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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Novembre 2009
COMMISSIONE EUROPEA: IL PRESIDENTE BARROSO SVELA IL SUO NUOVO TEAM AL VICEPRESIDENTE ANTONIO TAJANI VA IL PORTAFOGLIO INDUSTRIA E IMPRENDITORIA  
 
Bruxelles, 30 novembre 2009 - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha annunciato il 27 novembre i commissari designati della prossima Commissione e i rispettivi portafogli. Il presidente ha tenuto consultazioni approfondite con tutti i commissari designati in modo da assegnare i vari compiti alle persone più adatte. Barroso ritiene che questa nuova squadra possa realizzare l’agenda per il cambiamento illustrata negli orientamenti politici che egli ha presentato a settembre dopo essere stato nominato da tutti e 27 gli Stati membri e prima di ottenere l’approvazione del Parlamento europeo come presidente della prossima Commissione. Ecco l’elenco dei commissari designati e dei rispettivi portafogli: Joaquín Almunia: Concorrenza, vicepresidente della Commissione; László Andor: Occupazione, Affari sociali e Inclusione; Catherine Ashton: Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Sicurezza, vicepresidente della Commissione; Michel Barnier: Mercato interno e Servizi; Dacian Ciolos: Agricoltura e Sviluppo rurale; John Dalli: Salute e Politiche per i consumatori; Maria Damanaki: Affari marittimi e Pesca; Karel De Gucht: Commercio; Štefan Füle: Allargamento e Politica di vicinato; Johannes Hahn: Politica regionale; Connie Hedegaard: Azione per il clima; Maire Geoghegan-quinn: Ricerca e Innovazione; Rumiana Jeleva: Cooperazione internazionale, Aiuti umanitari e Risposta alle crisi*; Siim Kallas: Trasporti, vicepresidente della Commissione; Neelie Kroes: Agenda digitale, vicepresidente della Commissione; Janusz Lewandowski: Bilancio e Programmazione finanziaria; Cecilia Malmström: Affari interni; Günter Oettinger: Energia; Andris Piebalgs: Sviluppo*; Janez Potočnik: Ambiente; Viviane Reding: Giustizia, Diritti fondamentali e Cittadinanza, vicepresidente della Commissione; Olli Rehn: Affari economici e monetari; Maroš Šefčovič: vicepresidente della Commissione per i Rapporti interistituzionali e l’Amministrazione; Algirdas Šemeta: Tassazione e Unione doganale, Audit e Politiche antifrode; Antonio Tajani: Industria e Imprenditoria, vicepresidente della Commissione; Androulla Vassiliou: Istruzione, Cultura, Multilinguismo e Gioventù. * In stretta collaborazione con l’Alto rappresentante/vicepresidente, secondo quanto previsto dai Trattati. Le prossime fasi - La nuova Commissione deve ottenere l’approvazione dal Parlamento europeo prima di iniziare il nuovo mandato che durerà fino al 31 ottobre 2014. I commissari designati appariranno dinanzi alle commissioni parlamentari in audizioni individuali dall’11 al 19 gennaio 2010. Il voto di approvazione sulla nuova Commissione nel suo complesso è previsto per il 26 gennaio. Sulla base del voto di approvazione, la Commissione sarà nominata dal Consiglio europeo e potrà quindi iniziare a lavorare. La Commissione lavorerà sulla base degli orientamenti politici per la nuova Commissione illustrati nel settembre scorso. Negli orientamenti il presidente Barroso ha messo in evidenza la necessità di una leadership europea che governi la globalizzazione in base ai valori e agli interessi dell’Ue. Prendendo come punto di partenza l’interdipendenza mondiale, Barroso ha presentato un’agenda per il cambiamento il cui obiettivo è quello di garantire che l’Unione europea sia al servizio dei cittadini. Negli orientamenti il presidente Barroso ha sottolineato cinque sfide chiave per l’Europa: rilanciare la crescita economica oggi e assicurare la sostenibilità e la competitività a lungo termine; lottare contro la disoccupazione e rafforzare la coesione sociale; fare in modo che la sfida di un’Europa sostenibile si risolva in un vantaggio competitivo per l’Ue; garantire la sicurezza degli Europei; rafforzare la cittadinanza europea e la partecipazione. Le misure prioritarie per affrontare queste sfide saranno delineate in un programma quadro diretto a realizzare il cambiamento dell’Ue da qui al 2020, dando nuovo vigore a quell’economia di mercato sociale ed inclusiva che è il marchio di garanzia del modo di vivere europeo. L’assegnazione dei portafogli è stata concepita in modo da garantire il conseguimento di questi obiettivi ambiziosi. .  
   
   
ALLARGAMENTO UE: PERSEVERARE CON LE RIFORME  
 
Bruxelles, 30 novembre 2009 - I paesi candidati, attuali e potenziali, devono perseverare nelle riforme per mantenere la rotta verso l´adesione all´Ue. E´ quanto afferma il Parlamento soprattutto in merito allo Stato di diritto, alla libertà di espressione, al rispetto delle minoranze, nonché alla lotta contro la corruzione e la criminalità. La situazione di Croazia, Turchia, Fyrom, paesi dei Balcani Occidentali e Islanda è stata valutata, ricordando anche la necessità di potenziare la capacità d´integrazione dell´Ue. Approvando per alzata di mano una risoluzione presentata dal presidente della commissione affari esteri, Gabriele Albertini (Ppe, It), il Parlamento europeo ribadisce il suo fermo impegno per la politica di allargamento, giudicandolo "una delle politiche più riuscite dell´Ue" che "ha recato benefici sia ai vecchi che ai nuovi Stati membri". Allo stesso tempo, invita le istituzioni Ue "ad analizzare e a potenziare la capacità di integrazione dell´Unione europea". Approvando un emendamento del Ppe, l´Aula ribadisce che, anche ai fini della capacità d´integrazione dell´Unione europea, "è imperativo che i paesi candidati così come l´Unione europea mantengano fermo l´impegno al rispetto pieno e rigoroso di tutti i criteri" politici per l´adesione (stabiliti al Consiglio europeo di Copenhagen del 1993. Per mantenere il sostegno dei cittadini dell´Ue a favore di ulteriori allargamenti e l´impegno dei cittadini dei paesi candidati nei confronti della prosecuzione delle riforme, il Parlamento ritiene “indispensabile” fornire loro informazioni chiare ed esaurienti sui benefici e sulle implicazioni di tale politica. Invitando la Commissione e gli Stati membri ad adoperarsi in tal senso, considera altrettanto essenziale "ascoltare i cittadini e rispondere alle loro preoccupazioni e alle loro domande". Nel sottolineare poi che lo Stato di diritto rappresenta una delle condizioni primarie per l´adesione all´Ue, il Parlamento plaude agli sforzi compiuti per l´attuazione delle riforme, ma sollecita alcuni paesi a intensificare i loro sforzi nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata". Parimenti, rileva con preoccupazione che in alcuni paesi - come i Balcani occidentali e la Turchia - la libertà d´espressione e dei media non viene ancora rispettato appieno e li invita quindi “a istituire quadri giuridici appropriati”. Croazia - Il Parlamento plaude alla Croazia per i continui progressi registrati nell´adempimento dei criteri di adesione all´Unione nonché degli obblighi che essa comporta. Ritiene che i negoziati di adesione possano essere conclusi entro la metà del 2010, “a patto che la Croazia intensifichi i suoi sforzi e ottemperi a tutti i criteri e parametri di riferimento necessari, tra i quali la piena cooperazione con l´Icty” (Tribunale penale internazionale per l´ex Jugoslavia). Turchia - Il Parlamento plaude ai progressi compiuti dalla Turchia verso l´adempimento dei criteri politici per l´adesione. Evidenziando l´importanza cruciale della rapida attuazione della riforma giudiziaria, si dice preoccupato per la situazione riguardante la libertà di espressione e la libertà di stampa. Rammaricandosi per i progressi limitati realizzati nell´ambito della libertà di culto, sollecita il governo ad istituire un quadro giuridico che consenta a tutte le comunità religiose non musulmane e alla comunità alevita “di operare senza indebite restrizioni”. Accogliendo con favore la firma da parte della Turchia dell´accordo intergovernativo sul gasdotto "Nabucco", i deputati chiedono l´apertura del capitolo energia nei negoziati di adesione. Invitano inoltre il governo turco e tutte le parti interessate "a contribuire attivamente a una soluzione globale della questione cipriota". Incoraggiandolo poi a prendere provvedimenti concreti per affrontare la situazione dei cittadini di origine curda, elogiano gli sforzi compiuti per normalizzare le relazioni con l´Armenia. Fyrom - Il Parlamento si congratula con l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia (Fyrom) sui progressi realizzati e chiede al Consiglio di agire conformemente alla raccomandazione della Commissione circa l´apertura dei negoziati di adesione con il paese. Auspica inoltre che si riescano a trovare soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti riguardo alle questioni in sospeso con i paesi vicini, compresa la questione del nome del paese tuttora non risolta tra la Fyrom e la Grecia. Invita le autorità a perseverare negli sforzi di riforma, in particolare per quanto riguarda la pubblica amministrazione e il sistema giudiziario, la politica anticorruzione, i diritti delle donne e le relazioni interetniche. Balcani Occidentali - ll Parlamento accoglie positivamente il fatto che si possa prevedere l´entrata in vigore del regime di esenzione dall´obbligo di visto per i cittadini della Fyrom, del Montenegro e della Serbia a partire dal 19 dicembre 2009. Esorta inoltre la Bosnia-erzegovina e l´Albania a portare avanti i preparativi affinché la liberalizzazione dei visti possa applicarsi a partire dal luglio 2010. La Commissione dovrebbe inoltre avviare il dialogo sui visti con il Kosovo “quanto prima possibile”. Il Parlamento sottolinea poi che la piena collaborazione con il Tribunale penale internazionale costituisce per i paesi dei Balcani occidentali “una condizione fondamentale per progredire verso l´adesione all´Unione”. Invita inoltre tutti i paesi interessati ad adoperarsi al massimo per risolvere nelle fasi iniziali del processo di allargamento i disaccordi con i paesi loro vicini. D´altro lato, plaude alla volontà della Commissione di fornire aiuti finanziari straordinari per mitigare gli effetti della crisi. I deputati chiedono una maggiore volontà politica e un migliore coordinamento per l´attuazione della strategia contro la tratta degli esseri umani. Invitano poi tutti i paesi interessati a compiere un maggiore sforzo nel campo dei diritti delle donne e della parità tra i sessi. Allo stesso tempo, chiedono di migliorare la situazione delle minoranze etniche, in particolare dei rom che “sono sovente vittime di discriminazione”. Prendendo atto con soddisfazione dei progressi compiuti dalla Serbia, il Parlamento esorta il Consiglio a decidere in merito alla ratifica dell´accordo interinale. Nel chiedere poi alla Serbia di cooperare pienamente col Tribunale internazionale, plaude alla firma del protocollo di polizia con l´Eulex e chiede di intensificare ulteriormente la cooperazione. D´altro canto, deplora l´invito rivolto dalle autorità serbe ai serbi del Kosovo a boicottare le elezioni locali del 15 novembre 2009, esortandole ad adottare un approccio costruttivo. I deputati si dichiarano insoddisfatti per i progressi limitati conseguiti dalla Bosnia-erzegovina in materia di sicurezza e gestione delle frontiere e rilevano con crescente preoccupazione “l´instabilità del clima politico e la mancanza di una visione comune condivisa da entrambe le entità”. Nel condannare “l´uso di un linguaggio incendiario", esortano il Consiglio a promuovere il dialogo al fine di aiutare il paese nel cammino verso l´integrazione europea. Il Parlamento plaude all´intenzione della Commissione di rafforzare le relazioni con il Kosovo. Si aspetta inoltre che il processo di decentramento sia concluso entro la fine dell´anno assicurando in tal modo la rappresentazione politica per tutti gli abitanti del Kosovo e in particolare per la minoranza serba. Plaude inoltre al conseguimento da parte dell´Eulex di una piena capacità operativa tale da consentirle di “spianare la strada all´integrazione del Kosovo nell´Unione”. Il Parlamento riconosce i progressi compiuti dal Montenegro e lo elogia per i suoi risultati, in particolare per il regolare svolgimento delle recenti elezioni e per le solide prestazioni della sua economia, esortandolo a perseverare nei suoi sforzi di riforma. I deputati riconoscono i progressi compiuti dall´Albania ed esortano l´opposizione a cessare di boicottare il parlamento. Incoraggiano poi le autorità albanesi a proseguire negli sforzi di riforma a favore del progresso economico e sociale dei cittadini, “in modo che il paese possa avanzare sul cammino dell´adesione all´Unione europea”. Islanda - Il Parlamento accoglie con favore la domanda di adesione dell´Islanda. Si aspetta inoltre che la Commissione si esprima presto al riguardo e che questo paese, “dati la sua consolidata tradizione democratica e il suo elevato grado di allineamento con l´acquis comunitario”, ottenga lo status di paese candidato in tempi brevi. Background - La Turchia è un paese candidato dal 1999, la Croazia dal 2004 e l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia dal 2005. L´albania, il Montenegro e l´Islanda hanno presentato richiesta di adesione all´Unione e la Commissione sta valutando le domande del Montenegro e dell´Islanda. Con la Bosnia-erzegovina e con la Serbia sono stati firmati accordi di stabilizzazione e associazione. La Commissione ha annunciato l´intenzione di proporre accordi commerciali e la liberalizzazione dei visti per il Kosovo a medio termine. .  
   
