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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Maggio 2010
Politica
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA DELLA SESSIONE: LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L´OMOFOBIA. LA FESTA DELL´EUROPA E IL PREMIO CARLO MAGNO  
 
Strasburgo, 19 maggio 2010 - Aprendo i lavori il Presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, ha annunciato che, come ogni anno, l´Ue celebra il 17 maggio la Giornata internazionale contro l´omofobia. La Festa dell´Europa e il Premio Carlo Magno erano tra gli altri argomenti citati dal Presidente che si è poi congratulato con i nuovi governi - britannico e ungherese - per il loro mandato. Infine, ha accolto la richiesta di inviare le condoglianze alle famiglie dei due soldati italiani uccisi oggi in Afghanistan. "Questa è la sesta volta che l´Unione europea celebra la Giornata internazionale contro l´omofobia", ha dichiarato Jerzy Buzek in apertura di sessione, sottolineando che l´Ue, grazie alla sua Carta dei diritti fondamentali, si è opposto a tutte le forme di discriminazione. La scorsa settimana si è celebrato il 60° anniversario della Dichiarazione di Schuman e, nella Giornata dell´Europa, il Parlamento ha tenuto la sua abituale "Giornata porte aperte"" l´8 e il 9 maggio, con oltre 30.000 cittadini che si sono recati in visita nelle sue sedi di Strasburgo e Bruxelles. Martedì 11 maggio, il Presidente del Parlamento europeo ha consegnato ad Aquisgrana il Premio Carlo Magno per la gioventù. Il primo, il secondo e il terzo posto sono stati assegnati rispettivamente ai partecipanti tedesco, irlandese e bulgaro. Giovedì 13 maggio è stato invece consegnato al primo ministro polacco Donald Tusk il Premio internazionale Carlo Magno. Il 14 e 15 maggio a Stoccolma, Buzek ha partecipato alla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell´Unione europea, dove si è discusso della futura cooperazione e della prossima Presidenza belga dell´Ue. Buzek si è congratulato con i nuovi governi britannico e ungherese esprimendo l´auspicio che si tratterà di governi stabili e decisivi. Infine, a seguito all´uccisione di questa mattina in Afghanistan di due soldati italiani, il Presidente ha accolto la richiesta di alcuni deputati italiani e inglesi di inviare alle famiglie di tutte le vittime decedute prestando il loro servizio in tale paese sotto l´egida della Nato le condoglianze del Parlamento europeo. Modifiche all´ordine del giorno - All´inizio della sessione plenaria, il Parlamento ha approvato le seguenti modifiche all´ordine del giorno: Aggiunta nel turno di votazioni di mercoledì della relazione sul discarico del bilancio 2008 del Consiglio (la proposta di risoluzione contenente i commenti alla decisione sarà votata nel corso della sessione di giugno). Rinvio alla sessione di giugno della relazione sull´organizzazione dell´orario di lavoro delle persone che effettuano operazioni mobili di autotrasporto. Il dibattito sull´arresto del giornalista Ernest Vardanyan in Transnistria è sostituito con "la situazione in Thailandia" (giovedì 19 maggio).  
   
   
AGENDA DIGITALE: SECONDO UNA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE GLI INVESTIMENTI NELL´ECONOMIA DIGITALE SONO LA CHIAVE PER LA PROSPERITÀ FUTURA DELL´EUROPA  
 

Bruxelles, 19 maggio 2010 - Secondo la relazione sulla competitività digitale pubblicata il 17 maggio dalla Commissione europea, l´economia digitale si sta rafforzando e ampliando, interessando tutti i settori dell´economia e coinvolgendo tutti gli aspetti della nostra vita. Negli ultimi 15 anni la produttività in Europa è aumentata del 50% grazie alle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic). Sei europei su dieci usano internet regolarmente. Tuttavia, se l´Europa intende cogliere tutti i vantaggi potenziali offerti dall´economia digitale, deve accelerare il passo e fornire servizi a banda larga più veloci e un internet di cui le persone si possano fidare, migliorare le competenze dei cittadini e incoraggiare ancora di più l´innovazione nel settore delle Tic. Con l´Agenda europea del digitale, l´iniziativa faro della strategia Europa 2020, la Commissione europea proporrà misure specifiche che saranno avviate a breve termine in questi settori. Neelie Kroes, la commissaria responsabile per l´Agenda digitale, ha dichiarato: "L´economia digitale dell´Europa è fondamentale per la crescita economica e la prosperità. Oggi le Tic e internet ad alta velocità stanno rivoluzionando la nostra vita così come lo hanno fatto oltre un secolo fa la diffusione dell´elettricità e lo sviluppo delle reti di trasporto. Dobbiamo in ogni caso puntare su un maggiore sviluppo di internet per offrire a tutti i cittadini i benefici dell´economia digitale". La relazione, che esamina gli sviluppi più recenti nel settore delle Tic, fornisce prove solide a sostegno dell´elaborazione di un´agenda europea del digitale, la prima iniziativa faro della Commissione europea che sarà inaugurata a breve nell´ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Motore dell´economia - La relazione individua nel settore delle Tic uno degli elementi di propulsione dell´economia europea. La crescita del 50% della produttività registrata dal 1995 deve essere attribuita ai progressi tecnologi delle Tic e agli investimenti in questo settore. Dai dati disponibili per il periodo 2004-2007 risulta che, più di recente, questi investimenti hanno iniziato a dare frutti anche nel resto dell´economia. Il valore aggiunto dell´industria delle Tic rispetto all´economia europea ammonta a circa 600 miliardi di euro (il 4,8% del Pil). Il settore rappresenta il 25% degli investimenti totali commerciali nella R&s nell´Ue. Tuttavia, negli Usa i benefici derivanti dalle Tic sono più consistenti. Per ottenere gli stessi risultati l´Europa deve attuare riforme strutturali e sviluppare un´agenda digitale coerente. 6 europei su 10 sono online - In Europa circa il 60% della popolazione usa internet regolarmente e il 48% quotidianamente. Questi risultati sono simili a quelli registrati negli Usa, dove il 56% utilizza internet ogni giorno e il 65% lo ha usato negli ultimi tre mesi. Tuttavia, circa un terzo della popolazione, sia nell´Ue (30%) che negli Usa (32%), non ha mai usato internet. Esistono notevoli differenze socioeconomiche e geografiche. In particolare, gli anziani, le persone meno istruite o a reddito basso usano internet meno e hanno livelli di competenza inferiori. Per costruire una società digitale europea è indispensabile potenziare le competenze digitali. Anche in questo caso il confronto fra l´Ue e gli Usa fornisce risultati positivi, sebbene l´uso del web sia maggiormente diffuso fra le persone più anziane negli Usa (il 46% della popolazione con più di 55 anni negli Usa non ha mai usato internet, rispetto al 59% nell´Ue). Invece, in Corea e in Giappone le differenze fra gruppi socioeconomici sono meno marcate. L´ue è il più grande mercato della banda larga al mondo - Nel 2009 il mercato della banda larga nell´Ue si è confermato come il mercato più grande del mondo. Quasi un quarto dei cittadini dell´Ue (il 24,8%) ha un abbonamento per servizi a banda larga fissa. Anche se le velocità delle connessioni stanno aumentando e considerando che l´80% delle linee fisse a banda larga nell´Ue offre velocità superiori a 2 Mbps, soltanto il 18% delle connessioni fanno registrare velocità superiori a 10 Mbps. Se queste velocità sono sufficienti per le applicazioni web di base, non lo sono però per applicazioni più sofisticate, quali per esempio la Tv on demand. La strategia Europa 2020 fissa obiettivi ambiziosi che prevedono la possibilità di offrire a tutti gli europei un accesso alla banda larga con velocità di almeno 30 Mbps. Per utilizzare velocità superiori sarà necessario realizzare reti di accesso di nuova generazione. L´ue ha accumulato un forte ritardo rispetto a paesi quali la Corea e il Giappone nella realizzazione di queste reti. La migrazione verso una banda larga di capacità superiore è una notevole sfida strutturale per l´intero settore delle telecomunicazioni. Mercato unico on line - Oltre al ruolo significativo svolto a favore della crescita dell´economia europea, internet offre un enorme potenziale per rafforzare il mercato unico. Tuttavia, il livello di attività di eCommerce e eBusiness varia da uno Stato membro all´altro e le transazioni transfrontaliere sono limitate. Il 54% degli utenti acquista o vende prodotti via internet ma solo il 22% effettua transazioni con altri paesi dell´Ue. L´ecommerce è invece molto più diffuso negli Usa, dove il 75% degli utenti acquista o vende prodotti online. Questi dati dimostrano che in Europa manca un vero mercato unico digitale, che è un requisito essenziale per favorire la crescita delle piccole e medie imprese europee e offrire ai consumatori una scelta più ampia a prezzi competitivi. Il testo integrale della relazione, le schede sui singoli paesi, altri studi e relazioni sullo stesso argomento sono consultabili al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/information_society/newsroom/cf/itemdetail.cfm?item_id=5789

 

 
   
   
UE, ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI: INCENTIVI FINANZIARI PER INCORAGGIARE GLI STATI MEMBRI A CANDIDARSI VOLONTARI  
 
Strasburgo, 19 maggio 2010 - Gli Stati membri che volontariamente decidono di partecipare al programma di reinsediamento dei rifugiati di paesi terzi potrebbero ricevere fino a 6.000€ per ogni persona reinsediata, secondo la decisione di martedi del Parlamento. I paesi dell´Ue contribuiscono in misura minore al reinsediamento rispetto ad altri paesi sviluppati come Usa, Canada e Australia. Inoltre, è stata approvata la creazione dell’Ufficio europeo di sostegno per l´asilo, in seguito a un accordo con il Consiglio. Nel 2008 l´Ue ha contribuito soltanto al 6,7% del totale dei rifugiati reinsediati a livello mondiale, con 4.378 persone accolte. Oggi solo dieci Stati membri, tra i quali non figura l´Italia, hanno preso parte in maniera permanente al programma di reinsediamento. Per incentivare dunque gli Stati a prenderne parte, i deputati propongono un finanziamento di 6.000€ per ogni rifugiato accolto durante il primo anno, 5.000€ per il secondo e 4.000€ per i seguenti. Il finanziamento supplementare ricevuto nei primi due anni di partecipazione al programma dovrà essere reinvestito per lo sviluppo di un programma di reinsediamento sostenibile. Il Parlamento ha approvato la relazione di Rui Tavares (Gue/ngl, Pt) questo martedì con 512 voti a favore, 81 contrari e 7 astensioni. Il programma di reinstallazione seguirà le priorità annuali comuni dell´Ue, sulle quali il Parlamento e il Consiglio sono in disaccordo. I deputati vogliono dare la precedenza alle donne e i bambini esposti allo sfruttamento o alla violenza, alle persone in gravi condizioni di salute e alle vittime di violenza e tortura. Il Consiglio da parte sua vorrebbe stabilire le priorità secondo criteri di nazionalità e provenienza geografica dei profughi. Asilo: un´agenzia per assistere gli Stati membri - Il Parlamento ha approvato la creazione dell´Ufficio europeo di sostegno per l´asilo adottando la relazione di Jean Lambert (Verdi/ale, Uk). L´ufficio, con sede alla Valletta (Malta), avrà il compito di assistere i governi nazionali che ricevono le richieste di asilo. Si occuperà anche di rinforzare la cooperazione fra le autorità nazionali e di inviare supporto amministrativo agli Stati membri particolarmente sotto pressione. Il Parlamento e il Consiglio si sono accordati in seconda lettura per affidare all´Ufficio anche la coordinazione degli scambi d´informazione sulle procedure di reinstallazione effettuate dagli Stati membri. Infine, il Fondo europeo per i rifugiati sarà modificato per garantire un finanziamento adeguato: i deputati esamineranno mercoledì la relazione di Claude Moraes (S&d, Uk), che si occupa della questione.  
   
