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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Gennaio 2013
UE, LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA IRLANDESE: STABILITÀ, LAVORO E CRESCITA  
 
Strasburgo, 17 gennaio 2013 - La creazione di lavoro e l´uscita dalla crisi in Europa sono le priorità dell´Irlanda, che condurrà la Presidenza del Consiglio dell´Ue per i prossimi sei mesi. Il capo del governo irlandese Enda Kenny ha presentato il programma al Pe il 16 gennaio. La maggior parte dei leader dei gruppi politici pensa che l´esperienza della´Irlanda possa essere utile all´Ue. Enda Kenny ha sottolineato che la disoccupazione, in particolare quella dei giovani, necessita una soluzione rapida. Anche attraverso la "Garanzia per i giovani" che permette agli under 25 di ricevere un´offerta di lavoro, di formazione o educazione entro quattro mesi di disoccupazione. In agenda anche la supervisione bancaria nell´Eurozona e un accordo sul quadro finanziario pluriannuale, in cui il Parlamento europeo gioca un ruolo importante. Infine, ha indicato l´importanza di seguire la situazoine in Mali, Somalia e Siria. Imparare dagli irlandesi - "I cittadini irlandesi hanno dovuto fare importanti sacrifici e così devono fare altri paesi che attraversano un periodo difficile. Ma le riforme sono indispensabili" ha dichiarato il presidente della Commissione José Manuel Barroso. "Il caso irlandese dimostra che se la volontà politica accompagna i sacrifici, i programmi possono funzionare e le riforme possono andare di pari passo con la coesione sociale". Joseph Daul, leader del Partito Popolare Europeo (Ppe), si è congratulato con Enda Kenny per "aver preso delle decisioni difficili ma necessarie, senza perdere il sostegno dei cittadini irlandesi. L´irlanda si dimostra un buon esempio per tutta l´Europa". Hannes Swoboda, leader del gruppo dei Social Democratici, si è indirizzato direttamente al presidente irlandese: "Abbiamo bisogno del suo aiuto per tre ragioni: per uscire dalla crisi, per proteggere lo spazio Schengen dall´idea del Consiglio di limitare la libertà di movimento, e per combattere la disoccupazione dei giovani che è un pericolo per la nostra democrazia". Guy Verhofstadt, leader del gruppo dei Liberali (Alde): "La priorità assoluta rimane quella di combattere il compiacimento: perché è questo che minaccia l´Ue oggi. Abbiamo bisogno di un´unione fiscale, una supervisione bancaria e un´unione politica". Daniel Cohn-bendit, co-presidente del gruppo dei Verdi: "Lei ha dichiarato che abbiamo bisogno di un quadro finanziario pluriennale credibile. Quello che proprone oggi il Consiglio non è credibile e non porterà alla creazione di posti di lavoro". Martin Callanan, leader del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, ha sottolineato che "lo sviluppo del mercato unico come vettore per la crescita economica deve rimanere la priorità principale". Nigel Farage, co-presidente del gruppo Europa della libertà e della democrazia: "La base è : la disoccupazione sta dilagando nei paesi del Mediterraneo, le aziende in calo e la sofferenza dei cittadini aumenta. La classe politica europea non se ne occupa". Gabrielle Zimmer, leader della Sinistra Unita: "Lottare contro l´esclusione sociale non è una priorità del programma. Non sembra essere interessato ad un mercato del lavoro sostenibile´.  
   
   
DISCORSO DEL PRESIDENTE BARROSO ALLA PLENARIA DEL PE DIBATTITO SULLA PRESIDENZA IRLANDESE DEL CONSIGLIO  
 
 Strasburgo, 17 Gennaio 2013 – Di seguito il discorso del Presidente Barroso alla plenaria di ieri del Pe dibattito sulla Presidenza irlandese del Consiglio: “ Caro Presidente, Caro Primo Ministro, Onorevoli deputati, Ogni presidenza è un punto di riferimento, ma questa volta è particolarmente vero. Questa è la 7a volta l´Irlanda detiene la presidenza. E ´anche il 40 ° anniversario dell´adesione dell´Irlanda all´Unione europea. Come tale, è un ricordo delle passate realizzazioni della nostra Unione, le sfide attuali e il futuro lavoro davanti a noi, mentre cerchiamo di non replicare il passato, ma per costruire un futuro migliore. Anzi, sono convinto che avere l´Irlanda al timone della presidenza di turno del Consiglio in questo frangente sarà un bene per l´Irlanda e per l´Europa. La settimana scorsa la Commissione ha incontrato a Dublino con il Primo Ministro e il governo irlandese per discutere le nostre priorità condivise. Insieme, abbiamo sottolineato la necessità di porre le basi per una crescita duratura e la creazione di posti di lavoro. Stabilità, la crescita e l´occupazione: queste sono le priorità Irlanda ha fissate per il programma della Presidenza, priorità che accolgo con grande favore e che sono state al centro delle azioni della Commissione dopo l´inizio della crisi. Come ho detto in quest´Aula ieri durante la discussione sulla presidenza a Cipro abbiamo entro la fine del 2012 ottenuto buoni risultati in termini di stabilità. Le previsioni dei profeti di sventura che hanno previsto l´implosione dell´euro sono stati smentiti. Paesi europei hanno dimostrato con le loro azioni che noi staremo insieme, l´Unione nel suo insieme, per affrontare le sfide future. Sappiamo tutti che non vi è un lavoro molto importante e difficile da fare per raggiungere l´obiettivo di una crescita sostenibile e sottolineo "sostenibile", perché abbiamo visto in passato che la crescita artificiale alimentata da irresponsabili debito pubblico o privato, non è semplicemente vitale. Mentre va avanti con ulteriori iniziative per una più profonda unione economica e monetaria, e in questo contesto l´approvazione del cosiddetto bicomponente viene in mente come una priorità urgente - dobbiamo perseguire il consolidamento fiscale, mettere in atto le riforme economiche per la competitività e anche fare di mira investimenti per la crescita. E soprattutto abbiamo bisogno di affrontare la gravissima situazione sociale che abbiamo in troppi dei nostri Stati membri. Vorrei iniziare con le operazioni a breve termine per mettere in unione posto bancario. E ´bene che gli Stati membri sono stati in grado di trovare un consenso sul meccanismo unico di vigilanza appena tre mesi dopo la proposta della Commissione. Ora spero che il Parlamento e il Consiglio sarà in grado di concludere l´accordo il più rapidamente possibile nelle prossime settimane. Questo è un test fondamentale per dimostrare che l´Unione europea ha la volontà politica e la capacità di agire rapidamente sui grandi temi. Un accordo sul meccanismo unico di vigilanza dimostra anche che siamo in grado di raggiungere un accordo, all´interno dell´Unione europea nel suo insieme, ad approfondire l´area euro. E come sapete noi siamo chiaramente a principi di integrità, non solo del mercato unico, ma l´integrità della nostra Unione, pur accettando e promuovendo l´approfondimento della Uem. Raggiungimento di un accordo politico sulla proposta in tempo utile per la discussione a vostra sessione plenaria ai primi di febbraio non è impossibile con la volontà politica. [Il Parlamento ha lavorato su questo in modo molto efficiente e il Thyssen e le relazioni Giegold sono costruttivo e di sostegno, e in moltissimi punti, piuttosto simili a l´approccio adottato dal Consiglio.] La Commissione farà tutto il possibile per facilitare e assistere le discussioni trilogo intensi per fornire accordo definitivo su questo importante atto legislativo. Conosco l´importanza questo Parlamento attribuisce alla fase successiva della Union Banking - il meccanismo di risoluzione unico. Le proposte sono già prima che consenta l´armonizzazione di strumenti di risoluzione delle banche nazionali. Ma per rompere completamente il legame vizioso tra fallimenti bancari e debiti sovrani, abbiamo bisogno di andare oltre e prevedere un meccanismo di risoluzione unico modo che corrisponda al controllo singolo che stiamo mettendo in atto per l´area dell´euro e gli Stati membri che desiderano partecipare. Ciò solleva alcune questioni molto complesse giuridiche e tecniche, ma siamo determinati a lavorare con questi in modo rapido e lo scopo di presentare una proposta prima dell´estate. Considero questa una questione di massima priorità politica. Onorevoli parlamentari, Stabilità significa molto più che la stabilità finanziaria. Dobbiamo aumentare i nostri sforzi per garantire la stabilità economica e sociale. Naturalmente, la crescita economica è il mezzo migliore per creare occupazione e per migliorare la situazione sociale. Il mercato unico è il più grande motore dell´Unione per la crescita. Per sbloccare tutti i vantaggi del mercato unico ci stanno spingendo in avanti con i due Atti del mercato unico. Accolgo con favore l´impegno della Presidenza irlandese per garantire l´adozione delle proposte già sul tavolo. La Commissione presenterà le restanti mercato unico Act 2 proposte legislative di questa primavera. In tutto questo ci auguriamo di poter continuare l´ottimo cooperazione con il Parlamento per garantire che la legislazione non è solo mettere sui libri statuto, ma è implementato al più presto a vantaggio di tutti i cittadini. Naturalmente la creazione di opportunità all´interno del mercato unico è una cosa, approfittando delle opportunità è un altro. È per questo che ci impegneremo ad attuare il piano d´azione per l´imprenditorialità e porre particolare attenzione alle piccole e medie imprese per garantire che queste opportunità si traducono in una maggiore attività economica e posti di lavoro. Ci siamo tutti impegnati per la crescita attraverso la nostra strategia Europa 2020 e il Patto per la crescita e l´occupazione. Ma è giunto il momento di fare bene su questo impegno. Questo sarà il lavoro di guida dell´Europa la Presidenza irlandese e al di là di come precisato nel programma di lavoro annuale della Commissione. Come leva per la crescita e gli investimenti, dobbiamo avere un accordo sul quadro pluriennale finanziario. Si tratta di un nuovo anno, ma il messaggio rimane lo stesso, e rimane ugualmente validi: il bilancio europeo è il bilancio per la crescita degli investimenti e posti di lavoro a livello europeo. Ora è il momento per i governi di corrispondenti azioni per la loro retorica: se affermare che la crescita in Europa è di vitale importanza per la vostra economia nazionale, allora avete bisogno di sostenere misure europee per promuovere la crescita. Mi auguro che il Consiglio europeo d´accordo sul Qfp molto presto, probabilmente all´inizio di febbraio, ma i governi non dovrebbero dimenticare che mentre il loro accordo è necessario, non è sufficiente. L´approvazione da parte del Parlamento europeo è pure indispensabile. La Commissione ha compiuto e continuerà a concentrarsi sul sostegno all´occupazione. Lo scorso aprile abbiamo presentato il "pacchetto occupazione", con una serie di misure fondamentali per sostenere la creazione di posti di lavoro, per ripristinare le dinamiche del mercato del lavoro e al rafforzamento della governance europea. Nel mese di dicembre, la Commissione ha presentato una proposta per combattere la disoccupazione giovanile: la "garanzia per i giovani" è un sistema di misura concreta con un potenziale per migliorare la rinomata scuola-lavoro transizioni e garantire ogni giovane entra nella formazione continua, la formazione, un apprendistato o un posto di lavoro entro 4 mesi. La Commissione ha anche chiesto un´azione urgente a "ripensare l´educazione", massimizzando gli investimenti in competenze è essenziale per ottenere una migliore risultati socioeconomici. Nelle nostre discussioni con Kenny Primo Ministro e il governo irlandese sono stato rincuorato l´importanza che la Presidenza irlandese si è svolto su questi temi, in particolare il suo impegno a raggiungere un accordo sulla garanzia per i giovani già il mese prossimo. La soluzione alla nostra crisi sociale, non è quello di abbandonare il modello sociale europeo. La soluzione è quella di riconoscere le immense sfide che la globalizzazione pone per la competitività europea e di riformare la nostra economia sociale di mercato affrontare le importanti questioni di competitività. La Commissione sta preparando un pacchetto sociale di investimento con una serie di azioni mirate e concrete su come queste riforme può prendere forma nei nostri Stati membri e che cosa l´Unione europea può fare per sostenerli. Onorevoli deputati, In ultima analisi, la stabilità europea è prevista anche dalla fiducia e la fiducia viene fuori di una visione chiara, realistico e realizzabile per il futuro, e questo significa che per l´architettura il futuro dell´Europa. I piani per l´aiuto più profonda unione economica e monetaria generare stabilità, mostrando agli investitori che non vi è una chiara visione per il futuro. Nel corso di quest´anno, la Commissione, sulla base del progetto che abbiamo presentato lo scorso anno, di cui in modo più dettagliato i passi necessari per approfondire l´unione economica e monetaria, tenendo conto della dimensione sociale nella Uem e le misure di accompagnamento necessarie verso la politica Unione. Presidente, Onorevoli deputati, Sono certo che durante la Presidenza irlandese vedremo oltre i nostri confini europei. L´economia mondiale sta cambiando irriconoscibile, con nuovi centri di crescita appaiono e il ritmo della crescente globalizzazione. L´europa deve svolgere un ruolo attivo globale di beneficiare di tutto il mondo potenziale economico e di promuovere i nostri valori. L´europa ha un sacco di vantaggi. Nonostante le attuali difficoltà, debito pubblico e media in Europa Pil è 82,5%, rispetto a un tasso del 103% degli Stati Uniti ´e del Giappone quasi il 230%. E, e questo fatto è meno noto, a differenza di altre grandi economie industrializzate che hanno perso la loro quota di mercato mondiale, l´Unione europea ha mantenuto la sua quota di mercato mondiale. Ma naturalmente ci sono differenze molto importanti tra gli Stati membri dell´Unione europea. Continueremo ad approfondire i legami economici con sia i nostri partner strategici ben definiti e le economie emergenti dinamici. Non vediamo l´ora di approvazione, ora che i negoziati sono conclusi, della Zls Singapore, ci auguriamo di portare a termine i negoziati di libero scambio con il Canada e di avviare i negoziati con il Giappone. Si proseguirà con vigore i nostri negoziati con l´India, Malesia e Vietnam. Ci sarà anche portare a una visione chiara ad approfondire i legami economici con gli Stati Uniti, che rimane il nostro unico partner economico più importante. E a dispetto di tutto ciò che sentiamo in questi giorni, la realtà è che l´Unione europea e gli Stati Uniti è di gran lunga il rapporto economico più importante del mondo. Non dobbiamo trascurare i nostri vicini a sud e ad est. Le nostre relazioni con questi paesi ci ricordano che la nostra politica commerciale, anzi tutta la nostra politica economica esterna dall´assistenza alla energia, trasporti di ricerca non sono solo di vitale importanza per i nostri interessi economici, ma per la capacità dell´Europa di svolgere un significativo ruolo costruttivo a livello mondiale . Presidente, Primo Ministro, Onorevoli deputati, Permettetemi di concludere con un´osservazione in Irlanda, che ha dimostrato un impegno impressionante per l´attuazione del programma di adeguamento economico. Gli irlandesi hanno dovuto fare grandi sacrifici per garantire la ripresa del paese. E in modo da avere il popolo di Grecia, Portogallo, Spagna, ma anche altri paesi che attuano riforme difficili ma indispensabile. Gli spettacoli di casi irlandesi che hanno fornito c´è la volontà politica di accompagnare i sacrifici, i programmi possono e fare il lavoro e la riforma può andare di pari passo con la coesione sociale. La crescita economica in Irlanda è stata più forte del previsto, alla fine dello scorso anno, il deficit è inferiore a quella prevista e l´Irlanda ha già fatto un primo ritorno di successo per i mercati finanziari. Naturalmente, sussistono ancora seri problemi, soprattutto la lotta alla disoccupazione e la riduzione ulteriore del deficit molto elevato. La Commissione europea sarà dall´Irlanda come avremo modo di stare con gli altri paesi partecipanti al programma in particolare. La Commissione sostiene tutte le misure atte a migliorare la fiducia dei mercati e aumentare il sostegno pubblico al processo di riforma. In parallelo, ho sempre fatto e farà sempre il caso per la necessità di solidarietà e per la necessità di equità nell´Unione europea. Come ho già detto nella mia introduzione, l´Irlanda è stato un membro attivo e prezioso dell´Unione europea per 40 anni, ha fortemente beneficiato della sua appartenenza al passato, e attraverso la sua Presidenza l´Unione europea avrà un ruolo importante nella formazione della nuova dell´Unione europea per il futuro a beneficio di questa generazione e delle generazioni a venire. Il grande poeta William Butler Yeats ha iniziato la sua collezione "Responsabilità" con la frase: "Nei sogni inizia la responsabilità" Vorrei aggiungere "In responsabilità inizia azione" e nel corso dei prossimi 6 mesi ci saranno un sacco di azione, da parte della Presidenza, della Commissione e sono certo anche da questo Parlamento. E sono sicuro che i sei mesi della Presidenza irlandese del Consiglio sarà un irlandese e un successo europeo. Grazie per la vostra attenzione.”  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LE MODIFICHE AL CALENDARIO DEI LAVORI PER IL 2013  
 
