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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Aprile 2015
PARLAMENTO EUROPEO: ANTEPRIMA DELLA SESSIONE PLENARIA 27-30 APRILE 2015  
 
Strasburgo, 27 aprile 2015 - I principali temi all´ordine del giorno: Tragedie nel Mediterraneo: i deputati chiedono decisioni per salvare vite umane - Nel dibattito di mercoledì alle 9.00 con il Presidente della Commissione, Jean-claude Juncker, e con il Presidente del Consiglio, Donald Tusk, - seguito dalla votazione di una risoluzione - i deputati chiederanno che l’Ue agisca concretamente per porre fine alla morte degli immigrati e dei rifugiati nel Mediterraneo. Sacchetti di plastica: i deputati vogliono ridurne uso e spreco - Nel progetto di regolamento in votazione martedì, ai Paesi Ue dovrebbe essere richiesto di ridurre l´uso dei sacchetti di plastica più comuni e più inquinanti. L´inquinamento causato dai sacchetti di plastica per i corsi d´acqua e gli ecosistemi acquatici rappresenta un grave problema ambientale. Nuove norme per favorire il passaggio ai biocarburanti di seconda generazione - Un accordo informale fra deputati e ministri su un progetto di legge che fissa il tetto massimo per la produzione di biocarburanti derivati da colture agricole e ha l’obiettivo di accelerare il passaggio a fonti alternative, come i rifiuti e residui o le alghe, sarà messo in votazione martedì. Il piano mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, derivanti dal crescente utilizzo di terreni agricoli per le colture impiegate per la produzione di biocarburanti. Ecall: sistema salvavita di chiamata d´emergenza per le auto - Il progetto di regolamento sui dispositivi di chiamata d´emergenza detti eCall, in grado di allertare automaticamente i servizi di soccorso in caso d’incidente stradale, e la cui installazione dovrà essere effettuata su tutti i nuovi modelli di auto e furgoni leggeri entro il 31 marzo 2018, sarà posto in votazione martedì. Iniziativa per l´occupazione giovanile: un miliardo di euro già nel 2015 - Le modifiche alle regole del Fondo sociale europeo, necessarie per erogare quest´anno un miliardo di euro in finanziamenti Ue per aiutare gli Stati membri a inserire fino a 650.000 giovani nel mondo del lavoro, saranno discusse martedì sera e messe in votazione mercoledì a mezzogiorno. Le modifiche dovrebbero aiutare gli Stati membri a far partire i loro piani, concentrando nel 2015 il 30% dei pagamenti dell´Iniziativa per l´occupazione giovanile dell´Ue.) I deputati chiedono una nuova strategia Ue per gli alcolici - Il progetto di risoluzione che sarà votato mercoledì chiede che uno dei possibili obiettivi di una "nuova strategia comunitaria in materia di alcol" sia la richiesta ai produttori di bevande alcoliche di indicare sull´etichetta il contenuto calorico e gli ingredienti presenti. Il testo chiede inoltre maggiori sforzi per ridurre il consumo di alcol dei minori e di indicare sulle etichette il rischio della guida in stato di ebrezza o dell´assunzione di alcolici in gravidanza. La Commissione è invitata a presentare la nuova strategia al più tardi nel 2016. Expo 2015: I deputati interrogano la Commissione su sicurezza alimentare e alimentazione sana - L´esposizione Universale del 2015 e le tematiche a essa legate, quali la sicurezza alimentare e la lotta agli sprechi, saranno oggetto di un´interrogazione orale alla Commissione, che sarà discussa giovedì. I deputati voteranno anche una risoluzione sull’Expo 2015 per chiedere all’Ue di utilizzare l’evento come occasione per promuovere misure in favore della sicurezza alimentare in tutto il mondo. Ulivi: i deputati chiedono risposte su come affrontare la diffusione dei batteri nocivi - Giovedì, il Parlamento interrogherà la Commissione su quali azioni intende intraprendere per affrontare l´epidemia di batteri Xylella fastidiosa, che ha infettato diverse migliaia di ettari di oliveti in Italia, e per impedire che l´infezione si diffonda in altre regioni dell´Ue. I deputati chiederanno alla Commissione di chiarire anche come saranno ricompensati i coltivatori i cui alberi sono stati distrutti. Dibattito sulla nuova "Agenda europea per la sicurezza". Frontiere Intelligenti: interrogazione a Commissione e Consiglio. Nuova politica della pesca: nuove norme sui rigetti in votazione.  
   
   
UE: DICHIARAZIONE CONGIUNTA SUL TERREMOTO IN ASIA  
 
Bruxelles, 27 aprile 2015 - In seguito al terremoto che ha colpito il Nepal e l´India, Alto rappresentante e vicepresidente Federica Mogherini, il commissario europeo per lo Sviluppo Neven Mimica e il commissario per gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi Christos Stylianides fatto la seguente dichiarazione: Siamo profondamente addolorati per la distruzione e la perdita di vite umane causata dal devastante terremoto che ha colpito il Nepal e parti dell´India questa mattina. La misura massima delle vittime e dei danni è ancora sconosciuto, ma i rapporti indicano che sarà probabilmente elevato, sia in termini di perdita di vite umane, feriti e danni al patrimonio culturale. I nostri cuori vanno al popolo nepalese e indiani e tutte le famiglie colpite da questa tragedia. Si tratta di una emergenza umanitaria che richiede uno sforzo di soccorso coordinata a livello internazionale, che l´Ue è disposta a sostenere. Emergency Response Coordination Centre della Commissione europea segue con attenzione la situazione e gli esperti umanitari della Commissione sono in viaggio verso le zone di crisi. Ci sarà anche prendere in considerazione di come possiamo aiutare il Nepal a trattare con gli edifici distrutti e danneggiati e come aiutare i suoi cittadini. Stiamo valutando di fornire Nepal con qualche sostegno al bilancio.  
   
   
DICHIARAZIONE DI CHRISTOS STYLIANIDES, COMMISSARIO EUROPEO PER GLI AIUTI UMANITARI E GESTIONE DELLE CRISI  
 
Bruxelles, 27 aprile 2015 - “Ho mobilitato tutte le risorse della Commissione europea per la risposta di emergenza per il devastante terremoto che ha colpito ieri il Nepal. L´unione europea è lì per aiutare in caso di disastro, non importa dove. Esperti europei in aiuto umanitario e la protezione civile, che sono sul campo in Nepal, valutando le necessità e in coordinamento con i nostri partner internazionali. Il meccanismo di protezione civile dell´Ue è attivata e siamo in contatto con gli Stati membri per fornire squadre di soccorso, unità mediche e riparo nelle zone più colpite del Nepal. Più aiuto è imminente e sarà annunciato nelle prossime ore. Lavoreremo con tutti i servizi dell´Unione europea, in particolare i responsabili della cooperazione allo sviluppo e il Servizio europeo per l´azione esterna, così come gli Stati membri, per aiutare nella fase di emergenza, ma anche per sostenere la ripresa in Nepal.”  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, SCHULZ: "SENZA UNA POLITICA MIGRATORIA UE, IL MEDITERRANEO DIVENTA UN CIMITERO"  
 
Bruxelles, 27 aprile 2015 - L´europa deve stabilire una politica migratoria e di asilo umana e realistica, ha dichiarato Martin Schulz davanti ai leader europei. Il Presidente del Pe si è espresso all´inizio del vertice straordinario europeo dedicato alla migrazione a seguito della tragica morte di centinaia di persone che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo. "La nostra priorità immediata deve essere quella di salvare le vite umane in mare". Non esiste ancora una politica migratoria dell´Ue e ci troviamo di fronte a un mosaico di 28 differenti sistemi nazionali. "La mancanza di una politica veramente europea in materia di asilo e migrazione sta trasformando il Mediterraneo in un cimitero" ha ricordato il presidente del Pe Martin Schulz. Il presidente ha aggiunto che le operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo dovrebbero essere intensificate rapidamente, mentre è necessaria un´azione comune europea basata sulla solidarietà e sull´equa ripartizione delle responsabilità. Schulz ha ricordato che non è giusto lasciare soli i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Infine, Schulz ha richiesto le stesse garanzie procedurali in tutta l´Ue per assicurare ai rifugiati un trattamento equo e una più stretta cooperazione con i paesi di origine e di transito. "Dobbiamo combattere le cause della migrazione, non i migranti" ha sottolineato.  
   
   
CONSIGLIO EUROPEO STRAORDINARIO SULLA MIGRAZIONE: DOMANDE FREQUENTI FRONTEX E LE RISORSE DI CUI DISPONE, IL CONTROLLO DELLE FRONTIERE, RINSEDIAMENTO E RICOLLOCAZIONE.  
 
Bruxelles, 27 aprile 2015 - Frontex può eseguire operazioni di ricerca e di soccorso? Sì, e lo fa già. Il ruolo di Frontex è dare sostegno gli Stati membri per un controllo efficace delle frontiere nella regione mediterranea, e al tempo stesso a salvare vite umane nel corso di tali operazioni. Il regolamento n. 656/2014 recante norme per la sorveglianza delle frontiere marittime esterne nel contesto della cooperazione operativa coordinata da Frontex afferma chiaramente che: "la sorveglianza di frontiera non si limita alla localizzazione dei tentativi di attraversamento non autorizzati delle frontiere, ma comprende anche [...] modalità d’applicazione volte ad affrontare le situazioni, come le ricerche e il soccorso, che possono verificarsi." L’articolo 3 dello stesso regolamento specifica inoltre che: "Le misure adottate ai fini di un’operazione marittima sono attuate in modo da assicurare in ogni caso l’incolumità delle persone intercettate o soccorse, delle unità partecipanti o di terzi". Inoltre, il regolamento che istituisce Frontex specifica che Frontex deve rispettare e attuare gli obblighi di diritto internazionale in materia di ricerca e soccorso. L’obbligo di assistere le persone in pericolo è sancito dal diritto pubblico internazionale ed è vincolante per tutti gli Stati membri e per Frontex. Frontex può aumentare le risorse o modificare il piano operativo di un’operazione? I dettagli delle operazioni congiunte, comprese la zona operativa e le risorse necessarie, sono concordati tra Frontex e lo Stato ospitante, sulla base delle richieste di assistenza formulate dallo Stato membro ospitante. Ne consegue che i cambiamenti relativi alla zona operativa o alle risorse di un’operazione devono anch´essi essere concordati tra Frontex e lo Stato membro ospitante. Il controllo delle frontiere esterne può aver luogo anche in alto mare? Certamente. A norma del codice frontiere Schengen (regolamento n. 562/2006) gli Stati membri sono tenuti a controllare le frontiere esterne. Il codice frontiere Schengen non limita geograficamente i luoghi "in mare" in cui gli Stati membri, con il sostegno di Frontex, possono esercitare la sorveglianza. Ai sensi del diritto internazionale (articolo 33 della Convenzione sul diritto del mare), uno Stato costiero può esercitare i poteri di controllo delle sue frontiere marittime non solo per le sue acque territoriali, ma anche nella zona contigua (che si estende per 24 miglia nautiche al di là delle acque territoriali). Inoltre in alto mare una nave pattuglia di uno Stato costiero può controllare le navi straniere in accordo con lo Stato di cui la nave batte bandiera o, in alcuni casi, anche in assenza di tale accordo. Di quali risorse può disporre attualmente Triton, l´operazione congiunta di Frontex? Il bilancio dell´operazione congiunta Triton per il 2015 è di 18 250 000 euro. Le spese operative mensili sono pari a circa 2,9 milioni di euro. La durata prevista dell´operazione si estende almeno fino alla fine del 2015. Attualmente partecipano 21 Stati membri con risorse umane (65 agenti distaccati in totale) e risorse tecniche (12). Attrezzature tecniche: 4 aeromobili ad ala fissa, 1 elicottero, 4 navi di pattuglia in mare aperto, 1 nave di pattuglia costiera e 2 motovedette. Risorse umane: 65 persone/mesi in totale. Di quali risorse può disporre attualmente Poseidon? L´attuale operazione Poseidon è iniziata nelle isole greche il 1º febbraio 2015 e scadrà nel settembre 2015, con un bilancio totale di 5 260 000 euro. Partecipano 19 Stati membri con risorse umane e tecniche. Attrezzature tecniche: 6 uffici mobili, 1 aeromobile ad ala fissa, 1 veicolo dotato di termovisione, 7 motovedette costiere e 3 navi di pattuglia costiera. Risorse umane: 10 agenti distaccati. Che cosa si intende per "reinsediamento"? Il reinsediamento è il trasferimento di cittadini di paesi terzi o apolidi che sono stati individuati come bisognosi di protezione internazionale in uno Stato membro dell’Ue in cui sono ammessi per motivi umanitari o con lo status di rifugiato. Che cosa si intende per "ricollocazione"? La ricollocazione è il trasferimento delle persone che beneficiano di una forma di protezione internazionale in uno Stato membro dell’Ue a un altro Stato membro dell’Ue in cui viene loro accordata una protezione analoga.  
   
   
INTERVENTO DEL VICEPRESIDENTE DOMBROVSKIS ALLA CONFERENZA STAMPA ECOFIN INFORAML A RIGA  
 
Bruxelles, 27 aprile 2015 – “ Ministro, Signore e signori, E ´un grande piacere di rivolgermi a voi qui nella mia città natale, Riga. Vorrei ringraziare il Ministro Reirs, e la Lettonia Presidenza per l´organizzazione impeccabile delle riunioni. La discussione di oggi in Ecofin incentrata sulla stato dell´economia in Europa. Abbiamo discusso su come aumentare il potenziale di crescita nell´Ue, in particolare attraverso riforme strutturali e di investimenti. Guardando l´economia oggi Europa, siamo in grado di tirare un piccolo sospiro di sollievo. Ripristino nella zona euro e l´Ue-28 sta rafforzando. Fattori come il calo dei prezzi del petrolio, la politica monetaria accomodante e di crescita globale stanno aiutando l´economia dell´Ue. Ma la politica monetaria da sola non risolverà i problemi strutturali delle economie dell´Ue. Recupero da una profonda crisi, come quello che abbiamo visto, richiede un´azione decisa da politici. I ministri oggi hanno condiviso l´opinione che la ripresa dell´Europa è ancora fragile. Quello che dobbiamo fare ora è di rafforzare questo recupero. La forza della ripresa dell´Europa dipenderà dalla nostra Stati membri l´attuazione di una strategia di crescita comune. Una strategia di crescita, che si basa su tre priorità: gli investimenti, le riforme strutturali e la responsabilità fiscale. La discussione di oggi è concentrata sulle riforme strutturali. Abbiamo delineato l´impatto positivo che le riforme strutturali possono avere sulle economie dell´Ue. Simulazioni condotte da personale della Commissione indicano che, se tutti i paesi hanno condotto programmi di riforma ambiziosi a livello nazionale, sarebbe aumentare significativamente il Pil dell´Ue. Secondo le nostre simulazioni, il Pil sarebbe più di sei punti percentuali in più dopo 10 anni, rispetto ad uno scenario di non-riforma. Che tipo di riforme stiamo parlando? Ci sono alcune aree problematiche comuni a molti Stati membri dell´Ue. I mercati del lavoro devono essere più dinamico e aperto alle nuove tecnologie e metodi di lavoro. In molti paesi, dobbiamo affrontare il problema di un mercato del lavoro segmentato - con lavori fortemente protetti per alcuni, e la protezione molto debole per gli altri, i nuovi arrivati ​​principalmente al mercato del lavoro. Il risultato è la disoccupazione molto elevata dei giovani in diversi Stati membri dell´Ue. Altri esempi di riforme strutturali a livello nazionale comprendono il miglioramento del contesto imprenditoriale; garantire la sostenibilità a lungo termine dei sistemi sociali, tenendo conto dell´invecchiamento della popolazione; e spostando il carico fiscale dal lavoro ad altre basi imponibili che sono meno dannose per la crescita. Riforme contribuire a creare imprese e posti di lavoro; e le riforme contribuiranno a rafforzare l´innovazione e la produttività. Un ambiente business, mercati ben funzionanti e ridurre la burocrazia sono i migliori presupposti per investimenti a rimbalzo. Le riforme sono già dando risultati in diversi paesi. Coloro che ha seguito il percorso di riforma - come il mio paese - la Lettonia - e in altri paesi come l´Irlanda, il Portogallo o la Spagna sono ora tra i più rapida crescita delle economie europee. L´esperienza degli Stati membri dimostra riforme portano per lo più frutti nel lungo termine. Tuttavia, essi hanno anche un effetto immediato positivo, che aumenta la fiducia e crea un clima favorevole agli investimenti. Nel mese di maggio, la Commissione europea presenterà raccomandazioni specifiche per paese. La ´Country Report´ - l´analisi della Commissione di risultati macroeconomici ´degli Stati membri - sono stati già pubblicati nel mese di febbraio. Ciò significa che quest´anno, abbiamo avuto più tempo per impegnarsi con gli Stati membri - tra cui le parti sociali e altri soggetti interessati - per discutere le principali sfide individuate nelle relazioni nazionali. La nostra intenzione è quella di fare in modo che, quest´anno, le nostre raccomandazioni sono più concentrati in termini di settori coperti. Cerchiamo una maggiore differenziazione tra i paesi quando si tratta di priorità fondamentali economici. Particolare attenzione sarà eliminare le strozzature per gli investimenti. Adattato al contesto nazionale, le riforme strutturali sono essenziali per gli Stati membri per garantire una crescita sostenibile e aumentare la loro capacità di adattamento. Le riforme strutturali sono anche un modo di muoversi verso la convergenza delle economie europee. Questo è il momento giusto per l´attuazione delle riforme. E ´importante ora per non perdere questo slancio! Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO MOSCOVICI ALLA CONFERENZA STAMPA DELL´EUROGRUPPO  
 