   
UE: ETICHETTA "MADE IN" OBBLIGATORIA PER IL TESSILE, CHIEDONO I DEPUTATI  
 
Strasburgo, 19 maggio 2010 - Le etichette "Made in" dovrebbero essere obbligatorie per tutti i capi d´abbigliamento e altri prodotti tessili commercializzati in Europa, dice il Parlamento. Martedì 18 maggio i deputati hanno approvato la revisione del sistema di etichettatura europea, chiedendo alla Commissione di proporre un nuovo schema armonizzato e obbligatorio. L´etichettatura sul paese d´origine deve essere obbligatoria per i evitare che consumatori siano tratti inganno da diciture che suggeriscono che la manifattura di un abito è stata eseguita in uno Stato Ue, piuttosto che in un paese terzo. Attualmente, le etichette "Made in" sono volontarie e il loro uso dipende dalla legislazione nazionale. In confronto a quella europea, la normativa negli Usa, in Canada o in Giappone è molto più severa, regolando in modo dettagliato l´indicazione obbligatoria del paese d´origine. La relazione del Parlamento, preparata da Tine Manders (Nl, Alde) è stata approvata con 528 voti a favore, 18 astensioni e 108 contro. Il nuovo regolamento si applicherà non solo ai capi di abbigliamento, ma a tutti i prodotti tessili: tende, divani, tovaglie, e perfino giocattoli se composti da tessuto almeno per l´80%. Marchio d´origine, una richiesta al Consiglio - L´attuale legislazione europea sull´etichettatura nel tessile consiste esclusivamente nell´armonizzazione dei nomi delle fibre - ce ne sono oggi 48 (18 naturali e 30 sintetiche) vendute nel mercato unico europeo - e della loro composizione. In origine, il Parlamento doveva esprimersi solo su una proposta tecnica della Commissione, che aveva l´obiettivo di diminuire il tempo necessario per la commercializzazione di nuove fibre. Invece, i deputati ne hanno fatto una proposta ben più politica: rendere l´etichettatura sul paese d´origine obbligatoria per tutti. La richiesta del marchio d´origine obbligatorio non è nuova da parte dell´assemblea: una proposta specifica sul "Made in" del 2005, già approvata dai parlamentari, è bloccata al Consiglio da anni. Con il testo votato oggi, il Parlamento intende mettere pressione sui governi Ue. Valutare l´opportunità di una nuova legge europea - I deputati hanno quindi chiesto alla Commissione di presentare una relazione da qui a due anni e, se necessario, una proposta legislativa ad hoc per imporre le nuove regole sul "Made in" in tutta Europa. La relazione dovrebbe valutare la possibilità di imporre un´etichettatura obbligatoria e armonizzata a livello europeo anche sulla manutenzione del capo (oggi è volontaria), la taglia, le eventuali sostanze pericolose contenute (infiammabilità e possibili elementi allergici). I deputati chiedono di considerare anche l´introduzione di un´etichettatura sociale e ambientale, per informare i consumatori delle condizioni di lavoro e dell´impatto ambientale con cui il capo è stato fabbricato.  
   
   
UE: LA MEMORIA CULTURALE DEL VECCHIO CONTINENTE DIVENTA OGGETTO DI STUDIO  
 
Bruxelles, 19 maggio 2010 - Alcuni storici provenienti da Paesi Bassi, Austria e Regno Unito hanno avviato una collaborazione per studiare il ruolo rivestito dal passato nella creazione dei concetti di persona e identità durante il Medioevo, e per valutare come questi concetti influiscano ancora oggi in maniera determinante sulla società. Il progetto, chiamato "Cultural Memory and the Resources of the Past, 400-1000", è il frutto dell´attività svolta congiuntamente dalle Università di Cambridge e Leeds (Regno Unito), dall´Università di Vienna (Austria) e dall´Università di Utrecht (Paesi Bassi). L´iniziativa ha ricevuto finanziamenti per 1 milione di euro nell´ambito del progetto comune di ricerca Hera ("Humanities in the European Research Area"). I ricercatori focalizzeranno la propria attenzione sui secoli della storia europea che vanno dal 400 al 1000 d.C. Il lavoro, della durata triennale, analizzerà in che modo le antiche tradizioni e alcune fonti, come la Bibbia, sono state strumentali per la formazione delle identità nazionali in seguito alla caduta dell´Impero romano d´Occidente nel V secolo. Il team si concentrerà soprattutto su due aspetti: la modalità con cui avveniva la "trasmissione" dei testi da un centro all´altro e quali difficoltà si affrontavano nel forgiare la propria identità nell´alto Medioevo, ovvero all´interno di una società estremamente eterogenea sotto il profilo sociale, politico e religioso. I ricercatori cercheranno di dare risposta ad alcuni quesiti relativi all´influenza del passato imperiale di Roma sulla mentalità della gente durante il Medioevo e all´impatto che ancora oggi hanno i concetti di etnicità e società forgiati allora. I ricercatori, inoltre, analizzeranno i complessi processi che hanno portato al mutuo scambio di idee tra il mondo greco-bizantino, a Oriente, e il mondo dominato dal latino, a Occidente. Gli europei, a oggi, riconoscono il ruolo determinante rivestito dall´alto Medioevo nella storia dell´Europa occidentale. Rimangono però ancora insoluti alcuni quesiti relativi al patrimonio culturale europeo: in particolare rimane da chiarire la modalità con la quale queste idee sono state adottate e come questo processo continui a permeare la nostra cultura. Nel corso dei sei secoli presi in esame, gli europei hanno vissuto una considerevole quantità di cambiamenti, a partire dalla creazione di nuove identità etniche fino ad arrivare allo sviluppo di nuove idee sulle diverse società europee. Dal punto di vista religioso, ad avere la meglio, ovvero a diffondersi a macchia d´olio, è stato il Cristianesimo. Gli accademici coinvolti nel progetto affermano che i sovrani dell´epoca ritenevano la Bibbia latina fonte di legge suprema, di storia autorevole e valida risorsa per l´interpretazione del loro presente. Gli stessi sovrani, poi, provavano una sorta di timore nei confronti del mondo classico. Roma, infatti, veniva considerata il centro di tutto, l´incarnazione dell´unione tra potere culturale e religioso in quanto anche patria dei testi latini utilizzati all´epoca per forgiare tradizioni e idee. Questi eventi hanno portato alla creazione di numerosi miti moderni che continuano ad influenzare la vita degli europei di oggi. Le idee sulle origini nazionali e sull´identità cristiana dell´Europa, ad esempio, hanno avuto origine durante l´alto Medioevo. Questo recente progetto studierà la nascita di questi eventi e l´influenza esercitata dagli stessi nel corso della storia. Il progetto non è che uno dei numerosi progetti finanziati nell´ambito di Hera dedicati allo studio del patrimonio culturale e dell´identità europea. I partner creeranno un sito Web sul quale pubblicheranno, nel corso del progetto, relazioni preliminari, materiali e risultati raggiunti. Per maggiori informazioni, visitare: Hera Jrp: http://www.Heranet.info/  University of Cambridge: http://www.Cam.ac.uk/    
   
   
CONFERENZA "REFLEXIVE GOVERNANCE IN THE PUBLIC INTEREST - DEMOCRATIC GOVERNANCE AND COLLECTIVE ACTION"  
 
 Bruxelles, 19 maggio 2010 - Il 27 e 28 maggio 2010 il progetto Refgov ("Reflexive governance in the public interest") terrà a Bruxelles (Belgio) la sua conferenza finale intitolata "Reflexive governance in the public interest - democratic governance and collective action". Il progetto ha testato varie teorie della governance riflessiva in una serie di campi tematici come l´assistenza sanitaria, l´energia, l´economia ecologica, la governance aziendale e i servizi pubblici globali. Sulla base di questa ricerca, ha sviluppato nuovi approcci riflessivi alla governance. La conferenza mira non solo alla discussione di questi risultati, ma anche ad individuare le opzioni che l´Ue si trova ora ad affrontare nel duplice tentativo di ridefinire la propria modalità di governance e di ricostruire una nozione di interesse pubblico europeo. Le sessioni in programma affronteranno i seguenti temi: servizi di interesse generale - assistenza sanitaria, servizi di interesse generale - energia, economia ecologica, governance aziendale, investimenti esteri diretti e sviluppo umano, servizi pubblici mondiali e beni comuni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://refgov-conf.Cpdr.ucl.ac.be/  
   
   
SLOVENIA, ESPORTAZIONI IN AUMENTO DEL 16 P.C.  
 
Lubiana, 19 maggio 2010 - L´export sloveno è in crescita nei confronti dei Paesi Ue ed extra Ue. Lo rivela la recente pubblicazione dell´Istituto Nazionale di Statistica, secondo cui la Slovenia avrebbe esportato circa 1,64 miliardi di euro di beni e di servizi nel mese di marzo, con uno sviluppo del 15,9 per cento rispetto a quanto rilevato nel corso dello stesso mese dell´anno precedente.  
   
   
G6 EUROPEO SULLA SICUREZZA, A VARESE IL 28 E 29 MAGGIO  
 
 Varese, 19 maggio 2010 - Il 28 e 29 maggio Palazzo Estense ospiterà la riunione dei ministri del G6 europeo sulla sicurezza, allargato agli Stati Uniti. Parteciperanno i ministri degli Interni di Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Polonia, più l´omologo ministro americano accompagnato dal ministro della Giustizia. Il G6 si svolgerà a Palazzo Estense: ecco le informazioni utili per i cittadini sulle chiusure e gli spostamenti degli uffici aperti al pubblico.  
   
