Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Maggio 2010
UE, DERIVATI: PIÙ TRASPARENZA PER CAPIRE MEGLIO I RISCHI, REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO, I DERIVATI OTC (OVER THE COUNTER) VENGONO NEGOZIATI AL DI FUORI DEI CIRCUITI BORSISTICI UFFICIALI E NESSUNO SA CHI SARÀ IL PROSSIMO A VENIR MENO AL CONTRATTO "NON È CORRETTO CHE LA BANCA CENTRALE NON SAPPIA COSA STA SUCCEDENDO". LA SOLUZIONE: LA CONTROPARTE CENTRALE (CCP) - LE PARTI OBBLIGATE AD ANTICIPARE UNA CERTA SOMMA DI DENARO, OPPURE UN UNICO DEPOSITO DEL COMMERCIO EUROPEO DOVE REGISTRARE I DATI DI TUTTE LE TRANSAZIONI  
 
Bruxelles, 3 maggio 2010 - I derivati, prodotti complessi che vengono usati da istituzioni finanziarie, società e privati per ridurre il rischio nei loro affari, hanno paradossalmente aumentato i rischi del sistema finanziario mondiale. Durante l´audizione della commissione Affari economici e monetari del 27 aprile, i partecipanti hanno convenuto che una maggiore trasparenza nel mercato dei derivati sarebbe di grande aiuto per porre rimedio alla situazione attuale. Come ottenere trasparenza da un mercato noto per la sua particolare opacità? Questa la domanda cui l´audizione presieduta dalla liberale inglese Sharon Bowles ha cercato di fornire una risposta. Mentre il popolare tedesco Werner Langen propone un rapporto d´iniziativa del Parlamento europeo sulla regolamentazione del mercato dei derivati, deputati, banche, consumatori e tutti gli attori coinvolti vogliono vedere i loro interessi riflessi nella proposta finale. Perché i derivati Otc sono così problematici? I derivati Otc (Over The Counter) rappresentano la maggior parte del mercato dei derivati, e vengono negoziati al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali solamente dalle parti interessate. In mancanza di dati certi è quindi difficile sapere con certezza chi sta vendendo cosa a chi. Secondo Jean-pierre Jouyet, capo dell´organismo di regolamentazione del mercato francese, "Non è corretto che la Banca Centrale non sappia cosa sta succedendo". In tempi di crisi, una delle parti del contratto derivato potrebbe non essere in grado di pagare. L´assicurazione della controparte è quindi nulla, con il rischio di pesanti perdite: il cosiddetto rischio di insolvenza. Nell´intricato mercato Otc nessuno sa chi sarà il prossimo a venir meno al contratto, per cui si diffonde il panico. La soluzione: la Controparte centrale (Ccp) - La Ccp sarebbe una camera di compensazione: gli interessati negozierebbero sempre bilateralmente, ma tutti i contratti dovrebbero passare per una Controparte centrale che vigilerebbe sul rispetto degli accordi. Le parti sarebbero obbligate ad anticipare una certa somma di denaro in modo da cautelarsi contro l´insolvenza. Nel caso in cui questi soldi non fossero abbastanza, sarebbe la Ccp a sostenere le perdite, riducendo il rischio. Inoltre, con i dati raccolti dalla Controparte centrale si migliorerebbe enormemente la trasparenza del mercato. I pericoli della Ccp - Per Richard Raeburn, presidente dell´Associazione dei tesorieri europei, le società non finanziarie non pongono rischi sistemici e non usano i derivati per speculare, ma per assicurarsi contro le perdite. Gli alti costi della Controparte centrale potrebbero scoraggiare l´operazione arrecando un danno a queste società, che dovrebbero quindi essere esentate dalla Ccp. Anche Blythe Masters della Jp Morgan si augura un´applicazione flessibile della Ccp: per esempio, si potrebbe richiedere che una percentuale di contratti passi attraverso la camera di compensazione, lasciando decidere alle parti quali. Altri pareri - Alla fine dell´audizione sono state sollevate altre questioni. Udo Bullmann dei Socialisti & Democratici vorrebbe che si distinguesse tra chi usa i derivati per assicurarsi contro un rischio e tra chi invece lo fa per speculare. Secondo Pascal Canfin dei Verdi, il problema con i Credit Default Swap è stato che proprio che coloro che li vendevano, si sono rivelati insolventi. Come assicurare, dunque che chi propone tali derivati possa tener fede agli impegni presi? Una soluzione potrebbero essere gli stress test. Kay Swimburne , conservatrice britannica, vorrebbe un unico deposito del commercio europeo dove registrare i dati di tutte le transazioni (solamente un deposito di dati, non un organo vincolante come la Ccp), aumentando così la trasparenza del mercato.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROMUOVE LA RICERCA E L’INNOVAZIONE AGEVOLANDO LA RICHIESTA E LA GESTIONE DELLE SOVVENZIONI UE  
 
Bruxelles, 3 maggio 2010 - La Commissione europea ha presentato, il 29 aprile, un piano volto a semplificare le procedure di partecipazione ai progetti di ricerca finanziati dall’Ue, per rendere la partecipazione trasparente e interessante per i migliori ricercatori e le migliori imprese innovatrici in Europa e nel mondo. Garantire che la ricerca europea realizzi pienamente il proprio potenziale è essenziale per la Strategia Europa 2020 dell’Ue, vista la necessità di consolidare la ripresa economica e di creare nuove fonti di crescita e occupazione in sostituzione dei posti di lavoro persi con la crisi. A complemento delle proposte di semplificazione, la Commissione ha anche incaricato un gruppo di esperti indipendenti di esaminare tutti gli aspetti del Settimo programma quadro, attualmente in vigore. La Commissaria per la ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha così commentato: “Le nostre proposte sono intese a ridurre al minimo gli oneri amministrativi nei programmi di ricerca in Europa. Abbiamo bisogno della partecipazione dei migliori ricercatori e delle imprese più innovatrici e dobbiamo fare in modo che possano concentrarsi sui risultati e non sulle formalità burocratiche. Lo sviluppo della ricerca rilancerà l’economia e migliorerà la qualità della vita in Europa. Dobbiamo in particolare incoraggiare la partecipazione di un maggior numero di Pmi e ritengo che ciò sia fattibile senza compromettere il controllo finanziario. Stiamo chiedendo il sostegno delle altre istituzioni europee per conseguire questo obiettivo.” Il Commissario per il bilancio Janusz Lewandowski ha aggiunto: “La revisione del regolamento finanziario, che la Commissione presenterà il prossimo mese, sosterrà queste idee di semplificazione dei finanziamenti per la ricerca con proposte giuridiche concrete, che si riveleranno utili anche in molti altri settori strategici. C’è bisogno di una normativa più semplice per incoraggiare i potenziali beneficiari dei fondi Ue – quali le piccole e medie imprese e le Ong - a farne richiesta. Grazie a questa semplificazione, il bilancio dell’Ue servirà con maggiore efficacia i cittadini e le imprese.” La prima parte della strategia della Commissione renderà possibile dei miglioramenti - alcuni dei quali sono già in corso - nell’ambito del quadro giuridico e normativo attualmente in vigore. Essi riguardano, ad esempio, sistemi informatici più efficienti, un’applicazione più coerente delle norme, in particolare per quanto riguarda il controllo contabile, e il miglioramento della struttura e del contenuto degli “inviti a presentare proposte”, in risposta ai quali le organizzazioni di ricerca presentano domande di finanziamento. La seconda parte comporta la modifica delle norme finanziarie esistenti per consentire una semplificazione più radicale mantenendo al tempo stesso un controllo efficace, ad esempio ampliando l’utilizzo dei “metodi di calcolo dei costi medi”, grazie ai quali si evita nell’ambito dei progetti di dover meticolosamente effettuare una contabilizzazione separata per ogni voce di spesa, anche di piccola entità. La Commissione intende inoltre permettere che nei progetti vengano utilizzati per i fondi Ue gli stessi metodi contabili richiesti per i finanziamenti di ricerca nazionali. Queste proposte richiedono una decisione del Parlamento europeo e del Consiglio. Il terzo tipo di modifica previsto sarà preso in considerazione ai fini dell’attuazione nei futuri programmi quadro di ricerca. Fra le possibilità prospettate figura un orientamento verso “pagamenti in funzione dei risultati”, secondo il quale i beneficiari, invece di notificare le singole voci di spesa, riceverebbero somme forfettarie per svolgere determinati compiti scientifici e dovrebbero dimostrare di averli svolti in maniera efficace ed efficiente. Nel frattempo la Commissione ha avviato la valutazione intermedia del programma attuale (7° Pq). Un gruppo di esperti indipendenti, presieduto da Rolf Annerberg, è stato incaricato di effettuare tale esame e di presentare una relazione in autunno. Rolf Annerberg è direttore generale del Consiglio svedese di ricerca per l’ambiente, le scienze agricole e la pianificazione territoriale (Formas). Il mandato del gruppo comprende un ampio spettro di questioni inerenti alla concezione, all’attuazione e all’impatto delle attività previste dal programma quadro.  
   
   
LE REGIONI ULTRAPERIFERICHE AL CENTRO DELL´EUROPA  
 
 Bruxelles, 3 maggio 2010 - Nei giorni 27 e 28 maggio 2010, Bruxelles ospiterà il primo Forum sulle problematiche delle regioni ultraperiferiche europee. L’evento metterà a disposizione delle nove regioni ultraperiferiche dell’Unione europea uno spazio per lo scambio di informazioni e di esperienze, con l’obiettivo aggiuntivo di far conoscere meglio le loro specificità alle istituzioni europee e a tutti gli Stati membri. La manifestazione, che d’ora in poi si terrà con cadenza biennale, sarà inaugurata dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, sotto gli auspici della Presidenza spagnola dell’Ue. Rammentiamo che nell’Unione europea, dopo l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, vi sono nove regioni ultraperiferiche: i quattro dipartimenti francesi d’oltremare Guadalupa, Guyana, Riunione e Martinica; le due collettività d’oltremare francesi Saint-barthélemy e Saint-martin; le regioni autonome portoghesi delle Azzorre e di Madera; la Comunità autonoma spagnola delle Isole Canarie. Iscrizione online per partecipare al Forum http://ec.Europa.eu/regional_policy/conferences/rup2010/    
   
   
EVENTO SU "RAFFORZARE LA COMUNITÀ PAN-EUROPEA IN UN AMBIENTE GLOBALE COMPETITIVO"  
 
Trento, 3 maggio 2010 - Dal 23 al 25 giugno 2010 si svolgerà a Trento (Italia) il Forum europeo per l´innovazione (Efi) 2010 intitolato "Empowering the pan-European community in a competitive global environment". L´evento coprirà argomenti che vanno dal generale "Cos´è l´innovazione?" a sessioni aperte più concrete e workshop che affrontano la situazione europea attuale nel campo della tecnologia e del ciclo dell´innovazione. La prima giornata della manifestazione sarà caratterizzato da presentazioni riguardanti le attuali sfide nel campo della tecnologia e dell´innovazione imprenditoriale in Europa. La discussione riguarderà l´importanza per l´industria, le università, gli investimenti privati, la ricerca, il governo e i settori scientifici europei di lavorare insieme. Ciò aiuterà ad aumentare il livello di innovazione necessaria per riuscire a competere a livello internazionale. Il secondo giorno sarà dedicato alla ricerca del modo migliore per sbloccare il vero potenziale dell´Europa con l´Alleanza europea per l´innovazione (Eai), che serve come canale per le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) l´innovazione attraverso iniziative strategiche e di base. La conferenza si concluderà con sessioni di gruppi di lavoro di particolare interesse incentrate sulla scienza per l´innovazione, il business e la tecnologia. Per ulteriori informazioni, visitare: http://efi.European-alliance.eu/    
   
   
CROAZIA, MINISTRO PREVEDE CALO DISOCCUPAZIONE  
 
Zagabria, 3 maggio 2010 - A marzo 2010, in Croazia, si sono registrati mille disoccupati in più. Tuttavia il ministro dell´Agricoltura, Petar Cobankovic, ha dichiarato che il numero dei disoccupati è previsto in calo sotto quota 300 mila unità entro la fine del prossimo mese. Durante un recente incontro con i rappresentanti di alcune compagnie in difficoltà finanziaria, Cobankovic ha anche aggiunto che il governo attiverà nuove mosse di politica economica, finalizzate al declino della disoccupazione. Nel solo mese di marzo, in Croazia sono andati persi circa mille posti di lavoro, con il numero delle persone in cerca di un´occupazione che è salito a quota 318.600 unità, ai massimi da cinque anni.  
   
