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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Settembre 2006
EUROBAROMETRO: ITALIANI FAVOREVOLI A BIOTECNOLOGIE  
 
 In base agli ultimi dati statistici rilevati dall’Eurobarometro, solo il 30% degli italiani si dichiara contrario all’acquisto di cibi geneticamente modificati, mentre il 54% della popolazione si dice apertamente a favore di tali cibi o a favore con riserva. Si tratta di un dato quest’ultimo in netta controtendenza rispetto al 40% registrato nel 2002. Il 57% degli italiani si dichiara inoltre favorevole all’uso di piante per lo sviluppo di vaccini e prodotti farmaceutici anche se in questo caso viene richiesta una normativa più restrittiva. Lo studio completo è disponibile sul sito del Cedab all’indirizzo www. Cedab. It In generale gli europei si dimostrano ottimisti nei confronti delle biotecnologie in senso lato e in Italia questo ottimismo è condiviso dal 65% della popolazione, un dato analogo a quello del 1991 e in netta ascesa rispetto al 21% registrato nel 1999 (43% nel 2002). “I dati dell’Eurobarometro, spesso citati negli ultimi anni da quanti si oppongono all’introduzione delle agrobiotecnologie in Italia, confermano che gli italiani hanno smascherato la campagna anti-Ogm e che il livello di accettazione della tecnologia e dei prodotti da essa derivati sta rapidamente crescendo. Non deve quindi sorprendere” ha commentato Patrick Trancu, coordinatore del Cedab “che i dati siano passati sotto silenzio”. L’eurobarometro è inoltre in linea con un sondaggio condotto nel 2005 da Coop Italia sui propri soci dal quale emerge che il 62,3% si dice favorevole alla commercializzazione di alimenti e prodotti Ogm se senza rischi per chi li consuma. L’eurobarometro 64. 3 “Europeans and Biotechnology in 2005: Patterns and Trends” è il sesto sondaggio condotto sulla percezione pubblica delle biotecnologie nei 25 paesi dell’Unione europea. Il primo sondaggio era stato condotto nel 1991 in 12 paesi. I sondaggi successivi si sono svolti nel 1993, 1996, 1999 e nel 2002. Cedab (Centro di Documentazione sulle Agrobiotecnologie), con sede a Milano, nasce con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’informazione scientifica ed economica relativa all’impiego delle biotecnologie in agricoltura. L’attività del centro è finanziata attraverso Croplife, associazione non governativa con sede a Bruxelles, dalle principali società operanti a livello mondiale nel settore delle scienze della vita. .  
   
   
DA AGRISELLA NUOVI FINANZIAMENTI PER LE IMPRESE AGRICOLE, PER LA FILIERA DEL VINO, DEL LATTE E PER CERTIFICAZIONE, TRACCIABILITÀ E QUALITÀ  
 
Biella - Agrisella, il marchio del Gruppo Banca Sella che offre prodotti e servizi per il credito agrario, lancia un pacchetto di nuovi finanziamenti per le imprese agricole, per la filiera del vino e del latte e per la certificazione. In particolare sono le imprese vitivinicole singole e associate a cui Agrisella, con i prodotti specifici per la Filiera del Vino, propone un finanziamento destinato a finanziare gli investimenti diretti al miglioramento e all’innovazione dell’azienda (ad esempio, ristrutturazione e ampliamento di immobili, acquisti e ammodernamento delle attrezzature per la gestione del vigneto, spese promozionali, vendita on line dei vini) ed un finanziamento destinato a supportare le spese per l’impianto e reimpianto dei vigneti con periodo di preammortamento di 24 mesi. Inoltre il finanziamento per l’invecchiamento vini è destinato a supportare le esigenze di spesa relative ai processi di invecchiamento obbligatorio dei vini di qualità. Nel caso della Filiera del Latte, invece, il finanziamento per miglioramento e innovazione è destinato a supportare gli investimenti diretti al miglioramento dell’azienda, come ad esempio l’ampliamento o la ristrutturazione di immobili o impianti, lo stoccaggio per la stagionatura dei formaggi, l’attività promozionale dei formaggi tipici, la vendita on line dei prodotti. Agrisella propone inoltre un finanziamento a 60 mesi per l’acquisto di quote latte. Altra novità importante di Agrisella è il finanziamento per la certificazione, tracciabilità e qualità destinato a supportare gli investimenti dell’impresa per la certificazione del prodotto (certificazione di qualità del prodotto, produzioni biologiche) o del sistema, (innovazione tecnologica, sicurezza alimentare, recupero e smaltimento rifiuti) e della tracciabilità (sistemi di controllo per tracciabilità, etichettatura e rintracciabilità dei prodotti). I soggetti finanziabili sono le aziende agricole e forestali, agroalimentari e agroindustriali che trasformano, commercializzano e valorizzano i prodotti agricoli. Agrisella si propone con una nuova organizzazione, più vicina al mondo agricolo, strettamente legata al territorio, con risorse specializzate, nuovi prodotti e servizi finanziari più flessibili e adeguati alla evoluzione del settore. Attraverso una completa gamma di prodotti finanziari e di soluzioni personalizzate frutto dell’attività di “consulenza” dei propri Specialisti del Settore Agrario, Agrisella è in grado di soddisfare ogni esigenza dell’azienda connessa alla gestione, alla realizzazione di investimenti e al miglioramento e innovazione. La sempre maggiore attenzione nei confronti delle energie rinnovabili, la tutela ambientale e la valorizzazione dei sottoprodotti quale fonte di energia alternativa alle fonti tradizionali, ad esempio, si è recentemente concretizzata nel finanziamento “Energia Pulita”, innovativo nella durata e nella forma tecnica (12 anni, chirografario) e nella copertura dell’importo dell’investimento (fino al 100%). .  
   
