Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Luglio 2010
PARLAMENTO EUROPEO, FRA GLI ARGOMENTI DELLA SESSIONE: SISTEMA UE DI CONTROLLO DELLE ORGANIZZAZIONI FINANZIARIE, LIMITARE I BONUS DEI MANAGER BANCARI, ACCORDO SWIFT SULLO SCAMBIO DEI DATI BANCARI CON GLI STATI UNITI.  
 
 Strasburgo, 5 luglio 2010 - Bollettino della sessione del 5-8 luglio Il Parlamento Europeo in prima linea nel limitare i bonus dei manager bancari. I deputati discuteranno e voteranno la prossima settimana il testo dell´accordo raggiunto fra i negoziatori del Parlamento e del Consiglio sui requisiti patrimoniali e i bonus manageriali. Durante tutta la discussione fra le due istituzioni, il relatore del Pe ha insistito per l´inclusione nel testo di un tetto ai bonus dei banchieri: é il primo caso che un tale limite é fissato per legge. È il momento di accelerare sulla supervisione finanziaria. Martedì, i deputati discuteranno il sistema Ue di controllo delle organizzazioni finanziarie e i poteri che le future autorità europee di supervisione dovrebbero avere. Il Parlamento dovrebbe votare sul pacchetto legislativo mercoledì. Lotta contro il finanziamento del terrorismo: verso un sistema europeo di trattamento dei dati . Quattro mesi fa il Parlamento europeo aveva respinto l´accordo Swift sullo scambio dei dati bancari con gli Stati Uniti. A Strasburgo, i deputati dovrebbero invece approvare la nuova versione dell´accordo, dopo aver negoziato col Consiglio e gli Usa alcune garanzie e aver ottenuto che l´Unione si doti presto di un sistema che permetta di evitare qualsiasi trasferimento di dati non selezionati. Diritti dei passeggeri: i deputati chiedono regole più severe per i viaggi in nave, autobus e pullman. Chi viaggia in nave otterrà presto nuovi diritti, analoghi a quelli fissati nella Carta europea dei diritti dei passeggeri aerei, come prevede un accordo con il Consiglio che dovrebbe essere confermato la prossima settimana a Strasburgo. La nuova legislazione copre il risarcimento per i ritardi e le cancellazioni, i pagamenti in caso d´incidenti e l´assistenza ai passeggeri disabili. No alla carne di animali clonati sulla nostra tavola. La carne e i latticini derivati da animali prodotti e dalla loro progenie potrebbero essere vietati se il Parlamento sosterrà gli emendamenti approvati dalla commissione per l´ambiente e la sanità pubblica nella sua seconda lettura. Standard più severi sulle emissioni industriali. Si prevede che i deputati approveranno regole più stringenti per le emissioni industriali, con limiti più severi per ossidi di azoto, anidride solforosa e polveri, sostanze particolarmente pericolose per la salute e per l´ambiente. I deputati sosterranno la candidatura dell´Islanda all´Ue. Martedì prossimo il Parlamento si esprimerà sulla recente decisione da parte dei leader dell´Ue di aprire i negoziati di adesione con l´Islanda. La prospettiva che l´Islanda diventi il 28° Stato membro dell´Ue è stata accolta favorevolmente dalla commissione per gli affari esteri, la quale ha anche sottolineato che la polemica sui rimborsi al governo britannico e olandese deve essere risolta "bilateralmente". I deputati votano sul futuro servizio diplomatico dell´Ue. L´accordo raggiunto dai negoziatori del Parlamento sull´organizzazione e il funzionamento del Servizio di azione esterna dell´Ue sarà sottoposto a votazione prima nella commissione affari esteri martedì e poi, giovedì, in plenaria. Sessioni plenarie: Escludere il legno illegale dal mercato Ue. I consumatori al momento hanno limitate garanzie che i mobili acquistati non siano prodotti con legno tagliato illegalmente, visto che esso rappresenta una quota di mercato Ue pari a circa il 20%. Da tempo richiesta dai deputati, la proposta di legge promette di vietare il legno illegale e di punire i commercianti senza scrupoli. Disastri petroliferi: rischi, responsabilità e prevenzione. Alla luce del recente disastro ambientale nel Golfo del Messico, gli eurodeputati discuteranno i rischi di esplorazione e estrazione di petrolio con i rappresentanti del Consiglio e della Commissione. Il dibattito è previsto per mercoledì sera. Conclusioni della presidenza spagnola e presentazione del semestre belga. La presidenza spagnola del Consiglio martedì presenterà le sue conclusioni ai membri del Parlamento europeo. Il Primo ministro Zapatero sarà presente a Strasburgo per discutere i risultati raggiunti durante il primo semestre del trio di presidenza Spagna-belgio- Ungheria. Kosovo e Albania: a quando l´adesione all´Ue? Riciclaggio dei rifiuti organici: raccolta differenziata deve essere obbligatoria. Un´agricoltura più verde e competitiva dopo il 2013. Pesca: protezione doganale "legittima" per compensare elevate importazioni di pesce. Accordo con il Mercosur: una minaccia per gli agricoltori europei?  
   
   
INIZIA LA PRESIDENZA BELGA DELL´UE: SEI MESI DI GIOCO DI SQUADRA  
 
 Bruxelles, 5 luglio 2010 - Non ha partecipato ai Mondiali, ma l´equipe belga si trova a dover affrontare da oggi un´altra sfida: la presidenza semestrale dell´Ue. Dopo le elezioni legislative di giugno, che hanno premiato i separatisti (Nv-a) al nord e i socialisti (Ps) al sud, il paese che ospita le istituzioni europee non ha ancora un nuovo governo. Potrà lo stesso servire all´Europa? L´abbiamo chiesto a quattro europarlamentari belgi, che sono piuttosto ottimisti. Una presidenza preparata da tempo "La mole di lavoro a monte è stata considerevole", spiega Marc Tarabella, socialista vallone. Il programma della presidenza è infatti programmato con largo anticipo. "La troika di Spagna, Belgio e Ungheria ha sviluppato un programma di un anno e mezzo", precisa Frieda Brepols, del partito fiammingo che ha vinto le elezioni al nord, l´N-va. Il programma infatti è coordinato con altre due presidenze (la "Troika") per un periodo di 18 mesi in totale. Il fatto che non c´è ancora il governo "conterà poco o niente", per l´ex premier centrista fiammingo Jean-luc Dehane (Cd&v, Ppe). "Nel caso in cui non ci sarà ancora un governo fra qualche mese, sarà il governo uscente a continuare i lavori, portando avanti il programma stabilito", precisa la Brepoels. Yves Leterme, il premier dimissionario, resterà infatti in carica fino alla nomina di un nuovo governo. Belgio, ovvero l´arte del compromesso - Non solo i quattro parlamentari interrogati ritengono che non ci sarà problema nella direzione della presidenza di turno, ma credono che il Belgio - con le sue tre regioni (Vallonia, Fiandre e Bruxelles capitale) e le sue tre comunità linguistiche (fiamminghi, francofoni e germanofoni) - saprà apportare un contributo positivo all´Europa, per la sua abitudine a negoziare e raggiungere compromessi fra interessi diversi. "Non a caso -dice Dehaene - le presidenze belghe si solito hanno successo". "Per noi le differenze sono ricchezze, il Belgio è sempre stato basato su un compromesso e non costruiamo nuove frontiere", dice Tarabella. Secondo l´ex-commissiario europeo e liberale francofono (Mr, Alde) Louis Michel, "il presidente del Consiglio europeo e i ministri incaricati degli Affari europei hanno una tradizione di compromesso, che può aiutare l´Europa ad avanzare". Solo Frieda Brepoels dà voce a qualche preoccupazione, ammettendo che "sul fronte interno, nel governo, l´atmosfera fra i partner potrebbe deteriorarsi". Una presidenza più leggera dopo il Trattato di Lisbona - "Con il presidente del Consiglio europeo e l´Alto Rappresentante per gli Affari esteri", spiega Dehaene, " il ruolo della presidenza è comunque molto più funzionale, meno politico". Oggi è il presidente del Consiglio "è molto più in vista" del paese che ha la presidenza, a cui spetta solo "un ruolo logistico e organizzativo" secondo Louis Michel. Per "affrontare la crisi economica, ci sono molte più aspettative sul Presidente del Consiglio", dice la Brepoels. Federalismo alla belga: verso un´Europa delle regioni - "La convinzione federalista del Belgio è un elemento che può consolidare l´integrazione europea", dice Michel La posizione di Frieda Brepoels, che fa parte del partito separatista N-va, è più netta: "è importante che gli Stati senza nazione, come le regioni belghe, che hanno competenze esclusive, siedano al tavolo europeo e parlino per sé, difendendo i propri interessi".  
   
   
GOVERNANCE ECONOMICA DELL´UNIONE EUROPEA: LA COMMISSIONE PROPONE UN SISTEMA RAFFORZATO DI VIGILANZA MACROECONOMICA, STRUTTURALE E DI BILANCIO  
 
 Bruxelles, 5 luglio 2010 - La Commissione europea ha adottato l’ 1 luglio una comunicazione che propone una serie di strumenti per rafforzare la governance economica dell´Unione europea e dell´area dell´euro. Punto centrale della comunicazione è l´attuazione di una vigilanza potenziata delle politiche fiscali, di quelle macroeconomiche e delle riforme strutturali. Tale sistema integrato di monitoraggio si esplicherebbe nel corso di un "semestre europeo" e sarebbe corredato di sanzioni volte a prevenire o correggere le derive atte a compromettere la stabilità finanziaria dell´Ue e dell´area dell´euro. Il patto di stabilità e di crescita sarà potenziato, con particolare attenzione all´evoluzione del disavanzo di bilancio e del debito pubblico (cfr. Memo/10/288). Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato:"Dobbiamo intensificare la governance economica in Europa. Sebbene l´Ue disponga di vari strumenti di coordinamento della politica economica, la crisi ha evidenziato che non vi è stato un pieno ricorso a tali strumenti e che il sistema attuale di governance presenta delle carenze. Oggi la Commissione propone misure ambiziose che permetterebbero di fare progressi concreti. Attraverso il "semestre europeo" assicuriamo la coerenza al sistema europeo di vigilanza. Attraverso un sistema di incentivi e di sanzioni ci stiamo dotando degli strumenti per intervenire laddove risulta necessario." Il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Olli Rehn, ha sottolineato"si avverte la necessità di una maggiore coerenza, lungimiranza e maggiore coordinamento nella preparazione dei bilanci nazionali e dei piani nazionali di riforme per garantire la stabilità finanziaria in Europa e ottenere una maggiore crescita, che porti nuova occupazione, in linea con gli obiettivi della strategia dell´Europa 2020. Abbiamo bisogno di un maggiore coordinamento a livello dell´Ue, ma anche di maggior rigore nell´applicazione delle norme che ci siamo date, con sanzioni dissuasive per prevenire le derive e riconquistare la fiducia". Le proposte poggiano su tre principali assi di riforma. In primo luogo, si propone una sincronizzazione della vigilanza dell´Unione europea con le procedure nazionali di bilancio in un unico quadro, il "semestre europeo". Gli Stati membri devono presentare simultaneamente i rispettivi programmi di stabilità e convergenza, nonché i programmi nazionali di riforma per garantire che si possa operare un coordinamento europeo tempestivo. Nel secondo semestre dell´anno gli orientamenti tratti da detto esercizio di valutazione tra pari dovrebbero ispirare la redazione particolareggiata dei bilanci nazionali per l´anno successivo. Il patto di stabilità e di crescita dovrebbe essere rafforzato sia in fase preventiva che correttiva. La Commissione propone di esigere che siano realizzati progressi più rapidi verso un bilancio in pareggio, che garantirebbe un margine di sicurezza rispetto al disavanzo del 3% per i paesi con debito elevato o che si trovano in situazione di rischio significativo in termini di evoluzione del debito. Il criterio del debito dovrebbe essere applicato in modo efficace sulla base di un riferimento numerico chiaro e semplice per stabilire un ritmo soddisfacente di riduzione. In secondo luogo, oltre alla vigilanza di bilancio, la Commissione propone di affrontare gli squilibri macroeconomici tra gli Stati membri, che indeboliscono la coesione dell´Ue, e in particolare dell´area dell´euro. Un rilevamento tempestivo dei rischi grazie a indicatori più sofisticati nell´ambito di un quadro europeo più vincolante consentirebbe di correggere disavanzi in crescita. In terzo luogo, il monitoraggio a livello dell´Ue delle riforme strutturali negli Stati membri dovrebbero garantire che i risultati di tali riforme progrediscano in modo coerente rispetto agli obiettivi generali della strategia 2020 per una crescita più sostenibile, più rispettosa dell´ambiente, fondata sulla conoscenza e creatrice di occupazione, quale adottata dal Consiglio europeo nel giugno 2010. La Commissione invita il Consiglio Ecofin del 13 luglio pv a confermare l´avvio del ciclo di monitoraggio nell´ambito del "semestre europeo" a partire dal gennaio 2011 e ad approvare il Codice di condotta rivisto per il patto di stabilità e crescita. La Commissione presenterà nei mesi di settembre e ottobre le proposte formali illustrate nella citata comunicazione.  
   
   
AGENDA EUROPEA DEL DIGITALE: IL PIANO D´AZIONE EUROPEO PER LA CRESCITA E IL BENESSERE  
 
Bruxelles, 5 luglio 2010 - La Rappresentanza in Italia della Commissione europea e la Direzione Generale Società dell´Informazione e Media organizzano l´incontro "Agenda europea del digitale: il piano d´azione europeo per la crescita e il benessere ", che si tiene lunedì 5 luglio, dalle 10.30 alle 17.30, presso lo Spazio Europa, via Iv Novembre 149, Roma. Il convegno sarà l´occasione per divulgare ed analizzare i principali elementi dell´Agenda Europea del Digitale e per gettare le basi per una collaborazione proficua fra tutti gli attori del settore. La Commissione europea ha recentemente lanciato l´Agenda Europea del Digitale, che rappresenta la strategia per accelerare la diffusione delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Ict) e sfruttare i vantaggi di un mercato unico del digitale per famiglie e imprese entro il 2020. La strategia prevede sette grandi linee d´azione: realizzare il mercato unico del digitale favorendo l´accesso a servizi e contenuti online; migliorare l´interoperabilità dell´Ict attraverso la promozione di standard; rafforzare la sicurezza, confidenza, e privacy dei cittadini Europei nell´utilizzazione dell´Ict; assicurare la diffusione capillare e l´accesso dei cittadini a Internet ad altissima velocità; aumentare gli stanziamenti su ricerca e innovazione nel settore Ict; promuovere la conoscenza dell´Ict per favorirne l´uso da parte di tutti i cittadini; accelerare l´adozione di soluzioni intelligenti basate sull´Ict per affrontare le grandi sfide del futuro come la riduzione dei consumi energetici, l´anzianità della popolazione, il miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti e dei disabili, ecc. Riguardo a tali obiettivi, la Commissione europea sta organizzando incontri di consultazione in tutti gli Stati membri, per dialogare ed ascoltare i referenti dei governi nazionali, le imprese, le università, i centri di ricerca le organizzazioni del territorio. In Italia la delegazione della Dg Informazione e società dell´Informazione e Media sarà guidata da Mario Campolargo, Direttore "Tecnologie Emergenti e Infrastrutture". L´incontro si svilupperà in tre sessioni riguardanti le aree chiave dell´Agenda Europea del Digitale, durante le quali interverranno esperti del mondo istituzionale, accademico e della ricerca. Tra i relatori saranno presenti i referenti della Direzione Generale Società dell´Informazione e Media della Commissione europea, Ministero per la Pubblica amministrazione e l´innovazione, Ministero Sviluppo economico, Agcom, Confindustria, Banca d´Italia e Cnr.  
   
