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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Maggio 2010
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI RAFFORZARE LA GOVERNANCE ECONOMICA NELL´UE  
 
Bruxelles, 25 maggio 2010 - Le recenti crisi ed il rischio di instabilità della zona euro hanno mostrato chiaramente come l’interdipendenza tra le economie possa rendere vulnerabili gli Stati membri dell’Ue, in particolare quelli che fanno parte della zona euro. L’unione europea e gli Stati membri hanno preso provvedimenti coordinati e decisivi, non solo adottando misure a breve termine per stabilizzare il settore finanziario, ravvivare l’economia e assicurare la solvibilità della Grecia e la stabilità della zona euro, ma anche definendo una strategia di medio e lungo termine per mettere l’Europa sulla strada di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva (la cosiddetta strategia “Europa 2020”). È adesso giunto il momento di riconsiderare il modo in cui sono gestite le politiche economiche. Pertanto, la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione nella quale propone di rafforzare in misura considerevole la governance economica nell’Ue. L’obiettivo è rafforzare il funzionamento del Patto di stabilità ed estendere la sorveglianza agli squilibri macroeconomici. A tal fine si propone di allineare la pianificazione delle politiche nazionali di bilancio istituendo un “semestre europeo” durante il quale gli Stati membri coordinerebbero le loro politiche economiche già nella fase in cui preparano i bilanci pubblici e i programmi nazionali di riforma. Infine, la Commissione ritiene prioritario rendere pienamente operativo il meccanismo europeo di stabilizzazione deciso dal Consiglio “Economia e finanza” (Ecofin) del 9 maggio. Sulla base di questa esperienza, la Commissione intende poi, nel medio-lungo termine, proporre l’istituzione di un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Il commissario europeo per gli affari economici e monetari Olli Rehn ha dichiarato: “Il coordinamento delle politiche fiscali deve avvenire in una fase precoce, in modo che i bilanci pubblici siano coerenti con la dimensione europea e non mettano a repentaglio la stabilità degli altri Stati membri.” La Commissione propone quanto segue: 1. Rispettare maggiormente il Patto di stabilità e rafforzare il coordinamento delle politiche fiscali: occorre conformarsi con maggiore rigore al Patto di stabilità e crescita e concentrarsi sull’obiettivo di ridurre il debito pubblico per assicurare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche. Le infrazioni ricorrenti del Patto dovrebbero essere sottoposte ad una procedura più rapida. In futuro si dovrebbe ricorrere maggiormente al bilancio dell’Ue per incoraggiare gli Stati membri a perseguire gli obiettivi concordati in materia di sostenibilità fiscale. 2. Sorveglianza degli squilibri macroeconomici e competitivi: oltre alla sorveglianza fiscale occorre anche una più ampia sorveglianza economica diretta a prevenire gli squilibri macroeconomici e competitivi, che evidentemente alimentano i notevoli disavanzi/eccedenze delle partite correnti di alcuni Stati membri. Per tutti gli Stati membri dell’Ue, gli squilibri macroeconomici saranno affrontati nel quadro della sorveglianza “Europa 2020”. Per gli Stati membri della zona euro, si propone di migliorare la revisione tra pari, attualmente effettuata dall’Eurogruppo, trasformandola in una sorveglianza più strutturata sulla base dell’articolo 136 Tfue. 3. Il “semestre europeo”: per gli Stati membri sarebbe utile coordinare a livello europeo le loro politiche economiche già nella fase in cui preparano i bilanci pubblici e i programmi nazionali di riforma. Gli orientamenti sulle politiche economiche forniti all’inizio di ogni anno dal Consiglio europeo faciliterebbero la preparazione dei programmi di stabilità e convergenza e dei programmi nazionali di riforma. Una revisione tra pari delle politiche fiscali effettuata precocemente contribuirebbe a consolidare la situazione fiscale dell’Ue e della zona euro. Una valutazione ed un coordinamento sincronizzati delle politiche sia strutturali sia fiscali a livello europeo aiuterebbero gli Stati membri a perseguire gli obiettivi e ad affrontare le sfide comuni più efficientemente di quanto avvenga allo stato attuale. 4. Procedure chiare e credibili per gestire le crisi che colpiscono gli Stati membri della zona euro: per preservare la stabilità finanziaria della zona euro nel medio e lungo termine, occorrono procedure chiare e credibili su come fornire un aiuto finanziario agli Stati membri della zona euro che si trovino in grave difficoltà. Il 9 maggio scorso l’Ecofin ha deciso la creazione di un meccanismo europeo temporaneo di stabilizzazione per far fronte alle circostanze eccezionali del momento. La Commissione intende, nel medio-lungo termine, proporre l’istituzione di un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Prossime fasi - Tenuto conto della gravità della crisi, la Commissione intende dar seguito alla comunicazione in tempi rapidi. A tal fine essa preparerà proposte legislative dirette a modificare i regolamenti su cui si basa il Patto di stabilità e crescita, a migliorare la prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici nella zona euro e ad istituire un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Il primo semestre europeo dovrebbe coincidere con l’inizio del 2011.  
   
   
LA PUGLIA, INSIEME CON L’UNIONE EUROPEA, PROMUOVE LA SETTIMANA DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, SETTE GIORNI DEDICATI ALLE IMPRESE E AGLI IMPRENDITORI E SOPRATTUTTO AD ALIMENTARE IN EUROPA LA CRESCITA DELLO SPIRITO IMPRENDITORIALE.  
 
Bari, 25 maggio 2010 - Tra gli obiettivi dell’iniziativa non solo informare gli imprenditori sul supporto che le autorità europee nazionali e locali offrono alle micro, piccole e medie imprese, ma anche promuovere l’imprenditorialità affinché sempre più persone, in particolare tra i giovani, prendano in considerazione per la loro carriera l’idea di diventare imprenditori. Coordinata dalla Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea, l’iniziativa si svolge da oggi, martedì 25 maggio, al I giugno, in ben 37 paesi. Il programma pugliese si snoderà lungo tutta la regione, da sud a nord. Si tratta di tre workshop tematici promossi dalla Regione Puglia, Assessorato allo Sviluppo economico, con il supporto operativo dello Sprint Puglia, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. I workshop, grazie agli interventi di esperti di settore e testimonial, esploreranno alcune tematiche connesse con lo sviluppo delle Pmi pugliesi nelle attuali condizioni di mercato, anche attraverso la presentazione di esperienze e possibili modelli di successo per il miglioramento delle condizioni di competitività. “Abbiamo voluto cogliere l’opportunità che ci è stata offerta dall’Unione Europea - ha spiegato la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone - creando anche in Puglia degli eventi finalizzati alla promozione e all’informazione del sistema delle imprese”. “I nostri tre workshop dedicati alla competitività, all’internazionalizzazione e alla creazione di nuove aziende, saranno l’opportunità per far conoscere agli imprenditori le agevolazioni offerte dalla Regione Puglia e le tante opportunità di crescita sui mercati esteri. Siamo convinti, infatti, anche noi come l’Ue, che l’autoimprenditorialità sia l’azione più efficace per affrontare e superare le grandi crisi economiche. È stato sempre così nella storia dell’economia. Se alla chiusura di una grande industria corrisponde l’apertura di tante piccole imprese, l’economia sopravvive. La Settimana delle Pmi anche in Puglia punta ad esercitare un’azione di stimolo, di confronto e di informazione proprio in questa direzione”. Il primo appuntamento si terrà a Lecce mercoledì 26 maggio, a partire dalle ore 9 presso le “Officine Cantelmo” (viale De Pietro). Intitolato “Rafforzare la competitività delle Pmi: opportunità in Europa” e moderato dal giornalista Gianvito Cafaro, il workshop sarà aperto dalla relazione di Giulia Pavese (Conferenza Stato Regioni), prevede gli interventi di Nicola Delle Donne (presidente Ance Lecce), Grazia Servidio (Svimez), Dario Longo (segretario generale Confartigianato Puglia), Vito Primiceri (Associazione Bancaria Italiana), Silvia Piemonte (Regione Puglia), Giuseppe Starace, (Università del Salento) e le testimonianze degli imprenditori Renato Toffanin (Matrix Elettronica) e Daniele Del Genio (Calceviva). Si concluderà con l’intervento di Loredana Capone (Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia). Giovedì 27 maggio, dalle ore 9, il secondo appuntamento in programma si svolgerà a Bari presso la Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi (via Pietro Oreste). Intitolato "Insieme verso nuovi mercati Reti di imprese e dimensione internazionale", l’incontro sarà aperto dai saluti di Loredana Capone, Onofrio Resta (assessore alle Attività Produttive della Provincia di Bari) e Annabella De Gennaro (assessore al Decentramento al Comune di Bari). Proseguirà con le relazioni di Mario Calderini (presidente Finpiemonte), Marcin Jabłoński (presidente Connection Point Ltd), Ivan Boesso (Veneto Innovazione), Leda Bologni (Aster), Tina Luciano (presidente Distretto Meccanica Pugliese) e Giuseppe Acierno (presidente Distretto Aerospaziale Pugliese). Si concluderà con l’intervento a cura di Davide Pellegrino (Regione Puglia). La terza tappa del programma si svolgerà dalle ore 9 di venerdì 28 maggio a Foggia, presso la Camera di Commercio (via Dante Alighieri). Si tratta dell’incontro-dibattito "Creare nuove Imprese basate sulla creatività e l´innovazione: strumenti ed esperienze" che avrà inizio con i saluti di Elena Gentile (assessore alla Solidarietà della Regione Puglia) Antonio Pepe (presidente Provincia di Foggia) Gianni Monelli (sindaco di Foggia) e Eliseo Zanasi (presidente Camera di Commercio Foggia). Proseguirà con i contributi di Massimiliano Granieri, (Università di Foggia), Marguerite Mc Mahon e Genaro Ramazio (Bei - Banca Europea per gli Investimenti), Beatrice Pernarella (Invitalia), Stefano Marastoni (Arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l´Innovazione). Prima delle conclusioni affidate ad Adriana Agrimi (Regione Puglia) sarà riservato spazio alle testimonianze di Cristina Tanese, (Cr&sci - Università di Bari), Roberto Laforgia (Itel Telecomunicazioni srl) e Luciana Delle Donne (amministratrice unica della cooperativa sociale Officina Creativa titolare del marchio “Made in Carcere”), nominata per l’occasione dall’Unione Europea, testimonial delle Pmi italiane, per il suo prolungato e efficace impegno a favore del reinserimento nel mondo del lavoro di persone disagiate, prime tra tutte le donne detenute a Lecce e Bari.  
   