   
L’ESEMPIO GHANACOOP AL SANA DI BOLOGNA. NE PARLANO I MINISTRI DELL’AGRICOLTURA DI ITALIA, GHANA E ALBANIA. I DIRIGENTI DI EMIL BANCA IN AFRICA PER ACCENDERE L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO CHE DARÀ ENERGIA PULITA E RINNOVABILE AL VILLAGGIO DI GOMOA SIMBROFO  
 
Tre Ministri di tre Governi diversi a parlare di agricoltura, cooperazione internazionale e sviluppo equo e sostenibile. Sul tavolo il progetto Ghanacoop, la cooperativa modenese di import/export formata da immigrati ghanesi nata con l’obiettivo di creare opportunità di lavoro e ricchezza sia nella numerosa comunità di immigrati qui in Italia che nel loro Paese d’origine. “Agricoltura cooperazione e sviluppo sostenibile, dal modello Ghanacoop nuove opportunità per lo sviluppo agricolo e il commercio equo e solidale", questo il tema del convegno promosso da Emil Banca che si terrà all’interno del Sana di Bologna (sala Concerto – Centro Servizi, blocco D, 1° piano), giovedì 7 settembre (ore 11. 30). Coordinati dal giornalista del Sole 24 Ore Giorgio Costa, interverranno Paolo De Castro, Ministro Agricoltura del Governo italiano, Ernest K. Debrah, Minister of Food and Agriculture del Governo ghanese, Jemin Gjana, Ministro dell’Agricoltura del Governo albanese, Paolo Pastore, direttore Fairtrade Italia, Paolo Bruni, presidente Federagri Confcooperative, Mario Zucchelli, presidente Coop Estense, e Mauro Lusetti, amministratore delegato Nordiconad. Il saluto introduttivo lo farà l’avvocato Graziano Massa, presidente di Emil Banca. La banca di credito cooperativo, attiva a Bologna e Modena, che ha creduto nel progetto Ghanacoop divenendone socio sovventore e lo ha sostenuto, oltre che con linee di credito specifiche, partecipando direttamente alle attività di promozione e sviluppo della cooperativa. Prima fra tutte la commercializzazione degli ananas del Ghana, chiamati Miss Ghananas e certificati Fairtrade, ovvero equi e solidali, che in pochi mesi hanno saputo costruirsi importanti spazi di mercato con Conad, in particolare Nordiconad e Conad Centro Nord, e Coop Italia, in particolare Coop Estense. La seconda esperienza è la costituzione di un´azienda agricola in Ghana, nel villaggio di Gomoa Simbrofo, vicino alla capitale Accra, che, rispettando i criteri dell´agricoltura biologica, possa consentire di creare occupazione qualificata nel proprio paese e produrre prodotti agricoli capaci di conquistare tanto il mercato internazionale quanto quello locale. L’esperienza di Ghanacoop ha trovato il plauso anche dell’Onu che lo ha definito un: “Un progetto concreto, in grado di camminare con le proprie gambe, unico nel suo genere e che può essere replicato anche su altre comunità in modo da limitare i flussi migratori che dai Paesi in via di sviluppo muovono verso l’occidente industrializzato”. Darà i primi frutti in questi giorni l’iniziativa Luce per il Ghana, l’operazione di fund raising lanciata da Ghanacoop e dai suoi sostenitori per dotare di pannelli fotovoltaici l’azienda agricola e le altre strutture del villaggio di Gomoa Simbrofo. In questi giorni i dirigenti di Emil Banca e di Ghanacoop, accompagnati dall’assessore all’ambiente della Provincia di Modena, Alberto Caldana, sono in Ghana per accendere il primo impianto per la produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile. Per aderire alla campagna è disponibile il conto corrente n. 62179 - Abi 12900 Cab 7072 presso Emil Banca. .  
   
   
KIWI, E SAI COSA MANGI L´ISTITUTO DI BIOMETEOROLOGIA (IBIMET) DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE DI BOLOGNA HA CREATO UN OSSERVATORIO DEL GUSTO PER DARE VOCE AI CONSUMATORI CHE INDICANO, ATTRAVERSO SONDAGGI ON LINE, LE LORO PREFERENZE E ASPETTATIVE SULLA FRUTTA.  
 
