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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Dicembre 2009
ENERGIA: AL VIA IL BONUS GAS, UN AIUTO ALLE FAMIGLIE BISOGNOSE O NUMEROSE DA OGGI LE DOMANDE AI COMUNI PER OTTENERE LA RIDUZIONE DEL 15% CIRCA SULLA BOLLETTA, CON VALIDITÀ RETROATTIVA AL 1° GENNAIO 2009. IL BONUS GAS È CUMULABILE CON IL BONUS ELETTRICO  
 
Roma, 15 dicembre 2009 – Al via da oggi il bonus gas, un aiuto riservato alle famiglie in difficoltà economica o numerose, introdotto dal Ministero dello Sviluppo Economico e definito nelle modalità applicative dall’Autorità per l’energia, con la collaborazione dei Comuni. Il bonus prevede uno sconto annuo del 15% circa (al netto da imposte) sulla bolletta del gas naturale a seconda della numerosità della famiglia e del tipo di consumo, con riduzioni che possono arrivare fino a 160 euro per le famiglie fino a quattro componenti, mentre le famiglie numerose, con più di tre figli, potranno ottenere una riduzione fino a 230 euro. Il bonus ha valore retroattivo a tutto il 2009, per le domande presentate entro il 30 aprile 2010; perciò potrà alleggerire la spesa per una buona parte del riscaldamento dell’inverno passato e di quelli futuri. Diventa così operativa una nuova misura sociale a tutela delle fasce più deboli: infatti lo scorso febbraio è stato avviato il bonus elettrico, grazie al quale oltre 1 milione di famiglie in difficoltà sta già ottenendo uno sconto del 20% circa sulla bolletta elettrica; ora la gran parte di queste famiglie potrà richiedere anche l’agevolazione per il gas, cumulabile con il bonus elettrico. 1 “È un significativo intervento del Governo Berlusconi a favore delle famiglie numerose e a basso reddito che, così, potranno usufruire di uno sconto anche sulla bolletta del gas”, ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, sottolineando poi che “questo sconto del 15% sul gas metano con effetto retroattivo, sommandosi allo sconto del 20% per i consumi elettrici attivato all’inizio dell’anno, amplia ulteriormente le misure attivate dal Governo per sostenere le famiglie”. “Abbiamo messo a punto un sistema di solidarietà in grado di aiutare le famiglie bisognose attraverso un contributo del tutto marginale dall’insieme dei consumatori aziendali. Il bonus gas potrà sommarsi al bonus elettrico, garantendo così un sensibile aiuto a chi è più in difficoltà -ha commentato il Presidente dell’Autorità per l’energia, Alessandro Ortis-. I due bonus sono adattabili flessibilmente al mutare delle situazioni familiari dei beneficiari; inoltre, i meccanismi adottati salvaguardano l’opportunità di libera scelta fra le offerte di mercato e l’interesse ad un utilizzo sempre più razionale dell’energia. Il bonus gas – ha concluso Ortis - andrà a incidere sulla parte prevalente della spesa complessiva delle famiglie per elettricità e gas: la bolletta gas rappresenta infatti quasi il 70% della spesa energetica totale di una famiglia tipo”. “All´avvio del sistema per il riconoscimento del bonus gas, mi sento di dire grazie ai Comuni per il gran lavoro svolto nella gestione del bonus elettrico. Il loro impegno –ha sottolineato il Presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino- e quello delle strutture di Anci e Ancitel sono alla base del successo del progetto Sgate. Si tratta di due iniziative che, in tempi di crisi come quelli in cui viviamo, possono fornire un po´ di ossigeno alle famiglie e alle fasce più disagiate della popolazione. L´auspicio, a questo punto, è che vengano risolti anche alcuni problemi di avvio del progetto, quali il segnalato ritardo nel riconoscimento ai Comuni dei maggiori oneri sostenuti per la gestione delle richieste del bonus elettrico”. Il bonus gas nel dettaglio - Il bonus può essere richiesto per il gas metano distribuito a rete (non per il gas in bombola o per il Gpl), per i consumi nell’abitazione di residenza. Per fare domanda, occorre essere titolari di un contratto diretto di fornitura del gas e di un indicatore Isee[1]2 (l’Indicatore di Situazione Economica Equivalente, che non coincide con il reddito personale), non superiore a 7. 500 euro; nel caso di famiglia numerosa, con più di tre figli a carico, l’Isee non dovrà essere superiore a 20. 000 euro. Questi parametri economici sono gli stessi che permettono ai clienti domestici di accedere anche al bonus elettrico per disagio economico. Il bonus può essere richiesto anche da coloro che utilizzano impianti di riscaldamento condominiali, ovviamente a gas naturale, se in presenza dei requisiti sopra elencati. Il bonus è determinato ogni anno dall’Autorità per consentire un risparmio del 15% circa sulla spesa media annua presunta per la fornitura tipo di gas naturale (al netto delle imposte). Il valore del bonus sarà differenziato: per tipologia di utilizzo del gas (solo cottura e acqua calda; solo riscaldamento; oppure cottura, acqua calda e riscaldamento insieme); per numero di persone residenti nella stessa abitazione; per zona climatica di residenza, tenendo conto delle specifiche esigenze di riscaldamento delle diverse località. I Comuni italiani sono infatti suddivisi in sei zone climatiche definite per legge dalla “A” alla “F” a seconda delle temperature medie. L’elenco delle zone climatiche è disponibile agli indirizzi internet e numeri di telefono di seguito indicati.
Ammontare del bonus gas per i clienti domestici (€/anno) Zona climatica
A/b C D E F
Famiglie fino a 4 componenti
Acqua calda sanitaria e/o cottura 25 25 25 25 25
Riscaldamento 35 50 75 100 135
Acqua calda sanitaria e/o cottura, più riscaldamento 60 75 100 125 160
Famiglie oltre 4 componenti
Acqua calda sanitaria e/o cottura 40 40 40 40 40
Riscaldamento 45 70 105 140 190
Acqua calda sanitaria e/o cottura, più riscaldamento 85 110 145 180 230
Ad esempio, una famiglia di tre componenti che ha diritto al bonus ed usa il gas per cottura cibi più acqua calda e riscaldamento, otterrà un bonus di 160 euro se si trova, ad esempio, a Belluno (zona climatica F), di 125 euro a Torino, Milano, Bologna e l’Aquila (zona climatica E), di 100 euro a Firenze e Roma (zona climatica D), di 75 a Napoli e Bari (zona climatica C) e di 60 euro se vive a Palermo (zona climatica A/b). Per una famiglia numerosa, di oltre quattro componenti, che usa il gas per cottura, riscaldamento dell’abitazione e acqua calda, il bonus sarà di ben 230 euro a Belluno (zona climatica F), di 180 euro in zona climatica E (ad esempio i comuni di Torino, Milano, Bologna e l’Aquila), di 145 euro per chi vive in zona climatica D (ad esempio Roma e Firenze), di 110 euro a Bari o a Napoli (zona climatica C) e di 85 euro a Palermo (zona climatica A/b). Come si richiede il bonus gas Per richiedere il bonus è prevista un’apposita modulistica, da consegnare al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune (ad esempio i centri di assistenza fiscale Caf). La modulistica è disponibile anche sui siti www. Autorita. Energia. It, www. Sviluppoeconomico. Gov. It, www. Bonusenergia. Anci. It, dove è anche disponibile un apposito motore di ricerca che consente di calcolare il bonus in riferimento alle diverse zone climatiche di residenza. Presentando la domanda entro il 30 aprile 2010, si potrà ottenere il bonus con effetto retroattivo al 1° gennaio 2009. In questo caso, la quota retroattiva del bonus sarà erogata da Poste Italiane in un’unica soluzione tramite bonifico domiciliato. Dopo il 30 aprile, si perderà il diritto al bonus retroattivo ma si potrà comunque, in ogni momento, fare la richiesta del bonus per i dodici mesi successivi alla presentazione della domanda. A tutti i clienti che hanno sottoscritto direttamente un contratto di fornitura gas, il bonus sarà riconosciuto come una deduzione in bolletta. Chi ha un impianto di riscaldamento centralizzato- condominiale e non ha un contratto diretto, potrà ritirare il bonus presso gli sportelli delle Poste Italiane che provvederanno a comunicare direttamente agli interessati la disponibilità dei bonifici. Il diritto al bonus ha una validità di 12 mesi. Al termine di tale periodo, per ottenere l’eventuale rinnovo, il consumatore dovrà presentare una domanda accompagnata da una certificazione Isee aggiornata, che attesti il permanere delle condizioni di disagio economico. Anche per il bonus gas, come già per il bonus elettrico, è prevista una portabilità totale e gratuita: infatti esso è riconosciuto indipendentemente dal venditore con cui è attivo un contratto di fornitura; pertanto continua ad essere riconosciuto anche in presenza di un cambio di fornitore, così come di un cambio della residenza del cliente che ha presentato la richiesta. Informazioni aggiuntive Per maggiori informazioni sui requisiti per accedere ai bonus (gas ed elettricità) e su come presentare le domande ai Comuni, é possibile visitare i siti www. Autorita. Energia. It; www. Sviluppoeconomico. Gov. It; www. Bonusenergia. Anci. It; oppure chiamare il call center (promosso dall’Autorità per l’energia e gestito dall’Acquirente Unico) al numero verde 800. 166. 654 (ore 8-18, lunedì-venerdì). Per far conoscere al maggior numero possibile di potenziali beneficiari queste importanti misure sociali, sono previste campagne informative istituzionali in collaborazione con la Rai, con Poste Italiane e Ferrovie dello Stato. In particolare, le Poste renderanno disponibili oltre 2 milioni di brochures informative sul bonus gas in circa 6mila uffici postali, mentre il Gruppo Fs curerà la diffusione di materiali informativi nelle grandi stazioni e sui treni regionali. .
 
