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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Settembre 2009
Politica
COMISSIONE EUROPEA E BANCHE, CONSUMATORI: POCA TRASPARENZA E COSTI ECCESSIVI NEI CONTI BANCARI L´ITALIA RISULTA TRA I PAESI I CUI CITTADINI SPENDONO DI PIÙ PER LA GESTIONE DEI CONTI CORRENTI E, ASSIEME AD AUSTRIA, FRANCIA E SPAGNA,  
 
Strasburgo, 23 settembre 2009 - Vi sono molti problemi legati al modo in cui le banche informano e consigliano i loro clienti: questo emerge da una relazione della Commissione europea sui servizi finanziari al dettaglio pubblicata ieri. L´italia risulta tra i paesi i cui cittadini spendono di più per la gestione dei conti correnti e, assieme ad Austria, Francia e Spagna, presenta risultati insoddisfacenti in materia di trasparenza. Tra i problemi specifici vi sono le informazioni che in molti casi sono di difficile comprensione, costi bancari opachi, problemi con la consulenza e un livello piuttosto basso di cambio di banche. La relazione descrive le strutture dei prezzi dei conti correnti come estremamente opache e tali da rendere quasi impossibile per i consumatori sapere quanto pagano e confrontare offerte diverse. Per il 66% delle banche esaminate i costi bancari erano talmente poco chiari che gli esperti che hanno redatto la relazione hanno dovuto consultare ulteriormente le banche per ottenere le spiegazioni necessarie a determinare i costi reali di un conto . La frammentazione del mercato Ue priva i consumatori dei vantaggi di un vero e proprio mercato interno Ue. Soltanto il 9% dei consumatori Ue ha cambiato banca nel biennio 2007-2008. Meglena Kuneva, commissario Ue responsabile per i consumatori, ha affermato: "Le banche commerciali deludono le aspettative dei loro clienti. Vi sono ampie prove di violazioni dei principi fondamentali in materia consumeristica, violazioni che vanno da una struttura complessa dei prezzi a oneri nascosti e a informazioni poche chiare e incomplete. Le banche devono mettere ordine nei loro affari e cambiare la cultura dei rapporti con i clienti. E le autorità degli Stati membri devono sovvenire ai loro obblighi facendo rispettare il diritto consumeristico Ue. " Charlie Mccreevy, commissario responsabile per il mercato interno, ha affermato: "Questo esercizio di monitoraggio del mercato al consumo mette in evidenza le difficoltà che i consumatori si trovano ad affrontare in relazione ai prodotti e ai servizi finanziari al dettaglio. La Commissione è determinata a risolvere questi problemi. Ciò significa imporre trasparenza e l´obbligo di informazioni comprensibili e comparabili oltre alla definizione di regole di fondo per la condotta degli affari. Ciò è tanto più importante in un momento in cui i cittadini europei continuano a risentire degli effetti della crisi economica. " Le relazioni - Dando seguito al quadro di valutazione del mercato dei consumi 2008 (Consumer Market Scoreboard 2008) la Commissione ha pubblicato in ieri un documento di lavoro intitolato "Follow up in Retail Financial Services to the Consumer Market Scoreboard" (Follow up del quadro di valutazione del mercato dei consumi in relazione ai servizi finanziari al dettaglio) nell´ambito del quale uno studio indipendente sui costi bancari ha analizzato i prezzi dei conti correnti di 224 banche, che corrispondono all´81% del mercato Ue. . .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: 21-25 SETTEMBRE: SETTIMANA DI ATTIVITÀ ESTERNE  
 
 Bruxelles, 23 settembre 2009 - E’ iniziata il 21 settembre la prima settimana ´turchese´ della nuova legislatura. Che cosa vuol dire? Durante le settimane turchesi i deputati si dedicano alle attività nel loro collegio elettorale o in missione all´estero. Insomma, non sono né a Bruxelles né a Strasburgo, e non c´é nessuna attività ufficiale al Parlamento. Sono state quattro nel 2009, e saranno quattro anche nel 2010: le settimane colorate in turchese sul calendario danno agli europarlamentari la possibilità di dedicarsi al loro territorio, di incontrare gli elettori, oppure di svolgere le ´relazioni internazionali´ per conto del Parlamento. E´ durante queste settimane che le delegazioni interparlamentari visitano i Paesi terzi. Le delegazioni di questa legislatura sono 40 e si sono formate settimana scorsa a Strasburgo. Segui il link per scoprire le attività del network diplomatico più vasto d´Europa! .  
   
   
ELETTI A STRASBURGO DICIASSETTE PRESIDENTI DI DELEGAZIONE PARLAMENTARE  
 
Strasburgo, 23 settembre 2009 - I membri delle delegazioni del Parlamento europeo attraverso le quali si mantiene un dialogo regolare con i parlamenti nazionali e regionali dei paesi non europei hanno iniziato, questa settimana a Strasburgo, ad eleggere i lori presidenti e vicepresidenti. Diciassette delle quaranta delegazioni parlamentari hanno infatti tenuto le loro sedute costitutive mercoledì 16 e giovedì 17 settembre. Le delegazioni seguenti hanno eletto i propri uffici di presidenza a Strasburgo: Acp (Africa, Caraibi e paesi del Pacifico): Presidente : Louis Michel (Alde, Be), 1 vice-presidente : Kader Arif (S&d, Fr), 2 vice-presidente : Peter Stastny (Ppe, Sk), 3 vice-presidente : Elie Hoarau (Gue/ngl, Fr), 4 vice-presidente : Christa Klass (Ppe, De), 5 vice-presidente : James Nicholson (Ecr, Uk), 6 vice-presidente : Linda Mcavan (S&d, Uk), 7 vice-presidente : Licia Ronzulli (Ppe, It), 8 vice-presidente : Charles Goerens (Alde, Lu), 9 vice-presidente : Francesco Speroni (Efd, It), 10 vice-presidente : Zuzana Roithová (Ppe, Cz), 11 vice-presidente : Miroslav Ouzky (Ecr, Cz), 12 vice-presidente : Michele Rivasi (Greens/efa, Fr). Eurolat (paesi latino-americani): Presidente : Ignacio Salafranca (Ppe, Es), 1 vice-presidente : Luis Manuel Capoulas Santos (S&d, Pt), 2 vice-presidente: Gianni Vattimo (Alde, It) , 3 vice-presidente : Ricardo Cortes Lastra (S&d, Es), 4 vice-presidente: Amalia Sartori (Ppe, It), 5 vice-presidente : Tomasz Piotr Poreba (Ecr, Pl), 6 vice-presidente : Norbert Glante (S&d, De), 7 vice-presidente : Willy Meyer (Gue/ngl, Es). Comunità andina: Presidente : José Manuel García-margallo y Marfil (Ppe, Es), 1 vice-presidente : Dacania Octavia Sarbu (S&d, Ro), 2 vice-presidente : Izaskun Bilbao (Alde, Es) . America centrale: Presidente : Emine Bozkurt (S&d, Nl), 1 vice-presidente : Carlos José Iturgaiz Angulo (Ppe, Es), 2 vice-presidente : Ilda Figueiredo (Gue/ngl, Pt). Mercosur: Presidente : Luis Yáñez-barnuevo (S&d, Es), 1 vice-presidente : decision postponed (Ppe, Pt), 2 vice-presidente : Véronique Mathieu (Ppe, Fr). Messico: Presidente : Ramon Jáuregui (S&d, Es), 1 vice-presidente : Santiago Fisas Ayxela (Ppe, Es), 2 vice-presidente : Markus Ferber (Ppe, De) . Cile: Presidente : Maria Paloma Muñiz De Urquiza (S&d, Es), 1 vice-presidente : Luis de Grandes Pascual (Ppe, Es), 2 vice-presidente : decision postponed (Ppe, Gr). Maghreb Presidente : Pier Antonio Panzeri (S-d, It), 1 vice-presidente : Ernst Strasser (Ppe, At), 2 vice-presidente : Robert Rochefort (Alde, Fr). Mashreq Presidente : Mário David (Ppe, Pt), 1 vice-presidente : Marisa Matias (Gue/ngl, Pt), 2 vice-presidente : Said El Khadraoui (S&d, Be). Stati Uniti presidente : Elmar Brok (Ppe, De), 1 vice-presidente : Baroness Sarah Ludford (Alde, Uk), 2 vice-presidente : Niki Tzavela (Efd, El). Consiglio legislativo palestinese Presidente : Proinsias De Rossa (S&d, Ie), 1 vice-presidente : Kyriacos Triantaphyllides (Gue/ngl, Cy), 2 vice-presidente : Caroline Lucas (Greens/efa, Uk). Israele Presidente : Bastiaan Belder (Efd, Nl), 1 vice-presidente : Magdi Cristiano Allam (Ppe, It), 2 vice-presidente : Olga Sehnalova (S&d, Cz). Turchia Presidente : Hélène Flautre (Greens/efa, Fr), 1 vice-presidente : Maria Eleni Koppa (S&d, El), 2 vice-presidente : Georgios Koumoutsakos (Ppe, Gr). Croazia Presidente : Gunnar Hökmark (Ppe, Sv), 1 vice-presidente : Lena Ek (Alde, Sv), 2 vice-presidente : Tanja Fajon (S&d, Sl). Paesi del sud-est europeo (Balcani occidentali) Presidente : Eduard Kukan (Ppe, Sl), 1 vice-presidente: Jelko Kacin (Alde, Sl), 2 vice-presidente: Victor Boþtinaru (S&d, Ro) . Penisola coreana Presidente : Christian Ehler (Ppe, De), 1 vice-presidente : Gerald Haefner (Greens/efa, De), 2 vice-presidente : Anna Rosbach (Efd, Dk). Svizzera, Islanda, Norvegia e paesi See presidente : Pat Gallagher (Alde, Ir), 1 vice-presidente : Åsa Westlund (S&d, Se), 2 vice-presidente : Thomas Ulmer (Ppe, De). La nuova Assemblea multilaterale con i paesi del partenariato orientale (cosiddetta "Euronest") e l´Assemblea Euromed eleggeranno i loro presidenti, rispettivamente, mercoledì 29 e giovedì 30 settembre. Quella stessa settimana, dovrebbero essere eletti i presidenti delle delegazioni con la Cina, l´India, la Bielorussia la Moldova e l´Iraq. .  
   
   
GIORNATE INFORMATIVE SULLA NORMALIZZAZIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 23 settembre 2009 - Il 27 e 28 ottobre il Comitato europeo di normalizzazione (Cen) organizza a Bruxelles (Belgio) due giornate informative sulla normalizzazione europea. Durante la prima giornata saranno trattati gli elementi di base della normalizzazione secondo i seguenti titoli: "Quello che da sempre volevate sapere sulla normalizzazione, ma non avevate il coraggio di chiedere"; "Le norme servono - una panoramica della normalizzazione europea"; "Perché e come essere coinvolti nella normalizzazione"; "Come iniziare. A sviluppare le norme europee - il processo"; "Cosa ci guadagno?"; "Soluzioni diverse per necessità diverse. Accordi del workshop del Cen"; "Ambiente e normalizzazione - come rendere le norme più verdi". Il secondo giorno si cercherà - attraverso sessioni parallele e workshop - di approfondire l´argomento e di trattare il Keymark del Cen, l´Accordo di Vienna e il come la legislazione e la normalizzazione vadano a braccetto. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cen. Eu/cenorm/aboutus/standardays/sd7. Asp .  
   
   
UE: UN REINSEDIAMENTO PIÙ EFFICIENTE IN AIUTO DEI PROFUGHI  
 
Bruxelles, 23 settembre 2009 - Una proposta di programma di reinsediamento Ue mira a creare tra gli Stati membri una cooperazione politica e pratica per assicurare ai profughi una protezione permanente. Il progetto è stato discusso dai ministri della Giustizia e degli Affari interni nella sessione del Consiglio del 21 settembre. Reinsediamento significa trasferimento di profughi che hanno ottenuto protezione temporanea in un paese di primo asilo, verso un altro paese sicuro in cui poter iniziare una nuova esistenza e trovare protezione permanente. A livello mondiale, i profughi sono stanziati in netta maggioranza in paesi che si trovano nella stessa regione del loro paese d´origine. La maggior parte dei profughi temporanei si trovano in paesi in via di sviluppo che non possono assorbire un numero ingente di sfollati. Quando non è possibile il rimpatrio nel paese d´origine, l´unica soluzione può essere il reinsediamento. Il programma proposto si applicherebbe soltanto al reinsediamento di profughi da paesi terzi in Stati membri dell´Ue. Ciascuno dei 27 deciderà individualmente se partecipare e quanti profughi sia disposto a reinsediare. Attualmente, gli Stati membri che effettuano ogni anno un reinsediamento di profughi sono dieci. Altri partecipano con interventi ad-hoc. Il nuovo programma mira a intensificare la cooperazione e il coordinamento tra i paesi dell´Ue per migliorare l´efficacia e l´efficienza in termini di costi, come pure gli effetti umanitari e strategici delle loro attività in materia di reinsediamento. Risulterebbero di particolare utilità azioni comuni in ambiti come l´identificazione dei profughi da reinsediare e le attività logistiche preparatorie, ad esempio controlli medici, accordi per viaggi e visti, nonché programmi di accoglienza e integrazione. . .  
   