Una volta c’erano mele, pere, ciliegie poi, a partire dagli anni ‘80 è divenuto popolare, il kiwi, che ormai fa parte delle nostre produzioni frutticole di punta sia per la quantità (ci alterniamo per il primo posto al mondo con la Nuova Zelanda) sia per la qualità che ne fa una scelta importante sulla tavola degli italiani. “Da una recente indagine condotta dal nostro Istituto”, sottolinea Stefano Predieri, ricercatore Cnr e coordinatore dell’indagine, “il kiwi risultava tra i frutti ritenuti più salutari ma in qualche maniera era citato anche come ‘artificiale’. Abbiamo voluto vederci più chiaro, chiedendo ai consumatori cosa pensano di tale frutto”. Ci sono state circa 400 risposte al questionario che hanno fornito indicazioni interessanti. Un plebiscito per l’apporto di vitamine: il 94% infatti attribuisce al frutto un contenuto altissimo. Segno che l’informazione relativa alla ricchezza in vitamina C ha raggiunto l’obiettivo. L’87% lo definisce un frutto salutare e molto adatto ai bambini (58%). Ma è facile da consumare? Sì per oltre il 60%, mentre il 12% dice di no. Solo il 15 % degli intervistati lo ritiene un frutto “nuovo”, appare evidente di quanto sia ormai familiare. Alla domanda sulla gradevolezza, l’80% assicura che lo è molto 16% che lo è mediamente, meno del 4% che lo è poco. Tuttavia se si entra nel dettaglio della qualità percepita, solo un terzo propone voti alti, il 55% propone un voto medio. “Questo distacco” precisa Predieri “sembra indicare che la qualità del frutto potrebbe essere migliorata. A questo riguardo gli intervistati che segnalano un elevato miglioramento del prodotto negli ultimi anni sono il 30%, il 18% non è d’accordo che il prodotto sia migliorato, mentre oltre il 50% indica un miglioramento medio. Si segnalano comunque molti estimatori del frutto, che in particolare amano consumarlo con l’aiuto di un cucchiaino dopo averlo tagliato a metà”. Ne vengono apprezzate le virtù di regolatore intestinale gradevole e naturale. C’è chi addirittura scrive ‘il kiwi non è bello ma è uno scrigno che custodisce un tesoro di smeraldo’. “Vari intervistati tuttavia segnalano il problema dell’acquisto di frutti che rimangono a lungo acerbi, quindi avvizziscono, senza raggiungere mai il un momento ottimale per il consumo. “La causa di questo” spiega Massimiliano Magli dell’Ibimet-cnr, “viene attribuita alla raccolta troppo precoce. Il kiwi appare quindi un prodotto amato, considerato sano e salutare. Secondo l’indagine condotta i consumatori apprezzano queste caratteristiche e richiederebbero maggiori garanzie per le qualità gustative e per avere frutti che raggiungano il giusto grado di maturazione”. .  
   
   
INTERPOMA: LA FIERA INTERNAZIONALE PER LA PRODUZIONE, CONSERVAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DELLA MELA  
 
In Alto Adige il raccolto della frutta è stato stimato per quest‘anno in 833. 852 tonnellate e sarà più basso rispetto agli anni passati; per contro, gli esperti ritengono che la qualità delle mele sarà ottima. Per quanto attiene la commercializzazione, la stagione è iniziata sotto i migliori auspici. Giustamente il Trentino-alto Adige viene denominato „il giardino delle mele“ d‘Italia: infatti nella nostra regione si registra oltre il 60% del raccolto italiano di mele e circa il 15% di quello europeo. Ogni due anni i rappresentanti dell‘economia melicola altoatesina e Fiera Bolzano rinnovano ad Interpoma l‘appuntamento con gli operatori del settore provenienti da tutto il mondo. La 5a edizione della Fiera internazionale specializzata per la produzione, conservazione e commercializzazione della mela si svolgerà dal 9 all’11 novembre 2006 nel quartiere fieristico di Bolzano. Chi ha in mente di investire nel settore della coltivazione della mela farà bene a programmare una visita ad Interpoma. Infatti, come asserisce il Direttore di Fiera Bolzano Reinhold Marsoner, la manifestazione bolzanina è unica nel suo genere e al mondo non esiste altra rassegna paragonabile a questa fiera specializzata, un appuntamento d‘obbligo, dunque, per chiunque operi nel settore. Alla scorsa edizione sono stati registrati 8. 000 ingressi. Per quel che concerne l‘edizione del novembre prossimo, 200 aziende circa hanno confermato la propria partecipazione all‘evento in occasione del quale presenteranno numerose novità di mercato. Hanno assicurato la propria presenza anche tutte le più significative organizzazioni e le associazioni che operano nel comparto dell‘economia melicola: il Consorzio delle cooperative ortofrutticole altoatesine Vog e la Cooperativa sociale agricola produttori della Val Venosta Vi. P. , l’Aste Frutta dell’Alto Adige, la Fruttunion, il Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg, il Centro di consulenza per la fruttiviticoltura della Provincia Autonoma di Bolzano, il Consorzio per il rinnovo varietale, il Consorzio Melinda della Val di Non, nonché l’Unaproa (Unione nazionale tra le organizzazioni di produttori ortofrutticoli di agrumari e di frutta in guscio). La fiera specializzata Interpoma tratterà di tecniche di coltivazione, conservazione, selezione ed imballaggio delle mele. Come in passato, saranno presenti numerose scuole di vivaismo provenienti da tutta Europa: in Fiera mostreranno nuove varietà e cloni. Nel padiglione fieristico saranno in mostra anche macchine da traino e da trasporto, attrezzature e materiali per la lavorazione del terreno, cura e protezione delle piante. Ad Interpoma 2006 saranno rappresentati noti produttori internazionali di antiparassitari e concimi. Non mancheranno, naturalmente, numerose aziende che esporranno impianti di refrigerazione, macchine cernitrici, impianti di svuotamento e riempimento casse, impianti e materiali d‘imballaggio, sistemi di etichettatura. Nell‘ambito della Fiera internazionale specializzata per la produzione, conservazione e commercializzazione della mela, presso il centro congressi di Fiera Bolzano avrà luogo un convegno internazionale. „Per gli operatori del settore Interpoma rappresenta il forum d‘informazione e di discussione per eccellenza“, come asserisce anche Matthias Josef Gamper, Presidente del Consorzio Mela Alto Adige nonché della Federazione Ortofrutticola della Provincia di Bolzano. „Nel corso delle tre giornate di lavori, ai congressisti verranno illustrate le tendenze di mercato nei Paesi produttori di mele. Da tutto il mondo giungeranno a Bolzano noti esperti che tratteranno temi inerenti la coltivazione delle mele, le nuove aree economiche dell‘Estremo Oriente, la tutela di varietà e marchi, le tecniche non distruttive del frutto per la determinazione della qualità interna della mela”. Le relazioni verranno tradotte in simultanea in italiano, tedesco ed inglese. Per informazioni dettagliate sul programma del congresso „La mela nel mondo della globalizzazione“ è possibile consultare la pagina www. Interpoma. It Hanno annunciato la propria presenza anche ad Interpoma 2006 alcune associazioni italiane ed estere che in quell‘occasione si riuniranno per discutere di problematiche interne. Quest‘anno giungeranno a Bolzano, tra gli altri, i direttori degli Istituti di ricerca europei (Eufrin) nonché i rappresentanti della Nevis Fruit Company. .  
   