   
"EUROPEAN RESEARCH & BUSINESS SPEED DATING"  
 
Torino, 25 maggio 2010 - Il 6 luglio 2010 si terrà a Torino, in Italia, l´evento di brokeraggio internazionale "European Research & Business Speed Dating". L´evento intende agevolare imprese, università e centri di ricerca pubblici e privati nel trovare potenziali partner per progetti di ricerca, accordi di cooperazione e trasferimento tecnologico. L´evento è organizzato nell´ambito della rete Enterprise Europe Network, la più grande rete europea di punti di contatto, che fornisce informazioni e consulenza su questioni relative all´Unione europea, per potenziare l´innovazione e la competitività delle imprese europee, in particolare delle piccole e medie imprese. È possibile programmare incontri nei seguenti campi: salute, prodotti alimentari, agricoltura, biotecnologie, tecnologie dell´informazione e della comunicazione, transporti, energia e ambiente, nanotecnologie, tecnologie di produzione, scienze socio-economiche, spazio e sicurezza. L´evento, organizzato dalla Camera di commercio di Torino e dall´Unioncamere Piemonte, si svolgerà in concomitanza alla manifestazione Euroscience Open Forum 2010. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.Esof2010.org/speeddating / Osservazioni: Il termine per l´iscrizione all´evento è il 7 giugno 2010.  
   
   
ALBANIA A BUON PUNTO NEL PATTO DI STABILITA´  
 
Tirana, 25 maggio 2010 - Il Consiglio del Patto di Stabilità e Associazione (Sa Council) tra Albania e Ue ha tenuto nei giorni scorsi il suo secondo meeting, presieduto da Ilir Meta, vice primo ministro e ministro albanese degli Affari esteri. La delegazione Ue era guidata dal segretario di Stato spagnolo degli Esteri, Diego Lopez Garrido, e dal commissario europeo Stefan Fule. Il Consiglio del Sa ha valutato lo stato di implementazione del Patto, notando che a livello generale l´Albania sta svolgendo un buon lavoro e sta contribuendo al regolare funzionamento delle varie istituzioni congiunte. In particolare, il Consiglio ha apprezzato i progressi compiuti nel settore della concorrenza. Tra le aree dove sono necessari ulteriori sforzi vi è quella delle comunicazioni elettroniche e delle reti. Nel settore della giustizia, della libertà e della sicurezza, il Consiglio ha accolto i passi in avanti compiuti in vari settori, come la lotta al crimine organizzato, ma ha richiesto di consolidare le riforme, attraverso l´adozione di nuove leggi e l´ulteriore applicazione di quelle esistenti. Il Consiglio ha scambiato coi rappresentanti albanesi opinioni sugli sviluppi nella regione, raccomandando all´Albania di assumere un ruolo costruttivo nel rafforzamento della stabilità dell´area e nella costruzione di rapporti di buon vicinato con gli altri Paesi dei Balcani, lodando la partecipazione dell´Albania ai vari progetti e iniziative in corso nell´area.  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/   ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.Info    
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.Marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.Info    
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.Marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.Info    
   
   
BANCHE: ABI, UTILI IN CALO MA SETTORE RESISTE ALLA CRISI E SOSTIENE ECONOMIA PRESENTATE LE SEMESTRALI ABI AL 31 DICEMBRE 2009: ROE IN DIMINUZIONE AL 4%, UTILE NETTO IN CONTRAZIONE DEL 22,2%, LE RETTIFICHE SALGONO A 20 MILIARDI, MIGLIORA IL LIVELLO DI PATRIMONIALIZZAZIONE  
 
Roma, 25 maggio 2010 - Gli effetti della crisi economica, anche nel 2009, hanno pesato sulle banche italiane facendo segnare un calo degli utili e un significativo incremento delle sofferenze e delle rettifiche su crediti. In un contesto globale molto complesso, tuttavia, il settore bancario italiano continua a mostrare un buon livello di solidità e stabilità anche rispetto ai principali paesi dell’Eurozona. Il momento delicato attraversato dai mercati richiede ancora più coesione e collaborazione da parte di tutti i soggetti economici, e soprattutto l’impegno delle istituzioni affinché il quadro regolamentare sia sempre più coerente per rafforzare il ruolo del settore bancario italiano a supporto dello sviluppo dell’economia nazionale. Il Rapporto 2009 sul settore bancario è stato presentato oggi a Roma dal Direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, e da Gianfranco Torriero, responsabile Area Centro Studi e Ricerche Abi. All’incontro hanno partecipato il Vice Presidente dell’Abi, Mario Sarcinelli, il Direttore generale di Intesa San Paolo, Gaetano Miccichè, il Vice Presidente e Presidente Piccola Industria di Confindustria, Vincenzo Boccia, il Professore di Finanza dell’Università Bocconi, Stefano Caselli, il Direttore Generale di Aifi, Anna Gervasoni. Roe Dall’analisi dei conti economici del campione di 41 gruppi bancari presi in esame emerge una diminuzione del Roe medio a circa il 4% nel 2009 rispetto al 5,3% del 2008. Sofferenze Secondo le attese, le sofferenze mostrano una consistenza netta di 34 miliardi a fronte dei 25 miliardi di fine 2008. L’incidenza sul totale delle esposizioni creditizie verso clientela è pari all’1,4%, a fronte dell’1% di fine 2008. Commissioni Le commissioni nette hanno subito una contrazione del 2,4%, attestandosi su un valore complessivo di 23.3 miliardi di euro. Utile netto L’utile d’esercizio ha registrato una contrazione del 22,2%, da 10.2 miliardi di euro del 2008 a circa 8 miliardi del 2009. Totale attivo A fine anno il totale attivo ha raggiunto circa i 2.7 miliardi di euro, segnando una diminuzione del 2,9% sul 2008. Rilevante appare la quota dell’attivo riferita a crediti verso clientela (65,1%, in incremento rispetto al 64,2% del 2008), pari a dicembre 2009 a 1.745 miliardi di euro.. Spese Dal lato delle spese amministrative si è registrata una variazione negativa del 3,6%. Patrimonializzazione Le banche italiane migliorano il loro livello di patrimonializzazione. Il primo coefficiente (tier 1 capital ratio che riguarda le componenti patrimoniali di più elevata qualità del “patrimonio di vigilanza”) passa dal 6,89% del 2008 all’8,20% nel 2009. Il total capital ratio, relativo all’intero “patrimonio di vigilanza”, si attesta all’11,60% rispetto al 10,42% dell’anno precedente.  
   
   
BANCHE-IMPRESE: AL VIA PROGETTO COMUNICAZIONE FINANZIARIA ABI E CONFINDUSTRIA LANCIANO IL VADEMECUM PER METTERE IN RETE LE INFORMAZIONI  
 
Roma, 25 maggio 2010 - Costruire insieme alle imprese uno strumento di autodiagnosi, con finalità strategiche, per realizzare un “identikit” che permetta di guardare al futuro e non solo al passato delle imprese, valorizzando soprattutto le informazioni qualitative. Con questo obiettivo è pronto il Tavolo di lavoro tra Abi e Confindustria per il vademecum della comunicazione finanziaria tra banche e imprese. L’iniziativa sarà aperta anche ad altre realtà associative. Il Progetto è stato annunciato ieri a Roma, nel corso della presentazione delle semestrali Abi, da Vincenzo Boccia, Presidente Piccola Industria Confindustria, e Giovanni Sabatini, Direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana. Alla base dell’iniziativa, l’idea di un rapporto banca-impresa che sia fondato anche sullo scambio di informazioni e sul “fare sistema” dal basso: mettere in rete le informazioni significa lavorare insieme su un progetto comune. Il miglioramento della comunicazione finanziaria impone impegno da entrambe le parti; in particolare, le imprese dovranno attrezzarsi per presentare un quadro esaustivo degli aspetti quantitativi e qualitativi della propria attività. Le banche, da parte loro, dovranno valorizzare sempre più queste informazioni fornite dalle imprese.  
   
   
MANOVRA, ZAIA: SUPERARE L’EMERGENZA E VARARE IL FEDERALISMO  
 
Venezia, 25 maggio 2010 - “Il contenimento delle spese è necessario e non rinviabile: ho fiducia nell’azione del Governo e del Ministro Tremonti per uscire da questa situazione di emergenza e completare poi il quadro delle riforme avviate e necessarie al Paese. Devono essere attivati quanto prima alcuni indispensabili meccanismi di responsabilizzazione che serviranno a garantire trasparenza nella gestione delle risorse a disposizione – cioè delle tasse pagate dai cittadini – e un confronto reale fra le diverse politiche di spesa regionali. Questo sarà uno dei grandi traguardi del federalismo fiscale. Un traguardo tanto ambizioso quanto necessario per razionalizzare la spesa pubblica e fare una iniezione di modernità a questo Paese, ponendo fine a meccanismi che ne frenano la crescita e ne accentuano le disuguaglianze”. Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia interviene a proposito della manovra correttiva oggi viene presentata a Regioni ed Enti locali. “Dobbiamo farci carico tutti, con rinnovato senso di responsabilità, delle misure utili a rafforzare il nostro bilancio. Salvare un’economia non è né di destra né di sinistra. L’esecutivo lo farà – ne sono certo - senza mettere le mani in tasca alle classi deboli del Paese, che sono state al centro della sua azione politico- economica. In questo momento bisognerebbe deporre le ‘armi’, e confrontarsi per far quadrare i conti al meglio e per varare poi il federalismo, che nessuno ha messo in discussione”.  
   