   
   
REVISIONE CONTO ENERGIA: APER CHIEDE CHIAREZZA E TRASPARENZA AL GOVERNO A FRONTE DELLE NUMEROSE INDISCREZIONI STAMPA RELATIVE AI POSSIBILI CONTENUTI DEL DM CONTO ENERGIA L’ASSOCIAZIONE CHIEDE CHIAREZZA AI MINISTERI COMPETENTI.  
 
Milano, 15 dicembre 2009 – Rifiutandosi di commentare le voci ufficiose circolate negli ultimi giorni sui possibili contenuti dell’attuale Dm Conto Energia, l’Associazione chiede un gesto di trasparenza e chiarezza al Ministero dello Sviluppo Economico: essere al più presto consultati su una proposta ministeriale ufficiale di revisione del sistema incentivante in Conto Energia che possa garantire la continuità e la sostenibilità dello sviluppo della generazione fotovoltaica nazionale. L’attuale situazione di incertezza infatti, corroborata da insistenti indiscrezioni che si susseguono continuamente, ha gettato il settore in un clima di confusione, rendendo quanto mai necessario un intervento forte e immediato che indichi le linee guida al comparto e che renda esplicita una strategia di politica industriale nazionale condivisa da tutti i soggetti decisori. “E’ necessario - conclude Longo – che le istituzioni escano finalmente allo scoperto facendo chiarezza per ristabilire in maniera referenziata una comunicazione chiara e non fuorviante da cui emergano anche i vantaggi ambientali ed economici della crescita delle rinnovabili che sono alla base della volontà, condivisa a livello europeo, di promuoverne lo sviluppo”. .  
   
   
SORGENIA: NUOVI ACCORDI CON I CONSUMATORI PER LA CONCILIAZIONE DELLE CONTROVERSIE E LA TRASPARENZA COMMERCIALE  
 
 Roma, 15 dicembre 2009 – Sorgenia e undici tra le più rappresentative associazioni italiane dei consumatori facenti parte del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (Cncu) hanno siglato ieri a Roma un protocollo di conciliazione da utilizzare in caso di controversie tra la società e i propri clienti. La firma dell’intesa è avvenuta questa mattina a Roma da parte del direttore generale di Sorgenia, Riccardo Bani, e dei rappresentanti delle undici associazioni coinvolte (Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, Centro Tutela Consumatori e Utenti). Il ricorso alla conciliazione paritetica in caso di controversie fra Sorgenia e clienti esce così dalla fase sperimentale avviata un anno fa e diventa un documento ispirato alle raccomandazioni europee. L’anno di prova ha permesso a Sorgenia e alle associazioni di concordare e rendere pienamente operativo il regolamento per lo svolgimento della conciliazione. La principale novità dell’accordo è rappresentata dal fatto che la procedura di conciliazione non riguarderà solo i titolari di fornitura di energia elettrica o di gas per uso domestico o condominiale, ma anche le piccole partite Iva con utenze di potenza non superiore ai 6 kW per l’elettricità o ai 3. 000 metri cubi l’anno per il gas. Il regolamento sulla conciliazione consente ai clienti Sorgenia di risolvere le controversie in via amichevole, in modo veloce e gratuito, senza dover ricorrere al giudice ordinario. Per dare inizio alla procedura, basterà compilare un modulo scaricabile dal sito Internet di Sorgenia e inviarlo per posta ordinaria o mail a un ufficio ad hoc costituito presso la sede della società. Una commissione di conciliazione, composta da un rappresentante di Sorgenia e da uno delle associazioni dei consumatori, favorirà il contatto tra la società e i clienti al fine di consentire la composizione pacifica della controversia. L’accordo prevede anche delle penali a carico di Sorgenia nei casi in cui, al termine della conciliazione, la società non rispetti i tempi previsti per il pagamento di eventuali indennizzi ai clienti. Insieme al protocollo di conciliazione, Sorgenia e le associazioni dei consumatori hanno anche concordato un decalogo con le regole di comportamento al quale dovranno attenersi le agenzie commerciali partner della società al fine di assicurare una maggiore tutela dei consumatori. Le regole riguardano, in particolare, la comunicazione corretta e trasparente di tutte le condizioni contrattuali ed economiche, delle modalità e dei tempi di fatturazione, nonché del metodo utilizzato per l’addebito dei consumi. La novità principale è che tale decalogo diventerà parte integrante dei contratti con le agenzie. “La firma del protocollo di conciliazione e l’adozione delle nuove regole di condotta commerciale delle agenzie esterne - sottolinea Riccardo Bani, direttore generale di Sorgenia - ci consentono di raggiungere un duplice obiettivo: accrescere la trasparenza e l’efficienza nei confronti dei consumatori e rafforzare la nostra lotta a ogni forma di pratica commerciale scorretta. In qualità di primo operatore privato nel settore dell’energia intendiamo proseguire in questa direzione, grazie al proficuo confronto con le associazioni dei consumatori, per continuare a migliorare il livello di soddisfazione dei nostri clienti. Sorgenia rappresenta, di fatto, l´unica nuova società nata con la liberalizzazione. Per noi, iniziative come quella di oggi dimostrano come l´apertura del mercato, oltre a garantire una scelta più ampia, favorisca una competizione virtuosa tra gli operatori anche sul fronte della protezione dei consumatori”. "Ogni volta che una azienda privata sceglie di sottoscrivere un protocollo di conciliazione è sempre una buona notizia per i cittadini. La conciliazione rappresenta infatti uno strumento efficiente per dare risposte rapide, efficaci e gratuite”. Ha dichiarato Liliana Ciccarelli, responsabile area conciliazioni di Cittadinanzattiva, a nome delle 11 associazioni firmatarie. E ha aggiunto: "Oltre all’entrata a regime della conciliazione, rinnovata e migliorata nei contenuti e nelle procedure, si affiancano oggi strumenti importanti per garantire regole commerciali e di comportamento rispettose del diritto alla corretta e trasparente informazione precontrattuale dei consumatori. Crediamo che sia proprio questo il senso di una proficua collaborazione tra soggetti privati e organizzazioni di tutela dei cittadini". .  
   
   
SOLAR MASTER: AL LAVORO NELL’INDUSTRIA DEL SOLE DAL 13 GENNAIO A PALERMO LA NUOVA EDIZIONE DEL MASTER DEL POLO FOTOVOLTAICO DELLA SICILIA  
 
Palermo, 15 dicembre 2009 - Aperte le iscrizioni alla nuova edizione del Solar Master, il corso di alta formazione sull´energia solare del Polo Fotovoltaico della Sicilia in programma a Palermo dal 13 gennaio al 5 febbraio (www. I-sem. Net). Organizzato in collaborazione con i Giovani di Confindustria Palermo, il Master è rivolto ai giovani e alle imprese. Unico titolo richiesto, il diploma di scuola superiore. Scopo: la formazione di competenze rapidamente spendibili sul mercato dell´industria dell´energia solare. «Con il Solar Master -- dice Mario Pagliaro, il ricercatore del Cnr che dirige le attività del Polo siciliano -- giovani e imprese trovano una risposta alla grande domanda di competenze operative nel campo dell´energia solare. Le imprese -- conclude Pagliaro – imparano come dotarsi degli impianti ad energia solare adatti alle proprie esigenze; e i giovani vengono avviati al lavoro nell´industria con il più alto tasso di sviluppo in Italia e nel mondo». Nel corso del 2009, il prezzo dei moduli fotovoltaici è crollato scendendo sotto gli 1,3 €/W (Euro a Watt) rendendo di fatto conveniente l’adozione dell’energia solare da parte di imprese e famiglie a prescindere dagli incentivi statali. Nel nostro Paese, nel 2009 la crescita supera il 200% e quest´anno raggiungeremo la soglia dei 900 Mw di potenza installata. L´industria del fotovoltaico italiano è rinata, con oltre 600 imprese attive e un fatturato che nel 2009 supererà gli 1,5 miliardi di Euro. In questo contesto, la formazione di competenze operative nel campo dell’energia solare come quelle sviluppata dal Solar Master è un fattore strategico di sviluppo e un’importante opportunità occupazionale. Nato dall’integrazione dei Gruppi di ricerca di Leonardo Palmisano all’Università di Palermo e di Mario Pagliaro al Cnr, il Polo Fotovoltaico della Sicilia conduce attività di ricerca, e formazione sull’energia solare in collaborazione con centri di ricerca leader a livello nazionale ed internazionale. .  
   
