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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Settembre 2013
IL PRESIDENTE BARROSO E EDMUND STOIBER ESORTANO GLI STATI MEMBRI A INTENSIFICARE GLI SFORZI PER ELIMINARE LE PASTOIE BUROCRATICHE CHE INTRALCIANO LE PMI E MIGLIORARE L´EFFICIENZA DELLE LORO AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE  
 
Bruxelles, 23 settembre 2013 - Tutto il ventaglio di possibili iniziative per stimolare la crescita e l´occupazione è stato al centro dell´incontro del 19 settembre tra il Presidente Barroso e il Gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi, presieduto da Edmund Stoiber, l´ex-primo ministro-presidente della Baviera. Riducendo le formalità a livello dell´Unione, la Commissione sta aiutando le imprese, e in particolare le piccole imprese, a concentrare le risorse sulle loro attività fondamentali senza sprecare tempo e soldi in inutili pratiche burocratiche. Inoltre, la Commissione coopera strettamente con gli Stati membri al fine di condividere le migliori pratiche per l´attuazione della normativa dell´Ue, dal momento che un terzo degli oneri amministrativi derivanti dalla legislazione dell´Unione risulta dall´attuazione a livello nazionale degli obblighi imposti dall´Ue. Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha dichiarato: "Negli ultimi cinque anni la Commissione ha promosso una serie di misure che riducono le formalità burocratiche per le imprese dell´Ue, con un risparmio fino a 32,3 miliardi di euro l´anno. Dobbiamo collaborare intensamente con gli Stati membri per garantire che tali risparmi portino a una reale semplificazione degli obblighi per le imprese. All´inizio di ottobre la Commissione presenterà le prossime iniziative per adeguare la normativa dell´Ue e ridurre l´onere amministrativo per le società e in particolare le Pmi. Si tratta di un impegno fondamentale per rimettere l´Europa in carreggiata e creare più crescita e più posti di lavoro." Il presidente del Gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi, Edmund Stoiber, nell´esprimere la propria soddisfazione per l´iniziativa della Commissione europea per la riduzione degli oneri amministrativi, ha affermato: "Il fatto che l´ambizioso obiettivo di riduzione del 25% sia stato non solo conseguito, ma addirittura superato, raggiungendo il 26,1%, rappresenta un notevole successo. Grazie a questo straordinario risultato, le imprese europee vengono alleviate di oneri amministrativi per 32,3 miliardi di euro. Tuttavia, ciò che è ancora più importante per il futuro è che la mentalità della Commissione sta cambiando e che l´impatto burocratico di ogni singola proposta venga esaminato e preso in considerazione dai suoi servizi". Nell´incontro odierno con il Gruppo ad alto livello, il Presidente Barroso ha fatto presente che il programma d´azione dell´Ue per la riduzione degli oneri amministrativi è stato portato a termine con successo, e ha ringraziato il gruppo per la sua assistenza. L´obiettivo del programma di azione di giungere a una riduzione del 25% è stato raggiunto e superato con l´adozione, finora, di misure per un risparmio di 32,3 miliardi di euro (26,1%) da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Le misure includono il passaggio a un sistema di fatturazione dell´Iva interamente elettronico e la riduzione del numero di società che devono fornire dati per le statistiche sugli scambi all´interno dell´Ue. L´iniziativa più recente, adottata nel giugno di quest´anno, semplifica ulteriormente le regole contabili per le piccole imprese (con un massimo di 50 dipendenti) per un risparmio stimato a circa 1,5 miliardi di euro l´anno. Il Presidente Barroso ha sottolineato che la Commissione porta avanti l´azione per una normativa intelligente con il programma "Adeguatezza della regolamentazione" (Refit), avviato nel dicembre 2012. Negli ultimi sei mesi è stato esaminato l´intero complesso della legislazione dell´Ue al fine di individuare ulteriori possibilità di semplificazione e riduzione degli oneri soprattutto per quanto riguarda gli oneri normativi per le Pmi. La Commissione sta già prendendo provvedimenti per i 10 atti legislativi dell’Ue più gravosi per le Pmi individuati da queste ultime e dalle organizzazioni di imprese in un´ampia consultazione che si è svolta dall´ottobre al dicembre 2012. Refit dà inoltre seguito al programma di riduzione degli oneri amministrativi per verificare se l´attuazione della legislazione negli Stati membri porti effettivamente a un alleggerimento del carico amministrativo delle imprese. Stoiber ha esortato il Consiglio a seguire l´esempio della Commissione osservando che, a differenza del Parlamento europeo dove si sta istituendo un´unità per la valutazione dell´impatto burocratico, il Consiglio non dispone di alcun servizio di questo tipo. Se l´Unione intende combattere seriamente contro il carico amministrativo eccessivo, questa è una cosa che deve cambiare. Inoltre, Stoiber ha criticato aspramente gli Stati membri accusandoli di mancanza di ambizioni e di non sfruttare le numerose opportunità di ridurre l´onere amministrativo offerte dall´Ue e ha fatto presente la necessità di migliorare questa situazione sottolineando, inoltre, quanto sia importante che ciò venga evidenziato chiaramente dalla Commissione e dal Parlamento europeo nelle loro relazioni con gli Stati membri.  
   
   
LE INIZIATIVE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER RIDURRE LA BUROCRAZIA E RIDURRE GLI ONERI NORMATIVI - DOMANDE E RISPOSTE  
 
