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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Settembre 2013
CRESCERE INSIEME OLTRE LE FRONTIERE: CELEBRAZIONE DELLA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA  
 
Bruxelles, 19 settembre 2013 - L´importanza che rivestono i progetti e i programmi transfrontalieri, transnazionali e interregionali della politica regionale dell´Ue per le comunità, le regioni e gli Stati membri è, questa settimana, al centro dell’attenzione. La campagna, che precede la giornata della cooperazione europea del 21 settembre, coincide con un momento critico. La cooperazione territoriale europea costituisce una parte relativamente modesta della politica regionale dell’Ue. Tuttavia, se il Parlamento europeo e il Consiglio approveranno l’attuale accordo sul finanziamento della politica regionale per il periodo 2014-2020, il suo bilancio salirebbe a 8,9 miliardi di euro. Nel quadro delle nuove riforme della politica regionale, attualmente nelle ultime fasi negoziali, i programmi di cooperazione territoriale europea si concentreranno maggiormente sugli investimenti che creano le condizioni adeguate per la crescita futura. Johannes Hahn, Commissario per la Politica regionale, ha dichiarato: "Questi programmi e progetti di cooperazione avvicinano i cittadini europei, contribuendo allo scambio di idee attraverso le frontiere e alla ricerca di soluzioni ai problemi comuni. Esistono centinaia di progetti di cooperazione territoriale europea nelle regioni e negli Stati membri dell’Ue e in alcune regioni limitrofe al di fuori dell’Ue. Questi progetti stanno migliorando concretamente la vita quotidiana dei cittadini europei a livello transfrontaliero, grazie alla creazione di posti di lavoro, alla protezione dell’ambiente, al rafforzamento dei servizi di assistenza sanitaria e agli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti e dell’energia. Mi auguro che il finanziamento proposto sia confermato, in modo da consolidare i risultati positivi che tali progetti stanno ottenendo e da garantire che il loro slancio possa mantenersi nel futuro." Questa settimana numerosi programmi dell´Ue uniranno le proprie forze in vista del 21 settembre per illustrare i risultati e i vantaggi della cooperazione transfrontaliera tra le regioni. La portata della cooperazione territoriale europea è già di per se stessa un successo. Si va da progetti basati su comunità locali che collegano cittadini dell´Irlanda del Nord a quelli della regione frontaliera dell’Irlanda o da attività congiunte per avvicinare, ad esempio, le comunità di Austria e Slovenia sino a strategie di più ampio respiro in materia di trasporti o ambiente tra Stati membri e regioni dell’Ue, come ad esempio nei Balcani. Per il secondo anno, si terranno più di 100 manifestazioni in 30 paesi, con lo scopo di far conoscere meglio l’impatto positivo della cooperazione realizzata nel quadro della politica regionale dell’Ue. Il 19 settembre, dalle 14:00 alle 15:00, il Commissario Hahn commenterà su Twitter l´importanza della politica regionale transfrontaliera dell´Ue. È possibile inviare fin da ora domande a @Jhahneu con l´hashtag #Euchat e #ecday. Contesto La cooperazione territoriale europea è uno degli obiettivi fondamentali della politica regionale dell´Ue. Regioni e città dei diversi Stati membri dell´Ue sono incoraggiate a lavorare insieme e ad apprendere le une dalle altre grazie a programmi, progetti e reti comuni. I principali tipi di programma di cooperazione sono: programmi di cooperazione transfrontaliera lungo le frontiere interne dell´Ue; programmi di cooperazione transnazionale in aree di cooperazione più ampie, ad esempio grazie alle strategie macroregionali per il Danubio o per il Mar Baltico; il programma di cooperazione interregionale (Interreg Ivc) e 3 programmi relativi all´organizzazione in rete (Urbact Ii, Interact Ii e Espon), che coinvolgono tutti e 28 gli Stati membri dell´Ue. Essi forniscono un quadro per lo scambio di esperienze tra gli enti regionali e locali in paesi diversi. La campagna per la giornata della cooperazione europea è coordinata dal programma Interact con il sostegno della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Comitato delle regioni.  
   
   
NUOVE MISURE PER RIGUADAGNARE LA FIDUCIA NEI VALORI DI RIFERIMENTO DOPO LO SCANDALO LIBOR-EURIBOR  
 
Bruxelles, 19 settembre 2013 - Ieri la Commissione ha proposto un progetto di normativa per contribuire a recuperare la fiducia nell´integrità dei valori di riferimento, ossia indici (misure statistiche) calcolati sulla base di un insieme rappresentativo di dati sottostanti e usati come prezzo di riferimento per strumenti o contratti finanziari oppure per misurare il rendimento di un fondo d´investimento. Le nuove norme li renderanno più solidi e affidabili, semplificheranno la prevenzione e l´individuazione di manipolazioni e faranno chiarezza in materia di responsabilità e di vigilanza sui valori da parte delle autorità. Queste norme integrano le proposte della Commissione approvate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel giugno 2013 e volte a considerare la manipolazione dei valori di riferimento un abuso di mercato punito con severe sanzioni amministrative (cfr. Memo/13/774). Le conseguenze della manipolazione del London Interbank Offered Rate (Libor) e dell´Euro Interbank Offered Rate (Euribor) si sono tradotte in svariati milioni di euro di sanzioni comminate a diverse banche in Europa e negli Stati Uniti, accuse di manipolazione dei prezzi delle merci (ad esempio, petrolio, gas e biocarburanti) e investigazioni sui valori di riferimento per la determinazione dei tassi di cambio. Questi indici condizionano i prezzi di strumenti finanziari dal valore di migliaia di miliardi di euro e influenzano milioni di mutui ipotecari su immobili residenziali. Di conseguenza, una loro manipolazione può comportare notevoli perdite per consumatori e investitori, distorsioni nell´economia reale e una perdita di fiducia del mercato. Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "I valori di riferimento sono il cuore pulsante del sistema finanziario. Pur essendo fondamentali per i nostri mercati nonché per le ipoteche e i risparmi di milioni di cittadini, fino ad oggi questi indici erano in gran parte gestiti in assenza di regolamentazione e vigilanza. La fiducia del mercato è stata compromessa da scandali e accuse di manipolazione. Dobbiamo assolutamente porre fine a questa situazione e riconquistare la fiducia persa. Le proposte presentate oggi faranno sì, per la prima volta, che tutti i fornitori di valori di riferimento debbano essere autorizzati e soggetti a vigilanza. Esse aumenteranno la trasparenza e affronteranno il problema dei conflitti d´interesse. Di conseguenza, saranno garantite l´integrità, la continuità e la qualità dei principali valori di riferimento". Elementi chiave della proposta La proposta è in linea con i principi recentemente elaborati a livello internazionale dall´Organizzazione internazionale delle commissioni dei valori mobiliari (Iosco) e copre un´ampia varietà di valori di riferimento: non si limita infatti a valori relativi al tasso d´interesse come il Libor, ma si estende, ad esempio, anche a valori di riferimento di merci. La proposta riguarda tutti i valori di riferimento per strumenti finanziari ammessi alla negoziazione o negoziati su sedi regolamentate, ad esempio i derivati su energia e valute nonché i valori utilizzati nei contratti finanziari, come le ipoteche, e i valori usati per misurare il rendimento di fondi d´investimento. La proposta è volta a risolvere eventuali carenze in ogni fase che riguarda la produzione e l´uso dei valori di riferimento. L´obiettivo finale è assicurare l´integrità dei valori garantendo che siano al riparo da conflitti d´interesse, che riflettano la realtà economica che sono volti a misurare e che siano usati in maniera adeguata. In particolare la proposta: migliora la governance e i controlli sul processo di produzione del valore di riferimento L´attività di fornitura di valori di riferimento sarà soggetta ad autorizzazione preventiva e vigilanza costante a livello nazionale ed europeo. La proposta prevede che gli amministratori evitino conflitti d´interesse, laddove possibile, o quanto meno li gestiscano adeguatamente nei casi in cui sono inevitabili; migliora la qualità dei dati e delle metodologie usate dagli amministratori dei valori di riferimento La proposta prevede che nel determinare i valori di riferimento vengano usati dati sufficienti e accurati, che rappresentino il mercato effettivo o la realtà economica che il valore di riferimento intende misurare. I dati devono provenire da fonti attendibili e il valore di riferimento deve essere determinato in modo solido e affidabile. Ciò significa anche che, quando possibile, devono essere utilizzati i dati sulle operazioni, e, quando essi non sono disponibili, occorre basarsi su stime verificate; assicura che i fornitori di dati per i valori di riferimento forniscano dati appropriati e siano soggetti a controlli adeguati L´amministratore redigerà un codice di condotta che specifichi chiaramente gli obblighi e le responsabilità dei fornitori quando trasmettono i dati usati nella determinazione del valore di riferimento, tra cui gli obblighi relativi alla gestione dei conflitti d´interesse; assicura un´adeguata tutela di consumatori e investitori che utilizzano i valori di riferimento La proposta rafforza la trasparenza dei dati utilizzati per calcolare il valore di riferimento e del modo in cui si realizza tale calcolo. Vi sarà inoltre una dichiarazione che indichi il valore misurato dal valore di riferimento e i suoi punti deboli. La proposta impone anche alle banche di valutare l´idoneità per i consumatori, ove necessario, ad esempio quando si tratta di redigere contratti ipotecari; garantisce la vigilanza e l´applicabilità dei valori di riferimento critici I valori di riferimento critici saranno controllati da collegi di vigilanza, guidati dall´autorità di vigilanza dell´amministratore del valore di riferimento e di cui farà parte anche l´Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Aesfem). In caso di disaccordo in seno al collegio, l´Aesfem potrà decidere con una mediazione vincolante. Per i valori di riferimento critici sono stati elaborati ulteriori requisiti, tra cui il potere delle autorità competenti di rendere obbligatoria la fornitura di dati. Le banche centrali che sono membri del Sistema europeo di banche centrali non rientrano nel campo di applicazione delle norme in quanto dispongono già di sistemi che garantiscano la conformità con gli obiettivi della proposta di regolamento in oggetto. Gli allegati contengono disposizioni più dettagliate sui valori di riferimento di merci e per la determinazione dei tassi di interesse. Per evitare una doppia regolamentazione, i valori di riferimento i cui dati sono forniti da sedi regolamentate non sono soggetti a determinati obblighi.  
   