   
AUSTRIA, FINANZIAMENTI PER RICERCA E SVILUPPO  
 
Vienna, 3 maggio 2010 - In Austria i finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo ammontano a 7,805 miliardi di euro. Dai dati raccolti dall´Istituto nazionale di statistica, Statistik Austria, emerge che nel 2010 l´ammontare dei finanziamenti stanziati per il settore della ricerca e dello sviluppo sperimentale in Austria è aumentato di 260 milioni di euro rispetto al 2009, per una somma totale, finora mai raggiunta, di 7,805 miliardi di euro (pari al 2,76 per cento del Pil); a livello europeo, l´Austria si colloca pertanto ben al di sopra della media (1,90 per cento del Pil). I finanziamenti provengono per il 43,3 per cento dal settore economico (3,38 miliardi di euro), per 41,2 dallo Stato (3,22 miliardi di euro), per il 15 per cento da imprese straniere (1,17 miliardi di euro).  
   
   
CREDITO: PRESENTATO IL PRIMO “RAPPORTO SULLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLE FAMIGLIE ITALIANE” AL VIA UN NUOVO STRUMENTO DI MONITORAGGIO TRIMESTRALE DEI RISCHI CONNESSI ALLE CONSEGUENZE DELLA CRISI. TRA LE NOVITÀ ANALITICHE L’INDICE DI ACCESSIBILITÀ ALL’ABITAZIONE: RESTA ELEVATO PER IL TOTALE DELLE FAMIGLIE MA EVIDENZIA DIFFICOLTÀ PER QUELLE GIOVANI, SENZA CASA DI PROPRIETÀ E CONCENTRATE NELLE GRANDI CITTÀ  
 
Roma, 3 maggio 2010 - Famiglie italiane solide sul fronte finanziario nonostante una fase estremamente difficile del ciclo economico. Una rilevante capacità di risparmio e una forza patrimoniale tra le maggiori dei paesi avanzati, accanto alla robustezza del sistema bancario e alla tenuta dei conti pubblici, sono i fattori principali che hanno consentito di mitigare i costi della crisi. Questa l’analisi contenuta nel primo “Report trimestrale – indicatori di indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane” realizzato da Abi in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Alla presentazione del Rapporto, oggi a Roma, hanno partecipato Maurizio Sacconi, Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Corrado Faissola, Presidente Abi, Raffaele Tangorra, Direttore della direzione generale per la gestione del Fondo nazionale per le politiche sociali e monitoraggio della spesa sociale. Il Rapporto è stato illustrato da Gianfranco Torriero, Direttore centrale Abi, responsabile Centro studi e ricerche, Vincenzo Chiorazzo, Responsabile settore studi Abi, e Marco Fortis dell’Università cattolica di Milano. Il report rappresenta un nuovo strumento di monitoraggio trimestrale che, alla luce delle conseguenze dello shock macroeconomico 2008-2009, consentirà di tenere sotto stretta osservazione i rischi potenzialmente connessi con la crescita dell’indebitamento e con l’acuirsi dei fattori di difficoltà economica. Le analisi hanno passato in rassegna un ampio set di indicatori in grado di segnalare lo stato delle condizioni finanziarie delle famiglie quali: indicatori di indebitamento, vulnerabilità, patologia finanziaria, domanda e offerta di credito. Tra gli indicatori di vulnerabilità è stato preso in considerazione l’indice di accessibilità all’abitazione il quale, costruito dal Centro studi dell’Abi sulla base di prassi metodologiche internazionali e stime su dati dell’Agenzia del territorio, dell’Istat e della Banca d’Italia, permette di misurare l’apporto del credito bancario nonché dei livelli di reddito e dell’andamento del mercato immobiliare alla possibilità di acquisto della casa. Il report segnala che nell’ultimo trimestre 2009 i mutui per l’acquisto di abitazioni sono cresciuti dell’8,2% rispetto al 2008, per un ammontare di circa 247 miliardi di euro. Nello stesso periodo il credito al consumo ha avuto un incremento del 6,7% a quota 113 miliardi di euro. Per effetto della crisi, tuttavia, lo stato delle sofferenze ha raggiunto l’1,19% a fine 2009, in crescita dello 0,33% sul 2008. Le famiglie sono mediamente in grado di acquistare un’abitazione al prezzo medio di mercato: l’indice di accessibilità è basato sull’idea che l’acquisto sia sostenibile quando la rata del mutuo non supera il 30% del reddito. L’anno scorso il 58% delle famiglie italiane, circa 15 milioni di nuclei, disponeva di un reddito sufficiente per sostenere i costi di un mutuo. L’indice di accessibilità, invece, risulta molto più basso e negativo a partire dal 2006 per le famiglie giovani e senza una casa di proprietà: in particolare nelle grandi città dove il relativo vantaggio di un maggior reddito disponibile viene contrastato dalle più alte quotazioni immobiliari. Nella fase più recente, comunque, sia il dato nazionale che quello relativo alle grandi macroaree geografiche ed alle famiglie giovani registrano un relativo miglioramento a cui contribuisce soprattutto il basso livello dei tassi di interesse. Complessivamente emerge un buon livello di solidità delle famiglie italiane, anche se la crisi induce a monitorare con attenzione tutti i possibili fronti di vulnerabilità. Di fronte a questo, le sole politiche di credito non possono fornire una risposta globale, ma sono necessarie soluzioni più specifiche. Per quanto riguarda la politica economica generale, il tema della perdita di potere di acquisto dei redditi è importante: richiede risposte tese al rafforzamento delle capacità competitive del sistema Paese e quindi delle capacità di crescita, e non meri incrementi salariali che in assenza di aumenti di produttività si tradurrebbero in recuperi effimeri. Per quanto attiene alle politiche mirate, esse dovrebbero includere da un lato interventi volti a sostenere ulteriormente soprattutto le famiglie giovani e senza casa di proprietà, cioè la tipologia di famiglia che risulta più penalizzata; dall’altro politiche di investimenti nell’edilizia agevolata e misure che possano facilitare l’accesso al credito mediante la costituzione di fondi di garanzia, campo nel quale vi sono già consolidate esperienze e varie forme di collaborazione tra istituzioni ed industria bancaria.  
   
   
INSEDIATA GIUNTA,FORMIGONI E ASSESSORI GIURANO FEDELTA´ ALLA REGIONE LOMBARDIA NEL RISPETTO DI COSTITUZIONE E STATUTO DEFINITO IL TOP MANAGEMENT, NOMINATI I DIRETTORI GENERALI  
 
Milano, 3 maggio 2010 - "Giuro di essere fedele alla Lombardia nel rispetto della Costituzione italiana e nell´osservanza leale dello Statuto d´autonomia. Giuro di adempiere - con tutte le mie forze - a tutti i miei doveri nell´interesse delle nostre comunità e dei nostri cittadini per garantire e rafforzare, in Italia e nel mondo, i primati e le eccellenze che la Lombardia ha saputo raggiungere". Con queste parole, il 29 aprile, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, i 16 assessori e i 4 sottosegretari della Giunta regionale della nona legislatura hanno celebrato l´insediamento ufficiale della Giunta stessa nella Sala al 26mo piano del Palazzo della Regione. Il presidente, gli assessori e i sottosegretari hanno letto tutti insieme la formula del giuramento firmando poi ciascuno la propria pergamena su cui era stampato il testo. Formigoni ha quindi offerto un mazzo di rose bianche a Monica Rizzi, assessore allo Sport. La Giunta è proseguita poi a porte chiuse, come da regolamento, per i primi adempimenti, tra cui la nomina dei Direttori generali. Giuramento - "Il giuramento - ha spiegato Formigoni in una conferenza stampa, affiancato dal vicepresidente Andrea Gibelli - rappresenta l´impegno solenne che ci siamo voluti assumere singolarmente e tutti insieme di fronte ai cittadini e la ferma volontà di essere fedeli e impegnati con tutte le nostre forze nel rispondere alle loro esigenze e nel realizzare i 600 grandi progetti del programma che gli elettori ci hanno riconsegnato controfirmato". Sempre a proposito del giuramento, il vicepresidente Gibelli ne ha sottolineato la "assoluta sintonia con la coalizione che sostiene la Giunta Formigoni", così come "la fedeltà alla Lombardia, nel rispetto della Costituzione e dello Statuto, è un elemento che fa parte dello spirito e della tradizione di una forza politica identitaria e di riforma". Dopo aver ricordato come questa sia la prima Giunta che ha visto la presenza dei sottosegretari, figure previste dallo Statuto di autonomia della Lombardia, Formigoni ha riferito i contenuti delle sue prime comunicazioni alla Giunta. Collegialita´ - "Ho ricordato - ha detto Formigoni - che la responsabilità di ciascuno deve essere rivolta a tutto il territorio regionale e ho esaltato il metodo della collegialità come sistema per realizzare il programma e rispondere alle novità che si presenteranno giorno per giorno". Accanto al lavoro della Giunta, saranno infatti potenziati gli "interassessorili", che riuniscono in quattro grandi aree (competitività, welfare, territoriale e istituzionale) gli assessori e i sottosegretari competenti per materia. Ascolto E Tavoli - Formigoni ha particolarmente sottolineato la "dimensione dell´ascolto che deve proseguire per tutti e cinque gli anni", Per questo sarà ripreso il lavoro dei Tavoli di confronto, come la task force "zero burocrazia" appena costituita o come il Comitato strategico per la competitività e ne nasceranno di nuovi, come ad esempio il Comitato per la conciliazione famiglia-lavoro. "Ogni assessore - ha aggiunto il presidente - dovrà garantire la sua presenza in Consiglio regionale e nelle Commissioni. E´ anche questo un modo per rispondere alle esigenze dei cittadini". Allo stesso modo, ciascun membro della Giunta dovrà essere impegnato nel rapporti con il Governo e il Parlamento, l´Unione europea, gli enti locali (attraverso i Tavoli territoriali) e le altre Regioni, italiane innanzitutto ma anche europee e mondiali a partire dalla quindici più dinamiche che hanno partecipato al World Regions Forum. "Le elezioni - ha detto ancora Formigoni - ci hanno restituito un risultato di grande importanza e ci hanno consegnato un sentimento di speranza forte da parte dei cittadini. Noi dobbiamo essere all´altezza di questa speranza senza dimenticare anche l´astensionismo, che è un segnale forte indirizzato alla politica e che ci deve spingere a riguadagnare la fiducia dei cittadini". Legalita´ E Trasparenza - Formigoni ha infine riferito di aver rivolto alla Giunta un appello a "essere sempre fedeli alla dignità della politica". "La scorsa legislatura - ha spiegato Formigoni - è stata segnata da alcuni fatti negativi e gravi. E´ necessario non mettere a repentaglio la dignità della politica e agire sempre per il bene comune". Il presidente ha annunciato anche che saranno fortemente potenziate le azioni preventive e di controllo per garantire la massima legalità e trasparenza a tutela di ciascuno e di tutti. La prima seduta della nuova Giunta ha varato l´organigramma del top management regionale. Con il "provvedimento organizzativo", approvato oggi, sono stati nominati i Direttori generali degli assessorati (e i loro vicari) e i Direttori centrali della Presidenza. Ecco il quadro completo. Segretario Generale: Nicolamaria Sanese - Funzioni Specialistiche - Vice Segretario Generale Attuazione del programma (Vicario del Segretario Generale): Marco Carabelli - Vice Segretario Generale Strategie finanziarie e interregionali: Antonello Turturiello - Vicario del Direttore generale della Presidenza: Giancarla Neva Sbrissa. Direzioni Centrali Affari Istituzionali E Legislativo Direttore centrale: Luca Dainotti, Vicario: Francesco Zucaro; Relazioni Esterne Direttore centrale: Giuseppina Panizzoli, Vicario: Giuseppe Costa; Organizzazione, Personale E Sistema Informativo Direttore centrale: Silvio Lauro, Vicario: Michele Camisasca; Programmazione Integrata Direttore centrale: Danilo Maiocchi, Vicario: Sabrina Sammuri; Direzioni Generali Agricoltura Direttore generale: Paolo Baccolo, Vicario: Rosangela Morana; Ambiente, Energia E Reti Direttore generale: Franco Picco, Vicario: Carmelo Di Mauro Casa Direttore generale: Mario Nova, Vicario: Emilia Angela Benfante Commercio, Turismo E Servizi Direttore generale: Giuseppe Maria Pannuti, Vicario: Enrico Capitanio; Cultura E Giovani Direttore generale: Alberto Garlandini, Vicario: Fiorella Ferrario; Famiglia, Conciliazione, Integrazione E Solidarietà Sociale Direttore generale: Roberto Albonetti, Vicario: Caterina Perazzo; Industria, Artigianato, Edilizia E Cooperazione Direttore generale: Francesco Baroni, Vicario: Cristina Colombo; Infrastrutture E Mobilità Direttore generale: Mario Rossetti, Vicario: Aldo Colombo; Istruzione, Formazione E Lavoro Direttore generale: Maria Pia Radaelli, Vicario: Renato Pirola; Protezione Civile, Polizia Locale E Sicurezza Direttore generale: Roberto Cova, Vicario: Fabrizio Cristalli; Sanità Direttore generale: Carlo Lucchina, Vicario: Luigi Macchi; Semplificazione E Digitalizzazione Direttore generale: Paolo Mora, Vicario: Maurizio Sala; Sistema Verdi E Paesaggio Direttore generale: Daniela Marforio, Vicario: Giorgio Bonalume; Sport Direttore generale: Gianni Carlo Ferrario, Vicario: Maria Stella Contri; Territorio E Urbanistica Direttore generale: Bruno Mori Vicario: Gian Angelo Bravo.  
   