   
POLVERINI INCONTRA COMMISSARIO EUROPEO POLITICHE REGIONALI HAHN  
 
Roma, 5 luglio 2010 - Si è svolto l’ 1 luglio presso la sede della Giunta regionale un incontro fra il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e il commissario europeo per le politiche regionali, Johannes Hahn. Al centro della riunione le modalità di utilizzo da parte della Regione dei fondi Ue. Polverini ha illustrato le nuove strategie regionali per impiegare al meglio i finanziamenti europei nell’interesse del territorio e dei cittadini, a partire dall´istituzione di una cabina di regia, in capo alla presidenza, al fine di garantire un coordinamento della programmazione e una maggiore efficacia degli interventi. “La nostra Regione – ha sottolineato Polverini – sta ponendo le basi per un’inversione di tendenza rispetto al passato, considerato che non è stata finora fra quelle più virtuose nell’usufruire delle risorse comunitarie, ponendosi al di sotto della media italiana. Il Lazio si inserisce adesso nell’ottica di recepire le direttive di Europa 2020, con l’obiettivo di promuovere politiche di inclusione sociale per raggiungere un significativo aumento dell’occupazione e un sostanziale miglioramento dei servizi”. Al termine dell’incontro il commissario Hahn ha apprezzato le linee di novità espresse dal presidente Polverini, sottolineando l’importanza di cogliere le opportunità che un buon utilizzo dei fondi europei può assicurare per la crescita e lo sviluppo.  
   
   
ALBANIA PROSEGUE SU STRADA PRIVATIZZAZIONI  
 
Trieste, 5 luglio 2010 - L´albania prosegue in maniera spedita sul terreno delle privatizzazioni: il Ministro dell’Economia Dritan Prifti in una recente intervista ha ribadito che ad eccezione di ospedali e scuole pubbliche e delle centrali idroelettriche sul fiume Drin, tutti gli altri asset di Stato sono potenzialmente privatizzabili. Nonostante sia un fermo sostenitore delle privatizzazione, Prifti assume un atteggiamento più cauto rispetto ai tempi, a differenza del Premier Berisha, il quale ha affermato di puntare a completare il processo di privatizzazione entro il 2010; il Ministro dell’Economia ha fissato invece il termine al 2011, affermando che anche il raggiungimento di questo obbiettivo richiederà una notevole mole di lavoro. Al momento, è stato stilato un elenco di 300 asset da vendere: tra questi, ad attrarre l´interesse degli investitori sono soprattutto le società connesse al settore del petrolio, come Albpetrol o la raffineria Armo. Del pacchetto fanno parte le partecipazioni nella compagnia assicurativa Insig, alcuni impianti industriali, centrali elettriche chiuse ed ex complessi militari.  
   
   
SI E´ INSEDIATO IN LOMBARDIA IL "TAVOLO INTERVENTI SOCIALI":PIANI PROVINCIALI PER AFFRONTARE MEGLIO LA CRISI  
 
Milano, 5 luglio 2010 - Collegare lo sviluppo economico con l´occupazione e individuare come affrontare, in modo positivo, le situazioni di crisi aziendale in Lombardia è l´obiettivo del "Tavolo interventi sociali", che si è insediato il 30 giugno in Regione, presieduto dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni. Avviato dal presidente Formigoni nella scorsa legislatura per individuare le misure con cui fronteggiare una crisi che si stava già prospettando difficile, il "Tavolo" è costituito anche dal vicepresidente della Regione e assessore all´Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione Andrea Gibelli, dall´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, dall´assesore alla Casa Domenico Zambetti e dai rappresentanti delle forze sindacali e imprenditoriali lombarde. "Di fronte all´emergenza occupazione - ha affermato l´assessore Rossoni - dobbiamo mettere in campo tutte le energie a disposizione. I dati statistici ci dicono che ci sono dei timidi segnali di ripresa rispetto alla crisi che la Lombardia ha sofferto nello scorso anno". Nel corso dell´incontro sono stati presentati i dati dell´Osservatorio del mercato del Lavoro sulla situazione occupazionale, dalla quale risulta che si è registrata, tra il 2008 e il 2009, un aumento del tasso di disoccupazione (dal 3,7% al 5,4%) ma anche un aumento, rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso, del 37% del lavoro interinale, quello che prima e più di altri tipi di lavoro ha, l´anno scorso, anticipato e sofferto la crisi. "Per cogliere ogni possibilità che ci si apre - ha proseguito l´assessore - è necessario fare un salto di qualità: valorizzare le istanze del territorio, il rapporto con le Province e gli enti locali. Bisogna favorire veri e propri patti territoriali a livello provinciale dove tutti i soggetti (sociali, sindacali, imprenditoriali e istituzionali) concorrano ad elaborare i Piani provinciali anticrisi, come del resto indicato nella legge regionale 22/06, nei quali indicare le politiche attive e passive più adatte a mantenere nel loro territorio le aziende e ad inserire e reinserire i lavoratori nel mondo del lavoro". I partecipanti al Tavolo, che si sono detti favorevoli alla prosecuzione dei lavori dello stesso Tavolo, hanno espresso la loro condivisione al metodo e alle proposte indicate e alla prospettiva che sia la Regione ad averne la governance.  
   
   
PMI. IN PREPARAZIONE LO SMALL BUSINESS ACT LOMBARDO NUOVE STRATEGIE PER FAR CORRERE INSIEME PICCOLI E GRANDI INSEDIATO IL TAVOLO PERMANENTE CON INDUSTRIALI E ARTIGIANI  
 
Milano, 5 luglio 2010 - E´ partito l’ 1 luglio il lavoro congiunto Regione-imprenditori per arrivare alla definizione dello "Small Business Act lombardo". Il via è stato dato dal vicepresidente e assessore all´Industria, Andrea Gibelli, che ha riunito le associazioni degli industriali e artigiani della Lombardia. "E´ stato il primo incontro - ha spiegato Gibelli - che ha inaugurato il metodo dell´ascolto e del confronto, che vogliamo caratterizzi le nostre politiche. Abbiamo messo al centro del nostro lavoro, insieme al direttore generale Francesco Baroni, l´esame del Prs, il Programma regionale di sviluppo di questa legislatura, focalizzandoci ovviamente sulle aree e sugli aspetti che più direttamente riguardano l´impresa e la competitività". "I temi che stanno a cuore alle nostre 800mila imprese - ha detto ancora Gibelli - coincidono con gli obiettivi che ci siamo dati come prioritari: la sburocratizzazione, la semplificazione, la facilitazione nell´accesso al credito, una legislazione insomma all´altezza delle esigenze del mondo produttivo e particolarmente attenta alle piccole imprese". Appunto, Small Business Act, come una Magna Charta, o una corsia preferenziale "per far camminare insieme speditamente - ha sottolineato il vicepresidente - grandi, piccoli e piccolissimi". "Non ci sfugge - ha concluso Gibelli - che il sistema produttivo lombardo conta un´impresa ogni dodici abitanti. Ci siamo messi decisamente al lavoro per mettere il nostro sistema produttivo nelle condizioni di rispondere al meglio alle esigenze di competitività, semplificazione, internazionalizzazione dei nostri imprenditori, per favorire la nascita e la creazione di reti di imprese".  
   
   
EXPO, FORMIGONI: NESSUNA PROPOSTA UNITARIA SU COMODATO  
 
Milano, 5 luglio 2010 - "Non c´è e non ci sarà alcuna proposta comune di Regione, Provincia e Comune ai proprietari delle aree a riguardo del comodato d´uso dei terreni. Chi lo pensasse, forse, confonde i propri desideri con la realtà". E´ quanto dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in riferimento alla questione delle aree per l´Expo.  
   
   
LOMBARDIA: DRIADE, 23 MILIONI PER PMI E ARTIGIANI COFINANZIA AL 50% PEROGETTI DI INNOVAZIONE E MESSA IN RETE  
 
Milano, 5 luglio 2010 - Parte il programma Driade 2010, fatto per cofinanziare al 50% progetti di investimento in innovazione presentati da aggregazioni di imprese. "Driade - ricorda il vice presidente e assessore della Regione Lombardia a Industria e Artigianato, Andrea Gibelli - ha l´obiettivo di promuovere nuove prassi di supporto alla nascita e al consolidamento di sistemi produttivi locali, favorendo la generazione di esperienze pilota, valorizzando l´aggregazione e la collaborazione a rete delle Pmi e supportando l´emergere di nuove filiere". "Complessivamente - prosegue Gibelli - il programma mobilita risorse per oltre 23 milioni di euro, 14 milioni di euro di cofinanziamento pubblico grazie agli accordi tra Regione Lombardia e il Ministero dello Sviluppo Economico e 9 milioni a carico dei privati". Il programma si sviluppa nei tre assi di intervento: "Azioni sperimentali a supporto di sistemi produttivi, cluster e filiere d´impresa", che occupa l´80% del budget totale di programma, a sua volta suddiviso nelle due linee d´azione Dafne (per aggregazioni di micro, piccole e medie imprese in ambiti non necessariamente meta distrettuali) e Artemide (per aggregazioni di micro imprese artigiane e non, in ambiti meta distrettuali). Gli altri due assi sono "Azioni di sistema" e "Assistenza tecnica". "La prima fase del programma - sottolinea il vicepresidente della Regione - ha consentito il riconoscimento sperimentale di 7 nuovi ed emergenti sistemi produttivi attraverso Dafne e 12 reti di micro imprese, artigiane e non solo, grazie ad Artemide". "Gli interventi finanziati - spiega Gibelli - riguardano gli ambiti della ricerca e dello sviluppo tecnologico, la promozione e diffusione delle Ict (Information and comunication tecnologies), le forme di collaborazione fra distretti, anche al fine di favorire una penetrazione nei mercati internazionali, il miglioramento ambientale delle aree produttive, il risparmio energetico e l´utilizzo di energia pulita e lo sviluppo di servizi logistici di sostegno all´intero sistema distrettuale". Artemide ha stanziato 5,12 milioni di euro per progetti di investimento in innovazione e ha co-finanziato 8 progetti presentati da raggruppamenti di minimo 10 micro-imprese e imprese artigiane aderenti alle reti di eccellenza pre-selezionate, per un totale di contributi concessi pari a oltre 2,9 milioni di euro a fronte di un investimento complessivo pari a circa 5,9 milioni di euro. Le aziende coinvolte vengono dagli ambiti: manifatturiero avanzato, produzione di prodotti da taglio, arredo, domotica, gomma - plastica, produzione e lavorazione di metalli, alimentare, legno - arredo domotica, metalli preziosi, meccano - calzaturiero, bellezza - benessere - acconciature, nuove tecnologie per l´ambiente. Dafne - L´azione Dafne, con lo stanziamento di 7,6 milioni di euro, ha consentito il co-finanziamento di 25 progetti di investimento in innovazione presentati da aggregazioni di minimo 5 imprese aderenti in maggioranza ai 7 sistemi produttivi pre-selezionati, per un totale di contributi concessi pari a oltre 8,8 milioni di euro a fronte di un investimento complessivo pari a poco meno di 19,5 milioni di euro. Le imprese rientrano nei settori:termo elettromeccanica, nautica, aerospaziale, legno-arredo, edilizia sostenibile, automotive, cosmesi. "Per sostenere questo programma innovativo - ha concluso Gibelli - abbiamo deciso un incremento delle risorse a favore del bando Dafne per soddisfare i progetti approvati in graduatoria, attraverso l´utilizzo delle risorse residue derivanti da Artemide, rispondendo in modo dinamico alle proposte del territorio e sostenendone i progetti sul fronte della competitività".  
   
   
BILANCIO GIUNTA SARDEGNA, VIA LIBERA A MANOVRA CORRETTIVA, RIDUZIONE 380 MILIONI E CANCELLAZIONE 4 AGENZIE  
 
 Cagliari, 5 Luglio 2010 - Riduzioni di spesa di circa 380 milioni, eliminazione di una parte dei residui passivi, cancellazione di quattro agenzie (Agenzia delle Entrate, Conservatoria delle Coste, Sardegna Promozione e Osservatorio Economico). Tutto ciò mantenendo le scelte strategiche poste alla base dell’azione di governo per lo sviluppo, le infrastrutture, il contrasto alla povertà, le politiche per il lavoro. Queste la principali caratteristiche della Manovra correttiva approvata l’ 1 luglio dalla Giunta regionale, che ha dato mandato all´assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, di presentare in Commissione appositi emendamenti. "La manovra - ha spiegato il presidente Cappellacci - introduce azioni strutturali finalizzate a una maggiore razionalizzazione della spesa, privilegiando lo sviluppo e il mantenimento delle azioni di governo volte a contrastare l’emergenza economico-sociale. Quella che si apre è una stagione di grande responsabilità: con la proposta che presentiamo al Consiglio vogliamo testimoniare dell´attenzione non solo per le fasce più deboli ma anche per tutte le azioni richieste da una visione strategica dello sviluppo; la responsabilità e´ quella che deve assumere l´intera classe dirigente sarda per affrontare questa stagione difficile con comportamenti coerenti e il massimo di condivisione generale". "Il bilancio di previsione per il 2010 – ha spiegato l’assessore La Spisa - è stato elaborato nel 2009 sulla base di previsioni di entrate derivanti dalle quote di compartecipazione al gettito fiscale che oggi devono tener conto della crisi economica: il calo del Pil produce la diminuzione delle riscossioni di imposte e conseguentemente delle spettanze della Regione. La manovra approvata oggi dalla Giunta si rende necessaria nel 2010 proprio perchè la nostra è una regione a statuto speciale ched ha entrate originarie e non derivate, come le altre Regioni. A fronte delle riduzioni di entrate occorre puntare al contenimento della spesa dell’anno in corso e quella per il 2011 verrà raggiunta attraverso cancellazioni di alcune spese di minore importanza o col differimento delle stesse a esercizi successivi". Manovra, Cappellacci: "confronto con sindacati opportuno e utile" - "Riteniamo che il confronto con i sindacati non solo sia opportuno, ma utile a portare avanti gli obiettivi strategici indicati anche nel patto per lo sviluppo siglato il 4 giugno”. Così il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha raccolto la richiesta di un immediato confronto sulla manovra di assestamento di bilancio, avanzata dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. L’incontro è stato già convocato per l’inizio della settimana prossima. “La crisi e la conseguente diminuzione delle entrate - ha aggiunto il Presidente - impongono una politica di rigore, che la Giunta intende attuare con riduzioni di spesa di circa 380 milioni di euro, con l’eliminazione di una parte dei residui passivi e la cancellazione di quattro Agenzie. Nessun passo indietro - ha specificato Cappellacci - sarà compiuto rispetto alla politica per lo sviluppo, le infrastrutture, il contrasto alla povertà e il lavoro. Semmai, poiché per uscire dalla crisi, oltre alla responsabilità, sono necessarie scelte coraggiose, idonee a produrre effetti nel lungo periodo, le rilanciamo con determinazione".  
   
   
INCONTRO REGIONI - SCHIFANI. LA SPISA: "GRANDI SFORZI DELLE REGIONI SPECIALI PER RAZIONALIZZARE LA SPESA"  
 
Cagliari, 5 Luglio 2010 - Il 2 luglio l’Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni ha incontrato il presidente del Senato, Renato Schifani. In rappresentanza della Sardegna era presente l’assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa, che ha illustrato al presidente Schifani la linea unitaria che le regioni stanno perseguendo nel chiedere una modifica nella ripartizione dei sacrifici di fronte alla crisi. "Le Regioni a statuto speciale stanno facendo grandi sforzi per razionalizzare la propria spesa – ha sottolineato l’assessore La Spisa – auspichiamo che questo impegno non venga vanificato da una manovra dello Stato che sta gravando prevalentemente sul sistema delle regioni e dei comuni. Il rischio è quello di dividere il fronte delle regioni magari a scapito di quelle speciali. Pericolo che abbiamo chiesto che venga scongiurato in sede di dibattito parlamentare".  
   
