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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Settembre 2013 |
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Politica |
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ELEZIONI 2014: IL PARLAMENTO EUROPEO LANCIA LA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE |
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Strasburgo, 11 settembre 2013 - Il lancio ufficiale
delle elezioni europee del 2014 è iniziato il 10 settembre, quando il Parlamento
europeo ha presentato la propria campagna di sensibilizzazione e informazione.
Questa campagna proseguirà dopo le elezioni stesse, fintanto che il neo-eletto
Parlamento nominerà il nuovo Presidente della Commissione europea.
"L´unica strada per legittimare e influenzare il
processo decisionale dell´Ue passa attraverso il Parlamento europeo", ha
dichiarato Anni Podimata (S&d, El), uno dei due Vicepresidenti del Parlamento
europeo responsabili per la comunicazione. "Vi è la percezione che, nel
corso dell´attuale crisi economica, al processo decisionale politico dell´Ue
sia mancata un´adeguata legittimazione. Solo i cittadini, gli elettori Ue,
detengono l´esclusiva possibilità di determinare le maggioranze politiche del
Parlamento, che indicherà la strada per forgiare la legislazione, sfidando la
cattiva politica e portando avanti il dibattito nei cinque anni successivi alle
elezioni".
"Il Parlamento europeo è la Camera dei cittadini
dell´Ue - noi diamo voce ai cittadini nel processo decisionale dell´Ue",
ha sottolineato Othmar Karas (Ppe, At), l´altro Vicepresidente responsabile per
la comunicazione. "Questa volta è diverso. La campagna ci condurrà alle
elezioni europee del 22-25 maggio 2014, ma anche oltre, fino a quando il
Parlamento eleggerà il Presidente della Commissione europea e approverà
l´agenda politica della nuova Commissione".
Attualmente, la maggioranza delle leggi sono ormai
decise a livello europeo e il Parlamento europeo ha gli stessi poteri di
qualsiasi parlamento nazionale. Da qui, l´importanza per gli elettori di
conoscere quali decisioni sono prese e come possono essi stessi influire su
tali decisioni.
La campagna si svolgerà in quattro fasi. La prima fase
inizia ora, con la presentazione dello slogan Agire.reagire.decidere. Questa
fase si propone di spiegare i nuovi poteri del Parlamento europeo e le loro
implicazioni per le persone che vivono nell´Unione europea.
La fase due, da ottobre a febbraio 2014, metterà in
evidenza cinque temi chiave - economia, lavoro, qualità della vita, denaro e Ue
nel mondo - con una serie di eventi interattivi nelle città europee.
La fase tre, la campagna elettorale vera e propria,
inizierà a febbraio e si concentrerà sulle date elettorali (22-25 maggio), che
saranno aggiunte al logo, con l´avvicinarsi delle elezioni.
Dopo le elezioni, la fase finale si concentrerà sul
neo-eletto Parlamento europeo che verrà chiamato a eleggere il prossimo
Presidente della Commissione europea e sull´inaugurazione della nuova
Commissione .
Lo slogan Agire.reagire.decidere. Sottolinea che gli
elettori europei possono esercitare il loro potere recandosi alle urne, per
determinare il futuro assetto dell´Europa.
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BILANCIO UE 2014: NONOSTANTE LE PROMESSE, IL CONSIGLIO VUOLE TAGLIARE LA SPESA PER CRESCITA E LAVORO |
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Strasburgo, 11 settembre 2013 - I tagli proposti dal Consiglio alla spesa Ue
per ricerca e occupazione contraddicono le promesse fatte, secondo quanto hanno
detto i deputati, commentando il progetto di bilancio per il 2014, presentato
martedì dalla Presidenza lituana del Consiglio.
Il Consiglio propone un bilancio di 142,5 miliardi di
euro in stanziamenti d´impegno e di 136,1 miliardi di euro in stanziamenti di
pagamento, vale a dire tagli per 9 miliardi di euro (-6%) in impegni e 9,5
miliardi di euro (-6,6%) in pagamenti, rispetto a quest´anno.
La posizione del Consiglio sul bilancio contraddice le
sue promesse per una ripresa economica
Nonostante gli impegni recentemente presi di dare
priorità all´occupazione (giovanile) e ai programmi di crescita per la ricerca,
l´istruzione e le piccole e medie imprese, sono proprio questi i settori in cui
il Consiglio propone i tagli più ingenti, per un totale di 426 milioni di euro
(-3%) .
"Il Consiglio ha scelto di fare ´business as
usual´, tagliando il già limitato bilancio proposto dalla Commissione. È
inaccettabile che il Consiglio proponga di fare i tagli più cospicui alle
politiche di crescita quali la ricerca e l´innovazione", ha dichiarato la
relatrice sul bilancio 2014, Anne Jensen (Adle, Dk).
Il Consiglio propone inoltre tagli per 157 milioni di
euro per la politica estera (-2,5%) e 153 milioni di euro per l´amministrazione
(-1,8%). I settori di spesa meno colpiti sono i fondi strutturali e
l´agricoltura.
Il deficit e il divario tra impegni e pagamenti
Nel frattempo, l´annosa questione della carenza di
pagamenti per il 2013 non è ancora stata risolta e i deputati temono che possa
influenzare i negoziati sul bilancio 2014, se non si trova rapidamente una
soluzione. All´inizio di quest´anno, la Commissione aveva stimato il deficit a
11,2 miliardi di euro per pagare i conti in sospeso di quest´anno, ma finora
gli Stati membri si sono accordati solo per 7,3 miliardi di euro.
Il Parlamento è anche preoccupato per l´aumento dei
costi degli impegni in sospeso che devono ancora essere trasformati in
pagamenti (i cosiddetti "arretrati da liquidare" Adl). Gli Adl
saranno pari a 235 miliardi di euro entro la fine di quest´anno, cifra che si
aggiungerà ai pagamenti futuri.
E ora?
La commissione per i bilanci del Parlamento europeo
prenderà posizione sugli emendamenti del Consiglio il 2 e 3 ottobre. Questa
posizione sarà messa ai voti della plenaria il 23 ottobre. Se il Consiglio non
accetta le modifiche del Parlamento, un periodo di conciliazione di 21 giorni
seguirà la decisione.
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COLMARE IL DIVARIO NELLA COMUNICAZIONE TRA SCIENZA E POLITICA |
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Bruxelles, 11 settembre 2013 - Le decisioni politiche
possono avere un enorme impatto sul modo in cui le persone interagiscono con il
loro ambiente e, dato che un efficace processo decisionale si basa sulla
scienza, quest´ultima dovrebbe svolgere un ruolo chiave. Questo non è però
sempre il caso, e un team di ricercatori europei, che ne vede le cause nelle
lacune di comunicazione esistenti tra scienza, politica e società, sta ora
facendo qualcosa al riguardo.
I partner del progetto Places ("Platform of local
authorities and cities engaged in science") stanno sviluppando una
piattaforma per una serie di attori da utilizzare quando comunicano e lavorano
insieme, sia a livello della città che regionale.
In cima all´agenda dei ricercatori c´è la promozione e
la realizzazione della Città della cultura scientifica in 90 regioni attraverso
la Rete europea delle regioni per la ricerca e l´innovazione (Errin). La rete
contribuisce a facilitare la condivisione delle conoscenze, favorisce la
collaborazione e promuove l´azione congiunta tra le regioni partecipanti. I
responsabili politici e le autorità locali stanno collaborando con centri
scientifici, musei e fiere per rendere le città della cultura scientifica una
realtà.
Dal suo lancio nel 2010, Places ha tenuto conferenze
annuali e workshop nelle "città della scienza", e ha organizzato
gruppi di lavoro tematici e formazione per i dipendenti pubblici.
I workshop hanno dimostrato come dovrebbero essere
sviluppate le politiche locali di comunicazione della scienza, mentre i gruppi
di lavoro hanno stimolato la discussione sulle politiche e attività di
comunicazione della scienza, e come queste sono collegate alla strategia Europa
2020 in materia di cambiamento climatico ed energia, istruzione, povertà,
occupazione, ricerca e sviluppo. Il consorzio ha inoltre incoraggiato i
partecipanti ai workshop di suggerire attività pilota.
Places è ora al suo terzo anno e sta abbozzando delle
linee guida pratiche per l´attuazione delle politiche di comunicazione della
scienza.
A metà giugno i ricercatori hanno completato
l´attività pilota "aMusement Park", che ha incoraggiato i giovani
europei a progettare scenari che mostrano come utilizzare le aree verdi
pubbliche nella città alpina di Trento, tra cui il parco Le Albere di fronte al
Muse, il nuovo museo delle scienze di Trento.
Gli esperti del Muse hanno contribuito con la loro
conoscenza scientifica sulla ridistribuzione degli spazi e un attore locale ha
fornito una piattaforma web. Il progettista delle proposte vincenti ha ricevuto
buoni per prodotti tecnologici.
I partner hanno anche ideato l´Assemblea delle parti
interessate Places, consentendo ai ricercatori di enti pubblici, privati o
accademici di condividere le informazioni con le organizzazioni non governative
e i media.
Il team ha sviluppato la piattaforma web Places Open,
uno spazio di lavoro che ospita tutte le informazioni sviluppate, create e
scambiate da e tra i partecipanti del progetto. Ma è anche più di questo,
individui o gruppi che desiderano contribuire a Places possono caricare il loro
lavoro.
I ricercatori dicono che le relazioni, valutazioni e
indagini prodotte nel periodo di durata del progetto forniranno indizi preziosi
su quanto gli attori locali e le scienze interagiscono, permettendo di
presentare raccomandazioni politiche.
I dati raccolti sulle politiche per la comunicazione
della scienza e gli attori, e le valutazioni d´impatto sulle attività, verranno
utilizzati per redigere raccomandazioni sullo sviluppo di politiche di
comunicazione da cui potrebbero trarre beneficio gli europei in varie città e
in tutte le regioni.
Il progetto è finanziato nell´ambito del tema
"Scienza e società" (Sis) del Settimo programma quadro (7° Pq) per la
somma di 5,2 milioni di euro. Places, che dovrebbe concludersi a maggio 2014,
riunisce ricercatori ed esperti di politiche provenienti da Belgio, Danimarca,
Spagna, Italia, Ungheria e Austria.