   
EXPO 2015,MARAZZI NUOVO RAPPRESENTANTE REGIONE IN CDA  
 
Milano, 3 maggio 2010 - E´ Fabio Marazzi, docente universitario presso la facoltà di Scienze umanistiche dell´Università di Bergamo ed esperto di processi di internazionalizzazione, il nuovo rappresentante della Regione Lombardia nel consiglio di Amministrazione della società Expo 2015 spa. Lo ha annunciato il 29 aprile il presidente Roberto Formigoni, a margine dell´insediamento della nuova Giunta. Marazzi sostituisce Paolo Alli, che ieri sera ha dato le dimissioni dal Cda di Expo per incompatibilità con la carica di Sottosegretario regionale (con delega all´Attuazione del programma e a Expo). "Chiediamo alla società Expo - ha detto Formigoni - di continuare a lavorare con efficacia ed efficienza". Il presidente ha anche sottolineato l´importanza dello "scatto in avanti" che è stato fatto nell´ultima settimana e in cui la Regione è stata "magna pars". "Adesso andiamo serenamente al Bie - ha concluso Formigoni - per avere gli ultimi via libera necessari. Intanto, entro 10 giorni al massimo, saremo in grado di dire qualcosa di più circa la società-veicolo che comprerà le aree".  
   
   
NOMINE E DELEGE IN REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 3 maggio 2010 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha effettuato le seguenti nomine: l´onorevole Giancarlo Abelli delegato ai rapporti con il Parlamento e le istituzioni del territorio. Nato a Broni (Pv) nel 1941, Abelli è stato assessore alla Famiglia e solidarietà sociale nella scorsa legislatura, prima di essere eletto deputato al Parlamento italiano. E´ componente della commissione Affari Sociali della Camera dei deputati. Roberto Baitieri nominato delegato alla Promozione, sviluppo e innovazione delle aree montane. Baitieri, 43 anni, nato a Sondrio, dal 2003 ha ricoperto il ruolo di presidente della Fondazione Club Lombardia, nata per iniziativa della Regione Lombardia per promuovere, attraverso grandi eventi sportivi, il modello di collaborazione tra pubblico e privato. La Fondazione ha organizzato manifestazioni sportive e promosso interventi nei settori della cultura e del sociale anche in provincia di Sondrio. Monica Guarischi nominata delegata alla promozione delle Pari opportunità. Guarischi, 44 anni, architetto, lodigiana, è sposata e ha due figli di 11 e 4 anni. Lionello Marco Pagnoncelli nominato delegato alle relazioni con gli enti locali. Già assessore regionale all´Ambiente e all´Artigianato, Pagnoncelli, 56 anni, architetto, è nato a Bottanuco (Bg), dove risiede. Fabio Saldini nominato delegato per la promozione della moda, del design e per la tutela dei consumatori. Saldini, architetto, è nato a Manerbio (Bs) nel 1964.  
   
   
LOMBARDIA/KUWAIT.FORMIGONI A EMIRO: RINFORZARE PARTNERSHIP  
 
 Milano, 3 maggio 2010 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha incontrato il 29 aprile in forma privata l´Emiro del Kuwait, Sheikh Sabah Iv Al-ahmad Al-jaber Al-sabah. Al centro dell´incontro il secondo Forum economico per il Mediterraneo, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con Regione Lombardia e Promos. Formigoni ha ufficialmente invitato il Kuwait a partecipare a questo importante summit che può essere il momento privilegiato per rafforzare la collaborazione nei settori dell´economia, dell´energia, delle infrastrutture, delle imprese e della sanità. "Dobbiamo potenziare la visione comune fra Paesi arabi ed europei - ha detto Formigoni - e tra questi ultimi l´Italia è il più vicino al mondo arabo non solo come posizione geografica, ma anche per situazione culturale". Da parte sua, l´Emiro ha invitato il presidente Formigoni in Kuwait per una visita ufficiale.  
   
   
IAI, SPACCA: "ORA VOGLIAMO LA MACROREGIONE ADRIATICA".  
 
 Ancona, 3 maggio 2010 - Il riconoscimento della macroregione adriatica di cui le Marche fanno parte sara` l´obiettivo strategico principale da perseguire per riuscire a imporre all´attenzione e al sostegno finanziario dell´Unione Europea un´area strategica come quella del Sud Est europeo. E´ infatti proprio attorno al bacino adriatico che insistono le maggiori sfide economiche, produttive, sociali dell´immediato futuro. Con tale preciso impegno il Presidente Gian Mario Spacca ha presentato il 30 Aprile la prossima riunione del 5 maggio nella sede della Cittadella tra gli otto ministri degli esteri dell´Istituto Adriatico Ionico che, chiudendo l´anno di presidenza italiana, si accinge a fare il suo primo importante bilancio strategico. ´Sara` una celebrazione di quanto fatto dal Segretariato al debutto nella sua sede dorica, ma anche un incontro operativo per rilanciare le nostre intenzioni, che saranno portate avanti dalla presidenza montenegrina´. Una data che servira` ´ ha ribadito fra l´altro l´ambasciatore Grafini alla presenza dei presidenti della Camera di Commercio di Ancona Giampieri e della Fiera Internazionale della Pesca Merlonghi ´ a celebrare i 10 anni del Forum Adriatico e i 70 della Fiera della Pesca, ma soprattutto i 10 trascorsi dalla Carta di Ancona con l´avvio di quelle ´buone pratiche´ che hanno visto assegnare la sede del Segretariato permanente dell´Iai proprio a questa citta`, rafforzando ´ come ha sottolineato Spacca - la sua vocazione a Porta dell´Est. ´Terminata la fase di spinta dal basso ´ ha detto Spacca ´ fra enti locali e citta` dell´Adriatico per istituire e avviare il Segretariato, che ha prodotto una serie di interventi di sostegno comunitario (come dal Programma Interreg) in diverse direzioni, dalla Sanita` ai Servizi sociali, dall´agricoltura alla gestione del territorio e all´urbanistica, fino al Turismo e alle piccole imprese, oggi dobbiamo insistere per avere riconosciuto il ruolo di macroregione´. Una formalizzazione che ci spetta nel momento in cui l´Adriatico diventa sempre piu` il luogo critico dell´economia europea e nel momento in cui la Russia, che fa parte dell´unica macroregione finora riconosciuta, quella del Baltico, ha piu` volte ribadito che non entrera` mai nella Ue.  
   
   
PROMOZIONE: L’UMBRIA A BRUXELLES SI PRESENTA “INTEGRATA”  
 
Bruxelles, 3 maggio 2010 – L’umbria? È un prodotto integrato, un “continuum” dal punto di vista dei territori e dell’offerta complessiva, un “unicum” dal punto di vista concettuale. Solo così, “piccola e coesa”, l’Umbria può costruire il proprio marchio riconoscibile, aumentare visibilità e grado di attrazione sul mercato turistico, e tutto ciò, mettendo a sistema tutto ciò che essa può offrire: paesaggi, ambiente, parchi, biodiversità, beni culturali, prodotti turistici, stile di vita. È quanto è emerso da un seminario, svoltosi il 30 aprile a Bruxelles presso la sede delle Regioni del Centro Italia a Rond Point Schumann, nel corso del quale direttori e dirigenti della Regione Umbria nelle aree dell’agricoltura, ambiente, parchi, assetto del territorio, beni culturali e turismo (ai quali si è aggiunto, per il Ministero dei Beni e le Attività Culturali, l’arch. Pietro Scoppola) hanno presentato in tre sessioni, davanti ad un pubblico di funzionari ed esperti dell’Unione Europea, il lavoro e le prospettive dell’Umbria in questa direzione. Al seminario ha partecipato il neoassessore alla cultura e al turismo della Regione Umbria Fabrizio Bracco: “Sono lieto di far coincidere la mia prima uscita istituzionale con questo impegno europeo – ha detto Bracco in un breve indirizzo di saluto -. L’umbria – ha aggiunto – è un crocevia storico, da valorizzare in chiave moderna. L’umbria deve proiettarsi fuori dei suoi confini. Il senso della scommessa è proprio questo: portare l’Umbria fuori dall’Umbria, perché possa esprimere tutto il potenziale della sua qualità”. I lavori del seminario, coordinato da Ernesta Maria Ranieri, direttore delle Aree Agricoltura e Beni Culturali della Regione Umbria, sono stati conclusi, per l’Unione Europea, da Federica Dotti e Nicola Premoli della Commissione Europea per le Politiche Regionali. Una particolare attenzione è stata dedicata (attraverso l’intervento di Paolo Papa, dirigente regionale del Servizio Parchi) al tema della “biodiversità”, per la quale in Umbria è stato costituito un “osservatorio” con sede a Villa Fabri di Trevi. “Nel 2010, anno della ‘biodiversità’ – ha detto Papa -, il nostro obiettivo è non soltanto quello di salvaguardare il nostro ambiente e le sue molteplici forme di vita vegetale ed animale, ma mettere a confronto la nostra con altre esperienze regionali, italiane ed europee, per sviluppare sinergie e forme di collaborazione”. “Dobbiamo presentare l’Umbria come un complesso integrato – ha detto Ernesta Maria Ranieri -, per aumentare l’attrattività del territorio finalizzato allo sviluppo economico, ed accrescere la qualità della vita”. Nella serata del 29, da “Claridge” in Chaussée de Louvain, si è tenuta una “Umbria Evening”, con un concerto de “I Solisti di Perugia” e la partecipazione di Giorgio Ferrara, direttore artistico del Festival di Spoleto. Oggi venerdì 30, alla “Jazz Station”, concerto organizzato dalla Regione Umbria e dalla Fondazione “Umbria Jazz”, in collaborazione con l’Enit di Bruxelles: di scena Giovanni Guidi al pianoforte e Dan Kinzelman al sax tenore e clarinetto.  
   
   
BILANCIO REGIONE SICILIA: LOMBARDO, "SFORZO DI SINTESI PER RISULTATO IMPORTANTE"  
 
Palermo, 3 maggio 2010 - "L´approvazione di bilancio di previsione 2010 e finanziaria della Regione siciliana rappresentano il coronamento di un percorso lungo e complesso. Un grande sforzo di sintesi politica per giungere all´approvazione di un documento di programmazione indispesabile per la Sicilia. Si tratta della finanziaria migliore". Lo ha detto il Presidente della Regione Raffaele Lombardo a conclusione della lunga maratona d´aula iniziata il 30 aprile a sala d´Ercole e terminata nelle prime ore del pomeriggio dell’ 1 maggio con l´approvazione finale di bilancio e finanziaria. "Siamo riusciti ad ottenere cose importanti per la Sicilia. In primo luogo - ha proseguito il Presidente della Regione - sono state date risposte al mondo del lavoro attraverso provvedimenti concreti per una parte consistente del precariato isolano e con il credito d´imposta per l´occupazione, due scelte che rappresentano un segnale importante per l´intero settore. In secondo luogo si sono varate, in chiave regionale, le zone franche urbane, che contribuiranno ad alleggerire la pressione fiscale sulle imprese. Si tratta di una opportunita´ data al sistema economico siciliano di utilizzare agevolazioni e sgravi fiscali. In tema di agricoltura e´ stato deciso il pacchetto di risorse piu´ consistente degli ultimi anni. Ancora da ricordare la riduzione dei ticket sanitari e l´emanazione della proroga per le cooperative edilizie". "Infine - conclude Lombardo - e´ importante anche l´avvio della gestione pubblica delle acque che, insieme alla riforma della gestione dei rifiuti varata qualche mese fa, rappresenta uno degli spunti maggiormente riformatori di questa legislatura"  
   