   
NAUTICA, UNIONE CON SARDEGNA, CORSICA, TOSCANA E COSTA AZZURRA PER DISTRETTO ALTO TIRRENICO MERCOLEDÌ 23 CONVEGNO EUROPEO A LOANO  
 
Loano, 23 Settembre 2009 - La nascita di un Distretto Alto Tirrenico formato dalle Regioni Liguria, Sardegna, Corsica, Toscana e Costa Azzurra grazie è il tema del convegno "Nautica, Porticcioli, Porte, Portali Per il turismo tra innovazione e tecnologia. Verso un distretto Alto Tirrenico", in programma mercoledì 23 settembre 2009, al Loano 2 Village. La giornata di lavori, che avrà inizio alle 10 e andrà avanti fino alle 18, è promossa dalla Regione Liguria con gli altri partner nell´ambito dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera. Nel corso del convegno, istituzioni, docenti universitari dell´ Università di Pisa e della Bocconi, esperti e istituzioni della Corsica e della Costa Azzurra presenteranno le potenzialità del sistema nautico dell´Alto Tirreno. Interverranno, fra gli altri, i sindaco di Loano e presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, il presidente del Distretto Nautica Tigullio Cesare Sangermani, Lorenzo Forcieri, presidente Distretto delle Tecnologie del Mare della Spezia, l´advisor dei progetti istituzionali di Ucina Roberto Neglia, il direttore dell´agenzia di Promozione Turistica "In Liguria "Angelo Berlangieri, il direttore di Arpal Bruno Soracco, il presidente del Distretto Nautica Viareggio Antonio Marino, l´assessore all´Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale della Regione Liguria Carlo Ruggeri. .  
   
   
KOSOVO, FORMAZIONE DI NUOVI COMUNI  
 
Pristina, 23 settembre 2009 - I Comuni di recente formazione in Kosovo e Metohija avranno le stesse responsabilità di tutti gli altri e saranno pronti a partecipare alle elezioni che si terranno il prossimo 15 novembre. Questo quanto affermato dal rappresentante della missione civile internazionale Peter Feith, rivela Rinascita Balcanica. Come riferito dall´ufficio Relazioni pubbliche del rappresentante civile internazionale, i preparativi sono stati completati per i nuovi Comuni di Gracanica, Klokot-vrbovac e Ranilug, così come per l´allargamento del Comune di Novo Brdo, con la relativa comunicazione al presidente del Kosovo, Fatmir Sejdiu. .  
   
   
BOSNIA, SVIZZERA KAZTRANSGAZ COSTRUISCE CENTRALE  
 
Sarajevo, 23 settembre 2009 - I rappresentanti della filiale in Kazakistan della società svizzera "Kaztransgas" ed il Comune di Zenica in Bosnia, hanno espresso l´auspicio che già in primavera possa iniziare la costruzione di una nuova centrale elettrica. Lo rende noto Agenzia Balcani. "Siamo convinti che entro marzo avremo la licenza per la realizzazione del progetto", ha detto il sindaco di Zenica, Husejin Smajlovic, dopo la presentazione dello studio di fattibilità per la costruzione della centrale termoelettrica con un potenziale di 250 Mw. .  
   
   
EMISSIONE BOT SETTEMBRE 2009  
 
Roma, 23 settembre 2009 - Il Mef ha disposto per il giorno 25 settembre 2009, con regolamento 30 settembre 2009, un´asta di Bot:
asta di Bot
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 10. 000 31. 03. 2010 182
È da tener presente che il 30 settembre 2009 vengono a scadere Bot per 10. 450 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 25 settembre 2009, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali, previsto in via automatica per il giorno 28 settembre 2009. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 28 settembre 2009. La circolazione dei Bot al 15 settembre 2009 era pari a 168. 174,595 milioni di euro, di cui 3. 500 milioni di euro a 214 giorni, 3. 500 milioni di euro a 276 giorni, 8. 500 milioni di euro trimestrali, 63. 202 milioni di euro semestrali e 89. 472,595 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP SETTEMBRE 2009  
 
 Roma, 23 settembre 2009 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 29 settembre 2009, con regolamento 1º ottobre 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º luglio 2009; quinta tranche scadenza : 1º luglio 2016 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º gennaio 2010, è risultata pari a 0,53%. Isin : It0004518715 - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º luglio 2009; settima tranche scadenza : 1º luglio 2012 tasso d´interesse annuo lordo : 2,50% Isin : It0004508971 decorrenza : 1º settembre 2009; prima tranche scadenza : 1º marzo 2020 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25% Isin : da attribuire Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct 1º. 7. 2009/2016 - 0,20% per i Btp 2,50% 1º. 7. 2009/2012 - 0,40% per i Btp 4,25% 1º. 9. 2009/1º. 3. 2020. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente
Cct scad. 1º. 7. 2016 Btp scad. 1º. 7. 2012 Btp scad. 1º. 3. 2020
Prenotazione da parte del pubblico entro il 28 settembre 2009 28 settembre 2009 28 settembre 2009
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 29 settembre 2009 29 settembre 2009 29 settembre 2009
Regolamento sottoscrizioni 1º ottobre 2009 1º ottobre 2009 1º ottobre 2009
Dietimi d´interesse da corrispondere 92 92 30
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Cct 1º. 7. 2016, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 7. 2012, - al 25% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 3. 2020. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ SETTEMBRE 2009  
 
Roma, 23 settembre 2009 - Il Mef dispone, per il giorno 25 settembre 2009, con regolamento 30 settembre 2009, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 30 settembre 2009; prima tranche scadenza : 30 settembre 2011; importo nominale dell´emissione : 4. 000 milioni di euro Isin : da attribuire I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 24 settembre 2009; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 25 settembre 2009; - regolamento sottoscrizione: il giorno 30 settembre 2009. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 25% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2023 INDICIZZATO ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 23 settembre 2009 - Il Mef dispone, per il giorno 28 settembre 2009, con regolamento 30 settembre 2009, l´emissione dei seguenti Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro: . - Btp€i quindicennale:. Decorrenza : 15 marzo 2007; diciottesima tranche. Scadenza : 15 settembre 2023. Tasso d´interesse reale : 2,60% annuo, pagabile semestralmente. Ammontare nominale massimo dell´emissione : 1. 500 milioni di euro. Isin : It0004243512. Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 25 settembre 2009. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 28 settembre 2009, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500. 000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2), il 30 settembre 2009. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 settembre u. S. È pervenuta a scadenza la quinta cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 15 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 29 settembre 2009. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei titoli suddetti. .  
   
   
RAPPORTO SU LIBERTA´ ECONOMICA, ITALIA 61.MA  
 
Alberta, 23 settembre 2009 - L´istituto canadese Fraser ha pubblicato l´ultima edizione del "Rapporto Annuale sulla Libertà Economica" che monitora e quantifica il grado di "libertà" esistente in 141 Paesi del mondo, afferma Agenzia Balcani. In particolare, il Rapporto prende in esame, per uno sviluppo democratico delle Nazioni, la capacità che i cittadini hanno di prendere individualmente le decisioni in materia di scelte economiche e politiche, senza essere "influenzati", "limitati" o "costretti" né direttamente né indirettamente dalle istituzioni politiche, partitiche, religiose o militari. In ogni Paese aderente al Rapporto è attiva una Fondazione od Ente no-profit che ha il compito di raccogliere i dati e di renderli omogenei al modello costruito, comprensivo di 42 variabili. In termini assoluti l´Italia è 61. Ma sulle 141 nazioni monitorate. Il paese "più virtuoso" è Hong Kong con 8,97 su 10,00, seguito da Singapore, Nuova Zelanda, Svizzera, Cile e Stati Uniti. "Maglia nera" in Europa è la Croazia con 6,33/10,00, fanalino di coda lo Zimbabwe con 2,89/10,00. .  
   
   
“CESSIONE DEL QUINTO” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 23 settembre 2009 - Nel 2009 si prevede una crescita dell’erogato della cessione del quinto compreso tra il 10 ed il 15%, in virtù di una crescita significativa nei primi mesi dell’anno e di un successivo raffreddamento. Si stima che, al netto dell’effetto rinnovo, il mercato faccia segnare una crescita più moderata. Si prevede che la crescita media realizzata dalle società mandatarie sia inferiore a quella di mercato e si attesti attorno al 5 – 10%. Il tasso di sviluppo dell’erogato nel 2008 era ritornato ai livelli degli anni della sua esplosione, dopo il rallentamento (con crescita comunque superiore al 10%) fatto segnare nel 2007. L’incremento percentuale è in controtendenza rispetto alla media di mercato del credito al consumo (-0,3%) e molto superiore agli altri segmenti, a riprova anche di un parziale effetto di sostituzione con i prestiti personali (+4,6% nel 2008). Questa formula di finanziamento continua a costituire una nicchia nel settore del credito al consumo: la sua incidenza è pari all’8% del totale nel 2008 (6% nel 2007). Le grandi banche, attraverso proprie società prodotto, nate da acquisizioni, start-up o scorporamenti di divisioni interne, stanno assumendo un ruolo dominante nel mercato, mentre un numero crescente di banche medio-piccole stanno entrando nel mercato della cessione del quinto, attratte dai buoni tassi di crescita. La distribuzione attraverso il canale della rete bancaria, pur continuando a ricoprire una quota marginale, è in progressivo aumento, anche a seguito dello sviluppo del segmento dei pensionati, basati su grandi convenzioni e relativamente più standardizzabile Si stima che la crescita dell’erogato totale 2008, al netto dell’effetto rinnovi, sia nell’ordine del 10%, imputabile in larga parte al segmento dei pensionati Dati Di Sintesi
Numero imprese: 120
di cui:
· intermediari finanziari ex art. 107 28
· Intermediari finanziari ex art. 106 75-80
Volumi erogati nel 2008 (Mn. Euro) 5. 630
· società specializzate 5. 170
· banche generaliste 460
Ripartizione regionale del credito erogato (%)
· Nord 30,8
· Centro 20,9
· Sud e Isole 48,4
Titolari di credito
Quota di mercato primi 4 operatori/gruppi (%) 53,1
Quota di mercato primi 8 operatori/gruppi (%) 72,8
Mercato retail (canale diretto)
· Quota di mercato primi 4 operatori (%) 39,2
· Quota di mercato primi 8 operatori (%) 56,6
Prospettive di breve termine
· % variaz. 2009/2008 10-15
· % variaz. 2010/2009 10-15
* Data di chiusura della ricerca: Luglio 2009 Fonte Databank .
 
   
   
MEDIOBANCA,BILANCIO AL 30 GIUGNO 2009 RICAVI IN CRESCITA DEL 13% (A 1.612MLN), IN FORTE RECUPERO NEL 1°SEM09 (948MLN, +43% VS. 2°SEM08). IL CIB SI CONFERMA MOTORE DELLA CRESCITA: RICAVI +32% (A 905MLN), DI CUI 601MLN REALIZZATI NEL 1°SEM09 (+98% VS. 2°SEM08)  
 
