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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2012
AGENDA EUROPEA 28 MAGGIO - 1 GIUGNO NUOVI E INTERESSANTI APPUNTAMENTI CHIUDERANNO IL MESE DI MAGGIO DURANTE IL QUALE GIÀ NUMEROSE INIZIATIVE HANNO PERMESSO AI CITTADINI DI APPROFONDIRE IMPORTANTI TEMATICHE DI ATTUALITÀ EUROPEA.  
 
Bruxelles, 29 maggio 2012 - La settimana europea si aprirà il 29 maggio a Bruxelles con la conferenza di alto livello "Missione crescita: l´Europa alla guida della nuova rivoluzione industriale" durante la quale interverranno il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, il vicepresidente della Commissione europea e commissario per l´industria e l´imprenditoria Antonio Tajani e l´economista Jeremy Rifkin. I loro contributi potranno essere seguiti attraverso Ebs. In questa occasione, illustri personalità del mondo politico ed economico si incontreranno per discutere di come costruire un´Europa più innovativa puntando sullo sviluppo di una crescita sostenibile. Per ulteriori informazioni consultare il sito della conferenza. E´ inoltre a disposizione il programma della giornata. Mercoledì 29 maggio sarà un giorno fondamentale in quanto la Commissione europea presenterà le sue raccomandazioni ai 27 Stati membri e all´eurozona nel suo complesso. Esse verranno approvate dal Consiglio europeo il 28 e il 29 giugno e formalmente adottate dal Consiglio a luglio. L´illustrazione delle raccomandazioni costituisce dunque un momento chiave del Semestre europeo. Nel frattempo è possibile consultare le raccomandazioni del 2011. Il giorno seguente, la Commissione presenterà invece una nuova proposta per migliorare Eurodac, il sistema che fin dal 2003 facilita l´individuazione dello stato competente a valutare una specifica richiesta di asilo. La nuova proposta prevede date più chiare e precise per la trasmissione dei dati e garantisce la compatibilità dei nuovi procedimenti con la più recente legislazione in materia di diritto d´asilo. Infine il 31 maggio, si terrà a Bruxelles il "Forum economico", il principale momento di incontro fra opinion leader, autorità governative, europee e internazionali che insieme discutono e si confrontano sulle tematiche economiche più attuali. Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e il commissario per gli affari economici e monetari Olli Rehn interverranno nel corso del forum.  
   
   
MISSIONE CRESCITA: L´EUROPA ALLA GUIDA DELLA NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE  
 
Bruxelles, 29 maggio 2012 – Oggi ha luogo la conferenza di alto livello "Missione crescita: L´europa alla guida della nuova rivoluzione industriale" promossa dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Durao Barroso e Jeremy Rifkin prenderanno parte all´evento. L´europa sta affrontando una situazione economica e sociale senza precedenti dal dopoguerra. Oltre all´urgenza di creare nuova occupazione e rilanciare la competitività, abbiamo davanti altre sfide vitali: crescita demografica mondiale e invecchiamento della popolazione europea, pressione crescente su materie prime ed energia, emergenza clima e salvaguardia dell´ecosistema. Queste formidabili sfide costituiscono altrettante opportunità per cambiare, intercettare nuova domanda di beni e servizi, creare lavoro. Anche a condizione che la politica faccia fino in fondo la sua parte puntando con decisione su una nuova rivoluzione industriale. La prima rivoluzione industriale è spesso associata all´utilizzo del vapore, del carbone, per far muovere le macchine; poi è cominciata l´era del petrolio. La nuova rivoluzione dovrebbe accompagnare, con adeguato sviluppo tecnologico, proprio l´uscita graduale dagli idrocarburi e, in generale, un utilizzo più efficiente e sostenibile di risorse sempre più scarse. Solo l´innovazione nella chimica o le biotecnologie può creare biocarburanti sostenibili e competitivi. Grazie alla ricerca sui nuovi materiali o le nanotecnologie potremmo sostituire alcune materie prime rare o rendere le rinnovabili meno care e più efficienti; o far diventare l´auto elettrica un bene di largo consumo con costi e prestazioni comparabili a quelle tradizionali. Gli edifici consumeranno meno energia di quella che producono. E potremmo ridurre l´impatto dell´estrazione di minerali e riutilizzare rifiuti come vere e proprie miniere o fonti di energia. Grazie alle applicazioni dallo spazio i sistemi di trasporto e di trasmissione di elettricità saranno più "intelligenti". Le fabbriche e le città del futuro avranno meno emissioni. Le tecnologie digitali, la creatività, il design, rivoluzioneranno beni e servizi. Politiche e investimenti per la ricerca e l´educazione saranno sempre più le armi di una competizione globale tra vecchie e nuove potenze industriali per contendersi la leadership delle trasformazioni in atto e lo sfruttamento delle enormi potenzialità economiche e occupazionali. L´europa deve giocare con convinzione questa partita. Prima di tutto per creare nuovo lavoro e prospettive per le nuove generazioni. Autorevoli studi prevedono milioni di nuovi posti puntando, ad esempio, su green economy o tecnologie abilitanti fondamentali. Ma bisogna fare scelte giuste e tempestive. Oltre a un quadro normativo europeo che orienti le scelte dell´´industria e degli investitori senza frenare le potenzialità di questi settori, servono anche più fondi per una ricerca molto più vicina all´industria e al mercato con progetti piloti e dimostrativi; ed educazione e formazione mirata alla nuova domanda di lavoro. Con la strategia Europea 2020 l´Ue ha messo la barra nella giusta direzione per accompagnare la rivoluzione in atto. Ora si tratta di tradurre buoni propositi in scelte concrete conseguenti. Tra il 2008 e il 2009 i piani Usa e cinesi per uscire dalla crisi rilanciando domanda interna e competitività hanno impegnato rispettivamente 780 e 500 miliardi di dollari, molti dei quali spesi per promuovere green economy, ricerca e infrastrutture di rete. Anche all´Europa ora serve una grande piano per la crescita che acceleri la transizione verso un´economia più sostenibile e competitiva. Non si tratta di creare nuovi debiti ma, al contrario, contribuire al risanamento delle finanze utilizzando meglio le nostre risorse. Ad esempio, concentrando alcune azioni per ricerca, innovazione industriale e infrastrutture a livello Ue, sfruttando sinergie e tagliando sprechi duplicazione; e spostando parte dei 300 miliardi che gli Stati membri spendono ogni anno per petrolio e gas da paesi terzi – pari al 2.5 del Pil Ue -, verso investimenti in una economia più efficiente e moderna; risparmiando sulla bolletta energetica e creando nuovo lavoro. La Conferenza del 29 Maggio promossa dal vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e Imprenditoria, Antonio Tajani, è un´occasione per fare il punto sulle nuove frontiere tecnologiche di questa rivoluzione e la strategia europea per sfruttarne appieno le potenzialità di crescita. Oltre al presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso, interverranno alcuni tra i principali attori politici ed economici come Jeremy Rifkin, che potranno contribuire all´individuazione di proposte concrete da avviare con urgenza per superare la fase di crisi e tornare protagonisti del nostro futuro. Sarà inoltre possibile seguire su Ebs gli interventi di Tajani, Barroso e Rifkin.  
   
   
RIALLOCARE FONDI INUTILIZZATI PER COMBATTERE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE – IL PROGETTO PILOTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 29 maggio 2012 – Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso ha presentato il 24 maggio i primi risultati delle azioni intraprese negli 8 Stati dell´Unione europea che registrano i più alti tassi di disoccupazione giovanile. Uno dei principali effetti negativi della crisi è stato l´aumento del tasso di disoccupazione giovanile, che all´interno dell´Ue è in media del 22% e in alcuni Stati membri tocca punte del 50%. In Italia, in particolare, il tasso di disoccupazione giovanile aggiornato a marzo 2012 è del 35,9%. La Commissione europea si è attivata fin da subito per contrastare questa allarmante situazione che impedisce ai giovani di poter progettare il proprio futuro: nel dicembre 2011 è stata presentata l´iniziativa "Youth Opportunities" sulla base della quale è stata poi progettata "Youth on the Move"come parte della strategia Europa 2020. La Commissione ha poi avuto una nuova idea: riallocare i fondi strutturali non utilizzati e ancora disponibili per il periodo 2007-2013 per combattere la disoccupazione giovanile negli 8 Paesi Ue con la percentuale più elevata di giovani disoccupati. Alla fine del 2011 i fondi europei inutilizzati ammontavano a circa 82 miliardi di euro: l´obiettivo era quello di impiegare queste risorse per creare nuove opportunità d lavoro favorendo, tra le altre cose, l´accesso delle piccole e medie imprese ai finanziamenti visto il ruolo importante che esse ricoprono come fonte di potenziali posti di lavoro. L´italia è stata selezionata per far parte di questo progetto pilota insieme a Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo, Slovacchia e Spagna. All´italia sono stati destinati 8 miliardi di euro dei 29,8 da distribuire fra gli 8 paesi pilota. Di questi, circa la metà (3, 6miliardi) sono stati impiegati per finanziare un piano occupazionale in Sicilia del quale dovrebbero beneficiare circa 500 000 giovani. Uno sguardo va anche all´educazione: sono state promosse numerose iniziative per sostenere il settore dell´istruzione nel Sud Italia, creare più opportunità di mobilità attraverso i progetti Erasmus e Leonardo e combattere il fenomeno dell´abbandono e della dispersione scolastica. A seguito dei risultati incoraggianti registrati in questa fase del progetto, la Commissione europea intende continuare il lavoro con gli 8 Stati membri pilota, collaborare con gli altri Paesi Ue che registrano un tasso di disoccupazione giovanile superiore alla media europea e aiutare altri Stati membri a riprogrammare i fondi europei disponibili per sostenere l´occupazione.  
   
   
UE: IL VERTICE DI MAGGIO SI È CONCENTRATO PRINCIPALMENTE SULLA STABILITÀ FISCALE E LA CRESCITA.  
 
Strasburgo, 29 maggio 2012 - La scorsa settimana a Strasburgo i deputati hanno approvato la proposta sulla tassa sulle transazioni finanziarie (Tts), una maggiore protezione per il tonno rosso e hanno votato per la parità retributiva tra i generi. In agenda: l´Ucraina, le relazioni commerciali tra Ue e Cina, il lavoro per i giovani e la crescita. I deputati si sono confrontati sulla crescita e il risanamento dei conti martedì. Lo stesso giorno la figlia di Julija Tymošenko, Jevhenija, ha vistato il Pe. In un dibattito di martedì, i deputati hanno chiesto una maggiore accessibilità ai fondi strutturali e meno burocrazia per aiutare la piccola e media impresa a creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani. In una risoluzione votata giovedì, i deputati hanno chiesto alla Commissione europea di utilizzare i fondi inutilizzati per combattere la disoccupazione giovanile. I deputati hanno sottolineato che la strategia di sicurezza interna per l´Unione europea deve rispettare i diritti fondamentali. Hanno anche chiesto dei fondi a lungo termine per una strategia di attuazione della risoluzione adottata martedì. Mercoledì i deputati si sono confrontati son la presidenza danese sulle tensioni tra Sudan e Sudan del Sud riguardo il petrolio e la definizione dei confini. Le negoziazioni tra i due paesi stanno continuando e i deputati hanno ricordato che l´Ue deve sostenere il dialogo. Un primo passo è stato fatto mercoledì per difendere gli interessi dell´industria europea contro le pratiche commerciali sleali tra Unione europea e Cina. Un nuovo accordo commerciale basato sulla reciprocità delle regole e la trasparenza. Secondo il quadro di valutazione del mercato interno della Commissione, gli Stati membri tardano a implementare le regole europee. In una risoluzione di martedì, i deputati hanno sottolineato che questo comportamento potrebbe indebolire il programma di rilancio economico. Hanno anche richiesto delle procedure per mancata applicazione e un procuratore per il mercato interno. La libertà di movimento delle persone è un principio fondamentale per l´Ue e il Parlamento è pronto a difenderla. Giovedì, i deputati hanno adottato una risoluzione criticando le quote stabilite in Svizzera per i permessi di residenza a otto Stati membri che hanno raggiunto l´Unione nel 2004. Il Parlamento condanna le leggi omofobiche e la violenza e invita i governi e i parlamenti nazionali a considerare la possibilità di fornire l´accesso a istituti giuridici, quali le unioni registrate, la coabitazione o il matrimonio, a gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Yevgenia Tymošenko, la figlia dell´ex premier ucraina Julija Tymošenko che è stata condannata a sette anni di prigione per abuso di potere, era in visita a Strasburgo giovedì per un dibattito sulla situazione in Ucraina. Ha incontrato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. Molti deputati considerano che il suo arresto sia stato causato da motivazioni politiche. La situazione dei diritti umani in Azerbaigian è stata discussa in plenaria giovedì. L´eurovisione avrà luogo proprio a Baku, capitale dell´Azerbaigian, sabato. In una risoluzione i deputati hanno richiesto che l´Azerbaigian rispetti i valori democratici, la protezione dei diritti umani e la libertà fondamentali. Hanno anche condannato gli attacchi ai giornalisti. Martedì i deputati hanno fissato un accordo con gli Stati membri sui project bonds. 230 milioni di euro del budget europeo saranno destinati a sostenere l´emissione di obbligazioni per finanziare i progetti di infrastrutture europee.  
   