Strasburgo, 17 gennaio 2013 - I deputati hanno approvato mercoledì un nuovo calendario con 12 sessioni plenarie di pari durata da tenere a Strasburgo nel corso del 2013, come deciso dalla Corte di giustizia europea. Nella sua sentenza del 13 dicembre 2012, la Corte ha invalidato il voto dei deputati del 9 marzo 2011 sul calendario dei lavori parlamentari per il 2012 e il 2013, in un caso sollevato dalla Repubblica francese e dal Granducato del Lussemburgo. La Corte ha sostenuto che le 12 "tornate plenarie ordinarie" devono avere la stessa durata e ripetuto che solo gli Stati membri hanno il potere giuridico di modificare la sede delle istituzioni europee. Calendario approvato delle sessioni plenarie per il 2013: 14-17 gennaio; 4-7 febbraio; 11-14 marzo; 15-18 aprile; 20-23 maggio; 10-13 giugno; 1-4 luglio; 9-12 settembre; 7-10 ottobre; 21-24 ottobre; 18-21 novembre; 9-12 dicembre.  
   
   
EURODEPUTATI: UN´ATTENTA MUTUALIZZAZIONE DEL DEBITO SOVRANO FAREBBE BENE ALL´EURO  
 
Strasburgo, 17 gennaio 2013 - Una risoluzione per reiterare la richiesta alla Commissione e agli Stati membri di esplorare tutte le strade possibili per introdurre strumenti di mutualizzazione del debito pubblico è stata approvata mercoledì. Il testo afferma che i rischi di "free-riding" potrebbero essere evitati con soluzioni designate ad hoc, in modo che la mutualizzazione del debito non diventi automaticamente un tabù. È stato inoltre evidenziato la contraddizione dell´Eurozona, che ha una moneta unica ma non un mercato obbligazionario comune. La risoluzione - firmata dalla liberale francese Sylvie Goulard - richiede alla Commissione di stilare una relazione sulle differenti opzioni per mutualizzare il debito pubblico dei paesi dell´Euro, accompagnandola se possibile con una tabella di marcia per la sua introduzione. I deputati richiedono l´istituzione di un fondo europeo di rimborso del debito - La risoluzione fornisce varie opzioni. Alcune, come il fondo europeo di rimborso, potrebbero entrare in vigore immediatamente o nel medio termine, mentre per altre, come l´emissione comune di debito nazionale o la creazione di un debito comune europeo, si richiederebbero delle modifiche ai trattati. L´unione monetaria cerca di andare oltre - La risoluzione rileva che il caso dell´Eurozona è unico: malgrado ci sia una moneta unica, manca un mercato obbligazionario o una politica di bilancio comuni. Per arrivare alla stabilità dell´eurogruppo, quindi, il processo di unione va completato e ciò sicuramente porterà degli effetti positivi sui mercati finanziari.  
   
   
LE NUOVE REGOLE PER LE AGENZIE DI RATING CONFERMATE DAL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 17 gennaio 2013 - Nuove regole su quando e come le agenzie di notazione del credito possono emettere rating sul debito pubblico e sullo stato di salute finanziaria delle aziende private sono state approvate mercoledì. Secondo la nuova legislazione, le agenzie potranno emettere rating non richiesti sul debito sovrano solo in periodi specifici e per prevenire conflitti d´interessi, è fissato un tetto alle quote azionarie che le agenzie possono possedere negli enti di cui devono stilare la valutazione. È introdotta anche la possibilità per gli investitori di richiedere i danni per rating che si rivelano infondati e danneggiano i loro interessi. Le nuove regole sono state già concordate con il Consiglio. Il relatore Leonardo Domenici (S&d, It) ha detto: "Con questo nuovo regolamento facciamo dei passi in avanti: le novità introdotte sono pienamente coerenti con l’ispirazione di fondo di questo provvedimento che è quella di favorire il rating interno, di avere una pluralità di voci affidabili e comparabili al servizio degli investitori e di mettere in discussione l´oligopolio che ha caratterizzato fino ad oggi l’offerta del rating." Grazie ai deputati, le nuove norme migliorano la trasparenza dei rating introducendo l´obbligo per le agenzie di illustrare gli elementi chiave che le hanno portate a stabilire un rating e di astenersi da qualsiasi tentativo di influenzare le politiche nazionali. Date prestabilite per l´emissione di notazioni sul debito sovrano - Rating non richiesti sul debito sovrano potranno essere pubblicati due o tre volte l´anno, in date stabilite in precedenza dalle stesse agenzie alla fine dell´anno precedente. Inoltre, questi rating potranno essere pubblicati solo dopo la chiusura dei mercati europei e almeno un´ora prima dell´apertura. Le agenzie responsabili per i rating - Gli investitori che basano le loro attività sui rating potranno citare in giudizio un´agenzia nel caso che la notazione emanata sia in contrasto con le nuove regole previste da questa legislazione, sia intenzionalmente sia per forte negligenza, indipendentemente dalla presenza di una relazione contrattuale fra le parti. Tali violazioni includono anche, a titolo di esempio, la pubblicazione di una notazione compromessa da un possibile conflitto d´interessi. Ridurre l´eccessivo affidamento ai rating - Per ridurre l´eccessivo affidamento sui rating, i deputati chiedono agli istituti di credito e a quelli privati d´investimento di sviluppare al loro interno le capacità per valutare il rischio creditizio. La Commissione europea dovrebbe inoltre considerare la possibilità di sviluppare delle linee guida europee. Entro il 2020, nessuna legislazione europea dovrà più fare riferimento a rating esterni e le istituzioni finanziarie non saranno più obbligate a vendere automaticamente in caso di rating verso il basso. Limite al possesso di azioni - Un´agenzia di notazione del credito dovrà astenersi dal pubblicare rating, o informare il pubblico sull´esistente conflitto d´interessi, nel caso in cui un azionista o un socio, in possesso di almeno il 10% dei diritti di voto, abbia investito nel soggetto valutato. Le nuove regole impediscono infine a qualsiasi persona di possedere più del 5% di diverse agenzie, salvo che queste non appartengano allo stesso gruppo. La relazione Domenici sul regolamento è stata adottata con 579 voti a favore, 58 contrari e 60 astensioni e quella sula direttiva con 599 voti a favore, 27 contrari e 68 astenuti.  
   