Milano, 23 settembre 2009 - Si è riunito il 18 settembre, sotto la presidenza di Cesare Geronzi, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato il bilancio al 30 giugno scorso del Gruppo Mediobanca, illustrato dall’Amministratore Delegato Alberto Nagel e dal Direttore Generale Renato Pagliaro. Risultati consolidati Nel contesto della severa crisi economico-finanziaria, il cui apice ha coinciso con l’esercizio sociale, Mediobanca ha confermato la sua solidità. Le attività bancarie, il cui posizionamento è migliorato nel corso dell’anno, hanno mostrato risultati positivi, in particolare nella seconda metà dell’esercizio (primo semestre 2009). Per contro gli effetti della crisi hanno fortemente penalizzato il portafoglio azionario (negativo per circa 1mld) attraverso l´azzeramento del contributo delle partecipazioni (ricavi –18,8mln contro +477,8mln) ed ampie svalutazioni (451mln), in parte connesse a "impairments” Ias. Il Gruppo ha quindi chiuso l’esercizio con un risultato netto di 2,4mln (1. 013,4mln). In dettaglio, l’attività bancaria2 mostra ricavi pari a 1. 612mln in crescita del 13%, con una forte ripresa nel 1°sem09 (948mln, +43% rispetto al 2°sem08). La redditività della stessa (utile lordo su attivi a rischio ponderati) – stabile nell’anno all’1,1%, con le maggiori rettifiche su crediti compensate dalla crescita dei ricavi – recupera nel 1°sem09 i livelli 2008 (circa 1,4%). Passando alle singole voci: Il margine di interesse cresce nel periodo del 2,2% (da 842,3 a 861,2mln), trainato dall’attività corporate (+13,3%, da 334,2 a 378,5mln) che ha assorbito il calo del segmento retail (–5,3%, da 522,5 a 494,9mln) attribuibile, oltre che all´avvio dell´operatività di Chebanca!, all´aumento del costo della provvista osservato da ottobre a marzo; I profitti da trading salgono da 73 a 229,5mln, concentrati prevalentemente nel 1°sem09, rispecchiano l’andamento favorevole del reddito fisso; Le commissioni ed altri proventi si incrementano del 4,8% a/a (da 488,3 a 511,5mln) e mostrano un decisa accelerazione nel 1°sem09 (286mln, +26% rispetto al 2°sem08) soprattutto nella divisione corporate (+46% rispetto al 2°sem08). Più costante l’andamento del segmento retail (239mln vs 240mln); I costi (escludendo i 156mln di Chebanca!) presentano una crescita del 2. 6% e riflettono il rafforzamento dell’organico in capogruppo e nelle filiali estere. Includendo Chebanca! gli organici aumentano di 225 dipendenti ed il rapporto costi/ricavi del gruppo si attesta al 41%; Il presidio del rischio è rafforzato alla luce del diffuso peggioramento del profilo di imprese e famiglie. Le rettifiche su crediti salgono da 273,7 a 503,8mln (da 80bps a 140bps) e riguardano per 324,7mln i servizi finanziari alle famiglie (237,9mln), per 134,9mln (22,8mln) il wholesale banking e per 44,2mln (13,2mln) il leasing. L’incidenza delle sofferenze nette su crediti rimane stabile allo 0,4%. La copertura delle sofferenze resta superiore all’ 80%. Il contributo del portafoglio azionario, fortemente impattato dalla crisi, è negativo per minori ricavi e maggiori svalutazioni. In particolare: Il concorso delle società consolidate a patrimonio netto è negativo per 18,8mln (a fronte di un provento di 477,8mln nello scorso esercizio) sostanzialmente per il minor apporto di Assicurazioni Generali (da 455,7 a 8mln) e per una parallela significativa riduzione della redditività delle altre partecipate. Le svalutazioni delle attività finanziarie totalizzano 451mln e si riferiscono per 241mln al Principal Investing (144mln su Telco/telecom, 93,8mln su Rcs Mediagroup) e per 210mln al Cib. Le imposte beneficiano di un effetto positivo di circa 46mln connesso all’affrancamento del valore di avviamento iscritto in Compass dopo l’incorporazione di Linea ed Equilon (in applicazione dall’art. 15, comma 10 del D. Lgs. N. 185/08). Le imposte lorde di 134,7mln scontano la totale indeducibilità delle svalutazioni sul portafoglio azionario e delle rettifiche su crediti (quest’ultime ai soli fini Irap). Sul piano patrimoniale, si segnala la crescita dei principali aggregati e il miglioramento della composizione di attivo e passivo: Gli impieghi crescono del 2% nei comparti corporate e retail. L’attivo netto sale complessivamente del 13% a seguito dell’incremento di titoli disponibili per la vendita e tesoreria, favorito dall’elevata raccolta di Chebanca! (6,2mld nell’anno); La provvista, salita del 17% a 53,4mld, risulta maggiormente diversificata, essendo il 12% proveniente dal canale retail; Il rapporto impieghi/depositi e quello patrimonio netto tangibile/attivo rimangono tra i migliori del settore (rispettivamente 0. 66x e 9%), confermando l’elevata solidità del gruppo; Il grado di patrimonializzazione rimane inalterato con il Core Tier 1 pari a 10,3% ed il Total Capital pari al 11,8%. Risultati divisionali Corporate & Investment Banking (“Cib”) - L’attività creditizia e di finanza strutturata — In un periodo di forte incertezza è continuata, seppur in misura contenuta, la crescita dei prestiti alle imprese (+1,6%, da 17. 985,8 a 18. 274mln). L’esposizione è per circa il 30% sull’estero, in particolare verso Francia (9%), Spagna (8,2%) e Germania (5,8%). L’operatività nel comparto dei prestiti sindacati (partecipazione con ruolo di bookrunner e clubdeal) ha riguardato nel periodo operazioni per un volume complessivo di 15,4mld (9,5mld), in linea con l´andamento del mercato. L’area ha generato oltre il 27% dei ricavi del Cib tra margine d interesse e commissioni, quest’ultime in aumento del 30% a 101mln (da 78mln). M&a e Capital Market — in un mercato notevolmente ridimensionato, l’Istituto ha rafforzato la propria leadership sul mercato domestico, cui si è aggiunta un’apprezzabile crescita dell’attività nei paesi in cui è presente con proprie sedi. Le commissioni del capital market salgono del 20% (da 89 a 107mln) mentre quelle dell’M&a scendono a 78mln (da 107) in linea con l´andamento del mercato. L’area rappresenta il 17% dei ricavi del Cib. La tesoreria registra una crescita del 50% - da 8. 954 a 13. 418mln – anche a seguito della maggiore raccolta, cresciuta nel periodo da 36. 180 a 43. 250mln (+19,5%). Significativo il contributo del trading (224,2mln di cui 130mln nel quarto trimestre) che, unito all’apporto al margine di interesse, porta quest’area a contribuire per circa un terzo ai ricavi del Cib. Il leasing — l’esercizio chiude con un lieve utile (0,6mln) rispetto ai 9,6mln dello scorso anno, dopo rettifiche su crediti per 44,2mln (13,2mln) di cui 19,5mln relativi ad una singola posizione oggetto di ristrutturazione. I ricavi migliorano (da 80,7 a 85,1mln) per la crescita del margine di interesse (+6,3%, da 74,8 a 79,5mln). Gli impieghi a clientela passano da 4. 770,2 a 4. 833,8mln, con un erogato del periodo di 1. 413,7mln (1. 812,4mln) che riflette la generalizzata flessione del mercato (–20% circa nei 12 mesi 2008; –40 % nel primo semestre 2009 sulla base dei dati di Assilea). 4 Utile lordo / attività a rischio ponderate Principal Investing (“Pi”) . Il credito al consumo mostra ricavi in crescita da 592,1 a 605,3mln per effetto principalmente di maggiori proventi netti (da 149,6 a 168,8mln), principalmente commissioni assicurative, a fronte della tenuta del margine di interesse (436,6mln contro 438,5mln). I costi di struttura, in calo da 231,7 a 221,8mln, beneficiano dei risparmi ottenuti dall’integrazione Compass/linea che segna una riduzione di organico per 240 collaboratori. Il risultato netto si attesta a 84,7mln (31,6mln) dopo maggiori rettifiche su crediti (297,7mln contro 224,2mln), parzialmente compensate dal già riferito effetto straordinario sulle imposte (45,9mln). L’erogato dell´esercizio, pari a 3. 794,1mln (in calo del 26% rispetto ai 5. 162mln, comprensivo delle attività del gruppo Linea), sconta il rallentamento del mercato e il graduale riposizionamento della produzione post integrazione Linea. Gli impieghi pari a 8. 108,4mln sono in calo del 3,2% rispetto allo scorso anno (8. 373mln). Retail Banking - L’attività di banca retail mostra una perdita netta di 99,9mln (29,6mln) dopo imposte differite attive per 36mln (15mln) a causa dei costi (155,5mln contro 80,4mln) che includono oneri di sviluppo per il lancio della nuova iniziativa. I ricavi rimangono stabili (46,6mln contro 49,1mln), tenuto conto che la flessione del margine di interesse (da 44,8 a 23,6mln) è stata quasi interamente bilanciata da utili sul portafoglio titoli (17,1mln) e dal miglioramento del flusso commissionale (da 4,3 a 5,9mln). I mutui immobiliari hanno registrato un incremento di erogato ed impieghi rispettivamente del 2,6% (da 819 a 840,3mln) e del 19,3% (da 2. 706,6 a 3. 227,9mln). La provvista retail ha superato i 6mld ed è affluita alla Capogruppo per la parte eccedente i fabbisogni caratteristici. Private Banking - La crisi dei mercati ha penalizzato il private banking in termini di minori commissioni (65,1mln contro 86,3mln) e di proventi di negoziazione (14,5mln contro 15mln): calano pertanto il margine di intermediazione di Cmb (82,1mln contro 92,1mln) e di Banca Esperia (da 41,6 a 25,9mln) che risente della maggior esposizione alle performance fees. L’apporto netto si riduce da 56,9 a 26,2mln dopo costi di struttura in aumento da 75 a 80,1mln e rettifiche sul portafoglio disponibile per la vendita per 7,5mln. Gli attivi gestiti/amministrati ammontano a 12,4mld (13,5mld a giugno 2008), di cui 8,1mld per la Compagnie (8,2mld) e 4,3mld per Banca Esperia (5,3mld). Nel periodo la partecipazione in Banca Esperia è salita dal 48,5% al 50% avendo rilevato, specularmente a Mediolanum, l’1,5% del capitale dal terzo socio uscente. Risultati della Capogruppo - L’esercizio chiude con un risultato netto di 20,8mln, in vistoso calo rispetto ai 622,6mln dello scorso anno, poiché sconta rettifiche di valore per oltre 550mln che riflettono l’andamento negativo del mercato mobiliare e dell´economia reale. I ricavi sono pressoché stabili (da 979,9 a 980mln): le crescite dell’utile da trading (da 55,3 a 227,5mln), del margine di interesse (+8,4%, da 246,7 a 267,5mln) e delle commissioni ed altri proventi (da 275,9 a 283,3mln) compensano la diminuzione dei dividendi su partecipazioni (27,5mln contro 187mln, confronta infra) e degli utili da cessione dei titoli disponibili per la vendita (da 171,8 a 157,1mln). L´aumento dei costi di struttura (+7,6%, da 254,9 a 274,3) riflette, da un lato, la crescita dimensionale (26 collaboratori in più, concentrati nelle sedi estere) e, dall’altro, il calo delle spese di funzionamento (scese da 94,9 a 88,1mln). Le rettifiche di valore riguardano per 134,9mln il portafoglio crediti, per 179,1mln gli investimenti azionari disponibili per la vendita con un fair value significativamente al di sotto del costo originario e per 236,8mln le partecipazioni allineate ai valori d’uso (in particolare Telco, Rcs Mediagroup e Pirelli & C. ). Pur in presenza di un risultato lordo in flessione, la prevalente indeducibilità fiscale delle predette svalutazioni ha determinato l´incremento del carico fiscale da 72,1 a 134mln. Da notare che i risultati non includono, in adesione ad un’interpretazione meramente formale dei criteri contabili, il dividendo distribuito dalle Assicurazioni Generali, ossia n. 7,3mln di azioni proprie assegnate a titolo gratuito ed accompagnate dal pagamento della ritenuta. Si tratta di 115,2mln che se contabilizzati avrebbero incrementato i dividendi su partecipazioni a 142,7mln, i ricavi a 1. 095,2mln e l’utile netto a 136mln. I principali aggregati patrimoniali mostrano l´incremento degli impieghi netti di tesoreria (da 8,8 a 13,1mld), delle partecipazioni (da 2,7 a 2,8mld, anche per effetto di riclassifiche di alcune partite dal portafoglio azioni disponibili per la vendita), degli investimenti obbligazionari disponibili per la vendita ed immobilizzati (da 1,9 a 4,3mld) e della provvista (da 33,7 a 40,2mld). Per contro diminuiscono le azioni disponibili per la vendita (da 1,6 a 1,2mld), principalmente per effetto delle riclassifiche e, lievemente, i finanziamenti (da 24,2 a 23,3mld). Rafforzamento patrimoniale Aumento gratuito ed emissione di warrant - Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, in luogo della distribuzione di un dividendo in contanti, l’assegnazione agli azionisti di: 1 azione gratuita ogni 20 azioni possedute; 1 warrant ogni azione posseduta prima dell’assegnazione gratuita. I warrant danno diritto a richiedere la sottoscrizione di azioni di nuova emissione in ragione di 1 azione nuova ogni 7 warrant posseduti al prezzo di € 9,0 a partire dal 1° gennaio 2010 ed entro il 18 marzo 2011. Nel caso di integrale esercizio, l’importo dell’operazione sarebbe di circa 1mld. L’operazione trova ragione: Nella volontà di remunerare gli azionisti attraverso l’assegnazione di un dividendo “in natura” (azione gratuita e warrant) in un esercizio nel quale per l’andamento reddituale e per esigenze di patrimonializzazione si è ritenuto di non proporre la distribuzione di dividendo in contanti; Nel notevole sviluppo dimensionale ed operativo del Gruppo: negli ultimi 4 anni l’attivo di bilancio è passato dai 32mld del 2005 ai 61mld del 2009 (+90%), i finanziamenti da 18mld a 35mld (+95%), il totale della raccolta da 24mld a 53mld (+120%) ed i ricavi da 1,2 a 1,8mld (+50%). Questa crescita è stata fronteggiata con ricorso ai mezzi propri e all’autofinanziamento: l’ultimo aumento di capitale di Mediobanca (complessivamente ca € 1mld tra azioni e warrant) risale infatti al 1998; Nell’opportunità di dotare il Gruppo delle risorse per sostenere le iniziative di sviluppo più di recente avviate, quali l’espansione dell’attività di corporate ed investment banking sulle piazze estere e di retail banking sul mercato domestico; Nel mutuato contesto finanziario internazionale che, per fronteggiare la crisi, ha richiesto cospicui rafforzamenti patrimoniali delle banche che hanno raggiunto la cifra di € 240mld in Europa (concentrati nel Regno Unito e in Germania) e circa 400mld di dollari negli Stati Uniti. In questo quadro, le autorità bancarie centrali hanno inoltre annunciato un innalzamento dal 2011 dei requisiti patrimoniali regolamentari delle banche; In sintesi, nell’obiettivo di mantenere Mediobanca nel novero delle banche più solide e capitalizzate del sistema, anche internazionale. In particolare il Consiglio ha deliberato di: Aumentare il capitale sociale in forma gratuita – a valere sulla delega ex art. 2443 c. C. Conferita dall’Assemblea dei Soci del 27 giugno 2007 - per un ammontare nominale pari ad € 20. 501. 391,50 con emissione di n. 41. 002. 783 azioni, godimento regolare, da assegnare agli azionisti in ragione di 1 nuova azione ogni 20 azioni in circolazione. L’aumento del capitale verrà effettuato mediante l’imputazione a capitale di un corrispondente importo tratto dalla Riserva sovrapprezzo azioni quale risultante dal bilancio d’esercizio chiuso al 30 giugno 2008. Mediobanca favorirà la sistemazione dei diritti di assegnazione frazionari relativi all’aumento; L’emissione di complessivi n. 803. 855. 665 warrant da assegnare in via gratuita agli azionisti in ragione di un warrant per ciascuna delle n. 803. 855. 665 azioni in circolazione diverse dalle azioni proprie e prima dell’assegnazione delle predette azioni gratuite. I warrant sono validi per richiedere la sottoscrizione, a partire dal 1 gennaio 2010 ed entro il 18 marzo 2011, di nuove azioni da emettere - a valere sulla delega ex art. 2443 c. C. Conferita dall’Assemblea dei Soci del 27 giugno 2007 — per massimi € 57. 418. 261,50, mediante emissione di massime n. 114. 836. 523 nuove azioni da nominali € 0,50 ciascuna, godimento regolare, da riservarsi al servizio dell’esercizio dei warrant, in ragione di n. 1 azione di nuova emissione per ogni n. 7 warrant esercitati al prezzo di € 9,0 (di cui € 8,50 a titolo di sovrapprezzo). Successivamente alla loro emissione sarà richiesta l’ammissione alla quotazione in Borsa dei warrant e pubblicato il relativo prospetto. E’ intenzione di dare esecuzione all’assegnazione gratuita delle azioni e dei warrant, subordinatamente all’espletamento di tutti gli adempimenti necessari, il 28 settembre 2009, data a partire dalla quale le azioni quoteranno “ex assegnazione”. Pertanto in pari data, il nuovo capitale sociale sottoscritto e versato sarà di € 430. 529. 224, rappresentato da n. 861. 058. 448 azioni da nominali € 0,50 cadauna. Le informazioni di cui agli artt. 34-ter 1° comma, lettera (l) e 57 1° comma, lettera (e) del Regolamento Emittenti sono contenute nel verbale della riunione del Consiglio di Amministrazione redatto ai sensi dell’art. 2443 c. C. Che sarà depositato presso la sede sociale, la Borsa Italiana nonché disponibile sul sito internet www. Mediobanca. It nei tempi previsti dalla normativa vigente. Politiche di remunerazione dei dipendenti - Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il documento relativo alle politiche di retribuzione dei dipendenti che verrà sottoposto all’approvazione della prossima Assemblea dei Soci predisposto in conformità alle “Disposizioni di Vigilanza in materia di Organizzazione e Governo Societario delle Banche” emanate dalla Banca d’Italia. Il testo sarà disponibile sul sito internet. Il Consiglio infine ha: Convocato l’Assemblea dei Soci il 28 ottobre 2009 (eventuale seconda convocazione il 29 ottobre) per l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2009 e delle politiche di remunerazione dei dipendenti; Valutato la sussistenza del requisito di indipendenza, come previsto dal Codice di Autodisciplina per le società quotate, per i Consiglieri Signori: Tarak Ben Ammar, Roberto Bertazzoni, Angelo Caso’, Fabrizio Palenzona e Marco Parlangeli; Approvato la Relazione annuale sul sistema di Corporate Governance e sull’adesione al Codice di autodisciplina delle società quotate che sarà allegata, come di consueto, al fascicolo di bilancio. . .  
   