   
SCHNECK OFFRE A ZAIA LA PROVINCIA DI VICENZA QUALE LABORATORIO DI FEDERALISMO  
 
Vicenza, 25 maggio 2010 - Il Presidente Attilio Schneck offre al collega di partito Luca Zaia la Provincia di Vicenza quale laboratorio di sperimentazione del federalismo. “Se non riformiamo il modo di amministrare degli enti pubblici –spiega Schneck- non solo non usciremo mai dalla crisi economica, ma non potremo neanche confrontarci con i nostri imprenditori e i nostri cittadini, i quali vivono ad una velocità doppia o anche tripla rispetto a noi.” Da Sindaco, prima, e da Presidente di Provincia ora, Schneck ha sempre combattuto contro le lungaggini dei procedimenti amministrativi, tanto da arrivare qualche giorno fa ad avallare la scelta del suo direttore generale, Angelo Macchia, di firmare un atto illegittimo in quanto non rispettoso del lungo iter amministrativo a cui una legge nazionale del 1933 e una regionale del 1991 lo sottopongono. “Al di là del caso specifico –dichiara Schneck- abbiamo voluto provocare lo Stato e la Regione e stimolarli ad intervenire per modificare normative che impongono tempi lunghi e passaggi burocratici macchinosi. Ho poca fiducia che lo Stato risponda al nostro appello, ma sono certo che invece la Regione Veneto parli la nostra stessa lingua. Il Veneto, e Vicenza, hanno un’opportunità, che è anche un dovere nei confronti dei nostri elettori. Ci hanno votati perché vogliono che le cose cambino, e noi dobbiamo farle cambiare. Per cui mi rivolgo all’amico Zaia e gli propongo di costituire un tavolo tecnico che analizzi quanti e quali procedimenti amministrativi possono essere rivisti e aggiornati per accelerarne i tempi. Non possiamo permetterci di aspettare che il federalismo arrivi da Roma, perché potremmo dover aspettare a lungo. Nell’attesa non rimaniamo inerti, ma interveniamo concretamente in tutti quegli ambiti di competenza regionale in cui già possiamo incidere in maniera importante”. La Provincia di Vicenza sta già facendo un censimento di tutti i procedimenti amministrativi di cui si occupa. In qualità di ente che deve applicare la normativa e deve confrontarsi e dare risposte ai cittadini, la Provincia è in grado di segnalare le problematiche e di proporre soluzioni migliorative. Ma spetta poi alla Regione, quale ente legiferante, intervenire concretamente sulle normative, abrogando quelle non più utili e modificando le altre ove sia necessario. Di qui la necessità di un tavolo tecnico di confronto, a cui far sedere Regione, Provincia e tutti gli enti che applicano normative regionali, come il Genio Civile, i Comuni, Arpav, a seconda dei procedimenti da esaminare. Un tavolo aperto anche alle associazioni di categoria, i destinatari di tante procedure autorizzative, perché grazie ai loro suggerimenti si può intervenire in maniera più efficace e precisa. “Sia chiaro –conclude Schneck- aggiornare la normativa non vuol dire renderla meno attenta o togliere tutele e garanzie a difesa dell’ambiente, dei diritti dei cittadini, della nostra salute e della nostra qualità della vita. Sono anzi sicuro che significhi rafforzarle, perché è più facile rispettare regole chiare e tempi certi.”  
   
   
GARANZIE ALLE IMPRESE: LA REGIONE PUGLIA RIDISEGNA LO SCHEMA NAZIONALE DI FIDEIUSSIONE  
 
Bari, 25 maggio 2010 - Garanzie più semplici e con costi più convenienti per le imprese che beneficiano dei regimi di aiuto regionali. La Regione Puglia ha varato per la prima volta in Italia un nuovo tipo di fideiussione a vantaggio degli imprenditori che richiedono un’anticipazione della prima o della seconda quota del contributo previsto dall’agevolazione regionale. Le aziende infatti, a differenza di quanto avveniva in passato, potranno rivolgersi più facilmente alle assicurazioni oltre che alle banche. La fideiussione è un contratto in base al quale si costituisce a favore del creditore (la Regione) la garanzia personale di un terzo soggetto fideiussore (nel nostro caso banca o assicurazione) che risponde nei confronti del creditore. Questo contratto di fidejussione è stato sinora redatto utilizzando, come avviene in tutta Italia, uno schema di garanzia fideiussoria previsto da una circolare del Ministero delle Attività Produttive del 2005. Tuttavia si tratta di uno schema diventato anacronistico con la crisi economica. Ecco perché è stato riscritto. La Puglia è la prima Regione in Italia ad aver intrapreso questa svolta. Ha raccolto così l’allarme lanciato dalle associazioni di categoria.. Il nuovo schema, elaborato dopo un attento lavoro di approfondimento, prevede infatti condizioni più vantaggiose per l’impresa. Per prima cosa, rispetto al passato, attiva il meccanismo della concorrenza tra banche e assicurazioni, a tutto vantaggio dell’imprenditore, in secondo luogo stabilisce una scadenza specifica della fideiussione bancaria o della polizza assicurativa. La durata è infatti di 24 mesi che decorrono dalla data di ultimazione del piano di impresa. Anche in questo caso la differenza è rilevante rispetto al passato. Lo schema ministeriale prevedeva infatti il tacito rinnovo del contratto di fideiussione con un aggravio di costi per l’impresa. Il nuovo schema, varato dalla Giunta regionale il 18 maggio, è già efficace. “Questo intervento – ha detto la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – dimostra l’attenzione che la Regione riserva al mondo delle imprese in particolare alle piccole e alle piccolissime, che rappresentano il tessuto più corposo della nostra economia. Le politiche regionali puntano ad una facilitazione delle condizioni del credito da parte delle banche, perché sono proprio queste a svolgere un ruolo di forte sostegno nei confronti del sistema delle imprese, nel periodo di crisi che stiamo vivendo. Non a caso, a marzo, la Regione ha aderito all´Avviso comune per la sospensione dei debiti alle piccole e medie imprese sottoscritto tra il ministero dell´Economia e delle Finanze, l´Abi e le altre associazioni di rappresentanza delle imprese, un provvedimento che riguarda le iniziative di agevolazione gestite in cofinanziamento con il sistema bancario”.  
   
   
REGIONE CAMPANIA, IL PRESIDENTE CALDORO: "PREOCCUPATO. IL PROGETTO DEL GOVERNO PER IL RILANCIO DEL MEZZOGIORNO DEVE PARTIRE SUBITO"  
 