   
UNA DIRETTIVA EUROPEA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE  
 
Bruxelles, 30 novembre 2009 - Il Parlamento europeo sottolinea che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani diffusa in tutta Europa e chiede quindi una direttiva per prevenire e combattere questo fenomeno. Sollecita inoltre i governi a perseguire d´ufficio lo stupro in ambito familiare, a punire i responsabili di delitti d´onore e mutilazioni genitali femminili e a riconoscere le condanne inflitte in altri paesi Ue. Occorre poi fornire assistenza legale gratuita alle vittime di violenza o della tratta e sostenere campagne di sensibilizzazione contro gli stereotipi sulle donne. Una risoluzione adottata dal Parlamento, sottolineando il numero "allarmante" di vittime, afferma che la violenza degli uomini nei confronti delle donne costituisce una violazione dei diritti umani, in particolare del diritto alla vita, alla sicurezza, alla dignità, all´integrità mentale e fisica nonché alla scelta e alla salute sessuale e riproduttiva. Nota peraltro che si tratta di "un problema strutturale diffuso in tutta l´Europa e nel mondo intero . Collegato all´iniqua distribuzione del potere tra donne e uomini" nella società. Il Parlamento chiede quindi l´istituzione di una base giuridica chiara per la lotta contro tutte le forme di violenza contro le donne, e invita la Commissione a proporre una direttiva globale sull´azione di prevenzione e di lotta contro tutte le forme di violenza contro le donne. Dovrebbe inoltre sottoporre un piano strategico comunitario mirato e più coerente ed esaminare la possibilità di adottare nuove misure. L´ue, più in generale, dovrebbe affrontare le cause profonde della violenza "attraverso misure preventive quali sanzioni, azioni nel campo dell´istruzione e campagne di sensibilizzazione". I deputati esortano gli Stati membri a migliorare le proprie leggi e politiche volte a combattere tutte le forme di violenza contro le donne e a sostenere le organizzazioni di volontariato che forniscono accoglienza e sostegno psicologico alle donne vittime di violenze. Li invitano inoltre a riconoscere come reati "la violenza sessuale e lo stupro a danno di donne, anche all´interno del matrimonio e di rapporti intimi non ufficializzati e/o se commessi da parenti maschi, nei casi in cui la vittima non era consenziente, e ad assicurare che detti reati siano perseguiti d´ufficio". Il Parlamento chiede inoltre di "respingere ogni riferimento a pratiche culturali, tradizionali o religiose o a tradizioni come circostanze attenuanti in casi di violenza contro le donne, compresi i cosiddetti "delitti d´onore" e le mutilazioni genitali femminili", che "sono una realtà nell´Ue". Viceversa, invita gli Stati membri ad adottare misure adeguate per far cessare queste pratiche e a perseguire chiunque le realizzi. I governi dovrebbero anche esaminare con urgenza "le gravissime violazioni" dei diritti umani perpetrate nei confronti delle donne rom, punire i colpevoli e a fornire un adeguato indennizzo alle vittime della sterilizzazione forzata. I deputati insistono anche sulla necessità di migliorare la collaborazione tra gli operatori della giustizia e di trovare i mezzi per eliminare gli ostacoli al riconoscimento degli atti giuridici in altri Stati membri, "ivi comprese le condanne per reati di violenza di genere e le misure restrittive adottate nei confronti degli autori delle violenze". Chiedono poi che, nell´ambito del Sistema europeo d´informazione sui casellari giudiziari, "venga accordato un posto di rilievo ai precedenti di violenza di genere". Il Parlamento sollecita inoltre l´istituzione di meccanismi atti ad agevolare, per le donne che sono vittime della violenza di genere e delle reti della tratta, l´accesso a un´assistenza legale gratuita che consenta loro di far valere i propri diritti in tutta l´Unione, indipendentemente dalla loro nazionalità. Osserva peraltro che "la tolleranza che l´Europa manifesta nei confronti della prostituzione determina l´intensificarsi della tratta di donne nel suo territorio a fini sessuali, nonché l´aumento del turismo sessuale". Il Parlamento, infine, nota che la rappresentazione della donna, "spesso distorta e consumistica", fornita dai media "pregiudica il rispetto della dignità umana". Invita quindi governi nazionali e Commissione a intraprendere un´azione concertata comprendente campagne di sensibilizzazione e informazione dell´opinione pubblica sulla violenza domestica e strategie che consentano di modificare, tramite l´istruzione e i media, gli stereotipi sociali sulle donne. .  
   
   
VIETARE IL FUMO IN TUTTI I LUOGHI PUBBLICI CHIUSI DELL´UE  
 
 Bruxelles, 30 novembre 2009 - Solo un divieto totale di fumare in tutti i luoghi di lavoro chiusi e in tutti gli edifici e i mezzi di trasporto pubblici può garantire la tutela della salute degli impiegati e dei non fumatori e incentivare i fumatori a smettere. E´ quanto afferma il Parlamento chiedendo una particolare attenzione per chi lavora in hotel e ristoranti. Incoraggia poi misure di sensibilizzazione, come le informazioni sui pacchetti, e la lotta contro il traffico e la contraffazione dei prodotti del tabacco. Approvando una risoluzione con 520 voti favorevoli, 53 voti contrari e 45 astensioni, il Parlamento europeo sottolinea che "soltanto un divieto totale di fumo in tutti i luoghi di lavoro chiusi, compreso il settore della ristorazione, e in tutti gli edifici e i mezzi di trasporto pubblici può garantire la tutela della salute degli impiegati e dei non fumatori nonché incentivare considerevolmente i fumatori a smettere di fumare". Su proposta del Ppe, ha però bocciato l´idea di richiedere una proposta legislativa alla Commissione per introdurre tale divieto entro il 2011. Ma si rammarica che la Presidenza abbia deciso di adottare una raccomandazione del Consiglio su questo tema senza il preventivo parere del Parlamento. I deputati evidenziano che il tabacco è la singola causa principale di decessi evitabili nell´Ue, “essendo responsabile di oltre mezzo milione di morti all´anno”, mentre il 25% dei decessi per tumore e il 15% del totale del morti nell´Ue possono essere attribuiti al fumo. Ricordano d´altronde che, secondo uno studio dell´Eurobarometro, il 70% della popolazione dell´Ue non fuma, mentre un´ampia maggioranza dei suoi cittadini è favorevole a un divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici luoghi di lavoro, ristoranti, bar e pub. Molte differenze tra gli Stati membri e tra le categorie professionali - La risoluzione sottolinea che il Parlamento ha ripetutamente sostenuto l´adozione di misure più incisive per contrastare la dipendenza dal tabacco e ridurre l´esposizione dei giovani al fumo di seconda mano. Evidenzia poi che le differenze tra le leggi nazionali “provocano un´enorme diversità nella protezione dall´esposizione al fumo di tabacco di seconda mano tra gli Stati membri”. Accogliendo con favore le azioni intraprese da alcuni Stati membri a protezione dal fumo passivo, invita i governi nazionali “a proseguire nell´introduzione di norme volte alla protezione dei non fumatori”. D´altro canto, i deputati deplorano che la mancanza di normative esaustive in materia di ambienti senza fumo nella maggior parte degli Stati membri - in particolare nei settori dell´ospitalità e del tempo libero - “provochi disuguaglianze tra le diverse categorie professionali e i gruppi socio-economici”. Tant´è che per i lavoratori del settore alberghiero, ad esempio, “la probabilità di essere esposti al fumo di tabacco per più di cinque ore giornaliere è tre volte maggiore rispetto agli impiegati”. Le legislazioni nazionali sul divieto di fumo dovrebbero quindi rispettare “il principio di uguaglianza tra i diversi tipi di struttura ricettiva del settore dell´ospitalità”. Ruolo dell´Ue - Il Parlamento accoglie con favore il fatto che l´Ue sia attiva nello sviluppo di una politica globale di controllo del tabacco caratterizzata da misure legislative, dal sostegno alle iniziative europee di prevenzione e abbandono del fumo e dall´integrazione del controllo del tabacco in una gamma di altre politiche comunitarie, “divenendo in tal modo un attore principale". In proposito, apprezza "la recente dimostrazione della coerenza delle sue politiche". Facendo proprio un emendamento proposto dal Ppe, d´altro canto, l´Aula ha soppresso il riferimento alla cessazione nel 2010 dei sussidi diretti connessi alla produzione assegnati alla coltura del tabacco, in seguito alla riforma del settore del tabacco del 2004. Ii Parlamento chiede poi alla Commissione di elaborare una relazione sui costi per i sistemi sanitari nazionali e per l´economia dell´Ue derivanti dal fumo ed a svolgere uno studio sugli effetti dell´esposizione al fumo dei bambini in tutti i luoghi che frequentano. La incoraggia inoltre a continuare l´attuazione di misure di supporto a livello dell´Ue quali, ad esempio, le misure di sensibilizzazione, “comprese le informazioni sui pacchetti di prodotti del tabacco, che si affianchino alle campagne di comunicazione nazionale volte a scoraggiare il fumo”. Dovrebbe anche garantire il sostegno di tutti gli attori all´attuazione delle strategie e dei programmi nazionali di controllo del tabacco. I deputati reputano poi essenziale che la Commissione, collabori strettamente con gli Stati membri per dotarsi di nuovi strumenti preposti alla lotta contri i diversi tipi di traffico e di contraffazione dei prodotti del tabacco, in particolare in Internet, visto che pongono rischi maggiori ed imminenti per la salute dei consumatori. Chiedono poi una modifica della direttiva sui prodotti del tabacco in linea con la risoluzione del Parlamento del 2007. Parlamento europeo libero dal fumo - I deputati invitano nuovamente il Presidente e l´Ufficio di presidenza ad introdurre un divieto di fumo “senza eccezioni in tutti i locali del Parlamento europeo con effetto immediato” e chiedono che detto divieto “sia applicato con rigorosità”. .  
   
   
UE: CAMBIAMENTI CLIMATICI: OBIETTIVI AMBIZIOSI SULLE EMISSIONI E IMPEGNO FINANZIARIO  
 
Bruxelles, 30 novembre 2009 - I leader dei governi Ue devono dimostrare leadership politica per garantire il successo della conferenza di Copenhagen sul cambiamento climatico. Il Parlamento auspica un accordo ambizioso e giuridicamente vincolante sulla riduzione delle emissioni per i paesi sviluppati e per quelli in via di sviluppo, al finanziamento degli impegni e a sanzioni per non osservanza. Le generazioni future, infatti, potrebbero non poter controllare i cambiamenti climatici se l´azione globale fosse ancora rinviata. Poche settimane prima della riunione del Cop15 a Copenhagen, il prossimo dicembre, che dovrebbe portare a un accordo globale internazionale post 2012 sui cambiamenti climatici, il Parlamento invita i Capi di Stato e di governo a "conferire alla questione la massima priorità e a dimostrare leadership politica". Esorta poi l´Unione europea "a continuare a sviluppare una politica esterna in materia di clima e a parlare con una sola voce per poter conservare il proprio ruolo guida nei negoziati durante la Cop 15". Ritiene che a Copenaghen, come minimo, le Parti debbano giungere a un accordo vincolante sugli obiettivi di attenuazione e di finanziamento dei paesi industrializzati. Inoltre, dovrebbero stabilire un processo formale per giungere, nei primi mesi del 2010, a un accordo globale che entri in vigore il 1° gennaio 2013. In una risoluzione adottata con 516 voti favorevoli, 92 contrari e 70 astensioni, i deputati sostengono che l´accordo internazionale dovrebbe garantire che: i paesi sviluppati riducano le loro emissioni di gas serra collettive in maniera significativa: ossia dei valori più alti della scala compresa tra il 25 e il 40 % entro il 2020 e di almeno l´80% entro il 2050, rispetto ai livelli del 1990; i paesi in via di sviluppo si impegnino collettivamente a contenere l´incremento delle loro emissioni a un livello inferiore del 15/30% rispetto alla progressione prevista; tuttavia, dato il loro peso economico, la Cina, l´India e il Brasile dovrebbero impegnarsi per il conseguimento di obiettivi analoghi a quelli dei paesi industrializzati. I paesi sviluppati abbiano la responsabilità de di fornire ai paesi in via di sviluppo sostegno finanziario e tecnico "sufficiente, sostenibile e prevedibile" - in aggiunta ai fondi dell´Aiuto pubblico allo sviluppo - per consentire loro di impegnarsi a favore della riduzione delle proprie emissioni; l´Ue dovrebbe impegnarsi almeno ad un finanziamento globale di 5-7 miliardi di euro l´anno per il periodo 2010-2012; il contributo collettivo dell´Unione europea agli sforzi di mitigazione e alle esigenze di adattamento dei paesi in via di sviluppo non sia inferiore a 30 miliardi di euro all’anno entro il 2020 - "una cifra che potrebbe aumentare con le nuove conoscenze acquisite sulla gravità dei cambiamenti climatici e l´entità dei relativi costi"; sia gli obiettivi di riduzione delle emissioni sia gli impegni di finanziamento debbano essere soggetti a un regime di conformità rafforzato, che comprenda un meccanismo di allerta rapida e sanzioni, quali il ritiro di future unità di quantità assegnate; siano previste rigorose norme di qualità dei progetti nei futuri meccanismi di compensazione, per evitare che i paesi sviluppati sottraggano ai paesi in via di sviluppo le opzioni di riduzione a basso costo e per garantire che tali progetti abbiano standard elevati e consentano ulteriori riduzioni affidabili, verificabili ed effettive delle emissioni; i trasporti aerei e marittimi internazionali siano inseriti in un accordo internazionale prevedendo gli stessi obiettivi vincolanti degli altri settori industriali, e che almeno il 50 % delle quote in tali settori siano messe all´asta; sia fornito ai paesi in via di sviluppo "un cospicuo sostegno finanziario, nonché assistenza tecnica e amministrativa per fermare la grave deforestazione tropicale entro il 2020" e che sia creato un meccanismo mondiale per il carbonio forestale (Gfcm) ai sensi della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici; Riguardo al finanziamento, i deputati sottolineano che un accordo a Copenaghen potrebbe fornire l´impulso necessario per un "Nuovo corso sostenibile" che rilanci la crescita sociale ed economica sostenibile, promuova le tecnologie sostenibili sotto il profilo ambientale, l´energia rinnovabile e l´efficienza energetica, riduca il consumo energetico e garantisca nuovi posti di lavoro e coesione sociale sia nei paesi sviluppati che nei paesi in via di sviluppo. Infine, il Parlamento esorta gli Usa "a rendere vincolanti gli obiettivi fissati durante la campagna elettorale, segnalando così con forza la volontà dei principali paesi sviluppati di impegnarsi nella lotta contro i cambiamenti climatici". Sottolinea che è anche "estremamente importante" che l´India apporti un contributo, riconosce l´impegno del Giappone a ridurre le proprie emissioni del 25 % entro il 2020 e accoglie con favore i segnali positivi provenienti dalla Cina. . .  
   