   
IL PRESIDENTE LOMBARDIA FORMIGONI: "PER SUPERARE LA CRISI È NECESSARIO FARE SISTEMA"  
 
Milano, 21 settembre 2009 - "L´obiettivo di uscire dalla crisi è ancora da raggiungere e sappiamo che non esistono scorciatoie. Occorre, dunque, pensare e promuovere azioni concrete e condivise". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo alla presentazione del rapporto annuale dell´Osservatorio Economico di Fondazione Fiera Milano, illustrato il 21 settembre in occasione dell´apertura dell´anno fieristico a Rho-pero. "C´è bisogno di restare uniti e trasmettere messaggi chiari e forti ai mercati - ha aggiunto Formigoni - per ribadire la nostra posizione di leadership in innovazione, creatività, qualità e servizio. Occorre cioè fare sistema, che non significa uniformare, appiattire, mortificare le differenze o far rallentare chi può correre, ma dare ad ognuno la possibilità di valorizzare il proprio fattore trainante a beneficio di tutti". Dopo aver elogiato gli imprenditori lombardi per la capacità di reazione alla crisi internazionale, il presidente ha esortato il sistema bancario a "tornare ad avere fiducia in chi vuole intraprendere, sostenendo le iniziative capaci di generare sviluppo reale". Per quanto concerne le azioni svolte da Regione Lombardia, il presidente Formigoni ne ha ricordato la tempestività e la strategicità: 350 milioni di euro (Pacchetto anticrisi per le imprese) per il rafforzamento del sistema delle garanzie e del credito, cui si aggiungono i contributi messi a disposizione del sistema camerale, che mobiliteranno risorse per circa 3 miliardi di euro. Obiettivi prioritari l´innovazione, l´internazionalizzazione, la promozione del´attrattività del mercato lombardo e della formazione. "Vogliamo produrre una filiera di interventi - ha sottolineato il presidente - che unisca il percorso dalla ricerca all´impresa, valorizzando i risultati scientifici prodotti sul nostro territorio. A breve lanceremo la Dote Impresa per meglio coordinare, semplificare e sburocratizzare le diverse risorse comunitarie, nazionali, regionali e camerali, premiando le realtà più innovative e introducendo criteri i cui parametri siano in funzione della produttività e del merito". In questo scenario un ruolo di primaria importanza è quello svolto da Fiera Milano e dal sistema fieristico lombardo, uno "strumento al servizio dello sviluppo competitivo delle imprese - ha concluso Formigoni - una modalità insostituibile di accesso ai mercati e una straordinaria opportunità per promuovere e affermare i nostri marchi e prodotti". .  
   
   
FORMIGONI: "RILANCIARE LA LOMBARDIA COME REGIONE D´ARTE"  
 
Milano, 23 settembre 2009 - Bisogna che tutti imparino a guardare e valorizzare la Lombardia anche come regione d´arte, non solo come area dei primati economici, ricca com´è di 397 musei, 2. 153 biblioteche, 356 teatri e circa 100. 000 edifici di interesse storico-artistico. E lo sviluppo del settore del restauro - che l´Amministrazione regionale ha promosso in questi anni con decisione - è l´anello di congiunzione forte tra valori culturali e lavoro. Sono i concetti chiave su cui il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha svolto il suo intervento alla presentazione, ieri mattina, del progetto "Milano nei Cantieri dell´Arte" (iniziativa di promozione del patrimonio artistico che ha come protagonisti Assimpredil Ance, la Camera di Commercio di Milano, la Soprintendenza ai Beni architettonici e per il paesaggio della Lombardia Occidentale e la Diocesi di Milano). "Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni - ha sempre sostenuto l´integrazione tra le iniziative per la salvaguardia e il restauro del patrimonio culturale e le politiche di valorizzazione e fruizione pubblica dei beni recuperati". Solo alcuni esempi tra le iniziative più recenti: gli accordi di programma per il "Recupero edilizio e restauro conservativo dell´Abbazia di Chiaravalle", quello di "Villa Necchi Campiglio" a Milano (2008); nel 2009 saranno portati a compimento gli Accordi di Programma relativi al "Restauro e adeguamento funzionale dell´isolato di via Fanfulla a Lodi", al "Restauro del Cenobio Monastico di Morimondo". Contemporaneamente proseguiranno i lavori relativi agli Accordi per il recupero dell´Abbazia Benedettina a San Paolo d´Argon (Bergamo) e per il recupero del Castello di Voghera. D´altro canto "l´eccellenza imprenditoriale del restauro - ha detto ancora Formigoni - dà lustro a tutta la nostra Regione. E le enormi potenzialità del restauro diventano un capitale su cui investire per operare un´autentica valorizzazione del territorio nel suo complesso: imprenditoriale, di sviluppo tecnologico e di turismo consapevole". Si tratta non a caso di una visione al centro delle riflessioni che verranno approfondite nel corso della prima edizione del Forum mondiale Unesco 2009 (che si terrà alla Villa Reale di Monza dal 24 al 26 settembre) a cui la Regione partecipa in modo attivo. Il tema principe del Forum riguarda appunto la cultura come opportunità di sviluppo. Proprio l´Unesco ha recentemente iscritto le città lombarde di Mantova e Sabbioneta nell´elenco dei siti patrimonio mondiale dell´umanità. .  
   
   
LOMBARDIA/BELGIO. IL PRESIDENTE FORMIGONI: "COLLABORIAMO ANCHE PER L´EXPO"  
 
 Milano, 23 settembre 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme al delegato per i rapporti internazionali Robi Ronza, ha ricevuto ieri al Palazzo della Regione Francois Cornet d´Elzius, il nuovo console generale del Belgio a Milano. "Abbiamo affrontato - ha dichiarato Formigoni - temi di comune interesse come l´agricoltura, anche in prospettiva Expo 2015, e la cooperazione internazionale in Africa con la prospettiva di unire le nostre forze". Dall´incontro tra il presidente Formigoni e il console del Belgio è nata anche l´idea di una collaborazione tra Regione Lombardia, Governo centrale del Belgio e qualche Regione belga. .  
   
   
L´VIII CONFERENZA REGIONALE SULLA COOPERAZIONE DA OGGI, A SIENA, PALAZZO SQUARCIALUPI. GLI INTERVENTI E I TEMI DELLA PRIMA GIORNATA  
 
 Sienza, 23 settembre 2009 - Si apre oggi a Siena l´Viii conferenza regionale sulla cooperazione internazionale e la pace. I lavori, che si terranno a palazzo Squarcialupi, nella sala delle Balie, iniziano intorno alle 9,30 con il saluto del sindaco di Siena, Maurizio Cenni, quello del presidente della provincia, Simone Bezzini e di Rosanna Pugnalini per il Consiglio regionale della Toscana. E´ poi prevista la relazione introduttiva dell´assessore regionale alla cooperazione internazionale e alla pace, Massimo Toschi. Intorno alle 10 seguirà l´intervento dell´ex presidente del Consiglio, Romano Prodi. Parlerà poi l´assessore regionale alla salute, Enrico Rossi, che illustrerà la cooperazione sanitaria della Toscana. Sempre nella mattinata è previsto l´intervento del fondatore di Emergency, Gino Strada, che parlerà sul tema “cooperare nelle aree di conflitto”. Ancora in mattinata sarà presentata anche una valutazione dell´attività di cooperazione internazionale della Toscana realizzata dall´Università Bocconi di Milano. Poi, spazio alle testimonianze dei rappresentanti di alcuni fra i principali partner della Toscana, da Fondazione Mps a Unicoop Firenze alle associazioni e Ong. Prima della pausa pranzo è previsto anche un filmato sul progetto Intercampus e la sua illustrazione da parte del responsabile Massimo Moretti. Nel pomeriggio, dopo i contributi dei rappresentanti di vari enti locali e associazioni, le testimonianze di Ron Pundak, del Centro Peres per la pace di Tel Aviv, dell´Abbè Apollinaire Malu Malu, presidente della commissione elettorale indipendente della repubblica democratica del Congo, di Hassan Husseini, sindaco di Gerico in Palestina, di Malalai Joya, ex deputata Afghana e presidente dell´organizzazione per la promozione delle donne afghane. Ancora, nel pomeriggio, le testimoniznae di Antipas Mbusa Nyamwisi, Ministro per il decentramento della repubblica democratica del Congo, Ivan Jakovcic, presidente della Regione Istria, Clement Sawadogo, Ministro per il decentramento del Burkina Faso, Akmel Apa dell´Unido. Intonro alle 18 sono previste le conclusioni. .  
   
   
FINANZE FVG: TONDO, MOLTO SODDISFATTO PER ESITI INCONTRO GOVERNO  
 
Trieste, 23 settembre 2009 - Duecento milioni di euro saranno inseriti dal Governo nel disegno di legge Finanziaria per il 2010 a favore del Friuli Venezia Giulia avviando così l´adeguamento alla sentenza della Corte Costituzionale in merito al diritto della Regione alla compartecipazione ai versamenti Irpef da parte dei pensionati Inps residenti nel territorio regionale. "Sono molto soddisfatto perché, pur in una situazione critica della finanza pubblica, abbiamo ottenuto un risultato positivo sia sul piano delle risorse che delle procedure per dare attuazione ad un diritto costituzionalmente garantito della nostra Regione. Ora la strada è davvero aperta". Il presidente Renzo Tondo ha commentato così la conclusione di una intensa mattinata di incontri a Palazzo Chigi, assieme all´assessore alle Finanze Sandra Savino, in occasione ed a margine della presentazione della Finanziaria alle Regioni a Statuto speciale. Nell´incontro con i ministri dell´Economia Giulio Tremonti e per la Semplificazione Roberto Calderoli e, successivamente, con lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Tondo ha affermato di "comprendere le difficoltà della finanza pubblica e del governo impegnato a far uscire il Paese dalla crisi economica", ma ha sostenuto con forza "il dovere di dare corso a quanto riconosciuto dalla Corte costituzionale come diritto della autonomia speciale del Friuli Venezia Giulia". Oltre allo stanziamento di 200 milioni in Finanziaria, quindi, è stato trovato un accordo su come procedere per dare piena attuazione alla sentenza che riconosce il diritto del Friuli Venezia Giulia alla compartecipazione all´Irpef versata dai pensionati. Un tavolo paritetico lavorerà su questo argomento per dare compiuta attuazione al percorso avviato oggi. "Il risultato raggiunto, per nulla scontato nella situazione attuale - ha commentato l´assessore Savino - ha premiato l´approccio responsabile messo in campo in questi ultimi mesi di colloqui dal presidente Tondo e dalla Giunta regionale". .  
   
