestione in scadenza: Alfredo Cariello, Domenico De Angelis, Maurizio Di Maio, Enrico Maria Fagioli Marzocchi e Maurizio Faroni, che resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2008. Ai sensi delle Istruzioni al regolamento della Borsa Italiana art. Ia. 2. 9. 7 di cui al presente comunicato, si comunica che i Consiglieri di Gestione rieletti detengono le seguenti partecipazioni del capitale sociale del Banco Popolare: Alfredo Cariello: possessore di n. 1. 700 azioni; Domenico De Angelis: possessore di n. 104. 415 azioni; Maurizio Di Maio: possessore di n. 164. 985 azioni; Enrico Maria Fagioli Marzocchi: possessore di n. 9. 000 azioni; Maurizio Faroni: possessore di n. 95. 780 azioni. Pertanto il Consiglio di Gestione del Banco Popolare risulta così composto: Presidente: Vittorio Coda; Consigliere Delegato e Vice Presidente: Fabio Innocenzi; Consiglieri: Franco Baronio, Alfredo Cariello, Luigi Corsi, Domenico De Angelis, Maurizio Di Maio, Enrico Fagioli Marzocchi, Maurizio Faroni, Emma Marcegaglia, Massimo Minolfi, Roberto Romanin Jacur. .  
   
   
FONDAZIONE CARIPLO CONTRO LE NUOVE POVERTÀ QUATTRO MILIONI DI EURO PER ZONE DEGRADATE E PERSONE A RISCHIO  
 
Milano, 6 maggio 2008 - Fondazione Cariplo lancia due nuove iniziative che puntano a sostenere la coesione sociale nelle comunità fragili e a favorire l’inclusione di persone a rischio di marginalità: persone vittime di sfruttamento, detenuti, rom e sinti, senza dimora. Il 30 aprile verranno pubblicati i bandi: quattro milioni di euro a disposizione degli enti locali e delle organizzazioni non profit, che avranno tempo fino al 30 luglio per presentare i loro progetti. Tra i contesti degli interventi le periferie e le zone a rischio delle città. Il 13 maggio a Milano la presentazione pubblica dei bandi. Milano, 28 aprile 2008. Il Consiglio di amministrazione di Fondazione Cariplo ha approvato il provvedimento che metterà a disposizione i primi 4 milioni di euro per contrastare la disgregazione sociale dilagante. Il 30 aprile verranno pubblicati due nuovi bandi: al centro degli interventi la coesione e l’inclusione sociale. Fondazione Cariplo finanzierà iniziative di enti locali e organizzazioni non profit che intendono promuovere progetti con l’intento di rigenerare un tessuto sociale sfilacciato che finisce inevitabilmente con l’avere gravi conseguenze in ogni ambito della nostra vita, dalla famiglia, alla scuola, fino al lavoro. Gli enti avranno tempo fino al 30 luglio per presentare le loro proposte. Oggetto degli interventi, tra gli altri, le periferie e le zone più degradate delle città della Lombardia e delle province di Verbania e Novara; così come le persone a rischio di esclusione sociale: persone vittime di sfruttamento - sessuale, economico, lavorativo; persone multiproblematiche che presentino difficoltà di reinserimento - detenuti, ex-detenuti e senza dimora; gruppi etnici di difficile accettabilità sociale - rom e sinti. Verranno finanziati progetti di enti non profit che operano fattivamente nei quartieri e che si trovano ogni giorno a doversi confrontare con le difficoltà scaturite dal degrado sociale. Il 13 maggio i bandi verranno presentati al pubblico in occasione di una tavola rotonda dal titolo “Coesione sociale: una sfida e un’opportunità per il benessere collettivo”. L’appuntamento è alle 9 al Centro Congressi di via Romagnosi 6, a Milano; vi prenderanno parte Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo, Mauro Magatti, Dipartimento di Sociologia - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Costanzo Ranci Ortigosa, Dipartimento di Architettura e Pianificazione - Politecnico di Milano Tommaso Vitale, Dipartimento di Sociologia e della Ricerca Sociale - Università di Milano Bicocca. Coordinerà gli interventi Giangiacomo Schiavi, Corriere della Sera. L’evento offrirà l’occasione per presentare il nuovo Piano d’Azione “Promuovere percorsi di coesione sociale nelle comunità territoriali”, il documento strategico di Fondazione Cariplo alla base della scelta di intervenire in questo campo, che verrà illustrato da Gian Paolo Barbetta, Responsabile Unità Strategica Fondazione Cariplo. A partire dall’analisi di una società caratterizzata da nuove forme di insicurezza degli individui, da frammentazione delle comunità e dall’aumento del livello di vulnerabilità per una parte della popolazione, il Piano d’Azione, approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo nel marzo di questo anno, punta a iniziative che intervengano non solo su uno specifico disagio, sia esso di un gruppo sociale, luogo o territorio, bensì sul contesto dove il disagio è presente o si potrebbe manifestare, agendo sulla comunità e le sue componenti rendendole più accoglienti, integrate e sicure. Tale approccio è sintetizzabile con quattro concetti chiave (le “4 P”), leit motiv di tutti gli interventi che la Fondazione intenderà sostenere all’interno del Piano d’Azione: Prevenzione, Promozione, Partecipazione, Partenariati. Coerentemente con la propria missione, visione e ruolo, Fondazione Cariplo si propone come sostegno delle iniziative sperimentali e come catalizzatore delle riflessioni culturali sul tema della coesione sociale. In tal senso, più che sostenere politiche di natura estensiva, la Fondazione si propone di contribuire a ideare e sperimentare nuove azioni emblematiche e dimostrative basate sulla pratica della sussidiarietà e sul rafforzamento delle infrastrutture sociali. Di seguito un dettaglio dei due primi strumenti erogativi previsti dal Piano d’Azione. Il bando “Selezione di richieste di contributi per la realizzazione di studi di fattibilità operativa di progetti di coesione sociale nelle comunità territoriali” intende sostenere interventi volti a favorire la coesione sociale nelle comunità locali individuate come fragili e bisognose di azioni capaci di riorganizzare il sistema delle relazioni, di rafforzarlo e di ricomporlo. In questa prima fase, la Fondazione intende verificare e promuovere la fattibilità operativa degli interventi: verranno quindi selezionate richieste di contributo per la realizzazione di studi di fattibilità operativa mirati a ideare e sviluppare precisi progetti di coesione sociale, ponendo in essere tutte le condizioni necessarie alla loro attuazione. In una seconda fase, all’interno degli studi di fattibilità finanziati e realizzati, la Fondazione sceglierà di sostenere l’attuazione dei progetti di coesione sociale di migliore qualità. Apertura 30 aprile; Il termine per la presentazione delle richieste di contributo è fissato al giorno 30 luglio 2008. Budget: 0,5 milioni di euro. Il bando “Promuovere percorsi di inclusione sociale per soggetti vulnerabili e a forte rischio di marginalità” intende affrontare la condizione di alcune categorie di persone ritenute più a rischio di emarginazione sociale sostenendo progetti che sappiano incentivare politiche territoriali integrate e che stimolino la responsabilità delle persone prese in carico e delle comunità locali per favorire processi condivisi di inclusione sociale. Il Bando intende sostenere progetti di inclusione sociale di categorie di persone ritenute più a rischio di emarginazione: persone vittime di sfruttamento - sessuale, economico, lavorativo, con particolare attenzione alle donne; persone multiproblematiche che presentino difficoltà di reinserimento - detenuti, ex-detenuti e senza dimora; gruppi etnici di difficile accettabilità sociale - rom e sinti. Apertura 30 aprile; Il termine per la presentazione delle richieste di contributo è fissato al giorno 30 luglio 2008. Budget: 3,5 milioni di euro. .  
   
   
IFIL: ACQUISTO AZIONI PROPRIE  
 
Torino, 6 maggio 2008 - Nell’ambito del Programma di acquisto azioni proprie annunciato lo scorso 18 febbraio, Ifil comunica di aver acquistato in data 5 maggio n. 65. 000 azioni Ifil ordinarie al prezzo medio unitario di € 5,52 e n. 17. 000 azioni Ifil di risparmio al prezzo medio unitario di € 4,48 al lordo delle commissioni. Dall’inizio del Programma sono state acquisite n. 7. 603. 200 azioni ordinarie e n. 631. 000 azioni di risparmio per un investimento complessivo di circa € 41,3 milioni. .  
   
   
FONDIARIA - SAI S.P.A. APPROVA IL BILANCIO 2007 ESITO DEL PROGRAMMA D´ACQUISTO/VENDITA AZIONI PROPRIE E DELLA CONTROLLANTE PREMAFIN FINANZIARIA  
 
Firenze, 6 maggio 2008 - L´assemblea degli azionisti di Fondiaria-sai S. P. A. , riunitasi 23 aprile sotto la presidenza di Jonella Ligresti, ha anzitutto approvato il bilancio dell´esercizio 2007, i cui contenuti sono già noti al mercato, approvando altresì la proposta di distribuzione del dividendo nella misura di Euro 1,10 per ogni azione ordinaria e di Euro 1,152 per ogni azione di risparmio, in pagamento dal prossimo 22 maggio. L´assemblea ha inoltre autorizzato per ulteriori 12 mesi l´acquisto e/o vendita di azioni proprie, della controllante Premafin Finanziaria Hp. Ai sensi dell´art. 144-bis del Regolamento Emittenti si fornisce di seguito l´esito del programma d´acquisto/vendita azioni proprie e della controllante Premafin Finanziaria Hp deliberato dall´Assemblea del 30 aprile 2007. In particolare al termine delle operazioni di acquisto/vendita di azioni proprie (l’ultima delle quali è avvenuta in data 31 gennaio 2008), Fondiaria-sai ha complessivamente acquistato n. 1. 780. 000 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo di 60. 291. 590,03 Euro e al prezzo medio per azione pari a 33,872 Euro e n. 800. 000 azioni di risparmio non convertibili, per un controvalore complessivo di 16. 721. 646,21 Euro e al prezzo medio per azione pari a 20,902 Euro. Nel periodo considerato Fondiaria-sai non ha effettuato vendite di azioni proprie. Nel periodo considerato Fondiaria-sai non ha effettuato operazioni di acquisto/vendita su azioni della controllante Premafin Finanziaria Hp. L’assemblea ha infine approvato le proposte formulate dal Consiglio sugli altri argomenti all’ordine del giorno, quali contenute nella relazione degli amministratori già resa pubblica. .  
   
   
PREMAFIN APPROVA IL BILANCIO 2007 E NOMINA IL COLLEGIO SINDACALE PER IL TRIENNIO 2008-2010  
 
Milano, 6 maggio 2008 - L’assemblea ordinaria degli Azionisti di Premafin Finanziaria S. P. A. Holding di Partecipazioni, riunitasi 24 aprile sotto la presidenza di Giulia Maria Ligresti, ha deliberato: di approvare il bilancio dell’esercizio 2007, approvando altresì la seguente proposta di destinazione dell’utile di detto esercizio pari a complessivi euro 27. 625. 486,84: 5 %, pari a euro 1. 381. 274,34, alla Riserva legale; euro 6. 155. 103,30 agli azionisti, a titolo di dividendo in ragione di euro 0,015 per azione; il residuo, pari ad euro 20. 089. 109,20, a nuovo. Pertanto alla data del 31 dicembre 2007 le riserve diverse da quella legale (ivi incluse quelle derivanti dalla destinazione dell’utile di esercizio), assoggettate a vincoli, ammontano a euro 199. 242. 103 non distribuibili ai sensi dell’art. 2626 n. 4 Il dividendo di 0,015 euro per azione corrispondente alla cedola n. 5, sarà messo in pagamento dal 26 maggio 2008, con valuta 29 maggio 2008. L’assemblea ha nominato altresì il Collegio Sindacale nelle persone dei Signori: Vittorio De Cesare, Presidente, Luciano Betti, Sindaco effettivo, Maria Luisa Mosconi, Sindaco effettivo, Antonino D’ambrosio, Sindaco supplente, Alessandra Trigiani, Sindaco supplente; determinandone il compenso annuo lordo rispettivamente in euro 60. 000 per il Presidente ed euro 40. 000 per ciascuno dei Sindaci effettivi. Luciano Betti, Maria Luisa Mosconi e Antonino D’ambrosio facevano parte della lista, presentata dal Patto di Sindacato, risultata prima per numero di voti. Vittorio De Cesare e Alessandra Trigiani, facevano parte della lista risultata secondo per numero di voto presentata dall’azionista Francesco Micheli. .  
   