   
UE, SOMALIA: RAFFORZARE L´OPERAZIONE NAVALE CONTRO LA PIRATERIA  
 
Bruxelles, 30 novembre 2009 - Nel riconoscere il successo dell´operazione navale dell´Ue al largo della Somalia, il Parlamento ne chiede la proroga e l´estensione del raggio d´azione, deplorando che un atteggiamento debole possa incoraggiare nuovi atti di pirateria. Ma insiste anche sulla necessità di affrontare le cause della pirateria: povertà e assenza dello Stato. Condanna poi le violazioni dei diritti umani nel paese e chiede l´immediata cessazione delle ostilità che stanno anche causando una catastrofe umanitaria. Approvando con 479 voti favorevoli, 96 contrari e 54 astensioni una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici (eccetto Verdi/ale e Gue/ngl), il Parlamento rileva con grande soddisfazione che l´operazione navale dell´Ue, Eunavfor Atalanta, "continua a contribuire con successo alla sicurezza marittima al largo della Somalia". Invita quindi il Consiglio a prorogare l´operazione di un altro anno al termine dell´attuale mandato, che scade il 12 dicembre 2009, e appoggia un´eventuale estensione verso sud della zona di operazione. Sottolinea, tuttavia, che tale estensione "non dovrebbe intaccare l´obiettivo centrale della missione, ossia la protezione dei convogli del Pam e di altre navi vulnerabili, come le navi mercantili e i pescherecci". I deputati rilevano inoltre che la pirateria "potrà essere contrastata con successo solo affrontando le cause alla radice di tale fenomeno". Queste, è precisato, "vanno ricercate a terra, ossia nella povertà e nel fallimento dello Stato", e "possono essere eliminate solo attraverso la pace, lo sviluppo e la costruzione dello Stato in Somalia". Tuttavia, fintanto che non sarà stata trovata una soluzione politica al problema dell´affidabilità della Somalia, "sarà necessario continuare a dare la precedenza alla strategia di sicurezza attuata mediante l´operazione Atalanta e addirittura rafforzarla, in termini di risorse impiegate e di allargamento dell´area in cui operano le forze dispiegate". Il Parlamento, inoltre, deplora il fatto che "un atteggiamento debole nei confronti delle richieste dei pirati somali, che escluda l´applicazione delle misure coercitive necessarie, potrebbe avere in futuro effetti controproducenti e indesiderabili, incoraggiando nuovi atti di pirateria nella zona". Invita pertanto il Consiglio a esaminare la possibilità di definire una nuova operazione Pesd su piccola scala, parallelamente all´operazione Atalanta, per contribuire alla formazione delle forze di sicurezza del governo federale di transizione. Rammaricandosi che il 35-40% delle navi nella zona non siano registrate presso l´organo centrale di coordinamento della sicurezza marittima, il Parlamento cheide agli Stati membri di garantire che ciò avvenga ed esorta tutte le navi a seguire le raccomandazioni della Eunavfor - Atalanta" per garantire il massimo livello di sicurezza possibile e ridurre in tal modo i rischi di attacchi o sequestri". Situazione politica e diritti umani - Il Parlamento europeo, "condanna fermamente le gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani perpetrate da tutte le parti coinvolte nel conflitto somalo". Chiede quindi "l´immediata cessazione delle ostilità" e invita tutti i gruppi armati a deporre con urgenza le armi e "ad unirsi in un autentico dialogo su ampia base con il governo federale di transizione". Al contempo, i deputati esigono che tutte le fazioni in lotta "si astengano da attacchi indiscriminati contro i civili" e chiedono che "un comitato indipendente sia incaricato di indagare sui crimini di guerra e sulle violazioni dei diritti umani". Ribadiscono inoltre il loro sostegno al governo federale di transizione e condannano gli attacchi armati contro il governo, le Nazioni Unite e le Ong. Auspicano poi che si ricominci ad applicare e controllare rigorosamente l´embargo sulle armi e che quanti lo violano siano chiamati a risponderne. Il Parlamento chiede inoltre che vengano create immediatamente le giuste condizioni "per rispondere in modo adeguato alla catastrofe umanitaria in atto in Somalia" e invita la Comunità internazionale, e soprattutto l´Unione europea, a rafforzare l´assistenza umanitaria per gli sfollati interni e le popolazioni bisognose di aiuti. Rifiuti tossici - Il Parlamento invita le Nazioni Unite e la Commissione europea a condurre indagini approfondite sugli scarichi di rifiuti tossici e la pesca illegale lungo le coste somale, ad accertare le responsabilità a tutti i livelli, ad appoggiare gli sforzi tendenti a portare in giudizio i responsabili di siffatti crimini e a far sì che l´inquinamento ambientale sia affrontato in tutti i suoi aspetti. Background - operazione Atalanta - Nel quadro dell´azione globale dell´Unione europea nel Corno d´Africa, l´8 dicembre 2008 il Consiglio ha deciso di lanciare la prima operazione navale dell´Ue, denominata Eunavfor Atalanta, con il mandato di reprimere, scoraggiare e prevenire gli atti di pirateria e di rapina armata al largo della Somalia e contribuire alla protezione delle navi mercantili, in particolare le navi del Programma alimentare mondiale che trasportano gli aiuti alimentari destinati agli sfollati in Somalia. Dal dicembre 2008 l´operazione Atalanta ha efficacemente protetto 50 navi del Programma alimentare mondiale, le quali hanno così potuto sbarcare circa 300 mila tonnellate di generi alimentari, di cui hanno beneficiato direttamente 1,6 milioni di somali. .  
   
   
AUSTRIA, INFLAZIONE OTTOBRE AUMENTA DELLO 0,3 P.C.  
 
Vienna, 30 novembre 2009 - Nel mese di ottobre 2009 il tasso di inflazione in Austria ha fatto registrare un aumento dello 0,3 per cento. Dal mese di maggio, nonostante un lieve aumento, i prezzi sono rimasti comunque stabili. Lo rende noto l´Ufficio Ice di Vienna. Il tasso di inflazione generale è determinato spesso dallo sviluppo dei prezzi del carburante e dell´olio combustibile, che quest´anno hanno subito un sensibile calo, con una media del -3,2 per cento: il prezzo dei carburanti è diminuito del 13 per cento rispetto all´anno precedente (diesel -17 p. C. , benzina -8 p. C. ). I prezzi nel campo dell´istruzione sono diminuiti del 16,3 per cento, soprattutto grazie alla riduzione delle tasse universitarie (-68 p. C. ). Il gruppo di spese per casa, acqua ed energia (in media +2 p. C. ) ha subito gli aumenti più sensibili di prezzo: +4,3 per cento per la manutenzione delle abitazioni e +5,5 per cento gli affitti. .  
   
   
SLOVENIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN AUMENTO  
 
Lubiana, 30 novembre 2009 - In novembre 2009, secondo l´Ufficio Statistico Sloveno, l´indice di fiducia dei consumatori è aumentato di 2 punti rispetto al mese precedente: si tratta di un dato attribuito alle ottimistiche stime di calo della disoccupazione nei prossimi 12 mesi. Nonostante l´aumento di novembre, tuttavia, l´indice è ancora 4 punti percentuali sotto la media dell´anno scorso. .  
   
   
PROGRAMMA COOPERAZIONE SOUTH EAST EUROPE  
 
Baei, 30 novembre 2009 - Un budget di oltre 50 milioni di euro, 16 paesi coinvolti tra regioni orientali italiane e area balcanico danubiana, 4 assi prioritari ed una strategia comune per migliorare il processo di integrazione territoriale, economica e sociale: sono le caratteristiche principali del secondo bando del Programma di Cooperazione Transnazionale South East Europe (See), con scadenza 21 dicembre 2009 per la presentazione on line delle “manifestazioni di interesse”. Dall’innovazione e l’imprenditorialità alla protezione dell’ambiente, dal miglioramento dell’accessibilità allo sviluppo di sinergie transnazionali a favore di aree di crescita sostenibile, la seconda Call del Programma ha registrato oltre 200 partecipanti alla giornata informativa organizzata dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia presso il Politecnico di Bari. Nell’occasione, a spiegare la connotazione “fortemente positiva e culturalmente intensa” della programmazione europea 2007-2013, l’Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia Silvia Godelli. “Col programma transnazionale See si restituisce una prospettiva di integrazione e di coesione ad una fetta dell’Europa gravida, attraverso i millenni, di divisioni, contrapposizioni, ricostituzione di interessi, nuove rotture, conflitti drammatici e devastanti – ha sottolineato l’Assessore – Con la cultura della cooperazione e la grande catena di partenariato che la Regione Puglia ha saputo costruire negli ultimi anni, l’aggregazione del sud-est Europa e del Mediterraneo non è più solo ideologia: ora è tangibile e reale la capacità di coltivare insieme finalità comuni”. “Continueremo in questo lavoro attento e coordinato affinché si rafforzino partenariati ed azioni congiunte in settori di importanza strategica” ha assicurato Bernardo Notarangelo, Dirigente del Servizio Mediterraneo, dando la parola a Lodovico Gherardi, coordinatore nazionale del Programma See per la Regione Emilia Romagna (presidente del Comitato di coordinamento nazionale del Programma e Contact Point nazionale) e Claudio Polignano, Task Force Cooperazione Territoriale del Servizio Mediterraneo. L’iter per la partecipazione al secondo bando South East Europe si articola in due fasi: nella prima i proponenti si limiteranno ad inviare una manifestazione di interesse solo in formato elettronico e attenendosi alle istruzioni contenute nelle linee guida scaricabili dal sito ufficiale del Programma; nella seconda fase poi chi sarà stato selezionato dal Comitato di monitoraggio dovrà presentare l’idea progettuale completa, sulla base di quanto è contenuto nell’Application Package. I progetti da candidare avranno durata non superiore a 36 mesi. .  
   
   
UN “PATTO TERRITORIALE” FRA REGIONI E UE LE REGIONI RIVENDICANO IL RICONOSCIMENTO DEL LORO RUOLO TERRITORIALE A MARSIGLIA L´ASSEMBLEA DELLA CRPM HA AFFRONTATO IL TEMA DELLA CRISI  
 
 Firenze, 30 novembre 2009 - «Fare uscire l´Europa dalla crisi: prime proposte delle Regioni per il futuro del bilancio e delle politiche dell´Unione Europea». Verte su queste tematiche la riunione delle Regioni che aderiscono alla Crpm (la conferenza delle regioni periferiche e mediterranee) svoltosi a Marsiglia sotto la presidenza di Claudio Martini, presidente della Toscana e della Crpm. La riunione ha visto l´approvazione di un documento nel quale le Regioni rivendicano il riconoscimento del loro ruolo nel governo del territorio e nelle azioni intraprese per fronteggiare la crisi e chiedono maggiore coordinamento con le politiche nazionali ed europee. Nel suo intervento del 27 novembre Martini, presidente della Toscsns ha sottolineato l´importanza di un “patto territoriale” fra le Regioni e l´Unione Europea. «Un accordo politico – ha spiegato Martini - attraverso il quale le Regioni si impegnano a conseguire, nell´ambito delle loro competenze, gli obiettivi e le strategie dell´Unione Europea. Al tempo stesso la Commissione Europea – ha aggiunto Martini - dovrebbe cominciare a ripartire le responsabilità nel coordinamento della strategia europea e nel processo decisionale, responsabilità che oggi non riflettono la dimensione territoriale. Con un “Patto territoriale” - ha sottolineato – questa dimensione dovrebbe necessariamente essere “presa in conto”. » Nel corso della riunione lo scenario si è allargato al contesto mondiale. Le Regioni hanno sottolineato concordemente la necessità di una risposta multilivello per lottare contro quelli che sono stati definiti gli “shock asimmetrici” che derivano dalla globalizzazione. In questa ottica la strada indicata dalla Crpm è quella di una nuova governance a livello mondiale. Nella riunione di Marsiglia, che giunge dopo un lavoro concordemente portato avanti all´interno della Crpm fin dall´inizio del 2009, le Regioni hanno ribadito come esse si siano mosse fattivamente per fronteggiare la crisi. Favorire l´accesso al credito da parte delle imprese, sopratutto le Pmi, favorire un più forte collegamento fra l´impresa, la ricerca e la formazione, favorire l´innovazione, valorizzare la risorsa umana e fronteggiare le conseguenze sociali della crisi, promuovere un´economia di tipo solidale: queste le principali linee di intervento sulle quali si sono mosse le Regioni nell´ambito dei loro territori. Ma le Regioni giudicano “insufficiente” l´articolazione con le politiche nazionali e con quella europea nella maggior parte dei Paesi. E ritengono “contraddittorio” che la Commissione Ue non ancora abbia trasferito appieno il principio della “Coesione territoriale” pilastro del trattato di Lisbona, a pochi giorni dalla sua entrata in vigore. In sintesi: la Crpm ha espresso la sua “preoccupazione” per una politica che “propone di nazionalizzare la politica di coesione” e ha manifestato la sua “inquietudine” al presidente Barroso, per non aver citato le Regioni nel suo programma per i prossimi cinque anni. .  
   
   
MINISTERIALE OCSE - L´ITALIA PRESIEDE NEL 2010  
 
Roma, 30 novembre 2009 - L´italia è stata eletta il 26 novembre alla Presidenza della Ministeriale Ocse 2010, che si terrà a Parigi nel maggio prossimo. Dell´ocse - Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - sono membri 30 paesi, fra cui l´Italia, e altri 10 hanno in corso a vario livello discussioni e negoziati sulla loro entrata. Insieme alle Nazioni Unite, l´Ocse è da sempre il maggior produttore di quelle che vengono comunemente definite le "regole del gioco" per la cooperazione internazionale, attraverso accordi, standards e raccomandazioni in tutti i principali settori. Dall´inizio della crisi finanziaria, l´Ocse ha rafforzato i suoi sforzi ed è oggi ancor di più un punto di riferimento per la discussione, la rielaborazione, la revisione del sistema delle regole vigenti. Prezioso è stato il suo contributo alla Presidenza italiana del G8 quest´anno, centrale è il ruolo attribuito e svolto dall´Ocse anche in ambito G20 . Per il Governo italiano è un risultato molto importante, ed è motivo di grande orgoglio, quello di essere stato scelto dai Paesi membri a presiedere la Ministeriale per l´anno 2010. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 27 NOVEMBRE 2009  
 
Btp 4,25%
Scadenza 01. 03. 2020
Cod. /tranche It0004536949/5
Imp. Offerto 2625
Regolamento 01. 12. 2009
Ced. God.
Imp. Domandato 4113
Imp. Assegnato 2625
Prezzo aggiudicazione 102,36
Prezzo esclusione (**)
Rendimento lordo 4,003
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,047
Rendimento netto 3,470
Riparto (**)
Importo in circolazione (mln) 11770
Riapertura (mln) (**)
Prezzo nettisti 102,36000000
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) dato non pervenuto
Elaborazione Assiom - Fonte calcoli Skipper Informatica
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COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: PROSEGUE LO STOP&GO DELL’EXPORT ITALIANO SUI MERCATI EXTRA EUROPEI DOPO I POSITIVI RISULTATI DI SETTEMBRE, NUOVO CALO DELLE VENDITE NEI PAESI EXTRA EUROPEI (-9%) AL NETTO DELLA STAGIONALITÀ.  
 
Roma, 30 novembre 2009 - Le esportazioni italiane verso i mercati extra europei, che segnavano a settembre una crescita del 36% - miglior incremento rispetto ai nostri principali competitor europei – registrano nuovamente a ottobre una flessione (-9,1% su dati destagionalizzati) passando da 10,7 a 9,8 miliardi di euro. “I dati di ottobre mostrano una ancora forte instabilità sui mercati internazionali – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – per formulare analisi più ponderate dell’andamento del nostro export occorrerà, quindi, aspettare lo stabilizzarsi del clima delle aspettative. Tuttavia, pur nell’alternanza dei sali e scendi, l’export italiano è cresciuto, nei primi 9 mesi dell’anno, di oltre il +37%, secondo miglior incremento dopo il Regno Unito, e di gran lunga superiore a quello della Germania (+6%) e della Francia (+14%)”. Il saldo, inoltre, nel periodo gennaio-ottobre, pur rimanendo negativo per l’Italia, registra un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da un passivo di oltre 16,6 agli attuali 3,5 miliardi di euro. A livello settoriale, rispetto al mese precedente, flessioni accentuate delle vendite si registrano per i mezzi di trasporto, (-23%), mentre variazioni positive si riscontrano nel settore mobili (+58%) e metalli (+23%). .  
   
   
OGGI A VILLA MADAMA III CONFERENZA STATO - REGIONI – CGIE  
 
Campobasso, 30 novembre 2009 Il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Iorio (presidente Regione Molise) interviene oggi 30 novembre alla Iii Assemblea Plenaria della "Conferenza Permanente Stato – Regioni e Province Autonome – Cgie (Consiglio generale degli italiani all´estero)in programma a Roma (Villa Madama). Secondo il programma ad aprire i lavori (alle 10. 30) sarà il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Alfredo Mantica. Seguiranno gli interventi di Michele Iorio (Vice Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Presidente della Regione Molise) e del Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all´Estero (Cgie), Elio Carozza. Alle 15. 30 è previsto l´intervento del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, On. Gianni Letta, a cui seguirà quello del Ministro per gli Affari Esteri, Franco Frattini. Alle ore 18. 00 i lavori dovrebbero concludersi con l´approvazione di un "documento finale". .  
   
