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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Gennaio 2013
Politica
BARROSO INERVIENE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DI CIPRO  
 
Strasburgo, 16 gennaio 2013 – di seguito la dichiarazione del Presidente della Commissione europea Barroso alla Presidenza del Consiglio di Cipro nel corso della plenaria del Parlamento europeo: Signor Presidente, Presidente Christofias, Onorevoli parlamentari, Voglio innanzi tutto ringraziare e anche il Presidente Christofias congratulandosi, e per mezzo di lui tutte le persone e le autorità coinvolte nella gestione della presidenza Cipro. Voglio rendere omaggio oggi a Cipro che, come uno dei nostri Stati membri più piccoli, con la sua particolare posizione geografica e ad affrontare importanti sfide politiche ed economiche in questi giorni, ha dimostrato il suo impegno a favore dell´Europa, la professionalità e l´efficienza durante la sua presidenza del Consiglio. Insieme abbiamo raggiunto importanti risultati in questo periodo, e sono convinto che Cipro continuerà a dare un contributo importante alla nostra Unione di là del suo termine di Presidenza. Christofias Presidente, la ringrazio molto per le sue parole gentili per quanto riguarda il ruolo della Commissione e io abbiamo giocato a contribuire alla sua Presidenza di grande successo. Onorevoli parlamentari, Il nostro dibattito di oggi ci dà l´opportunità di fare il punto su quanto è stato realizzato finora, e ciò che è ancora sul tavolo. Per sei mesi non tutti i problemi possono essere risolti. Non tutti i file possono essere chiusi. Tuttavia, un sacco di basi importante è stato fatto nel 2012, che, in questo senso, è stato un anno cruciale: Paesi colpiti dalla crisi della zona euro hanno compiuto importanti progressi nel portare i loro bilanci in ordine e per affrontare i problemi strutturali profondamente radicate. Lo hanno fatto con determinazione e risolutezza. In ogni fase, sono stati spinti in avanti, consigliato e assistito da parte delle istituzioni europee. Questo processo deve continuare; I mercati finanziari sempre più scettici hanno preso atto di questo impegno e ha riconosciuto loro; Gli investitori privati ​​stanno trovando la loro strada verso Eurozone paesi che ne hanno bisogno; Competitività, in particolare dei meno competitivi Stati membri, sta migliorando, che porta alla graduale riequilibrio della zona euro finora è mancato; Le finanze pubbliche globali stanno migliorando, lentamente ma inesorabilmente. Abbiamo salvaguardato l´integrità della zona euro. Abbiamo fermato la minaccia esistenziale che incombe su noi prima. Naturalmente, si deve evitare ogni tipo di autocompiacimento. Fino a quando la disoccupazione resta molto alta, la crisi non è certo ancora finita. E sono stato molto chiaro dicendo che abbiamo ancora una crisi di fronte a noi, vale a dire una crisi sociale, molto profondo in alcuni dei nostri Stati membri. Ma abbiamo voltato pagina nella crisi. Niente più, niente di meno. E ora siamo pronti a scrivere il prossimo capitolo della ripresa. Signor Presidente, Onorevoli parlamentari, Il prossimo capitolo sarà di circa la fiducia da rafforzare ulteriormente la nostra governance economica, completando l´unione bancario e sfruttando ogni mezzo possibile per creare una crescita - crescita sostenibile - e l´occupazione e per affrontare i problemi sociali più pressanti dei nostri paesi. La Commissione continuerà a svolgere un ruolo guida in questo. La linea, la Commissione ha difeso e continuerà a difendere, è, naturalmente, di mettere le nostre finanze pubbliche in ordine. Perché senza che non c´è fiducia, senza fiducia non ci sono investimenti, senza investimenti non c´è crescita. Ma questa è solo una parte della risposta. Abbiamo allo stesso tempo, ha sottolineato quanto sia importante avere riforme per la competitività e gli investimenti, perché l´investimento è indispensabile per la crescita. Auguro a tutti i governi europei potrebbero condividere la stessa priorità, la Commissione sta dando la necessità di investimenti a livello europeo. Continueremo a difendere con forza l´interesse europeo. E continueremo a lavorare mano nella mano con il Parlamento. L´unione europea ei suoi Stati membri devono proseguire sulla via delle riforme. Dobbiamo ancora dimostrare la sostenibilità di questo processo. Guardando l´anno scorso mi sento incoraggiato dal fatto che avremo successo. In realtà, questa è la principale lezione che traggo da quello che è successo e da ciò che non è accaduto nel corso degli ultimi mesi: quelli speculare contro l´euro hanno sottovalutato il capitale politico che viene investito in essa. Continuiamo a dimostrare il contrario, e fate attenzione a non disinvestire in un momento cruciale, proprio quando il nostro investimento è di partenza - e sottolineo: cominci a farsi sentire. Molto è ancora da fare. Questo è anche il motivo per cui è fondamentale per completare il nostro lavoro a livello europeo. Nonostante gli importanti sforzi compiuti dalla Presidenza Cipro e da molti di voi al Parlamento europeo, non siamo stati in grado di finalizzare il conf. E i due Pack è essenziale per compiere progressi nella governance economica all´interno del metodo comunitario. Dopo oltre un anno di negoziati, con riunioni a tre tredici, credo che sia il momento di concludere e inviare, ancora una volta, il segnale che l´Europa è in grado di un´azione decisiva. Questa è la prima occasione che abbiamo per mantenere il ritmo delle riforme in corso. Allo stesso modo, non abbiamo avuto la possibilità di rompere la situazione di stallo nei negoziati sul quadro finanziario pluriennale, qualcosa che sia il Parlamento e la Commissione hanno accolto. La Presidenza di Cipro fatto il primo tentativo di raggiungere un accordo. Tuttavia, le condizioni non erano ancora riuniti per raggiungere un accordo. Chiaramente, questi sono stati i negoziati sul bilancio più difficili e complessi di sempre. Ora, i negoziati hanno raggiunto un punto in cui, devo dire, ulteriormente il rischio tagli indebolire l´Unione europea in quanto tale, mentre il nostro obiettivo comune deve essere quello di rafforzare la nostra Unione. Il Qfp è uno strumento fondamentale per la crescita, per gli investimenti, per la solidarietà - solidarietà concreta. La Commissione continuerà a lavorare per un accordo tra gli Stati membri e anche tra le nostre Istituzioni. Abbiamo messo in evidenza costantemente che l´approvazione di questo Parlamento è indispensabile. E abbiamo bisogno di tale accordo. Abbiamo visto, nel corso dei negoziati estremamente difficili sul bilancio dell´Unione europea per il 2013 e il bilancio rettificativo per il 2012, in cui, tra l´altro, la presidenza di Cipro ha fatto un enorme e lo sforzo buon fine - negativo per noi sarebbe, se non potrebbe avere la prevedibilità che un bilancio pluriennale può dare per gli investimenti in Europa. E anche continuare a lottare per le parti realmente europei del pacchetto, in particolare quelle volte alla crescita e all´occupazione. Ma come ho detto, non siamo ancora lì. Ulteriori sforzi saranno necessari per portare a posizioni comuni. Sarà difficile, ma di certo non impossibile. Questo era anche chiaro dal dibattito sulla strada verso una unione bancario europeo. Il fulcro della presidenza cipriota è stato quello di compiere progressi sulle proposte della Commissione per un singolo meccanismo di vigilanza. E in questo, abbiamo ottenuto un significativo passo in avanti, sia sul Consiglio e sul lato del Parlamento. Il Parlamento ha lavorato su questo in modo molto efficiente e le relazioni Thyssen e Giegold sono costruttivo e di sostegno, e in moltissimi punti piuttosto simile a quello adottato dal Consiglio. Spero fare il passo finale per l´adozione formale è una questione di settimane, non mesi. Avanti dovrebbe essere una rapida conclusione delle proposte pendenti sulle regole patrimoniali delle banche, risoluzione banca e di garanzia dei depositi. In seguito all´adozione della Ssm, la Commissione presenterà una proposta legislativa formale di un meccanismo di risoluzione solo nel settore bancario prima dell´estate. Considero questa una questione di massima priorità politica. La proposta sarà in alcun modo meno importante del Ssm, e nessuno dei due sarà meno complesso da inquadrare in termini giuridici, tecnici e politici. Allo stesso tempo, non abbiamo trascurato di preparare il terreno per il grande dibattito necessario prima delle elezioni europee: nel presentare il nostro quadro di riferimento per una vera e profonda l´Uem, la Commissione ha bloccato il collo fuori. Questo è il nostro ruolo. E ´l´unico modo per l´Europa a mantenere la sua attenzione sulla lunga strada ancora da fare, per offrire la coerenza e anche per strutturare al nostro giorno per giorno le attività. L´attenzione che abbiamo dovuto dare al settore finanziario, la situazione fiscale e alle questioni di governance economica non significa che l´Europa sta perdendo di vista l´economia reale. Al contrario, l´economia reale è e deve essere la nostra prima priorità. E in questo senso il contributo, negli ultimi sei mesi, da parte della presidenza di Cipro, ha bisogno di essere messo in evidenza qui: Dopo circa 30 anni di dibattito, e sulla base delle proposte della Commissione, un accordo è stato finalmente raggiunto tra gli Stati membri - anche se non tutti - sul brevetto unico europeo; Abbiamo concluso i negoziati per un accordo di libero scambio con Singapore, e si è dato il consenso definitivo al commercio offerte con l´America centrale, e con la Colombia e il Perù, e abbiamo deciso di avviare i negoziati per un accordo di libero scambio con il Giappone. Abbiamo preso il punto dell´attuazione dell´Agenda digitale per l´Europa, a metà strada attraverso la sua strategia di 5 anni, e ha scoperto che aveva raggiunto molti dei suoi obiettivi ed è sulla buona strada per raggiungere la maggior parte degli altri; La Commissione ha presentato la sua proposta di raccomandazione del Consiglio sulle garanzie della Gioventù. Le prime discussioni hanno avuto luogo in seno al Consiglio. E ´fondamentale che la priorità per le opportunità di lavoro e di formazione per le persone più colpite dalla crisi. Si tratta di una questione su cui gli Stati membri possono dare una dimostrazione concreta che si sono impegnati per la crescita e per affrontare il gravissimo problema della disoccupazione, in particolare la disoccupazione giovanile; Un contributo molto buona della Presidenza Cipro è stata la dichiarazione di Limassol, dando un nuovo impulso alla politica marittima integrata. Questa è una questione molto vicino al mio cuore. Ero felice di essere a Cipro per l´occasione e credo che questo possa essere un contributo concreto per rilanciare la crescita; Infine, e può ovviamente citare altre questioni, ma tra i più importanti, il progresso è stato anche fatto sul pacchetto in materia di asilo e che ci ha portato molto vicino a concludere le discussioni sul sistema europeo comune di asilo e con il terreno, passi importanti hanno stato raggiunto nei negoziati con il Parlamento sul pacchetto governance Schengen, preparando il terreno per un accordo nei primi mesi del 2013. Signor Presidente, Onorevoli parlamentari, Credo davvero che nel corso degli ultimi mesi, mentre molte sfide importanti e difficili rimangono, in particolare quelle sociali, abbiamo riacquistato fiducia, abbiamo riaffermato compostezza e recuperato slancio. La Presidenza Cipro può quindi guardare con soddisfazione ad una serie di risultati importanti economicamente e socialmente momenti difficili. Nel corso di questi ultimi sei mesi, Cipro ha dimostrato il suo impegno europeo a tenere la sua prima presidenza a rotazione del Consiglio. Sarà il nostro lavoro nei mesi a venire, attraverso sforzi seri, per mostrare che l´Europa funziona e fornisce - ciascuno di noi con il suo ruolo da svolgere, ma senza mai dimenticare la nostra responsabilità collettiva come Unione. Vi ringrazio per la vostra attenzione.”  
   