   
GIUNTA FVG: DEFINITE NUOVE DIREZIONI E DELEGHE ASSESSORI  
 
Trieste, 5 luglio 2010 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha deciso l’ 1 luglio, in una seduta straordinaria che si è svolta nella sede del Consiglio, di ridefinire la struttura organizzativa dell´Amministrazione regionale, riducendo le direzioni centrali da 12 a 10. A questa riorganizzazione corrisponderà una diversa distribuzione delle deleghe fra gli assessori, che entreranno in vigore non appena saranno completati i tempi tecnici della riforma della macchina amministrativa regionale, come ha precisato al termine il presidente Renzo Tondo. Queste le nuove direzioni con, fra parentesi, il nome dell´assessore che assumerà le relative deleghe: Direzione centrale Programmazione, Risorse economiche e finanziarie, Patrimonio e Servizi generali (Sandra Savino); Direzione centrale Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle riforme (Andrea Garlatti); Direzione centrale Risorse agricole, naturali e forestali (Claudio Violino); Direzione centrale Salute e Integrazione sociosanitaria (Vladimir Kosic); Direzione centrale Politiche per la famiglia, Istruzione, Università, Ricerca e Cooperazione (Roberto Molinaro); Direzione centrale Lavoro, Formazione, Commercio e Pari opportunità (Angela Brandi); Direzione centrale Cultura, Politiche giovanili, Attività ricreative e sportive, Relazioni internazionali e comunitarie (Elio De Anna); Direzione centrale Ambiente, Energia e Politiche per la Montagna (vicepresidente Luca Ciriani); Direzione centrale Attività produttive -industria, artigianato e turismo- (Federica Seganti); Direzione centrale Pianificazione territoriale, Mobilità, Infrastrutture di trasporto e Lavori pubblici (Riccardo Riccardi). ´´Una decisione che conferma il percorso di riforma strutturale dell´Amministrazione avviato sin dall´inizio della legislatura, con l´obiettivo di ridurre le spese e dare maggiore funzionalità alla macchina regionale´´. Così il presidente della Regione Renzo Tondo, affiancato dall´assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti, ha illustrato in una conferenza stampa la ristrutturazione decisa l’ 1 luglio dalla Giunta con la quale si prevede ´´un compattamento e un riallineamento´´ delle direzioni centrali, che saranno portate da 12 a 10. Il presidente ha parlato di una ´´riorganizzazione di sistema´´, che consentirà di dare maggiore omogeneità all´azione dell´Amministrazione regionale. Alla riduzione delle direzioni centrali seguirà anche una riduzione dei servizi, con un risparmio certo, anche se non ancora quantificabile in modo preciso, poiché comporterà una diminuzione delle posizioni dirigenziali. Con la decisione , viene dunque affrontata in modo strutturale - secondo il presidente - la ´´quarta emergenza´´ della legislatura, quella relativa alla riforma dell´Amministrazione, dopo le misure anticrisi, l´avvio della stagione delle infrastrutture e la riduzione del debito pubblico. Tondo ha voluto anche trasmettere un ´´messaggio tranquillizzante´´ a tutti i dipendenti regionali, sottolineando come la riforma permetterà di incrementare l´efficienza e di aumentare la possibilità di lavorare in sinergia tra i diversi uffici regionali. Alla riorganizzazione della struttura amministrativa seguirà una nuova distribuzione delle deleghe fra gli assessori, che saranno ufficializzate con un decreto del presidente della Regione. ´´Sono state prima pensate le ´scatole´, poi i nomi a cui associarle´´, ha ribadito Tondo. Nel corso della conferenza stampa sono stati forniti alcuni approfondimenti sulla logica che ha guidato il ´´riallineamento´´ delle direzioni centrali. Dopo l´avvio del comparto unico del pubblico impiego in Friuli Venezia Giulia si è ritenuto opportuno, per esempio, unire Funzione pubblica e Autonomie locali. Alla direzione centrale Salute saranno poi tolte le competenze su quelle Politiche sociali considerate a più basso impatto sanitario, per accorparle a quelle per la Famiglia. Inoltre, la decisione di far confluire in un´unica direzione le materie riguardanti Pianificazione, Infrastrutture e Lavori pubblici si spiega con l´obiettivo di costituire un unico ´´ufficio tecnico´´ regionale a cui assegnare tutte le competenze che riguardano il territorio. Alla direzione Risorse agricole farà anche capo, è stato precisato, l´attività di promozione dei prodotti agro-alimentari. Di importanza strategica per il futuro del Friuli Venezia Giulia, secondo Tondo, sono i temi - fra loro strettamente collegati - dell´Ambiente e dell´Energia, delega che sarà affidata al vicepresidente Luca Ciriani, che assumerà anche la competenza sulla Protezione civile e avrà il compito di seguire in modo permanente i rapporti con la Conferenza Stato-regioni.  
   
   
STATO-REGIONI: FVG, CHIESTO INCONTRO CON BERLUSCONI  
 
 Trieste, 5 luglio 2010 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Luca Ciriani ha partecipato l’ 1 luglio a Roma all´incontro della Conferenza Stato-regioni su mandato del presidente Renzo Tondo. Rappresentare la Regione Friuli Venezia Giulia alla Conferenza, infatti, è una delle nuove deleghe assegnate al vicepresidente, divenuta immediatamente operativa. Nell´incontro, ha fatto sapere il vicepresidente Ciriani, i rappresentanti delle Regioni italiane hanno sottoscritto all´unanimità un documento che chiede un incontro urgente con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: "pur condividendo la preoccupazione per la situazione finanziaria, e riconoscendo la necessità di riconsiderare i trasferimenti dallo Stato alle Regioni - ha spiegato Ciriani - i rappresentanti delle Regioni intendono esprimere direttamente al capo del Governo la difficoltà a condividere una manovra che di fatto fa pesare sulle spalle delle Amministrazioni regionale la parte più consistente dei tagli". "Le Regioni comprendono bene le difficoltà che il Governo deve affrontare in questo frangente e vogliono assumersi la loro parte di responsabilità, ma chiederemo al presidente Berlusconi ed al ministro Tremonti di perseguire ogni possibile via per trovare un accordo che distribuisca i tagli in maniera più equa".  
   
   
MANOVRA, POLVERINI A ELETTI LAZIO: "SERVE SFORZO COMUNE NELL´INTERESSE DEI CITTADINI"  
 
Roma, 5 luglio 2010 - “In momenti difficili come questi è necessario uno sforzo comune che non guardi agli schieramenti, ma agli interessi del territorio e dei cittadini”. Lo ha detto, l’ 1 luglio il presidente della Regione Lazio,renata Polverini,che ha voluto incontrare,insieme al sindaco Gianni Alemanno, i parlamentari eletti nel Lazio e i presidenti della province per discutere della manovra economica del Governo. "Oggi abbiamo chiesto e ottenuto con grande senso di responsabilità – ha spiegato Polverini - il coinvolgimento di tutti i parlamentari eletti nel Lazio, sia della maggioranza sia dell´opposizione, che sosterranno le motivazioni della Regione e della Capitale”. Nel merito, il Presidente ha sottolineato come ci sia “bisogno di più tempo per quello che riguarda il piano di rientro sanitario e, soprattutto, c’è bisogno di rivedere i tempi e i parametri del patto di stabilità, perché questa combinazione mette in ginocchio la nostra regione e non ce lo possiamo permettere”.  
   
   
FONDI COMUNITARI, VENDOLA REPLICA A TREMONTI  
 
 Bari, 5 luglio 2010 - “Vorrei chiedere al Ministro Tremonti di usare più prudenza nelle sue diuturne dichiarazioni contro il Mezzogiorno, soprattutto in tema di fondi europei. Vorrei evitare di ricordargli quali siano i dati ancora più “scandalosi” (metto tra virgolette, perché la citazione è fedele) che vengono fuori dalla gestione dei fondi comunitari gestiti dai Ministeri”. Commenta così, il 2 luglio, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola l’attacco da parte del Ministro Giulio Tremonti ai Governatori del Sud, in occasione dell’assemblea nazionale di Coldiretti. “Basta scorrere - prosegue Vendola – le Tabelle del Rapporto Strategico 2009 redatto dal Dipartimento Politiche di Sviluppo del Ministero degli Affari Regionali per verificare che sul totale dei Fondi comunitari gestiti dai Ministeri (Pon), che ammonta a circa 11 miliardi di euro, i Ministeri interessati (Sviluppo Economico, Ricerca, Ambiente, Interni, Infrastrutture) hanno speso poco più di 732 milioni di euro, pari al 6,7 % della dotazione disponibile”. “È evidente – prosegue Vendola – che la “cialtroneria” delle Regioni del Mezzogiorno ha prodotto comunque performance migliori, in termini di capacità di spesa, rispetto ai responsabili delle misure gestite direttamente dai Ministeri”. “Non credo – continua Vendola – che un Ministro così scrupoloso e attento come Tremonti possa aver incautamente ignorato questi dati incontrovertibili. Se l’intento è quello di avvelenare i rapporti tra Governo centrale e Regioni, voglio tranquillizzare il Ministro che da parte nostra continueremo a ricercare un dialogo proficuo nel merito delle questioni, incoraggiando un confronto realmente ispirato al principio costituzionale di leale collaborazione tra Stato e Regioni”.  
   
   
DENTAMARO A FITTO E AZZOLLINI:BATTETE UN COLPO PER LA PUGLIA ED IL SUD  
 
Bari, 5 luglio 2010 - “Spiace che proprio da esponenti pugliesi provengano gli atteggiamenti di più netta chiusura alla modifica di una manovra recessiva, iniqua e penalizzante per i cittadini soprattutto del Mezzogiorno”, commenta Marida Dentamaro,assessore al federalismo, all’uscita della Conferenza delle Regioni che ha ribadito il no all’emendamento Azzollini e la richiesta di incontro al Presidente del Consiglio. “Il senatore-sindaco - dice l’assessore - propone un emendamento che, lungi dal ridistribuire più equamente i tagli, vorrebbe innescare tra le Regioni una micidiale guerra tra poveri, nella quale il Sud non potrebbe che soccombere ma anche gli altri finirebbero soltanto per leccarsi le ferite. “Il ministro Fitto, poi- continua l’assessore- si rende protagonista di un vero paradosso istituzionale: da responsabile degli Affari regionali, infatti, nega il confronto alle Regioni, tradendo il suo stesso ruolo e costringendo i governatori a “scavalcarlo” per rivolgersi direttamente al Presidente del Consiglio. “I paradossi non finiscono qui- rincara la Dentamaro- l’incrocio diabolico tra la manovra e la relazione sul federalismo fiscale presentata oggi al Consiglio dei Ministri, superficiale nella impostazione ed inesatta -per non dire mistificante- nei dati, smaschera le vere intenzioni del Governo. “ Da un lato si conferma che l’entità dei tagli alle Regioni corrisponde esattamente al fondo unico regionale (€=4.894.895.4568), alle risorse cioè destinate ai servizi ai cittadini e allo sviluppo dei territori;d’altro lato, è facile prevedere che dagli insulti al sistema delle autonomie territoriali nel suo complesso si passerà presto ai distinguo tra buoni e cattivi, con l’unico scopo di dividere definitivamente il Paese, abbandonando il Mezzogiorno. “Mi auguro fortemente –conclude la responsabile regionale per il sud e il federalismo- che si possa riaprire il dialogo con il ministro Fitto e con il relatore della manovra, nell’interesse della Puglia e del Mezzogiorno, ma anche dell’unità del Paese e del rispetto della Costituzione.”  
   
   
FEDERALISMO. ZAIA: PICCOLA GRANDE RIVOLUZIONE PER IL PAESE INTERO  
 
 Venezia, 5 luglio 2010 - “Voglio fare i miei complimenti ai ministri Bossi, Calderoli, Tremonti e Fitto per il documento sul federalismo fiscale approvato ieri in sede di Consiglio dei Ministri. Si tratta di una pietra miliare che apre a una nuova stagione della politica e delle istituzioni”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, a margine della Conferenza delle Regioni in corso a Roma, a proposito del documento sul federalismo fiscale approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. “Se pure sarà possibile qualche aggiustamento tecnico in sede di discussione – ha aggiunto Zaia – è, obiettivamente, una piccola grande rivoluzione in questo Paese: misure come la tassa unica comunale o la cedolare secca sugli affitti possono essere la chiave di volta anche per gli Enti locali, che pure vivono un momento di difficile confronto con il Governo. E possono contribuire a rinsaldare quel principio di responsabilità che deve diventare un imperativo categorico per tutti i territori e tutti i livelli istituzionali”.  
   
   
MANOVRA, ASSESSORE BILANCIO LIGURIA ROSSETTI: “NESSUNA CONDIVISIONE DALLE REGIONI SUL DOCUMENTO DI TREMONTI. SERVE DISPONIBILITÀ DI TUTTI AD ASCOLTARSI RECIPROCAMENTE”  
 
Genova, 5 luglio 2010 - "Non c´è nessuna condivisione da parte delle Regioni sul documento di Tremonti sulla finanza locale che rappresenta un attacco al federalismo, a questo punto è necessario un incontro con il premier sul merito e la qualità dei tagli". Lo ha detto l’ 1 luglio l´assessore al Bilancio della Regione Liguria, Pippo Rossetti in rappresentanza della Giunta regionale al termine della riunione della Conferenza delle Regioni sulla manovra finanziaria 2011-2013. "Nel documento di Tremonti – ha detto Rossetti – c´è un passaggio sconcertante sui Comuni come punto di partenza del federalismo, contraddicendo così l´impostazione della legge 42 sull’autonomia fiscale che avverrebbe in tempi diversi per Enti locali e Regioni, buttando così a mare anni di lavoro tra Regioni e Governo". "A questo punto – conclude Rossetti – serve la disponibilità di tutti ad ascoltarsi reciprocamente perché è difficile realizzare il federalismo con autonomie locali contrarie in modo così netto alla manovra".  
   