Per maggiori informazioni, visitare:
Places
http://www.Openplaces.eu/
Scheda informativa del progetto Places
http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/97343_it.html
Ecsite
http://www.ecsite.eu/
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DICHIARAZIONE DI IERI DEL COMMISSARIO MICHEL BARNIER SULLA LORO APPROVAZIONE DA PARTE DEL PARLAMENTO EUROPEO DELL´ACCORDO POLITICO SU NUOVE NORME EUROPEE PER ABUSI DI MERCATO |
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Bruxelles, 10 Settembre 2013 – “ Accolgo con favore
l´accordo politico con il Consiglio sul regolamento sugli abusi di mercato che
il Parlamento ha approvato oggi, che stabilirà regole più severe per prevenire
meglio, individuare e punire gli abusi di mercato. Con questo accordo, il
Parlamento europeo ha dato un contributo decisivo alla lotta contro abuso di
informazioni privilegiate e manipolazione del mercato.
In particolare, vorrei ringraziare la relatrice Arlene
Mccarthy e tutti i relatori ombra, e di
riconoscere il duro lavoro della Presidenza irlandese che ha reso possibile
questo accordo e il grande contributo delle Presidenze polacca, danese e
cipriota a questo risultato positivo.
Con l´accordo, le regole saranno estese per catturare
gli abusi sulle piattaforme elettroniche di negoziazione che hanno proliferato
negli ultimi anni. Strategie abusive attraverso trading ad alta frequenza
saranno chiaramente proibite. Coloro che manipolano parametri di riferimento
come il Libor sarà colpevole di abuso di mercato e di affrontare multe severe.
Abusi di mercato commessi attraverso sia merci e dei derivati collegati sarà
vietato, e la cooperazione tra i regolatori finanziari e delle materie prime
sarà rafforzata.
Inoltre, l´effetto deterrente della normativa sarà di
gran lunga maggiore rispetto a oggi, con la possibilità di multe, almeno fino a
tre volte il profitto realizzato da abusi di mercato, o almeno il 15% del
fatturato per le aziende. Stati-membri potrebbero decidere di andare oltre
questo valore minimo.
Il legame esplicito tra diversi elementi chiave del
regolamento sugli abusi di mercato e le nostre 2 proposte Mifid richiede
l´allineamento di queste iniziative. Allo stesso tempo, insieme con la mia
collega Viviane Reding, non vedo l´ora di lavorare con la Presidenza lituana e
il Parlamento europeo a concludere un accordo di trilogo relativo alla
direttiva sulle sanzioni penali per gli abusi di mercato, in modo che il
pacchetto possa entrare in vigore, insieme con le Mifid 2 proposte, una volta
che tali negoziati si sono conclusi con successo.”
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APPROVATO DAL PARLAMENTO EUROPEO, L´ACCORDO POLITICO SUL REGOLAMENTO SUGLI ABUSI DI MERCATO |
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Bruxelles, 11 Settembre 2013 - Negli ultimi anni i
mercati finanziari sono diventati sempre più globali, dando origine a nuove
piattaforme e tecnologie di negoziazione. Questo purtroppo ha portato anche a
nuove possibilità di manipolare questi mercati. Il Parlamento europeo ha votato
ieri per approvare formalmente l´accordo politico su un regolamento relativo
all´abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato (ad esempio
abusi di mercato) per affrontare gli abusi di mercato in modo più efficace,
oggetto di allineamento con l´accordo politico definitivo sulla direttiva Mifid
Ii e revisioni da parte dei giuristi-linguisti e revisori .
Il regolamento aggiorna e rafforza il quadro esistente
al fine di garantire l´integrità del mercato e la tutela degli investitori
previsto dalla direttiva sugli abusi di mercato ( 2003/6/Ce ). Il nuovo quadro
garantirà regolazione mantiene il passo con gli sviluppi del mercato, si
rafforzerà la lotta contro gli abusi di mercato attraverso materie prime e
mercati derivati, vietare esplicitamente la manipolazione dei parametri di
riferimento, come il Libor, e rafforzare i poteri di indagine e sanzionatori delle
autorità di regolamentazione.
Norme dell´Ue saranno adattati alla nuova realtà del
mercato, in particolare estendendo il campo di applicazione a tutti gli
strumenti finanziari che sono negoziati su piattaforme organizzate e over the
counter (Otc), e modificare le norme per le nuove tecnologie. La manipolazione
dei parametri di riferimento, come il Libor sarà espressamente vietato, abusi
di mercato commessi attraverso sia delle materie prime e dei derivati
collegati sarà vietato, e la cooperazione tra i regolatori finanziari e delle
materie prime è rinforzato. Le autorità di vigilanza avranno accesso alle
informazioni di cui hanno bisogno per individuare e sanzionare gli abusi di
mercato. Dal momento che le sanzioni attualmente disponibili alle autorità di
vigilanza spesso non hanno un effetto deterrente, le sanzioni saranno più dura
e più armonizzata. Possibili sanzioni penali sono oggetto di una proposta
distinta ma complementare sulla quale si spera che i negoziati tra il
Parlamento europeo e il Consiglio su un accordo politico potrebbe concludere
entro la fine di quest´anno (cfr. Anche Ip/11/1218 ).
Obiettivi del nuovo regolamento -
Tenere il passo con gli sviluppi del mercato : Il
quadro normativo previsto dalla direttiva sugli abusi di mercato originale è
stato superato dalla crescita di nuove piattaforme di trading, trading Otc e le
nuove tecnologie, come trading ad alta frequenza (Hft). Il nuovo regolamento
estende il campo di applicazione della legislazione Ue esistente agli strumenti
finanziari negoziati solo su sistemi multilaterali di negoziazione (Mtf), altri
sistemi organizzati di negoziazione (Otf) e quando negoziati Otc al fine di
negoziazione su tutte le piattaforme e su tutti gli strumenti finanziari che
possono avere un impatto loro volontà ora essere disciplinati dalla normativa
sugli abusi di mercato. Fornisce inoltre un elenco indicativo delle strategie
Hft, che è considerata come la manipolazione del mercato, come ad esempio
l´immissione degli ordini che ha l´effetto di interrompere o ritardare il
funzionamento di un sistema di negoziazione ("quote stuffing").
Mercati delle materie prime sono diventati sempre più globale e interconnesso
con i mercati dei derivati, che porta a nuove possibilità di cross-border e
l´abuso cross-market. Il campo di applicazione della normativa è pertanto
estesa a abusi di mercato commessi attraverso sia delle materie prime e dei
derivati connessi.
Nel recente scandalo Libor, serie preoccupazioni sono
state sollevate circa i falsi mezzi di tassi sui prestiti interbancari stimate
banche. Qualsiasi manipolazione o il tentativo di tali parametri di riferimento
chiave può avere un grave impatto sulla integrità del mercato, e potrebbe
portare a perdite significative per i consumatori e gli investitori, o distorcere
l´economia reale. La manipolazione dei parametri di riferimento, tra cui il
Libor e Euribor sarà chiaramente vietata.
Rafforzare investigativi e sanzionatori poteri
regolatori : Il nuovo regolamento estende l´attuale segnalazione di operazioni
sospette anche ad ordini non eseguiti sospetti e transazioni Otc sospette.
Ognuno professionalmente coinvolti nella esecuzione di transazioni dovrà
disporre di sistemi per rilevare operazioni sospette. Il nuovo regolamento
concede poteri di vigilanza alle autorità di regolamentazione di indagare i
possibili casi di abuso di mercato, fatte salve garanzie adeguate ed efficaci.
Si richiede inoltre agli Stati membri di prevedere meccanismi per la
segnalazione di violazioni effettive o potenziali delle disposizioni del presente
regolamento alle autorità competenti (whistleblowing). Infine, tentato abuso di
mercato sarà anche vietato, rendendo possibile per le autorità di
regolamentazione di imporre una sanzione nel caso in cui qualcuno cerca di
affrontare insider o manipolare il mercato.
Principi comuni si propongono, in particolare
l´ammenda massima non deve essere inferiore a tre volte tale profitto. In
parallelo, una proposta di direttiva sulle sanzioni penali per gli abusi di
mercato, gli Stati membri di introdurre sanzioni penali per i reati di abuso di
informazioni privilegiate e manipolazione del mercato in cui gli stessi sono
commessi intenzionalmente. Negoziati trilogo relativo alla direttiva dovrebbero
iniziare nella seconda metà di quest´anno.
Riduzione degli oneri amministrativi per gli emittenti
delle Pmi : Gli obblighi informativi per gli emittenti sui mercati delle Pmi
saranno adattati alle loro esigenze, e gli emittenti su tali mercati saranno
soggetti a regole su misura per l´obbligo di redigere elenchi di addetti ai
lavori.
Prossimi passi -
Adozione definitiva del regolamento sugli abusi di
mercato avrebbe avuto luogo dopo un accordo politico definitivo sulla direttiva
Mifid Ii, dal momento che gli aspetti del Mar (in particolare il campo di
applicazione) dipenderà dal testo finale della direttiva Mifid Ii e questi
dovranno essere allineate. La data a partire dalla quale si applicano le nuove
norme sugli abusi di mercato deve essere allineato con quello della Mifid Ii.
Regolamento sugli abusi di mercato: Domande frequenti
1. Che cosa è l´abuso di mercato e come viene
attualmente disciplinata?
Abuso di informazioni privilegiate è costituito da una
persona negoziazione di strumenti finanziari, quando in possesso di
informazioni privilegiate all´interno in relazione a tali strumenti.
Manipolazione del mercato si verifica quando una persona manipola
artificialmente i prezzi degli strumenti finanziari attraverso pratiche come la
diffusione di informazioni false o dicerie e condurre operazioni in strumenti
correlati. Insieme, queste pratiche sono conosciute come abusi di mercato.
Adottato all´inizio del 2003, la direttiva sugli abusi
di mercato (Mad) ha introdotto un quadro globale per affrontare privilegiate e
pratiche di manipolazione del mercato, cui si farà riferimento come "abuso
di mercato". La direttiva mira ad aumentare la fiducia degli investitori e
l´integrità del mercato vietando coloro che possiedono informazioni
privilegiate dalla negoziazione di strumenti finanziari ad esse collegati ("insider
trading"), e vietando la manipolazione dei mercati attraverso pratiche
come la diffusione di informazioni false o di voci e la conduzione di mestieri
che tradursi in prezzi anomali ("manipolazione del mercato").
In sostanza, gli abusi di mercato può verificarsi quando
gli investitori sono stati irragionevolmente svantaggiata, direttamente o
indirettamente, da altri che:
hanno usato le informazioni che non sono disponibili
al pubblico per il commercio in strumenti finanziari a loro vantaggio (insider
dealing);
hanno falsato il meccanismo di fissazione dei prezzi
degli strumenti finanziari,
hanno divulgato informazioni false o fuorvianti.