   
A SANA 2006 PER FARE IL PUNTO SUL BIOLOGICO  
 
Il Ministro De Castro al Salone Internazionale del Naturale. Fra business meeting e degustazioni di prodotti di qualità. Dopo due anni di stasi, il biologico torna a crescere: secondo Federbio, il numero degli operatori è cresciuto del 19% passando dai 40. 965 operatori del 2004 ai 47. 667 censiti lo scorso anno. 6 Sono i padiglioni che Sana, 18° Salone Internazionale del Naturale - Alimentazione, Salute, Ambiente, in Fiera a Bologna dal 7 al 10 settembre, dedicherà all´Alimentazione: un´immensa vetrina di prodotti biologici e tipici certificati, con un´attenzione particolare anche a quelli equo e solidali, dietetici e con specifiche qualità nutrizionali. Spazio dunque alle aziende, alle Regioni, agli enti e alle Istituzioni, in rappresentanza dell´intera filiera dell´alimentazione di qualità, con svariate iniziative speciali dedicate sia agli operatori professionali che al pubblico. Il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Paolo De Castro sarà ospite del talk show "La situazione e le proposte fra sviluppo rurale e mercato: l´agricoltura biologica che vogliamo", organizzato dal Mi. P. A. A. F. In collaborazione con Sana, in programma per il pomeriggio della giornata inaugurale. Un importante momento di incontro e confronto tra le Istituzioni e gli operatori del settore con i rispettivi programmi e richieste. Il Centro Servizi ospiterà l´International Business Area, uno spazio dedicato agli incontri e agli scambi commerciali tra gli espositori di Sana e gli operatori invitati da Al-invest (il programma comunitario che promuove la cooperazione economica ed imprenditoriale tra operatori dell´Unione Europea e dell´America Latina), Ice (Istituto nazionale per il commercio estero) e Unido Itpo Italy (l´Agenzia di missione delle Nazioni Unite destinata a promuovere lo sviluppo sostenibile nei Paesi emergenti). Tali incontri, che interesseranno i prodotti da agricoltura biologica e naturali in generale, costituiranno un´occasione preziosa per sviluppare nuovi contatti e opportunità di business con operatori e buyer provenienti da tutto il mondo. Corsie, scaffali, carrelli, casse, ma soprattutto tantissimi prodotti biologici per una spesa tutta al naturale. Un supermercato funzionante in tutto e per tutto è quello che aspetta i visitatori di Sana 2006 all´interno del padiglione 19: Il Supermercato della Natura, realizzato da Naturasì in collaborazione con Sana, con oltre 200 mq di proposte bio eccezionalmente scontate del 10%: dalla frutta e verdura fresca al pane e ai prodotti da forno, dai formaggi agli alimentari confezionati, dai latticini alla carne pre-confezionata, dai salumi al taglio ai surgelati, con anche referenze rivolte ai celiaci e a chi soffre di allergie e intolleranze alimentari. L´iniziativa "Per Bacco. è Bio", realizzata in collaborazione con Assiria Vini e promossa da I Grandi Vini, ospiterà invece degustazioni di vino biologico guidate dai sommelier professionisti dell´A. I. S. Associazione Italiana Sommeliers. Il ricco calendario convegnistico prevedrà inoltre appuntamenti che spaziano dal biologico nella ristorazione alle buone abitudini alimentari, dal commercio equo e solidale alle opportunità del bio sui mercati esteri. Sanalandia, l´oasi verde con tantissimi giochi, laboratori didattici e ricreativi dedicati ai bambini, ospiterà invece il Ristorante Mangia e Gioca, realizzato in collaborazione con Convivia S. R. L. E sponsorizzato dalla Regione Sicilia - Assessorato Agricoltura e Foreste, dove, tra tavolini colorati, menù illustrati e giochi di animazione nutrizionale, si insegnerà ai più piccoli i sani comportamenti alimentari attraverso il gioco e il gusto. Nel frattempo, fuori dalla fiera si svolgerà la Settimana enogastronomica dei Prodotti biologici e tipici certificati, realizzata in collaborazione con il Sindacato Ristoranti e Trattorie di Ascom Bologna: dal 2 al 10 settembre numerosi ristoranti di Bologna e Provincia creeranno uno speciale menu con piatti a base di ingredienti biologici e tipici. . .  
   
   
IMPARARE A FARE IL PANE. GRAZIE A “PANE NOSTRUM 2006” DAL 14 AL 17 SETTEMBRE A SENIGALLIA TORNANO I CORSI DI PANIFICAZIONE GRATUITI.  
 