   
MILANO. MORATTI AL FINANCIAL TIMES: ALL’ITALIA SERVONO FEDERALISMO FISCALE E MERITOCRAZIA  
 
Milano, 6 maggio 2008 - Federalismo fiscale, una profonda riforma della Pubblica Amministrazione che sappia introdurre criteri di meritocrazia nel pubblico impiego e un generale innalzamento dell’età pensionabile. Sono questi i punti fermi che il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, indica come necessari per il “sistema Italia” in un’intervista al Financial Times (“Milan’s embodiment of meritocracy”) pubblicata durante il ponte del 1° maggio. Alla “cura” per la situazione nazionale il quotidiano britannico affianca la visione internazionale che, attraverso Expo 2015, “con tempismo perfetto” ha portato Milano a costruire il proprio progetto sui temi dell’alimentazione e dell’ambiente “proprio quando la scarsità di cibo e la crescita dei prezzi (delle derrate alimentari) stanno catturando l’attenzione di tutto il mondo”. Parlando di Expo il Financial Times ricorda così i progetti che Milano sta portando avanti in Africa sul fronte dell’agricoltura, nei Caraibi per quanto riguarda la prevenzione delle catastrofi naturali e nel Pacifico per la protezione della barriera corallina dall’innalzamento del livello del mare. All’indomani dell’accordo siglato tra Sea e Lufthansa non mancano le domande sul futuro di Alitalia e di Malpensa: per questo Letizia Moratti - in spirito "non-partisan", come sottolinea il Financial Times - al Governo chiede una riforma del sistema di controllo dei diritti di volo, in modo tale da garantire a Malpensa la possibilità di continuare a crescere. Una riforma, questa, che permetterebbe di rispondere positivamente a più di 30 vettori stranieri in attesa di acquisire slot su Malpensa per aprire nuovi collegamenti con diverse parti del mondo. .  
   
   
FISCO. MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO (MDC): “SIAMO DALLA PARTE DI VISCO. NON CONDIVIDIAMO LE RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI CHE PERALTRO È IMPOSSIBILE DIMOSTRARE E QUANTIFICARE”  
 
 Roma, 6 maggio 2008 - Il Movimento Difesa del Cittadino conferma il giudizio sulla liceità della pubblicazione su internet dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi e pubblica da oggi sul sito www. Mdc. It i dati relativi alla dichiarazione dei redditi del presidente nazionale Antonio Longo e il bilancio dell’associazione. “Siamo dalla parte di Visco, che peraltro sembra in sintonia con la grande maggioranza dei cittadini. – dichiara Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) - Siamo convinti della legittimità dell’iniziativa, essendo le stesse dichiarazioni pubbliche e accessibili fin dal 1973 secondo il principio di trasparenza e l´obbligo di pubblicazione dei dati fissato dalla legge; e anche perché la Pubblica amministrazione finalmente è arrivata a considerare Internet e le tecnologie on line come strumenti validi per l’agire amministrativo e i rapporti con i cittadini. Siamo ai vertici nel mondo (o forse i primi assoluti) per l’utilizzo delle tecnologie informatiche nella presentazione, l’invio e la lavorazione delle dichiarazioni dei redditi. Non si capisce perché l’uso di Internet debba fermarsi davanti alla pubblicità dei dati”. “Riconosciamo – conclude Longo - che sarebbe stato meglio condizionare la consultazione a una registrazione obbligatoria per l’accesso al sito in modo da tracciare gli ingressi. Ma ci sembra un peccato veniale, di fronte a una sostanziale legittimità. Così la pensano anche gli italiani in larga maggioranza. Tutti i maggiori quotidiani che hanno sottoposto al giudizio dei lettori on line il quesito hanno registrato ampia approvazione: dal 69% degli oltre centoventimila di Repubblica. It al 54% di quelli del Corriere. It, fino al sorprendente 58% dei lettori del Sole24. Com”. .  
   
   
MILANO: IL LAVORO CRESCE DI MENO, MA È PIÙ MASCHILE E STRANIERO  
 
Milano, 6 maggio 2008 - Cresce l’occupazione a Milano nel 2007 ma meno dell’anno precedente, aumenta infatti di 3. 000 unità contro le 34. 000 del 2006, raggiungendo quota 1 milione 793 mila occupati, il 41,6% di tutta l’occupazione lombarda e il 7,7% di quella italiana. A trainare la crescita nel 2007 sono gli uomini (+1%, pari a più10. 000) e il 56,5% del totale lavoro milanese mentre registrano una leggera flessione le donne (-0,9% pari a meno 7. 000). I nuovi occupati sono concentrati nei servizi (+2,4%). E’ una occupazione soprattutto dipendente (il 76% del totale) anche se rispetto al 2006 cresce quella indipendente (+2,2% i lavoratori indipendenti rispetto al -0,5% di quelli dipendenti), distribuita tra il settore dei servizi (ben 71% contro la media italiana del 65,9%) e industria (28,6%). Complessivamente, il tasso di occupazione a Milano raggiunge nel 2007 il 68,3% (+0,2punti percentuali rispetto al 2006), meglio di Lombardia (66,7%) e Italia (58,7%). Scende il tasso di disoccupazione (-0,1 punti percentuali: dal 3,9% al 3,8%) che per quanto riguarda le donne (4,4%) a Milano è molto sotto la media italiana (7,9%). E dei nuovi occupati uno su quattro (23,8%) è extracomunitario. A Milano il titolo universitario è richiesto dalle imprese per il 20,3% delle assunzioni dato che supera quello nazionale, dove la laurea è necessaria solo per il 9% dei casi. Ma per oltre un laureato su due (53,8%) è necessaria un’ulteriore formazione e in circa un caso su tre si richiedono almeno uno o due anni di esperienza lavorativa (30,5%). Il contratto? In media oltre un laureato su due trova il posto fisso (68,1%). Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2007, 2006 e 2005 ed Excelsior-unioncamere 2007, in occasione della Festa del lavoro. “Il mercato del lavoro milanese continua a cambiare, tra sfida e opportunità – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano –. Pur con alcune difficoltà, mostra ancora segnali positivi di partecipazione: crescono così gli occupati mentre cala la disoccupazione. In questo ambito è importante l’intervento delle istituzioni per un mercato del lavoro sempre più qualificato e trasparente sviluppando il collegamento tra domanda ed offerta, puntando sulla formazione e senza dimenticare la componente femminile. Elementi centrali per una crescita solida dell’economia e delle imprese che parta proprio dalle nuove risorse umane e professionali”. .  
   
   
GRUPPO CIR, L’ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2007: UTILE NETTO 82,6 MILIONI DI EURO  
 
Torino, 6 maggio 2008 - Si è tenuta 29 aprile, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Cir Spa che ha approvato il bilancio civilistico ed esaminato il bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2007. L’utile netto consolidato è stato nel 2007 di 82,6 milioni di euro, rispetto a 101,1 milioni nel 2006 (-18,3%). La contribuzione dei gruppi operativi all’utile netto consolidato è aumentata del 7,4%, passando da 111,6 milioni di euro nel 2006 a 119,9 milioni nel 2007, mentre la contribuzione delle società finanziarie controllate è passata da 15 milioni nel 2006 a 20,1 milioni nel 2007. Nel 2007 il fatturato consolidato del Gruppo Cir è stato di 4. 214,9 milioni di euro rispetto a 4. 136,8 milioni nel 2006 (+1 ,9%). Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato nel 2007 è aumentato del 14,1%, salendo a 504,8 milioni di euro (12% dei ricavi) rispetto a 442,4 milioni (10,7% dei ricavi) nel 2006. Il margine operativo (Ebit) consolidato è aumentato del 12,7%, facendo registrare 382,7 milioni di euro (9,1% dei ricavi) contro 339,5 milioni (8,2% dei ricavi) nel 2006. Nel 2007 il risultato della gestione finanziaria, negativo per 81,2 milioni di euro, è stato determinato da oneri finanziari netti per 88,7 milioni (62,6 milioni di euro nel 2006), da dividendi e proventi netti da negoziazione titoli per 70,6 milioni di euro (43,9 milioni nel 2006) e da rettifiche di valore di attività finanziarie per 63,1 milioni di euro (17 milioni nel 2006) dovute principalmente alla svalutazione dell’investimento in Oakwood. Il capitale investito netto consolidato al 31 dicembre 2007 si è attestato a 3. 375,3 milioni di euro, rispetto a 2. 830,5 milioni al 31 dicembre 2006, con un incremento di 544,8 milioni principalmente dovuto ai significativi investimenti effettuati nell’esercizio in particolare dai gruppi Sorgenia e Hss. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2007 presentava un indebitamento di 1. 333,5 milioni di euro (rispetto a 850,6 milioni al 31 dicembre 2006), determinato da un’eccedenza finanziaria di 112,3 milioni (rispetto a 258,2 milioni al 31 dicembre 2006) relativa a Cir e holding finanziarie controllate, e da un indebitamento complessivo di 1. 445,8 milioni per i gruppi operativi (rispetto a 1. 108,8 milioni al 31 dicembre 2006). Il patrimonio netto consolidato del Gruppo è passato da 1. 260,2 milioni di euro al 31 dicembre 2006 a 1. 319,9 milioni al 31 dicembre 2007 (+59,7 milioni). Il patrimonio netto di terzi è passato da 719,7 milioni di euro al 31 dicembre 2006 a 721,9 milioni al 31 dicembre 2007 (+2,2 milioni). Il patrimonio netto totale si è attestato al 31 dicembre 2007 a 2. 041,8 milioni di euro, rispetto a 1. 979,9 milioni al 31 dicembre 2006, con un incremento di 61,9 milioni dopo la distribuzione di 37,3 milioni di dividendi da parte di Cir e di complessivi 56,6 milioni da parte delle controllate ai propri azionisti terzi. Al 31 dicembre 2007 il Gruppo Cir impiegava 12. 422 dipendenti. Capogruppo - L’assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio della Capogruppo Cir Spa, che ha chiuso l’esercizio 2007 con un utile netto di 79,9 milioni di euro, rispetto a 36,7 milioni nel 2006. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2007 era di 983,8 milioni di euro, rispetto a 940,7 milioni al 31 dicembre 2006. Dividendo - L’assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di 0,050 euro per azione, invariato rispetto al 2006, da mettersi in pagamento a partire dal 15 maggio 2008, contro stacco della cedola il 12 maggio 2008. L’ammontare complessivo dei dividendi 2007 è di circa 37,5 milioni di Euro. Rinnovo delega per acquisto azioni proprie - L’assemblea degli Azionisti ha rinnovato per un periodo di 18 mesi la delega al Consiglio di Amministrazione ad acquistare massime n. 35 milioni di azioni proprie, con un limite massimo di spesa di 100 milioni di euro, a un prezzo unitario che dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono, da un lato, la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo valore basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e sulle prospettive reddituali dell’azienda, dall’altro lato la possibilità di ridurre il costo medio del capitale della società. Al 31 dicembre 2007 le azioni proprie in portafoglio erano n. 39. 644. 000 (n. 34. 094. 000 al 31 dicembre 2006), pari al 5,01% del capitale, per un valore complessivo di 92,2 milioni di euro. A tutt’oggi, Cir ha in portafoglio n. 42. 774. 000 azioni ordinarie, corrispondenti al 5,40% del capitale sociale, che risultano in carico a un prezzo medio per azione di 2,30 euro. Piano di incentivazione per il 2008 - L’assemblea degli Azionisti ha approvato un piano di incentivazione (phantom stock options) per l’anno 2008 a favore dell’Amministratore Delegato e di dirigenti per un numero massimo di 6. 500. 000 opzioni. Le caratteristiche degli strumenti assegnati sono quelle indicate nel relativo documento informativo redatto in data 11 marzo 2008, e già messo a disposizione del mercato. L’assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha inoltre: - determinato in 13 il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, confermando, per il triennio 2008-2010, i signori: Carlo De Benedetti, Rodolfo De Benedetti, Franco Debenedetti, Giampio Bracchi (indipendente), Pierluigi Ferrero, Giovanni Germano (indipendente), Franco Girard, Paolo Mancinelli (indipendente), Luca Paravicini Crespi (indipendente), Claudio Recchi (indipendente), Massimo Segre, Guido Tabellini (indipendente), Umberto Zanni (indipendente); - nominato il Collegio Sindacale, sempre per il triennio 2008-2010, confermando nell’incarico i signori: Pietro Manzonetto (Presidente), Riccardo Zingales e Luigi Nani (Sindaci effettivi); - conferito l’incarico di revisione del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato, della relazione semestrale e del controllo continuativo della regolare tenuta della contabilità per gli esercizi 2008-2016 alla società di revisione Deloitte & Touche Spa. Gli Amministratori e i Sindaci sono stati tratti dall’unica lista presentata dall’Azionista di maggioranza Cofide Spa. Il Consiglio di Amministrazione ha anche proceduto a verificare l’esistenza dei requisiti di indipendenza degli Amministratori, attribuendo tale qualifica a Giampio Bracchi, Giovanni Germano, Paolo Mancinelli, Luca Paravicini Crespi, Claudio Recchi, Guido Tabellini e Umberto Zanni. Sette Amministratori su un totale di tredici componenti il Consiglio di Amministrazione risultano quindi indipendenti. Sul sito della Società saranno disponibili i curricula vitae dei Consiglieri di Amministrazione e dei Sindaci. Successivamente all’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Presidente l’ing. Carlo De Benedetti e Amministratore Delegato e Direttore Generale il dr. Rodolfo De Benedetti. Sono stati inoltre nominati i componenti del Comitato per la Remunerazione (Carlo De Benedetti, Giovanni Germano, Guido Tabellini e Umberto Zanni), del Comitato per il Controllo Interno (Paolo Mancinelli, Luca Paravicini Crespi e Claudio Recchi), dell’Organismo di Vigilanza (Paolo Mancinelli, Claudio Recchi e Giuseppe Gianoglio) e il Lead Independent Director (Guido Tabellini). Il Consiglio di Amministrazione ha infine deliberato il piano di incentivazione (phantom stock options) per l’anno 2008 per complessive n. 6. 250. 000 opzioni a favore dell’Amministratore Delegato e di dirigenti della Società. .  
   