   
FUSIONE NUCLEARE: AFFIDATA A ENEA, CNR E CONSORZIO RFX LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI ALTA TECNOLOGIA NELL’AMBITO DI UN ACCORDO DI COOPERAZIONE EUROPA - GIAPPONE  
 
 Roma, 15 dicembre 2009 - Il 3 e 4 dicembre 2009, si sono dati appuntamento a Padova esperti giapponesi ed europei per discutere le modalità di realizzazione delle attività di cooperazione tra Europa e Giappone nel campo della ricerca sulla fusione nucleare. Queste attività si inseriscono in un quadro più ampio di ricerche che hanno come obiettivo quello di acquisire le conoscenze necessarie per costruire un primo reattore a fusione nel più breve tempo possibile. Oltre alla costruzione di Iter, il primo reattore sperimentale che dovrà dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica dell’energia da fusione, sono previste infatti molteplici attività di R&d su impianti satellite di minore impegno economico, tra questi il nuovo tokamak giapponese Jt60-sa, e la realizzazione di Ifmif, progettato per studiare e definire i materiali del futuro reattore a fusione, insieme a un intenso programma di fisica e tecnologia sulle macchine sperimentali esistenti. Nell’ambito del programma internazionale di ricerche sulla fusione, nel 2007, l’Unione Europea e il Giappone hanno firmato un accordo, chiamato, “Broader Approach” che riguarda la cooperazione su tre grandi progetti di ricerca. L’italia vi partecipa attraverso l’Enea, il Cnr e l’Infn. Il 3 dicembre scorso, durante l’incontro è stato firmato l’accordo di collaborazione tra il Cnr e l’Agenzia Europea per Iter, F4e, per la realizzazione, affidata al Consorzio Rfx, di due sistemi delle alimentazioni elettriche di un impianto sperimentale giapponese denominato Jt60-sa, progettato per eseguire prove e sviluppare concetti per nuovi scenari operativi in parallelo ad Iter. Le apparecchiature messe a punto dai ricercatori padovani riguardano il sistema di protezione dei magneti superconduttori e il sistema di alimentazioni per il controllo della configurazione magnetica del tokamak giapponese. Una tecnologia di altissimo livello per la quale si prevede complessivamente un costo di investimento pari a circa 15 Milioni di Euro. Sempre a Padova è stata avviata una seconda attività di cooperazione tra Europa e Giappone, per la realizzazione del principale componente dell’acceleratore di Ifmif. Per questo sistema, la cui progettazione e realizzazione è affidata ai laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Legnaro (Pd) e per la quale si attende a breve la firma del relativo accordo di collaborazione, è previsto un investimento complessivo pari a circa 25 Milioni di Euro. Il gruppo padovano per ricerche sulla fusione conferma così un ruolo di primo piano in un contesto di collaborazioni internazionali, partecipando non solo alle attività del progetto Iter ma anche alla realizzazione di impianti complementari nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra Europa e Giappone. L’enea partecipa con i centri di Frascati e del Brasimone a tutti e tre i progetti del Broader Approach, contribuendo alla realizzazione dei magneti superconduttori e al sistema di alimentazioni elettriche di Jt60-sa, al bersaglio in litio di Ifmif e allo sviluppo di materiali per Iferc, il centro internazionale di ricerca sulla fusione. L’impegno complessivo per queste attività è di circa 50 milioni di Euro. Il Consorzio Rfx, nasce dalla collaborazione tra Enea, Cnr, Università di Padova, Infn e Acciaierie Venete S. P. A. E rappresenta una realtà dinamica per competenza e capacità realizzativa. .  
   
   
ENERGIA SOLARE: ALTO ADIGE AL TOP IN ITALIA  
 
Bolzano, 15 dicembre 2009 - In riferimento al vertice sul clima di Copenhagen che pone l´accento sull´impiego di fonti energetiche alternative, l´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer pone in evidenza come l´Alto Adige sia al top a livello nazionale ed europeo nell´utilizzo di energia solare. La Giunta provinciale di Bolzano è impegnata a sostenere l´impiego dell´energia solare sia con incentivazioni economiche che con l´introduzione di nuove norme. Infatti, come afferma l´assessore provinciale all´energia Michl Laimer, benché si sia raggiunto un livello elevato, resta ancora un enorme margine di sviluppo. Tra l´altro si sta pensando, in sede di n uove costruzioni, a puntare alla costruzione di tetti con impianti solari invece che con tegole tradizionali, oppure a a realizzare tetti verdi o ad utilizzarli quale area di parcheggio. Come riassume Laimer attualmente in Alto Adige esistono già 17. 700 impianti termici ad energia solare che producono acqua calda sfruttando una superficie di 195. 000 metri quadri (ovvero il 12 per cento di quella esistente in tutt´Italia); ciò significa che vi sono 386 metri quadri di supeficie dotati di impianti solari ogni mille abitanti a fronte di 27 metri quadri a livello nazionale e 57 metri quadri a livello europeo. Grazie agli impianti termici ad energia solare in provincia di Bolzano si riesce a coprire circa il 15 per cento dell´intero fabbisogno di acqua calda, come ricorda l´assessore Laimer, e questo in modo sostenibile ad emissioni zero. Agli impianti termici ad energia solare si aggiungono anche 1. 068 impianti fotovoltaici con una produzione di 30. 000 Kilowatt, ovvero di 57 Watt ogni abitante (a livello nazionale questa proporzione è di 7 Watt per abitante). .  
   
   
MILANO: ALLE GIOVANI COPPIE UN CONTRIBUTO PER COMPRARE CASA  
 
Milano, 15 dicembre 2009 - È stata approvata l’ 11 dicembre in Giunta una delibera che stanzia 1. 500. 000 euro per sostenere le coppie che decidono di acquistare la prima casa. “Si tratta di un sostegno alle famiglie in difficoltà – ha affermato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli che ha condiviso il provvedimento con il collega alla Casa, Gianni Verga e quello al Bilancio Giacomo Beretta –. Allo stanziamento inizialmente previsto abbiamo aggiunto altri 500. 000 euro. É previsto il rimborso delle rate del mutuo per la prima casa, con un contributo a fondo perduto di 5. 000 euro l’anno. Un provvedimento che parte in via sperimentale e che prevede sistemi innovativi nella stipula di nuovi mutui per evitare la perdita della prima casa da parte delle giovani famiglie”. Per ottenere il contributo, entrambi i coniugi non dovranno avere più di quarant’anni e la data del matrimonio dovrà essere compresa tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2010. “Nella graduatoria – ha spiegato l’assessore – avranno priorità le famiglie con figli minorenni, con un solo reddito venuto meno a causa della perdita del lavoro o cassintegrazione. Alcuni studi, infatti, ci hanno confermato che l’attuale situazione di fragilità nella quale si trovano molti nuclei familiari, in particolare quelli di nuova formazione, è determinata da numerosi fattori, primo tra tutti quello economico”. Lo dimostra il fatto che a Milano sono in diminuzione i matrimoni nella fascia di età tra i 25 e i 35 anni, mentre si eleva il numero di quelli tra persone di 35/45 anni. “Da sempre – ha concluso Moioli – le nostre politiche mirano al benessere della famiglia, quale luogo privilegiato per la cura, l’educazione e la sicurezza. Per questo motivo crediamo che un aiuto per l’acquisto della prima casa possa in qualche modo migliorare la qualità della vita dei nostri giovani e dare un po’ di sollievo a chi ne ha più bisogno”. .  
   