   
DAL FORUM SUL CREDITO UN RISULTATO CONCRETO: IN SARDEGNA POTRANNO SCENDERE I TASSI  
 
Cagliari, 3 maggio 2010 - "Un risultato che segna un passo importante verso la costruzione di una politica regionale del credito che sia utile e concreta. Dato che gli strumenti, le azioni e le risorse messi in campo dalla Regione (238 milioni per il fondo di garanzia, 50 milioni per il credito di imposta e 40 milioni per il microcredito) portano a un calo del rischio, abbiamo chiesto al sistema bancario di riconsiderare il costo del denaro. Dal confronto di queste settimane è emersa la volontà di procedere insieme per combattere la crisi e far crescere le imprese sarde anche attraverso il calo dei tassi". Lo ha affermato l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, durante il forum regionale del credito che il 29 aprile, in seduta plenaria nella sala anfiteatro dell’assessorato della Pubblica Istruzione, ha visto il confronto tra consorzi fidi, parti sociali e banche. L’esponente dell’esecutivo ha accolto con favore l’intervento del vice presidente regionale dell’Abi, Luigi Teolis: "Non ci sono dubbi che a un rafforzamento delle garanzie equivale un contenimento del costo - ha detto - le misure messe in atto dalla Giunta ci consentiranno di giocare un ruolo da protagonisti nella crescita dell’isola". Parole che hanno riscosso l’apprezzamento dei rappresentanti dei consorzi fidi e delle parti sociali, riprese dal presidente della Banca di Credito Sardo Giorgio Mazzella: "C’è una crisi da combattere insieme, non ci sono colpe da attribuire alle banche. Anche perché se le banche non concedono credito falliscono dunque l’interesse è quello di fare in modo che il sistema delle imprese cresca". Giudizi positivi dal mondo sindacale: "La Giunta è stata tempestiva nelle azioni di contrasto alla crisi, ora deve monitorare i risultati", ha sottolineato Giovanni Matta della Cisl e da quello imprenditoriale. Il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, ha ribadito che la finanziaria regionale “Sarà al fianco delle banche e delle imprese per arrivare ai migliori risultati”. "Dal momento in cui è partito l’iter per l’istituzione del fondo - ha concluso l’assessore della Programmazione - il percorso amministrativo è stato celere e oggi siamo nelle condizioni di poter operare per le nostre imprese in modo reale e concreto".  
   
   
FVG: FOCUS SU SERBIA  
 
Pordenone, 3 maggio 2010 - "Cogliere le opportunità derivanti dall´importante investimento di Fiat in Serbia e sviluppare la cooperazione economica e istituzionale (indotto delle costruzioni, automotive, ricerca, formazione, innovazione fino al sistema sociale e di welfare) con un ruolo attivo del sistema del Friuli Venezia Giulia: è l´obiettivo della Regione in un quadro sostenuto e favorito dalle istituzioni e dagli enti regionali". Così si è espressa l´assessore regionale alle relazioni internazionali, Federica Seganti, intervenuta il 29 aprile a Palazzo Montereale-mantica a Pordenone all´apertura dei lavori del focus "La Serbia verso l´Europa" organizzato da Ial, Camera di Commercio-concentro (il cui presidente, Giovanni Pavan, ha messo in evidenza la continuità dei rapporti fra aziende locali e serbe), Informest. Il focus - rivolto agli imprenditori del Friuli Venezia Giulia che credono sia arrivato il momento per cogliere le opportunità di cooperazione con la Serbia - ha lo scopo di illustrare le opportunità, le condizioni di investimento e di collaborazione per le imprese del Friuli Venezia Giulia in quel Paese. In particolare sono state illustrate le iniziative specifiche previste nell´area di Kragujevac, dove vi sarà la produzione della "Zastava-fiat". Ai lavori erano presenti anche tecnici del Gruppo torinese: una presenza importante anche per la necessità del controllo di qualità della subfornitura. L´assessore Seganti, portando il saluto della Regione ai partecipanti, ha definito "significativo questo Focus dedicato alla Serbia nel cammino di avvicinamento alla Unione Europea e in particolare alle possibilità di cooperazione con le importanti città di Kragujevac e di Nis. L´invito agli amici serbi presenti è di vedere nella internazionalizzazione e nella collaborazione con le imprese della nostra regione una via per garantire opportunità e sviluppo per entrambi i nostri territori, partendo dalle relazioni operative, concrete che gli imprenditori creano". Dopo aver ricordato che la legge nazionale 19 del 1991 ha riconosciuto la valenza internazionale del Friuli Venezia Giulia, con l´istituzione anche di strumenti come Finest e Informest, l´esponente regionale si è soffermata sui progetti che la Regione ha sostenuto in quest´area: Acquis Communautaire nelle Municipalità dei Balcani - 2a edizione, finanziato sulla base della Lr 19/2000 e affidato allo Ial Fvg, con una consolidata rete di partner della regione. Questo progetto sostiene in particolare l´Infopoint presso la città di Kragujevac, insieme a Informest. Altro progetto è "Friuli Venezia Giulia-serbia: una porta verso Est" finanziato dalla Lr 1/2005, affidato alla Camera di Commercio di Pordenone - Azienda Speciale Concentro, al quale partecipano come partner tutte le Camere di commercio della regione. "Oggi - ha affermato la Seganti - il Friuli Venezia Giulia è presente nella cooperazione economica e istituzionale in Serbia con numerose iniziative. La recente missione a Belgrado ha focalizzato nell´ambito di ´Italbalk´, progetto di cooperazione interregionale su logistica e trasportistica nell´ambito dei rapporti Italia-balcani, iniziative di spessore. A Kragujevac è attivo anche il progetto che riguarda l´area dei minori". Per incrementare i rapporti istituzionali tra Friuli Venezia Giulia e Serbia e dare avvio concreto al memorandum d´intesa stipulato tra la Regione e la Repubblica serba, l´assessore aveva incontrato a Belgrado il ministro per l´Integrazione europea e la Ricerca Scientifica e vicepremier serbo, Bozidar Djelic: "Con Djelic ci siamo focalizzati sui temi della ricerca, soffermandoci sull´attività di insediamenti scientifici come Area Science Park e Sincrotrone, ma abbiamo anche parlato di infrastrutture e della possibilità che le nostre imprese partecipino alla realizzazione in Serbia di opere finanziate da fondi internazionali e comunitari". Altri argomenti sui quali Regione e Serbia si sono confrontate sono stati l´energia e la possibilità, da parte delle Pmi del Friuli Venezia Giulia, in particolare di quelle del legno e dei mobili, di interagire con il mercato serbo. "I gruppi di lavoro per lo sviluppo di sinergie in tal senso - ha concluso l´assessore Seganti - partiranno entro qualche settimana. Ma per approfondire il dialogo e avviare nuovi progetti ci siamo dati appuntamento a settembre a Trieste".  
   
   
IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA SCOPELLITI INTERVIENE A “RADIO ANCH’IO” SUI TEMI DELLA CRIMINALITÀ  
 
Catanzaro, 3 maggio 2010 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti è intervenuto il 29 aprile, in diretta radiofonica, nella nota trasmissione “Radio anch’io” su “Radio1” sui temi della criminalità organizzata in Calabria, dove sono stati ospiti anche magistrati, tra cui il Procuratore aggiunto Nicola Gratteri”, ed esperti del fenomeno mafioso Intervistato sugli ultimi avvenimenti legati agli arresti per mafia avvenuti a Reggio nei giorni scorsi ed alle manifestazioni che si sono svolte davanti alla questura di Reggio Calabria, il Presidente Scopelliti ha sottolineato che devono essere i giovani di Reggio a meritare la prima pagina dei giornali e non l’applauso riservato al boss in manette da parte di familiari ed amici. “La vicenda – ha commentato Scopelliti - deve essere letta così come si è pre sentata questa vicenda. Soltanto pochi famigliari del boss erano lì ad applaudire e ad urlare. La cosa sconcertante, purtroppo, è che ogni qual volta si parla di Mezzogiorno, di Calabria, diventa molto facile dare le prime pagine, mettendo in negativo aspetti che, forse, sono molto marginali. Se si considera che la Questura di Reggio è al centro della città, è chiaro che molti erano i curiosi presenti, ma ad applaudire e ad urlare erano veramente pochi, li abbiamo visti tutti. Invece, sono convinto che faccia molto più effetto vedere quella formazione spontanea della sera di circa trecento persone e quella di ieri mattina di giovani con striscioni, studenti, universitari che sono andati sotto la Questura a manifestare spontaneamente il loro consenso, il loro plauso alla magistratura reggina che sta facendo uno straordinario lavoro, alle forze dell’ordine, a tutta quella società che è impegnata, ogni giorno, a costruire un percorso nuovo. Sono, a mio avviso, queste immagini che meritano la prima pagina, perché sono il segnale della crescita di una città che vive certo questi momenti di difficoltà, visto la presenza del crimine organizzato, ma che sa reagire ed i segnali di crescita di questa città sono evidenti”. Continuando ad intervenire nel dibattito, il Governatore Scopelliti ha evidenziato, sollecitato sull’argomento, alcune esperienze vissute negli otto anni da Sindaco di Reggio. “Una città dove i giovani erano sfiduciati in uno studio fatto due anni fa da Eurispes – ha detto Scopelliti- risulta che l’80% dei giovani reggini si riconoscono nel proprio sindaco e, quindi, nell’istituzione del Comune. Un dato importantissimo perché quando vengono date le prime pagine a questioni negative si crea una certa sfiducia ulteriore nel cittadino, mentre dobbiamo trasmettere esempi positivi perché in una città come Reggio Calabria la cultura dei giovani si è arricchita di nuovi fermenti e di iniziative importanti, i giovani hanno abbandonato quella cultura della mafiosità e noi stiamo lavorando proprio per creare uno spartiacque tra la cultura della legalità e la cultura dell’illegalità perché il problema di fondo che oggi c’è in Calabria è quella famosa zona grigia dove, purtroppo, si realizzano commistioni sia con il potere politico, contigui con i poteri criminali, che commistioni di varia natura. Dentro quest’aria, infatti ci sguazzano un po’ tutti, e non solo la politica. Oggi noi, però, abbiamo creato a Reggio una grande capacità di dialogo, pur mantenendo i ruoli distinti, una capacità di dialogo che i cittadini recepiscono in modo particolarmente positivo”. In riferimento alla presunta violazione del codice etico da parte di alcuni candidati, Scopelliti ha detto che solo qualche partito, al momento della consegna delle liste ha fatto il furbo ma “io – ha detto l’ho denunciato pubblicamente, dopo poche ore”. Sotto questo aspetto Scopelliti ha ribadito di “aver fatto una Giunta di altro profilo, di persone che ci danno garanzie sotto tutti i punti di vista”.  
   
   
FEDERALISMO DEMANIALE. ASSESSORE CIAMBETTI ALLA CONFERENZA STATO-REGIONI: “ABBIAMO IMBOCCATO LA VIA GIUSTA”.  
 
Venezia, 3 maggio 2010 - “Ho registrato un clima estremamente positivo tra le Regioni, di attesa e di auspicio che la situazione evolva velocemente verso la definizione del decreto attuativo”. Sono le parole dell’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti, che su delega del Presidente Luca Zaia ha rappresentato il 29 aprile la Regione Veneto a Roma alla Conferenza delle Regioni, riunitasi, tra l’altro, per esaminare lo schema di decreto legislativo del federalismo demaniale, primo provvedimento attuativo del più ampio progetto di federalismo fiscale approvato con la Legge n. 42 del 2009. L’assessore ha poi partecipato, sullo stesso tema, a un’audizione in Commissione Bilancio della Camera e alla Conferenza Stato-regioni. “Il percorso che prevede il trasferimento di gran parte dei beni del demanio a Regioni ed Enti Locali – continua Ciambetti – appare ormai tracciato in modo chiaro. Rimangono da definire alcuni aspetti del decreto sui quali il Presidente della Conferenza, Errani, si è già confrontato con il Ministro Calderoli. Quest’ultimo si è preso qualche giorno di tempo per esaminare le proposte avanzate dalle Regioni”. “La partita sul demanio – conclude l’assessore – non è solo importante perché finalmente sblocca una situazione di immobilismo istituzionale attraverso il federalismo, ma rappresenta per il Veneto, i suoi Comuni e Province, anche una prospettiva interessante sul piano finanziario. Insomma, finalmente, in questo Paese qualcosa sta cambiando ed è un cambiamento nella giusta direzione”.  
   