   
FVG, GIUNTA TONDO, PRIORITA´´: SUBITO INSIEL, FERRIERA E BILANCIO  
 
Trieste, 6 maggio - Le priorità dei primi sei mesi della nuova Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, guidata dal presidente Renzo Tondo, sono sostanzialmente le stesse annunciate nel corso della campagna elettorale dall´allora candidato della coalizione di Centrodestra: sburocratizzazione, Insiel, Ferriera di Servola, riorganizzazione dell´amministrazione interna e bilancio. Emozionato per essere tornato al vertice della Regione a distanza di cinque anni, Tondo ha presentato squadra ed obiettivi di governo nel corso della prima conferenza stampa ufficiale con a fianco tutti i dieci assessori. Riorganizzazione Interna - Al termine della riunione che ha sancito l´insediamento della 25. A Giunta del Friuli Venezia Giulia, il governatore ha confermato l´avvio della riorganizzazione dell´apparato regionale, a partire dalle già annunciate soppressioni della direzione generale, i cui compiti verranno ripartiti tra segreteria generale e ragioneria, e di quella della comunicazione con conseguente accorpamento di funzioni all´ufficio stampa. Un processo, ha spiegato Tondo, che per essere completato attraverso i vari iter procedurali e legislativi necessiterà di 50-60 giorni. Successivamente, ha poi illustrato, verranno affrontate altre riforme inerenti la Regione, intervenendo su Difensore Civico ("non serve"), Agenzia regionale della Sanità ("così è un doppione della direzione") e Comunità Montane ("superate dagli eventi nella considerazione delle persone"). Questione Insiel - Tra le emergenze da affrontare sin dalla prossima riunione di Giunta, prevista giovedì prossimo, precedenza assoluta alla questione Insiel, la società informatica della Regione le quali problematiche sono vincolate ai tempi di attuazione del decreto Bersani. Ferriera Di Servola - Parimenti urgente la ripresa operativa della procedura di chiusura e riconversione della Ferriera di Servola, a Trieste, sull´onda di quella già avviata dalla precedente Giunta Tondo nel 2003. "Cercheremo di recuperare il tempo perduto", assicura il governatore. Sburocratizzazione - Se con gli assessori è già stato convenuto di contattare tutte le singole categorie per recepire ogni indicazione possibile a sburocratizzare tutti i servizi alla comunità, il riassestamento del bilancio con la fondamentale riduzione di un indebitamento non coerente con la storia di questa Regione si articolerà, ovviamente, su base quinquennale. Politica Internazionale - "Non sono affascinato dai grandi nomi quali Euroregione o Macroregione per definire la politica di collaborazione internazionale", ha affermato il presidente, convinto che, nel parlare di rapporti transfrontalieri, si debba puntare ad accordi fondati sulle azioni utili ai bisogni della gente. Con questi presupposti, si ripartirà dall´importante realtà di Alpe Adria "perché non si può prescindere dall´asse con la Baviera", ma la prima visita ufficiale di Tondo sarà a Lubiana, in Slovenia. In tempi utili, seguiranno un nuovo incontro con il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, come con il governatore della Carinzia, Joerg Heider e con le contee croate Istriana e Litoraneo Montana. .  
   
   
FVG: PRESENTATE IN CONSIGLIO REGIONALE DIMISSIONI RICCARDO ILLY  
 
 Trieste, 6 maggio 2008 - E´ stata presentata ieri mattina in Consiglio regionale la lettera di dimissioni di Riccardo Illy dalla carica di consigliere regionale per la X legislatura, come previsto dall´articolo 19 della legge regionale 18 giugno 2007 numero 17. Il regolamento interno del Consiglio regionale prevede che la Giunta per le elezioni prenda atto delle dimissioni e, applicando la legge 17, individui il consigliere che subentrerà a Illy. La Giunta per le elezioni dovrà essere costituita dal nuovo presidente del Consiglio regionale che sarà eletto domani. Riccardo Illy era consigliere regionale in quanto candidato alla presidenza della Regione. In base alla legge 17, il consigliere che gli subentrerà sarà individuato sulla base dei risultati elettorali, che determineranno in quale circoscrizione e a quale lista attribuire il seggio, comunque all´interno della coalizione che ha sostenuto Illy. Diversa la situazione di Carlo Monai, eletto consigliere regionale ma anche alla Camera dei deputati, il che determina una situazione di incompatibilità che dovrà essere rimossa con le modalità previste dal regolamento interno del Consiglio regionale. Se Monai darà le dimissioni da consigliere regionale, a subentrare sarà il primo dei non eletti nella lista Italia del Valori della circoscrizione di Udine. .  
   
   
AGGRESSIONE TOMMASOLI. VALDEGAMBERI: ”RIEDUCARE GIOVANI IMMATURI A RESPONSABILITA’;COMBATTERE MITO SQUADRISTA “UOMO FORTE” CON I TANTI GIOVANI ‘EROI SILENZIOSI’ DEL VOLONTARIATO  
 
 Venezia, 6 maggio 2008 - “Sono giovani immaturi e violenti quelli che hanno lasciato in fin di vita Nicola Tommasoli. Queste persone vanno rieducate al senso di responsabilità verso se stessi e gli altri e anche le loro famiglie devono essere richiamate e interrogarsi. Una volta che la giustizia deciderà cosa fare di loro, vanno mandati a svolgere per un lungo periodo attività di servizio sociale che gli insegni, con il rispetto delle regole e con il lavoro, la realtà delle cose e che raddrizzi una psiche danneggiata dall’egoismo, dalla mancanza di valori, dalla superficialità e da una visione degli altri come nemici che alimenta pulsioni aggressive incontrollate che sfociano in delitti. Il rispetto degli altri, il non ricorrere alla violenza, sono insegnamenti che si deve far entrare nella testa di questi giovani siano essi italiani o stranieri”. Lo afferma Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, veronese, commentando con amarezza l’assurda aggressione subita dal giovane Nicola Tommassoli nella città scaligera nei giorni scorsi. “Bisogna combattere a tutti i livelli - aggiunge Valdegamberi - istituzionale, politico, culturale, familiare, il falso mito squadrista dell’ “uomo forte” di cui si alimentano questi giovani facinorosi, esaltati da miti ipocriti, figli di famiglie ‘perbene’. Il vero “uomo forte” è colui che è consapevole di se stesso, della forza pacifica con cui affronta responsabilmente i compiti della vita giorno per giorno. Colui che impiega la propria giovinezza, le proprie energie volontariamente al servizio degli altri e della società in cui si vive per migliorarla. Ci sono tante persone forti nel nostro Veneto - ricorda l’Assessore veneto - giovani eroi silenziosi che ogni giorno operano gratuitamente nel campo del sociale, dell’ambiente, della sanità e che rafforzano la loro identità costruendo qualcosa e non distruggendo qualcuno come quei disgraziati giovani veronesi. Ai familiari e agli amici di Nicola Tommasoli e degli altri ragazzi percossi vanno la mia solidarietà e la mia vicinanza umana - conclude Valdegamberi - e i miei ringraziamenti alle forze dell’ordine che devono essere supportati e aiutati dalla cittadinanza creando un clima di collaborazione attiva e lasciando in mano ai tutori dell’ordine, e non a squadre improvvisate, ogni azione di sicurezza pubblica”. .  
   
   
VITERBO: TREND POSITIVO DEL PIL DELLA PROVINCIA  
 
Viterbo, 6 maggio 2008 - Un trend di crescita della ricchezza prodotta nella provincia di Viterbo lieve ma costante. È quanto emerge da un’anticipazione del Rapporto sull’Economia della Tuscia che sarà presentato nei prossimi giorni dalla Camera di Commercio di Viterbo, in occasione della Giornata nazionale dell’Economia. Secondo la rilevazione effettuata il prodotto interno lordo generato dai diversi settori che compongono l’economia locale nel 2007 si è attestato a 6. 534 milioni di euro, a fronte dei 6. 275 milioni dell’anno precedente. Un risultato che confermerebbe la provincia di Viterbo al quarto posto nella graduatoria regionale, davanti solo a Rieti. Tuttavia se si esamina il periodo 2004-2007 si evidenzia una buona vivacità dell’economia viterbese, che rispetto alla ricchezza prodotta ha registrato una crescita media ogni anno del +3,7%, con un ritmo più dinamico sia rispetto a quanto registrato in Italia (+3,3%), sia nel Lazio (+3,5%). Entrando nello specifico, dall’analisi settoriale sul trend di crescita del valore aggiunto (considerato sulla base del periodo 2003-2006 perché ancora non disponibili i dati settoriali relativi al 2007), si evidenzia che dei 5. 710 milioni di euro di valore aggiunto prodotto nel 2006, ben il 75,7% deriva dal macrosettore dei servizi, comprensivo di commercio, trasporti, turismo, servizi alle imprese e alle famiglie, un dato superiore a quello medio del Paese (71,4%). I servizi hanno evidenziato una dinamica media annua nel periodo 2003-2006 in linea con quella nazionale (Viterbo +2,2%; Italia +2,4%). Nonostante ciò la terziarizzazione dell’economia viterbese appare ancora incentrata su settori di tipo tradizionale e poco sostenuta dai segmenti più innovativi basati su innovazione digitale, riorganizzazione del commercio e logistica integrata. Anche la ricchezza prodotta dall’agricoltura nel 2006 è cresciuta sostanzialmente rispetto al 2003 (+5,9% medio annuo), a fronte di una consistente flessione esibita a livello nazionale (-3,7%). L’economia viterbese, infatti, concentra ancora il 6,6% del suo valore aggiunto totale nel comparto agricolo, valore più che triplo rispetto alla media nazionale (2,1%), incidenza registrata addirittura in aumento rispetto al 2003 quando era ferma al 6,2%. Un altro settore che ha contribuito fortemente alla crescita è stato quello delle costruzioni, che pesa per il 5,6% sul totale della ricchezza prodotta. Il settore edile, nel 2006, mantiene un peso simile a quello degli altri contesti territoriali presi a riferimento (Lazio 4,8%; Italia 6,1%), anche se c’è da sottolineare come, rispetto all’elevata incidenza che il settore rivestiva nelle analisi strutturali fornite negli anni scorsi, sia stato ridimensionato dalle recenti revisioni nella metodologia di calcolo del valore aggiunto settoriale, ma soprattutto dall’evidente termine del ciclo di espansione che ha caratterizzato il comparto fino all’anno 2005. Sottodimensionato, rispetto alla media nazionale, è il peso del settore manifatturiero, in una realtà che tradizionalmente accusa un ritardo storico nella dotazione di un radicato tessuto industriale. Nel dettaglio nella provincia di Viterbo l’incidenza del manifatturiero sul totale della ricchezza provinciale supera di poco il 12%, mentre in Italia l’industria in senso stretto fornisce oltre il 20% del valore aggiunto nazionale. Nel periodo considerato, il comparto manifatturiero ha comunque segnato una leggerissima crescita, a un tasso di variazione media annua pari al +0,7%, ma a un ritmo inferiore a quello medio nazionale (1,5%). “Alla luce di questi dati – spiega Francesco Monzillo, vicesegretario generale della Camera di Commercio di Viterbo – emerge chiaramente che l’economia della Tuscia è condizionata da una struttura produttiva ancorata a un modello di sviluppo tradizionale, caratterizzata da un peso sostanziale di attività legate alle fasi congiunturali, quali costruzioni e agricoltura, con una terziarizzazione incentrata prevalentemente su settori a basso contributo innovativo e su attività manifatturiere, a eccezione del Distretto industriale di Civita Castellana e di poche altre eccellenze, poco sviluppate e con scarse capacità d’innovazione e di riposizionamento sui mercati internazionali”. L’analisi sull’andamento del valore aggiunto e del Pil provinciale si riflette anche sui meccanismi di redistribuzione della ricchezza verso le famiglie che compongono il tessuto sociale locale. Infatti la Tuscia presenta ancora un livello della ricchezza distribuita inferiore alla media non solo regionale, ma anche dal dato nazionale: il Pil pro-capite registrato nel 2007 ha raggiunto i 21. 190 euro per abitante, con un distacco ancora rilevante con il pari valore nazionale pari a 25. 861 euro, anche se va sottolineata una crescita costante in termini assoluti dal 2004 fino all’anno scorso. L’analisi temporale di questo indicatore mostra segnali solo parzialmente positivi per la Tuscia, dal momento che la crescita rilevata per il territorio viterbese nell’ultimo quadriennio, è risultata comunque leggermente inferiore a quanto avvenuto in Italia. La discrasia con il Pil complessivo del territorio risulta addebitabile ad una crescita demografica che nella maggior parte dei casi poco porta in termini di produzione di ricchezza. Passando alla valutazione del patrimonio delle famiglie, va posta in evidenza la consistenza del patrimonio della popolazione viterbese, dal momento che ogni nucleo familiare della Tuscia al 2006 disponeva mediamente di 319. 625 euro, il valore più alto fra tutte le province del Lazio, con l’ovvia eccezione di una realtà peculiare come Roma. In ogni caso il dato in questione risulta ancora inferiore al dato medio del Paese preso nel suo complesso con Viterbo che, in numero indice, presenta un valore pari a 88,2 (posta Italia=100), di gran lunga migliore, comunque, rispetto al numero indice del Pil pro-capite (81,9). .  
   