   
CITYLIFE. INUAGURATO IL CANTIERE. MORATTI: “PIÙ TRASPORTI, PIÙ VERDE, PIÙ ARMONIA CON LA CITTÀ”  
 
Milano, 15 dicembre 2009 - “Questo progetto è la dimostrazione che la nostra città mantiene la propria tradizione ma innesta sempre elementi innovativi. Ringrazio tutti coloro che hanno pensato a questo grande progetto per Milano, in un quartiere che ha segnato la storia stessa della nostra città attraverso l’Esposizione Universale del 1906, la Fiera Campionaria e altre realizzazioni significative che si sono svolte in questo zona”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti, in Largo Domodossola 1A, ha inaugurato, l’ 11 dicembre il cantiere Citylife, che riqualifica il quartiere storico della Fiera di Milano entro il 2015. Presenti tra gli altri Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia, Maurizio Dall’occhio, presidente Citylife; Claudio Artusi, amministratore delegato Citylife; Aldo Durante, presidente Tre Torri, l’architetto Daniel Libeskind e l’assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli. “City Life lo abbiamo ereditato, e come tutti i grandi progetti ha incontrato ostacoli, abbiamo accolto alcuni suggerimenti dei cittadini. Fra le varie integrazioni al progetto indicate dai milanesi- ha spiegato il Sindaco - voglio ricordare l’arrivo della linea 5 della metropolitana, perché ogni nuovo insediamento urbano deve essere dotato di infrastrutture di trasporti e dei servizi. E’ previsto un aumento del 40 per cento delle aree verde, ci sarà il terzo grande parco al centro della città. Sono previsti anche percorsi ciclo-pedonali e ciclabili, che renderanno possibile arrivare dal Montestella al Parco Sempione”. “E poi – ha concluso Letizia Moratti - abbiamo rivisto alcune altezze delle abitazioni sulle vie prospicienti, in modo da rendere City Life più armonico con il quartiere esistente. Questo progetto dunque arricchisce la città ed è solo da un grande lavoro di squadra che nascono progetti come questo: tutti insieme per arrivare a uno dei tanti appuntamenti, quello più importante, che Milano ha col futuro”. Fra le altre architetture previste da City Life, il museo di arte contemporanea che, grazie al progetto di Daniel Libeskind, darà una nuova opportunità a Milano sulla scena della cultura mondiale e il Palazzo delle Scintille che trasformerà lo storico padiglione 3 in un inedito centro di servizi culturali e educativi per l’infanzia di tutta la città. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE PALERMO IN DIMINUZIONE DEL 3.0% LE QUOTAZIONI DELLE ABITAZIONI A PALERMO NELLA PRIMA PARTE DEL 2009.  
 