   
IL COMMISSARIO MICHEL BARNIER INTERVIENE DOPO IL VOTO DEL PARLAMENTO EUROPEO SULLE NUOVE NORME EUROPEE PER REGOLAMENTARE LE AGENZIE DI RATING DEL CREDITO  
 
 Bruxelles, 17 gennaio 2013 - "Mi congratulo con il Parlamento europeo sull´ accordo di oggi che stabilisce le modalità complementari per le agenzie di rating del credito (Cra), che miglioreranno sensibilmente la qualità dei rating. Le Agenzie di rating del credito dovranno essere più trasparenti in cui gli Stati sovrani di rating e dovranno seguire norme più severe che li rendono più responsabili per gli errori in caso di negligenza o dolo. Le nuove norme contribuiranno a una maggiore concorrenza nel settore del rating dominato da alcuni operatori. Inoltre, le nuove regole di ridurre l´eccessivo ricorso ai rating da parte dei partecipanti ai mercati finanziari, eliminare i conflitti di interesse e di stabilire un regime di responsabilità civile. Ciò è importante perché rating hanno un impatto diretto sui mercati finanziari e l´economia, e quindi sul benessere dei cittadini europei. Il voto di oggi è un altro passo importante nel nostro ordine del giorno impegnativo per rafforzare la regolamentazione finanziaria e nella nostra risposta alla crisi finanziaria. Sfondo I principali obiettivi delle nuove regole sono le seguenti: 1. Ridurre eccessivo affidamento ai rating del credito - In linea con i nostri impegni del G20, le nuove norme mirano a ridurre la dipendenza dai rating esterni, richiedendo alle istituzioni finanziarie di rafforzare la propria valutazione del rischio di credito e non fare affidamento esclusivamente e meccanicamente ai rating esterni. Inoltre autorità di vigilanza europee dovrebbero evitare i riferimenti ai rating esterni e saranno tenuti a rivedere le proprie regole e le linee guida e, se necessario, rimuovere i rating in cui essi hanno il potenziale per creare effetti meccanicistici. Migliorare la qualità dei rating del debito sovrano degli Stati membri dell´Ue - Al fine di evitare distorsioni del mercato, le agenzie di rating si impostare un calendario che indica quando si valuteranno gli Stati membri e che sarà limitato a tre per anno di rating non sollecitati e sovrani. Deviazioni restano possibili in casi eccezionali e opportunamente spiegato. Queste valutazioni non saranno pubblicati dopo la chiusura delle attività e almeno un´ora prima dell´apertura delle sedi di negoziazione nell´Ue. Inoltre, gli investitori e gli Stati membri saranno informati dei fatti e alle ipotesi su ogni valutazione atti a facilitare una migliore comprensione dei rating di Stati membri. Fai agenzie di rating del credito più responsabili delle loro azioni - Le nuove norme renderanno agenzie di rating più responsabili delle loro azioni come giudizi non sono solo semplici opinioni. Pertanto, le nuove regole in modo che un´agenzia di rating può essere ritenuta responsabile nel caso in cui viola intenzionalmente o per colpa grave del regolamento Cra, causando danni per un investitore o un emittente. Ridurre i conflitti d´interesse a causa dell´Emittente paga modello di remunerazione - Il regolamento inoltre migliorare l´indipendenza delle agenzie di rating del credito per eliminare i conflitti di interesse con l´introduzione di una rotazione obbligatoria per alcuni strumenti finanziari strutturati complessi, la ri-cartolarizzazione, e le limitazioni alla partecipazione delle agenzie di rating. Al fine di attenuare il rischio di conflitti di interesse, le nuove norme richiederanno le agenzie di rating di pubblicare se un azionista con il 5% o più dei diritti di capitale o dei voti detiene il 5% o più di un soggetto valutato, e vieterebbe un azionista di un Cra con il 10% o più del capitale o dei diritti di voto di detenere il 10% o più di un soggetto valutato. Al fine di garantire la diversità e l´indipendenza dei rating creditizi e opinioni, la proposta vieterebbe proprietà del 5% o più del capitale o dei diritti di voto in più di un Cra, a meno che le agenzie in questione appartengono allo stesso gruppo (partecipazioni incrociate). Pubblicazione delle graduatorie sulla piattaforma Valutazione europea - Inoltre, tutte le valutazioni disponibili saranno pubblicati su una piattaforma Valutazione europea che permetterà di migliorare la comparabilità e la visibilità di tutte le valutazioni per ogni strumento finanziario valutato dalle agenzie di rating registrati e autorizzati nell´Unione europea. Ciò dovrebbe anche aiutare gli investitori a fare la loro propria valutazione del rischio di credito e di contribuire ad una maggiore diversità nel settore del rating. Come parte del pacchetto, la Commissione riesaminerà la situazione del mercato del rating e ne riferisce al Parlamento europeo e al Consiglio per quanto riguarda la fattibilità delle valutazioni del merito di credito del debito sovrano degli Stati membri dell´Ue e di una Fondazione europea di rating del credito. Le nuove norme entreranno in vigore dopo l´adozione formale da parte del Consiglio e 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.  
   