Il Mad crea alcuni strumenti per prevenire e
individuare gli abusi di mercato, come ´liste segnalare le operazioni sospette
e la divulgazione di dirigenti addetti operazioni in azioni. Essa obbliga anche
gli emittenti di strumenti finanziari negoziati su un mercato regolamentato di
rendere pubblico il più presto possibile le informazioni privilegiate che sono
in possesso, con limitate possibilità di ritardare.
Al fine di promuovere l´applicazione, la direttiva dà
autorità nazionali competenti i poteri di indagine (come ad esempio l´accesso
ai dati o ispezioni in loco) e il potere di adottare misure amministrative o
imporre "effettive, proporzionate e dissuasive" sanzioni.
2. Perché è la Mad viene recensione?
Il Mad ha introdotto un quadro di armonizzare i concetti
fondamentali e le norme in materia di abusi di mercato e rafforzare la
cooperazione tra le autorità di regolamentazione. Tuttavia, una serie di
problemi sono stati individuati dalla Commissione e questi possono essere
classificati in cinque gruppi:
lacune nella regolamentazione dei nuovi mercati,
piattaforme e over-the-counter di negoziazione (Otc) in strumenti finanziari;
lacune nella regolamentazione delle merci e strumenti
derivati su merci;
le autorità di regolamentazione non possono effettivamente
far valere il Mad;
mancanza di certezza giuridica mina l´efficacia della
Mad, e
oneri amministrativi, in particolare per le piccole e
medie imprese (Pmi).
Questo è il motivo per cui la Commissione ha adottato
proposte per sostituire la Mad con un regolamento sugli abusi di mercato (Mar)
e una direttiva sulle sanzioni penali per gli abusi di mercato.
Market Abuse regolamento (Mar)
3. Quali sono i principali obiettivi del regolamento?
Il regolamento si propone di aggiornare e rafforzare
il quadro esistente al fine di garantire l´integrità del mercato e la tutela
degli investitori previsto dalla direttiva sugli abusi di mercato. Il nuovo
quadro garantirà regolazione mantiene il passo con gli sviluppi del mercato,
rafforza la lotta contro gli abusi di mercato attraverso materie prime e
mercati derivati, rafforza i investigativi ed amministrativi poteri
sanzionatori delle autorità di regolamentazione e armonizza alcuni elementi
chiave, mentre la riduzione degli oneri amministrativi per gli emittenti delle
Pmi ove possibile.
4. Come fanno le regole Mar sintonia con le proposte
di revisione della direttiva Mifid, e altre iniziative recenti come quelle sui
derivati Otc e le vendite allo scoperto?
Insieme, garanzia Mad Mifid e la competitività,
l´efficienza e l´integrità dei mercati finanziari dell´Ue. Hanno bisogno di
essere aggiornato in tandem per garantire che siano pienamente coerenti e
supporto reciproci obiettivi e principi. L´accordo politico raggiunto il Mar è
oggetto di un accordo su Mifid Ii, perché le nuove regole Mifid contengono
parte del quadro normativo su cui si basa marzo In particolare, la nuova
direttiva Mifid farà in modo che tutti i tipi di scambi organizzati sono
regolamentati. Il Mar applicherà norme sugli abusi di mercato a tutti di negoziazione
organizzata. Inoltre, il concorso paneuropeo facilitato dalla Mifid ha dato
vita a nuove sfide in termini di vigilanza transfrontaliera. L´armonizzazione
delle regole e dei poteri delle autorità competenti è un passo necessario.
L´importanza dell´integrità del mercato è stata
sottolineata anche dalla crisi economica e finanziaria globale. In questo
contesto, il Gruppo dei Venti (G20) ha accettato di rafforzare la vigilanza e
di regolamentazione finanziaria e per costruire un quadro di elevati standard
concordati a livello internazionale. In linea con le conclusioni del G20, la
relazione del gruppo ad alto livello sulla vigilanza finanziaria nell´Unione
europea raccomanda che "una prudenziale suono e la condotta di struttura
di business per il settore finanziario devono poggiare su forti regimi di
vigilanza e sanzionatori".
L´importanza del buon funzionamento del Mad è stato
sottolineato nella comunicazione della Commissione "Guidare la ripresa in
Europa" , che si propone di affrontare le carenze più importanti nei
mercati che sono stati osservati nella crisi finanziaria attuale. Nella sua
comunicazione "Garantire mercati dei derivati efficienti, sicuri e
solidi: azioni strategiche future" , la Commissione ha dichiarato di voler
estendere le disposizioni del Mad di coprire ampiamente i mercati dei derivati.
L´importanza di una copertura efficace delle operazioni in derivati Otc è
stato sottolineato anche in discussioni varie sedi internazionali 1 tra cui il
G20 e l´Organizzazione internazionale delle commissioni di valori così come nel
recente Tesoro Financial programma di riforma della regolamentazione degli
Stati Uniti 2 .
5. Cosa cambia fa il regolamento fa in modo che la
normativa sugli abusi di mercato mantiene il passo con gli sviluppi del
mercato?
Il Mad è basato sul concetto di divieto di abuso di
informazioni privilegiate o manipolazione del mercato in strumenti finanziari
ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. Tuttavia, poiché
l´adozione della direttiva Mifid , gli strumenti finanziari sono stati sempre
negoziati su sistemi multilaterali di negoziazione (Mtf), su altri tipi di
sistemi organizzati di negoziazione (Otf), come ad esempio servizi di
esecuzione di swap o di sistemi di broker crossing o negoziati Otc. Queste nuove
sedi di negoziazione e le strutture hanno fornito più concorrenza ai mercati
regolamentati esistenti, ottenendo un aumento della quota di liquidità e di
attrarre un maggior numero di investitori. Ma l´aumento degli scambi tra le
diverse sedi ha reso più difficile il controllo di possibili abusi di mercato.
Pertanto il regolamento estende il campo di applicazione della disciplina degli
abusi di mercato da applicare a ogni strumento finanziario ammesso alla
negoziazione in un sistema multilaterale di negoziazione o sistema organizzato
di negoziazione, nonché di eventuali strumenti finanziari collegati negoziati
Otc, che possono avere un effetto sul mercato coperto sottostante. Ciò è
necessario per evitare qualsiasi arbitraggio normativo tra le sedi di negoziazione,
al fine di garantire che la tutela degli investitori e l´integrità dei mercati
sono conservati su un piano di parità in tutta l´Unione, e per garantire che la
manipolazione del mercato di tali strumenti finanziari mediante strumenti
derivati negoziati Otc , come ad esempio i credit default swap (Cds), è
chiaramente vietata.
6. Che cosa significa il regolamento fare per
affrontare gli abusi di mercato commessi nei mercati sia finanziari e delle
materie prime, che sono internazionali per natura?
Mercati spot delle materie prime e quelli dei derivati
correlati sono altamente interconnessi e abusi di mercato possono avere luogo
in questi mercati. Questo solleva preoccupazioni particolari per i mercati a
pronti, perché le regole di trasparenza e l´integrità del mercato si applicano
ai mercati dei derivati, ma non per i relativi mercati spot. E ´al di là del
campo di applicazione del regolamento di governare direttamente i mercati non
finanziari, che dovrebbero essere oggetto di una regolamentazione e di
vigilanza specifico e settoriale, come previsto in materia di energia da parte
del regolamento concernente l´integrità e la trasparenza del mercato
dell´energia ( Remit ). Tuttavia, la mancanza di una definizione chiara e
vincolante sotto il Mad esistente di informazione privilegiata in relazione ai
mercati dei derivati su merci può consentire asimmetrie informative in
relazione a tali mercati spot relativi. Questo significa che nel quadro attuale
di abusi di mercato, gli investitori in derivati su merci possono essere meno
protetti rispetto agli investitori in derivati dei mercati finanziari.
Pertanto, dal momento che una persona può beneficiare
di informazioni privilegiate in un mercato a pronti da negoziazione su un
mercato finanziario, il regolamento ridefinisce informazioni privilegiate in
relazione agli strumenti derivati su merci al fine di garantire la certezza
del diritto e una migliore informazione per gli investitori.
Inoltre, il Mad vieta solo qualsiasi manipolazione che
falsa il prezzo di strumenti finanziari. Mentre alcune operazioni nei mercati
dei derivati possono anche essere utilizzati per manipolare il prezzo dei
relativi mercati spot, e le transazioni nei mercati spot possono essere
utilizzati per manipolare i mercati dei derivati, la definizione di
manipolazione del mercato si estende nel regolamento di catturare anche questi
tipi di manipolazione del cross-market.
Il regolamento introduce anche l´obbligo di cooperare
e di scambiare informazioni tra le autorità di regolamentazione finanziaria e
le autorità di regolamentazione dei mercati delle materie prime in loco ove
esistenti per garantire una visione consolidata dei mercati finanziari e di
macchia e di individuare e sanzionare cross-market e abusi transfrontaliere. Dà
regolatori finanziari il potere di esigere che i dati su mercati spot essere
presentate direttamente a loro in un formato specificato.
7. Che cosa significa il regolamento fare per
contrastare l´abuso di parametri di riferimento, come ad esempio Libor?
Dal marzo 2011, le indagini si sono svolte in
relazione a possibili manipolazioni dei tassi Euribor e Libor benchmark per i
tassi di prestito interbancari da parte di un certo numero di banche. Il
sospetto è che le banche avevano fornito le stime del tasso di interesse al
quale essi avrebbero accettato le offerte di finanziamento che erano diverso
dal tasso che avrebbero accettato in pratica. Di conseguenza, l´integrità dei
tassi è stato chiamato in causa - tassi che sono utilizzati come benchmark per
i prestiti e come riferimento per la fissazione dei prezzi di molti strumenti
finanziari quali interest rate swap e contratti di consumo, quali mutui,
prestiti e carte di credito. Inoltre, le stime delle singole banche
collaboratore ´fornito informazioni fuorvianti al mercato circa i loro
probabili costi di finanziamento.
Per catturare la manipolazione diretta dei parametri
di riferimento e al fine di garantire che tale manipolazione dei parametri di
riferimento è un reato, il regolamento vieta esplicitamente questo.
8. Perché è la manipolazione dei parametri di
riferimento un motivo di preoccupazione?