   
JOSÉ MANUEL DURãO BARROSOM DISCORSO - DIBATTITO IN PLENARIA CON IL CANCELLIERE AUSTRIACO, WERNER FAYMANN: "IL FUTURO DELL´UNIONE EUROPEA"  
 
Strasburgo, 16 gennaio 2013 - Parlamento europeo sessione plenaria di seguito l’ intervento in plenaria con il cancelliere austriaco, Werner Faymann: "Il futuro dell´Unione europea": Signor Presidente, Signor Cancelliere, Onorevoli parlamentari, Vorrei brevemente l´occasione per congratularmi con il Parlamento europeo e il Cancelliere Faymann per lo svolgimento di questo dibattito. La cooperazione e l´impegno tra il livello europeo e nazionale è indispensabile se vogliamo superare la crisi. Cancelliere Faymann, con la visita al Parlamento europeo a riconoscere che la democrazia nell´Unione europea deve avvenire a livello nazionale così come a livello europeo. Voglio ringraziare il Cancelliere austriaco per il suo impegno personale per l´Unione europea. La tua affermazione forte oggi è un´altra prova di questo impegno. Vi ringrazio e voglio estendere questa gratitudine al vostro governo e il vostro paese. In realtà, l´Austria è leader nella promozione di politiche molto importanti a livello europeo. Vorrei sottolineare in particolare il dialogo aperto tra le parti sociali, che in Austria è una condizione importante per la crescita e la solidarietà. Austria, come sappiamo, è il paese con il più basso tasso di disoccupazione giovanile in tutta Europa. E mi permetto anche di grazie per il vostro sostegno forte per la garanzia per i giovani. Vorrei citare, nello stesso contesto, il forte sostegno austriaco per una tassa sulle transazioni finanziarie a livello europeo. Vorrei citare l´Austria costruttivo posizione di contribuente netto è in corso nei negoziati sul quadro pluriennale finanziario. E lasciatemi dire, in un´altra zona, l´impegno austriaco a energie pulite e rinnovabili, un contributo fondamentale alla lotta contro i cambiamenti climatici e rafforzare le nostre economie. Ultimo ma non meno importante, vorrei parlare di un forte sostegno in Austria per un´agenda europea per la sicurezza nucleare. Questi sono solo alcuni esempi di Cancelliere Faymann e Austria i contributi verso l´Europa. Nella mia qualità di presidente della Commissione europea, non vedo l´ora di continuare la mia stretta collaborazione con voi e il vostro governo. E voglio ringraziare Austria per il suo impegno per la nostra Unione. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
CATHERINE ASHTON INTERVIENE AL PARLAMENTO EUROPEO SULLA SITUAZIONE IN MALI  
 