   
NUOVE NORME SULLE AGENZIE DI RATING DEL CREDITO (CRA) - DOMANDE FREQUENTI  
 
 Bruxelles, 16 gennaio 2013 I. Contesto Generale E Legge Applicabile 1. Che cosa è un rating di credito? Il rating è un parere emesso da una società specializzata sul merito di credito di un soggetto (ad esempio, un emittente di obbligazioni) o di un titolo di debito (es. Obbligazioni o titoli garantiti da attività). Il presente parere si basa su attività di ricerca e presentato secondo un sistema di classificazione. 2. Che cos´è un´agenzia di rating? Un´agenzia di rating del credito (Cra) è un fornitore di servizi specializzata nella fornitura di rating del credito a titolo professionale. Le tre maggiori agenzie di rating sono Standard & Poors, Moody e Fitch. Essi coprono circa il 95% del mercato mondiale. Agenzie di rating più piccoli costituiscono la parte rimanente. Per un elenco di tutte le agenzie di rating europee già registrate ai sensi del regolamento Cra, vedere: http://www.Esma.europa.eu/page/list-registered-and-certified-cras   3. Perché abbiamo bisogno di regolamentare le agenzie di rating? Le agenzie di rating hanno un forte impatto sui mercati finanziari di oggi, con le azioni di rating di essere seguito da vicino e impatto su investitori, dai mutuatari, emittenti e dai governi: ad esempio rating sovrani svolgono un ruolo cruciale per il Paese nominale, dal momento che un declassamento ha l´effetto immediato di rendere un paese prendendo in prestito più costoso. Un declassamento ha anche un impatto diretto, per esempio sui livelli di capitale di un istituto finanziario. La crisi finanziaria e gli sviluppi nel contesto della crisi del debito dell´euro hanno evidenziato debolezze gravi le norme vigenti comunitarie in materia di rating del credito. Nella corsa verso la crisi finanziaria, le agenzie di rating non apprezzare adeguatamente i rischi inerenti gli strumenti finanziari più complessi (in particolare prodotti finanziari strutturati garantiti da mutui subprime a rischio), emissione di classificazioni errate che erano troppo elevati. 4. Che cosa le attuali norme vigenti in materia di agenzie di rating dire? Il vertice del G20 a Washington (2008) mirava a garantire che nessun, prodotto istituzione o di mercato è stato lasciato non regolamentate a livello comunitario ed internazionale. Il regolamento Ue relativo alle agenzie di rating del credito ( Cra regolamento ) 1 , in vigore dal dicembre 2010, faceva parte della risposta europea a questi impegni. Il regolamento è stato modificato nel maggio 2011 per adattarla alla creazione dell´Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) 2 . L´attuale regolamento Cra si concentra su: registrazione: per essere registrato, un Cra devono soddisfare una serie di obblighi sullo svolgimento delle loro attività (vedi sotto), destinato a garantire l´indipendenza e l´integrità del processo di rating e di migliorare la qualità dei rating emessi. Esma è affidato dal mese di luglio 2011 con la responsabilità per la registrazione e diretta supervisione delle agenzie di rating nell´Unione europea; le norme di comportamento: il regolamento esistente richiede agenzie di rating al fine di evitare conflitti di interesse (ad esempio, un analista di rating alle dipendenze di un Cra non dovrebbe votare un´entità in cui lui / lei ha un interesse di proprietà), per garantire la qualità dei rating (ad esempio , che richiedono il continuo monitoraggio dei rating del credito) e delle metodologie di rating (che deve essere, tra l´altro, rigorosa e sistematica) e un alto livello di trasparenza (ad esempio, ogni anno il Cra dovrebbe pubblicare una relazione di trasparenza), e supervisione: Esma ha completi poteri di accertamento, compresa la possibilità di richiedere documenti o dati, di convocare e sentire persone, di effettuare ispezioni in loco e di imporre sanzioni amministrative, ammende e penalità di mora. Questo centralizza e semplifica la supervisione delle agenzie di rating a livello europeo. Supervisione centralizzata garantisce un unico punto di contatto per le agenzie di rating registrate, significativo efficientamento guadagna a causa di una registrazione più breve e meno complicato e processo di vigilanza e un´applicazione più coerente delle regole per le agenzie di rating. Le agenzie di rating sono al momento gli unici istituti finanziari che sono direttamente sotto la supervisione di un´autorità europea di vigilanza. L´attuale regolamento Cra, tuttavia, non regolare l´uso dei rating e il loro impatto sul mercato. L´utilizzo di rating esterni da parte delle istituzioni finanziarie è regolata in legislazione settoriale finanziaria (ad esempio, nella direttiva sui requisiti patrimoniali). 5. Quanto è già stato proposto di ridurre il rischio di overreliance nel settore bancario? La proposta della Commissione di una nuova direttiva sui requisiti patrimoniali (Crd Iv) di luglio 2011 ha proposto misure per ridurre la dipendenza dai rating. In tale proposta ( Ip/11/915 ), si prevede di ridurre il ricorso quanto possibile dagli enti creditizi sui rating esterni, richiedendo che: - Tutte le decisioni di investimento delle banche si basano non solo a giudizi, ma anche la propria opinione credito interno; - Le banche con un numero di materiale di esposizioni presenti in un dato portafoglio sviluppare rating interni per tale portafoglio, invece di affidarsi a giudizi esterni per il calcolo dei loro requisiti patrimoniali. Ii. Il Contesto Internazionale 6. Qual è la situazione a livello internazionale? Le misure proposte in linea con le strategie di regolamentazione di altre giurisdizioni e internazionali di normazione degli organi? Gli sforzi della Commissione sono sostanzialmente in linea con la politica sviluppata dai nostri partner internazionali nell´ambito del Financial Stability Board (Fsb) e il Comitato di Basilea. Nel mese di ottobre 2010, il Financial Stability Board (Fsb) ha approvato i principi per ridurre autorita ´e delle istituzioni finanziarie ricorso ai rating Cra. Il G20 ha approvato il Fsb principi sulla riduzione ricorso ai rating esterni (Seoul Summit, 11-12 novembre 2010). Più di recente (fine del 2012), il Fsb ha adottato una tabella di marcia per accelerare l´attuazione dei principi. Questi principi mirano a realizzare: la rimozione o la sostituzione dei riferimenti ai rating Cra di leggi e regolamenti, per quanto possibile, con adeguati standard alternativi di valutazione del merito creditizio; che le banche, operatori di mercato e gli investitori istituzionali, le loro valutazioni sul credito proprio e non affidarsi esclusivamente o meccanicamente a giudizi Cra. Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha anche proposto di ridurre eccessivo affidamento a giudizi delle agenzie di rating del credito nel quadro del patrimonio di vigilanza. Negli Stati Uniti, il Dodd-frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act 3 ha rafforzato norme in materia di agenzie di rating. Tra le altre cose la sezione 939A del Dodd-frank Act richiede che le agenzie federali di rivedere come normative esistenti si basano su valutazioni e rimuovere i riferimenti tali da loro regole a seconda dei casi. Di conseguenza, la Securities and Exchange Commission (Sec) sta esaminando i modi per ridurre la dipendenza del rating del credito esterni e sostituirli con criteri alternativi. Alcuni riferimenti sono già stati sostituiti nella legislazione statunitense. Iii. Le Nuove Regole: Perche ´Sono Necessari 7. Perché una riforma del regolamento Cra ritenuto necessario? Perché ci sono stati, e sono tuttora, carenze nelle attuali norme comunitarie in materia di rating del credito che erano state evidenziate sia dalla crisi finanziaria e la crisi del debito dell´euro: rating sovrani non trasparenti: downgrade rating sovrani ha conseguenze immediate sulla stabilità dei mercati finanziari, ma le agenzie di rating non sono sufficientemente trasparenti circa le loro ragioni per attribuire un rating particolare al debito sovrano. Vista l´importanza dei rating sui debiti sovrani, è essenziale che i rating di questa classe di attività sono sia tempestiva e trasparente. Mentre il quadro normativo comunitario per i rating già contiene misure in materia di comunicazione e trasparenza che si applicano ai rating del debito sovrano, sono necessarie ulteriori misure, come l´accesso alle informazioni più complete sui dati e le ragioni alla base di una valutazione, al fine di migliorare il processo di debito sovrano valutazione di Ue; investitori eccessivo affidamento sui rating : leggi europee e nazionali, dare un ruolo quasi istituzionale ai rating. Ad esempio, la quantità di capitale che le banche devono detenere è determinato in alcuni casi dai rating esterni vengono impartite. Inoltre, alcuni investitori eccessivo affidamento sulle opinioni di agenzie di rating, e non hanno accesso a sufficienti informazioni sugli strumenti di debito con rating o le ragioni che stanno dietro il rating del credito che consenta loro di svolgere le proprie valutazioni del rischio di credito. Sono necessarie misure per ridurre i riferimenti ai rating esterni della legislazione e ad assicurare agli investitori svolgere la propria diligenza supplementare dovuto su una base a informazioni esaurienti; conflitti di interesse minacciare l´indipendenza delle agenzie di rating e di concentrazione di mercato elevata : le agenzie di rating non sono abbastanza indipendente dal soggetto valutato che i contratti (e paga) li: ad esempio, come agenzia di rating ha un interesse finanziario nel generare business da parte dell´emittente che cerca la valutazione, questa potrebbe portare a un rating superiore a quello garantito al fine di incoraggiare l´emittente a contrarsi di nuovo in futuro. Inoltre, un piccolo numero di grandi Cra dominano il mercato. Il rating di imprese di grandi dimensioni e complessi prodotti di finanza strutturata è svolta da alcune agenzie che anche capita di avere azionisti che a volte si sovrappongono; (Assenza di) La responsabilità delle agenzie di rating : le agenzie di rating che emettono rating del credito in violazione del regolamento Cra non sono sempre responsabili nei confronti degli investitori che hanno subito perdite. Le differenze nazionali tra i regimi di responsabilità civile potrebbe comportare agenzie di rating del credito o emittenti shopping in giro, la scelta di giurisdizioni in cui la responsabilità civile è meno probabile. 8. Quali sono le nuove norme che sono state approvate? 8.1. Ridurre eccessivo affidamento ai rating del credito In linea con gli impegni del G20, le nuove norme mirano a ridurre eccessivo affidamento sui rating esterni, richiedendo alle istituzioni finanziarie di rafforzare la propria valutazione del rischio di credito e non fare affidamento esclusivamente e meccanicamente ai rating esterni. In particolare, la direttiva modifica le direttive vigenti sugli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (Oicvm) 4 e sui gestori di fondi di investimento alternativi (Aifm) 5 , al fine di ridurre la dipendenza di questi fondi »sui rating esterni per valutare il merito di credito dei loro beni. Inoltre autorità di vigilanza europee dovrebbero evitare i riferimenti ai rating esterni e saranno tenuti a rivedere le proprie regole e le linee guida e, se necessario, rimuovere i rating in cui essi hanno il potenziale per creare effetti meccanicistici. 8,2. Migliorare la qualità dei rating del debito sovrano degli Stati membri dell´Ue Al fine di evitare distorsioni del mercato, le agenzie di rating dovranno impostare un calendario per il rating del debito sovrano, che sarà limitato a tre voti l´anno per non richiesti rating sovrani. Deviazione della pubblicazione del rating sovrano o outlook del rating relativi al calendario deve essere possibile solo nella misura in cui ciò sia necessario per l´agenzia di rating del credito di adempiere ai propri obblighi in materia di metodologie, i modelli e le ipotesi principali, Comunicazione e presentazione di rating e delle informazioni generali e periodiche. Essa deve inoltre essere accompagnata da una spiegazione dettagliata delle ragioni di tale scostamento dal calendario annunciato. Queste valutazioni non saranno pubblicati dopo la chiusura delle attività e almeno un´ora prima dell´apertura delle sedi di negoziazione nell´Ue. Inoltre, gli investitori e gli Stati membri (Sm) saranno informati dei fatti e alle ipotesi su ogni valutazione atti a facilitare una migliore comprensione dei rating di Stati membri. Inoltre, rating sovrani dovrebbero essere riesaminati almeno ogni sei mesi (anziché ogni 12 mesi come attualmente applicabili in base alle regole generali). 8,3. Fai agenzie di rating del credito più responsabili delle loro azioni Le nuove norme renderanno agenzie di rating più responsabili delle loro azioni come giudizi non sono solo semplici opinioni. Pertanto, le nuove regole in modo che un´agenzia di rating può essere ritenuta responsabile nel caso in cui viola intenzionalmente o per negligenza grave, il regolamento Cra, causando danni ad un investitore. 8.4. Ridurre i conflitti di interesse a causa della "issuer pays modello di remunerazione" e favorire l´ingresso di altri operatori sul mercato del rating del credito I modi principali con cui il nuovo regolamento migliorerà l´indipendenza delle agenzie di rating: a) Per ridurre il rischio di conflitti di interesse , le nuove norme richiederanno le agenzie di rating di pubblicare se un azionista con il 5% o più del capitale o dei diritti di voto del Cra detiene il 5% o più di un soggetto valutato, e vieterebbe un azionista di un Cra con il 10% o più dei diritti di voto o del capitale di detenere il 10% o più di un soggetto valutato. B) Inoltre, per garantire la diversità e l´indipendenza dei rating creditizi e opinioni, la proposta vieterebbe proprietà del 5% o più del capitale o dei diritti di voto in più di un Cra, a meno che le agenzie in questione appartengono allo stesso gruppo (cross -partecipazione). C) A causa della complessità di strumenti finanziari strutturati e il loro ruolo nel contribuire alla crisi finanziaria, il regolamento richiede anche gli emittenti, che pagano le agenzie di rating del credito per i loro giudizi, di impegnarsi almeno due agenzie di rating differenti per la valutazione della finanza strutturata strumenti. D) Il regolamento introduce un obbligo di rotazione regola costringendo gli emittenti di prodotti finanziari strutturati con sottostanti ri-cartolarizzate attività, le agenzie di rating che pagano per i loro giudizi ("issuer pays model"), per passare ad una agenzia diversa ogni quattro anni. Un uscita Cra non sarebbe stato permesso di tasso ri-cartolarizzati prodotti di uno stesso emittente per un periodo pari alla durata del contratto è scaduto, anche se non superiore a quattro anni. Ma la rotazione obbligatoria non si applica alle agenzie di rating di piccole dimensioni, o per gli emittenti che impiegano almeno quattro le agenzie di rating a valutare ogni più del 10% del numero complessivo di tutti i contratti nominali finanziari strutturati Una clausola di revisione prevede la possibilità di rotazione obbligatoria per essere esteso ad altri strumenti in futuro. Rotazione obbligatoria non sarebbe un requisito per l´approvazione e la valutazione dell´equivalenza delle agenzie di rating di paesi terzi. E) Sono attuate misure per incoraggiare l´ utilizzo delle agenzie di rating del credito più piccole . L´emittente dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di imporre almeno una agenzia di rating del credito, che non ha più del 10% della quota di mercato totale e che potrebbe essere valutata da parte dell´emittente come capace per la valutazione del rilascio o dell´ente (comply or explain). 8,5. Pubblicazione delle graduatorie sulla piattaforma Valutazione europea Tutti i voti disponibili saranno pubblicati su una piattaforma Valutazione europea che permetterà di migliorare la comparabilità e la visibilità di tutte le valutazioni per ogni strumento finanziario valutato dalle agenzie di rating registrati e autorizzati nell´Unione europea. Ciò dovrebbe anche aiutare gli investitori a fare la loro propria valutazione del rischio di credito e di contribuire ad una maggiore diversità nel settore del rating. 8,6. Ulteriori passaggi da intraprendere Il regolamento chiede alla Commissione di elaborare una relazione entro il 1 luglio 2016, un riesame della situazione nel mercato del rating del credito, e, se necessario per seguire con opportune proposte legislative su alcune delle nuove disposizioni. Iv. Cosa cambierà? 