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I sem 09
+6. 5% +9. 8% +5. 4% +9. 7% +10. 6% +16. 4% +8. 4% +4. 6% -7. 1% -3. 0%
Milano, 15 dicembre 2009 - La macroarea del centro di Palermo è quella che ha subito il calo dei prezzi più sensibili nella prima parte del 2009 (-6. 5%), soprattutto in seguito alla performance del quartiere Olivuzza e della zona intorno a via Dante. La motivazione, comune per entrambe le zone, è da ricercarsi nella minore domanda che si è venuta a determinare in seguito alla restrizioni di accesso al credito e nella maggiore offerta presente sul mercato. Chi ha il capitale a disposizione per acquistare riesce a spuntare prezzi interessanti soprattutto verso coloro che hanno necessità di vendere. Il quartiere Olivuzza presenta due zone, una più signorile che sorge nei pressi del Palazzo di Giustizia, alle spalle del Teatro Massimo e che presenta abitazioni signorili dei primi anni del 1900, spesso da ristrutturare e che sono acquistate prevalentemente da famiglie del posto. In zona sono in fase finale i lavori per la realizzazione del parcheggio sotterraneo da 711 posti al palazzo di Giustizia con relativa piazza Pedonale. Per un buon usato si spendono valori medi di 1300 € al mq. Esiste poi un’area di abitazioni popolari, costruite nei primi anni del 1900, che sono state oggetto di acquisto da parte di investitori che in questi primi sei mesi dell’anno hanno acquistato in questa zona piccoli tagli da mettere a reddito: si è registrata nell’ultimo anno un aumento della domanda di immobili in affitto da parte di monoreddito, coppie giovani e stranieri. Infatti le quotazioni in questa zona difficilmente superano i 1000 € al mq. Leggermente più quotate le abitazioni situate intorno a viale Dante fino al Teatro Politeama. Anche in questa zona ci sono abitazioni signorili dei primi anni del 1900, alcuni ristrutturati nelle facciate nel corso degli ultimi anni e di conseguenza più quotati. Infatti per un buon usato si spendono mediamente da 1300 a 1600 € al mq. Da segnalare in zona la presenza di condomini costruiti negli anni ’70-’80 (via Parlatore) dove gli immobili acquistati prevalentemente da famiglie hanno u costo medio di 1700 € al mq. Anche qui esiste una zona popolare (via Villa Florio, via Re Federico) di abitazioni risalenti ai primi anni ’50 che si valutano a prezzi medi di 1000 € al mq. Da segnalare che in entrambe le zone negli ultimi mesi si è registrato un aumento di domanda da parte di single che, negli anni scorsi, acquistavano in centro storico, ora riqualificatosi in seguito a degli interventi di riqualificazione e di conseguenza più costoso. Le quotazioni delle abitazioni nel Centro storico della città sono rimaste stabili. Si sono realizzate soprattutto compravendite sui piccoli tagli, monolocali, bilocali e trilocali acquistati soprattutto investitori; le famiglie sono poco numerose dal momento che il quartiere presenta problemi di traffico e di posteggio. Tra gli investitori ci sono persone della zona che acquistano per mettere a reddito dal momento che nella zona esiste una buona domanda di appartamenti in affitto da parte di studenti universitari, coppie giovani e stranieri. Una delle zone che registra le quotazioni più basse è quella di Ballarò, più popolare e con problematiche di traffico legato allo svolgimento del famoso mercato giornaliero. Per una soluzione usata si spendono mediamente 600-700 € al mq. A seguire la zona che si sviluppa intorno a via delle Pergole dove gli immobili versano in cattivo stato di conservazione e che, nel passato, sono stati oggetto di acquisti da parte di immigrati. Al momento in questa zona non si realizzano molte compravendite perché acquisterebbero solo immigrati che non riescono però ad accedere al mercato del credito. Le soluzioni più signorili si concentrano nella zona del Foro Italico a ridosso del mare mentre la maggioranza delle compravendite si realizzano nella zona che si sviluppa intorno a piazza Indipendenza dove pur essendoci palazzi dei primi anni del 1900, senza particolari pregi architettonici, si riscontra un buon rapporto prezzo /qualità e per un buon usato si possono spendere da 1200 a 1500 € al mq. Da segnalare che in questa zona del centro storico esistono una serie di incentivi per valorizzare le facciate degli immobili e per poterli riqualificare nelle parti comuni. Sul mercato delle locazioni si registra una buona domanda da parte di studenti, coppie giovani ed immigrati. A seguire con una contrazione del 3. 3% la macroarea della Fiera in seguito alla diminuzione dei prezzi del quartiere popolare di Montepellegrino le cui quotazioni sono ancora in calo. La motivazione principale è la difficoltà di accesso al credito per i potenziali acquirenti della zona, quasi sempre famiglie monoreddito con stipendi medio-bassi. Negli anni scorsi infatti la totalità degli acquisti erano stati finanziati per l’intero valore dell’immobile. Questo ha comportato una ridotta disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e una contrazione dei prezzi, oltre che un aumento delle tempistiche di vendita. Infatti in questa prima parte dell’anno si sono realizzati acquisti di prima casa con importi contenuti oppure acquisti migliorativi con vendita di un altro immobile. Questi elementi hanno comportato la realizzazione di un maggior numero di compravendite nella zona popolare che si sviluppa intorno a via Montalbo, dove si realizza il mercato rionale. Si tratta di abitazioni degli anni ’50-’60 che si vendono a prezzi medi di 900-1000 € al mq. Nelle parallele di via Montalo ci sono immobili più signorili degli anni ’60-’70 che in buone condizioni si trattano anche a 1700-2000 € al mq. In questa zona il mercato immobiliare ha subito un rallentamento perché in passato si acquistavano soprattutto trilocali che ora sono meno accessibili. Coloro che non riescono ad acquistare si riversano sul mercato delle locazioni e di conseguenza la domanda di immobili in affitto è aumentata anche se i canoni sono rimasti relativamente stabili. La macroarea di Università-brancaccio segnala nella prima parte dell’anno una diminuzione del 3. 8% delle quotazioni a cui ha contribuito il mercato immobiliare di Messina Marine-corso dei Mille. Infatti in questo quartiere si è registrata una minore disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti che si è scontrata con le tipologie abitative presenti in zona, mediamente più costose. Considerando che il target della zona vede la prevalenza di operai con redditi medio-bassi e che quasi sempre fanno ricorso a mutuo per finanziare l’acquisto. Una buona parte del quartiere infatti presenta delle soluzioni degli anni ’80, dal taglio compreso tra 100 e 120 mq, in genere due camere da letto e salone, che hanno valutazioni comprese tra 180 e 240 mila €. Al momento la disponibilità di spesa espressa dai potenziali acquirenti della zona difficilmente supera 180 mila €. Poiché l’offerta immobiliare del quartiere è molto eterogenea con abitazioni costruite tra gli anni ’40 e gli anni ’70, mediamente più economici la maggioranza degli acquirenti nella prima parte dell’anno ha preferito orientarsi verso queste tipologie che hanno consentito un risparmio dell’investimento. Ad acquistare in questa zona sono state quasi sempre persone residenti nel quartiere, chi si è trasferito per motivi di lavoro o chi cercando casa nei quartieri limitrofi ha trovato abitazioni più costose. Le zone più richieste sono quelle situate tra via Diaz, via Portella della Ginestra e via Ferrari Orsi dove ci sono abitazioni costruite tra la fine degli anni ’70 e la prima parte degli anni ’80 e si concentrano i servizi principali della zona. Per un buon usato si spendono cifre medie di 2200-2500 € al mq. Non mancano le soluzioni indipendenti, a due livelli con ingresso su strada, che si concentrano soprattutto lungo via Messina Marine e che si trattano da 180 a 240 mila €. Nei primi sei mesi dell’anno le compravendite si sono concentrate soprattutto su corso dei Mille, nel tratto vicino a piazza Torrelunga. Meno quotate le abitazioni situate nella zona dello Sperone, costruito negli anni ’40, che sorge a ridosso della periferia e di alcuni complessi di case popolari. Acquistano soprattutto persone del posto. Il quartiere è stato interessato da una serie di lavori di miglioramento che hanno creato aree verdi su via Messina Marine e la Stazione Brancaccio dove arriveranno i treni provenienti dalla parte orientale della regione. Infine sono iniziati i lavori per la nascita di un nuovo centro commerciale, tra i più grandi della Sicilia. Nella macroarea di Parco della Favorita si registra una diminuzione delle quotazioni dello 0. 9% con un andamento positivo per i quartieri di Lazio-campania-sperlinga e Cruillas. Quest’ultimo è un quartiere medio-popolare di Palermo dove, in questa prima parte del 2009, hanno acquistato coloro che, in seguito alla ridotta disponibilità di spesa dovuta alla stretta creditizia, non hanno potuto accedere al mercato della confinante zona De Gasperi o comunque hanno dovuto adattarsi a prezzi più bassi. Si sono così riversati sulle tipologie medio-usate che hanno registrato un aumento della domanda e, di conseguenza, dei prezzi. Ad acquistare a Cruillas sono state soprattutto giovani coppie e famiglie alla ricerca della prima abitazione. Il trilocale è stata la tipologia più richiesta. La zona offre palazzine indipendenti o residence con poche unità abitative ma anche delle villette singole. Lo sviluppo si è avuto nei primi anni del 1900 e tra gli anni ’80 e gli anni ’90. Mercato completamente diverso quello di De Gasperi che si sviluppa intorno all’omonima strada e che negli ultimi anni è considerata una delle migliori di Palermo anche per i servizi presenti. Le abitazioni sono condomini degli anni ’70 e dei primi anni 80 e dai tagli molto grandi a partire da 130 mq. Per questo acquistare in zona, dove per un medio usato si spendono intorno a 2200 € al mq, comporta un investimento importante e per questo si realizzano solo acquisti di sostituzione con contestuale vendita di altre abitazioni in altri quartieri. Tra gli acquirenti famiglie di professionisti che a volte acquistano anche l’ufficio in zona. In lieve aumento le quotazioni degli immobili nella zona di viale Lazio, viale Campania e nel quartiere Sperlinga e Matteotti. La causa è da ricercarsi nel fatto che la maggioranza delle compravendite del periodo sono state realizzate nelle zone più prestigiose tra cui il quartiere Matteotti e il quartiere Sperlinga. Nel primo ci sono infatti soluzioni indipendenti costruite in epoca fascista, con giardino e vicino al parco dei viale Libertà. Pur essendo di tipologia popolare e dai tagli piccoli sono molto richieste da chi cerca del verde e un po’ di indipendenza. Per una soluzione in discreto stato di conservazione si chiedono intorno a 3500-3700 € al mq per arrivare a 4000 € al mq per le tipologie ristrutturate. Nel quartiere Sperlinga invece il prestigio è dovuto anche alla vicinanza al quartiere Libertà oltre che alla presenza di palazzi degli anni ’60, più moderni rispetto a tutto il resto della zona. Una soluzione ristrutturata si paga intorno a 3400-3500 € al mq. Meno richiesti gli immobili situati in viale Lazio dove ci sono comunque abitazioni degli anni ’70, ma penalizzate dalla presenza di traffico intenso sul viale. Le quotazioni vanno da 2500 a 3000 € al mq al massimo sulle nuove costruzioni. In questa prima parte dell’anno nella zona hanno acquistato soprattutto professionisti e hanno preferito le tipologie da personalizzare con un occhio particolare alla luminosità dell’immobile, all’esposizione e al taglio dell’appartamento.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘09 1. 7% 21. 9% 43. 6% 22. 9% 9. 9%
Luglio ‘08 1. 7% 19. 0% 46. 2% 23. 3% 9. 8%
A Luglio 2009 si registra una maggiore concentrazione della domanda sui trilocali (43. 6%) che risultano la tipologia più ricercata a Palermo. A seguire i quattro locali che raccolgono il 222. 9% delle preferenze. Si registra comunque un aumento della concentrazione della domanda sui bilocali.
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘09 4. 0% 20. 0% 31. 1% 26. 6% 18. 3%
Luglio ‘08 4. 4% 16. 4% 29. 7% 28. 0% 21. 0%
Da Luglio 2008 a Luglio 2009 si registra una maggiore presenza sul mercato di trilocali (31. 1%), a seguire i quattro locali (26. 6%) ed infine i bilocali (20. 0%). In aumento la concentrazione di bilocali e di trilocali. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
BOSNIA-ERZEGOVINA: IN CALO IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI DELLA REPUBBLICA SRPSKA  
 
Sarajevo, 15 dicembre 2009 - L’istituto statistico della Repubblica Serba (Rsis) ha riportato che la produzione del settore delle costruzioni dell’entità è sceso del 16,1% a/a a prezzi correnti ad ottobre, a fronte del calo annuale del 32,4% registrato a settembre. Il valore dei lavori di costruzione realizzati ha raggiunto i 61,8 mln Km (31,6 mln Eur) nel mese. L’industria ha impiegato 6. 369 lavoratori ad ottobre, scendendo dell’8,3% a/a rispetto al calo del 5,3% registrato un mese prima nei lavoratori occupati. Il valore dei lavori realizzati da un lavoratore sono scesi dall’8,5% a/a nel mese, a fronte di una contrazione annuale del 28,7% nella produttività lavorativa nel mese precedente. Inoltre, l’industria delle costruzioni ha mostrato un deterioramento della sua efficienza ad ottobre, dal momento che le ore effettivamente lavorate sui lavori di costruzione sono scesi del 12% a/a, superando il calo dei lavoratori. Dall’inizio dell’anno i lavori di costruzione sono scesi del 7,6% a/a e il valore dei lavori realizzati ha raggiunto i 490,3 mln Km 490. 3mn. Il numero dei lavoratori occupati nel settore delle costruzioni è sceso del 3,5% a/a mentre le ore effettivamente lavorate sono scese del 5,6% a/a. . .  
   