Strasburgo, 16 gennaio 2013 - Di seguito l’intervento di ieri Parlamento europeo di Catherine Ashton Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea sulla situazione in Mali: “ Signora Presidente, Vorrei ringraziare il Presidente Schulz e tutti i gruppi politici per la cooperazione e la flessibilità che avete dimostrato nel fare spazio in agenda oggi per discutere della situazione in Mali. Questo è qualcosa che ho sentito molto forte in questa settimana molto turbolenta che voglio essere in grado di fare, come si riuniscono i nostri servizi nella piattaforma crisi e come si parla con il governo del Mali e, come ho convocare la Fac in sessione di emergenza questa settimana. Come avete visto, la situazione nel Mali è cambiata radicalmente nel corso della settimana passata. Le intenzioni di ribelli e terroristi jihadisti nel nord del Mali sono diventate più chiare quando hanno lanciato una offensiva a sud ulteriormente e prese la città di Konna nella regione di Mopti, a poche centinaia di chilometri dalla capitale Bamako: Era chiaro come abbiamo analizzato la situazione come è successo che desiderano cogliere quanto più territorio possibile in Mali e di rafforzare la loro posizione di fronte alla comunità internazionale è pronta ad agire. Hanno anche voluto destabilizzare il governo di Bamako per rendere ancora più difficile per la comunità internazionale di portare il proprio sostegno al popolo del Mali. Le conseguenze di ciò sono già chiaro dalle azioni perpetrate nel nord del Mali da questi gruppi radicali. Ci sono stati gli abusi orribili dei diritti umani, la profanazione di luoghi sacri e culturali, il calpestamento della libertà politica e religiosa, e alla minaccia rappresentata a tutti i paesi limitrofi. Tale minaccia si estende alla stessa Ue. Ci sono direttamente influenzati dalla situazione. I gruppi terroristici con sede in Mali settentrionale utilizzare questo territorio che controllano per tutti i tipi di traffico, la droga, il traffico di armi. Hanno preso ostaggi, molti dei quali provenienti da Stati membri dell´Unione europea. Non possiamo rimanere indifferenti. Rendo omaggio a quegli Stati membri, in particolare la Francia, così come i paesi dell´Africa occidentale, che sono venuti agli aiuti del Mali. E ´importante che i ribelli capiscono che la comunità internazionale è unita nel sostenere il popolo del Mali nei confronti di coloro che vogliono imporre un regime non democratico e violento su di loro. Poiché il Consiglio di sicurezza dell´Onu ha concluso il 10 e il 14 gennaio le azioni aggressive dei ribelli "costituiva una minaccia diretta per la pace e la sicurezza internazionale". Ho condannato con forza questa aggressione. Cosa ci troviamo di fronte oggi in Mali è una questione di emergenza. Dobbiamo agire. In caso contrario si sarebbe un grave errore politico, strategico e umanitario. Come altre organizzazioni internazionali - non solo le Nazioni Unite, ma l´Unione africana e l´Ecowas - così come un certo numero di Stati membri, guidati dalla Francia e da altri paesi africani, l´Ue ha risposto all´appello del presidente Traoré del Mali per chiedere aiuto. Il coordinamento e il coinvolgimento è assolutamente necessario. Gli stati della regione stanno giocando un ruolo chiave e la decisione di Algeria e Marocco, per consentire l´utilizzo del loro spazio aereo è un buon esempio di questa mobilitazione internazionale. Questo sarà molto uno sforzo collettivo. Ma l´Unione europea, che ha assunto un ruolo guida nella definizione di una strategia per risolvere i problemi della regione del Sahel, ha un ruolo fondamentale da svolgere. Mi sono messo l´impegno dell´Ue di sostenere il popolo del Mali già in un comunicato l´11 gennaio. Ma più importante è ora di agire rapidamente. Dalla fine della scorsa settimana, il Seae e colleghi della Commissione hanno messo insieme un pacchetto di misure in grado di fornire un aiuto immediato e di lungo termine per il governo del Mali e le persone. Ieri ho presieduto una riunione della Piattaforma di crisi dell´Ue per tirare i fili insieme e parlò di nuovo a Laurent Fabius sullo stato dei lavori sul terreno. Sulla base di tutti questi elementi in considerazione e l´emergenza della situazione, mi ha annunciato una straordinaria del Consiglio Affari Esteri, che discuterà questo pacchetto di azioni e adottare misure immediate. Come ho ribadito ieri in un comunicato, abbiamo bisogno di accelerare la nostra linea di condotta. Il ministro degli Esteri del Mali è il suo modo di Bruxelles per incontrarsi con me bilaterale e quindi di unirsi a noi nel Consiglio Affari esteri. L´ue ha già accettato di fornire una missione di addestramento per aiutare l´esercito del Mali ristrutturare e migliorare la loro capacità di difendere il popolo contro tali minacce (Eutm). Abbiamo intenzione di distribuire questa missione il più rapidamente possibile e più rapido del previsto. Anche se le circostanze sono cambiate, la necessità per il Mali di avere un esercito efficiente e professionale, sotto il controllo civile, è tanto più urgente e, nel lungo periodo, essenziale per la vitalità del Mali e l´integrità territoriale. Quindi dovremo adeguare di conseguenza i dettagli della nostra missione, ottenere il consenso dei nostri Stati membri e inviare senza ulteriori indugi in Mali i primi elementi preparatori e tecnici di quella missione L´ue è inoltre impegnata a sostenere i paesi africani che fornisce truppe per la Onu-ua mandato a guida africana missione di supporto internazionale in Mali (Afisma). Una parte fondamentale di questo sforzo internazionale è quello di sottolineare la necessità di una reale titolarità africana di questa iniziativa. Sto lavorando con il Commissario Piebalgs e gli Stati membri a garantire che il nostro supporto finanziario, attraverso il Fondo per la pace in Africa, può essere fornito in modo tempestivo, dato che questo viene ora distribuito più velocemente di quanto originariamente previsto. Dobbiamo anche pensare a un supporto logistico, come la distribuzione di questa forza a guida africana è la chiave per la lotta contro i gruppi terroristici e il ripristino del Mali integrità territoriale. Stiamo cercando il modo siamo in grado di sostenere il Presidente Traore e il suo governo per riportare il paese indietro sul percorso corretto democratico e costituzionale. Onorevoli parlamentari sapranno come abbiamo parlato della nostra posizione sul Sahel e la nostra strategia globale, che il Mali ha attraversato un periodo traumatico nel corso dell´ultimo anno. Due cose sono ormai chiare: che il lavoro l´esercito del Mali è quello di difendere il popolo, non eseguire il governo, e in secondo luogo che il governo del Mali deve rispondere ai bisogni delle persone, aiutando il loro sviluppo e il rispetto della loro diversità. L´ue può aiutare con entrambe le cose. Stiamo cercando anche all´aumento nostro sostegno umanitario. Tale assistenza non ha mai smesso (58 milioni di euro già nel 2012 - € 20.000.000 immediatamente disponibile) ed è destinata a continuare, anche in condizioni difficili, al fine di soddisfare le crescenti esigenze della popolazione del Mali, sfollati interni e dei rifugiati, donne e bambini che sono i primi a soffrire di una tale crisi. Fa parte del nostro approccio globale che cerchiamo di affrontare l´intera gamma di questioni che contribuiranno a costruire un futuro più stabile e prospero per il paese. Questa è una ragione ho intenzione di nominare un rappresentante speciale dell´Ue per il Sahel, per aumentare la nostra capacità di fornire aiuto a tutti i paesi della regione e di partecipare ancora più attivamente ai meccanismi necessari di coordinamento internazionale. Ma la sopravvivenza del Mali che prima deve venire con la necessità di proteggere, promuovere e rispettare la sovranità, l´unità e l´integrità della nazione del Mali. Questa è la priorità immediata. Ed è qui che il nostro aiuto immediato è concentrata.  
   