9. Chi sarà interessato dai cambiamenti e come? Le seguenti categorie di partecipanti al mercato saranno direttamente interessate dalle modifiche proposte: Aziendali, gli emittenti strumenti finanziari strutturati ´e sovrano: Essi potranno beneficiare di una maggiore scelta di fornitori di rating che possono portare a costi più bassi di rating nel medio periodo. Emittenti sovrani (ad esempio, gli stati e comuni) beneficeranno della maggiore trasparenza e il processo di emissione di rating sovrani. D´ora in poi, un emittente di prodotti finanziari strutturati con sottostanti attività ri-cartolarizzate chi paga le agenzie di rating del credito per i loro rating ("issuer pays model"), sarà richiesto di passare ad una agenzia diversa ogni quattro anni. L´agenzia di rating del credito in uscita non sarebbe stato permesso di tasso di ri-cartolarizzati prodotti di uno stesso emittente per un periodo pari alla durata del contratto è scaduto, anche se non superiore a quattro anni. Ma la rotazione obbligatoria non si applica alle piccole agenzie di rating del credito o di emittenti che impiegano almeno quattro agenzie di rating del credito ogni giudizio più del 10% del numero complessivo di tutti i contratti nominali finanziari strutturati. Un emittente di strumenti finanziari strutturati , che paga le agenzie di rating per le loro valutazioni, dovrà impegnare almeno due diverse agenzie di rating. Inoltre, l´emittente, l´ideatore e sponsor di uno strumento finanziario strutturato stabilito nell´Unione congiuntamente bisogno di comunicare al pubblico le informazioni sulla qualità del credito e le prestazioni delle attività sottostanti dello strumento finanziario strutturato, la struttura dell´operazione di cartolarizzazione , i flussi di cassa e delle eventuali garanzie reali a sostegno delle esposizioni inerenti a cartolarizzazione, nonché tutte le informazioni che sono necessarie per effettuare prove di stress complete e ben documentate sui flussi di cassa e dei valori delle garanzie reali a sostegno delle esposizioni sottostanti. Tutte le emittenti, tra cui sovrani , potranno godere di più tempo per reagire a giudizi prima che siano resi pubblici. Le regole attuali prevedono già per le valutazioni che saranno annunciati che all´entità valutata 12 ore prima della loro pubblicazione. Al fine di evitare che la notifica avviene al di fuori dell´orario di lavoro e di lasciare il tempo nominale di entità sufficiente per verificare la correttezza dei dati alla base del rating, le nuove regole richiedono che il soggetto valutato deve essere notificato durante le ore di lavoro del soggetto valutato e almeno un giorno intero di lavoro prima della pubblicazione del rating o le prospettive di rating. Un elenco delle persone in grado di ricevere la notifica di una giornata di lavoro prima della pubblicazione di una valutazione o di un outlook dovrebbe essere limitato e chiaramente identificati dalle entità valutate. Tali informazioni comprendono i motivi principali su cui si basa il rating o prospettiva, al fine di dare al soggetto la possibilità di richiamare l´attenzione dell´agenzia di rating del credito su eventuali errori materiali. La pubblicazione dei rating sovrani sarà fatto in un modo che è il meno distorsivi sui mercati : alla fine del mese di dicembre, le agenzie di rating del credito dovrebbero pubblicare un calendario per i prossimi 12 mesi fissazione delle date per la pubblicazione dei rating sovrani e corrispondenti a questi, le date per la pubblicazione delle relative prospettive se del caso. Le date dovrebbero essere impostata su un Venerdì .Solo per i rating sovrani non richiesti qualora il numero di pubblicazioni nel calendario essere limitato a tre. Ove ciò sia necessario per adempiere ai loro obblighi di legge, le agenzie di rating del credito dovrebbe essere consentito di deviare dal loro calendario ha annunciato che spiega nel dettaglio le ragioni di tale scostamento. Tuttavia, questa deviazione non può accadere di routine. Investitori: Essi saranno in una posizione migliore per valutare il rischio di credito degli strumenti finanziari stessi, tra cui complessi strumenti strutturati.Avranno libero accesso a una piattaforma Valutazione europea in cui tutti i rating emessi da agenzie di rating, registrati e autorizzati nell´Unione europea, per quanto riguarda una determinata impresa o strumenti finanziari possono essere trovati e confrontati. Inoltre, gli investitori potranno beneficiare di un aumento della qualità dei rating, come conflitti di interesse a causa della "issuer-pays" modello e la struttura degli azionisti sarà ridotto. L´investitore beneficerà di una maggiore trasparenza su strumenti finanziari strutturati stabiliti nell´Unione europea (Ue) come emittente, il cedente e il promotore di uno strumento finanziario strutturato stabilito nella Ue congiuntamente comunicare al pubblico le informazioni sulla qualità del credito e le prestazioni delle attività sottostanti dello strumento finanziario strutturato, la struttura dell´operazione di cartolarizzazione, i flussi di cassa e di eventuali garanzie reali a sostegno delle esposizioni inerenti a cartolarizzazione, nonché tutte le informazioni che sono necessarie per effettuare prove di stress complete e ben documentate sui flussi di cassa e dei valori delle garanzie reali a sostegno delle esposizioni sottostanti.Esma creerà una pagina web per la pubblicazione delle informazioni sugli strumenti finanziari strutturati. Inoltre, proprio degli investitori di ricorso contro le agenzie di rating del credito di aver violato il regolamento Cra sono stati migliorati. Le nuove norme garantiscono che un´agenzia di rating può essere ritenuta responsabile nel caso in cui viola intenzionalmente o per negligenza grave, il regolamento Cra, causando danni per un investitore o un emittente. Le agenzie di rating dovranno: essere più trasparente, in particolare per quanto riguarda la loro politica dei prezzi e le tasse che ricevono . Essere più trasparenti su come condurre il loro processo di rating e raggiungere le loro conclusioni. Essere più indipendenti dai loro azionisti e dalle agenzie di rating di altri . Sarà responsabile nei confronti degli investitori quando la violazione con dolo o colpa grave del regolamento Cra . Esma: Il suo ruolo sarà rafforzato in materia di vigilanza dei rating sovrani. Inoltre, l´Esma saranno affidati nuovi compiti ad esempio, si dovrà redigere una serie di nuove norme tecniche per l´adozione da parte della Commissione, nonché di fornire alla Commissione una consulenza tecnica. Per esempio, l´Esma dovrebbe istituire una piattaforma europea di rating, in modo da consentire agli investitori di confrontare facilmente tutte le valutazioni delle agenzie di rating europee registrate e autorizzate che esistono per quanto riguarda una specifica entità nominale. L´aesfem dovrà elaborare progetti di norme tecniche di regolamentazione per specificare il contenuto per essere utilizzati da agenzie di rating nel fornire tali informazioni. - Per quanto riguarda le nuove metodologie di rating: Un Cra che intende cambiare materialmente esistente o utilizzare nuove metodologie di rating, modelli o ipotesi principali di rating che potrebbero avere un impatto sul rating del credito sarà necessario pubblicare le modifiche proposte o proposte di nuove metodologie per i propri stakeholder sito invitano a presentare le loro osservazioni nel corso di una periodo di un mese insieme con una spiegazione dettagliata dei motivi e le implicazioni dei cambiamenti sostanziali proposte o proposte nuove metodologie. Un Cra dovrà informa l´Esma di errori rilevati nelle metodologie e / o la loro applicazione. - Per quanto riguarda rating esistenti: Valutazione Piattaforma europea Ue registrato e Cra autorizzati dovranno comunicare all´Aesfem tutti i rating che emettono. Esma si mettono a disposizione del pubblico su un sito web. 10. Perché la Commissione propone norme specifiche per i rating sovrani? Rating sovrani sono valutazioni di paesi, regioni e comuni. Rating sovrani sono molto importanti per l´entità nominale pubblico. Per esempio, le condizioni di accesso ai finanziamenti esterni molto dipenderà dalla valutazione ricevuta. Inoltre, le azioni di rating rispetto ai paesi specifici può avere un impatto sulla società con sede in detto paese, in altri paesi e anche sulla stabilità dei mercati finanziari. A causa di questo ruolo specifico, è particolarmente importante che i rating sovrani siano accurati e trasparenti in modo che gli investitori possano comprendere appieno per quanto riguarda le azioni di rating sovrani e le loro implicazioni più ampie. 11. Dovrebbe esserci un divieto di rating del debito sovrano? Rating del debito sovrano sono importanti e le implicazioni di tali rating può in certi casi essere di vasta portata. Non solo influenzano gli oneri finanziari degli Stati membri, ma possono anche avere ulteriori implicazioni per altri Stati membri e la stabilità finanziaria dell´Unione nel suo insieme.Tuttavia, un divieto di rating del debito sovrano potrebbe dare l´impressione che gli Stati membri hanno qualcosa da nascondere e quindi non è incluso nel nuovo regolamento. Un divieto potrebbe avere effetti importanti per l´accesso al capitale di alcuni Stati membri e potrebbe aumentare il costo dell´indebitamento per il debito sovrano. La Commissione ritiene che il presente regolamento migliora notevolmente la trasparenza dei rating sovrani e permetterà di evitare gli effetti negativi di rating sovrani che sono stati osservati negli ultimi anni e smettere di rischi di perturbazione del mercato. Il regolamento richiede che le agenzie di rating di pubblicare un calendario per i rating sovrani, limitando il numero di voti a te ogni anno (mentre le deviazioni sono sempre possibili, se adeguatamente circostanziato dalle agenzie di rating). Rating sovrani saranno completate da rapporti di ricerca completo che spiega le ipotesi di base che consentano agli investitori di comprendere meglio rating sovrani e fare le proprie valutazioni del merito di credito degli Stati membri. Rating sovrani saranno pubblicati il ​​venerdì dopo la chiusura delle sedi di negoziazione europee e almeno un´ora prima dell´apertura. 12. Intende la Commissione ha istituito un Cra europea? La Commissione non ha proposto di istituire un´agenzia europea di rating. L´analisi ha dimostrato che la creazione di un´agenzia di rating del credito con i soldi pubblici sarebbe costoso (circa € 300-500000000 per un periodo di cinque anni), potrebbe suscitare preoccupazioni per quanto riguarda la credibilità del Cra soprattutto se una finanziata con fondi pubblici Cra darei gli Stati membri che finanzia il Cra, e mettere Cra privati ​​in condizioni di svantaggio comparato. Tuttavia, nel quadro del presente accordo, la Commissione analizzerà la situazione del mercato del rating e la relazione al Parlamento europeo sulla fattibilità delle valutazioni del merito di credito del debito sovrano degli Stati membri dell´Ue, una agenzia di rating europea dedicata alla valutazione del merito creditizio degli Stati debito sovrano degli Stati ´e / o di una Fondazione europea di rating del credito per tutti gli altri rating. 13. Ci saranno norme che consentono azioni civili contro le agenzie di rating del credito? Valutazioni non sono semplici opinioni, ma hanno conseguenze importanti. Pertanto, le agenzie di rating dovrebbero operare in modo responsabile.Il regime non ha il fine di "valutazioni sbagliate". Gli investitori saranno in grado di citare in giudizio una agenzia di rating del credito che, intenzionalmente o per negligenza grave, viola gli obblighi previsti dal regolamento Cra, causando danni agli investitori. Questo nuovo regime assicurerà che le agenzie di rating si comporterà in maniera più responsabile in quanto possono essere ritenute responsabili da parte degli investitori e degli emittenti. 14. Ci sarà un´inversione dell´onere della prova per le cause civili? No, le nuove regole non includono un tale capovolgimento. Tuttavia, il regolamento garantisce che il giudice / tribunale competente dovrà tener conto del fatto che l´investitore o l´emittente non può avere accesso alle informazioni, che è puramente nella sfera del Cra .. 15. Perché sono state introdotte limitazioni degli azionisti? Se un azionista di una Cra detiene una posizione di rilievo in altre agenzie di rating o in un atto valutato da una Cra, questo potrebbe portare ad un conflitto di interessi che potrebbe influire sulla qualità dei rating. A tal fine, il compromesso introduce limitazioni alla partecipazione in agenzie di rating: (1) limitazione al 5% in partecipazioni incrociate di un Cra; (2) un regime informativo per gli strumenti di rating di azionisti che detengono più del 5% e (3) il divieto per gli strumenti di rating di azionisti che detengono più del 10%. 16. Perché è una regola di rotazione stato introdotto e perché è limitato a ri-cartolarizzazioni? Un lungo rapporto tra un Cra e un emittente potrebbe compromettere l´indipendenza del Cra e in vista del "issuer pays" piombo modello a un conflitto di interessi che potrebbe influire sulla qualità dei rating. A tal fine la regola di rotazione limita la durata di un contratto tra un Cra ed emittenti. Mentre la Commissione aveva proposto una portata più ampia, il compromesso limita la regola di rotazione per ricartolarizzazioni. Questo può essere visto come un mezzo importante per testare l´efficacia della regola di rotazione. Alla fine del 2016 la Commissione riferirà al Parlamento europeo sull´efficacia della regola di rotazione, al fine di estendere il campo di applicazione, se del caso. 17. Qual è l´obiettivo della nuova Piattaforma Valutazione europea? Tutte le valutazioni per dell´Ue agenzie di rating registrate e autorizzate saranno pubblicati sulla piattaforma centrale europeo di rating che permetterà di migliorare la visibilità e la comparabilità dei rating del credito da strumenti di debito. La piattaforma contribuirà anche alla visibilità di agenzie di credito di piccole e medie imprese di rating che operano nell´Ue. Altro V.: 18. Quando intende la Commissione presenterà la sua relazione sulla "issuer pays" modello di remunerazione che è stato promesso per la fine del 2012? La relazione prevista entro la fine del 2012 nel regolamento in vigore Cra è stata anticipata dalla valutazione d´impatto che accompagna la nuova proposta di legge sulle agenzie di rating del credito, dal 15 novembre 2011, a seguito di una consultazione pubblica la fine del 2010. Il principio di rotazione è stata proposta come una misura efficace per risolvere i conflitti di interesse dovuti alla "issuer pays" modello così come le limitazioni degli azionisti. Il nuovo regolamento contiene un nuovo obbligo per la Commissione di rivalutare entro il 2016 i rischi di conflitto di interessi a causa del "issuer pays" modello di remunerazione, sulla base di una consulenza tecnica dell´Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma). 19. Intende la Commissione promuovere le piccole e medie agenzie di rating? Il regime attuale prevede la registrazione di tutte le agenzie di rating che operano sulla credibilità dell´offerta territorio dell´Ue per le agenzie di rating di piccole e medie imprese. La Commissione si è impegnata a valutare le possibilità di promuovere lo sviluppo delle agenzie regionali di rating del credito di piccole e medie dimensioni, nonché il sostegno (finanziario e non finanziario), la creazione di una rete di agenzie di rating del credito.La Commissione presenterà una relazione al riguardo entro la fine di quest´anno (2013). 20. È l´eliminazione di tutti i riferimenti a valutazioni di legislazione comunitaria la soluzione migliore, vale a dire la legge Dodd-frank negli Stati Uniti? La Commissione è del parere che eccessivo affidamento sui rating esterni dovrebbero essere ridotti. Tuttavia, è importante non creare incertezza giuridica. Non sarebbe opportuno eliminare tutti i riferimenti ai rating esterni senza prendere in considerazione misure alternative di rischio di credito. L´esperienza negli Stati Uniti ha dimostrato che è difficile da rimuovere riferimenti a giudizi senza avere valide alternative in atto. I rating del credito devono essere considerati pareri tra gli altri. Inoltre, è importante che tutte le entità finanziarie condurre proprio interno di valutazione del rischio di credito, sotto il controllo delle autorità competenti. A tal fine, la Commissione è favorevole ad un approccio in due fasi. In primo luogo, la Commissione proporrà di eliminare tutti i riferimenti che innescano la dipendenza meccanicistica a giudizi, e in una seconda fase, la Commissione presenterà una relazione al Parlamento europeo sulle alternative ai rating esterni al fine di eliminare tutti i riferimenti rimanenti entro il 2020. 21. Quali sono le implicazioni di paesi terzi di queste nuove norme sulle agenzie di rating? Il regime di paese terzo, dal vigente regolamento Cra rimane invariato. I concetti di equivalenza e di approvazione continuerà ad applicarsi.Equivalente, non è necessario avere le stesse regole in vigore, solo per avere regole che raggiungono gli stessi obiettivi. Tuttavia, dato che queste nuove norme rafforzare il quadro normativo per le agenzie di rating, un periodo transitorio è stato introdotto fino al 2018 per consentire ai paesi terzi per accogliere le nuove regole. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/securities/agencies/index_en.htm    
   