Bruxelles, 23 settembre 2013 - Gli sforzi della Commissione per ridurre gli oneri normativi, inclusi gli oneri amministrativi, sono parte del suo programma per una normativa intelligente. Intelligente regolamentazione dovrebbero garantire che le leggi europee consentono di massimo beneficio per le persone e le imprese al minimo costo. Ciò è essenziale se l´Ue vuole raggiungere gli obiettivi ambiziosi per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva definiti nella strategia Europa 2020. La Commissione valuta l´impatto della legislazione durante l´intero ciclo politico: quando la politica è progettato, quando si è a posto, e quando il suo rendimento è rivisto. La riduzione degli oneri amministrativi del 25% tra il 2007 e il 2012, con il sostegno ad alto livello Gruppo sugli oneri amministrativi, è previsto, nel medio termine, per portare ad un aumento del 1,4% del Pil dell´Ue, pari a € 150 miliardi di euro. Perché la Commissione cerca di ridurre gli oneri normativi? Strategia di crescita dell´Ue, Europa 2020, sottolinea l´importanza di migliorare il contesto imprenditoriale, anche attraverso la regolamentazione intelligente e la riduzione degli oneri normativi, al fine di rendere le imprese europee più competitive su scala globale. Regolamentazione a livello Ue, piuttosto che a 28 diversi livelli nazionali, ha dimostrato di essere un modo efficace di creare nuove opportunità. La Commissione pone particolare attenzione al minimo gli oneri normativi per le piccole e medie imprese in quanto le Pmi svolgono un ruolo chiave nella creazione di crescita economica. Le Pmi rappresentano il 99% di tutte le imprese e il numero di più di 20 milioni di euro nella Ue. Creano l´85% di tutti i nuovi posti di lavoro in Europa, danno lavoro a due terzi della forza lavoro del settore privato nell´Ue e contribuire in modo significativo all´innovazione. Liberare il loro potenziale di crescita sarà di particolare beneficio per l´economia europea ( Ip/11/1386 ). In che modo la Commissione deciderà come tagliare la burocrazia e ridurre l´onere normativo? Gli sforzi della Commissione per ridurre l´onere normativo, compreso l´onere amministrativo, sono parte del suo programma di regolamentazione intelligente . "Regolamentazione intelligente" si intende la realizzazione di politiche e leggi che portino i massimi benefici possibili per le persone e le imprese in modo più efficace dell´Ue. Come regolamentazione intelligente è una responsabilità condivisa di tutti i soggetti coinvolti nel processo decisionale dell´Ue, la Commissione collabora con il Parlamento europeo, il Consiglio e gli Stati membri a incoraggiare le loro di applicare una regolamentazione intelligente nel loro lavoro. Nella sua comunicazione sulla idoneità normativo dell´Unione europea del dicembre 2012 ( Ip/12/1349 ), la Commissione si è impegnata a rafforzare i suoi vari strumenti di regolamentazione intelligente (valutazioni d´impatto, valutazioni, consultazioni delle parti interessate) e ha lanciato il programma di fitness e prestazioni regolamentazione (Refit). Attraverso Refit , i servizi della Commissione hanno mappato l´intero stock di legislazione Ue, cercando di individuare gli oneri, le lacune e le misure e le possibilità inefficienti o inefficaci per semplificare, ridurre o abrogarle. I primi risultati della mappatura sono stati pubblicati il 1 ° agosto 2013. La Commissione pubblicherà una comunicazione nel mese di ottobre in modo da rivedere e definire i prossimi passi nel refit. Che cosa ha fatto la Commissione per ridurre il peso della normativa Ue sulle Pmi e le microimprese? La Commissione applica una "pensare anzitutto in piccolo" approccio nella progettazione politica. Nel novembre 2011, ha definito una strategia per adattare la normativa dell´Ue alle esigenze delle microimprese. Politiche sono stati progettati sotto l´ipotesi che le micro-entità sono escluse dall´ambito di applicazione della normativa nuova o riveduta, a meno che non vi è una necessità dimostrabile per loro di essere coperti. Specifica guida operativa è stata preparata per valutare questo durante il processo di valutazione di impatto. La Commissione si impegna anche con le imprese direttamente a cercare le loro opinioni sul eccessivi oneri normativi. In un´ampia consultazione da ottobre a dicembre 2012, circa 1000 piccole e medie imprese e le organizzazioni imprenditoriali hanno identificato le prime 10 leggi europee più onerosi ( Ip/13/188 ). I risultati mostrano che le Pmi vedono le più grandi difficoltà e dei costi derivanti dalla legislazione in materia di sostanze chimiche (Reach), sul valore aggiunto, la sicurezza del prodotto, il riconoscimento delle qualifiche professionali, la protezione dei dati, i rifiuti, il mercato del lavoro, le attrezzature per il trasporto su strada, degli appalti pubblici di inserimento e del codice doganale. Nel giugno 2013 la Commissione ha presentato un follow-up per la consultazione Top 10 , ( Ip/13/558 ). I dettagli di comunicazione delle azioni adottate o da adottare in ogni area di affrontare le preoccupazioni delle imprese. In ogni area in cui le imprese hanno registrato la più grande preoccupazione, la Commissione ha riesaminato queste preoccupazioni, intervenuta in cui può essere fatto, o fatto proposte al Consiglio europeo e al Parlamento di alleviare l´onere amministrativo sulle Pmi. Ad esempio, nel dicembre 2011, la Commissione ha proposto una revisione del regime degli appalti pubblici, che avrà un impatto diretto sulla accesso delle Pmi agli appalti pubblici. Nel febbraio 2013, la Commissione ha proposto di sostituire la direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti con un regolamento sulla sicurezza dei prodotti di consumo, che comprende un insieme più semplice di requisiti comuni per le imprese. Qual è lo stato di avanzamento dei risparmi ottenuti attraverso il programma d´azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell´Unione europea? L´iniziativa della Commissione per la riduzione degli oneri amministrativi (Programma d´azione 2007-2012), che è stato sostenuto dal gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi ( Memo/13/787 ), mira a ridurre gli oneri amministrativi derivanti dalla legislazione Ue imposto a imprese del 25% entro il 2012 in 13 settori prioritari 1 . L´ obiettivo di riduzione del 25% è stato raggiunto e superato con l´adozione, ad oggi, delle misure del valore 32300000000 € (26,1%), dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Ciò dovrebbe, nel medio termine, per portare ad un aumento del 1,4% del Pil dell´Ue, pari a € 150 miliardi di euro. La Commissione si è andato oltre l´obiettivo per la presentazione di proposte, con un potenziale di riduzione del peso di quasi € 41000000000 (33%). Alcuni di questo potenziale - stimato in oltre € 3000000000 - era perso nel processo legislativo, come le proposte della Commissione sono stati modificati. Proposte pendenti potrebbero generare ulteriori risparmi valore di € 5100000000 (4,1%), se adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Ciò aumenterebbe il risparmio totale di € 37500000000, tagliando il peso totale - che è stimato in circa € 124.000.000.000 - di quasi un terzo. Panoramica generale (settembre 2013)
Adottato In attesa dell´adozione da parte di co-legislatore Totale
Potenziale di riduzione (in milioni di €) - 32 341,5 - 5 120,7 - 37 462,2
Potenziale di riduzione (in%) - 26,1 % - 4.1% - 30,3%
Panoramica per area (settembre 2013)
Area prioritaria Proposto dalla Commissione A = Adottato / Completato B = In attesa di adozione da parte di co-legislatore D = A + B Potenziale di riduzione totale
1. Agricoltura -1 891,4 -1 891,4 - -1 891,4
2. Bilancio / Diritto delle società -10 043.5 -6 470,8 - -6 470,8
3. Politica di coesione -234,9 - 179,9 -55.0 - 234,9
4. Ambiente -302,7 - 302.7 - - 302.7
5. Servizi Finanziari +29,5 - 141.5 171 +29,5
6. Pesca -33.4 - 25,9 - -25.9
7. Sicurezza alimentare 78,8 79,2 -0.4 78,8
8. Legislazione Farmaceutica -101,1 - 101,1 -267,4 - 368.5
9. Appalti pubblici -216,6 - 60,1 -156,5 -216,6
10. Statistiche -329,6 - 329,6 - - 329,6
11. Imposte -26 334,3 - 21 936,9 - 4 397,4 - 26 334,3
12. Trasporto -1 263,3 - 748,3 - 415 - 1 163,3
13. Ambiente di lavoro -232,5 - 232,5 - - 232,5
(Milioni di Euro) -40 875 -32 341,5 -5 120,7 -37 462,2
% Del totale Ab (123 760,8) 33 26.1 4.1 30,3
Elettronico Iva Fatturazione: Con miliardi di fatture Iva presentate ogni anno in Europa, il passaggio a un sistema di fatturazione dell´Iva completamente elettronico farà risparmiare molto tempo e denaro per oltre 22 milioni di imprese soggette ad imposta. Nuove regole entrate in vigore il 1 ° gennaio 2013 saranno rimuovere gli ostacoli alla fatturazione elettronica delle imprese, inclusi i requisiti supplementari degli Stati membri, per rendere le fatture Iva-compliant. Il potenziale massimo di riduzione a medio termine delle nuove regole è stimato in € 18 miliardi di euro l´anno, se tutte le imprese inviano tutte le loro fatture per via elettronica. Semplificazione di informativa finanziaria: Negli ultimi due anni, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno concordato due importanti iniziative per semplificare la stesura dei conti annuali. Le misure, concordate nel marzo 2012, permetteranno più di 5 milioni di micro-imprese (con max. 10 dipendenti) in Europa di beneficiare di un semplice sistema di reporting finanziario . Anche se il compromesso finale non riesce a raggiungere il risparmio annuo stimato di circa € 6300000000 nella proposta originaria della Commissione, il risparmio notevole valore di diversi miliardi di euro rimangono. Nuove misure concordate nel giugno 2013 permetterà di semplificare ulteriormente le regole contabili per le piccole imprese (con max. 50 dipendenti), con un risparmio stimato di circa € 1500000000 . Etichettatura alimentare: produttori di frutta e verdura utilizzati per trascorrere circa due ore in etichettatura e la classificazione di una tonnellata di prodotti. Nel 2008, 26 norme di commercializzazione specifiche sono state abrogate e sostituite con una norma di commercializzazione generale. Ciò significa che gli operatori non sono più i costi per il viso per garantire che i loro prodotti soddisfino predefiniti dimensioni, peso o norme fermezza. Le 26 norme abrogate rappresentano il 25% del commercio di frutta e verdura fresca. Le etichette potranno indicare l´origine, ma la classe non è più, dimensioni o varietà. Questa misura può risparmiare fino a € 970.000.000 all´anno. Iva procedura di rimborso: Le regole per rimborsi Iva per i soggetti passivi stabiliti in uno Stato membro e l´Iva incorrere in un altro Stato membro erano ingombranti, che richiedono il completamento di moduli cartacei nella lingua dello Stato membro in cui il rimborso è dovuto. Nel nuovo sistema, i candidati presentare le loro domande per via elettronica nel proprio Stato membro, che passano le informazioni agli altri Stati membri. Questo accelera e semplifica la procedura di rimborso per le imprese che presentano domanda di restituzione, in altri Stati membri, risparmiando fino a 447.000.000 € all´anno. Biocidi: misure di semplificazione delle procedure di autorizzazione per l´immissione di biocidi sul mercato, applicabili dal 1 ° settembre 2013, le aziende possono risparmiare fino a € 140.000.000 all´anno e fino a € 2,7 miliardi di euro di un periodo di 10 anni ( Ip/13 / 796 ). Statistiche del commercio: Al fine di produrre statistiche commerciali (´Intrastat´), le imprese hanno a riferire sulle loro importazioni ed esportazioni di merci all´interno dell´Ue. L´ue ha consentito agli Stati membri di aumentare le loro soglie di segnalazione, a condizione che le statistiche nazionali trasmessi alla Commissione riguardano il valore di almeno il 97% delle spedizioni e di almeno il 95% degli arrivi. Questo riduce il numero di imprese di segnalazione da parte di un terzo (da 540.000 nel 2005), consentendo di risparmiare fino a € 134.000.000 all´anno, soprattutto per le Pmi. Altre misure adottate che riducono gli oneri amministrativi per le imprese sono nelle aree di fondi strutturali, gli obblighi di segnalazione di farmacovigilanza, statistiche del turismo e dei trasporti. Esempi di misure in attesa dell´adozione definitiva Tachigrafi digitali nel trasporto stradale registrare i tempi di guida e di riposo dei conducenti professionisti. Nuove regole proposte dalla Commissione nel luglio 2011 migliorano il tachigrafo tecnologicamente, e consentiranno autotrasportatori e operatori di autobus per risparmiare più di € 400 milioni all´anno , per esempio riducendo il numero di registrazioni manuali e controlli stradali. Il testo di legge è attualmente in fase di definizione a seguito della conclusione positiva dei negoziati tra Parlamento europeo e del Consiglio del 14 maggio 2013. Appalti pubblici: Il maggiore uso di autocertificazione in materia di appalti pubblici potrebbe comportare un risparmio di circa € 169.000.000 ogni anno, dal momento che solo l´impresa vincitrice dovrà fornire certificati originali per beneficiare di gara. I dettagli sono in corso di ultimazione a seguito di un accordo politico il 26 giugno 2013. Altre misure in sospeso che potrebbero ridurre l´onere amministrativo per le imprese sono nei settori dei controlli ufficiali per alimenti e mangimi, gli studi clinici, stanze di compensazione per i fondi strutturali, le procedure di identificazione dei bovini e l´etichettatura facoltativa delle carni bovine salute delle piante e degli animali, piante e materiali di moltiplicazione.
 