Riga, 24 aprile 2015 - Posso solo esprimere un ampio accordo con quanto è stato detto dal Presidente dell´Eurogruppo. Inizierò con un paio di parole sulla Grecia. Sono passati tre mesi dalle elezioni in Grecia; due mesi dopo l´accordo dell´Eurogruppo il 20 febbraio. Che è successo durante questo periodo? Sarebbe sbagliato dire o pensare che nulla è accaduto durante questo periodo. Ci hanno fatto progressi, anche se limitata e insufficiente, ma in comunque, soprattutto in questi giorni. Abbiamo discusso, molto: è sempre positivo. Noi abbiamo avanzato: un po ´. Queste discussioni permettono le rispettive posizioni e capire meglio anche noi. Questo non era evidente all´inizio di questo processo. Ma era necessario. Ma è anche vero, e tutti riconoscono, che non abbiamo fatto progressi come sarebbe piaciuto ed è necessario. Nostre posizioni hanno spostato un po´ più vicino su alcuni fronti, su altri siamo ancora molto troppo lontani. E quindi sono d´accordo con il Presidente dell´Eurogruppo: abbiamo bisogno di un accordo globale, un approccio ensembleet non siamo lì a tutti, siamo ancora lontani e per raggiungere questo accordo globale, occorre riformare. Riforme che permettono, da un lato, senza dubbio, al governo di incontrare alcuni dei suoi impegni, sto pensando parte sociale e che permettono alla Grecia per soddisfare i propri impegni ai suoi partner e che sono soprattutto le riforme necessarie per la competitività dell´economia greca, per creare posti di lavoro, per avere più giustizia, per avere più crescita è un legittimo affidamento dei greci. E così oggi il nostro messaggio è chiaro: esso deve essere accelerato. Accelerare oggi. Accelerare non appena questo fine settimana. Accelerare costantemente. Esso deve intensificare gli sforzi perché non c´è altra scelta se vogliamo raggiungere che - tutti condividiamo: l´obiettivo di una Grecia stabile e prospera che rimarrà ancorato nell´area dell´euro. E per fare questo come Jeroen ha detto, molte responsabilità sono nel campo del governo greco. Tempo sta scadendo. Ma la nostra determinazione a raggiungere un risultato positivo è forte come mai. Quindi cerchiamo di intensificare una marcia e portare questo processo ad una conclusione positiva, nell´interesse del popolo greco e di tutti gli europei. Vorrei anche dire qualche parola su due altri Stati membri, Cipro e Spagna. Per quanto riguarda Cipro, sono stato in grado di informare l´Eurogruppo che ci sono stati molto incoraggianti sviluppi negli ultimi giorni che aprono la strada per il programma di essere ritorno in pista dopo diversi mesi (6 mesi) di Difficoltà. L´adozione sabato scorso dal Parlamento del nuovo quadro insolvenza significava che un ulteriore ritardo nell´entrata in vigore della legge preclusione potrebbe essere evitato, e questa legge è ora in vigore. Questi sono passi importanti verso la stabilizzazione di completamento e rafforzamento del settore bancario a Cipro, che a sua volta è un prerequisito per rafforzare il flusso di credito per le famiglie e le imprese. Ora saremo in grado di andare avanti con la prossima missione di revisione a Cipro, da avviare all´inizio mese prossimo, che mi aspettavo a concludere in tempo per me di riferire sui progressi alla prossima riunione dell´Eurogruppo del 11 maggio. Per quanto riguarda la Spagna, delineato per l´Eurogruppo le principali conclusioni della terza relazione sorveglianza post programma, che sarà ultimato e pubblicato all´inizio di maggio. Nel complessivi, recenti sviluppi in Spagna confermano il trend positivo visto lo scorso anno. La ripresa economica ha preso slancio. Il settore finanziario è ulteriormente stabilizzata e la ristrutturazione delle banche dopo aver ricevuto aiuti di stato è ben avviata. Inoltre, voglio esprimere la soddisfazione, quando guardando l´attuazione delle riforme strutturali, che ha progredito, anche se rimangono sfide e certe riforme ancora bisogno di essere portato a compimento o integrate con misure aggiuntive. Così naturalmente, mentre non non c´è nessun motivo di compiacimento, soprattutto con ciò che sappiamo circa la disoccupazione a livelli alti, ma abbiamo voluto riconoscere gli importanti progressi compiuti in Spagna. Per quanto riguarda la discussione di tematica sull´area dell´euro, posso solo confermare il modo che Jeroen affrontò la situazione e sottolineare l´importanza delle riforme strutturali al fine di creare crescita e occupazione nell´Ue, che è stato anche il messaggio chiave riunione dell´Imf a Washington la scorsa settimana.  
   
   
ECOFIN: INTERVENTO A RIGA, DEL 25 APRILE VICEPRESIDENTE UE VALDIS DOMBROVSKIS  
 
Riga, 27 aprile 2015 – “Ministro, Signore e signori, Questo è l´ultimo giorno della riunione informale dei ministri delle Finanze dell´Unione europea a Riga. Vorrei ringraziare il Ministro Reirs, lettone presidenza e la sua squadra per il notevole lavoro che hanno investito nella organizzazione dell´evento. Hosting tali eventi di alto livello è una sfida per tutti i paesi. Allo stesso tempo, è un´esperienza unica e un investimento nelle persone. Come ha detto il ministro, l´incontro di oggi ha esaminato le questioni relative alla creazione del Capital Markets Unione e l´iniziativa per combattere la pianificazione fiscale aggressiva. Vorrei ringraziare i miei colleghi, i Commissari Hill e Moscovici, per il lavoro investito in queste iniziative. La Commissione europea, guidata dal Presidente Juncker, lavora per rafforzare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro in Europa. Le imprese europee dipendono fortemente dai finanziamenti bancari, che è un problema da affrontare. Per ridurre questa dipendenza e garantire il finanziamento degli investimenti, abbiamo bisogno di facilitare l´accesso ai capitali da parte delle imprese europee. Questo è il motivo per cui la Commissione europea ha fatto lo sviluppo del Capital Markets Unione una priorità fondamentale quando si tratta di crescita economica in Europa. (Continua in inglese) Un mercato unico per il capitale aiuterà flusso di denaro attraverso l´Ue a dove può essere più produttivo. Esso contribuirà a liberare la capitale in Europa che è attualmente congelato e messo a lavorare a sostegno delle imprese europee, in particolare le Pmi. Quindi, i mercati dei capitali più forti integreranno le banche come fonte di finanziamento. Che, a sua volta, renderebbe il sistema finanziario più stabile aprendo una più ampia gamma di fonti di finanziamento. In sostanza, il nostro compito è quello di trovare il modo di collegare imprese e risparmiatori per finanziare la crescita. Abbiamo bisogno di identificare e rimuovere gli ostacoli che si frappongono tra il denaro degli investitori e opportunità di investimento. E abbiamo bisogno di identificare e rimuovere gli ostacoli che impediscono alle imprese di raggiungimento degli investitori. Perché questo vale la pena fare? Lasciate che vi faccia un esempio. Le medie imprese, i motori della crescita in molti paesi, ricevono cinque volte tanto il finanziamento dai mercati dei capitali negli Stati Uniti, come fanno nella Ue. Certamente, vi è una possibilità di miglioramento. Oggi, i ministri hanno discusso per la prima volta il Libro verde sulla Capital Markets dell´Unione. C´era un forte sostegno per quello che stiamo cercando di fare. Spero ci sarà fare rapidi progressi per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione del Cmu. Inoltre, i ministri hanno discusso della lotta contro l´erosione della base e degli utili di Shifting (Beps). Se vogliamo affrontare pianificazione fiscale aggressiva, Se vogliamo ricavi stabili nel lungo periodo, E se vogliamo un mercato unico che funziona per tutte le imprese, Poi abbiamo bisogno di lavorare insieme e l´Europa deve dare l´esempio nella lotta contro l´evasione fiscale. E ´la priorità politica della Commissione nel suo programma di lavoro di quest´anno. E stiamo offrendo con notevole velocità. La nostra proposta per lo scambio automatico di informazioni sulle decisioni fiscali, che è stato presentato a marzo, è un primo passo fondamentale nella creazione di una maggiore trasparenza nella tassazione delle imprese. Con i nuovi requisiti proposti, ciascuno Stato membro sarà meglio in grado di reagire, se di un altro dirigente fiscale sta influenzando la propria base. Lo scambio automatico di informazioni rimuoverà le ombre che attualmente circondano decisioni fiscali. Questa nuova apertura dovrebbe incoraggiare la concorrenza più equa in questo settore, e scoraggiare le imprese di utilizzare sentenze fiscali come strumento di abuso fiscale. Noi ora chiediamo un rapido accordo sul file da co-legislatori. Presto la Commissione europea uscirà con ulteriori proposte ed iniziative nel contesto dell´iniziativa G20 sull´erosione base e spostamento profitto. Signor Ministro e Presidenza lettone, grazie per le discussioni molto buone e produttive e per l´ottima organizzazione del Consiglio.  
   
   
INTERVENTO DEL COMMISSARIO AVRAMOPOULOS ALLA CONFERENZA STAMPA A MALTA  
 
 La Valletta, 27 aprile 2015 - Dopo i tragici eventi degli ultimi giorni, io sono qui a Malta prima di tutto per esprimere a nome della Commissione europea e dei cittadini europei, il nostro profondo dolore e compassione per la scomparsa in mare delle vittime innocenti e per onorare la loro memoria . Queste persone hanno lasciato paesi in guerra e resi lunghi e disperati viaggi, guidati da un semplice sogno: per iniziare una nuova vita in Europa. Per fortuna, molti altri sono stati più fortunati e sarà data la possibilità di vivere il loro sogno. Ma anche un altro la vita perduta è uno di troppo. Così, la situazione nel Mediterraneo deve cambiare ora. Dobbiamo agire ora. Noi agire ora. La nostra risposta è chiara e inequivocabile. L´europa dichiara guerra alla contrabbandieri. L´europa è unita in questo sforzo. Lo faremo insieme ai nostri partner al di fuori dell´Europa. Lavoreremo insieme perché il contrabbando non è un problema europeo, che è globale. Nel corso della riunione congiunta recente degli Affari Esteri e ministri degli Interni, che Federica Mogherini e ho convocato nel periodo immediatamente successivo al disastro, ho presentato un piano globale di azione in 10 punti per affrontare la crisi. Stati membri hanno espresso un ampio sostegno per questo piano. I Capi di Stato e di governo si incontreranno questo pomeriggio per discutere ulteriormente queste 10 azioni, ma, ancora più importante essere d´accordo, spero, le risorse umane e materiali finanziarie che tutti insieme come Unione siamo pronti a mettere a disposizione per l´attuazione li. Oggi, è stato un piacere incontrare di nuovo con il Primo Ministro di Malta, il dottor Joseph Muscat, e molti dei suoi ministri, il ministro degli Interni di Italia Angelino Alfano, il Ministro greco alternativo per la solidarietà sociale Theano Fotiou, e per discutere la critica sfide che dobbiamo affrontare la questione della migrazione. Malta, come tutti i paesi dell´Ue nel Mediterraneo, si trova in prima linea della crisi. Vorrei ringraziare il Primo Ministro per gli sforzi del suo governo per contribuire alla sfida comune che abbiamo di fronte. L´efficacia della nostra risposta sarà determinata da due norme: L´unità e la solidarietà tra gli Stati membri dell´Unione nel modo in cui affrontano la questione e la prevenzione in modo che stiamo per attuare la politica. L´unità e la solidarietà, perché la migrazione è una sfida globale e dei paesi del Mediterraneo hanno già allungato le loro risorse per affrontare la crisi e non può farlo da solo. La prevenzione, perché non ci staremo barca inattivo in attesa dopo barca, i criminali di sfruttare la disperazione umana mettendo in pericolo la vita e la violazione dei diritti umani. Come ho già detto, l´Europa è già in guerra con le reti criminali che sfruttano e spesso condannano a morte innocenti esseri umani. Noi non stare inattivo. Con una forte volontà politica e determinazione, nuovi mezzi e risorse aggiuntive, ci dar loro la caccia e distruggere la loro capacità. Lasciate che vi presento le azioni di base della proposta della Commissione, in cui ho fatto riferimento in precedenza: In primo luogo, vogliamo rafforzare la Triton e le operazioni Poseidon gestiti da Frontex per controllare il confine e salvare vite umane. Su entrambi i lati del Mediterraneo, l´Europa dovrebbe anche intensificare le sue iniziative nella lotta contro i trafficanti. Agenzie europee che operano nel settore (Easo qui a Malta, Frontex, Europol, Eurojust) sono pronti a lavorare a stretto contatto al fine di sostenere gli Stati membri. Se vogliamo vincere la lotta contro i trafficanti, l´Europa deve essere pronta ad agire, al fine di cogliere le barche, distruggerli e arrestare i contrabbandieri e assicurarli alla giustizia. In parallelo, dobbiamo agire a monte, al fine di asciugare il mercato per i contrabbandieri, offrendo alternative ai migranti che sono in movimento. Questi potrebbero assumere la forma o il reinsediamento, per coloro che sono realmente bisogno di protezione, e di ritorno volontario assistito direttamente da paesi terzi, per coloro che non lo sono. Dobbiamo anche agire in Europa, al fine di sostenere gli Stati membri sotto pressione. A tal fine, si potrebbe mobilitare in pieno le tre agenzie - Frontex, Europol, Easo - sotto forma di squadre comuni, che interverranno a terra per fornire assistenza al fine di gestire i flussi migratori misti. Guardando oltre la nostra risposta operativa più immediata, dobbiamo essere molto chiari e riconoscere che i flussi migratori non stanno andando a scomparire presto. L´arco di instabilità che circonda l´Europa li sta generando e le prospettive per la stabilizzazione sono solo per il lungo termine. Questo è il motivo per cui l´Europa ha bisogno di passare dalla modalità di emergenza per trovare soluzioni strutturali e sostenibili. Questo sarà l´argomento della prossima agenda europea sulle migrazioni che la Commissione presenterà a metà maggio. L´agenda affronterà tutte le sfide poste dalla migrazione di oggi, sia per i migranti stessi, ma anche alle nostre società. Si definirà azioni con una portata più ampia, più a lungo termine e più olistico. L´europa è in movimento, e non si fermerà fino a quando le aspettative giustificate dei nostri cittadini siano realmente soddisfatte. Grazie  
   