   
I DEPUTATI SPINGONO I MINISTRI UE AD ADOTTARE LA GARANZIA PER I GIOVANI  
 
Strasburgo, 17 gennaio 2013 - Il sistema della "Garanzia per i giovani", disegnato affinché nessun giovane nell´Ue rimanga senza un lavoro, un percorso d´istruzione o un tirocinio per più di quattro mesi, ha ricevuto il forte sostegno del Parlamento mercoledì. I deputati hanno votato una risoluzione che invita i ministri del lavoro dell´Ue a trovare un accordo - entro febbraio - su una raccomandazione del Consiglio che preveda l´introduzione di questo sistema in tutti gli Stati membri. "Non cerchiamo di forzare la creazione di posti di lavoro, ma di mettere in moto degli strumenti che diano ai giovani una possibilità ed evitino di perdere una generazione", ha detto la presidente della commissione occupazione Prevenche Berès (S&d, Fr), nel dibattito di lunedì. L´obiettivo dei sistemi di "garanzia per i giovani", si legge nella risoluzione, è assicurare a tutti i cittadini legalmente residenti nell´Ue sotto i 25 anni di età e ai neolaureati under-30 una buona offerta di lavoro, un nuovo percorso di studi o un periodo di apprendistato entro quattro mesi dall´inizio della disoccupazione. La risoluzione è stata adottata con 546 voti a favore, 96 contrari e 28 astensioni. L´introduzione della garanzia in tutti gli Stati membri - Il Parlamento ha già richiesto due volte l´adozione di questi sistemi e sostiene fermamente la proposta della Commissione europea per una raccomandazione del Consiglio per introdurre questi sistemi in tutti gli Stati membri. Finanziamenti europei - I sistemi di garanzia per i giovani, sostengono i deputati, dovrebbero poter accedere ai finanziamenti europei, in particolare al Fondo sociale europeo (Fse), su cui si dovrebbe quindi concentrare il 25% dei fondi strutturali dell´Ue. Il Parlamento richiede inoltre alla Commissione di aiutare quegli Stati membri in difficoltà economiche, affinché tutti possano adottare la garanzia. Disoccupazione giovanile - La disoccupazione giovanile nell´Ue ha raggiunto una media del 23,7% nel novembre 2012. In Italia, il tasso dello stesso mese era del 37,1%, mentre in Paesi come la Grecia e la Spagna supera il 50%.  
   
   
MALI: LA FRANCIA DEVE OTTENERE IL SOSTEGNO EUROPEO  
 
Strasburgo, 17 gennaio 2013 - I deputati europei hanno accolto con favore l´intervento militare francese in Mali e chiesto agli Stati membri di essere solidali con Parigi, in un dibattito d´urgenza tenutosi martedì con l´Alto rappresentante Catherine Ashton. Gli europarlamentari hanno criticato però la mancanza di una risposta comune europea alla crisi della regione. L´intervento militare francese è stato sostenuto da tutti i gruppi politici del Parlamento, che hanno sottolineato le circostanze eccezionali causate dall´offensiva delle truppe ribelli del nord del Mali contro il sud del paese. I deputati hanno affermato che il Mali non deve cadere nelle mani dei terroristi. I deputati hanno chiesto agli altri Stati membri di mostrare reale solidarietà con la Francia, e affermato che la credibilità dell´Ue è in gioco. Molti oratori hanno criticato la mancanza di una forte risposta comune dell´Unione e la pesantezza delle procedure amministrative che regolano i meccanismi decisionali. Ashton ha sottolineato la necessità di una risposta globale alla crisi nella regione e ha dichiarato di voler nominare un rappresentante speciale dell´Ue per la regione. Una riunione straordinaria del consiglio affari esteri sul Mali si terrà il giovedì.  
   
   
ASSEMBLEA TOSCANA: RIDUZIONE NUMERO CONSIGLIERI E ABOLIZIONE VITALIZIO È LEGGE LA MODIFICA STATUTARIA È STATA APPROVATA ALL’UNANIMITÀ DALL’ASSEMBLEA IN SECONDA DELIBERAZIONE  
 
Firenze, 17 gennaio 2013 - La riduzione del numero dei consiglieri regionali e degli assessori, adesso, è a tutti gli effetti legge della Toscana. La relativa proposta di legge statutaria è stata infatti approvata all’unanimità, in seconda deliberazione, il 15 gennaio dall’Assemblea regionale. Essa prevede anche l’abolizione del vitalizio. Il medesimo progetto di legge aveva avuto il via libera dell’Aula consiliare, in prima lettura, lo scorso 24 ottobre. Secondo lo Statuto regionale, tuttavia, esso necessitava di un’ulteriore approvazione. Oggi pertanto si è svolta la seconda lettura. A ricordare che la legge approvata impone la riduzione del numero dei consiglieri, a partire dalla prossima legislatura, a quaranta oltre il presidente della Giunta è stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Manneschi, che ha ricordato anche come, alcune settimane fa, la proposta di legge statutaria aveva avuto l’unanimità in commissione. La riduzione interesserà anche l’Ufficio di presidenza, che dalla prossima legislatura sarà composto da soli cinque membri rispetto ai sette attuali, vale a dire dal presidente, da due vicepresidenti e da due segretari. Ad affiancare il presidente della Giunta regionale, invece, saranno al massimo otto assessori. Inoltre, sempre dalla prossima legislatura, verrà abolito il vitalizio dei consiglieri regionali e un’apposita legge disciplinerà nel dettaglio, su base contributiva, le forme di trattamento di cui beneficeranno i consiglieri regionali cessati dal mandato.  
   
   
LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA LA PROPOSTA PER LA NUOVA LEGGE SUL GOVERNO DEL TERRITORIO .  
 
 Ancona, 17 gennaio 2013 - La Giunta Regionale, nella seduta del 14 gennaio, ha esaminato la proposta di una nuova legge per il governo del territorio, presentata dall’assessore all’Urbanistica Luigi Viventi, destinata a superare l’ormai datata legge regionale che risale al 1992, oltre vent’anni fa. “Abbiamo dunque mantenuto - afferma Viventi – la promessa di dare un avvio concreto all’iter per l’elaborazione del nuovo testo entro l’inizio di quest’anno”. La Giunta, nel valutare positivamente la proposta, ha dato mandato alla struttura regionale di avviare la consultazione dei soggetti interessati alla tematica, per recepire utili indicazioni prima dell’avvio della discussione consiliare. Il testo affronta un insieme di temi complessi, nell´ottica della semplificazione, abrogando tre leggi regionali oggi vigenti e le relative leggi di modifica. Oltre ad allineare la Regione Marche allo stato della legislazione ormai condiviso da quasi tutte le Regioni italiane, intende rispondere ad alcune specifiche esigenze del territorio marchigiano, che negli ultimi anni ha subito trasformazioni notevoli caratterizzate da fenomeni come dispersione urbana, integrazione degli insediamenti e formazione di veri e propri sistemi urbani. Il disposto normativo si basa su alcuni elementi fondamentali, quali il ruolo di regia della Regione nella elaborazione delle strategie generali per il governo del territorio, la suddivisione di quest´ultimo in zone di area vasta, lo snellimento delle procedure di pianificazione urbanistica a livello comunale. Il testo ribadisce inoltre i concetti fondamentali già affermati con la L22/2011: costruire sul costruito, perequazione e compensazione. Si riafferma inoltre lo strumento operativo del Poru, attraverso cui il Comune definisce un coerente disegno urbano finalizzato a migliorare la qualità della città e del paesaggio, limitando l´ulteriore urbanizzazione del territorio, nonché a incrementare le prestazioni ecologico-ambientali ed energetiche degli insediamenti. La legge supera il vecchio Prg e introduce il Piano strutturale intercomunale (Pisi), un’innovazione che potrà diventare un riferimento anche a livello nazionale. Il piano intercomunale, da costruire e approvare in un’ottica di co-pianificazione, ovvero condivisione e perequazione tra gli enti locali, sarà elaborato da tutti gli enti concorrenti nella responsabilità territoriale. Sarà un piano di indirizzi e di strategie, un vero e proprio masterplan che descrive e fissa la struttura portante del territorio di interesse, rifiutando esplicitamente ogni definizione di dettaglio edilizio e fissando le regole del governo del territorio per tutti i Comuni compresi nell’ambito di pianificazione . Lo strumento di governo di tutte le trasformazioni che non coinvolgono la scala territoriale più ampia, che potrà essere implementato dai piani attuativi o dagli interventi edilizi diretti, sarà il Piano operativo comunale (Poc), approvato dal solo Comune, da realizzare di norma nei cinque anni di durata di un mandato amministrativo comunale.  
   
   
BOLZANO: INCONTRO DURNWALDER-PACHER: AVANTI NELLA COLLABORAZIONE TRA LE DUE PROVINCE  
 
 Bolzano, 17 gennaio 2013 - Continuare la proficua collaborazione tra le due Province autonome, anche dopo il cambio alla guida politica del Trentino: è quanto hanno convenuto il 16 gennaio a Bolzano il presidente Luis Durnwalder e il nuovo governatore trentino Alberto Pacher. Prima visita a Bolzano di Alberto Pacher nella nuova veste di Presidente della Provincia di Trento: nell´incontro a Palazzo Widmann Luis Durnwalder e il collega trentino hanno fatto il punto della collaborazione tra Alto Adige e Trentino e approfondito alcune questioni di attualità e di comune interesse: "Anche dopo il cambio al vertice politico-amministrativo del Trentino vogliamo naturalmente confermare la buona collaborazione tra le due Province autonome - ha riferito Durnwalder al termine del colloquio - a cominciare dal lavoro nella Regione e nella cornice transfrontaliera dell´Euregio." Tra i temi concreti approfonditi dai due Presidenti anche la concessione per l´A22 e il futuro di Mediocredito. Durnwalder e Pacher hanno ribadito l´intenzione di proseguire sulla strada dell´azione comune nell´interesse del territorio alpino, a cominciare dal costante scambio di informazioni, dal coordinamento di iniziative di interesse regionale e da progetti che coinvolgono le due Province in diversi settori come quelli della formazione e della sanità.  
   