   
UE: LIBERARE LO SPIRITO IMPRENDITORIALE  
 
 Bruxelles, 16 gennaio 2013 - Essere il proprio capo è un´aspirazione per molti europei, per la precisione per quasi 4 su 10. Il prospetto di un reddito potenzialmente migliore, dell´indipendenza e della libertà di lavorare quando e dove si vuole è molto allettante per milioni di potenziali imprenditori. La paura però di fallire e di andare in bancarotta e il rischio di un reddito irregolare fa sì che per molti queste aspirazioni restino un sogno. Il fattore della paura è responsabile della diminuzione di coloro che cominciano a lavorare in proprio del 20 % negli ultimi 3 anni, dovuta principalmente all´attuale clima economico. La Commissione europea però spera di cambiare tutto ciò: il Piano d´azione europeo per l´imprenditoria ha lo scopo di riportare in Europa crescita e occupazione. Con il 37 % degli europei desiderosi di lavorare in proprio, c´è il potenziale per aggiungere milioni di nuove aziende a quasi 21 milioni di piccole e medie imprese (Pmi) nell´Ue. L´idea che sta alla base del piano d´azione è sostenere gli imprenditori, rimuovere gli ostacoli e rivoluzionare la cultura imprenditoriale in Europa. Tra i provvedimenti specifici c´è la riduzione dei tempi necessari per mettere su un´azienda e l´aiuto agli imprenditori promettenti che siano giovani, donne, anziani, immigrati e disoccupati. Inoltre una formazione imprenditoriale sarà inclusa nei programmi delle scuole poiché si pensa che una tale formazione possa far crescere il numero di nuove aziende. Secondo un sondaggio Eurobarometro, tra il 15 e il 20 % degli studenti che partecipano a un programma di mini-azienda nelle scuole superiori, fonderanno in seguito una loro azienda. Questi studenti quindi hanno da tre a cinque volte più probabilità di lanciarsi rispetto al resto della popolazione. Questo a sua volta ha le potenzialità per dare una spinta alle aziende high-tech e ad alta crescita sostenendo gli ecosistemi delle aziende, i partenariati e le alleanze industriali. Altri risultati del sondaggio hanno rivelato che gli uomini (42 %) e i giovani (45 %) sono più interessati a lavorare in proprio rispetto alle donne (33 %) e agli anziani (36 %). Per quanto riguarda i paesi, la Lituania (58 %) e la Grecia (50 %) sono i più interessati a lavorare in proprio, mentre il lavoro indipendente è meno popolare in Svezia (22 %), Finlandia (24 %), Danimarca (28 %) e Slovenia (28 %). Affinché una nuova azienda prenda forma è tuttavia fondamentale che ci sia prima di tutto un´idea valida, altrettanto fondamentale è avere le risorse finanziarie necessarie. Altri fattori importanti sono avere i soci di affari giusti, essere ispirati dai modelli di ruolo, soddisfare un urgente bisogno sociale o ecologico ed essere insoddisfatti della propria situazione lavorativa precedente. Il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, dice: "Più imprenditori significa più posti di lavoro, più innovazione e più competitività. Diventare un imprenditore e far diventare realtà un´idea comporta tanto rischio e tanto lavoro personale. Gli imprenditori sono gli eroi del nostro tempo. L´imprenditoria è anche la forza più potente della crescita economica nella storia economica. Vogliamo quindi rendere l´imprenditoria un prospetto invitante e accessibile per i cittadini europei. È questo il messaggio chiave del nostro piano d´azione. Se riusciamo a liberare il potenziale imprenditoriale dell´Europa, riusciremo a riportare la crescita in Europa". Per maggiori informazioni, visitare: Commissione europea - Imprese e industria: http://ec.Europa.eu/enterprise/index_it.htm  Commissione europea - Occupazione e diritti sociali: http://ec.Europa.eu/policies/employment_social_rights_it.htm    
   
   
NUOVA ASSISTENZA DELL´UNIONE EUROPEA PER IL POPOLO PALESTINESE  
 
 Bruxelles, 16 gennaio 2013 - L´unione europea ha deciso di anticipare la prima parte del suo pacchetto di aiuti 2013 per il popolo palestinese a inizio anno, al fine di garantire che il sostegno all´Autorità palestinese (Pa) e delle Nazioni Unite per il soccorso e l´occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa), che forniscono servizi essenziali per il popolo palestinese, non venga interrotta. La decisione ha due componenti. Per il primo, € 60 milioni saranno destinati al meccanismo Pegase, che sostiene il Piano di sviluppo nazionale palestinese aiutando il Pa per finanziare il suo bilancio deficit e attuare il suo programma di riforme, adempiere agli obblighi nei confronti dei dipendenti pubblici, pensionati e cittadini più vulnerabili, e mantenere il funzionamento dell´amministrazione e la fornitura di servizi pubblici essenziali per la popolazione. Tale importo contribuirà a pagamenti che l´Autorità palestinese di retribuzioni e delle pensioni per i primi tre mesi del 2013 . La seconda componente assegna un importo iniziale di € 40 milioni di euro per Unwra del 2013 bilancio ordinario (fondo generale), al fine di sostenere i programmi di servizi dell´istruzione, della sanità, di soccorso e sociale che Unrwa è responsabile della fornitura per i rifugiati palestinesi nel West Bank, Gaza, Giordania , Siria e Libano. Alto Rappresentante / Vice / Presidente Catherine Ashton ha dichiarato: " L´unione europea è ancora una volta facendo tutto il possibile per sostenere la capacità della Pa e l´Unrwa per fornire servizi essenziali per il popolo palestinese senza interruzione Siamo impegnati a continuare il nostro sostegno, mentre sollecitando altri donatori. A seguirne l´esempio. Quest´anno anche destinare una dotazione specifica per il campo profughi di Jerash in Giordania, che è la patria di alcuni dei rifugiati più vulnerabili palestinesi in Medio Oriente . " Commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato Štefan Füle, annunciando l´adozione del pacchetto, ha detto: " L´autorità palestinese non ha particolari problemi a ottenere i fondi dei donatori nei primi mesi dell´anno l´Unione europea è consapevole di questo e, in qualità di donatore affidabile, ha. Adottato misure per alleviare il problema. Questi fondi sia per la Pa e Unrwa per l´inizio del 2013 sono di vitale importanza per garantire che non vi siano interruzioni nella fornitura dei servizi di base per la salute e l´istruzione, che il popolo palestinese hanno bisogno ". Oltre ai due componenti di pertinenza del bilancio 2013, un ulteriore importo di € 2 milioni è destinato dal 2012 fondi per ricostruire centri di accoglienza per circa 100 delle più povere famiglie di rifugiati palestinesi nel campo profughi di Jerash Giordania.  
   
   
NOVEMBRE 2012: IL COMMERCIO DELL´AREA DELL´EURO INTERNAZIONALI DI MERCI SURPLUS DI 13,7 MILIARDI DI EURO, 1,7 MILIARDI DI EURO PER IL DISAVANZO EU27  
 
 Bruxelles, 16 gennaio 2013 - La prima stima per la zona euro 1 (Ea17) il commercio di beni equilibrio con il resto del mondo a novembre 2012 ha dato un surplus di 13,7 miliardi di euro, rispetto ai 4,9 miliardi di euro nel novembre 2011. L´ottobre 2012 2 bilancio era 9,3 miliardi di euro, rispetto ai -0,7 miliardi nel mese di ottobre 2011. Nel mese di novembre 2012 rispetto a ottobre 2012 , destagionalizzati esportazioni sono aumentate del 0,8% mentre le importazioni sono diminuite del 1,5%. Questi dati 3 vengono rilasciati da Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea . La prima stima per il 2012 Novembre extra- Ue27 uno scambio di merci equilibrio è stato un deficit di 1,7 miliardi di euro, rispetto ai -9,3 miliardi di euro nel novembre 2011. L´ottobre 2012 2 bilancio era -9,8 miliardi di euro, rispetto ai -11,3 miliardi nel mese di ottobre 2011. Nel mese di novembre 2012 rispetto a ottobre 2012 , le esportazioni destagionalizzato è aumentato del 1,1%, mentre le importazioni sono diminuite del 3,0%. Ue27 risultati dettagliati di gennaio ad ottobre 2012 - Il Ue27 deficit di energia è aumentato (€ -347,0 miliardi nel periodo gennaio-ottobre 2012 rispetto ai -319,5 miliardi nel periodo gennaio-ottobre 2011), come ha fatto il surplus Per i prodotti fabbricati (294,1 miliardi di euro rispetto a 196,8 miliardi di euro). Ue27 esportazioni verso la maggior parte dei suoi partner principali sono cresciuti nel periodo gennaio-ottobre 2012 rispetto a gennaio-ottobre 2011, fatta eccezione per l´India (-5%) e Svizzera (-3%). Gli aumenti più rilevanti sono stati registrati per le esportazioni verso la Corea del Sud (+18%), Russia (+16%), Giappone (+15%), l´ Italia (+14%) e Brasile (+13%). Per quanto riguarda Ue27 importazioni, il modello è stato mescolato. I maggiori incrementi sono stati registrati per le importazioni dalla Svizzera (+15%), la Norvegia e il Stati Uniti (entrambi +9%), e le maggiori diminuzioni con l´India (-8%) e il Giappone (-6%). Il Eu27 avanzo commerciale è aumentato con il Usa (€ 72,3 mld in gennaio-ottobre 2012 rispetto a 56,9 miliardi nel periodo gennaio-ottobre 2011) e la Turchia (+22,7 mld contro 21,2 mld), ma è caduto con la Svizzera (+21,9 miliardi di euro rispetto ai 37,7 miliardi di euro). Il Eu27 deficit commerciale è diminuito con la Cina (-122,9 miliardi contro -133,7 miliardi), Russia (-73,4 miliardi rispetto a - 77,3 miliardi di euro) e il Giappone (-7,7 mld contro -17,4 mld), ma è aumentato con la Norvegia (-43,1 miliardi di euro rispetto ai -38,7 miliardi). Per quanto riguarda il commercio totale degli Stati membri, il maggiore surplus è stato osservato in Germania (€ 157,7 miliardi nel periodo gennaio-ottobre 2012), seguita da Paesi Bassi (41,0 miliardi) e Irlanda (+35,6 miliardi di euro). Il Regno Unito (-139,8 miliardi) ha registrato il più grande deficit, seguita dalla Francia (-69,1 miliardi), Spagna (-29,3 miliardi) e Grecia (-13,2 miliardi).  
   