Molti gli strumenti finanziari sono valutati con
riferimento al benchmark. Mentre può essere difficile o impossibile per
l´autorità competente per dimostrare che la manipolazione di un punto di
riferimento ha avuto un effetto sul prezzo degli strumenti finanziari ad esse
collegati, qualsiasi manipolazione o il tentativo di punti di riferimento
importanti può tuttavia avere un grave impatto sulla fiducia dei mercati e
potrebbe portare a perdite significative per gli investitori o distorcere
l´economia reale. E ´quindi essenziale per vietare la manipolazione dei
parametri di riferimento in modo inequivocabile, e per chiarire che le autorità
competenti possano irrogare sanzioni amministrative per il reato di
manipolazione del mercato, in questi casi, senza la necessità di provare o
dimostrare questioni accessorie, quali effetti sui prezzi. E ´anche essenziale
che tutte le misure necessarie da adottare per prevenire tale manipolazione e
per consentire e facilitare il lavoro delle autorità competenti a imporre
sanzioni. Un quadro giuridico rigoroso agirà da deterrente credibile per tale
comportamento, proteggendo così gli investitori e ripristinare la fiducia dei
mercati. Questi passaggi di regolamentazione dovrebbero includere sanzioni
penali.
9. Quali sono i parametri di riferimento e quali tipi
di parametri di riferimento e di manipolazione sarà vietato dal regolamento?
Un benchmark è comunque indice o figura messi a disposizione
del pubblico o pubblicati che viene periodicamente o regolarmente determinata
dall´applicazione di una formula per, o sulla base del valore di una o più
attività sottostanti, oi prezzi, compresi i prezzi stimati , i tassi reali o
stimate di interesse o altri valori, o sondaggi e con riferimento al quale
l´importo da pagare nell´ambito di uno strumento finanziario o il valore di uno
strumento finanziario è determinata. Beni o dei prezzi sottostanti si fa
riferimento nel benchmark possono includere azioni (ad esempio, l´indice Ftse
100), obbligazioni (ad esempio Nasdaq Omx reddito fisso), tassi di interesse
(ad esempio Libor o Euribor), o materie prime come i prodotti agricoli (ad
esempio il cacao Liffe di Londra), metalli (ad esempio oro Comex) o olio (per
esempio olio di Brent Ice). Tutti i parametri di riferimento sono inclusi nel
regolamento, a condizione che questi determinano l´importo da pagare
nell´ambito di uno strumento finanziario. Il regolamento vietano alle persone
fisiche o giuridiche di trasmettere informazioni false o fuorvianti, fornendo
input false o ingannevoli, o qualsiasi azione che manipolato il calcolo del
parametro di riferimento, compresa la manipolazione delle metodologie di
parametri di riferimento ".
10. Come fa l´affare regolamento con quote di
emissione?
Quote di emissione sono classificati come strumenti
finanziari come parte della proposta di regolamento relativa ai mercati degli
strumenti finanziari (cfr. Memo/11/716 ). Come risultato, essi dovranno anche
rientrare nell´ambito di applicazione della disciplina degli abusi di mercato.
Poiché non è in genere l´emittente di quote di emissione, che dispongono di
informazioni privilegiate, la definizione standard di informazioni privilegiate
non sufficientemente assicura la comunicazione delle informazioni rilevanti
all´interno. Pertanto, viene introdotta una definizione specifica di
informazione privilegiata per le quote di emissione. L´obbligo di comunicare le
informazioni privilegiate saranno effettivamente collocato su società con
grandi installazioni regolati dal sistema Ue di scambio di emissioni, in quanto
sono loro che possiedono le informazioni pertinenti. Per ulteriori informazioni
sui diritti di emissione, si veda anche Memo/11/719 ).
11. In che modo il regolamento rafforzare i poteri
delle autorità competenti ad individuare gli abusi di mercato?
Il regolamento prevede una serie di misure per
garantire le autorità di regolamentazione hanno accesso alle informazioni di
cui hanno bisogno per individuare e sanzionare gli abusi di mercato. Il
regolamento estende la segnalazione delle operazioni sospette agli ordini e
alle operazioni Otc. Un certo numero di poteri sono concessi alle autorità di
vigilanza per assicurare che abbiano accesso alle informazioni di cui hanno bisogno
per individuare e sanzionare gli abusi di mercato (ad esempio, l´accesso ai
locali, l´accesso ai record esistenti del traffico dati detenuti da operatori
di telecomunicazioni, l´accesso alle registrazioni telefoniche esistenti
detenute da imprese di investimento), in conformità alla legislazione nazionale
e soggetti a garanzie adeguate ed efficaci. Si richiede inoltre agli Stati
membri di prevedere la protezione degli informatori e degli imputati.
Finalmente un nuovo reato di "tentata manipolazione del mercato" è
introdotto per rendere possibile per le autorità di regolamentazione di imporre
una sanzione nel caso in cui qualcuno cerca di commettere abusi di mercato.
12. In che modo il regolamento rafforzare le sanzioni
amministrative che possono essere imposte per abuso di mercato?
Dal momento che le sanzioni attualmente disponibili
per i regolatori sono spesso deboli e mancano di un effetto deterrente, il
regolamento introduce una maggiore armonizzazione delle sanzioni
amministrative. Principi comuni si propongono, in particolare, che l´ ammenda
massima dovrebbe essere tre volte l´importo dei profitti realizzati e delle
perdite evitate. Per le persone fisiche ci sono tre livelli di sanzioni. Per i
reati di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato una
multa di almeno € 5.000.000 si dovrebbe applicare, e multe di € 1.000.000 e €
500 000 per i restanti reati. Per le persone giuridiche ci sono anche tre
livelli di sanzioni. Per i reati di abuso di informazioni privilegiate e
manipolazione del mercato una multa di almeno 15.000.000 € o il 15% del
fatturato annuo dovrebbe applicare e multe di € 2.500.000 o 2% del suo
fatturato totale annuo € 1.000.000 per i restanti reati del regolamento, con
gli Stati membri sono liberi di superare questi limiti. Nel comminare sanzioni,
le autorità competenti dovrebbero prendere in considerazione altri fattori
aggravanti o attenuanti, quali la gravità del reato, i reati precedenti o di
cooperazione di un sospetto con l´inchiesta.
In caso di ripetute violazioni dei reati di abuso di
informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato, le autorità
competenti hanno il potere di imporre un divieto permanente nei confronti di
qualsiasi persona che esercita responsabilità di direzione in un´impresa di
investimento o di qualsiasi altra persona fisica che è ritenuto responsabile,
di esercitare funzioni di gestione in imprese di investimento.
In parallelo, una proposta di direttiva sulle sanzioni
penali per gli abusi di mercato, gli Stati membri di introdurre sanzioni penali
per i reati di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del
mercato, come definito nella direttiva, qualora siano commessi intenzionalmente
(vedi sotto). I negoziati trilogo relativo alla direttiva si prevede l´avvio
sotto la Presidenza lituana. Una volta adottata, gli Stati membri avranno due
anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale.
13. Che cosa significa il regolamento fare per ridurre
gli oneri amministrativi, in particolare su emittenti delle Pmi?
Liste Insiders ´sono uno strumento importante per le
autorità competenti, nell´ambito delle indagini possibili abusi di mercato.
Tuttavia, le differenze tra le legislazioni nazionali di attuazione della Mad
hanno imposto inutili oneri amministrativi per gli emittenti. Il regolamento
mira a eliminare queste prevedendo che i dati precisi per essere inclusi in
tali elenchi devono essere definiti in atti delegati e norme tecniche adottate
dalla Commissione per l´attuazione.
L´applicazione del nuovo quadro di abusi di mercato,
del regolamento in modo indifferenziato per tutti i mercati di crescita per le
Pmi può scoraggiare gli emittenti di tali mercati, dal raccogliere capitali sui
mercati dei capitali. Il regolamento permette quindi di informazioni
privilegiate per essere pubblicato da quei mercati di crescita per le Pmi, per
conto di emittenti i cui strumenti finanziari sono ammessi alla negoziazione in
mercati di crescita per le Pmi. Tali emittenti sono soggetti a un obbligo di
misura per fornire elenchi degli insider, alle autorità competenti.
Il regolamento chiarisce la portata degli obblighi di
comunicazione in relazione alle transazioni dei manager. Questi rapporti hanno
scopi importanti dissuadendo manager di insider trading e di fornire
informazioni utili per il mercato di vista del gestore sui movimenti di prezzo
delle azioni dell´emittente. Il regolamento chiarisce che ogni operazione fatta
da una persona che esercita potere discrezionale per conto di un gestore di un
emittente o in base al quale il gestore si impegna o presta le sue azioni deve
essere segnalato alle autorità competenti ed essere reso accessibile al
pubblico. Inoltre, si introduce una soglia di 5 € 000, uniforme in tutti gli
Stati membri, che innesca l´obbligo di segnalare le operazioni come manager. Si
prevede anche la libertà delle autorità competenti di aumentare questa soglia a
€ 20 000 in condizioni diverse e procedure.
14. Quali sono i prossimi passi nella adozione del
regolamento?
Il regolamento è soggetto a revisione da parte dei
giuristi-linguisti e revisori, approvazione da parte del Parlamento e del
Consiglio, l´allineamento con l´accordo politico definitivo sulla direttiva
Mifid Ii e l´adozione formale da parte del Parlamento e del Consiglio seguente
Mifid Ii. Una volta adottato il regolamento si applica da 24 mesi dopo la sua
entrata in vigore.
Proposta di direttiva sulle sanzioni penali per gli
abusi di mercato
15. Che dire della direttiva sulle sanzioni penali per
gli abusi di mercato?
La direttiva sugli abusi di mercato attualmente
richiede agli Stati membri di adottare sanzioni amministrative effettive,
proporzionate e dissuasive, e li lascia liberi di decidere se imporre sanzioni
penali. Una valutazione dei regimi di sanzioni esistenti da parte della
Commissione dimostra che le sanzioni attuali sono carenti impatto e non sono
sufficientemente dissuasive, che si traduce in applicazione carente della
direttiva. Inoltre, la definizione di quali forme di abuso di informazioni
privilegiate o manipolazione del mercato costituiscano reati diverge
notevolmente da Stato membro a Stato membro.
La Commissione ritiene che le norme minime in materia
di reati penali e sulle sanzioni penali per gli abusi di mercato sono
essenziali per garantire l´efficacia della politica dell´Ue in materia di
integrità del mercato. Le sanzioni penali indicano una disapprovazione sociale
di natura qualitativamente diversa rispetto alle sanzioni amministrative o ai
meccanismi risarcitori di diritto civile. Norme minime comuni relative alla
definizione dei reati penali per i reati più gravi di abuso di mercato sarebbe
anche agevolare la cooperazione delle autorità di polizia e giudiziarie
nell´Unione, soprattutto considerando che i reati sono in molti casi commessi
attraverso le frontiere.
La proposta è stata oggetto di un parere in prima
lettura dal Parlamento europeo e il Consiglio ha concordato un orientamento
generale. Negoziati trilogo relativo alla direttiva si prevede l´avvio sotto la
Presidenza lituana, ora che i negoziati sul Mar sono stati completati. Una
volta adottata, gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva nel
diritto nazionale.