   
ITALIA-AMERICA LATINA, IV CONFERENZA A MILANO DAL 2 DICEMBRE - FORMIGONI: INVESTIMENTO LUNGIMIRANTE DA NOI FATTO NEL 2003 ATTESI CAPI DI STATO E DI GOVERNO DI 26 PAESI E 1000 DELEGATI  
 
Roma, 30 novembre 2009 - Oltre mille delegati ai massimi livelli politici provenienti da 26 paesi dell´America Latina e dei Caraibi, oltre ai vertici di organizzazioni internazionali politiche e bancarie si sono dati appuntamento a Milano, il 2 e 3 dicembre, per la Iv Conferenza Italia-america latina e Caraibi. L´evento è stato presentato il 26 novembre in una conferenza stampa al Ministero degli Esteri dal ministro Franco Frattini e dal presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, insieme al sottosegretario Vincenzo Scotti, al presidente di Promos Bruno Ermolli e al Coordinatore della Conferenza Donato Di Santo. Presenti anche Gilberto Bonalumi, segretario Rial, e Gianni De Michelis, presidente Ipalmo. "Sin dal 2003 - ha detto Formigoni - la Lombardia ha aperto le porte all´America Latina, investendo in un rapporto privilegiato con questa area ed ospitando a Milano l´annuale assemblea del Banco interamericano di Sviluppo (Bid), cui fece seguito la prima Conferenza Italia-america Latina. Il successo di questa iniziativa, organizzata da Regione Lombardia, fu tale che negli anni successivi venne fatta propria e riproposta in collaborazione con il Governo, che ne colse tutta la portata e lo spessore internazionale". L´orizzonte in cui Regione Lombardia, coordinandosi con il Governo nazionale, si colloca, è quello di "rafforzare - ha spiegato Formigoni - i legami e le opportunità di cooperazione a tre livelli: istituzionale, economico e culturale", già sviluppati nel corso di numerose missioni del ´sistema Lombardia´ guidate dallo stesso Formigoni in questi anni. Sul versante istituzionale sono stati consolidati rapporti con capi di Stato e di Governo, oltre ad aver inviato esperti a insegnare tecniche di pubblica amministrazione soprattutto nei settori ambiente, sanità, reti e infrastrutture. Su quello economico, sono stati presentati i nostri sistemi di piccole imprese e di distretti industriali, al punto che la Bid (Banco Interamericana di Sviluppo) ha stanziato 5 milioni di dollari per sostenere l´incubazione e lo start up di piccole imprese in Brasile sul modello lombardo. Sul fronte della cultura, infine, è da rilevare che affiancheranno la Iv Conferenza diverse mostre, a Milano e a Brescia, dedicate alle civiltà dell´America precolombiana e ai grandi italiani in America Latina. "Latinoamericane - ha sottolineato Formigoni - sono due Regioni di grande importanza come Nuevo Leon del Messico e San Paolo del Brasile, che sono state tra i partecipanti del World Regions Forum promosso da Regione Lombardia e appena concluso a Milano, alle quali ha chiesto di aggiungersi anche la Regione argentina di Buenos Aires. " "Sono convinto - ha concluso Formigoni - che la Conferenza Italia-america Latina e Caraibi sarà davvero un´occasione importante per rafforzare partnership strategiche e per proseguire sulla strada della costruzione di un nuovo modello di sviluppo, anche in vista del grande appuntamento di Expo 2015". Per il ministro Frattini, "l´America Latina non è solo un partner commerciale per l´Italia ma un attore politico di primo piano, una priorità per la nostra politica estera", così come lo è nelle strategie per "la lotta ai cambiamenti climatici e alla povertà, nella crisi economica e finanziaria e nella grande collaborazione internazionale al crimine transnazionale". La Iv Conferenza Italia-america Latina sarà accompagnata da impostanti mostre: sugli Inca e sul barocco Latino-americano a Brescia, su I quattro lombardi che hanno fatto storia in America latina a Milano, sull´architetto messicano O´connell e su Città del Messico sempre a Milano. Ecco il dettaglio: Inca E Barocco - "Omaggio alla civiltà dell´America Latina e dei Caraibi nel bicentenario dell´indipendenza". Sezione I: "Inca, Origine e Misteri delle civiltà dell´Oro". Sezione Ii: "Plusultra oltre il Barocco: segni d´identità nell´arte latinoamericana". Brescia, Monastero-museo di Santa Giulia, 3 dicembre 2009 - 27 giugno 2010 Due sezioni, rispettivamente pre-colombiana e post-colombiana, comprese in un solo itinerario di visita. I pezzi provengono da importanti musei di Bolivia, Colombia, Italia, Messico, Spagna, Perù. L´inaugurazione della mostra avverrà nella mattinata di giovedì 3 dicembre alla presenza di: presidente della Repubblica di Panama Ricardo Martinelli, vice presidente della Repubblica dell´Uruguay Rodolfo Nin Novoa, presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, ministro della Difesa del Perù Rafael Rey Rey, sottosegretario agli Affari Esteri Vincenzo Scotti, sindaco di Brescia Adriano Paroli. Grandi Lombardi - "Quattro personaggi lombardi che hanno fatto storia in America Latina" - Lorenzo Boturini Benaduci, Antonio Raimondi, Agostino Rocca e Gio Ponti. Milano, Loggia dei Mercanti, dal 24 novembre al 3 dicembre 2009. Mostra documentaria su Lorenzo Boturini Benaduci (Sondrio, 1698 - Madrid, 1755); Antonio Raimondi (Milano, 1824 - San Pedro de Lloc, Perù, 1890); Agostino Rocca (Milano, 1895 - Buenos Aires, 1978); Gio Ponti (Milano, 1891 - Milano, 1979). Quattro protagonisti di origine lombarda della storia rispettivamente del Messico, del Perù, dell´Argentina e del Venezuela. O´connell - "Progetto creativo dell´artista-architetto messicano Antonio O´connell" . Milano, Spazio ´O´ - Associazione Non Profit, Via Pastrengo 12, dal 12 novembre al 20 dicembre 2009. Antonio O´connell, artista e architetto Messicano, darà forma alla sua architettura "sperimentale" fatta di interventi monumentali con materiali di recupero nel progetto proposto da ´O´ A. I. R, che per due mesi offrirà la propria sede come contenitore. Citta´ Del Messico - Mostra fotografica "Città del Messico - L´ultima città" Milano, Centro Culturale - Sala Verri, Via Zebedia 2, dal 29 ottobre 2009 al 3 gennaio 2010. Lunedì - Venerdì: dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18 / Domenica: dalle 15 alle 18 Ingreso a offerta libera Per il ciclo "Avventura dello sguardo", sarà allestita fino al 3 gennaio 2010 "L´ultima città", una mostra fotografica di Pablo Ortiz Monasterio. L´esposizione è stata pensata per il duplice anniversario dell´Indipendenza messicana (1810) e della Rivoluzione messicana (1910). L´iniziativa viene sostenuta da Regione Lombardia e dalla Camera di Commercio di Milano. .  
   
   
ROMA CAPITALE ENTRA NEL FUTURO: VERSO GLI STATI GENERALI DELLA CITTá MARTEDÌ 1 DICEMBRE PRENDE IL VIA IL PROGETTO “MILLENNIUM”  
 
Roma, 30 novembre 2009 - Roma entra nel futuro. Martedì 1 dicembre, dalle 9. 30 alle 13. 30 nella Sala Orazi e Curiazi di Palazzo dei Conservatori, in Campidoglio, si terrà il Workshop dal titolo “Progetto Millennium. Roma Capitale verso gli Stati Generali della città”, organizzato dal Comune di Roma e voluto fortemente dal sindaco Gianni Alemanno per mettere finalmente in moto – dopo una lunga éra di immobilismo – quel processo di modernizzazione che la Capitale d’Italia attende ormai da anni. Alle 14, al termine del Workshop – al quale sono stati invitati tutti i componenti e i consulenti tecnici della Commissione per il futuro di Roma Capitale, gli assessori, i vertici della holding comunale e decine di autorevoli osservatori esterni – vi sarà la conferenza stampa del sindaco Alemanno alla quale parteciperanno l’intera Giunta, il capo di gabinetto Sergio Gallo, il direttore generale Liborio Iudicello e il direttore esecutivo del Comune di Roma Antonino Turicchi. A partire dal lavoro svolto dalla Commissione per il futuro di Roma Capitale, presieduta dal professor Antonio Marzano, l’Amministrazione capitolina ha avviato in questi mesi un processo di riflessione, capillare e condiviso, sullo sviluppo della città e finalizzato alla progettazione del Piano strategico di sviluppo 2010-2020. Questo percorso avrà il suo momento culminante nella riunione degli Stati Generali di Roma, convocati a maggio del prossimo anno, nel corso dei quali saranno presentati gli obiettivi strategici da qui al 2020, con la forte ambizione per la Capitale di poter ospitare, per quella data, i Giochi della Xxxii Olimpiade. .  
   
   
SOSTEGNO ALLE PMI DALLA REGIONE LAZIO CON FONDO ROTATIVO DI 240 MLN DI EURO  
 
 Roma, 30 novembre 2009 - La Regione Lazio dalla parte delle Piccole e medie imprese a sostegno della ripresa economica ha istituito il Fondo rotativo per sostenere nuovi investimenti per un volume complessivo di 240 milioni di euro. Potranno accedere al Fondo microimprese, piccole e medie imprese industriali, artigianali, commerciali e di servizi, ma anche imprese costituite in forma cooperativa e consortile, purché con sede operativa e produttiva nel territorio della Regione Lazio. Le modalità d´accesso al Fondo sono state illustrate 27 novembre dall´assessore regionale alle Pmi Daniele Fichera nel corso di una conferenza stampa con il Presidente della Camera di Commercio di Roma Andrea Mondello e il direttore dell´Abi Lazio Mario Fiumara. L´agevolazione per progetti di investimento verrà concessa sotto forma di finanziamento a tasso agevolato (mutuo) della durata di 5 anni, che copre il 100% dell´investimento. Il finanziamento è diviso in due parti, ognuna delle quali costituisce il 50% dell´ammontare totale: una quota a tasso agevolato (0,5% annuo) a carico e a rischio del Fondo, e una quota ordinaria garantita a tasso ordinario con copertura di garanzia regionale. Il tasso può essere fisso oppure variabile. Il rimborso avverrà a rate trimestrali costanti secondo il piano di ammortamento. L´importo dei progetti d´investimento varia da un minimo di 50 mila euro a un massimo di 1 milione. La durata massima per la realizzazione dei progetti è di 12 mesi dalla sottoscrizione dell´atto d´impegno e gli investimenti dovranno essere mantenuti nei cinque anni successivi al loro completamento senza subire modifiche sostanziali. Il Fondo finanzierà progetti per ´riqualificazione e innovazione del prodotto´; riattivazione di insediamenti produttivi inattivi; ristrutturazione e razionalizzazione dei processi produttivi; ammodernamento per aumentare la produttività o, anche la riconversione di cicli produttivi. "La ripresa economica è leggera a fronte di un calo occupazionale forte - ha affermato Mondello presentando il fondo - questo è un provvedimento importante ma funziona solo se gli imprenditori hanno coraggio". "Le piccole imprese - ha detto Fichera - avranno un´opportunità: il fondo, sotto forma di mutuo, sarà dato al 50% dalla Regione con un tasso di interesse fissato allo 0,50 e per il restante 50% dalle banche accreditate che saranno facilitate così nel prendere eventuali rischi. I finanziamenti una volta presentata la domanda arriveranno entro 120 - 150 giorni". .  
   
   
I ´FUTURI´ AMBASCIATORI IN VISITA NELLE MARCHE L`OCCASIONE PER RAFFORZARE I RAPPORTI CON LE DIPLOMAZIE ITALIANE ALL``ESTERO  
 
Ancona, 30 Novembre 2009 - Una visita di quattro giorni per conoscere il sistema Marche nelle sue componenti economiche e culturali. A tale scopo, dal 30 novembre al 4 dicembre, saranno presenti in regione 25 giovani diplomatici della Scuola di formazione del Ministero degli Affari Esteri. Il tour istruttivo e` stato organizzato dalla Regione su richiesta dello stesso Ministero e si inserisce nell´ambito di un percorso formativo di avviamento all´attivita` diplomatica della durata di 9 mesi. La Regione Marche e` stata scelta come destinazione: ´E´ sicuramente un onore per noi ´ dichiara il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca ´ che testimonia il livello di apprezzamento e stima raggiunto dalle Marche a livello nazionale e come il nostro modello di sviluppo e il nostro tessuto economico e sociale siano considerati un buon esempio da proporre nel sistema delle relazioni internazionali´. Nei quattro giorni di permanenza nella regione, la delegazione di diplomatici avra` modo di conoscere le eccellenze del sistema economico regionale, l´organizzazione dei distretti, i centri servizi alle imprese. Prevista la visita in molti Comuni. ´Per la Regione ´ conclude Spacca ´ sara` anche l´occasione per rafforzare i rapporti con le diplomazie italiane che saranno dislocate all´estero´. La delegazione fara` visita anche alla sede della Regione, lunedi` 30 novembre, alle ore 9. Per la circostanza, il direttore del Dipartimento Management e Organizzazione Industriale della Facolta` di Economia ´Giorgio Fua` di Ancona, professor Gianluca Gregori, terra` una relazione a cui seguira` la visita alla sede della Iai (Iniziativa Adriatico-ionica), alla Cittadella di Ancona .  
   