   
CONSIGLIO STRAORDINARIO EUROPEO SULLE MIGRAZIONI: DOMANDE FREQUENTI  
 
 Bruxelles, 27 aprile 2015 - Può Frontex eseguire operazioni di ricerca e salvataggio? Sì e lo fa già. Il ruolo di Frontex è di sostenere gli Stati membri per il controllo delle frontiere efficace nella regione del Mediterraneo, e allo stesso tempo per salvare vite umane durante queste operazioni. Regolamento 656/2014 che stabilisce le regole per la sorveglianza delle frontiere marittime esterne nel contesto della cooperazione operativa coordinata da Frontex afferma chiaramente: "la sorveglianza delle frontiere non si limita alla rilevazione di tentativi di attraversamento non autorizzato della frontiera, ma ugualmente si estende a [...] accordi destinato ad affrontare situazioni come la ricerca e soccorso che possono sorgere. " L´articolo 3 del presente regolamento specifica inoltre che: "le misure adottate ai fini di un´operazione di mare sono condotte in modo tale che, in tutti i casi, garantisce la sicurezza delle persone intercettate o soccorse, la sicurezza delle unità partecipanti o di terzi. " Inoltre, il regolamento che istituisce Frontex specifica che Frontex deve rispettare e attuare gli obblighi di diritto internazionale in materia di ricerca e salvataggio. L´obbligo di aiutare le persone in difficoltà è infatti parte del diritto internazionale pubblico e vincola tutti gli Stati membri e Frontex. Può Frontex aumentare le risorse o modificare il piano operativo di un´operazione? I dettagli delle operazioni congiunte, tra cui la zona operativa e le risorse necessarie, vengono concordati tra Frontex e lo Stato ospitante sulla base delle richieste di assistenza da parte dello Stato membro ospitante. Ne consegue che le modifiche alla zona operativa e le attività e le risorse di un´operazione devono essere concordate tra Frontex e lo Stato membro ospitante. Può controllare le frontiere esterne anche avvenire in alto mare? Sì. Ai sensi del codice frontiere Schengen ( regolamento 562/2006 ), gli Stati membri sono tenuti a controllare le frontiere esterne. Il Codice frontiere Schengen non limita geograficamente i luoghi "nel mare" in cui gli Stati membri, sostenuti da Frontex, possono esercitare la sorveglianza. Secondo il diritto internazionale (articolo 33 Convenzione sul diritto del mare), uno stato costiero può esercitare poteri di controllo delle frontiere marittime, non solo nelle sue acque territoriali, ma anche nella zona contigua (che si estende per 24 miglia nautiche al di là delle acque territoriali) e anche in alto mare una motovedetta di uno Stato costiero può controllare i pescherecci stranieri sia in accordo con lo Stato di bandiera o in alcuni casi anche in assenza di tali accordi. Quante risorse non Frontex Joint-operation Triton hanno attualmente? Il bilancio di joint-operazione Triton per il 2015 è di € 18.250.000. I costi mensili operativi di joint-operazione Triton sono circa 2,9 milioni di €. L´operazione è pianificata l´esecuzione fino alla fine del 2015 almeno. Oggi 21 Stati membri partecipano con umani (65 agenti distaccati in totale) e le risorse tecniche (12 attività tecniche). Attrezzatura tecnica: 4 ad ala fissa aeromobili, 1 elicottero, 4 serbatoi aperti Shore, 1 Patrol Vessel costiera, 2 motovedette costiere. Risorse umane: 65 uomini / mesi in totale. Quante risorse ha operazione Poseidon Sea hanno attualmente? L´operazione in corso ha iniziato nelle isole greche dell´Egeo il 1 Feb 2015, durerà fino a settembre 2015, con un budget totale di € 5.260.000. 19 Stati membri partecipano con risorse umane e tecniche. Attrezzatura tecnica: 6 uffici mobili. 1 Fixed Wing Aircraft. 1 veicolo Thermo-visione. 7 pattuglie costiere Barche e 3 pattuglie costiere Vessel. Risorse umane: 10 agenti distaccati. Che cosa è "reinsediamento"? Il reinsediamento è il trasferimento delle persone non-Ue o apolidi che sono stati identificati come bisognosi di protezione internazionale ad uno Stato dell´Ue in cui sono ammesse sia per motivi umanitari o con lo status di rifugiato. Che cosa è "delocalizzazione"? Relocation è il trasferimento delle persone che beneficiano di una forma di protezione internazionale in uno Stato membro dell´Ue a un altro Stato membro dell´Ue in cui sarebbero stati concessi protezione simile.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA CONTRIBUISCE 295 MILIONI DI EURO DI RISORSE AGGIUNTIVE PER IL FONDO INVESTIMENTI PER VICINATO  
 
Bruxelles, 27 aprile 2015 - Il Fondo investimenti di vicinato comporta ulteriori investimenti nel settore dei trasporti, dell´energia e delle infrastrutture ambientali, tra cui il cambiamento climatico e l´adattamento, e allo sviluppo dei settori sociali e privati ​​nei paesi partner del Sud e dell´Est. La Commissione europea ha deciso di contribuire con un ulteriore 295.040.000 di euro per il Fondo nel 2015 per abilitare più di 3 miliardi di euro di investimenti. Il Fondo investimenti di vicinato (Nif) è uno strumento che unisce le sovvenzioni Ue con altre risorse finanziarie del settore pubblico e privato, come i prestiti e il patrimonio netto. Questo permette di sfruttare ulteriori finanziamenti non sovvenzioni per lo sviluppo delle infrastrutture chiave e lo sviluppo del settore sociale e privato compreso il sostegno specifico alle Pmi. ´Un´economia fiorente in tutto il quartiere è essenziale per raggiungere i nostri obiettivi comuni di stabilità e prosperità. E per questo, il settore privato deve essere al centro di qualsiasi processo di successo. Un buon funzionamento del settore privato è fondamentale per una crescita forte e sostenibile, creando il livello di occupazione che è tanto necessaria in tutta la regione. La nostra decisione di fornire un finanziamento supplementare per il Nif ci avvicinerà a questi obiettivi condivisi ´ ha sottolineato il commissario Johannes Hahn per vicinato e allargamento negoziati ´ Inoltre, questa decisione della Commissione stanzia 85 milioni di euro delle risorse Nif nel vicinato orientale per aiutare le Pmi a beneficiare delle opportunità offerte dagli accordi globale e approfondita di libero scambio firmati con la Georgia, Moldova e Ucraina, nonché stimolare l´imprenditorialità donna in Oriente regione Partnership. Questi progetti specifici mirati alla Est Dintorni dovrebbero generare più di 1,3 miliardi di euro di investimenti.  
   