   
PROPOSTA DI REGOLAMENTO SUGLI INDICI UTILIZZATI COME BENCHMARK IN STRUMENTI FINANZIARI E CONTRATTI FINANZIARI - DOMANDE FREQUENTI  
 
Bruxelles, 19 settembre 2013 - Domande di carattere generale 1. Quali sono gli indici e parametri di riferimento e come vengono utilizzati nei mercati finanziari? Un indice è una misura statistica, tipicamente di un prezzo o di quantità, calcolato da un insieme rappresentativo di dati sottostanti. Quando questo indice viene utilizzato come prezzo di riferimento per uno strumento finanziario o contratto finanziario diventa un punto di riferimento. Esempi degni di nota sono il London Interbank Offered Rate (Libor) e l´Euro Interbank Offered Rate (Euribor) che servono come punti di riferimento per i tassi di interesse. La manipolazione del Libor ed Euribor ha suscitato preoccupazioni circa l´integrità di punti di riferimento in tutto il mondo. Parametri di riferimento determinano il valore di molti strumenti finanziari e dei pagamenti sotto molti contratti finanziari, oltre ad essere utilizzato per misurare la performance dei fondi di investimento: ad esempio, il tasso di interesse pagato su un mutuo può essere impostato con riferimento a un parametro di riferimento del tasso di interesse, e l´investimento e fondi pensione in cui molti cittadini investono uso criteri. Le stime indicano che il valore degli strumenti finanziari e dei contratti a cui fa riferimento parametri di riferimento superiore a 1 € 000000000000000. Se benchmark non riflettono con precisione quello che sono destinate a misura, il prezzo o pagamenti non essere equo. Parametri di riferimento può non misurare ciò che essi sono destinati a quando sono manipolati o non sono rappresentativi. La fiducia nel loro uso può anche essere compromessa quando non sono robusti e affidabili. 2. Quali sono gli scandali Libor / Euribor? Che cosa è successo? Una serie di eventi recenti hanno messo in evidenza le carenze nel processo di benchmark. Questi è venuto alla luce nell´estate del 2012 a seguito degli insediamenti che le autorità di regolamentazione hanno raggiunto con diverse banche per la manipolazione del Libor, Euribor e Tibor (giapponese) parametri di riferimento. Questi insediamenti hanno rivelato come le banche che contribuiscono sfruttate la discrezione in questi punti di riferimento "metodologie e tentato di manipolare i parametri di riferimento" livelli. Le manipolazioni erano motivati ​​dai conflitti di interesse creati da posizioni in derivati ​​degli operatori o la necessità di segnalare il merito di credito favorevole delle banche. Fallimenti in accordi di governance e controllo facilitati queste manipolazioni e la mancanza di chiarezza sulla vigilanza regolamentare ostacolato la capacità delle autorità competenti di identificare e rispondere al problema. Mentre questi sono gli eventi di più alto profilo, ci sono indagini in corso di potenziale manipolazione dei parametri di riferimento del gas da parte dell´Autorità Finanziaria condotta (Fca) e Ofgem (il regolatore di energia) nel Regno Unito, oltre a un´indagine della Commissione sulla presunta collusione di falsare olio benchmark di prezzo. Preoccupazioni sono state anche riportate dalla stampa riguardanti la manipolazione di parametri di riferimento dei cambi. Diverse indagini della Commissione di accordi di cartello presunti coinvolgono parametri di riferimento, tra Euribor e Libor e negoziazione di strumenti derivati ​​relativi, sono in corso anche (cfr. Memo/11/711 , Speech/13/151 ). Questi casi di manipolazione del reale o presunto hanno sottolineato sia l´importanza dei parametri di riferimento e le loro vulnerabilità. L´integrità di punti di riferimento è fondamentale per la fissazione dei prezzi di molti strumenti finanziari, come interest rate swap e forward rate agreement, e contratti commerciali e non commerciali, come gli accordi di fornitura, prestiti e mutui. Essi svolgono un ruolo importante nella gestione del rischio. Qualora un punto di riferimento non è robusto ed è soggetto al rischio di manipolazione, come è avvenuto con Libor ed Euribor, il suo uso può danneggiare gli investitori, i mercati e l´economia in generale. In particolare, i consumatori saranno danneggiati quando le loro rate dei mutui o dei rendimenti dei fondi pensione nei quali investono i loro risparmi vengono modificati come risultato della manipolazione o inaffidabilità dei parametri di riferimento a cui si fa riferimento. Secondo la Bce, marzo 2012 una media di quasi il 60% dei prestiti totali al settore non finanziario nell´area dell´euro si sono basate sui tassi di interesse variabili (questo sarebbe pari a circa € 3000000000000) e la percentuale di prestiti alle famiglie sulla base di tassi di interesse variabili hanno raggiunto il 40% nello stesso periodo. Mentre le statistiche disponibili non forniscono informazioni dettagliate su quali vengono utilizzati tassi di riferimento, in termini di riferimento o di maturità Euribor è noto per essere il tasso di riferimento più utilizzato. Italiano gruppi di consumatori Adusbef e Federconsumatori hanno presentato denunce in cui si stima che la manipolazione del tasso Euribor colpito 2,5 milioni di famiglie italiane attraverso mutui a tasso Euribor a base, che costano loro 3 miliardi di euro. 3. Perché adottare una proposta di regolamento sui parametri di riferimento? Dubbi circa l´integrità e l´accuratezza degli indici possono minare la fiducia dei mercati, provocare perdite significative per gli investitori e distorcere l´economia reale. Le modifiche proposte dalla Commissione alla sua abusi di mercato e le proposte di sanzioni penali farà in modo che ogni abuso sia adeguatamente sanzionato (cfr. Memo/13/774 ). Ma abbiamo anche bisogno di evitare problemi futuri e migliorare il modo in cui parametri di riferimento sono prodotti e utilizzati. Alla luce della sua consultazione pubblica e l´analisi della sua valutazione d´impatto, la Commissione ha concluso che il regolamento era necessario per migliorare il funzionamento e la gestione di punti di riferimento nella Ue. Regolamentazione a livello di Unione europea è necessario perché mentre alcuni parametri di riferimento sono nazionali, il settore di riferimento nel suo complesso è internazionale nella produzione e uso. Per i parametri di riferimento che sono ampiamente usate o prodotte in vari Stati membri, l´azione nazionale può portare ad una frammentazione del mercato unico e potrebbe facilitare l´arbitraggio regolamentare, come la produzione di riferimento può essere facilmente spostato in altri Stati membri. Al contrario, una iniziativa comunitaria, contribuisce a rafforzare il mercato unico attraverso la creazione di un quadro comune per i parametri di riferimento affidabili e utilizzati correttamente tra i diversi Stati membri. 4. Quali sono i principali obiettivi della proposta di regolamento sui parametri di riferimento? Chi trarrà beneficio da esso? L´obiettivo principale di questa proposta è quello di assicurare che i parametri di riferimento prodotte e utilizzate nella Ue sono robusti, affidabili, rappresentante e adatto allo scopo e che non sono soggetti a manipolazioni. In particolare, la proposta mira a: migliorare la governance e controlli in ambiente di riferimento; limitare e gestire i conflitti di interesse presso i fornitori di riferimento e collaboratori; migliorare la qualità dei dati e metodologie di input, incluso l´uso di dati sufficienti e accurate; e garantire una protezione adeguata per gli investitori e dei consumatori attraverso una maggiore trasparenza e la valutazione di idoneità. I cittadini con mutui o prestiti legati a parametri di riferimento, così come gli utenti commerciali e finanziari, trarrebbero beneficio dal fatto che tali parametri di riferimento sono robusti e libera da manipolazione. I consumatori non sarebbero stati venduti contratti finanziari basati su parametri di riferimento appropriati. Fiducia nei mercati che dipendono da parametri di riferimento potrebbe essere ripristinata anche dopo i recenti scandali sulla presunta manipolazione dei parametri di riferimento. 5. Cosa cambia se la proposta fa per garantire la fornitura e l´utilizzo di parametri di riferimento robusti e affidabili? Le principali modifiche sono: fornitori di riferimento saranno regolati e controllati, così come collaboratori che sono già regolamentati (ad esempio le istituzioni finanziarie); conflitti di interesse dovranno essere gestite; i fornitori di riferimento e di collaboratori di parametri di riferimento dovranno assicurare la governance ei controlli del caso sul processo di benchmark di definizione; metodologie dovranno essere trasparenti e robusto e garantire l´uso di un numero sufficiente, dati sottostanti precisi e rappresentativi; migliorare la trasparenza del processo di riferimento di definizione e idoneità delle valutazioni dei punti di riferimento per i contratti di vendita al dettaglio. 6. In che modo la proposta di migliorare la supervisione dei parametri di riferimento? Il conferimento dei parametri di riferimento diventerà un´attività regolamentata e sarà quindi supervisionato. Ciò dovrebbe garantire la loro affidabilità. La supervisione degli amministratori di riferimento sarà effettuata dalle autorità nazionali competenti, con il coordinamento dell´Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma). Qualora un punto di riferimento è considerato critico (vedi domanda 16 di seguito), un collegio delle autorità di vigilanza nazionali tra cui l´Esma sarà stabilito e prendere decisioni chiave in materia di controllo dell´amministratore di riferimento (ad esempio, l´autorizzazione, sanzioni). Esma agirà da mediazione vincolanti, se questo è necessario per risolvere le divergenze su questioni importanti. Ciò contribuirà a garantire un efficace scambio di informazioni e di un approccio coordinato per la loro supervisione. Le autorità competenti avranno il potere di imporre misure e sanzioni amministrative in caso di violazione del presente regolamento. Essi saranno dotati dei poteri necessari per impedire la manipolazione di riferimento, compresi i poteri di accesso ai documenti, richiedere informazioni, effettuare ispezioni in loco o indagini e richiedere la cessazione di qualsiasi pratica contraria alle disposizioni del presente regolamento. La proposta prevede anche sanzioni amministrative da comminare in caso di violazione del regolamento. Multe ai privati ​​potrebbe raggiungere un massimo di almeno tre volte l´ammontare dei profitti realizzati e fino a 500 000 €, e per le imprese le sanzioni massime sono fino a 1 000 000 euro, pari al 10% del fatturato annuo totale (il valore maggiore ). Gli Stati membri restano liberi di imporre sanzioni massimi ancora più elevati nel loro diritto nazionale. 7. Per la proposta coerente con le iniziative in materia di riforma del benchmark finanziaria a livello internazionale? Come parametri di riferimento sono globali nella loro fornitura e l´uso, assicurando la coerenza della proposta di regolamento relativo benchmark con gli standard internazionali fissati dalla International Organization of Securities Commissions (Iosco) Principi per benchmark finanziari è una delle priorità della Commissione. La Commissione ha partecipato attivamente alla task force Iosco redigere questi principi che sono state adottate nel luglio di quest´anno. La proposta consente di parametri di riferimento di paesi terzi per essere utilizzati da soggetti vigilati nella Ue, a condizione che la Commissione abbia adottato una decisione che riconosce che il provider di riferimento si trova in una giurisdizione con un quadro giuridico e prassi di vigilanza che sono equivalenti al regolamento, in particolare tenendo conto del fatto che il quadro giuridico del paese terzo e prassi di vigilanza assicurano il rispetto dei principi della Iosco sui parametri finanziari. 