   
COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: L’ITALIA RECUPERA SUI MERCATI EUROPEI. BUONE PROSPETTIVE PER IL 2010 NELLE ECONOMIE PIÙ DINAMICHE  
 
 Roma, 19 maggio 2010 - Nel mese di marzo l’Italia è al primo posto tra i principali esportatori europei in Ue: +20% su base annua, da 14,7 a 17,8 miliardi di euro. Seguono Regno Unito (+19%) e Germania (+14,5%). Considerando invece il primo trimestre 2010 l’Italia, con l’incremento del 10,8% della vendita di prodotti, guadagna la seconda posizione per export in Europa, a meno di un punto dal Regno Unito (+11,7%). Seguono la Francia (+7,2%) e la Germania (+6,4%). “Si tratta di un recupero interessante, legato anche al fatto che il confronto viene effettuato rispetto ad inizio 2009, quando gli effetti della crisi internazionale avevano provocato la più forte contrazione della domanda estera e quindi delle nostre esportazioni, ridottesi di ben il 30% rispetto all’anno precedente”, commenta Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, dopo la pubblicazione dei dati Istat. Prosegue il trend di crescita dell’export italiano nelle economie più dinamiche, in particolare in Turchia (+53,6% su base annua), Mercosur (+44,4%), India (+21,1%) e Cina (+24,7%). Il buon andamento in Cina è iniziato nel 2009 con una riduzione del deficit della nostra bilancia commerciale di 4,5 miliardi di euro e sta proseguendo nel 2010 con costanti incrementi delle vendite, che hanno portato la quota della Cina sul totale dell’export italiano dall’1,7% all’attuale 2,3% mentre quella sul totale dell’export in Extra-ue sale dal 5% al 6%. “I risultati ottenuti sui Paesi emergenti confermano il dinamismo e la capacità di reazione delle nostre imprese anche nei contesti più lontani. – prosegue Esposito – Il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro, unito alla ripresa delle principali economie mondiali e di conseguenza delle loro importazioni, potrebbe accelerare le nostre performance esportative, sebbene l’effetto complessivo sul saldo della bilancia commerciale potrebbe scontare maggiori oneri energetici”. Per quanto riguarda i settori, nel primo trimestre 2010 stabile in prima posizione la meccanica, con una quota del 20% e un valore dell’export di 13,2 miliardi di euro. Registrano variazioni positive l’elettronica (+11,8% per un valore di circa 2,5 miliardi di euro) e l’agroalimentare (+9,3% per circa cinque miliardi di euro).  
   
   
FORMIGONI: LAVORO E´ PRIORITA´ DELLA LEGISLATURA IL PRESIDENTE IN CONSIGLIO DELLA LOMBARDIA PRESENTA IL PROGRAMMA DI GOVERNO FAMIGLIA, WELFARE, RIFORME ED EXPO GLI ALTRI TEMI CARDINE  
 
Milano, 19 maggio 2010 - Sono il lavoro, l´occupazione e il sostegno all´economia le prime priorità della Giunta Formigoni Iv. E´ stato lo stesso Formigoni a indicare questi come gli ambiti di azione fondamentali per l´avvio della Ix legislatura nel discorso tenuto ieri in Consiglio regionale per presentare il Programma di governo. In un intervento durato 25 minuti, il presidente Formigoni ha delineato i tratti essenziali dei progetti che la Giunta intende realizzare nel quinquennio 2010-2015. Il lavoro e l´economia innanzitutto ma anche la famiglia, il welfare e le riforme i punti principali menzionati da Formigoni, che ha ricordato come nell´epoca del bipolarismo il programma di Governo coincida con il programma elettorale: "è la conferma della proposta di programma che ci è tornata firmata e controfirmata da 2 milioni e 700 mila cittadini. E a questo programma noi vogliamo essere fedeli". "Lo sviluppo di questo programma - ha aggiunto Formigoni - terrà conto anche di tutto ciò che capiterà sullo scenario, lombardo, nazionale e internazionale. Il nostro compito è realizzare il programma ma anche reagire alle ´provocazioni´ della realtà, cogliendo fino in fondo le opportunità positive per i cittadini e reagendo con forza alle negatività che la storia ci presenterà". "La stella polare - ha sottolineato Formigoni - è e resta la crescita di condizioni di reale libertà per i nostri cittadini. Persone, famiglie, corpi sociali, lavoratori e imprese liberi fanno più forte, coesa e attenta ai diritti di ciascuno la nostra Lombardia". Lavoro - Per sottolineare la centralità della questione del lavoro, dell´occupazione e del sostegno all´economia, Formigoni ha ricordato come la nuova legislatura si sia aperta proprio con la convocazione degli "Stati generali dell´economia e del lavoro", presieduti dallo stesso Formigoni insieme al vice presidente Andrea Gibelli e con l´insediamento della task force "zero burocrazia", nata per rispondere ad una "richiesta forte" di semplificazione delle procedure burocratiche che viene dai cittadini e dalle imprese. "Il vicepresidente Gibelli e l´assessore Rossoni - ha ricordato Formigoni - hanno già cominciato a incontrare il mondo dell´industria, dell´artigianato, i lavoratori e le imprese in difficoltà". "Nella precedente legislatura - ha aggiunto il presidente - abbiamo già fatto molto, stanziando cifre molto rilevanti sia per gli ammortizzatori sociali, sia a sostegno delle imprese. Questi investimenti hanno trovato il favore delle imprese, le risorse sono state utilizzate e i risultati positivi non mancano ma sentiamo il dovere di compiere ulteriori sforzi perché la coda velenosa della crisi non mieta altre vittime". Famiglia - "Grandissima attenzione" sarà riservata anche alle famiglie, soggetti di cui si stanno sempre più affermando i diritti e le capacità di intervento. "Una delle priorità del programma - ha detto Formigoni - è quello di lavorare insieme a tutti i soggetti della società civile per aiutare le donne a superare gli ostacoli che le costringono a scegliere tra il tempo del lavoro e il tempo per la famiglia. Il nostro impegno è che nessuna donna sia costretta a scegliere tra lavoro e famiglia. E´ un processo complicato che va fatto con il concerto di tutti perché, tra le altre cose, è necessario cambiare i tempi della città e aumentare le possibilità di orari di lavoro parziali o di telelavoro" Welfare - Potenziare ulteriormente il sistema sanitario e socio-sanitario è un altro degli impegni indicati dal presidente, che ne ha ricordato "le eccellenze assolute non solo in Italia ma anche in Europa". Quindi, occorre "mantenere e migliorare l´eccellenza dei sevizi, dando grande attenzione al pareggio di bilancio". Regione Lombardia è l´unica con i conti in ordine dal 2003 ma "lavoreremo ancora per eliminare le sacche di diseconomia e liberare ulteriori risorse". Le politiche per gli anziani e i non autosufficienti - si proseguirà sulla strada tracciata da un importante accordo già firmato con i sindacati su questo tema - saranno all´insegna di apertura e innovazione, "i due motti che rappresentano il trend principale della nostra filosofia politica applicata a questi ambiti". Riforme - "Il fatto che ci sia bisogno di una stagione di riforme - ha sottolineato Formigoni - è ormai convinzione di molti e questo vale sia sullo scenario nazionale sia su quello regionale. Noi vogliamo essere all´avanguardia e pionieri nel realizzare le riforme di cui i cittadini hanno bisogno". Scuola, formazione, università e ricerca sono i campi su cui intervenire per realizzare azioni che siano "all´altezza delle esigenze dei cittadini e delle imprese". Ma riforme vuol dire anche federalismo, che è una partita nazionale ma anche regionale: "anche su questo siamo pronti da tempo e non mancheremo di fare la nostra parte. Per noi il federalismo è un libro con più capitoli e vogliamo scrivere insieme tutti i capitoli". Il federalismo fiscale dunque ("anche su questo siamo stati antesignani"), il federalismo istituzionale ("è necessario che ci sia un Senato federale o Camera rappresentativa degli enti locali") e il federalismo differenziato in base all´articolo 116 della Costituzione. "Ci siamo mossi per primi - ha sottolineato Formigoni - chiedendo di aprire i tavoli per avere più competenze, seguiti da Veneto e Piemonte. Ho già chiesto la settimana scorsa di riaprire questo tavolo perché è fondamentale scrivere anche questo capitolo". "Non dimentichiamo anche - ha aggiunto il presidente - Comuni, Province e Comunità montane. La nostra visione del federalismo parte dalla persona: il trasferimento dei poteri deve portare vantaggi alla singola persona". Per cui, "va esaltato il ruolo delle Regioni" ma anche "le responsabilità che spettano a Comuni, Province e Comunità montane". Il dialogo è un "impegno solenne" perché gli Enti locali non si sentano messi in disparte ma coinvolti nel lavoro per la crescita della Lombardia. Expo - Non va dimenticato il ruolo internazionale della Regione Lombardia e il dialogo con le Regioni italiane, europee e del mondo (a cominciare da quelle più dinamiche che hanno partecipato lo scorso anno al World Regions Forum). Anche per il grande evento di Expo 2015, "la Regione vuole fare la propria parte fino in fondo. Il ruolo della Regione è sempre più importante; la nostra responsabilità è garantire che l´evento sia occasione di crescita per tutti e abbia ricadute positive non solo per Milano, ma per tutte le province, la Lombardia e le altre Regioni". Metodo - Saranno tre le parole che segneranno il metodo di governo: collegialità tra le forze maggioranza ("ci esprimeremo con la massima unità di intenti ma questo non vuol dire assenza di dibattito"); confronto con tutte le forze politiche in Consiglio regionale; sussidiarietà nei confronti di cittadini, famiglie, imprese mondo del lavoro e della cultura, ecc.  
   
   
´VIA LOMBARDA´, MACCARI: APRIAMO LA NOSTRA VIA ALL´INNOVAZIONE  
 
Milano, 19 maggio 2010 - L´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia, Carlo Maccari, accoglie con estrema soddisfazione il documento programmatico presentato ieri dal presidente Roberto Formigoni in Consiglio regionale e contenente le linee guida del Programma Regionale di Sviluppo (Prs) che caratterizzerà fortemente l´azione di governo della nuova Giunta. "Il messaggio mandato oggi dal presidente Formigoni - commenta Maccari - indica in modo chiaro e inequivocabile l´intenzione di avviare una vera e propria ´via lombarda´ all´innovazione e alla semplificazione burocratica come mezzo per la crescita economica e per un nuovo e chiaro rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione". Maccari ha sottolineato come proprio la creazione di un assessorato dedicato a queste tematiche, preceduta dalla creazione della task force anti-burocrazia, sia il segnale della ferma volontà di avere a disposizione uno strumento ad hoc e trasversale agli altri assessorati, per lavorare a un processo di modernizzazione concreto e su tutte le grandi tematiche che interessano la vita dei lombardi. "Le azioni di governo che caratterizzeranno la Lombardia nei prossimi mesi e anni - continua Maccari - consegneranno ai cittadini una Regione che, attraverso il federalismo fiscale, potrà disporre di un ulteriore potenziale per crescere nel segno della trasparenza e dell´innovazione ed è per questo che l´aspetto legato alla semplificazione burocratica sarà davvero una delle chiavi per ottenere risultati positivi". "Abbiamo tante idee - prosegue Maccari - e per svilupparle stiamo ulteriormente rafforzando il dialogo con le associazioni di categoria, così come faremo con la società civile, aumentando in questo modo non solo la competitività di aziende, ma il tasso di libertà dell´individuo attraverso un sistema pubblico modello, formato da personale preparato, aggiornato e in grado di saper utilizzare moderne tecnologie per garantire un accesso ai servizi rapido e funzionale". Maccari ha anche annunciato la creazione di gruppi di lavoro che coinvolgeranno esperti del mondo economico e universitario da tutto il mondo per studiare le migliori strategie da seguire ed elaborare progetti innovativi, soprattutto nel campo della digitalizzazione del sistema pubblico e dell´alfabetizzazione informatica dei cittadini. "Apertura e innovazione - conclude Maccari - sono davvero le chiavi di volta per permettere a ogni singolo cittadino lombardo di crescere. È questa la prima e più grande riforma che caratterizzerà ancora una volta la Lombardia come una regione che sa trovare strade innovative e per prima percorrerle".  
   