   
L´UE IMPUGNA LE RESTRIZIONI ALL´IMPORTAZIONE APPLICATE DALL´ARGENTINA  
 
Bruxelles, 29 maggio 2012 – In data 25 maggio l´Ue ha impugnato a Ginevra, innanzi all´Organizzazione mondiale del commercio, le restrizioni all´importazione adottate dall´Argentina. Nel contesto delle procedure di composizione delle controversie in seno all´Omc, l´Ue chiede innanzitutto che si aprano consultazioni con l´Argentina per farle abrogare tali misure che si ripercuotono negativamente sul commercio e sugli investimenti dell´Ue. Le misure restrittive comprendono il regime di licenze all´importazione introdotto dall´Argentina e in particolare le procedure per ottenere una licenza all´importazione nonché l´obbligo fatto alle imprese di equilibrare le importazioni con le esportazioni. Questo è un primo passo nell´iter del sistema di risoluzione delle controversie dell´Omc. Se entro 60 giorni non si sarà trovata una soluzione l´Ue potrà chiedere l´istituzione di un panel Omc incaricato di pronunciarsi sulla legalità dell´operato dell´Argentina. "Le restrizioni all´importazione introdotte dall´Argentina violano le regole sul commercio internazionale e devono essere eliminate. Queste misure causano un danno importante alle imprese dell´Ue nuocendo all´occupazione e all´economia nel suo insieme", ha affermato Karel De Gucht, Commissario responsabile del Commercio . "Il clima commerciale e degli investimenti in Argentina sta chiaramente peggiorando. Questo non mi lascia altra alternativa che impugnare il regime protezionistico dell´Argentina e assicurare che le regole in tema di libero ed equo scambio siano fatte valere." L´ue nutre ovvie preoccupazioni in merito alle misure restrittive dell´Argentina nei confronti delle importazioni, misure che violano le regole dell´Omc in merito a un sistema di scambi trasparente, libero ed equo. Tra le misure argentine vi sono: L´argentina sottopone l´importazione di tutte le merci a un regime di preregistrazione e di a approvazione previa denominato "Declaración Jurada Anticipada de Importación". Dal febbraio 2012 questo obbligo di approvazione previa è applicato a tutte le importazioni. Centinaia di prodotti sono inoltre assoggettati a una licenza di importazione. Sulla base di tali procedure le importazioni sono sistematicamente ritardate o respinte con motivazioni non trasparenti. All´inizio del 2011 più di 600 tipi di prodotti sono stati interessati da questo regime di licenze come ad esempio le macchine elettriche, le parti di automobili e i prodotti chimici. L´argentina fa obbligo a certi importatori di equilibrare le importazioni con le esportazioni o di aumentare il contenuto locale dei prodotti che fabbricano in Argentina ovvero vieta loro di trasferire all´estero i profitti. Tale pratica è sistematica, non scritta e non trasparente. L´accettazione da parte degli importatori di applicare tale pratica appare essere la condizione per ottenere la licenza di importazione dei loro prodotti. Tali misure ritardano o bloccano le merci alla frontiera e causano importanti perdite all´industria dell´Ue e del mondo intero. Le restrizioni in vigore nel 2011 interessavano circa 500 milioni di euro di esportazioni nello stesso anno. A decorrere dal 2012 l´estensione delle misure a tutti i prodotti ha accresciuto l´entità degli scambi potenzialmente interessati coinvolgendo tutte le esportazioni dall´Ue all´Argentina per un valore di 8,3 miliardi di euro nel 2011. L´impatto di lungo periodo di un clima di scambi e investimenti così negativo è significativamente maggiore. L´ue, assieme agli altri grandi partner commerciali mondiali, ha sollevato tale problematica con l´Argentina negli ultimi anni senza alcun esito. Contesto: Fatti e cifre relativi agli scambi; Scambi di merci (direttamente interessati dalle misure restrittive e oggetto di controversia in sede di Omc); esportazioni di merci Ue verso l´Argentina 2011: 8,3 miliardi di euro; importazioni di merci nell´Ue dall´Argentina 2011: 10,7 miliardi di euro. Le importazioni Ue dall´Argentina consistono essenzialmente di prodotti agricoli (prodotti alimentari e animali vivi, 53%), prodotti chimici (16%) e materie prime (14%), mentre l´Ue esporta essenzialmente prodotti finiti come macchine e mezzi di trasporto, come autoveicoli e loro parti (50%), nonché sostanze chimiche (20%) verso l´Argentina. Scambi di servizi commerciali: esportazioni di servizi dall´Ue all´Argentina 2010: 3 miliardi di euro; importazioni di servizi verso l´Ue dall´Argentina 2010: 2,1 miliardi di euro; l´Ue ha un surplus nello scambio di servizi con l´Argentina pari a 0,9 miliardi di euro. Le misure restrittive introdotte dall´Argentina si estendono via via a un numero crescente di settori; in proposito l´Ue segue anche da vicino il settore dei servizi per valutare in che misura esso sia interessato. Le prossime fasi delle procedure di risoluzione delle controversie in seno all´Omc. La richiesta di consultazioni avvia formalmente una controversia nell´ambito del sistema di risoluzione delle controversie dell´Omc. Le consultazioni danno all´Ue e all´Argentina l´opportunità di discutere la questione e di trovare una soluzione soddisfacente senza arrivare a un contenzioso. Se tali consultazioni non raggiungono una soluzione soddisfacente entro 60 giorni l´Ue può chiedere l´istituzione di un panel Omc che si esprimerà sulla legalità delle misure adottate dall´Argentina.  
   
   
EUROPABOOK – IL NUOVO PORTALE CHE TI ASSISTE NELLA PROGETTAZIONE EUROPEA  
 
Roma, 29 maggio 2012 - Il 17 giugno alle 18.00 presso i locali dello Spazio Europa di Roma avrà luogo la conferenza stampa di presentazione di www.Europabook.eu , il primo portale online ideato per facilitare l´accesso ai finanziamenti europei riunendo tutte le organizzazioni interessate. In un momento nel quale la crescita e lo sviluppo sono considerati fondamentali per uscire dalla crisi, i finanziamenti europei costituiscono senza dubbio una risorsa cruciale per conseguire questo risultato. Tuttavia, le organizzazioni italiane che riescono ad accedere ai fondi sono veramente poche: il tasso di successo delle proposte avanzate alla Commissione è inferiore al 20%, dato che colloca l´Italia al 21° posto sui 27 Stati membri. In rete già sono presenti i progetti finanziati, i bandi e le buone pratiche ma queste informazioni risultano spesso poco accessibili. In questo contesto è stato ideato www.Europabook.eu, il primo portale online che, favorendo lo scambio di esperienze, conoscenze e contatti, aiuta le organizzazioni nell’elaborazione delle proposte per accedere ai fondi dell´Unione. Europabook permetterà di selezionare i partner più pertinenti per un determinato progetto e di conoscere le iniziative già finanziate in un dato programma, per evitare doppioni e favorire invece la creatività degli ideatori dei progetti. La vera forza dell´europrogettazione è tuttavia la creazione di proposte condivise da più organizzazioni: Europabook consentirà a partner anche fisicamente distanti di lavorare insieme, fornendo loro uno spazio virtuale nel quale il responsabile del progetto potrà coordinare le idee provenienti da ogni parte del mondo. Infine, il portale supporterà le organizzazioni anche sotto l´aspetto tecnico della presentazione del proposta e permetterà di condividere i risultati raggiunti da ogni progetto.  
   
   
SLOVENIA, PREVISIONI MACROECONOMICHE DELLA COMMISSIONE UE  
 
Lubiana, 29 maggio 2012 - Le ultime previsioni macroeconomiche della Commissione europea prevedono per la Slovenia una decrescita economica nel 2012 pari all´1,4 per cento (contro un Pil che nell´euro-zona dovrebbe registrare nel 2012 un aumento dello 0,3). La Slovenia è uno dei Paesi dell´euro-zona che subiranno nell´anno corrente, secondo la Commissione, il maggior calo del Pil, preceduta soltanto dalla Grecia (-4,7), Portogallo (-3,3), Spagna (-1,8) ed Italia a pari previsione (-1,4). Il disavanzo pubblico dovrebbe raggiungere nel 2012 il 4,3 per cento del Pil (previsione più ottimistica rispetto alla previsione pubblicata ad autunno 2011 quando la previsione del disavanzo per il 2012 era pari a 5,3 per cento del Pil, grazie alle misure proposte dal Governo sloveno). Le previsioni macroeconomiche della Commissione europea sono più pessimistiche rispetto alle ultime previsioni slovene, che prevedono per il 2012 una decrescita economica dell´1,2 per cento e un disavanzo pubblico tra 3,5 e 4 per cento del Pil. Per il 2013 la Commissione prevede per la Slovenia una crescita del Pil pari allo 0,7 per cento ed un disavanzo pubblico del 3,8 del Pil.  
   
   
ALBANIA, BUON ANDAMENTO PER PROCESSO DI INTEGRAZIONE  
 
Tirana, 29 maggio 2012 - L´albania si è candidata alla membership Ue nel 2009: un passo importante se si pensa che la nazione è uscita dalla dittatura comunista appena 20 anni fa. La transizione verso una democrazia compiuta e un´economia di mercato efficiente è stata lanciata in un periodo di forti instabilità nell´intera regione dei Balcani Occidentali. La firma del Patto di Stabilità e Associazione nel 2006 ha mostrato la chiara volontà di Tirana di entrare a far parte dell´Ue: da allora, rilevanti progressi sono stati compiuti in molte direzioni. Lo scorso 15 maggio, in occasione dell´incontro tra Ue e Consiglio Albanese di Stabilità e Associazione, è stato fatto il punto della situazione; alcuni giorni prima, il Commissario Ue all´Allargamento aveva sottolineato come portare a termine le riforme necessarie a permettere l´entrata dell´Albania nell´Unione richiede uno sforzo comune da parte di Governo, opposizioni, sistema giudiziario, organi responsabili dell´applicazione concreta delle leggi, singoli cittadini e organizzazioni della società civile. La Commissione Europea ha riconosciuto i grandi passi in avanti compiuti dall´Albania: restano tuttavia da superare alcuni importanti ostacoli, primo fra tutti quello dei fenomeni di corruzione, ancora troppo diffusi, che danneggiano il processo di modernizzazione e il potenziale economico del Paese; inoltre i processi elettorali non sono ancora adeguati a tutti gli standard internazionali fissati dall´Osce.  
   