8. In che modo la proposta benchmark in sintonia con le altre normative europee, come il Regolamento Market Abuse / direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid) e dei principi Esma / Eba per impostazione punto di riferimento? Il regime sanzionatorio previsto dalla Mar / Mad da sola non è sufficiente a garantire la robustezza e l´affidabilità dei parametri di riferimento. Questa proposta mira a integrare le proposte di regolamento e della direttiva sugli abusi di mercato (Mad / Mar), fornendo un quadro normativo per la fornitura di benchmark robusti e affidabili, la certezza del diritto per gli stakeholder coinvolti nella regolazione di riferimento e, quindi, contribuire a garantire ex ante che punto di riferimento manipolazione non si verifica. La proposta Mifid rafforzerà l´offerta di punti di riferimento, aumentando la trasparenza dei mercati e così aumentare la disponibilità di dati più robusti. La Commissione ha partecipato attivamente all´elaborazione degli strumenti finanziari e dei mercati dei principi Autorità bancaria Autorità / europeo per benchmark pubblicati nel giugno di quest´anno, che sono sostanzialmente in linea con la proposta della Commissione, e servirà come utile guida per i partecipanti al mercato e le autorità competenti in attesa l´adozione della proposta della Commissione da parte dei co-legislatori e la sua successiva entrata in applicazione. I principi Esma / Eba sono finalizzati a fornire chiarezza nel frattempo prima di questa proposta entrerà in vigore e seguendo questi principi dovrebbero fornire ai partecipanti un sentiero di discesa verso il rispetto dei requisiti della presente proposta. 9. Quali sono i prossimi passi nella adozione della proposta di regolamento sui parametri di riferimento? La proposta della Commissione deve essere considerato e adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nella procedura legislativa ordinaria, prima di diventare legge. Questo processo dovrebbe essere completato entro la fine di questo mandato parlamentare e le regole per entrare in vigore un anno dopo. Domande tecniche 10. Quali parametri di riferimento sono coperti dalla proposta? La proposta è completa e copre benchmark che sono resi disponibili al pubblico e vengono utilizzati gli strumenti finanziari che sono quotati o negoziati in una sede regolamentato, o contratti finanziari (ad esempio mutui) nell´Ue, o sono usate per misurare le prestazioni di un fondo di investimento. Parametri di riferimento forniti da banche centrali sono esentate in quanto hanno già di sistemi che garantiscano il rispetto degli obiettivi del progetto di regolamento. La proposta garantisce un approccio proporzionato calibrando i suoi requisiti per i rischi e le specificità dei diversi tipi di parametri di riferimento. Ad esempio, la proposta include requisiti specifici di tasso di interesse e parametri di riferimento delle materie prime. L´obiettivo di questi requisiti settoriali specifici è quello di affrontare in modo proporzionato ed efficace delle specificità e dei rischi presentati da tasso di interesse e parametri di riferimento delle materie prime. Parametri di riferimento delle materie prime sono particolari rischi e le caratteristiche e quindi le disposizioni sono incluse in un allegato, che sono una codificazione della Iosco Prezzo del petrolio Segnalazione principi Agenzie. Parametri di riferimento calcolati utilizzando i dati di sedi già regolamentati, quali borse, vengono rilasciati anche da taluni obblighi per evitare doppia regolazione. La ragione di un approccio globale è che i parametri di riferimento parti vulnerabilità simili. Recenti indagini nella manipolazione del tasso di interesse, di energia e stranieri benchmark scambio sottolineano la necessità di un quadro che si applica a tutti i parametri di riferimento, al fine di garantire la loro integrità e ripristinare la fiducia del mercato. 11. In che modo la proposta affronta il rischio di manipolazione di riferimento? Il rischio di manipolazione di riferimento deriva dalla combinazione di conflitti di interesse con l´uso del potere discrezionale in cui questi non sono soggetti a controlli e di governance adeguati. E dove benchmark non sono trasparenti, gli utenti di parametri di riferimento non saranno coscienti di questi rischi. Ancora più importante l´assenza di vigilanza regolamentare significa che le autorità non sono in grado di identificare e risolvere i problemi che si presentano. La proposta riguarda i potenziali conflitti di interesse in riferimento-ambiente attraverso i requisiti in materia di governance efficace, inclusi i requisiti per gestire i conflitti di interesse, in particolare dei lavoratori in questione, e per i quadri di controllo adeguato, il controllo e la responsabilità, codici di condotta, le denunce e l´esternalizzazione delle procedure , due diligence e di competenze e la formazione del personale addetto. Si riduce al minimo discrezione richiedendo l´utilizzo di metodi affidabili e di dati sufficienti e affidabili. In particolare, i dati delle transazioni dovrebbero essere usati laddove possibile, anche se ciò non è possibile, altri dati, quali stime, possono essere utilizzati a condizione che sia sempre verificabile. Si richiede la trasparenza della metodologia e dei dati di ingresso e di una dichiarazione per gli utenti su ciò che le misure di riferimento, quali sono i suoi usi sono e quali sono i suoi rischi. Il conferimento dei parametri di riferimento sarà soggetta ad autorizzazione e vigilanza da parte dell´autorità competente dello Stato membro in cui è ubicato il fornitore di riferimento. L´amministratore di riferimento produrrà un codice di condotta che definisce chiaramente gli obblighi e le responsabilità dei contribuenti quando forniscono i dati per un punto di riferimento. Qualora i contribuenti sono già sorvegliati entità finanziarie, il rispetto di questo codice sarà un requisito normativo. 12. In che modo la proposta di garantire una governance efficace e controlli nel corso del processo di punto di riferimento di definizione? La proposta garantirà la governance e controlli efficaci, richiedendo, tra le altre misure: misure di buon governo, le funzioni di vigilanza, l´attuazione di misure per gestire i conflitti di interesse, controlli efficaci rispetto ai processi e dei dati di input, le misure di trasparenza e di codici di condotta per i contribuenti. 13. La proposta Impone la verifica dei dati delle transazioni in ambiente di riferimento? La proposta prevede che i dati sufficienti e accurati essere utilizzati come dati di input per un punto di riferimento. Ciò significa che i dati delle transazioni devono essere utilizzati, ove possibile. Tuttavia i dati non connessi alle transazioni possono essere utilizzati quando i dati delle transazioni disponibile non è sufficiente, a condizione che tali dati non transazione è verificabile. Si richiede l´uso di metodologie robuste e affidabili da parte dei fornitori e calcolatrici di parametri di riferimento. Si richiede anche i dati sottostanti per essere sufficiente, accurato e rappresentativo del mercato reale o realtà economica che il parametro di riferimento si intende misurare. Questi dati devono essere ottenuti da un panel affidabile e rappresentativo o campione di contribuenti. 14. In che modo la proposta di garantire che gli amministratori di riferimento adempiere al loro dovere di fornire parametri di riferimento robusti e affidabili? Fornitori di riferimento dovranno richiedere l´autorizzazione e saranno soggette al controllo del rispetto di tutti gli obblighi previsti dal presente regolamento. Loro obblighi principali sono di avere la governance ei controlli opportuni in atto, nonché di utilizzare metodi affidabili e di dati sufficienti e di fornire un´adeguata trasparenza. Provider dovranno anche pubblicare le dichiarazioni di benchmark che definiscono quali sono le misure di riferimento e quando discrezionalità è esercitata, e che descrivono gli usi appropriati del benchmark e in quali circostanze può cessare di essere in forma per questi scopi. Tutti i collaboratori di un punto di riferimento dovranno firmare un codice di condotta giuridicamente vincolante specificando i loro obblighi, redatto dal provider di riferimento. Qualora i contribuenti sono già soggetti a vigilanza finanziaria, il rispetto di questo codice sarà un requisito normativo. 15. In che modo la proposta di aumentare la trasparenza in relazione alla fornitura dei parametri di riferimento? La proposta richiede trasparenza nella metodologia di calcolo del parametro di riferimento, i dati sottostanti, nonché sul processo di benchmark-setting. Si richiede inoltre fornitori di riferimento di pubblicare le dichiarazioni di benchmark che definiscono in modo chiaro e senza ambiguità quali siano le misure di riferimento e le istanze quando discrezionalità sia esercitata, nonché le circostanze in cui può risultare inaffidabile. La dichiarazione deve inoltre descrivere gli usi appropriati del benchmark e in quali circostanze può cessare di essere in forma per questi scopi. Esso, quindi, garantire la trasparenza su ciò che misura parametri di riferimento, le metodologie e il loro scopo e su cui possono diventare inadatto allo scopo. 16. Quali sono i punti di riferimento fondamentali e perché si propone che i collegi delle autorità di vigilanza nazionali, tra cui l´Esma, stabilire per loro? Un punto di riferimento critico è un punto di riferimento, la maggior parte dei contribuenti ai quali sono soggetti vigilati, e che viene usato come riferimento per almeno 500 miliardi di euro di strumenti finanziari di valore nozionale. Se un tale punto di riferimento dovesse cessare da fornire, questo avrebbe un impatto significativo negativo sulla stabilità finanziaria, il funzionamento ordinato dei mercati, i consumatori, o l´economia reale di uno o più Stati membri. Pertanto, assicura la robustezza e l´affidabilità di benchmark critici è molto importante. Benchmark critici hanno spesso un impatto in più di uno Stato membro che conduce alle autorità competenti in diversi Stati membri siano interessati dal loro controllo. Inoltre, contribuenti al benchmark critici sono spesso situati in diverse giurisdizioni, in tal modo, il coordinamento della loro vigilanza e la condivisione delle informazioni può risultare difficile attraverso le autorità competenti dei vari Stati membri. La soluzione più efficace per questi problemi è la creazione di collegi di autorità di vigilanza nazionali, tra cui l´Esma. Ciò faciliterà lo scambio di informazioni e il coordinamento delle loro supervisione. 17. In che modo la proposta di tutelare i consumatori e gli investitori? Garantire robusti parametri di riferimento, precisi e affidabili che sono liberi da manipolazioni protegge tutti gli investitori che dispongono di strumenti finanziari o contratti che i benchmark di riferimento. Inoltre imponendo la trasparenza su ciò che le misure di riferimento e deve essere utilizzato per oltre il dati sottostante assicura che gli investitori possano fare scelte informate sulla benchmark. Alcuni consumatori possono comunque essere in svantaggio in esercizio una scelta su quale parametro di riferimento da utilizzare. Pertanto, qualora un soggetto regolamentato come una banca che intende avviare un contratto finanziario, come ad esempio un mutuo, con un consumatore, si deve in primo luogo valutare l´idoneità del punto di riferimento e di mettere in guardia il consumatore se è inadatto.  
   