Napoli, 25 maggio 2010 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha affrontato, nel corso di una intervista rilasciata a Roberto D´antonio, andata in onda a Napoli Italia su Canale 34, i temi all´attenzione del dibattito politico ed istituzionale. "Abbiamo ereditato in Campania - ha detto - una situazione gravissima, per cui sono fortemente preoccupato. Ma ho fiducia. Sono questi i momenti in cui si può e si deve risalire. Noi siamo caduti nel burrone. Ora dobbiamo tentare di allentare questa caduta e ripartire. Sono convinto che con una buona politica ed una buona amministrazione ce la possiamo fare". Il presidente Caldoro si è soffermato molto sulle difficoltà che ha incontrato appena si è insediato. "E´ stata realizzata in questi anni una politica dissennata, con un atteggiamento simile ad una famiglia che continua ad indebitarsi senza rendersi conto degli effetti che poi subirà. Si è speso tanto e si è offerto poco. Oggi ci troviamo di fronte al paradosso per il quale se si aumentassero ulteriormente le tasse, ed io sono assolutamente contrario a farlo perché sono già altissime, renderemmo ancora più difficile la ripresa. La strada che intendiamo percorrere, e sulla quale stiamo intensamente lavorando, è quella della lotta agli sprechi, partendo dalla sanità. Il piano deve essere compatibile con gli standard nazionali e con i tetti di spesa, rivedendo le strutture sulla base dei dati esistenti. Non si tratta di difendere questo o quell´ospedale, si tratta di ridisegnare il tutto tenendo conto degli interventi realizzati, dei posti letto necessari, delle esigenze delle diverse aree della regione, in una logica ispirata ad obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità del servizio. "Ma sappiamo anche - aggiunge il presidente Caldoro - che la Campania, il Mezzogiorno hanno bisogno d’altro per ripartire. Il Sud ha gli stessi problemi della Grecia, ma non ha ricevuto finora gli aiuti che l´Unione Europea ha dato a quest´ultima. Perciò chiediamo al governo nazionale di far partire subito il ´progetto Sud´ che ha deciso per sostenere la crescita di questa vastissima area del Paese. "Dentro questo obiettivo siamo pronti a fare fino in fondo la nostra parte, a pensare in grande, per realizzare un´azione di area che sia dentro il processo di sviluppo europeo e nazionale, assumendoci le nostre responsabilità di classe dirigente all´altezza delle sfide cui siamo di fronte. La Giunta che ho scelto è la migliore d´Italia per competenze e capacità, ed è pronta a dimostrare sul campo di avere la voglia giusta per far uscire la Campania dalla crisi". Sulla Giunta, il presidente Caldoro ha espresso condivisione per i rilievi del ministro Carfagna sulle pari opportunità. "E´ mia intenzione - ha detto - prevedere un allargamento della Giunta a costo zero e tener conto della preoccupazione del ministro di allargare la presenza femminile nell´Esecutivo. La Campania è la seconda regione d´Italia ed ha soli 12 assessori, mentre il Lazio, per citare un esempio, ne ha 16, per cui è giusto ampliare, facendolo, ripeto, a costo zero. Non sono d´accordo invece con quanti sollecitano un´attenzione maggiore verso le province interne. Intanto, la Giunta è rappresentativa di tutto il territorio, e le stesse nomine effettuate in Consiglio regionale sono state ispirate ad un giusto criterio di equilibrio. C´è, è vero, un problema che riguarda la provincia di Benevento, ma la risposta non è quella di un assessore per quest´area, bensì di un´attenzione maggiore verso i problemi del Sannio. E su questo assicuro fin d´ora i cittadini della provincia". Per quanto riguarda la vicenda Trombetti, il presidente ha ricordato che "l´atto del gup di Firenze non gli imputa di aver prodotto vantaggi ad alcuno. L´assessore è una persona perbene e corretta. Gli ho detto: Guido vai avanti". Sul versante politico, Caldoro, ad una domanda sui rapporti con l´Udc e con Cosentino, ha replicato: "Con l´Udc c´è un accordo politico-programmatico che intendo portare avanti nel rispetto degli impegni assunti e dell´autonomia di ciascuna forza politica. Cosentino sta facendo la sua parte con grande equilibrio, e non ha mai inciso sulle mie responsabilità. Di questo gli sono grato, nella reciproca consapevolezza che, in presenza di atteggiamenti diversi, non avrei fatto sconti ad alcuno". Nel corso dell´intervista, Caldoro ha affrontato anche i problemi relativi alle altre emergenze, a partire dagli stipendi dei dipendenti delle Asl. "Stiamo lavorando - ha ricordato - per superare le questioni relative alla carenza di cassa esistente, completando gli atti necessari. Farò come ho fatto il mese scorso assumendomi la responsabilità di dare il via libera all´erogazione degli stipendi pur in presenza di oggettive difficoltà". Sui rifiuti, ha escluso il pericolo di un´altra grande crisi come quella vissuta in passato. "Ma - ha aggiunto - dobbiamo essere molto vigili. Forse servono correttivi. Ci sono esuberi nei consorzi, problemi nel passaggio all´ordinario. La macchina può rischiare di incepparsi di nuovo. Dobbiamo andare avanti nella costruzione dei termovalorizzatori, intensificare la raccolta differenziata. Solo dopo possiamo parlare di chiusura delle discariche". Sui depuratori, il presidente ha ricordato che "esistono situazioni incancrenite da anni. Stiamo continuando a realizzare interventi di prima emergenza e costanti rilevamenti per il monitoraggio della situazione. Ma dobbiamo pensare ad un grande progetto di recupero degli impianti, anche con il concorso determinante dei privati". Infine, il tema del lavoro. "In questi anni la politica del lavoro è stata fatta male. Bisognava puntare l´impianto formativo sull´apprendistato, non rilasciare patentini a disoccupati, pur sapendo che non è possibile garantire posti di lavoro se non il lavoro non c´è. Servono forti investimenti, accelerando quelli che sono in programma, a partire dalla Fiat, il cui rilancio potrà produrre un indotto importante anche sul piano delle risposte al lavoro. Nei prossimi giorni ci muoveremo con decisione per trasformare la disponibilità aziendale in occasione forte di sviluppo sul nostro territorio".  
   
   
RICERCA FONDAZIONE NORD EST, ZAIA: IL VENETO RESTA LOCOMOTIVA D’ITALIA  
 
 Venezia, 25 maggio 2010 - “Le imprese venete scaldano i motori e sono pronte a ripartire. In base ai dati sulla congiuntura industriale, infatti, negli ultimi mesi si è registrata una ripresa che fa ben sperare per il futuro del nostro sistema economico. La produzione è in aumento e per tutte le aziende le prospettive di crescita sono decisamente incoraggianti. Ciò significa che i nostri imprenditori hanno saputo tenere dritta la barra nella bufera, senza cedere al pessimismo durante una crisi che ha attanagliato l’economia internazionale. Questo atteggiamento lungimirante e positivo alla lunga ha pagato”. Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta i dati della ricerca di Fondazione Nord Est, promossa da Confindustria Veneto, dal titolo “La congiuntura dell´industria veneta”. “Il Veneto rappresenta la terza economia nazionale e contribuisce per quasi il 10% al Pil italiano, con una partita Iva ogni dieci abitanti. La nostra è da sempre una regione a forte vocazione imprenditoriale, e la capacità di rischiare e di innovare è un fattore che contraddistingue il modo di fare impresa in questi territori. I dati della ricerca di Fondazione Nord Est ci dicono che questa strategia è stata vincente. È necessario però che in questa fase delicata le banche siano al fianco delle imprese. L’accesso al credito deve essere un aspetto prioritario nel rilancio di un’economia che è fatto della qualità il suo marchio distintivo.” “Sono sicuro che il sistema Veneto riuscirà a consolidare questa ripresa e a vincere le sfide del futuro per fare di questa regione ancora una volta la locomotiva del Paese, in grado di traghettare l’Italia fuori dalla crisi.”  
   
   
RENDICONTO 2009 ´ SPACCA: ´TASSE E DEBITO DIMUNISCONO, LE RISORSE PER LA COMUNITA´ AUMENTANO´.  
 
Ancona, 25 Maggio 2010 - ´Le tasse e il debito diminuiscono, la lotta all´evasione produce ottimi risultati e la spesa sanitaria e` perfettamente sotto controllo. Nonostante la gravita` della crisi internazionale e nazionale, nel 2009 la gestione finanziaria della Regione ha registrato risultati senz´altro positivi grazie al mantenimento del pieno equilibrio tra andamento delle entrate e trend di spesa´. Lo ha annunciato il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ieri insieme all´assessore al bilancio Pietro Marcolini nel corso della conferenza stampa di presentazione del Rendiconto generale 2009 che verifica le effettive finalizzazione degli stanziamenti in rapporto alle indicazioni assunte in sede di bilancio e agli obiettivi della programmazione regionale. Il provvedimento v approvato in giunta. In particolare il Rendiconto mette in evidenza: ´ l´ulteriore riduzione dell´ammontare del debito contratto (da 830 a 767 milioni di euro); ´ la diminuzione del gettito complessivo dei principali tributi manovrabili (-3,26%); in particolare l´Irap aggiuntiva scende da 79 a 75 milioni di euro e l´addizionale Irpef aggiuntiva aumenta nominalmente da 24 (gettito del 2008) a 25 milioni di euro, ad aliquote regionali invariate; ´ il rispetto del patto di stabilita` interno; ´ il miglioramento del saldo finanziario, sceso da -138 a -119 milioni di euro: si tratta di un dato molto significativo, che sintetizza efficacemente l´andamento positivo della gestione; ´ la spesa sanitaria in linea con le risorse complessivamente previste; ´ l´aumento dell´importo delle riscossioni tramite avvisi di accertamento e delle riscossioni coattive tramite ruolo dei tributi regionali (da 27 a 30 milioni di euro); ´ l´elevata ´capacita` di realizzo´ (85% di accertamenti sul totale degli stanziamenti finali di entrata), la rilevante capacita` di impegno (73% sugli stanziamenti finali di spesa) e di pagamento (63% sul totale delle disponibilita`); ´ l´elevata copertura dei residui perenti (oltre il 48%); ´ il mancato ricorso alle anticipazioni di cassa. ´Siamo particolarmente soddisfatti perche` le stesse verifiche effettuate dal Ministero dell´Economia sui bilanci delle Regioni ´ ha sottolineato ancora Spacca - certificano l´ineccepibilita` dei conti della sanita` marchigiana, collocando le Marche al secondo posto, dietro soltanto alla Lombardia tra le otto Regioni in regola. Inoltre, e` stato riconosciuto anche il miglioramento degli standard qualitativi e dell´efficienza dei servizi per i cittadini che e` uno degli obiettivi prioritari che ci siamo prefissati. Piu` in generale i risultati positivi ottenuti ci permettono di affrontare al meglio questo difficile 2010, per il quale abbiamo aumentato le risorse disponibili in bilancio a favore della comunita` marchigiana riducendo ulteriormente tasse e debito e alimentando una rinnovata e potenziata strategia di protezione del lavoro e sviluppo dell´impresa´. La manovra interessa 20mila lavoratori e mobilita oltre 400 milioni di finanziamenti e investimenti. ´Il conseguimento di questi obiettivi ´ ha aggiunto Marcolini - in un anno di grave crisi economica finanziaria non deve sorprendere e si spiega con il carattere non elastico di molte entrate regionali rispetto all´andamento delle principali grandezze macroeconomiche, le quali influenzano solo in modo parziale e indiretto o ambivalente gli equilibri del bilancio regionale. Se e` vero ad esempio che la crisi economica ha ridotto il gettito dei principali tributi regionali, la recessione ha comportato anche una riduzione generalizzata dei tassi di interesse con diminuzione di ben 9 milioni degli oneri del servizio del debito. Occorre anche considerare i risultati della lotta all´evasione fiscale, che nel corso dell´anno ha recuperato oltre 30 milioni´.  
   