   
INTERVENTO DEL COMMISSARIO UE MARIANNE THYSSEN AL 3 ° CONGRESSO DI MOBILITÀ DEL LAVORO  
 
Cracovia, 27 aprile 2015 - “ Ringrazio gli organizzatori, l´Università di economia di Cracovia e l´iniziativa di mobilità del lavoro, per avermi invitato per rivolgermi a voi — specialmente in questa bella città reale. Accolgo con favore la possibilità di parlare della mobilità del lavoro. So che questo è un argomento importante per voi qui in Polonia. È un argomento importante per molte persone e le imprese dell´Ue. Non importa dove vado, non importa se i miei interlocutori sono imprenditori, lavoratori, politici o gente comune: tutti sembrano avere forti opinioni sulla mobilità del lavoro. Tali opinioni non sono necessariamente allineati. E ancora, sono profondamente convinto che, in definitiva, condividiamo gli stessi interessi. Ecco perché abbiamo bisogno di discutere di questo argomento, ascoltare le opinioni altrui e trovare un terreno comune. Solo allora saremo in grado di andare avanti invece di essere bloccato o addirittura cadere indietro su quello che è stato raggiunto. Ecco perché oggi sono qui con voi: ascoltare, per condividere alcune delle mie opinioni e di impegnarsi con te in un dibattito aperto e Franco. Un mercato più profondo ed equa interno Vorrei iniziare a condividere alcuni dei miei pensieri con voi. Mi metterò al tema specifico della mobilità del lavoro in un minuto. Ma consentitemi prima di mettere questo argomento in un contesto più ampio della politica. Tutta la mia carriera politica - sia come membro del Parlamento europeo come un politico del mio paese, il Belgio, sono stato un promotore feroce del mercato interno. Per decenni, il mercato interno ha creato opportunità e ha portato crescita e benessere in tutta l´Ue: a nord e a sud; a ovest e l´est. So che la Polonia è sempre stato un forte sostenitore di e un contributore al mercato interno. Il governo ha fatto di questa una delle sue priorità politiche durante la presidenza polacca del Consiglio a 2011.Now che l´Ue sta attraversando tempi economicamente difficili, ora che la convergenza economica tra gli Stati membri dell´Ue sta andando giù invece di fino, è ovvio per me che abbiamo bisogno più che mai il mercato interno. Abbiamo bisogno di più mercato interno non meno. Ecco perché è una priorità per questa Commissione approfondire il mercato interno. Che cosa fa la media del mercato interno di approfondimento? A mio parere è assolutamente essenziale che lavorare su due fronti: In primo luogo, dobbiamo rimuovere i rimanenti ostacoli. Questo non accadrà da sé – richiede sforzo continuo e misure di esecuzione della Commissione e gli Stati membri. In secondo luogo, dobbiamo gradualmente veniamo a comunanza più nelle regole e parametri che governano i nostri mercati nazionali. Questo è vero per l´energia dell´Unione che stiamo cercando di creare, per il mercato unico digitale anche per quanto riguarda la Union Banking. È vero per merci, servizi e per la capitale. È anche vero per la libera circolazione dei lavoratori. Approfondimento del mercato del lavoro interno significa: rimuovere i rimanenti ostacoli alla libera circolazione dei lavoratori e gradualmente elaborando l´insieme comune di diritti minimi che si applicano a tutti i lavoratori dell´Ue. Se entrambe vanno a braccetto, possono diventare un circolo virtuoso di reciprocamente poteri - ying e yang! Lasciatemi illustrare questo basato su un esempio concreto: le comuni norme dell´Ue sulla sicurezza alimentare facilitano la libera circolazione dei prodotti alimentari. Essi rendono più facile per i cittadini a fidarsi di merci importate perché sanno che tali merci soddisfano la stessa salute e standard di sicurezza come localmente prodotto alimentare. Al contrario, lo rendono più difficile per gli Stati membri giustificare le misure di protezione nazionale e quindi più facile per i produttori di esportare le loro merci. Ciò equivale a un´interazione si rafforzano reciprocamente tra libera circolazione e norme comuni di protezione. Ma l´equilibrio deve essere lì. Rimuovere gli ostacoli senza sviluppare regole comuni non è una proposta di politica sostenibile. Che cosa significa questo per la mobilità del lavoro? Vuol dire che in questa zona troppo, il nostro approccio deve essere bilanciata. Se lasciamo lavoratori circolare liberamente da uno Stato membro a altro, senza regole comunemente accettate del gioco, non avrebbe funzionato. Condurrebbe alle dispute, abusi, a misure unilaterali introdotto da alcuni, contestato da altri. Ecco perché noi abbiamo dettagliate norme sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. È perché nel 1996 l´Unione europea ha introdotto la direttiva sul distacco dei lavoratori che cercano un giusto equilibrio tra gli interessi dei lavoratori interessati, dei fornitori di servizi e delle imprese locali nei paesi destinatari. Oggi la domanda è se queste regole sono ancora adatto allo scopo? Questo mi porta al pacchetto mobilità che attualmente stiamo preparando in Commissione e che intendiamo portare avanti entro la fine dell´anno. L´obiettivo è triplice: (1) come spero che ho fatto prima di chiaro: la libera circolazione dei lavoratori e la libera prestazione dei servizi non è in discussione. Detto questo, non possiamo e non dovrebbe chiudere un occhio sulle questioni che del lavoro mobilità fa nascere, sia nei paesi di destinazione e nei paesi di origine. Per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini e di informare la nostra politica, abbiamo bisogno di un corretto quadro della situazione, basata su fatti e cifre – non sulle emozioni. Questo è dove vedo un primo compito la Commissione: analizzare e segnalare oggettivamente su flussi di mobilità e le loro conseguenze sui mercati del lavoro nazionali e sistemi di sicurezza sociale, sia in invio e ricezione di paesi. Potremmo scoprire che le percezioni non sempre corrisponde alla realtà. (2) la nostra seconda priorità sarà per evitare errori, abusi e frodi. Questo è non solo nell´interesse dei paesi riceventi, ma anche nell´interesse dei paesi di origine. Tornerò su questo in un minuto. (3), ma forse abbiamo bisogno di andare di là dell´ordine e anche prendere un´altra occhiata da vicino alcune disposizioni fondamentali delle regole esistenti. Se non si tratta di rispondere alle sfide economiche e sociali di oggi, noi potremmo aver bisogno di aggiornarle. Vorrei passare a ciascuno di questi punti in dettaglio, partendo con l´analisi fattuale. Portata e l´impatto della libera circolazione e distacco Solo 8,1 milioni i cittadini dell´Ue da oltre mezzo miliardo, vivono e lavorano in un paese membro diverso dal proprio. Che fa solo il 3,3% della nostra forza lavoro totale. Non sono un gruppo omogeneo: 41% hanno un´istruzione terziaria e tale percentuale è in crescita. Le figure per lavoratori distaccati in relazione alla fornitura di servizi attraverso le frontiere sono anche la pena dare un´occhiata. Secondo le ultime Eu statistiche ufficiali disponibili, alcuni 1,3 milioni distacco operazioni ha avuto luogo nel 2013. Che è stato un aumento del 27% sul 2010 ma ancora coinvolto solo 0,6% della popolazione totale lavoratore di età compresa tra 15-64 nell´Ue. In termini assoluti, i tre principali Stati membri invio erano Polonia, Germania e Francia e tre principali Stati membri ricevente erano Germania, Francia e Belgio. Ora facciamo lo zoom sulla situazione qui in Polonia: Nel 2013 ci erano 1,9 milioni cittadini polacchi vivono in un altro Stato membro, rappresentano il 14% di tutti i cittadini dell´Ue mobili. Cittadini polacchi più mobili, vivere e lavorare nel Regno Unito (718 000), Germania (566 000) e Irlanda (120 000). In termini percentuali, i cittadini polacchi mobili rappresentano il 3,9% della forza lavoro dell´Irlanda, 1,4% nel Regno Unito, 0,8% in Austria e 0,7% in Germania. Al contrario, ci sono stati solo 23 000 mobili cittadini dell´Ue vive in Polonia. Ma ci sono anche molti cittadini non-Ue, vivere e lavorare in Polonia, e molte delle attività di cui non è dichiarata. Il lavoro sommerso è stato stimato per avere contabilizzate tra 12 e 15% della Polonia del Pil dal 1995 al 2006, rispetto a una media Ue-27 del 7,2%. Secondo gli ultimi dati sul portatile A1 forme, nel 2013 la Polonia era il mittente netto superiore dei lavoratori distaccati, avendo inviato 248 000 lavoratori più che ha ricevuto. In totale Polonia 263 000 lavoratori distaccati da altri Stati membri, principalmente in Germania (149 000), Francia (31 000) e Belgio (23 000). 48% dei lavoratori polacchi lavorano nel settore edile. Signore e signori, questi sono i numeri. Ma non possiamo limitare la nostra analisi della situazione per le statistiche. Abbiamo anche a guardare da vicino l´impatto della mobilità. Sul lato positivo, la prova sottolinea fortemente i benefici economici della mobilità del lavoro: esso fornisce la più ampia opportunità economiche, aiuta a correggere gli squilibri tra le regioni di alta e bassa disoccupazione abbinando l´offerta di lavoro con la domanda, essa contribuisce alla possibilità di creazione di lavoro e promuove la crescita economica e competitività. Mobilità del lavoro aiuta a disparità di competenze di indirizzo attraverso i confini. Esso promuove la diffusione della conoscenza e dell´innovazione dell´Ue. Tuttavia, in particolare quando concentrato geograficamente, si possono anche creare interruzioni. Sto pensando di comunità nei paesi di origine, che si possono vedere molti dei loro giovani e la maggior parte dei lavoratori altamente qualificati lasciando. Ciò solleva domande legittime su medio-lunga impatto di termine dell´invecchiamento demografico e restringimento workforces sul Pil, il costo di educare chi lascia e come promuovere la migrazione circolare. E delle Comunità nei paesi di accoglienza, che possono sentirsi sopraffatti dall´improvviso afflusso di un gran numero di lavoratori dell´Ue mobili e le loro famiglie. Noi non possiamo chiudere un occhio su questi temi, ma dobbiamo analizzare i fatti e considerare razionalmente come migliore per affrontarle. Per inciso, queste sono questioni che non sorgono solo su scala europea. Possono esistere anche all´interno di uno Stato membro. Polonia per esempio dal punto di vista economico chiaramente beneficerebbe più mobilità geografica tra regioni con condizioni di lavoro molto diverse all´interno del paese. Ma ancora, che la mobilità del lavoro non appare così facile da portare e potrebbe dar luogo a una questione locale, come l´impatto sui prezzi immobiliari e servizi sociali locali. Lotta contro le frodi e gli abusi Come accennato, la nostra seconda priorità è per evitare errori, abusi e frodi nel contesto della mobilità del lavoro. Per il mercato interno funzionare, deve essere basato su regole chiare, che sono fiera, ben inteso e applicato in pratica. Ricordo il mio esempio di sicurezza alimentare e pensare l´impatto che può avere uno scandalo di alimenti contaminati! Oltre il diretto danno cause, si può prendere la Evo per ripristinare la fiducia dei cittadini. Non importa quanti alimenti sicuri prodotti hanno varcato i confini allo stesso tempo. Una mela marcia rovina la canna intera! È lo stesso con la libera circolazione dei lavoratori. Non importa quante persone giocano dalle regole, un caso di frode ben soppressa nel mina la fiducia dei cittadini nell´equità della libera circolazione dei lavoratori in generale. Ecco perché l´applicazione è tanto nell´interesse comune di tutti i paesi: quelli riceventi, come pure i mittenti netti. Qui sarà importante la direttiva sul distacco dei lavoratori, adottata lo scorso anno. Elenca i criteri qualitativi che caratterizzano sia il carattere temporaneo inerente la nozione di distacco e l´esistenza di un autentico legame tra il datore di lavoro e lo stato membro di stabilimento. Queste disposizioni forniscono agli Stati membri con strumenti per la lotta contro gli abusi dei "aziende letterbox". La direttiva farà anche informazioni sul applicabili termini e condizioni di lavoro molto più facilmente disponibili in ciascuno degli Stati membri. Conoscere i tuoi diritti è una precondizione per farli rispettare e conoscere vostri obblighi è un prerequisito per onorare loro. La direttiva introdurrà anche la diretta responsabilità di subappalto nel settore edile. Gli Stati membri possono scegliere di applicare la responsabilità di subfornitura ulteriormente verso il basso nella catena di approvvigionamento e si può estendere ad altri settori. Questi meccanismi di responsabilità possono giocare un ruolo importante nel garantire i diritti dei lavoratori. E la direttiva stabilisce un elenco di misure di controllo nazionali che gli Stati membri possono applicare per monitorare la conformità con la direttiva sul distacco dei lavoratori e l´applicazione della direttiva. Questo può comportare l´obbligo per le aziende di distacco: ##per fare un semplice, previo dichiarazione alle autorità del paese ricevente; ##per mantenere i documenti di base - come lavoratori distaccati contratti di lavoro, buste paga e schede attività - disponibile sul luogo di lavoro; ##per designare un referente delle relazioni con le autorità di polizia del paese ricevente. La direttiva inoltre intensificare la cooperazione tra le autorità nazionali al fine di scambiare informazioni e far rispettare le regole insieme. Questo è un punto che personalmente attribuisco molta importanza a. Distacco, per definizione, comporta sempre un elemento transfrontaliero. Per valutare la regolarità del distacco tra diversi Stati membri, sarà quasi certamente necessario assemblare le informazioni detenute dalle autorità nei diversi Stati membri. Dobbiamo trovare modi efficienti ed efficaci per farlo – contare tutte le autorità nazionali a svolgere il loro ruolo. Si può essere consapevoli che la Commissione ha recentemente di cui uno Stato membro alla Corte per permettere la sua autorità unilateralmente dichiarare un modulo A1 rilasciato da un altro Stato membro void. Tali azioni unilaterali non sono accettabili nell´Ue. Ci sono le procedure corrette per la collaborazione in atto, motivo per cui non abbiamo esitato a prendere il caso alla Corte. Tuttavia, è tutti gli Stati membri comune responsabilità di assicurarsi che queste procedure. Pertanto è fondamentale che recepisce la direttiva sul distacco rapidamente e correttamente nella legislazione degli Stati membri. Continueremo a lavorare a stretto contatto con gli Stati membri a garantire che questo è fatto. Recepimento della direttiva Enforcement non è solo una questione di adottare le necessarie misure legislative – è anche una questione di garantire che le autorità competenti hanno le risorse necessarie per fare il lavoro. Contare su Polonia come uno degli Stati membri con il più alto numero di lavoratori distaccati inviato agli altri Stati membri di svolgere pienamente il suo ruolo qui. Vi invito, la comunità imprenditoriale, forze dell´ordine e politici della Polonia, di non vedere azioni legittime di altri Stati membri per far rispettare le regole di registrazione come atti ostili. Essi sono tuoi alleati! Nel breve periodo, essi assicurarsi che voi che gioca secondo le regole, non faccia concorrenza sleale di coloro che non. E a lungo termine, aiutano a garantire che i cittadini dell´Ue fidano e sostenere la libera circolazione dei lavoratori. Lo stesso vale per la lotta contro il lavoro sommerso. Un secondo strumento nella nostra lotta contro abusi e frodi è la piattaforma proposta europea sul lavoro sommerso, un problema che sai anche qui in Polonia. Questa piattaforma riunirà varie autorità nazionali responsabili dell´applicazione, ad esempio gli ispettorati del lavoro e la previdenza sociale e fisco al fine di prevenire e scoraggiare il lavoro sommerso. Negli Stati membri dove buona cooperazione esistente tra tali autorità, spesso può essere ridotto l´onere amministrativo per imprese e lavoratori. Una volta stabilito, coinvolgerà condivisione informazioni e migliore pratica, sviluppo competenze e formazione e sostegno pratico alla cooperazione transfrontaliera. Spero che posso contare sul sostegno della Polonia per una rapida adozione di co-legislatori della proposta di decisione sull´istituzione della piattaforma. Mirata revisione della direttiva distacco dei lavoratori e la revisione del regolamento di previdenza sociale Il pacchetto di mobilità del lavoro non solo lo scopo di fornire una descrizione fattuale e analisi razionale di mobilità del lavoro nell´Ue ed esaminare come possiamo sostenere ulteriormente le autorità nazionali nella lotta contro gli abusi e frodi. Come accennato, si valuteranno anche se le regole esistenti sono ancora adatto allo scopo e dove necessario proporre adeguamenti. Per quanto riguarda 1996 direttiva sul distacco dei lavoratori, il Presidente Juncker ha annunciato nei suoi orientamenti politici che conduciamo una recensione mirata. Questo non significa necessariamente una revisione. Sono informato dal mio tempo al Parlamento che non era facile arrivare all´accordo la direttiva e certamente non prenderò la decisione di aprire leggermente la base direttiva sul distacco. In ogni caso, se a tutti noi proporrà ad aprirsi alla direttiva di base, non sarà per mettere i principi fondamentali sulla libera circolazione, messo in discussione. L´obiettivo fondamentale della direttiva sul distacco, di puntare per un equilibrio tra gli interessi del lavoratore, del fornitore di servizi e dei commerci locali deve rimanere intatto. È solo quando le regole sembrano dar luogo a troppe incertezze o gli abusi che potremmo considerare che li modifica. Ho notato che controversie fondamentali continuano ad esistere oggi, ad esempio sul concetto di distacco nel settore dei trasporti. Se un emendamento della direttiva può portare maggiore certezza giuridica, nell´interesse di imprese e lavoratori, noi dovremmo considerarlo. Anche questo può essere parte di approfondimento del mercato interno. Le norme Ue sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale è un altro insieme di regole che stiamo prendendo un altro guardare. Le regole di coordinamento sono sempre stati un importante strumento per agevolare la mobilità transfrontaliera dei lavoratori dell´Ue e loro familiari. Essi mirano a garantire che i cittadini dell´Ue mobili non perdono loro protezione di sicurezza sociale e che uno Stato membro — e un solo Stato membro — è sempre responsabile per la protezione di sicurezza sociale del singolo cittadino. Ma dobbiamo garantire che le norme riflettono i cambiamenti nell´economia e della società e, come ho detto prima, che sono visti come essendo giusto dai cittadini e leader politici. Mi avvicino a questa materia con una mente aperta, e siamo ansiosi di ascoltare le preoccupazioni e le proposte degli Stati membri e i cittadini. È chiaro che le questioni sollevate non hanno risposte facili. Il fatto che i sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri variano così sostanzialmente, non sempre rendono facile trovare un terreno comune. Prendiamo le prestazioni familiari. Come sapete, dove i lavoratori hanno diritto alle prestazioni familiari, essi saranno sotto le regole attuali – incentrate sul principio lex loci laboris che sottende il regolamento (ciò significa che esso è in linea di principio la legge del paese in cui la persona lavora che è applicabile)-ricevere la stessa quantità di benefici come i loro compagni di lavoro, indipendentemente dal fatto se i loro bambini vivono in uno stesso paese o in un altro. Tuttavia, nelle giurisdizioni nazionali della maggior parte degli Stati membri, gli assegni familiari sono sede di residenza e fiscali finanziato. Gli importi delle prestazioni variano inoltre sostanzialmente tra Stati membri, in cifre assolute e in percentuale del Pil. Capisco, per esempio, che il bambino e la famiglia benefici nel conto di Polonia solo 0,8% del Pil, la percentuale più bassa nell´Ue. Nelle circostanze attuali sono giusto le regole esistenti? O il luogo di residenza dei bambini dovrebbe essere decisivo, sia per determinare quale Stato membro è competente in prima istanza, o per determinare l´importo del beneficio? Per quanto riguarda l´indennità di disoccupazione, come sapete, l´ultimo paese di occupazione è responsabile del loro pagamento. Questo è vero anche se il lavoratore ha lavorato — e pagato i contributi previdenziali — in un altro Stato membro tutta la sua vita e per esempio, per solo due settimane nell´ultimo paese di occupazione. In tali casi, può voi legittimamente domanda se un lavoratore dovrebbe non hanno speso una quantità minima di tempo – diciamo 1 mese o 3 mesi - nell´ultimo paese di occupazione prima avente diritto all´indennità di disoccupazione non c´? Questi sono solo due esempi di domande che potrebbero essere poste — e sono chiamati — in materia di norme di coordinamento sicurezza sociale in Europa. Per fortuna, ci sono anche alcuni problemi più facili. Ad esempio, con più Stati membri l´introduzione di benefici per l´assistenza a lungo termine nei loro sistemi di sicurezza sociale - una tendenza che la Commissione incoraggia in considerazione dell´invecchiamento della popolazione – sembra abbastanza ovvio che tali prestazioni devono essere coperte in modo esplicito nelle modalità di coordinamento dell´Ue. Come ho detto, siamo in modalità di ascolto e non hai le risposte a quelle domande ancora. Ecco perché vogliamo un dibattito sull´argomento, per esplorare le opzioni e vedere se le regole devono essere aggiornate. Prenderemo solo una decisione su come procedere per quanto riguarda cambiando le regole in vigore alla fine dell´anno. Nel frattempo, stiamo conducendo un´approfondita valutazione d´impatto per garantire che capiamo gli effetti di qualsiasi modifica alle regole attuali. Quindi sono ansioso di sentire le opinioni di Stati membri, il Parlamento europeo, le parti sociali e altri soggetti interessati per assicurare che la nostra decisione è informato. Signore e signori Credo sinceramente che la mobilità del lavoro è un´opportunità, non una minaccia. Al punto che era necessario essere convinti, spero che sono stato in grado di convincerti che oggi. Noi non dobbiamo backtrack sul mercato interno, ora che ne abbiamo bisogno più che mai. Dobbiamo approfondirla. Libera circolazione dei lavoratori si espande le opportunità disponibili per i singoli lavoratori e datori di lavoro. Come tutte le libertà, deve essere temperato con preoccupazione per il suo impatto sugli altri. Di particolare interesse sono il relativo impatto sulla protezione sociale dei lavoratori e la parità di condizioni con le imprese locali. Questo non è nuovo – è sempre stato al centro della politica del mercato interno dell´Ue. Se l´Ue non fa attenzione a mantenere l´equilibrio, rischia di minare il supporto di cittadino dell´Ue per il mercato interno e anche per il progetto dell´Unione europea nel suo complesso. Ecco perché la Commissione è determinata a sostenere la libertà di movimento e di fornire servizi transfrontalieri e per assicurarsi che essi si svolgono in condizioni di legittime e giusta. Ma il raggiungimento di un approccio equilibrato per lavoro mobilità e assicurandosi che sia giusto non è qualcosa che la Commissione può fare proprio. Gli Stati membri, le parti sociali, forze dell´ordine, società civile e singoli cittadini possono e tutti devono fare la loro parte. Lotta contro gli abusi e frodi, correttamente tutela dei diritti dei lavoratori distaccati e rendendo sicuri i contributi previdenziali sono pagati, sono nell´interesse della Polonia così come essi sono in quella degli altri Stati membri. È nell´interesse di breve termine della Polonia e nel suo interesse a lungo termine, tenendo conto che la Polonia è al centro del mercato interno dell´Ue. Abbiamo bisogno di vedere come farlo insieme, come spiegarlo ai nostri concittadini europei e quindi come far rispettare le regole che abbiamo concordato. Contributo della Polonia per raggiungere un equa mercato interno sarà estremamente importante.  
   
   
UE, MODERNIZZAZIONE DEI SISTEMI DI PROTEZIONE SOCIALE: RELAZIONE DI VALUTAZIONE PER GLI STATI MEMBRI DI AVANZAMENTO DELLE RIFORME  
 
Bruxelles, 27 aprile 2015 - Un rapporto commissionato dalla Commissione europea per la rete europea per la politica sociale di esperti indipendenti pubblicati oggi emerge che gli Stati membri hanno compiuto progressi nell´attuazione delle riforme verso la modernizzazione dei sistemi di protezione sociale, ma c´è ancora molto da fare in tutta l´Unione europea. Nel 2013, la Commissione ha adottato il pacchetto sociale per gli investimenti, che ha esortato gli Stati membri a modernizzare i loro sistemi di protezione sociale, al fine di uscire dalla crisi più forte, più coesa e più competitivo. Questo significa meglio performanti strategie di coinvolgimento attivo e di un uso più efficiente e più efficace dei bilanci sociali. La Commissione invita gli Stati membri ad adottare un tale approccio nei loro sistemi di welfare per le raccomandazioni specifiche per paese nel contesto del semestre europeo e le indicazioni contenute nella annuale della crescita . Ciò dovrebbe contribuire anche al conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 , in particolare la strategia di occupazione e gli obiettivi di povertà, e rafforzare le nostre basi economiche. Marianne Thyssen, commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali, competenze e la mobilità del lavoro ha accolto con favore la relazione e ha dichiarato: . "Questo rapporto dimostra che molti Stati membri hanno cominciato a modernizzare i loro sistemi di protezione sociale verso una maggiore partecipazione sociale che stanno intensificando il loro sostegno per i bambini , eliminando le barriere per i genitori di perseguire le loro aspirazioni professionali e riconoscono l´importanza di fornire un sostegno adeguato alle persone escluse dal mercato del lavoro. Queste riforme hanno evidenti vantaggi in termini di maggiore sviluppo delle competenze, una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, maggiore competitività e una maggiore crescita economica. Tuttavia, il rapporto mostra anche che ci sia spazio per ulteriori sforzi da parte degli Stati membri. La Commissione continuerà quindi il suo sostegno alle riforme ´Stati membri, chiave di una maggiore coesione sociale e verso l´alto convergenza sociale ". Per sostenere ulteriormente gli Stati membri nei loro sforzi di modernizzazione dei sistemi di protezione sociale, la Commissione ha deciso di fare un bilancio di quanto gli Stati membri hanno attuato riforme fino ad ora. La Commissione ha commissionato la rete europea per la politica sociale di esperti indipendenti per valutare l´approccio globale in tutta Europa. La relazione conclude che gli Stati membri hanno fatto passi avanti nel processo di riforma, ma più e più veloce il progresso è possibile e necessario. La relazione degli esperti risulta che molti Stati membri hanno affermato approcci di investimento sociali ai loro sistemi di protezione sociale, che sono stati mantenere e rafforzare nel corso degli anni. Altri Stati membri sono inoltre intrapreso riforme politiche verso la direzione degli investimenti sociali, in particolare in termini di rafforzamento attivazione e abilitare il supporto per il reinserimento nel mercato del lavoro, il sostegno allo sviluppo della prima infanzia e sostenere la partecipazione al mercato del lavoro dei genitori. Tuttavia la crisi e vincoli di bilancio hanno, a volte, complicato gli sforzi di riforma ´di alcuni Stati membri. La relazione sottolinea inoltre che le diverse politiche sociali possono spesso rafforzarsi a vicenda, e quindi è importante che le riforme a prendere in considerazione tali complementarietà. Un esempio è quanto evidenziato prestazioni in denaro, come indennità di disoccupazione e reddito minimo può essere più efficace nel prevenire la povertà e aiutare le persone a lavoro quando si sono uniti con misure che aiutano le persone a sviluppare le loro competenze e servizi di occupabilità e di qualità come l´assistenza all´infanzia. Oltre alle raccomandazioni fornite attraverso il semestre europeo, l´Ue fornisce anche un sostegno finanziario per queste riforme politiche attraverso il Fondo sociale europeo. La relazione fornisce esempi di utilizzo del Fondo sociale europeo a sostegno, per esempio, il rafforzamento educazione della prima infanzia e di cura e fornire servizi per contribuire a riabilitare le persone con disabilità e sostenerli a rientrare lavoro.  
   