   
EUROREGIONE, ORA È ADRIATICO-IONICA  
 
Termoli, 16 gennaio 2013 - Presieduta da Michele Iorio, si è riunita ieri in mattinata a Termoli l´Assemblea Generale dell´Euroregione Adriatica che, tra le altre cose, ha provveduto ad approvare una modifica statutaria allargando il suo raggio di interesse - mutando, di conseguenza, la sua denominazione - al Bacino ionico. Potranno, quindi, far parte del network istituzionale del Bacino adriatico-ionico altre regioni italiane e transfrontaliere interessate ad uno sviluppo armonico e condiviso dell´area, in una logica europea e mediterranea. Il Presidente Iorio ha sottolineato, a nome di tutta l´Assemblea dell´Euroregione, l´accoglimento da parte del Consiglio europeo della proposta dell´organismo interregionale nato a Termoli nel 2004, per la creazione di una Macroregione apposita, quale soggetto di interlocuzione e programmazione di respiro europeo. Idea sostenuta anche dai Governi che hanno spinto lo stesso Consiglio a dare mandato alla Commissione europea per la stesura, entro il 2014, di una strategia per la realizzanda Macroregione Adriatico-ionica. «Dunque un primo grande risultato - ha detto Iorio - che ci dà ragione circa un´idea di sviluppo e di crescita che avevamo, e che faceva leva sulla comunanza di interessi e di storia che ha caratterizzato da secoli i popoli dell´Adriatico e dello Ionio. La soddisfazione per l´obiettivo raggiunto ci deve caricare di maggiore responsabilità nel formulare presto una nostra proposta, quale Euroregione, da inserire nella strategia per la Macroregione, che sta mettendo a punto la Commissione europea». E proprio rispondendo a tale finalità, l´Assemblea ha deciso di organizzare meglio e con elementi di snellezza e operatività le varie Commissioni tematiche dell´Euroregione per dar vita, attraverso specifici gruppi di lavoro, a proposte per la pesca, il turismo, i trasporti, la sicurezza, la cultura e l´alta formazione, la salvaguardia ambientale e le politiche del territorio e del commercio. L´assemblea ha anche approvato la proposta fatta dal Comitato esecutivo, riunitosi negli scorsi mesi a Trieste, per l´istituzione del Segretariato generale, che avrà la funzione di raccordare il livello politico con quello tecnico, per meglio raggiungere le varie finalità dell´Euroregione Adriatico-ionica. Infine, l´Assemblea ha approvato la proposta di Bilancio finanziario dell´Euroregione.  
   
   
“UN TRENO PER L’EUROPA” SCELTA LA CITTÀ DI BERLINO, DAL 6 AL 9 MAGGIO 2013  
 
 Trento, 16 gennaio 2013 - Il Movimento Punto Europa, su incarico delle Politiche giovanili del Comune di Trento e della Provincia autonoma di Trento, offre a venti giovani trentini l´opportunità di partecipare al progetto "Un treno per Europa", che culminerà in un viaggio di studio a Berlino dal 6 al 9 maggio 2013. Che cos’è “Un treno per Europa?” Il 2013 è stato proclamato “Anno europeo dei cittadini” per sottolineare il 20esimo anniversario dell’introduzione della cittadinanza dell’Unione europea nel trattato di Maastricht. Una consapevolezza però non ancora pienamente radicata: oggi l’Unione Europea conta quasi mezzo miliardo di abitanti degli Stati membri, ma il processo di costruzione di una cittadinanza Ue, oltre ad un approccio individuale basato sui diritti, deve poter contare sul senso di appartenenza degli europei ad un comune futuro europeo. E’ in questo contesto che si inserisce il progetto “Un treno per Europa”, un viaggio in treno attraverso il “Nuovo” continente, la cui “nuova” identità dobbiamo costruire e vivere al più presto. Una gita internazionale pensata come un viaggio su un treno che partirà da Trento e giungerà in una città, in un luogo, in un tempo che narrerà di .... Europa. Che cosa si offre e che cosa si chiede. Il progetto vedrà la partecipazione di circa un centinaio di persone provenienti da tutta Italia, principalmente giovani, che condivideranno l’esperienza di un viaggio di studio in treno della durata di quattro giorni. In questa “fase pilota” è stata scelta la città di Berlino, che visiteremo dal 6 al 9 maggio 2013. Città simbolo nella storia del percorso d’integrazione europea, Berlino è un luogo dove l’urgenza dell’oblio ha convissuto e convive con l’esigenza del ricordo di una stagione che appare a volte fin troppo lontana agli occhi delle generazioni più giovani, ma anche centro nevralgico politico ed economico dell’attuale e relativamente giovane sodalizio tra i popoli d’Europa. Il percorso di “Un treno per Europa” si aprirà con una fase formativa articolata in quattro incontri, di cui due al sabato mattina e due in orario pomeridiano infrasettimanale. Nel corso di tali momenti - che avranno luogo nei mesi di marzo e aprile 2013 secondo un calendario che sarà comunicato con congruo anticipo - in collaborazione con l’Associazione “Iluoghi. Centro di educazione alla cittadinanza” ed il Centro europeo d’eccellenza Jean Monnet presso l’Università degli Studi di Trento, si forniranno conoscenze di base rispetto al percorso d’integrazione europea, incluse alcune indicazioni di metodo, per poter poi dare vita a momenti di condivisione nella propria comunità locale dello stesso interesse per la dimensione europea. In questa fase ed in tutti i momenti successivi, i partecipanti avranno inoltre modo di confrontarsi direttamente con le istituzioni locali e con le realtà di ricerca e divulgazione europea presenti sul territorio, gettando le basi per un futuro impegno diretto, al fianco delle stesse nel promuovere il dibattito europeo. Il viaggio in treno da Trento a Berlino, momento centrale di questa esperienza, si svolgerà dal 6 al 9 maggio 2013. Nel corso della trasferta proseguiranno i momenti di formazione e confronto sui temi del percorso, sino all’arrivo nella capitale tedesca. Qui, i venti trentini seguiranno assieme ai ragazzi provenienti da altre regioni italiane, un percorso di visita ai luoghi legati alla memoria europea più recente (tra i molti, i resti del Muro abbattuto soltanto nel 1989) e di riflessione con la cittadinanza berlinese, attraverso workshops ed eventi che saranno organizzati in loco. Il viaggio di ritorno, che avverrà in pullman, sarà occasione per riflettere insieme su come condividere e offrire alla comunità trentina il valore dell’esperienza maturata, e per fare sì che la memoria, la discussione e l’assunzione di responsabilità siano impegno di partecipazione, in particolare delle generazioni più giovani. Potranno essere ammessi a partecipare al progetto venti giovani nati tra il 1° maggio 1986 ed il 1° maggio 1993 e residenti in provincia di Trento alla data di presentazione della candidatura. Dieci posti saranno riservati ai residenti nel Comune di Trento, mentre altri dieci saranno riservati ai residenti negli altri comuni della Provincia rientranti in un Piano giovani di zona. Le domande di iscrizione dovranno essere trasmesse all’indirizzo di posta elettronica info@puntoeuropa.Org  oppure mediante consegna degli stessi presso l´Ufficio Politiche giovanili del Comune di Trento, in via Roma 56 entro e non oltre le ore 12.00 di giovedì 31 gennaio 2013 . Si provvederà alla selezione delle candidature secondo i criteri e le modalità indicate nel bando di partecipazione. Per visionare il bando completo e scaricare la domanda di partecipazione, visitate il sito www.Puntoeuropa.org . Per ogni altro chiarimento è possibile contattare gli organizzatori via email all’indirizzo info@puntoeuropa.Org  o al numero telefonico 345.3392908.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA HA INCONTRATO LA NUOVA CONSOLE GENERALE CINESE  
 