   
UE PER DISCUTERE LE PRIORITÀ FUTURE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO CON I CARAIBI  
 
Bruxelles, 19 settembre 2013 - Il commissario europeo per lo Sviluppo, Andris Piebalgs, parteciperà domani a un seminario in Guyana per discutere di cooperazione allo sviluppo futuro del Fondo europeo di sviluppo 11 (Fes) (che si svolgerà dal 2014-2020) per la regione dei Caraibi. Durante l´evento, che si svolge il 19-20 settembre, il Commissario dovrebbe confermare che l´Ue è pronta a fornire 1000000000 € nell´ambito del prossimo Fes in borse di studio per le persone più vulnerabili nella regione dei Caraibi. In vista del seminario, il commissario Piebalgs ha dichiarato: " Il nostro rinnovato impegno dimostra la necessità di organizzare le risorse di cooperazione allo sviluppo per meglio soddisfare le esigenze specifiche dei paesi della regione Il nuovo approccio, come stabilito nel programma di cambiamento, si rivolgerà quelli. Le regioni che stanno ancora lottando per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio, contribuendo a garantire che ogni euro che spendiamo raggiunge coloro che ne hanno più bisogno. " Haiti, come l´unico paese meno sviluppate della regione, riceve oltre il 40% di questi fondi per sostenere ulteriormente la sua lotta verso la ricostruzione e la lotta contro la povertà. Mentre sono stati compiuti progressi verso la ricostruzione del paese dopo il terremoto del 2010, resta ancora molto da fare. In base al nuovo Fes, in cima alla cooperazione in corso in materia di sicurezza alimentare, lo sviluppo urbano e il rafforzamento delle riforme dell´amministrazione statale, l´istruzione sarà una nuova area di supporto. Nel corso della visita, il commissario Piebalgs si aspetta di incontrare il presidente della Guyana, Sua Eccellenza Donald Ramotar, così come il Segretario Generale della Comunità dei Caraibi (Caricom) e il Forum caraibico degli Stati Acp (Cariforum) Ambasciatore Irwin Laroque. Si terrà anche una riunione con le organizzazioni della società civile e di visitare un progetto finanziato dall´Ue che supporta le difese del mare e il cambiamento climatico e la mitigazione di abbattimento.  
   
   
UE: 2014 PROGETTO DI BILANCIO: AGGIORNAMENTO A FAVORE DI STUDENTI, LE IMPRESE, LA RICERCA E PER SOSTENERE CIPRO  
 
Bruxelles, 19 settembre 2013 - La Commissione ha proposto ieri di modificare la sua proposta per il bilancio 2014 dell´Ue. Le modifiche riflettono principalmente l´accordo politico raggiunto sul quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2014-2020, tra i leader del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sul 27-28 Giugno . Tenendo conto della necessità di affrontare con urgenza la disoccupazione giovanile e rafforzare la ricerca, le possibilità di finanziamento nel 2014 sarà aumentato di 130 milioni di euro per Erasmus + (nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, formazione e gioventù), da 30 milioni di euro per il Cosme (un nuovo programma di promozione dell´imprenditorialità , in particolare per le piccole e medie imprese) e di 200 milioni di euro per Orizzonte 2020 (il nuovo programma di ricerca e innovazione). "Il 2014 sarà il primo anno del nuovo quadro finanziario pluriennale e voglio che il bilancio Ue per rilanciare le economie in difficoltà fin dal primo giorno", ha dichiarato il commissario Ue bilancio Janusz Lewandowski. "Propongo pertanto di mettere ancor più fondi per la scienza e programmi di ricerca e per sostenere le imprese. Questi cambiamenti porteranno più posti di lavoro, soprattutto per i giovani. Sono anche felice di esprimere la solidarietà dell´Europa con Cipro per mitigare l´impatto della sua dolorosa Regolazione investendo 200 milioni di euro in più la sua economia "- ha aggiunto. Nel quadro dell´accordo politico di cui sopra, la Commissione propone di concedere ulteriori 200 milioni di euro a Cipro (di cui 100 milioni di euro nel 2014). Questo aiuterà Cipro investire in efficienza energetica, sostenere le piccole e medie imprese e di creare o mantenere posti di lavoro che altrimenti rischiano di andare persi. Finanziamento sarà fornito attraverso i Fondi strutturali e lo strumento di flessibilità che permette finanziamenti supplementari in casi ben individuati. La proposta riguarda anche le risorse umane e finanziarie necessarie per la creazione di una nuova generazione di iniziative tecnologiche congiunte (pubblico-privato e / o partenariati pubblico-pubblico) che mirano a per esempio fornire strumenti diagnostici e terapie nuove e più efficaci, lo sviluppo di nuove e competitive catene del valore a base biologica o in via di sviluppo di soluzioni energetiche pulite. Queste iniziative saranno finanziati dal nuovo programma Orizzonte 2020. La Commissione propone inoltre di creare linee di bilancio specifiche per accogliere eventuali richieste di assistenza tecnica da parte degli Stati membri in difficoltà finanziarie temporanee. L´istituzione di queste righe non ha alcun impatto sul bilancio dell´Ue.  
   
   
CIPRO STEERING GROUP: UN NUOVO IMPULSO PER IL PROCESSO DI RISOLUZIONE DI CIPRO  
 
 Bruxelles, 19 settembre 2013 - Il 18 settembre il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha presieduto una riunione del gruppo direttivo di Cipro a Bruxelles. Il Gruppo ha valutato la situazione in vista della ripresa dei negoziati di pace previsto nel mese di ottobre. Il Gruppo ha inoltre esaminato i parametri di prestazione di consulenza tecnica della Commissione europea al processo negoziale sotto l´egida dell´Onu. Il Gruppo ha espresso pieno sostegno Segretario generale dell´Onu Ban Ki-moon e il suo consigliere speciale per portare il processo a buon fine. Il presidente Barroso ha dichiarato: "Credo fermamente che abbiamo una reale possibilità di risolvere la questione di Cipro, una volta per tutte, ho molto aspetto che i negoziati veri e propri saranno rilanciati nel mese di ottobre e che i colloqui saranno presto trasferirsi in sostanza tutte le parti.. Sono incoraggiati a contribuire alla creazione di un clima positivo tra le comunità. Sono convinto che i benefici della riunificazione prevalgano sugli concessioni che dovranno essere adottate a tal fine. E ´quindi essenziale per preparare il pubblico per i compromessi necessari e garantire il coinvolgimento della società civile. La Commissione europea è pronta a rafforzare ulteriormente il suo sostegno al processo, se le due parti lo richieda e l´Onu d´accordo. " Il gruppo direttivo di Cipro è stata istituita dal presidente Barroso nel gennaio del 2009 come mezzo per la Commissione europea a sostenere i negoziati di pace e di coordinare le posizioni sugli aspetti connessi con l´Ue di un insediamento. In questo contesto, nel luglio 2012, il Presidente Barroso ha nominato il signor Pieter Van Nuffel come suo rappresentante personale per la missione di buoni uffici delle Nazioni Unite a Cipro guidato da Alexander Downer, il Consigliere speciale per il Segretario generale dell´Onu Ban Ki-moon.  
   