   
RIENTRATA DELEGAZIONE TOSCANA A PECHINO PER LA FIERA TRANSPO 2008 CRESCE L’ATTENZIONE CINESE PER IL MERCATO TOSCANO  
 
Firenze, 6 maggio 2008 - “Emerge sicuramente un dato positivo dal viaggio della delegazione toscana alla Fiera China Transpo 2008, svoltasi a Pechino dal 24 al 26 aprile scorsi: l’attenzione e l’auspicio, manifestati dai partner cinesi sia nei contatti ufficiali che in quelli informali, affinché la Toscana possa rafforzare i propri rapporti istituzionali, commerciali e culturali con il Nord della Cina così come già è avvenuto per il Sud del Paese dove, tra l’altro, la nostra Agenzia Toscana Promozione ha un proprio ufficio di rappresentanza con sede a Shanghai - afferma l’assessore al bilancio e alle politiche per il mare, Giuseppe Bertolucci, che ha guidato la missione per conto della Regione -. Abbiamo teso a favorire, nel comune interesse, ulteriori scambi commerciali e investimenti sia delle aziende toscane in Cina che di compagnie cinesi in Toscana. Importante è stata in proposito la presenza dei tre porti toscani di valenza nazionale: Livorno, Marina di Carrara e Piombino e degli interporti toscani di Guasticce e di Gonfienti”. La missione ha offerto una valida occasione di contatti diretti con importanti interlocutori come l’Accademy of Trasportation Sciences - l’agenzia che per il Ministero delle Comunicazioni definisce strategie d’intervento e scelte programmatiche - e con realtà particolarmente rilevanti come la grande area logistica della città di Tianjin. La presenza della Regione Toscana ha consentito di rappresentare nei vari incontri un territorio come quello toscano che vuole agire in modo unitario per essere più competitivo e vantaggioso con i partner esteri. Uno sviluppo dei traffici marittimi e aerei con la Cina potrà portare vantaggi diretti nell’interscambio commerciale per vari settori produttivi, in primo luogo moda e alta tecnologia, e benefici particolarmente positivi in servizi quali il turismo e la cultura. “Questa missione – conclude Bertolucci – ha inteso dare un ulteriore contributo ai positivi risultati conseguiti a seguito della missione che il Presidente Martini ha effettuato nel settembre 2006 nella capitale della Cina”. .  
   
   
RIETI: ECCO L’ANALISI DEI FABBISOGNI PROFESSIONALI DELLE IMPRESE  
 
Rieti, 6 maggio 2008 - Quali sono i profili professionali più richiesti dalle imprese reatine? Quali i titoli di studio che agevolano i giovani ad entrare nel mondo del laoro? Sono alcuni dei quesiti sui quali ha puntato l’attenzione la Camera di Commercio di Rieti, nell’ambito del Rapporto “Analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese della provincia di Rieti” presentato oggi presso il Polo didattico di Passo Corese dal presidente della Camera di Commercio reatina, Vincenzo Regnini, dai funzionari di Retecamere Enzo Santurro e Tangiorgi, dal dirigente del Polo didattico Loredana Cascelli, dal tutor del Polo Luciano Tribiani, e dal direttore del progetto (che ha visto la collaborazione delle associazioni datoriali e di numerosi Comuni della Sabina romana e reatina) per conto della Cciaa di Rieti, Paola Paolucci. Un’analisi compiuta in virtù della funzione attribuita alla Camera di Commercio dalla legge 580/1993 (“funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese curandone lo sviluppo nell’ambito delle economie locali”) che la vede impegnata sui temi del mercato del lavoro, dell’orientamento, della formazione professionale e manageriale, della formazione all’imprenditorialità, della formazione continua e permanente, del raccordo tra sistema delle imprese–scuola-università. “In tale quadro, - ha spiegato Regnini - l’obiettivo principale del progetto “Sportello tirocini per l’inserimento al lavoro di studenti e giovani in attesa di occupazione” realizzato dalla Camera di Commercio di Rieti tra il 2006 e il 2007, si è concretizzato nella volontà di sperimentare nuovi servizi e iniziative che, partendo dalla rilevazione dei fabbisogni professionali espressi dalle imprese locali, favoriscano e accompagnino l‘inserimento lavorativo dei giovani, sviluppando una rete territoriale in grado di assicurare al sistema formativo e al sistema delle imprese servizi e assistenza tecnica per promuovere e diffondere l’esperienza dei tirocini, strumento di incontro tra domanda e offerta di lavoro”. Attraverso l’analisi, ha precisato Regnini “si vogliono fornire al sistema dell’istruzione e al sistema imprenditoriale alcuni utili riferimenti sulle figure professionali e sulle competenze che, da un lato, aiutino gli istituti scolastici ad indirizzare l’offerta formativa e, dall’altro, favoriscano le imprese nella individuazione delle professionalità di cui hanno bisogno a cominciare dalla disponibilità ai tirocini formativi. Puntiamo inoltre ad avviare un processo che, attraverso la metodologia utilizzata e trasferita alla Camera di Commercio con il progetto, possa proseguire nel tempo e favorire il dialogo costruttivo tra i due sistemi (scuole e imprese) per migliorare le condizioni di occupabilità dei giovani”. Sono 28 le imprese della provincia di Rieti, appartenenti ai settori di attività maggiormente presenti nel tessuto produttivo locale, che hanno risposto al questionario che risulta in sintonia con lo scenario tracciato dal Sistema Informativo Excelsior. Sono piccole e medie imprese il cui numero di addetti varia da meno di 10 fino ad un massimo di 230. I dati presi in considerazione si riferiscono alle assunzioni previste per persone con massimo 29 anni di età, in possesso di titoli di studio scolastici relativi all’istruzione professionale e al diploma di scuola superiore secondaria. Questi dati sono messi a confronto con i settori di attività economica delle imprese e con i profili professionali. Ne risulta che il livello di studio più richiesto è il diploma di scuola secondaria superiore e che tra questi gli indirizzi prevalenti sono l’”amministrativo-commerciale” e il “turistico-alberghiero”; in molti casi, inoltre, l’indirizzo non sembra essere un aspetto rilevante. Come era dato aspettarsi questi titoli trovano maggiore possibilità di occupazione nel settore “commercio” e nel “turismo”. Passando alla figura professionale per la quale è previsto l’impiego di persone in possesso dei titoli di studio citati, risulta che sono prevalenti i profili da impiegare tra le “professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi”. E’ importante sottolineare che non si riscontrano grandi difficoltà di reperimento del personale: poco più di un quarto delle imprese reatine segnala la difficoltà nel reperimento del personale richiesto ed è indicata come principale ostacolo la ridotta presenza delle figure specializzate sul mercato. Altro aspetto interessante è che non si richiede la conoscenza linguistica, avvertita solo nell’8,8% dei casi, mentre oltre la metà di tali assunzioni esprime una propensione per le conoscenze informatiche. Infine, nel 44% dei casi è prevista la necessità di ulteriore formazione dopo l’assunzione. Quanto alle figure “chiave” indicate dalle imprese, un profilo riconosciuto comunemente da imprese appartenenti a diversi settori economico-produttivi è quello delle vendite (venditore, venditore/procacciatore, addetti al marketing, promozionale, addetti alla customer care), per il quale le competenze necessarie sono il possesso di buone capacità relazionali e buona conoscenza delle logiche commerciali. In quanto figura chiave dell’area marketing e commerciale, si richiedono come nuove competenze il potenziamento delle competenze relazionali, maggior attenzione al sistema qualità, una attenta analisi del mercato locale e possibili applicazioni di natura tecnico-scientifica. Il livello scolastico normalmente richiesto è il diploma di scuola media superiore. Figura chiave del settore industria elettronica, meccanica, metalli e altre industrie e al settore industria alimentari, tessile, legno e carta è il tecnico e specialista di strumenti informatici (periti elettronici e periti meccanici). Le capacità e abilità indicate dalle imprese, in relazione all’area professionale, sono: saper leggere segni e valori elettrici, conoscenza dell’elettronica; competenze specifiche anche di natura scientifica; capacità di applicare l’elettronica anche nelle lavorazioni meccaniche. Le imprese hanno indicato come titolo di studio il diploma di scuola superiore. Più in particolare, le imprese appartenenti al settore dell’industria elettronica, meccanica, metalli e altre industrie indicano maggiormente come figure chiave operai e tecnici specializzati e precisamente installatori impianti di isolamento, installatori di impianti elettrici, installatori e manutentori apparecchiature elettroniche, con particolari competenze nel T. P. M. +55 e da potenziare nell’elettronica, saldatori, con la richiesta di rapportare le attività non solo alla produzione ma anche all’utilizzo di nuove tecnologie, tecnici Cnc e dei sistemi di automazione industriale, in grado di utilizzare sistemi Cad-cam e macchine a controllo numerico, manovali industriali e addetti all’assemblaggio elementare, assemblatori di macchinari meccanici, conduttori macchina, con nuove competenze nella manutenzione e regolazione, tecnici di ingegneria elettrotecnica, a cui viene richiesta la conoscenza del software Autocad e l’acquisizione di nuove competenze nella gestione del personale, ingegneri meccanici, esperti tecnici della produzione e specializzati nella gestione del sistema qualità, specialisti in ingegneria meccanica, con competenze chiave in meccanica, pneumatica ed elettronica. Il titolo di studio richiesto per la maggior parte delle figure richiamate è il diploma dell’ Istituto Tecnico ed Industriale. E’ importante segnalare che un aspetto critico del settore è la carenza di saldatori specializzati. Nell’ambito del settore del commercio al dettaglio ed all’ingrosso e riparazioni le imprese hanno individuato come figura professionale chiave quella del meccanico, con specifiche competenze tecniche di base e con competenze da acquisire e/o potenziare nel campo dell’elettronica e del sistema qualità. Il settore costruzioni richiede invece soprattutto specialisti in amministrazione e contabilità ed impiegati tecnici ed amministrativi. Per queste il diploma di geometra e la successiva abilitazione o il diploma presso l’Istituto Tecnico Commerciale sono i titoli di studio più richiesti per l’accesso a queste posizioni. Relativamente al settore sanità, istruzione e altri servizi alla persona si individua l’agente immobiliare, con specifiche conoscenza delle normative giuridiche, fiscali, notarili e tributarie riguardanti la compravendita e la locazione, per il quale il livello formativo richiesto è il diploma dell’Istituto Tecnico Commerciale. Infine, nel settore studi di consulenza amministrativa, legale; studi tecnici e studi medici, sono indicate due figure chiave: programmatore informatico, con conoscenza della normativa relativa al settore di interesse. Nuova professionalità indicata è il programmatore visual basic e access; dirigente altre aree aziendali (Nac), con specifiche conoscenze della normativa fiscale, tributaria e con competenze relazionali e di tenuta della contabilità. Per entrambe le figure è richiesto il diploma o la laurea tecnica. Le aziende chiedono anche ‘figure nuove’. In particolare il settore dell’industria elettronica, meccanica, metalli e altre industrie richiede tecnici programmatori macchine a controllo numerico, riferimenti tecnici di linea, con specifiche competenze di meccanica, pneumatica ed elettronica e con skills da acquisire/potenziare nella formazione del personale, ingegneri elettronici, per cui viene richiesta la laurea, ma le imprese lamentano la carenza della figura nella provincia reatina, tecnici di strumenti informatici, con professionalità tecniche nel settore dell’elettronica per supportare le funzioni organizzative tecniche in capo all’amministrazione. Le imprese non richiedono particolari requisiti per lo svolgimento di queste attività. Nel settore commercio al dettaglio e all’ingrosso e riparazioni si richiedono specialisti in selezione e gestione del personale, con indicazione di acquisizione di nuove competenze linguistiche ed informatiche. Per tale figura professionale viene richiesta la laurea. Nel settore sanità, istruzione e altri servizi alle persone le ‘figure nuove’ sono rappresentate da addetti alla segreteria, con capacità di relazione, competenza di linguaggio, competenze fiscali, tributarie e di tenuta della contabilità. Viene richiesto il diploma presso l’Istituto Tecnico Commerciale. Nel settore studi di consulenza amministrativa, legale; studi tecnici e studi medici vengono richiesti programmatori informatici con conoscenza dei linguaggi di programmazione e diploma specialistico, mentre il settore trasporti, credito-assicurazioni, servizi alle imprese indica la necessità di figure nuove quali i tecnici valutatori assicurativi ed immobiliari, con competenze specifiche in gestione sinistri e con competenze da potenziare nel settore dell’assicurazione clienti e delle procedure informatiche. Il titolo di studio richiesto è il diploma di perito industriale. Solo le imprese appartenenti al settore industria elettronica, meccanica, metalli e altre industrie e al settore trasporti, credito-assicurazioni, servizi alle imprese, hanno indicato altre figure e precisamente il settore dell’industria elettronica, meccanica, metalli e altre industrie ha indicato la necessità di specialisti in ingegneria elettronica, con skills da acquisire e/o potenziare nel settore della ricerca e sviluppo, mentre il settore trasporti, credito-assicurazioni, servizi alle imprese ha richiesto agenti assicurativi, esperti nella consulenza polizze per aziende e pensioni integrative, con competenze da potenziare nella consulenza pensioni integrative per giovani clienti. Tra gli altri risultati emersi dall’indagine vi è quella relativa alle precedenti esperienze di tirocinio o stage avute dalle imprese intervistate, nonché agli eventuali nuovi progetti di tirocinio o stage da avviare. Dalle risposte ottenute si rileva che l’81% di esse collabora, da diversi anni, con organismi formativi per l’organizzazione di stage o tirocini. La maggior parte di esse ha accolto studenti di scuole superiori partecipanti al percorso di alternanza scuola-lavoro, mentre una parte inferiore ha ospitato studenti universitari e neo laureati. Il giudizio espresso sulle precedenti esperienze di tirocinio o stage è stato buono e forse anche per questo hanno dichiarato la disponibilità a collaborare ad ulteriori progetti di tirocinio formativo. Le imprese hanno anche dichiarato di puntare ad inserire i tirocinanti nell’area commerciale e in quella di produzione, in particolare nelle attività di assemblaggio di componenti elettronici; area tecnica amministrativa; produzione; commerciale-venditore; ingegneria, ricerca, sviluppo, collaudi finali; agenzia di mediazione immobiliare; commerciale e marketing. Molto importante è che tra le risposte fornite dalle imprese è indicato come obiettivo atteso dal tirocinio la formazione per un successivo inserimento in azienda. Questo è un aspetto da tenere presente perché eleva, soprattutto per i giovani, il tirocinio formativo ad uno dei possibili canali di “selezione” del personale ed avvicina le imprese a collaborare con il sistema scolastico per migliorare le condizioni di accesso al mercato del lavoro. .  
   