   
CONFERENZA STATO-REGIONI: ALLA VALLE D´AOSTA SBLOCCATI I 5 MILIONI DI EURO PER GLI AGRICOLTORI E ASSEGNATI 875MILA EURO PER INTERVENTI STRAORDINARI DI EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Aosta, 3 maggio 2010 - E’ stata definita il 29 aprile, in Conferenza Stato-regioni, l’intesa sul provvedimento recante modalità di applicazione del Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’accesso al finanziamento nell’attuale situazione di crisi finanziaria ed economica. Con tale provvedimento, sarà possibile, fino al 31 dicembre 2010, concedere aiuti agli agricoltori, in deroga all’attuale regime “de minimis”, fino a 15mila euro per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli. Dopo l’approvazione della Commissione europea e la delibera della Giunta regionale che ha destinato 5 milioni di euro per gli aiuti straordinari al mondo agricolo valdostano al fine di contrastare l’attuale situazione di crisi, era atteso il provvedimento approvato oggi alla Conferenza Stato-regioni. Si apre ora l’iter necessario per avviare le procedure di assegnazione dei fondi per la liquidazione degli aiuti. Nella seduta di oggi della Conferenza, “fuori sacco” è stato presentato anche il primo programma di interventi straordinari sul patrimonio scolastico per la messa in sicurezza degli edifici, per il quale i competenti servizi dell’Amministrazione regionale hanno seguito i tavoli di lavoro costituiti dalle Regioni e coordinati dai Ministri Altero Matteoli e Maria Stella Gelmini. La Conferenza Stato-regioni ha espresso parere favorevole al piano, che ha assegnato alle Regioni un importo complessivo di 350 milioni di euro, determinato sulla base dei monitarggi realizzati dalle regioni stesse sui propri territori. Alla Valle d’Aosta, per i primi interventi urgenti, sono stati assegnati 875mila euro, frutto di una lunga negoziazione tra Stato e Regione.  
   
   
CAMPOBASSO, DUE GIORNATE DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE LA REGIONE MOLISE PRESENTA LE SUE ESPERIENZE  
 
Campobasso, 3 aprile 2010 - Manifesto dell´evento"Giornate della cooperazione internazionale allo sviluppo della Regione Molise" è il titolo della manifestazione che si terrà nei giorni 3 e 4 maggio presso la Sala Cappella del Convitto Nazionale "M. Pagano" di Campobasso. L´evento è organizzato dalla Presidenza della Regione, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per i Rapporti con le Regioni. Quattro i workshop in programma: "La cooperazione internazionale allo sviluppo: l´esperienza del Molise"; "La cooperazione in Albania", "La cooperazione internazionale in campo sanitario"; "La cultura della cooperazione". Saranno presentanti, anche, diversi progetti che si stanno realizzando in diversi Paesi, Brasile, Camerun,ghana ed Albania. Aprirà i lavori del primo workshop, lunedì 3 maggio, alle ore 9.30, il Presidente della Regione Michele Iorio. Il workshop, nato in collaborazione con il Forum della Pubblica Amministrazione, costituirà un momento di confronto tra gli attori della cooperazione internazionale, su progetti realizzati o in corso di realizzazione, e sul ruolo chiave che la Regione intende svolgere nel campo della solidarietà internazionale. Oltre al Presidente Iorio, è prevista la presenza di Savino Cannone, Direttore dell´Università Cattolica del Sacro Cuore di Campobasso e Console Onorario d´Albania, e di Nicola Passarelli, Assessore regionale alle Politiche per la salute. Chiuderà i lavori il Presidente del Consiglio regionale Michele Picciano.  
   
   
LE GIORNATE DELL´EMILIA-ROMAGNA LONDRA DAL 4 AL 9 MAGGIO  
 
Bologna, 3 maggio 2010 - Iniziano il 4 maggio Le Giornate dell’Emilia-romagna a Londra, organizzate dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo per rafforzare i legami con la comunità dei corregionali residenti nella capitale britannica e, nello stesso tempo, presentare un’immagine del territorio aggiornata e di interesse per gli inglesi. Musica, storia, cultura, paesaggio e sanità sono pertanto i contenuti di questa missione della Consulta che coinvolge anche le Province di Parma e Piacenza. Sarà l’Istituto Italiano di Cultura (39 Belgrave Square) alle ore 18 ad ospitare la presentazione delle “Giornate” da parte di Silvia Bartolini, presidente della Consulta, affiancata dai rappresentanti delle due Province emiliane. Si parte con la storia dell’Arandora Star, la nave britannica silurata nel 1940 dai tedeschi con il suo carico di italiani destinati all’internamento in Canada, raccontata nel libro di Serena Balestracci “Arandora Star, dall’oblio alla memoria” e in un video documentario (“S.o.s. Arandora Star” di Anna Chiappa, regista canadese originaria di Bardi e vicepresidente del nostro sodalizio di Ottawa). Alle 19, sempre nella sede dell’Iic, il vernissage della mostra “The Power of the Soul”, permetterà ai presenti di scoprire l’emozione dei paesaggi interiori di Federica Rossi, artista parmigiana di levatura internazionale. Seguirà, alle 19.30, il concerto di Gaspare Palmieri in arte “Gappa”, vincitore del concorso per musicisti emergenti dell’Emilia-romagna “La Musica Libera. Libera la Musica”, realizzato da Magazzini Sonori e Radioemiliaromagna, i portali musicali della Regione, in collaborazione con il Mei, il Porretta Soul festival e la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. La giornata all’Iic si concluderà alle ore 20 con una degustazione di prodotti tipici dell’Emilia-romagna, dal formaggio parmigiano-reggiano all’aceto balsamico. Il 5 maggio Silvia Bartolini incontrerà l’Ambasciatore d’Italia in Gran Bretagna Alain Giorgio Maria Economides. Alle ore 19 l’Istituto Italiano di Cultura ospiterà lo spettacolo teatrale di Giorgio Comaschi “Quello della radio. Marconi, l’uomo che ha cambiato il mondo”, dedicato alla figura e alla vita del grande scienziato bolognese. Il seminario sulle “Politiche sanitarie in Emilia-romagna e nel Regno Unito: modelli a confronto” occuperà l’intero pomeriggio del 6 maggio. L’appuntamento è alle 17 nella Sala convegni al 128/132 di Clerkenwell Road, sede della comunità italiana di Londra. Al convegno, presieduto da Silvia Bartolini, parteciperanno Roberto Grilli, direttore dell’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia-romagna, Umberto Guiducci, già primario dell’Ospedale S. Maria di Reggio Emilia e attualmente coordinatore dei medici cardiologi emiliano-romagnoli nel mondo, Massimo Fabi, direttore generale dell’Ausl di Parma, Stefano Palazzi, presidente dell’Italian Medical Society of Great Britain e Lorenzo Losi, vicesegretario generale del Cgie. Il 7 maggio al Pallotti’s Club (2 Backhill) alle ore 17,30 s’inaugurerà la mostra fotografica di Paolo Zappaterra “Case d’altri – Paesaggi e architetture dell’Appennino emiliano-romagnolo” prodotta dall´Agenzia informazione e Ufficio Stampa della Giunta regionale, dall´Ibc, assessorati regionali al Turismo e alla Cultura. La mostra, che verrà presentata dal direttore dell´Agenzia Informazione e Ufficio Stampa della Giunta regionale Roberto Franchini, è il frutto della ricerca sul campo del fotografo ferrarese, che ha perlustrato ogni angolo del nostro Appennino per consegnare alla Regione immagini dal grande potere evocativo. Alle ore 19 nella Parrocchia di St. Peter Church (134 Clerkenwell Road) si svolgerà l’incontro con i comitati direttivi delle associazioni degli emiliano-romagnoli di Londra. Lo spettacolo di Giorgio Comaschi su Guglielmo Marconi sarà replicato l’8 maggio alle ore 16 presso la Bishop Douglass School (Hamilton Road – East Finchley), mentre alle ore 19 avrà inizio la festa dell’associazione “Piacenza Insieme”. A conclusione delle “Giornate dell’Emilia-romagna”, la S. Messa il 9 maggio alle ore 11 nella Parrocchia di St. Peter Church, da sempre punto di riferimento degli italiani a Londra.  
   
   
PER BELLUNO NON SERVE UN COMMISSARIO. C’E’ IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA  
 
 Belluno, 3 maggio 2010 - Devoluzione di alcune funzioni amministrative, turismo, sostegno all’imprenditoria, all’agricoltura, agli impianti a fune, attenzione alle specificità del territorio: a meno di due settimane dalla formazione delle nuova Giunta regionale, l’assessore con delega alle Funzioni amministrative per la Provincia di Belluno, Marino Fìnozzi, porta a Belluno un pezzo di amministrazione regionale per dialogare direttamente con l’amministrazione provinciale, con le categorie economiche e con le rappresentanze sindacali. “Saremo qui tutte le volte che sarà necessario. Per Belluno abbiamo individuato nel Presidente della Provincia l’interlocutore privilegiato per la Regione del Veneto. Nominare un commissario non avrebbe senso e sarebbe un costo non necessario per la comunità. E’ la scelta che mi pare più adatta per questo territorio dove ci sono 69 Comuni tutti montani. Per altri territori come quelli nel vicentino o nel veronese dove le aree montane sono solo una parte del territorio provinciale, i nostri interlocutori saranno invece le comunità montane o i sindaci”. Il presidente della Provincia di Belluno Gianpaolo Bottacin ha sottolineato che non era mai accaduto che cinque dirigenti regionali si recassero di persona a Belluno tutti insieme. “Abbiamo risposto in tre giorni alla richiesta di incontro rivolta dalle categorie economiche bellunesi al presidente Luca Zaia – ha spiegato Marino Finozzi - perché vogliamo sviscerare i problemi e far sì che i provvedimenti adottati a Venezia siano adatti o adattabili anche alle esigenze di Belluno”. Tra i dossier trattati nel corso dell’incontro ci sono la devoluzione di alcune funzioni amministrative, le esigenze delle aree di montagna nella predisposizione della nuova legge sul turismo, l’adeguamento dei provvedimenti legislativi per gli impianti a fune – da intendere come servizio e non solo come attività economica - e la necessità di strutture sovracomunali di coordinamento quali le comunità montane. “Non è che il fatto che ci fosse un assessore dormiva a Belluno – ha detto Finozzi ai rappresentanti delle categorie economiche - abbia cambiato le sorti del bellunese negli ultimi vent’anni. Sono un uomo di montagna e voglio affrontare con serietà i problemi del bellunese”.  
   
   
ELEZIONI COMUNALI DEL 23 MAGGIO 2010: IN 68 COMUNI VALDOSTANI SI VOTA PER ELEGGERE IL SINDACO, IL VICE SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALE  
 