Acqua. Farina. Impastare, dare forma, aspettare la lievitazione e infine che il calore del forno faccia il resto. Poi, c’è solo da annusarne il profumo, prima di mangiarlo con gusto. Al cibo per eccellenza, carico di suggestioni culturali e allo stesso tempo semplice come gli elementi di cui è composto, è dedicato “Pane Nostrum”, Festa Internazionale del Pane, a Senigallia dal 14 al 17 settembre la sesta edizione. Fare il pane è come immergere le mani nel mistero stesso della vita e delle sue diverse espressioni culturali, viste le infinite varianti esistenti. È il motivo per cui, nell’ambito della manifestazione internazionale, non può mancare l’appuntamento con i corsi di panificazione. Attesi e sempre affollatissimi, anche l’anno scorso sono state centinaia le persone da tutta Italia che si sono cimentate con quest’arte (250 iscritti, e altrettante domande di iscrizione dopo il sold out, quest´anno si sono raddoppiati i posti disponibili). I Giardini della Rocca Roveresca ospiteranno una vera e propria aula didattica dove dalle 18. 30 alle 20. 30 e dalle 21 alle 23 gli adulti possono imparare a conoscere questo fondamentale elemento facendolo direttamente con le loro mani guidati dai migliori maestri panificatori. I corsi sono gratuiti e dati i posti limitati è vivamente consigliata la prenotazione: info@panenostrum. Com o 338. 4861951. Nella giornata di domenica 17, alle 11 si svolge anche il Corso di panificazione di Ii° livello (€ 15,00). Da quest’anno, l’aula didattica riservata agli adulti si arricchisce di una nuova area. Quella in cui i bambini potranno giocare a fare il pane dalle 15. 30 alle 17. 30. Un maestro panificatore sarà a loro disposizione per insegnare a impastare e dare forma, oltre che per raccontare qualcosa della storia del pane in modo leggero e efficace. Uno degli obiettivi di Pane Nostrum è quello di insegnare a riconoscere la qualità di ciò che si mangia, per questo prosegue il percorso intrapreso con le scuole. La mattina inoltre, dalle 9 alle 12, i bambini delle scuole elementari potranno mettere le mani in pasta grazie al laboratorio a cielo aperto allestito in piazza del Duca. Qui, dalle 8. 30 alle 12. 30 e dalle 15. 30 alle 20. 30 bambini e pubblico troveranno 5 laboratori in cui ammirare i maestri panificatori all’opera, scoprire le differenti tecniche e fare loro domande, oltre a provare direttamente la lavorazione e poi acquistare il prodotto ancora caldo. L’edizione 2006 di “Pane Nostrum”, che verrà presentata ufficialmente i prossimi giorni in conferenza stampa, si svolgerà tra la Rocca Roveresca e Piazza del Duca. .  
   
   
“TERRE ANTICHE DEL NOCCIOLO”, STANZIATI I FONDI CONVEGNI E ITINERARI PER PROMUOVERE IL PRODOTTO  
 
 S’intitola “Terre antiche del nocciolo” il progetto di valorizzazione promosso dalla Provincia di Caserta in collaborazione con lo Stapa Cepica, la Camera di Commercio e i Comuni di Terra di Lavoro interessati alla produzione di nocciole. Nei giorni scorsi la Regione Campania ha approvato l’iniziativa, assegnando anche la prima tranche di finanziamento, pari a 37mila euro su un totale d 130mila euro di fondi (per il 50 per cento coperti dalla Regione e per l’altro 50 per cento dagli Enti partner). L’assessorato provinciale alle Politiche agricole realizzerà un piano annuale di divulgazione e informazione sul nocciolo, la cui coltivazione in Terra di Lavoro è una voce significativa per l’economia di circa venti Comuni, tra cui Arienzo, San Felice a Cancello, Teano e i centri della Comunità montana Santa Croce. Secondo i dati dello Stapa Cepica, sono 3200 gli ettari di superficie coltivata a nocciole in provincia di Caserta per una produzione stimata di 90mila quintali nel 2004-2005. “Dopo il via libera della Regione – commenta l’assessore provinciale alle Politiche agricole, Mimmo Dell’aquila – ora entriamo nella fase di definitiva stesura del programma, che partirà alla fine di settembre e si snoderà fino al settembre 2007”. Il piano prevede l’organizzazione di convegni sui prodotti tipici, la divulgazione delle potenzialità del nocciolo con iniziative di promozione nell’ambito di fiere e attività culturali, un laboratorio del gusto sul nocciolo e inoltre è allo studio anche la creazione di itinerari culturali su gastronomia a base di nocciole. “La produzione corallina riveste una particolare rilevanza nel nostro territorio – continua Dell’aquila – ma è ancora poco valorizzata. La Provincia non solo contribuisce a rivalutare questa tipicità, ma risponde anche al bisogno dei produttori di aggiornarsi sulle esigenze del mercato e le nuove tecniche di produzione”. L’assessore rimarca il valore della sinergia con gli altri Enti: “Con questo progetto non solo otteniamo un ulteriore risultato nella politica di valorizzazione e di sostegno alle produzioni tipiche, a fronte di un investimento economico minimo da parte della Provincia, ma cogliamo – conclude – anche i frutti delle sinergie attivate, in particolare con lo Stapa Cepica, e del buon lavoro svolto dal tavolo di partenariato da noi fortemente voluto e già costituito lo scorso anno”. .  
   
   
SOFT DRINK IN CRESCITA NELL’HORECA NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2006  
 