   
VISITA ISTITUZIONALE A TIRANA. MORATTI: “OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTI PER LE IMPRESE. PRESTO IL PRESIDENTE BERISHA INCONTRERÀ ALLA BORSA GLI IMPRENDITORI MILANESI”  
 
 Milano, 19 maggio 2010 - Le opportunità d’investimento per le imprese milanesi e l’accordo di collaborazione in vista di Expo 2015. Sono alcune delle tematiche affrontate durante l’incontro, a Tirana, tra il Sindaco Letizia Moratti e il Presidente dell’Albania, Sali Berisha. Presenti il Ministro dell’Economia Dritan Prifti e il Presidente del Parlamento Yosefina Topalli. “Siamo qui – ha dichiarato il Sindaco - per promuovere gli scambi commerciali delle imprese milanesi nei mercati albanesi e incentivare le opportunità d’investimento nei settori strategici delle energie rinnovabili e delle tecnologie per l’ambiente”. In particolare Letizia Moratti ha offerto gratuitamente la disponibilità per la realizzazione di un progetto di fattibilità per la metropolitana a Tirana che il Presidente Berisha valuterà con i rappresentanti delle istituzioni locali. “Con Mm e con il contributo di un’eccellenza universitaria milanese, il Politecnico – ha sottolineato il Sindaco - esporteremo l’ innovativo modello di mobilità urbana milanese”. Il Sindaco, inoltre, ha invitato il Presidente Berisha a Milano per presentare nella sede della Borsa le eccellenze imprenditoriali albanesi e promuovere ulteriori confronti diretti tra aziende milanesi e albanesi. “Sarà una giornata preziosa per offrire una panoramica sulle attuali opportunità d’investimento a Milano nel settore dell’energia e dell’ecosostenibilità e viceversa”. Nel corso dell’incontro il Sindaco Moratti, in qualità di Commissario straordinario del Governo per Expo 2015, ha firmato un accordo di collaborazione per l’Esposizione Universale con il Ministro dell’Economia albanese, Prifti. “Oggi mettiamo in campo un accordo vantaggioso per tutti. L’albania si apre a tutte le opportunità di Expo in termini di diffusione mondiale delle proprie eccellenze, di opportunità di crescita economica e culturale” ha detto il Sindaco e Commissario Moratti. “L’albania costituisce una grande occasione per le imprese milanesi perché è un Paese dalle grandi potenzialità soprattutto nel mercato delle energie rinnovabili in particolare idroelettriche ed eoliche” ha detto il Presidente Berisha. “I temi di Expo energia e cibo, sono delle priorità anche per il governo albanese - ha continuato il Presidente - complimentandosi per il grande progetto Expo che nel 2015 trasformerà Milano in capitale mondiale dell’economia”. Infine il Presidente Berisha ha colto l’occasione per salutare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “Grande italiano, grande europeista, grande amico dell’Albania”.  
   
   
TOSCANA: IL PRESIDENTE ROSSI RICEVE LA NUOVA CONSOLE CINESE  
 
Firenze, 19 maggio 2010 - La Regione Toscana rafforza i contatti con le istituzioni che rappresentano la Cina. Si è svolto ieri a palazzo Strozzi Sacrati l´incontro tra il nuovo console cinese, signora Zhou Yunqi, e il presidente Enrico Rossi. Il cordiale colloquio ha consentito un ampio scambio di opinioni sui vari temi legati in particolare alla comunità cinese di Prato. «Bisogna lavorare per l´integrazione – ha ribadito Rossi – perché per noi questa presenza rappresenta una ricchezza per la Toscana e per il suo futuro. Non mancano i problemi che però dobbiamo provare a risolvere insieme per evitare troppe tensioni e per fare questo dobbiamo collaborare più di quanto non sia stato fatto fino ad ora». Alla fine, scambio di doni tra la diplomatica e il presidente. Il console ha regalato a Rossi un antico e raffinato bicchiere per liquore dello stesso tipo usato d agli antichi nobili cinesi, mentre Rossi ha ricambiato con un libro sulle bellezze storico artistiche delle città toscane.  
   
   
COLLABORAZIONE FVG-SARDEGNA SU ENERGIA E BIOTECNOLOGIE  
 
Trieste, 19 maggio 2010 - Energia, biomedicina molecolare e biotecnologie sono i temi su cui si svilupperanno percorsi di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Sardegna per l´avvio di progetti che consentano, tra l´altro, il coinvolgimento delle imprese e la comune partecipazione a bandi nazionali e comunitari. E questo il primo risultato dell´incontro che l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen ha avuto a Trieste con Giorgio La Spisa, assessore alla Programmazione e Bilancio della Sardegna, ed un gruppo tecnico comprendente, tra gli altri, il presidente dell´Associazione degli industriali della Sardegna meridionale, Alberto Scanu, ed i prorettori dell´Università di Sassari, Donatella Spano, e di Cagliari, Raimondo Ciccu. Reduce, con gli altri, da una visita fatta in Area Science Park assieme al professor Giorgio Stanta, del dipartimento di Scienze cliniche, morfologiche e tecnologiche dell´Università di Trieste, La Spisa si è complimentato con l´assessore Rosolen "per il livello avanzato del trasferimento tecnologico raggiunto in Friuli Venezia Giulia" La Spisa ha illustrato l´impegno dell´attuale Governo della Sardegna per un´interazione tra Università e Ricerca a favore dello sviluppo del sistema produttivo e ha ricordato il protocollo d´intesa stipulato con la Lombardia sui temi delle biotecnologie, dell´"information and comunication tecnology" e dei beni culturali, sottolineando inoltre il lavoro che il sistema della ricerca sardo sta facendo nel settore dell´energia. Un tema su cui si giocano le scommesse dei prossimi anni e su cui potremmo aprire una porta nuova e diversa, mettendo in comune le esperienze e incrementando le prospettive di sviluppo di entrambe le regioni, ha detto l´assessore Rosolen, che ha così confermato la sua disponibilità ad un protocollo di collaborazione. Alessia Rosolen ha quindi parlato del rafforzamento del sistema universitario del Friuli Venezia Giulia per incrementarne la competitività e dare risposte concrete indipendentemente dai finanziamenti nazionali, e dell´impegno della Regione a favore di una razionalizzazione del sistema della ricerca attraverso la mappatura dei 50 enti che lo compongono e del personale che il settore impiega sul territorio. "Abbiamo messo a punto un disegno di legge sui finanziamenti alle Università e fatto un bando che anticipi i percorsi della riforma Gelmini con la creazione di un organismo che sia di supporto al sistema universitario e di collegamento forte tra quest´ultimo e le imprese" ha detto l´assessore Rosolen, ricordando l´accordo sottoscritto con il ministero degli Esteri e quello dell´Università e della Ricerca per il coordinamento degli enti di ricerca, ed il lavoro portato avanti per la creazione di percorsi di innovazione, ricerca e formazione che coinvolgano i distretti come Ditenave e consentano l´integrazione delle risorse regionali e nazionali. Alessia Rosolen ha quindi illustrato quanto si sta facendo in Friuli Venezia Giulia per il miglior impiego dei finanziamenti del Fondo sociale europeo e ricordato i sette milioni di euro investiti per incrementare i rapporti tra Università e poli di ricerca ed incentivare l´impiego in quest´ultimi di risorse umane in uscita dal sistema universitario.  
   
   
NUOVI STRUMENTI FINANZIARI PER LO SVILUPPO DELLE CITTÀ FONDI A CAPITALE PUBBLICO-PROVATO PER RILANCI ARE LE AREE URBANE IERI A VILLA MONTALTO IL PUNTO SUL PROGETTO E I NUOVI SVILUPPI  
 
Firenze, 19 maggio 2010 - Nuovi strumenti per far crescere le città. Questo il principale risultato del progetto europeo “Jessica for Cities J4c”, di cui la Regione Toscana è capofila e che ha aperto la strada alla ricerca di possibili forme di applicazione dei nuovi strumenti di ingegneria finanziaria previsti dai Regolamenti sui fondi strutturali per il periodo 2007-2013, per sostenere gli investimenti che favoriscono interventi di recupero e rigenerazione urbana, sviluppo qualificato e nuova occupazione nelle città e nelle aree urbane. Partito nella primavera 2008 Jessica for Cities (acronimo per Joint european support for sustainable investment in city areas) presenta oggi a Villa Montalto, a Firenze, i risultati di un proficuo lavoro di confronto e scambio di esperienze tra la Regione Toscana e cinque città europee: Manchester, Porto, Brasov, Atene e Poznan, con il su pporto della Jessica Task Force della Bei (Banca europea degli investimenti) in qualità di partner associato. Joint european support for sustainable investment in city areas è una iniziativa della Commissione europea che promuove l’attuazione di meccanismi di ingegneria finanziaria, in particolare Fondi di sviluppo urbano (Fsu). Jessica for Cities è un gruppo di lavoro nato all´interno del Programma europeo Urbact Ii finalizzato a supportare lo scambio di buone pratiche tra le città europee. Nel suo intervento introduttivo l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha sottolineato i contenuti fortemente innovativi di Jessica. «Questo progetto – ha detto – ha permesso di confrontarci a livello europeo. Le nostre politiche sono in linea con l’Europa e l´interesse per i Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile è forte, perchè sono un esem pio riuscito di progettazione integrata urbana che ben si adatta al territorio della nostra regione. E per la Regione è prioritaria una politica di riqualificazione delle città e delle aree urbane. Una intera linea di intervento del Por-creo 2007-2013 è dedicata alle aree urbane. Lo scorso autunno sono stati approvati i Piuss presentati dai comuni: piani integrati complessi, composti da numerosi progetti e che richiedono grandi finanziamenti. L´idea dei Piani di sviluppo urbano è una sfida che vogliamo raccogliere». Ecco le novità introdotte da Jessica. I Fondi di sviluppo urbano che dovrebbero costituirsi per finanziare gli interventi di recupero e riqualificazione (inseriti in un piano integrato di sviluppo urbano), saranno composti da capitali pubblici e privati. Tanto gli investitori privati (banche, imprenditori ed altri soggetti) quanto quelli pubblici e istituzionali sarebbero chiamati ad intervenire con capitali di risc hio. Questa è una delle principali innovazioni di tutto il progetto. In altre parole in un grande progetto di riqualificazione di un’area urbana alle risorse pubbliche si andrebbero ad aggiungere le risorse private. L’altra novità, altrettanto importante, è quella del fondo rotativo che permettano all´operatore pubblico di poter riutilizzare le risorse che rientrano al fondo dopo il periodo di pagamento. Obiettivo ambizioso di “Jessica for Cities J4c” è stato quello di studiare e valutare condizioni e modalità per favorire il decollo dei Fondi di sviluppo urbano nelle città che hanno aderito al progetto. In proposito nelle cinque città sono già partite alcune iniziative. Su questo fronte in Toscana “Jessica for Cities J4c” si inserisce in un percorso che la Regione aveva da tempo intrapreso e la cui finalità è il finanziamento dei Pius S (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile), o almeno delle parti che hanno capacità remunerativa, attraverso il “modello Jessica” cioè Fondi di sviluppo urbano con capitali pubblici e privati. La Regione ha già fatto partire la seconda fase dello studio, in collaborazione con la Bei, per valutare le possibilità della costituzione di un Fondo di di sviluppo urbano legato ai Piuss. «Quello dei nuovi strumenti di finanziamento - ha detto Simoncini - è un tema in primo piano in ogni paese. A fronte di risorse finanziarie pubbliche sempre più scarse per investimenti in infrastrutture e servizi sociali, in un quadro di crisi economica mondiale e di bisogni sociali crescenti, diviene sempre più urgente il ricorso a iniziative che vedono insieme pubblico e privato».  
   