Firenze, 16 gennaio 2013 – Il presidente della Regione Toscana ha incontrato ieri, nel suo ufficio in Piazza Duomo, la nuova console generale della Repubblica popolare cinese, Wang Xinxia, che si è insediata ai primi di novembre. Un incontro cordiale di presentazione e di presa di contatto per consolidare la collaborazione tra la Toscana e la Cina che si estende a settori importanti, dal commerciale alla ricerca, compresa quella nel tessile, dalla sanità alle nuove tecnologie. Il presidente ha sottolineato la volontà di collaborare con la console, che tra l’altro è stata a Firenze già 20 anni fa e ha poi svolto attività consolare negli Stati Uniti e nei Paesi Arabi, per favorire la massima integrazione e accesso alla legalità della comunità cinese di Prato, sollecitando l’occasione di poter visitare un paio di imprese insediate nel territorio al fine di valorizzare il ruolo dell’imprenditoria cinese nello sviluppo della Toscana e favorirne l’emersione. Il presidente toscano ha anche chiesto di poter esser ospitato a pranzo presso una famiglia di operai cinesi in occasione di una delle prossime festività (il 9 febbraio si celebra il prossimo Capodanno cinese), anche in questo caso per poter testimoniare di persona il valore del lavoro cinese nella nostra Regione. Infine ha chiesto alla console di organizzare quanto prima un incontro a Roma con l’ambasciatore della Repubblica popolare cinese, per fare con lui il punto della collaborazione reciproca ed avviare un confronto e un impegno comune sul futuro con particolare riferimento alle opportunità di attrarre investimenti toscani in Cina.  
   
   
NUOVO MODELLO PER PROGRAMMAZIONE POLITICHE REGIONALI IN VENETO  
 
Venezia, 16 gennaio 2013 - Con l’approvazione del Nuovo modello del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (Dpef), la giunta veneta ha dato avvio ad una nuova fase della programmazione regionale. Il Dpef, secondo la normativa vigente, viene adottato annualmente dalla Giunta regionale dopo il recepimento delle osservazioni delle parti economiche e sociali invitate al Tavolo della concertazione generale. Rappresenta l’atto di indirizzo per l’attività di governo della Regione, degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali per l’anno successivo. Il Veneto – spiega il vicepresidente, relatore del provvedimento - anticipando quanto previsto dalle disposizioni nazionali in tema di armonizzazione e di principi contabili generali, ha inteso dare un nuovo impulso alla propria programmazione attraverso uno strumento che meglio si presta a rendere trasparenti e leggibili le politiche regionali, ma, soprattutto, coerenti con la dimensione finanziaria prevista. Il nuovo Dpef del Veneto sarà articolato su tre livelli (Missioni, Politiche annuali, Azioni) al fine di aumentarne la leggibilità ed il coordinamento con le politiche di bilancio. Le Missioni individuano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica. Le Missioni saranno declinate nelle Politiche annuali, che concorreranno alla loro definizione e realizzazione, e saranno rappresentate in forma sintetica, evidenziandone gli aspetti di indirizzo per l’azione regionale e per tutti gli altri soggetti. Le politiche settoriali si svilupperanno in Azioni specifiche. Questa innovativa azione dell’amministrazione regionale – conclude il vicepresidente – è in linea con quanto disposto dallo Statuto del Veneto per ciò che riguarda l’inclusione dei cittadini e delle loro organizzazioni nei processi decisionali delle istituzioni elettive. Faciliterà le successive fasi di monitoraggio e valutazione, consentendo di indirizzare in maniera ottimale le risorse disponibili e di dare concretezza al principio di responsabilità e trasparenza nei confronti dei cittadini e delle imprese.  
   
   
RICOSTRUZIONE: REGIONE ABRUZZO PRESENTA PROPOSTE RILANCIO ECONOMICO  
 
 L´aquila, 16 gennaio 2013 - Si muove partendo da cinque priorità la proposta di rilancio economico e sociale dell´Aquila e dei comuni del cratere sismico del presidente della Regione. In vista del convegno nazionale della Cgil in programma oggi all´Aquila sulla ricostruzione post sisma, il presidente della Regione ha presentato una propria proposta di rilancio economico che si muove su cinque punti: un´adeguata rete viaria al servizio delle attività produttive in modo che queste ultime siano connesse e collegate con il tessuto produttivo nazionale, il rilancio del polo farmaceutico, il finanziamento dei contratti di sviluppo, il consolidamento del progetto scientifico del Gran Sasso Institute e il progetto di rilancio dell´Istituto zooprofilattico d´Abruzzo. "Sul primo punto - spiega il presidente della Regione - esistono una serie di progetti infrastrutturali che riguardano l´area del cratere sui quali abbiamo concordato con l´Anas una rimodulazione e integrazione dei finanziamenti su progetti specifici. Tale rimodulazione delle risorse economiche consentirebbe una rapida approvazione dei progetti immediatamente cantierabili con conseguente avvio delle gare di appalto per circa 102 milioni di euro, di cui 76 sono già disponibili. Le risorse aggiuntive, circa 25 milioni di euro, possono essere attinte dalla legge 134/12 per il sostengo delle attività produttive e della ricerca". Per quanto riguarda il polo farmaceutico, per il quale la Regione ha già finanziato la costituzione del Consorzio delle imprese con fondi Fesr, saranno necessarie risorse aggiuntive legate al consolidamento e sviluppo dei livelli occupazionali e il futuro del Polo sarà oggetto di un incontro il prossimo 21 gennaio nella sede di Confindustria all´Aquila. Inoltre, altro elemento di grande rilevanza, sono i Contratti di sviluppo, che hanno già ottenuto il parere favorevole dal ministero dello Sviluppo economico e da Invitalia. Anche in questo caso la normativa di riferimento è la legge 134 che nell´articolo 67 finanzia specificatamente attività di sviluppo economico legate alla ricerca". Altra priorità per il rilancio dell´attività economica dell´area del cratere è rappresentata, secondo il presidente della Regione, "dal consolidamento e rafforzamento del progetto del Gran Sasso Institute, sul quale la Regione Abruzzo ha creduto fin dall´inizio e che nella propria programmazione ritiene essenziale per esaltare le eccellenze scientifiche e di ricerca del territorio". Per il presidente della Regione, "il Gran Sasso Institute sarebbe la naturale conseguenza della ´vocazione scientifica´ del territorio, che nei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell´Istituto nazionale di Fisica, nel Dipartimento di Matematica Pura e Applicata dell´Università e nel Dipartimento di Informatica si è imposta a livello internazionale. L´ultima priorità di rilancio - conclude il presidente della Regione - è rappresentata dall´Istituto zooprofilattico con una serie di progetti scientifici e di ricerca di valore internazionale: dal progetto del Centro mondiale di sicurezza alimentale, al Laboratorio di biotecnologie per la tipizzazione genetica dei patogeni e lo sviluppo dei vaccini fino alla realizzazione di una banca antigeni da utilizzare nella produzione di vaccini per le malattie emergenti in Italia".  
   