   
UE: 1-2 GIUGNO COMMISSARIO POLITICHE REGIONALI HAHN A TRIESTE  
 
Trieste, 29 maggio 2012 - Il commissario Ue alle Politiche regionali, l´austriaco Johannes Hahn, sarà a Trieste i prossimi 1 e 2 giugno per partecipare al convegno "Pensare l´Europa in un modo nuovo", che sarà ospitato nel Palazzo della Regione in piazza Unità d´Italia. Come indicato in sede di presentazione dell´evento dal prof. Michael Fischer, dell´Università di Salisburgo, proprio la "dimensione regionale" - oggi in cui è necessario riattualizzare le nostre origini, ripensare la continuità ed il cambiamento - può essere intesa come un elemento di successo che appartiene all´Europa e guarda al futuro. Un regionalismo che oltrepassa i confini, strumento istituzionale per comprendere situazioni complesse. In questo scenario, appaiono particolarmente vivaci le regioni e le zone di confine che, sempre secondo Fischer, "hanno un rapporto speciale con la creatività: grazie alla lingua, ai saperi ed alla comprensione di una particolare cultura si sviluppa una maggior trasparenza e permeabilità dei confini condividendo differenze ed affinità, e ciò permette di creare un´area vibrante e tesa all´innovazione". Nel corso della prima delle due giornate del convegno (i lavori inizieranno alle ore 9.30) il commissario europeo incontrerà il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo; i due esponenti avevano già avuto modo di incontrarsi a Bruxelles nello scorso mese di febbraio. La seconda giornata di lavori (che prenderà sempre avvio alle ore 9.30) si concluderà nel pomeriggio - alle 16.30 - con una tavola rotonda sulle prospettive europee, alla quale interverranno, accanto al commissario Hahn, Claudio Magris e Boris Pahor, la presidente del Festival musicale di Salisburgo, Helga Rabl-stadler, il caporedattore del quotidiano "Die Presse" di Vienna, Michael Fleischhacker, ed il docente dell´Università di Klagenfurt Primus-heinz Kucher. Il convegno gode del patrocinio della Ue ed è coorganizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.  
   
   
FONDI UE: CALDORO, EUROPA RICONOSCE NOSTRO IMPEGNO  
 
Napoli, 29 maggio 2012 - "L’ Unione europea riconosce gli sforzi messi in campo da questa amministrazione. E’ motivo di soddisfazione perché vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta." Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro sul giudizio positivo espresso il 25 maggio dalla Commissione Europea. “In questi due anni – sottolinea il presidente - ci siamo impegnati per superare la parcellizzazione, lavorando sui Grandi Progetti di ampio respiro per la regione, ci siamo concentrati su opere strutturali che daranno slancio a tutta la Campania. Abbiamo impegnato ad oggi fino all’ultimo euro a disposizione dei fondi europei. “La Regione Campania, prima in Italia, ha scelto di agire in partenariato con la Commissione europea e il Governo, chiedendo la costituzione di una task force interistituzionale. E’ stata una scelta giusta. “Dobbiamo proseguire in questo percorso, continuando a lavorare d’intesa con le forze sociali ed imprenditoriali della Campania, consapevoli che si può fare sempre meglio”, conclude Caldoro.  
   
   
VENDOLA INCONTRA AMBASCIATORE REGAZZONI: "SVIZZERA, PRIMO PARTNER PER LA PUGLIA"  
 
Bari, 29 maggio 2012 - “La Svizzera è la terra di adozione di molti pugliesi. Lo è stata per generazioni e generazioni dall’immediato dopoguerra sino ad oggi. Negli anni cinquanta l’emigrazione pugliese è stata soprattutto emigrazione di braccia. Oggi lo è di cervelli. La Svizzera ha un circuito accademico tra i più evoluti del mondo. Le sue università sono nelle classifiche internazionali tra quelle più di valore e apprezzate”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrando il 25 maggio in Presidenza per una visita di cortesia l’Ambasciatore della Svizzera in Italia Bernardino Regazzoni. “Molti non lo sanno – ha continuato Vendola - ma la Svizzera è il primo partner commerciale della Puglia, con esportazioni dal nostro territorio per circa un miliardo di euro ogni anno. Ci sono molte imprese svizzere che operano in Puglia e questa è una condizione che si è costruita nel tempo. Una storia dunque di migranti che ci lega – ha aggiunto Vendola – ma non solo. Tra l’altro la Puglia è la regione d’Italia meglio collegata con la Svizzera perché ha voli diretti per Berna, per Zurigo e per Ginevra, voli sempre pieni”. Un’occasione dunque l’incontro di oggi per fare il punto sullo stato dell’arte delle relazioni culturali, commerciali ed economiche tra i due paesi con un auspicio da parte del Presidente Vendola, che “la cordialità e l’amicizia che c’è oggi tra di noi, possa essere di buon augurio per poter raddoppiare i numeri già così significativi delle nostre relazioni” “Un partenariato basato sulle relazioni umane” per l’Ambasciatore della Svizzera Bernardino Regazzoni che ha ricordato la grande presenza di cittadini pugliesi in Svizzera, molti dei quali sono rientrati nel corso dei decenni nella loro terra di origine, dando luogo a diversi fenomeni imprenditoriali. L’ambasciatore Regazzoni ha ricordato anche che fra gli imprenditori stranieri presenti in Puglia, la nazionalità svizzera è la prima nazionalità. Ha infine annunciato un “investimento considerevole in Puglia di alcune centinaia di milioni di euro nel settore della produzione dell’energia eolica”. Insieme poi il Presidente Vendola e l’Ambasciatore Regazzoni si sono recati all’Università di Bari per la presentazione del numero monografico di Limes “L’importanza di essere Svizzera”.  
   
   
ERRANI AL PRESIDENTE NAPOLITANO: "GRAZIE PER IL MESSAGGIO AI CITTADINI DELL´EMILIA-ROMAGNA"  
 
Bologna, 29 maggio 2012 – Dopo la telefonata intercorsa con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della quale lo ha aggiornato sulla situazione delle zone colpite dal terremoto, il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, ha rilasciato questa dichiarazione: “Ringrazio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il messaggio che ha inviato ai cittadini dell’Emilia-romagna, dimostrando ancora una volta di interpretare lo spirito solidale che è forte nel nostro Paese ed è fondamentale nel lavoro delle Istituzioni democratiche”. “Questo ci da la certezza – prosegue Errani – dell’impegno di tutti i livelli della Repubblica affinchè in questa emergenza nessuno venga lasciato solo. E’ essenziale che questa scelta si concretizzi rapidamente in atti di governo per affrontare al meglio le urgenze di questi giorni e accelerare al massimo i tempi della ripresa lavorativa e produttiva e della ricostruzione, per i danni ai cittadini, alle imprese, ai beni culturali, agli Enti locali”. “Tutto ciò sarà possibile – conclude Errani – e con scelte coerenti e con una forte volontà comune, come evidenzia con grande chiarezza il messaggio del Presidente Napolitano”  
   
   
TERREMOTO, LA GIUNTA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA DEFINISCE IL PIANO DI PRIORITÀ PER GLI INCONTRI CON IL GOVERNO  
 
Bologna, 29 maggio 2012 – Un decreto che definisca tutti gli interventi urgenti in Emilia-romagna per affrontare la seconda fase dell’emergenza terremoto. La Giunta regionale, su proposta del presidente Vasco Errani e in relazione all’incontro di venerdì scorso con le istituzioni e le parti sociali, ha definito oggi pomeriggio i punti fondamentali per mettere in sicurezza il territorio, avviare la ricostruzione e far ripartire le imprese ed il lavoro nei territori colpiti dal sisma. Nel dettaglio, la Regione chiede al Governo di prevedere, come primo provvedimento, la sospensione delle imposte, dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i cittadini e le imprese (industria, agricoltura, artigianato, commercio e turismo) delle zone colpite dal terremoto. Sul versante delle imprese e per favorire la ripresa delle attività si chiede, inoltre, il riconoscimento degli ammortizzatori sociali ordinari e in deroga; la disponibilità delle garanzie offerte dal fondo centrale per favorirne la liquidità a breve e la disponibilità di finanziamenti a lungo termine, e un fondo di risorse dedicato a tasso zero per gli interventi di ricostruzione, ripristino e messa a punto dei beni danneggiati. Secondo la Giunta regionale dell’Emilia-romagna, inoltre, sono necessarie nell’immediato la proroga sia degli sfratti sia dei termini per l’ultimazione degli impianti fotovoltaici e di energia rinnovabile; la sospensione dei pagamenti delle rate di tutti i mutui e finanziamenti e l’esclusione dal patto di stabilità degli enti locali colpiti, nonché delle scadenze dei progetti previsti da provvedimenti nazionali, come quello sui distretti produttivi. Per l’agricoltura, tra gli altri provvedimenti , la Regione chiede al Governo di anticipare a luglio l’erogazione alle aziende del “Premio Unico Pac” normalmente previsto per dicembre e di concordare con Bruxelles il finanziamento di un bando straordinario per ritirare una quota delle forme di parmigiano-reggiano. Infine, per le abitazioni, la Giunta regionale chiede che sia definito dal Governo un plafond a tasso agevolato per la ricostruzione, che si vada ad aggiungere alle richieste di indennizzo a fondo perduto. In ogni caso questa serie di provvedimenti, che nei prossimi giorni dovranno essere definiti con il Governo, dovranno consentire a tutti di ripartire senza lasciare indietro nessuno.  
   
   
CALABRIA: MISSIONE ISTITUZIONALE DEI PRESIDENTI SCOPELLITI E TALARICO E DEL CONSIGLIERE NUCERA IN GEORGIA.  
 
Catanzaro, 29 maggio 2012 - Missione istituzionale in Georgia del Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, del Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico e del consigliere Giovanni Nucera. Due gli incontri nella prima giornata; in mattinata del 25 maggio con l´ambasciatore d´Italia a Tbilisi, Federica Favi, che ha illustrato ai Presidenti Scopelliti e Talarico lo sviluppo economico della Georgia e le potenzialità nell´avviare contatti tra le imprese georgiane e calabresi. L´ambasciatore ha inoltre evidenziato gli scambi culturali già avviati con l´Italia soprattutto per lo studio della lingua italiana. A tal proposito il Presidente Scopelliti, dopo aver ricordato la presenza di un importante comunità georgiana sul territorio regionale composta da circa quattromila persone, ha auspicato un fattivo coinvolgimento attraverso un accordo con l´Università per stranieri Dante Alighieri presente in Calabria. Nel pomeriggio, il Presidente Scopelliti, il Presidente Talarico ed il consigliere Nucera, sono stati ricevuti presso il palazzo del Governo dal Ministro della Diaspora Mirza Papuna Davitaia il quale, recentemente era stato già stato ospite della Regione Calabria. Il Ministro ha sottolineato l´importanza della visita della delegazione calabrese in vista di una giornata molto importante, il giorno dopo infatti si svolti i festeggiamenti per la ricorrenza dell’indipendenza della Georgia. Il ministro Davitaia ha ringraziato la Calabria "per l´attenzione verso i problemi e l´accoglienza degli immigrati e per l´ospitalità offerta ai georgiani presenti auspicando, dopo aver illustrato le potenzialità economiche della Georgia, l´avvio di accordi commerciali e culturali". Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti della Regione che hanno ringraziato per l´accoglienza il Ministro per la Diaspora evidenziando l´importanza di questa prima visita "di rispetto - ha sottolineato Scopelliti - verso i cittadini georgiani che vivono nella regione e che auspicavano da tempo questo incontro ma anche per il momento delicato della Georgia, una nazione a cui guardiamo con interesse e che rappresenta un punto di riferimento per l´età dei suoi giovani rappresentanti istituzionali". Il Presidente Scopelliti ha rilevato che sarà interesse comune approfondire le relazioni confermando la volontà per un primo avvio di scambi culturali tra le università e nel campo agroalimentare. Al termine dell´incontro il ministro Davitaia, il Presidente della Regione Scopelliti, il Presidente del Consiglio Talarico ed il consigliere Nucera si sono dati appuntamento sabato 26 maggio, a Kutaisi per un´altra serie di incontri istituzionali e per le celebrazioni della festa dell´indipendenza della Georgia.  
   