   
BILANCIO: GIUNTA ABRUZZESE VARA MANOVRA DA 34,4 MLN  
 
Pescara, 19 maggio 2010 - Nuove risorse in bilancio per 34,4 milioni di euro, tra i quali 4 milioni destinati alla Saga è la manovra approvata dalla Giunta Regionale, su proposta dell´Assessore al Bilancio Carlo Masci, attraverso un disegno di legge regionale di modifica della finanziaria e di variazione al bilancio di previsione 2010. In particolare, sono stati stanziati oltre Euro 13,5 milioni per consentire di concludere il pagamento di accordi transattivi relativi ai contributi di esercizio del servizio di trasporto pubblico locale relativi al periodo 1987-2003, definendo una questione che si trascinava da decenni. Maggiori fondi per circa Euro 1,7 milioni sono stati assegnati alla Cultura; al Settore Sociale sono stati destinati ulteriori fondi per 1,5 milioni di euro, per dare risposte al territorio in settori particolarmente critici. "Sono stati iscritti in bilancio fondi per Euro 10,7 milioni - precisa l´Assessore - donati alla Regione Abruzzo per i danni provocati dal sisma del 6 aprile 2009 ed assegnati al Presidente della Regione Chiodi per finalità direttamente connesse al superamento delle conseguenze del sisma". Sono stati destinati ulteriori fondi alla sanità (per circa Euro 1,4 mln) e all´agricoltura (per circa Euro 1,0 mln). Per la viabilità sono stati stanziati fondi per Euro 1,4 mln, mentre, per gli edifici di culto sono stati previsti fondi per Euro 600 mila. Nel merito della variazione di bilancio, l´assessore Masci evidenzia che "anche in questa occasione sono stati pienamente raggiunti gli obiettivi di contenimento delle spese con la razionalizzazione delle risorse disponibili, attraverso l´utilizzo di fondi extra regionali e senza far ricorso all´indebitamento".  
   
   
LA GIUNTA TOSCANA SCRIVERÀ ENTRO OTTOBRE IL NUOVO PRS ROSSI: «ENTRO IL 23 GIUGNO APPROVEREMO INVECE IL DPEF»  
 
Firenze, 19 maggio 2010 - La Regione anticipa di quattro mesi la scrittura del nuovo Programma regionale di sviluppo, uno dei principali strumenti che dovranno tracciare la rotta per un´intera legislatura e la prima declinazione del programma di governo. La giunta avrebbe avuto tempo fino a febbraio per scriverlo. «Abbiamo deciso di anticipare i tempi e preso l´impegno di presentarlo in Consiglio regionale ad ottobre» spiega il presidente della Toscana Enrico Rossi. Durante l´incontro settimanale con la stampa Rossi ha anche annunciato che la giunta si appresta a rinviare in Consiglio regionale le proposte di legge che erano in discussione e che sono decadute con la fine della legislatura. La giunta scriverà un documento preliminare e l´iter ripartirà da capo. Tra le proposte di legge della giunta mai arrivate in aula ci sono la legge sui servizi pubblici locali e la legge per la sicurezza e contro il degrado urbano , norme sugli usi civici e gli Ogm, una proposta di legge sui consorzi di bonifica e un altra sull´artigianato. E poi ancora un testo sul trasporto sanitario e un altro che disciplinava le tariffe agevolate del trasporto pubblico locale per le categorie svantaggiate. In tutto sono dodici le proposte di legge della giunta approdate in Consiglio regionale e mai arrivate al voto. «Ci vedremo con gli assessori oggi per un primo screening» spiega il presidente Rossi. Quanto al Documento di programmazione economica e finanziaria, la giunta invierà il documento preliminare in Consiglio regionale il 3 giugno. Dopo l´esame dell´aula, inizieranno le consultazioni al tavolo di concertazione. «Entro il 23 giugno il testo completo sarà approvato dalla giunta – dice Rossi -, dopodiché il Consiglio regionale avrà tempo per discuterlo fino alla pausa estiva». L´aspetto da sottolineare, ben evidenziato da Rossi, è che non sarà un Dpef ancorato al vecchio programma regionale di sviluppo ma preliminare a quello nuovo.  
   
   
MARCHE: APRE IL COMITATO DI CONCERTAZIONE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E ARTIGIANA.  
 
Ancona, 19 Maggio 2010 - ´Occorre guardare ad un nuovo modello di sviluppo e puntare sull´innovazione, forti della consapevolezza di essere una regione dalla struttura produttiva strategica, vera risorsa e di esempio al Paese in questo momento di crisi economica pesante´: cosi` l´assessore all´Industria, Sara Giannini, ha aperto i lavori al primo incontro del Comitato di Concertazione per la politica industriale e artigiana, che si e` tenuto l’altro ieri nella sede regionale. In presenza dei rappresentanti delle associazioni dell´ industria, dell´artigianato e dei sindacati, l´assessore Giannini ha ribadito le linee strategiche di resistenza e attacco avviate dal governo Spacca nella precedente legislatura e confermate dalla nuova Giunta: ´Lavoriamo in un´azione sinergica e concertata tra tutte le parti, in modo da superare insieme le difficolta` e proporre soluzioni per costruire un percorso comune´. Un gioco di squadra, ben accolto da tutti i presenti all´assemblea che hanno esposto all´assessore le problematiche che colpiscono i settori economico produttivi del territorio. All´ordine del giorno, la bozza delle disposizioni attuative del Prestito Bei e la bozza delle Disposizioni annuali di attuazione dell´art. 12, comma 2, lettera a) della L.r. 20/2003 per l´anno 2010, relativamente agli Interventi di risparmio energetico nei settori produttivi. ´Emerge la consapevolezza ´ ha detto Giannini ´ di trovarci in un momento estremamente complicato, amplificato dalla situazione internazionale e dalla annunciata manovra che il Governo nazionale sta affrontando. Con concretezza nell´azione quotidiana, superando alcune rigidita`, puntando all´innovazione e alla ricerca, attivando interventi trasversali, possiamo avvicinarci ad un nuovo modello di sviluppo che ci permettera` di uscire dalla crisi rimanendo una delle regioni protagoniste del nostro Paese. In questa direzione va predisposto il nuovo piano delle attivita` produttive, a sostegno di progetti che consentano ai settori tradizionali di continuare ad essere gli assi portanti della nostra economia. Allo stesso tempo, esplorando nuove opportunita` nell´ambito della ricerca e dell´innovazione, della sicurezza, del risparmio energetico, della produzione di energia da fonti rinnovabili fino alla green economy che promette grandi potenzialita` occupazionali´.  
   
   
SARDEGNA: MOVIMENTATO OLTRE IL 40 PER CENTO E IMPEGNATO OLTRE IL 75 PER CENTO DELLA QUOTA SOGGETTA A PATTO DI STABILITÀ  
 
Cagliari, 19 Maggio 2010 - "Al 30 aprile 2010, la Regione ha movimentato oltre il 40 per cento della spesa: un record assoluto che anzi ci costringe a rallentare a causa del patto di stabilità. Capiamo che l’opposizione in campagna elettorale debba fare la sua parte, ma per quanto ci riguarda a parlare sono dati reali che certo non raccontano di una Regione in bancarotta e che poco si prestano all’interpretazione. Basta fare un raffronto con l’anno precedente per vedere che la spesa complessiva è aumentata passando da meno di un miliardo a un miliardo e seicento milioni e all’inizio di maggio risulta impegnato oltre il 75 per cento della quota soggetta a patto di stabilità”. E’ quanto affermato dall’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, replicando alle dichiarazioni del gruppo Comunisti-sinistra Sarda-rossomori sulla spesa regionale. "I dati forniti - ha proseguito La Spisa - sono esatti, ma devono essere riferiti ai 3 miliardi e 200 milioni di somme soggette al patto di stabilità. I 9 miliardi e 800 milioni complessivi, come tutti sanno ma evidentemente qualcuno finge di ignorare, comprendono anche voci di spesa come spesa sanitaria, rimborso mutui e via dicendo, che non sono soggetti a patto di stabilità. I trasferimenti dallo Stato vengono incassati in tranche mensili, sono in linea con il dato storico, dovranno essere rivalutati ma non ci danno assolutamente problemi di cassa".  
   
   
LAZIO, POLVERINI: "LEGALITÀ CAPOSALDO DELLA DEMOCRAZIA"  
 
Roma, 19 maggio 2010 - “Quello di oggi è un momento straordinario perché, al di là di ciò che possono fare le istituzioni, c’è una forma di cultura della legalità che deve iniziare da qui". Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha salutato l’apertura della seconda edizione della "Settimana della legalità” alla scuola media ‘Falcone e Borsellino’ di Roma. Polverini ha partecipato, insieme ad altre autorità e con la presenza di Caterina Chinnici figlia del giudice Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia, all’inaugurazione della mostra "Luci dal buio illumina anche Roma" della Fondazione Italiana per la legalità e lo sviluppo. Rivolgendosi alla platea di studenti, il presidente della Regione ha sottolineato come “la legalità è il caposaldo su cui si fonda la democrazia” per questo “la battaglia madre è quella per la sua affermazione che deve iniziare dalle scuole”. Polverini ha poi preso parte alla cerimonia per il 193° Annuale di Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, all´Arco di Costantino, che si è aperto con il ricordo dei due soldati italiani caduti ieri in Afghanistan. Proprio oggi pomeriggio il presidente Polverini sarà a Cisterna di Latina per partecipare al Consiglio comunale straordinario di solidarietà per Massimiliano Ramadù, uno dei due militari rimasti vittima dell’attentato.  
   
   
PROVINCIA DI PARMA: L’INTESA È IL FUTURO REGIONE, PROVINCIA, COMUNI E COMUNITÀ MONTANE FIRMANO IL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE DEL DUP. AL VIA INTERVENTI PER COMPLESSIVI PER 120ML DI EURO DI CUI 80ML DI RISORSE PUBBLICHE.  
 