   
   
UE, IL GRUPPO AD ALTO LIVELLO SUGLI ONERI AMMINISTRATIVI - DOMANDE E RISPOSTE  
 
Bruxelles, 23 settembre 2013 - Il gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi consiglia la Commissione in merito alla questione degli oneri amministrativi sulle imprese, in particolare le piccole imprese. Il suo lavoro si concentra su come semplificare l´attuale legislazione Ue e per renderli più efficienti e più rispondenti alle esigenze di business dei governi nazionali, soprattutto più piccoli - in attuazione della legislazione l´Unione europea. L´iniziativa della Commissione di ridurre gli oneri amministrativi del 25% tra il 2007 e il 2012 è stato sostenuto dal gruppo di alto livello. Nel medio termine, questa iniziativa è previsto un aumento al 1,4% del Pil dell´Ue, pari a 150 miliardi di euro. Qual è il ruolo del gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi? Il gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi, presieduto da Edmund Stoiber, è stato creato alla fine del 2007 per consigliare la Commissione sul programma d´azione per la riduzione degli oneri amministrativi per le imprese in Ue. La sua missione principale è quella di fornire consulenza sulle misure volte a ridurre gli oneri amministrativi che sono proposti come parte di questo ordine del giorno. Il mandato del gruppo è stato esteso e ampliato dalla Commissione nel mese di agosto 2010 e il dicembre 2012. Il suo secondo mandato è stato caratterizzato principalmente dalla pubblicazione nel febbraio 2012 di una relazione dal titolo "L´europa può fare di meglio" ( Ip/12/146 ), che ha individuato le migliori pratiche degli Stati membri di attuare il minimo pesante può la legislazione Ue. Il gruppo continuerà il suo lavoro fino al 31 Ottobre 2014 per sfruttare appieno il potenziale di risparmio offerte dal programma di azione. Il suo lavoro si concentrerà sulle Pmi e le microimprese, così come sul modo di rendere il governo più efficiente e più rispondente alle esigenze delle parti interessate all´attuazione della legge degli Stati membri dell´Ue. Questa attività include il monitoraggio, insieme con gli Stati membri, l´effettiva attuazione delle misure adottate nel quadro del programma d´azione, non può prendere i suoi effetti positivi, una volta attuate correttamente. Chi sono i membri del gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi? Il gruppo è presieduto da Edmund Stoiber , ex ministro-presidente della Baviera. Si compone di 14 membri scelti sulla base della loro esperienza in una migliore regolamentazione e / o nelle aree coperte dal Programma d´azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell´Unione europea. A seguito di un invito a presentare candidature nel mese di gennaio 2013, i nuovi Stati membri che hanno aderito al gruppo per un terzo mandato sono: M me Gunilla Almgren, presidente della Associazione europea dell´artigianato e delle piccole e medie imprese (Ueapme) Jesús Casado Navarro-rubio, il segretario generale delle imprese europee familiari, M me Monika Kosinska, segretario generale della European Public Health Alliance, M me Maria Manuel Leitão Marques, professore presso la Facoltà di Economia Università di Coimbra e l´ex segretario di Stato per la modernizzazione amministrativa, Jim Murray, ex direttore del Ufficio europeo delle unioni dei consumatori (Beuc membro per la seconda volta), M me Nina Renshaw, 10 Green, Vice Direttore Transport & Environment, M me Ronne Heidi Møller, Consigliere della Confederazione danese dell´Ue dei sindacati. Ulteriori informazioni sul gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi e dei suoi membri sono disponibili presso il registro di esperti della Commissione e simili, nonché sul sito web dei gruppi di entità del gruppo. La lista completa dei membri viene anche allegato al presente comunicato stampa. Quali sono i risultati raggiunti finora dal "Gruppo Stoiber"? Una serie di proposte adottate dalla Commissione ha ricevuto il sostegno del gruppo. Stoiber e membri del gruppo sono stati di grande aiuto per completare i negoziati con il Consiglio e il Parlamento sulle due proposte principali per ridurre oneri amministrativi introdotti dalla proposta della Commissione sulla fatturazione elettronica Iva, che potrebbe consentire alle aziende di risparmiare fino a 18 miliardi di euro e la proposta di esentare le microimprese dall´obbligo di rispettare le norme contabili, il che consentirebbe 6,3 miliardi di euro risparmio. Il gruppo si è riunito 45 volte finora, e nelle sue riunioni, ha adottato quasi 40 pareri e relazioni , compresa la consulenza sulle misure volte a ridurre gli oneri amministrativi nei tre settori prioritari del programma azione. I pareri emessi, tra gli altri, oltre 300 proposte presentate dalla Commissione, singole imprese o associazioni di imprese, le autorità nazionali, regionali e locali e semplici cittadini. La relazione intermedia del gruppo, ha presentato il 18 settembre 2009 e la sua relazione sulle migliori pratiche presentate il 15 novembre 2011, contiene informazioni dettagliate sulle prime fasi di attuazione del programma d´azione e le migliori pratiche in Stati membri. La Commissione pubblica tutti i documenti relativi alle attività del gruppo ad alto livello sugli oneri amministrativi sul sito della band, tra cui gli ordini del giorno ei verbali delle riunioni e presentazioni, contributi dei partecipanti e di consulenza (tra cui comprese le eventuali opinioni divergenti).  
   
   
UE, LOTTA CONTRO LE FRODI: UN NUOVO STUDIO CONFERMA CHE IL DIVARIO IVA CAUSA PERDITE DI MILIARDI  
 
Bruxelles, 23 settembre 2013 - Uno studio recente sul divario Iva negli Stati membri rivela che, secondo le stime, nel 2011 sono andati perduti 193 miliardi di entrate Iva (l’1,5% del Pil) a causa della mancata riscossione dell’Iva o di inadempienze. Lo studio è stato finanziato dalla Commissione come parte della sua opera di riforma del sistema dell’Iva in Europa e della più ampia campagna di lotta contro l’evasione fiscale. Lo studio espone dati dettagliati sul divario tra l’Iva dovuta e quella effettivamente riscossa in 26 Stati membri tra il 2000 e il 2011 e illustra le principali cause di tale divario oltre a proporre una rassegna degli effetti della crisi economica sulle entrate Iva. Algirdas Šemeta, commissario per la fiscalità, ha dichiarato: “L’importo Iva che va perduto è inaccettabile, in particolare se si considera l’importanza che potrebbero avere tali somme per rimpolpare le finanze pubbliche. Tuttavia, dai risultati dello studio emerge anche un messaggio positivo: la nostra ambiziosa riforma del sistema dell’Iva, le misure dell’Ue per combattere l’evasione fiscale e le nostre raccomandazioni per le riforme fiscali nazionali vanno tutte nella giusta direzione. Conosciamo il problema, ne abbiamo individuato le soluzioni e adesso è ora che gli Stati membri agiscano. I dati attuali serviranno come base per valutare i progressi del rispetto della normativa in materia di Iva negli anni a venire”. Il divario Iva è la differenza tra le entrate Iva previste e quelle effettivamente riscosse dalle autorità nazionali. Se il mancato rispetto della normativa in materia è indubbiamente un fattore che contribuisce notevolmente a tale ammanco delle entrate, il divario Iva non è dovuto unicamente a frodi. Il mancato pagamento dell’Iva è dovuto anche a fallimenti e insolvenze, errori statistici, pagamenti ritardati ed elusione legale, per non citare che alcune motivazioni. Quindi, per eliminare tale divario occorre un approccio che agisca a diversi livelli. Prima di tutto, sono fondamentali una presa di posizione più severa nei confronti dell’evasione e una più rigorosa attuazione delle disposizioni a livello nazionale. La riforma del sistema Iva, avviata nel dicembre 2011, ha già provveduto a dotare di importanti strumenti per una migliore protezione contro le frodi in materia di Iva (si veda l’Ip/11/1508). Per esempio, il meccanismo di reazione rapida, adottato nel luglio 2013, permetterà agli Stati membri di reagire molto più tempestivamente ed efficacemente a imprevisti casi di frode in materia di Iva su grande scala (si veda l’Ip/12/868). In secondo luogo, più il sistema è semplice, più è facile per i contribuenti attenersi alle regole. Pertanto, la Commissione ha concentrato i propri sforzi sulla semplificazione del sistema Iva per le imprese in tutta l’Europa. Per esempio, all’inizio dell’anno sono entrate in vigore nuove misure per facilitare la fatturazione elettronica e disposizioni speciali per le piccole imprese (si veda l’Ip/12/377) e, nelle prossime settimane, sarà proposto un modello standard di dichiarazione Iva per tutta la Ue. Dal 1° gennaio 2015 comincerà a funzionare uno sportello unico per le imprese che forniscono servizi di commercio elettronico e di telecomunicazione. Semplificando significativamente le procedure Iva per tali imprese e permettendo loro di presentare un’unica dichiarazione Iva per l’insieme delle loro attività nell’Unione, lo sportello incoraggerà un maggiore rispetto per le regole (si veda l’Ip/12/17). Infine, gli Stati membri devono riformare i loro sistemi fiscali nazionali in modo da agevolare l’ottemperanza delle norme, scoraggiare l’evasione e l’elusione e migliorare l’efficacia della riscossione fiscale. La Commissione ha fornito chiari orientamenti in materia con le raccomandazioni specifiche per paese (si veda lo Speech/13/480). Inoltre, la relazione di oggi mette in luce il fatto che le aliquote Iva standard più elevate e i sistemi fiscali complicati con aliquote multiple possono contribuire alle inadempienze. Pertanto, occorre prestare particolare attenzione ai ripetuti inviti che la Commissione ha rivolto agli Stati membri chiedendo loro di allargare le basi imponibili nazionali e di limitare le esenzioni e riduzioni fiscali. Ciò non solo contribuirebbe a semplificare i sistemi fiscali, ma permetterebbe agli Stati membri di evitare le impennate delle aliquote fiscali standard.  
   