   
USA-FVG: SERRACCHIANI, PROGETTATE INIZIATIVE PER SCAMBI ECONOMICI  
 
Trieste, 27 aprile 2015- La possibile organizzazione di un Forum commerciale Usa-friuli Venezia Giulia è stata al centro dell´ incontro a Trieste tra la presidente della Regione Debora Serracchiani e il console Usa a Milano Christopher P. Jester, responsabile della Sezione politico-economica della sede consolare nel capoluogo lombardo, con giurisdizione per tutta l´Italia settentrionale. Un Forum economico che potrebbe meglio precisare i reciproci interessi del sistema imprenditoriale statunitense e di quello "made in Fvg", anche a seguito della presenza del Friuli Venezia Giulia all´Expo di Milano ed alla sua collaborazione al cluster del Caffè. Nell´ambito delle iniziative progettate per l´implementazione degli scambi economici, un ulteriore elemento di catalizzazione sarà costituito dal convegno dedicato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, in accordo con la Conferenza delle Regioni e delle province autonome italiane, alla sostenibilità in campo alimentare, che avrà luogo il 24 e 25 giugno prossimi a Udine, ed al quale già alcune aziende Usa hanno aderito. L´idea progettuale - è stato osservato - riguarda in particolare le Pmi regionali del settore hi-tech. Il console Jester ha inoltre confermato alla presidente Serracchiani che i prossimi 9 e 10 giugno, a Udine, l´Ambasciata Usa a Roma e il dipartimento statunitense della Difesa hanno organizzato una conferenza Italia-usa per la collaborazione tra esperti militari e della protezione ambientale nella gestione delle aree di addestramento.  
   
   
ELEZIONI AMMINISTRATIVE, ON LINE LE ISTRUZIONI DEL VIMINALE  
 
Roma, 27 aprile 2015 - Il ministero dell’Interno ha pubblicato sul proprio sito http://www.Interno.gov.it/it/notizie/elezioni-amministrative-e-regionali-istruzioni-presentazione-e-lammissione-candidature  la versione aggiornata delle istruzioni riguardanti la presentazione e l’ammissione delle candidature per le elezioni comunali del prossimo 31 maggio. Sono state pubblicate, inoltre, le istruzioni relative alle elezioni nelle Regioni a statuto ordinario secondo la disciplina statale “cedevole”, cioè per le Regioni che non abbiano ancora adottato una propria disciplina.  
   
   
RAGGIUNTO ACCORDO PER RIMODULAZIONE TAGLI SU CITTÀ METROPOLITANE DI ROMA, NAPOLI E FIRENZE LA DIVERSA RIPARTIZIONE DEL TAGLIO "PRATICABILE" SE SI ARRIVA UN ACCORDO SULLE ALTRE QUESTIONI APERTE  
 
 Firenze, 27 aprile 2015 - “C’e un accordo condiviso tra le Città metropolitane per una diversa rimodulazione dei 27 milioni di euro di taglio (leggi la proposta Anci), per ridurre l’impatto dello stesso sulle città di Roma, Napoli e Firenze”. E’ quanto annunciato dal presidente dell’Anci al termine della riunione del coordinamento Anci Città metropolitane, svoltosi oggi a Roma nella sede dell’Associazione. “C’erano riserve da parte di alcune città - ha riferito il presidente - ma oggi l’Anci ha dato una dimostrazione di coesione e solidarietà importante. Ora analoga disponibilità ce l’aspettiamo dal governo, per arrivare ad un accordo nel corso della prossima settimana che si concluda con la decisione politica di varare il decreto enti locali in tempo utile per la chiusura dei bilanci”. Anci ha però tenuto a precisare che “la diversa ripartizione del taglio è praticabile” se si arriva un “accordo su tutte le altre questioni aperte: “Dalla reintroduzione del fondo perequativo di 625 milioni, al meccanismo compensativo sull’Imu sui terreni agricoli e montani per i piccoli Comuni, passando per la flessibilizzazione del nuovo sistema di contabilità, fino alla possibilità di utilizzare nella spesa corrente la rinegoziazione dei mutui, l’alienazione di beni mobili e immobili e gli avanzi di esercizio”. Tornando poi alle Città metropolitane, Anci è tornata a chiedere che nel decreto enti locali sia prevista anche “la non applicazione delle sanzioni per lo sforamento al Patto ereditato dalle vecchie Province e la copertura da parte dello Stato, come peraltro prevede la legge Delrio, del 30% del costo del personale. Dal 1 gennaio - ha ricordato a tal proposito Fassino - gli stipendi sono a carico nostro, chiediamo quindi che i dodicesimi pagati fino ad ora ci vengano restituiti”. “E’ in corso un negoziato - ha quindi concluso il presidente Anci - speriamo che si arrivi a una conclusione positiva che accontenti tutti”. Al termine dell´incontro è arrivato anche il commento del coordinatore Città metropolitane Anci e sindaco di Firenze, che ha voluto ribadire come “il riequilibrio parziale deciso oggi tra le Città raccoglie la richiesta fatta ai sindaci del presidente del Consiglio Renzi nell’ultimo incontro. Questa disponibilità è però collegata alla realizzazione dell’accordo su tutti i punti ancora aperti”. “Se verranno accolte dal governo le nostre richieste - ha aggiunto - alla fine tutti risulteranno vincitori, dal governo che non vedrà variati i saldi fino alle altre sette Città metropolitane” che “pur ricevendo un incremento del taglio, potranno vederlo assorbito grazie agli effetti del pacchetto di provvedimenti contenuti nell’accordo, penso alla rinegoziazione dei mutui o all’abbattimento delle sanzioni da sfollamento del Patto di stabilità”. (ef) Sindaci trasmettono a Governo proposta nuovo riparto tagli - Il presidente dell’Anci, il coordinatore dei Sindaci metropolitani, insieme ai Sindaci delle altre Città metropolitane, hanno inviato al premier e ai membri del Governo ‘’la proposta di diverso riparto della manovra fra le Città metropolitane interessate, che deriva da una scelta solidaristica fra le stesse che comporta un aggravio di taglio per talune, onde ridurre l’onerosità per le Città metropolitane di Firenze, Roma e Napoli. Proposta dell’Anci su cui il Governo ha dato chiara apertura ad un pieno recepimento’’. ‘’Ribadita la gravosa riduzione di risorse complessive pari a 256 ml – scrivono i Sindaci delle Città metropolitane nella lettera di accompagnamento al documento - la proposta di modifica, fermo restando l’ammontare generale, risponde a nostro avviso ad un principio di mutualità solidale e di gradualità, necessario per giungere ad una effettiva e sostenibile standardizzazione della spesa, nonché a principi di proporzionalità e di equità fra le Città metropolitane rispetto al contributo richiesto dallo Stato’’. ‘’Naturalmente – prosegue la missiva - ci attendiamo che alla dimostrazione di responsabilità da noi manifestata, corrisponda a maggior ragione la disponibilità del Governo a dare positiva soluzione alle questioni poste dall’Anci. In particolare ribadiamo la necessità che, a corredo della modifica del riparto del contributo da noi condivisa, il Governo introduca nel decreto legge in corso di adozione alcune precise misure che possono alleviare la difficile situazione finanziaria delle Città metropolitane per il 2015 e che riteniamo vadano accolte nella loro totalità’’. Tra le misure, ‘’la facoltà di utilizzare i risparmi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui, contemplata dalla legge di stabilità, anche per far fronte alla spesa corrente, come richiesto anche per i Comuni; la facoltà di utilizzare in via straordinaria i proventi da alienazioni e gli avanzi di amministrazione anche per far fronte alla spesa corrente, come richiesto anche per i Comuni; l’azzeramento o consistente riduzione delle sanzioni per sforamento del Patto di Stabilità 2014, peraltro derivanti da scelte compiute dalle ex Province; la riduzione degli oneri finanziari per il personale che deve transitare alle altre amministrazioni; l’intelligente ripartizione degli obiettivi del Patto di Stabilità finalizzati a sostenere la spesa per investimento per quelle Città metropolitane che hanno maggiori risorse; la soluzione delle gravi difformità applicative dell’Ipt che stanno fortemente penalizzando le principali Città metropolitane. Alcune di tali questioni sono state già oggetto di condivisione con il Governo, la nostra richiesta –conclude la lettera - è che possano trovare nella loro totalità recepimento nel decreto legge o in sede di conversione parlamentare’’. Http://met.cittametropolitana.fi.it/public/misc/
20150423163648128.pdf
 
 
   
   
VALLE D’AOSTA: I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE  
 
Aosta, 27 aprile 2015 - Presidenza Della Regione - Il Governo ha preso in esame la deliberazione che elenca le attività ricomprese nelle funzioni e nei servizi comunali, gestiti in forma associata per il tramite dell’amministrazione regionale. La deliberazione viene ora inviata al Cpel per l’intesa. Bilancio, Finanze E Patrimonio - E’ stato nominato Peter Bieler in qualità di rappresentante della Regione nel Consiglio di amministrazione di Valfidi. Istruzione E Cultura - E’ stata approvata la partecipazione di uno studente dell’Istituto scolastico Binel-viglino di Pont-saint-martin alla finale mondiale delle Olimpiadi di filosofia 2015, che si terranno in Estonia, dal 14 al 18 maggio. Opere Pubbliche, Difesa Del Suolo E Edilizia Residenziale Pubblica - E’ stato dato parere favorevole allo studio di fattibilità per i lavori da realizzare nella piscina coperta regionale di Aosta. La Giunta ha preso in esame la deliberazione per l’approvazione delle condizioni per l’assegnazione degli alloggi in emergenza abitativa e delle modalità di sostegno economico per soluzioni di accoglienza urgente e temporanea. Sanita’ Salute E Politiche Sociali - La Giunta ha deciso di approvare le disposizioni applicative del Prestito sociale d’onore, come previsto dalla legge regionale 20 gennaio 2015, n. 3 Interventi e iniziative per l’accesso al credito sociale e per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Territorio E Ambiente - La Giunta ha adottato le varianti generali ai piani regolatori comunali vigenti dei Comuni di Gressoney-la-trinité e di Valgrisenche. Turismo, Sport, Commercio E Trasporti - E’ stata approvata la sponsorizzazione a favore dell’associazione sportiva dilettantistica Vda trailers di Courmayeur per l’organizzazione della sesta edizione della manifestazione sportiva Tor des Géants – Endurance trail della Valle d’Aosta, in programma dal 13 al 20 settembre 2015. L’impegno di spesa è di 61 mila euro. E’ stato classificato l’impianto per il tiro a volo di Châtillon quale infrastruttura ricreativo-sportiva di interesse regionale.  
   
   
AUTO BLU: LA REGIONE ABRUZZO HA RECIPITO UNA DISPOSIZIONE NAZIONALE  
 
L´aquila, 27 aprile 2015 - La reintroduzione del servizio a domicilio delle cosiddette "auto blu" della Regione Abruzzo non è un privilegio che la Giunta ha deciso di riattribuirsi arbitrariamente, ma una modifica del precedente e troppo punitivo disciplinare. La Regione Abruzzo, infatti, ha recepito il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri (del 25 settembre 2014) con un provvedimento licenziato dalla prima commissione consiliare e varato con il voto dei componenti di tutte le forze politiche; opposizioni comprese. È questa, in sintesi, la replica di fonti interne alla segreteria del presidente della Regione alle osservazioni mosse dalla coordinatrice regionale dei giovani di Forza Italia, Jessica Verzulli, che ha accusato il nuovo esecutivo di aver cancellato il precedente disciplinare varato dalla Giunta di centrodestra (approvato a maggio 2014) a seguito dello scandalo politico e giudiziario noto come Rimborsopoli. Nel vecchio testo spariva la possibilità per i presidenti del Consiglio e della Giunta, nonché per i componenti dell´esecutivo, di essere accompagnati alle loro abitazioni dalle autovetture di servizio regionali. L´unica accortezza doveva essere quella di non "bruciare" prima del tempo il budget annuale di circa 80 mila euro complessivi, perché poi il carburante e le manutenzioni sarebbero state a carico dei trasportati; come già accaduto nel 2014, quando il budget è finito molto prima di dicembre. La stretta era nata dall´interpretazione restrittiva del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell´agosto 2011. In quella norma, per porre un freno ai ripetuti abusi nell´utilizzo delle auto blu, si stabiliva che l´uso dell´autovetyura di rappresentanza, fosse "concesso limitatamente alla durata dell´incarico e per sole esigenze di servizio del titolare, ivi compreso gli spostamenti ´verso´ e ´da´ i luoghi di lavoro". In Abruzzo è prevalsa un´interpretazione restrittiva: il verso e il da sono stati intesi nel senso che la vettura di rappresentanza non può andare a prelevare o riaccompagnare l´amministratore nella sua abitazione, ma può solo spostarsi da un luogo di lavoro all´altro, ovvero tra le sedi istituzionali: luoghi che il politico beneficiario doveva raggiungere con mezzi propri. Questa interpretazione è stata poi recepita dal disciplinare della Giunta Chiodi, approvato nel maggio 2014. Viste, però, le diverse e discordanti letture fatte dalle Regioni italiane, un nuovo decreto del 25 settembre 2014 a firma del premier Renzi ha fatto chiarezza su che cosa vada inteso con quel verso e da. Nell´articolo 3 si stabilisce infatti che "l´utilizzo delle autovetture di servizio a uso non esclusivo (cioè per dirigenti e funzionari per esigenze di servizio, ndr), non prevedono spostamenti tra l´abitazione e i luoghi di lavoro". Di conseguenza, le autovetture a uso esclusivo, ovvero per i componenti del governo nazionale e del governo regionale, possono prevedere spostamenti tra l´abitazione e i luoghi di lavoro. Insomma, il disciplinare abruzzese, alla luce di queste novità, si è rivelato troppo punitivo. E così, il 1° aprile 2015 la prima commissione (Bilancio, affari generali e istituzionali) ha approvato in sede deliberante, con i voti anche dei componenti di opposizione, una proposta di nuovo regolamento, recante come prima firma quella del consigliere Giorgio D´ignazio, Nuovo centro destra, e quelle del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, dei consiglieri Alessio Monaco di Regione facile, di Lucrezio Paolini dell´Italia dei valori. Sarebbe bastata la volontà di tre componenti della commissione per portare in aula il regolamento, trasferendo quindi la decisione all´intero Consiglio regionale, ma così non è stato. Il presidente della Giunta ha poi "emanato" il nuovo regolamento (rendendolo esecutivo), come gli impone lo Statuto della Regione. Nel nuovo e vigente regolamento all´articolo 10 si stabilisce che "negli spostamenti consentiti è compreso anche il tragitto dal luogo di residenza, domicilio o dimora dell´assegnatario" alle sedi del Consiglio regionale e della Giunta, che nel regolamento sono individuate come parcheggi delle "auto blu". All´articolo 7 si dice, ancor prima, che "nel caso in cui il rientro presso la residenza, domicilio, dimora dell´assegnatario avvenga dopo le ore 22, previa autorizzazione dello stesso, l´autista, sotto la propria responsabilità, può far uso dell´autovettura per rientrare presso la propria dimora avendo cura di custodirla con le necessarie precauzioni al fine di preservarne l´integrità". Si specifica poi che "il giorno successivo l´autovettura deve essere riportata nelle sedi di ricovero", ovvero le sedi del Consiglio e della Giunta regionale.  
   