   
REGIONE LIGURIA: RISORSE PER IL SETTORE DECIDERÀ IL TERRITORIO, MAGGIORE INTEGRAZIONE TRA SANITÀ E SOCIALE  
 
Genova, 25 Maggio 2010 - “La Regione è un Ente di indirizzo e programmazione e non un ente gestionale per questo sarà il territorio a decidere come allocare le risorse, per evitare di fare scelte calate dall’alto portando avanti percorsi partecipati”. E’ all’insegna dell’ascolto e del rafforzamento del ruolo di indirizzo della Regione che l’assessore alle politche sociali Lorena Rambaudi ha intenzione di muoversi nei prossimi cinque anni, secondo una logica che non è quella dei finanziamenti a pioggia, ma della creazione di reti istituzionali con Comuni e Province. Punta sul metodo Lorena Rambaudi nel presentare le prime linee programmatiche del suo assessorato che riunisce politiche sociali, terzo settore, cooperazione allo sviluppo, politiche giovanili e Pari opportunità e sulla vicinanza con il territorio. A cominciare dai 19 distretti liguri presenti nelle quattro province dove Lorena Rambaudi si recherà a partire dall’8 giugno, prima a Imperia, poi alla Spezia, a Genova e a Savona per una serie di incontri che dovranno servire a rafforzare la risposta integrata tra servizi sociali e sanità. Una bella sfida che ha preso il via già nella passata legislatura con il fondo per la non autosufficienza e che verrà portata avanti prestando attenzione non solo agli anziani, ma anche alla disabilità e ai bambini in difficoltà. “Perché gli ospedali – dice Rambaudi – sono importanti ma i servizi territoriali che fanno prevenzione attraverso i consultori e gli ambulatori determinano la qualità della vita dei cittadini”. Sul terzo settore l’assessore non ha dubbi “serve rivedere la legislazione: la legge sul volontariato, sulla cooperazione e sull’associazionismo sono ormai datate vanno riprese e integrate”. Anche sugli albi regionali Lorena Rambaudi ha qualcosa da dire:”vanno riorganizzati, riempiti di contenuti e si deve valutare se mantenerli a livello regionale o definirli sul livello provinciale”. L’assessore chiede inoltre nuove opportunità di lavoro per le cooperative di tipo B, che si occupano dell’inserimento lavorativo delle fasce svantaggiate. ”In questi anni – dice Rambaudi - hanno segnato il passo perché non sono state rafforzate, invece rappresentano un punto centrale in un momento di crisi del lavoro, senza le quali si può fare solo assistenzialismo”. Positivo secondo Rambaudi è invece il bilancio su famiglia e infanzia, grazie anche ai nuovi asili nido aperti in tutta la regione”. “Serve però – ha detto Rambaudi – lavorare sull’accreditamento per garantire una qualità uniforme e più controlli sia per gli asili nido pubblici sia privati”. Sui giovani l’assessore Rambaudi ha chiesto espressamente al presidente di indicare la delega alle politiche giovanili che è cosa diversa rispetto alle politiche sociali. “Su questo fronte – ha detto – proporrò la creazione di un tavolo interassessorile per lavorare insieme con gli altri assessori”. Per le pari opportunità Rambaudi commenta positivamente il lavoro fatto dal precedente assessore, Maria Bianca Berruti contro la violenza alle donne e si assume l’impegno di promuovere concretamente le donne in politica lavorando a favore di una nuova legge elettorale che preveda la doppia preferenza per i due generi. Nella regione più anziana d’Italia secondo Rambaudi serve un intervento anche a favore della formazione delle badanti, per favorire uno scambio tra servizi pubblici e privatistici e garantire così anche un maggiore controllo. Per capire a che punto è arrivata la Liguria sul fronte del sistema integrato di interventi e servizi sociali e a 10 anni di distanza dal varo della legge nazionale 328, l’assessore Rambaudi organizzerà per lunedì 8 novembre una conferenza regionale a cui prenderà parte anche l’ex Ministro Livia Turco. Un incontro per fare il punto su quanto la Liguria è andata avanti in materia, attraverso la legge 12 del 2006 e sulle cose ancora da fare  
   
   
ELEZIONI COMUNALI 2010 - GLI ELETTI AD AOSTA  
 
Aosta, 25 maggio 2010 - E’ Bruno Giordano il nuovo sindaco della città di Aosta, coadiuvato da Alberto Follien in qualità di vice-sindaco. Questa la composizione del nuovo Consiglio comunale: Consiglieri eletti per la coalizione a sostegno di Bruno Giordano: Lista Union Valdôtaine: 8 Consiglieri - Marco Sorbara - Lorella Zani - Aldo Di Marco - Cristina Galassi - Celestino Liparoto - Ezio Riccio - Valerio Lancerotto - Luca Merighi. Lista Stella Alpina: 6 Consiglieri - Mauro Baccega - Stefano Borrello - Delio Donzel - Guido Cossard - Flavio Serra - Carlo Marzi. Lista Il Popolo della Libertà: 3 Consiglieri - Andrea Paron - Luca Mantione - Ettore Viérin. Lista Fédération Autonomiste: 2 Consiglieri - Patrizia Carradore - Salvatore Luberto. Consiglieri eletti per la coalizione a sostegno di Carlo Curtaz - Carlo Curtaz - Iris Morandi. Lista Alpe: 4 Consiglieri - Secondina Squarzino - Mario Vietti - Gianpaolo Fedi - Loris Sartore. Lista Sinistra per la Città: 1 Consigliere - Paolo Momigliano Levi. Consiglieri eletti per la coalizione a sostegno di Michele Monteleone - Michele Monteleone - Fabio Platania. Lista partito Democratico: 1 Consigliere - Giuliana Ferrero.  
   
   
IMPRESE:CASTIGLIONE IN CINA PER LANCIARE IL MADE IN ABRUZZO VERTICE CON L´AMBASCIATORE SESSA; POI VISITA AL COLOSSO ZTE  
 
Pescara, 25 maggio 2010 - È iniziata con un incontro ufficiale con l´Ambasciatore italiano in Cina, Riccardo Sessa, la visita a Pechino del vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione. Nel corso del vertice con il capo della dilplomazia italiana in Cina, omaggiato con uno spendido trittico di medaglie realizzate dai maestri artigiani di Guardiagrele in occasione delle giornate del Forumed 2009, si è fatto il punto della situazione sulle opportunità economiche connesse dalla cooperazione ed agli scambi commerciali tra i due Paesi. Castiglione, in particolare, ha rapprsentato all´Ambasciatore Sessa come "questo viaggio in Cina abbia soprattutto la finalità di fornire una cornice isituzionale alla presenza, in uno dei mercati più importanti a livelo mondiale, di aziende abruzzesi che fanno dell´eccellenza e del Made in Italy il loro punto di forza". Proprio nella giornata di domani, il vice presidente della Regione, parteciperà ad un importante convegno al fianco del consorzio di imprese abruzzesi Get-export, presieduto da Francesco Palandrani. Una realtà produttiva in grande crescita che, anche in occasione del recente G8 dell´Aquila, ha tenuto alto il vessillo della produzione artigianale abruzzese di qualità. Dopodomani, mercoledì 26, è, invece, in programma una visita al colosso mondiale delle telecomunicazioni Zte che rappresenta, senza dubbio, una grande opportunità per l´intero terriotrio abruzzese nella eventualità che l´azienda intenda investire in Europa. "Alla Zte - afferma Castiglione - l´Abruzzo e L´aquila, in particolare, devono essere già grati per l´impegno profuso, al fianco della Telecom, subito dopo il sisma per la messa a punto della rete a banda larga. Tuttavia, trattandosi di una realtà dal fatturato di circa 6,6 miliardi di dollari nel solo 2009 - ha spiegato Castiglione - dovremo tenere la Zte in grande considerazione per spingerla ad investire anche nel nostro territorio". L´ambasciatore Sessa, dal canto suo, ha accolto con favore questo genere di approccio alla realtà cinese ed ha messo a disposizione della Regione una professionalità specifica per curare da vicino i progetti di cooperazione e per recuperare, al tempo stesso, ipotesi progetuali sviluppate nel recente passato. Inoltre, lo stesso Ambasciatore italiano si farà portavoce presso la Zte nel rappresentare le peculiarità e l´attratività del territorio abruzzese soprattutto nel settore delle nuove tecnologie e delle telecomunicazioni.  
   
   
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LE IMPRESE CALABRESI. IL PRESIDENTE SCOPELLITI INTERVIENE AL WORKSHOP DI CONFINDUSTRIA CALABRIA  
 
 Catanzaro, 25 maggio 2010 - Il Presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Scopelliti, è intervenuto nel corso del workshop “Tunisia, imprenditoriale moderna, dinamica ed ospitale, la cooperazione con le imprese calabresi”, organizzzato a Catanzaro dalla Confindustria Calabria. Durante la manifestazione, il Governatore Scopelliti, si è soffermato sul ruolo centrale che la Regione Calabria potrà svolgere nei prossimi mesi in attuazione di possibili accordi istituzionali con in paesi del bacino del Mediterraneo. “Linternazionalizzazione delle nostre imprese – ha affermato il Presidente Scopelliti – rappresenta uno dei punti fermi della nostra azione amministrativa, tesa prinicipalmente a rendere più competitivo un settore ancora poco proiettato verso i mercati esteri. Pensiamo che iniziative di questo livello, nate per incentivare la cooperazione internazionale, in sinergia con Paesi molto vicini all´Italia, possano servire per creare maggiori opportunità per le nostre imprese, sviluppando accordi commerciali di sicuro interesse”. All´evento sono intervenuti, tra gli altri l´Ambasciatore della Tunisia in Italia, Habib Achour, il Presidente Confindustria Calabria, Umberto De Rose, il Direttore Generlae Assafrica&mediterraneo, Pier Luigi D´agata, il Direttore dell´Ice Calabria, Domenico Neri, il Delegato generale Fipa Tunisia, Hechmi Chatmen. Per il Ministero degli Affari Esteri è intervenuto Stefano Formenti.  
   