   
RIFORMA STATUTO REGIONE UMBRIA PER LA RIDUZIONE DEL NUMERO DI CONSIGLIERI E ASSESSORI REGIONALI.: PER LORENZETTI “VINCE LA BUONA POLITICA”  
 
Perugia, 23 settembre 2009 – “Ha vinto la ‘buona politica’, quella capace di operare a tutela e nel rispetto degli interessi generali dei cittadini, e quindi anche dello Stato”. E’ quanto affermato dalla Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, dopo il voto in Consiglio regionale con il quale è stata definitivamente approvata in Umbria la riforma dello Statuto per la riduzione del numero di consiglieri e assessori regionali. “Il voto di oggi – per Lorenzetti - è la dimostrazione di quel senso di responsabilità e ulteriore segnale di rigore che la politica deve saper assumere soprattutto in questi momenti così difficili per il Paese. Da anni abbiamo avviato un profondo processo di ammodernamento e semplificazione di tutta la pubblica amministrazione e la riforma dello Statuto va in questa direzione, senza cedere al facile populismo dei costi della politica. Riteniamo – ha proseguito - che per la nostra realtà un Consiglio regionale composto da trenta membri è adeguato a svolgere efficacemente la sua funzione di massima assemblea istituzionale regionale. Trova, così – ha concluso la Presidente, un significativo ‘sì’ l’iniziativa che io stessa avevo più volte auspicato, condivisa dalla coalizione di centrosinistra”. .  
   
   
PUGLIA: SBLOCCARE UN MILIARDO DI EURO PER COMPETITIVITÀ  
 
Bari, 23 settembre 2009 - Il Ministero dello Sviluppo Economico deve alla Puglia più di un miliardo di euro per il Pon Ricerca e Competitività. È questa la somma che spetta allaregione per la porzione “Competitività” del Programma Operativo Nazionale. Risorse fondamentali oggi più che mai per il sistema delle imprese sottoposto ai morsi della crisi globale. A denunciarlo è la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che ieri mattina ha incontrato i rettori delle Università pugliesi proprio per fare il punto sul Pon. “A giugno – ha spiegato la numero due di Vendola – il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha sbloccato 405 milioni che riguardano la sola ricerca, tuttavia mancano ancora all’appello oltre 1miliardo di euro per la Competitività” . Il Pon Ricerca e Competitività ha una dotazione di 6miliardi e 200milioni di euro destinati a Puglia, Calabria, Campania e Sicilia, regioni del cosiddetto obiettivo Convergenza. Di queste risorse il 23% è destinato alla Puglia. “Ma – ha denunciato Lorendana Capone – a tre mesi dallo sblocco della quota per la ricerca, brilla l’assenza del Ministero dello Sviluppo Economico al quale tocca mettere a disposizione l’altro miliardo di risorse destinate ad accrescere la competitività delle imprese”. Mentre la Regione Puglia – ha continuato la Vice Presidente – ha incrementato la propria manovra anticrisi che era già la più imponente l’Italia, arrivando a destinare alle aziende pugliesi più di 688milioni di euro per alimentare la fiducia nella ripresa economica, le risorse pubbliche nazionali sono sottoposte ad un inaridimento che sta danneggiando sempre più il sistema delle imprese. Se la Puglia potesse contare su questo miliardo e sugli oltre 3miliardi del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (il Fas), avrebbe a disposizione più di 4miliardi per uscire dalla crisi. Per questo sentiamo il dovere di denunciare con grande energia le tante assenze del Governo per la Puglia e per l’intero Mezzogiorno”. .  
   
   
FERRARA, VIA LIBERA ALL´INTESA PROVINCIALE DEL DUP DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE.  
 
 Ferrara, 23 settembre 2009  - "Puntare sull´innovazione, sulla ricerca e sulla qualità ambientale ci assegnerà un vantaggio competivo nelle sfide che ci attendono. E con la programmazione negoziata possiamo, avendo tutti assieme individuato le priorità di intevento, proiettare nel futuro la comunità regionale". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, a Ferrara, durante la sottoscrizione dell´intesa, per il territorio ferrarese nei prossimi anni, d´attuazione del Documento Unico di Programmazione (Dup) regionale. Il documento contiene il quadro generale degli investimenti infrastrutturali rivolti soprattutto all’innovazione nei settori dell’ambiente, della mobilità sostenibile, della innovazione e della ricerca industriale. Si è, infatti, concluso il percorso di concertazione tra la Regione Emilia-romagna, la Provincia di Ferrara, i Comuni ferraresi e le rappresentanze del mondo economico e sociale ferrarese. "Ferrara assolverà - ha aggiunto Errani - un ruolo strategico nella regione in quanto, oggi, esprime eccellenze frutto di un percorso che complessivamente ha fatto il suo territorio. Ora è il momento, però, di reinvestire quanto raccolto fino ad ora. E le azioni e gli interventi previsti dall´Intesa vanno nella direzione giusta". Il Dup, considerando anche le risorse che saranno attivate da parte degli Enti locali e dei privati potrà contare in tutto il territorio emiliano-romagnolo, fino al 2015, su circa 3 miliardi di euro, di cui 1,5 di Fondi comunitari, nazionali e regionali. Sul metodo della programamzione negoziata, il sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-romagna Alfredo Bertelli ha evidenziato che: "Questa Intesa non è la mera sommatoria di richieste ma il frutto di approfondite discussioni e di confronto con il Piano territoriale regionale, che delinea nel complesso le linee strategiche di sviluppo della nostra regione". Sono dieci gli obiettivi per il rilancio dello sviluppo economico emiliano - romagnolo e che sono declinati in circa 740 milioni di euro (comunitari, nazionali, regionali, locali e privati) per finanziare la realizzazione di progetti fino al 2015 sul territorio ferrarese. L´intesa nel territorio ferrarese. Ricerca, innovazione e saperi. Con la realizzazione del tecnopolo di Ferrara, l’infrastruttura del sapere per favorire la ricerca e il trasferimento tecnologico al sistema delle imprese (30 milioni di euro), si mettono le gambe all’obiettivo ricerca e innovazione. Quattro i laboratori che sorgeranno nel settore ambientale (Terra e Acquatech), delle scienze della vita e della salute (Stamina), della meccanica avanzata (Intermech-lav) e in quello dell’edilizia e costruzioni (Teknehub). Per la valorizzazione delle risorse umane, si stimano 25 milioni (dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale), come contributo all’aumento delle conoscenze e competenze dei lavoratori e per facilitare percorsi di carriera, mobilità e riqualificazione. Sostenibilità energetica ambientale nel sistema produttivo. Oltre 30 milioni saranno disponibili per sostenere la competitività del sistema produttivo , con investimenti finalizzati all’innovazione tecnologica di processo, e più di 20 milioni per dotare il territorio di nuove aree produttive ecologicamente attrezzate nei comuni di Ostellato, Codigoro, Argenta, Ferrara e Bondeno. Accessibilità al territorio. Particolarmente consistenti i finanziamenti (488 milioni) per il potenziamento infrastrutturale. Nell’ambito della cosiddetta “Cura del Ferro” che interesserà l’intera regione, troveranno attuazione i progetti di elettrificazione dei percorsi che collegano Ferrara con Parma, Bologna e Rimini. In ambito viario si darà il via alla Cispadana autostradale e al completamento della tangenziale Est fino al ponte di Polesella, mentre in quello fluviale partiranno i cantieri dell’Idrovia. Qualità della vita. Altri 6 milioni di euro finanzieranno nella provincia di Ferrara progetti nell’ambito del miglioramento della qualità della vita. Il terreno è quello del welfare, con politiche per la tutela e accoglienza dell’infanzia, dell’adolescenza e per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati, oltre a misure di contrasto alla povertà. Biodiversità, rischi naturali, difesa del suolo e della costa. Per la valorizzazione dell’ambiente oltre 75 milioni serviranno per mettere in sicurezza un territorio da sempre in equilibrio fra terra e acqua. Di particolare interesse i progetti che riguardano la valorizzazione dell’area del Parco del Delta del Po, l’asta del Po di Volano, di Primaro e del Po grande. Ambiente e cultura. Per una provincia la cui larga parte di territorio è compresa nel novero del Patrimonio Unesco, non poteva mancare una voce per la valorizzazione della propria ricchezza culturale e paesaggistica. Per l´ambiente e la cultura sono più di 30 milioni di euro sono previsti in particolare per incentivare il cosiddetto “Turismo lento”, con interventi alla Delizia Estense di Mesola, nell’area del Parco del Delta e nei Comuni di Codigoro, Comacchio, Goro, Mesola, Portomaggiore, Tresigallo e Voghiera. Valorizzazione delle aree ex Obiettivo 2. Nella precedente programmazione 2000 – 2006 praticamente tutto il territorio ferrarese risultava compreso nei finanziamenti dell’Obiettivo 2. Ora la valorizzazione delle aree ex Obiettivo 2, prevede 35 milioni di euro al fine di accelerare processi virtuosi innescati, ma non ancora del tutto consolidati. Strade, sicurezza idraulica, qualificazione del patrimonio produttivo, ambientale e culturale, ulteriori interventi di infrastrutturazione telematica, sono i principali campi di intervento. Qualità urbana. Alla città di Ferrara è rvolta la valorizzazione delle aree cittadine. Ulteriori 25 milioni di euro serviranno per il sistema delle piazze, delle vie turistico-commerciali, per la rinascimentale cinta muraria, per le aree monumentali, per la riqualificazione del complesso del S. Anna e per il sistema dell’accessibilità e dei parcheggi, nonché per la riqualificazione urbana finalizzata al soddisfacimento del bisogno di edilizia residenziale pubblica. .  
   
   
INCONTRO TRA REGIONE E COMUNE DI ANCONA ALL´INSEGNA DELLA PIENA COLLABORAZIONE ´ CONFERMATI GLI ACCORDI PER LA SANITA` ED ESPRESSA MASSIMA CONDIVISIONE SUL PERCORSO PER L´USCITA A OVEST.  
 
Ancona, 23 Settembre 2009 - Sanita`, uscita a ovest e porto, crisi economica, sicurezza, diritto allo studio e cultura. Questi gli argomenti principali affrontati ieri mattina nel corso del primo incontro istituzionale tra la giunta della Regione Marche presieduta dal presidente Gian Mario Spacca e la giunta del Comune di Ancona presieduta dal sindaco Fiorello Gramillano. ´E´ stato un incontro sereno, positivo e costruttivo ´ ha commentato Spacca al termine della riunione nel corso di una conferenza stampa ´ Quella del confronto con i Comuni e` per la Regione una prassi ormai consolidata. In questi anni abbiamo effettuato piu` di cento riunioni con le varie realta` locali marchigiane e questa collaborazione ha sempre dato ottimi risultati. In particolare riteniamo fondamentale la collaborazione con il Comune di Ancona, visto il ruolo di capoluogo che riveste non solo per gli anconetani ma per tutti i marchigiani´. Sulla stessa lunghezza d´onda il sindaco Gramillano:´ Abbiamo posto le basi di questo incontro ad agosto ´ ha detto - ed abbiamo proseguito i contatti nella massima collaborazione al fine di risolvere i problemi e di dare risposte alle esigenze della citta`. L´intenzione e` di insistere su questa strada in un confronto leale e proficuo che non si esaurira` certo in questo incontro, ma continuera` nel futuro´. Sanita´ ´ Sono stati confermati i Protocolli di Intesa gia` siglati per quanto riguarda gli aspetti logisti delle strutture sanitarie. Gli accordi saranno rispettati e velocizzati nella realizzazione dove possibile. L´intenzione e` di approvare un´unica variante urbanistica e procedere all´alienazione dei vecchi immobili e alla realizzazione dei nuovi. Per quanto riguarda il Lancisi, dei 5. 800 mq a disposizione il 10% sara` destinato ai servizi, 1. 250 mq alla realizzazione di appartamenti ad affitto agevolato e il resto a edifici residenziali. I lavori inizieranno gia` dal prossimo anno. Nell´area dell´ex Umberto I e` prevista la realizzazione di 70 posti residenziali per l´assistenza degli anziani che troveranno spazio negli edifici 1 e 2. Nell´edificio 1 verra` inoltre trasferito, entro tre anni al massimo, il Poliambulatorio di Viale della Vittoria e il punto di primo intervento che attualmente si trova all´Inrca della Montagnola. L´inrca infatti si trasferira` nella nuova Agenzia per la Terza Eta`, struttura all´avanguardia che sorgera` in un´area tra Ancona e Camerano e che sara` dotata di un pronto soccorso ospedaliero. Del Salesi verra` conservato il palazzo storico che con molta probabilita` diventera` un albergo a cinque stelle dotato di parcheggi. Il resto della struttura sara` destinato ad edifici residenziali. Le altre strutture della Regione di via Cialdini, piazza Stamira, via Don Gioia e via Alpi (l´ex Assam) saranno vendute per finanziare i nuovi progetti (nuova Inrca). Il presidente Spacca ha inoltre annunciato uno stanziamento di 100 milioni di euro per la riqualificazione, l´ammodernamento e la manutenzione degli impianti delle strutture sanitarie con particolare riguardo agli Ospedali Riuniti di Ancona. Uscita A Ovest e Porto ´ In seguito alla seduta del Comitato tecnico con l´Anas ieri a Roma, si e` verificata una sostanziale convergenza sulle incongruenze emerse dal progetto che sono state rimosse. Il sindaco Gramillano ha espresso la sua soddisfazione per il ´giusto ritmo assunto dal progetto´. Il prossimo 8 ottobre si concluderanno i lavori del Comitato tecnico cosi` da consentire alla Regione di presentarsi al Cipe con un progetto condiviso e di piena fattibilita` tecnica. Pieno accordo anche sul futuro del porto nell´ambito di un progetto complessivo che prevede il recupero di spazi per le attivita` portuali e la realizzazione del waterfront, riguardo al cui progetto c´e` pieno accordo con l´autorita` portuale. Spacca e Gramillano inoltre, all´unisono, hanno rivolto un richiamo alla responsabilita` da parte del governo nazionale in relazione al fenomeno dell´immigrazione clandestina nel porto di Ancona che pesa molto in termini di costi sociali per i minori abbandonati (3,2 milioni di euro l´anno impegnati dal Comune di Ancona di cui 800mila euro stanziati dalla Regione). Crisi Occupazionale ´ Spacca nel confermare le risorse in termini di ammortizzatori e contratti sociali, ha auspicato il sostegno del Governo nazionale nei progetti presentati dalla Regione per la creazione di nuova imprenditorialita` e per la diversificazione economica. ´Purtroppo ´ ha affermato il presidente della Regione ´ finora non abbiamo avuto risposta sugli Accordi di programma per la Vallesina, il Piceno e la Domotica. Se la situazione non cambiera` andremo avanti con le nostre risorse, anche se l´impatto sara` minore e dovremo fare delle scelte in base all´evoluzione della crisi´. Gramillano ha relazionato sull´esito dell´incontro di ieri alla Aethra nel corso del quale e` stato confermato amministratore delegato Marco Viezzoli ed e` ripartita l´attivita` di ricerca di acquirenti per l´azienda. Diritto Allo Studio ´ La Regione ha reperito 1,6 milioni di euro dal Fas e si sta valutando insieme al Comune e la Provincia la possibilita` di eventuali integrazioni per la realizzazione di nuovi collegi universitari. Congresso Eucaristico ´ Sara` l´evento principale del 2011 visto che con tutta probabilita` sara` presenta anche il Papa. E´ stimato l´arrivo di circa 500mila persone. Regione e Comune insieme alla Protezione civile e al Comitato nazionale collaboreranno per valorizzare e presentare al meglio Ancona e il suo territorio. Cultura ´ Il Teatro Stabile dovra` avere una valenza regionale e produrre per la rete dei teatri marchigiani. A conferma di questo impegno la Regione ha designato l´assessore alla cultura Solazzi come membro del cda dell´ente. La Mole invece verra` sempre piu` valorizzata in un´ottica strategica adriatica e sara` punto di riferimento nel network dei musei dell´Adriatico. Confermato l´impegno negli anni futuri per la realizzazione del festival Adriatico Ionico. .  
   