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LIBANO: ULTERIORE SOSTEGNO DI € 58 MILIONI PER FAR FRONTE A CRISI SIRIA |
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Bruxelles, 11 Settembre 2013 La Commissione europea ha
adottato ieri un nuovo finanziamento per un totale di € 58
milioni di euro in sostegno del Libano. L´obiettivo di questa assistenza
recentemente adottato è quello di alleviare l´impatto del elevato afflusso di
profughi dalla Siria. Si affronteranno i fabbisogni a medio e lungo termine di
profughi provenienti dalla Siria e comunità di accoglienza libanesi uguali, in
particolare attraverso il sostegno servizi per l´infanzia e l´istruzione e un
miglioramento delle infrastrutture di base e la ripresa economica del paese.
Questo supporto include i fondi del pacchetto di assistenza completo
recentemente annunciato che mobilita un supplemento di € 400.000.000 per le
conseguenze della crisi siriana.
"Come ebbi a sottolineare a Vilnius in occasione
della riunione informale dei ministri degli Esteri di questo fine settimana,
l´Ue si è impegnata a una soluzione politica che si tradurrà in una unita,
inclusiva e democratica in Siria. Allo stesso tempo, l´Ue continuerà a
sostenere il suo impegno, come il più grande donatore, per fornire aiuto e
assistenza a chi ne ha bisogno a causa del conflitto siriano. Misura speciale
di oggi a favore del Libano è parte di questo sforzo ", Alto
rappresentante, il Vice Presidente della Commissione Catherine Ashton, ha
detto.
Commissario responsabile per la politica di vicinato
dell´Ue, Stefan Fule, ha dichiarato: "Questo nuovo supporto è parte della
nostra risposta globale alle pressanti esigenze in Libano causate dalla crisi
in Siria Noi continueremo a sostenere i nostri partner in questo momento
difficile i bambini rifugiati sono particolarmente colpiti.. Dalla crisi.
Facendo in modo che possano frequentare scuole e asili, insieme con i loro
vicini libanesi, stiamo cercando di restituire un po ´di normalità nella vita
quotidiana dei bambini. "
La maggior parte di questi fondi (€ 40 milioni) sarà
attuato principalmente attraverso le agenzie delle Nazioni Unite (ad esempio
l´Unhcr, Unicef e Unrwa) e mirano a migliorare:
assistenza pre-scuola per bambini siriani e libanesi;
l´accesso a un´istruzione di qualità per i bambini in
età scolare siriani e libanesi, e
opportunità per adolescenti e giovani di
apprendimento.
L´altra parte (€ 18 milioni) servirà a finanziare
iniziative che beneficiano comunità di accoglienza soprattutto libanesi, quali:
il miglioramento delle infrastrutture di base locale
(approvvigionamento idrico, servizi igienico-sanitari, la gestione dei rifiuti
solidi) e;
sostenere l´economia locale, iniziative generatrici di
reddito, la creazione di posti di lavoro e sostegno sociale intensiva
(prevenzione dei conflitti, sostegno alle persone vulnerabili).
L´annuncio di oggi del supplementare € 58.000.000
costituisce un ulteriore significativo aumento del sostegno finanziario
concesso dalla Commissione europea in Libano in relazione alla crisi siriana.
Si porta l´importo totale previsto per l´assistenza umanitaria e non umanitaria
a € 235.000.000.
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UE: ULTIMO DIBATTITO DEL PRESIDENTE BARROSO SULLO STATO DELL´UNIONE PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE |
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Bruxelles, 11 settembre 2013 - Il Presidente della
Commissione, José Manuel Barroso, pronuncerà il suo ultimo discorso sullo Stato
dell´Unione per questa legislatura mercoledì alle 09.00. Barroso dovrebbe
presentare agli eurodeputati le priorità della Commissione per il periodo fino
alle elezioni del Parlamento europeo di maggio 2014. Il discorso sarà seguito
da un dibattito con il Parlamento e la Presidenza lituana del Consiglio.
Il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e
José Manuel Barroso terranno una conferenza stampa dopo il dibattito in
plenaria, a mezzogiorno.
È possibile seguire in diretta il dibattito in
plenaria e la conferenza stampa via Ep Live e Ebs +.
Http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/schedule/
http://www.Europarl.europa.eu/ep-live/it/schedule/
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IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO MARTIN SCHULZ IN LIVE CHAT SU FACEBOOK OGGI ALLE 14:00 (CET) |
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Roma, 11 settembre 2013 - Il presidente del Parlamento europeo Martin
Schulz parteciperà a una "Web Chat" il Mercoledì 11 set 2013 alle
14:00 (Cet) fino a 02:30 (Cet). La chat si svolgerà sulla pagina Facebook del
Parlamento europeo (vedi link sotto).
La chat di Facebook si concentrerà sullo Stato
dell´Unione a seguito del dibattito la stessa mattina a Strasburgo al
Parlamento europeo.
In vista del dibattito:
"Con le cruciali elezioni europee del maggio 2014
si avvicina velocemente, questa è l´occasione perfetta per ascoltare e
confrontarsi con molte persone provenienti da tutta Europa e oltre. Dallo stato
di euro, per la crisi in Siria, voglio sentire le vostre opinioni sul fatto che
l´Unione europea sta andando nella giusta direzione. "
Per partecipare alla chat su Mercoledì 11 Settembre
2013 alle 02:00 http://chat.epfacebook.eu/ (installare app per partecipare alla
chat in anticipo) Martin Schulz su Facebook
http://www.Facebook.com/martinschulz Ep Parlamento europeo Pagina Facebook
https://www.Facebook.com/europeanparliament
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STRETTA DEL PARLAMENTO EUROPEO SUL GIOCO D´AZZARDO ONLINE |
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Strasburgo, 11 settembre 2013 - Il Parlamento europeo ha approvato ieri a Strasburgo una risoluzione
d´iniziativa sul gioco d´azzardo online nel mercato interno europeo che chiede
maggior coordinazione tra i Paesi membri e misure di protezione dei consumatori
più deboli. Ai governi nazionali si chiede anche di contrastare con maggior
efficacia la corruzione negli eventi sportivi. Andrea Zanoni, eurodeputato
Alde, ha così commentato: “Il gioco d´azzardo online costituisce un giro
d´affari miliardario pericoloso e in crescita soprattutto in tempo di crisi
visto che può essere erroneamente considerato una possibilità di guadagno
facile. Invece si tratta di una tagliola che sempre più spesso si chiude attorno
alla gola di chi si trova già in una situazione disagiata. E´ dovere
dell´Europa intervenire per regolamentare questo mercato da troppo tempo in
mano ad affaristi senza scrupoli”.
La risoluzione dell´eurodeputato Ashley Fox
(britannico, conservatore) è stata approvata con 572 voti a favore, 79 contrari
e 61 astenuti. Il testo chiede alla Commissione e agli Stati membri di prendere
provvedimenti contro l´offerta di gioco d´azzardo illegale proveniente
dall´interno del territorio e li invita ad imporre agli operatori titolari di
licenza l´obbligo di far apparire nel loro sito Internet, in una posizione
fissa e ben visibile, il logo, marchio di fiducia dell´autorità di
regolamentazione.
“Il gioco d´azzardo può provocare una pericolosa
dipendenza, per questo è doveroso operare una netta distinzione tra le attività
di gioco d´azzardo e le altre forme di intrattenimento online – attacca Zanoni
– Per questo abbiamo accolto con favore la proposta della Commissione di una
direttiva sull´identificazione e l´autenticazione elettroniche, che consentirà
l´interoperabilità dei sistemi nazionali di identificazione elettronica per un
maggior e più puntuale controllo”.
“Personalmente avrei preferito spingere per una
maggior cooperazione internazionale e standard comuni e obbligatori in tutti
gli Stati membri, ma le lobby del gioco d´azzardo si sono fatte sentire –
continua l´eurodeputato – Tuttavia considero il voto di oggi un passo in avanti
verso una normativa che protegga maggiormente i cittadini europei da queste
pericolose insidie online”.
Per quanto riguarda le scommesse nello sport, la
risoluzione chiede che si adotti un codice di condotta che preveda, per tutte
le persone coinvolte negli eventi sportivi (in particolare giocatori,
allenatori, arbitri, personale medico e tecnico, proprietari e amministratori
di club) e che possono influire direttamente sul risultato, il divieto generale
di scommettere sulle partite o sugli eventi in cui hanno parte. “Dopo i recenti
scandali italiani, mi sembra il minimo che si possa fare per mantenere lo sport,
protagonista di aggregazione e integrazione, il più pulito possibile”, conclude
l´eurodeputato.
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MARONI: IMPEGNO PER RAFFORZARE I RAPPORTI CON LA RUSSIA |
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Milano, 11 settembre 2013 - "Quello con il console generale russo è
stato un incontro cordiale e utile. Il console è venuto a ribadire l´interesse
che la Russia ha nei confronti della Lombardia e, insieme, abbiamo deciso di
procedere con una serie di iniziative, a cominciare dal rinnovo degli accordi
che la Regione Lombardia aveva con alcune regioni della Russia". Lo ha
dichiarato ieri il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni al termine
del colloquio avuto a Palazzo Lombardia con il console generale della
Federazione russa a Milano Alexander Nurizade.
Russia Tappa Promozione Expo Nel Mondo - "Da
parte mia - ha proseguito Maroni - ho rinnovato il mio impegno a effettuare una
visita in Russia come tappa del World Expo Tour, mentre il console ha garantito
il massimo impegno della Russia nei confronti di Expo 2015". "Infine
- ha concluso il presidente - gli ho ribadito il mio massimo impegno, a partire
dal 17 ottobre, quando assumerò per sei mesi la carica di presidente dei
´Quattro motori d´Europa´, a utilizzare anche questa ulteriore carica per
sviluppare e rafforzare i rapporti bilaterali non soltanto tra la Lombardia e
la Russia, ma anche tra i ´Quattro motori d´Europa´ e la Russia".
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TOSCANA-CINA, NUOVE PROSPETTIVE DI COOPERAZIONE CON LA PROVINCIA DI ANHUI |
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Firenze, 11
settembre 2013 - La voglia di collaborare è tanta, da parte della Cina ma anche
della Toscana. Uno scambio, quello con la provincia cinese di Anhui, che presto
potrebbe portare a nuovi e concreti sviluppi. Ha partecipato anche l´assessore
alla presidenza Vittorio Bugli all´incontro che c´è stato stamani a Palazzo
Panciatichi tra l´ufficio di presidenza del consiglio regionale e la
delegazione guidata dal presidente della provincia cinese, Wang Mingfang,
accompagnato dalla console generale cinese Wang Xinxia.