   
MISTER DAY, RIPARTE IL PROCESSO DI REINDUSTRIALIZZAZIONE L’UFFICIO LEGALE DELLA REGIONE BASILICATA RITIENE AMMISSIBILE L’INTEGRAZIONE DOCUMENTALE  
 
Potenza, 17 gennaio 2013 - Il dipartimento regionale alle Attività Produttive, prendendo atto del parere dell’Ufficio legale della Regione Basilicata nel quale si ritiene ammissibile l’integrazione documentale degli atti relativi all’avviso pubblico regionale, revocherà il provvedimento di sospensione delle procedure per la sottoscrizione del contratto reindustrializzazione del sito produttivo ex Mister Day di Atella. E’ quanto emerso ieri in Regione nel corso di un incontro al quale hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti sindacali, gli assessori Marcello Pittella e Vincenzo Viti e il direttore generale del Dipartimento Attività Produttive, Michele Vita. Nel corso dell’incontro è emerso inoltre che il dipartimento regionale alle Formazione, una volta recepiti i provvedimenti annunciati dal Dipartimento alle Attività Produttive, procederà al rapido riavvio delle procedure per l’attivazione del corso di formazione per i lavoratori. Al termine dell’incontro e su richiesta della parti sociali è stato infine deciso che si riconvocherà un apposito tavolo per effettuare l’analisi approfondita del piano industriale e dei correlati aspetti formativi.  
   
   
AREA CRISI CASERTA, INCONTRANO REGIONE PARTI SOCIALI  
 
Napoli, 17 gennaio 2013 - L´assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi, coordinatore della Cabina di regia per la Gestione dei Processi di Crisi e di Sviluppo, e il consigliere del Presidente Caldoro per le Attività Produttive e lo Sviluppo economico Fulvio Martusciello, Hanno incontrato le Parti Sociali ieri per discutere dell´Area di Crisi di Caserta. Nel corso dell´incontro e ´Stato Confermato Che, Nel Piano di Azione Coesione Firmato Dal Presidente Caldoro col Governo Nazionale, l´Area di Caserta E Stata identificata Quale Territorio Destinatario, in via prioritaria, delle Risorse stanziate per la Gestione dei Processi di Crisi e di Sviluppo della Regione, per i Quali la Dotazione Finanziaria E complessiva pari a 150 Milioni di euro. Si E quindi avviato il Percorso Che intreccia Gli Strumenti e le Politiche del Lavoro e dello Sviluppo Funzionali un sostenere il Processo di reindustrializzazione dell´Area di Caserta e, al tempo same, una salvaguardare i Livelli occupazionali. E ´Gia Stato calendarizzato, per i Prossimi Giorni, l´incontro con le Associazioni datoriali per stimolare l´avvio di iniziativa imprenditoriali nell´area Che potranno ricevere Sostegno Finanziario. La Regione ha Assicurato, per i Lavoratori interessati, la prosecuzione degli ammortizzatori sociali in deroga, stabilendo that Gli Strumenti Di Politica Attiva e di Riqualificazione professionale verranno concordati con il Sistema Produttivo.  
   
   
UNA RETE PER IL LAVORO NEL VALDARNO FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA  
 
Firenze, 17 gennaio 2013 – Firmat martedì 15 gennaio 2013, nei locali della sede della Società della Salute Valdarno Inferiore, a Castelfranco di Sotto, un protocollo d’intesa per la costituzione di “Una rete per il lavoro nel Valdarno”, al fine di favorire un miglioramento della circolazione delle informazioni e della capacità progettuale in ordine a un generale miglioramento dei livelli occupazionali e di benessere, con particolare riferimento alla popolazione in stato di bisogno. Il documento è stato firmato dal presidente della Società della salute Valdarno Inferiore, dall’assessore al lavoro, formazione, welfare, associazionismo e terzo settore, pari opportunità della Provincia di Pisa, nonché dai soggetti promotori dell’accordo, che hanno manifestato interesse a condividere comuni obiettivi in tema di lavoro: Associazione conciatori, Cna, Assa, Comitato Commercianti Santa Croce, Imofor, Coeso, Forum sc, Auser, Associazione Arturo, Organizzazioni sindacali, le cooperative sociali “La pietra d’angolo”, “Lo spigolo”, “Colori”. La costituzione di una “rete per il lavoro”, tramite la quale superare i rapporti bilaterali (in molti casi già esistenti tra i vari soggetti del territorio) e favorire una logica di sinergie, è finalizzata al raggiungimento di alcuni obiettivi: migliorare lo scambio di informazioni e di conoscenze tra i soggetti pubblici e privati coinvolti nelle tematiche dell’occupazione e del lavoro; aumentare le opportunità formative di orientamento al lavoro della popolazione, con particolare attenzione alle categorie svantaggiate e maggiormente colpite dalla situazione economica congiunturale, per esempio over cinquanta, popolazione immigrata, lavoratori precari, giovani, donne, disabili; promuovere iniziative concrete, relativamente a progetti che aumentino la collocabilità delle persone domiciliate nella zona; favorire lo scambio tra domanda e offerta di lavoro, tramite una migliore e più capillare conoscenza dei servizi del Centro per l’Impiego competente per territorio; approfondire la conoscenza dei dati prodotti dall´Osservatorio Provinciale relativi al mercato del lavoro e condividere una riflessione sull´andamento del mercato del lavoro stesso, anche in funzione della sua possibilità di accogliere persone con svantaggio. Il protocollo (della durata di due anni) prevede la costituzione di un “tavolo per il lavoro” al quale possono partecipare tutti i soggetti interessati: Istituti secondari di primo e secondo grado, in ordine alle competenze di istruzione, formazione e di orientamento “in entrata e in uscita”; Associazioni datoriali, in ordine alla promozione di opportunità di inserimento di giovani nel circuito del lavoro tramite il contratto di apprendistato, la promozione di tirocini formativi e un migliore raccordo col mondo dell’istruzione e della formazione in generale; Agenzie per il lavoro, soggetti di intermediazione nella somministrazione del lavoro, per una più estesa conoscenza delle opportunità del territorio, anche sul versante formativo; Organizzazioni sindacali, in ordine alla tutela dei diritti dei lavoratori e la promozione di iniziative per migliorarne i livelli di formazione; responsabili dei Servizi sociali, facenti capo agli altri soggetti pubblici competenti (Asl 11 - Ufficio Esecuzioni Penali Esterne, Ministero Giustizia) per la facilitazione dell’ingresso nelle dinamiche formative e lavorative, dei soggetti con situazioni di svantaggio; Associazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale, Terzo settore, Centri giovanili e Parrocchie, quali soggetti promotori di istanze di inclusione e di sviluppo sociale; Cooperative sociali, che sono elemento di sintesi di istanze di inclusione e elementi di facilitazione del lavoro; Agenzie formative, soggetti capaci di fornire risposte in termini progettuali e gestionali alle necessità formative del territorio; Informagiovani come luogo privilegiato di informazione, orientamento e formazione dei giovani. Intanto, domani, mercoledì 16 gennaio 2013, nei locali del municipio di Santa Croce sull’Arno, è stata convocata un’ulteriore riunione del gruppo di lavoro, impegnato in un´intensa attività da quasi un anno dall’inizio del percorso. Il coordinamento del Protocollo è affidato alla Società della Salute Valdarno Inferiore e al Centro per l’Impiego di Santa Croce sull’Arno. Per informazioni è possibile rivolgersi all’email sportellolavoro1@usl11.Toscana.it  oppure telefonare allo 0571/389811, servizio attivato all’interno del progetto “Occupiamoci” della Sds Valdarno Inferiore.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DELLA BASILICATA DESTINA 9MLN ALL’ALTA FORMAZIONE APPROVATO DAL GOVERNO REGIONALE L’AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI VOUCHER FINO A 10.800 EURO PER CIASCUN AVENTE DIRITTO  
 
Potenza, 17 gennaio 2013 - La Giunta regionale ha destinato nove milioni di euro a sostegno dell’avviso pubblico per la concessione di voucher per il Catalogo regionale di alta formazione. Il provvedimento è rivolto a coloro i quali abbiano superato la selezione per l’accesso ai corsi presenti nella seconda edizione del catalogo regionale di Alta Formazione. In particolare, i voucher sono rivolti a disoccupati o inoccupati, residenti in Basilicata o lucani emigrati all’estero, e in possesso di uno dei seguenti titoli: diploma di laurea vecchio ordinamento, laurea triennale, laurea specialistica/magistrale, titolo equipollente rilasciato da Università straniere. L’entità massima concedibile del voucher non può superare 10.800 euro. Il contributo è interamente riconosciuto al beneficiario a condizione che abbia frequentato almeno il 70 per cento delle ore complessive previste. Al di sotto del 70 per cento, l’entità del voucher è commisurato proporzionalmente alle ore di effettiva frequenza. Agli aventi diritto che siano residenti in una località diversa da quella dello svolgimento dei percorsi di Alta formazione, la Regione concede inoltre un contributo forfettario per spese di soggiorno fino ad una massimo di 200 giorni di frequenza. Le istanze per accedere ai contributi devono essere presentate esclusivamente compilando il formulario di domanda informativo (dichiarazione unica) disponibile sul portale istituzionale della Regione Basilicata www.Basilicatanet.it  
   
   
FIRMATA INTESA TRA REGIONE MARCHE E PARTI SOCIALI SUGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA 2013.15 MILIONI PER ORA LE RISORSE DISPONIBILI, MA SARANNO SUFFICIENTI PER POCHI MESI .  
 
Ancona, 17 gennaio 2013 - Sarà operativa fra pochi giorni l’intesa istituzionale territoriale recentemente sottoscritta tra Regione – Assessorato al Lavoro, Sindacati e Associazioni imprenditoriali sugli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2013. “ Abbiamo dato continuità ad una misura già attivata nel 2012 – ha spiegato l’assessore Marco Luchetti –confermando i due strumenti classici di intervento di sostegno al reddito di lavoratori di aziende in crisi che non fruiscono degli strumenti ordinari, vale a dire la Cassa Integrazione in deroga per un massimo di 1038 ore annue per dipendente e la mobilità in deroga modulata sulla base delle recenti riforme del lavoro. Uno strumento concordato che ci consentirà di far fronte per alcuni mesi alle richieste purtroppo in aumento. Le risorse disponibili infatti - tutte statali come ha stabilito la legge Fornero, non più integrate cioè dalle Regioni con il Fse – ammontano a 15 milioni di euro per le Marche ed è in sostanza un acconto che non copre le necessità dell’intero anno. In ogni caso – ha proseguito Luchetti- con tale accordo, la Regione , nonostante non abbia l’obbligo di attivare percorsi di riqualificazione per i lavoratori che usufruiscono di tale sostegni, si è impegnata a valutare la possibilità di avviare azioni di politiche attive per i lavoratori sospesi.” Sulla base dei dati storici, si prevede che la copertura finanziaria (650 milioni per tutte le Regioni italiane, questa l’assegnazioni decisa nella Conferenza permanente Stato-regioni) possa fronteggiare le richieste, contando anche sull’integrazione di 200 milioni di euro a seguito dell’approvazione della legge di stabilità 2013. Nella riunione per la firma con Confindustria,confapi Confartigianato,cna, Claai, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Agcimarche, Confprofessioni,abi, Cgil, Cisl, Uil, presenti anche i rappresentanti dell’Inps e dell’Ebam, è stata approvata una guida che regolamenta le procedure per assegnare i sostegni. Per la Cig In Deroga possono presentare richieste le aziende di qualsiasi settore produttivo, che sono escluse dall’utilizzo degli strumenti ordinari di sostegno al reddito dei lavoratori. Quindi aziende artigiane, a prescindere dal numero dei dipendenti, aziende industriali al di sotto dei 15 dipendenti subordinatamente all’esaurimento degli strumenti ordinari, imprese cooperative, aziende e associazioni del terziario, e dei servizi, dello spettacolo, le aziende del commercio e del turismo con meno di 50 dipendenti, studi professionali. Le categorie di lavoratori che possono usufruire delle misure sono operai, quadri, impiegati, apprendisti,lavoratori assunti a tempo determinato, lavoratori somministrati, lavoratori a domicilio;soci delle cooperative con rapporto di lavoro subordinato, lavoratori con contratto di inserimento. Anche le aziende industriali con un numero di dipendenti compreso tra 16 e 100 possono accedere alla Cig in deroga fino al limite di 2 milioni di euro purchè abbiano esaurito il periodo massimo di Cig Ordinaria, non possano accedere alla Cigs prevista dalla legislazione vigente perché hanno già usufruito di 12 mesi per crisi aziendale; o la crisi che investe l’azienda non consenta di rispettare l’intervallo previsto dalla legge tra due istanze di Cigs con causale crisi aziendale, o con la necessità di superare il quinquennio di legge che rappresenta il limite massimo e complessivo di 36 mesi di ammortizzatore sociale concedibile, o ancora, aver una parte di personale escluso da contratti di solidarietà difensivi. Sulla Mobilita’ In Deroga a favore dei lavoratori che hanno subito un licenziamento collettivo, connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività di lavoro nel periodo 01/01/- 31 /12/ 2013, l’accordo prevede l’applicabilità delle misure a condizione che siano esclusi dal trattamento di mobilità ordinaria (legge 23 luglio 1991 n. 223)e dal trattamento previsto dalla cosiddetta riforma Fornero, denominato Aspi (assicurazione per l’impiego per dipendenti con anzianità contributiva di minimo due anni) e mini-Aspi (precari rimasti senza lavoro). Per ampliare l’informazione sulle procedure da seguire la Regione Marche ha messo a disposizione un numero verde 800155085 e una casella di posta infoanticrisifse@regione.Marche.it    
   