   
RAVENNA: STUDIO SULLA RICCHEZZA PRODOTTA NELLA PROVINCIA  
 
 Ravenna, 6 maggio 2008 - Venerdì 9 maggio si celebra la Giornata dell’Economia, giunta alla 6a edizione. La Camera di Commercio di Ravenna partecipa all´iniziativa nazionale con la presentazione puntuale di una serie di dati per fornire strumenti di lettura e spunti di riflessione sull´economia provinciale. La Giornata dell´Economia, realizzata dal sistema camerale, rappresenta l´appuntamento ormai tradizionale, che si rinnova e si consolida ogni anno, per divulgare il grande patrimonio di informazioni economiche e statistiche delle Camere di Commercio. A Roma verrà celebrata l´8 maggio; il giorno successivo si svolgeranno le manifestazioni locali nelle 103 province d’Italia. A Ravenna prenderà il via alle ore 16 alla Sala Cavalcoli. Il Presidente, Gianfranco Bessi, ed il Segretario Generale, Paola Morigi della Camera di Commercio di Ravenna saranno a dare il via ai lavori; proseguiranno Guido Caselli, dirigente Area Studi di Unioncamere Emilia-romagna ed Enzo Rullani, professore di Economia della Conoscenza presso la Venice International University di Venezia, che tratteranno gli argomenti economici. Quest´anno viene dedicato un approfondimento al tema dello sviluppo ed in particolare ai meccanismi che regolano la creazione e la distribuzione della ricchezza, con l´obiettivo di misurare il posizionamento della provincia di Ravenna per quanto riguarda il livello di sviluppo raggiunto, in termini di crescita economica e benessere. Si cercherà soprattutto di capire come intervenire per favorire ulteriormente, nell´era della globalizzazione in cui la competizione si accentua sempre più, la crescita economica futura. Come è ormai consuetudine in occasione della Giornata dell’Economia, la Camera di Commercio di Ravenna ha predisposto un rapporto, curato dal servizio Studi e dal servizio Statistica e composto da un’ampia collezione di indicatori sull’economia provinciale, in particolare sul sistema imprenditoriale, messo a disposizione di tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano per la crescita e l´evoluzione del territorio locale. Dall´esame dei dati si possono infatti trarre utili indicazioni per gli investimenti e per le strategie da attivare. Il rapporto, nonché gli approfondimenti presentati, saranno resi disponibili sul sito camerale all’indirizzo www. Ra. Camcom. It e su Starnet, lo sportello telematico d’informazione economica-statistica delle Camere di Commercio all’indirizzo, www. Starnet. Unioncamere. It/area-terri/ravenna. .  
   
   
PRESENTATA L’EDIZIONE 2008 DELLA FESTA “PICCOLAGRANDEITALIA” VOLER BENE ALLA TOSCANA SIGNIFICA ANCHE PUNTARE SUL LOCALE OLTRE 21 MILIONI STANZIATI IN UN ANNO PER I COMUNI PIÙ PICCOLI  
 
Firenze, 6 maggio 2008 - Oltre 21 milioni di euro in favore dei Comuni toscani piccoli e disagiati. Li ha stanziati, nel 2007, la Regione Toscana con una sua legge (la 39 del 2004) che ha istituito aiuti e fondi a beneficio delle piccole comunità. Di questa cifra, quasi 9 milioni di euro sono se! rviti per mantenere in piedi o potenziare servizi sociali e se! rvizi di emergenza sanitaria; altri 3 milioni e 300 mila euro hanno riguardato scuole e asili nido mentre con un milione e 200 mila euro si sono sostenute azioni di innovazione tecnologica. Le cifre sono state fornite dall’assessore regionale Agostino Fragai in occasione della conferenza stampa di Legambiente Toscana che ha illustrato la versione regionale 2008 di “Piccolagrandeitalia”. La Regione – ha aggiunto Fragai – sostiene anche il trasporto pubblico locale, partecipa alla manutenzione della viabilità rurale e al sostegno delle attività produttive locali, promuove progetti per potenziare la raccolta differenziata dei rifiuti. In alcuni casi concede sconti su tasse e imposte. Sui 287 Comuni toscani, 92 hanno meno di tremila abitanti mentre altri 49 ne hanno fra i tremila e i cinquemila. Altri 65 i Comuni fino a diecimila abitanti. Sono dunque 141, in Toscana, i Comuni under cinquemila abitanti (il 49% di tutti i Comuni! esistenti in regione): ci vive appena il 10% della popolazione toscana, 344. 535 persone (al censimento 2001). “In un’epoca in cui spesso si spende più in psicofarmaci che in biglietti di cinema – ha detto Fragai – e dove il tema del rapporto fra sviluppo e ambiente si è imposto prepotentemente in cima all’agenzia della politica di un mondo globalizzato, è naturale tornare a guardare con occhio diverso all’ambiente rurale o comunque alle piccole dimensioni comunali. Per cui ben vengano iniziative come questa, che la Regione molto volentieri sostiene”. Da qualche anno la Regione Toscana punta a incentivare le gestioni associate premiando quei Comuni che gestiscono insieme uffici e servizi (nel 2007 sono state 686 le gestioni associate che hanno coinvolto 130 dei 141 Comuni toscani fino a cinquemila abitanti e altri 50 dei 65 fino a diecimila abitanti). Fragai si è anche soffermato sui servizi pos! tali – settore nel quale le Regioni, peraltro, non hanno! compete nze dirette – per ricordare come nel dicembre 2007 sia stata approvata su iniziativa della Giunta una legge regionale per aiutare i piccoli Comuni a mantenere sul territorio servizi postali e servizi di prossimità: c’è stato un primo stanziamento che sfiora il milione di euro (300 mila già disponibili per il 2008). Con queste risorse, ad esempio, i Comuni potranno organizzare servizi di navetta verso gli uffici postali mentre servizi postali potranno essere affidati anche a esercizi commerciali, patronati e sindacati. Fragai ha manifestato “deciso apprezzamento” per le tante feste che caratterizzeranno anche in Toscana l’edizione 2008 di “Voler Bene all’Italia” proposta da Legambiente. Domenica 11 maggio Murlo (Siena) ospiterà la festa nazionale dedicata alla promozione delle produzioni locali di qualità. Interverrà anche il presidente Claudio Martini. Altre iniziative toscane di punta sono previste a Londa (Firenze) venerdì 9 maggio e a Scansano (Grosseto) sabato 10 maggio: si parlerà, rispettivamente, di scuole e di clima. In totale sono già oltre 100 le adesioni ma ogni giorno se ne aggiungono di nuove. L’elenco aggiornato delle iniziative, in Toscana e nel resto d’Italia, sul sito www. Piccolagrandeitalia. It .  
   
   
DAL DIRE AL FARE 24 E 25 SETTEMBRE 2008 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO IL SALONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA TORNA IN AUTUNNO CON LA 4A EDIZIONE  
 
Milano, 5 maggio 2008 - Si terrà all’Università degli Studi di Milano il 24 e 25 settembre 2008 la quarta edizione di Dal Dire Al Fare, l’appuntamento annuale con la responsabilità sociale dedicato a imprese, istituzioni, settore non profit e cittadini. Lo annunciano i promotori Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Bic La Fucina, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Sodalitas e Koinètica. Grazie ad una formula collaudata, che prevede un’area espositiva e un’area per convegni, seminari e workshop, il Salone rappresenta nel panorama nazionale un momento unico di confronto, scambio e approfondimento teorico sul tema e si è affermato nel tempo come la vetrina ideale per dare visibilità al proprio impegno. Lo scorso anno hanno partecipato 45 espositori e oltre 1. 600 visitatori: dati che testimoniano, insieme al successo dell’iniziativa, il crescente interesse verso la responsabilità sociale. Anche l’edizione 2008 avrà luogo in un’università milanese, a sottolineare lo stretto legame con il mondo accademico insieme alla connotazione del Salone come evento di promozione della cultura del fare impresa in modo sostenibile e come occasione per verificare le diverse teorie sulla responsabilità sociale con le esperienze concrete sviluppate dalle aziende. Per favorire l’incontro e il dialogo degli espositori tra di loro e con il pubblico è previsto inoltre un allestimento leggero e dinamico, che valorizzi al contempo l’ambiente architettonico circostante. La localizzazione nel centro della città, la prestigiosa cornice offerta dall’Università degli Studi, lo svolgimento nei due giorni centrali della settimana potranno garantire un riscontro di pubblico ancora maggiore. Il programma è in via di definizione, ma imprese, istituzioni e associazioni non profit sono invitate fin da ora ad aderire come espositori o sponsor, presentare i propri progetti e proporre iniziative, laboratori tematici, incontri da realizzare nell’ambito della manifestazione. .  
   