   
CON IL PROGETTO LIFT, FONDAZIONE COMUNITARIA E PROVINCIA INSIEME CON UN NUOVA INIZIATIVA A SOSTEGNO DI RESIDENTI DEL VERBANO CUSIO OSSOLA IN GRAVE DIFFICOLTÀ ECONOMICA.  
 
Verbania, 25 maggio 2010 - Grazie ai fondi raccolti attraverso il progetto Lift, la Fondazione Comunitaria del Vco ha deliberato la scorsa settimana un contributo di 40.000 € per l’assegnazione di borse lavoro a persone che versano in una situazione di grave disagio economico, con particolare riferimento al target donne, che verrà realizzato in collaborazione con la Provincia e alcuni importanti partner del territorio (tra coloro che hanno già dato la loro adesione il Comune di Domodossola, Verbania, Villadossola, Baveno e il Ciss del Verbano). Il contributo destinato dal Fondo Lift, va a sommarsi a risorse destinate dalla stessa Provincia e dai Partner coinvolti per un valore complessivo di 76.000 €, che permetteranno l’assegnazione di almeno 22 borse lavoro. Si tratta del secondo progetto realizzato in collaborazione tra il Fondo Lift e la Provincia del Vco, dopo quello che nel 2009 aveva permesso di contribuire al pagamento degli interessi sugli anticipi della cassaintegrazione, consentendo di allargare l’intervento alla Cassa in Deroga e, successivamente, alla Cassa in Rotazione. La somma destinata quest’anno, doppia rispetto all’anno precedente, è il risultato della raccolta fondi realizzata nel 2009 tra lavoratori enti e imprese del territorio - per un totale di 17.226,65 € - e del meccanismo di moltiplicazione messo in atto dalla Fondazione Comunitaria del Vco, che ha permesso di raggiungere la cifra complessiva di 40.000 €. La destinazione dei fondi è stata approvata all’unanimità dal Comitato di Erogazione del Fondo Lift, composto da rappresentanti della Fondazione, della Provincia e della Camera di Commercio, nonché delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni Imprenditoriali di Categoria: un tavolo di lavoro trasversale, unico sul territorio, che lavora in modo unitario e costruttivo alla realizzazione di interventi di solidarietà nel mondo del lavoro. Il progetto prevede l’avviamento di tirocini di 20 ore settimanali della durata di 6 o 12 mesi, rivolti a soggetti disoccupati, residenti da almeno 5 anni in Provincia, con un reddito Isee inferiore ai 15.000 € lordi annui. Almeno il 50% dei tirocini sarà rivolto alle donne. L’obiettivo generale è quello di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti che versano in condizioni di particolare disagio economico, dando allo stesso tempo un’opportunità alle imprese “sane” del territorio, che non potrebbero in questo momento di difficoltà di mercato permettersi nuove assunzioni ma che hanno bisogno di integrazioni di personale per mantenere livelli adeguati di efficienza aziendale. La speranza è che un certo numero di queste imprese, al termine del periodo previsto, scelga di confermare il tirocinante in una prospettiva di lavoro più stabile. L’individuazione dei soggetti svantaggiati candidabili al tirocinio avviene attraverso graduatorie fornite dai soggetti partner (i Comuni e i Ciss) e la selezione viene effettuata dai Centri per l’Impiego di Domodossola, Omegna e Verbania, ai quali devono rivolgersi le persone interessate e in possesso dei requisiti. Le imprese ospitanti, a carico dei quali ci sarà la sola apertura della posizione Inail, saranno aziende iscritte alla Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola che negli ultimi due anni non abbiano effettuato licenziamenti per riduzione del personale, non siano ricorse ad ammortizzatori sociali o stiano affrontando situazioni di crisi aziendale. Le imprese che intendono candidarsi per questi tirocini possono rivolgersi al Servizio Aziende del Centro per l’Impiego, dal quale saranno selezionare anche in base alle professionalità e alle competenze dei tirocinanti. “Questa iniziativa nasce da specifiche esigenze espresse da alcuni degli Enti del territorio e dalla sensibilità del Comitato di Erogazione del Fondo Lift, che ha voluto quest’anno rivolgere la propria attenzione a una fascia di lavoratori ad elevato fattore di rischio di esclusione dal mercato del lavoro locale quale quella di soggetti a svantaggio economico grave” spiega Francesca Zanetta, Presidente della Fondazione Comunitaria del Vco. “Un intervento, quindi, perfettamente coerente con le finalità del progetto Lift, nato dalla volontà del territorio di sostenere coloro che, nel mondo del lavoro, si trovano in situazioni di particolare difficoltà”. “Un intervento – rimarca il Presidente della Provincia Massimo Nobili – complementare rispetto a una prima azione in via di attuazione che vuole essere un sostanziale contributo all’inserimento lavorativo o di ricollocazione occupazionale di persone che rientrano in profili socio-economici o anagrafici coincidenti con alcune delle fasce più deboli nell’attuale contesto di grave crisi che questa Amministrazione Provinciale sta cercando di arginare su più fronti con gli strumenti a sua disposizione. L’auspicio è anche quello che altri partner possano unirsi a noi nell’implementazione di questa iniziativa, perché purtroppo in questo momento di diffusa difficoltà sono davvero numerosi i potenziali soggetti candidabili a queste borse lavoro”. Il progetto rappresenta infatti l’ampliamento di un intervento già avviato dalla Provincia e dalla Fondazione Comunitaria del Vco lo scorso marzo, chiamato “Una Rete per l’Assistenza e per il Lavoro nel Vco”, attraverso il quale si sono investiti 209 mila euro nel finanziamento di tirocini destinati a 35 residenti del Vco in condizioni di svantaggio (ultracinquantenni, disabili fisici e psichici, ex tossicodipendenti, condannati ammessi a misure alternative di detenzione) “In queste settimane, con l’avvio del primo progetto sostenuto da Provincia e Fondazione in collaborazione con i tre Ciss del Vco e i comuni di Verbania, Omegna, Domodossola e Villadossola – fa sapere l’Assessore al Lavoro e Formazione Franzi – si è preso contatto con 35 aspiranti tirocinanti. Dieci di questi hanno già iniziato un tirocinio semestrale che potrà essere anche raddoppiato per una durata massima di un anno. Per altri 15 soggetti si è in attesa di concludere le pratiche di formalizzazione del tirocinio, mentre per altre 10 posizioni si è ancora in una fase valutativa. Va detto che risulta piuttosto complesso il meccanismo di ‘incontro’ tra domanda e offerta, e cioè tra il grado di occupabilità di alcune delle persone appartenenti alle categorie cui si rivolgono queste borse lavoro e le reali esigenze di prestazione delle aziende interessate ad accogliere un tirocinante”.  
   
   
FVG: PROGETTO MINORANZE PER MULTILINGUISMO  
 
Trieste, 25 maggio 2010 - La diffusione nelle aree di frontiera italiana e slovena delle due lingue attraverso il coinvolgimento delle rispettive minoranze: è questo l´obiettivo di Jeziklingua, progetto del valore di 3 milioni di euro finanziato nell´ambito del Programma per la Cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia 2007 - 2013. Per l´assessore alle Relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti il progetto, che partirà entro un mese e durerà tre anni, "è importante ed innovativo, rafforza i rapporti tra le comunità minoritarie lungo i nostri confini e, con la collaborazione delle Università di Udine, Trieste, Capodistria e Ca´foscari di Venezia promuove il multilinguismo nei settori più diversi". Con una serie di iniziative a partire dalle scuole, Jeziklingua servirà così, ha detto l´assessore "a mettere in connessione aspetti della cultura italiana in Slovenia e slovena in Italia che in passato erano talvolta in contrapposizione ed oggi trovano sinergie finalizzate allo sviluppo sociale ed economico dell´area transfrontaliera". Federica Seganti ha presentato il progetto oggi a Trieste assieme ai presidenti della Giunta esecutiva dell´Unione Italiana, Maurizio Tremul, della Slovenska Kulturno Gospodarska Zveza (Skgz)-unione culturale economica slovena, Rudi Pavsic e della Svet Slovenskih Organizacij (Sso)-confederazione organizzazioni slovene, Drago Stoka, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il console di Slovenia a Trieste, Bojana Cipot, ed il prosindaco di Capodistria, Roberto Siriani. Tremul ha ringraziato la Slovenia e l´Italia, ed in particolare il Friuli Venezia Giulia, per aver dato rapido avvio al progetto, sottolineandone la valenza per l´incremento socio-culturale del territorio coinvolto, mentre Pavcic e Stoka hanno evidenziato l´importanza di quest´iniziativa in un´ottica europea. Lead partner del progetto è l´Associazione temporanea "Jezik-lingua", composta dall´Institut za slovensko kulturo (Istituto per la cultura slovena) di San Pietro al Natisone, dalla Slovenska Kulturno Gospodarska Zveza (Skgz)-unione culturale economica slovena e dalla Svet Slovenskih Organizacij (Sso)-confederazione organizzazioni slovene. Partner del progetto sono, in Italia, l´Università Ca´foscari di Venezia e quelle di Trieste e Udine, il Centro studi Jacques Maritain e il Consorzio universitario del Friuli. In Slovenia, a Capodistria, sono coinvolte l´Università del Litorale, l´Associazione degli appartenenti alla comunità nazionale italiana, la Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana, il Centro italiano di promozione, culturaformazione e sviluppo "Carlo Combi" e la Biblioteca centrale "Srecko Vilhar". Tra le attività previste in Italia vi è la creazione di un Centro multimediale per la promozione della lingua e della cultura slovena che avrà sede a San Giovanni al Natisone, mentre a Capodistria avrà invece sede un Centro info-libro, polo informativo per la presentazione delle pubblicazioni edite dalla minoranza italiana. Tra le iniziative per promuovere la conoscenza dello sloveno in Italia e dell´italiano in Slovenia, ci saranno servizi linguistici destinati ad enti, organizzazioni ed in genere al mondo del lavoro. Le scuole saranno coinvolte con la creazione di reti di collaborazione permanenti e scambio di know-how.  
   