   
IVA GAP: LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI  
 
Bruxelles, 23 settembre 2013 - Cos´è l´Iva? L´iva è un´imposta sui consumi, a carico sulla maggior parte dei beni e servizi scambiati per l´uso o il consumo nella Ue. Esso si applica sul "valore aggiunto" al prodotto in ogni fase della produzione e della distribuzione. Il "valore aggiunto" si intende la differenza tra il costo dei fattori nel prodotto / servizio e il prezzo al quale è venduto al consumatore. Iva viene applicata quando le imprese titolari di partita Iva (imponibile) vendono ad altre aziende (B-2-b) o al consumatore finale (B-2-c). Iva è destinato ad essere "neutrale" in quanto le aziende sono in grado di recuperare l´Iva che pagano sui beni o servizi. In ultima analisi, il consumatore finale dovrebbe essere l´unico che è in realtà tassato. Le imprese sono dato un numero di identificazione Iva e devono mostrare l´Iva addebitata ai clienti per le fatture. Il sistema Iva nella Ue è disciplinata da un quadro giuridico comune - la direttiva Iva . Nella Ue, vi è un tasso Iva normale minima del 15%, oltre la quale gli Stati membri sono liberi di fissare le proprie aliquote Iva nazionali. Gli Stati membri decidono come spendere il reddito che ricevono dal gettito Iva, ad eccezione di una piccola percentuale del totale (circa 0,3%), che è pagato verso il bilancio dell´Ue. L´iva è una delle principali fonti di entrate del governo per tutti gli Stati membri, che rappresentano circa il 21% del totale delle entrate delle amministrazioni pubbliche, o 7,5 per cento del Pil. Qual è l´Iva Gap? L´iva Gap è definito come la differenza tra le entrate Iva attesi se tutta l´Iva che è dovuto è raccolta e l´Iva effettivamente riscosso dagli Stati membri. Si è calcolato, in questo studio, sulla base dei dati relativi al consumo nazionali di conti pubblici. I calcoli tengono anche a bordo delle specificità di ciascun sistema fiscale nazionale, vale a dire le diverse aliquote ridotte, esenzioni, ecc nel valutare le entrate Iva attesi / teorico. E ´importante sottolineare che l´Iva Gap non solo riguardano la frode e l´evasione, ma anche di evasione fiscale legale, fallimenti, insolvenze finanziarie, errori di calcolo e le prestazioni delle amministrazioni fiscali. Ad esempio, nel Regno Unito, un terzo del divario dell´Iva nel 2009-10 è stato a causa di evasione fiscale legale. Perché la Commissione sponsorizzare questo studio? Prima di questo studio, le stime più recenti per l´Iva Gap risalgono al 2006. Lo scopo di questo studio è quello di quantificare il divario Iva per il periodo 2007-11, e per meglio comprendere le recenti tendenze nella Ue in materia di riscossione dell´Iva. Questo può quindi aiutare a modellare e bersaglio misure politiche per migliorare il rispetto di Iva, e le figure può servire come un parametro con cui è possibile valutare i progressi in questo campo. Lo studio ha permesso anche lo scopo di essere esteso per includere la Bulgaria e la Romania, che non erano membri della Ue cui il precedente studio è stato condotto. La Croazia non è incluso nello studio di oggi, tuttavia, dato che non era ancora un membro dell´Ue in cui è stato in fase di raccolta dei dati. Cipro non è coperto da studio di oggi o, a causa di revisioni dei conti nazionali, che sono attualmente in corso. Quali sono i principali risultati dello studio Gap Iva? Il Gap Iva in tutti i 26 Stati membri nel 2011 hanno rappresentato per € 193.000.000.000, o 1,5% del Pil. Ciò equivale a 18% dell´Iva teorica (cioè tutti i ricavi attesi). Italia (€ 36 mld), Francia (€ 32 miliardi), Germania (€ 26,9 miliardi) e Regno Unito (€ 19 miliardi) hanno contribuito oltre la metà del divario Iva totale in termini quantitativi, soprattutto perché queste sono le maggiori economie dell´Ue. In termini di quota del proprio Pil, Romania (€ 10 miliardi), Grecia (€ 9,7 mld), la Lituania (€ 4,4 miliardi) e la Lettonia (€ 0,9 miliardi) sono i paesi con il maggior divario dell´Iva nel 2011 Lo studio mostra una marcata tendenza all´aumento del divario dell´Iva in molti Stati membri dal 2008, a seguito della crisi economica. Questo è stato soprattutto il caso della Spagna, Grecia, Lettonia, Irlanda, Portogallo e Slovacchia. In media in tutta l´Ue, l´Iva Gap è aumentato di 5 punti percentuali, una volta che la crisi economica ha colpito. Qual è stato l´effetto della crisi economica sul Iva Gap? I dati mostrano che fino al 2008, c´era stata una tendenza al calo moderato del livello dell´Iva Gap, in particolare in alcuni paesi post-adesione. Tuttavia, a partire dal 2008, il divario dell´Iva in molti (ma non tutti) i paesi sono aumentati con la recessione e la crisi finanziaria a partire dal 2008. Spagna, Grecia, Lettonia, Irlanda, Portogallo e Slovacchia hanno registrato gli aumenti più elevati nelle loro lacune. D´altra parte, la Svezia, la Polonia, Malta, Bulgaria e Repubblica Ceca sono stati in grado di migliorare i livelli di riscossione dell´Iva in questo periodo, e di ridurre l´Iva Gap. Tenendo conto delle varie componenti del dell´Iva Gap, ci sono diversi fattori che possono spiegare l´aumento dell´Iva Gap in tempi di crisi. Da un lato, un forte aumento delle aliquote Iva per risarcimenti finanze pubbliche, soprattutto quando accoppiato con scarsa applicazione, può aver dissuaso la conformità in una certa misura. D´altra parte, l´aumento delle insolvenze e fallimenti, e un calo delle importazioni (che rappresentano spesso la più facile riscossione dell´Iva per far rispettare) avrebbero anche contribuito all´aumento dell´Iva Gap. Qual è la politica di Gap, che è anche discusso nello studio? L´iva Gap è legato alla non conformità ai sensi delle norme fiscali nazionali. Il Gap politica, d´altra parte, guarda la differenza tra i ricavi che gli Stati membri potrebbero ottenere se hanno applicato una tassazione uniforme di tutti i consumi, e lo confronta con i ricavi in ​​realtà arrivare a causa delle varie spese fiscali nei loro sistemi (ad esempio, aliquote ridotte e delle esenzioni). Lo studio mostra una notevole dispersione nel Gap politica tra gli Stati membri, che vanno dalla più bassa in Romania (14%) alla più alta per la Spagna e la Polonia (48%). Il Gap politica è anche una figura significativa di prendere in considerazione quando si considera come gli Stati membri potrebbero utilizzare i loro sistemi Iva per un migliore effetto di consolidamento fiscale. In realtà, il Gap Politica media (36%) è circa due volte più in alto il divario medio di Iva (17%) in tutta l´Ue. Questo dimostra che la più importante perdita di gettito Iva non è dovuta, infatti, di non conformità (Iva Gap), ma a causa di scelte politiche che hanno portato a diverse aliquote e le esenzioni nei sistemi fiscali nazionali. Questo conferma la posizione costante della Commissione che gli Stati membri dovrebbero ampliare le loro basi imponibili e ridurre al minimo le esenzioni e riduzioni, al fine di migliorare l´efficienza dei loro sistemi fiscali. Ciò, oltre a comportare sostanziali nuove entrate, ma sarebbe anche creare sistemi fiscali più semplici per le imprese di lavorare all´interno, facilitando in tal modo una maggiore conformità. Cosa risultati suggeriscono sono tra le fonti principali per l´Iva Gap? Lo studio Gap Iva suggerisce che la non conformità varia notevolmente tra gli Stati membri, e anche nel corso del tempo e in funzione del clima economico. La comprensione di questi modelli è un passo verso il miglioramento della conformità Iva tra tutti gli Stati membri, che a sua volta porterà a benefici economici e fiscali. Stime econometriche delle determinanti dello show Gap Iva che il rispetto Iva tende a cadere quando sono aumentate le aliquote fiscali e quando i sistemi fiscali nazionali compromettere molteplici aliquote e le esenzioni (ad esempio sono più amministrativamente complicata). Questo è il caso, almeno nei paesi a più debole riscossione fiscale. Inoltre, la conformità Iva sembra cadere durante le recessioni, per le ragioni già esposte in precedenza. Nel complesso, ciò che può essere concluso da studio di oggi e di altre analisi econometrica è che per affrontare la partita Iva Gap richiede effettivamente un mix ben ponderata di entrambe le regolazioni di politica (ad esempio ampliando la base imponibile) e di applicazione (ad esempio, più forti deterrenti contro l´evasione, il miglioramento audit e controlli ecc). Cosa si sta facendo a livello europeo per ridurre il livello di non conformità a Iva? Nel dicembre 2011 la Commissione ha avviato una riforma ambiziosa del sistema Iva comunitario. Tra i principali obiettivi di questa strategia dovesse rendere il sistema Iva più robusto ea prova di frode, e per semplificare Iva modo sia per facilitare una maggiore conformità e facilitare la vita delle imprese in tutta l´Ue. Dal momento che questa strategia è stata lanciata, importanti progressi sono stati compiuti verso tali obiettivi. In termini di migliore frode all´Iva combattimento , una proposta importante che è già stato adottato è il meccanismo di reazione rapida (vedi Ip/12/1508), che consentirà agli Stati membri di reagire rapidamente ed efficacemente ai nuovi casi di frode massiccia. Dal 2010, Eurofisc è stato anche funziona come una rete molto efficace per consentire agli Stati membri di scambiare informazioni e di intelligence sulle frodi Iva. Il programma Fiscalis e la Copmmission anche sostenere gli Stati membri nello scambio di migliori pratiche in vari forum, e incoraggia le autorità nazionali ad impegnarsi in audit congiunti in cui questo potrebbe aggiungere valore. Nel 2014, la Commissione presenterà una relazione sull´attuazione di tutte le misure antifrode in materia di Iva ´Stati membri, e su questa base si punterà in cui sono necessarie ulteriori azioni in questo settore. In termini di semplificazione del sistema dell´Iva , già all´inizio del 2013 importante nuova normativa è entrata in vigore per incoraggiare la fatturazione elettronica e di snellire gli oneri amministrativi per le piccole imprese. Il 1 ° gennaio 2015, un one-stop-shop entrerà in vigore per le imprese che forniscono servizi elettronici o di servizi di telecomunicazioni, per facilitare il rispetto per gli operatori. E nelle prossime settimane, la Commissione proporrà inoltre un modulo standard dichiarazione Iva che semplificherà notevolmente il processo delle dichiarazioni Iva per le imprese transfrontaliere nell´Ue. Oltre alle azioni a livello di Ue, le autorità nazionali devono anche prendere tutte le misure necessarie per migliorare la conformità e potenziandone l´applicazione sulle frodi Iva. Questa è stata fortemente e costantemente trasmesso agli Stati membri attraverso le raccomandazioni specifiche per paese per una migliore governance economica. Mentre ogni situazione nazionale richiede il proprio approccio particolare, misure quali la semplificazione del sistema fiscale e di ampliare la base imponibile, e la repressione più dura su quelli che evadono, possono fare una grande differenza in termini di gettito Iva. Il 28 novembre 2013, il Forum Tax Bruxelles riunirà esperti fiscali di alto livello provenienti da tutta l´Unione europea a concentrarsi in particolare su come Iva può essere reso più efficiente. Questa sarà l´occasione per discutere le possibilità di miglioramento, per scambiare idee e condividere le migliori pratiche.  
   