   
ENERGIA, RIFIUTI, SERVIZI PUBBLICI: ROSSI, “QUALE PREMIO PER LA VIRTUOSA TOSCANA?  
 
Firenze, 29 maggio 2012 – “Energia, rifiuti, servizi pubblici: Toscana virtuosa. Felice che il Governo lo riconosca, ma quando la Toscana si vedrà riconosciuta una premialità per questo? In sanità noi siamo virtuosi, abbiamo i bilanci certificati, ma è tanto che aspetto una premialità, con risorse aggiuntive, dal Governo in cambio di questo risultato.” Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al convegno “Servizi pubblici locali: quale modello per la Toscana” tenuto ieri al Palacongressi di Firenze e realizzato su iniziativa di Cispel, Università di Firenze e Regione Toscana. Rossi ha preso la parola dopo il sottosegretario Claudio De Vincenti che aveva definito la Toscana “esempio per l’Italia” in settori quali l’attuazione degli Ato (ambiti territoriali ottimali per la gestione dei servizi idrici integrati) e per la gara sul Tpl il trasporto pubblico locale, indicando i due pilastri dell’azione governativa nella “politica della concorrenza” e nella “politica industriale”. “Se vogliamo che Regioni ed Enti locali si adeguino alle nuove politiche del Governo – ha replicato Rossi – bisogna indicare i criteri di premialità per chi è virtuoso. Noi – ha continuato – il nostro ruolo proveremo a svolgerlo, ma finora la premialità c’è stata al contrario. In sanità la Toscana ha i conti a posto ma non ha avuto per questo risorse in più. In questo Paese si parla molto di virtuosità, ma poi si è sempre proni alle richieste di tipo assistenzialistico e alla logica del più forte.” “Geotermia: via la privativa all’Enel”. Il presidente: “Ho scritto al Governo” - Al “Governo delle liberalizzazioni” Rossi chiede “più coerenza”. Per esempio nel settore della geotermia. “Perchè l’Enel deve avere la privativa fino al 2024? Perchè non fanno un passo in più e tolgono questo monopolio, attribuendo almeno il demanio geotermico alle Regioni? Io in questo senso ho scritto al Governo, perchè il monopolio geotermico all’Enel penalizza pesantemente la Toscana. Questo è un tema serio, più di quello che riguarda le chiusure festive 3 o 4 volte all’anno.” Dalla geotermia al gas. “Il Governo ha previsto una premialità per l’unica Regione che ha un piano energia e che ha dato l’Ok per due Olt?”. E ancora sul trasporto pubblico locale. “In Toscana abbiamo messo in discussione un assetto su base provinciale che durava da 50 anni, al Governo chiedo: i pulman devono essere della Mercedes, oppure si puà far lavorare la Menarini, o la Fiat? I treni li dobbiamo comprare in Polonia? Queste sono politiche industriali”. E ancora: “Condivido e apprezzo quanto detto con onestà dal sottosegretario Vincenti, e cioè che il Governo non ha ancora una politica industriale. E’ così”. Cambiamenti climatici: un nuovo “Piano per la Toscana” - In tema di cambiamenti climatici Rossi lancia un “Piano per la Toscana” uscendo dalla “logica emergenziale”. “Può essere – sottolinea – un volano di sviluppo decisivo, c’è bisogno di investimenti, di grandi opere e su questo si potrebbero investire a partire dal 2014 i fondi Ue destinati all’ambiente, all’agricoltura. Ai tempi del presidente Bartolini – ricorda Rossi – fu fatto un “progetto Arno”, oggi possiamo fare un nuovo progetto per la Toscana?” Infine un accenno al patrimonio di Edilizia residenziale pubblica. “Possibile che in Toscana abbiamo 14 soggetti gestori per un patrimonio di 50 mila abitazioni?” In conclusione, il giudizio di Rossi sulla Toscana: “Siamo una Regione che accetta la sfida delle liberalizzazioni, ma non vuole rimanere rinchiusa all’interno di questa sfida. Siamo una Regione tutt’altro che ferma, anzi, in molti campi siamo stati anticipatori. Occorre andare avanti, con decisione, ma anche tenere conto, come nel caso del referendum sull’acqua, dell’indicazione che è stata data dai cittadini, a grandissima maggioranza, anche in Toscana.”  
   
   
VERSO UN UNICO SOGGETTO PER LO SVILUPPO ECONOMICO E IL SOSTEGNO DELLE IMPRESE LIGURI” CON UNA BASE DI 254 MILIONI DI GARANZIE PER 4 MILA AZIENDE  
 
Genova, 29 Maggio 2012- Con la deliberazione delle Assemblee dei vari Confidi tenutesi nei giorni passati ed in corso in questi giorni si perfeziona il meccanismo di fusione ed incorporazione dei singoli confidi in un unico soggetto regionale, che svolga il ruolo di consorzio di garanzia collettiva fidi di primo grado per i settori industria, artigianato, commercio, cooperazione ed agricoltura della regione. Con l’ultima assemblea di ieri pomeriggio, si definisce completamente la strategia portata avanti negli ultimi anni con l’obiettivo di concentrare i confidi in un unico organismo. Il nuovo Confidi regionale, frutto dell’intensa collaborazione tra Regione Liguria, Unioncamere e le associazioni di categoria dei cinque settori interessati con la costante collaborazione tecnica di Fi.l.s.e., costituisce un’importante risposta ai requisiti richiesti da Basilea 2 e 3 ed ha per effetto il rafforzamento e la razionalizzazione del sistema dei confidi liguri, ottenuto tramite il superamento degli effetti della attuale situazione di frammentazione in differenti organismi di garanzia di primo grado per i diversi settori produttivi. Per il presidente di Fi.l.s.e. Piero Biglia di Saronno “La crescita dei confidi verso questo nuovo ruolo istituzionale e di mercato ha richiesto in questi anni e richiederà ancora nei prossimi mesi, un grande impegno da parte di tutti i soggetti sia per il rispetto dei tempi previsti, che dovranno essere i più rapidi possibili, che per l’attuazione del progetto e delle linee organizzative che verrà messo in campo nei mesi prossimi per dare vita al meglio al nuovo organismo”. “Questa iniziativa è importante – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico, Renzo Guccinelli - come momento di rafforzamento da un lato degli interventi della Regione volti al miglioramento dell’ambiente finanziario delle pmi liguri, dall’altro per la tenuta col sistema bancario del finanziamento per lo sviluppo. Attraverso un organismo che “parla ligure” disporremo di un soggetto in grado di competere con pari dignità con le altre principali realtà regionali e nazionali ma soprattutto che sarà in grado di conoscere meglio le problematiche del territorio e potrà essere indirizzato nella strategia anche dalle politiche regionali, pur nel rispetto delle regole di mercato e con l’obiettivo specifico di ridurre il costo per le imprese”. Banca d’Italia dovrà ora valutare il nuovo “confidone” per il mantenimento dell’iscrizione dello stesso all’art. 107 Testo Unico Bancario. Operativamente è stato individuato Fidimpresa, in quanto primo confidi ligure ad aver ottenuto l’iscrizione all’elenco di cui all’art. 107 T.u.b., quale confidi “veicolo” in cui verranno fusi per incorporazione Mediocom, Cooperfidi e Rete Fidi; Confart apporterà garanzie proprie e garanzie ad esso trasferite da Coarge. Il sistema economico ligure al termine di questo processo avrà a disposizione un soggetto unico nel prestare garanzie agli associati che partirà da una base di garanzie in essere di circa 254 milioni e oltre 4.000 imprese associate (pari a circa il 55% del mercato ligure delle garanzie sui finanziamenti), articolato per business units operative e che agirà come confidi di primo grado polisettoriale rilasciando garanzie a favore di pmi su finanziamenti di importo superiore ad euro 75.000 (segmento corporate). Abbiamo lavorato, ha concluso Guccinelli, in questo come in tutta una serie di altri campi, per aiutare le imprese, anche di piccole dimensioni, a reggere le sfide di mercati che conoscono evoluzioni sempre più rapide, trasformando situazioni di rischio potenziale e di crisi economica, in opportunità di sviluppo. In un periodo di crisi come quello attuale i confidi giocano infatti un ruolo importante: da un lato rappresentano i soggetti alleviatori di rischio nei confronti del sistema bancario, dall’altro rivestono quali soggetti no profit e grazie agli interventi pubblici dello stato e per quota parte della nostra Regione, un ruolo anticiclico importante, compensando con le garanzie quelle imprese che diversamente ricadrebbero nelle strette del credito bancario.  
   
   
CRISI: CHIODI A MONTI, ABRUZZO NON PUO´ ESSERE PENALIZZATO LETTERA A GOVERNO, SIAMO REGIONE CON CONTI A POSTO  
 
 L´aquila, 29 maggio 2012 - "L´abruzzo non è più una ´regione canaglia´, ma è una regione che negli ultimi anni, dati alla mano, ha operato grandi passi in avanti in materia di risanamento dei conti pubblici e della sanità". È quanto scrive il presidente della Regione, Gianni Chiodi, al presidente del Consiglio, Mario Monti, alla vigilia delle misure che il Governo intende prendere in tema di riduzione della spesa pubblica, compensazione delle misure fiscali e patto di stabilità. "Rischiamo seriamente che l´Abruzzo paghi per colpe che non ha più", ha detto il presidente della Regione, "per questo ho scritto al presidente del Consiglio dei ministri con l´intenzione di spiegare la peculiarità e la posizione sui generis dell´Abruzzo dopo un cammino virtuoso i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti". I provvedimenti governativi a cui si riferisce Chiodi sono: la cosiddetta "spending review", il Patto di stabilità e la compensazione dei crediti e dei debiti fiscali per i possessori di partita Iva. "Tutti questi provvedimenti - ha spiegato il Presidente - tendono a penalizzare le regioni in Piano di rientro sanitario, ma la Regione Abruzzo pur stando formalmente in piano di rientro è tra le quattro regioni (Lombardia, Marche, Umbria e Abruzzo) in Italia che ha presentato, in materia sanitaria, un avanzo economico di bilancio per il 2011 pari a 60 milioni di euro. Un risultato eccezionale, che in questo modo rischia di cadere nel vuoto". Si rischia, insomma, che l´azione di risanamento finora portata avanti sul territorio non produca benefici in vista dei provvedimenti del Governo. "Sui quali - ha sottolineato Chiodi - l´Abruzzo ha già avviato un processo avanzato di attuazione. Sul taglio della spesa pubblica non prendiamo lezioni da nessuno e anzi, provocatoriamente, dico che l´Abruzzo è pronto a fornire i commissari al Governo visto che in questa Regione abbiamo ridotto la spesa pubblica, il debito di bilancio del 14% e risanato i conti della sanità". Con una Regione considerata ancora in Piano di rientro le ricadute dei provvedimenti del Governo sarebbero pesanti. "E allora - spiega il presidente della Regione - o si decide, conti alla mano, l´uscita dell´Abruzzo dalle regioni commissariate oppure si pensa ad un regime derogatorio per una regione che viaggia con parametri di virtuosità". Si tratta, nella sostanza, della richiesta che lo stesso Presidente ha fatto in sede di Conferenza delle Regioni, alla quale ha chiesto di creare una terza categoria di regioni che pur stando in regime di commissariamento, presentano in materia sanitaria un avanzo di bilancio. La richiesta a Monti è soprattutto quella di uscire da "un´inaccettabile semplificazione, che rischia di penalizzare ancora una volta chi ha portato avanti l´opera di risanamento. "Non contesto - ha spiegato - la filosofia secondo la quale le Regioni meno virtuose debbano pagare di più, dico invece che l´Abruzzo, in ragione del percorso attuato, non può essere più considerate tra queste". Il Presidente Chiodi ha poi illustrato le conseguenze che potrebbero avere i provvedimenti del Governo in Abruzzo: per la spending review la regione commissariata sarebbe parificata alle amministrazioni statali e dunque subirebbe le decisioni del supercommissario; per il Patto di stabilità è previsto un inasprimento di 800 milioni per il 2012 e 1,6 miliardi per il 2013 e la Conferenza delle Regioni chiede che tale inasprimento sia più forte nelle regioni commissariate. Infine, la compensazioni dei debiti e crediti fiscali delle partite Iva che non potrebbe trovare attuazione in Abruzzo in quanto regione commissariata. "Se così fosse, non possiamo accettare - conclude Chiodi - questa ulteriore penalizzazione per le imprese abruzzesi, con il rischio reale di veder vanificato tutto lo sforzo di risanamento portato avanti finora".  
   