Aosta, 3 maggio 2010 - Domenica 23 maggio prossimo, dalle 7 alle 22, gli elettori di 68 Comuni saranno chiamati alle urne per eleggere il Sindaco, il Vice Sindaco e il Consiglio comunale. I Comuni in cui si vota sono: Aosta, Allein, Antey-saint-andrè, Arvier, Avise, Aymavilles, Bard, Bionaz, Brissogne, Brusson, Challand-saint-anselme, Challand-saint-victor, Chambave, Chamois, Champdepraz, Champorcher, Charvensod, Chatillon, Cogne, Donnas, Doues, Emarèse, Etroubles, Fénis, Fontainemore, Gignod, Gressan, Gressoney-la-trinitè, Gressoney-saint-jean, Hone, Introd, Issogne, Jovencan, La Magdeleine, La Salle, La Thuile, Lillianes, Montjovet, Morgex, Nus, Ollomont, Oyace, Perloz, Pollein, Pont-saint-martin, Pontboset, Pontey, Pré-saint-didier, Quart, Rhemes-notre-dame, Rhemes-saint-georges, Roisan, Saint-christophe, Saint-denis, Saint-marcel, Saint-nicolas, Saint-oyen, Saint-pierre, Saint-rhémy-en-bosses, Saint-vincent, Sarre, Torgnon, Valgrisenche, Valpelline, Valtournenche, Verrayes, Verrès, Villeneuve. I documenti necessari - Per votare è necessario presentare un documento d’identità e la tessera elettorale personale. Chi l’avesse smarrita o mai ricevuta, potrà richiederla al Comune di residenza, i cui uffici restano aperti nei cinque giorni antecedenti l’elezione almeno dalle ore 9 alle 19 e nel giorno della consultazione per tutta la durata delle operazioni di voto. Facilitazioni per i disabili - Per i disabili sono previsti percorsi privi di barriere architettoniche. Vi è comunque la possibilità di recarsi in un seggio facilmente raggiungibile, indipendentemente dalla sezione in cui si è iscritti. I ciechi e gli invalidi impossibilitati a esprimere il proprio voto autonomamente possono essere accompagnati in cabina da una persona di loro fiducia. Modalità di voto - Ad Aosta: una sola scheda per l’elezione del sindaco, del vice sindaco e del consiglio comunale, dove sono riportati in un apposito rettangolo i nomi dei candidati alla carica di sindaco e vice sindaco, accanto al simbolo della lista o delle liste collegate, oltre ad uno spazio per esprimere le preferenze per i candidati a consigliere. Ogni elettore può esprimere il proprio voto segnando: i nominativi dei candidati a sindaco e vice sindaco: in questo caso, il voto vale per i soli aspiranti sindaco e vice sindaco; il simbolo della lista: il voto viene attribuito sia alla lista che ai candidati alla carica di sindaco e di vice sindaco cui essi sono collegati; un massimo di tre preferenze, scelte da una sola lista, per i candidati alla carica di consigliere: la preferenza va indicata scrivendo il cognome e, nel caso di omonimie, il nome, la preferenza si può anche esprimere indicando il numero arabo (1, 2, 3, …) corrispondente al candidato prescelto. Qualora nessun candidato alla carica di sindaco e di vice sindaco ottenga la maggioranza assoluta dei voti validi, si procede ad un secondo turno elettorale, che ha luogo la seconda domenica successiva a quella del primo. In questo caso, il ballottaggio si svolgerebbe domenica 6 giugno. Negli altri Comuni: una sola scheda per l’elezione del sindaco, del vice sindaco e del consiglio comunale, dove sono riportati in un apposito rettangolo i nomi dei candidati alla carica di sindaco e vice sindaco, accanto al simbolo della lista collegata, oltre ad uno spazio per esprimere le preferenze per i candidati a consigliere. Ogni elettore può esprimere il proprio voto segnando: i nominativi dei candidati a sindaco e vice sindaco; il simbolo della lista; In entrambi i casi, il voto viene attribuito sia alla lista collegata che ai candidati alla carica di sindaco e di vice sindaco; inoltre, l’elettore può indicare: un massimo di tre preferenze per i candidati alla carica di consigliere: la preferenza va indicata scrivendo il cognome e, nel caso di omonimie, il nome, la preferenza si può anche esprimere indicando il numero arabo (1, 2, 3, …) corrispondente al candidato prescelto. E’ proclamato eletto alla carica di sindaco il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti. Solo in caso di parità di voti si procede ad un turno di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti, da effettuarsi la seconda domenica successiva a quella del primo turno. In questo caso, il ballottaggio si svolgerebbe domenica 6 giugno. Nei Comuni in cui è stata presentata una sola lista, l’elezione è valida se andrà a votare il 50% più uno degli elettori. I candidati a sindaco e vice sindaco risulteranno eletti se avranno ottenuto un numero di voti validi superiore al 50% dei votanti. Le operazioni di scrutinio si svolgeranno a partire dalle ore 8 di lunedì 24 maggio prossimo. Una sala stampa sarà allestita a Palazzo regionale, ad Aosta, con accesso consentito ai soli giornalisti accreditati, a partire dalle ore 8 di lunedì 24 maggio.  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI A ROMA: PARERE FAVOREVOLE SU QUATTRO PROVVEDIMENTI CHE RIGUARDANO LE MARCHE  
 
Ancona, 3 maggio 2010 - La Conferenza dei presidenti delle Regioni, che si e` riunita il 29 aprile, a Roma, e alla quale ha preso parte il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha espresso parere favorevole su alcuni provvedimenti che riguardano le Marche. Si tratta della Decisione sostitutiva della determinazione della conferenza di servizi indetta dalla Regione Marche, riguardante il rilascio dell´Autorizzazione Integrata Ambientale alla Picenambiente spa per l´esercizio di una discarica per rifiuti non pericolosi da realizzarsi nel Comune di Ascoli Piceno, in localita` Aldo Bretta; del parere sullo schema di decreto del ministro dell´Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, d´intesa con il ministro dell´Economia e delle Finanze, di istituzione dell´area marina protetta ´Costa del Piceno´ e del relativo parere sul Regolamento di disciplina delle attivita` consentite nell´area marina stessa. Infine parere favorevole della Conferenza delle Regioni sulla Decisione sostitutiva della determinazione della conferenza di servizi indetta dalla Provincia di Macerata per la proroga della concessione mineraria di acque minerali ´Sorgente Nerea dell´uccelletto´, in Comune di Castelsantangelo sul Nera (Mc) alla ditta Nerea spa..  
   
   
ECONOMIE FAS, RIPROGRAMMATI OTTO MILIONI DI EURO AL MOLISE SCUOLA, VIABILITÀ, SVILUPPO LOCALE, DIFESA DEL SUOLO I SETTORI INTERESSATI  
 
Campobasso, 3 maggio 2010 - I Ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture, dei Beni ed Attività Culturali, dell´Ambiente, unitamente alla Regione Molise, hanno approvato la riprogrammazione delle economie del Fondo Aree Sottosviluppate per il finanziamento di nuovi interventi nei settori "Scuola", "Viabilità", "Sviluppo Locale" e "Difesa Suolo". Nello specifico, al Molise sono stati assegnati otto milioni di euro. Quattro milioni e mezzo di euro sono destinati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, un milione e mezzo ad interventi nelle aree industriali e alla viabilità, due milioni di euro per lavori di difesa della costa molisana. Nei prossimi giorni, le Strutture regionali provvederanno alla formalizzazione dei finanziamenti che consentiranno in tempi celeri la realizzazione degli interventi.  
   
   
TRENTO: APPROVATE LE LINEE GUIDA IN MATERIA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI NUOVE TUTELE PER I LAVORATORI CHE OGGI SONO ESCLUSI DAI SISTEMI DI PROTEZIONE NAZIONALI E PER I GIOVANI  
 
Trento, 3 maggio 2010 - Approvate il 30 aprile dalla Giunta provinciale - conformemente all´impegno assunto alla fine dello scorso anno dal presidente della Provincia autonoma - le nuove linee guida in materia di ammortizzatori sociali. La competenza, com´è noto, è stata delegata dal Governo alla Provincia con l´accordo siglato a dicembre a Milano con i ministri Tremonti e Calderoli riguardante il federalismo fiscale. Le novità contenute nel testo sono state presentate nel corso della tradizionale conferenza stampa di Giunta del venerdì e alla vigilia di una data fortemente simbolica, il 1° maggio, festa del Lavoro. Gli obiettivi generali sono da un lato garantire ai lavoratori - a tutti i lavoratori, compresi quelli attualmente privi di sostegni in caso di perdita del posto di lavoro perché assunti con particolari formule contrattuali - un adeguato sostegno al reddito, anche ampliando e irrobustendo le prestazioni offerte dai trattamenti vigenti in sede nazionale (cassa integrazione, disoccupazione ordinaria e straordinaria e così via); dall´altro rafforzare le cosiddette politiche attive del lavoro, quelle cioè che consentono al lavoratore di trovare un impiego, con una particolare attenzione ai giovani. Fra le novità principali, in primo luogo il "reddito di attivazione", che semplifica e unifica le varie forme di trattamento di disoccupazione già esistenti (attualmente sono 11). Non ci sarà in realtà un´indennità di disoccupazione unica per tutti; sarà necessario infatti tenere conto delle storie individuali di ciascun lavoratore, della contribuzione versata, dei diversi settori di impiego. In questo senso andranno ridefiniti i criteri di accesso alla prestazione, valorizzando la capacità contributiva ma anche includendo tutti quei soggetti oggi esclusi dal trattamento, e quindi privi di un sostegno economico una volta perso il posto di lavoro. Il termine "attivazione" non è stato scelto a caso: infatti, oltre a aiutare economicamente il lavoratore disoccupato, il trattamento è pensato proprio per favorire il suo reimpiego (in un mercato del lavoro, quello Trentino, dove peraltro la disoccupazione rimane comunque bassa, anche in tempo di crisi, aggirandosi attorno al 3,6%). Altra novità riguarda la cassa integrazione, della quale com´è noto beneficiano i lavoratori temporaneamente sospesi dal lavoro: il previsto "reddito di continuità" interviene tenendo conto degli istituti già esistenti, ampliandoli e irrobustendoli, pur senza abolire la cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria. Infine, come dicevamo, una proposta calibrata soprattutto sui bisogni dei giovani che hanno già concluso un ciclo scolastico o formativo, ma non hanno trovato lavoro in tempi brevi: in Trentino sono l´11% (in Italia il 26%), ma la percentuale è in crescita. Gli interventi previsti sono diversificati a seconda delle tipologie di beneficiari: erogazione di redditi che consentano il completamento di specifici percorsi formativi (acquisizione di una qualifica o di un diploma), in particolare a favore dei giovani tra i 18 e 24 anni che ne sono privi, ma anche tirocini post-diploma e post-laurea, stages aziendali in Italia e all´estero, incentivi alle aziende per assumere giovani e per trasformare i contratti atipici in contratti a tempo indeterminato. In definitiva, il documento varato oggi rappresenta un quadro di riferimento per la successiva fase legislativa e come tale suscettibile di eventuali suggerimenti, osservazioni ed integrazioni che le parti sociali già presenti al competente tavolo di lavoro vorranno avanzare. La delega ottenuta dalla Provincia in materia di ammortizzatori sociali ha radici robuste nelle esperienze già maturate dal Trentino sul tema delle politiche del lavoro, a partire dalla prima legge provinciale sull´argomento (L.p.19/83). Anche la recente manovra anticrisi, posta in essere per contrastarne gli effetti, testimonia di questa collaudata familiarità con la tematica. I risultati della manovra, non a caso, appaiono positivi con riferimento a diversi indicatori, in particolare la disoccupazione che per il 2009 si è assestata su un tasso del 3,6%, inferiore quello nazionale e del Nord-est, e maggiormente in linea, invece, con altre aree vicine, quali quelle dell’Euregio. Rispetto a queste esigenze è però importante sottolineare che esiste oggi nel nostro Paese una grave contraddizione, che l’assetto attuale del sistema degli ammortizzatori sociali mette in evidenza: si tratta dell’ esclusione dei lavoratori più esposti al rischio della disoccupazione in ragione della tipologia del contratto di lavoro che li riguarda. Non risulta accettabile, anche alla luce della nostra carta costituzionale, un insieme eterogeneo di trattamenti di disoccupazione formatosi per stratificazione successive al di fuori di un organico e coerente disegno generale, quel disegno che il Trentino intende recuperare a partire dalle linee guida varate oggi. Le Prestazioni Da Garantire Al fine di conseguire gli obiettivi desiderati di universalismo, responsabilità ed innovazione, le linee guida individuano quattro tipi di prestazioni. Reddito di continuità. Si tratta del reddito per i lavoratori sospesi che deve salvaguardare gli istituti della Cassa Integrazione ed anzi valorizzarli ancora di più, in quanto sono a garanzia della continuità dell’occupazione e della promozione del capitale umano dell’impresa. Ciò andrebbe fatto prendendo a riferimento comunque le regole statali, offrendo a tutti i lavoratori la garanzia di trattamenti minimi attentamente calibrati con riferimento alla specifica realtà trentina e riportando altresì in ambito provinciale ogni fase del processo decisionale. Ai fini della gestione del reddito di continuità va approfondita la possibilità di valorizzare ulteriormente il ruolo degli enti bilaterali, secondo le esperienze positive maturate in questo senso anche nella provincia di Trento. Reddito unico di attivazione A fronte delle diverse prestazioni per la disoccupazione, sia quelle esistenti a livello nazionale e regionale, sia quelle introdotte con la manovra anticrisi, il reddito unico di attivazione, sostituendo le tante e disparate prestazioni di disoccupazione, potrebbe permettere di assicurare una tutela ai lavoratori che altrimenti ne sarebbero privi e superare indennità inadeguate. Si tratta in altre parole, di riconsiderare, rispetto alle specificità del territorio trentino, le condizioni di accesso nel loro complesso e rimodularle in termini di universalismo, ma anche di equità e semplificazione. In questo senso vanno ridefiniti i criteri di accesso (i requisiti, le misure o importi e la durata), valorizzando la capacità contributiva e però anche includendo i soggetti oggi esclusi. Il termine "attivazione" vale per tutti i lavoratori e fa riferimento alla necessità che l’erogazione del sostegno al reddito sia finalizzata alla partecipazione a schemi di politiche attive, al fine di reinserirsi nel mercato del lavoro. Ciò vale a maggior ragione per i disoccupati che corrono il rischio di un’esclusione dal mercato del lavoro anche per periodi di lunga durata. Reddito di qualificazione e specializzazione a favore dei giovani Accanto ai lavoratori privi dei requisiti necessari, l’altra grande categoria senza protezione sociale ai fini dell’occupazione è quella degli inoccupati, i giovani che usciti dal sistema scolastico/ formativo non trovano un lavoro in tempi brevi. E’ un fenomeno particolarmente preoccupante per la realtà italiana, che conosce un tasso specifico di disoccupazione del 26%, mentre nella provincia di Trento esso arriva a poco più dell’ 11%, ma è cresciuto di oltre 2 punti nel 2009 rispetto al 2008. In tutti o quasi i paesi europei esistono azioni di promozione rivolte a questi giovani penalizzati nella loro capacità di reddito e autonomia e nella possibilità di costituire requisiti minimi contributivi per accedere agli ammortizzatori sociali. Anche in questo caso prevale però un orientamento ad interventi di politiche attive piuttosto che il solo sostegno al reddito che viene generalmente concesso in relazione ad obiettivi di qualificazione, specializzazione professionale o di avvio di un’attività autonoma. Per questa ragione va valutata la possibilità di erogare redditi in funzione del completamento dei percorsi formativi per l’acquisizione di una qualifica o di un diploma, in particolare a favore dei giovani tra i 18 e 24 anni che ne sono privi. Inoltre occorre: - sostenere su ampia scala i tirocini post diploma e post laurea anche di durata non breve, valutando la possibilità di forme di retribuzione e di contribuzione complementare; - estendere la concessione di borse di lavoro e stage aziendali in Italia ed all’estero; incrementare la concessione di prestiti d’onore per l’avviamento di attività autonome, ampliando la tipologia degli interventi; - accrescere l’incentivazione volta all’assunzione di giovani o alla trasformazione di rapporti di lavoro atipici in rapporti di lavoro a tempo indeterminato o, a certe condizioni, anche a tempo determinato. Tutti gli interventi in materia di occupazione giovanile devono confluire in un apposito programma proposto alla Giunta provinciale dalla Commissione provinciale per l’impiego. Infine, una prospettiva promettente non di breve periodo, ma necessaria anche per contribuire a riequilibrare in futuro la spesa sociale, è quella offerta dai fondi variamente configurati per l’autonomia personale. In tali fondi è prevista l’apertura alla nascita di un conto corrente alimentato dalle famiglie e da altri soggetti interessati tramite incentivi. L’obiettivo è quello di precostituire un capitale utilizzabile dai giovani a partire dal conseguimento della maggiore età, con ulteriori agevolazioni in caso di utilizzo per fini di formazione e specializzazione, di avviamento di un’attività autonoma o di acquisto della propria abitazione. Reddito di garanzia. Il reddito di garanzia è un istituto già operante nel welfare della Provincia autonoma di Trento che viene qui richiamato nella prospettiva di un ridisegno degli ammortizzatori sociali, poiché, al di là delle ragioni che lo contraddistinguono come strumento di contrasto alla povertà, consente di completare la rete di protezione contro il rischio di perdere le indennità di sostegno al reddito quando decadono i termini di copertura che sono previsti da ogni sistema previdenziale e sopraggiungono situazioni di indigenza. La sua presenza consente di rimarcare ancor meglio la distinzione tra assistenza e previdenza. Al tempo stesso la connessione con le politiche attive previste per gli ammortizzatori può contribuire a rendere più stringenti gli elementi di condizionalità che anche questa misura di politica sociale contempla. Organizzazione Degli Interventi, Condizionalita’ Ed Efficienza Del Mercato Del Lavoro L’esperienza dei paesi europei suggerisce che l’attuazione di un sistema di ammortizzatori come quello prospettato implica anche un’attenzione particolare agli strumenti di gestione di tale sistema. La Provincia autonoma di Trento dispone a questo riguardo di una struttura, l’Agenzia del Lavoro, che appare in linea con i compiti che negli altri Paesi sono affidati a strutture analoghe, come, peraltro, si è sperimentato anche per l’erogazione delle indennità introdotte dalle manovre anticrisi 2009 e 2010. Ciò che appare rilevante in tutte le esperienze straniere, è la contestualità delle azioni di politiche attive e passive, garantendo al tempo stesso una regia unitaria delle strutture pubbliche e private chiamate a partecipare alla realizzazione degli interventi. In questo modo è possibile mettere in atto tutte quelle azioni che sottopongono a precise condizioni l’erogazione del sostegno al reddito e che, come la partecipazione ad attività di formazione, sono anche un strumento per rendere più efficiente l’incontro tra domanda e offerta. Sostenibilita’ Finanziaria Un sistema di ammortizzatori sociali riformato secondo gli orientamenti indicati pone alle istituzioni della Provincia di Trento obiettivi straordinariamente impegnativi ma anche fortemente dimostrativi del valore che esse attribuiscono al lavoro come di legame sociale e fondamento dell’autonomia e dignità della persona. Non per questo deve venir meno la preoccupazione per il buon governo e il rispetto delle compatibilità economiche che esso comporta. Per la sua impostazione il nuovo sistema non potrà prescindere dalla compresenza di capacità contributiva e fiscalità anche nella prospettiva di un’uscita dai caratteri contingenti ed aggiuntivi dell’attuale manovra. Saranno in questo senso determinanti gli eventuali maggiori costi derivanti dall’applicazione di criteri di carattere universalistico per quanto riguarda la misura delle indennità e la loro durata, oltre che l’allargamento della platea dei beneficiari. Andranno però altresì stimati i costi relativi al rafforzamento delle politiche di attivazione. Non vi è dubbio che prestazioni più estese ed onerose impongono interventi di attivazione ancora più efficaci, al fine sia di contrastare comportamenti opportunistici, sia di ridurre la durata della disoccupazione, sia di ridurre il lavoro sommerso. Le fonti di finanziamento andranno individuate e quantificate tenendo conto della definizione dei costi che peraltro vanno valutati anche in ordine alla ricaduta sui consumi delle famiglie e, dunque, agli effetti positivi sul sistema economico locale. Non è pertanto improprio richiamare, anche ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali, la solidarietà di tutti gli attori coinvolti non escludendo una loro partecipazione da concordare nell’ambito degli accordi sullo sviluppo dell’economia e della società trentina. In ogni caso andrà considerata altresì la possibilità di contribuzioni volontarie a carico dei soggetti attualmente esclusi dai benefici, al fine di costituire, anche tramite incentivi, requisiti minimi di carattere contributivo.  
   