   
VECCHI FONDI UE RECUPERATI: LA REGIONE CALABRIA PRESENTA I RISULTATI  
 
Reggio Calabria, 30 novembre 2009 - La Regione illustra i risultati raggiunti nel recupero della programmazione 2000/2006. Dopo aver sottoposto, nel giugno scorso, i dati all´attenzione dell´Europa, ricevendone un convinto plauso (il commissario europeo Michel Laine parlò di “miracolo”), l´amministrazione regionale intende adesso comunicare a tutti i cittadini calabresi i progressi fatti e i traguardi raggiunti attraverso il recupero dei fondi europei che rischiavano di restare inutilizzati per i ritardi accumulati dalle Giunte precedenti. Il prossimo 3 Dicembre, a partire dalle ore 9,00, alla Fondazione Mediterranea Terina (ex Centro Agroalimentare) di Lamezia Terme, si discuterà di programmazione, si presenteranno tutti i progetti finora realizzati con i fondi Por Fse e quelli inseriti nella nuova programmazione 2007/2013. L´evento “Calabria-europa. Filo diretto” (promosso dal Dipartimento Politiche sociali, diretto da Marinella Marino) prevede, fra l´altro, una tavola rotonda con i contributi del Presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, dell´Assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria, Mario Maiolo, del Vice Presidente della Giunta regionale, Domenico Cersosimo e di numerosi rappresentanti del Ministero del Lavoro e della Commissione Europea. Nuove imprese, nuovi posti di lavoro, nuove possibilità per le fasce sociali svantaggiate, saranno questi gli argomenti di discussione nel corso di una giornata che renderà evidente il “filo diretto” fra la nostra regione e l´Europa, un rapporto istituzionale che, grazie alla qualità della programmazione degli ultimi 5 anni, oggi è più saldo che mai. All´esterno della Fondazione Mediterranea Terina, 10 stand (presso o quali sarà possibile ricevere informazioni sui progetti realizzati e sui bandi futuri) ospiteranno i soggetti attuatori e coordinatori dei bandi Fse: le cinque province calabresi, la fondazione Field e Calabria Etica, l´Azienda Calabria Lavoro e le tre Università della regione. Un sito internet (www. Eventofsecalabria. It) consentirà, infine, di acquisire informazioni e immagini e partecipare a forum di discussione, oltre ad offrire una diretta live in streaming dell´evento. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER AGGIORNA IL MINISTERO DEGLI ESTERI AUSTRIACO: EUREGIO, COMPETENZE, FINANZIAMENTI  
 
Bolzano, 30 noooembre 2009 - Sono prossime alla chiusura le trattative della Provincia con il Governo italiano su sistema dei finanziamenti e nuove competenze: è quanto ha potuto annunciare il 27 novembre il presidente della Provincia Luis Durnwalder incontrando a Bolzano Georg Stillfried, responsabile della direzione Alto Adige e Sudeuropa del Ministero degli esteri austriaco, e Teresa Indjein Untersteiner, console generale a Milano. Nell´incontro a Palazzo Widmann Durnwalder ha delineato ai rappresentanti politici del Governo austriaco il quadro aggiornato della situazione economica, politica e sociale dell´Alto Adige. In particolare il Presidente della Provincia si é soffermato sulle trattative in corso con Roma in materia di sistema dei finanziamenti, federalismo fiscale, nuove competenze. "In questi due ambiti fondamentali contiamo di poter concludere prossimamente la trattativa con il Governo italiano, in modo che l´intesa possa confluire nella prossima Finanziaria statale", ha detto Durnwalder. Oggetto delle trattative di queste ultime settimane con Roma sono i mezzi finanziari ancora bloccati ma che spettano alla Provincia in base al trasferimento di competenze, e più in generale una revisione del sistema dei finanziamenti all´autonomia. Nei colloqui con i rappresentanti dei Ministeri italiani, ha spiegato Durnwalder agli esponenti di Vienna, resta sul tappeto anche l´ampliamento delle competenze provinciali: "Stiamo trattando in primo luogo sui finanziamenti alla Rai, sulle Poste in Alto Adige, sugli immobili di proprietà statale e sull´Agenzia delle entrate", ha riferito Durnwalder. Con il direttore generale Stillfried e la console Untersteiner il presidente Durnwalder si è soffermato anche sul ruolo centrale che dovrà assumere l´Euroregione e sulle nuove deliberazioni che Alto Adige, Tirolo e Trentino hanno assunto congiuntamente a ottobre per rilanciare lo status istituzionale della partnership transfrontaliera. "Il Ministero degli Esteri segue con attenzione gli sviluppi dettati dalla dichiarazione congiunta di Innsbruck e dalle decisioni assunte dai tre Consigli provinciali", spiega Durnwalder. Infine si è discusso anche della proposta di inserire un richiamo alla tutela di Vienna sulla minoranza sudtirolese nel preambolo della Costituzione austriaca: di questo e di altri aspetti si occuperà anche il sottocomitato nel Nationalrat austriaco competente per la questione altoatesina, "che a inizio dicembre visiterà l´Alto Adige e avrà vari contatti con le espressioni della realtà locale", ha concluso Durnwalder. .  
   
   
«DISUGUAGLIANZE E SQUILIBRI SOCIALI ALL´ORIGINE DELLA CRISI» LA LEZIONE MAGISTRALE DELL´ECONOMISTA FITOUSSI AGLI STATI GENERALI DELLA SOSTENIBILITÀ LA TOSCANA GUIDI LE REGIONI EUROPEE PER FAR C RESCERE L´ECONOMIA REALE  
 
Firenze, 30 novembre 2009 - «All´origine della più grave crisi dagli anni Trenta ad oggi, ci sono le disuguaglinze e gli squilibri sociali di un mondo in cui il 99% della popolazione è in grave difficoltà e l´1% sta accumulando fortune incredibili. Il Prodotto interno lordo dell´unione europea nel 2009 diminuirà del 3% rispetto al 2008 e nel 2010 se ne prevede un´ulteriore diminuzione dello 0,3%. Siamo in mezzo alla crisi e nessuno sa cosa accadrà domani. Per questo c´è grande necessità di interventi pubblici e realtà come la Toscana da sole non possono fare nulla, ma se vi metterete alla testa del gruppo di Regioni europee si potranno dare risposte in grado di incidere sulla crisi, ma se non si raggiunge un´intesa a livello europeo non sarà possibile fare nulla». Sono questi alcuni dei passaggi chiave della lectio magistralis dal titolo “La sostenibilità è il nuovo motore dell´economia” che l´economista francese Jean Paul Fitoussi ha tenuto il 26 novembre nel corso della prima sessione degli Stati Generali della sostenibilità organizzati dalla Regione Toscana svoltisi alla Fortezza da Basso di Firenze. «Molti economisti – ha aggiunto Fitoussi – considerano la crisi come se fosse una parentesi, chiusa la quale si dovrebbe continuare come prima. Invece dobbiamo riconoscere che abbiamo sbagliato, che eravamo di fronte alla grande bugia di un sistema finanziario che prometteva a tutti rendimenti più alti di quelli medi e dobbiamo far crescere l´economia reale e non quella finanziaria». Dopo aver osservato che la crisi economica e quella ambientale hanno le stesse origini, ha sottolineato come le disuguaglianze mondiali nell´ultimo quarto di secolo si siano accentuate perché eravamo in pieno “fondamentalismo di mercato”. Fitoussi ha concluso la sua lezione ammonendo che «se cresce il malessere sociale non ci sarà sostenibilità, ma che sarà possibile raggiungerla soltanto se saremo in grado di puntare al progresso sociale». .  
   
   
SALUTE E NATURA SONO LE LEVE DELLA TOSCANA SOSTENIBILE PRIMI PER IMPRENDITORIA STRANIERA, SECONDI PER AUTO ECOLOGICHE E RICCHEZZA DIFFUSA  
 
Firenze, 30 novembre 2009 - La Toscana ha raggiunto il secondo posto tra le regioni italiane per livello di sostenibilità, grazie soprattutto al livello di salute dei suoi cittadini e alle sue risorse naturali. Sono queste le due principali leve che le hanno permesso di conquistare la posizione immediatamente dopo il capofila Trentino Alto Adige. E´ quanto emerge da una ricerca condotta dall´Università di Pisa e dalla Fondazione Toscana sostenibile che hanno analizzato 66 indicatori raggruppati in otto temi: oltre alle risorse naturali (per la quali la Toscana occupa la quarta posizione in Italia) e alla salute pubblica (stesso piazzamento), la nostra regione risulta sesta per cambiamenti climatici ed energia, settima per inclusione sociale, ottava per sviluppo economico, decima per consumi e produzioni sostenibili, undicesima quanto a sostenibilità dei trasporti, e tredicesima per cambiamenti demografici. «Sono ovviamente soddisfatto – spiega il presidente Claudio Martini – del risultato raggiunto. Dalla ricerca emerge la fotografia di una realtà che si posiziona nelle zone alte in molti dei settori presi in esame: come dire che il nostro secondo posto non è il frutto di isolate eccellenze, quanto la risultante di un benessere diffuso. Tra i dati migliori spiccano la bassa percentuale di popolazione che vive sotto la soglia di povertà, il basso tasso di mortalità infantile da un lato e l´elevata aspettativa di vita dall´altro. Non sono frutto di casualità neppure il grande numero di comuni dotati di nidi e l´alta percentuale di laureati nelle materie scientifiche e tecnologiche. Insomma è la Toscana della sostenibilità quella con la quale stiamo affrontando la crisi e su cui intendiamo puntare anche nel futuro». Tra i dati migliori spiccano l´alta percentuale di auto euro 4 e euro 5, il basso livello di occupazione irregolare e la altrettanto bassa quota di permessi a costruire concessi, indice di un ridotto uso del suolo a fini edilizi, con una media regionale inferiore di un terzo rispetto a quella nazionale. Tra gli indicatori ambientali emergono l´alta percentuale (il 31% del totale) di energia prodotta da fonti rinnovabili, le aziende agricole che coltivano prodotti biologici (il 3,5% del totale), i buoni livelli di emissione di polveri sottili Pm10 e di sostanze acidificanti e l´ampia superficie (il 50%) occupata da boschi e foreste. Tra i punti di debolezza figurano quelli legati agli indicatori demografici, che descrivono una regione con una popolazione anziana e con un livello di nascite ancora basso, l´alto numero di veicoli circolanti (88 ogni 100 abitanti) che ci pone al terzultimo posto in Italia ed una ancora non soddisfacente quota (il 17%) di utenti del trasporto pubblico sul totale di coloro che si spostano. La Toscana risul ta infine “fanalino di coda” in Italia per due indicatori: la produzione di rifiuti urbani, che nel 2007 risultava di 694 chili per abitante all´anno e la popolazione (29%) servita da trattamento completo di depurazione. . .  
   
   
IL PIEMONTE AL LAVORO: LA REGIONE INCONTRA IL TERRITORIO  
 
Torino, 30 Novembre 2009 - “Il Piemonte al lavoro. La Regione incontra il territorio”, il tour delle province che si propone di illustrare e discutere i provvedimenti attuati dall’ente nel corso dell’ultimo anno per reagire alla crisi e creare le condizioni del rilancio socio-economico, è iniziato il 26 novembre con le tappe del Verbano-cusio-ossola e di Novara. Durante i due incontri - tenutosi nelle sedi delle locali Camere di Commercio alla presenza degli enti locali, delle organizzazioni di categoria, dei sindacati, delle fondazioni bancarie, degli organismi di volontariato e delle principali associazioni culturali - la presidente Mercedes Bresso e gli assessori regionali (a Baveno erano presenti Bairati, de Ruggiero, Manica, Pentenero, Oliva e Ricca, mentre a Novara c’erano Bairati, Manica e Migliasso) si sono soffermati sul fatto che “la Regione, forte di investimenti su più fronti (ricerca, energia, turismo, industria, infrastrutture, nuovi ospedali) ha dovuto adottare gli strumenti per affrontare gli effetti sociali e occupazionali della crisi e, soprattutto, individuare le azioni più adeguate per uscire dalla fase attuale con un Piemonte più forte e più attrezzato alle nuove sfide. Ciò ha significato, innanzitutto, confermare i grandi investimenti sul futuro ed operare attraverso un’attenta concertazione con tutte le parti sociali allo scopo di valutare al meglio gli obiettivi cui tendere e quali risorse impiegare per creare un Piemonte nuovo, leader in termini di produttività e innovazione. Una sfida che proprio gli stimoli indotti dalla crisi possono farci vincere”. Diversi gli aspetti ricordati dalla presidente e dagli assessori: istituzione di un tavolo di crisi dove tutto il Piemonte produttivo si è confrontato sul futuro, capacità attrattive dai territori vicini, 125 milioni di investimenti regionali che vanno a integrare quelli statali e che hanno consentito di estendere la cassa integrazione in deroga anche alle pmi e allargare lo spettro di coloro che possono accedere agli strumenti di sostegno al reddito, aiuti all’imprenditorialità giovanile e femminile, costituzione di un sistema di garanzie mediante la ricapitalizzazione dei confidi, creazione di un fondo per le imprese sotto i 250 addetti, strumenti per la capitalizzione delle piccole imprese, moratoria sulla restituzione delle rate dei prestiti che la Regione ha erogato alle aziende, interventi per l’internazionalizzazione, risorse a sostegno di Comuni e Province, avvio di 12 poli di innovazione in tutte le province, contributi per il sistema turistico e per quello culturale, stanziamento di 300 milioni per fare del Piemonte la capitale italiana delle energie da fonti rinnovabili” “Per uscire dalla crisi - ha sostenuto Bresso - dobbiamo puntare molto su strumenti nuovi, quali il terziario ad alto livello tecnologico, la crescita dimensionale delle aziende, l’innovazione nei prodotti e nei servizi. I settori ad a tasso di crescita più alto sono Ict, design, creatività e progettività industriale, green economy e l’Università. Occorre infatti diversificare il nostro portafoglio produttivo e crescere sui mercati esteri. Altri Paesi sono tornati a crescere a ritmi del 5% l’anno, dobbiamo tornare a questi numeri con la capacità di lavorare insieme”. La presidente si è quindi soffermata sui provvedimenti adottati per la qualità della vita delle famiglie e di tutte le categorie sociali: esenzioni dal pagamento dei ticket sui farmaci per i redditi fino a 36. 000 euro, riduzione dell’addizionale Irpef per chi ha meno di 20. 000 euro annui, costruzione di 5500 nuovi alloggi, aumento del 43% dei posti negli asili nido, costruzione di nuovi ospedali e case di riposo e adeguamento di numerose altre strutture di questo tipo, contrasto alla violenza domestica su donne e minori, legge contro le discriminazioni di genere, nuovi servizi per i disabili, investimenti sulla formazione professionale e gli impianti sportivi, risorse per il diritto allo studio ed al lavoro, sostegno alle aziende agricole per valorizzare i prodotti tipici e favorire la filiera corta, diminuzione del 90% della presenza di zanzare, misure per aumentare la qualità dell’aria e la raccolta differenziata dei rifiuti, pubblicazione dei bandi di gara per liberalizzare il trasporto pubblico ferroviario, apertura di nuove strade e prosecuzione dell’iter per la rete autostradale regionale, salvaguardia dei territori montani (scuole, economia). Per quanto riguarda Novara, la presidente Bresso ha posto l’attenzione sullo sviluppo del Cim, sugli interventi per la rubinetteria, sul polo di chimica verde che produrrà plastica da materie vegetali riciclabili, sul dossier aeronautico, sulle misure adotatte per il pagamento degli arretrati dei fornitori delle aziende sanitarie, sulla regionalizzazione del patto di stabilità, che consentirà ai Comuni di sforare in modo controllato e a Cameri di vedersi ridotta la penale, sull’importanza delle gare per il trasporto ferroviario, che garantiranno i pendolari e, con la clausola sociale, i lavoratori del comparto. In merito alla Città della salute, ha annunciato che è stato concluso un accordo per il finanziamento di un progetto che sta crescendo rispetto alla base di partenza, che ricorrerà anche ai fondi per l’edilizia universitaria e che utilizzerà il sistema del leasing in costruendo. A margine della conferenza stampa istituzionale di Baveno, è stato presentato il progetto di ricerca e sviluppo industriale Co-ver R&d, del gruppo Co-ver, che prevede lo sviluppo di quattro traiettorie tecnologiche sulla tri-generazione (elettricità, calore, raffrescamento) per grandi complessi immobiliari a destinazione d’uso residenziale, commerciale e industriale, il recupero degli inquinanti ed effluenti industriali ai fini energetici, la produzione di energia e biocombustibili da biomassa di scarto e lo sviluppo di sistemi multipiattaforma per il monitoraggio, la gestione e il controllo energetico di asset (edifici e impianti) de-localizzati. Il progetto, che sarà sostenuto dalla Regione Piemonte, ha un orizzonte temporale di tre anni e prevede un costo complessivo di circa 15 milioni di euro. .  
   