   
IACOLINO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: "UNA SFIDA EUROPEA NECESSITA UNA SOLUZIONE EUROPEA"  
 
Strasburgo, 19 settembre 2013 - Dopo un anno e mezzo di attività, la commissione speciale al Crimine organizzato, alla corruzione e al riciclaggio di denaro vota la relazione finale tracciando le priorità dell´Ue. Abbiamo incontrato il deputato italiano Salvatrore Iacolino, relatore del testo, che avverte: "Quello che abbiamo scritto non deve rimanere sulla carta". Ci sono più di 3600 organizzazioni criminali transanzionali in Ue. Quali sono le priorità emerse dal lavoro svolto negli ultimi 18 mesi della commissione Crim? La sfida principale dell´Unione europea è di sviluppare una cooperazoine giudiziaria e tra le polizie nazionali. Dobbiamo stabilire un quadro legale unico: una sentenza pronunciata in uno Stato membro deve essere applicata anche nel resto dell´Ue. Un buon esempio è il reato di associazione a stampo mafioso, che attualmente esiste unicamente in Italia. Possiamo parlare di "mafia europea"? Le mafie non sono ancorate ad un territorio. In Germania le più grandi organizzazioni criminali internazionali sono turche e russe... La sfida è europea e richiede uno sforzo corale. Uno dei più grandi traguardi raggiunti dall´Ue è il mercato unico. Ma dobbiamo evitare che le aziende condannate per corruzione o riciclaggio in uno Stato membro, siano escluse anche dal mercato degli altri paesi. Una grande parte della relazione si concentra sull´aspetto finanziario delle organizzazioni criminali... Dobbiamo aggredire il patrimonio dei criminali, abolire il segreto bancario e far scomparire i paradisi fiscali presenti nell´Ue. Ed è per questo motivo che è necessario rinforzare la governance bancaria al più presto.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: COMMISSIONE BILANCI APPROVA 3.700.000 € IN AIUTI UE PER I LAVORATORI LICENZIATI IN ITALIA  
 
Strasburgo, 19 settembre 2013 - La commissione per i bilanci ha approvato ieri 3.700.000 euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per aiutare a trovare nuovi posti di lavoro per i 1.500 lavoratori italiani in esubero a causa della globalizzazione o della recessione dovuta alla crisi economica. La decisione deve ancora essere approvata dal Parlamento nel suo insieme e dal Consiglio. Recessione del mercato automobilistico La De Tomaso Automobili Spa, produttore di automobili di fascia elevata nelle province di Torino e Livorno, è fallita nel luglio 2012, quando la debole crescita del suo segmento di mercato ha coinciso con la perdita del settore automobilistico europeo e con la riduzione del credito dovuta alla crisi economica e finanziaria. La casa automobilistica si è vista costretta a licenziare 1.030 lavoratori in esubero, e di questi, circa 1.010 dovrebbero usufruire delle misure previste per aiutarli a reinserirsi nel mondo del lavoro . Stagnazione della domanda nel settore dell’informazione e della tecnologia dell’informazione in Italia L’anovo Italia Spa e la Jabil Cm Srl, produttori di computer e prodotti elettronici in Lombardia, sono state colpite dal calo della domanda di prodotti informatici in Italia, dovuta alla crisi economica e finanziaria e alla forte concorrenza dei paesi che producono a basso costo. Di conseguenza, hanno dovuto sospendere la loro attività nel 2011, licenziando 529 dipendenti. L’italia ha chiesto aiuto per le due società lombarde nel dicembre 2011 e per la De Tomaso Automobili nel novembre 2012. Le autorità italiane riceveranno 1.164.930 euro per aiutare i lavoratori licenziati in Lombardia, e 2.594.672 euro per gli ex dipendenti della De Tomaso Automobili.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI A VIENNA IN MISSIONE ISTITUZIONALE. CULTURA, TURISMO ED AGROALIMENTARE AL CENTRO DEI VARI APPUNTAMENTI  
 
Catanzaro, 19 settembre 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti si trova a Vienna dove sta tenendo una serie di importanti incontri. Ieri mattina a colazione è stato ricevuto dall´Ambasciatore d´Italia in Austria Giorgio Marrapodi, originario della provincia di Reggio Calabria e con cui, assieme al dirigente generale del settore turismo Pasquale Anastasi ha analizzato le ipotesi di incremento dei flussi turistici austriaci verso la Calabria. Il Presidente Scopelliti e l´Ambasciatore Marrapodi hanno inoltre convenuto di sviluppare anche una serie di iniziative tese a promuovere la Regione sul versante agroalimentare e sulla cultura attraverso il coinvolgimento dell´istituto italiano di cultura a Vienna e le università calabresi. A seguire il Presidente Scopelliti, accompagnato dal primo consigliere dell´Ambasciata d´Italia a Vienna, Gianluca Greco, dal dirigente Pasquale Anastasi e da Leonardo Campanelli, direttore dell´Enit di Vienna, ha incontrato il General manager della "Senioren reisen", Otto Spall, tour operator che organizza per conto della Pvoe, l´associazione dei pensionati austriaci, i meeting di primavera, autunno e i viaggi speciali. Tutti assieme hanno evidenziato ai rappresentanti calabresi il grande interesse dei loro associati per la Calabria. Il Presidente Scopelliti ha sottolineato l´importanza di creare le condizioni per ospitare gli associati della Pvoe sul territorio: "abbiamo strutture in grado di accogliere turisti in ogni momento della stagione, noi vogliamo far conoscere bene il nostro territorio e le sue bellezze sia culturali che naturali, la nostra terra offre un mix che può interessare il turismo austriaco che vuole conoscere meglio le bellezze del Sud Italia. Io sono qui proprio per promuovere le nostre splendide zone e per favorire ogni ipotesi di accordo che, anche grazie all´impegno dell´Enit, si può concretizzare". Dal canto suo il general manager della "Senioren reisen" ha così espresso il proprio pensiero: "noi rappresentiamo come tour operator un bacino di circa quattrocentomila persone di una certa età che sono interessate a conoscere la vostra regione. Di sicuro oggi stiamo ponendo le basi per una prossima collaborazione". Spall ha evidenziato inoltre che le "persone anziane sono buoni ambasciatori perché se al termine della vacanza saranno soddisfatti, veicoleranno l´esperienza positiva anche alle loro famiglie e ai più giovani". Il dirigente generale Pasquale Anastasi ha illustrato le immediate disponibilità tecniche sia di strutture alberghiere che degli aeroporti per accogliere il nuovo flusso turistico. La permanenza a Vienna del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti si protrarrà´ fino a domani, giovedì 19 settembre.  
   
   
IL PRESIDENTE CALDORO INCONTRA LA CONSOLE DEGLI STATI UNITI D´AMERICA A NAPOLI  
 
Napoli,19 settembre 2013 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha ricevuto a palazzo Santa Lucia, il 17 settembre, la console generale degli Stati Uniti d’America a Napoli Colombia A. Barrosse. Nel corso del cordiale colloquio, il presidente Caldoro e la console generale Barrosse hanno condiviso comuni vedute su come promuovere le eccellenze del territorio campano in Italia e negli Stati Uniti. Hanno discusso di possibili collaborazioni su progetti e iniziative della Regione, soprattutto nel campo del turismo e delle infrastrutture, che possano attrarre l’attenzione di operatori americani.  
   