   
RONDE E NUCLEARE: REGIONE UMBRIA RICORRE A CORTE COSTITUZIONALE  
 
Perugia, 23 settembre 2009 - Doppio ricorso della Regione Umbria alla Corte Costituzionale contro le norme che disciplinano l’istituzione delle cosiddette ronde (Legge 94/2009 – Disposizioni in materia di sicurezza pubblica) e contro la legge per la localizzazione di nuovi impianti nucleari (Legge 99/2009). Lo ha deciso l’altro ieri la Giunta regionale, che ha definito entrambe le norme lesive delle competenze regionali (artt. 117, 118 Cost) e del principio di leale collaborazione, oltretutto in materie che sono di particolare rilevanza per i cittadini e per l’intera comunità regionale. Oggetto dell’impugnativa della Legge nazionale sulla sicurezza pubblica, sopra indicata, sono i commi 40,41,42 e 43 dell’art. 3. Tra questi la parte che comprende nelle attività soggette a disciplina esclusivamente statale materie di competenza regionale, quali la sicurezza urbana e le situazioni di disagio sociale e l’obbligo d’iscrizione nell’elenco tenuto dai Prefetti anche di associazioni che svolgono attività correlate con la sicurezza urbana ed il disagio sociale, ma non relative alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza. Altro punto di “contestazione” l’obbligo per i Sindaci di utilizzare prioritariamente associazioni costituite tra appartenenti in congedo delle Forze dell’Ordine, delle Forze armate e di altri Corpi dello Stato per compiti diversi da quelli di segnalare circostanze rilevanti ai fini dell’ordine pubblico e sicurezza. Ritenuta incostituzionale anche la parte della norma che affida al Ministro dell’Interno il compito di determinare, con Decreto, gli ambiti operativi delle disposizioni (commi 40 e 41), i requisiti per l’iscrizione nell’elenco e le modalità di tenuta dei relativi elenchi, anche su materie di competenza regionale quali la sicurezza urbana e le situazioni di disagio sociale. Impugnata inoltre la parte in cui non si prevede alcun ruolo delle Regioni nella procedura di iscrizione e nel monitoraggio della permanenza dei requisiti in capo alle associazioni ed ai loro membri, nonostante che tali associazioni operino in materie di competenza regionale. E’ censurata infine la mancata istituzione di meccanismi di coordinamento tra Governo e Regione, in particolare senza prevedere l’intesa nell’ambito della Conferenza Stato-regioni o della Conferenza Unificata. Relativamente alla legge che disciplina la costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica nucleare, la Giunta regionale contesta, tra l’altro, gli articoli 25 e 26 che non prevedono una “intesa vincolante” fra Stato e Regioni per la realizzazione di impianti, ma semplicemente un parere in sede di Conferenza Unificata sulla base di una autorizzazione unica rilasciata dal Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con quelli di Ambiente e Infrastrutture. In ciò ledendo – secondo l’esecutivo - il ruolo della Regione e le competenze in materia di tutela del territorio, dell’ambiente e di autonomia degli Enti locali. .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI, SODDISFAZIONE PER VOTO ZONA FRANCA IL PRESIDENTE: MISURE AGGIUNTIVE PER AREE DI CRISI  
 
L´aquila, 23 settembre 2009 - Il Consiglio regionale abruzzese ha individuato ieri "nell´area all´interno del comune dell´Aquila" la Zona Franca Urbana. L´orientamento del Consiglio regionale è stato approvato all´unanimità nella seduta straordinaria che si è svolta nel pomeriggio all´Aquila. "Ciò non toglie - ha commentato il Presidente Gianni Chiodi - che su altre zone dove esiste un indice di sofferenza economico si debba intervenire con politiche di sviluppo mirate. In questo senso esiste già un accordo con il ministero delle Infrastrutture per una dotazione finanziaria di sei miliardi di euro da spendere nei prossimi 10-15 anni e con il ministero dello Sviluppo economico per un miliardo di euro per quanto riguarda le politiche di sviluppo industriale. Stiamo, quindi, lavorando per mettere in atto iniziative in grado di risollevare l´economia regionale profondamente minata dai tremendi danni causati dal sisma. E´ evidente che il momento è molto difficile e molto dipende dall´andamento dell´economia nazionale e internazionale". La zona Franca urbana, una delle previsioni contenute già nel decreto sulla ricostruzione, è un provvedimento straordinario che dovrà riconoscere il Parlamento Europeo dopo aver valutato la proposta fatta dal Governo congiuntamente alla Regione Abruzzo. Per ottenere il provvedimento è necessario modularsi in base a precisi parametri. Prospettare un´estensione a dismisura della zona da perimetrale espone la proposta a sicura bocciatura. "Senza considerare,- ha aggiunto Chiodi - che il provvedimento straordinario va adottato per la zona che ha realmente subito i danni del terremoto e non si capirebbero le ragioni se lo stesso riguardasse un territorio dove non ci sono stati effetti prodotti dal sisma". .  
   
   
REGIONE. L´EMILIA-ROMAGNA RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE CONTRO LE NORME SULLE RONDE  
 
 Bologna, 23 settembre 2009 - – La Regione Emilia-romagna farà ricorso alla Corte costituzionale contro l’articolo della legge sulla sicurezza pubblica (n. 94 del 2009) che disciplina le cosiddette ronde. “Il nostro fine è assicurare chiarezza nelle competenze, senza sovrapposizioni e confusione in una materia così delicata, come la sicurezza, che riguarda un diritto fondamentale di tutti i cittadini”, ha spiegato il presidente della Regione Vasco Errani. Due i nodi su cui si basa il ricorso alla Consulta, con cui l’Emilia-romagna chiede la cancellazione di 4 commi dell’articolo 3 della legge 94 (quelli dal 40 al 43) per violazione dell’articolo 117 della Costituzione. In primo luogo, si sostiene che la sicurezza urbana non coincide con l’ordine pubblico. Quest’ultimo è, infatti, di competenza esclusiva dello Stato, mentre la prima è oggetto di leggi regionali già da dieci anni. In secondo luogo, la polizia amministrativa locale è materia di competenza esclusiva delle Regioni. Già undici sono le Regioni italiane che hanno fatto la scelta di regolamentare la sicurezza urbana e la polizia amministrativa con proprie leggi, fra di esse l’Emilia-romagna che nel 2003 ha approvato la legge 24 (“Disciplina delle polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza”). Il ricorso La Regione sostiene, innanzitutto, l’illegittimità del comma che prevede che ci possa avvalere, previa intesa con il prefetto, della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle Forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale (art. 3 comma 40). L’incostituzionalità riguarda il mancato riconoscimento del ruolo delle Regioni e la violazione della competenza regionale in materia di polizia amministrativa locale e sicurezza urbana. Il ricorso chiede poi la pronuncia di illegittimità costituzionale anche per i commi che regolamentano altri aspetti concreti (41-43): dall’obbligo di iscrizione nei registri del prefetto all’obbligo dei sindaci di avvalersi in via prioritaria di ex appartenenti alle forze dell’ordine. L’ultimo punto del ricorso riguarda la violazione del principio di leale collaborazione e del dovere, anche questo dettato dalla Costituzione, di prevedere forme di coordinamento tra Stato e Regioni su tali materie. .  
   
   
IL 30 SETTEMBRE AD ESTE L´ASSEMBLEA STRAORDINARIA CONGRESSUALE DI ANCIVENETO NELL´OCCASIONE VERRÀ ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE E IL CONSIGLIO REGIONALE  
 
Rubano (Pd), 23 settembre 209 - “Dai Decreti Stammati al patto di stabilità”. La 14esima assemblea straordinaria congressuale di Anciveneto, in programma mercoledì 30 settembre dalle 14. 30 all´Accademia dell´Artigianato Artistico di Este (Pd) (via Francesconi 2) ripercorrerà gli ultimi cinque anni di attività. Nell´occasione si terrà anche l´elezione del nuovo Presidente e del Consiglio Regionale. Interverranno Giancarlo Piva, sindaco di Este, l´on. Carlo Fracanzani, sottosegretario emerito al Tesoro, Franco Silvestrin, assessore regionale agli Enti Locali e Vanni Mengotto, Presidente uscente di Anciveneto. “Presenteremo i risultati dei nostri lavori sottolinea lo stesso Mengotto -; grazie all´attività svolta dall´Associazione i nostri Comuni sono riusciti a portare a casa negli ultimi cinque anni circa 60 milioni di euro. Ci riuniremo anche per decidere che misure adottare in merito ai vincoli imposti dal patto di stabilità: le risorse ci sono, ma non possiamo spenderle. Si tratta di una situazione assurda, soprattutto in questo contesto di crisi economica”. .  
   