   
CALABRIA: PER IL PRESIDENTE SCOPELLITI: LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI COMUNITARI È AUMENTATA DEL 788%  
 
Catanzaro, 16 gennaio 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Alemanni, i risultati conseguiti nel 2012 del Por Calabria 2007/2013 Fesr e Fse, Psr e Fep. Ha relazionato inoltre l’assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini, l’assessore all’Agricoltura e Forestazione Michele Trematerra e l’assessore al Lavoro e Politiche sociali Francescantonio Stillitani. Era presente, altresì, la vicepresidente Antonella Stasi. Sul fronte dello stato di attuazione del Por Calabria Fesr, per il terzo anno consecutivo la Regione Calabria ha superato il target di spesa. Al 31 dicembre 2012 l’avanzamento dei dati procedurali, ossia le nuove procedure attuative, si attesta a 2,158 miliardi di euro con un incremento pari al 788% rispetto ai 247,5 mln di euro del 2010. Per quanto riguarda il Por Calabria Fse 2007/2013 la Calabria si conferma, con il 41,55%, la prima regione dell’Obiettivo Convergenza con un risultato di 7 punti percentuali superiore rispetto alla media nazionale (34,09%) della spesa programmata originariamente. A novembre 2012 si è sbloccata l’interruzione dei pagamenti in essere da maggio 2010 ed ereditata dalla precedente gestione del Programma. Sono stati già rimborsati 169,65 mln di euro e sono di prossimo rimborso ulteriori 78,47 mln di euro (domanda di pagamento 2012). Nel corso del 2012 il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, per tramite dell’Arcea, ha erogato oltre 400 milioni di euro. Di questi, 164 mln di euro sono a valere sul Psr 2007/2013 (programma di sviluppo rurale) e la quota rimanente su Domanda Unica, centrando così gli obiettivi assegnati. Sul Fep (Fondo Europeo per la Pesca 2007/2013), per l’annualità 2012, sono stai impegnati circa 19 milioni di euro, pari al 40% delle risorse complessivamente disponibili. Anche in questo caso è stato raggiunto il target di spesa previsto dalla Commissione Europea. “Abbiamo conseguito, anche quest’anno il raggiungimento del target ed in alcune circostanze abbiamo superato la spesa prevista – ha dichiarato il Presidente della Regione Scopelliti - si tratta di dati che confermano un risultato importante. C’è un andamento positivo. Ribadiamo quanto detto in Consiglio regionale, all’atto dell’approvazione del bilancio, ossia di un atto contabile che si occuperà dei disagi sociali e delle esigenze delle famiglie e dei cittadini calabresi, con la garanzia degli stipendi per quelle fasce di lavoratori che a vario titolo rientrano nelle competenze della Regione. Le risorse comunitarie – ha aggiunto il Presidente Scopelliti - serviranno, quindi, per avviare i grandi investimenti infrastrutturali per alcune opere sulle quali partiranno a breve i relativi bandi. Abbiamo illustrato alcuni dati che dimostrano una capacità di spesa ma anche di programmazione, ad esempio siamo passati, in due anni nel Fesr da circa 250 milioni di euro, a circa 2 miliardi. C’è una chiara strategia che abbiamo messo in campo, ossia quella di avere una ricaduta evidente sul territorio. Un altro elemento è quello che le risorse non sono più frazionate, ma concentrate su grandi opere infrastrutturali che avranno magari di un po’ di tempo per la realizzazione ma che si pongono l’obiettivo di incidere concretamente per dare risposte alle esigenze dei calabresi. Penso - ha concluso il Presidente Scopelliti - ad esempio alla metropolitana di Cosenza e Catanzaro ma anche alla realizzazione dei nuovi ospedali”. “Per noi - ha affermato l’assessore alla Programmazione Mancini - sta diventando una felice consuetudine, della quale per la verità mai abbiamo dubitato, vantare un buon andamento dello stato di attuazione del Por Calabria Fesr. Anche nel 2012, così come è avvenuto nel 2010 e nel 2011, abbiamo superato il target di spesa nonostante tutte le criticità connesse alle norme fissate dal governo in maniera stringente sul rispetto del patto di stabilità. Abbiamo conseguito un risultato positivo e qualificato testimoniato anche da un’accelerazione sulla spesa del + 107% passando, da quando si è insediato Scopelliti, da 292 milioni a 604 milioni di euro. Una capacità di spesa che è collegata direttamente alla Regione e al lavoro degli assessorati ma è legata anche ad altri enti territoriali che sono chiamati a fare la loro parte affinché la Calabria possa essere sempre più performante. Anche quest’anno, quindi, tagliamo il traguardo del raggiungimento del target di spesa e siamo altresì orgogliosi del fatto che la Calabria inizi il 2013 avendo già programmato tutto il Por Fesr 2007/2013. Abbiamo programmato tutte le risorse in tutti i settori – conclude l’assessore Mancini - definendo la Calabria del presente e del futuro anche grazie ai dipartimenti di spesa e agli enti territoriali.” “Sia nel caso del Psr che in quello del Fep – ha dichiarato l’assessore all’agricoltura Michele Trematerra – abbiamo raggiunto dei risultati straordinari, ottenuti senza progetti coerenti o sponda, senza interventi da parte dell’amministrazione centrale e senza rilievi da parte dell’Unione Europea. Tutto questo si è reso possibile anche grazie alla grande sensibilità e all’attenzione riposta dalla Giunta Scopelliti in questo comparto, ritenuto sempre più cruciale per l’economia calabrese”. “Quelli che vi abbiamo esposto sono fatti concreti e numeri incontrovertibili riconosciuti anche a livello Ue, frutto di un proficuo lavoro portato avanti dalla nostra giunta a sostegno di settori sensibili per il tessuto sociale della Calabria. In un anno particolarmente difficile per l’economia nazionale i nostri sforzi sono stati indirizzati non solo- ha detto l’assessore al lavoro Stillitani – a tamponare le emergenze lavorative ma anche a sostenere e rilanciare le imprese esistenti e la nuova occupazione. Non abbiamo pensato quindi solo alla spesa ma alla qualità degli interventi. Anche per questo ci possiamo confrontare alla pari con le Regioni virtuose”.  
   
   
CITTADINANZA. NASCE ALL’INFORMAGIOVANI DI VIA DOGANA LO SPORTELLO MILANESE DELLE SECONDE GENERAZIONI  
 
 Milano, 16 gennaio 2013 - Uno sportello per le seconde generazioni, ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, residenti a Milano, italiani di fatto ma non ancora di diritto. Questo primo esempio in Italia di servizio per le seconde generazioni ospitato da una istituzione sarà attivo da marzo presso lo spazio comunale dell’Informagiovani di via Dogana 2. Vi lavoreranno quattro giovani italiani di origine straniera (marocchina, pachistana, italo-palestinese ed eritrea), che hanno ottenuto la cittadinanza al diciottesimo anno di età come previsto dalla legge. Lo sportello, presentato nell’ambito del Secondo Forum delle Politiche sociali alla presenza degli assessori Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali e Cultura della Salute) e Chiara Bisconti (Benessere, Qualità della Vita, Sporte e Tempo libero), è realizzato in collaborazione con la Rete G2 – Seconde Generazioni. Sarà a disposizione per dare informazioni su come ottenere la cittadinanza una volta compiuto il 18 anno di età. Allo sportello i giovani si potranno rivolgere inoltre per condividere esperienze e avere un appoggio per affrontare la propria condizione di stranieri-italiani, in un percorso di formazione di un´identità spesso divisa tra il Paese di origine dei genitori e il desiderio di essere cittadini italiani come i propri coetanei. Lo sportello sarà, infine, un laboratorio di cittadinanza attiva dove i ragazzi lavoreranno all’organizzazione di attività culturali come la seconda edizione del Festival Rigenerazioni. “Con questo sportello inserito nella struttura dedicata ai giovani - ha spiegato l´assessore Majorino - vogliamo dare alle seconde generazioni uno spazio all’interno dell’istituzione dove poter lavorare in favore dell’ottenimento della cittadinanza da parte di tutti i diciottenni, figli di immigrati, nati in Italia che ancora devono misurarsi con una legge ormai inaccettabile come lo ius sanguinis. Il presidente Napolitano ha, in più occasioni, ribadito che bisogna superare al più presto questa condizione per far sì che i nati da genitori stranieri in Italia siano italiani a tutti gli effetti. Ci auguriamo che questo aspetto diventi una delle priorità del prossimo Governo e che il Parlamento introduca al più presto lo ius soli come strumento di ottenimento della cittadinanza”. “Pensiamo che per i giovani, e ancora di più per quelli di seconda generazione, siano fondamentali dei luoghi di riferimento che non siano solo virtuali, ma fisici, reali, concreti”, ha detto l’assessora Bisconti. “L’informagiovani è questo. Uno spazio delimitato, riconoscibile, dove sono possibili relazioni tra le persone, dove ci si guardi in faccia. Un luogo che può fare da punto di riferimento collettivo per tante esigenze, dai giovani agli artisti di strada. Vogliamo che l’Informagiovani diventi un incrocio di esperienze e questa iniziativa non può che rafforzare questo ruolo. Uno spazio del comune da mettere in comune”. Alcuni dati. Gli stranieri residenti a Milano sono 45.793 (anno di riferimento 2011). Il numero è quasi triplicato rispetto al 2001 (17.374), e già nel 2006 la cifra era quasi raddoppiata (34.575). I minori stranieri residenti sono il 22,8 per cento del totale dei minori residenti a Milano (200.634) Le prime dieci nazionalità di stranieri nati in Italia e residenti a Milano sono: cinese (84,2%), filippina (84,1%), cingalese (83,3%), marocchina (76,2%), peruviana (72,9), albanese (70,6), ecuadoriana (63,8%), salvadoregna (63,2%), egiziana (61,7%) e romena (53,8). Gli stranieri minori residenti a Milano che compiranno 18 anni nel 2013 e, quindi, potranno potenzialmente fare richiesta di cittadinanza sono 666. I cittadini presenti a Milano che hanno ottenuto la cittadinanza negli ultimi tre anni sono 1.098. I Paesi di origine delle ragazze e dei ragazzi che hanno richiesto e ottenuto in numero maggiore la cittadinanza sono: Filippine, Cina, Egitto, Sri Lanka e Perù.  
   