   
INNOVAZIONE, DALL’AUSTRALIA OPPORTUNITA’ PER LA BASILICATA  
 
Potenza, 30 novembre 2009 - Le competenze e i programmi sviluppati in Basilicata nel campo dell’osservazione della Terra, del fenomeno della desertificazione e del monitoraggio ambientale sono stati illustrati nel corso di una serie di incontri che si sono svolti presso i principali centri di ricerca, università ed aziende innovative dello Stato del South Australia. La delegazione lucana guidata dal vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico, e della quale fanno parte anche rappresentanti dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Università di Basilicata e del Cnr, ha infatti gettato le basi per rapporti di collaborazione con Airbone Research Australia, centro di ricerca della Flinders University che si occupa della sperimentazione di apparecchi per il rilevamento laser della Terra. Le attività nel campo della ricerca nelle telecomunicazioni sono state al centro dell’incontro effettuato presso il Mauwson Institute, dove sono state valutate sia le possibilità di scambi di prodotti con l’Agenzia spaziale italiana sia l’attivazione di progetti di mobilità finalizzati all’inserimento lavorativo dei giovani laureati. Programmi per trasferire conoscenze ed esperienze e per facilitare il consolidamento di laureati, ricercatori e docenti sono stati discussi nel corso dell’incontro con il prorettore dell’Università di Adelaide. Si è parlato di monitoraggio del territorio attraverso i sistemi satellitari presso la private company Apogee, la cui attività presenta importanti possibilità di collaborazione con le imprese lucane del settore, mentre presso la private company Aerometrex sono state valutate le possibilità di scambi nel settore dei rilievi aerofotogrammetrci in tridimensione. Le potenzialità, le competenze e le opportunità presenti in Basilicata nel campo dell’osservazione della Terra e nei programmi dell’industria avanzata sono stati ribaditi dal vice presidente Santochirico nel corso di un incontro che si è svolto presso il Parlamento del South Australia con lo speaker Jack Snelling, durante il quale il sistema lucano dell’innovazione e della ricerca è stato assunto come modello per l’imminente avvio del programma spaziale australiano, che avrà investimenti per oltre 40 milioni di dollari. .  
   
   
FISCO, RICERCA CISL CONFERMA SFORZI REGIONE LOMBARDIA FORMIGONI E COLOZZI: MENO TASSE, PIU´ INVESTIMENTI E SERVIZI  
 
Milano, 30 novembre 2009 - "I dati della ricerca condotta dall´Osservatorio Fisco della Cisl confermano lo sforzo compiuto da Regione Lombardia per mantenere a livelli minimi la pressione fiscale, nonostante crescano continuamente compiti e funzioni a carico dell´amministrazione regionale soprattutto nella fase di crisi economica che ha colpito il Paese negli ultimi mesi". E´ questo il commento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dell´assessore regionale alle Risorse, Finanze e Rapporti istituzionali, Romano Colozzi, ai dati emersi dalla ricerca condotta dall´Osservatorio Fisco della Cisl Lombardia, sul reddito e le tasse di lavoratori e pensionati relativi al 2008. "E´ significativo - aggiungono Formigoni e Colozzi - che la ricerca documenti invece l´aumento dell´imposizione fiscale da parte di Comuni e Province che, evidentemente, in questo modo, hanno cercato di far fronte ai sempre minori trasferimenti di risorse da parte dello Stato". "Regione Lombardia - continuano Formigoni e Colozzi - ha voluto caratterizzare la propria azione, proprio per non andare nelle tasche dei cittadini, verso una crescente riduzione delle spese non indispensabili a favore di investimenti e servizi". Lo studio della Cisl evidenzia che a carico di un dipendente lombardo, in media, ci sono 267 euro di addizionali regionali. Di questi solo il 14,5 per cento, pari a 31,9 euro, dipende da scelte compiute da Regione Lombardia, perché i restanti 235,1 si riferiscono a una imposta statale obbligatoria non manovrabile della Regione. "Inoltre, a conferma di questa virtuosa politica fiscale - precisano Formigoni e Colozzi - è importante sottolineare che Regione Lombardia, unica in Italia, ha eliminato la tassa regionale sul metano che avrebbe comportato un costo complessivo per i cittadini di 180 milioni di euro". "Se come noi speriamo il federalismo fiscale - concludono Formigoni e Colozzi - sarà attuato garantendo effettivamente alla Regione una vera autonomia fiscale, rendendo maggiormente manovrabili i tributi e consentendoci di intervenire anche sulla base imponibile, allora finalmente Regione Lombardia potrà concretizzare il proprio vero modello di fiscalità basato sul quoziente familiare, peraltro già previsto da una nostra legge ma mai attuato perché vietato da norme nazionali". .  
   
   
LOMBARDIA: VIA AI "FORMIGONI-LOAN", 30 MILIONI PER CONFIDI CONSENTIRA´ L´ACCESSO AL CREDITO ALLE PMI PER 3 MILIARDI  
 
 Milano, 30 novembre 2009 - Li hanno subito definiti "Formigoni loan". Si tratta di uno strumento finanziario da 30 milioni di euro che la Giunta regionale ha appena destinato, attraverso la finanziaria Finlombarda, a ricapitalizzare e riorganizzare i Confidi. "L´obiettivo - spiega Formigoni - è chiaro: favorire una risposta al bisogno di credito delle nostre aziende, micro, piccole e medie, che cercano garanzie da presentare alle banche". "Con i loan - aggiunge Formigoni - vogliamo mettere in sicurezza la rete dei Confidi: una rete che vale 3 miliardi di finanziamenti, che vengono così garantiti dalla Regione. E un altro miliardo potrà verosimilmente aggiungersi come possibile finanziamento garantito in futuro". Lo strumento dei loan, individuato dal presidente Formigoni, nasce dal dialogo e dall´alleanza tra la Regione e le associazioni di categoria, "mettendo a punto uno strumento - sono ancora parole di Formigoni - non in modo unilaterale ma insieme agli attori del mercato". Nella stessa logica Regione Lombardia ha, negli scorsi mesi caratterizzati dalla crisi economica, messo in campo vari strumenti di sostegno al credito, per esempio Confiducia (20 milioni a favore delle Pmi lombarde attraverso il rafforzamento di Federfidi), Jeremie Fesr (altri 20 milioni per le Pmi attraverso i Confidi), Made in Lombardy (33 milioni per finanziamenti alle imprese manifatturiere attraverso Bnl). L´intervento finanziario "Formigoni loan" messo in campo prevede: - la concessione di finanziamenti destinati ai Confidi che fanno domanda per iscriversi al registro degli intermediari finanziari della Banca d´Italia (ex art. 107 del Teso Unico Bancario): sono in tranche da 1 a 5 milioni l´una, incrementano il patrimonio del Confidi e sono da restituire alla Regione entro 6-10 anni in unica soluzione. Il tasso di interesse per il prestito è quello minimo di mercato, in modo che non si configuri un aiuto di Stato. Le risorse regionali messe in campo ammontano a 24 milioni di euro. - la definizione, a breve, di un´ulteriore misura finanziaria che consentirà, nel rispetto di quanto previsto dai regimi di aiuto temporanei già approvati dalla Commissione Europea, di concedere ulteriori finanziamenti a tassi più bassi di quelli di mercato. L´ammontare delle risorse regionali messe in campo sarà pari a 6 milioni di euro. Regione Lombardia attiverà inoltre le procedure per la notifica alla Commissione Europea dei "Formigoni loan", ai fini dell´ottenimento di specifico regime di aiuto che possa consentire l´applicazione di condizioni ancora più favorevoli per i Confidi. .  
   
   
VALLE D’AOSTA: PRESENTATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2010/2012  
 
 Aosta, 30 novembre 2009 - Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e l’Assessore del bilancio, finanze e patrimonio, Claudio Lavoyer, hanno presentato venerdì 27 novembre, nel corso di una conferenza stampa, il bilancio di previsione della Regione Autonoma Valle d´Aosta 2010/2012 che verrà portato all’attenzione del Consiglio regionale, convocato a partire da lunedì prossimo in una tre giorni di seduta. Relatore della legge finanziaria sarà il Consigliere Andrea Rosset. Il documento, redatto secondo le nuove modalità introdotte dalla riforma della legge di bilancio e contabilità generale approvata dal Consiglio, ha tra le finalità a rendere più comprensibile la finanziaria regionale ai non addetti ai lavori, fornendo uno strumento che faciliti il processo decisionale, la semplificare, la razionalizzare e la gestione, riducendo così il volume della legge stessa. La previsione delle entrate complessive della Regione è pari a 1. 874,4 milioni di euro per l’anno 2010, 1. 916,7 milioni di euro per l’anno 2011 e 1. 937,4 milioni di euro per l’anno 2012. Le risorse disponibili, ossia le entrate al netto delle partite di giro, nel 2010 crescono di 10 milioni e sono pari a 1. 685 milioni di euro. Per gli anni successivi, le entrate regionali sono previste pari a 1. 727 milioni di euro per il 2011 e a 1. 750 milioni di euro per il 2012. «La solidità del bilancio regionale e il suo equilibrio prospettico sono stati recentemente confermati anche dall’agenzia di Rating che ha assegnato alla Regione il punteggio di Aa+. – ha dichiarato l’Assessore Lavoyer - Questo buon stato di salute della finanza pubblica regionale ha permesso il tempestivo intervento anti-crisi nell’anno 2009. Alcuni provvedimenti sono già riproposti per il 2010 e il Governo ha avviato un percorso simile allo scorso anno per arrivare alla stesura di una nuova legge a sostegno dei settori economici ancora in difficoltà. L’aumento nel 2010 è frutto di un effetto combinato tra un lieve calo nella previsione delle entrate da tributi propri e l’aumento delle autorizzazioni per l’indebitamento. La riduzione dei tributi propri trova una motivazione importante nella conferma per il 2010 dell’agevolazione Irap. Inoltre, il nuovo disciplinare della Casa da Gioco comporta un ridimensionamento del bilancio regionale sia nella parte spesa sia nella parte entrata. L’incremento delle entrate dal 2011 – ha concluso l’Assessore - è motivato dalla previsione di aumento del gettito derivante dalle imposte sulla benzina per autotrazione come conseguenza dell’abrogazione della legge relativa ai buoni carburante». L’incidenza della spesa corrente è in linea con il 2009. Al Fondo per il finanziamento del Piano di politica del lavoro sono stati previsti circa 8 milioni, di cui 4 milioni riguardano il finanziamento delle azioni di politica del lavoro e 4 milioni riguardano iniziative di formazione professionale. «L’obiettivo principale dell’Amministrazione regionale – ha detto il Presidente della Regione Augusto Rollandin – sono le politiche del lavoro. A livello europeo come a livello nazionale, il vero progetto è l’individuazione di nuove strategie per il lavoro. Da parte nostra l’impegno con l’ausilio del prossimo bilancio, è far di tutto per dare a coloro che cercano lavoro un punto di riferimento. Compito della Regione è fare da cardine e quindi essere trasversale su tutte le iniziative che segnano i vari settori economici e sociali, con azioni preventive e progettuali. Punto fermo del progetto che vogliamo attuare con il bilancio di previsione 2010/2012 è la sinergia tra comuni e Regione, perni per la politica di sviluppo della Valle d’Aosta nei prossimi anni, nella convinzione che non è la quantità ma la qualità su cui bisogna costruire. O vinciamo sulla qualità o perdiamo, dobbiamo fare sistema con logiche chiare, condivise e concrete». .  
   
   
FVG: I° CONSIGLIO REGIONALE RAGAZZI A UDINE  
 
 Udine, 30 novembre 2009 - Il Consiglio regionale dei ragazzi e delle ragazze del Friuli Venezia Giulia - il primo in Italia - si è costituito a Udine, dove nell´auditorium della Regione, alla presenza del presidente della Regione Renzo Tondo e del Consiglio Edouard Ballaman, anche come Tutore pubblico dei minori, si è svolta la prima seduta, promossa appunto dall´Ufficio del Tutore in collaborazione con i Consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze (Ccr) degli 8 Comuni dove l´esperienza è al momento attiva: Campoformido, Cordenons, Fiumicello, Pasian di Prato, Pordenone, San Vito al Tagliamento, Tavagnacco e Udine. In tutto circa 200 adolescenti presenti, dai 9 ai 13 anni, ovvero dalla Iv elementare alla Iii media, accompagnati dai loro educatori e da sindaci e assessori dei comuni di appartenenza. Ma rappresentanze di altri Municipi, dove il Consiglio comunale dei ragazzi è in fase di insediamento, erano presenti in veste di uditori a questo appuntamento voluto proprio in occasione del ventesimo anniversario della Convenzione sui diritti dell´infanzia e dell´adolescenza. Un modo per contribuire a mettere a disposizione dell´intera comunità regionale strumenti e risorse che consentano a bambini e adolescenti di esercitare in più sedi il diritto di espressione, e ancor prima quello di formarsi in qualunque materia una propria opinione. Di essere, cioè, partecipi e responsabilizzati alla vita della comunità, cittadini attivi con il diritto di essere ascoltati. Obiettivo, quello della partecipazione, al centro anche delle strategie europee, tanto che proprio il 2 dicembre a Helsinki verranno delineate le azioni del Consiglio europeo sull´argomento. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo, che ha aperto i lavori dando il via all´attività di 10 Commissioni formate ciascuna da una ventina di ragazzi e ragazze degli 8 Ccr, e lo ha ribadito il presidente del Consiglio Edouard Ballaman che, poi, ha presieduto i lavori dell´Assemblea vera e propria, formata dai portavoce di ciascuna Commissione, e ascoltato la lettura del documento finale elaborato sul tema scelto dagli stessi ragazzi: la mobilità, considerata in tutte le sue declinazioni. "Siete più silenziosi e attenti della mia Giunta - ha esordito Tondo dando il benvenuto ai ragazzi, illustrando loro brevemente l´articolazione e l´attività della Regione e gli aspetti importanti della nostra piccola, ma importante comunità: plurilingue e improntata alla tolleranza e al rispetto degli altri è l´occidente che si è aperto dopo la caduta del muro di Berlino, ha detto. E compiacendosi per la bella esperienza a cui stanno dando vita, si è augurato che in futuro qualcuno dei ragazzi ora nei Ccr si impegni anche per un´esperienza amministrativa nelle istituzioni; perché occuparsi della cosa pubblica è un atto di responsabilità verso gli altri - ha aggiunto augurando un proficuo lavoro: "Farò in modo di raccogliere le vostre indicazioni. Quando ero sindaco a Tolmezzo, furono proprio dei bambini a far notare all´amministrazione che in città non c´era neanche una fontana. A noi adulti era sfuggito; dopo quella segnalazione ne abbiamo costruite un paio. Forse ora non riusciremo a rispondere a tutte le vostre richieste, ma le vostre critiche e proposte saranno dei segnali sui quali improntare il nostro lavoro - ha concluso. Sulla stessa lunghezza d´onda il presidente Ballaman, che al termine del lavoro nelle Commissioni ha dato il via alla seduta con il classico suono di campanello ed ha sottolineato che questo Consiglio regionale dei ragazzi e delle ragazze del Friuli Venezia Giulia, oltre a costituire un´esperienza di avanguardia nel panorama nazionale, è un laboratorio per educare al senso della partecipazione e sviluppare la coscienza di cittadini attivi. Per questo come Tutore pubblico dei minori - ha aggiunto - incoraggio l´esperienza dei Ccr e auspico che periodicamente si confrontino per portare all´attenzione del Consiglio regionale le loro osservazioni. Complimentandosi per il lavoro svolto oggi - e ancor prima nei singoli Consigli comunali - Ballaman ha confermato l´impegno assunto a raccogliere le istanze e le indicazioni emerse per portarle all´attenzione dell´Assemblea del Friuli Venezia Giulia, con la promessa di verificare a distanza di alcuni mesi gli sviluppi di quanto oggi sottoposto ad attenzione. Il documento di sintesi elaborato oggi dai ragazzi affronta il tema della mobilità toccando in particolare gli aspetti della sicurezza, del rispetto delle regole, della qualità dell´ambiente, della promozione di una cultura diversa del movimento. Più piste ciclabili, migliori servizi pubblici e maggiori garanzie di sicurezza stradale chiedono i ragazzi che invitano anche a potenziare iniziative interessanti come ciclobus e pedibus, a migliorare l´illuminazione delle strade, a creare aree verdi e luoghi di incontro. Perchè, con le scelte sulla mobilità - hanno sottolineato - si possono favorire bambini e ragazzi nel loro diritto alla salute e alla sicurezzae allo sviluppo della propria autonomia e libertà di movimento. .  
   