   
MANUTENCOOP SOCIETÀ COOPERATIVA: ACQUISITO IL 25,12% DELLA CONTROLLATA MANUTENCOOP FACILITY MANAGEMENT DETENUTO DAI FONDI DI PRIVATE EQUITY IL CLOSING DELL’OPERAZIONE È PREVISTO A FINE MAGGIO.  
 
Zola Predosa, 6 maggio 2008 – Manutencoop Società Cooperativa ha sottoscritto in data 29 aprile, con i Soci finanziari (fondi di private equity) della controllata Manutencoop Facility Management S. P. A. (“Mfm”), un accordo relativo all’acquisto dell’intera partecipazione detenuta da questi ultimi e pari al 25,12% di Mfm. Il closing dell’operazione è previsto a fine maggio. Si completa così il percorso, avviato quattro anni fa, che rappresenta un esempio di proficua collaborazione tra fondi di private equity ed un’impresa di successo, nata da uno spin off del mondo cooperativo e in fase di costante sviluppo ed evoluzione. Anche grazie all’apporto dei fondi di private equity e alle operazioni straordinarie realizzate in questi quattro anni, Mfm ha potuto raggiungere la forza e l’efficienza necessarie per affrontare lo sviluppo della crescente domanda di servizi di facility management, qualificandosi oggi come uno dei principali player nazionali del settore. Manutencoop Società Cooperativa, a seguito della decisione del Consiglio di Amministrazione della controllata Mfm dello scorso febbraio di interrompere il processo di quotazione in Borsa, a causa delle sfavorevoli condizioni del mercato, ha concordato con i fondi di private equity un percorso alternativo di disinvestimento, coerentemente con i presupposti originariamente concordati con i fondi di private equity nel dicembre 2004. Con questo accordo Manutencoop Società Cooperativa acquisisce così la totalità delle azioni detenute dai Fondi di private equity nella controllata Mfm e così suddivise: Mps Venture 1 (8,23%) e Ducato Venture (4,12%), gestiti dalla società Mps Venture Sgr S. P. A. , Giada Equity Fund (6,17%), gestito dalla società 21 Partners S. G. R. S. P. A. (Gruppo 21 Investimenti), Centro Invest (1,85%), gestito dalla società Sviluppo Imprese Centro Italia Sgr S. P. A. E Neip-nord Est Investment Partners S. A. (4,74%), società di investimento sponsorizzata dal Gruppo Finanziaria Internazionale. .  
   
   
I DATI 2007 SUL MERCATO DEL LAVORO IN TRENTINO CRESCE L’OCCUPAZIONE E CALA LA DISOCCUPAZIONE GLI OCCUPATI SONO 233 MILA (66,3% CONTRO IL 65,4 DEL 2006), I DISOCCUPATI 6600 AL 2,9%  
 
Trento, 6 maggio 2008 – Nel corso del 2007, il Trentino ha registrato un aumento dell’occupazione e una diminuzione della disoccupazione. Questa la fotografia che emerge dalla rilevazione condotta dal Servizio statistica della Provincia autonoma di Trento. Lo scorso anno si sono registrati in provincia 233 mila occupati, per una percentuale che, rispetto all’anno precedente (2006) è passata dal 65,4 per cento al 66,3. Positivi i dati riguardanti le persone senza lavoro che nel 2007 sono state 6600 per una percentuale scesa dal 3,1 per cento del 2006 al 2,9 per cento del 2007. Una percentuale al di sotto della soglia fisiologica di disoccupazione. Il Trentino si conferma quindi una delle Regioni e Province con i migliori dati per quanto riguarda il mercato del lavoro. Dal 2004, la rilevazione campionaria sulle forze di lavoro, svolta dal Servizio statistica della Provincia autonoma di Trento, è diventata continua. L’azione di monitoraggio della situazione del mercato del lavoro è svolta mediante interviste effettuate con cadenza settimanale e per l’intero arco dell’anno (anziché ad una per trimestre), con un’opportuna distribuzione nelle tredici settimane di ciascun trimestre. Dal momento che i metodi di rilevazione e le definizioni hanno subito delle modifiche – come spiegano i tecnici del Servizio statistica -, i dati relativi al 2004 non sono confrontabili con quelli degli anni precedenti. In ogni caso, il Trentino si conferma tra le Regioni e Province italiane con i migliori dati per quanto riguarda il mercato del lavoro. Lo scorso anno si sono registrati in provincia di Trento 233 mila occupati, per una percentuale che, rispetto all’anno precedente (2006) è passata dal 65,4 per cento al 66,3. Positivi, rispetto alla media nazionale, i dati riguardanti le persone senza lavoro che nel 2007 sono state 6600 per una percentuale scesa dal 3,1 per cento del 2006 al 2,9 per cento del 2007. Una percentuale al di sotto della soglia fisiologica di disoccupazione. Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie. Per ciascun trimestre vengono intervistati poco meno di 7. 000 individui residenti (circa 27. 000 l’anno) in 50 comuni della provincia. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale di famiglie. Una stima dell’errore di campionamento è qui riportata relativamente al tasso di disoccupazione, fornendo l’intervallo entro cui è compreso con probabilità al 99% il tasso di disoccupazione reale. La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti. Sono escluse le famiglie che vivono abitualmente all’estero e i membri permanenti delle convivenze. La popolazione residente comprende le persone, di cittadinanza italiana e straniera, iscritte alle anagrafi comunali. L’unità di rilevazione è la famiglia di fatto, definita come insieme di persone coabitanti, legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi. L’intervista alla famiglia viene effettuata mediante tecniche Capi (Computer Assisted Personal Interview) e Cati (Computer Assisted Telephone Interview). In generale le informazioni vengono raccolte con riferimento alla settimana che precede l’intervista. Ogni famiglia viene intervistata per due trimestri consecutivi; segue un’interruzione per i due successivi trimestri, dopodiché essa viene nuovamente intervistata per altri due trimestri. Complessivamente, rimane nel campione per un periodo di 15 mesi. Popolazione secondo la condizione occupazionale – Valore medio del periodo indicato
Anno 2006 Anno 2007
Condizione Sesso Totale Sesso Totale
Maschi Femmine Maschi Femmine
Occupati in complesso 129. 646 89. 858 219. 504 130. 671 92. 783 223. 454
- occupati in età lavorativa 127. 080 88. 993 216. 073 128. 399 91. 882 220. 281
Persone in cerca di occupazione 2. 433 4. 530 6. 963 2. 443 4. 234 6. 677
- con esperienze lavorative- ex occupati 1. 359 1. 430 2. 789 1. 212 1. 298 2. 150
- con esperienze lavorative- ex inattivi 717 2. 243 2. 960 859 2. 299 3. 158
- in cerca di prima occupazione 357 857 1. 214 372 637 1. 009
Non forze di lavoro 112. 069 159. 763 271. 832 113. 458 159. 407 272. 865
- non cercano ma disponibili a lavorare 2. 087 5. 007 7. 094 2. 207 5. 274 7. 481
- cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 1. 375 1. 760 3. 135 712 1. 544 2. 256
- non cercano e non disponibili a lavorare 34. 684 62. 373 97. 057 34. 875 60. 628 95. 503
- in età non lavorativa inferiore 15 anni 39. 600 37. 542 77. 142 40. 077 37. 955 78. 032
- in età non lavorativa superiore a 64 anni 34. 323 53. 081 87. 404 35. 587 54. 006 89. 593
Totale 244. 148 254. 151 498. 299 246. 572 256. 424 502. 996
4° trimestre 2006 4° trimestre 2007
Condizione Sesso Totale Sesso Totale
Maschi Femmine Maschi Femmine
Occupati in complesso 130. 122 88. 994 219. 116 129. 108 91. 557 220. 665
- occupati in età lavorativa 127. 551 87. 994 215. 545 126. 798 90. 731 217. 529
Persone in cerca di occupazione 1. 314 4. 672 5. 986 3. 280 5. 136 8. 416
- con esperienze lavorative- ex occupati 621 1. 740 2. 361 2. 052 1. 508 3. 560
- con esperienze lavorative- ex inattivi 449 2. 218 2. 667 977 2. 879 3. 586
- in cerca di prima occupazione 244 714 958 251 749 1. 000
Non forze di lavoro 113. 648 161. 340 274. 988 115. 197 160. 792 275. 989
- non cercano ma disponibili a lavorare 2. 749 6. 251 9. 000 2. 011 6. 842 8. 853
- cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 652 876 1. 528 382 1. 077 1. 459
- non cercano e non disponibili a lavorare 35. 806 63. 179 98. 985 36. 697 60. 378 97. 075
- in età non lavorativa inferiore 15 anni 39. 772 37. 744 77. 516 40. 194 38. 051 78. 245
- in età non lavorativa superiore a 64 anni 34. 669 53. 290 87. 959 35. 913 54. 444 90. 357
Totale 245. 084 255. 006 500. 090 247. 585 257. 485 505. 070
Popolazione in età 15-64 anni secondo la condizione occupazionale – Valore medio del periodo indicato
Anno 2006 Anno 2007
Condizione Sesso Totale Sesso Totale
Maschi Femmine Maschi Femmine
Persone in cerca di occupazione 2. 433 4. 516 6. 949 2. 444 4. 233 6. 677
Non forze lavoro, in età lavorativa 38. 147 69. 139 107. 286 37. 794 67. 446 105. 240
Occupati in età lavorativa 127. 080 88. 993 216. 073 128. 399 91. 882 220. 281
Totale 167. 660 162. 648 330. 308 168. 637 163. 561 332. 198
Tasso d´attività 77,2% 57,5% 67,5% 77,6% 58,8% 68,3%
Tasso di disoccupazione 1,9% 4,8% 3,1% 1,9% 4,4% 2,9%
Intervallo(*) 1,5%-2,3% 4,1%-5,6% 2,7%-3,5% 1,4%-2,3% 3,7%-5,1% 2,5%-3,3%
4° trimestre 2006 4° trimestre 2007
Condizione Sesso Totale Sesso Totale
Maschi Femmine Maschi Femmine
Persone in cerca di occupazione 1. 314 4. 672 5. 986 3. 280 5. 136 8. 416
Non forze lavoro, in età lavorativa 39. 207 70. 306 109. 513 39. 090 68. 297 107. 387
Occupati in età lavorativa 127. 551 87. 994 215. 545 126. 798 90. 731 217. 529
Totale 168. 072 162. 972 331. 044 169. 168 164. 164 333. 332
Tasso d´attività 76,7% 56,9% 66,9% 76,9% 58,4% 67,8%
Tasso di disoccupazione 1,0% 5,0% 2,7% 2,5% 5,4% 3,7%
Intervallo(*) 0,4%-1,7% 3,4%-6,6% 1,9%-3,5% 1,5%-3,5% 3,7%-7,0% 2,8%-4,6%
Occupati secondo il settore e la posizione – Valore medio del periodo indicato
Anno 2006 Anno 2007
Settore Posizione Totale Posizione Totale
Dipendenti Indipend. Dipendenti Indipend.
Agricoltura 2. 624 8. 097 10. 721 2. 418 6. 583 9. 001
Industria 48. 457 13. 620 62. 077 50. 260 12. 838 63. 098
Terziario 117. 526 29. 180 146. 706 119. 979 31. 377 151. 356
Totale 168. 607 50. 897 219. 504 172. 657 50. 798 223. 455
4° trimestre 2006 4° trimestre 2007
Settore Posizione Totale Posizione Totale
Dipendenti Indipend. Dipendenti Indipend.
Agricoltura 2. 131 7. 590 9. 721 2. 468 5. 068 8. 076
Industria 49. 446 12. 960 62. 406 51. 612 12. 163 63. 775
Terziario 118. 319 28. 669 146. 988 116. 808 32. 006 148. 814
Totale 169. 896 49. 219 219. 115 170. 888 49. 777 220. 665
Definizioni. Forze lavoro: persone occupate e quelle in cerca di occupazione (disoccupate). Occupati: persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo; hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi. Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che: hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro negli ultimi trenta giorni e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro due settimane; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro due settimane, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro. Queste, se non hanno mai lavorato, sono dette “in cerca di prima occupazione”, altrimenti si dividono in “ex occupati” o “ex inattivi” a seconda della condizione precedente alla ricerca. Inattivi: comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione. Tasso di attività: rapporto tra le forze di lavoro e la corrispondente popolazione. Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro. (*) Valori entro cui può oscillare il tasso di disoccupazione per effetto dell’errore campionario. .
 