   
DIBATTITO SUL FUTURO DELL’UNIONE: LA VICEPRESIDENTE REDING A TRIESTE PER INCONTRARE I CITTADINI  
 
Trieste, 23 settembre 2013 - Dibattito sul futuro dell’Unione: La vicepresidente Reding a Trieste per incontrare i cittadini La vicepresidente ha risposto per un’ora e mezza, insieme al Ministro italiano per gli affari europei Enzo Moavero Milanesi, alle domande incalzanti da parte di cittadini italiani, sloveni, croati e austriaci. Tra i temi più importanti dibattuti, la crisi economica e l’elezione diretta del Presidente della Commissione europea, la corruzione presso gli organi governativi, la revisione dei trattati europei e una sempre più auspicata Unione politica. La vicepresidente, ha insistito sulla necessità di adottare, in Europa, un approccio differente da quello prettamente economico o fiscale e di lavorare sulla revisione dei trattati affinché si arrivi ad un’elezione diretta del Presidente della Commissione europea. E’ necessario inoltre che si lavori ancora su un’area europea di libertà, sicurezza e giustizia e questo è possibile solo attraverso un incremento della protezione del cittadino europeo ovunque in Europa. “Forse, nel medio termine, dovremmo pensare ad un Ministro della Giustizia europeo”, questo il proposito della vicepresidente. Seminario sulla nuova programmazione finanziaria - I giorni successivi al dialogo con la Vicepresidente la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha organizzato un seminario di due giorni rivolto a giornalisti e reti europee presenti sul territorio (Europe Direct, Eures,eurodesk, Centri di Documentazione Europea, Enterprise Europe Network) sulla nuova programmazione finanziaria 2014-2020. Il 17 settembre sono stati illustrati i principali programmi dei fondi a gestione diretta della Commissione europea quali Erasmus+, Creative Europe, Horizon 2020 e Cosme. Il giorno successivo invece ci si è concentrati maggiormente sui fondi strutturali e la politica di coesione 2014-2020. Il seminario sarà utile alle reti tematiche e ai giornalisti per moltiplicare l’informazione sulle opportunità offerte dall’Unione europea al cittadino per il prossimo quinquennio 2014-2020. Le presentazioni dei relatori possono essere scaricate da questo link. Contesto Nel generale contesto dell’anno europeo dei cittadini e visti i risultati di indagini statistiche che riportano la crescente sfiducia di questi ultimi nelle istituzioni europee a causa di una sempre più opprimente crisi economica, la Commissione europea ha organizzato dei dibattiti vis-à-vis, chiamati “Dialoghi con i cittadini”, tra commissari europei e cittadini sulle aspettative concrete dei cittadini europei e sul futuro dell’Europa. Gli incontri relativi all´iniziativa, promossa proprio dalla vicepresidente Reding, si sono svolti in tutti gli stati dell´Ue. In Italia, vista la situazione drammatica di sfiducia nelle istituzioni europee, sono stati organizzati diversi dialoghi tematici da sud a nord. In particolare a Napoli si è parlato di occupazione con il Commissario Andor (responsabile per l’occupazione); a Torino si è discusso di protezione con la Commissaria Malmstrom (responsabile per gli affari interni); a Roma e in seguito a Ventotene, con il vicepresidente della Commissione europea Tajani, si è parlato di Impresa e futuro dell’Europa; a Pisa è intervenuto il Commissario Potocnik (responsabile per l’ambiente) ascoltanto le richieste dei cittadini sui temi ambientali, ed infine a Milano la Commissaria Hedegaard (responsabile per il clima) ha rilevato le preoccupazioni sul cambiamento climatico.  
   
   
IL GOVERNATORE DEL SAHEL OSPITE DELLA REGIONE PIEMONTE  
 
Torino, 23 settembre 2013 - “È con soddisfazione che oggi possiamo constatare che grazie all’attività di cooperazione internazionale tra Regione Piemonte, Università, Ong, istituti religiosi e associazioni di volontariato, sono stati portati a termine in quindici anni di lavoro progetti significativi per lo sviluppo della regione del Sahel”. Con queste parole l’assessore regionale agli Enti locali Riccardo Molinari, in rappresentanza del Governatore del Piemonte Cota, ha accolto il 19 settembre a Torino, nel Palazzo della Regione Piemonte, il Governatore della regione del Sahel in Burkina Faso, Major Yioigo Boureima. Il Governatore del Sahel, in visita in Piemonte, ha ricordato l’attuale situazione economica del Burkina Faso e l’importante apporto pervenuto dal programma di sicurezza alimentare promosso fin dal 1997 dalla Regione Piemonte nell’Africa subsahariana, che riguarda 8 paesi africani tra cui il Burkina Faso. “La testimonianza del Governatore del Sahel conferma l’importante ruolo svolto dalla Regione Piemonte nel promuovere la cooperazione tra diversi attori e il trasferimento di conoscenze con l’obiettivo di sviluppare direttamente sui territori nuove economie di sostegno. Obiettivi politici condivisi anche dalla nostra Giunta. Prosegue pertanto il sostegno della nostra Regione nello sviluppo di progetti di cooperazione internazionale”.  
   
   
“OPEN GOVERNMENT”: REGIONE UMBRIA PRIMA PER TRASPARENZA SU ORGANIZZAZIONE E ATTIVITÀ ENTE  
 
Perugia, 23 settembre 2013 – La Regione Umbria è tra le prime Regioni italiane per trasparenza e partecipazione su tutti gli aspetti dell’organizzazione e dell’attività dell’Ente. Ad attestarlo è la “bussola della trasparenza dei siti web”, realizzata dal Dipartimento Funzione pubblica del Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione: con il canale “amministrazione trasparente” (www.Trasparenza.regione.umbria.it ) la Regione si è adeguata a tutti i nuovi adempimenti previsti dal decreto legislativo “trasparenza” entrato in vigore nell’aprile scorso (d.Lgs. 33/2013, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”). È quanto può essere verificato da ogni cittadino, accedendo alla “bussola” ( http://www.Magellanopa.it/bussola ) che monitora continuamente e in tempo reale, in modo automatico, la conformità agli obblighi di pubblicazione sui siti istituzionali di tutte le pubbliche amministrazioni, accompagnandole anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali. Nella sezione “Nuovi adempimenti decreto legislativo n.33/2013” della “bussola”, con pochi passaggi, si può accertare direttamente ( http://www.Magellanopa.it/bussola/page.aspx?s=verifica-dlgs-33-2013&qs=i%2fiwzsp5t0z%2fqjndz1eumw%3d%3d ) che l’area del sito istituzionale della Regione Umbria dedicata alla trasparenza, soddisfa tutti e 67 gli indicatori previsti dalla normativa nazionale. In particolare, il canale “amministrazione trasparente” adeguatamente accessibile dalla homepage del portale istituzionale è costantemente aggiornato con dati, informazioni e documenti forniti dalle strutture regionali competenti. È stato inoltre predisposto, a livello informatico, un sistema grazie al quale molti dati vengono pubblicati in modalità automatica contestualmente alla creazione dell’atto amministrativo che li contiene, garantendo così la massima trasparenza e tempestività dell’informazione. La sezione Trasparenza contiene, ad esempio, le informazioni relative a Disposizioni generali (tra cui il “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”, approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria nel marzo scorso, uno degli strumenti previsti per garantire l’accessibilità totale, anche attraverso la pubblicazione sui siti istituzionali delle informazioni su ogni aspetto dell’organizzazione e sull’attività delle pubbliche amministrazioni); organizzazione; consulenti e collaboratori; personale; bandi di concorso; performance; enti controllati; attività e procedimenti; provvedimenti; controlli sulle imprese; bandi di gara e contratti; sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici; bilanci; beni immobili e gestione patrimonio; controlli e rilievi sull’amministrazione; servizi erogati; pagamenti dell’amministrazione; opere pubbliche; pianificazione e governo del territorio; informazioni ambientali; strutture sanitarie private accreditate; interventi straordinari e di emergenza; altri contenuti (codici di comportamento dei dipendenti pubblici e codici disciplinari). Risultano soddisfatti anche tutti gli altri quattro indicatori di trasparenza e accessibilità, con la presenza sulla homepage del sito istituzionale, oltre del canale “amministrazione trasparente”, di link Urp, pubblicità legale, sezione “privacy” e note legali. Attraverso il sito web della Regione Umbria, in ottemperanza alla normativa nazionale e regionale, in modo semplice e immediato chiunque può dunque vigilare sul corretto adempimento degli obblighi di pubblicazione ma soprattutto sulle finalità e le modalità di utilizzo delle risorse pubbliche da parte dell’amministrazione regionale. Un “filo diretto” on-line per la conoscenza e la partecipazione, che si affianca a quanto già avviato con la sezione “semplifichiamo insieme” per favorire un ruolo attivo del cittadino, invitato a inviare segnalazioni e suggerimenti per contribuire alle attività di semplificazione portate avanti dalla Regione Umbria. Il portale istituzionale della Regione Umbria, intanto, risulta essere uno strumento di conoscenza e “lavoro” sempre più importante per un numero crescente di persone: nel periodo primo gennaio – 17 settembre 2013 i visitatori sono stati circa un milione e 300mila per un totale di oltre 3 milioni e 600mila pagine lette. Nella “top ten” delle pagine viste, suddivise per aree tematiche, figurano regione umbria (1.671.111); formazione/lavoro (519.517); casa (102528); opere pubbliche (101.483); turismo (99.633); sanità (94.256); ambiente (90.012); appalti (83.402); sviluppo rurale (68.580); istruzione (63.515).  
   