   
REGGIO EMILIA, FIRMATA L’INTESA DI ATTUAZIONE DEL DUP  
 
Reggio Emilia, 3 maggio 2010 - Firmata il 30 aprile a Reggio Emilia l’intesa di attuazione della Politica regionale unitaria e del Documento unico di programmazione (Dup). La Provincia di Reggio Emilia, per definire gli interventi che daranno corpo alla strategia del Dup, ha realizzato un ampio confronto con tutti i Comuni e le rappresentanze del mondo economico e sociale del territorio. La strategia - già definita nel Documento programmatico approvato il 7 aprile 2009 - è incentrata su innovazione e trasferimento tecnologico, sulla mobilità sostenibile e sulla riqualificazione urbana. «La crisi è veramente pesante. Identità e comunità – ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani - sono le parole chiave per affrontare questa sfida, che è soprattutto una sfida tecnologica e sociale. Occorre costruire insieme una nuova prospettiva, una visione comune che dia sicurezza e ci consenta di immaginare un futuro migliore per i nostri figli». In particolare con l’Intesa si stanziano risorse pubbliche pari a oltre 77 milioni di Euro (per il tecnopolo, le aree produttive ecologicamente attrezzate, la mobilità sostenibile, l’ambiente e i parchi, il patrimonio culturale, i sistemi territoriali con potenzialità e le aree ex obiettivo 2 ed infine le città), consentendo di realizzare investimenti per circa 190 milioni di Euro. La maggior parte di queste risorse, circa il 60%, riguardano interventi di sviluppo territoriale individuati con il metodo della programmazione negoziata. Vediamo in dettaglio, partendo dai dieci obiettivi che compongono il Documento Unico di Programmazione, gli interventi principali. Con i finanziamenti dell’obiettivo ricerca e innovazione, arriveranno contributi Fesr per 9 milioni di euro che comporteranno investimenti per complessivi 20 milioni di Euro, finalizzati allo sviluppo del polo della ricerca e trasferimento tecnologico nei campi della meccatronica, edilizia sostenibile, genetica delle risorse biologiche di interesse agroalimentare ed industriale, agroalimentare, energia e ambiente. Per sostenere la competitività e la sostenibilità energetica ambientale nel sistema produttivo, con investimenti finalizzati all’innovazione tecnologica di processo delle imprese, sono previsti quasi 13 milioni di euro di finanziamento europeo e regionale di cui 8 per dotare il territorio di aree produttive ecologicamente attrezzate (per i siti di Fora di Cavola, Prato Gavassa e l’Ambito Rolo Fabbrico). Nell’intesa della provincia di Reggio assumono particolare rilievo gli investimenti per la mobilità sostenibile confluiscono 15 milioni di fondi Fas della cosiddetta “Cura del ferro”, destinati all’ammodernamento della linea ferroviaria locale e all’acquisto di materiale rotabile, e ulteriori fondi nazionali per un investimento totale di 108 milioni. Inoltre sono state messe in valore anche tutte le opere infrastrutturali correlate strategiche per il territorio reggiano (Cispadana, Pedemontana, variante alla Via Emilia, completamento Ss 63). Il Dup prevede anche interventi per la valorizzazione dell’ambiente (parchi e biodiversità, bonifiche) che saranno programmati anche in relazione all’attuazione dal Piano di Azione Ambientale della Regione Emilia Romagna. In particolare saranno disponibili 600mila euro di fondi Fas per la valorizzazione del Parco Nazionale dell´Appennino Tosco-emiliano. Per quanto riguarda ambiente e cultura, saranno realizzati interventi con il concorso del Fondo Fesr per 2 milioni di euro che attiveranno investimenti per oltre 4 milioni. In dettaglio si tratta degli interventi per la valorizzazione dei castelli e degli edifici storici delle Terre di Canossa, per la riqualificazione a fini culturali di palazzi storici nel comune di Guastalla, e per la realizzazione e riqualificazione dei servizi per la fruizione del Parco dell’Appennino. Inoltre il Dup mette in campo 4,7 milioni di euro di fondi Fas a favore delle aree montane e per i territori che presentano eccellenze e specificità da consolidare, attivando investimenti complessivi per circa 7 milioni di euro. Il territorio ha deciso di concentrare le risorse su tre interventi chiave: miglioramento della tratta Reggio Emilia – Castelnuovo Monti mediante variante alla Ss 63 in prossimità del centro abitato di Ponte Rosso, sistemazione e miglioramento di strade comunali nel comune di Vetto ed interventi integrati in prossimità del castello matildico a Canossa. Prev iste anche la valorizzazione delle aree urbane e cittadine per migliorarne la capacità attrattiva. Nello specifico si tratta di risorse Fasper 6,5 milioni di Euro che attiveranno investimenti per 13 milioni, finalizzati alla riqualificazione di aree strategiche della città come l’area delle ex Officine Reggiane e l’area Nord e alla riqualificazione ed integrazione nel tessuto urbano dell’asse storico della Via Emilia.  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE, GRAVE IL NO AL PROLUNGAMENTO: LA TOSCANA DIFENDE I LAVORATORI COLPITI DALLA CRISI, IL GOVERNO NO  
 
Firenze, 3 maggio 2010 - «Siamo molto preoccupati per il voto contrario che, martedì alla Camera, ha affossato l´estensione degli ammortizzatori sociali e il prolungamento dei termini della Cassa integrazione ordinaria. Si tratta di una decisione grave ed immotivata, che comporta pesanti conseguenze per migliaia di lavoratori. Mentre l´impegno della Regione a difesa dei redditi dei lavoratori è massimo, dobbiamo purtroppo constatare che da parte della maggioranza di governo non c´è un interesse altrettanto forte in questo senso». Così l´assessore al lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini stigmatizza il voto su un provvedimento per il quale c´era molta attesa anche in Toscana. «Per la noi la difesa del reddito e dei posti di lavoro dei lavoratori colpiti dalla crisi è una priorità. Su questa base ci siamo mossi fino ad oggi, anche impegnando risorse del nostro bilancio, per garantire a quante più categorie di lavoratori possibile, l´accesso alla Cassa integrazione straordinaria in deroga e per garantire il mantenimento dei posti di lavoro. In particolare, da maggio 2009 al marzo scorso, abbiamo stanziato 10 milioni di euro per la Cassa integrazione straordinaria in deroga e abbiamo varato un nuovo pacchetto di misure anticrisi per un totale di 13 milioni». «Il venir meno della possibilità di prolungamento della cassa ordinaria – prosegue l´assessore - rischia oggi di penalizzare anche la Cassa integrazione in deroga, drenando risorse dalle piccole alle grandi imprese e impoverendo così uno strumento che si è rivelato vitale per la gestione della crisi in una regione come la nostra, dove le piccole e piccolissime imprese sono prevalenti. A questo proposito l´assessore Simoncini auspica che a giorni si pos sa svolgere l´incontro, più volte sollecitato, con il sottosegretario al lavoro Pasquale Viespoli al quale era già stata fatta presente l´urgenza di assegnare alla Toscana altri 100 milioni per coprire le necessità di Cassa in deroga per i prossimi tre mesi.  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORE STILLITANI ALLA RIUNIONE DELLA RETE REGIONALE DELLE CONSIGLIERE DI PARITÀ  
 