   
   
GRUPPO CARRARO APPROVA IL BILANCIO 2007: DELIBERATA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO PARI A 0,165 EURO PER AZIONE IN PAGAMENTO DAL GIORNO 8 MAGGIO 2008 DELIBERATO UN PROGRAMMA DI ACQUISTO AZIONI PROPRIE  
 
Campodarsego (Padova), 6 mggio 2008 - L’assemblea degli Azionisti di Carraro Spa, leader mondiale nei sistemi per la trasmissione di potenza, ha approvato il 23 aprile - sotto la presidenza di Mario Carraro - il Bilancio d’esercizio 2007. Il 2007 si è chiuso con una forte crescita della domanda in tutti i principali mercati di riferimento – agricolo, movimento terra, movimentazione materiale – e la domanda si è mantenuta a livelli so¬stenuti in ogni area geografica di rilievo. Il fatturato consolidato al 31. 12. 2007 ha raggiunto gli 814 milioni di Euro, in crescita del 22% ri-spetto al fatturato 2006 (667 mln Euro), anche grazie all’incremento dei volumi conseguente all’acquisizione di Mini Gears, inclusa nell’area di consolidamento a partire dal mese di agosto 2007. In termini comparabili, escludendo il fatturato di Mini Gears per 28,7 milioni di Euro, e conside¬rando Stm S. R. L. Consolidata integralmente per tutto il 2006 anziché ad equity per i primi 10 mesi, la crescita sarebbe risultata del 15,97%. Grazie alla maturazione del processo di delocalizzazione produttiva e ad un’attenta politica di sour¬cing globale, migliora la redditività del Gruppo nonostante la crescita dei costi delle materie prime. Importante anche il ruolo dei nuovi business, legati principalmente alle energie rinnovabili (foto-voltaico ed eolico) ed ai Gear and Components (ingranaggeria e componenti). L´ebitda è cresciuto del 26,76% passando da 51,6 milioni di Euro (7,73% sul fatturato 2006) a 65,4 milioni di Euro (8,04% sul fatturato). Dopo ammortamenti per 25,9 milioni di Euro (21,5 nel 2006), l’Ebit consolidato passa da 30,044 milioni di Euro del 2006 (4,5% sul fatturato) a 39,5 mi¬lioni di Euro (4,86% sul fatturato), in crescita del 31,5%. A parità di area di consolidamento – al netto degli effetti di Stm e Mini Gears – l’Ebitda si sa¬rebbe attestato a 62,7 milioni di Euro (8% sul fatturato, in crescita del 15,41%). L’utile si attesta a 15,6 milioni di Euro (1,92% sul fatturato), registrando un incremento del 48% rispetto ai 10,5 milioni di Euro raggiunti nel 2006. In termini comparabili, escludendo il contributo di mG Mini Gears Spa, l’utile risulterebbe di 15,4 milioni di Euro in crescita del 31,8%. Il cash-flow generato è di 41,5 milioni di Euro rispetto ai 32,1 milioni del 2006. Senza l’apporto di Mini Gears Spa il dato 2007 sarebbe risultato pari a 38,4 milioni in crescita del 13,6%. Gli investimenti sono pari a 47 milioni di Euro, in crescita rispetto ai 35,1 milioni di Euro del 2006, destinati prevalentemente all’incremento della capacità produttiva, comprendente il nuovo stabi¬limento in Cina e l’ampliamento di quello indiano. Le spese per le attività di Ricerca e Innovazione sono pari a 15 milioni di Euro (1,85% sul fatturato totale), in crescita dell’8,43% rispetto ai 13,9 milioni di Euro dell’esercizio precedente (2,1% sul fat¬turato). La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2007, a debito per 175,9 milioni di Euro, risulta in in¬cremento rispetto al 30 giugno 2007, a debito per 131,3 milioni di Euro, a seguito sia dell’acquisizione di Mini Gears (pari a 25 milioni di Euro), sia del consolidamento della posizione finanziaria netta passiva della stessa, pari a 16,5 milioni di Euro. Al 31 dicembre 2007 il gearing si attesta al 117,3% rispetto al 104,9% del 30 giugno 2007 e al 110,2% del 31 dicembre 2006 mentre il rapporto tra posizione finanziaria e Ebitda si attesta a 2,69 volte (2,55 volte al 31 dicembre 2006). Distribuzione dividendo A seguito della proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione, l’Assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,165 Euro per azione con data di stacco cedola nr. 10 il 5 maggio 2008 in pagamento dal giorno 8 maggio 2008. Acquisto azioni proprie L’assemblea ha inoltre deliberato un programma di acquisto e disposizione di un numero massimo di azioni ordinarie pari a non più del 5% del capitale sociale, per una durata di 18 mesi. L’acquisto delle azioni ordinarie verrà effettuato per un corrispettivo per ogni azione ordinaria che non potrà essere inferiore, nel minimo, al 30% e nel massimo al 20% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione. Tali ope¬razioni saranno effettuate secondo modalità operative stabilite dai regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli azionisti. Alla data del presente comunicato la società non detiene azioni proprie. L’autorizzazione all’acquisto e disposizione è stata conferita anche al fine di supportare la liquidità del titolo e intervenire a fronte di oscillazioni dello stesso al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato azionario. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Enrico Gomiero, Chief Finan¬cial Oficer di Gruppo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l´informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze docu¬mentali, ai libri ed alle scritture contabili. .  
   
   
BOLZANO: POLITICA A FAVORE DELLA FAMIGLIA. L’ASS. KASSLATTER INCONTRA I SINDACI  
 
Bolzano, 6 maggio 2008 - -Si svolgerà venerdì 9 maggio, alle ore 14,30, nella sala degli specchi di Palazzo Widmann, in via Crispi,3 a Bolzano, l’incontro con i sindaci ed i referenti comunali per la famiglia convocato dall’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur sul tema “Amiamo vivere in Alto Adige – l’impegno comune di una provincia orientata alla famiglia”. Dopo un indirizzo di saluto da parte del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, l’assessora Kasslatter Mur svolgerà una disamina delle misure poste in atto dalla Provincia Autonoma negli ultimi anni a favore della famiglia. Seguiranno gli interventi della dott. Ssa Gerlinde Braumiller “Il Comune al servizio della famiglia: Nuove opportunità e percorsi” e del dott. Johannes Huber “Comuni al servizio dei padri”. Nell’ambito del cosiddetto “Mercato delle possibilità” saranno quindi illustrati i progetti a favore della famiglia avviati dai Comuni di Bolzano, Bressanone, Lana, Naturno, S. Martino in Passiria, Valdaora e dal Servizio famiglia. L’incontro si concluderà con una tavola rotonda nel corso della quale saranno approfonditi alcuni dei temi emersi nel corso del pomeriggio e poste le basi per la futura collaborazione. .  
   
   
TRENTO: INCONTRO PUBBLICO ORGANIZZATO DALLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LE PARI OPPORTUNITÀ “LA MATERNITÀ È UGUALE PER TUTTI?” VIAGGIO ALL’INTERNO DEI CONTRATTI DI LAVORO  
 
Trento, 6 maggio 2008 - “La maternità è uguale per tutte? Viaggio all’interno dei contratti di lavoro per esplorare le tutele della maternità” è il titolo dell’incontro pubblico organizzato dalla Commissione provinciale per le Pari Opportunità tra uomo e donna e la Consigliera di Parità. L’appuntamento è per mercoledì 7 maggio 2008, alle ore 15. 30, presso la Sala Grande dell’Istituto Trentino di Cultura di via S. Croce 77 a Trento. Questa iniziativa – come spiegano le organizzatrici -, prossima con la “Festa della Mamma”, vuole anche essere un modo positivo e propositivo per rendere omaggio alla maternità fuori dai consueti schemi stereotipati cui si associa appuntamento. La maternità condiziona fortemente ancor oggi la vita personale e lo sviluppo professionale delle donne rendendo difficile conciliare tempi e modalità lavorative, soprattutto nei primi anni di vita del bambino. Nel nostro paese, la maternità può contare su una normativa importante e all’avanguardia in tema di protezione e tutela. Tuttavia il sistema delle tutele si applica in modo differenziato in rapporto alla tipologia di contratto e di lavoro della donna. La maternità, di conseguenza, risulta essere il principale motivo di abbandono del lavoro da parte delle donne, nonché causa primaria che determina inattività o lavoro sommerso femminile. La Commissione provinciale per le Pari Opportunità tra uomo e donna e la Consigliera di Parità nel corso del 2007 hanno promosso una ricerca - “La tutela della maternità. Differenze di trattamento tra le donne lavoratrici” – affidata al Dipartimento di Economia dell’Università di Trento (professoressa Paola Villa) allo scopo di evidenziare le differenze nelle disposizioni legislative e nella contrattazione collettiva e le conseguenti implicazioni economiche esistenti in Trentino. I risultati di questa ricerca rappresentano la base di discussione dell’incontro pubblico in cui saranno analizzate le differenze di trattamento nel congedo per maternità per individuare percorsi possibili e azioni positive da mettere in campo. I dati saranno spiegati e commentati da esperti ed esperte, esponenti del modo politico, sindacale e dei datori di lavoro, lavoratrici elavoratori. Per l’occasione sarà disponibile gratuitamente copia della ricerca. L’ingresso è libero, tutta la cittadinanza è cordialmente invitata. Programma “La Tutela Della Maternità. Differenze Di Trattamento Tra Le Donne Lavoratrici” Saluto delle Autorità della Provincia di Trento Intervento introduttivo Lucia Martinelli Presidente della Commissione Pari Opportunità; Presentazione della Ricerca: “La tutela della maternità. Diff erenze di trattamento tra le donne lavoratrici” Paola Villa Professore Ordinario presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Trento e Coordinatrice della Ricerca, Anita Bevacqua e Jessica Toniolli Ricercatrici ed autrici della ricerca. Interventi: Luca Aldrighetti Direttore Uffi cio Mercato del Lavoro - Servizio Ispettivo del Lavoro della Provincia; Ivana Bridi Vice Presidente Associazione Artigiani e Piccole Imprese della provincia di Trento; Salvatore Conte Responsabile Alai - Associazione Lavoratori Atipici e Interinali della Cisl del Trentino; Barbara Poggio Docente della Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Trento; Rosaria Sarpedone Componente Segreteria Fisac- Settore Bancario della Cgil del Trentino; Gianni Tomasi Segretario della Uiltucs – Settore Turismo, Commercio e Servizi della Uil del Trentino. Coordina: Eleonora Stenico Consigliera di Parità e Componente Commissione Provinciale per le Pari Opportunità tra uomo e donna. .  
   
   
I TEMPI DELLE DONNE, I TEMPI DELLA CITTA’ CONVEGNO ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE D COME DONNA ONLUS IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI SEGRATE  
 
Segrate, 5 maggio 2008 - L’associazione D come Donna Onlus organizza, in collaborazione con il Comune di Segrate, un convegno dal titolo: “I tempi delle donne, i tempi della città”, che si terrà sabato 17 Maggio 2008 dalle ore 17. 00 alle 19. 00 a Segrate presso il Centro Civico Milano Due, Residenza Campo. La partecipazione è libera e gratuita. Seguirà aperitivo. Per tutta la durata del convegno sarà attivo un servizio di baby sitting e animazione per bimbi dai 3 anni in su. Il convegno nasce da un’idea dell’associazione D come Donna Onlus, storica realtà segratese molto attiva in campo socio-culturale. L’amministrazione comunale ha supportato “D come Donna” nell’organizzazione di questo momento di confronto poiché le politiche temporali sono diventate una priorità del programma di mandato del sindaco. Per questo il Comune di Segrate si è dotato del Piano territoriale degli Orari, un documento strategico che vede il Comune nel ruolo di coordinatore di quei soggetti pubblici e privati del territorio che possano attuare le politiche di conciliazione. Il convegno vuole essere un momento di riflessione sulla componente femminile della cittadinanza che più di ogni altra deve poter contare su servizi efficienti, strutture di supporto e reti solidali per gestire al meglio i mille impegni famigliari, personali, lavorativi e sociali cui ormai nessuna donna rinuncia, diventando così, come scrive la storica Silvia Ronchey, “un personaggio tragico e ardito, un’acrobata, un’utopista che persegue ciò che nella storia dell’uomo non si è mai realizzato: la parità nella differenza”. Nella prima parte del convegno saranno presentati i servizi comunali di supporto alle donne, mentre, nella seconda parte, ampio spazio sarà lasciato all’analisi di aspetti socioculturali, normativi e psicologici che riguardano la figura femminile. Il convegno sarà arricchito dall’ospite d’onore Alessandra Faiella, attrice teatrale e cinematografica e conduttrice radiotelevisiva, con stralci dei suoi spettacoli. I Tempi delle donne, i tempi della città Sabato 17 Maggio ore 17. 00 – Segrate Centro Civico Milano Due, Residenza Campo Programma: Saluto del Sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini; Saluto della Presidente di D come Donna, Enza Orlando “Il tempo nella politica pubblica”, Marilena La Fratta, Pari Opportunità, Presidenza, Regione Lombardia; “La complessa identità delle Donne”, Ottavia Zerbi, psicoterapeuta e psico-analista della relazione “Pari Opportunità: tante leggi, quali applicazioni?”, Giovanna Fantini, avvocato, esperta in diritto di famiglia; “Il tempo dell’esperienza interiore”, Flavia Facco, psicologa e psicoterapeuta Ospite d’onore Alessandra Faiella, attrice teatrale e cinematografica, conduttrice radiotelevisiva Moderatrice Palma Agati, giornalista. La partecipazione è libera e gratuita. Info: Comune di Segrate – Segreteria organizzativa Direzione Relazioni Esterne Comune di Segrate, tel. 02-26. 902. 333/282 Associazione D come Donna Onlus, c/o centro Civico di Cascina Nuova, Via degli Alpini 34 – Segrate, tel. 02. 21. 33. 039, www. Dcomedonna. It .  
   