   
PA. DECRETI, CALDORO: "BENE OK GOVERNO SU RICHIESTA REGIONI"  
 
Napoli, 29 maggio 2012 - "Buona notizia l´ok del Governo alla richiesta delle Regioni." Così ieri il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "Il Governo, così come annunciato stamattina dal ministro Barca, sta lavorando su emendamenti per accogliere le richieste che in questi giorni le Regioni in piano di rientro sanitario, e le forze politiche, sociali e produttive, hanno presentato per consentire agli Enti di rientrare nei benefici dei decreti ministeriali sulle compensazioni e il fondo di garanzia "E´ evidente che questi strumenti sono necessari ed urgenti, in particolare nelle aree dove è maggiore la crisi, sia di liquidità che nei ritardi di pagamento", conclude il presidente Caldoro.  
   
   
REGIONE PUGLIA. PATRIMONIO IMMOBILIARE: ECCO I GIOIELLI  
 
Bari, 29 maggio 2012 - Il patrimonio immobiliare della Puglia ammonta, più o meno, a circa 398 milioni di euro. I nostri gioielli di famiglia, si chiamano: Demanio Forestale;demanio Armentizio (Tratturi);demanio Ferroviario e Patrimonio immobiliare (terreni e fabbricati). Di questo ha parlato ieri , in conferenza stampa l’assessore al bilancio, Michele Pelillo che ha voluto sottolineare il lavoro immane e certosino compiuto dalla struttura regionale. “ Se mi aveste chiesto qualche mese fa, quale fosse la consistenza del nostro patrimonio- ha detto l’assessore- mi avreste messo in difficoltà. Ora non solo lo sappiamo, ma questa informazione è la base da cui parte la valorizzazione di quanto abbiamo.” L’assessore ha citato l’esempio della sede romana, troppo grande e fino a poco fa, anche costosa, nonostante la locazione della parte superflua. Scaduto il contratto d’affitto, ecco l’dea e quell’area “superflua” è divenuta una foresteria a disposizione dei dirigenti e dei funzionari in missione a Roma per i quali la Regione non dovrà più pagare spese di albergo. In cifre, vuol dire che già in questo 2012, la sede romana produrrà un attivo di 150 mila euro. Inezia? Non proprio se si considera che, peraltro, a fronte di ciò, verranno meno anche altre “uscite”, come , appunto, quelle di alloggio. “ Ma più importante ancora- assicura l’assessore- è che abbiamo imboccato una mentalità nuova, quella della nostra piccola, ma significativa “ spending rewiew” che fa corrispondere ad ogni mancata uscita, di fatto, un guadagno. Siamo già pronti a portare all’esame della Giunta il rendiconto 2012, dove, finalmente, queste cifre saranno tutte scritte”. L’assessore, che ha tenuto a precisare con chiarezza come portare alla luce un piccolo tesoro -quale quello del patrimonio immobiliare pugliese- non significhi in alcun modo avere una maggiore possibilità di spesa in altre parti del bilancio, ha esaminato capitolo per capitolo tutto il lavoro compiuto dalla struttura regionale. Non solo: tutta la mole di notizie emerse è stata anche informatizzata. Quindi disponibile per chiunque, tramite il portare regionale (www.Regione.puglia.it), nella parte dedicata al sistema informativo territoriale. Cliccando su un immobile il sistema rivelerà ogni informazione non solo catastale, ma anche ipotecaria. Http://www.regione.puglia.it/web/files/agierrenet/
presentazione_servizio_demanio_e_patrimonio_regione.pdf
 
 
   
   
PATTO, DE FILIPPO: AZIONE PER ESCLUDERE ROYALTIES E RICOSTRUZIONE LE CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE DELLA BASILICATA DOPO IL DIBATTITO: “SIAMO NEL MOMENTO PIÙ DURO. NEL 2011 I TAGLI PEGGIORI, ORA LE MISURE DECISE DAL GOVERNO DANNO QUALCHE PROSPETTIVA”  
 
Potenza, 29 maggio 2012 - “La Basilicata deve mettere in campo un’azione corale affinché i fondi relativi alle royalties del petrolio e alle spese per la ricostruzione del dopo terremoto siano escluse dal Patto di Stabilità. Però, mentre, come auspico, questo avviene, recependo l’indicazione data dal Consiglio, dobbiamo evitare lo sforamento del Patto di Stabilità. Per questo, dobbiamo lavorare sulle iniziative di verticalizzazione dl Patto, con il trasferimento di quote di spesa tra gli enti della regione, utilizzando gli strumenti messi in campo con la cessione dei crediti vantati presso la pubblica amministrazione con le formule del pro soluto e pro solvendo e valutando, in assenza di fatti nuovi, anche possibili iniziative di legge per alleggerire i tassi sostenuti dai creditori per queste operazioni”. Sono alcuni degli elementi che il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha raccolto nella conclusione del dibattito consiliare sui problemi del Patto di Stabilità che si è sviluppato ieri dopo la relazione che lo stesso De Filippo aveva tenuto in aula martedì scorso. “Mi auguro – ha detto De Filippo facendo riferimento alla richiesta di escludere alcune voci di spesa dai limiti del Patto – che riusciamo a mobilitarci in tutte le sedi decisionali per ottenere il risultato su cui tutti concordiamo. In verità, quando abbiamo fatto proposte analoghe come Regione, abbiamo trovato sempre l’opposizione del Governo, ed è per questo che mi auguro che ora ci sia un’azione corale e trasversale di tutta la Basilicata. La Regione farà la sua parte, ma è necessario che lo stesso avvenga a ogni livello, con i parlamentari che si impegnino sulla stessa battaglia, con le organizzazioni professionali e di categoria che mobilitino i loro vertici nazionali”. Il presidente è tornato ad indicare nel momento attuale il punto più difficile di una congiuntura, poiché, ha spiegato “la situazione più difficile l’hanno determinata i tagli previsti nel 2011 a valere sugli anni seguenti” mentre, per il futuro “sono da ritenere non trascurabili i provvedimenti annunciati dal governo lo scorso 22 maggio per sbloccare i crediti vantati dalle imprese”. De Filippo si è detto pronto a valutare possibili azioni da mettere subito in campo (dalla cessione di quote di spesa ad altri enti regionali, all’elevazione del tetto di sblocco dei pagamenti da 5mila a 10 mila euro), ma ha ribadito la volontà di continuare a lavorare d’intesa col Consiglio, sia nel caso in cui il dibattito producesse subito un documento d’indirizzo, sia qualora tali conclusioni siano rimandate a margine di un ulteriore approfondimento in Commissione. “Posto che i limiti sono né troppo liberali né enormi e che il Consiglio mi dà l´indicazione di non sforare – ha concluso - ci sono margini possibili per introdurre nella strategia con cui abbiamo affrontato fino ad ora il problema qualche elemento aggiuntivo, anche contando sugli effetti positivi che potranno venire dal recepimento delle decisioni del Governo dello scorso 22 maggio”.  
   
   
CALABRIA: PER LA VICEPRESIDENTE STASI SONO TROPPE LE PENALIZZAZIONI PER LE REGIONI DEL MEZZOGIORNO D´ITALIA SOTTOPOSTE A PIANO DI RIENTRO  
 
Catanzaro, 29 maggio 2012 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi in merito alla situazione relativa alle compensazioni dei crediti per le Regioni sottoposte a piani di rientro ha dichiarato: “La presa di posizione del Presidente Scopelliti, degli altri Presidenti di Regione del Sud Italia e di tanti politici contro un Governo che, escludendo dalle compensazioni i crediti verso enti commissariati o sottoposti a piani di rientro, è riuscita a generare un fronte comune di protesta. Questi ultimi decreti non sono i soli che evidenziano discriminazioni per le Regioni sottoposte ai piani di rientro dai deficit sanitari . Anche rispetto al processo di ‘Spending Review’ – ha successivamente affermato la Vicepresidente Stasi - la direttiva che impone tagli alle amministrazioni pubbliche per un totale di 4,2 miliardi di euro, è stata prevista una netta differenziazione. Per le Regioni non commissariate, il super commissario nominato dal Presidente del Consiglio formulerà proposte di ridimensionamento delle spese al Presidente della Regione, e poi la Regione deciderà. Di contro per le Regioni commissariate i tagli decisi dal super commissario Bondi saranno diretti, in quanto enti assimilati alle amministrazioni statali. Ciò che le regioni rifiutano – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - non è la revisione della spesa, coscienti che i tagli sono necessari, ma il commissariamento, l´approccio unilaterale e penalizzante che divide l´Italia in due non è accettabile. Altra questione è il patto di stabilità. Il Governo ha previsto che la capacità di spesa delle Regioni venga decurtata nel 2012, 2013 e 2014 con penalità per le Regioni in piano di rientro ed un premio a vantaggio delle regioni virtuose, per una percentuale ancora da stabilire. Così la Calabria rischia di dover subire non solo la decurtazione sulla spesa, ma, in aggiunta, una ulteriore penalità valutando la virtuosità retroattivamente. Gli anni 2009 e 2010 non possono rappresentare il riferimento a base del calcolo della virtuosità per gli attuali governi regionali. Sarebbe stato più giusto riconoscere un premio per i progressi ottenuti o ragionare su un concetto di ‘virtuosità dinamica’ per riconoscere una sostanziale premialità anche alle Regioni che migliorano i propri parametri e iniziano a seguire la ‘strada della virtuosità’. La Calabria ha ridotto il proprio debito sanitario – ha poi dichiarato la Vicepresidente Stasi - lavorando al contempo per rimettere i conti in ordine, ha avviato un percorso di forte contenimento della spesa, subisce verifiche e controlli di spesa trimestrali dall´esito positivo, non ha sforato il proprio patto di stabilità, non può essere timbrata ancora come ‘Regione canaglia’, e subire esclusioni da premi e bonus da parte del governo . E´ tempo, ormai, che il Governo intraprenda un reale modello di crescita che vada a privilegiare la spesa per investimenti, dando la possibilità di accelerare i pagamenti diminuendo vincoli sul patto di stabilità per il Sud. Questa – ha concluso la Vicepresidente Stasi - sarebbe una vera ancora di salvezza per le Regioni in ritardo di sviluppo, e sicuramente un premio per le imprese ed i cittadini del Meridione d´Italia”.  
   