   
ELEZIONI REGIONALI 2015: ON LINE IL SITO WEB REGIONE.PUGLIA.IT/ELEZIONI  
 
Bari, 27 aprile 2015 - E’ on line il sito www.Regione.puglia.it/elezioni  dedicato alle elezioni regionali che si terranno domenica 31 maggio. Su questo sito, che diventerà il riferimento per la pubblicazione dei dati elettorali durante lo scrutinio, sono presenti numerosi moduli e informazioni: la procedura di accreditamento da parte di agenzie di stampa e web per la ricezione automatica dei dati, i campioni dei manifesti elettorali, la normativa di riferimento, i decreti elettorali, le istruzioni per le candidature con termini e procedure. Sul sito, che sarà via via implementato, anche i risultati delle elezioni 2010  
   
   
LA CALABRIA DEVE LIBERARSI DA CLIENTELE E PARTICOLARISMI  
 
Catanzaro, 27 aprile 2015 - Il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo il 25 aprile ad un convegno svoltosi a San Mango d’Aquino, dopo aver augurato ai numerosi presenti un buon 25 aprile, ha colto lo spunto per introdurre il suo discorso parlando, appunto, di quella che dovrà essere la liberazione della Calabria. “Per essere veramente liberi -ha detto- dobbiamo accantonare vincoli e abitudini e mettere definitivamente da parte una cultura clientelare e senza respiro che è diventata la nostra prigionìa. Mai più dovrà accadere che per ottenere una risposta alle pratiche presentate passino degli anni. Nei cassetti non ci dovranno più essere carte e documenti imboscati, progetti rimasti inevasi o messi da parte. Per troppo tempo la Regione è stata considerata un ente di gestione e non di programmazione e ciò ne ha distorto e tradito lo spirito originario. Quando ci sono distorsioni, tutto diventa lecito. Quando ci sono, invece, obiettivi chiari, linearità, snellimento e sburocratizzazione, si affermano trasparenza e legalità. I comuni e le associazioni dei comuni hanno un ruolo chiave in questo percorso. Essi dovranno essere i veri protagonisti della svolta. Il 13 o il 14 maggio terremo la nostra Prima Assemblea dei sindaci calabresi e quello sarà il luogo in cui ci confronteremo sulle questioni più urgenti che riguardano la nostra terra. Penso, per esempio, ai rifiuti, alla depurazione, ecc. A tal proposito qualche settimana fa, partecipando ad una riunione al ministero dell’Ambiente, ho appreso che la Commissione Europea ci ha inflitto una multa di 80 milioni di euro all’anno: 39 per i rifiuti e 41 per la depurazione. Abbiamo 400 siti non bonificati e le risorse destinate alla depurazione sono state utilizzate, tra virgolette, con gare discutibili. Nonostante tutto non mi demoralizzo. Sono sicuro che ce la faremo ad affrontare e a superare le difficoltà che si frapporranno sul nostro cammino. Il fatto di avere avuto, proprio l’altro ieri, il riconoscimento autorevole da parte della Commissaria Europea Corina Cretu che qualcosa, da qualche mese a questa parte, sta cambiando rispetto alla passata gestione e alla spesa dei fondi europei, ci incoraggia e ci spinge ad andare avanti. Recuperare la fiducia, la credibilità e la reputazione della Regione all’esterno è un fatto di primaria importanza”. “In tal senso, per quanto riguarda la Programmazione 2014-2020 -ha aggiunto- dovremo lavorare su obiettivi precisi, dando priorità alle infrastrutture e ai collegamenti interni ed esterni alla nostra regione. A tal proposito, per quanto riguarda il collegamento dei comprensori, dico subito che il collegamento dallo svincolo di San Mango d’Aquino con la Ss.18, che ha l’obiettivo di fare dell’autostrada non una infrastruttura di transito ma una opportunità di crescita per i territori, sarà realizzato. Depuratori, rifiuti, assetto e difesa del suolo, contrastoIl presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo questa mattina ad un convegno svoltosi a San Mango d’Aquino, dopo aver augurato ai numerosi presenti un buon 25 aprile, ha colto lo spunto per introdurre il suo discorso parlando, appunto, di quella che dovrà essere la liberazione della Calabria. “Per essere veramente liberi -ha detto- dobbiamo accantonare vincoli e abitudini e mettere definitivamente da parte una cultura clientelare e senza respiro che è diventata la nostra prigionìa. Mai più dovrà accadere che per ottenere una risposta alle pratiche presentate passino degli anni. Nei cassetti non ci dovranno più essere carte e documenti imboscati, progetti rimasti inevasi o messi da parte. Per troppo tempo la Regione è stata considerata un ente di gestione e non di programmazione e ciò ne ha distorto e tradito lo spirito originario. Quando ci sono distorsioni, tutto diventa lecito. Quando ci sono, invece, obiettivi chiari, linearità, snellimento e sburocratizzazione, si affermano trasparenza e legalità. I comuni e le associazioni dei comuni hanno un ruolo chiave in questo percorso. Essi dovranno essere i veri protagonisti della svolta. Il 13 o il 14 maggio terremo la nostra Prima Assemblea dei sindaci calabresi e quello sarà il luogo in cui ci confronteremo sulle questioni più urgenti che riguardano la nostra terra. Penso, per esempio, ai rifiuti, alla depurazione, ecc. A tal proposito qualche settimana fa, partecipando ad una riunione al ministero dell’Ambiente, ho appreso che la Commissione Europea ci ha inflitto una multa di 80 milioni di euro all’anno: 39 per i rifiuti e 41 per la depurazione. Abbiamo 400 siti non bonificati e le risorse destinate alla depurazione sono state utilizzate, tra virgolette, con gare discutibili. Nonostante tutto non mi demoralizzo. Sono sicuro che ce la faremo ad affrontare e a superare le difficoltà che si frapporranno sul nostro cammino. Il fatto di avere avuto, proprio l’altro ieri, il riconoscimento autorevole da parte della Commissaria Europea Corina Cretu che qualcosa, da qualche mese a questa parte, sta cambiando rispetto alla passata gestione e alla spesa dei fondi europei, ci incoraggia e ci spinge ad andare avanti. Recuperare la fiducia, la credibilità e la reputazione della Regione all’esterno è un fatto di primaria importanza”. “In tal senso, per quanto riguarda la Programmazione 2014-2020 -ha aggiunto- dovremo lavorare su obiettivi precisi, dando priorità alle infrastrutture e ai collegamenti interni ed esterni alla nostra regione. A tal proposito, per quanto riguarda il collegamento dei comprensori, dico subito che il collegamento dallo svincolo di San Mango d’Aquino con la Ss.18, che ha l’obiettivo di fare dell’autostrada non una infrastruttura di transito ma una opportunità di crescita per i territori, sarà realizzato. Depuratori, rifiuti, assetto e difesa del suolo, contrasto al dissesto idrogeologico:dovranno essere questi i settori a cui dovremo prestare un’attenzione particolare. Dovremo puntare e tendere al “consumo zero” del nostro territorio, mettendo in campo un grande progetto di recupero e riqualificazione, costruendo meno case e dedicando più tempo e risorse alla manutenzione”. Il presidente Oliverio ha parlato, infine, della qualità e della garanzia dei servizi e, soprattutto, della costruzione di un sistema sanitario virtuoso, in grado di garantire la cura e la salvaguardia della salute dei cittadini. “So bene –ha concluso il Governatore della Calabria- che non sarà facile realizzare quanto abbiamo in mente. So che quando si rompono schemi e abitudini all’ombra delle quali sono maturati nel tempo piccoli e grandi interessi, non è facile trovare unanimità di consensi. E’ una strada in salita, una porta stretta quella attraverso cui dovremo passare, ma non ci sono alternative. Se ognuno farà il proprio la parte, ce la faremo. Insieme vinceremo la sfida e daremo un futuro ai nostri figli e alla nostra terra”. Al dissesto idrogeologico:dovranno essere questi i settori a cui dovremo prestare un’attenzione particolare. Dovremo puntare e tendere al “consumo zero” del nostro territorio, mettendo in campo un grande progetto di recupero e riqualificazione, costruendo meno case e dedicando più tempo e risorse alla manutenzione”. Il presidente Oliverio ha parlato, infine, della qualità e della garanzia dei servizi e, soprattutto, della costruzione di un sistema sanitario virtuoso, in grado di garantire la cura e la salvaguardia della salute dei cittadini. “So bene –ha concluso il Governatore della Calabria- che non sarà facile realizzare quanto abbiamo in mente. So che quando si rompono schemi e abitudini all’ombra delle quali sono maturati nel tempo piccoli e grandi interessi, non è facile trovare unanimità di consensi. E’ una strada in salita, una porta stretta quella attraverso cui dovremo passare, ma non ci sono alternative. Se ognuno farà il proprio la parte, ce la faremo. Insieme vinceremo la sfida e daremo un futuro ai nostri figli e alla nostra terra”.  
   
   
BASILICATA, ENTI LOCALI: IL 27 SEMINARIO SU ASSUNZIONI E STABILIZZAZIONI  
 
Potenza, 27 aprile 2015 - Le assunzioni, le stabilizzazioni e la contrattazione nel 2015. E’ questo il titolo di una Giornata di studio organizzata dall’Ufficio Autonomie locali e decentramento amministrativo della Regione Basilicata il 27 aprile alle 9 presso la Sala Inguscio. All’incontro, rivolto agli amministratori e ai funzionari degli Enti Locali, prenderanno parte: Vito Marsico - dirigente generale Dipartimento Presidenza, Emilio Libutti - dirigente Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo e Arturo Bianco - esperto nazionale in materia di personale degli Enti Locali – Consulente Anci. Tra gli argomenti in programma: le assunzioni; la spesa del personale; la programmazione del fabbisogno; le assunzioni a tempo determinato; le stabilizzazioni; il fondo 2015; la contrattazione 2015; la regolarizzazione della contrattazione decentrata pregressa (art. 4 del D.l. N. 16/2014 come convertito dalla Legge n. 68/2014).  
   
   
OSSERVATORIO RIFORMA AUTONOMIE LOCALI: PRONTO A GARANTIRE TRIESTE  
 
Trieste, 27 aprile 2015 - "La rappresentanza del territorio giuliano all´interno dell´Osservatorio per la Riforma delle Autonomie locali dipende esclusivamente dalle scelte del Consiglio delle Autonomie locali, e non dalla Regione. Tuttavia riconosco, nel merito, che le osservazioni formulate dalla presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, sono corrette. Di conseguenza intendo farmi carico di ogni utile iniziativa tesa a garantire la rappresentatività di questo territorio, se necessario anche attraverso una modifica legislativa alla relativa disciplina". Lo precisa l´assessore regionale alle Autonomie locali, Paolo Panontin, in risposta alle considerazioni della presidente Bassa Poropat, che ha parlato di ´anomalia´ nella composizione di questo organismo. "Ricordo che a termini di legge (art. 59 della Lr 26/2014 comma 3) la designazione dei rappresentanti delle Province e dei Comuni nell´Osservatorio per la Riforma era riservata al Cal". Di conseguenza "l´Amministrazione regionale si è limitata a prendere atto delle designazioni del Cal, senza minimamente incidere nel procedimento decisionale", spiega l´assessore Panontin, ribadendo comunque la disponibilità a "individuare una soluzione, anche normativa, che garantisca la necessaria rappresentatività del territorio giuliano".  
   
   
PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE, DALL´OGLIASTRA IL PRIMO PROGETTO DI SVILUPPO. PIGLIARU: INSIEME PER SCELTE STRATEGICHE.  
 
 Lanusei, 27 Aprile 2015 - Punta su Scuola, Infrastrutture, Turismo e Ambiente e Agricoltura il primo progetto ufficiale di Programmazione territoriale presentato alla Giunta regionale, quello dell´Ogliastra, che racchiude le proposte di tre Unioni dei Comuni (Ogliastra, Nord Ogliastra, Valle del Pardu e dei Tacchi). Il progetto ha già incassato il parere di coerenza, ora sarà sottoposto a una serie di passaggi tecnico-politici per poi approdare in Giunta prima della firma dell´Accordo di programma finale per il finanziamento. È stato presentato questa mattina nella sede della Provincia dell´Ogliastra di Lanusei al presidente della Regione Francesco Pigliaru e agli assessori della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci e degli Enti Locali Cristiano Erriu dal consigliere regionale Franco Sabatini, poi approfondito dai presidenti delle tre Unioni dei Comuni. Pigliaru, Unire Le Forze E Fare Scelte - "Il vostro sviluppo è anche il nostro, a noi serve un interlocutore forte perché non vogliamo dettare una linea di sviluppo ma ragionare insieme. Abbiamo bisogno di avere territori forti, uniti, con una precisa idea di sviluppo - dice il presidente Pigliaru - Nei nostri territori serve una scuola che funzioni, con le pluriclassi che restano solo dove non c´è alcuna alternativa possibile, una scuola di eccellenza, aperta tutto il giorno, in nuove strutture e con la banda larga ovunque, dove tablet e computer permettano agli studenti di interagire. E per raggiungere quelle scuole servono infrastrutture che funzionino perfettamente, che consentono spostamenti rapidi ai genitori che portano i figli a scuola ma anche alle merci che devono viaggiare veloci e arrivare in tutto il mondo: l´agroalimentare per noi è essenziale, bisogna rafforzare le filiere e penso alla pasta fresca, al pane, alla capra, ai suini, a tutto il patrimonio che va esportato e fatto conoscere. Perciò ho sempre detto che sconfiggere la peste suina è la scommessa della legislatura - ricorda il Preidente - una vittoria simbolica ma anche pragmatica, per esportare prodotti perfettamente sani. L´ogliastra è un laboratorio perfetto per iniziare a fare la cosa giusta, cioè riuscire a entrare e rafforzarsi nei mercati grandi, internazionali. Qui c´è un ambiente fantastico, un clima strepitoso, nel nord Europa è una giornata invernale: allora dobbiamo portare qui i turisti del Nord Europa, però facendo trovare alberghi e ristoranti aperti, garantendo servizi a chi per la qualità è disposto a spendere e anche molto. A questo proposito è strategico il trenino verde, che è un forte attrattore turistico. Dobbiamo essere capaci di fare scelte importanti - conclude il presidente Pigliaru - di puntare su quelle, di crederci e non disperdere mai più le risorse". La Giunta A Lanusei - "Oggi avviamo formalmente il percorso della programmazione territoriale della Giunta, e ci fa piacere la presenza istituzionale dell´Anci in questo percorso perché la piena condivisione delle procedure è importante - dice l´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci - La prima scelta forte di questa Giunta è stata la programmazione unitaria dei fondi, per creare sinergia ed evitare dispersioni. Parallelamente abbiamo avviato la programmazione territoriale, con un bando aperto per permettere alle Unioni dei Comuni di presentare la propria manifestazione d´interesse senza essere strozzati da tempi troppo stretti. L´ogliastra è stata la prima a presentare un progetto, e noi oggi non siamo qui per fare promesse o dare la caccia a voti - assicura il vicepresidente della Regione - Vogliamo aiutare i territori a riprendersi, a ripartire, a rimettere in moto l´economia. Quando siamo arrivati al governo della Regione un anno fa abbiamo trovato una quantità enorme di promesse mai finanziate, di procedure sottoscritte senza coperture finanziarie. Noi non faremo promesse irrealizzabili ma finanzieremo i progetti validi, importanti, strategici per i territori e, di conseguenza, per tutta la Regione, con un cronoprogramma serrato per dare risposte valide e immediate". E la programmazione dei territori si lega strettamente al loro nuovo assetto. "La riforma degli Enti locali a cui stiamo lavorando serve a definire l´assetto istituzionale capace di aiutare e non di frenare lo sviluppo - spiega l´assessore Erriu - Serve rapidamente definire questo nuovo assetto che non significa solo semplificazione e riduzione dei costi ma anche creazione di soggetti forti sul territorio, capaci di programmare. Non ci saranno fughe ma pensiamo a un sistema che con il permanere dei servizi abbia la capacità di dare risposte importanti a temi complessi". La Nuova Programmazione Territoriale - La Giunta l´ha presentata ufficialmente il 13 aprile scorso con l´avviso della manifestazione d´interesse che potrà essere presentata per tutta la durata della legislatura. Gli obiettivi sono rilanciare i territori, combattere lo spopolamento delle zone interne e favorire lo sviluppo dell´intera Sardegna puntando sulle vocazioni locali. L´avviso pubblico attua la strategia regionale della Programmazione territoriale prevista nel Programma regionale di sviluppo 2014-2019: i Comuni, che dovranno associarsi in Unioni di Comuni - a loro volta anche associate fra loro - devono presentare i loro progetti. A disposizione, fra fondi europei infrastrutture, fondi nazionali e mutuo ci sono circa 4 miliardi di euro, e ogni Comune in forma associata non può partecipare a più di un progetto territoriale.  
   