   
MARONI: INTENSIFICHIAMO I RAPPORTI CON IL CANTON TICINO  
 
 Bellinzona/ch, 19 settembre 2013 - “La Regione Lombardia e il Canton Ticino hanno concordato di intensificare i rapporti, attraverso un rapporto di leale e reciproca collaborazione per affrontare e soprattutto risolvere in tempi ragionevoli i problemi, piccoli o grandi che siano, dei nostri territori. Avremo incontri costanti e ci saranno rapporti bilaterali tra i nostri assessori e i responsabili di settore del Canton Ticino per definire soluzione concrete. Vogliamo definire azioni concrete. Poche chiacchiere e tanta concretezza: questa è la sintesi dell’incontro.“ Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni al termine dell’incontro avvenuto a Bellinzona nella sede del Consiglio di Stato del Canton Ticino tra una delegazione della Regione Lombardia – composta oltre che dal presidente anche dagli assessori alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Maurizio Del Tenno, e all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Terzi, e dai sottosegretari con delega a Expo, Fabrizio Sala, e alle Autonomie Locali e alla Montagna, Ugo Parolo – e una del Canton Ticino guidata dal presidente Paolo Beltraminelli. Tavolo Di Lavoro Tra Lombardia E Canton Ticino - Al centro del confronto questioni legate all’economia, al lavoro, all’ambiente, alla mobilità transfrontaliera e alle infrastrutture. “Su ciascuno di questi temi – ha sottolineato Roberto Maroni - abbiamo preso delle decisioni e messo al lavoro i nostri tecnici per trovare delle soluzioni che siano convenienti o utili per entrambe le regioni. Non vogliamo metterci in competizione ma trovare soluzioni concordate e che soddisfino entrambi i territori. Ho iniziato l’incontro premettendo che su tutte le questioni sollevate voglio intervenire, anche su quelle su cui non ho competenza diretta come governatore della Regione e ho spiegato che voglio intervenire perché intendo occuparmi di tutti i problemi della Lombardia, anche su materie che non sono di mia specifica competenza. Nel tavolo di oggi ci siamo confrontati su tante questioni concrete e al prossimo tavolo che terremo a Milano, prima di Natale, porteremo le soluzioni trovate ai problemi che oggi abbiamo esaminato”. Il Nodo Della Arcisate-stabio - “Ho illustrato – ha proseguito il presidente della Regione Lombardia - la situazione e le problematiche che hanno portato all’interruzione dei lavori sulla tratta ferroviaria Arcisate-stabio, spiegando che, nei giorni scorsi, sono intervenuto nei confronti della società appaltatrice Rfi e con quella che deve fare i lavori. Ho voluto sentire da entrambe le parti se effettivamente c’era l’intenzione di proseguire i lavori, nonostante le criticità emerse a livello economico e ambientale, e dai soggetti interessati ho avuto la certezza della volontà di proseguire i lavori. Ora dispongo di tutte le informazioni necessarie e penso che, nel giro di una settimana, saremo in grado di capire se ci sia una soluzione e, se c’è, l’attueremo subito, perché il nostro obiettivo è che i lavori sulla Arcisate-stabio riprendano al più presto”. "Domani - ha annunciato Maroni - mi vedrò con il ministro Lupi per parlare della questione". La Questione Dei Lavoratori Transfrontalieri - "Circa la questione dei transfrontalieri ho spiegato che vogliamo evitare che le opportunità di lavoro, qui in Canton Ticino, per i tanti lavoratori lombardi diventino un problema sociale, vogliamo gestire". Lo ha detto ancora Roberto Maroni al termine dell´incontro avuto oggi a Bellinzona con il presidente del Consiglio di Stato del Ticino. "Si deve risolvere il fenomeno dei frontalieri dalla Lombardia - ha aggiunto il presidente di Regione Lombardia -, in modo da evitare tensioni in Canton Ticino. Dobbiamo regolare questi rapporti, riducendo o eliminando il dumping salariale, tenendo però presente che c´è un fenomeno inverso che crea tensioni in Lombardia, che è quello delle imprese che fuggono dalla nostra regione, perché in Canton Ticino trovano condizioni ambientali ed economiche più favorevoli: questo è un fenomeno sociale da regolare, per evitare di creare tensioni, perché è chiaro che, se le imprese delocalizzano dalla Lombardia, c´è una perdita di posti di lavoro e non possiamo impedire che i lavoratori cerchino nuove opportunità di lavoro in Canton Ticino". La Collaborazione Con La Svizzera Per Expo 2015 - Tra i temi trattati durante l’incontro anche quello di Expo 2015. “La Svizzera – ha ricordato il presidente Maroni - ha aderito subito ad Expo 2015. Si tratta di un evento per cui sono previsti 20 milioni di visitatori e noi vogliamo valorizzare i territori e allacciare imprese commerciali tra chi verrà qui e il nostro territorio è una grande sfida e opportunità non solo per Milano e la Lombardia, ho lanciato lo slogan di far diventare Milano la capitale dell’Europa, non dell’Unione Europea, intendendo coinvolgere tutti i paesi del nostro continente e la Svizzera deve svolgere un rapporto fondamentale. E ho colto una grande disponibilità della Svizzera e del Canton Ticino a sviluppare tutte le potenzialità di Expo”. Il 3/10 Presentazione ´Explora´, Promuovera´ Il Fuori Expo - "La società Explora si occuperà del sistema turistico intorno a ´Expo Milano 2015´ e avrà l´incarico di definire i pacchetti turistici per quanto riguarda il ´fuori Expo´ in Lombardia, ma non solo in Lombardia. E la sera del 3 ottobre, a bordo della nave della marina ´Amerigo Vespucci´ nel porto di La Spezia, terremo a battesimo la società ´Explora´". Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, a Bellinzona, al termine della sua visita nella sede del Consiglio di Stato del Canton Ticino.  
   
   
CRISI: LA REGIONE LOMBARDIA SI TIRA SU LE MANICHE  
 
Bergamo, 19 settembre 2013 - "Quando c´è la crisi occorre tirarsi su le maniche e darsi da fare ancora di più. Lo fanno gli imprenditori e lo fa la Regione. Abbiamo messo a punto due linee di azione: far circolare più liquidità possibile, come abbiamo fatto in questa prima fase della legislatura con l´operazione ´Credito in cassa´ e altre misure, mettendo in giro quasi 2 miliardi di euro in appena cinque mesi. Poi occorre utilizzare al meglio le risorse disponibili per abbassare le imposte, quindi usare al meglio i contributi europei per innovare e competere e per esportare di più". Intervenendo al convegno ´Situazione economica e opportunità da Regione Lombardia per le ferramenta´, momento di approfondimento organizzato a Bergamo nel corso di ´Ferexpo´, la fiera delle ferramenta, l´assessore regionale all´Economia, crescita e semplificazione Massimo Garavaglia ha incrociato prospettive e orizzonti in tema di sostegno ai diversi comparti produttivi con le esigenze del settore della ferramenta, come ha sottolineato nel suo intervento Andrea Lenotti, consigliere Assofermet Ferramenta. Perché il comparto non se la passa male, è fondamentalmente strutturato sul negozio di piccole dimensioni (il 60 per cento dei punti vendita è sotto i 100 metri quadri di superficie, con tre addetti al massimo), fa della specializzazione il suo punto di forza, riscontra un aumento della domanda di prodotto di qualità e ha fatto segnare un rapporto tra chiusure e aperture che si attesta a -2 per cento. Inoltre, non soffre particolarmente della concorrenza della Grande distribuzione organizzata, per la tipologia di prodotto e servizio che il negozio tradizionale sa offrire. Sostegno Al Commercio Di Vicinato ­ Ed è proprio verso i Comuni, l´Ente locale più vicino al cittadino, che la Regione sta puntando, pensando alle risorse da trovare nel Bilancio 2014. "Se abbiamo raggiunto alcuni risultati concreti a bilancio esistente - ha detto Garavaglia - per l´anno prossimo ci muoveremo per sostenere gli investimenti dei Comuni, modalità che ha forte impatto e genera ricadute positive sul manifatturiero". Spiragli Di Luce - La prospettiva lascia intravedere qualche spiraglio di luce. "Già i dati grezzi della nuova programmazione comunitaria indicano che per le Regioni del Centro-nord ci sono quasi 4 miliardi in più per i prossimi sette anni - ha ricordato l´assessore Garavaglia -, anche se il Governo sta cercando di annullare questo aumento. Ma noi faremo di tutto per scongiurare questa ipotesi. Per quanto riguarda il settore, in generale noi siamo per il sostegno al commercio di vicinato - 40.000 le ferramenta nel nostro Paese, tradizionalmente negozi di questo genere - per il presidio che fanno sul territorio e per il rapporto stretto che queste attività hanno con le attività produttive. "La partnership tra questi due comparti - ha concluso l´assessore - sarà arma vincente per la crescita. Il nostro aiuto dovrà andare a favorire innovazione e export e, come già accennato, a sostenere il commercio di prossimità, anche alla luce dell´ormai quasi inevitabile aumento di un punto dell´Iva".  
   
   
LOMBARDIA: INSIEME PER RILANCIARE LO SVILUPPO  
 
 Pavia, 19 settembre 2013 - "La provincia di Pavia è un territorio con professionalità, competenze, capacità e ricchezze notevoli, ma è anche un territorio difficile, che in questo momento non sta sfruttando appieno le enormi potenzialità che ha. E´ necessario fare massa critica, fare squadra e lavorare insieme, per raggiungere obiettivi concreti da declinare in maniera precisa sul territorio. Si può e si deve fare di più, per fare diventare questo territorio competitivo e attrattivo. Io sono a disposizione come facilitatore, per far arrivare le vostre istanze a chi di dovere e affrontare i vari temi". E´ questo l´appello lanciato a Pavia, dall´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Mario Melazzini, che ha partecipato al Tavolo di Confronto per lo sviluppo economico della Provincia di Pavia, un appuntamento, ha detto Melazzini, "in linea con il mio metodo di lavoro incentrato sull´ascolto, l´incontro e la conoscenza". Il Tavolo - Al Tavolo, convocato per fare il punto sui progetti in corso sul territorio, anche in vista di Expo 2015, hanno preso parte i rappresentanti del mondo istituzionale, economico, imprenditoriale e sindacale della provincia. Presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone e il presidente della Camera di Commercio Giacomo de Ghislanzoni Cardoli. Expo - Per quanto riguarda Expo, Melazzini ha sottolineato che "l´evento del 2015 rappresenta un volano e una vetrina estremamente importante non solo per il settore agro-alimentare, ma anche per il turismo, la cultura e le attività imprenditoriali presenti nel territorio pavese. Per questo motivo sarà necessario e di fondamentale importanza coinvolgere il sottosegretario di Regione Lombardia con le deleghe all´Expo, con l´obiettivo di sviluppare progetti che valorizzino le potenzialità del territorio come quello legato al riso". Ricerca: Progetto Aster - Tra i temi discussi anche il ´Progetto Aster´, dedicato alla realizzazione di un Parco tecnologico scientifico, che ruoterà intorno alla ricerca e all´eccellenza nello sviluppo della scienza per la vita. "Regione Lombardia - ha spiegato Melazzini - finanzia questo progetto, che va assolutamente realizzato. La Regione ci crede molto, in quanto potrebbe essere uno strumento utile per ripartire". "Nel territorio di Pavia - ha proseguito Melazzini - la sanità e l´agricoltura sono le due colonne portanti insieme all´università, che è, e deve essere, sempre più strumento per le nostre imprese per rilanciarsi, svolgendo non solo ricerca di base ma anche ricerca applicata. Aster è un punto di partenza, ma si può fare ancora meglio. Quando si insedierà il nuovo rettore lo voglio incontrare per affrontare questi temi". Sperimentare Interventi Nuovi - "Per ripartire - ha detto ancora l´assessore - ci vuole il coraggio di osare e di cambiare. Ci sono barriere culturali da abbattere e le istituzioni devono favorire questo processo. Ecco perché, come ho avuto modo di ribadire più volte, questo è il momento di sperimentare interventi innovativi". Accesso Al Credito E Semplificazione - Sull´accesso al credito e la disponibilità di liquidità per le imprese Melazzini, dopo aver ricordato le azioni già intraprese da Regione Lombardia (tra cui ´Credito In-cassa´), ha annunciato, che nella prossima seduta di Giunta porterà una proposta di modifica dei requisiti per l´accesso a ´Creditoadesso´, che favorisca in particolare le micro imprese. "Spero - ha aggiunto - di portare in Giunta per l´approvazione nelle prime settimane di ottobre un progetto di legge di modifica della legge sulla competitività e la libertà di impresa con importanti elementi di semplificazione". Infrastrutture E Montagna - Sui temi delle infrastrutture (come il ponte della Becca) e della montagna Melazzini ha espresso l´intenzione di discutere con i colleghi di Giunta e anche con il Governo sulle priorità per il territorio. Tra gli altri argomenti affrontati anche la ricerca sui cluster (oggetto di una prossima delibera di Giunta), lo start up e re-start up per le imprese, i brevetti, l´internazionalizzazione e le reti di impresa "che sono da facilitare".  
   