   
REFERENDUM, CAPPELLACCI FIRMA DECRETI: "RIFORME CONDIVISE PER RIPRESA MORALE, SOCIALE E CULTURALE DELLA SARDEGNA"  
 
Cagliari, 28 Maggio 2012 - Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha firmato il 25 maggio i decreti relativi ai referendum celebrati il 6 maggio e ha promulgato la legge approvata nella giornata di ieri dal Consiglio Regionale sulle province. "I referendum del 6 maggio - ha dichiarato il presidente - hanno rappresentato un´importante occasione di partecipazione dei cittadini e allo stesso tempo un impulso deciso all´avvio di una fase di rinnovamento delle Istituzioni e della politica. La Sardegna può cogliere tale opportunità per valorizzare la propria autonomia, anticipare e caratterizzare con scelte proprie i processi che avverranno sul piano nazionale. Partendo dalla volontà popolare e coerentemente con la stessa, il confronto, anche aspro e sempre preferibile al silenzio, prosegua e conduca a una riforma istituzionale che sia un chiaro segnale di rilancio della politica. E´ necessario - evidenzia Cappellacci - il coinvolgimento di tutte le forze, compreso il contributo di coloro i quali si sono opposti strenuamente al referendum. Le istanze di rinnovamento attraversano i confini partitici e sono condivise da una fascia della popolazione che va ben oltre i numeri rilevati il 6 maggio. Né la domanda di cambiamento si esaurisce nella sola abrogazione delle province, ma abbraccia l’intero assetto della politica e della pubblica amministrazione. La configurazione di un sistema di governo del territorio che restituisca centralità ai comuni, l’istituzione più vicina al cittadino, è uno degli obiettivi da raggiungere ed allo stesso tempo un punto di partenza, non di arrivo, di un processo più ampio. E’un’operazione complessa - sottolinea il presidente - e non lo abbiamo mai nascosto, ma nella società sarda e nell’Assemblea regionale non mancano certo le energie, le competenze e la passione che possono permettere alla politica e alla res publica isolana di fare quel salto di qualità indispensabile per sincronizzarsi con la comunità, vivere accanto ad essa, condividerne preoccupazioni, aspirazioni, idee e progetti. E’un’azione necessaria, se vogliamo che la Sardegna si alzi dalle macerie della crisi e costruisca una ripresa che sia non solo economica, ma anche e soprattutto morale, sociale e culturale. Si tratta di esercitare la democrazia, di verificare l’hardware e di aggiornare il software della stessa. Quando la democrazia funziona - ha concluso il presidente - non si pongono problemi di casta né di anti-politica".  
   
   
RIFORME: CALDORO, DA BERLUSCONI ED ALFANO UNA PROPOSTA PER IL PAESE  
 
Napoli, 29 maggio 2012 -"Da Silvio Berlusconi ed Angelino Alfano arriva una proposta nell’interesse di tutto il Paese." Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro in merito alla proposta di riforma lanciata da Berlusconi ed Alfano. “Questo – sottolinea il presidente - è il momento di avere il coraggio per affrontare il tema delle riforme istituzionali. Di fronte a questa proposta non si può rispondere con ‘non è il momento’ o ‘non ci sono le condizioni’ perché è vero il contrario, oggi ci sono proprio tutte le condizioni. “Il presidenzialismo modello francese è contraddistinto da forti principi unitari, da una concreta valorizzazione e protagonismo delle appartenenze territoriali, ha in sè l’unità nazionale e un federalismo responsabile”, conclude Caldoro.  
   
   
SICILIA: LOMBARDO NOMINA DUE NUOVI ASSESSORI REGIONALI  
 
Palermo, 29 maggio 2012 - Torna al completo la giunta regionale siciliana. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha nominato due nuovi assessori in sostituzione di Andrea Piraino e Sebastiano Di Betta dimessisi nelle ultime settimane. Si tratta di Alessandro´ Arico´ che andra´ a ricoprire la carica di assessore al Territorio ed Ambiente e di Giuseppe Spampinato che guidera´ l´assessorato regionale alla Famiglia e al Lavoro. I relativi decreti di nomina sono stati firmati e notificati stamani agli interessati durante un incontro a Palazzo d´Orleans, nel corso del quale il presidente Lombardo ha conferito loro gli incarichi.  
   
   
LA VICEPRESIDENTE STASI CHIEDE RISCONTRI IN MERITO AL MASTER PLAN AREA SIN CROTONE  
 
Catanzaro, 29 maggio 2012 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha inviato una lettera all’Amministratore Delegato dell’Eni Spa Paolo Scaroni e all’Amministratore Delegato della Syndial Spa Alberto Chiarini per chiedere un riscontro in merito al Master Plan area Sin Crotone. “Sono passati 5 mesi da quando, in sede di incontro tenutosi a Catanzaro presso la sede della Regione Calabria, è stato consegnata una bozza di un Master Plan riguardante l’area Sin di Crotone – ha scritto la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi - le brevissime interlocuzioni di questi mesi hanno lasciato, ad oggi, senza risposta l’invito rivolto ad Eni/syndial, affinchè si potesse procedere ad un esame congiunto delle proposte di sviluppo per l´area da bonificare, al fine di garantire una efficace attuazione degli stessi interventi di bonifica. Leggiamo con soddisfazione che Eni investirà 8 miliardi di euro in Italia nei prossimi 4 anni per investimenti industriali e questa potrebbe essere un´occasione importante per guardare finalmente con occhio positivo anche l´area di Crotone, così come Eni guarda con attenzione tutte le aree in cui sono presenti attività. La proposta di realizzare un Master Plan dell´area ex industriale di Crotone – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - ha l’obiettivo di individuare interventi prioritari concreti per affrontare con decisione una non lontana riconversione. Il destino ed il futuro di quest’area, immancabilmente traccerà la sorte della Città di Crotone oltre che dell’Antica Kroton proprio antistante le fabbriche, il cui recupero ai fini di valorizzazione archeologica è stata inserita di recente tra gli interventi prioritari calabresi all’interno del Piano per il Sud. Considerato che è intenzione della Regione Calabria procedere celermente con questo investimento iniziando, come da accordi con il Mise, con la fase di individuazione nel dettaglio degli interventi, si auspica una risposta celere e definitiva sulla proposta avanzata. Le gravi conseguenze provenienti da un’area industriale inquinata ed ancora non bonificata e lo sforzo che il territorio di Crotone offre alla Nazione rispetto alle estrazioni di gas metano devono poter finalmente ottenere una ricompensa. La Regione Calabria - ha scritto ancora la Vicepresidente Stasi - da due anni ha avviato con l’Eni un percorso di dialogo che, ci consta riconoscere, non ha portato alcuna azione concreta e alcun risultato. Oggi rispetto al passato, si richiedono azioni straordinarie ed il territorio crotonese non può più aspettare. Si attende da Eni/syndial un segnale urgente e concreto perché finalmente si riescano a creare, in sinergia con le istituzioni locali, opportunità di lavoro in termini di ricaduta sul territorio ed attenuazione del grave disagio ambientale che vivono le popolazioni. A tal proposito – ha concluso la Vicepresidente Stasi - sarà convocato nei prossimi giorni un tavolo locale con istituzioni e parti sociali, al fine di esaminare le questioni sopra evidenziate”. La lettera è stata spedita per conoscenza anche al Prefetto di Crotone Panico, al Presidente della Provincia di Crotone Zurlo, al Sindaco di Crotone Vallone e al Csi di Crotone Cimino.  
   
   
ECONOMIA SOLIDALE: ANCORA PASSI AVANTI NEL PERCORSO VERSO LA LEGGE TOSCANA  
 
Firenze, 29 maggio 2012 – Piccoli ma significativi passi in avanti nella direzione di una legge regionale sull’economia solidale. Aterra Futura, presso lo stand della Regione, l’assessore al welfare e alle politiche per la tutela dei consumatori e utenti Salvatore Allocca il 27 maggio ha incontrato, per la prima volta in via ufficiale, alcuni rappresentanti delle reti toscane dell’economia solidale, in particolare quelli dei Distretti dell’area fiorentina e della provincia di Massa-carrara, da poco costituiti. Al centro dell’incontro il percorso legislativo ma anche uno sguardo sui risultati finora raggiunti. “Obiettivo prioritario della legge – ha spiegato Allocca – è diffondere lo sviluppo autosostenibile, per favorire e facilitare la nascita e la crescita di reti e distretti di economia solidale in grado di trasformare pratiche collettive e individuali in opportunità di sviluppo per la Toscana, secondo modalità flessibili e adattabili ai bisogni reali del territorio, espresse dalla cittadinanza”. Punto fermo per arrivare alla legge è il rapporto organico tra Regione e le reti dell’economia solidale, l’insieme di relazioni di economia e collaborazioni solidali che esistono in un dato ambito territoriale o tematico, i livelli di autoorganizzazione popolare e di mutualismo di base: persone, associazioni, imprese, produttori unite da principi e comportamenti condivisi. “Il Distretto – ha aggiunto Allocca – è un laboratorio di progetti, azioni e scambi che si configura come circuito economico a base locale e che ha come scopo quello di ricreare filiere di produzione, distribuzione, consumo e riutilizzo di beni e servizi, per valorizzare le risorse territoriali secondo criteri di equità sociale e sostenibilità, lavoro dignitoso e benessere per tutti”. La legge si pone come scopo di riconoscere e promuovere in modo organico la realtà esistente, senza snaturarne la naturale evoluzione, e cercare di dare risposta ad alcuni problemi manifestati dai soggetti che praticano lo sviluppo autosostenibile per promuovere la qualità delle produzioni e la sicurezza dei consumatori. “La legge – ha detto ancora Allocca – cercherà di disciplinare gli aspetti più critici: problemi logistici, comunicazione tra le varie componenti del tessuto sociale e produttivo coinvolti, valorizzazione degli scambi diretti produttori-consumatori, partecipazione dei soggetti alle scelte politiche, formazione e informazione. Per questo e fondamentale il coinvolgimento dei comuni al fine di promuovere sportelli di altra economia e luoghi idonei per la realizzazione delle buone pratiche nate spontaneamente nei territori. I vantaggi maggiori deriverebbero per i piccoli e piccolissimi produttori e per gli artigiani, presidi importanti per le produzioni tradizionali e di qualità e che spesso, a causa di volumi produttivi limitati, incontrano grosse difficoltà ad affacciarsi ai canali distributivi tradizionali. La vendita diretta – ha concluso l’assessore – il mercato locale e la creazione di reti fra produttori e consumatori sono un valore importante per la salvaguardia del patrimonio ambientale ed un importante tassello per lo sviluppo  
   
   
PROGRAMMAZIONE: ACCORDO SU "SIN" TRIESTE  
 
Trieste, 29 maggio 2012 - Nessun calcolo forfettario per il danno ambientale; nessuna responsabilità oggettiva; nessuna soluzione precostituita per la bonifica delle acque sotterranee. Sono questi i tre presupposti-chiave della nuova e definitiva versione dell´Accordo di programma sulla bonifica del Sito Inquinato di Interesse Nazionale (Sin) di Trieste, che l´assessore regionale alla Programmazione Sandra Savino ha illustrato ieri alle parti sociali, in un incontro che si è svolto nella sede della Presidenza della Regione. I rappresentanti delle imprese (Confindustria e Confartigianato) e dei sindacati hanno confermato la loro soddisfazione per l´Accordo sottoscritto venerdì scorso in Prefettura fra le istituzioni locali e il ministro dell´Ambiente Corrado Clini, perché basato su principi radicalmente diversi rispetto alle versioni precedenti, sulle quale non ci era mai stata intesa, e per i tempi brevi con cui si è arrivati alla soluzione (solo tre mesi). L´assessore Sandra Savino, nell´incontro di oggi con le parti sociali, era affiancata da alcuni dirigenti regionali e soprattutto dal consulente giuridico del ministro Clini, l´avvocato Paolo Dell´anno, che ha potuto illustrare nel dettaglio i contenuti dell´Accordo e rispondere alle richieste di approfondimento dei rappresentanti delle imprese interessate. L´accordo di programma permetterà adesso di riperimetrare l´area escludendo i terreni non inquinati e di progettare gli interventi di bonifica in modo che siano commisurati a obiettivi di qualità delle acque e, nello stesso tempo, di uso del suolo per progetti industriali. Si punta inoltre a facilitare i programmi di investimento, attraverso procedimenti amministrativi certi, soprattutto nei tempi, e alla disponibilità di procedure negoziali. Il Sin sarà suddiviso sostanzialmente in tre parti, ciascuna con un suo specifico soggetto attuatore. Per i cosiddetti Piccoli operatori, che potranno usufruire di un piano di caratterizzazione unitario, il soggetto attuatore sarà la Regione attraverso l´Ente Zona Industriale di Trieste (Ezit); i Grandi operatori saranno soggetti titolari per proprio conto; il ministero dell´Ambiente (Autorità portuale) si occuperà delle aree a mare.  
   