"Occorre verificare le ipotesi concrete di
collaborazione in più ambiti" ha ribadito l´assessore. "Siamo pronti
a metterci intorno a un tavolo per valutare le ipotesi di lavoro – ha spiegato
–, sarebbe di importanza eccezionale individuare ambiti di investimento per le
vostre aziende in Toscana, che credo sia una delle regioni più attrattive
d´Italia".
Tra i progetti c´è quello del polo espositivo e commerciale "Principi d´Italia"
dell´imprenditore pratese Giulini Xu,
presente all´incontro. Il centro sarà presto inaugurato e già ora, nei 40 mila
metri quadri di esposizione, ospita prodotti made in Tuscany e made in Italy. A
Prato si trova la sede che tiene i rapporti e i contatti con le aziende
italiane.
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TOSCANA-CINA: PROSPETTIVE DI COOPERAZIONE CON PROVINCIA DI ANHUI |
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Firenze, 11 settembre 2013 –La
collaborazione tra la Toscana e la provincia cinese di Anhui potrebbe conoscere
presto nuovi e concreti sviluppi. È quanto emerso questa mattina dall’incontro
in palazzo Panciatichi tra l’Ufficio di presidenza del Consiglio e la
delegazione guidata dal presidente della pronvincia di Ahanui, Wang Mingfang,
accompagnata dalla console generale cinese Wang Xinxia. Per l’Ufficio di
presidenza erano presenti i due vicepresidenti, Giuliano Fedeli e Roberto
Benedetti, Gian Luca Lazzeri e Marco Carraresi, Daniela Lastri e Mauro Romanelli.
Per la Giunta regionale ha partecipato l’assessore alla presidenza, Vittorio
Bugli.
In un’atmosfera cordiale, data la visita istituzionale
che a luglio ha portato proprio ad Anhui una delegazione del consiglio composta
da Fedeli, Benedetti e Carraresi, l’incontro ha ripreso alcuni dei punti di
interesse reciproco già emersi in quell’occasione.”Le relazioni tra noi possono
portare profitti dal punto di vista culturale ed economico per l’Italia e per
la Toscana in particolare e per la vostra provincia”, ha esordito il
vicepresidente Fedeli, auspicando di “avere la possibilità di fare cose buone
per le nostre rispettive realtà territoriali”.
Anche il presidente Wang Mingfang ha ribadito
l’utilità di scambi e rapporti tra le due realtà, ricordando come il grande
sviluppo conosciuto dalla Cina negli ultimi anni sia accompagnato dall’intento
di “imparare e studiare dai paesi sviluppati”. Tra gli argomenti evidenziati il
progetto “Principi d’Italia” (dell’imprenditore Giulini Xu, presente
all’incontro), “un progetto per la nostra economia, ma che può portare benefici
anche alla cittadinanza italiana”, ha ricordato Mingfang. Si tratta di un polo
espositivo e commerciale di prossima inaugurazione e che già da ora, nell’area
espositiva (alla quale sono dedicati 40mila metri quadrati), ospita i prodotti
delle aziende italiane. A Prato si trova la sede che tiene i rapporti e i
contatti con le aziende italiane. Il presidente della provincia di Anhui ha
ribadito l’importanza di “favorire relazioni economico commerciali” e “la
grande potenzialità cooperativa” tra Italia e Cina. Un punto ripreso da Bugli
che ha messo sul tavolo l’opportunità di “verificare le ipotesi concrete di
collaborazione”, anche in altri ambiti, come quelli riportati dalla delegazione
del Consiglio, e cioè sanità, ambiente, mondo culturale e beni culturali
(durante la visita di luglio è stata anche sottoscritta una lettera di intenti
di collaborazione istituzionale, culturale, economica e sanitaria). “Siamo
pronti a metterci intorno a un tavolo per valutare le ipotesi di lavoro – ha
aggiunto l’assessore –, sarebbe di importanza eccezionale individuare ambiti di
investimento per le vostre aziende in Toscana, che credo sia una delle regioni
più attrattive d’Italia”.
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INSIEME PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO. IL LAZIO HA GRANDI RISORSE UNIVERSITÀ, RICERCA, IMPRESE PICCOLE E GRANDI, CREATIVITÀ E GIOVANI TALENTI, L’ENOGASTRONOMIA, UN IMMENSO PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE. SONO LE RISORSE DA CUI RIPARTIRE |
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Roma, 11 settembre 2013 - Nel Lazio c’è una crisi
molto grave. Per superarla è necessario un nuovo modello di sviluppo.
Università, ricerca, imprese piccole e grandi,
creatività e giovani talenti, l’enogastronomia, un immenso patrimonio artistico
e culturale. Sono le grandi risorse del Lazio, da cui ripartire per portare di
nuovo sviluppo e lavoro.
La Regione sta facendo la sua parte con la
semplificazione, eliminando burocrazia e norme inutili che rappresentano solo
degli ostacoli per la ripresa dell’economia. Stiamo affrontando anche il
problema del debito, che ha portato tante imprese alla crisi, pagando 5
miliardi di euro alle aziende e agli enti locali che possono arrivare a 8,3
miliardi entro febbraio 2014.
E poi l’Expo del 2015. Sarà una grande occasione per
la promozione del turismo e del nostro territorio.
"La nostra speranza – ha spiegato il presidente
Nicola Zingaretti - è che arrivi un messaggio a chi oggi soffre, vuole fare
impresa, cerca un lavoro: ci stiamo muovendo, insieme, per provare ad essere
utili".
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FAR RIPARTIRE SVILUPPO E LAVORO. ECCO IL PIANO DELLA REGIONE LAZIO |
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Roma, 11 settembre 2013 - Cinque grandi progetti per
ridare ossigeno alle imprese, ai lavoratori e a tante famiglie. Ecco tutte le
informazioni.
1 -Piu’ Liquidità E Accesso Al Credito
8,3 miliardi di euro per pagare i debiti verso imprese
ed enti locali -
La Regione Lazio è stata la prima in Italia a firmare
il contratto con il governo per il pagamento dei debiti con le imprese e gli
enti locali. E’ stato così possibile investire 5 miliardi per rimettere in moto
l’economia. Ora si sta lavorando per sbloccare dal Governo altri 3 miliardi di
euro. L’obiettivo? Pagare 8,3 miliardi alle imprese e agli enti locali entro
febbraio 2014. Un’operazione che può portare molto vicini ad azzerare il
disavanzo della Regione.
Il nuovo sistema del credito -
Accedere ai finanziamenti delle banche deve essere più
facile per le imprese. Oggi la Regione interviene in questo settore con tre
soggetti diversi, creando sovrapposizione di funzioni e aumentando i costi di
gestione. E’ stata avviata una riforma radicale con l’assorbimento di Bic e
Unionfidi da parte di Sviluppo Lazio. Per l’affidamento dei futuri fondi
regionali, inoltre, sceglieremo la gara come modello di riferimento.
2 -La Gestione Innovativa Dei Fondi Dall’europa
Già riattivati 347 milioni di euro. Come sono stati
investiti?
160 milioni per lo sviluppo dell’agricoltura con
interventi per l’innovazione e a sostegno dei giovani imprenditori.
150 milioni per sostenere gli investimenti delle
piccole e medie imprese, la green economy, l’accesso al credito il sostegno
alle start up. L’impiego di questi finanziamenti potrà generare investimenti
fino a 700 milioni di euro.
25 milioni del bando per portare energia pulita per
gli edifici degli enti locali.
3 milioni di euro per la digitalizzazione delle sale
cinematografiche.
8 milioni per bandi coresearch.
E’ stato avviato il percorso per la creazione di una
cabina di regia regionale per la gestione dei fondi dall’Europa, che sarà
fondamentale per la nuova Programmazione 2014 – 2020.
3 - Una Regione Che Funziona E Risparmia
Il Consiglio regionale costa meno -
Il piano approvato con il collegato alla finanziaria
regionale consentirà un risparmio di 87,1 milioni di euro per l’anno a regime,
garantendo 230,4 milioni di euro di risparmi nei prossimi 3 anni e mezzo.
Meno direzioni e dirigenti: l’innovazione della
struttura di comando -
Riforma delle direzioni: ce ne sono 12 invece di 20.
Questo ha permesso di ridurre i posti da dirigente del 40%, il doppio di quanto
il Governo aveva previsto per le amministrazioni statali. La Regione sta la
figura dei due capi dipartimento. Oggi il Segretariato Generale, la struttura
di comando, è in prima linea sui temi più caldi dell’innovazione e del
cambiamento delle amministrazioni pubbliche.
La valutazione dei dirigenti? Si fa sul serio -
I dirigenti e manager regionali raggiungevano tutti,
sempre, il massimo della valutazione, con conseguenti premi di risultato.
Adesso si cambia. Si sta introducendo un nuovo sistema di valutazione che
prevede una scrupolosa verifica dei risultati conseguiti.
Centrale unica degli acquisti -
Avviato il rilancio della centrale unica degli
acquisti con la creazione di una specifica direzione regionale. Qualsiasi
fabbisogno di beni e servizi verrà vagliato e acquistato dalla centrale unica,
con un notevole risparmio e un maggiore controllo sulle spese.
4 - La Semplificazione
La cabina di regia per la semplificazione -
Entro il 2013 sarà presentata l’Agenda Semplificazione
Lazio, cioè un quadro di interventi per ridurre la burocrazia. Per questo è
stata creata una cabina di regia per la semplificazione che agevolerà e
coordinerà il lavoro dei diversi assessorati. Un lavoro che sta coinvolgendo
tutti i soggetti interessati, sulla base di obiettivi e tempi chiari.
Il ´taglialeggi´
Via quasi 400 leggi o parti di leggi. La Regione deve
essere più semplice per funzionare meglio.
5 - L’innovazione Normativa E La Pianificazione -
Rilanciare la capacità di programmazione e
pianificazione. Come?
Testi unici, come quelli sul commercio, sul turismo,
sull’urbanistica, su cui sono stati coinvolti tutti i soggetti interessati.
Leggi quadro, come quella sulle politiche sociali e
sulla sanità.
Piani d’azione trasversali ai diversi settori
amministrativi, come il Piano regionale per l’internazionalizzazione, l’Agenda
Verde, l’Agenda Digitale e la già citata Agenda per la Semplificazione.
Riscrittura e Aggiornamento di leggi vecchie come
quelle sulla Protezione Civile, lo Spettacolo dal Vivo, il Diritto allo Studio.