   
TOSCANA, LOTTA ALL´EVASIONE FISCALE: FINO AD AGOSTO RECUPERATI 68 MILIONI, OTTO IN PIÙ DEL 2012  
 
Firenze, 19 settembre 2013 - La lotta all´evasione fiscale in Toscana continua a dare risultati importanti. L´ultimo dato, riferito al periodo da gennaio ad agosto, fa registrare una crescita delle entrate con quasi 8 milioni in più rispetto al 2012, nonostante la possibilità di rateizzare i pagamenti in più anni. In totale il recupero è stato di 67.955.565 euro contro i 60.197.607 del 2012: dunque nelle casse toscane sono arrivati 7.757.957 euro in più. Numeri in linea con gli anni precedenti al 2011 (quello che ha registrato finora le maggiori entrate) ma importanti, che l´assessore al bilancio della Regione, Vittorio Bugli, accoglie con soddisfazione e che confermano, dice, "che la lotta all´evasione fiscale non è per la Toscana un aspetto secondario ma un pilastro dell´azione di governo di questa legislatura". "Questi numeri – prosegue l´assessore – confermano che le cose stanno viaggiando sul giusto binario, ma siamo convinti che possiamo fare molti di più. Se infatti fino a qualche anno fa il tema delle entrate per gli enti locali era inesistente, adesso è decisivo ed è di primaria importanza, perché da un´efficace riscossione dei tributi e dal contrasto all´evasione fiscale dipenderà sempre di più la qualità di un´amministrazione e dunque della stessa democrazia. È davvero l´ora che gli enti locali, Regione e Comuni in testa, uniscano sempre di più forze e competenze con l´obiettivo di creare un sistema unico: non un sistema ´della Regione´ ma un sistema ´regionale´ sul fronte dei tributi. È il solo modo per rafforzare ulteriormente anche il sistema informativo e informatico che sta alla base di questi processi. Già ora, con ´Tosca´, il software ´occhiuto´ che abbiamo messo a punto, offriamo a tutti i Comuni banche dati e informazioni condivise per guadagnare tempo e scovare casi ´sospetti´. L´anno scorso erano già 156 le amministrazioni parte della rete". Tributo per tributo - Soffermandosi sui dettagli, la Regione ha visto crescere le entrate per tutti i tributi di competenza. La voce che fa registrare il maggiore incremento è il bollo auto, con un recupero di 550mila euro contro i 277mila di agosto 2012, mentre sull´Irap l´incremento in un anno è stato di 3.658.486, passando dai poco più di 30 milioni agli oltre 34 del 2013. Bene anche l´addizionale Irpef, con 3.750.428 euro recuperati contro i 3,5 dello scorso anno. Crescono anche le entrate delle iscrizioni a ruolo, ovvero quelle che arrivano dopo il mancato saldo a seguito di un avviso bonario: sono quasi 4 milioni di euro in più rispetto all´agosto 2012 e una cifra complessiva di oltre 29 milioni contro i 25 dell´anno precedente.  
   
   
REGIONE VENETO ELIMINA QUORUM PER REFERENDUM SU FUSIONE COMUNI.  
 
Venezia, 19 agosto 2013 - Il Consiglio regionale ha approvato ieri il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale, promosso dall’assessore agli Enti locali, Roberto Ciambetti, con il quale si elimina il quorum per la validità della consultazione referendaria consultiva sulle fusioni dei Comuni. “E’ una norma di buonsenso – commenta con soddisfazione Ciambetti – che pone le condizioni, soprattutto per i piccoli Comuni, di poter dare concreta attuazione a quei processi di fusione che nascono proprio dalla volontà popolare e dal volere dei cittadini, oltre che rispondere alle finalità della recente normativa statale e regionale che promuove e incentiva le aggregazioni tra Enti locali, in una logica di ottimizzazione dei servizi e di risparmio della spesa pubblica”. “L’eliminazione della soglia partecipativa – aggiunge l’assessore – da una parte responsabilizza maggiormente i cittadini sulla scelta dell’assetto amministrativo del territorio in cui vivono, dall’altra potrà dare ulteriore impulso a questi processi che, come Regione del Veneto, stiamo sostenendo con convinzione, per semplificare i livelli di governance e incrementare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa”. A trarre beneficio da questa modifica della procedura, che derivava da una legge che equiparava il quorum per la validità della consultazione referendaria consultiva a quello previsto per il referendum abrogativo, sono soprattutto i Comuni di più ridotte dimensioni demografiche, cioè proprio quelli potenzialmente più interessati a progetti di fusione, la cui gran parte degli elettori spesso risiede all’estero e difficilmente sono in condizione di partecipare alle consultazioni referendarie. “Sottolineo – conclude Ciambetti – che anche nell’approvazione di questa legge abbiamo posto al centro dell’attenzione il cittadino e il ruolo da protagonista che deve esercitare nella realizzazione della riforma dell’assetto amministrativo locale: un cambiamento tanto importante nasce da un processo che non si impone ma si realizza per la volontà dei Comuni e dei cittadini”.  
   
   
DALLA REGIONE 51 MILIONI DI EURO DI LIQUIDITÀ AGLI ENTI LOCALI VENETI  
 
Venezia, 19 settembre 2013 - In base alla recente normativa nazionale in materia di pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione e per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, la Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell’assessore al bilancio Roberto Ciambetti, una deliberazione con la quale viene trasferita a Enti locali veneti la somma complessiva di circa 51 milioni di euro, attinta dal Fondo di riserva. “Diamo così seguito – spiega Ciambetti – alle misure, già avviate dalla Regione, per far fronte, con l’immissione di nuove risorse, ai pagamenti dei crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione, garantendo liquidità aggiuntive alle imprese che si trovano in una posizione di difficoltà finanziaria, in modo da contrastare il fenomeno di chiusura delle attività produttive”. Nelle scorse settimane è stato effettuato un monitoraggio tra gli uffici regionali per determinare l’ammontare, nei diversi capitoli di spesa soggetti al Patto di stabilità, delle somme non ancora pagate e immediatamente liquidabili per trasferimenti correnti a favore di Province e Comuni con popolazione superiore ai mille abitanti. Grazie a questo provvedimento, tali somme saranno ora assegnate agli Enti locali con il beneficio dell’esclusione dai vincoli del Patto. “Questo provvedimento – sottolinea Ciambetti – rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per le amministrazioni locali, che vedono incrementate le risorse a loro disposizione, e di conseguenza per il sistema delle nostre imprese, che saranno finalmente pagate per i servizi e le opere eseguite da tempo e non ancora liquidate a causa degli assurdi vincoli imposti dal Patto di stabilità”. Tra i capitoli per i quali gli stanziamenti sono più rilevanti da segnalare il Fondo regionale per l’occupazione dei disabili (oltre 7 milioni di euro), il trasporto locale (3,5 milioni di euro), i trasferimenti alle amministrazioni provinciali per le attività di formazione professionale (8,6 milioni) e in materia di informazione, accoglienza turistica e promozione locale (12 milioni e 895 mila euro), il Fondo regionale per le politiche sociali relativamente al sostegno di iniziative a tutela dei minori (2 milioni e 744 mila euro).  
   
   
FVG, LAVORO: SI RINNOVA SILO, SERVIZIO INFORMATICO PER L´OCCUPAZIONE  
 
Udine, 19 settembre 2013 - Il Servizio Informativo su Lavoro ed Occupazione (S.i.l.o.) migliora le sue prestazioni organizzando le informazioni per categorie di argomenti ed ottimizzando la rete informativa di supporto al mondo del lavoro. S.i.l.o conta già 5.000 iscritti e d´ora in poi chi desidererà accedere al servizio potrà iscriversi on-line, scegliendo una o più aree di interesse fra le tre offerte, che sono: "Percorsi occupazionali", "Politiche del lavoro" e "Materiale statistico". Il nuovo S.i.l.o offrirà così informazioni ancora più personalizzate, tempestive (l´e-mail parte ogni volta che esce una notizia importante sul mondo del lavoro) e complete (verranno forniti tutti i link per approfondire l´informazione).  
   