   
BOLZANO: SETTORE SOCIALE, NUOVI CRITERI PER I CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI  
 
 Bolzano, 17 gennaio 2013 - Anno nuovo, criteri nuovi. Per le organizzazioni pubbliche e private che operano nel settore sociale, la Giunta provinciale ha introdotto delle modiche relative alla regolamentazione dei contributi. La proposta, avanzata dall´assessore Richard Theiner, si pone come obiettivo principale quello di semplificare l´iter burocratico. Nel 2012 sono stati 26 i milioni di euro stanziati a favore delle organizzazioni che operano nel settore sociale coprendo una serie di servizi e iniziative. Se lo scorso anno la necessità di contenere le spese aveva comportato tagli e riduzioni, per il 2013 le notizie sono più positive. "Grazie a trasferimenti interni di risorse - spiega l´assessore alle politiche sociali Richard Theiner - siamo riusciti a mantenere sostanzialmente inalterato il budget a disposizione. Ciò, però, non significa che tutte le organizzazioni riceveranno gli stessi fondi del 2012: i nuovi criteri approvati dalla Giunta provinciale, infatti, potranno portare alcuni cambiamenti". Tra le novità, infatti, spicca un contributo percentuale fisso per le diverse attività, mentre i criteri diversificati utilizzati sino ad ora per stabilire l´ammontare totale del contributo, in futuro varranno solamente come condizioni per poter avere accesso agli stanziamenti. "In questo modo - sottolinea Theiner - sarà semplificato l´iter per la preparazione e la valutazione delle domande". Un´altra novità inserita dal provvedimento approvato dalla Giunta provinciale riguarda inoltre l´incentivo finanziario per l´accorpamento di organizzazioni o di settori di attività. "In questi casi - prosegue l´assessore - i contributi potranno essere aumentati del 10% per un periodo di 5 anni". In questo modo, la Provincia punta a rafforzare la collaborazione fra le diverse organizzazioni presenti sul territorio, scopo perseguito anche da un´altra importante modifica. Se un´associazione viene smembrata in più parti, oppure se una singola attività viene affidata ad una nuova organizzazione creata ad hoc, il sostegno pubblico verrà garantito ad un solo ente. Sono state introdotte modifiche, inoltre, anche per l´assegnazione di contributi alle cooperative sociali di tipo B, quelle che impiegano persone con disabilità o appartenenti comunque a categorie svantaggiate. I criteri sono stati semplificati, e lo stanziamento verrà stabilito in base al costo del lavoro delle persone impiegate e al costo del loro supporto lavorativo e socio-pedagogico. L´ultima novità, infine, riguarda un vincolo trentennale per gli immobili acquistati, costruiti o risanati da organizzazioni attive nell´ambito sociale. Questi edifici dovranno essere assegnati per tutto questo periodo ad iniziative di carattere sociale, e lo stesso vincolo varrà anche per quei beni mobili acquistati grazie ad un contributo pubblico. In questo caso lo scopo sociale del loro utilizzo dovrà essere perseguito per almeno 10 anni o comunque sino al loro completo esaurimento.  
   
   
IMMIGRAZIONE, VIA IN LIGURIA A NUOVI CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI  
 
Genova, 17 Gennaio 2013 - Prenderanno il via nei prossimi giorni la nuova edizione di corsi di italiano per stranieri organizzati dalla Regione Liguria in collaborazione con l´ufficio scolastico regionale, l´agenzia liguria lavoro e Filse. Lo comunica l´assessore al lavoro e immigrazione della Regione Liguria, Enrico Vesco. I corsi, finanziati con oltre 400.000 euro attraverso il fondo europeo per l’integrazione dei cittadini stranieri, erogati dal Ministero dell’Interno, verranno realizzati nell´ambito del progetto "Imparo l´italiano in Liguria 2". In totale saranno 26 i corsi di lingua italiana, educazione civica e orientamento, completamente gratuiti, attivati sull´intero territorio regionale presso le sedi dei centri territoriali permanenti. Oltre all´italiano i percorsi formativi forniranno anche indicazioni sul mercato del lavoro e sostegno nella ricerca di un´occupazione. Si rivolgono a 416 cittadini di paesi terzi, di almeno 16 anni, che soggiornano in Liguria regolarmente o apolidi titolari di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Al momento le iscrizioni sono ancora aperte, tutte le informazioni sono disponibili sul sito della Regione Liguria, all´indirizzo: www.Regione.liguria.it/argomenti/sanita-e-politiche-sociali/immigrazione/attivita-e-interventi-per-limmigrazione/corsi-di-italiano.html  o in alternativa si può telefonare allo 0105488489.  
   
   
MILANO, SCUOLE D’INFANZIA: OGGI ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI IN 320 NIDI E MATERNE COMUNALI DOPO 30 ANNI ALLE URNE CON IL NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE CHE FAVORISCE LA PARTECIPAZIONE. APPELLO A GENITORI, EDUCATORI E PERSONALE: VOTARE È FONDAMENTALE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DEI SERVIZI”  
 
 Milano, 17 gennaio 2013 - I servizi all’infanzia scelgono i propri rappresentanti. Giovedì 17 gennaio, giornata di elezioni nei nidi comunali e accreditati e nelle materne comunali. Si eleggono gli 80 Consigli di Unità Educativa che raggruppano i 146 nidi e le 174 materne comunali. Complessivamente, si sono candidate quasi mille persone in rappresentanza delle tre componenti chiamate alle urne; nel dettaglio: 465 genitori, 396 educatori e 82 dipendenti comunali che formano il personale ausiliario. “Solo due mesi fa – ha dichiarato la vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione Maria Grazia Guida – abbiamo deliberato il nuovo regolamento che disciplina il funzionamento degli organi collegiali. Era da oltre 30 anni che non veniva toccata l’organizzazione delle rappresentanze di nidi e materne comunali. Il nuovo documento è stato il frutto di un lavoro condiviso con le famiglie, tutto il personale educativo e i Consigli di Zona. Siamo soddisfatti del lavoro fatto e le elezioni di domani sono la dimostrazione del valore che attribuiamo alla partecipazione. Abbiamo voluto favorire il più possibile il coinvolgimento di tutte le componenti affinché siano messe nelle migliori condizioni per dare il proprio contributo di responsabilità alla vita dei servizi all’infanzia. Per questo rivolgo un appello a coloro che dovranno scegliere i propri rappresentanti: andate a votare perché così possiamo raggiungere tutti insieme l’obiettivo comune di costruire servizi di qualità nell’interesse dei nostri bambini”. Ogni scuola eleggerà un rappresentante dei genitori, uno degli educatori e uno del personale ausiliario. Nei nidi e nei micronidi accreditati voterà solo la componente delle famiglie. Gli eletti entreranno nel Consiglio di Unità Educativa di riferimento della propria scuola. I seggi resteranno aperti nella sola giornata di domani, dalle ore 8 alle ore 18.  
   
   
FORLÌ-CESENA: "TIENE" IL COMPARTO DELLE IMPRESE FEMMINILI DELLA PROVINCIA  
 
 Forlì-Cesena, 17 gennaio 2013 - Nel sistematico monitoraggio dell’economia provinciale, la Camera di Commercio di Forlì-cesena analizza l’andamento delle imprese femminili (in base alle definizioni dell’art. 2 della L. 215/92), studiandone lo stato e le tendenze. Il risultato è la pubblicazione di un report semestrale specifico che esamina la consistenza, le tendenze, la distribuzione territoriale, la struttura proprietaria e l’età delle imprese femminili provinciali, con confronti a livello regionale e nazionale. L’ultimo pubblicato è quello relativo al I semestre 2012. I dati sono disponibili sul sito della Camera di Commercio di Forlì-cesena, www.Fc.camcom.it, (area Informazione economico statistica, prodotti, imprese femminili). Secondo l’analisi effettuata, è rilevata, rispetto allo stesso periodo 2011, una leggera flessione a livello provinciale, pari a –0,4%, superiore a quella della regione Emilia Romagna (-0,1%) e dell’Italia (-0,3%), flessione che appare però contenuta se paragonata alla dinamica delle imprese attive totali (-1,0%). Il trend dal 2007, a livello provinciale appare crescente (+1,2%) ma costantemente inferiore a quello regionale (+3,4%) e nazionale (+2,3%). Al 30.6.2012 in provincia di Forlì-cesena risultano attive 8.731 imprese femminili su un totale di 40.183 imprese, corrispondenti al 21,7% del totale; l’incidenza risulta lievemente superiore a quella regionale (21,1%), ma inferiore a quella nazionale (24,2%). Con riferimento alla distribuzione territoriale delle imprese femminili (per comune e aggregato), il 51,6% di tali aziende ha sede nei due principali comuni della provincia (Forlì e Cesena), con un’incidenza sul totale delle imprese attive pari rispettivamente al 20,5% per il primo e 21,8% per il secondo. In pianura si concentra circa l’80% delle imprese femminili della provincia. L’incidenza di aziende femminili maggiormente elevata si riscontra nel comune di Santa Sofia (28,7%), mentre quella più bassa si rileva a Dovadola (16,8%). La montagna forlivese è l’aggregato territoriale con la maggiore incidenza di tale tipo di imprese (27,5%). Per quanto riguarda la disaggregazione per settore di attività, in provincia il 26,7% delle imprese femminili appartiene al commercio ed il 19,8% all’agricoltura. Seguono, in ordine di importanza, le “altre attività dei servizi” (11,2%), il settore degli “alberghi e ristoranti” (10,9%), il settore manifatturiero (8,4%) e le attività immobiliari (6,3%). Se si prendono in considerazione i primi 6 settori in ordine di importanza, che raggruppano in totale l’83,3% delle imprese femminili provinciali, il comparto a più elevata presenza femminile risulta “altre attività di servizi” (comprendente attività quali lavanderie, estetiste, parrucchiere ecc..), con oltre la metà delle imprese (55,5%). L’analisi delle imprese femminili per natura giuridica, infine, mostra come il 64,8% siano imprese individuali, il 24,6% società di persone e solo il 9,1% società di capitali. Il confronto col dato regionale e nazionale mostra nella provincia di Forlì-cesena una minore incidenza delle società di capitali ed una maggiore delle società di persone rispetto al resto del territorio: infatti, le prime in regione sono il 9,1% e in Italia il 12,2%, mentre le società di persone sono rispettivamente il 21,1% e il 19,9%.