   
INDUSTRIA E INNOVAZIONE: INCREMENTO FINANZIARIO PER BANDO G.R.UMBRIA  
 
 Perugia, 29 maggio 2012 - Un incremento, pari a 131mila euro, delle risorse messe a disposizione del bando "Programma di animazione per lo sviluppo di progetti aziendali di innovazione nelle pmi umbre", sostenuto con fondi comunitari del Fesr 2007-2013, è stato deciso dalla Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi. I progetti avviati riguardano ambiti relativi a innovazione di processo e/o prodotto, attività di applicazione derivanti dai risultati della ricerca, integrazione orizzontale e verticale di filiere produttive, promozione dell´ internazionalizzazione. I nuovi fondi consentiranno di finanziare i progetti di altre sette cluster (gruppi) che coinvolgono 103 imprese e che porteranno così a 29 il numero totale di quelli finanziati, per un investimento totale di oltre 800mila euro di cui la parte "privata", cioè a carico delle imprese assegnatarie, rappresenta un valore del 34per cento. I sette nuovi cluster erano stati esclusi per insufficienza delle risorse disponibili, pur avendo i loro progetti raggiunto, nella selezione concorsuale, un punteggio apprezzabile di 40 punti su 60, di poco inferiore ai 22 inizialmente prescelti. Il bando della Regione è rivolto a gruppi di piccole e piccolissime imprese e finanzia progetti e studi di innovazione di processo e prodotto e ha teso a favorire la partecipazione delle aziende che non hanno beneficiato di finanziamenti per l´acquisizione di servizi innovativi da Programmi della Regione Umbria negli ultimi tre anni. A tale scopo sono stati previsti indici di valutazione ad hoc. "Facciamo di tutto, - ha detto Riommi - in questo momento di grave difficoltà, per mobilitare risorse a sostegno delle piccole e medie imprese e per ´premiare´ l´impegno e gli sforzi di innovare, come carta fondamentale per cimentarsi con le asperità del mercato".  
   
   
L’ETÀ DEI MILANESI. LA MEDIA È 45,5 ANNI, IN AUMENTO I NEONATI  
 

Milano, 29 maggio 2012 - A dispetto dei luoghi comuni, a Milano le nascite sono in crescita. Negli ultimi vent’anni si registra un lento ma costante aumento, passando dai 9.276 nati nel 1991 ai 10.485 del ‘99 per arrivare agli 11.720 del 2011. Nonostante questo dato poco prevedibile, l’età media dei milanesi aumenta, seppure di poco: dai 45,1 anni di dodici anni fa, si è passati ai 45,5 dello scorso anno. Questo effetto, solo apparentemente contraddittorio, è dovuto al numero sempre maggiore degli over 65 che, nel 2011, hanno raggiunto il 23,6% della popolazione residente. “Anche sotto il profilo demografico, Milano dimostra di essere una città complessa, con fenomeni sorprendenti e positivi come l’aumento delle nascite che rappresenta un importante segnale di vitalità. Meglio conosciuto è il mondo degli anziani, che costituisce una grande parte della nostra città e che richiede sempre maggiore attenzione e tutele”. Lo dichiara l’assessore del Comune di Milano all’Area metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici Daniela Benelli. Dai numeri elaborati dal Settore Statistica del Comune di Milano sui dati dell’Anagrafe emerge, dunque, un quadro composito della città. La crescita delle nascite, ad esempio, risulta particolarmente evidente se confrontata con il 1991 (9.276 neonati). Per spiegare questo andamento è d’obbligo osservare il contributo dato dagli stranieri: degli 11.720 nuovi nati lo scorso anno, 3.084 sono stranieri, il 26,3%. Soltanto dodici anni fa i neonati stranieri erano 1.675 su 10.485, “appena” il 15,9%. Quasi a compensare questo trend c’è la consistente presenza della terza età. Si tratta di un aspetto ormai consolidato: nel 2011 in città erano 317.135 gli over 65, pari al 23,6% del totale della popolazione residente, ma già nel ’99 erano 290.336, pari al 21,7% del totale. Tutto merito dall’allungamento dell’età: basti pensare che lo scorso anno gli over 85 erano ben 46.062. Di conseguenza anche l’età media dei milanesi si è allungata, sino a superare di due anni quella nazionale: 45,5 anni contro 43,5 (dato Istat 2011). La conferma del dato sull’età media arriva dall’analisi delle fasce d’età: nel 2011 quella compresa tra i 35 e i 44 anni era numericamente la più numerosa, con 230.689 milanesi; al secondo posto la fascia 45-54 anni, con 204.446 persone. Molto diversa la situazione dodici anni fa: nel ‘99 la fascia 35-44 anni contava 200.958 milanesi, quella 45-54 “solo” 179.431 residenti. In questo arco di tempo, insomma, la composizione per età dei milanesi si è modificata in modo notevole: tra il 1999 e il 2011 sono cresciute la fasce tra i 35-54 anni e quelle della prima infanzia, così come quelle della terza età, mentre sono diminuite quelle tra i 19 e i 34 anni. In particolare, la fascia dai 3 ai 5 anni è passata dai 28.535 del ’99 ai 36.621 dello scorso anno, quella dei 6-10 anni è passata dai 46.035 ai 56.780. Una diminuzione si registra invece nelle prime fasce dell’età adulta: quella tra i 19 e i 24 anni contava un anno fa 65.887 persone a fronte di 75.538 nel ’99. Ad avere un’età compresa tra i 25-34 anni erano 157.905 milanesi nel 2011, contro i 223.251 di dodici anni fa.

Numero persone per anno -

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Età

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

0-2 anni

30.587

31.940

33.355

34.393

34.079

34.630

35.722

35.762

35.427

35.748

36.273

36.492

35.958

3-5 anni

28.535

28.911

29.866

30.358

30.728

31.917

33.232

33.805

34.175

34.241

34.850

35.492

36.621

6-10 anni

46.035

46.382

46.838

47.208

46.135

47.178

48.673

50.267

51.172

52.347

54.234

55.858

56.780

11-13 anni

25.571

26.235

27.159

27.275

26.851

27.551

28.333

28.207

28.334

28.583

29.682

30.326

31.596

14-18 anni

45.163

44.324

43.602

43.555

42.871

44.019

45.693

47.102

47.265

47.338

48.195

49.043

49.738

19-24 anni

75.538

71.074

68.558

65.125

60.599

61.783

61.004

59.497

58.977

59.271

61.376

63.736

65.887

25-34 anni

223.251

220.220

216.888

207.707

188.503

193.094

187.795

176.565

167.023

157.927

154.713

155.174

157.905

35-44 anni

200.958

208.489

215.777

217.422

208.639

220.476

226.356

228.333

229.116

228.850

229.957

230.481

230.689

45-54 anni

179.431

179.401

 
   
   
FINANZA: PRESENTATA INTESA SICILIA DIPARTIMENTO AFFARI REGIONALI  
 
Palermo, 29 maggio 2012 - Rafforzare la capacita´ istituzionale delle regioni e degli enti locali nelle aree obiettivo convergenza. Questo lo scopo dell´intesa presentata ieri a villino Florio, dall´assessore regionale all´Economia, Gaetano Armao, e dal dirigente generale del dipartimento degli Affari regionali, Antonio Caponnetto. Erano presenti inoltre, il direttore generale dell´Irfis Finsicilia, Enzo Emanuele, il vice presidente, Francesco Nicosia, e il consigliere, Americo Cernigliaro. Scopo generale dell´iniziativa, e´ il rafforzamento della capacita´ istituzionale delle Regioni e degli enti locali nelle aree obiettivo convergenza, per favorire lo sviluppo mediante l´impianto di strutture finanziarie regionali, l´utilizzo dei nuovi strumenti di ingegneria finanziaria, l´impiego efficace delle risorse, nella pianificazione finanziaria dello sviluppo territoriale. Il Dipartimento Affari Regionali e la Regione siciliana concorrono al rafforzamento delle capacita´ istituzionali favorendo la cooperazione istituzionale in tema di promozione e rafforzamento degli strumenti di ingegneria finanziaria; sostenendo creazione di competenze specifiche adeguate a favore delle risorse umane locali per il management e l´operativita´ delle finanziarie regionali; favorendo il rafforzamento operativo della progettazione integrata per lo sviluppo urbano; collaborando nella realizzazione di piani di pre-fattibilita´ e nell´eventuale implementazione di progetti pilota; agevolando la diffusione di conoscenze ed informazioni, nonche´ la consapevolezza in tema di strumenti di ingegneria finanziaria, fondi rotativi e sviluppo integrato. Il progetto si articola in 4 ambiti d´intervento specifici: trasferimento di know how per impianto e gestione di strutture finanziarie regionali; programma integrato di sviluppo delle competenze sui nuovi strumenti di ingegneria finanziaria; programma di miglioramento delle competenze sull´utilizzo di strumenti finanziari rotativi; programma di miglioramento delle competenze nella pianificazione finanziaria dello sviluppo locale. "La collaborazione in tema di ingegneria finanziaria - ha detto l´assessore Armao - e´ divenuto ormai un settore strategico. Nel rafforzamento della capacita´ istituzionale delle regioni il dialogo con le societa´ finanziarie pubbliche e gli enti territoriali e´ di fondamentale importanza". "Intendiamo accrescere - ha detto Antonio Caponnetto - le competenze sugli strumenti finanziari rotativi. Questa tipologia di intervento, che innanzitutto vuole coinvolgere il territorio e i soggetti locali presenti, tende a superare la vecchia concezione del finanziamento a fondo perduto. Si finanzieranno, dunque, i progetti sostenibili e capaci di produrre risultati economicamente rilevanti". Nell´accordo e´ previsto che il dipartimento Affari Regionali svolgera´ un´azione di indirizzo strategico e tematico, garantendo la corretta interazione istituzionale fra i soggetti coinvolti nell´iniziativa, nonche´ prestando supporto istituzionale nelle attivita´ di diffusione dei risultati. Curera´, inoltre, la progettazione degli interventi, la programmazione delle attivita´ ed il coordinamento e monitoraggio della gestione operativa delle diverse azioni progettuali anche alla luce delle esigenze manifestate dalle Regioni dell´Obiettivo Convergenza. La Regione Siciliana collaborera´ per l´attuazione degli obiettivi del Progetto provvedendo, tra l´altro, a individuare il personale e le strutture destinatarie delle azioni di rafforzamento delle competenze; facilitare la collaborazione tra le unita´ tecniche di progetto presso le proprie strutture regionali; supportare l´azione di animazione locale per la realizzazione di iniziative pilota; a supportare la diffusione dei risultati. Per l´attuazione degli interventi, il dipartimento degli Affari regionali si avvarra´ di una struttura in house, Studiore Sviluppo s.R.l., a totale partecipazione pubblica necessaria e partecipata interamente dal Ministero dell´Economia e delle Finanze che, pur garantendo l´efficacia e professionalita´ che sono proprie di tali enti, operi comunque sotto il pieno controllo - sostanziale e formale dell´Amministrazione centrale, alla stregua dei servizi interni dell´Amministrazione stessa.  
   