   
WIN, IL WORKSHOP PER FAR VINCERE LA TRASPARENZA PARTECIPAZIONE E INFORMAZIONE SUL BILANCIO SOCIALE PER ACCRESCERE IL SENSO DI RESPONSABILITÀ E LA CAPACITÀ DI DIALOGO DELLE CAMERE DI COMMERCIO  
 
Torino, 15 dicembre 2009 - Appuntamento al Centro Congressi Torino Incontra oggi martedì 15 dicembre, alle ore 10. 30, con il secondo Win – workshop informativo – dal titolo Win&bilancio sociale: responsabilità, dialogo e chiarezza dal Sistema camerale. Realizzato da Retecamere (Società delle Camere di commercio che si occupa di progetti integrati per lo sviluppo) con la collaborazione di Unioncamere Piemonte e il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo e Torino, il Win è aperto a tutto il Sistema camerale. Il workshop vedrà la partecipazione del presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello e di altri esponenti del sistema camerale, oltre che amministratori locali, docenti universitari, giornalisti e imprenditori accomunati da una lunga esperienza sul tema della responsabilità sociale. L’incontro sarà trasmesso in streaming e, grazie alla sua forma particolarmente innovativa, tutti gli interessati potranno intervenire in diretta, via e-mail, con domande e commenti. Il Win intende offrire una mattina dedicata alla partecipazione attiva e alla condivisione di idee sulle attività legate alla realizzazione di uno dei principali strumenti utilizzati per rispondere alle necessità dettate dalla Social responsibility: il bilancio sociale. Il successo di un’organizzazione, infatti, viene sempre più valutato in base alla capacità di ricercare la sostenibilità economica, sociale e ambientale: ogni istituzione è responsabile degli effetti che la propria azione produce nei confronti dei suoi interlocutori e della comunità. Questa responsabilità richiede non solo di dare conto delle proprie azioni ai diversi interlocutori, ma anche di costruire con loro un rapporto di fiducia e di dialogo costante. Il bilancio sociale è uno degli strumenti principali che il Sistema camerale ha a disposizione per informare i propri stakeholder su quanto è stato realizzato, superando i limiti della rendicontazione economico-finanziaria, arrivando a esplorare e comunicare gli effetti positivi delle proprie azioni sul territorio. Per questo, per essere davvero efficace, il bilancio sociale non può ridursi a una semplice pubblicazione, ma dev’essere supportato da una logica di definizione partecipata delle politiche, di valutazione dei risultati condivisa con gli stakeholder, di verifica sulla correttezza dei processi dell’ente e della partecipazione degli stakeholder alla definizione stessa del bilancio sociale. Su tutto questo, e su altro ancora, ci si confronterà nel corso del Win: responsabilità, etica, trasparenza, dialogo e confronto sono solo alcune delle parole chiave che guideranno l’incontro, con l’obiettivo di trovare risposte efficaci all’esigenza di supportare le relazioni tra le Camere di commercio e i propri stakeholder. Per informazioni e adesioni: win@retecamere. It .  
   
   
L´ASSESSORE ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO INCONTRA LE AZIENDE E I CREATIVI OSPITI DELL´INCUBATORE LIB PRIMA VISITA ISTITUZIONALE PRESSO IL LABORATORIO INNOVAZIONE BREDA (LIB) DI MILANO METROPOLI AGENZIA DI SVILUPPO PER L´ASSESSORE PAOLO GIOVANNI DEL NERO  
 
 Milano, 16 dicembre 2009 – Oggi a partire dalle ore 15. 30, via Venezia 23, Sesto San Giovanni (Mi) Mm1 (Sesto Marelli / Sesto Rondò) l´Assessore alle Attività Economiche, Formazione e Lavoro della Provincia di Milano toccherà con mano la realtà dell´incubatore Lib, una struttura creata a Sesto San Giovanni da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo per supportare la crescita di nuove imprese innovative e che oggi, con i suoi 4. 500 mq di estensione, è tra le più grandi della Lombardia. Paolo Giovanni Del Nero, accompagnato dal nuovo Ammnistratore Delegato di Milano Metropoli, Carlo Lio, incontrerà le 22 imprese ospiti e i vincitori del Bando "Diamo casa a 10 idee creative", impegnati da qualche settimana all´interno di un percorso di preincubazione di 7 mesi, definito sulla base delle specifiche esigenze dei singoli progetti. Presso il Lib i creativi dispongono gratuitamente di consulenze specialistiche e personalizzate, postazioni lavoro, strumentazione informatica di alto livello. Per la prima volta attraverso questo Bando la Provincia di Milano sperimenta come costruire un percorso che aiuti i giovani creativi a rapportarsi con consapevolezza al mondo del lavoro, così da poter scegliere che impostazione dare alla loro futura vita lavorativa. Alcuni diventeranno imprenditori, altri free lance, altri ancora consulenti o dipendenti. Il Laboratorio Innovazione Breda (Lib) è la struttura cardine del sistema d´incubazione di imprese innovative avviato nel 2000 da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo in collaborazione con Bic La Fucina. Questo sistema ha già supportato la creazione e lo sviluppo di 85 aziende con circa 500 addetti (tra soci, dipendenti e collaboratori). L´incubatore Lib ospita attualmente 22 giovani aziende che operano prevalentemente (80%) nel settore Ict, attraverso lo sviluppo di prodotti, applicazioni e servizi tecnologici innovativi. . .  
   
   
CONFCOOPERATIVE FIRENZE-PRATO: “PER USCIRE DALLA CRISI ECONOMICA OCCORRE CAMBIARE PASSO CON LA COOPERAZIONE”  
 
Firenze, 15 dicembre 2009 - Cambiare passo con la cooperazione. Questo il messaggio lanciato il 13 dicembre da Confcooperative Firenze-prato, durante l’assemblea annuale dal titolo “Crisi economica e sociale: una svolta con la cooperazione”, organizzata nell´ambito delle celebrazioni per il Sessantesimo anniversario della nascita dell’ente territoriale. “Per uscire dall’attuale crisi economica e sociale, occorre investire su modelli di imprese come i nostri, che uniscono efficienza imprenditoriale, condivisione e sussidiarietà - ha detto il presidente di Confcooperative Firenze-prato Stefano Meli -. La giornata di oggi vuole essere, però, anche un riconoscimento del cammino virtuoso di tante cooperative fatte in questi sessant’anni e una ricerca delle motivazioni per continuare con fiducia la nostra attività”. Meli ha pure ricordato che l’associazione rappresenta tipologie cooperative centenarie (quelle di credito, quelle agricole, quelle di consumo, quelle di lavoro) e altre nate in anni recenti (abitazione, sociali, culturali, turistiche, farmacie), con una quota di amministratori più giovane e con più donne rispetto alle società di capitali: “nostro dovere è quindi la promozione di questo modello di impresa – ha proseguito il presidente - quale ricchezza della comunità in cui operiamo”. Questa assemblea segna per altro l’inizio di un periodo di riorganizzazione dell’associazione: entro i prossimi sei mesi infatti le cooperative appartenenti all’ente territoriale saranno chiamate a ridefinire gli organi delle Federazioni di Settore regionali e nazionali. Occorrono però, secondo Confcooperative Firenze-prato, alcuni passaggi obbligatori per non ripetere gli errori fatti: cambiare quelle ‘regole del gioco’ che non hanno funzionato e hanno consentito il predominio della finanza sull’economia reale, senza limitare l’influenza dominante delle grandi imprese multinazionali e senza tutelare le vere origini dei prodotti. Bisogna poi puntare sulla centralità del lavoro, uno dei punti su cui Confcooperative Firenze-prato si impegna da sempre, invitando le imprese associate, nonostante la difficile situazione economica, a continuare a salvaguardare il proprio personale con contratti regolari, anche se ad alti costi. Infine bisogna operare per uno sviluppo sostenibile che non ragiona nel “qui ed ora” bruciando risorse, ma che lascia ai figli un ambiente migliore di quello che hanno trovato i padri. Dopo Meli sono intervenuti Vasco Galgani, Presidente Camera di Commercio Firenze, Dario Nardella, vicesindaco di Firenze, Raffaele Vignali, Vicepresidente Commissione attività produttive Camera dei Deputati, Maurizio Gardini, Presidente Fedagri Confcooperative Al termine degli interventi, sono stati premiati, con dei riconoscimenti, alcune cooperative iscritte all’associazione e i dirigenti dell’Unione Provinciale di Confcooperative che in questi sessant’anni si sono succeduti alla guida dell’ente. I premi sono stati consegnati ai rappresentati del sistema Bcc, Banche di Credito Cooperativo, a Davide Boccolini della cooperativa agricola di Legnaia, a Maurizio Vettori, della cooperativa di consumo Cintoia Alta 1920, a Giuseppe Gori della coop. Autotrasporti pratese e a Carlo Barducci della coop. Libertas Quaracchi. Fra i presidenti premiati Giovanni Ciabatti, Maurizio Vigiani, Sergio Querci, Stefano Corso, Stefano Cavini, tutti deceduti, e Bruno Cavini, che ha ritirato il premio. Fra i direttori Pietro Fabbri e Viano Vannucchi, scomparsi, Mariagrazia Vigiani, Franco Cervelin e Luigi Gori, presenti alla premiazione. Confcooperative Unione Interprovinciale di Firenze e Prato è l’ente territoriale della Confederazione Cooperative Italiane, la principale organizzazione di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, giuridicamente riconosciuta. Si ispira ai principi fissati dall’Aci (Alleanza Cooperativa Internazionale) svolgendo una funzione di promozione cooperativa riconosciuta dalla Costituzione Italiana (art. 45). È un’associazione di imprese cooperative (aperta però all’adesione di realtà imprenditoriali e associative diverse che ne condividano le finalità) che operano in diversi settori, dal credito (le Bcc) all’abitazione, dai servizi socio-sanitari alla produzione e lavoro ai trasporti pubblici locali, dalle aziende agricole, a quelle del settore caseario, dai produttori di vino e olio che esportano sui mercati esteri, alle cooperative di consumo, di cultura, turismo e sport. Andamento economico e occupazionale (1998-2008)
Anno Cooperative e B. C. C. Soci Addetti Valore della Produzione Depositi* Impieghi*
1998 277 28. 780 4. 134 337 1. 007 692
1999 285 34. 346 4. 771 362 1. 013 622
2000 296 32. 787 5. 296 403 1. 092 708
2001 312 33. 242 5. 770 466 1. 303 853
2002 319 34. 218 6. 487 508 1. 462 1. 079
2003 352 35. 415 7. 258 567 1. 701 1. 370
2004 358 35. 932 8. 007 610 1. 939 1. 534
2005 360 37. 413 7. 954 645 2. 070 1. 692
2006 369 49. 646 8. 417 621 2. 262 1. 846
2007 384 57. 312 7. 753 645 2. 472 2. 106
2008 388 57. 885 7. 986 664 2. 688 2. 354
*Valori in milioni di euro .
 