Parma, 19 maggio 2010 – Risorse pubbliche per oltre 80 milioni di euro destinate al Tecnopolo, le aree produttive ecologicamente attrezzate, l’ambiente e i parchi, il patrimonio culturale, il capitale umano, i sistemi territoriali con potenzialità, la montagna e le aree svantaggiate, la città. 80 ml di euro che consentiranno di realizzare investimenti per circa 110 milioni di euro. E’ un’intesa che definisce il futuro di tutto il territorio Parmense quella siglata oggi a Parma in Provincia, un futuro disegnato attraverso una intensa attività di confronto, che ha coinvolto i Comuni, le Comunità Montane, il mondo economico e sociale. A sottolineare il “peso” della firma, ieri nella sala consigliare insieme ai presidenti della Regione Vasco Errani e della Provincia Vincenzo Bernazzoli, al vicesindaco di Parma Paolo Buzzi c’erano tutti i soggetti coinvolti nel percorso di concertazione. Con loro anche gli assessori regionale alla Mobilità Alfredo Peri e alla Pianificazione territoriale provinciale Ugo Danni. “E’ una intesa importantissima – ha sottolineato Errani - che vede un impegno complessivo della Regione in questo territorio nei prossimi anni per oltre 172 ml di euro, per dare e insieme costruire le prospettive di un rilancio prima di tutto attraverso l’innovazione e la ricerca, per dare qualità e innovazione al nostro sistema economico e produttivo partendo dalla grande eccellenza di questa terra che è l’agroalimentare su cui la Regione sta investendo in modo strategico”. “Siamo una provincia che si apre, mette a disposizione le proprie caratteristiche, peculiarità ed eccellenze, una provincia disponibile e farsele valutare e rivalutarle in una ottica di beneficio per la Regione e per il Paese – ha detto Bernazzoli - Questa è la frontiera che noi abbiamo. Di fronte alla crisi che viviamo siamo consapevoli che non usciremo di qui se non in avanti migliorando la qualità dei nostri prodotti e dei nostri territori”. “La Regione ha riconosciuto i progetti del territorio – ha osservato Buzzi – e fra questi quelli legati allo sviluppo della città capoluogo, che possono essere da volano per tutti. In particolare quello della sala Ipogea a fini congressuali e della Casa della Cultura, all’interno del rifacimento di un intero quartiere, a cui si aggiungono la riqualificazione dell’Oltretorrente e della zona annonaria, progetti su cui Parma sta puntando”. “Stiamo ragionando su diversi comparti di attività, cercando di impostare un’uscita dalla crisi che faccia leva sulle specificità e le eccellenze del territorio di Parma – ha commentato Peri - Una serie di interventi che riguardano sia le infrastrutture che i servizi e l’innovazione produttiva che sono gli elementi fondamentali di questo territorio e dell’Emilia Romagna” Politica Regionale Unitaria: i contenuti l’Intesa - L’intesa di Parma contiene la strategia e gli interventi prioritari che danno corpo alla strategia del Dup. Strategia e interventi che, così come definiti nel Documento programmatico approvato il 16 aprile 2009, sono incentrati in via prioritaria sui temi dell’innovazione nei sistemi produttivi, la riqualificazione urbana, la sostenibilità e il miglioramento della qualità ambientale, la valorizzazione dei potenziali culturali e dei sistemi territoriali locali. In particolare con l’Intesa si stanziano risorse pubbliche per oltre 80 milioni di euro destinate al Tecnopolo, le aree produttive ecologicamente attrezzate, l’ambiente ed i parchi, il patrimonio culturale, il capitale umano, i sistemi territoriali con potenzialità e le aree ex Obiettivo 2 e infine le città, consentendo di realizzare investimenti per circa 110 milioni di euro. La maggior parte di queste risorse, oltre il 60%, riguarda interventi di sviluppo territoriale individuati con il metodo della programmazione negoziata. Partendo dai dieci obiettivi che compongono il Documento unico di programmazione, ecco gli interventi principali. Con i finanziamenti dell’obiettivo ricerca e innovazione (Obiettivo 1) arriveranno contributi Fesr per 13 milioni di euro che comporteranno investimenti per complessivi 23 milioni di Euro, finalizzati allo sviluppo del polo della ricerca e trasferimento tecnologico nei campi dell’agroalimentare, scienze della vita e tecnologie per la salute. Per sostenere la competitività e la sostenibilità energetica ambientale nel sistema produttivo (Obiettivi 3 e 4), con investimenti finalizzati all’innovazione tecnologica di processo delle imprese, sono previsti 62 milioni di euro di finanziamento europeo e regionale di cui 8 per dotare il territorio di aree produttive ecologicamente attrezzate (per i siti di Spip a Parma, I Filagni a Collecchio e Marconi – Ex Carbochimica a Fidenza). Il Dup prevede anche interventi per la valorizzazione dell’ambiente (obiettivo 7: parchi e biodiversità, bonifiche) che saranno programmati anche in relazione all’attuazione dal Piano di Azione Ambientale della Regione Emilia Romagna. In particolare saranno disponibili 1,2 milioni di euro di fondi Fas regionali per la valorizzazione del Parco Nazionale dell´Appennino Tosco-emiliano e per la qualificazione ambientale in Val Taro e Ceno, e 4 milioni di Fondi Fas nazionali per la bonifica e ripristino ambientale del sito di Fidenza (oltre ad altri 10 milioni tra Fondi Ministeriali e locali). Per quanto riguarda l’obiettivo 8: ambiente e cultura, saranno realizzati interventi con il concorso del Fondo Fesr per 3,5 milioni di euro che attiveranno investimenti per oltre 6 milioni. In dettaglio si tratta degli interventi per il restauro della Cappella di San Liborio nella Reggia di Colorno, la riqualificazione del Palazzo delle Terme Berzieri e dei parchi cittadini a Salsomaggiore, la riqualificazione del Castello di Bardi, il recupero dell´ex Fornace Marchino a fini espositivi a Berceto. L’obiettivo 9 del Dup mette in campo 10,3 milioni di euro di fondi Fas a favore delle aree montane e per i territori che presentano eccellenze e specificità da consolidare, attivando investimenti complessivi per circa 17,5 milioni di euro. Gli interventi fanno riferimento alla riqualificazione della Strada Provinciale Bardi – Varsi, la realizzazione di infrastrutture per il turismo, la qualificazione del territorio, l’attrattività e qualità della vita nel distretto turistico Appennino Parma Est, il sostegno al Distretto Agroalimentare del Prosciutto di Parma, il completamento del centro ricreativo sportivo polivalente a Varano de’ Melegari, la valorizzazione delle risorse distintive per lo sviluppo locale a Pellegrino, Busseto, Soragna, ed infine le infrastrutture per la mobilità turistica, completando la rete dei percorsi ciclabili provinciali. L’obiettivo 10 ha come finalità la valorizzazione delle aree urbane e cittadine per migliorarne la capacità attrattiva. Nello specifico si tratta di risorse Fas per 8,5 milioni di euro che attiveranno investimenti per 17 milioni, finalizzati a sostenere la crescita armonica della città capoluogo attraverso la riqualificazione urbana dell’Area Nord-ovest e dell’Oltretorrente della città di Parma, l’offerta di servizi per la comunità (struttura ludico-ricreativa a San Pancrazio), la reindustrializzazione dell’area ex Carbochimica - ex Cip di Fidenza, con la realizzazione di un incubatore per imprese innovative ed un Centro servizi per le Imprese. Inoltre, è stato coordinato temporalmente il processo che ha portato alla formulazione del Programma speciale d’area “Azioni a sostegno dell’Insediamento dell’Agenzia per la sicurezza alimentare a Parma”, infatti in concomitanza con la sottoscrizione dell’Intesa Dup, si è insediata la Conferenza del Programma d’area ed è stato sottoscritto l’accordo che destina 8,8 milioni di euro di risorse regionali, consentendo investimenti complessivi per oltre 27 milioni di euro. Sono previsti il miglioramento del sistema infrastrutturale e della mobilità (la realizzazione di una nuova stazione ferroviaria a Ponte Taro, la nuova piazza della stazione a Fidenza) e il potenziamento dell´offerta congressuale e culturale (la Sala Ipogea nel Centro Congressi di collegamento con l’Auditorium Paganini e il recupero immobile “padiglione Nervi” a Parma, il completamento del Palazzo dei Congressi e del Teatro Nuovo a Salsomaggiore Terme). La programmazione integrata delle diverse strumentazioni per lo sviluppo locale consentirà quindi alla Regione Emilia Romagna di veicolare investimenti ingenti al territorio, in particolare la città di Parma potrà beneficiare di fondi pari a circa 29 milioni di euro, tra quelli dell’Intesa Dup (il Tecnopolo, l’Apea Spip, gli interventi di riqualificazione urbana con il Fas) e il Programma speciale d’area  
   
   
LA RICERCA E´ UNA RISORSA IMPORTANTE. PUNTARE SU PROGETTI CHE SAPPIANO DARE AL PIEMONTE UNA MARCIA IN PIU´ APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE UN PROVVEDIMENTO PER RIMODULARE L´ACCESSO AI REGIMI DI ESENZIONE  
 
Torino, 19 maggio 2010 - “Lo sviluppo del Piemonte e il superamento dell’attuale periodo di crisi passano anche attraverso il sostegno a progetti di ricerca che abbiano determinate caratteristiche e che rispondano alle necessità del momento, in particolare a quella di favorire l’occupazione”. Ha commentato così l’assessore regionale alla Ricerca Massimo Giordano la deliberazione con la quale la Giunta regionale ha deciso di sospendere temporaneamente, con decorrenza già dalla finestra temporale del mese di maggio, l’accesso al “regime regionale di esenzione per determinate categorie di aiuti di Stato” per alcuni progetti di ricerca e sviluppo. “Alcune situazioni vanno valutate in modo più approfondito – spiega Giordano – perché gli investimenti per trasferire la ricerca al sistema della produzione e per promuovere la nascita di nuove imprese devono essere ottimizzati. L’esperienza relativa alla passata amministrazione, che stiamo verificando in questi giorni, ci ha convinto della necessità di fare ulteriori approfondimenti”. Il regime regionale - basato sul Regolamento (Ce) n. 800/2008 del 6 agosto 2008 - è diretto a promuovere il ricorso a procedure negoziate per ottenere un sostegno finanziario a progetti di notevoli dimensioni, in ambito della ricerca, sviluppo e innovazione, che siano valutati coerenti rispetto agli obiettivi della politica di sviluppo regionale e i cui costi ammissibili, per impresa, siano superiori a 12 milioni di euro, non altrimenti agevolabili attraverso altri strumenti di incentivazione regionale. “La nuova amministrazione – sottolinea ancora Giordano - sta provvedendo a individuare aree e settori di intervento e a definire azioni e obiettivi che ritiene strategici nell´ambito della programmazione regionale in materia di ricerca scientifica e tecnologica e di sostegno all’innovazione, tenuto anche conto della scadenza al 31 dicembre 2009 del Programma triennale della ricerca 2007-2009. Il nostro obiettivo è proprio sostenere tutte le realtà economico-imprenditoriali, consentendo loro di recuperare posizione sul mercato e quindi favorendo l’occupazione”.  
   
   
TORINO: APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO 2009 CALATI TRASFERIMENTI, IN AUMENTO IL RECUPERO DELL’EVASIONE  
 
Torino, 19 Maggio 2010 - Il Consiglio comunale di Torino ha approvato il 10 maggio il Bilancio consuntivo 2009. Il documento, illustrato dall’assessore Gianguido Passoni, ha ottenuto 27 voti a favore, 7 contrari, 3 astenuti, su 37 consiglieri presenti. Le entrate correnti ammontano a 1323 milioni di euro, 471 derivano dai trasferimenti di Stato, Regione e di altri enti. Le entrate tributarie ammontano a 433 milioni, 152 derivanti dall’Ici, 25 dalla compartecipazione al gettito Ire (già Irpef), 65 dall’addizionale Ire, 156 dalla Tarsu (raccolta rifiuti), 27 milioni dal recupero dell’evasione, con un incremento di + 9 milioni. Le entrate extratributarie ammontano a 419 milioni (220 proventi di servizi pubblici e 25 da utili di aziende di proprietà della Città). Il bilancio si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 38 milioni e 708 mila euro. Tra le spese correnti, 438 milioni sono stati utilizzati per il personale, 226 per beni e servizi, 237 per interessi su mutui e rimborso quote dei capitali, 285 i trasferimenti alle aziende di proprietà del Comune per i servizi prestati. Sono stati 285 milioni, invece, gli investimenti in opere pubbliche. Nella relazione che ha preceduto il dibattito, Passoni ha evidenziato come nel 2009 sia stato rispettato il patto di stabilità e come la lotta all’evasione abbia consentito di incrementare le fasce Isee e di sgravare 51 mila famiglie nel corso dell’anno.  
   