   
MOLISE: AUMENTO TASSE, OPPOSIZIONE ISTITUZIONALE, IORIO: "ENTRO LA FINE DEL 2010, IL DEFICIT SANITARIO SARÀ ABBATTUTO ANCHE SENZA L´UTILIZZO DEL FONDI FAS"  
 
 Campobasso, 5 luglio 2010 - "Contesteremo in tutte le sedi opportune il comportamento del Dipartimento delle Finanze circa l´aumento delle tasse, una decisione, tra l´altro, assunta nell´ambito di una procedura in palese violazione del Patto della Salute. Questo aumento, quindi, è da ritenersi ingiusto sia perché non meritato, ma soprattutto perché dannoso ed inutile per le risorse che ne proverrebbero, visto il numero basso di abitanti e di partite Iva del Molise". Non ha avuto peli sulla lingua il Presidente della Regione Molise Iorio riguardo alle notizie che sono circolate in questi giorni circa l´aumento per i molisani di Irpef ed Irap. Nel pomeriggio del 2 luglio, la conferenza stampa, alla quale, oltre al Presidente, hanno preso parte l´Assessore alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano, l´Assessore alle Politiche per la salute, Nicola Passarelli, e il Direttore generale della sanità, Roberto Fagnano. Iorio, con riscontri oggettivi, ha smontato la valutazione tecnica del Ministero fatta su dati incompleti e manchevoli di alcuni accorgimenti e misure che erano ancora in atto e non vedevano la loro opportuna conclusione nel momento in cui si è proceduto alla disamina del Sistema sanitario molisano. Il Presidente ha fatto presente come il consuntivo della manovra di contenimento operato dalla Regione Molise abbia avuto, come termine di riferimento, il 30 giugno, e non il giorno della valutazione ministeriale. " Bene - ha detto - al 30 giugno, cioè ad ultimazione del consuntivo, possiamo dimostrare, dati alla mano, che il disavanzo rispetto al 2009, proveniente dagli anni 2007, 2008 e 2009, è di 47 milioni di Euro e non di 69 milioni, come emerso in sede di confronto tecnico. Questo smentisce tutte le affermazioni fatte circa l´aumento dello stesso. Siamo, infatti, partiti da un circa 13,5% di sforamento e oggi dovremmo essere intorno all´11%, quindi quasi due punti e mezzo in meno di riduzione del disavanzo". Il Presidente ha ricordato, poi, che la valutazione del Ministero era risultata da subito negativa anche perché, nel frattempo, il Governo aveva unilateralmente e immotivatamente bloccato l´utilizzo dei Fondi Fas. "Un blocco - ha osservato - che noi assolutamente contestiamo, ma che comunque non ci ferma e che ci ha invece spinti a costruire un nuovo Piano che, entro il 2010, ci porterà ad un risparmio di circa 51 milioni di euro, coprendo completamente il disavanzo di 47 milioni, senza far ricorso ai Fas". Un Piano che prevede la vendita di alcuni immobili di proprietà, la ristrutturazione della Rete ospedaliera, che entro il mese di luglio vedrà una trasformazione di una parte dei posti letto di tre ospedali su sei (Agnone, Venafro e Larino) in Rsa, la creazione di sinergie operative tra tutti i nosocomi, il riallineamento delle tariffe con il posizionamento alle Tariffe Unificate Nazionali (Tuc), e che permetterà, nei prossimi sei mesi, di ridurre le Unità operative complesse di circa il 30-40%, con le relative strutture amministrative.  
   
   
POR CAMPANIA, RIUNITO A S.LUCIA IL COMITATO DI SORVEGLIANZA  
 
Napoli, 5 luglio 2010 - Si è riunito l’ 1 luglio a Napoli, nella sala della Giunta di Palazzo Santa Lucia, il Comitato di Sorveglianza del Por Campania Fse 2007 - 2013. Ai lavori erano presenti il capo e il vicecapo di Gabinetto della Regione Campania, l´Autorità di Gestione del Por Fse, i rappresentanti della Commissione Europea, del Ministero del Lavoro, gli esponenti del partenariato economico e sociale, i responsabili degli Obiettivi Operativi del Por Fse della Regione Campania, l’Autorità di Certificazione, l´Autorità di Audit della Regione Campania. L´autorità di Gestione ha illustrato lo stato di attuazione del Por al 30 aprile 2010, sottolineando l´avanzamento degli interventi in termini di impegni e spese effettuate, evidenziando l´agenda delle priorità. Il capo di Gabinetto ha descritto la strategia della nuova Giunta per il prosieguo delle attività sul Fse, che prevede anche l´apertura di un negoziato per la rimodulazione del Programma. La Commissione Europea da parte sua ha esortato la Regione Campania ad avere un maggior dinamismo nell´attuazione del programma e nell’accelerazione della spesa. Nel corso del comitato è stato approvato il Rapporto Annuale di Esecuzione 2009.  
   
   
FISCO: GIUNTA CAMPANIA, AUMENTO TASSE PER BOCCIATURA PIANI VECCHIA AMMINISTRAZIONE  
 
Napoli, 5 luglio 2010 - "La decisione del Dipartimento delle Finanze del ministero dell´Economia di prevedere un aumento delle aliquote Irap ed Irpef per la Regione Campania rientra fra le ‘sanzioni automatiche’ che seguono la non sostenibilità dei piani di rientro presentati durante le passate amministrazioni. Il Ministero ha infatti ritenuto inadeguati i piani presentati". Lo comunica l´ufficio stampa della Giunta Regionale della Campania. "L´attuale struttura commissariale è, come è noto, al lavoro per predisporre un piano di rientro che risponda alle logiche di maggiore razionalizzazione ed in maniera più efficace ai parametri previsti nel patto per la salute" conclude la nota.  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA HA APPROVATO I PROVVEDIMENTI SULLA RAZIONALIZZAZIONE ED IL RIORDINO DELLA SPESA PUBBLICA  
 
Reggio Calabria, 5 luglio 2010 - La Giunta regionale si è riunita il 2 luglio sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta dell’assessore Giacomo Mancini sono state approvate una serie di variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2010 e due disegni di legge il cui esame passa ora al Consiglio regionale. Il primo provvedimento porta come oggetto la “misura di razionalizzazione e riordino della spesa pubblica regionale”; la seconda proposta di legge parla, invece, di “assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010-2012 a norma dell’art.22 della legge regionale 4 febbraio 2002, n.8”. “Con questa manovra – ha detto l’assessore al Bilancio Giacomo Mancini - saranno recuperati quindici milioni per il 2010 e quaranta milioni all’anno dal 2011. Senza mettere le mani nelle tasche dei calabresi consentiamo alla Calabria di iniziare a risollevare la situazione finanziaria disastrosa ereditata dal passato e imbocchiamo, con decisione, un percorso virtuoso che ci consentirà di guadagnare credibilità con il Governo nazionale e con le istituzioni europee. Abbiamo deciso di tagliare gli sprechi, abbiamo posto mano agli sperperi, abbiamo ridotto le spese di funziona-mento della Regione e degli enti strumentali ed abbiamo definanziato una serie di leggi che hanno esaurito la loro funzione sociale. Abbiamo anche provveduto ad alleggerire il bilancio della regione di una serie di mutui pluriennali, adottati dalla precedente Giunta, in piena campagna elettorale. E’ molto importante che questo traguardo, che rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al passato, sia stata condiviso sia dalla Giunta che dall’intera coalizione di maggioranza. La manovra conferma come l’impegno fattivo per il cambiamento che il Governatore Scopelliti ha sempre sostenuto stia trovando concreta realizzazione con i fatti.” Nello specifico, per l’anno in corso, saranno effettuati tagli con l’abrogazione di norme sul collegato 2010 per circa 11,8 milioni di euro che riguardano: contributi ad enti ed associazioni varie per quattro milioni; contributi per mutui a favore di Eell per circa tre milioni; contributo annuo alle Ferrovie della Calabria concesso in anticipazione su fondo statale di non certa esigibilità per circa 2,5 milioni di euro. Saranno effettuati tagli alle spese di funzionamento per circa 2,12 milioni e tagli alle leggi regionali di spesa per circa 2,5 milioni di euro. Inoltre, sono previste delle entrate con le riduzioni dei canoni, delle utenze per la telefonia, la luce, l’acqua, il gas e gli altri servizi che dovrebbero portare al risparmio di un milione di euro. Previste riduzioni delle spese per l’acquisto di stampati, registri, cancelleria e materiale vario per un risparmio di 0,2 milioni di euro ed una riduzione di spesa per manutenzione, riparazione e gestione dei locali per un risparmio di 0,5 milioni di euro. Previsto anche il taglio alle “auto blu” attraverso la riduzione dei costi per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio delle autovetture di servizio per un risparmio di circa 0,4 milioni di euro. Riduzione delle spese per l’acquisto di mobili, libri, macchine ed attrezzature varie non informatiche per un risparmio di 0,7 milioni. Sono previste riduzioni delle spese postali e per la vigilanza ed ancora la riduzione del 50% sulle consulenze e sulle spese per missione. Prevista, poi, la riduzione delle spese degli enti strumentali per un risparmio di circa cinque milioni di euro. Dal 2011, invece, è previsto un risparmio di oltre quaranta milioni di euro all’anno, attraverso la riduzione delle spese di funzionamento della regione per circa 12,5 milioni di euro, la riduzione delle spese di funzionamento degli enti strumentali per cinque milioni, il definanaziamento di leggi di spesa per circa 15 milioni di euro e l’abrogazione di norme sul collegato 2010 per circa 7,8 milioni di euro.  
   
   
CALABRIA: IL GOVERNATORE GIUSEPPE SCOPELLITI SU SUD E MANOVRA  
 
Reggio Calabria, 5 luglio 2010 - “Le dichiarazioni del ministro Tremonti sono un’offesa per la nostre Regioni”. E’ il commento del presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti alle parole del 2 luglio del ministro dell’Economia sulle Regioni del Sud. “Sicuramente il ministro Tremonti, accusando le Regioni del Sud di essere “cialtrone” si riferiva alle precedenti amministrazioni. Resta però il fatto che tali affermazioni, che offendono l’intero Mezzogiorno, non sono di certo il modo migliore per fare approvare una manovra. Che i precedenti governatori abbiano sbagliato è sotto gli occhi di tutti. Ed è per questo che i cittadini hanno deciso con il loro voto di mandarli a casa. Noi dimostreremo che esiste un nuovo Sud, che forse Tremonti non conosce, ma che è reale. Non servono scontri, noi siamo per il confronto e per la mediazione. A questo punto forse è giunto il momento che il presidente Berlusconi scenda personalmente in campo”.  
   
   
MOLISE, CONSIGLIO REGIONALE: PICCIANO ANNUNCIA TAGLI AD AUTO BLU E TRASFERTE  
 
Campobasso, 5 luglio 2010 - A margine dei lavori dell´ultima seduta del Consiglio regionale del Molise, il Presidente Michele Picciano ha comunicato all´Assemblea la decisione, già assunta dall´Ufficio di Presidenza, di voler contribuire fattivamente e concretamente alla diminuzione delle spese per quel che attiene l´attività istituzionale del Consiglio. Le riduzioni riguarderanno l´uso delle auto di rappresentanza e le missioni, che d´ora in avanti subiranno un taglio del cinquanta per cento. "In un momento particolare e delicato per tutti i cittadini - ha affermato il Presidente - è indispensabile, in primis, per le Istituzioni pubbliche, dare un segnale forte e marcato nella direzione del contenimento dei costi per la politica e, più in generale, per la Pubblica amministrazione, contenimento che certamente non rappresenta la soluzione a tutti i problemi, ma che vuol significare un primo gesto di adesione al senso di responsabilità che deve essere sempre presente in chi amministra la cosa pubblica".  
   
   
VENDOLA IN CINA:“RELAZIONI TRA I POPOLI PER SUPERARE LA CRISI”.  
 
Bari, 5 luglio 2010 - Vendola: Puglia e municipalità di Suzhou insieme per le energie rinnovabili. La prima regione italiana per la produzione di eolico e fotovoltaico e la più importante realtà cinese in materia di energie pulite si sono incontrate l’1 luglio per la prima volta nella provincia di Jiangsu, a Sud-est della Cina. Esponenti politici cinesi da una parte, intera delegazione pugliese dall’altra, al centro il Presidente della Puglia Nichi Vendola e il Vice Sindaco della municipalità di Suzhou Jin Ming. Tra le parole degli uni e degli altri, un’ulteriore conferma dell’apertura istituzionale della Cina nei confronti della Puglia. I due amministratori dopo aver descritto le caratteristiche principali dei rispettivi territori e delle realtà produttive, hanno delineato le future prospettive di collaborazione in materia di energia rinnovabile, ripromettendosi di rivedersi a settembre. La città di Suzhou ricoperta per il 41% del suo territorio dal mare e definita per questo la “Venezia d’Oriente”, è nota in tutto il mondo per i suoi giardini storici, alcuni dei quali sono stati considerati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Conserva, a differenza dell’ultramoderna Shanghai, alcune testimonianze dell’antico splendore come appunto i giardini storici. Di Suzhou colpisce tuttavia soprattutto lo sviluppo economico. Con più di 6milioni 300mila abitanti, ha una produzione industriale che la colloca al secondo posto in tutta la Cina. Nonostante la crisi, l’export totale nel 2009 ha superato i 200miliardi di dollari. La Puglia e la città di Suzhou hanno in comune l’interesse per le energie rinnovabili, con una differenza: mentre la nostra regione produce energia dal sole e dal vento, la città cinese fabbrica pannelli solari e pale eoliche. Dalla possibilità di compensarsi scaturisce il grande interesse reciproco. La Repubblica Popolare Cinese infatti guarda con grande attenzione alla Puglia perché vuole convertirsi all’economia verde. Da qui deriva l’interesse a stabilire relazioni istituzionali con la nostra Regione: “In Cina – ha detto Jin Ming – sappiamo tutti che la Puglia è una delle regioni più importanti d’Italia. La nostra speranza è che questa nuova relazione possa aprire rapporti di collaborazione. Da noi tantissime aziende operano nel solare e nell’eolico. Ci auguriamo che le vostre imprese possano presto lavorare con le nostre”. Un auspicio condiviso dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola: “Oggi – ha spiegato – guardiamo alla Cina con grande ammirazione non solo per le strabilianti percentuali di crescita del Pil, ma perché questo Paese si sta ponendo con grande sensibilità il problema del rapporto tra economia ed ecologia. La Cina – ha continuato il Presidente – è un film pieno di colori che ci colpisce per la sequenza emozionante delle scene. Noi pensiamo che la crisi economica e sociale che ha investito il mondo intero possa essere superata attraverso le relazioni tra i popoli. Per questo crediamo fortemente nello sviluppo della collaborazione con questo grande Paese”. Una relazione possibile e fattibile per la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “La Puglia è leader in Italia per la produzione di energia rinnovabile, la città di Suzhou invece, a differenza della nostra regione, è specializzata nella costruzione di pannelli solari e pale eoliche. La collaborazione e lo scambio tra le reciproche esperienze può essere quanto mai proficua. Da un lato infatti potrebbe contribuire a ridurre l’inquinamento cinese aumentando la quantità di rinnovabili, dall’altro potrebbe aiutare la Puglia a costituire nel proprio territorio l’intera filiera dell’energia”. Dopo l’incontro istituzionale, i rappresentanti dei distretti produttivi pugliesi delle Energie rinnovabili, dell’Ambiente e dell’Edilizia sostenibile accompagnati dalla Vice Presidente e dagli operatori dello Sprint Puglia, lo sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese, hanno visitato nella zona industriale di Suzhou una fabbrica che realizza pannelli solari. Oggi, nell’auditorium del padiglione italiano all’Expo di Shanghai, l’esperienza dei distretti sarà presentata nel corso del workshop “Energie rinnovabili: scenari di sviluppo ed esperienze a confronto”.  
   
   
BASILICATA: DE FILIPPO E LACORAZZA PRESENTI A INCONTRO TRA REGIONI E UPI RIBADITO UN UNANIME DISSENSO CONTRO I TAGLI ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
 Potenza, 5 luglio 2020 - La sintonia che in Basilicata c’è tra i vertici dei maggiori enti locali, è emersa in modo forte il 29 giugno, a Roma, nel corso dell’incontro tra l’ Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni, da un lato, e le delegazioni di Anci, Upi e Ancem, dall’altro. La contemporanea presenza, in quella sede, del Presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo, e del Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza - riferisce il protavoce del presidente Nino Grasso - ha contribuito a rafforzare la voce del Mezzogiorno, e in particolare di quegli amministratori che, facendo proprie le ragioni della coesione nazionale, stanno sostenendo con forza in queste ore l’opportunità di avviare un tavolo di lavoro comune e impegnativo con il governo. In particolare, De Filippo e Lacorazza, pur confermando la disponibilità dei rispettivi Enti a contribuire al contenimento della spesa pubblica e al rispetto dei saldi finanziari contenuti nella manovra messa a punto dal Governo, hanno ribadito l’assoluto dissenso della Regione Basilicata e delle Province di Potenza e Matera sulla distribuzione dei tagli tra i diversi comparti della pubblica amministrazione, non senza sottolineare che i tagli posti a carico dello Stato sono del tutto insufficienti rispetto al peso e alla competenza della quantità della spesa pubblica di sua competenza. I Presidenti De Filippo e Lacorazza, al pari dei loro colleghi presenti all’incontro, hanno poi approvato un documento nel quale, tra l’altro, si chiede il varo di una Commissione straordinaria tra Governo-regioni-autonomie Locali, al fine di verificare i costi di funzionamento delle pubbliche amministrazioni.  
   