   
   
PRESENTATO 12° RAPPORTO EBLA SULLA SICUREZZA NEL LAVORO  
 
Roma, 15 dicembre 2009 – Lo scorso 11 dicembre , presso la Sala Tevere della Regione Lazio, l’Ebla - Ente Bilaterale Lavoro e Ambiente (Federlazio – Cgil – Cisl - Uil) - ha presentato il 12° Rapporto annuale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. All’incontro - moderato dal Responsabile Dipartimento Ambiente e Territorio della Cgil Roma e Lazio Daniele Ranieri – hanno partecipato, tra gli altri, il Direttore Generale della Federlazio Giovanni Quintieri, il Dirigente Medico Asl Rm/b Paolo Transocchi, i Direttori del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di lavoro Asl Rm/c e Asl Rm/h, Fulvio D’orsi e Agostino Messineo, il Dirigente Area Ufficio Speciale per la Sicurezza nei luoghi di lavoro della Regione Lazio Maurizio Di Giorgio. Il Rapporto di quest’anno – realizzato con la collaborazione di Asl Rm/b/c/h e con il Patrocinio della Regione Lazio - è intitolato “Le imprese di pulimento: fattori di rischio e misure di prevenzione” e, grazie ad interviste svolte su un campione di imprese di tutta la regione, ha monitorato l’attuazione del D. Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro) concentrandosi specificatamente su un settore, quello del pulimento, di cui spesso si ignorano i molti potenziali rischi connessi a questo tipo di attività. L’indagine, che ha coinvolto 30 imprese del settore (trattasi di indagine sperimentale che verrà successivamente estesa ad un numero maggiore di imprese e ad altri settori), ha monitorato in particolare la conoscenza e l’attuazione del “D. U. V. R. I. ” (Documento Unico Valutazione dei Rischi di Interferenza). Il Duvri contiene le principali prescrizioni in materia di sicurezza per fornire all’impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell´ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate per eliminare o, dove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da “interferenze”. In ambito lavorativo le interferenze non sono altro che i rapporti tra i rischi derivanti dalle attività lavorative proprie dell’azienda committente e quelle svolte dall’azienda appaltatrice. Dall’indagine è emerso che tutte le aziende intervistate sono in possesso di un “Duvri” fornito dal committente e ne conoscono chiaramente il significato. Il 73% dichiara che le attività elencate nel Duvri sono le stesse prescritte nel Capitolato di appalto, mentre solo nel 47% dei casi sono allegati i costi della sicurezza stimati dal committente. L’87% dichiara che all’interno del Duvri sono chiaramente specificati i rapporti tra i rischi derivanti dalle cosiddette “interferenze” (per il 13% è specificato “solo in parte”). L’80% dichiara inoltre che nel Duvri sono indicate le aree interessate da rischi di interferenza e nel 93% dei casi viene anche esaurientemente illustrato il piano di evacuazione relativo a tutti i lavoratori (sia dipendenti che committenti). Solo nel 53% è però indicato il rischio bilogico presente nell’ambito lavorativo (53% il rischio chimico, 47% il rischio radiologico e 67% rischio derivante da rumore). Infine, alla luce delle informazioni acquisite dal Duvri, il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver incrementato il programma di formazione e addestramento dei propri lavoratori (il 20% non lo ha incrementato e il 40% solo in parte). Sul lato degli infortuni (dati Inail) essi sono diminuiti nel complesso in Italia, tra il 2007 e il 2008, del -5,2% attestandosi a 66. 716 infortuni nel 2008. Nella Regione Lazio la riduzione nello stesso periodo è stata del -2%, con un numero di infortuni pari a 7. 208, circa il 13,6% del totale di tutto il settore industria e servizi. Nel confronto tra il 1° semestre 2008 e il 1° semestre 2009, gli infortuni nel Lazio sono diminuiti del –11,8%, passando da 34. 459 a 30. 398. Nel corso del convegno sono stati inoltre elencati alcuni dati Inail riguardanti gli infortuni nel settore dei servizi di pulizia e disinfestazione: nel 2008, nella sola regione Lazio, sono stati denunciati all’Inail 2. 086 infortuni (di cui 2 mortali), contro i 2. 321 del 2007 (5 mortali). A livello nazionale nel 2008 gli infortuni sono stati invece 19. 193 (10 mortali), contro i 20. 166 del 2007 (20 mortali). “L’entrata in vigore del testo unico (D. Lgs. 81/08) offre nuove possibilità di intervento sul territorio che debbono essere colte positivamente da tutti gli attori interessati – ha dichiarato il Direttore Generale della Federlazio Giovanni Quintieri -. Dobbiamo superare definitivamente una cultura di antagonismo sociale per promuovere un sistema condiviso di informazione-formazione dei lavoratori per una corretta applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro”. .  
   
   
COOPERAZIONE PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI CROATE ED ITALIANE" . SEMINARIO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FINANZIATO CON I FONDI DELLA LEGGE 84/01 "DISTRETTO DEL LEGNO E DELLA MECCANICA DI BJELOVAR.  
 
Bjelovar, 15 dicembre 2009 - Si e’ svolto il 10 dicembre scorso presso il Centro didattico della Municipalita´ di Bjelovar (citta´ a circa 100 km. A nord-est di Zagabria), il seminario di presentazione del progetto "Distretto del legno e della meccanica di Bjelovar. Cooperazione per l´internazionalizzazione delle Pmi croate ed italiane" finanziato con i fondi della Legge 84\01 che disciplina le forme di partecipazione italiana al processo di stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo dei Paesi dell’area dei Balcani. All’iniziativa sono intervenuti, tra gli altri, Adela Zobundzija, Direttrice del Poslovni Park di Bjelovar (Agenzia locale per la promozione ed attrazione degli investimenti), partner croato del progetto, Alessandro Liberatori, Direttore dell’Ufficio Ice di Zagabria, capofila del progetto, i rappresentanti degli altri partner italiani Elena Perla Simonetti, Project Manager di Toscana Promozione, Giuseppe Bianchi, Direttore del Centro Sperimentale del Mobile e Lorenzo Incagli di Confindustria Toscana. Hanno partecipato al seminario anche rappresentanti della Camera dell’Economia, della Camera degli Artigiani, dell’Ufficio per l’impiego e dell’Ufficio Economico del Comune di Bjelovar. Hanno aderito al progetto circa 10 imprese locali. L’ice di Zagabria è attualmente attuatore in Croazia, in qualita´ di capofila o partner, di 5 progetti della terza tranche ex Legge 84/01. Per 2 di questi (uno e´ quello che si e´ concluso oggi) la Croazia è paese beneficiario in via esclusiva, per gli altri 3 la Croazia ne beneficia unitamente ad altri Paesi dell’Area. Il valore complessivo dei 5 progetti è pari a oltre 1,5 miliardi di Euro, di cui ca. 1,1 miliardi di Euro di contributo fondi L. 84/01. Il progetto in parola, le cui risorse ammontano ad oltre 145 mila euro e´ finanziato, per circa il 50%, dal Ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di attivare canali per lo sviluppo di collaborazioni commerciali e produttive e di colmare la carenza di informazioni, in particolare, sul settore legno ed arredo croato - la cui produzione è, ad oggi, pari al 5,4% del totale della produzione industriale nazionale – e, in particolare, sulla Contea Bjelovarsko-bilogorska, ricca di foreste di altissima qualità, certificate Fsc (Forest Stewardship Council), e con una produzione di mobili che nel 2008 ha realizzato 46 milioni di dollari di export. Al seminario di oggi fara´ seguito un´intensa attivita´ di formazione realizzata in Croazia dal Centro Sperimentale del Mobile per imprenditori e dipendenti croati del settore legno di Bjelovar, uno study tour in Toscana delle imprese croate aderenti al progetto che visiteranno le principali aree distrettuali del comparto in Toscana, una presentazione della citta´ di Bjelovar a Firenze nel corso della quale verranno presentati i risultati di una ricerca sul settore realizzata nell´ambito del progetto dall´Ufficio Ice di Zagabria e verrranno organizzati degli incontri b-to-b tra imprese toscane e croate di Bjelovar. .  
   