Catanzaro, 3 maggio 2010 - Si è svolta, il 29 aprile presieduta dalla Consigliera regionale di Parità Stella Ciarletta la riunione della Rete regionale delle Consigliere di parità. Ai lavori è intervenuto il neo assessore regionale al Lavoro Francescoantonio Stillitani che ha voluto, così, conoscere, più da vicino, le azioni che le Consigliere portano avanti sul territorio a favore di un concreto incremento dell’occupazione femminile. Alla riunione hanno partecipato anche la Consigliera regionale supplente Tommasina Lucchetti e le consigliere provinciali di parità: Elisa Pappalardo per Catanzaro, Teresa Blandino e Nella Perciavalle per Vibo Valentia. La Consigliera Ciarletta, nell’aprire i lavori, ha rappresentato il ruolo che le consigliere svolgono all’interno degli enti che rappresentano ed il rapporto che intercorre tra i loro uffici e quello dell’assessorato, in materia di politiche attive del lavoro. Ciarletta ha parlato anche della collaborazione in corso con la Direzione Regionale del Lavoro nella lotta alle discriminazioni sul lavoro ed ha invitato l’assessore alla giornata di formazione che si terrà a Reggio Calabria nel mese di giugno prossimo, proprio sui temi di ispezione e sicurezza sul lavoro in un’ottica di genere. L’assessore Stillitani ha espresso il compiacimento per il lavoro che le Consigliere di parità svolgono sul territorio e ha manifestato la disponibilità ad una fattiva collaborazione, in maniera costante e quotidiana, per perseguire obiettivi concreti in favore delle donne. A conclusione dell’incontro si è convenuto sulla necessità di trovare una sinergia comune per costruire un percorso di politiche attive del lavoro, attento alle specifiche esigenze di genere, in grado di superare i bassi tassi di occupazione femminile che ancora oggi caratterizzano il mercato del lavoro calabrese.  
   
   
FVG, PARI OPPORTUNITÀ: PROSEGUE PRESENTAZIONE RICERCA SU VIVIBILITÀ CITTÀ  
 
Trieste, 3 maggio 2010 - Proseguono da parte della Commissione regionale pari opportunità le presentazioni dei risultati della ricerca: "Costruiamo la nostra città - I principali centri urbani del Friuli Venezia Giulia attraverso lo sguardo delle donne". La ricerca, svolta su incarico della Commissione dal dipartimento di Scienze dell´uomo dell´università di Trieste, ha raccolto durante l´ultimo quadrimestre del 2009 proposte, suggerimenti, richieste della popolazione femminile di sei comuni del Friuli Venezia Giulia riguardo a un possibile migliore assetto della città sotto molteplici aspetti, da quello urbanistico a quello economico, a quello sociale, interpretando la vita cittadina e le sue relazioni secondo un punto di vista femminile. I primi tre incontri di presentazione della ricerca hanno già avuto luogo a Trieste, Gorizia e Monfalcone, mentre nelle prossime settimane avverrà la presentazione dei dati emersi negli altri tre Comuni oggetto dell´indagine. Le manifestazioni, alle quali sono invitati gli amministratori e le rappresentanti delle associazioni, organizzazioni e movimenti femminili, sono state così fissate: Pordenone: martedì 4 maggio, ore 16.30 - ridotto del teatro comunale Giuseppe Verdi, viale Martelli 2; Tolmezzo: mercoledì 12 maggio, ore 16.30 - sala del Consiglio comunale, p.Zza Xx Settembre 1; Udine: mercoledì 9 giugno, ore 17.00 - sala dei Ricevimenti di palazzo d´Aronco, via Lionello 1.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: ZANNIER (FVG) SI CONGRATULA CON PRIMO MINISTRO CROAZIA  
 
Trieste, 3 maggio 2010 - Recentemente è apparsa sulla stampa locale la notizia di una decisa presa di posizione della premier della Republica di Croazia Jadranka Kosor che, spalleggiata dalle organizzazioni per i diritti delle donne, ha censurato lo spot pubblicitario dell´Assoturistica croata in cui, per alcuni secondi, appariva il fondo schiena di una giovane in costume da bagno con la scritta "Non friggerti a lungo". La presidente della Commissione regionale del Friuli Venezia Giulia per le pari opportunità Santa Zannier fa sapere di aver inviato alla signora Kosor una messaggio in cui, congratulandosi per la presa di posizione in merito all´immagine comparsa nel filmato per la promozione turistica della Croazia - terra con un ricchissimo patrimonio naturale e storico che non ha certamente bisogno di essere pubblicizzata in modi così grossolani - dichiara di apprezzare molto il suo intervento. I motivi sono due, ossia, perché esso viene da una donna che ha partecipato attivamente alla stesura di una legge che deplora ogni forma di sessismo e anche perchè l´osservazione viene da una persona di potere, cosa che purtroppo succede poche volte, considerato anche il fatto che le donne premier sono pochissime. Zannier ricorda che anche la Commissione regionale per le pari opportunità ha già fatto ritirare due spot pubblicitari lesivi della dignità femminile ricorrendo al ministero delle Pari opportunità.  
   
   
FVG: INAUGURATA A PORDENONE PER CASA VITA A SUPPORTO ALLE DONNE IN DIFFICOLTÀ  
 
Pordenone, 3 maggio 2010 - È stata inaugurata il 30 aprile la Casa per la maternità e l´infanzia "Madre della Vita" che sarà di supporto alle donne in difficoltà che decidono di portare a termine il proprio percorso antecedente e successivo al parto. La struttura, della quale ha tagliato il nastro l´assessore regionale alla Protezione sociale, Vladimir Kosic, offrirà l´ospitalità, il soggiorno e l´assistenza completa alle mamme che si trovano ad affrontare per vari motivi da sole il delicato passaggio che va da prima della nascita ai 3 anni d´età del bambino. La Casa è stata realizzata dalla Diocesi di Concordia-pordenone (sarà gestita dalle Piccole Apostole della Carità) grazie a un contributo - in misura del 75 per cento dell´ investimento complessivo (1,48 milioni di euro) - da parte della Regione e di altri benefattori privati. Per il concretizzarsi del progetto "in difesa della vita" si è impegnato in prima persona il vescovo Ovidio Poletto. L´edificio, costruito con maestria in soli 16 mesi, è suddiviso su 5 piani e dispone di 8 camere e di ampi spazi per il gioco dei bambini e la socializzazione. La progettista Carla Sacchi ha commentato la scelta dei materiali essenziali (utilizzo della pietra) e le soluzioni di luminosità nella costruzione come segni di accoglienza e protezione per il soggiorno temporaneo delle ospiti. Sul significato dell´opera come "fonte di vita" si è soffermato l´assessore regionale ai Lavori pubblici, Elio De Anna, il quale, portando il saluto del presidente della Regione, Renzo Tondo, ha sottolineato come l´edificio di fatto dimostri che la società del Nordest sa includere ed essere solidale con coloro che soffrono. La struttura è stata dall´assessore regionale alla Protezione sociale, Vladimir Kosic, definita come "esempio straordinario di welfare di comunità" e frutto di collaborazione tra il settore pubblico e privato. L´assessore inoltre ha messo in evidenza come l´edificio rappresenti il senso e nel contempo, attraverso la sofferenza, la gioia della vita. Il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, ha parlato dell´inaugurazione come di ulteriore passaggio di civiltà di una comunità che ha scelto di essere vicina alle persone in difficoltà. Il vescovo Poletto invece ha richiamato l´attenzione sul messaggio culturale della "porta aperta alla donna" e quindi alla vita. In conclusione dell´evento - al quale ha preso parte anche il vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio Salvador -, l´assessore Kosic si è complimentato con la Chiesa per il lavoro svolto ("qui supplisce ciò che noi non riusciamo a fare") e ha confermato l´appoggio della Giunta regionale nei suoi confronti.  
   
   
VERONA - CONVEGNO ALLA RICERCA DELLA DONNA PERDUTA  
 
Verona, 3 maggio 2010 - Sabato 8 maggio 2010, alle ore 10.00, si terrà presso la Camera di Commercio di Verona il convegno “Alla ricerca della donna perduta”, organizzato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio, in collaborazione con il Cosp di Verona. Protagonista di tutto rilievo dell’evento sarà la relatrice Marina Terragni, la giornalista ed opinionista che in questi anni ha saputo raccontare con maggiore competenza e intensità l´avventura del maschile e del femminile, cui gli organizzatori hanno chiesto di portare il suo punto di vista sulla presenza femminile in economia, politica, nell’impresa, nel lavoro. Il convegno rappresenta il trampolino di lancio di un ciclo di seminari e laboratori progettati nell’ambito di un percorso gratuito di Scuola Itinerante di Politica per imprenditrici veronesi. Per le adesioni al convegno e per ulteriori informazioni sul percorso formativo ci si può rivolgere al Comitato Imprenditoria Femminile (tel. 045 8085762, e-mail: cif.Verona@vr.camcom.it ).  
   
   
VERONA - CONVEGNO ALLA RICERCA DELLA DONNA PERDUTA  
 
Verona, 3 maggio 2010 - Sabato 8 maggio 2010, alle ore 10.00, si terrà presso la Camera di Commercio di Verona il convegno “Alla ricerca della donna perduta”, organizzato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio, in collaborazione con il Cosp di Verona. Protagonista di tutto rilievo dell’evento sarà la relatrice Marina Terragni, la giornalista ed opinionista che in questi anni ha saputo raccontare con maggiore competenza e intensità l´avventura del maschile e del femminile, cui gli organizzatori hanno chiesto di portare il suo punto di vista sulla presenza femminile in economia, politica, nell’impresa, nel lavoro. Il convegno rappresenta il trampolino di lancio di un ciclo di seminari e laboratori progettati nell’ambito di un percorso gratuito di Scuola Itinerante di Politica per imprenditrici veronesi. Per le adesioni al convegno e per ulteriori informazioni sul percorso formativo ci si può rivolgere al Comitato Imprenditoria Femminile (tel. 045 8085762, e-mail: cif.Verona@vr.camcom.it ).  
   
   
ASILI NIDO: AIUTI DA REGIONE UMBRIA PER ABBATTIMENTO RETTE, PUBBLICATA GRADUATORIA  
 
Perugia, 3 maggio 2010 - “Le famiglie che usufruiscono di asili nido, sia pubblici che privati, stanno per ricevere dalla Regione Umbria un contributo di 300 euro per l’abbattimento della retta di frequenza, in continuità con quanto già sperimentato lo scorso anno”. Lo sottolinea l’assessore al Welfare e all’Istruzione, Carla Casciari, vicepresidente della Giunta regionale, informando che è stato pubblicato il primo elenco delle domande ammesse a contributo per l’abbattimento delle rette degli asili nido sul Supplemento ordinario n.2 del Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 19 (Parti I-ii Serie generale) del 28 aprile. “Rispetto allo scorso anno – rileva l’assessore regionale – è aumentato il numero delle famiglie che hanno presentato domanda, passando da 1800 a quasi 2300. Questo dimostra che l’aiuto offerto dalla Regione Umbria viene apprezzato e richiama l’attenzione della comunità umbra. Le procedure per beneficiare dei contributi sono state snellite e sono già in corso le liquidazioni delle prime duemila domande ammesse”. “Gli asili nido e gli altri servizi per l’infanzia – prosegue l’assessore Casciari - qualificano il territorio, poiché da un lato offrono un’offerta educativa essenziale per la crescita delle bambine e dei bambini, dall’altro sono un grande supporto alle famiglie per il lavoro di cura dei figli e quindi un forte strumento che facilita il lavoro femminile e garantisce che le lavoratrici non debbano scegliere tra famiglia e lavoro”. Dal lato dell’occupazione, il sistema dei servizi all’infanzia in Umbria vede impiegate circa 1500 persone, quasi tutte donne, come educatrici, oltre al personale ausiliario che conta circa 500 addetti. “L’umbria – ricorda, infine, l’assessore Casciari - si colloca in una posizione di eccellenza rispetto al territorio italiano per quanto riguarda i servizi all’infanzia. Ha, infatti, anticipato e superato di gran lunga gli obiettivi europei: oggi possiamo dire con orgoglio che il 40 per cento dei bambini umbri trova posto nei servizi all’infanzia a fronte di una media italiana del 10 per cento”.