   
FONDI UE, LAZIO: DA NUOVA GIUNTA ARRIVERÀ SVOLTA  
 
Roma, 5 luglio 2010 - “Il Lazio finora ha purtroppo utilizzato nel peggior modo possibile le risorse comunitarie”, anche quelle per il settore agricolo. Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, in occasione del suo intervento all´assemblea annuale di Coldiretti, e alla presenza del ministro dell’economia, Giulio Tremonti, ribadendo come si debba dare ai nuovi governatori “la possibilità di dimostrare di saper garantire quella svolta chiesta dai cittadini che hanno bocciato le precedenti amministrazioni”. Di fronte alla platea degli agricoltori, Polverini ha colto l´occasione per sottolineare "la straordinaria collaborazione e il legame che mi unisce ai coltivatori". Una collaborazione che "proseguirà nella consapevolezza, da parte mia, di essere il presidente di una Regione che ha al suo interno Roma, il Comune agricolo più grande d´Europa". Tra gli obiettivi dell’amministrazione regionale: la promozione della qualità dei prodotti agricoli come attrazione per i turisti e la valorizzazione delle filiere agricole regionali.  
   
   
SICILIA, FONDI COMUNITARI: LA POLEMICA NASCONDE IMBARAZZI POLITICI  
 
Catania, 5 luglio 2010 - "La polemica sollevata sui ritardi delle regioni meridionali sulla spesa dei fondi comunitari e´ una tempesta in un bicchiere d´acqua, che mira solo a nascondere imbarazzi politici assai piu´ complessi". Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, al termine di un vertice operativo con i dirigenti regionali responsabili della spesa comunitaria, iil 3 luglio replica al ministro Giulio Tremonti. "Ci sono, e´ vero, dei ritardi nella spesa. Ma riguardano tutti gli Stati e tutte le regioni d´Europa. E´ accaduto infatti che la Commissione europea abbia fatto slittare al 30 giugno 2009 i termini per la rendicontazione finale del Por 2000/2006. E tutte le amministrazioni, naturalmente, hanno concentrato i loro sforzi in direzione della complessa e laboriosa rendicontazione finale di un programma". "Per questo motivo, in tutta Europa, le attivita´ preliminari del programma 2007/2013 sono state messe in coda all´impegno straordinario per la chiusura di agenda 2000. Dappertutto la programmazione delle iniziative e la predisposizione dei bandi ha sforato i tempi previsti". "E i rappresentanti del governo italiano hanno partecipato sicuramente alla seduta dei Presidenti dei Consigli dei Ministri europei che il 16 giugno - appena quindici giorni fa - ha modificato il regolamento del Por, annullando il disimpegno automatico delle somme non impegnate nel 2009 e nel 2010, e ha deciso di distribuire sugli anni successivi l´onere della spesa". "Il ministro Tremonti sa, tra l´altro, che i fondi comunitari gestiti direttamente dal governo - i pon, i cosiddetti piani operativi nazionali - sono in ritardo ancora piu´ marcato rispetto ai piani regionali. Non e´ un caso che dal montante complessivo della spesa comunitaria nazionale, che e´ di 56 miliardi di euro, nelle sue dichiarazioni, Tremonti parli di ritardi su 44 miliardi: dei dodici in mano al governo si sa poco e niente". "E che dire di Anas e Rfi, due aziende di Stato, che sono all´origine dei ritardi piu´ gravi ed evidenti: le infrastrutture della rete dei trasporti assorbiranno infatti una percentuale assai rilevante della spesa comunitaria, soprattutto al sud. Ma il ritardo delle due aziende, nella progettazione delle opere e nella realizzazione dei dossier, e´ grande. E condiziona - in negativo - l´attivita´ delle regioni, soprattutto al Sud". "In Sicilia Anas puo´ contare su 2 miliardi di euro di risorse regionali Fas. Rfi, solo sul 2007/2013, ha a disposizione 400 milioni di euro di risorse. Eppure di lavori in corso se ne vedono pochi: la velocizzazione della tratta Palermo-agrigento, finanziata con 139.44 milioni di euro del Por 2000/2006 e 8 milioni dei fondi Fas regionali, avrebbe dovuto essere completata entro il dicembre 2008. Ad oggi la previsione e´ slittata al 31 marzo 2013. Sulla direttrice Messina-palermo, il raddoppio Fiumetorto-castelbuono e´ stato coperto finanziariamente dalla Regione fin dal 2001. La prima tratta, fino a Cefalu´, e´ stata aggiudicata nel 2006. L´avvio dei lavori e´ stato nel quarto trimestre 2008". "Dove possiamo fare da soli, facciamo sicuramente meglio - conclude Lombardo -. Non e´ un caso se la percentuale di impegno delle somme, in agricoltura, abbia raggiunto la soglia del 45 per cento. Ad oggi sono stati emessi 24 bandi su 30. Molte misure sono gia´ in graduatoria e oltre un miliardo di euro della dotazione complessiva e´ stato impegnato".  
   
   
IN SICILIA UNA COMMISSIONE PER RESPONSABILITA´ MANCATA SPESA FONDI UE  
 
Palermo, 5 luglio 2010 - "Condividiamo quello che ha affermato il ministro Tremonti, cioe´ che e´ stata spesa una minima parte dei fondi comunitari, ma appare doveroso sottolineare che i cialtroni esistono al Sud come al Nord. Piuttosto che recriminare sarebbe opportuno appurare di chi sono le responsabilita´ per la mancata spesa e della mancata riprogrammazione dei fondi". Lo afferma il vicepresidente della Regione siciliana con delega all´Economia, Michele Cimino. "Facendo un´analisi attenta - prosegue l´assessore - sicuramente emergera´ che le responsabilita´ non sono riconducibili soltanto alle Regioni, ma anche all´Anas, alle Ferrovie dello Stato, ai ministeri che, con i ritardi e i cavilli burocratici, hanno contribuito alla mancata spesa dei fondi. E´ auspicabile la costituzione di una commissione d´inchiesta che accerti le responsabilita´ di ognuno ed in particolare di Anas e Ferrovie". "Con spirito di massima collaborazione - conclude Cimino - si dica la verita´ fino in fondo, ci si rimbocchi le maniche per spendere sino all´ultimo euro, per lo sviluppo delle Regioni maggiormente colpite dalla crisi".  
   
   
VALLE D’AOSTA: I PROGETTI PRESENTATI SUL BANDO 2010/3 DEL FONDO SOCIALE EUROPEO  
 
Aosta, 5 luglio 2010 - La Presidenza della Regione, Dipartimento politiche del lavoro e della formazione comunica che in seguito della scadenza dell’Invito n. 3 del 2010 per presentare progetti da realizzare col contributo del Fondo Sociale Europeo sono pervenute, dagli enti di formazione regionali, 25 richieste di finanziamento, per un totale di 101 progetti. L’ammontare complessivo delle richieste è pari a 8.089.027,46 Euro a fronte di uno stanziamento pari a 6.554.100,00 e riguardano progetti finalizzati all’Occupabilità delle persone per circa 5.855.412 e di Inclusione sociale per circa 2.233.614 Euro. Per quanto riguarda il primo ambito, Occupabilità, i progetti saranno finalizzati a “migliorare l’accesso e accrescere la partecipazione al mercato del lavoro delle persone disoccupate, creare occupazione aggiuntiva sostenibile e di qualità, contrastare la precarietà e prevenire la disoccupazione”. In quest’ottica si punta sulla riqualificazione delle persone in diversi ambiti e settori economici in vista della ripresa economica. Il secondo ambito, Inclusione sociale, è invece rivolto all’inserimento delle persone svantaggiate, come le persone disabili a livello fisico o intellettivo, detenute, o in grave difficoltà e disagio, ed a combattere le discriminazioni nel loro accesso all’apprendimento ed al mercato del lavoro”. I progetti presentati saranno ora valutati da un’apposita commissione;in seguito, quelli risultati idonei, saranno approvati con apposito atto amministrativo.  
   
   
VALLE D’AOSTA: SIGLATO IL PROTOCOLLO D´INTESA PER IL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI IN MATERIA DI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI  
 
Aosta, 5 luglio 2010 - Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e il Generale Angelo Massa, in rappresentanza del Comando regionale Valle d’Aosta della Guardia di Finanza, hanno firmato, nel pomeriggio di venerdì 2 luglio 2010, il protocollo d’intesa per il coordinamento dei controlli e lo scambio di informazioni in materia di finanziamenti dei fondi strutturali comunitari per il periodo 2007/2013. Con il documento, la Regione Valle d’Aosta s’impegna, nei riguardi del Comando regionale della Guardia di Finanza, a collaborare alla realizzazione della componente per il ´Monitoraggio dei controlli´ per lo scambio dei dati tra i sistemi informativi; a fornire, periodicamente, le informazioni concernenti i beneficiari degli interventi, i cofinanziamenti comunitari e le spese certificate; a comunicare i fatti che possono configurarsi come violazioni tributarie e l’esito delle decisioni assunte in merito alle segnalazioni di presunte irregolarità segnalate dal Comando regionale della Guardia di Finanza, per consentire il miglioramento qualitativo dell’attività di controllo e l’aggiornamento delle banche dati. Dal canto suo il Comando regionale Valle d’Aosta della Guardia di Finanza si incarica, nei riguardi della Regione, a comunicare le violazioni di natura amministrativa eventualmente rilevate e le generalità delle persone fisiche e giuridiche coinvolte ai fini dell’avvio delle procedure di recupero dei finanziamenti indebiti, rendendo noti gli accessi, le ispezioni e le verifiche nei confronti di beneficiari dei finanziamenti dei Fondi strutturali comunitari, e fornendo l’esito dei controlli nel corso dei quali non sono state rilevate presunte irregolarità.  
   
   
TOSCANA: BANDI POR CREO, 570 MILIONI DI EURO GIÀ ASSEGNATI LO STATO DI AVANZAMENTO DEL PROGRAMMA DI FINANZIAMENTO EUROPEO SIMONCINI: «AIUTI ALLE IMPRESE PER INVESTIRE IN RICERCA E INNOVAZIONE»  
 
Firenze, 5 lgulio 2010 - Con oltre 1800 progetti ammessi a finanziamento il programma europeo Por Creo - Fesr 2007-2013 si conferma come uno dei più importanti strumenti di intervento della Regione per far crescere la competitività dell’economia toscana e qualificare lo sviluppo delle imprese e di tutto il sistema infrastrutturale. Sono trascorsi due anni e mezzo dall’apertura dei primi bandi e il bilancio mostra tutti segni positivi. Complessivamente i progetti selezionati e ammissibili ai contributi europei sono 1863. La stragrande maggioranza, ben 1503, sono progetti di investimento presentati dalle imprese e questo è un risultato particolarmente significativo dal momento che sono tutti progetti finalizzati alla ricerca, all’innovazione, al trasferimento tecnologico e all’acquisizione di servizi qualificati. Bene anche le linee di finanziamento per le opere infrastrutturali con un totale di 360 progetti presentati dai comuni e dagli altri enti pubblici. Un quadro dettagliato sullo stato di avanzamento di Por Creo, sulla base dei dati di monitoraggio al 15 maggio 2010, è stato delineato in occasione del comitato di sorveglianza del programma che si è svolto con la partecipazione dell’assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, dei dirigenti della Regione, del Ministero dello sviluppo economico, dei rappresentanti della Commissione europea, delle associazioni di categoria, dei sindacati e del sistema delle autonomie locali. Por Creo ha una dote di un miliardo e 126 milioni di euro. Complessivamente sono stati aperti 134 canali di finanziamento attraverso la pubblicazione di bandi, avvisi pubblici ed altre procedure. Le risorse già assegnate ammontano a 570 milioni di euro. Il quadro complessivo è soddisfacente, in particolare sono due i risultati di maggior peso: da una parte la nutrita partecipazione delle imprese nella corsa alla presentazione delle domande e dall’altra l’impegno e la creatività progettuale dei Comuni che si sono aggiudicati cospicui finanziamenti con la presentazione dei Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile), un’operazione urbanistica su vasta scala che consentirà di riqualificare quartieri, pezzi di città, grandi contenitori e intere aree urbane. Le imprese toscane si sono attivate per mettere a frutto ogni opportunità. «La Regione si è mossa rapidamente – ha detto l’assessore Simoncini – i bandi offrono aiuti alle imprese che sanno cogliere tutte le occasioni per investire in ricerca e innovazione. Il Por gioca un ruolo di primo piano, l’attuazione del programma va bene e questo deve essere finalizzato a consolidare questa piccola ripresa che c’è. Nello stesso tempo però la crisi avanza, la cassa integrazione cresce e questo ci spinge ad accelerare e a mettere in campo, anche attraverso le risorse di questo programma comunitario, tutti gli strumenti per rafforzare lo sviluppo delle imprese e la competitività del sistema regionale». L’assessore ha sottolineato positivamente le finalità che perseguono alcuni bandi che sono quelle di favorire l’aggregazione di imprese, il network, progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico che vedono insieme imprese grandi e piccole, centri servizi, Università e centri di ricerca. Soluzioni da incentivare ulteriormente per vincere le sfide della competizione globale. I progetti finanziati: un quadro sintetico dei numeri più significativi Aiuti alle imprese . Sono stati finanziati 31 progetti di collaborazione tra imprese e centri di ricerca per investimenti in ricerca e trasferimento tecnologico, 88 progetti di innovazione, 22 progetti di integrazione e alleanza strategica tra imprese, 231 progetti di ricerca e sviluppo di cui 15 condotti da donne, 17 progetti che hanno introdotto processi innovativi, 1 progetto derivante da sin-off di ricerca. Complessivamente questi investimenti creano 494 occupati nell’industria e nei servizi, di cui: 131 donne, 93 nel manifatturiero high-tec, 92 nei servizi hi-tech. Tramvia fiorentina - I cospicui finanziamenti (circa 54 milioni) destinati alla tramvia di Firenze costituiscono uno dei grandi progetti che vengono realizzati con il programma Por Creo. Sostenibilità ambientale - Finanziati 4 progetti per il recupero di siti inquinati, installate 7 postazioni per il monitoraggio della qualità dell’aria, 10 progetti per la prevenzione del rischio idraulico, 2 progetti per la prevenzione del rischio di frana, 2 progetti per la prevenzione del rischio di erosione costiera, 21 interventi su edifici per l’adeguamento sismico, 4 progetti per la prevenzione dei rischi da incidenti industriali. Interventi su 10 aziende per contrastare gli effetti prodotti da incidenti industriali. Banda larga nelle aree montane - Finanziati 10 progetti per potenziamento e diffusione della banda larga nelle aree montane, rurali e a bassa densità territoriale. Entro la fine dell’anno duecentomila toscani potranno accedere ai servizi offerti da internet e dalle nuove tecnologie dell’informazione e della conoscenza. L’estensione della banda larga aiuterà 18.000 imprese di cui 4190 a conduzione femminile. Sviluppo aree svantaggiate - Finanziati 39 progetti per promuovere lo sviluppo economico, le risorse naturali e culturali nelle aree montane, rurali. Progetti per 10 milioni di euro sono stati attivati nel settore del turismo sostenibile. Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) - Ammessi a finanziamento 12 Piuss presentati dai Comuni. Dal Por 135 milioni di euro di contributi. Grandi interventi per la riqualificazione di pezzi di città e di aree urbane.  
   