   
CREDITO IN ABRUZZO: PRESENTA NUOVA LEGGE SU CONFIDI UNA RIFORMA ATTESA CHE RIMETTE ORDINE A CREDITO E FINANZA  
 
Pescara, 23 settembre 2009 - Operatività intersettoriale, funzionamento su base territoriale regionale, promozione dei processi di fusione ed aggregazione, fissazione di requisiti minimi imprescindibili per accedere ai benefici di legge. Sono questi alcuni dei capisaldi del disegno di legge regionale "Nuova legge organica in materia di Confidi" che il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, ha presentato, ieri mattina, a Pescara, nella sede della Regione, nel corso di una conferenza stampa. "Questa legge di riforma, che è stata approvata ieri in Giunta e che ora andrà in Commissione prima del definitivo disco verde in Consiglio regionale - afferma Castiglione - ha la finalità di rimettere ordine all´interno dei settori del credito e della finanza e ritengo che guardi al futuro delle nuove generazioni. Del resto, nel mondo produttivo regionale era molto avvertita l´esigenza di accorpamento dei Confidi al fine di superare le forti difficoltà nell´accesso la credito per le piccole e medie imprese. In ogni caso, - ha assicurato il vice presidente della Regione - tale riforma, che sta riscuotendo parecchi consensi anche se è impossibile mettere tutti d´accordo, non inciderà sulle leggi di settore come, ad esempio, quelle sull´artigianato". Il provvedimento si inquadra, quindi, in uno scenario che vede gli istituti bancari rendere sempre più difficoltosa l´erogazione del credito a favore delle imprese. Per cui, si è reso necessario garantire una operatività intersettoriale dei Confidi che presteranno l´attività di garanzia collettiva dei fidi in favore delle micro, piccole e medie imprese socie o consorziate, ivi compresi i liberi professionisti, dei vari settori produttivi, e cioè industria, commercio, turismo e servizi, artigianato e agricoltura. Inoltre, i Confidi presteranno l´attività loro propria in favore delle imprese socie o consorziate, ivi compresi i liberi professionisti, operanti sull´intero territorio abruzzese e non più solo su base territoriale. Un altro obiettivo è quello della riduzione del numero di Confidi (ora ben 78) affinchè acquisiscano maggiori dimensioni e conseguano determinati requisiti, soprattutto patrimoniali, intesi al rafforzamento della loro solidità patrimoniale. I requisiti minimi imprescindibili per accedere ai benefici di legge sono quelli di avere un patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili, di 6 milioni di euro e di avere avuto nell´esercizio precedente un volume di operazioni di credito garantite, attestate dalle banche, pari ad almeno 10 milioni di euro, ai fini di una più efficace ed efficiente utilizzazione delle risorse pubbliche. La fissazione dei requisiti minimi imprescindibili è, ovviamente, intesa a promuovere i processi di aggregazione dei Confidi. Per di più, è prevista la possibilità che la Giunta Regionale possa annualmente individuare i settori prioritari nella concessione dei contributi in conto interessi, stabilendo, altresì, le quote da destinare ai settori stessi. I confidi, che non siano in possesso dei requisiti minimi possono usufruire dei contributi in conto interessi per il solo esercizio finanziario 2010, non dei contributi per i fondi rischi. Se si adeguano ai requisiti possono usufruire nel 2011 dei benefici di legge, ivi compresi fondi rischi, ovviamente in base alle griglie di merito. Se non si adeguano ai requisiti minimi nel periodo limitato di transizione dal vecchio al nuovo regime, nel 2011 non possono fruire neanche dei contributi in conto interessi. Verranno stabilite delle griglie di merito per la fissazione di parametri di commisurazione dei contributi per incremento dei fondi rischi e viene definito l´obbligo per i Confidi di tenere una contabilità separata sia per l´attività di prestazione delle garanzie esercitata utilizzando i contributi regionali, sia per l´erogazione dei fondi per i contributi in conto interessi, per ciascuna categoria agevolata, ai fini del controllo della corretta utilizzazione dei contributi regionali. Infine, viene prevista la possibilità di istituire un fondo di garanzia regionale, ai fini della prestazione di cogaranzie e di controgaranzie. "Auspico al più presto - ha sottolineato Castiglione - anche una riforma della Fira, la finanziaria regionale, non appena verrà nominato il nuovo Consiglio di amministrazione dell´ente. Riforma altrettanto necessaria - ha concluso l´assessore - che, una volta portata a compimento, finirà per svolgere un´azione di cogaranzia rispetto ai Confidi che, ovviamente, rispetteranno le regole". . .  
   
   
RETE DEGLI OSSERVATORI REGIONALI DEL COMMERCIO, APPUNTAMENTO VENERDÌ 25 SETTEMBRE A RIMINI  
 
Bologna, 23 settembre 2009 - – “Costruiamo la rete degli Osservatori regionali del commercio”. E’ il titolo dell’iniziativa, in programma venerdì 25 settembre a Rimini, organizzato dall’assessorato al Turismo e Commercio della Regione Emilia-romagna in collaborazione con il Coordinamento delle Regioni in materia di commercio. Obiettivo della giornata - sulla base del confronto tra alcune iniziative avviate dalle Regioni per la rilevazione della rete distributiva - è definire confini, contesti e ambiti di rilevazione omogenei che consentano a operatori pubblici e privati del settore di avere a disposizione informazioni utili a valutare l’efficacia delle politiche e individuare misure di sostegno. L’appuntamento è al Grand Hotel di Rimini, a partire dalle 9. 30; concluderà la prima parte dedicata agli Osservatori regionali del Commercio (cui partecipano diverse Regioni) l’assessore Guido Pasi. In allegato, il programma dell’iniziativa. .  
   
   
IL DESIGN PER USCIRE DALLA CRISI, PRESENTATO IL PROGETTO "DEA" L´INIZIATIVA DI CEII, PROVINCIA DI TRENTO E POLITECNICO DI MILANO PER LE IMPRESE ARTIGIANE  
 
Trento, 23 settembre 2009 - Dalla crisi - che, ormai sono in molti a dirlo, sembra ci stiamo lasciando alle spalle - le imprese possono uscire più velocemente e più forti se i loro prodotti sono "creativi". Ci crede fortemente il Ceii Trentino che, con il patrocinio dell´assessorato all´Industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento e la collaborazione del Politecnico di Milano, ha lanciato, tra i primi in Italia, il progetto Dea - Design e Artigianato. Cinque aziende artigiane locali avranno la possibilità, nei prossimi mesi, di affidare le proprie idee ed i loro prodotti ad altrettanti designer selezionati a livello nazionale. Ieri, nella sala stampa della Provincia, la presentazione dell´iniziativa. "Gli incentivi pubblici a sostegno della domanda, per quanto robusti - ha affermato l´assessore Alessandro Olivi - da soli non bastano, e compito della politica di sostegno pubblico alle imprese è anche quella di favorire l´innovazione e individuare nuove traiettorie di sviluppo. Il design è un´opzione strategica ed il progetto Dea non è una iniziativa di nicchia ma un´opportunità importante per tutte le imprese del Trentino. La nuova iniziativa del Ceii, che segue di poche settimane il lancio del secondo bando del progetto Triz - che si occupa di approccio multisettoriale al tema dell´innovazione nella piccola impresa artigiana - tocca un aspetto particolare del problema della qualità nella produzione artigiana, quello di conferire ai beni e servizi delle piccole imprese elegenza e attrattività, originalità, personalizzazione, creatività. Tutte qualità, a ben vedere, che sono tipiche dell´opera di un artigiano. Il problema qual è? Quello di non riuscire a comunicarlo nel modo più efficace sul mercato, trasformando in business ciò che spesso rimane un´idea. "Il design non è solo questione di forma - ha ancora affermato l´assessore Olivi - ma può diventare la leva strategica dell´innovazione. Avvicinare il design all´artigianato significa infatti promuovere l´utilizzo di nuovi materiali o la combinazione originale di materiali diversi, la qualificazione del prodotto e lo sviluppo di nuovi prodotti. Il progetto Dea, oltretto, ha un importante valore simbolico perchè consente di utilizzare la competenza del Politecnico di Milano per aiutare le nostre piccole imprese ad affrontare la globalizzazione". Capita talvolta di sentir dire che le imprese artigiane non siano, generalmente, aperte all´innovazione. E´ quanto smentisce con forza Roberto De Laurentis, il presidente dell´Associazione Artigiani e Piccole imprese del Trentino: "Parliamo di innovazione da molto tempo nelle nostre aziende, che rappresentano un presidio fortissimo del territorio e che nel territorio sanno adattarsi alle difficoltà, ecco perché è minore l’impatto che la crisi ha avuto su di esse. Le nostre sono strutture che non sono fatte dai capitali ma dagli uomini e dal lavoro che esalta le capacità dell’individuo, imprese che si muovono tra etica ed estetica. Il mondo dell’artigianato è in realtà più pronto, rispetto a quello industriale, alle innovazioni". "In Italia - ha poi affermato Venanzio Arquilla del dipartimento Indaco del Politecnico di Milano, consulente scientifico del progetto Dea - non è che non si faccia innovazione, non si riesce a misurarla. Si tratta di un´innovazione sia di prodotto che di processo, per leggere la quale è necessario che l’università vada sul territorio. Le imprese hanno difficoltà a comunicare ciò che fanno. Abbiamo voluto costruire un modello replicabile di rapporto tra università e imprese. Uno dei problemi è che questi progetti sono interessanti e utili ad avviare le imprese, ma poi occorre dare ad essi continuità, Lo stimolo che intendiamo dare è quello di verificare i risultati e poi intervenire per far sì che questi risultati possano radicarsi nel tempo. La Provincia autonoma di Trento è tra le prime in Italia a puntare sul design per le piccole imprese, e queste ultime devono capire il valore del design, un valore che va al di là del prodotto". Ad illustrare le tappe di Dea è stata Barbara De Boni, responsabile per il Ceii del progetto. Le aziende trentine vincitrici, selezionate tra le 27 che hanno presentato domanda e che potranno avvalersi gratuitamente della consulenza di un designer, sono la Gianmoena Marmi di Panchià di Fiemme (che svilupperà una linea di pavimenti in pietra trentina), la Santoni Vetri di Arco (nuova linea di specchi con forme "curiose" per il settore alberghiero), la Rustiklegno di Taio (sistema modulare legato alla naturalità), la Macelleria Dagostin Vittorino di Varena (immagine dell´azienda che comunichi i propri valori di qualità e prodotto) e il Gruppo Futurista di Rovereto, cinque diverse aziende artigiane che intendono ideare e promuovere linee di prodotto inerenti al tema del futurismo di Fortunato Depero. E i designer? La commissione tecnica del progetto Dea ne ha scelti cinque, uno per ogni azienda, tra i 106, di tutta italia (la metà dei quali dell´area milanese), che hanno inviato il proprio curriculum. Tra loro anche un architetto-designer trentino, Mirko Franzoso di Cles, al quale è stato affidato il progetto della ditta Gianmoena Marmi. .  
   
   
INDUSTRIA E COMMERCIO CRESCONO IN FVG  
 
Trieste, 23 settembre 2009 - L´occupazione in Friuli Venezia Giulia cresce di 5 mila unità nell´industria e di 4 mila nel commercio. Il dato, riferito al secondo trimestre 2009 e comunicato dall´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, è in netta controtendenza rispetto alla diminuzione di 26 mila addetti nel terziario (-7,4 p. C. , da 348 mila a 322 mila), dei quali 16 mila dipendenti e 10 mila indipendenti, e di 2 mila nell´agricoltura e nell´edilizia. Nel dettaglio, il valore positivo dell´industria è determinato in prevalenza da lavoratori indipendenti (4 mila contro mille), mentre quello del commercio è frutto di un aumento di dipendenti (+6 mila) e di una parallela contrazione di autonomi (-2 mila). Disoccupati, +23 Per Cento - Più lineare, commenta Rosolen, è invece l´andamento complessivo della disoccupazione che, aumentando di 6 mila unità (da 24 a 30 mila, +23 p. C. Rispetto al 30,9 del Nordest), ricalca la tendenza del primo trimestre di quest´anno e conferma le previsioni degli operatori del lavoro. Lavoratori, -21 Mila - Rispetto allo stesso periodo del 2008, l´estremo Nordest registra così un calo di 21 mila lavoratori (-3,9 p. C. ), attestandosi sulle 506 mila unità rispetto alle 527 mila del secondo trimestre 2008 ed alle 513 mila del primo trimestre 2009 (-1,3 p. C. ). Occupati, Tiene Il Nordest - A livello nazionale, invece, gli occupati sono 23. 203 mila, in discesa su base annua dell´1,6 per cento (-378 mila unità) contro lo 0,8 per cento riferito al solo Nordest. Flessione Piu´ Maschile - La flessione del Friuli Venezia Giulia, sottolinea Rosolen, ha colpito soprattutto l´occupazione maschile (-5,2 p. C. Pari a 16 mila unità), mentre quella femminile subisce una perdita contenuta a 5 mila unità (-2,1 p. C. ). Tasso Attivita´, Fvg Scende - Dall´analisi di ulteriori dati emerge che, sempre nel secondo trimestre 2009, il tasso di attività riferito alla popolazione in età lavorativa è in Italia del 62,6 per cento (-0,9 rispetto 2008), nel Nordest del 70,2 per cento (-0,2) ed in Friuli Venezia Giulia del 67 per cento (-2,1). Tasso Occupazione, Male Il Fvg - Monitorando la popolazione tra i 15 ed i 64 anni, il tasso di occupazione è del 57,9 per cento in Italia (-1,3), del 67 per cento nel Nordest (-0,9) e del 63,2 per cento nella nostra regione (-2,8). Tasso Disoccupazione, Fvg A 5,6 P. C. - Praticamente scontato l´aumento globale del tasso di disoccupazione che passa in Italia dal 6,7 per cento del secondo trimestre 2008 al 7,4 per cento del 2009. Ancora più evidente il gap nel Nordest (da 3,5 a 4,5 p. C. ) e in Friuli Venezia Giulia (da 4,4 a 5,6 p. C. ). .  
   