   
FONDAZIONE DELLE PROVINCE DEL NORD OVEST: PER LA PRIMA VOLTA NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RAPPRESENTATO IL VERBANO CUSIO OSSOLA.  
 
Milano, 25 maggio 2010 - Per la prima volta il Verbano Cusio Ossola ha una sua rappresentanza nel consiglio di amministrazione della Fondazione Province del Nord Ovest. Con l’Assemblea riunitasi il 24 maggio a Palazzo Isimbardi a Milano, il Presidente della Provincia del Vco Massimo Nobili è stato nominato all’interno dell’esecutivo con a capo il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. Alla vicepresidenza il Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta. A completare il cda di dieci, oggi rinnovato, i rappresentanti delle Province (per lo più confermate) di Genova, Varese, Mantova, Alessandria, Piacenza, Brescia e Cremona. “La Fondazione delle Province del Nord Ovest, che riuniscono in un unico grande organismo le Province di Liguria, Lombardia Piemonte oltre all’emiliana Piacenza, hanno nella seduta odierna approvato il piano strategico di lavoro che focalizza alcuni punti prioritari d’intervento. Tra questi – spiega il Presidente Nobili – quelli relativi alle politiche universitarie, alta formazione, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico””. “Si tratta – prosegue Nobili – di tematiche in primo piano nell’agenda politica di tutti gli enti e territori rappresentati in questa Fondazione e non da ultimo per il Vco. Ad esempio alcune iniziative comuni verteranno su quello che nel nostro Programma di mandato abbiamo definito come ‘social housing universitario’ e cioè realizzare interventi coordinati di accoglienza degli studenti fuori sede nelle principali città universitarie di Piemonte, Lombardia e Liguria. Rendere cioè disponibili posti in pensionati in cui gli studenti possano trovare alloggio a prezzi più bassi rispetto a quelli del mercato immobiliare dei grandi centri universitari”. “Inoltre – fa sapere il Presidente Nobili – finalità della Fondazione delle Province del Nord Ovest è promuovere lo scambio di idee e progetti sul piano della valorizzazione riconoscendo le Province quali enti deputati alla gestione politica di contesti di area vasta. A tale scopo si farà portavoce di un’azione di sensibilizzazione nei confronti della Regione per conseguire trasferimenti di competenze così come è già stato giuridicamente stabilito per la programmazione del ciclo idrico e dei rifiuti. Il consiglio di amministrazione della Fondazione delle Province del Nord Ovest, che tornerà a riunirsi già con l’inizio del prossimo mese, è poi inteso come laboratorio per fare sistema in tema di cooperazione decentrata”.  
   
   
SCACCO ALL´ILLEGALITÀ ECONOMICA, LA REGIONE TOSCANA CAMBIA MARCIA COLLABORAZIONE CON GDF E AGENZIA ENTRATE. NOVITÀ: AI COMUNI TOSCANI IL 50% DELL´EVASIONE RECUPERATA  
 
Firenze, 25 maggio 2010 - Il primo obiettivo è far emergere il “sommerso”. «Per ridurre l´evasione fiscale - sottolinea l´assessore al bilancio, alle finanze e ai tributi on. Riccardo Nencini - e combattere quell´illegalità economica che spesso diventa anche sociale e civile, quando ad esempio non si versano i contributi previdenziali o quando si costringono bambine e famiglie a trascorrere buona parte della giornata in capannoni dove non c´è rispetto per le più elementari norme igieniche e di sicurezza». Un “sommerso” che a volte è organico, almeno in parte, a distretti e filiere produttive, dove si intrecciano ´economie etniche´ e comportamenti illegali di operatori economici italiani. Come Prato appunto, in quel mondo fatto di tante aziende (cinesi) che lavorano tessuti o confezionano maglie e vestiti. La Regione Toscana annuncia un cambio di passo per rafforzare la lotta all´illegalità economica e all´evasione fiscale. E tra le novità c´è un premio per i Comuni: la metà di quello che aiuteranno a recuperare, rimarrà nelle loro casse. La Toscana è la prima a farlo. Sta tutto negli indirizzi approvati una settimana fa. E il cambio di marcia parte da un pacchetto in tre mosse: una convenzione (con l´Agenzia delle entrate, già firmata) e due intese (con l´Anci Toscana, l´associazione dei Comuni, e con la Guardia di Finanza, che sarà sottoscritta a breve). Negli ultimi anni, ogni anno, la Regione ha recuperato mediamente 80 milioni di euro di tributi non pagati, Irap e bollo auto in testa: 40 milioni l´anno con avvisi bonari, altrettanti con la riscossione coattiva attraverso Equitali a. In futuro le somme recuperate potrebbero essere ancora più grandi. «Ma soprattutto – sottolinea l´assessore al bilancio, alle finanze e ai tributi, on. Riccardo Nencini – per la prima volta la Regione sarà in grado di fronteggiare in modo organico l´illegalità economica». Come? «Cooperando tutti assieme, incentivando la cooperazione, condividendo e incrociando domani ancor più di ieri le banche dati a disposizione di ciascuno. Con un´attenzione più specifica al “caso Prato” e un sostegno ancora più deciso per gli indirizzi contenuti nel patto per Prato Sicura, stipulato all´inizio di quest´anno da Prefettura, Comune e Provincia di Prato con la Regione». Con il protocollo d´intesa che presto sarà firmato con il comando regionale della Guardia di Finanza la Regione si impegna a fornire informazioni, documentazione e ogni tipo di supporto necessario all´accertament o dell´evasione e di ogni altro tipo di infrazione fiscale e tributaria. La collaborazione si farà più stretta anche con l´Agenzia delle entrate. La giunta regionale intende utilizzare la facoltà, prevista dalla convenzione già in vigore, di definire criteri e strategie generali per l´azione di accertamento attuata dagli uffici delle entrate toscani. L´intesa con Anci Toscana, sottoscritta stamani al tavolo di concertazione dal sindaco e presidente dell´associazione dei comuni toscani Alessandro Cosimi, regolerà invece la partecipazione dei Comuni all´attività di accertamento dei tributi regionali da parte dell´Agenzia delle entrate, già prevista dalla finanziaria regionale approvata lo scorso dicembre. «E´ una novità assoluta – spiega Nencini –. Finora era prevista una partecipazione all´accertamento dei tributi statali, ma mai nessuna Regione, fino ad ora, aveva pensato a dattare la norma nazionale alla realtà dei tributi regionali». I Comuni che aiuteranno l´azione di contrasto all´evasione fiscale potranno veder arrivare nelle proprie casse il 50 per cento delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo sull´Irap, l´imposta sulle attività produttive, e l´addizionale regionale Irpef. «Non è una misura risolutiva per gli affanni di molti Comuni, ma neppure una goccia nel mare» commenta Cosimi. Per i tributi nazionali la compartecipazione è il 30 per cento.  
   
   
DA GENNAIO 1 MILIARDO E 130 MILA EURO SOTTRATTI AL FISCO DEI 199 CONTROLLI A PRATO, 40 RIGUARDANO CINESI. SEQUESTRATI 12,5 KMQ DI TESSUTI CONTRAFFATTI IL GENERALE TOSCHI ILLUSTRA L´ATTIVITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA. NUMERI IN CRESCITA  
 
Firenze, 25 maggio 2010 - Cita Spadolini l´assessore al bilancio della Toscana, Riccardo Nencini, per spiegare che la legalità (e la lotta all´illegalità) non è monopolio né della destra né della sinistra. «Le politiche di integrazione aiutano la buona convivenza civile e rimarranno una priorità per la Regione Toscana, ma accanto all´integrazione diventa ora una priorità di pari peso anche perseguire gli illeciti e l´illegalità. Prendiamo il caso di Prato e dei capannoni dove vivono e lavorano tanti cinesi. Combattere un certo tipo di illegalità significa difendere anche i diritti del bambino (cinese) che non dorme perché costretto a vivere in un laboratorio, del bambino (cinese) che in quel laboratorio è costretto a mangiare o del lavoratore (sempre cinese) che viene sotto pagato ed è privo di qualsiasi copertura assicurativa». Dalla lotta all´illegalità al contrasto dell´evasione fiscale il passo è breve. «La Toscana si trova in una posizione mediana: non è tra la regioni d´Italia dove si evade molto e non è tra quelle che evadono di meno – ricorda Nencini - Combattere l´evasione è un imperativo etico. Ma in questa momento di crisi diventa una priorità anche per assicurare risorse importanti alle casse pubbliche». Accanto all´assessore nella sala stampa “Cutuli” di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza regionale a Firenze, c´è il generale Giorgio Toschi, comandante in Toscana della Guardia di Finanza. «Firmeremo presto un protocollo con la Regione, per risaldare i flussi di comunicazione tra i due enti» spiega. Dopodiché ne approfitta per dare qualche numero sull´attività delle Fiamme gialle nel corso del 2009 e nei primi quattr o mesi del 2010, con un dettaglio particolare sull´attività che ha riguardato il distretto pratese dove «controlli e recuperi sono aumentati anche di due cifre percentuali». Perché se il Pil frena non è detto che l´evasione fiscale o il sommerso rallentino. E le somme recuperate aumentano. In tutta la penisola si stima che l´anno scorso siano stati sottratti al fisco, complessivamente, 118 miliardi di euro. E in Toscana? «L´anno scorso la Guardia di Finanza ha segnalato all´Agenzia delle Entrate 1 miliardo e 745 mila euro di imponibile su cui non sono state pagate imposte dirette, il 25% in più rispetto al 2008, - racconta il generale Toschi - e 360 milioni su cui non è stata pagata l´Iva, il 17% in più: 462 sono stati invece gli evasori totali scovati». «E´ il 20% del bilancio regionale di un anno» chiosa Nencini. Nei primi quattro mesi del 2010 gli evasori scovat i sono 272 e 1 miliardo e 130 mila euro il reddito scoperto e sottratto al fisco, il 326,5% in più rispetto al 2009. A Prato la Guardia di Finanza da gennaio ad aprile ha effettuato 199 controlli (40 riguardano cinesi) e delle 73 verifiche fiscali effettuate 26 riguardano sempre aziende cinesi. I dati li fornisce direttamente il generale. L´imponibile scovato e sottratto alle imposte è stato di 50 milioni, - 15 hanno a che fare le realtà produttive cinesi – mentre 10 sono i milioni su cui non è stata pagata l´Iva. I lavoratori in nero scoperti, sempre a Prato e sempre nei primi quattro mesi dell´anno, sono stati 55 (9 gli irregolari) e 12,5 i chilometri quadrati che si coprirebbero con i tessuti contraffatti sequestrati. Cinque milioni sono i falsi, i giocattoli e gli apparecchi privi dei necessari requisiti di sicurezza finiti sotto sequestro: in tutto il 2009 erano stati 12 milioni. Sequestrate in tutta la Toscana anche 105 tonnellate di rifiuti industriali, con 41 denunce. Durante la conferenza stampa l´assessore Nencini ha anche accennato alla possibilità di realizzare un ´breviario´, scritto in cinese, per spiegare ai cinesi il sistema contributivo in Italia e in Toscana.  
   