   
CONTINUA IN GIUGNO SUCCESSO VOUCHER IN FVG  
 
Trieste, 5 luglio 2010 - Si confermano anche nel mese di giugno gli importanti risultati conseguiti dalla nostra regione nella vendita dei voucher, dei buoni lavoro introdotti per facilitare la regolarizzazione delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio, semplificando le procedure per gli imprenditori e permettendo nello stesso tempo ai lavoratori di versare automaticamente i contributi previdenziali e di godere dell´assicurazione in caso di infortunio. Nel giugno scorso, i voucher venduti in Friuli Venezia Giulia sono stati 51.750, corrispondente al 10,3 per cento di quelli complessivi a livello nazionale. Un risultato, questo, che colloca la nostra al quinto posto tra le regioni italiane dopo la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, l´Emilia Romagna, ma prima di regioni come la Toscana, il Lazio, la Sicilia, la Puglia la Campania. L´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi sottolinea che "se analizziamo il numero di voucher venduti in rapporto alla popolazione residente, la nostra Regione conferma il proprio primato assoluto su tutte le altre regioni con 52,3 voucher ogni mille abitanti". Sul piano provinciale al primo posto si conferma la provincia di Udine con 27.182 voucher, seguita da Pordenone con 11.249, da Trieste con 7.597, ed infine da Gorizia con 5722 voucher venduti. Tra le diverse categorie di vendita dei voucher al primo posto troviamo i giovani studenti sotto i 25 anni, i pensionati, i percettori di sostegno al reddito con 21.831 voucher venduti; al secondo posto il commercio e turismo con 13.247, seguito dagli altri servizi con 8.897; al quarto posto si colloca l´agricoltura con 5.141 voucher seguita, ad una certa distanza, dal lavoro domestico con 2.634 voucher venduti. Negli ultimi 12 mesi (luglio 2009 giugno 2010) nella nostra regione sono stati venduti 460.204 voucher, con tre mesi che hanno superato la soglia di vendita dei 50mila: agosto 2009, maggio e giugno 2010. L´assessore Brandi sottolinea che questi importanti risultati sono stati raggiunti anche grazie alla collaborazione dell´Inps nella realizzazione della campagna di informazione, organizzata dall´Agenzia regionale del lavoro, per allargare la conoscenza di questo strumento su tutto il territorio regionale.  
   
   
AL VIA IN SICILIA UNA CAMPAGNA PER I VOUCHER CONTRO SOMMERSO  
 
 Palermo, 5 luglio 2010 - Agricoltura e edilizia sono i settori nei quali maggiormente si annida il lavoro nero in Sicilia. Per combattere il fenomeno, la Regione ha dato il via ad una campagna per l´acquisto dei voucher per le prestazioni occasionali. Si tratta di veri e propri buoni, comprensivi di salario e assicurazione, che le imprese possono utilizzare per pagare la manodopera stagionale. La Sicilia, tra le regioni meridionali, e´ quella che piu´ ha usato questo strumento. Dall´agosto del 2008 ad oggi, infatti, sono stati venduti 100.378 voucher, la maggior parte dei quali utilizzati nel settore agricolo o per manifestazioni sportive e culturali. In crescita anche la vendita nei tabaccai: su 28 mila buoni erogati attraverso questo canale di vendita in Italia, 1200 sono stati acquistati nell´isola. Nei prossimi giorni, sara´ definita, dagli uffici dell´assessorato regionale al Lavoro, l´istruzione di un protocollo con l´Inps per dare un ulteriore impulso al sistema dei voucher. Lo ha annunciato l´assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, intervenendo al convegno "Contrastare il sommerso, integrare reddito e promuovere lavoro", organizzato da Italia Lavoro, che si e´ svolto all´Albergo delle Povere di Palermo. "Vogliamo promuovere questo tipo di intervento a sostegno dell´occupazione - ha detto Leanza - e invitiamo tutti i soggetti interessati a scegliere questa soluzione". "Tra poco partiranno 5000 ispezioni nei cantieri edili e nelle aziende agricole siciliane - ha proseguito Leanza -. Una task force, composta da ispettori del lavoro e dell´Inps, coadiuvati dalle forze dell´ordine, effettuera´ i controlli dove si sono registrati fenomeni di lavoro irregolare. E´ un piano straordinario, per evitare episodi come quelli di Rosarno, attraverso il quale vogliamo lanciare il messaggio che la legalita´ nel lavoro paga sempre. Non vogliamo penalizzare nessuno e meno che mai i piccoli operatori. Ma oggi tutti possono mettersi in regola e scongiurare pesanti sanzioni adottando il voucher". Nonostante la sua vocazione agricola, la Sicilia pero´ ancora non riesce a "sfondare": "I dati - ha spiegato Giambattista Bufardeci, assessore regionale delle risorse agricole e alimentari - mostrano che la nostra regione ha venduto circa 49 mila buoni contro i 712 mila del Veneto e 417 mila dell´Emilia Romagna. E´ ancora troppo poco. Mi auguro che, grazie anche alla sensibilizzazione che stiamo cercando di attuare nei confronti di tutte le associazioni, in un futuro prossimo si possano raccogliere risultati positivi che diano un ulteriore sviluppo alla nostra economia". E proprio da Italia Lavoro arrivano segnali incoraggianti: "I voucher - ha concluso Mario Conclave, responsabile dell´area inclusione sociale e lavorativa della societa´ - hanno grandi potenzialita´ che ancora non sono state sfruttate appieno. Siamo convinti che siano una misura efficace e semplice per combattere il lavoro non dichiarato e i risultati, seppure parziali, gia´ ci stanno dando ragione".  
   
   
ROMA: AL VIA LA CENTRALE UNICA DEGLI ACQUISTI  
 
Roma, 5 luglio 2010 – Nell´ambito delle misure di razionalizzazione della spesa, di controllo dei consumi e di risparmio legate al nuovo Bilancio, la Giunta capitolina ha approvato la delibera sulla Centrale unica degli acquisti del Comune di Roma. La Centrale unica degli acquisti è investita di notevoli competenze: a partire dall´acquisto centralizzato di tutti i beni e servizi di uso comune standardizzabilii. Tra i beni e servizi non di uso comune, per i quali la Centrale unica individua le opportunità di razionalizzazione dei costi e monitora i processi di acquisto, la gestione dei trasporti urbani l´assistenza a minori, disabili e anziani, i servizi per turismo e cultura. Alla Centrale unica spetta anche il governo dell´intero processo di acquisto attraverso la pianificazione della spesa e la raccolta dei fabbisogni, il monitoraggio e il controllo di tutta la spesa, il controllo del rispetto delle procedure. Parte consistente delle competenze del neo-organismo sarà concentrata sulla negoziazione con i fornitori, con un risparmio stimato di non meno di 3 milioni l´anno, e sull´applicazione di penali per eventuali difformità rispetto ai livelli di servizio prestabiliti. Particolare attenzione anche alla scrittura di bandi di gara per gli appalti pubblici e nel supporto informatico che dovrebbe garantire un migliore coordinamento dell´intero processo di acquisto. In sostanza le varie operazioni avverranno sotto la supervisione di un unico ente il cui obiettivo principale è tagliare le spese in eccesso per i beni e servizi. Per saperne di più sulla Centrale unica degli acquisti vedi la Delibera approvata dalla Giunta il 23 giugno.  
   
   
ROMA: LA GIUNTA CAPITOLINA APPROVA IL BILANCIO, FORTI RECUPERI GRAZIE ALL´ISTITUZIONE DELLA CENTRALE UNICA  
 
Roma, 5 luglio 2010 – Un bilancio di circa 5 miliardi di euro (3,6 per la spesa corrente e 1,3 per gli investimenti), con una manovra da 237 milioni per riequilibrare il rapporto tra entrate e spese, senza però toccare la spesa sociale. Si riassume in queste cifre il Bilancio del Comune approvato il 28 giugno dalla Giunta (qui tutti i dati relativi alle voci in bilancio). Ora la parola passa ai Municipi per il parere e al consiglio comunale per l´approvazione definitiva, prevista per legge entro fine luglio. Una maratona cominciata già nei giorni scorsi con la presentazione da parte del Sindaco alla città e poi alle parti sociali. Sulla manovra incideranno per il 37 per cento la razionalizzazione delle spese (con un taglio agli sprechi di oltre 7,3 milioni), per il 31 per cento le entrate straordinarie e per il 32 per cento le entrate. Risparmi anche sulla voce "personale", con un risparmio di 6 milioni derivanti dalla riduzione dei dirigenti comunali, e con la razionalizzazione dell´impiego del personale con la riforma della macrostruttura. 27,6 milioni risparmiati anche per minori oneri dovuti al contenimento dell´indebitamento. In particolare sul fronte della razionalizzazione della spesa forti recuperi grazie all´istituzione della centrale unica acquisti, e all´accorpamento di aziende partecipate e dei relativi consigli di amministrazione. Sul fronte entrate si prevede un recupero dell´evasione di 19,8 milioni (grazie ad accordi con la Guardia di Finanza, l´Agenzia delle Entrate e l´agenzia del Territorio, nonché dal maggior controllo del territorio con la polizia municipale), di 4,2 dall´adeguamento delle tariffe, di 17 dall´aumento del Cosap, di 1,5 dai dividendi delle partecipate e di 18 dall´aumento dell´Ici delle case stabilmente sfitte. Il reperimento di entrate straordinarie deriverà per 18,6 milioni da entrate per adempimento di obblighi comunitari e 23,7 di avanzo. Queste risorse serviranno a garantire il funzionamento della macchina amministrativa a livello centrale e periferico e a realizzare interventi di manutenzione stradale(108 milioni di euro). "La spesa sociale non si tocca", ha detto il Sindaco. Stessi livelli del 2009, dunque, e così per i servizi scolastici. Rimodulazione, però, prevista per le tariffe degli asili nido, dal 16 per cento per le fasce più basse al 46 per cento per quelle più alte, che porterà ad una tariffazione media annua per le strutture capitoline a 182 euro. "Comunque - ha sottolineato il sindaco Alemanno in conferenza stampa - inferiore a quella di altre grandi città italiane". L´incremento delle entrate servirà a creare 427 nuovi posti nei nidi e 525 nelle scuole dell´infanzia. Gli investimenti previsti ammontano complessivamente a 1,3 miliardi di euro. Le voci principali: 16 milioni per la manutenzione scolastica, 35 milioni per la linea metropolitana B1, 20 milioni per la linea C, 22 per allargare la via Tiburtina, 5 per l´acquisto di nuovi convogli per la metro A, 40 per il ponte della Scafa, 13 milioni per il Museo della Shoah . Altri investimenti di rililevo: treninio Anagnina-torre Angela, piano fognature e illuminazione, banda larga e fibra ottica. "Una crescita notevole", ha sottolineato l´assessore Leo: si passa dai 649 milioni 777 mila euro del 2008 agli 822 milioni 836 mila del 2009 e al miliardo e 300 milioni del 2010. Aumentano anche le risorse a disposizione dei Municipi, con un più 30 milioni rispetto al 2007. Sul fronte sicurezza e decoro, confermata l´assunzione entro l´anno di 391 agenti di Polizia Municipale, così come i 15 milioni di euro destinati a mezzi, attrezzature e spese correnti per i vigili urbani. E ancora: venti squadre di pronto intervento per cancellare scritte e curare la manutenzione urbana, una "cabina di regia" per controllare il degrado in città e l´attività degli operatori Ama.  
   
   
IL VENETO SI CONFRONTA CON L’EUROPA CENTRALE: IL PROGETTO ET-STRUCT  
 
Venezia, 5 luglio 2010 - La Direzione regionale Lavoro sta partecipando, insieme ad altri organismi europei che operano nel campo dell’istruzione, della formazione e del lavoro, ad un progetto di cooperazione trasnazionale sul tema della distanza tra fabbisogni professionali e offerta formativa. Ne dà notizia l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan la quale informa che il progetto, dal titolo Et-struct (Economic Educational Territorial Structure), mostra come la Regione del Veneto e i suoi partner abbiano identificato questo argomento come cruciale per affrontare il tema più ampio dello sviluppo economico, ambientale e sociale nell’Europa Centrale, oggetto del Programma Central Europe, dal quale proviene il finanziamento. Il progetto, uno dei 37 approvati nell’ambito della 2a Call del Programma Central Europe,. Affronta il problema del gap esistente tra la definizione del fabbisogno di competenze i profili professionali delle imprese e l´offerta di percorsi formativi e metodologie didattiche. Colmare questa distanza appare fondamentale, ancor di più in un momento di crisi economica come quello di oggi, per collegare i sistemi d’istruzione e formazione all’economia regionale agli obiettivi di stabilità e crescita. Et-struct vuole mettere a punto un repertorio di abilità e competenze, specificamente richieste e necessarie ai paesi e alle regioni dell’Europa centrale, e sviluppare modalità di apprendimento pilota con le quali istruire, formare e riqualificare i lavoratori. Et-struct è promosso dall´organismo austriaco Stadtschulrat für Wien (ente pubblico regionale per l´istruzione). Gli altri 16 partner sono Ministeri, Università, enti di formazione, associazioni di Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Ucraina. I partner italiani sono Enaip Veneto, Cna di Modena e Modena Formazione. Il progetto è stato avviato il 1° gennaio di quest’anno ed è stato presentato ufficialmente in occasione dell’evento pubblico di lancio Et-struct Start-up, che si è tenuto a Vienna. Informazioni sul sito internet del progetto www.Etstruct.eu/    
   
   
LOMBARDIA: RISORSE PER CASSA IN DEROGA CI SONO  
 
Milano, 5 luglio 2010 - "Le aziende e i lavoratori lombardi stiano tranquilli: le risorse per la cassa integrazione in deroga per il 2010 e il 2011 ci sono eccome". Lo assicura l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, in replica alle voci allarmistiche comparse su alcuni organi di stampa circa l´esaurirsi dei finanziamenti per combattere la crisi. "È pur vero che le domande di cassa in deroga sono aumentate - spiega Rossoni - ma le risorse effettivamente impegnate (500 milioni di euro) sono la metà di quelle autorizzate. Ora spingeremo i soggetti del territorio a sottoscrivere veri e propri Patti territoriali per individuare, collegialmente, risposte sempre più puntuali ed efficaci".  
   
   
SBLOCCATI IN SICILIA 50 MILIONI PER CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA  
 
Palermo, 5 luglio 2010 - Sbloccati 50 milioni di euro per il pagamento della cassa integrazione in deroga dopo il via libera dal Ministero del Lavoro e dall´Inps nazionale. E´ il risultato raggiunto nel corso dell´incontro tra l´assessore regionale del Lavoro, Lino Leanza, e il dirigente generale del Dipartimento, Alessandra Russo, con Francesco Verbaro, segretario generale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e con il direttore dell´Inps in Sicilia, Maria Sandra Petrotta. I fondi, che arrivano dal ministero, sulla scia del protocollo d´intesa firmato un mese fa con la Regione, serviranno a continuare a erogare le risorse, almeno fino a giugno - senza soluzione di continuita´ - in base agli accordi stipulati dall´inizio dell´anno. In ogni caso, secondo le intese, la Sicilia dovrebbe ricevere dal ministero ulteriori finanziamenti per pagare i contributi fino alla fine del 2010. Soddisfatto l´assessore Leanza: "La cassa integrazione in deroga - dice - e´ un aiuto economico per operai, impiegati e quadri che non hanno piu´ accesso alle misure ordinare di sostegno al reddito. In un momento di grave crisi occupazionale come quella in cui versa attualmente la Sicilia, questo sussidio e´ una boccata d´ossigeno che pero´ non ci deve fermare. Il nostro obiettivo deve essere di continuare a trovare le soluzioni migliori per creare nuovo lavoro e sviluppo e di rendere piu´ efficiente e veloce la burocrazia in maniera da prevedere tempi certi per l´assegnazione del contributo". Il dirigente generale del dipartimento regionale del Lavoro, Alessandra Russo assicura inoltre "che come deliberato dalla Commissione regionale per l´Impiego, i pagamenti terranno conto dell´ordine cronologico, a seconda della data di stipula dell´accordo. Importante e´ stato, e continuera´ ad essere, il lavoro di verifica delle procedure e di esame delle richieste che sono pervenute e di quelle che arriveranno nei nostri uffici da parte della Commissione".  
   