Prodotti Coca Cola in caduta libera dopo l’esclusione dai magazzini Cda Quasi finita la stagione estiva, per i grossisti di bevande è già tempo di tracciare i primi bilanci sull’andamento del primo semestre del 2006. Cda (Consorzio Distributori Alimentari), il più importante gruppo indipendente italiano di distributori di bevande che vanta una quota di mercato altamente rappresentativa - pari a circa il 10% - ha reso noti in questi giorni i dati relativi all’andamento delle sue vendite per il periodo gennaio-giugno nel canale Horeca (acronimo di “Hotel, Restaurant, Café”, che comprende tutto il canale dei consumi fuori casa, dal bar al locale notturno). Ma allora, cosa bevono gli italiani fuori casa? Oltre all’acqua minerale – di cui gli italiani sono i maggiori consumatori in Europa - alla birra e al vino – protagonista al ristorante e in forte crescita al bar con un +18,7% in 2 anni – si registrano segnali positivi anche nel settore dei soft drink, dove tutte le categorie merceologiche segnano una crescita sia in termini di volume che in termini di valore. A farla da padrone sono gli energy drink, che rispetto al 2005, registrano una crescita che supera il 40% (+46,99% in volume e +41,87% in valore): bevute da soli o più frequentemente utilizzate per la realizzazione di cocktail, queste bevande stanno conoscendo un vero e proprio “boom” in tutto il settore Horeca. Lo spaccato per tipologia di locali, rivela infatti come l’incremento maggiore si sia verificato nel canale bar (+47,90%) tipologia di locale nel quale sino a pochi mesi fa tale prodotto era scarsamente consumato rispetto ai locali della sera e della notte, dove il +43,99% rispetto al 2005 conferma comunque una tendenza al consumo in costante crescita da ormai tre anni. Buona anche la crescita delle bevande gasate (cole, aranciate, gazzose, toniche, ecc. ) che, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrano in media una crescita in termini di volume pari al 5,47% (+6,48% in valore) in tutte le tipologie di locali. Stesso trend positivo per le bibite piatte (il the freddo in particolare), che ad un +4,90% di crescita in volume, con un picco del +6,16% nella ristorazione, associano un +5,13% in valore; incremento che supera il 7% nel canale bar. Positiva, ma leggermente inferiore a quelle della altre tipologie di bevande, la crescita media dei succhi di frutta: +4,67% il trend di volume e “solo” +3,00% per quanto riguarda il valore. Per loro il picco di crescita nei locali serali con un +7,17% in volumi, ma solo lo 0,71% in valore. “Finalmente, dopo due anni di crisi, questi dati sono molto positivi per tutto il settore del beverage – spiega Lucio Roncoroni, direttore di Cda – lasciando ben sperare per l’andamento dei mesi successivi, ma lo sono ancor di più per il nostro consorzio. A marzo infatti, dopo l’attivazione da parte di Coca Cola Hbc di una rete di vendita diretta dei propri prodotti sul territorio del Nord e del Centro Italia, abbiamo deciso unanimemente di sostituire tutti i prodotti non cola della Company nei nostri magazzini sostituendoli con prodotti di altre marche, e questi risultati ci stanno dando ragione”. Tutti i dati raccolti da Cda, non comprendono infatti i prodotti “alleati” di Coca Cola (dalle aranciate ai succhi di frutta) che sono invece in “caduta libera”: -36,87% le bevande piatte e -30,14% i succhi di frutta (rispettivamente -33,14% e -53,52% per quanto riguarda il valore). Si salvano solo le bibite gasate della multinazionale che, trainate da Coca Cola, segnano una leggera crescita del 1,84%. “Il mercato ha dunque risposto positivamente alla nostra sfida – continua Roncoroni - dimostrando che l’apparente monopolio della nota bevanda americana, può facilmente essere superato garantendo comunque al pubblico esercizio e al consumatore finale la possibilità di scegliere liberamente quello che vuole consumare senza imposizioni o condizionamenti”. . .  
   
   
ZAMPONE MODENA COTECHINO MODENA IGP:DA OGGI ANCOR PIÙ TUTELATI DAL CONSORZIO - UN DECRETO MINISTERIALE CONFERISCE AL CONSORZIO PIÙ POTERI DI CONTROLLO E VALORIZZAZIONE  
 
A sei anni dalla sua costituzione, il Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena – che ha come scopo la tutela e la valorizzazione delle Igp Zampone Modena e Cotechino Modena – ha ottenuto il cosiddetto riconoscimento erga omnes. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 27 giugno scorso il Decreto n. 64374 del 9 giugno 2006 con il quale il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - preso atto dell’alta rappresentatività del Consorzio rispetto a tutta la filiera - concede il riconoscimento erga omnes. Tale riconoscimento è conferito a quei consorzi di tutela che dimostrino di avere una alta rappresentatività del comparto e consente di esercitare poteri “pubblici” nell’azione di valorizzazione del prodotto tutelato e di informazione del consumatore. Il Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena avrà così la facoltà di agire su tutta la filiera dei prodotti Zampone Modena e Cotechino Modena Igp (Indicazione Geografica Protetta), anche verso i soggetti non consorziati; disporrà di maggiori poteri di vigilanza, grazie anche a propri agenti “vigilatori” che saranno in grado di redigere verbali di contestazione a fronte di abusi, atti di pirateria e contraffazione. Potrà inoltre farsi promotore di programmi per migliorare la qualità delle produzioni in termini di sicurezza igienico-sanitaria, caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto tutelato. Infine, il riconoscimento del Consorzio consentirà di svolgere le funzioni indicate dal recente decreto legislativo sulle sanzioni in tema di prodotti Dop - Igp. “Esprimiamo grandissima soddisfazione per il riconoscimento ottenuto, atteso da tempo. ” – ha affermato Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena – “Il Consorzio è da tempo impegnato attivamente, a tutti i livelli, per raggiungere questo obiettivo. È quindi una grande vittoria, che dà conferma della nostra azione a favore della qualità a vantaggio del consumatore. ” La denominazione Igp Il logo “Igp” (Indicazione Geografica Protetta) identifica un prodotto originario di una regione e di un paese specifici, la cui qualità, reputazione e caratteristiche si possano ricondurre all’origine geografica e, di cui almeno una fase della produzione, della trasformazione o dell’elaborazione, avvenga nell’area delimitata. Il riconoscimento comunitario costituisce una valida garanzia per il consumatore che acquistando prodotti contrassegnati dal “marchio” Igp sa di acquistare alimenti di qualità, che devono rispondere a determinati requisiti e sono ottenuti nel rispetto di precisi disciplinari adeguatamente controllati da Ineq (Istituto Nord Est Qualità), l’Ente di controllo riconosciuto dal Ministero. Il riconoscimento europeo costituisce dall’altro lato una tutela anche per i produttori nei confronti di eventuali imitazioni e concorrenti sleali (agro-pirateria). . .  
   