   
NOVITÀ PER CASSA IN DEROGA E CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ IN TOSCANA CINQUE ACCORDI PER RENDERE PIÙ EFFICACI AMMORTIZZATORI SOCIALI E FORMAZIONE  
 
Firenze, 30 novembre 2009 - Ammortizzatori sociali e politiche formative più ampi, flessibili ed estesi per proseguire nell´azione di sostegno del reddito e di riqualificazione professionale dei lavoratori vittime della crisi. Tutto questo è possibile e lo sarà anche nei prossimi mesi grazie a una serie di accordi che l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha firmato nei giorni scorsi con le parti sociali e sulla base dei quali saranno approvati dalla giunta, nella prossima seduta, gli atti di modifica alle linee guida per la concessione della Cassa integrazione in deroga e agli incentivi ai contratti di solidarietà. «Le novità introdotte dagli accordi - spiega l´assessore Simoncini - contribuiscono a rendere più efficace l´intervento e a dare maggiori certezze ai lavoratori che devono fare ricorso agli ammortizzatori sociali o ad altre misure di integrazione del reddito che, come nel caso dei contratti di solidarietà, permetteranno di contrastare meglio una crisi che ancora è destinata a durare così come le sue conseguenze negative sul piano sociale». Cassa integrazione in deroga - Due le novità introdotte per quanto riguarda la Cassa integrazione in deroga (autorizzata dalla Regione), che si applica alle aziende di qualunque settore che non possono usufruire di ammortizzatori o che non possono più accedervi. La prima è costituita dalla possibilità di superare il limite dei 180 giorni per le aziende che non hanno alcun ammortizzatore sociale; l´accordo prevede infatti che si possa oltrepassare il limite dei 180 giorni a patto che l´azienda fornisca una certificazione che indica come il lavoratore abbia già usufruito di tutti i 180 giorni richiesti. La secondo novità riguarda tutte le tipologie di aziend e interessate dalla Cig in deroga ed è costituita dall´eliminazione del paletto del 31 dicembre come termine entro il quale presentare le domande: le domande possono essere infatti presentate per un periodo massimo di 12 mesi, senza riferimento all´anno solare. L´accordo prevede anche che le parti si incontrino, entro 15 giorni, per valutare la possibilità di sperimentare interventi di mobilità in deroga. Contratti di solidarietà - Altre novità riguardano la concessione di incentivi per i contratti di solidarietà. Si prevede una integrazione salariale a fronte di una riduzione di orario rimodulata secondo le diverse tipologie di impresa, anche in conseguenza della modifica introdotta dalla normativa nazionale. Per i contratti stipulati a partire dal primo luglio, sia per le imprese industriali che per le cooperative, la Regione garantirà una copertura pari al 90% del trattamento perso, mentre per i contratti stipu lati da tali tipologie di impresa dal 1° gennaio 2009 fino al 30 giugno 2009 resta fissata un´integrazione pari al 20% del reddito perso. La Regione garantirà invece il 70% del trattamento perso in seguito alla riduzione oraria per le imprese che non hanno accesso alla Cassa integrazione straordinaria, con eccezione delle imprese artigiane, per tutti i contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2009. Per le imprese artigiane c´è un contributo pari al 20% perché per i lavoratori di queste aziende è prevista anche un´integrazione dell´ente bilaterale. La Regione ha sottoscritto un accordo con le Parti Sociali il 30 giugno 2009 per l’utilizzo dei fondi interprofessionali in cui le Parti sociali si sono impegnate ad assicurare il contributo di ogni possibile fonte di finanziamento per l’aggiornamento e la formazione dei lavoratori sospesi o espulsi dal mercato del lavoro e che siano assistiti attr averso politiche passive di sostegno al reddito. I tre accordi firmati con Fondimpresa, Fondartigianato e Fon. Coop, pur con alcune differenze derivante dalle specifiche caratteristiche di ciascun fondo, hanno determinato le modalità di utilizzo per la formazione dei lavoratori in cassa integrazione in deroga. .  
   
   
SICUREZZA FVG: GIUNTA CONFERMA, FONDI A TUTTI I RICHIEDENTI  
 
Trieste, 30 novembre 2009 - Definitivamente confermati, anche dal punto di vista della disponibilità finanziaria, i contributi a Comuni e sodalizi che hanno chiesto fondi per la realizzazione di progetti utili ad incrementare la sicurezza in Friuli Venezia Giulia. Tutte le domande (114) sono state accolte ed i finanziamenti erogati vanno dai 4 mila ai 260 mila euro per intervento. Lo ha stabilito il 26 novembre la Giunta regionale su proposta dell´assessore Regionale alle Autonomie locali e Sicurezza, Federica Seganti. Successivi decreti del direttore del Servizio regionale competente consentiranno l´erogazione, in base alla graduatoria, dei 2. 113. 458 euro da investire sul territorio per la realizzazione di impianti di videosorveglianza e la manutenzione di quelli esistenti, per il potenziamento delle Sale operative e l´armamento della Polizia locale, per il rinnovo delle dotazioni tecnico-strumentali e del parco veicoli e natanti, per il potenziamento dei collegamenti telefonici e telematici. Altri interventi sono previsti per le fasce deboli della popolazione con l´organizzazione di corsi di autodifesa e progetti mirati a ridurre bullismo e vandalismo nelle scuole. .  
   
   
TERREMOTO:35 MILIONI PER RISTORO DANNI IMPRESE ALTRI 11 MILIONI PER ATTRARRE NUOVE AZIENDE NEL "CRATERE"  
 
L´aquila, 30 novembre 2009 - 35 milioni di euro, derivanti dal Por Fesr 2007/2013 (regime di aiuto ex art. 87. 2b) per la ripresa delle attività produttive nell´area danneggiata dal sisma del 6 aprile scorso. Entità dei contributi, modalità di accesso ai fondi, modulistica relativa, sono stati gli argomenti al centro dell´incontro che il vice presidente ed assessore allo Sviluppo economico della Regione, Alfredo Castiglione, ha avuto il 27 novembre , a palazzo Silone, col partenariato economico-sociale. "Si stanno definendo le misure relative all´Asse 6 - ha spiegato Castiglione - che riguardano sia la riattivazione delle piccole e medie imprese del ´cratere´, attraverso un risarcimento danni, sia l´attrazione di nuove aziende. La somma di 35 milioni di euro sarà destinata a ristoro di tutti coloro, ivi compresi professionisti e piccole attività economiche, che producono reddito nelle zone indicate nel Decreto. Quanto all´attrazione di nuove imprese - ha aggiunto l´Assessore - i circa 11 milioni di euro previsti saranno a beneficio di imprese, artigiane, commerciali, di servizi, iscritte alla Camera di commercio". Castiglione ha auspicato che i bandi relativi possano uscire entro la fine dell´anno. "Oggi - ha proseguito - abbiamo avviato un´importante concertazione. Attendiamo ora sollecitazioni e suggerimenti dalle categorie interessate. E´ un primo segnale che diamo all´Aquila e all´area del cratere - ha concluso il vice presidente della Regione - Ci rendiamo conto che qualsiasi cifra non basterebbe per risolvere i grandi problemi del territorio terremotato, ma aspettiamo anche segnali dalla Comunità europea affinchè aumenti gli stanziamenti col contributo di solidarietà, utilizzando anche, quando saranno disponibili, i fondi Fas e Master Plan". All´incontro di stamane, coordinato dalla responsabile del Servizio Politiche internazionali della Regione, Vanna Andreola, hanno partecipato tra gli altri rappresentanti di Confindustria, Confapi e Giovani commercialisti. A loro è stata distribuita una bozza di bando che si sono riservati di esaminare. La riunione è stata aggiornata alla prossima settimana, quando le parti si ritroveranno per definire nel dettaglio tempi e percentuali del ristoro per le aziende danneggiate. Tutto entro i paletti posti dall´Europa che ha emanato le direttive. Sarà attivato, presso il Servizio Politiche internazionali, uno sportello operativo coordinato dall´assessorato allo Sviluppo economico. .  
   
   
CONVEGNO DELLA CISL SUL FEDERALISMO FISCALE, IORIO: COME MOLISE ABBIAMO VINTO UNA GROSSA BATTAGLIA SUI PRINCIPI DELLA NUOVA LEGGE, ORA CI ATTENDE UN ALTRO IMPORTANTE CONFRONTO SUL CAMPO DEI DECRETI ATTUATIVI  
 
 Campobasso, 30 novembre 2009 "Il Molise ha già vinto un´importante e strategica battaglia in occasione del varo della Legge sul Federalismo Fiscale laddove si è vista riconosciuto il diritto ad una perequazione nella redistribuzione del Fondo di Solidarietà nazionale in ragione delle sue caratteristiche demografiche e territoriali. Ma la "guerra" non è certo finita. Ora dobbiamo vigilare affinché i Decreti attuativi concretizzino questa impostazione di principio. Già in sede di discussione del nuovo Patto della Salute abbiamo posto con forza il problema di affiancare al concetto della redistribuzione delle risorse sulla base dei costi standard, un opportuno stanziamento di riequilibrio solidale per quelle realtà, come la nostra, in cui alcuni servizi e prestazioni sanitarie debbono far di conto con un territorio particolare caratterizzato da una spalmatura demografica peculiare e con una percentuale di anziani elevata. Lo stesso principio dovrà valere necessariamente quando parleremo dei trasporti, dell´Istruzione e di tutte le problematiche legate al federalismo fiscale. Ma la vittoria finale della "grande guerra" per aver riconosciuti i nostri diritti ad avere risorse confacenti alle nostre necessità, potrà avvenire solo se tutte le Istituzioni del Molise e di concerto con le forze sociali ed economiche marceranno unite e coese. Ovviamente le nostre richieste di garanzia di diritti dovranno essere accompagnate da una chiara e ferma volontà di assunzione di responsabilità nell´attivazione di politiche di buon governo che sappiano utilizzare al meglio ogni risorsa disponibile, con tempistiche certe e in una logica operativa di estrema trasparenza". Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio intervenendo il 28 novembre a Termoli al convegno organizzato dalla Cisl dal tema "Il Molise e il Federalismo Fiscale". Era presente anche il Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. "Responsabilità, buon governo, trasparenza e accelerazione delle procedure –ha detto ancora Iorio- rappresentano un impegno imprescindibile della classe amministrativa ed economica di questa regione se davvero si vuole vincere la sfida che ci pone il Federalismo Fiscale e le nuove politiche dello sviluppo legate a logiche nazionali, europee e globali. Dobbiamo avere il coraggio di fare scelte concrete e responsabili, che si basino sull´utilizzo intelligente e attento delle risorse, e che vedano i cittadini informati degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Il tutto nell´ambito di una trasparenza amministrativa che non deve andare però a scapito della tempistica attuativa di programmi e iniziative di buon governo indirizzate alla crescita e allo sviluppo". Iorio ha poi voluto ringraziare la Cisl Molise per aver voluto creare questo qualificante momento di confronto e di dibattito su una problematica, come quella del Federalismo Fiscale, che interessa tutti. In particolare al Segretario Bonanni il Presidente Iorio ha voluto riconoscere pubblicamente la capacità e l´impegno di intervenire con puntualità ed equilibrio nelle grandi scelte che vengono fatte a livello nazionale e regionale. "Un esempio importante –ha sottolineato- di concretezza e di assunzione di responsabilità nell´ideazione e nell´attuazione di specifiche politiche per lo sviluppo". "E´ certo vero –ha concluso il Presidente- che il Molise ha conosciuto in questi anni una crescita economica e sociale che ha visto sviluppare il reddito pro-capite tanto da farci uscire dall´Obiettivo Uno, zone sottosviluppate, ed entrare a pieno titolo nell´ Obiettivo Due, competitività e ricerca. Questo ha prodotto nuova occupazione e migliore qualità della vita. Ma è altrettanto vero che il Molise si trova nel Mezzogiorno d´Italia, un´area del Paese che è fortemente svantaggiata per mancanze di grosse infrastrutture che le consentano di agganciare bene il "treno dello sviluppo" nazionale ed europeo. E allora anche qui dobbiamo combattere un´altra battaglia tesa a far capire allo Stato centrale che il Mezzogiorno ha diritto a risorse per l´ammodernamento sia delle sue infrastrutture che delle sue strutture economico-sociali. Prima di parlare di come utilizzare le risorse straordinarie che vengono dalla Ue, dobbiamo chiarire che al Sud Italia vanno riconosciute le risorse ordinarie per realizzare quelle opere e quelle iniziative necessarie a far si poi, che gli interventi straordinari producano gli effetti desiderati. Diversamente si continuerà ad utilizzare lo straordinario al posto dell´ordinario, ricadendo nella sterile e non veritiera polemica dello sperpero dei fondi strutturali nelle Regioni del Sud. Certo occorre rigore nelle spese, ma tale attenzione non deve produrre restrizione nei servizi ai cittadini del Mezzogiorno". . .  
   