   
BENE L´OCCUPAZIONE NEL SECONDO TRIMESTRE 2009 I DATI DEL SERVIZIO STATISTICA DELLA PROVINCIA DI TRENTO ATTESTANO LA DISOCCUPAZIONE AL 2,9%  
 
Trento, 23 settembre 2009 - Sono disponibili i dati sulle forze lavoro relativi al secondo trimestre 2009 (da aprile a giugno 2009). Per la provincia di Trento si rileva una situazione che, nonostante la crisi economica, si è mantenuta positiva con l’occupazione in crescita e la disoccupazione in calo rispetto sia al primo trimestre del 2009 che al secondo trimestre del 2008, in controtendenza rispetto al contesto nazionale e alla ripartizione del Nord-est. A livello nazionale, nel 2° trimestre 2009 l´offerta di lavoro registra, rispetto allo stesso periodo del 2008, una riduzione dell´1,0% (-241. 000 unità). Il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende dal 59,2% del 2° trimestre 2008 all´attuale 57,9%. Il numero delle persone in cerca di occupazione sale invece a 1. 841. 000 unità (+137. 000 unità, pari al +8,1% rispetto al 2° trimestre 2008). Il tasso di disoccupazione aumenta, passando dal 6,7% del secondo trimestre 2008 all´attuale 7,4%. A livello locale la situazione appare decisamente migliore rispetto sia al contesto nazionale che alla ripartizione del Nord-est, dove tutti gli indicatori del mercato del lavoro segnalano un marcato peggioramento. In Trentino continuano a crescere, infatti, le forze di lavoro, passate da 236. 000 a 239. 000 (+1,2%) tra il 2° trimestre 2008 ed il 2° trimestre del 2009, soprattutto per quanto riguarda la componente femminile. La domanda di lavoro è stata in grado di assorbire tutto questo incremento dell’offerta e grazie ad un aumento dell’occupazione di circa 3. 000 unità il numero dei disoccupati è rimasto stabile sul livello del 2° trimestre 2008 (circa 7. 000 unità), pari ad oltre 2. 000 disoccupati in meno rispetto al 1° trimestre 2009. Per effetto dell’aumento dell’occupazione e della stabilità del numero dei disoccupati, il tasso di disoccupazione è sceso al 2,9%, rispetto al 3,0% del 2° trimestre 2008 e al 3,9% del 1° trimestre 2009. Nello stesso periodo nella ripartizione del Nord-est il tasso di disoccupazione è cresciuto dal 3,5% al 4,5%. Nonostante l’attuale fase congiunturale, in leggera crescita sono risultati anche il tasso di attività, passato negli ultimi 12 mesi dal 69,3% al 69,4%, ed il tasso di occupazione (dal 67,2% del 2° trimestre 2008 al 67,3% del 2° trimestre 2009). Per entrambi i tassi il contributo alla crescita arriva dalla componente femminile. A livello della ripartizione del Nord-est, invece, diminuisce sia il tasso di attività che il tasso di occupazione. Scomponendo l’analisi per settore, si rilevano oltre 9 mila occupati in agricoltura, 60 mila nell’industria (in flessione rispetto al 2° trimestre 2008) e 163 mila nei servizi. .  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: NESSUN RITARDO IMPUTABILE ALLA REGIONE UMBRIA  
 
Perugia, 23 settembre 2009 - “Parlare di ritardi da parte della Regione Umbria è a dir poco fuori luogo”. Lo sostiene l’assessore regionale al lavoro, Maria Prodi, in riferimento alle questioni relative ai presunti ritardi nelle erogazioni ai lavoratori della cassa integrazione in deroga. L’iter procedurale – ricorda Prodi - risponde ad una normativa nazionale che ha passaggi obbligati in cui sono coinvolti Regione, Ufficio Regionale del lavoro e Inps e che quindi non possono essere eliminati dalla Regione. “Dati alla mano”, l’assessore ricorda che nel lasso di tempo che va dal (23/03/2009) giorno in cui è stato siglato l’accordo con le parti sociali al 29 di luglio 2009 la Regione Umbria ha esaminato 768 domande di aziende che chiedevano l’esame congiunto per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, vale a dire quasi la totalità delle domande pervenute. La pausa estiva ha prodotto qualche decina di domande in attesa di esame, che sono attualmente in corso di svolgimento. Inoltre la Direzione Regione del Lavoro ha emanato oltre 730 decreti autorizzatori che ad oggi sono già a conoscenza dell’Inps. Recentemente – ha aggiunto l’assessore - in Ix Commissione (Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza delle Regioni e Province Autonome), tutte le Regioni presenti hanno lamentato i ritardi dell’Inps nella comunicazione dei dati e nella erogazione dei fondi ed hanno richiesto al Governo di garantire maggiore celerità. L’umbria ha comunque lavorato per rafforzare la collaborazione con le altre istituzioni coinvolte nei procedimenti per la cassa in deroga sulla base di regolari concertazioni e per ridurre le difficoltà. Effettuati gli esami congiunti presso gli uffici regionali con i datoriali e i sindacati, a seguito dei quali l’Ufficio Regionale del Lavoro emette i relativi decreti, le singole aziende – spiega Prodi - sono in grado di rivolgersi all’Inps per ottenere i benefici della Cassa, ma non tutte lo fanno e magari non in tempi brevi. Quando lo fanno non danno notizia in Regione cui, pertanto, non è dato avere dati immediati né riferimento a nominativi aziendali. E’ l’Inps regionale che fornisce periodicamente, e solo su richiesta, i dati all’istituzione regionale. “L’attenzione della Regione al problema, assicura infine Prodi, è quotidiana e costante. Come Regione, nelle competenti sedi istituzionali, continueremo a chiedere al Governo di intervenire per assicurare maggior celerità da parte dell’Inps nella definizione delle pratiche di erogazione”. .  
   
   
INIZIATIVE ANTICRISI: DALLA REGIONE VENETO SOLDI VERI  
 
Venezia, 23 settembre 2009 - “La Regione interviene nuovamente con la messa a punto di un piano strategico, da attuarsi attraverso una serie di iniziative coordinate, per affrontare in maniera concreta l’impatto della crisi economia sul Veneto”. A dirlo è l’assessore alle politiche di bilancio e alle risorse finanziarie Isi Coppola, dando notizia che nella seduta di ieri la giunta regionale ha approvato due provvedimenti “che non mancheranno di dare effetti altamente positivi – sottolinea l’assessore - sia sul bilancio che sull’economia regionale, in quanto permettono di immettere liquidità immediata nel nostro sistema economico. Questa è senza dubbio, la priorità assoluta sottolineata dalle nostre imprese e dalle associazioni di categoria”. “Grazie all’applicazione di una norma contenuta nella legge di conversione del decreto anticrisi ter dello scorso agosto, che abbiamo recepito per primi in Italia – spiega l’assessore Coppola - abbiamo una disponibilità di cassa – soldi veri, come direbbe qualcuno – per 205 milioni che abbiamo deciso di destinare, privilegiando interventi strutturali e anticiclici, a favore delle famiglie e del sociale, delle imprese, con particolare attenzione alla ricerca e all’innovazione, e a favore di investimenti per infrastrutture e lavori pubblici. Nessun settore della politica regionale, come si potrà notare, è stato escluso”. “Altrettanto rilevante – aggiunge - è la cessione pro–soluto dei crediti vantati dalle aziende nei confronti della Regione. La nostra Regione, anche in questo caso prima tra tutte e grazie all’accordo con gli istituti di credito e le associazioni di categoria per l’allentamento della stretta creditizia a favore delle imprese, ha attivato un processo che consente, in parole povere, alle banche di anticipare i pagamenti dovuti per appalti, forniture e servizi alle aziende creditrici della Regione. L’amministrazione regionale restituirà successivamente questo anticipo alle banche attraverso un’apposita posta del prossimo bilancio che ne consentirà il saldo alla scadenza pattuita. Si tratta di una risorsa importante che mette a disposizione delle nostre aziende un’immediata boccata d’ossigeno di oltre 100 milioni di euro. Soldi veri, anche in questo caso”. “Abbiamo anche notevolmente semplificato tutte le procedure burocratiche tra imprese e sistema bancario – conclude l’assessore Coppola - rispettando così in pieno quella filosofia, a me particolarmente cara, del fare e non dell’annunciare. Il tavolo regionale sul credito, che lavora regolarmente dall’autunno scorso, dà i frutti che tutti auspicavano. Concretezza e rapidità, oltre che flessibilità per aggredire la crisi e stare al fianco del nostro sistema economico anche con strumenti innovativi. Penso che questi provvedimenti, ai quali presto ne seguiranno altri, rappresentino una risposta importante e positiva per le famiglie e le aziende del Veneto e dimostrino la capacità della Regione di saper offrire soluzioni e mettere in campo risorse straordinarie per sostenere il nostro sistema socioeconomico e uscire quanto prima dalla crisi che ci coinvolge”. .  
   
   
LAVORO:PROFESSIONISTI,CONCILIAZIONE IN BASE AD ETÀ E REDDITO  
 
 Trieste, 23 settembre 2009 - - Le politiche di conciliazione sono importanti e necessitano di una completa istituzionalizzazione. Per questo abbiamo deciso di predisporre un regolamento che attua l´articolo 10 della L. R 13/2004 sugli interventi in materia di professioni e consente di attivare uno strumento di sostegno temporaneo che, in presenza di comprovate esigenze, consenta anche a professioniste e professionisti di conciliare i tempi di vita, lavoro e famiglia. Lo afferma l´assessore regionale al Lavoro e Pari Opportunità del friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, ricordando che il provvedimento di fatto elimina il gap di trattamento tra i lavoratori subordinati, che possono godere del congedo parentale, ed i professionisti che, alla pari di tutti i lavoratori autonomi, non possono beneficiarne. "L´iniziativa si concretizza in un aiuto di durata limitata nel tempo" nota Rosolen, sottolineando che è un provvedimento rivolto ai giovani professionisti che iniziano l´esercizio della loro attività, sarà rivolto a fascia d´età non superiore ai 45 anni ed avrà precisi limiti di reddito. A chi intraprende questo percorso professionale il nuovo regolamento fornisce dunque "un supporto che consente di attenuare, dove sia possibile, le difficoltà connesse all´avvio di una attività professionale là, dove, al momento, non sussiste nessuna altra forma di tutela". La stessa presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento per le Politiche della famiglia - sostiene una pluralità di azioni, tra cui anche la sostituzione del titolare d´impresa o del lavoratore autonomo, con altro titolare d´impresa o lavoratore autonomo, in caso di necessità. .  
   
   
BASILICATA, PARI OPPORTUNITÀ: IL COMUNE DI NOVA SIRI HA NOMINATO IL “DISABILITY MANAGER”  
 
 Potenza, 23 settembre 209 - Il Comune di Nova Siri ha nominato il “Disability Manager”. All’unanimità il Consiglio comunale dei giorni scorsi ha provveduto all’individuazione, in via sperimentale, di tale figura nella persona di Salvatore Scarpato. Lo rende noto il Comune di Nova Siri. La proposta – si legge nella nota - nasce dall’esigenza di dare attuazione alle finalità dello Statuto del Comune in tema di pari opportunità, valorizzazione della persona umana, qualità della vita. L’iniziativa, che sembra essere la prima nel Mezzogiorno d’Italia, sperimentale e per la durata di un anno, servirà ad aumentare la sensibilità e l’attività politico-amministrativa sui temi dell’accessibilità e della mobilità che necessariamente devono interferire ed essere trasversali a molti ambiti dell’azione dell’ente locale, dai servizi sociali all’urbanistica, dai trasporti alla scuola. Si tratta in sostanza di dare corpo e visibilità ad un lavoro culturale – iniziato da alcuni anni in collaborazione con associazioni di volontariato – finalizzato alla piena fruizione di aree e servizi pubblici, anche alle persone con ridotte capacità motorie e sensoriali, e che nei fatti e per naturale conformazione viene riconosciuta al territorio di Nova Siri, aprendo anche nuove possibilità economiche e di sviluppo turistico. Il “Disability Manager”, esterno all’Amministrazione comunale e con un importante curriculum su tali tematiche, presterà la sua opera in maniera gratuita oltre a provvedere alla formazione di funzionari comunali . .  
   
   
REGIONE UMBRIA PROPONE IL PROGETTO CONTRO LA RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ  
 
Perugia, 23 settembre 2009 – Contro lo sfruttamento e la riduzione in schiavitù delle persone la Regione Umbria ripropone il progetto “Nonsitratta Iii”. Destinatari dell’iniziativa già sperimentata con buoni risultati sul territorio sono i minori accompagnati e non accompagnati vittime di reati di sfruttamento, i nuclei familiari di riferimento, e le madri in difficoltà con a carico bambini. Gli obiettivi principali del progetto sono: favorire l’emersione di situazioni di sfruttamento integrando e potenziando gli interventi già attivati sul territorio, sensibilizzare la comunità sulla presenza e la diffusione del fenomeno della tratta di persone, la realizzazione di progetti di assistenza a favore di minori sfruttati favorendo la loro inclusione sociale. Per attuare le varie iniziative verrà rinnovata l’Associazione temporanea di scopo tra Regione Umbria - soggetto proponente del progetto – e i Comuni di Perugia, Terni e Todi. Mentre la cooperativa Borgo Rete e l’Opera Pia Istituto Crispolti saranno i soggetti attuatori. “Il nuovo progetto ‘Non Si Tratta Iii’ servirà a consolidare e ad integrare a livello regionale i percorsi di assistenza e di protezione sociale rivolti alle vittime di tratta e di sfruttamento previsti dal Programma speciale di assistenza all’art 13 della legge ‘228/2003’ – ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara – La Regione ha già avviato una serie di interventi e intende continuare a supportate la rete dei soggetti impegnati nelle azioni di contrasto al fenomeno della tratta anche attraverso l’adozione di un percorso e di una metodologia unitaria per il potenziamento della rete di protezione sociale, rafforzando e valorizzando il Tavolo di coordinamento regionale attivato proprio nell’ambito del progetto stesso”. “Al fenomeno della tratta l’Umbria non è immune – ha concluso Stufara – Anche nella nostra regione minori e donne sono vittime di sfruttamento sessuale, di riduzione e mantenimento in schiavitù costringendoli, mediante l’assoggettamento e la coercizione, a svolgere attività illecite. Per queste ragioni è necessario dare continuità alle iniziative messe in campo sinora. Tra queste la sensibilizzazione della comunità utile a contrastare anche ogni forma di indifferenza”. .