   
AL “MASTER IN IMPRESA VITIVINICOLA E COMPETIZIONE INTERNAZIONALE” DELL’UNIVERSITÀ DI VERONA MODULI SU TEMI SPECIFICI APERTI AI MANAGER E AI DIRIGENTI DELLE AZIENDE VITIVINICOLE  
 
Anche i manager e i dirigenti di aziende vitivinicole potranno partecipare a singoli moduli del primo master italiano dedicato al marketing e al commercio internazionale del vino. Per l’Università di Verona è infatti fondamentale rafforzare la collaborazione e lo scambio con i professionisti del mondo del vino. Partirà il prossimo ottobre il Master universitario di primo livello in "Impresa Vitivinicola e competizione internazionale" organizzato dall´Università di Verona. E’ il primo del suo genere in Italia. Tra le materie trattate figurano l´economia dei mercati vitivinicoli internazionali, la legislazione del commercio di vino sui mercati esteri, l´analisi e la pianificazione delle attività di un´impresa vitivinicola, il marketing internazionale del vino e la valutazione sensoriale del prodotto. I manager e i dirigenti delle aziende vitinicole potranno frequentare singoli moduli su temi specifici al costo di 500 euro per settimana. «La partecipazione al Master di chi già lavora nel settore è fortemente auspicata», ha dichiarato Diego Begalli, direttore del Master e professore di Marketing dei prodotti agroalimentari presso l’Università di Verona. «E’ riconosciuto che nella società moderna la costruzione di reti e lo scambio di informazione e conoscenza attraverso di esse è centrale per la crescita di qualunque settore. Nel caso del vino, un settore che si è globalizzato molto rapidamente, questo scambio di conoscenze è cruciale. Ben venga quindi l’incontro tra il mondo della ricerca e quello dei professionisti». Per chi invece sceglierà di iscriversi all’intero Master il percorso di studi durerà un anno. Sarà riservato a un massimo di 30 allievi che spenderanno due trimestri in aula (lezioni, esercitazioni e seminari) e un trimestre in un’azienda per lo stage e la preparazione della tesi. La tassa di iscrizione al Master è 4. 500 euro. Il Master è sponsorizzato da Veronafiere – Vinitaly, Cantina di Soave e Cassa di Risparmio di Trento e Bolzano. Il programma completo del Master e le informazioni per le iscrizioni sono disponibili all’indirizzo www. Economia. Univr. It alla voce "Master". .  
   
   
NUOVE APERTURE E 300 ASSUNZIONI PER BREK  
 
Parte una stagione di nuove aperture e assunzioni in tutta Italia per Brek. Forte del suo significativo successo consolidatosi nel tempo, la catena di ristoranti e focaccerie del gruppo Pam inaugurerà nei prossimi mesi ben ventiquattro nuovi punti vendita. Rilevante la ricaduta occupazionale: previsti più di 300 nuovi posti di lavoro Grazie alla fiducia dei suoi 8 milioni di clienti, Brek Ristorante, Gruppo Pam, continua la sua espansione sul territorio nazionale inaugurando, lungo tutto il 2006, una stagione di aperture di nuovi punti vendita. Saranno ben ventiquattro, fra ristoranti, focaccerie e bar, i nuovi spazi in cui sarà possibile valutare la qualità dell’offerta di Brek, frutto di una trentennale esperienza nel campo della ristorazione, ma anche di recenti e importanti innovazioni in tema di benessere e alimentazione equilibrata. Le nuove aperture Brek riguardano le città di Moncalieri (To), Sesto San Giovanni (Mi), Pistoia, Limbiate (Mi), Ariccia (Rm), Milano-bicocca, Roma-lunghezza, Villorba (Tv) e Marcianise (Ce). Proprio quest’ultima apertura segna l’inizio di un’espansione del marchio di proprietà del Gruppo Cibis verso il Sud Italia. La politica di espansione di Brek si attuerà attraverso due formule diverse. La nuova apertura di Roma Lunghezza (due ristoranti, tre focaccerie e quattro bar), prevista per il mese di settembre, prevede un impegno diretto da parte dell’azienda. Le altre nuove aperture, invece, avverranno attraverso lo strumento del franchising. Una conferma quest’ultima, di quanto la serietà e la solidità di Brek siano capaci di attirare la fiducia di nuovi imprenditori. Importanti saranno anche le ricadute occupazionali delle nuove aperture. Brek ha già avviato il reclutamento di nuovo personale che a fine anno ammonterà a più di 300 nuovi dipendenti, di cui circa 10 direttori, 80 con ruoli di responsabilità e 220 addetti alla ristorazione, per un impiego part-time o a tempo pieno. Gli interessati potranno inviare il Curriculum Vitae via e-mail a personale@brek. Com o spedirlo a Cibis S. P. A. , Selezione Brek06, Via delle Industrie n. 8. 30038 Spinea (Ve). Brek Ristorante (www. Brek. Com) è un marchio del Gruppo Pam che fin dal 1975 ha cercato costantemente e con successo di innovare la propria offerta conquistando ogni giorno la fiducia di milioni di clienti. Nel tempo Brek ha saputo mantenere costanti alcune qualità e oggi è in grado di offrire una formula vincente basata su una cucina naturale e fresca abbinata alla convenienza e a un’ottima accoglienza. .  
   