   
LOMBARDIA, MARONI:OBIETTIVO RIDUZIONE PRESSIONE FISCALE IL PRESIDENTE: MARTEDÌ VERTICE DELLE REGIONI SUI BILANCI  
 
Milano, 24 settembre 2013 - "La riduzione fiscale nei confronti di famiglie e imprese è un nostro obiettivo". Lo ha ribadito il 20 settembre il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della conferenza stampa del dopo Giunta a Palazzo Lombardia. Misure Concrete In Legge Di Bilancio - Le misure concrete, ha detto il governatore, "saranno definite nella Legge di Bilancio regionale, in relazione anche a quella che sarà la Legge Finanziaria di Roma". "Per esempio - ha fatto notare - è di oggi l´allarme lanciato dal presidente di Anci Piero Fassino, secondo il quale, se entro domenica non verrà rimborsato ai Comuni il gettito legato alla mancata prima rata Imu, molti Municipi non saranno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti". No A Nuovi Tagli Su Trasferimenti - Secondo il presidente, per quanto riguarda i conti pubblici, "siamo in una situazione drammatica". "Io - ha detto - per prima cosa voglio evitare che ci siano ulteriori tagli sui trasferimenti alle Regioni. Quando avremo certezza di questo, e spero di averla presto, potremo mettere in atto le nostre politiche di riduzione della pressione fiscale". Paradossale Il Bilancio Al 30 Novembre - "Ricordo che il Governo è arrivato persino a spostare al 30 novembre 2013 l´approvazione, per i Comuni, del Bilancio di previsione", ha proseguito Maroni, sottolineando che si tratta "di un paradosso tutto italiano, perché si arriva a fine anno ad approvare il Bilancio di previsione dell´anno in corso". Incertezza Sui Conti Pubblici - "In questa situazione di totale incertezza sui conti pubblici, anche alla luce dell´ammonimento all´Italia da parte dell´Unione europea, per il quale, se si sfora il tetto del 3 per cento, poi si deve coprirlo con la Legge di Bilancio, - ha ribadito Maroni - mi riservo di capire cosa succederà". Importante Vertice Delle Regioni - La prossima settimana, si terrà a Roma un importante incontro fra tutte le Regioni, ha annunciato il governatore, affermando che in quella sede "si aprirà una fase cruciale. Da qui a metà ottobre si dovranno prendere decisioni molto rilevanti circa i Bilanci di Regioni e Comuni". "Per questo - ha sottolineato - fra un mese, prima della Legge di Bilancio regionale, saremo in grado di verificare che spazi di manovra abbiamo per attuare quelle politiche di riduzione della pressione fiscale che sono nel Programma di governo e nel Programma di sviluppo regionale".  
   
   
LOMBARDIA: PRESTO NUOVA LEGGE PER COMPETITIVITÀ ENTRO LA PRIMA SETTIMANA DI OTTOBRE PDL IN GIUNTA  
 
Milano, 23 settembre 2013 - Libertà di impresa, rilanciare la competitività, promuovere l´attrattività, favorire il credito alle imprese, riorganizzare gli Sportelli unici per le attività produttive, semplificare l´azione amministrativa, razionalizzare il sistema dei controlli. Sono questi i principali obiettivi del nuovo progetto di legge sulla competitività, che sarà approvato dalla Giunta regionale entro la prima settimana di ottobre. La fisionomia delle nuove norme è stata illustrata il 20 settembre dall´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, che ha affiancato il presidente Roberto Maroni nella conferenza stampa del dopo Giunta. Questi i principali contenuti del provvedimento, parte di un pacchetto di delibere ´La Lombardia per le imprese´ varato oggi. Accordo Di Localizzazione Produttiva - Promuove l´attrazione di nuovi investimenti su base territoriale, attraverso la stipula di un accordo sostitutivo di tutti i procedimenti amministrativi necessari all´avvio della nuova impresa, stabilisce reciproci obblighi tra realtà imprenditoriali e autorità amministrative. "Si crea in concreto - ha spiegato Melazzini - il contesto per l´avvio e la sperimentazione di ´zone a burocrazia zero´ a geometria variabile per tutte le nuove imprese che aderiscono agli accordi". Fiscalità Di Vantaggio - Nell´ambito dei medesimi accordi negoziali si stabilisce, anche di concerto con i Comuni, il minor carico fiscale per le nuove imprese, a valere sulle imposte regionali (addizionali, bollo auto mezzi aziendali etc…) e su quelle comunali (service tax, tares, tia, ecc). Accesso Al Credito - "L´obiettivo - ha spiegato Melazzini - è facilitare le micro imprese, che da noi, in Lombardia, sono un tessuto fondamentale". Per questo sarà attuata una differenziazione degli interventi per Mpmi e Grandi imprese, riorientando il credito alla grande impresa sugli strumenti di finanza innovativa, quali private equity e bond e ottimizzando la filiera delle garanzie lombarda (Confidi), anche in raccordo con il Fondo centrale di garanzia, a sostegno delle Mpmi. Liberalizzazione - Introduce una nuova modalità per l´avvio dell´attività di impresa, sostitutiva di tutti i procedimenti amministrativi. "Con una semplice comunicazione unica - ha detto ancora Melazzini - l´imprenditore può dare avvio alla sua attività, autocertificando il possesso di tutti i requisiti di legge e senza onere alcuno di allegazione. In questi casi, la difformità tra quanto dichiarato e quanto riscontrato in sede di controllo non può dare luogo a sanzioni, ma solo alla concessione di un termine per l´adeguamento". Amministrazione Unica - La norma ha l´obiettivo di riorganizzare e ottimizzare il sistema degli Sportelli unici per le attività produttive, per ridurne il numero e accentrare la loro presenza verso le Cciaa, soggetto più competente per garantire un´attività omogenea su tutto il territorio. A tal fine è previsto la razionalizzazione e l´accorpamento dei Suap già esistenti, mentre per i Suap di nuova costituzione è prevista da subito l´esclusiva competenza camerale. Sistema Integrato Dei Controlli - La norma introduce il piano pluriennale dei controlli come strumento di coordinamento tra i controlli di competenza regionale (Asl, Arpa) e quelli di competenza sovraregionale (Vigili del fuoco, Inps, Ministero del lavoro), al fine di poter svolgere in maniera coordinata l´azione ispettiva con minori oneri a carico delle imprese (spesso l´ispezione provoca il blocco dell´attività per intera giornata). Norma Finanziaria - La proposta di legge prevede, nella parte relativa agli strumenti, l´istituzione di un fondo dedicato agli Accordi di localizzazione produttiva. Su tale fondo potranno confluire anche le risorse messe in campo dalle altre Direzioni generali che parteciperanno ai progetti sperimentali. Per il finanziamento della legge nel suo complesso si provvederà con la Legge di bilancio. La Situazione Attuale - In Italia, per avviare un´impresa, occorrono fino a 32 autorizzazioni. I costi amministrativi annui per le Mpmi italiane generati dalla burocrazia ammontano a 23 miliardi di euro, pari a circa 5.200 euro per impresa (e al 2 per cento del Pil). Il peso della burocrazia fa perdere in media 100 giornate di lavoro. "Obiettivo della nuova legge che approveremo - ha concluso Melazzini - è dunque la riduzione delle tempistiche amministrative legate all´attività di impresa e, di conseguenza, riduzione degli oneri (soprattutto a carico delle start up) e delle barriere all´ingresso del mondo imprenditoriale. Allo stesso tempo lavoreremo sulla riduzione del costo della burocrazia e del carico delle sanzioni in capo alle imprese e sul rilancio della competitività e attrattività territoriale".  
   