   
POLITICHE SOCIALI IN SICILIA PRESENTATI INTERVENTI PER 40 MILIONI  
 
Palermo, 19 maggio 2010 - Trenta milioni di euro per il reinserimento dei soggetti svantaggiati e altri dieci milioni per progetti in favore dei detenuti siciliani. Complessivamente 40 milioni di euro del P.o. Fondo sociale europeo 2007/2013 messi in campo per sostenere la lotta alla poverta´ e per creare nuove opportunita´ occupazionali, formative e di assistenza a chi ne ha piu´ bisogno. L´assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, ha incontrato ieri i rappresentanti degli enti pubblici e di quelli senza scopo di lucro e del privato sociale, delle imprese, delle associazioni di categoria e degli enti di formazione accreditati che hanno presentato i progetti per l´inclusione sociale. "Le graduatorie dei due avvisi - ha spiegato Leanza - sono ancora provvisorie ma diventeranno definitive entro il 31 maggio. Dal prossimo luglio, infatti, faremo subito partire le azioni perche´ il rischio, oltre che una beffa, sarebbe di perdere in automatico le risorse". La durata degli interventi varia tra i 18 e i 24 mesi. Sono state 25 le proposte progettuali valutate positivamente per la realizzazione di percorsi per i disabili, gli immigrati, i giovani in stato di difficolta´ e i disoccupati. Per i percorsi sperimentali di formazione e lavoro destinati ai detenuti, che comprendono l´allestimento di laboratori e l´avvio di attivita´ di orientamento e formazione all´interno degli istituti di pena, le domande ammesse sono 54 ma attualmente potranno esserne finanziate solo 16. "Sono due interventi importanti - ha continuato Leanza - perche´ vogliono offrire un ulteriore aiuto per uscire dall´emarginazione. Non possiamo restare indifferenti di fronte alle gravi emergenze che la Sicilia sta affrontando nel campo del sociale. Per questo motivo stiamo cercando di utilizzare tutti i finanziamenti disponibili e di metterli a disposizione di chi vive in stato di poverta´ e di chi cerca lavoro".  
   
   
BASILICATA: INCONTRO SU PROGRAMMA ACCOGLIENZA LAVORATORI STAGIONALI  
 
Potenza, 19 maggio 2010 - “A seguito delle riunioni del gruppo di lavoro attestato presso la Presidenza della Giunta regionale, si è svolto ieri mattina un incontro presso il Dipartimento Sicurezza Sociale per predisporre l’accordo di programma per l’accoglienza dei lavoratori stagionali nell’area del Vulture – Alto Bradano”. Lo rende noto il presidente della Commissione regionale immigrazione Pietro Simonetti. “I partecipanti all’incontro – prosegue - hanno affrontato i contenuti e le modalità di accoglienza per la campagna 2010. Alla riunione hanno partecipato le parti sociali, la Prefettura e gli Enti che si occupano di accoglienza e mercato del lavoro. Intanto – sottolinea Simonetti - è stata predisposta una bozza di piano annuale e del progetto relativo al nuovo Centro di Protezione Civile di Palazzo San Gervasio che fungerà anche da campo di accoglienza per stagionali ed i documenti sono stati posti all’attenzione del nuovo assessore alla Sicurezza Sociale, che ha mostrato ampia disponibilità a definire misure adeguate, per i provvedimenti di competenza: tutto quanto per raggiungere l’obiettivo di migliorare l’accoglienza e combattere il lavoro nero”. Le prenotazioni, da parte delle imprese e dei lavoratori, devono essere indirizzate al Centro per l’Impiego di Lavello.  
   
   
UE: MAPPATURA DELLE ESIGENZE DELLA FAMIGLIA DEL FUTURO  
 
 Bruxelles, 19 maggio 2010 - Ricercatori finanziati dall´Ue stanno incoraggiando le associazioni per il benessere della famiglia, i ricercatori e i responsabili politici ad unirsi ad una piattaforma online per contribuire con le loro competenze ai temi attuali e futuri riguardanti le famiglie europee. Il sito è parte di un più ampio studio incentrato sulla crescente diversificazione delle strutture, modalità e stili di vita delle famiglie europee oggi. I risultati del progetto di ricerca saranno destinati ad informare la futura agenda europea per la ricerca sociale. Il progetto Familyplatform ("Social platform on research for families and family policies") è finanziato per un importo di 1,4 milioni di euro nell´ambito del tema "Scienze socio-economiche e scienze umane" del Settimo programma quadro (7° Pq). Il progetto sta rivedendo le tendenze nella ricerca sulla famiglia nell´Unione europea e intende fornire un´analisi critica della ricerca esistente. Il suo fine ultimo è quello di permettere una comprensione delle questioni di base relative alla ricerca e alla politica nel contesto della vita familiare e del benessere in Europa in otto settori specifici: strutture e forme familiari, processi di sviluppo della famiglia, politiche familiari statali, la famiglia e gli ambienti di vita, gestione familiare, assistenza e servizi sociali, disuguaglianza sociale e la diversità delle famiglie, i media e l´educazione familiare. Questi aspetti possono riguardare la parità di genere, la genitorialità e la filiazione, la collaborazione intergenerazionale, la sanità e l´istruzione, i modelli e le preferenze culturali, e riguarderà le condizioni e le sfide future. Guidate dal Politecnico di Dortmund in Germania, un totale di 12 organizzazioni stanno lavorando insieme alla Familyplatform per fornire una chiara comprensione di questi temi, che saranno inclusi nell´agenda europea per la ricerca nel campo delle scienze sociali e umanistiche 2012-2013. Il sito web è un modo per attirare la partecipazione di un ampio spettro di professionisti che l´Ue ritiene necessario per sfruttare le informazioni giuste per il suo futuro programma di finanziamento della ricerca. Pierre Vallette, capo dell´unità Ricerca nelle scienze socio-economiche e umane della direzione Scienza, economia e società della Commissione europea, ha spiegato: "Siamo convinti che la nostra ricerca socio-economica sarà più mirata e avrà un impatto maggiore sulla società se il suo ambito di applicazione e gli obiettivi verranno individuati, insieme alle parti sociali, politiche e di ricerca interessate". Il sito è gestito dal partner Familyplatform, la Confederazione delle organizzazioni familiari dell´Unione europea (Coface), e ospita attualmente una serie di relazioni sullo stato della ricerca sulla famiglia in Europa. Quale punto chiave di accesso al progetto, il sito è stato progettato per favorire il dialogo efficace e la discussione tra le parti interessate. Il professor Uwe Uhlendorff del Politecnico di Dortmund ha spiegato che la famiglia è un tema importante per la maggior parte degli europei, ma è anche uno dei più discussi. "Con Familyplatform abbiamo attetato la sfida di unire voci e prospettive diverse, e questo sito ci permette di farlo", ha commentato. "L´esperienza e il contributo delle parti interessate avranno un impatto reale e duraturo sul futuro della ricerca in Europa". Per partecipare a Familyplatform, i professionisti del settore sono invitati a esprimere il loro interesse attraverso il sito web del progetto. Per maggiori informazioni, visitare: Familyplatform: http://www.Familyplatform.eu/  Politecnico di Dortmund: http://www.Tu-dortmund.de/uni/uni/index.html    
   
   
CONFERENZA DELLA FAMIGLIA 2010  
 
Roma, 19 maggio 2010 - "La completezza di un nucleo familiare che si integra: questa è la famiglia di cui vogliamo parlare”. Così il senatore Carlo Giovanardi a Palazzo Chigi nel corso della presentazione della Seconda Conferenza Nazionale sulla Famiglia - che si terrà dall’8 al 10 novembre prossimi a Milano. Simbolo della seconda conferenza nazionale della famiglia è un “doppio infinito”, a rappresentare il senso di legame di una coppia di genitori con i loro due figli. Motto della conferenza: ´´Famiglia, storia e futuro di tutti”. Nel corso della conferenza stampa, alla presenza del sottosegretario Gianni Letta, il titolare del dipartimento per la Famiglia ha sottolineato che si farà riferimento al “caposaldo della Costituzione”, che riconosce la famiglia fondata sul matrimonio. Ma la Conferenza autunnale ha anche l´obiettivo di poter esaminare a 360 gradi le materie relative alla famiglia, a partire dall´inclusione sociale, per poi affrontare i temi del lavoro, del ruolo educativo, dei figli e delle adozioni, della prima infanzia, dell´accoglienza della vita. E su questi temi sviluppare un approfondito dibattito tra tutti i protagonisti coinvolti e acquisire elementi in grado di costruire un Piano capace di risposte politiche adeguate: sviluppare opportuni criteri di adeguatezza familiare nella determinazione della spesa pubblica, con particolare riguardo al sistema fiscale, tenendo conto delle funzioni sociali svolte dalle famiglie; definire le linee strategiche verso il superamento del modello di welfare assistenziale; riconsiderare il sistema integrato dei servizi per le famiglie alla luce dei risultati sinora ottenuti e delle possibili iniziative legislative. La tenuta, la coesione e il rilancio di quel patrimonio sociale che è la famiglia dipendono da una serie di variabili”, ha voluto rimarcare Giovanardi, non dimenticando, in particolare, gli aspetti economici. Secondo Giovanardi, infatti, "certe volte servono vie di fuga per risolvere situazioni difficili, parlo dell´aumento esponenziale delle separazioni e dei divorzi, ma producono poi conseguenze ancora più drammatiche e difficilmente risolvibili dal punto di vista economico, degli affetti e della conflittualità". "Tutti pezzi di un mosaico", ha continuato Giovanardi, per costruire un riscorso completo su questo pilastro fondamentale della società. Ed è per questo che il Piano della famiglia sarà uno degli obiettivi: I lavori della Conferenza si articoleranno in sedute plenarie e gruppi di lavoro. Il ´´mosaico´´ che uscirà fuori dalla “tre giorni” milanese servirà dunque anche a far emergere questo piano: “Stiamo varando il piano nazionale per l´infanzia, ma quello per la famiglia sarà stella polare la verso la quale orientare le politiche familiari,non dico per i prossimi decenni, ma sicuramente per i prossimi anni. Vogliamo che questo piano nazionale, che è in fase di elaborazione avanzata, sia discusso nella conferenza nazionale per non discutere su tutto e su nulla, ma su un piano nazionale che, con le integrazioni e le osservazioni che emergeranno dalla conferenza, potrà poi essere approvato dal consiglio dei ministri e diventare operativo con un largo consenso della società civile”.  
   