   
PROGETTO FOLS: FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI OPERATORI DELLA POLITICA LINGUISTICA SI TRATTA DI UNA SERIE DI INCONTRI CON ESPERTI ANCHE DI LIVELLO INTERNAZIONALE CHE SERVIRANNO PER FARE IL PUNTO CON GLI OPERATORI DELLA LINGUA SARDA CHE LAVORANO NEGLI SPORTELLI REGIONALI, PROVINCIALI E SOVRACOMUNALI.  
 
Cagliari, 16 Gennaio 2013 - L´assessorato regionale della Pubblica Istruzione organizza, dopo il successo dell´avvio del progetto "Bilinguismu creschet", un corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori della politica linguistica. Si tratta di una serie di incontri con esperti anche di livello internazionale che serviranno per fare il punto con gli operatori della lingua sarda che lavorano negli sportelli regionali, provinciali e sovracomunali. In calendario sei giornate di studio che si svolgeranno a Santa Cristina di Paulilatino a partire da lunedì 21 gennaio prossimo ogni lunedi (tranne il lunedì elettorale del 25 febbraio) fino al 4 marzo. Tra gli obiettivi della formazione del progetto F.o.l.s. (Formatzione de is operadores de sa limba sarda) quello di consolidare le conoscenze dei professionisti degli uffici linguistici in merito alla questione della pianificazione e standardizzazione linguistica. Nemico numero uno da battere il senso comune e le opinioni generalizzate non scientifiche sulle questioni linguistiche, in genere contrarie alla standardizzazione, e che invece è necessario ribaltare e confutare per lasciare spazio ai programmi di tutela della lingua sarda e delle altre varietà presenti in Sardegna. In secondo luogo il corso, insieme ad altre iniziative, tende a un rafforzamento e a una professionalizzazione maggiore degli addetti alle questioni linguistiche per limitare la scarsa considerazione di cui sono oggetto per il fatto che vengono scambiati per dopolavoristi, volontari e operatori del folclore. Al termine degli incontri sarà rilasciata una certificazione che potrà essere utile in futuro per occupare i posti degli sportelli linguistici e per avere punteggio utile alla compilazione di albi o elenchi professionali. Possono partecipare agli incontri un massimo di cento persone titolari di contratto in sportello linguistico, o che abbiano avuto un contratto in passato, o che siano aspiranti tali per il futuro fino a cento posti utili. Per la Regione gestisce il corso la cooperativa Altracultura di Oristano alla quale ci si potrà rivolgere per informazioni di carattere tecnico e operativo al numero 349.6025986 o alla mail altracultura@tiscali.It    
   
   
SCUOLE PER L´INFANZIA. OGGI “MILANO E I SUOI BAMBINI”: NUOVO INCONTRO COMUNE - FAMIGLIE PER MAGGIO ’13 RIFLETTIAMO SUL RUOLO DEI GENITORI NEI SERVIZI ALL’INFANZIA  
 
Milano, 16 gennaio 2013 - Entra nel vivo il programma di Maggio ‘13, la serie di incontri rivolti agli educatori e operatori di nidi e materne comunali e statali, alle famiglie dei bambini della fascia d’età 0-6 anni, alle associazioni del terzo settore, ai Consigli di zona, alle cooperative impegnate nei servizi all’infanzia e al mondo della cultura. Oggi mercoledì 16 gennaio, dalle ore 17 alle ore 19, si terrà il terzo appuntamento del ciclo “Milano e i suoi bambini”. L’evento avrà luogo nell’Auditorium di viale Ca’ Granda 19 ed è rivolto in particolare alle Zone 2, 3 e 9. “E’ la città la protagonista di Maggio ’13. Ai primi due incontri hanno partecipato quasi mille persone. In questa fase ci stiamo occupando del rapporto tra Milano e i suoi bambini. In particolare, stiamo riflettendo sul ruolo dei genitori e delle famiglie nei servizi all’infanzia comunali e statali e di come tutti quanti possiamo contribuire alla creazione di una vera e propria comunità educante. L’obiettivo è pensare a come rendere la città a misura di bambino, con la creazione di spazi e ambienti pensati per i più piccoli, arredati e vissuti per loro e dove essi possano realizzare le proprie esperienze ludiche, esplorative, affettive”. È quanto ha dichiarato Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione. Maggio ’13 è la naturale evoluzione di Maggio ’12, il percorso che lo scorso anno è stato caratterizzato dal dibattito tra gli operatori dei servizi all’infanzia in merito alla stesura di un nuovo manifesto pedagogico per la città. Inoltre, da Maggio ’12 sono nate alcune importanti proposte diventate realtà con l’avvio dell’ultimo anno scolastico. Tra queste, le principali sono la traduzione dei documenti in cinque lingue, la ridefinizione territoriale dei servizi per bambini con disabilità, l’eliminazione delle classi con 28 bambini nelle scuole materne, la modifica degli orari di ingresso e uscita, la nuova organizzazione dei servizi passata da 24 Poli didattici a 80 Unità educative. Maggio ’13 proseguirà nei prossimi mesi con altri due cicli di incontri. Di seguito, il dettaglio. Il secondo ciclo è “Vivere insieme nella pluralità”. Educatori e genitori potranno confrontarsi su come i bambini vivono l’integrazione e il multiculturalismo all’interno dei servizi all’infanzia. Ormai, più di 1 bambino su 4 (quasi 8.500 su circa 32 mila), nei nidi e nelle materne comunali è figlio di genitori di origine straniera. Ecco gli incontri previsti: - 23 gennaio 2013, dalle ore 17 alle 19, per le Zone 1-4-5 Polo Ferrara, piazzale Ferrara 2 - 6 febbraio 2013, dalle ore 17 alle 19, per le Zone 6-7-8 Auditorium viale delle Betulle 39 - 13 febbraio 2013, dalle ore 17 alle 19, per le Zone 2-3-9 Auditorium viale Ca’ Granda 19 Il terzo ciclo è intitolato “Bambini comunque” e proporrà riflessioni sulle situazioni di fragilità, disagio, svantaggio socioculturale, emarginazione. Questi temi rinviano al dovere dell’assistenza e del supporto, della prevenzione e della cura. Gli incontri previsti sono: - 13 marzo 2013, dalle ore 17 alle 19, per le Zone 1-4-5 Polo Ferrara, piazzale Ferrara 2 - 20 marzo 2013, dalle ore 17 alle 19, per le Zone 6-7-8 Auditorium viale delle Betulle 39 - 10 aprile 2013, dalle ore 17 alle 19, per le Zone 2-3-9 Auditorium viale Ca’ Granda 19.