   
STATO REGIONI E UNIFICATA: CHIODI, L´ESITO DELLE RIUNIONI  
 
Roma, 23 settembre 2013 - Nella seduta straordinaria della Conferenza unificata cui ha partecipato il presidente Gianni Chiodi, il 19 settembre, in rappresentanza dei Presidenti delle Regioni italiane, è stata sancita l´intesa in materia di personale militare e civile del ministero della Difesa e sulla funzionalità della medesima amministrazione, condizionata all´accoglimento delle proposte emendative al nuovo testo formulate congiuntamente con Anci e Upi. E´ stato invece, rinviato per approfondimenti il punto all´ordine del giorno sul parere in merito al disegno di legge "Disposizioni sulle città metropolitane , sulle Province, sulle Unioni e fusionio di Comuni". La commissione Affari istituzionali e generali ha convocato una riunione per il 24 settembre per l´approvazione del documento base da proporre in sede di conferenza. Nella Conferenza Stato Regioni, invece, è stata raggiunta intesa in materia di carta d´identità elettronica unificata alla tessera sanitaria; sancito l´accordo circa il fabbisogno per il servizio sanitario nazionale, per l´anno accademico 2013-2014 delle professioni sanitarie e dei laureati specialisti delle professioni sanitarie nonchè sul fabbisogno per il servizio sanitario nazionale, per l´anno accademico 2013-2014, delle professioni di medico chirurgo, veterinario, odontoiatra, farmacista, biologo, chimico, fisico e psicologo.  
   
   
TRENTO, ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA: CONTINUANO LE ATTIVITÀ PER RAZIONALIZZARE LE PROCEDURE  
 
Trento, 23 settembre 2013 - Proseguono gli interventi di razionalizzazione sulle procedure gestite dagli uffici provinciali, per ridurre ancora i tempi di risposta dell’amministrazione, ottimizzando lo svolgimento dei processi interni. Con una decisione assunta il 20 settembre su proposta del presidente Alberto Pacher, si è provveduto ad un altro aggiornamento – che segue i precedenti interventi di razionalizzazione già approvati nei mesi di marzo, aprile e maggio di quest’anno - dell’elenco complessivo dei procedimenti amministrativi di competenza della Provincia. Sono stati così ridotti i termini di altri centocinquanta procedimenti amministrativi, con una riduzione media del 30% dei tempi massimi di risposta (quasi il 90% dei termini dei procedimenti gestiti dagli uffici provinciali è oggi contenuto entro i 90 giorni) e sono stati eliminati ulteriori trentacinque procedimenti (il totale complessivo di 1216 procedimenti conteggiato al 31 dicembre 2012 si è ridotto ora a poco più di 1.000 procedimenti, 1012 per l’esattezza). In linea con quanto già fatto con i precedenti provvedimenti, le modifiche riguardano sia la contrazione dei tempi massimi di risposta alle richieste di cittadini e imprese che la riduzione del numero complessivo dei procedimenti gestiti dagli uffici provinciali, realizzata attraverso la regolazione uniforme (accorpamento) di procedimenti tra loro analoghi od omogenei e comunque riferiti alla medesima attività - anche al fine di favorire la standardizzazione dei processi, delle attività istruttorie necessarie nonché dei relativi termini di conclusione - ovvero l’eliminazione di procedure desuete. L’obiettivo della razionalizzazione in corso, fissato dal Piano di miglioramento, è quello di ridurre - entro il 2013 - di almeno il 20% il numero complessivo delle tipologie procedimentali e mediamente del 25% tutti i termini di conclusione attualmente previsti, con priorità di intervento sui procedimenti aventi maggiore impatto su cittadini e imprese e con un consistente volume di atti e/o di beneficiari. Con l’aggiornamento di data odierna, come dicevamo, sono stati ridotti i termini di altri centocinquanta procedimenti amministrativi, con una riduzione media del 30% dei tempi massimi di risposta, e sono stati eliminati ulteriori trentacinque procedimenti. I settori principalmente interessati dall´intervento di razionalizzazione delle procedure oggetto del provvedimento odierno: trasporti, gestione strade, espropri, motorizzazione: ridotti i termini di oltre venticinque procedimenti; cultura: ridotti i termini di oltre venti procedimenti; turismo: ridotti i termini di undici procedimenti; commercio: ridotti i termini di dieci procedimenti; agricoltura: ridotti i termini di quindici procedimenti; lavoro: ridotti i termini di undici procedimenti. Il costante aggiornamento delle informazioni concernenti i procedimenti amministrativi è particolarmente importante anche in relazione all’avvenuta pubblicazione sul sito istituzionale della Provincia - a far data dallo scorso 1° luglio 2013 - del nuovo portale dedicato ai procedimenti e alla relativa modulistica (www.Procedimenti.provincia.tn.it), contenente tutte le informazioni utili per avviare le pratiche di interesse.  
   
   
CITTA’ METROPOLITANE - ANCI, DDL SIA PREVISTO COME COLLEGATO A LEGGE STABILITA’ SINDACI ORSONI E MEROLA, ‘NECESSARIO CHE TALE PREVISIONE SIA INSERITA NELLA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF’  
 
Firenze, 23 settembre 2013 - "In questa fase di transizione e di incertezze sia dal punto di vista normativo che finanziario, ai Comuni serve che comincino ad essere ben definiti almeno alcuni punti fermi. Per questo motivo riteniamo fondamentale che nella nota di aggiornamento al Def, che il Governo si appresta ad approvare domani, sia esplicitamente indicato che il disegno di legge sulle province e sulle citta’ metropolitane sara’ previsto come collegato alle legge di stabilita´". E’ quanto chiedono i Sindaci di Bologna Virginio Merola e di Venezia Giorgio Orsoni, rispettivamente responsabili per l’Anci delle questioni istituzionali e del Coordinamento delle Citta’ Metropolitane. ‘’Una previsione – spiegano – che deve essere esplicitata formalmente per dare sostanza al nuovo regime normativo riguardante le Province ed alla istituzione delle Citta’ Metropolitane a partire dal 1 Gennaio 2014’’.  
   
   
ENTI LOCALI, DA REGIONE LIGURIA 1,1 MLN PER COMUNI ASSOCIATI. PAITA: FINANZIATI ANCHE INTERVENTI CONTRO GIOCO D´AZZARDO  
 
Genova, 23 Settembre 2013. È stata approvata giovedì 19 settembre mattina dalla Giunta regionale la delibera relativa al bando per i contributi a sostegno delle forme associative comunali per lo svolgimento delle funzioni fondamentali, che è finanziato per un importo complessivo 1,1 milioni di euro. "L´importo – spiega l´assessore regionale Raffaella Paita, incaricata a seguire la materia per la Giunta – che sarà ripartito in 600 mila euro destinati al finanziamento di progetti presentati dalle forme associative comunali (Convenzioni e Unioni di Comuni) già costituite e finanziate con i precedenti bandi; 300 mila euro destinati al sostegno delle nuove forme associative comunali; euro 200 mila a sostegno delle fusioni di Comuni". "Rispetto ai bandi predisposti per il 2011 e il 2012 – continua Paita - è stato introdotta come nuova forma di finanziamento quella relativa alla presentazione di progetti da parte delle forme associative già costituite. Questi progetti, che potranno essere finanziati per un importo di 70 mila euro, dovranno vertere su contenuti specifici, indicati nel bando, tra i quali cito ad esempio investimenti che prevedono l´utilizzo di tecnologie informatiche, progetti di semplificazione delle procedure o piani di riorganizzazione, interventi da realizzare in forma associata finalizzati al contenimento del gioco d´azzardo nel territorio della forma associativa". Le domande da parte delle nuove forme associative e delle fusioni potranno essere presentate a partire dal 1 ottobre 2013, e i contributi saranno concessi fino ad esaurimento dei fondi secondo l´ordine di arrivo delle domande risultante dal protocollo generale regionale. Le domande presentate dalle forme associative già costituite per il finanziamento di progetti, dovranno pervenire entro il termine del 2 dicembre 2013 e i contributi saranno concessi, a seguito della definizione di apposita graduatoria, fino ad esaurimento dei fondi. La relativa istruttoria degli uffici regionali sarà conclusa entro il 20 gennaio 2014  
   
   
FORMAZIONE: AVRANNO INIZIO IN FVG A BREVE 57 CORSI POST DIPLOMA  
 
Trieste, 23 settembre 2013 - Saranno 57 i corsi formativi post diploma, destinati ad una platea stimabile in circa 700 allievi dai 18 anni in su, finanziati dalla Regione con i 2,5 milioni di euro stanziati attraverso il Piano operativo regionale 2013 (Asse 2 - Occupabilità). Obiettivo dei corsi, conferma l´assessore regionale al lavoro Loredana Panariti, è "costruire l´essenziale raccordo tra scuola e impresa, in modo da incrementare il livello di specializzazione dei giovani in cerca di un´occupazione e, di conseguenza, la possibilità per loro di inserirsi nel mondo del lavoro". Nel caso specifico, sono una quindicina gli Enti formativi accreditati dalla Regione che, in tutto il Friuli Venezia Giulia, garantiranno alle persone in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore le attività formative suddivise in una fase in aula di 250 ore ed in uno stage in azienda di 240 ore. In tutto erano state 94 le operazioni formative presentate dal 24 aprile al 21 giugno in seguito all´Avviso emanato con apposito decreto e sul sito della Regione sono stati pubblicati gli esiti della loro valutazione.  
   