   
LA REGIONE ABRUZZO INCONTRA; D´ALFONSO "AVVICINARE IL CITTADINO"  
 
Teramo, 27 aprile 2015 - "Volgarizzare l´istituzione regionale perchè sempre di meno venga concepita come un palazzo lontano e introvabile, ma vicino e al servizio del cittadino-utente". Questo, secondo il Presidente Luciano D´alfonso, il fine e il senso di questi incontri mensili con il territorio che la Giunta regionale ha voluto promuovere nelle sedi istituzionali delle quattro provincie abruzzesi. A Teramo, nella sede della Provincia, il presidente e l´assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco hanno incontrato (l´incontro è ancora in corso) rappresentanti del mondo culturale, economico e sociale che operano nella provincia teramana, con l´intento di perfezionare il quadro dei bisogno provenienti dal territorio e individuare gli strumenti adatti per soddisfarli. All´appuntamento teramano ha partecipato anche la direttrice generale della Regione, Cristina Gerardis. D´alfonso: "noi vogliamo fare in modo che la Regione ritrovi la sua legittimazione ascoltando le famiglie, le imprese, i giovani, le persone, per assumere impegni e cercare di mantenerli". Tra gli argomenti all´attenzione del Presidente della Regione, quelli della variante "lotto 0", del completamento del quarto Lotto della Teramo-mare e della viabilità della vallata del Fino. L´assessore Sclocco ha incontrato i rappresentanti della Consulta Provinciale della Disabilità che hanno portato all´attenzione del governo regionale le aspettative e i bisogni del loro mondo: persone Down, portatori di Sm, autismo, non vedenti, non udenti. Molti i problemi e le richieste sul tavolo: la richiesta di esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per i veicoli adibiti a trasporto per cure e prestazioni riabilitative; la possibilità, per le persone down, di inserimento terapeutico nel lavoro; il potenziamento del progetto che favorisce l´inserimento di persone disabili nelle fattorie sociali; la presenza, negli uffici pubblici, di uno sportello di supporto di persone sorde e non vedenti. La consulta, ha poi manifestato all´assessore Sclocco la preoccupazione dei loro associati in riferimento alla incertezza che potrebbe determinarsi dopo la sottrazione alla provincie delle deleghe sul sociale. In merito, l´assessore ha garantito che tutti gli attuali livelli di assistenza saranno garantiti. All´aquila, nella sede del Consiglio regionale, all´Emiciclo, i consiglieri Pierpaolo Pietrucci e Lorenzo Berardinetti hanno ricevuto le delegazioni di cittadini e delle forze sociali operanti nel territorio. Agli incontri hanno partecipato anche i capi dipartimento Giovanni Savini ed Emidio Primavera, nochè il direttore della sede Arpa, Massimo Paoli.  
   
   
PER OLIVERIO: “CROTONE HA BISOGNO DI STABILITÀ E DI RILANCIO DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA”  
 
Catanzaro, 27 aprile 2015 - Il Presidente della Regione, Mario Oliverio, conversando con alcuni giornalisti, ha risposto anche ad una domanda sulla situazione economica, politica e sociale nella città di Crotone e nel suo comprensorio. “Nella difficile situazione economica e sociale che vive la nostra regione –ha detto- la città e la provincia di Crotone costituiscono l’area di maggiore criticità. Allo smantellamento dell’apparato industriale di quest’area, nel corso di questi anni non è seguita una politica di investimenti ed una strategia di riconversione produttiva da parte dello Stato, ma neanche da parte della Regione. Crotone ha bisogno di stabilità e di rilancio dell’azione amministrativa. Spingere nella direzione di una crisi al buio non è affatto un buon servizio da offrire alla città ed al suo comprensorio. Dalle difficoltà si esce guardando avanti e, semmai, rilanciando l’azione amministrativa e di governo della città. Affrontare i problemi: questa deve essere la bussola e non altro! In tal senso nella nostra programmazione e nelle scelte concrete di governo per la utilizzazione delle risorse comunitarie destinate alla Calabria, Crotone ed il crotonese avranno l’attenzione che meritano una città ed un comprensorio con grandi potenzialità per lo sviluppo dell’intera regione”. “In questi primi mesi della nostra esperienza di governo regionale- ha proseguito il presidente della Regione- abbiamo già operato alcune scelte significative in tal senso. Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci con tutte le nostre forze perché l’aeroporto S. Anna possa essere rilanciato e tirato fuori dalla condizione di incertezza e precarietà nella quale è stato mantenuto fino ad oggi. Con altrettanta determinazione si dovrà puntare all’ammodernamento infrastrutturale, alla valorizzazione delle vocazioni agricole e turistiche del territorio e del patrimonio culturale ed archeologico di cui questo territorio è ricco”. “Il sindaco di Crotone – ha concluso il Governatore della Calabria– deve essere aiutato nello sforzo di rilancio dell’azione amministrativa di cui ha estremamente bisogno la città di Pitagora, anche al fine di rafforzare, proprio in questa fase, la necessaria interlocuzione con i diversi livelli istituzionali, a partire dalla Regione e dal Governo centrale”.  
   
   
BILANCIO COMUNE POTENZA: L’INTERVENTO DI PITTELLA IN CONSIGLIO “RESTARE UNITI PER DARE UNA PROSPETTIVA AL COMUNE CAPOLUOGO DI REGIONE, E LAVORARE INSIEME PER TROVARE UNA SOLUZIONE CHE VADA OLTRE IL RIEQUILIBRIO DI BILANCIO”.  
 
Potenza, 27 aprile 2015 - “Se arriveremo ad una svolta lo faremo solo recuperando responsabilità e unità, al di là del diverso colore politico”, ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo alla seduta straordinaria del Consiglio comunale di Potenza. “Soltanto in questo modo - ha sottolineato - sarà possibile trovare una soluzione nella prospettiva, oltre che nell’emergenza. In questi ultimi mesi il sindaco De Luca ha compiuto uno sforzo notevole, ma da noi non è mai stato lasciato solo, perché ci sono stati atti, azioni, finanziamenti e iniziative. Rincorrendo i numeri - ha continuato Pittella - si è giunti da un lato a porre una pezza a qualche emergenza, dall’altro ad individuare una cifra precisa sulla quale agire: quei 42 milioni di euro, che la Regione però non ha la possibilità di garantire in due anni. Nell’ultima settimana, prima in maggioranza e poi con un ragionamento allargato, siamo arrivati all’ipotesi, da noi messa in campo attraverso una risoluzione in Consiglio regionale, di spalmare su quattro anni il contributo per costruire una manovra di riequilibrio effettivo del bilancio, nella speranza che presto arrivi un decreto ministeriale che lo consenta. Nel frattempo, se siamo nelle condizioni in assestamento di bilancio di poter recuperare risorse, in un momento drammatico per la vita della Regione, per via di una riduzione dei trasferimenti pari a circa 60 milioni di euro, lo potremo fare - ha messo in chiaro il presidente - grazie al risultato della card benzina e ad altre azioni. In queste ore i nostri uffici continueranno a lavorare per costruire gli atti amministrativi con cui accompagnare la procedura che porterà al riequilibrio di bilancio del Comune di Potenza. Tra un mese ci rivedremo in Consiglio comunale, per stabilire se la scommessa di tutti noi è stata vinta o non vinta”. Per Pittella è necessario avere una visione di prospettiva per l’intero territorio regionale. “Prima di tutto - ha esortato - guardiamo all’emergenza del capoluogo. Poi però, pensiamo a tenere insieme con un fondo di coesione i piccoli Comuni in sofferenza, e successivamente pensiamo a Matera come possibile locomotiva che possa agganciarci all’Europa”.  
   
   
LAVORO: APPROVATO NEL LAZIO IL REGOLAMENTO UNICO SULL’APPRENDISTATO  
 
Roma, 27 aprile 2015 - Va avanti l’impegno della Regione per favorire l’ingresso e la permanenza dei giovani nel mercato del lavoro attraverso iniziative mirate a sviluppare le loro competenze in linea con le esigenze delle imprese e del sistema economico. Approvato il regolamento unico sull’apprendistato. La Regione può così contribuire alla creazione di occupazione di qualità, alla crescita sociale e alla riduzione del tasso di disoccupazione con un sistema duale di formazione e lavoro. Un nuovo sistema di monitoraggio informatico. È l’altra novità importante istituita dalla Regione attraverso il Regolamento, sempre nell’ottica della semplificazione e della trasparenza. Così come già avviene per i tirocini, il nuovo sistema consentirà anche di controllare quanti di contratti in apprendistato vengono fatti nella Regione e di quale tipologia sono. Tante le novità previste dal regolamento. Nello specifico, l’atto prevede: la regolamentazione dei profili formativi dell’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, la regolamentazione della formazione dell’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, con particolare attenzione all’offerta formativa pubblica e la regolamentazione e la durata del periodo di apprendistato di alta formazione e di ricerca. “L’obiettivo è quello di realizzare nella nostra Regione un mercato del lavoro inclusivo e dinamico per i giovani, in grado di contribuire alla creazione di occupazione di qualità, alla crescita sociale e alla riduzione del tasso di disoccupazione” – è il commento di Lucia Valente, assessore al lavoro.  
   
   
LAVORO, DOTE COMUNE: SIGLATA IN LOMBARDIA INTESA CON ANCI  
 
Milano, 27 aprile 2015 - "Si consolida anche per ´Dote Comune´ il modello lombardo: confermiamo la validità formativa con certificazione di competenze e una forte valenza in termini di occupabilità". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, in occasione della firma del Protocollo con Anci Lombardia per il rinnovo di ´Dote Comune´. Il documento è stato siglato dal presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti, sindaco di Monza. Tirocini Nella P.a. - Giunta alla terza edizione, ´Dote Comune´ ha l´obiettivo di avvicinare i giovani al lavoro attraverso il tirocinio nelle Pubbliche amministrazioni. Misura Efficace - "´Dote Comune´ - ha sottolineato l´assessore Aprea - è l´unico canale attivo per far conoscere ai giovani, e a chi non lo è più, come lavora la Pubblica amministrazione. Siamo convinti della efficacia di questa misura, al punto che Regione Lombardia rinnova il patto con Anci e si impegna a trovare ulteriori finanziamenti per estendere questa opportunità a più persone". Regione Lombardia ha finanziato questa misura con 400.000 euro, che consentiranno di avviare 400 tirocini di almeno un anno su tutte le materie degli Enti locali. Effetto Volano - Il contributo di Regione Lombardia ha un effetto volano, in quanto assicura una base di 100 euro al mese, che sarà integrata con altri 300 euro da parte dei Comuni. Risultati Positivi - "´Dote Comune´ - ha commentato l´assessore Aprea - ha dato buoni risultati: il 10 per cento di chi ha usufruito del tirocinio ha poi avviato un progetto con il Comune con il quale ha svolto il tirocinio o è stato inserito nella prima cerchia degli stakeholder di quella stessa Amministrazione comunale". Al termine del tirocinio, dopo aver superato un esame teorico e uno pratico, viene rilasciato un attestato, che contiene la certificazione di competenze ed è spendibile sul mercato del lavoro. Beneficiari - Possono accedere a ´Dote Comune´, attraverso i bandi delle Pubbliche amministrazioni, i giovani inoccupati e disoccupati under 35, i lavoratori in Cig e i disoccupati over 50 ´esodati´, che hanno aderito nella precedente edizione in un numero pari all´8 per cento. La gran parte di chi usufruisce della misura è costituita da giovani inoccupati.  
   
   
CIG IN DEROGA: 8 MILIONI AL FVG  
 
Trieste, 27 aprile 2015 - "I ministeri del Lavoro e dell´Economia stanno per definire il riparto delle risorse che consentiranno di completare le autorizzazioni per l´erogazione delle indennità di Cassa integrazione guadagni (Cig) in deroga relative al 2014. Al Friuli Venezia Giulia verranno assegnati circa 8 milioni di euro". Lo rende noto l´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, che ha ricordato come su questo aspetto sia stato continuo il ´pressing´ di tutti gli assessori al Lavoro delle Regioni italiane sui due ministeri, per completare i provvedimenti relativi allo scorso anno. "Appena le risorse saranno materialmente disponibili presso l´Inps regionale - spiega Panariti - i nostri uffici potranno trasmettere all´Istituto di previdenza tutte le pratiche concessorie della Cig, relative al 2014; pratiche che, per quanto ci compete, sono già materialmente pronte". Come ricorda Panariti, su questi aspetti "il Friuli Venezia Giulia è stato ed è impegnato su due fronti: da una parte la puntuale negoziazione con il Governo delle risorse necessarie, dall´altra la maggior riduzione possibile dei tempi di istruttoria, affinché gli aventi diritto beneficino dell´intervento". L´assessore regionale al Lavoro evidenzia infine che continua l´interlocuzione con il Governo, per ottenere una anticipazione delle risorse necessarie a garantire la Cig in deroga per il 2015.  
   
   
DISABILI FVG: CONFERMATI GLI INCENTIVI PER L´INSERIMENTO LAVORATIVO  
 
Trieste, 27 aprile 2015 - La Giunta regionale ha confermato, su proposta dell´assessore alle Politiche sociali Maria Sandra Telesca, anche per il 2015 gli importi degli incentivi destinati alle persone disabili partecipanti ai progetti d´inserimento lavorativo. L´inclusione sociale dei disabili si attua attraverso l´utilizzo di percorsi personalizzati finalizzati all´integrazione lavorativa; sono promossi dai Servizi di Integrazione Lavorativa e vengono attuati in raccordo tra la Regione, i Servizi provinciali per l´impiego e i Servizi sociali e sanitari. Sono due le tipologie di progetti. Per percorsi di socializzazione, osservazione e orientamento, propedeutici all´integrazione lavorativa nei normali luoghi di lavoro, viene concesso un incentivo orario di 2,50 euro. Per progetti d´inserimento socio-assistenziale, rivolti a persone la cui insufficiente produttività non consente l´inserimento a pieno titolo nella realtà lavorativa, ma rende comunque praticabile il mantenimento nell´ambiente di lavoro, viene erogato un incentivo mensile di 250 euro. Queste incentivazioni sono previste dalla legge regionale 25 settembre 1996, n. 41, che detta le "Norme per l´integrazione dei servizi e degli interventi sociali e sanitari a favore delle persone handicappate".  
   