   
COSTITUITO IN SARDEGNA FONDO DI GARANZIA ETICA  
 
 Cagliari, 30 Novembre 2009 - L´assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha presentato la proposta di costituzione del Fondo di garanzia etica. Secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2009, nella seduta del 27 novembre la Giunta ha stanziato tre milioni di euro a favore delle fasce sociali più deboli, sottoposte a indebitamento insostenibile per la sopravvenuta onerosità di prestiti contratti dalle persone cosiddette "non bancabili", che mai otterrebbero un finanziamento da un istituto di credito. "L´intervento, riconducibile alle misure di finanza etica, non è una generica forma di beneficenza - sottolinea l’assessore Manca -, bensì una proposta concreta della Regione per dare risposte immediate ai problemi dei cittadini più deboli e indifesi. Grazie al Fondo di garanzia etica sarà possibile finanziare anche progetti di promozione dello sviluppo e del territorio. Il microcredito porrà al centro dell’intervento la persona, non a caso è stato concepito come uno strumento di lotta alla povertà e all’esclusione sociale". L’assessorato del Lavoro dovrà fissare i criteri e le modalità di gestione del Fondo, e attivare le procedure di evidenza pubblica per l’individuazione del soggetto attuatore (una cooperativa sociale o un’istituzione Onlus) e dell’istituto di credito esecutore dell’intervento: con essi, la Regione stipulerà un protocollo d’intesa che preveda, tra le altre cose, le modalità di erogazione del prestito, l’importo massimo finanziabile, il tasso d’interesse, la durata e le modalità di restituzione del prestito. Tra i possibili beneficiari figurano anche tutte quelle persone portatrici di progetti d’investimento e di capacità imprenditoriale che, al momento della domanda di accesso al microcredito, non riescano ad esprimere il loro potenziale. Ad esse sarà destinato il 40 per cento del Fondo (un milione 200mila euro), mentre il restante 60 per cento (un milione 800mila euro) sarà riservato al sostegno di persone e famiglie che si trovano in gravi situazioni di bisogno. In particolare si fa riferimento a quanti abbiano perduto ogni reddito da lavoro dipendente (licenziamento, cassa integrazione, mobilità) o autonomo (chiusura dell’attività); coloro che, in conseguenza di malattia o disabilità riconosciuta dall’Inps, non abbiano più un reddito; persone e famiglie in gravi difficoltà finanziarie, che abbiano almeno un familiare iscritto alla scuola primaria o secondaria, oppure a un corso universitario. .  
   
   
WELFARE TO WORK,IL SALARIO DEI LAVORATORI IN C.I.G:VERRÀ INTEGRATO DALLA REGIONE PUGLIA .  
 
Bari, 30 Novembre 2009 - L’assessorato al Lavoro ha trasmesso agli Uffici della Giunta la delibera inerente il progetto Welfare to work finalizzato a sviluppare politiche attive per il lavoro ed a garantire sostegno al reddito dei lavoratori. La delibera comporta un impegno di spesa di oltre 55 mln di euro, di cui 40 mln sul fondo sociale europeo mentre si è in attesa dei più volte annunciati finanziamenti del Ministero del Lavoro indicati in circa 10 mln. La gravità della crisi economica e le sue conseguenze sulle famiglie e su chi ha perso il lavoro spingono pertanto la Regione a non attendere ulteriormente l’intervento dello Stato ed a fare da se e con le proprie risorse. Non è del resto la prima volta che cioè succede in questi mesi. Welfare to work darà vita ad una serie di interventi che si svolgeranno attraverso avvisi pubblici: un bonus alle imprese per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato fino a 14. 000 euro; incentivi ai lavoratori che avviano forme di autoimpiego pari a 25. 000 euro; iniziative di formazione destinati ai lavoratori espulsi dalla produzione è oggetto di cassa integrazione o ammortizzatori sociali con la definizione del Piano di Azione Individualizzato (Pai) e la sottoscrizione del Patto di servizio attraverso moduli di apprendimento mensili finanziati con 700 euro di cui 304 per le politiche attive destinati al centro di formazione, 296 al lavoratore che usufruisce degli ammortizzatori sociali come indennità di partecipazione, 100 sempre al frequentante i corsi come indennità di servizio per spese sostenute. Il progetto contiene anche le misure per i disoccupati ultracinquantenni per i quali la Regione ha già operato con uno stralcio attraverso un avviso pubblico e un finanziamento di 5 mln, avviso pubblicato ieri sul Burp. In questo caso i frequentanti i corsi percepiranno una diaria di 500 euro mensili per tre mesi. Welfare to work ha avuto il consenso di Province e partenrariato sociale e l’autorizzazione del Ministero del Lavoro. Oggi diventa operativo. “Oggi –dichiara l’assessore al Lavoro, Losappio- la Puglia avvia una robusta terapia per frenare l’emoragia della crisi. I lavoratori saranno sostenuti nel reddito ed avranno integrazioni degli ammortizzatori. Centri ed Enti di formazione potranno misurare le proprie capacità fornendo la necessaria qualificazione professionale, le imprese che intendono assumere avranno incentivi ed aiuti, i dipendenti che proveranno la via dell’autoimpiego troveranno il necessario supporto economico. I nostri impegni sono dunque mantenuti”. .  
   
   
LAVORI PUBBLICI: ABBATTIMENTO SOGLIA GARE D’APPALTO UREGA E NUOVE DISPOSIZIONI PER TRASPARENZA SORTEGGI IN SICILIA  
 
 Palermo, 30 novembre 2009 – Scenderà dall’attuale 1 milione e 250 mila euro a 750 mila euro il limite minimo per l’espletamento di gare d’appalto da parte delle stazioni uniche appaltanti in Sicilia. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Nino Beninati, che è stato trasmesso alla competente commissione dell’Ars per il parere previsto dalla legge, ottenuto il quale potrà essere pubblicato in gazzetta senza ulteriori passaggi ed entrare in vigore. “Questa scelta, condivisa dagli imprenditori che avevano chiesto l’abbattimento fino a 500 mila euro manifestando la grande fiducia degli appaltatori nei confronti degli Uffici Regionali Espletamento Gare d’Appalto – ha commentato Beninati - rappresenta il primo passo verso la rivisitazione proprio degli Urega che saranno chiamati ad un sempre maggiore impegno nel segno dell’efficienza e della trasparenza”. L’abbattimento del limite minimo per lo svolgimento delle gare è soltanto uno dei provvedimenti assunti a poco più di un mese di distanza dall’avvio del confronto con i costruttori dell’Ance ed in attesa di poter portare all’Ars il nuovo testo della legge di riforma degli appalti. “Mentre si completa il lavoro per una riforma organica e snella – ha continuato Beninati - ho impegnato i miei uffici ad individuare i correttivi all’attuale regime di gara che possono essere apportati con decreti e provvedimenti assessoriali, allo scopo di migliorare le procedure, incrementare la trasparenza e velocizzare le assegnazioni oltre ad ottimizzare l’impiego degli Urega” Oltre al predetto decreto, Beninati ha predisposto una direttiva con nuove modalità di espletamento dei sorteggi in caso di offerte pari dopo l’apertura delle buste. Per contrastare i tanti casi di presunte quanto difficilmente dimostrabili irregolarità segnalati dagli appaltatori, i sorteggi dovranno avvenire nella stessa seduta di aggiudicazione della gara. Se questo non sarà possibile occorrerà verbalizzarne i motivi e convocare una nuova seduta invitando tutti i soggetti interessati. Il sorteggio dovrà essere svolto in presenza del responsabile del procedimento che attesterà a verbale anche il rispetto delle nuove disposizioni. Occorrerà usare fogli di carta uguali per tutti i concorrenti ed urne trasparenti, preferibilmente di vetro. “L’attuale legge regionale – ha detto Beninati – ha livellato i ribassi con i quali si aggiudicano le gare d’appalto. Attraverso un semplice meccanismo matematico il ribasso si attesta al 7,3152%. Occorrerà modificare la legge per far si che le gare non vengano più aggiudicate con questo iniquo sistema e riprenda una legittima e proficua concorrenza. Oggi accade che ogni gara espletata mostri numerose offerte uguali e l’assegnazione debba essere fatta, ormai quasi sempre, attraverso il sorteggio”. “Per questo motivo si è reso urgente – ha aggiunto l’assessore – dettare regole certe per l’espletamento di questa procedura, garantendo una maggiore trasparenza anche nelle gare che non vengono espletate dalle stazioni uniche appaltanti perché sotto soglia. L’inosservanza delle nuove disposizioni farà scattare una verifica ispettiva da parte dell’assessorato Lavori Pubblici che, in questo modo, metterà in atto una più stretta sorveglianza”. .  
   
   
BENI CONFISCATI, UNA PROPOSTA DI LEGGE PER COSTITUIRE UN´AGENZIA DI GESTIONE IN CAMPANIA  
 
Napoli, 30 novembre 2009 - "E´ pienamente condivisibile e da sostenere l´iniziativa odierna assunta dalla Fondazione Polis, da Libera e dal Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità contro la proposta, attualmente in discussione in Parlamento, di vendere i beni confiscati e non ancora assegnati agli enti locali". Antonio Valiante, vicepresidente della Regione Campania con delega alla Sicurezza delle Città, invita alla sottoscrizione promossa da Libera, prevista domani, venerdì 27 alle ore 16 in piazza Dante, ed annuncia le ulteriori iniziative della Regione di contrasto al tentativo in atto in Parlamento. "Abbiamo predisposto una proposta di legge, in attuazione dell’art. 121 della Costituzione, che invieremo alle Camere affinchè venga istituita una Agenzia nazionale, con articolazioni regionali, cui affidare la gestione dei beni dal momento della confisca fino al loro reale utilizzo a scopo sociale o istituzionale", conclude Valiante. .  
   
   
PARI OPPORTUNITA’: WORKSHOP ALLA REGIONE SICILIA SU RETE ANTIVIOLENZA  
 
Palermo, 30 novembre 2009 - Una rete per azioni di contrasto alla violenza verso le donne e verso i minori. E’ il tema di un workshop organizzato dalle pari opportunità della Presidenza della Regione che si terrà a palazzo d’Orleans martedì 1 dicembre 2009. Nel corso dell’incontro, coordinato da Maria Cianciolo, saranno esaminate le varie iniziative intraprese in materia di pari opportunità con i fondi strutturali 2007-2013. Sono previsti interventi di esperti, dirigenti di servizi amministrativi regionali, funzionari di polizia. .  
   
   
UN TAVOLO TECNICO PER RISANAMENTO E RILANCIO IPAB IN SICILIA  
 
Palermo, 30 novembre 2009 - L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha ricevuto, a palazzo dei Normanni, i rappresentati del Comitato di coordinamento delle Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficenza (Ipab) dell’Isola. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato anche alcuni deputati regionali e i dirigenti generali dei dipartimenti dell’assessorato Francesco Attaguile (Famiglia e Politiche sociali) e Salvatore Taormina (Autonomie locali), è stato deciso di insediare, già nei prossimi giorni, un tavolo tecnico permanente che possa elaborare, in tempi brevi, un programma di intervento per il risanamento e il rilancio delle Ipab siciliane, molte delle quali a rischio di dissesto finanziario. La progressiva riduzione dei trasferimenti regionali, da un lato, il peso degli indebitamenti con i fornitori e i lunghi arretrati degli stipendi agli operatori, dall’altro, stanno mettendo a rischio la continuità del servizio e il futuro delle stesse ex Opere pie. Su 170 Ipab al momento presenti in Sicilia, quelle che sono in deficit sono 69, per un totale di quasi 27 milioni di euro di disavanzo. In alcuni casi, il passivo supera anche il milione di euro. «Il governo regionale - spiega l’assessore Chinnici - considera il settore di grande rilevanza sotto il profilo sociale, sia per quello che le Ipab hanno rappresentato nel passato, ma anche per quello che possono rappresentare nel futuro. Purtroppo l’attuale situazione finanziaria, ci ha costretto a tagliare alcuni capitoli di bilancio, ma proprio perché vogliamo restituire alle Ipab il loro valore e salvaguardarne la loro funzione sociale, stiamo lavorando per cercare di risolvere i problemi. Ho già dato mandato ai dirigenti generali di avviare, ognuno per le rispettive competenze, tutte le iniziative utili che possano consentire di risolvere alcune criticità». In particolare, tra le altre cose, è stata segnalata la morosità, in alcuni casi cronica, di molti Comuni nel pagamento delle relative rette, che sta mettendo a rischio la continuità dei servizi per gli ospiti ricoverati, prevalentemente anziani e disabili, oltre a non consentire il regolare pagamento degli stipendi ai dipendenti. Due i percorsi ipotizzati, uno nel breve periodo, con alcuni interventi per via amministrativa, in modo tale da accelerare così i tempi di risoluzione, l’altro nel medio-lungo periodo, con un’iniziativa legislativa che delinei un nuovo assetto e una diversa gestione delle Ipab. «L’incontro - riprende l’assessore Chinnici - è stato particolarmente proficuo anche perché dagli stessi rappresentanti delle Ipab è stata chiesta chiarezza: eliminare sprechi, tagliare rami secchi e rimuovere chi non sa amministrare. L’incontro è certamente un’opportunità dalla quale si partirà per il rilancio di servizi che rivestono un ruolo fondamentale nel campo delle politiche sociali». .  
   
   
MINORI: ISTITUITO COORDINAMENTO REGIONALE SICILIANO SULL’AFFIDO FAMILIARE  
 
 Palermo, 30 novembre 2009 - Istituito il coordinamento regionale sull’affidamento familiare. Il decreto è stato firmato dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici e sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Tra i compiti dell’organismo quelli di elaborare “linee guida”, circolari esplicative e quant’altro necessario per superare criticità e diffondere le buone prassi, oltre a svolgere funzioni di collegamento con il coordinamento nazionale del servizio affidi. «Abbiamo deciso di costituire il coordinamento regionale - spiega l’assessore Chinnici - per andare incontro alle difficoltà operative riscontrate dagli enti locali sull’interpretazione e applicazione della normativa vigente». Dell’organismo fanno parte, tra gli altri, i rappresentanti degli assessorati regionali della Famiglia e della Sanità, del tribunale per i minorenni, dell’Asl 6 di Palermo, dei centri affido, dell’Anci e dell’Urps. L’affidamento familiare è un intervento sociale di accoglienza, regolamentato per la prima volta dalla legge 184/1983, che affermava il diritto del minore di essere “affidato ad un’altra famiglia quando la propria non sia temporaneamente in grado di provvedere alla sua crescita e alla sua educazione”. Un principio ribadito recentemente, con la legge 149/2001, con la quale l’affidamento familiare viene delineato come la risorsa principale da attivare per il superamento del ricovero dei minori in istituto. .  
   
   
ABUSO SU MINORI: RICOSTITUITO IN SICILIA GRUPPO INTERISTITUZIONALE  
 
Palermo, 30 novembre 2009 - Ricostituito il gruppo tecnico interistituzionale per il coordinamento degli interventi in materia di abuso, maltrattamento minorile e pedofilia. Il decreto è stato firmato dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici e sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. L’organismo era stato istituito nel 2004, ma non si riuniva da diversi anni. Tra i compiti assegnati anche quello di proporre le linee guide per la “realizzazione di servizi integrati in rete, forme di raccordo e protocolli d’intesa tra tutte le istituzioni pubbliche e private”. «Il fenomeno del sospetto abuso e maltrattamento dei minori - afferma l’assessore Chinnici - è complesso e problematico e richiede una disamina multidisciplinare che il gruppo di lavoro può garantire». Dell’organismo fanno parte, tra gli altri, i rappresentanti degli assessorati regionali della Famiglia e della Sanità, del ministero dell’Istruzione, della prefettura, della Procura e del tribunale dei minori, dell’Unicef, dell’Anci, della Polizia e dei carabinieri e delle associazioni “Telefono arcobaleno” e “Telefono azzurro”. .