   
SOSTEGNO A NUOVE IMPRESE: REGIONE CAMPANIA CHIEDE AI COMUNI DI INDIVIDUARE AREE DA DARE IN CONCESSIONE. PRESTO AL VIA UN PRIMO BANDO PER 65 MILIONI DI EURO  
 
 Napoli, 29 maggio 2012 - Oggi alle 11, presso l´auditorium dell´isola C3 del centro direzionale di Napoli, l´assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania Sergio Vetrella incontra i sindaci e gli amministratori dei Comuni della Campania che hanno aderito alla sua richiesta di individuare nei propri territori aree da dare in concessione in cui far nascere iniziative a sostegno di nuove imprese. Nel corso dell´incontro, oltre a illustrare lo strumento del “Microcredito”, approvato di recente dalla giunta regionale e con il quale si finanzieranno le iniziative imprenditoriali, e i termini del bando che sarà emanato a breve, sarà presentato anche lo schema che prevede il ruolo dei Comuni quali sportelli di acquisizione delle domande di ammissione al fondo. All´iniziativa parteciperà anche Alessandro Gargani, amministratore delegato di Sviluppo Campania, società in house della Regione che gestirà il fondo. "Spesso i Comuni hanno spazi che non vengono utilizzati - spiega l´assessore Vetrella - mentre capita che chi ha un’ idea imprenditoriale, soprattutto i giovani, non riesce a metterla in pratica proprio per mancanza di aree adeguate. Per questo motivo, sto valutando di inserire tra i parametri di valutazione del bando sul microcredito la disponibilità di queste aree, che potrebbero essere utilizzate proprio per la creazione di attività commerciali, artigianali o comunque di microimpresa. Ecco perché ho chiesto ai sindaci di effettuare uno screening dei propri territori. Auspico che soprattutto i giovani approfittino di questa iniziativa, che darà loro un’ importante occasione, visto che - secondo le nostre stime - si potranno produrre almeno 4-5mila posti di lavoro." Il "Microcredito" ha una dotazione complessiva di 100 milioni di euro del fondo sociale europeo (Fse) 2007-2013, e sostiene le microimprese e le pmi poste in essere da soggetti svantaggiati o tradizionalmente “non bancabili” e il sistema dell’impresa sociale legato al “terzo settore”. Il primo bando, che sarà emanato nei prossimi giorni, metterà a disposizione un primo finanziamento di 65 milioni di euro complessivi. In particolare, destinatari dei finanziamenti saranno anche soggetti in condizione di svantaggio economico, sociale e occupazionale, giovani, donne, immigrati, disoccupati, lavoratori in mobilità, in cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Il prestito, dell´ammontare minimo di 5mila euro e massimo di 25mila euro, sarà concesso da Sviluppo Campania, società in house della Regione, con un tasso di interesse nullo e una rateizzazione a cadenza mensile, sulla base di bandi pubblici che partiranno a breve. Oltre al credito d´imposta, a questa azione si affianca quella già in corso di “Jeremie”, che conta invece su 90 milioni di euro del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013, e che - grazie alla partecipazione delle banche - arriva a un totale di circa 160 milioni, per il sostegno delle piccole e media imprese attraverso l’erogazione di finanziamenti e garanzie a carattere rotativo.  
   
   
LIGURIA: MIGLIORARE LA CULTURA DELLA SICUREZZA E LE CONDIZIONI DI LAVORO PRIMA REGIONE IN ITALIA AD ADOTTARE IL REGISTRO DELLE AZIENDE RESPONSABILI. VIA A UN BANDO DA 150 MILA EURO A FAVORE DELLE IMPRESE.  
 
Genova, 29 maggio 2012 - Diffondere la cultura della sicurezza, migliorare le condizioni di lavoro e la possibilità di conciliare lavoro e famiglia, favorire il rispetto ambientale per una crescita sostenibile del sistema economico regionale. Sono questi i principali obiettivi del registro ligure dei datori di lavoro socialmente responsabili che è stato presentato ieri mattina dall’assessore regionale al lavoro Enrico Vesco. Il progetto portato avanti dalla Regione Liguria in collaborazione con l’Agenzia Liguria lavoro e con il coinvolgimento diretto di rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, delle parti datoriali e delle organizzazioni sindacali, partirà in via sperimentale a giugno. La sperimentazione durerà sei mesi dopo i quali la Giunta approverà il modello definitivo con le premialità, il regolamento e il soggetto gestore. In questo arco di tempo saranno organizzati incontri nelle quattro province liguri, grazie anche alla collaborazione di Unioncamere Liguria, per agevolare aziende e pubbliche amministrazioni che intendono iniziare il percorso di iscrizione al Registro. “Il Registro – spiega l’assessore regionale al lavoro Enrico Vesco – è stato impostato come un processo dinamico di autovalutazione che le aziende e gli Enti pubblici possono intraprendere per migliorare le loro strategie e la loro gestione in un’ottica di responsabilità sociale”. Saranno cinque le aree di valutazione per le imprese private: governo dell’organizzazione, ambiente di lavoro, mercato, ambiente e comunità locale. Per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni la valutazione verrà effettuata su: rendicontazione e trasparenza, valorizzazione del capitale umano, tutela ambientale e gestione sostenibile, relazione con i fornitori. Il Registro dei datori di lavoro responsabili, una novità a livello italiano, è previsto dalla legge regionale 30 del 2007 sulla sicurezza e la qualità del lavoro per portare alla luce e premiare i comportamenti socialmente responsabili dei datori di lavoro privati e pubblici. “Per la prima volta – continua Vesco – si vuole diffondere il tema della responsabilità sociale in forma integrata per il settore pubblico e quello privato”. A partire già da domani attraverso l’apposito sito www.Responsabilitasocialeinliguria.it, imprese private ed Enti pubblici, potranno accedere ad un software gratuito per effettuare la propria candidatura e iscrizione al registro, inserire tutti i documenti che provano le azioni di responsabilità sociale effettuate, trovare informazioni e finanziamenti sui bandi e scambiarsi buone pratiche. Per valorizzare il percorso compiuto come datore socialmente responsabile, verrà rilasciato un logo realizzato dagli studenti del corso di disegno industriale della Facoltà di architettura di Genova. I vantaggi per le imprese che diventeranno socialmente responsabili, oltre al ritorno d’immagine legato agli aspetti etici, un supporto per accedere gli appalti pubblici, sgravi fiscali sull’Irap e sull’addizionale Irpef e percorsi agevolati nell’accesso al credito. L’iscrizione al Registro dura un anno, al termine del quale, occorre nuovamente verificare il mantenimento della posizione. La Regione ha messo inoltre a disposizione, attraverso un bando regionale, 150.000 euro per sostenere micro, piccole e medie imprese che adottano subito comportamenti socialmente responsabili. Dal 1 luglio al 31 ottobre aziende private e soggetti pubblici potranno presentare domanda per ottenere un finanziamento fino a 12.000 euro per la copertura delle spese sostenute per realizzare interventi di responsabilità sociale, relativi alla trasparenza, al personale, alla tutela ambiente e alla gestione sostenibile. Le domande dovranno essere inviate a Filse, la finanziaria regionale. Il contributo potrà raggiungere il 70% delle spese ammissibili. Tutte le informazioni sono sul sito della Regione Liguria all’indirizzo http://www.regione.liguria.it/  alla voce “Bandi del lavoro e della formazione” o su “scuola formazione e lavoro” e sul sito di Filse alla voce bandi.  
   
   
LAVORO: CARTA PER LE PARI OPPORTUNITA´, AL VIA TAVOLO REGIONALE  
 
 Catania, 29 maggio 2012 - Viene presentato oggi a partire dalle 10, nelle sede della Presidenza delle Regione, in via Beato Bernardo 5, il Tavolo Regionale della Sicilia per la promozione della "Carta per le pari opportunita´". L´evento, organizzato dall´ufficio della Consigliera regionale di Parita´, Natalina Costa, rientra nel programma del Fondo Sociale Europeo per la diffusione della "Carta" nelle Regioni Obiettivo Convergenza e sara´ aperto dai saluti del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e del sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli; avviera´ i lavori Natalina Costa. La sessione entrera´ nel vivo con l´intervento di Giuditta Tiberi, componente dell´Ufficio della Consigliera Nazionale di Parita´ e delegata del Ministero del Lavoro, che illustrera´ "La Carta per le Pari Opportunita´-politiche attive"; a seguire sul tema "Fondo Sociale Europeo, asse pari opportunita´ e non discriminazione" sara´ la volta di Marco Buemi dell´Unar (Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali) e di Ruggero Bodo della Fondazione Sodalitas che si soffermera´ su "Progetto Fse per la diffusione della Carta Pari Opportunita´". Giovanna Nicotra dell´Aidda (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d´azienda) indichera´ "La missione e le attivita´ del tavolo regionale", seguiranno gli interventi dei partner sostenitori dell´iniziativa, associazioni datoriali, istituzioni e sindacati. Il convegno sara´ concluso dalla cerimonia di sottoscrizione di nuovi aderenti. La Carta per le pari opportunita´ e´ una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversita´. A livello nazionale la "Carta" e´ gia´ stata sottoscritta da 296 aziende per un totale di 600 mila dipendenti, in Sicilia vi hanno aderito, tra gli altri, comuni e province, Confindustria Sicilia, Gesap, Unicoop e sindacati. La Carta e´ promossa da Aidda (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d´azienda), Aidaf (Associazione italiana delle aziende familiari), Impronta Etica, dalla Fondazione Sodalitas, da Ucid e dall´Ufficio Nazionale della Consigliera di Parita´ con l´adesione dei Ministeri del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e per le Pari Opportunita´. Curati dal Comitato promotore della "Carta" i Tavoli Regionali (sono gia´ operativi in Emilia Romagna, Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Lombardia) nascono per incoraggiare, promuovere e favorire la diffusione sul territorio della "Carta per le pari opportunita´ e l´uguaglianza sul lavoro" ed hanno per finalita´ principali la sensibilizzazione sul tema della pari opportunita´ e dell´uguaglianza sul lavoro, la promozione dell´adesione alla Carta e l´accompagnamento delle imprese nell´attuazione degli impegni. Il Tavolo Regionale, infine, contribuisce all´individuazione di strumenti di monitoraggio del processo di adesione a livello locale in grado di rilevare le specificita´ territoriali e mettere in evidenza congruita´ e difformita´ tra i diversi territori.  
   
   
LATINA - NUOVE INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLE IMPRENDITRICI  
 
Latina, 29 maggio 2012 - Il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Latina, attivo sul territorio da oltre dieci anni, prosegue la sua attività di sostegno alle imprenditrici attraverso nuove importanti iniziative. E’ del 15 maggio la sottoscrizione del protocollo di intesa con la Onlus Mom&woman, per la realizzazione del progetto “Donne in rete”, a sostegno delle donne e mamme del territorio di Latina. L’intesa ha come premessa la scelta da parte dell’associazione nazionale, operante da anni per la tutela dei diritti civili di donne e mamme svantaggiate sotto il profilo economico, sociale e assistenziale, del Comitato Imprenditoria Femminile quale punto di riferimento territoriale in virtù delle alte competenze spese a sostegno dell’imprenditorialità delle donne ed alla sensibilizzazione intorno alle principali tematiche di genere. Il progetto si rivolge a tutte le donne che intendono entrare o rientrare nel mondo del lavoro, che desiderano cambiare la propria posizione professionale, che cercano un supporto medico o psicologico per situazioni di malattia o disagio, che desiderano intraprendere un percorso imprenditoriale e che necessitano di un supporto alla conciliazione dei carichi famiglia lavoro. L’obiettivo è di offrire informazione e tutela della salute, orientamento individuale, incontri informativi/formativi, sessioni di orientamento di gruppo e bilancio delle competenze, formazione finalizzata al lavoro, sostegno alla conciliazione dei carichi famiglia-lavoro e all’imprenditoria femminile sul territorio. E’ di questi giorni, inoltre, anche la firma della convenzione dedicata alle imprenditrici della provincia di Latina con Allianz Assicurazioni, che offre un servizio gratuito di consulenza e l’opportunità di accedere ai prodotti offerti a condizioni economiche particolarmente vantaggiose. “Si tratta di due iniziative” ha commentato la Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Stefania Petrianni “di straordinaria importanza, ancor più in una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando. E’ proprio questo il momento, non solo per tutelare chi è in difficoltà, ma anche per mettere a disposizione delle imprese strumenti concreti di rilancio. Il protocollo con Mom&woman, che ci inorgoglisce, dà alle donne e alle mamme che vogliano impegnarsi in attività imprenditoriali un supporto che può rivelarsi fondamentale. La convenzione con Allianz, invece, può dare un po’ di respiro e sicurezza in un sistema caratterizzato da grandissima precarietà”. “Sono convinta” ha concluso “che le imprenditrici risponderanno con favore a questo nostro appello ad alzare la testa e proseguire nella grande sfida di essere donne, mamme e lavoratrici”.