   
EQUIPOLYMERS: LA REGIONE SARDEGNA RITIENE FONDAMENTALE LA PROSECUZIONE DELL’ATTIVITÀ  
 
Cagliari, 15 Dicembre 2009 - La Regione ritiene fondamentale la prosecuzione dell´attività dell´Equipolymers per il mantenimento e, anzi, il rilancio del sito industriale di Ottana. Una realtà importante, quindi, non solo per la Sardegna centrale, ma per l’intero apparato produttivo dell’Isola, come ha ricordato a più riprese, anche nella recente visita istituzionale a Nuoro, il presidente della Regione Ugo Cappellacci. L’ha sottolineato ieri l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenuto insieme all’assessore dell’Industria, Sandro Angioni, all’incontro al ministero dello Sviluppo Economico. Presenti anche i rappresentanti delle istituzionali locali, dell’Azienda, nonché del Gruppo Clivati, che sta portando avanti la trattativa per rilevare lo stabilimento. Gli esponenti dell’esecutivo regionale hanno, in sostanza, confermato che da parte dell’Amministrazione regionale c’è l’impegno a mettere in campo tutti gli strumenti di cui essa dispone per agevolare la conclusione della trattativa. In questo senso, la Regione - ha spiegato Angioni - è pronta a fare la sua parte sia per ciò che attiene gli interventi sulle infrastrutture, sia sui trasporti e sull’energia. Al termine dell’incontro è stato siglato un verbale d’accordo che prende atto del nuovo assetto proprietario che si sta configurando con la possibile cessione degli impianti Equipolymers ad Ottana Energia/indorama, considerato dalle parti "un possibile approdo positivo per i lavoratori e l´intero Polo Industriale di Ottana". Al raggiungimento di questo risultato hanno concorso, in modo particolare, i componenti del nuovo soggetto industriale, mentre, un contributo fondamentale lo hanno finora assicurato, e lo continueranno a dare, sia le Organizzazioni sindacali e datoriali, che le Istituzioni a tutti i livelli. .  
   
   
LA REGIONE CALABRIA INTERVIENE SUL PROBLEMA DEI LAVORATORI DI “PHONEMEDIA”  
 
Reggio Calabria, 15 dicembre 2009 - “La Regione si è occupata da subito dei lavoratori Phonemedia in difficoltà e continua ad occuparsene quotidianamente. Siamo vicini ai lavoratori, e finora abbiamo concretamente fatto tutto quello che come istituzione siamo tenuti a fare”. A parlare è la dottoressa Marinella Marino, dirigente del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, che intende così chiarire il ruolo della Regione Calabria nella vicenda dei lavoratori Phonemedia, anche in risposta alle richieste rivolte alla Regione da parte dei lavoratori che ieri hanno manifestato a Catanzaro. “Non c’è alcun motivo logico per far diventare la Regione destinataria delle rimostranze dei lavoratori del call center che stanno vivendo questo momento di grave difficoltà - ha precisato Marinella Marino -; c´è stata da subito grande attenzione e sensibilità istituzionale verso i lavoratori. Ricostruisco le tappe delle vicenda. Più volte la Regione e l´assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Mario Maiolo hanno ricevuto i lavoratori, ed è stata proprio la Regione Calabria, nell´ottobre scorso, a scrivere al Ministero dello Sviluppo Economico per l´attivazione di un tavolo nazionale per i call center. Prima ancora -ha aggiunto la Marino- l´assessore Maiolo aveva sollecitato un confronto col sottosegretario al Lavoro, Pasquale Viespoli, proprio per portare la questione dei lavoratori Phonemedia a livello nazionale. Il 2 Novembre scorso si è riunito l´osservatorio sui call center e la Calabria era presente nella sua parte tecnica e politica”. La dirigente regionale ha poi voluto chiarire ruolo e competenze della Regione nella delicata questione che vede i lavoratori non percepire lo stipendio da due mesi: “Il caso Phonemedia è un caso nazionale che vede coinvolta la Calabria ma anche altre Regioni che hanno erogato risorse comunitarie per l´occupazione. E´ proprio grazie a questi incentivi - ha tenuto a sottolineare la dottoressa Marino- che siamo riusciti a creare occupazione, nel pieno rispetto dei bandi europei. La Regione ha poi attuato da subito diversi tipi di vigilanza. Per cominciare, quando la Regione concede gli aiuti controlla che le aziende che chiedono i contributi garantiscano con fideiussioni valide questi stessi contributi. Solo a quel punto i fondi vengono concessi, e noi abbiamo fatto tutti i dovuti controlli. Il bando europeo prevede inoltre che, se le aziende non mantengono l´occupazione per almeno trentasei mesi, i contributi vengano revocati. Poiché i trentasei mesi non sono scaduti – ha precisato Marinella Marino - la Regione ancora non può revocare i fondi. Ci sono altre questioni tecniche –ha aggiunto la dirigente- che la Regione sta verificando. La revoca del finanziamento comunitario può scattare quando c´è il licenziamento, ma al momento non ci sono lavoratori licenziati, bensì lavoratori che percepiscono con ritardo gli stupendi. In sintesi, ci stiamo muovendo con la giusta decisione ma anche con la dovuta cautela per evitare che questi lavoratori vengano licenziati; è ovvio infatti che revocare il finanziamento significherebbe dare lo spunto all’azienda per revocare i posti di lavoro”. Marinella Marino ha inoltre precisato che “già dal luglio scorso, appena avuta notizia dello stato di agitazione dei lavoratori, la Regione ha attivato l´altro controllo informativo che ci viene richiesto dall´Europa, sollecitando alla Guardia di Finanza le verifiche del caso. Abbiamo fatto davvero tutto quello che come Istituzione siamo tenuti e possiamo fare, abbiamo ottemperato a tutto – ha concluso la Marino – per questo voglio ricordare ai lavoratori che la Regione Calabria è sempre stata ed è accanto a loro in questa battaglia, attraverso una sorveglianza attenta sui comportamenti delle aziende. La vicenda, per molti versi, è ormai di competenza nazionale – ha concluso la dirigente regionale – soprattutto se pensiamo al commissariamento dell´Omega che potrebbe avvenire nei prossimi giorni”. .  
   
   
ENTI STRUMENTALI:CHIODI,PROSEGUE ATTIVITA´DI RIDUZIONE COSTI MESSA IN LIQUIDAZIONE SOCIETA´ DI INGEGNERIA REGIONALE (SIR)  
 
Pescara, 15 dicembre 2009 - La S. I. R. Spa, Società di Ingegneria Regionale (ex Arpa Engineering) partecipata per il 51% dalla Regione e con sede a Pescara, è stata posta in liquidazione. A darne notizia è il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che sottolinea come questa scelta sia dettata dalla volontà dell´Esecutivo regionale di "proseguire l´azione di disboscamento degli enti strumentali inutili avviata diversi mesi fa e che ha già dato buoni frutti". Determinante ai fini della decisione di sciogliere la S. I. R. , è stata "la scarsa attività di una società che, tra l´altro, presenta anche la grave anomalia di avere più consiglieri di amministrazione che dipendenti" ha rimarcato Chiodi. Oltretutto, gli otto consiglieri di amministrazione ogni anno percepiscono complessivamente 90 mila euro e questi emolumenti, secondo il presidente della Regione, "non sono neanche giustificati da una mole di lavoro di una struttura che è pressoché inoperosa dal 2004, anno di fondazione dell´ente strumentale". .