   
LOMBARDIA. HUSQVARNA: SIGLATO ACCORDO DA LUNEDI´CIGS PER CRISI AZIENDALE PER TUTTI I 220 DIPENDENTI MOBILITA´ VOLONTARIA PER 120 LAVORATORI ENTRO APRILE 2014  
 
Milano, 23 settembre 2013 - Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) per crisi e non per cessazione attività, mobilità solo volontaria e incentivata, impegno aziendale per lo sviluppo dell´area. Questi i termini dell´accordo tra le parti, raggiunto il 20 settembre in Regione Lombardia, per la Husqvarna di Cassinetta di Biandronno (Va). Cigs Per 202 Dipendenti Da Lunedi´ - Da lunedì 23 settembre scatterà quindi per tutti i 202 dipendenti della società - che ora si chiama Moto Italia, la Cigs per crisi aziendale per dodici mesi con integrazioni salariali da parte del datore di lavoro. Una Nuova Fase - Soddisfazione è stata espressa dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Valentina Aprea: "Un accordo che pone fine a una lunga e difficile fase per la vita della gloriosa azienda lombarda e per quella dei suoi dipendenti. L´intesa raggiunta oggi con la mediazione della nostra Agenzia per il lavoro costituisce una nuova base di partenza e delinea scenari di sviluppo che inducono ad avere fiducia". Mobilita´ Volontaria - Le parti si sono anche impegnate ad avviare una procedura di mobilità volontaria per 120 lavoratori entro il 30 aprile 2014. Il Futuro - Nel documento siglato, la proprietà si è anche assunta l´impegno di ricercare "Una soluzione produttiva percorribile per lo stabilimento di Cassinetta di Biandronno valutando l´eventuale ingresso di soggetti imprenditoriali interessati".  
   
   
BOLZANO, OCCUPAZIONE: TAVOLO TECNICO CON PROVINCIA, ASSOCIAZIONI ECONOMICHE, SINDACATI  
 
Bolzano, 23 settembre 2013 - Eventuali ulteriori proposte entro fine mese, incontri a cadenza fissa per monitorare la situazione e delineare i passi da concretizzare: sono due delle iniziative scaturite il 20 settembre a Bolzano dal tavolo tecnico sull´occupazione convocato dalla Provincia. Come deciso nell´ultima seduta di Giunta provinciale, l´Assessore al lavoro e il suo collega all´Economia hanno discusso con i rappresentanti delle associazioni economiche, dei sindacati e della Camera di commercio lo stato di attuazione del piano pluriennale per il lavoro e approfondito nuove misure a sostegno delle aziende e dell´occupazione in Alto Adige. "Abbiamo convenuto di applicare il metodo della condivisione dei processi, già sperimentato con le parti sociali sia nella costruzione del piano pluriennale che per individuare le misure di risparmio nella Pubblica amministrazione. Sarà messo a sistema per monitorare e attuare le politiche in materia di occupazione e di economia", ha spiegato l´Assessore al lavoro a fine incontro. Nel vertice durato circa due ore sono stati analizzati gli effetti delle prime misure del piano pluriennale per l´occupazione e di quelle prospettate nei campi del risanamento energetico, della formazione, degli ammortizzatori sociali. L´assessore all´economia ha fatto il punte sulle misure in corso per il rilancio del settore economico: "Interventi che spaziano dall´export alla riduzione Irap, dal fondo di rotazione alle cooperative di garanzia." Due le scadenze concordate a fine riunione: entro settembre sono attese eventuali nuove proposte delle parti sociali, mentre il tavolo tecnico viene istituzionalizzato e si ritroverà periodicamente per monitorare l´attuazione delle misure a tutela dell´occupazione.  
   
   
PROFUGHI: PRESENTATO A PERUGIA PROGETTO "NANSEN"  
 
Perugia, 23 settembre 2013 - Sono 74 i soggetti coinvolti nel progetto "Nansen" avviato dalla Regione Umbria e finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati 2008 - 2013, per la promozione di azioni finalizzate all´integrazione socio-economica´ dei profughi richiedenti protezione internazionale accolti sul territorio regionale. Lo ha reso noto il 19 settembre a Perugia la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche l´assessore alle Politiche sociali della Provincia di Terni, Marcello Bigerna, e il dirigente dell´Area Lavoro e Formazione della Provincia di Perugia, Riccardo Pompili. "Il progetto - ha spiegato la vicepresidente - è stato selezionato come primo in seguito ad un avviso emanato dal Dipartimento per le libertà civili e per l´Immigrazione e finanziato dal Fondo europeo per i rifugiati 2008/2013 con 340 mila euro. Si tratta di un riconoscimento importante che testimonia la validità del modello di accoglienza scelto dall´Umbria dove sono presenti attualmente profughi richiedenti e titolari di protezione internazionale inseriti in progetti della rete ´Sprar´ (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e del progetto Emergenza Nord Africa (Ena)". Attraverso il progetto "Nansen", che può contare sulla partnership dei Comuni di Perugia, Terni, Todi, Marsciano, Amelia, Foligno, Narni e Spoleto e l´Associazione San Martino di Terni e l´ Arci Solidarietà Ora D´aria di Perugia, "si vuole promuovere un piano condiviso di interventi volto a favorire l´integrazione socio economica di questi soggetti - ha aggiunto Casciari - Nello specifico, si punta a qualificare il sistema relazionale di rete a livello territoriale e dei servizi per dare effettività ai diritti sociali, migliorare i percorsi di autonomia delle persone accolte, valorizzarne le competenze, accrescere la consapevolezza delle proprie capacità e favorire un positivo e autonomo inserimento sociale a partire dalla certificazione delle competenze individuali". "Un percorso delicato - ha aggiunto - che necessita di una comunicazione stretta con la rete locale e anche nazionale perché alle persone accolte non può bastare solo un letto e del cibo. In particolare, gli eventi degli ultimi periodi - ha concluso - hanno evidenziato quanto sia importante per le Regioni poter contare su risorse certe da parte del Governo per gestire percorsi condivisi anche a livello europeo. In particolare per ´Nansen´, si spera di poterne garantire continuità anche in seguito". Il dirigente della Provincia di Perugia, Riccardo Pompili, ha riferito di "toccare tutti i giorni con mano i problemi che i rifugiati e, più in generale tutte le persone immigrate, incontrano tutti i giorni nel mondo del lavoro. La Provincia di Perugia ha attivato un servizio dedicato - ha detto - e spesso ci rendiamo conto di come sia complesso districarsi tra le molte norme che disciplinano il settore. Come Provincia ci siamo impegnati sul campo dell´orientamento e del bilancio delle competenze fino ad arrivare al rilascio del libretto formativo che, si spera, potrà facilitare i nostri interlocutori nella ricerca di lavoro". Concludendo l´incontro l´assessore alle politiche sociali del Comune di Terni, Marcello Bigerna, ha espresso l´auspicio che "il metodo proposto dal progetto ´Nansen´ possa essere riprodotto anche in altri ambiti".  
   
   
DALLA REGIONE LOMBARDIA 200.000 EURO ALLE VITTIME DEI REATI MAFIOSI  
 
Milano, 23 settembre 2013 - È stato pubblicato il bando emanato dalla Regione Lombardia per finanziare interventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata. L´investimento complessivo da parte dell´Ente regionale ammonta a 200.000 euro, con un contributo massimo di 15.000 euro per ogni progetto. Il bando è rivolto a quelle associazioni che operano nell´ottica di prevenire fenomeni mafiosi o forniscono assistenza legale e supporto psicologico alle vittime della criminalità organizzata. Regione Vicina Ad Associazioni Virtuose - "Si tratta di un intervento che ho fortemente voluto, per testimoniare la vicinanza della Regione alle associazioni virtuose del territorio lombardo" ha dichiarato Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia. "Con questo bando - ha proseguito - intendiamo promuovere e finanziare campagne informative, attività di supporto psicologico e di assistenza per l´accesso ai servizi sociali, oltre a interventi per curare e aiutare le vittime. Istituzioni In Prima Linea In Lotta A Criminalità - "Le Istituzioni - ha concluso l´assessore - devono essere in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e devono essere promotrici di iniziative volte alla collaborazione e alla sussidiarietà con le realtà che quotidianamente operano sul territorio. Il Bando - La domanda di accesso al bando deve essere presentata entro il 18 novembre 2013, in relazione a progetti da realizzare entro il mese di giugno del 2014. Il testo completo può essere reperito sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia n.38, pubblicato sul portale http://www.consultazioniburl.servizirl.it/    
   
   
BELLUNO - OPEN DAY PER L´AUTOIMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE E GIOVANILE  
 
Belluno, 23 settembre 2013 - Si svolgerà giovedì 3 ottobre, dalle ore 9 alle 18, l´Open Day per l´autoimprenditorialità femminile e giovanile organizzato dalla Cdc di Belluno, presso la propria sede: in programma 10 ore di consulenze e seminari gratuiti non stop, seminari e workshop rivolti ai futuri imprenditori, giovani e donne. L´iniziativa si colloca nell’ambito del Programma Regionale per l’ Imprenditoria Femminile e Giovanile 2012-2013 Le iscrizioni possono essere effettuate per tutti i workshop, seminari, convegni e consulenze, così come anche ad uno solo di essi: la scelta di quanti e quali eventi seguire andrà fatta in base alle proprie esigenze conoscitive e interessi, facendo attenzione alle sovrapposizioni di orari delle singole lezioni. Per iscriversi occorre accedere alla pagina del sito camerale predisposta per l´Open Day, scaricare e compilare le schede di adesione ed inoltrarle entro il 26 settembre. L’iscrizione e la partecipazione sono interamente gratuiti. Http://www.bl.camcom.it/news/imprenditoria-femminile-e-giovanile-open-day-camera-commercio-belluno-3-ottobre-2013-ore-9-00-19-00    
   
   
PIANI ZONA IN CAMPANIA, CALDORO: COSTRUIAMO WELFARE MODERNO ED EFFICIENTE  
 
Napoli, 23 settembre 2013 - "Con l´avvio del Sistema informativo per i Piani di zona si consolida un processo di riforma dell´intero sistema del welfare in Campania. L´assessore Russo ha messo in campo, in una fase critica perché caratterizzata da sempre minori trasferimenti, un meccanismo che premia la trasparenza e le buone pratiche." Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "Stiamo costruendo, con il responsabile sostegno degli enti locali, un welfare più moderno ed efficiente lasciando definitivamente alle spalle una stagione che non ha sempre tenuto distante i fenomeni di assistenzialismo", conclude il presidente.