   
L´´ESPERIENZA DELLA "REPUBBLICA DELLA CARNIA 1944"  
 
 Udine, 5 luglio 2010 - Tra luglio e dicembre 1944 nacque e si consumò uno dei più significativi episodi di resistenza al regime nazifascista: la Zona Libera della Carnia e dell´Alto Friuli. Per alcuni mesi un´area di 2.500 chilometri quadrati tra Friuli e Veneto, comprendente circa 90 mila abitanti e oltre quaranta Comuni friulani e veneti (Lorenzago di Cadore, Sappada), venne affrancata al Reich hitleriano a cui era stato annesso tutto il Friuli Venezia Giulia. Con la costituzione di una Giunta di Governo (26 settembre - 9 ottobre) la zona divenne Repubblica Partigiana: vi si sperimentò un eccezionale spazio di libertà e democrazia, che nacque dal confronto, non senza contrasti ma nella consapevolezza della necessità di ricostruire la Nazione, tra le forze che sin dall´8 settembre animavano la resistenza in Carnia e che significativamente avevano già dato vita ad un comando unitario sotto il quale combattevano i partigiani di qualsiasi estrazione ideologica. In questa particolare congiuntura vennero prefigurate e in parte introdotte significative novità: una democrazia partecipativa, un sistema fiscale progressivo, il voto alle donne, una nuova scuola libera dalle costrizioni della dittatura. Per meglio conoscere quella esperienza storica, per metterla in rapporto con altre esperienze simili sia in Italia che altri Paesi europei occupati, per realizzare percorsi didattici e turistici è stata ideata l´iniziativa "Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia", che vede promotori e organizzatori l´Università di Udine e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Per presentare in maniera compiuta il progetto, lunedì 5 luglio, alle ore 10.30, nel Palazzo della Regione a Udine avrà luogo una conferenza stampa alla quale interverranno il presidente della Regione, Renzo Tondo, ed il rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno.  
   
   
“RIFORMA DELLO SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE”, SEMINARIO ALLA SCUOLA UMBRA DI AMMINISTRAZIONE PUBBLICA  
 
Perugia, 5 luglio 2010 – La “Riforma dello Sportello Unico Attività Produttive” è il tema della giornata formativa in programma venerdì 9 luglio, alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Scopo dell’iniziativa – hanno spiegato gli organizzatori - è quello di illustrare le recenti novità normative nazionali e regionali derivate dall’applicazione della “Direttiva Servizi” e dai decreti attuativi della legge “112/2008”. Il programma della giornata prende spunto dall’analisi del sistema vigente per illustrare la Riforma “Impresa in un giorno”, ovvero il nuovo modello, interamente informatizzato, con cui si cercherà di risolvere i problemi che hanno incontrato i comuni nell’attivazione degli sportelli Suap. Nel pomeriggio verranno presentati fasi e tempi di realizzazione del “Portale regionale Suap” per supportare, attraverso il Consorzio Sir Umbria, i Comuni umbri nell’attivazione dei Suap comunali. Questi servizi garantiranno lo svolgimento informatizzato delle procedure e delle formalità relative all’insediamento e allo svolgimento delle attività produttive e all’avvio e allo svolgimento delle attività di servizi nel territorio regionale; inoltre, forniranno le informazioni sugli adempimenti necessari per le procedure di autorizzazione, nonché tutti i dati e le informazioni utili disponibili a livello regionale, comprese quelle concernenti le attività promozionali. Le relazioni saranno curate da Gabriele Da Rin e Gabriella Salza, esperti del Ministero per la Semplificazione Normativa che hanno lavorato direttamente alla Riforma del Suap e da Francesco Nesta, responsabile della Sezione Normativa per i servizi e distribuzione commerciale della Regione Umbria.  
   
   
POLITICHE PER LA SICUREZZA DELL’EMILIA-ROMAGNA: ECCO IL BANDO PER I CONTRIBUTI 2010. UN MILIONE E MEZZO PER ENTI LOCALI E ASSOCIAZIONI  
 
Bologna, 5 luglio 2010 - Un milione e mezzo per i progetti locali per la sicurezza proposti da enti locali e associazioni di volontariato dell’Emilia-romagna. Li mette a disposizione la Regione con il bando 2010, rivolto alle città che vogliano affrontare un problema di sicurezza specifico del loro territorio. Quest’anno, come previsto dal programma di legislatura, è indicata dal bando anche una priorità riconosciuta ai “progetti volti a prevenire l’infiltrazione della criminalità di stampo mafioso”. “Pur non rappresentando un’emergenza del territorio regionale - ha sottolineato la vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche per la sicurezza Simonetta Saliera - è nostra convinzione che il tema del crimine organizzato di stampo mafioso stia acquisendo una maggiore rilevanza. Occorre, quindi, una crescente attenzione da parte di tutte le istituzioni. Riconoscendo questa priorità, vogliamo dare alle nostre città un segnale dell’attenzione della Regione a questo tema e una forma di aiuto concreto per i comuni”. Il bando Da oltre 10 anni la Regione affianca enti e associazioni con l’obiettivo di promuovere un “sistema integrato di sicurezza” delle città e del territorio, grazie alle leggi regionali 3 del ’99 e poi 24 del 2003. Fino ad oggi sono stati oltre 530 i progetti locali sostenuti; le attività realizzate spaziano dall’incremento della videosorveglianza alla riqualificazione urbana, dal recupero del degrado urbano alla rivitalizzazione di aree abbandonate, all’animazione sociale e culturale come mezzo per prevenire l’insicurezza, al sostegno alle vittime di reato. Il bando 2010, che scadrà il 30 luglio, prevede un contributo regionale distribuito in base a una graduatoria risultante dalla valutazione dei progetti pervenuti. Il sostegno massimo previsto per ogni proposta progettuale è di 40 mila euro per le spese correnti e 80 mila euro per le spese di investimento (corrispondenti a una percentuale di sostegno che va dal 40 al 50% delle spese ritenute ammissibili). Nella selezione dei progetti si terrà conto dell’accurata e documentata descrizione del problema di sicurezza, della coerenza delle proposte e della previsione di un sistema di valutazione dei risultati. Nel 2010 viene, come detto, introdotta per la prima volta una variante al bando annuale, con la previsione di una nuova area di priorità denominata “progetti volti a prevenire l’infiltrazione della criminalità di stampo mafioso”. Diverse sono le attività che gli enti locali e le associazioni di volontariato possono costruire anche sul versante della prevenzione e del contrasto non repressivo al fenomeno. A titolo di esempio, potranno essere sostenuti attraverso il contributo regionale, progetti di varia natura: interventi volti alla costruzione e al sostegno di reti per lo scambio di informazioni e per il contrasto al fenomeno tra le istituzioni pubbliche, le associazioni economiche e di categoria, i sindacati e le associazioni di cittadini; interventi volti a valorizzare il ruolo delle polizie locali nella prevenzione e nella conoscenza del fenomeno; il supporto alle vittime di reati di stampo mafioso; gli interventi volti al recupero di beni confiscati; iniziative di ricerca, documentazione e sensibilizzazione delle comunità locali rispetto al fenomeno; iniziative culturali o formative, in collaborazione o meno con il sistema scolastico. La legge 24/03 “Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” La legge regionale 24, approvata il 4 dicembre 2003, ha puntato ad ampliare l’intervento regionale sulla sicurezza, attraverso un processo di qualificazione della polizia locale e la costruzione di un sistema articolato di contributi agli enti locali e alle associazioni di cittadini. L’obiettivo è quello di costruire un vero e proprio sistema regionale di polizia locale e di sicurezza integrata che faccia perno sui comuni e sulle province e garantisca uno standard omogeneo di attività su tutto il territorio regionale. La legge 24/2003, inoltre, ha consentito di sperimentare lo strumento del protocollo d’intesa e dell’accordo di programma, che è stato riservato all’avvio di progetti di rilievo regionale, per problematiche diffuse su tutto il territorio ma che conoscevano forti criticità in alcune aree o per sperimentare azioni innovative in alcuni settori di intervento.  
   
   
TORINO: DIGNITA’ DEI LAVORATORI DEL COMUNE - APPROVATO IL NUOVO CODICE DI COMPORTAMENTO AGGIUNTO ANCHE IL COMITATO PER LA TUTELA DEL MOBBING  
 
Torino, 5 luglio 2010 - Il Consiglio comunale ha approvato il 21 giugno il nuovo Codice di comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Torino. Elaborato nel 1998 dal Comitato pari opportunità, il Codice è stato ora adeguato alla normativa legislativa e contrattuale vigente, ampliando gli ambiti di competenza con la tutela da ogni forma di discriminazione, per la parità di trattamento indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica, per la parità di trattamento in materia di occupazione e condizione di lavoro. Nella stessa seduta, la Sala Rossa ha approvato anche la delibera che prevede l’adozione del nuovo Regolamento di disciplina dell’attività del Comitato pari opportunità. Nel nuovo Regolamento, alle funzioni e ai compiti del Comitato, sono state aggiunte quelle del Comitato per la tutela del mobbing (previsto dalla recente contrattazione collettiva). Un modo per unificare le competenze dei due comitati attraverso la creazione di un unico organismo denominato Co.po.mo. La presidente della Commissione per i Diritti e le Pari Opportunità Lucia Centillo ha così commentato: “Con questo atto, il Comune di Torino si colloca tra le aziende con le posizioni più avanzate sul piano delle politiche delle Pari Opportunità, per la promozione del benessere organizzativo e per migliorare la qualità del rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione”.  
   
   
CONCORSI REGIONE BASILICATA: L’OMERICA ATTESA DEI CANDIDATI PIÙ DI 30 MILA CANDIDATI, DIPLOMATI E LAUREATI ASPETTANO DAL 10 APRILE 2009 L’AVVISO PER POTER PARTECIPARE ALLE PROVE SELETTIVE  
 
 Potenza, 5 luglio 2010 - “Il perpetuo rimandare dei concorsi banditi dalla Regione Basilicata avrebbe fatto scoraggiare persino Ulisse, che di odissee e sirene aveva esperienza, ma per sua fortuna non conosceva i meandri e le lentezze di una certa burocrazia e dell’incapacità di prendere decisioni dei sedicenti amministratori che siedono in Viale Verrastro a Potenza”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa. “La faccenda sarebbe ridicola – aggiunge Rosa - se non fosse che coinvolge più di 30 mila candidati, diplomati e laureati che aspettano dal 10 aprile 2009 l’avviso per poter partecipare alle prove selettive. Tutto questo in una situazione di carenza di organico negli uffici regionali, dopo i pensionamenti e nella necessità di poter avere risorse umane con competenze maggiori, più dinamiche ed in sintonia con il progresso tecnologico. Si preferisce rimandare un pubblico concorso, ma non evitare gli sprechi di contratti atipici, di long list, di consulenze esterne costose ma pilotate nelle scelte e nei conferimenti per gli amici degli amici, contigui politici o cognomi conosciuti. Vorrei chiedere a questi signori amministratori - afferma Rosa - se possano minimamente immaginare lo stato d’animo di questo esercito di oltre 30 mila titolati che, il 30 settembre 2009, hanno letto che per l’alto numero di partecipanti le prove selettive erano rinviate a data da definirsi e che ulteriori informazioni sarebbero state comunicate il 31 gennaio 2010. Continua l’attesa – aggiunge il consigliere - finchè il tanto atteso 31 gennaio arriva con la notizia che si sarebbe avviata solamente la procedura per individuare la società che avrebbe provveduto alla preselezione e si rinviava ad ulteriori news. L’attesa dei candidati così continua, aspettando il fatidico 30 aprile quando sul sito istituzionale si legge che “questa Amministrazione sta procedendo nell’espletamento della procedura per l’affidamento all’esterno del servizio di preselezione” e che, quindi, i signori candidati dovranno attendere con omerica pazienza il 30 giugno per sapere dove, quando e chi provvederà alla preselezione” . “L’ ultima comunicazione – ricorda Rosa - è che “si è insediata la Commissione, appositamente nominata, la quale dovrà valutare le offerte pervenute nei termini stabiliti per l’affidamento all’esterno del servizio di preselezione. Si rimandano ulteriori informazioni al 10 settembre 2010, tramite pubblicazione sul sito istituzionale della Regione Basilicata”. Trovo questa comportamento aberrante e vergognoso – sostiene l’esponente del Pdl - lesivo della dignità professionale di questi diplomati e laureati che attendono un pubblico concorso da oltre un anno, amorale perchè nelle sedute consiliari, nei pubblici dibattiti e nelle solite reclame pubblicitaria questo Governo regionale dichiara sempre di essere dalla parte dei giovani. Quali? I loro giovani, forse, e di voler combattere – prosegue Rosa - la disoccupazione, immorale verso tutti quei lucani che sono costretti ad emigrare perchè qui non hanno possibilità di poter sopravvivere. Oltre un anno per avviare una preselezione: presidente De Filippo – conclude Rosa - lei e la sua maggioranza politica state cadendo nel grottesco, mentre nelle vostre poltrone dorate giocate al risiko delle postazioni e delle carriere personali, il mondo reale vive la crisi, la disoccupazione dei propri figli, la difficoltà di sopravvivere con dignità”.  
   
   
FVG: UNIFORMATO ANTICIPO TFR PER DIPENDENTI REGIONALI  
 
Trieste, 5 luglio 2010 - Nell´ambito della legge di assestamento del bilancio regionale, approvata nella seduta dell’ 1 luglio del Consiglio regionale, ha trovato collocazione, all´articolo 13, una disposizione - messa a punto su indicazione dell´assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti - con la quale si è prevista l´introduzione della possibilità di ottenere un´anticipazione sul Trattamento di fine rapporto (Tfr) anche per il personale regionale assunto dopo il primo gennaio del 2001. Era stata infatti segnalata, anche nel dibattito consiliare, una difformità di trattamento tra i dipendenti assunti dopo quella data, che beneficiano del Tfr, e quelli assunti prima, per i quali vale invece l´istituto del Tfs (Trattamento di fine servizio). Il personale in regime di Tfs può richiedere all´Amministrazione regionale un´anticipazione delle somme maturate, mentre quello assunto successivamente - in carenza di norme specifiche che lo prevedessero - non aveva finora la facoltà di avvalersi di questa opportunità. La relativa disciplina attuativa sarà definita con apposito regolamento sulla falsariga di quanto già previsto per il personale in regime di Tfs e previa stipula di specifica convenzione con l´Inpdap, l´istituto previdenziale dei dipendenti pubblici.  
   