   
UE: PARITÀ DI DIRITTI PER IL CONGEDO DI MATERNITÀ TRA LE LAVORATRICI E LE MOGLI DEI LAVORATORI AUTONOMI  
 
Strasburgo, 19 maggio 2010 - Gli Stati membri dell´Ue dovrebbero garantire il livello standard di protezione sociale, comprese le indennità di congedo di maternità per almeno 14 settimane, alle lavoratrici autonome e alle mogli o conviventi dei lavoratori autonomi. Questa è l´opinione del Parlamento in una proposta vincolante di modifica di una direttiva Ue. Gli emendamenti di compromesso concordati con il Consiglio suggeriscono che sia compito di ogni Stato membro decidere se il pagamento per l´adesione ai regimi di assicurazione sociale (che copre il congedo di maternità, malattia, invalidità e vecchiaia) debba essere obbligatorio per le lavoratrici autonome oppure se vi possano accedere volontariamente. L´ue vuole aggiornare una legge già esistente per garantire gli stessi standard di diritto alla protezione sociale alle lavoratrici autonome e alle cosiddette "coniugi coadiuvanti" dei lavoratori autonomi. Le coniugi (o conviventi) coadiuvanti non sono delle lavoratrici dipendenti a tutti gli effetti, ma comunque aiutano abitualmente i propri mariti o compagni nel loro lavoro autonomo (ciò accade molto spesso nel settore agricolo e nelle piccole imprese, ma anche nelle libere professioni). Alle lavoratrici autonome e alle coniugi dei lavoratori autonomi potrebbe essere data la possibilità o l´obbligo di pagare un regime di copertura sociale. Ciascuno Stato membro sarà dunque libero di scegliere fra obbligatorietà e volontarietà, hanno sottolineato i deputati in un emendamento di compromesso negoziato con il Consiglio in seconda lettura. In ogni caso, ogni lavoratrice autonoma o coniuge coadiuvante di un lavoratore autonomo avrebbe il diritto a 14 settimane di congedo di maternità, cioè il periodo minimo di congedo retribuito previsto per le lavoratrici dipendenti dalla direttiva Ue sul congedo di maternità. Di nuovo, spetterà agli Stati membri decidere se il congedo sarà obbligatorio o volontario, e se tale protezione sociale potrà anche essere "proporzionale alla partecipazione nelle attività del lavoratore autonomo". Sostituzione temporanea - Per i deputati, l´accesso a qualunque servizio nazionale che provveda una sostituzione per una donna in congedo di maternità può essere considerato "un´alternativa, o parte del sussidio di maternità". In questo caso la donna in congedo non riceverebbe l´intera indennità, ma potrebbe essere facilmente sostituita nell´impresa familiare. Nessuna discriminazione nella fondazione di una compagnia - Il Parlamento chiede infine agli Stati membri di adottare le misure necessarie per assicurare che le condizioni per la fondazione di una compagnia tra coniugi (o compagni di vita, se riconosciuti dalla legge nazionale) non siano più restrittive che tra altre persone. I prossimi passi - Il Consiglio prevede di adottare questi emendamenti il 7 giugno. Gli Stati membri avranno quindi due anni di tempo per implementare le modifiche alla direttiva, o quattro anni "se incappano in difficoltà" nel trovare le risorse per garantire il livello standard di protezione sociale alle lavoratrici autonome e alle mogli o conviventi dei lavoratori autonomi.  
   
   
PARMA: UN PATTO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE, UN PROTOCOLLO AD HOC TRA L’UFFICIO DELLE CONSIGLIERE DI PARITÀ E LA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO. CECILIA CORTESI VENTURINI: “UNO STRUMENTO IN PIÙ PER LE DONNE LAVORATRICI”  
 
Parma, 19 maggio 2010 – Le Consigliere di parità della Provincia e la Direzione provinciale del lavoro stringono un patto contro le discriminazioni di genere. Questo il “messaggio” che scaturisce dal protocollo d’intesa firmato oggi in piazza della Pace: un accordo che punta a favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e di pari opportunità tra uomo e donna, per prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione di genere, inaugura un processo di stretta collaborazione fra Consigliere Provinciali di Parità e Direzione Provinciale del Lavoro (Dpl), accelera i passaggi e le procedure e, quindi, garantisce risposte pronte alle lavoratrici e ai lavoratori in difficoltà. In particolare il protocollo, che ha durata di 3 anni e origina da un accordo quadro nazionale, mira a prevenire e scongiurare il fenomeno delle dimissioni delle lavoratrici nel primo anno di età del figlio: l’intento è quello di accertare la spontaneità delle dimissioni da convalidare e l’effettiva volontà della lavoratrice, informandola anche sui propri diritti e sulla normativa in materia di pari opportunità e tutela antidiscriminatoria. “Credo che questo accordo sia uno strumento in più per le donne lavoratrici, un passo concreto per promuovere le pari opportunità sul territorio. L’obiettivo è quello di far emergere le discriminazioni che quotidianamente ci sono, tutelando le donne che le vivono, e di favorire una piena applicazione della normativa in materia di parità - ha detto oggi in Provincia la consigliera provinciale di parità Cecilia Cortesi Venturini -. Sono tante ad esempio le dimissioni di lavoratrici nel primo anno di vita del bambino: è importante “indagare” su queste dimissioni, e capire se sono volontarie o imposte dal datore di lavoro. Il protocollo insiste proprio su questo, con un patto forte tra consigliere di parità e Direzione provinciale del lavoro. In questo momento di crisi s’è registrata una crescita esponenziale di dimissioni di mamme con bambini piccoli, e di licenziamenti di donne con figli a carico: noi vogliamo cercare di agire su questi fenomeni”. “A Parma si è sempre fatto tanto per le pari opportunità, più che in altre province, ma anche qui si può migliorare”, ha commentato il direttore della Direzione provinciale del lavoro Giulio Ernesto Bertoni, che ha poi aggiunto: “Quando una donna va in gravidanza anticipata e il datore di lavoro non le dà i fondi che l’Inps gli ha girato per lei, i problemi di sono; quando durante il periodo di prova un datore di lavoro viene a sapere che una lavoratrice è incinta e le dice che non andrà oltre la prova, i problemi ci sono; e quando chi deve essere promosso è sempre e solo l’uomo, perché si pensa che non abbia “grane” famigliari, i problemi ci sono”. Di “Iniziativa meravigliosa” ha parlato Tiziana Mazzeo, responsabile delle Politiche per il lavoro della Dpl di Parma, che ha sottolineato come l’intesa costituisca “una tutela importante per le lavoratrici”. “La crisi colpisce anche qui, e opera una discriminazione forte delle donne e delle donne con figli. Ecco l’importanza di questo accordo, che avvalora il rilievo di un ruolo come quello della consigliera di parità e impegna gli organi dello Stato sul tema della parità”, ha commentato l’assessore provinciale alle Pari opportunità Marcella Saccani, mentre l’assessore alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti ha sottolineato “l’alto valore politico e istituzionale del protocollo, che affronta un tema rilevante com’è quello dell’occupazione femminile e dice anche come a Parma vogliamo riuscire ad attraversare questa crisi: non con un abbassamento delle regole e delle garanzie ma, al contrario, con una loro decisa affermazione. È proprio in momenti come questi che bisogna tenere alta la guardia, ed essere attenti al rispetto delle regole”. Il protocollo in dettaglio - Diverse le azioni d’intervento previste nell’intesa firmata oggi in Provincia. Queste le principali: - nel caso di denuncia di discriminazioni, la verifica ispettiva verrà effettuata entro 7 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta di intervento da parte dei Servizi ispettivi, per favorire una rapida acquisizione, da parte delle Consigliere di Parità, di dati e riscontri sui fatti denunciati; - in caso di vertenze che vedano coinvolte donne che ritengono di avere subito discriminazioni di genere, la Direzione provinciale del lavoro si impegna a creare una corsia preferenziale riducendo i tempi di discussione della vertenza nella Commissione di Conciliazione istituita, e riconosce la facoltà della lavoratrice stessa di avvalersi dell’assistenza delle Consigliere di parità nelle procedure conciliative; - nell’ambito della procedura di convalida delle dimissioni delle lavoratrici/lavoratori, il funzionario ispettivo provvede a informare la persona in merito alla necessità di rivolgersi anche alla Consigliera provinciale di Parità per la convalida delle dimissioni rassegnate entro il primo anno di nascita del figlio. Il colloquio è utile per accertare la reale volontà e soprattutto la spontaneità delle dimissioni. La Consigliera di Parità, investita nel più breve tempo possibile della questione dalla Direzione provinciale del lavoro, riceverà per un colloquio la/il dichiarante per accertare la spontaneità delle dimissioni da convalidare e l’effettiva volontà della persona. Il protocollo prevede inoltre che la Direzione provinciale del lavoro fornisca ogni 3 mesi alle consigliere di Parità i dati statistici disaggregati per genere relativi al contesto provinciale, e i dati su licenziamenti/dimissioni di madri in periodo protetto. La Direzione provinciale del lavoro informerà le Consigliere di Parità di tutti i tentativi obbligatori di conciliazione incentrati su supposte discriminazioni di sesso (ad esempio: licenziamenti in periodo di tutela per maternità o matrimonio, vertenze su diritti legati alla maternità o ai congedi parentali, demansionamento etc.). La Direzione provinciale del lavoro e le Consigliere di Parità si impegnano infine a promuovere la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con i comuni capo-distretto della provincia per coinvolgere i poli assistenziali dei singoli comuni.  
   
   
BASILICATA: “MAMME E FIGLI PER IL LAVORO” SU TIROCINI FORMATIVI  
 
Potenza, 19 maggio 2010 - L’associazione Mamme e Figli per il Lavoro in un comunicato stampa esprime “disappunto in merito alla prima azione politica della nuova giunta regionale, costretta a sospendere i bandi sui tirocini per gli errori fatti in precedenza nei contenuti degli stessi, venendo meno all’impegno assunto nella fase preelettorale e tradendo così 13 mila giovani lucani che sono in attesa delle graduatorie”. L’associazione fa sapere che “già da due anni, segue l’iter progettuale e procedurale del bando, elaborando proposte scritte e suggerendo, nelle Commissioni, direttamente all’Assessore ed ai responsabili del Dipartimento Formazione, una diversa impostazione in riferimento ai criteri di attribuzione del merito che avrebbe garantito, in ogni caso, l’assegnazione al concorrente più meritevole attraverso graduatorie lineari e trasparenti. Detto ciò, ribadiamo che l’Associazione non ha mai inteso il rapporto di tirocinio come un rapporto di lavoro, forse è stata la stessa politica a dare questa interpretazione di comodo in tempi di campagna elettorale”. “Chiediamo come primo atto politico al neo Presidente del Consiglio Regionale, Vincenzo Folino, l’approvazione del Piano Triennale per l’Occupazione che da tempo giace nei cassetti del Consiglio. Chiediamo al neo Assessore alla Formazione, Rosa Mastrosimone, che già nella passata legislatura ha mostrato attenzione per le attività e le proposte da noi messe in campo, un incontro – si legge nel comunicato - dove ridiscutere del bando e apportare gli opportuni correttivi per rendere, come lei stessa chiedeva, trasparente ed equa l’assegnazione del tirocinio. Riteniamo che vengano accertate le responsabilità di chi, con estrema leggerezza, ha elaborato un bando senza criterio che ha tradito la fiducia di migliaia di giovani ed ha messo in ginocchio tanti enti di formazione. Ci riserviamo, comunque, nei prossimi giorni di convocare una conferenza stampa di fronte al Palazzo della Giunta Regionale per sensibilizzare tutta la società civile affinché non subisca in modo passivo queste decisioni politiche che rimangono ai più incomprensibili”.