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GIUNTA CAMPANIA: FRA I PROVVEDIMENTI. VIA AGLI INTERVENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE SCUOLE |
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Napoli, 11 settembre 2013 - Si è riunita ieri a
palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania presieduta da Stefano
Caldoro.
D´intesa con l´assessore al Bilancio Gaetano Giancane
è stato reiscritto a bilancio circa 1 milione di euro di economie di spesa con
cui, nell´ambito delle iniziative assunte dalla Regione sull´accelerazione dei
pagamenti della Pubblica Amministrazione, verranno liquidati debiti certi ed
esigibili. E´ stata altresì decisa la compensazione tra debiti e crediti con
Equitalia.
Su proposta dell´assessore all´Istruzione Caterina
Miraglia, sono stati individuati i criteri di attuazione della legge 98 del 9
agosto scorso, con cui la Regione Campania ha ottenuto 18 milioni per la
riqualificazione e la messa in sicurezza delle scuole. La graduatoria approvata
dà la priorità alla rimozione dell´amianto, agli interventi sugli impianti elettrici,
termici, idrosanitari ed antincendio, e all´abbattimento delle barriere
architettoniche. Gi enti locali fino a 10 mila abitanti potranno presentare una
sola domanda, quelli fino a 100 mila due domande, e quelli oltre tre domande.
D´intesa con l´assessore all´Agricoltura Daniela
Nugnes la Giunta ha preso atto dell´ordinanza della Protezione civile con cui
la Regione subentra, con l´Istituto Zooprofilattico sperimentale del
Mezzogiorno, nelle attività di controllo in provincia di Caserta del rischio
sanitario connesso alla diffusione della brucellosi.
Infine, di intesa con l´assessore alla Cultura
Caterina Miraglia è stato adottato il programma triennale 2013 - 2015 di
investimento e promozione dello spettacolo. Il piano, in attuazione della legge
regionale 6 del 2007, finanzia gli interventi per il sostegno dell´esercizio
cinematografico, per restauri, adeguamenti e realizzazioni di sedi e
attrezzature destinate ad attività di spettacolo, per la promozione della
musica, per la danza, per lo spettacolo viaggiante, per le residenze
multidisciplinari e per le attività amatoriali. Il programma verrà trasmesso al
Consiglio regionale per l´espressione del parere della Commissione consiliare
competente.
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REGIONE UMBRIA LASCIA PALAZZO FIORONI: SENZA CANONE AFFITTO UN RISPARMIO DI CIRCA 800 MILA EURO |
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Perugia, 11
settembre 2013 - "Il personale delle strutture della Regione Umbria
attualmente presente presso Palazzo Fioroni e Centro Stampa di Perugia sarà
trasferito a "Il Broletto" che costituisce la sede di maggior
rilevanza dell´Ente per consistenza dimensionale. Di Conseguenza, le due unità
immobiliari in locazione saranno riconsegnate": la comunicazione arriva
dall´assessore alle risorse patrimoniali, Fabio Paparelli, specificando che la
decisione della Giunta regionale ottempera ai principi di razionalizzazione
degli spazi e al conseguente contenimento della spesa ed ha tenuto conto delle valutazioni relative ai costi di
gestione diretti e indiretti, nonché degli interventi tecnici realizzati e da
realizzare nell´ambito dei lavori di manutenzione straordinaria.
"Le
economie derivanti dall´eliminazione dei costi sostenuti per il mantenimento in
esercizio delle sedi di Palazzo Fioroni e del Centro stampa, pari circa 800
mila euro all´anno, di cui 600 mila per canoni di locazione ed 155 mila per
spese dirette di gestione, - spiega l´assessore Paparelli - contribuiranno ad un risparmio pari a circa
il 70 per cento delle spese ad oggi sostenute nella provincia di Perugia.
Paparelli informando che attualmente "sono al vaglio anche alcuni provvedimenti per la
sede di Terni", ha specificato che
"tale riorganizzazione è stata resa possibile anche in seguito alla
soppressione delle agenzie Apt ed A.r.u.s.i.a. Ed al conseguente trasferimento
dei dipendenti, che ha comportato una riduzione degli spazi occupati e una
ridefinizione delle effettive esigenze funzionali degli uffici e delle risorse
umane attualmente impiegate. Tutte le sedi degli uffici regionali - aggiunge -
fatta eccezione per il Centro delle pari opportunità, del magazzino/deposito di
Solomeo e dei magazzini ex Arusia ed ex Apt, saranno pertanto collocate in
edifici di proprietà".
"Al
conseguente abbattimento dei costi diretti - evidenzia l´assessore Paparelli -
si aggiungerà un´ulteriore economia derivante dalla riduzione dei costi
indiretti di gestione della macchina regionale derivante dalla centralizzazione
della portineria, dall´eliminazione del servizio di giro-posta e dalla
riduzione degli spostamenti dei dipendenti diretti ai servizi serventi, con
particolare riferimento al Bilancio e Ragioneria e al Centro stampa.
Apprezzabile anche il risparmio di tempo e di risorse per i cittadini che
troveranno concentrati tutti i servizi in un´unica sede".
Concludendo l´assessore ha informato che "i
lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria, iniziati nel 2011 e
ancora in atto presso la sede Il
Broletto - sottolinea Paparelli - sono
stati pertanto pensati e progettati dopo un´attenta ricognizione delle risorse
e delle esigenze, con la priorità di ottimizzare gli spazi e facilitare la
fruizione sia da parte dei dipendenti, che da parte dei cittadini. Proprio in
considerazione dell´elevato flusso di utenza esterna in ingresso presso la sede
Il Broletto, in media pari a circa 300 utenti al giorno, si procederà anche a
distinguere l´accesso dei dipendenti dall´ingresso destinato al pubblico, anche
al fine di migliorare gli attuali standard di sicurezza. Il trasferimento e la
riallocazione di oltre 150 dipendenti nella sede regionale, che terminerà entro
la prossima primavera, assume un valore
ancora più importante perché dettato dalla volontà di dare un segnale forte nel
segno dell´ottimizzazione e del risparmio delle risorse pubbliche, in linea con
i principi previsti dalla recenti norme sulla spending review, ma non imposto
da esse".
Scheda broletto
L´immobile
regionale denominato Il Broletto costituisce la sede di maggior rilevanza
dell´Ente per consistenza dimensionale. Realizzato negli anni 1982-1986 su
progetto di Aldo Rossi nell´ambito del comparto di ristrutturazione urbanistica
derivante dalla dismissione dell´attività produttiva della sede storica della
Perugina del Centro Direzionale di Fontivegge, è occupato dall´Amministrazione
regionale, quale sede di uffici e strutture regionali, sin dal 1988, dapprima
con contratto di locazione per far fronte all´esigenza, già emersa sin dai
primi anni ´80, di concentrare in un´unica sede tutti gli uffici regionali,
allora distribuiti nell´ambito della città di Perugia e successivamente
acquistato come stabilito con D.g.r. N. 273 del 03/03/1999 in attuazione del
disposto della D.g.r. N. 6171 del 14/10/1988.
Lo stabile ha una superficie pari a circa 21.000 mq e
si compone di n. 7 piani fuori terra adibiti ad uffici e strutture direzionali
regionali e di tre piani seminterrati in cui sono presenti locali tecnici e
aree adibite ad archivio/magazzino.
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BOLZANO, IL MINISTRO GIOVANNINI SUL PIANO LAVORO: "VISIONE COMUNE TRA BOLZANO E ROMA" |
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Bolzano, 11 settembre 2013 - Stesso spirito di fondo, stessi obiettivi.
Il Ministro del lavoro Enrico Giovannini ha partecipato il 10 settembre a Bolzano ad un convegno sul piano provinciale
del lavoro, spiegando che "misure e priorità elaborate a livello locale
sono le stesse previste a livello nazionale". Durante il convegno sono
intervenuti anche gli assessori provinciali Roberto Bizzo e Sabina Kasslatter
Mur.
"Tra il piano pluriennale per il lavoro della
Provincia di Bolzano - ha spiegato Giovannini - e il pacchetto lavoro elaborato
di recente dal Governo nazionale, vi è una sorprendente impostazione comune.
Anche in Alto Adige si è capito che non basta rincorrere le urgenze, ma serve
una strategia globale e duratura nel tempo per migliorare le condizioni del
mercato del lavoro e per sostenere il sistema della formazione duale". Il
Ministro Enrico Giovannini ha elencato i punti in comune fra visione locale e
nazionale: dai tirocini alla formazione, dal cuneo fiscale ai servizi alla
prima infanzia, dagli incentivi per l´assunzione di lavoratori over 55 al patto
generazionale.
"Su quest´ultimo punto - ha aggiunto il Ministro
- Bolzano si muove nella direzione giusta. La staffetta fra generazioni nel
pubblico impiego è un tema che mi sta a cuore perchè consente di risparmiare
risorse. Le priorità del vostro piano per il lavoro sono le stesse del Governo,
e all´interno di queste misure si possono trovare anche degli spunti
interessanti da cui prendere spunto". Il convegno è stato aperto
dall´intervento dell´assessore Roberto Bizzo, il quale ha illustrato la
situazione dell´occupazione in Provincia di Bolzano e i punti salienti del
piano pluriennale del lavoro.
Con un tasso di disoccupazione del 4,7%, l´Alto Adige
si pone allo stesso livello dell´Austria e ben al di sotto del Trentino (6,4%)
e del resto d´Italia (11,6%). "Anche durante la crisi - ha spiegato Bizzo
- l´occupazione è cresciuta dello 0,5% ogni anno, raggiungendo quota 193.615
persone". I problemi da affrontare, però, non mancano: "L´edilizia
sta pagando duramente gli effetti della recessione - ha proseguito l´assessore
- e c´è da segnalare la crescita della disoccupazione femminile, arrivata al
5,9% contro il 3,7% degli uomini: questo dato è legato al fatto che il momento
di difficoltà spinge molte persone che prima, per scelta, non erano occupate, a
cercare un lavoro".
Tra i punti di criticità, Bizzo ha citato "il
mismatch tra domanda e offerta di lavoro in tema di formazione ed età", e
le lingue. "I giovani che non trovano un´occupazione - ha spiegato - sono
soprattutto quelli che non conoscono almeno due lingue". Per affrontare
per tempo la situazione, la Provincia di Bolzano punta innanzitutto su un maggiore
sostegno all´economia tramite investimenti in ricerca e sviluppo, formazione,
rapporto scuola-lavoro e snellimento della burocrazia. "Abbiamo poi
approvato il piano pluriennale per il lavoro - ha concluso Bizzo - con
l´obiettivo di raggiungere entro il 2020 un tasso di occupazione dell´80%
(adesso è al 77,7%) con la creazione di 21mila nuovi posti di lavoro. Il piano
prevede 44 misure concrete che puntano a favorire giovani, donne, over 55 e
categorie svantaggiate".