   
ABRUZZO: 30 MLN A COMUNI CRATERE. SERVONO ALLE IMPRESE GIUNTA VARA PATTO STABILITA´ PER SFORARE LIMITI BILANCIO  
 
Pescara, 19 settembre 2013 - Trenta milioni di euro sono utilizzabili dai Comuni del cratere sismico grazie agli spazi finanziari liberati dal Patto di stabilità verticale approvato dalla Giunta regionale. La notizia è stata resa nota dall´assessore al Bilancio e proponente, Carlo Masci, che ha anche annunciato il contestuale avvio delle procedure per il varo di un nuovo Patto di stabilità regionalizzato verticale ed orizzontale che riguarderà tutti i Comuni abruzzesi. Gli atti della Giunta consentiranno ai Comuni virtuosi di sforare i loro limiti di bilancio. Secondo l´Assessore "si tratta di un provvedimento di grande importanza per i Comuni nell´ottica del pagamenti dei loro debiti verso le imprese, in questo caso operative nel cratere, nel momento della ricostruzione pesante che va sostenuta con molta liquidità. Già ad agosto - evidenzia l´Assessore - la Giunta regionale era intervenuta approvando spazi finanziari per 35 milioni di euro in favore di tutti i comuni abruzzesi e presto, con una nuova manovra, saranno disponibili ulteriori possibilità di finanziamento. Tutto questo nell´intento di sostenere i Comuni ad entrare nella piena esigibilità di denaro, necessario a pagare le imprese". In sostanza, come spiega ancora Masci "con il Patto di stabilità verticale la Regione Abruzzo rinuncia alla possibilità di acquisire propri spazi finanziari nell´obiettivo di aiutare gli enti locali e le nostre imprese, quindi l´occupazione e la conseguente crescita del territorio. Da rilevare come sia aumentata la quota disponibile per i comuni rispetto ai 25 milioni dello scorso anno. Un ulteriore segnale legato alle nostre politiche di risanamento del bilancio". La Giunta regionale, con il patto regionale orizzontale e verticale, ha approvato uno schema di disciplinare che stabilisce criteri di virtuosità e modalità operative degli spazi finanziari, fissando anche il termine perentorio del 25 ottobre per la presentazione dell´istanza relativa al soddisfacimento del proprio fabbisogno finanziario. La ripartizione degli spazi finanziari ai Comuni avverrà secondo parametri e pesi decisi nell´atto di Giunta.  
   
   
REGIONI, LAVORO, LIGURIA: NON CI SONO SOLDI PER ANDARE AVANTI. SERVONO NUOVE RISORSE DAL GOVERNO. A RISCHIO TENUTA SOCIALE EFFETTUATO RIPARTO AMMORTIZZATORI IN DEROGA ALLA LIGURIA ASSEGNATI 10,845 MLN  
 
Genova, 19 Settembre 2013 - Dieci milioni e 845mila euro sono stati assegnati alla Liguria dal riparto effettuato mercoledì 18 settembre mattina tra le regioni degli ammortizzatori sociali in deroga sul totale dei 500 milioni a disposizione. Lo ha comunicato al termine della riunione tra gli assessori al lavoro delle regioni, l´assessore al lavoro e ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco. Una cifra assolutamente insufficiente per continuare a erogare i sussidi che consentirà di completare i pagamenti per il mese di maggio, ma non dà certezze di poter arrivare almeno fino a fine giugno. "Si tratta di una situazione molto grave – ha detto l´assessore Vesco – fino ad ora il Governo è stato elusivo e non si è impegnato a trovare regole omogenee tra le regioni per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga il cui riparto è stato effettuato ancora tenendo conto della spesa storica e non attualizzando il valore, alla luce di quanto abbiamo speso negli ultimi tempi". Ad oggi in Liguria ammontano a 9.000 i lavoratori che usufruiscono della cassa integrazione e della mobilità in deroga, per un totale di 900 aziende. Numeri a cui difficilmente si potranno dare risposte anche in futuro allo stato attuale dei fatti. Nonostante un leggero aumento della premialità per la Liguria la situazione risulta preoccupante, come per le la maggior parte delle altre regioni che hanno inviato un appello al Governo affinché, come ha sottolineato l´assessore ligure "prenda coscienza della gravità della situazione e della possibilità che lo stato attuale delle cose porti anche numerose aziende a licenziare i propri addetti, con il conseguente vertiginoso aumento della disoccupazione". L´assessore ligure, insieme agli assessori delle altre regioni, ha auspicato che "a fronte di così limitate risorse, almeno possano essere messe a disposizione subito per consentire alle regioni di effettuare i pagamenti".  
   
   
LAVORO: IL RAPPORTO "MERCATO DEL LAVORO IN FVG 2013" EVIDENZIA UNA SITUAZIONE DIFFICILE  
 
Trieste, 19 settembre 2013 - Con un ulteriore calo dell´occupazione, che si attesta a 494 mila unità, e l´aumento della disoccupazione ad un totale di 37 mila unità, nel secondo trimestre 2013 il mondo del lavoro in Friuli Venezia Giulia non presenta variazioni di segno positivo e nei particolari rivela sfaccettature incisive, evidenziando che la diminuzione dell´occupazione (il 2,8 per cento su base tendenziale, per un totale di 14.200 unità in meno rispetto allo stesso trimestre del 2012) è percentualmente più corposo nel rapporto con l´intero Nord Est e con la media nazionale. A livello di comparto economico, è notevole la contrazione dell´occupazione nel settore industriale, il cui stock scende sotto la soglia delle 160.000 unità (erano 172.400 nel 2012), ascrivibile interamente al manifatturiero (-15.200 unità per un totale di 11 punti in meno). La perdita di occupati nell´industria è quindi il primo fattore dell´aumento della disoccupazione maschile anche se l´incremento tendenziale in Friuli Venezia Giulia è comunque inferiore a quello del Nord Est (12,3 per cento) e dell´Italia (13,7 per cento). Con un migliaio di addetti in più le costruzioni segnano invece un lieve aumento degli occupati, che restano sostanzialmente stabili nei servizi (325.000 unità) mentre l´agricoltura ne perde circa un migliaio. Flette pertanto il tasso di occupazione (dal 63,7 per cento di un anno fa all´attuale 62,2 per cento), sia nella componente maschile (da 71,2 a 70,1 per cento) che in quella femminile (da 56,2 a 54,3 per cento). Le persone in cerca di un lavoro restano sotto le 37.000 unità, ma rispetto al secondo trimestre 2012 aumentano di 1.700 unità (+5 per cento), un incremento interamente a carico degli uomini (20.500 con +4.100 su base tendenziale). Il tasso di disoccupazione si attesta così al 6,9 per cento, con un incremento di 0,4 punti rispetto al secondo trimestre 2012 e mentre quello maschile si porta al 6,8 per cento (era il 5,4 per cento un anno fa), quello femminile scende al 7,1 per cento (era il 7,8). Il quadro così delineato si riflette sulle forze lavoro, che diminuiscono in un anno in maniera cospicua (da 543.200 a 530.800), con un decremento percentuale di 2,3 punti, superiore al corrispondente valore per il Nord Est (-1,0) e particolarmente intenso per le donne (-10.000, pari a -4,2 per cento). Questi ed altri dati fanno parte del quadro composto dal Rapporto 2013 sul Mercato del Lavoro in Fvg, volume di oltre 700 pagine presentato oggi, nell´affollato Auditorium della Regione a Udine, dall´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti nel corso di un convegno moderato dal direttore centrale Lavoro, Formazione, Istruzione Ruggero Cortellino. "Il tema del lavoro è complesso anche a causa della non linearità di certi processi, ma attraverso questo studio siamo in grado di monitorare la situazione, di conoscere, condividere, costruire, proporre - ha osservato l´assessore - e possiamo trovare forme di coordinamento che vadano oltre a quelle cui siamo abituati". Osservando come "la situazione che abbiamo di fronte sia molto difficile, anche perché la recessione del 2012 ha in parte annullato i frutti della debole espansione del biennio precedente", l´assessore ha ricordato il calo dell´export, (in totale -9 per cento, con un -5,3 per cento al netto della cantieristica) storicamente sempre molto importante per la nostra economia. Panariti ha quindi osservato come la crisi del manifatturiero stia costando al Friuli Venezia Giulia "la perdita di competenze importanti" ed ha ricordato il Piano regionale giovani, che sarà finanziato con 11 milioni ed attesta l´attenzione dell´Amministrazione regionale per le generazioni che si affacciano al mondo del lavoro in un quadro dove "la globalizzazione ha portato ad un´economia delle differenze che non sono date tanto dal costo del lavoro quanto dal titolo di studio" (una realtà evidenziata dal Rapporto, che peraltro conferma anche una pericolosa tendenza di giovani e famiglie a considerare inutili diplomi e lauree). I temi evidenziati dal Rapporto, secondo l´assessore, giustificano "il timore che la ripresa, se ci sarà, sia una ripresa senza lavoro" ed anche per questo "il lavoro deve restare centrale nelle politiche che verranno avviate a livello regionale, statale e comunitario per la ridistribuzione delle risorse ai fini dell´uscita dalla crisi". Attirando infine l´attenzione sul modo in cui vengono utilizzati i Centri per l´Impiego (Cpi) in altri Paesi, l´assessore ha confermato l´intenzione della Regione di avviarne il rilancio in sinergia con le Province "perché devono diventare occasione per ragionare su orientamento e formazione, devono specializzarsi anche attraverso il potenziamento delle professionalità di operatori ed operatrici e devono comunque restare di gestione pubblica".