   
DONNE@WORK. MORATTI E MOIOLI: "MILANO PROMUOVE L´OCCUPAZIONE FEMMINILE E L´INNOVAZIONE"  
 
 Milano, 5 luglio 2010 - “Un progetto innovativo, reso possibile grazie alla proficua collaborazione tra istituzioni, enti, imprese e associazioni di Milano, per valorizzare il ruolo e la professionalità delle donne”. Così il Sindaco Letizia Moratti con l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, Mariolina Moioli, è intervenuta il 2 luglio alla presentazione dello Sportello Donne@work, volto a favorire e sostenere l’occupazione delle donne in ambito tecnologico, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, Manageritalia, Assintel e Associazione Primadonna. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di istituire una banca dati di profili professionali – esclusivamente femminili- a tutti i livelli, da quelli tecnici a quelli organizzativi e gestionali, in ambito Information and Communication Technology (Ict). “Questo progetto – ha sottolineato il Sindaco – nasce da un Tavolo di lavoro che si riunisce periodicamente e che rappresenta diverse realtà femminile della città. Si tratta di un’iniziativa pensata specificamente per le donne, che contribuirà a gratificare lo studio e le capacità di tante professioniste, aumentando l’occupazione femminile nel campo delle nuove tecnologie e che, nel contempo, renderà le imprese sempre più competitive. Un’iniziativa che si inserisce nel quadro dei numerosi interventi promossi dall’amministrazione per favorire la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia e sostenere la presenza femminile nel mondo del lavoro”. Il progetto, patrocinato dal Comune di Milano e dalla Camera di Commercio di Milano, è stato ideato da donne dirigenti e imprenditrici appartenenti ad associazioni che hanno a cuore il futuro delle donne quali Manageritalia Milano, Assintel e Associazione Primadonna. “Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa che offre uno strumento di aiuto e sostegno dedicato specificamente alle donne, in un periodo di grande difficoltà economica – ha detto l’assessore Moioli –. In una realtà come Milano, che pure vanta tassi di occupazione femminile molto alti, veicolare la domanda e l’offerta di competenze tecnologiche, attraverso uno strumento agile come lo Sportello Donne@work, rappresenta un ulteriore arricchimento delle iniziative a sostegno delle donne e della famiglia già messe in atto dal Comune”. “Ringrazio Camera di Commercio, Manageritalia, Assintel, Associazione Primadonna e i loro rappresentanti – ha concluso Mariolina Moioli - per l’impegno profuso nella realizzazione di un progetto che aiuterà le donne a far conoscere le proprie competenze direttamente alle aziende che sono alla ricerca di personale qualificato”. “Milano – ha concluso il Sindaco – è la seconda città dopo Londra per numero di imprese a elevata tecnologia. Basti pensare che il 40% dei brevetti italiani proviene da Milano; una percentuale che ci equipara a Boston. Favorire l’incontro tra la domanda di profili altamente qualificati e le aziende del settore non potrà che accrescere ulteriormente la creatività e la competitività di Milano, riconfermandola capitale dell’Innovazione”. La banca dati sarà gestita dalla Camera di Commercio di Milano e garantirà l’incontro tra la domanda di profili professionali Ict da parte delle imprese e l’offerta di competenze di tutte le donne che vorranno essere presenti all’interno del database. Il servizio sarà gratuito sia per le imprese sia per le candidate. Aver maturato competenze di studio o di lavoro in ambito Ict sarà il requisito fondamentale per essere comprese all’interno del progetto. Tutte le donne interessate potranno inserire il proprio curriculum vitae all’interno della banca dati Sportello Donne@work, presso il sito dedicato. Entro un paio di mesi la banca dati sarà consultabile da parte delle aziende.  
   
   
MILANO, IMPRESE FEMMINILI: SESTO E LEGNANO LE PIÙ ROSA  
 
Milano, 5 luglio 2010 - Sono oltre 47 mila le imprese individuali femminili al primo trimestre 2010 di cui 25 mila ditte individuali. Di queste ultime il 27% opera nel commercio al dettaglio, una su dodici nel manifatturiero o nella ristorazione e alloggio, il 6,4% nel noleggio e servizi di supporto alle imprese. Il 4,1% è attivo invece nei servizi per edifici e paesaggio che include le imprese di pulizia e in questo settore la loro presenza aumenta in un anno del 3,8% (da 988 a 1.026 ditte). Crescono anche sanità e assistenza sociale (+5,3%) e costruzioni e attività di alloggio e ristorazione (entrambe: +3,1%). Nel campo dell’informatica aumentano le imprese femminili nella riparazione di computer e beni per uso personale (+11,6%) e nella fabbricazione di computer e prodotti per l’elettronica (+3,8%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere 2009 e 2010. Le donne quando fanno impresa tendono ad associarsi fra di loro. Il 95,9% delle imprese femminili in tutti i settori è a proprietà esclusiva delle donne, il 4% ha una presenza femminile forte e soltanto una su mille in media è semplicemente maggioritaria. Le imprese femminili che operano nel settore delle telecomunicazioni (174 imprese) sono tutte a proprietà esclusiva delle donne. Lo è anche il 98% di chi lavora nella pubblicità, nei lavori di costruzione specializzati e nella produzione cinematografica e di video. Il settore invece dove è meno forte la presenza esclusiva di donne e più forte la compartecipazione con uomini sono i servizi di assistenza sociale e residenziale (60% quelle esclusive delle donne) e quelle di archivi e musei (58% a proprietà esclusiva). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere al 2009. I comuni più rosa? Oltre a Milano, prima con oltre 12 mila e 200 imprese, ci sono Sesto San Giovanni, seconda con 576, Legnano con 456, Cinisello Balsamo con 447 e Rho con 336. Tra i primi 20 comuni cresce in un anno la presenza di ditte femminili ad Abbiategrasso (da 254 a 256), Cesano Boscone (da 169 a 174) e a Garbagnate Milanese (da 170 a 174).  
   
   
ABRUZZO: PUBBLICATO SUL BURA PROGRAMMA SOSTEGNO RIGUARDA FAMIGLIE IN CRISI E OPERATORI SANITA´ CONVENZIONATA  
 
 Pescara, 5 luglio 2010 - E´ stato pubblicato sul Bura ordinario n. 43 del 30 giugno il bando sul "Programma regionale di sostegno alle famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo per l´acquisto, costruzione ed il recupero della prima casa". "Dare sollievo alle numerose famiglie che versano in situazioni di difficoltà a causa della perdita del lavoro, di un reddito insufficiente o altro, rappresenta una risposta concreta ai disagi causati dall´attuale crisi - ha affermato il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione - conferma la forte attenzione che stiamo dando al territorio". Per sostenere tali famiglie, è stato deciso di corrispondere, per un periodo massimo di 22 mesi, la quota interessi dei mutui contratti per l´acquisto, la costruzione o il recupero della prima casa, con una sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale. "Il ritardo con cui questo provvedimento è stato pubblicato, - ha ricordato Castiglione - è da ascriversi alla volontà della Presidenza e del sottoscritto di inserire, tra i beneficiari dell´iniziativa, anche i lavoratori di imprese operanti nel settore dei servizi sanitari e socio assistenziali, in convenzione con la Pubblica Amministrazione, che non percepiscono trattamento retributivo da almeno tre mesi".  
   
   
TRENTO: FAMIGLIA E LAVORO: UNA CONVIVENZA POSSIBILE? È IN ARRIVO IL NIDO ITEA  
 
Trento, 5 luglio 2010 - Il cammino intrapreso nel 2008 da Itea, con l’adesione al progetto di conciliazione “Audit Famiglia & Lavoro”, promosso dalla Provincia autonoma di Trento, sta già dando i suoi primi frutti. Nell’autunno prossimo la società taglierà il nastro inaugurale del nuovo micro nido, realizzato al terzo piano della sede di via Guardini a Trento. Itea ha affidato la gestione del micro-nido alla Società Cooperativa S. Bellesini di Trento, che garantirà orari flessibili (tempo normale/prolungato, part-time mattutino/pomeridiano, pacchetti trimestrali, orari personalizzati) e potrà accogliere al massimo 10 bambini da 1 a 3 anni, figli dei dipendenti Itea o di utenti esterni all’azienda. Facendo propria la mission della cooperativa: “Formare per crescere, sostenere per innovare”, il nido Itea è rivolto in primis ai dipendenti della società ed è nato grazie all’interesse e alla sensibilità dimostrate dall’azienda, che intende promuovere la conciliazione familiare e fidelizzare le proprie risorse umane. La conferenza stampa di presentazione del micro nido si terrà mercoledì 7 luglio, ad ore 11.00, presso la Sala Consiglio di Itea (9° piano - via Guardini, 22). All’incontro, presieduto dalla presidente Aida Ruffini, affiancata dai vertici della società, saranno presenti l’assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, l’assessore all´istruzione e sport Marta Dalmaso, i consiglieri provinciali per le Politiche sociali e abitative, il referente di “Audit Famiglia & Lavoro”, le rappresentanze sindacali e i responsabili della Cooperativa Bellesini. “Questo nido d’infanzia è aperto ai dipendenti Itea, ma anche agli utenti privati che cercano un servizio flessibile nell’organizzazione, innovativo nelle proposte e di alta qualità sul profilo pedagogico educativo – ha affermato la presidente Ruffini. Il micro nido offre una fruizione diversificata e flessibile, che permette ad ogni famiglia di individuare tempi e modi personalizzati. Una sfida, questa, che conferma Itea S.p.a. All’avanguardia nel panorama provinciale ed extra regionale, una società dinamica ed attenta ai bisogni dei propri dipendenti e al contesto sociale entro il quale opera.” Scheda Tecnica - Ubicazione: terzo piano della sede con uscita su terrazza esterna. Accesso (da via Lunelli): è indipendente rispetto all’entrata della sede Itea, è limitato a chi usufruisce del micronido ed è controllato tramite videocitofono e sistema di allarme e videosorveglianza. Superficie e capienza: 86 mq; è in grado di ospitare 6÷10 bambini. Composizione: zona ingresso, bagno e spogliatoio personale, bagno infanti, cucina, zona giochi e alimentazione, zona notte e ripostiglio. Arredi: vano cucina (completo di elettrodomestici), fasciatoii, tavolini e sedie, giochi vari in legno, tappeti, armadi e lettini. Terrazza esterna (212 mq): completa di zona giochi all’aperto e delimitata da un arredo verde costituito da vasche con piante e fiori. L’area giochi è composta da un’area ombreggiata con pavimentazione antitrauma in gomma, zona sabbiera e zona orto.  
   
   
RIFIUTI IN SICILIA: PRESTO COMMISSARIAMENTO COMUNI INADEMPIENTI  
 
Palermo, 5 luglio 2010 - L´assessore all´Energia e ai Servizi di Pubblica utilita´, Pier Carmelo Russo, ha incontrato Il 2 luglio il presidente del gruppo parlamentare del Pdl Sicilia, Giulia Adamo e l´onorevole Toni Scilla, per discutere della possibilita´ di snellire le procedure per il commissariamento dei comuni inadempienti rispetto agli oneri di gestione del servizio dei rifiuti. In sostanza i due parlamentari chiedono l´accelerazione dell´iter, cosi´ da poter risolvere al piu´ presto le conseguenze dovute alle inadempienze dei comuni. L´assessore Russo si e´ reso subito disponibile a valutare la possibilita´ di intervenire in tal senso gia´ in sede di adozione della nuova ordinanza della protezione civile nazionale o con un apposito intervento normativo.  
   
   
ASILI NIDO IN LOMBARDIA, 18 MLN PER CREARE 2000 NUOVI POSTI APPROVATA LA GRADUATORIA DELLE VARIE PROVINCE: 77 PROGETTI SEGNO DI ATTENZIONE ALLE MADRI CHE DEVONO LAVORARE  
 
 Milano, 5 luglio 2010 - E´ stata approvata la graduatoria del "Bando asili nido e micronidi", e sono stati distribuiti i 18 milioni di euro stanziati per promuovere l´ampliamento della capacità ricettiva degli asili nido e micronidi, anche aziendali. Lo ha deciso la Giunta lombarda su proposta dell´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli. Lo stanziamento, che finanzierà la realizzazione di 77 progetti, assicurerà l´apertura di 2000 nuovi posti per la prima infanzia, che andranno ad aggiungersi agli attuali 52.560, già attivi su tutto il territorio regionale. "Con l´approvazione di oggi - ha commentato l´assessore Boscagli - la Lombardia aumenta di 2000 posti la sua offerta per la prima infanzia, arrivando ad accogliere quasi 55 mila bambini in nidi, micronidi, nidi famiglia e nidi aziendali, senza dimenticare i circa 4 mila posti delle classi primavera". "Per stilare questa graduatoria gli uffici dell´Assessorato hanno svolto una valutazione attenta e precisa, - prosegue l´Assessore regionale - tenendo conto delle differenti esigenze del territorio e degli indici di copertura locale, così da rispondere nel modo migliore alle esigenze di tutti. Una dimostrazione dell´attenzione che Regione Lombardia ha per le famiglie e per le madri che desiderano continuare a lavorare conciliando il tempo della famiglia con quello professionali". Con l´apertura dei nuovi posti l´offerta per la prima infanzia di Regione Lombardia raggiunge i 54.614 posti. La suddivisione per provincia è la seguente (il primo numero corrisponde a quello dei nuovi posti; il secondo ai posti preesistenti; il terzo è il totale): Bergamo 50 4.478 4.528; Brescia 287 5.174 5.461; Como 95 2.065 2.160; Cremona 83 1.566 1.649; Lecco 183 1.420 1.603; Lodi 139 821 960; Mantova 38 1.544 1.582; Milano 585 23.773 24.358; Monza 222 4.269 4.491; Pavia 230 2.778 3.008; Sondrio 62 493 555; Varese 80 4.179 4.259. Totale 2.054 52.560 54.614 .  
   
   
INAUGURATO CENTRO ESTIVO ASL VARESE  
 
 Varese, 5 luglio 2010 Un centro estivo che accoglie i figli dei dipendenti della Asl di Varese. A inaugurarlo l’ 1 luglio, l´assessore alla Famiglia, conciliazione integrazione e solidarietà sociale Giulio Boscagli. "La conciliazione del tempo tra famiglia e lavoro - ha detto Boscagli - è fondamentale e deve essere uno dei cardini del nuovo welfare. Non a caso il presidente Formigoni ha infatti premiato questa iniziativa dell´Asl di Varese con il premio Famiglia e Lavoro 2009. Un riconoscimento tanto più importante in quanto è stato dato a un ente pubblico, a dimostrazione che questa sensibilità non è appannaggio solo di privati particolarmente illuminati". Boscagli ha anche ricordato che la Regione si avvale di un "comitato strategico donna-famiglia-lavoro, al quale partecipano tutte le organizzazioni sindacali, sociali e del terzo settore , e che ha lo scopo di indicare iniziative per abolire la frattura tra famiglia e lavoro". L´iniziativa di Varese, a carattere sperimentale, è rivolta ai figli dei dipendenti della Asl di via Rossi di età dagli 8 ai 13 anni. Alla fine dell´estate proseguirà nel corso dell´anno scolastico con un servizio di doposcuola tre giorni alla settimana. Le attività vengono svolte presso idonei spazi allestiti all´interno del Padiglione Monteggia della Direzione Sociale, in via Rossi. Vengono svolte attività sportive, quali nuoto, sport di squadra e avvicinamento propedeutico al rugby (sport molto popolare a Varese e con grande valenza educativa); laboratori di sviluppo della creatività e dello spirito artistico; attività di espressione di sviluppo corporeo; attività di conoscenza della natura e del rispetto dell´ambiente; gite, anche con i genitori nel fine settimana. Accanto alle attività i bambini usufruiscono anche di un servizio mensa totalmente gratuito, così come sono tutte le attività svolte dal Centro Estivo.