L´assessore Sabina Kasslatter Mur, invece, si è
concentrata sul modello altoatesino della formazione duale: "ll 40% dei
ragazzi - ha spiegato - dopo la terza media sceglie la strada della formazione
professionale e dell´apprendistato. Il nostro modello si è dimostrato vincente
perchè ha saputo offrire prospettive occupazionali ai giovani, ma c´è bisogno
di snellire le procedure burocratiche per i contratti di apprendistato: molte
aziende, infatti, vengono frenate dai troppi paletti". La Kasslatter Mur,
inoltre, ha chiesto al Governo nazionale di ampliare i margini di manovra a
disposizione degli enti locali per poter ampliare l´offerta formativa sulla
base delle reali richieste del mondo del lavoro.
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LOMBARDIA, QUI NON C´È SPAZIO PER ALTRI IMMIGRATI |
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Milano, 11 settembre 2013 - "Gli episodi di violenza che negli ultimi
giorni hanno visto protagonisti alcuni gruppi di immigrati sono la
testimonianza di come sia assolutamente necessaria l´adozione di un protocollo,
che blocchi ulteriori flussi migratori sul territorio lombardo: nella nostra
regione non c´è spazio per altri immigrati". Con queste parole l´assessore
alla Sicurezza e all´Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali ha
commentato i recenti fatti di cronaca che si sono verificati in provincia di
Bergamo e di Milano.
Basta Alimentare Tensioni Sociali Sul Territorio -
"Le violente risse avvenute a Chiuduno e a Stezzano, così come la rivolta
degli immigrati nel Cie di via Corelli a Milano - ha concluso Bordonali - hanno
avuto conseguenze anche tragiche e non intendiamo permettere che nuovi arrivi
di immigrati possano aggravare ulteriormente tensioni sociali sul nostro
territorio".
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PERUGIA - MEETING SULLA LEADESHIP UMBRA AL FEMMINILE |
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Perugia, 11 settembre 2013 - "Camminando sul filo. Elementi di
acrobatica per signore". Questo il titolo dell´azione di
"teatro-formazione", di e con Laura Curino, che si svolgerà martedì
24 settembre, alle ore 15, presso il Teatro Comunale di Todi, nell´ambito del
settimo meeting sulla "Leadership umbra al femminile".
Donne dai poteri straordinari, esperte di acrobatica,
capaci di “camminare sul filo” senza
perdere l’equilibrio, in grado di conciliare vita e lavoro, professione
e famiglia, ore trascorse di fronte al computer con ore di sonno mancato: è di
loro che racconta questo evento. È dell’enorme, silenzioso, tanto sorprendente
quanto comune miracolo di migliaia di donne come queste che la performance
narra le fatiche, le gioie, le difficoltà. Ne sono autori ed interpreti Laura
Curino, attrice e drammaturga, tra i maggiori esponenti del teatro civile di
narrazione, il formatore aziendale Andrea Galli, la psicologa Chiara Di Noia e
la giornalista Federica Grandis. Una
riflessione sul mondo femminile e sul mondo del lavoro, quella offerta da
“Camminando sul filo”, sulla strada fatta e su quella, lunghissima, ancora da
fare per tentare di conciliare due sfere separate e distinte per troppo tempo.
L’evento avvicina e fonde tre modalità comunicative apparentemente diverse e
distanti: spettacolo teatrale, corsi di formazione e inchieste giornalistiche
qui si alternano e si contaminano, nel tentativo di aiutare a riflettere in
modo coinvolgente, divertente ed anche profondamente emozionante. Interviste a
imprenditrici alle prese con le fatiche della conciliazione, monologhi scritti
e interpretati proprio a partire da queste storie, proiezioni cinematografiche,
brani del teatro classico, video montaggi, suggestioni fotografiche
accompagnate da momenti di recupero che ne favoriscono le chiavi di lettura
convergono in un racconto straordinariamente vicino alla biografia di tante. Il
meeting dedicato alla leadership umbra al femminile rappresenta un momento di
incontro molto atteso tra le imprenditrici umbre sulle e quest´anno affronterà
tematiche che ruotano attorno alla risorsa produttiva "donna", sempre
con l´obiettivo di favorire la conoscenza reciproca e di rafforzare i legami e
i rapporti. La settima edizione del meeting si aprirà con il saluto di Maria
Zappelli Cardarelli, presidente del Coordinamento regionale per la Promozione
dell´Imprenditorialità femminile. Dopo "Camminando sul filo"
inizieranno le attività dei gruppi di lavoro, introdotte da Mariangela Gritta
Grainer di Retecamere, la giornata si concluderà con la sessione plenaria, i
saluti istituzionali di Carlo Rossini, sindaco di Todi e le conclusioni di
Giorgio Mencaroni, presidente di Unioncamere Umbria, e Catiuscia Marini,
presidente della Regione Umbria.
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LOMBARDIA: 250.000 EURO PER PROGETTARE LA PARITÀ |
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Milano, 11 settembre 2013 - Duecentocinquantamila euro
per sostenere i progetti di soggetti pubblici e privati, che operano per
sostenere le pari opportunità in Lombardia. Vengono dunque quintuplicati
rispetto allo scorso anno i fondi a disposizione di ´Progettare la parità´,
l´iniziativa di Regione Lombardia, presentata dall´assessore regionale alle
Pari opportunità, Casa e Housing sociale Paola Bulbarelli a oltre 130 esponenti
del settore, a sostegno delle politiche di genere. "Progettare la parità -
ha spiegato Bulbarelli - significa fare qualcosa di concreto, per far sì che
donne e uomini possano essere messi sempre più sullo stesso piano. Vuol dire
operare attraverso politiche locali, intervenire sui diversi territori,
guardando prioritariamente alle esigenze delle donne e alle difficoltà che
incontrano a tutti i livelli e operare in modo preciso, avendo come faro il
principio di uguaglianza tra uomini e donne".
Saranno Finanziati 250 Progetti - "Si tratta di
un progetto molto ambizioso - ha aggiunto l´assessore - nel quale crediamo
fermamente, anzitutto per contrastare la violenza sulle donne, un fenomeno che
nell´ultimo periodo purtroppo sta dilagando. Per questo abbiamo raschiato il
fondo del barile per reperire quante più risorse possibili. Con i 250.000 euro
stanziati potremo dunque finanziare 250 progetti". Il contributo massimo è
infatti di 10.000 euro a progetto, anche questo raddoppiato rispetto al
passato.
Costruire Una Rete Per Essere Più Forti - Le
iniziative devono essere progettate in partenariato. Favorire l´attivazione di
relazioni fra i diversi soggetti impegnati sul territorio, perché si possa
condividere strumenti, metodologie di intervento, informazioni e buone prassi è
infatti fondamentale per la riuscita. "Lavorare insieme in rete - ha sottolineato
Bulbarelli - crea infatti opportunità di condivisione e scambio, che possono
rendere più efficaci e più visibili le iniziative sul territorio. In questo
modo potremo anche tentare di invertire un trend che, nel 2011, ha visto circa
5 mila donne lombarde dare le dimissioni nel primo anno di vita del figlio a
causa dell´incompatibilità tra occupazione lavorativa e assistenza al neonato,
per mancanza o per l´elevato costo dei servizi di assistenza all´infanzia,
carenza di reti familiari o assenza di flessibilità degli orari di lavoro visto
che spesso ci si trova di fronte al rifiuto datoriale di part-time, orario
flessibile o modifica delle turnazioni".
La Diffusione Dei Centri Antiviolenza - Oggi in
Lombardia ci sono ancora pochi soggetti che, con competenza, operano sul
contrasto alla violenza nei confronti delle donne ai diversi livelli. Il
Consiglio d´Europa raccomanda un centro per le donne ogni 10.000 persone e un
centro d´accoglienza ogni 50.000 abitanti. "In Lombardia - ha proseguito Bulbarelli
- ne abbiamo solo 16 e ne dovremmo avere 200. La violenza domestica, quella
subita dagli uomini di casa anche padri o fratelli, è la prima causa di morte
nel mondo per le donne tra i 16 e i 44 anni, più degli incidenti stradali, più
delle malattie". Tutto ciò dimostra quanto siano necessari interventi per
far emergere il fenomeno, per informare, per dare consulenza per accogliere e
per proteggere, ma anche per cambiare atteggiamenti e culture.
Chi Può Fare Domanda - Nell´ambito dell´iniziativa
possono presentare richiesta di contributo le associazioni e i movimenti, tra
quelli iscritti nel 2012 all´Albo regionale per le Pari opportunità, che,
proprio nell´anno in cui diventa maggiorenne, sfonda il tetto dei 300
associati. Chi fa richiesta non deve perseguire fini di lucro.
Le Iniziative Consentite - Saranno finanziati progetti
che prevedono l´attivazione e lo sviluppo di servizi alle donne (Centri
risorse, Centri donna, Centri antiviolenza, Telefoni donna, sportelli
informativi, numeri verdi) e iniziative di divulgazione (convegni, seminari
tematici, percorsi formativi e informativi e prodotti di diffusione).
Tematiche - Sono state individuate 5 aree
d´intervento: 1) contrasto alla violenza sulle donne; 2) conciliazione vita
familiare-professionale (con particolare attenzione allo sviluppo delle
politiche temporali); 3) azioni volte a favorire il riequilibrio di genere
nella rappresentanza; contrasto alla violenza nei confronti delle donne
(domestica, extra-domestica e tratta); 4) lotta agli stereotipi e alle
discriminazioni di genere e 5) integrazione delle donne immigrate.
Spese Ammissibili - Le spese ammissibili possono
essere:
- dirette, vale a dire per servizi e prestazioni
professionali;
- indirette, ossia per il funzionamento e la gestione
dei servizi rivolti alle donne e per il personale dipendente.
Domande Fino All´11 Ottobre - Le domande devono essere
presentate entro venerdì 11 ottobre 2013.
Possibilità Di Ulteriori 100.000 Euro - "Il
futuro non è semplice come pensiamo - ha concluso Bulbarelli - e dobbiamo
andare avanti insieme, con la consapevolezza che quello che nascerà sarà a
favore di altre donne e delle generazioni future". Per questo l´assessore
ha annunciato che potrebbero essere reperiti altri 100.000 euro, per incrementare
ulteriormente il fondo a disposizione di questi progetti.
Maggiori informazioni sul sito di Regione Lombardia
all´indirizzo: http://www.politichefemminili.regione.lombardia.it/
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