   
IN VIA DI COSTITUZIONE LA ‘CABINA DI REGIA PER LO SVILUPPO DEL VCO´. PRESIDENTE NOBILI: “SOTTOSCRIVEREMO UN PROTOCOLLO D’INTESA CON REGIONE E MINISTERO".  
 
Verbania, 25 maggio 2010 - A partire dalla scorsa settimana l’Amministrazione Provinciale si è attivata per dare corso alla costituzione della ‘Cabina di Regia per lo sviluppo del Verbano Cusio Ossola’, facendo così seguito al mandato assegnatole dal Consiglio Comunale di Omegna, all’indomani dell’apertura della vertenza Bialetti. Nei giorni scorsi allo scopo di definire la composizione di questo nuovo organismo, demandato a fotografare il tessuto produttivo esistente per poi progettare soluzioni di rilancio territoriale, il Presidente Nobili ha riunito in un primo incontro i Parlamentari e Consiglieri Regionali locali, vertici della Camera di Commercio e i rappresentanti delle principali Associazioni di Categoria del territorio. Nell’immediato si proseguirà con un confronto con le Organizzazioni Sindacali per procedere con la costituzione ufficiale della cabina di regia dando luogo a un gruppo ristretto ed operativo che si farà carico di realizzare un’attenta analisi dell’attuale realtà economico provinciale, completa di tutti i dati utili per l’elaborazione di un Piano Strategico. “Questo documento, costruito sulle basi del Piano Generale di Sviluppo di questo quinquennio amministrativo e da condividere con la Regione Piemonte e il Ministero delle Attività Produttive, - spiega il Presidente Nobili - andrà ad individuare i possibili percorsi da intraprendere per la ripresa economica del Verbano Cusio Ossola. A questo proposito con Regione e Ministero sottoscriveremo un protocollo d’intesa affinché il Piano Strategico, da elaborare d’intesa con Finpiemonte, Saia e Tecnoparco, sia supportato da quelle misure legislative e incentivi economici riservati ad aree svantaggiate, nelle quali è innegabile rientri il Vco.”. “Le principali linee d’intervento alle quali stiamo pensando sono quelle già indicate nel Piano Generale di Sviluppo della Provincia quali – ricorda Nobili – il Distretto dell’Energia per favorire l’insediamento di nuove imprese e l’ampliamento delle attività esistenti. Proposta a cui lavorare anche quello dell’istituzione nel Vco di zone franche montane, che assicurino sconti fiscali alle aziende intenzionate ad investire nel nostro territorio”.  
   
   
FAMILY NET: PRESENTATO A MANTOVA IL PROGETTO DEDICATO ALL´AFFIDO  
 
Mantova, 25 maggio 2010 - "Ogni bambino deve avere una famiglia, è questo il principio fondamentale, sancito dalla Costituzione, al quale Family Net s´ispira". Con queste parole Fausto Banzi, assessore provinciale alle politiche sociali e sanitarie, ha presentato il progetto dedicato alla promozione e al sostegno della pratica dell´affido. Family Net -ha spiegato- ha un doppia valenza: da un lato promuove la cultura dell´affido, mentre, dall´altro intende formare le famiglie stesse che andranno ad accogliere i bambini tra le mura domestiche". L´affido di minori è una realtà preziosa quanto silenziosa, che ogni giorno si alimenta di gesti quotidiani di accoglienza. Una forza dalla voce bassa, dai modi modesti, ma capace di rispondere ad un bisogno sociale importante. Il progetto Family Net, presentato alla stampa questa mattina a Palazzo di Bagno, che sabato 22 maggio sarà oggetto di un convegno in programma presso la sede di Confindustria a Mantova, vuole dare più forza e struttura a questi gesti, dar loro voce e sostegno. Promosso dall´associazione di volontariato Solidarietà Educativa di Pegognaga, dalle cooperative sociali Tante Tinte di Suzzara e Archè di Castel Goffredo, con il contributo di Fondazione Cariplo, Provincia di Mantova, Piani di Zona di Mantova, Asola, Guidizzolo, Suzzara, Ostiglia, e con ilsostegno dell´Asl di Mantova, il progetto Family Net si propone di costruire una rete di persone, relazioni e informazioni che rendano l´affido una realtà a cui sia più facile avvicinarsi, un impegno più semplice da affrontare, una risorsa sempre più importante per la nostra comunità. Far conoscere l´opportunità dell´affido familiare, creare nuove reti di famiglie aperte all´accoglienza, sensibilizzare la comunità ai problemi dei minori in stato di bisogno e prendersi cura delle famiglie che vivono l´esperienza dell´affido sono tra gli obiettivi principali del progetto. "Inoltre -ha proseguito Banzi- Family Net pone l´accento sul sostegno di cui le famiglie affidatarie hanno assoluto bisogno, soprattutto dal punto di vista economico. Sia che si parli di consanguinei, nonni per lo più, che si trovano ad accogliere i nipoti orfani o allontanati dai genitori, sia che la famiglia sia esterna alla cerchia parentale, la legge prevede che siano i comuni a farsi carico del supporto economico, proporzionalmente ai fondi destinati, che spesso non sono sufficienti. C´è quindi il bisogno di mettere in rete le famiglie, creando gruppi di auto-mutuo soccorso". Nella realtà mantovana esistono risorse che, se organizzate e supportate, possono rappresentare una ricchezza significativa per il sostegno alle famiglie e, in particolare, ai minori che vivono situazioni di difficoltà. L´affido familiare è un´opportunità che consente di garantire ad un minore una situazione di vita in famiglia adeguata e alla famiglia che lo accoglie di sperimentare un´esperienza di solidarietà e di crescita per sé e per l´intera comunità. Il progetto Family Net, come hanno spiegato i promotori, non vuole creare un nuovo servizio per l´affido, ma partire dalle sensibilità e dalle iniziative già esistenti, per avvicinare nuove persone a questa esperienza e sviluppare reti organizzate di famiglie. In rete, le famiglie acquistano più forza e consapevolezza, possono sentirsi supportate in ogni momento dell´accoglienza, sviluppare le competenze necessarie grazie ad una continua formazione e diventare collaboratori ed interlocutori attivi dei servizi sociali del territorio. Il progetto si propone di sostenere la rete esistente e già attiva sul tema dell´accoglienza e, in particolare, dell´affido familiare, di attivare nuove reti di famiglie disponibili all´accoglienza, di sensibilizzare e informare sui problemi dei minori che vivono situazioni di disagio e sull´opportunità dell´affido, che consente di accogliere nella propria casa e nella propria vita un bambino per un periodo limitato di tempo, di consolidare lo scambio di buone prassi e la creazione di strumenti, processi operativi e linguaggi condivisi tra istituzioni, servizi, associazioni e cooperative a sostegno delle famiglie che vivono questa esperienza, di organizzare percorsi formativi per le famiglie disponibili all´affido, garantendo continuità e competenza dei percorsi di accoglienza, sperimentare una forma di affido familiare per situazioni di emergenza (Pronto Affido), di promuovere una ricerca sugli affidi parentali per conoscerne le caratteristiche, evidenziarne le criticità e poter quindi strutturare percorsi di sostegno specifici. Il progetto Family Net, tra le altre cose, promuove diverse azioni sul territorio della provincia di Mantova: dagli interventi locali per sensibilizzare sull´accoglienza, valorizzando le esperienze e i soggetti già attivi (parrocchie, gruppi familiari, associazioni), al sostegno alla rete di famiglie esistente nel distretto di Mantova, dagli incontri informativi e di approfondimento con l´aiuto di testimonianze e di esperti, all´organizzazione di eventi culturali, spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche, incontri nelle scuole, fino alla promozione dell´affido familiare attraverso i media locali. Per maggiori informazioni: www@familynetmantova.It/  info@familynetmantova.It