   
ACCOGLIENZA MIGRANTI, NESSUN FINANZIAMENTO ALLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO E UN RIPETUTO “NO” IN CONFERENZA STATO-REGIONI E IN CONFERENZA UNIFICATA  
 
Venezia, 27 aprile 2015 - In più occasioni è stato ribadito che il Veneto, per bocca del suo Presidente dei suoi assessori, ha ripetutamente espresso un chiaro e risoluto “no” all’intesa sul piano di accoglienza dei migranti presentato dal Governo alle Regioni. Onde evitare il persistere di interpretazioni maliziose e strumentali sull’atteggiamento coerente mantenuto in materia dal Presidente e dai membri della Giunta regionale, si puntualizza quanto segue: 1) Il “no” della Giunta regionale era già stato preannunciato in riunioni della Conferenza delle Regioni il 16 aprile 2014, il 15 maggio 2014, il 12 giugno 2014, com’è facilmente desumibile dai verbali; 2) In data 10 luglio 2014 il Presidente del Veneto, presente alla riunione, ha espresso in sede di Conferenza delle Regioni il “no” dell’Ente al “Piano nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari, adulti, famiglie e minori stranieri non accompagnati”, per una serie di motivazioni relative prevalentemente alla copertura finanziaria del piano (limitata al solo 2014) e alle modalità di riparto dei migranti per singola Regione. In particolare, il Presidente del Veneto contestava la proposta del Governo di ripartire i migranti secondo la medesima quota (il 7,28 per cento) utilizzata per il riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali; 3) Il voto negativo del Veneto (analogo a quello espresso giorni fa sulla manovra del governo in materia sanitaria) era stato preceduto da un ampio e articolato dibattito inerente proprio le medesime questioni sollevate dal Presidente delle Regione Veneto; 4) Nella successiva riunione della Conferenza Unificata (cui partecipano anche Governo, Anci e Uppi) è stato confermato dalla Conferenza delle Regioni il parere positivo al piano del governo; 5) Per consolidata abitudine e per galateo istituzionale, è consuetudine che la Regione che ha espresso il “no” all’intesa non partecipi al voto in Conferenza Unificata al fine di evitare di bloccare l’intesa. Non risultano conseguentemente tracce nei verbali della presenza o di interventi sull’argomento dell’Assessore alla Sanità del Veneto, partecipante alla riunione solo per le materie di stretta ed esclusiva competenza, in quanto coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni; 6) Nel corso dei lavori della Conferenza Unificata l’assessore alla Lombardia, Garavaglia, quale coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, ha espresso, e per molti versi condiviso, le motivazioni che hanno indotto il Veneto a non concedere l’intesa; 7) L’assessore Garavaglia non ha espresso un voto positivo a nome del Veneto ma in sede di verbale ha sottolineato che “quanto (da lei, ndr) rappresentato” in materia di carente copertura finanziaria “è stato condiviso anche dalla Regione Veneto”. 8) La Giunta Regionale del Veneto, contrariamente a quanto affermato da esponenti politici, non ha mai ottenuto finanziamenti diretti per garantire accoglienza ai migranti. I fondi per l’assistenza e l’accoglienza sono gestiti dallo Stato che li ripartisce attraverso la rete delle Prefetture. L’intesa, pertanto, non prevedeva alcuna forma di finanziamento.  
   
   
IMMIGRAZIONE FVG: APPREZZABILE ALLEGGERIMENTO PRESSIONE SU GORIZIA  
 
Trieste, 27 aprile 2015 - "Il trasferimento dei cento richiedenti asilo da Gorizia in altre regioni d´Italia fa seguito ai colloqui avuti ieri con il Viminale ed è un segno di corretta attenzione nei confronti di un territorio che ha dato più di altri in termini di accoglienza". Lo afferma l´assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti, il quale è stato in contatto telefonico con il prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento Immigrazione del ministero dell´Interno. "Va considerato che, nonostante il notevole afflusso via terra, il Friuli Venezia Giulia è stato collaborativo anche rispetto agli arrivi da sud e dunque - ha aggiunto Torrenti - apprezziamo che sia stato immediatamente raccolto l´appello per un alleggerimento della pressione su Gorizia".  
   
   
EMERGENZA MIGRANTI, DISCUSSE IN UN VERTICE PROPOSTE REGIONE BASILICATA SI È PARLATO DELLA TRASFORMAZIONE DEL CENTRO DI PALAZZO SAN GERVASIO DA CIE IN CARA E DI UN MODELLO DI ACCOGLIENZA INTEGRATA DA REALIZZARE NEI COMUNI  
 
Potenza, 27 aprile 2015 - Accoglienza dei migranti in Basilicata. Le proposte avanzate dalla Regione, cheha dichiarato la disponibilità a raddoppiarne il numero e passare, così, da mille a duemila unità ospitate sul territorio, sono state discusse oggi in un vertice nella Prefettura di Potenza, al quale hanno partecipato tra gli altri, oltre al Prefetto, il governatore lucano, il coordinatore della Task force migranti, il questore di Potenza, il comandante provinciale Carabinieri e il comandante provinciale della Guardia di Finanza. In primo luogo si è parlato della trasformazione del centro di Palazzo San Gervasio, attualmente in fase di ristrutturazione, da Cie (Centro identificazione espulsione) in Cara (Centro assistenza richiedenti asilo). L’immobile di Palazzo potrà ospitare fino a un massimo di 300 persone,con le opportune integrazioni logistiche, diventando centro di riferimento e struttura a uso plurimo sia per i rifugiati che per i lavoratori stagionali. Nel frattempo, però, gli uffici regionali verificheranno la disponibilità di altri immobili, oltre a quello di Palazzo San Gervasio, e dell’ultimazione dell struttura della diocesi di zona, disponibili per l’accoglienza. Altra proposta della Regione, condivisa dal Prefetto, è quella di optare per un modello di tipo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata,ospitando piccoli numeri di migranti in diversi comuni ed in maniera graduale. Si è trattato di un incontro preliminare in merito al percorso avviato dalla Regione Basilicata con ministero dell’Interno, Prefetture e Comuni (Anci), a cui ne seguiranno altri con un ruolo attivo dell’Organismo di coordinamento regionale in materia di immigrati e rifugiati politici e il coinvolgimento delle amministrazioni locali nell’ambito della sottoscrizione di un accordo nazionale che si riferisca all’area lucana.  
   
   
FVG: INCONTRO PER REALIZZAZIONE CARCERE S.VITO  
 
Trieste, 27 aprile 2014 - "L´odierno incontro con il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri ci ha rassicurato sulle intenzioni del Governo nazionale di proseguire nella strada della costruzione del nuovo carcere di San Vito al Tagliamento", ha sottolineato il 24 aprile a Pordenone il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello. "Viene dunque ribadito l´indirizzo del Governo di andare ´velocemente´ alla realizzazione della nuova struttura carceraria", ha affermato Bolzonello, anche e soprattutto alla luce dell´odierna visita che il sottosegretario Ferri ha svolto nell´attuale carcere di Pordenone. In questa prospettiva si inserisce anche la prossima visita a Pordenone del responsabile dell´amministrazione penitenziaria del ministero, Santi Consolo, ha annunciato Bolzonello. "Unità d´intenti", ha indicato il vicepresidente della Regione, anche per quanto riguarda la ricerca di una più ampia sede di lavoro per i giudici di pace, dopo l´avvenuto accorpamento in città degli uffici dei giudici di pace che sussistevano nella Destra Tagliamento. E´ stato infatti valutata la possibilità di utilizzare l´ex biblioteca di piazza della Motta (un immobile di proprietà dell´amministrazione municipale), che potrebbe essere messa di disposizione a seguito di un specifico accordo Comune-ministero "comunque anche grazie alla collaborazione da parte della Regione", ha precisato Bolzonello. All´incontro hanno partecipato, con il sottosegretario Ferri e il vicepresidente Bolzonello, il sindaco Claudio Pedrotti, il presidente del Tribunale Francesco Pedoja, il procuratore della Repubblica Marco Martani, l´assessore provinciale Francesco Cardin e la presidente dell´Ordine degli avvocati Rosanna Rovere.  
   
   
INFANZIA, ROMA: PRESSO IL CENTRO POLIFUNZIONALE COMUNALE DI TORRE MAURA INAUGURATO IL NUOVO “PUNTO LUCE” DI SAVE THE CHILDREN, UNO SPAZIO APERTO A BAMBINI E ADOLESCENTI, CON ATTIVITÀ FORMATIVE, SOCIALI, RICREATIVE E UNO ‘SPAZIO MAMME’  
 
Roma, 27 aprile 2015 - Due plessi con un cinema-teatro, uno spazio lettura e numerose sale per laboratori, per un totale di 1.500 metri quadri, circondati dal verde. Si presenta così il nuovo Punto Luce di Save the Children (in Via Walter Tobagi, angolo Ruderi di Casa Calda) inaugurato oggi presso il Centro Polifunzionale di Torre Maura, grazie alla collaborazione fra Save the Children e Roma Capitale. L’obiettivo del progetto è quello di offrire gratuitamente a bambini e adolescenti del territorio opportunità educative, sociali e ricreative in un luogo protetto e con personale qualificato. La struttura apre in uno spazio voluto da Roma Capitale e in cui Save the Children - l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti - è intervenuta con lavori di riqualificazione che hanno reso lo spazio efficiente, accogliente e rispondente a tutte le norme di sicurezza. L’apertura a Torre Maura segue quella del Punto Luce di Ponte di Nona, inaugurato nel novembre scorso e risponde al forte impegno di Save the Children nel contrasto alla “povertà educativa” fra i bambini, cioè alla crescente deprivazione di opportunità e spazi per la formazione e crescita dei minori. In risposta all’allarmante situazione Save the Children ha lanciato nel 2014 la campagna “Illuminamo il Futuro” e aperto, ad oggi, 12 Punti Luce in Italia: strutture “ad alta densità educativa” dove bambini e adolescenti possono studiare, giocare, avere accesso ad attività sportive, culturali e creative. 8 le regioni in cui sono presenti, incluso il Lazio, per un totale di 2.500 bambini e adolescenti coinvolti. Un impegno che Roma Capitale condivide pienamente e sostiene con forza e in maniera concreta, attraverso la concessione degli spazi utili a sviluppare pienamente questo importante progetto. “Siamo davvero felici di poter restituire questa struttura alla città. Un luogo dove i bambini e gli adolescenti del territorio, insieme alle loro famiglie, potranno ritrovarsi in uno spazio “luminoso” e aperto per stare insieme, crescere e apprendere cose nuove. Uno spazio pensato a loro misura, come vogliamo che sia sempre di più la nostra città, a partire proprio dai municipi più decentrati” - ha dichiarato oggi il Sindaco di Roma Ignazio Marino, in occasione dell’inaugurazione del Centro, in presenza di bambini e famiglie. Le attività del Punto Luce verranno realizzate da Save the Children in collaborazione con l´Associazione Antropos - presente sul territorio da oltre 15 anni con progetti innovativi in favore dell’infanzia e dell’adolescenza - e consisteranno in laboratori di teatro, musica, danza, attività sportive e ricreative, attività di supporto scolastico e di invito alla lettura, educazione all’uso consapevole di internet, corsi di lingue, fotografia, cake design, a cui potranno partecipare gratuitamente bambini e adolescenti dai 6 ai 16 anni. Inoltre ogni giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14 sarà attivo lo “Spazio Mamme”, un luogo di incontro per genitori e bambini (0-6 anni), di orientamento ai servizi e di supporto alle famiglie. All’interno del Punto Luce di Torre Maura è presente anche uno ‘spazio lettura’ (oggi si celebra peraltro la Giornata mondiale del Libro, ndr), cui ha contribuito con libri e dvd l’Associazione Kids for Charity. Quest’ultima sostiene a vari livelli il Punto Luce e ha coinvolto centinaia di bambini e ragazzi in attività di raccolta fondi in favore dei loro coetanei. E partner del Punto Luce a Torre Maura sono Terna e Poste Vita, che ha supportato la creazione in Italia della rete dei Punti Luce di Save the Children. “Con l’avvio del Punto Luce a Torre Maura mettiamo un altro importante tassello al piano per le periferie di Roma Capitale ‘Roma è tutta Roma’. Abbiamo individuato un’area che aveva estremo bisogno di servizi e opportunità per i più giovani e siamo intervenuti affidandoci a un’organizzazione di comprovata esperienza, come Save the Children, che svilupperà un’ampia gamma di attività per bambini e adolescenti. Siamo convinti che il Centro polifunzionale diventerà un importante spazio di scambio di esperienze e buone pratiche fra tutte le realtà che operano per i bambini sul territorio.” - ha sottolineato Luigi Nieri, vicesindaco di Roma con delega alle Periferie. “L’educazione è la risorsa più preziosa per il futuro di un bambino e non si esaurisce nel percorso scolastico, pur cruciale, ma comprende altre opportunità sociali e formative a cui tutti i bambini debbono poter avere accesso. In quest’ottica è fondamentale aprire sempre più la scuola al territorio, in una integrazione sempre più stretta con altri servizi e iniziative, quali i Punti Luce” - ha detto Paolo Masini, assessore alle Politiche Educative e Scolastiche di Roma. “Il Lazio si colloca al 9° posto nell’Indice di povertà educativa con cui Save the Children, per la prima volta, ha misurato l’offerta di servizi e opportunità educative per i bambini in Italia. E’ una deprivazione educativa globalmente meno grave di altre regioni, ma con elementi di criticità: nel Lazio 112.500 minori vivono in povertà assoluta, il 43,2% nella fascia di età 6-17 anni non ha letto neanche un libro durante l’anno, il 51% non ha visitato una mostra o un museo e più di 1 su 4 non pratica mai sport nel tempo libero. Questa ‘povertà educativa’ può compromettere gravemente il loro futuro e per questo Save the Children ha lanciato la campagna Illuminiamo il Futuro e ha avviato l’apertura dei Punti Luce nelle zone più sguarnite di servizi, che sono il più delle volte quelle più popolate da bambini. Le periferie sono le nuove città dei bambini. E’ da qui che dobbiamo ripartire per offrire loro un futuro” - ha spiegato oggi Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia. “Ci conforta vedere che già diverse centinaia di bambini e adolescenti si sono iscritti al nuovo Punto Luce a Torre Maura e contiamo di coinvolgerne molti altri. Una componente innovativa del nostro programma è rappresentato dalle ‘doti educative’, un piano formativo personalizzato per i bambini in condizioni accertate di povertà che consentirà loro, ad esempio, l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a un corso di musica o sportivo, la partecipazione ad un campo estivo o altre attività educative individuate sulla base anche delle inclinazioni del singolo bambino” – ha concluso Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-europa Save the Children. Www.savethechildren.it  
   
   
A VILLA UMBRA SEMINARIO SU NOVITÀ LEGGE DIVORZIO BREVE  
 
Perugia, 27 aprile 2015 – Le novità in materia di divorzio, con la legge sul "divorzio breve" approvate ieri in via definitiva dalla Camera sono state approfondite, il 23 aprile, durante un seminario organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e che si è svolto nella sede di Villa Umbra a Perugia. Docente è stato Mauro Parducci, presidente dell´Associazione degli operatori dei servizi demografici e responsabile dei Servizi informativi statistici e demografici Comune di Massarosa (Lu). In particolare, sono state analizzate le novità in materia introdotte dal decreto legge del 12 settembre 2014 n. 132 (convertito nella Legge 162/2014) gli articoli 6 e 12, che prevedono semplificazioni sulla separazione e divorzio, permettendo di effettuare tali atti direttamente presso gli avvocati o gli ufficiali dello stato civile. La norma introduce alcune limitazioni sia in relazione alla presenza di figli minori che per eventuali accordi di tipo patrimoniale. I Sindaci e gli ufficiali di Stato civile dei Comuni si trovano di fronte ad una nuova sfida che consente di ampliare la sfera dei diritti dei cittadini in maniera semplice ed efficace. Il corso, oltre ad approfondire la normativa in materia, ha affrontato anche casi ed esempi pratici per mettere in condizione gli operatori interessati di rispondere con elevata professionalità a quanto richiesto dalle nuove norme.