   
TERNA: FIRMATO FINANZIAMENTO DA 300 MILIONI DI EURO CON BANCA EUROPEA DI INVESTIMENTI PER LA COSTRUZIONE DEL CAVO SA.PE.I.  
 
Roma, 6 maggio 2008 – Terna S. P. A. Ha firmato ieri un accordo con la Banca Europea di Investimenti (Bei) per un prestito da 300 milioni di euro finalizzato alla costruzione di un nuovo collegamento in cavo sottomarino ad Alta Tensione, in corrente continua a 500 kV, tra la Penisola Italiana e la Sardegna: il Sa. Pe. I. Il nuovo collegamento ha dei numeri da record: 1. 600 metri di profondità, la più alta mai raggiunta al mondo per la posa di un cavo sottomarino, con una capacità complessiva di 1. 000 Mw ed un tratto sottomarino di lunghezza pari a 420 km per un investimento complessivo di 700 milioni di euro. Il prestito avrà durata di 20 anni e sarà rimborsato in rate semestrali a partire dal quinto anno. Le condizioni economiche sono molto competitive e prevedono un costo annuo del finanziamento pari al tasso Euribor 6 mesi, maggiorato di un margine di 5 punti base. “Il Sa. Pe. I. Guida il piano delle opere strategiche programmate da Terna - ha commentato l’Amministratore Delegato, Flavio Cattaneo – e sarà la più importante infrastruttura di rete mai realizzata in Italia grazie a numeri da primato, sia in investimenti che in tecnologia, nonché ai benefici in termini di sicurezza per l’intero sistema elettrico italiano”. .  
   
   
EDISON: ACCORDO CON METRO ITALIA CASH AND CARRY PER VENDERE ENERGIA ELETTRICA NEI MAGAZZINI DI TUTTA ITALIA I CLIENTI DI METRO ITALIA (CIRCA 1,2 MILIONI) POTRANNO BENEFICIARE DI 3 ANNI DI ENERGIA VERDE A PREZZO BLOCCATO  
 
Milano, 6 maggio 2008 – Edison e Metro Italia Cash and Carry hanno firmato un accordo di collaborazione commerciale in base al quale i 1. 200. 000 clienti professionali di Metro Italia potranno acquistare energia elettrica a condizioni vantaggiose e competitive da Edison, operatore leader nel settore dell’energia elettrica e del gas. Dall’11 aprile in 44 dei 48 punti vendita di Metro dislocati su tutto il territorio nazionale, Edison è presente con un proprio desk per proporsi come nuovo fornitore di energia elettrica a favore dei clienti che gestiscono un’attività professionale e commerciale. In particolare Edison si rivolge ai clienti Metro con l’offerta Eco3 Business, l’unica soluzione contrattuale, attualmente, presente sul mercato italiano che blocca il prezzo per 3 anni mettendo le imprese al riparo dalle oscillazioni dei costi energetici legati al mercato dei combustibili e al rischio cambio valuta. Inoltre, l’offerta prevede che l’energia fornita provenga al 100% da fonti rinnovabili, assicurando al cliente anche un vantaggio di immagine: quanti aderiranno all’offerta Eco3 Business potranno infatti qualificarsi con il marchio Ecodoc che certifica il loro atteggiamento consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente. In aggiunta, in esclusiva per i clienti Metro, la proposta Edison prevede un ulteriore extra vantaggio che riduce ulteriormente il prezzo dell’energia. Con questo accordo, il primo operativo in Italia fra un operatore energetico e la grande distribuzione all’ingrosso, nasce una partnership in grado di assicurare a Edison il rafforzamento della propria presenza sul mercato business dell’energia ed a Metro un aumento del livello di servizio a favore della propria clientela. “Da alcuni giorni siamo presenti in tutti i magazzini all’ingrosso Metro, pronti a proporre e raccogliere sottoscrizioni per i nostri contratti di fornitura di energia elettrica”, ha commentato Alessandro Zunino, direttore commerciale Edison. “L’accordo con Metro ci consente di entrare in relazione con un grosso bacino di clientela potenziale a cui riserviamo condizioni di acquisto uniche oggi in Italia: un prezzo bloccato per ben 3 anni, energia verde al 100% ed un extra vantaggio esclusivo. Con questa iniziativa confermiamo il nostro interesse a crescere sul mercato della vendita di energia ai clienti professionali e commerciali” “Con l’attivazione della partnership con Edison – ha sottolineato Davide Cozzarolo Customer Management Director di Metro Italia – intendiamo offrire alla nostra clientela professionale un ulteriore importante servizio. Sappiamo infatti che la voce energia incide per circa l’8% sui costi dei nostri clienti ed è oggi una variabile di difficile prevedibilità. Poter contare su un costo competitivo e certo dell’energia per almeno tre anni, può rappresentare un significativo fattore di successo per piccole attività commerciali o professionali. Contiamo – ha concluso Cozzarolo – di attivare diverse migliaia di nuovi contratti nel primo anno di convenzione. ” L’attivazione del nuovo contratto non comporta oneri per il cliente: non è previsto alcun costo di adesione né cauzioni per l’attivazione. Il passaggio ad Edison non richiede nessuna modifica tecnica agli impianti e al contatore. Il cliente avrà inoltre la possibilità di recedere dal contratto in ogni momento senza oneri aggiuntivi (salvo il diritto di preavviso). .  
   
   
ESPERTI DEL CATASTO DI 7 PAESI A CONVEGNO A MERANO  
 
 Bolzano, 6 maggio 2008 - I responsabili del catasto di Austria, Croazia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria, con i colleghi di Alto Adige e Trentino, partecipano giovedì 8 maggio al convegno internazionale di Merano. L´edizione numero 25 del tradizionale appuntamento viene aperta dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dall´assessore Hans Berger. Catasto e libro fondiario sono due strumenti risalenti all´impero austroungarico. I vantaggi e i punti critici di questo sistema, gli interventi tecnici e lo sviluppo del settore sono al centro del convegno in programma a Merano con i responsabili di sei Paesi mitteleuropei e con i tecnici di Alto Adige e Trentino. L´appuntamento con l´edizione numero 25 del congresso internazionale specialistico si apre giovedì 8 maggio, alle ore 9 al Kurhaus di Merano con gli interventi del presidente Luis Durnwalder e dell´assessore provinciale al Catasto e libro fondiario Hans Berger. .  
   
   
PIRELLI PEKAO REAL ESTATE AVVIA LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI SVILUPPO OSTROBRAMSKA A VARSAVIA (SUPERFICIE DI CIRCA 150.000 M2) 431 APPARTAMENTI  
 
Varsavia, 6 maggio 2008 - Pirelli Pekao Real Estate (75% Pirelli Re - 25% Bank Pekao, Unicredit Group) avvia un nuovo progetto di sviluppo che prevede la realizzazione di un complesso residenziale e di servizi commerciali per circa 150. 000 m2 in via Ostrobramska a Varsavia. Il complesso sarà situato tra edifici commerciali e destinati a servizi. Comprenderà immobili di diversa altezza, da un minimo di 5-9 piani fino a 14 piani. La posizione strategica potrà assicurare ai futuri inquilini un elevato comfort, oltre all’opportunità di utilizzare i centri commerciali che sorgono nelle vicinanze, in particolare Promenada e Conforama. Il complesso sorgerà nelle vicinanze di via Ostrobramska, una delle arterie principali della capitale polacca che porta verso est. A sud l´area residenziale confinerà con una parte di via Aninska, che verrà ulteriormente allargata. I piani in essere per questa zona della città prevedono anche nuovi mezzi di trasporto pubblici grazie a cui i futuri abitanti potranno usufruire di comodi collegamenti con le altre aree di Varsavia. La prima fase dell´investimento prevede la costruzione di 431 appartamenti per una superficie di oltre 28. 508 m2. Gli appartamenti varieranno in termini di dimensioni e numero di locali. All´interno degli edifici, al primo e al secondo piano interrato ci saranno 491 posti auto. Si prevede inoltre che il primo piano interrato ospiti circa 180 m2 di area di servizi commerciali accessibile ai futuri abitanti del complesso. Nello specifico, il complesso Ostrobramska 75 sarà un´area residenziale con strade e piazze proprie, residenze e servizi e l´infrastruttura necessaria. Per quanto riguarda le esigenze dei futuri inquilini, è prevista la realizzazione di aree verdi e ricreative. Tutti gli edifici saranno senza barriere architettoniche. “Il nostro obiettivo consiste sia nel creare condizioni di vita comode e tranquille per i futuri abitanti che nel realizzare delle funzioni urbane che migliorino le condizioni generali di vita dell’area. Pensiamo che quelli siano due aspetti complementari. Nella prima fase del progetto è prevista la costruzione di un complesso residenziale anche con un’area di servizi commerciali" ha commentato Ryszard Danielewicz, Presidente di Pirelli Pekao Real Estate. Tutti gli edifici residenziali comporranno giardini chiusi, riservati, con alcune aree verdi e piccole strutture architettoniche nelle zone ricreative. Le facciate saranno dominate da colori tenui. Il complesso di Ostrobramska è stato progettato con cura, con l´obiettivo di realizzare appartamenti funzionali anche dal punto di vista dell´efficienza energetica. Gli edifici verranno realizzati con materiali "human-friendly", che garantiscano comfort e contenimento dei consumi. Pirelli Pekao Real Estate è infatti impegnata a costruire nel rispetto dell’ambiente, secondo il programma Ecobuilding promosso dal Gruppo Pirelli Re. Per il complesso Ostrobramska 75, Pirelli Pekao Real Estate svolgerà l’attività di asset management e fornirà i servizi immobiliari specialistici. Pirelli Re co-investe nel progetto con il partner che opera nel segmento residenziale, un fondo immobiliare internazionale di private equity gestito da Grove International Partners. La prima fase del progetto in numeri Superficie per complesso residenziale – 28. 508. 10 m2; Superficie per servizi commerciali– 180,3 m2; Numero di piani degli edifici – 5-9, 14; Numero di appartamenti – 431; Livelli di garage sotterranei– 2; Livello di garage fuori terra – 1; Posti auto nei garage – 491; Posti auto all´aperto – 8; Superficie media per appartamento – 66,5 m2. .  
   
   
UN BANDO PER LA QUALITÀ ARCHITETTONICA, URBANA E TERRITORIALE  
 
Cagliari, 6 Maggio 2008 - Il 4 giugno prossimo scadrà il bando per la selezione di otto Amministrazioni che lanceranno concorsi di architettura in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, per la qualità architettonica, urbana e territoriale. Le Amministrazioni interessate possono presentare proposte di intervento e partecipare alla selezione per usufruire di un finanziamento di 100mila euro e di supporto tecnico per l´organizzazione e la gestione del concorso di progettazione. Il bando è reperibile sul sito www. Sensicontemporanei. It/qi. Qualità Italia è un programma sperimentale di sostegno e accompagnamento alle Amministrazioni locali delle Regioni del Sud d´Italia, fondato sulla convinzione che i concorsi di architettura possano garantire una migliore qualità architettonica, urbana e territoriale. Il programma promuove i concorsi di progettazione per la realizzazione di interventi pubblici di qualità. Promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, attraverso la Direzione generale per la qualità a la tutela del paesaggio, l´architettura e l´arte contemporanee (Parc) e dal Ministero dello Sviluppo economico attraverso il Dipartimento per le Politiche di sviluppo e coesione (Dps), è attuato d´intesa con le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. .