   
ALMA, 33 NUOVI CHEF DI CUCINA ITALIANA “CERTIFICATI"  
 
Si è concluso con la cerimonia del diploma il quarto corso specialistico alla scuola di Colorno (Pr) Sono stati consegnati nei giorni scorsi ad Alma i diplomi del quarto Corso superiore di Cucina Italiana, nelle mani di 33 entusiasti giovani chef provenienti da tutto il mondo. Il diploma che attesta la conoscenza approfondita di ricette e specialità italiane e regionali e consacra “Cuoco professionista della cucina italiana”, è stato conquistato grazie alle lezioni di docenti d’eccellenza, come Gualtiero Marchesi, rettore della scuola e a stage in rinomati ristoranti italiani. Tra questi i “parmigiani” che hanno partecipato al programma sono “Parizzi”, “Il Cavallino Bianco” e “La Cantinetta”. A consegnare i diplomi sono stati lo stesso Gualtiero Marchesi, il presidente di Alma Albino Ivardi Ganapini e l’amministratore delegato Riccardo Carelli. Presenti anche l’assessore provinciale Ettore Manno, ed Ettore Piazza e Maurizio Ceci in rappresentanza dei ministeri dell’Istruzione e delle Politiche Agricole. Grande soddisfazione è stata espressa da Gualtiero Marchesi per l’impegno e il risultato conseguito dagli allievi: il maestro si è persino sbilanciato affermando che uno dei risotti cucinati da un’allieva “sembrava il suo”. Il prossimo corso, il sesto per la scuola di Colorno, partirà il prossimo cinque settembre, e Alma ha già ricevuto 40 domande di partecipazione, cioè il massimo della capienza. E-mail: infoalma@scuolacucina. It Sito Web: www. Alma. Scuolacucina. It . .  
   
   
ITALIA - FRANCIA, LA SFIDA CONTINUA AL SALONE DEL GUSTO  
 
Italia e Francia, due nazioni tra le più attente al proprio patrimonio enogastronomico, mettono in campo le loro eccellenze alimentari, i prodotti tipici, le produzioni artigianali, i loro sapori e tradizioni al Salone del Gusto 2006. Il match avrà luogo dal 26 al 30 ottobre a Torino. Sono aperti i pronostici. L’italia ovviamente gioca in casa e, all’interno del padiglione 3 dedicato alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, presenta addirittura 200 Presìdi, alcuni dei quali ormai storici, come la bottarga di Orbetello e il graukäse, che hanno scelto di offrire un contributo per sostenere la partecipazione a Terra Madre di comunità del cibo meno ricche. E numerose novità: dal castelmagno d’alpeggio alla papacella napoletana, dalle susine bianche di Monreale alla vacca bianca Modenese. La Francia è presente con i suoi 5 Presidì: la lenticchia bionda della Planèze di Saint-flour, il maiale nero di Guascogna, il pollo coucou di Rennes, la rapa nera di Pardailhan e il rancio secco del Roussillon. Questo paese ha comunque da anni altre forme di tutela e certificazione dei prodotti locali e di qualità come il Label Rouge o l´etichetta Produit fermier, oltre alle 148 tra Dop, Igp e Stg, che indicano quanto nella cultura francese sia radicato il concetto di salvaguardia del proprio patrimonio di biodiversità e dei prodotti artigianali di qualità. Senza dubbio il confronto si fa più serrato nei Laboratori del Gusto dove si fronteggiano i grandi nomi dell’enogastronomia italiana con le eccellenze francesi. In Territori a confronto: Châteauneuf-du-pape e Toscana si ha la possibilità di comprendere, confrontandoli, come i grandi vini della Toscana e i vini di Châteauneuf-du-pape, celebre regione vitivinicola del sud della valle del Rodano, abbiano una reputazione che van ben oltre i confini del proprio paese. Oppure, per chi parteggiare in uno scontro tra due mostri sacri della produzione casearia come il parmigiano-reggiano e il comté? Due grandi formaggi prodotti con metodi artigianali da latte crudo d’alta qualità, frutto di un’alimentazione delle vacche naturale e controllata. Ai partecipanti del laboratorio Parmigiano-reggiano e Comté l’ardua sentenza. E poi ancora imperdibili verticali di prestigiose etichette come il Château Gillette "Crème de tête" o il Domaine de Chevalier. Occasioni uniche per degustrare Krug Gran Cuvée e Krug Collection, veri e propri Champagne da leggenda, se si tifa per i bleus. Se si parteggia per l’eterna rivale Italia invece, non c’è che l’imbarazzo della scelta: degustazioni di Amarone, verticali di Ferrari e innumerevoli altri laboratori in cui è protagonista il mondo dell’enologia italiana. Il Teatro del Gusto, appuntamento irrinunciabile del Salone, dove si sposano didattica ed esperienza, vede esibirsi due veri e propri fuoriclasse dell’arte culinaria francese. Reine Sammut, nel 1995 stella Michelin e titolo di chef dell’anno, in cucina rivela appieno il suo nome, regina di abbinamenti e preparazioni che utilizzano al meglio gli straordinari prodotti della sua terra. Alain Senderens, chef dell’omonimo locale in place de la Medeleine a Parigi, è un monumento della cultura gastronomica: inoltre cerca, sperimenta e adatta ricette dimenticate. La squadra di chef italiani è numerosa più che mai. Pino Cuttaia, Gianluca Cazzin, Piero Bertinotti, Massimo Bottura, Ugo Alciati, Cesare Giaccone e Davide Scabin, questo è il dream team azzurro al Teatro del Gusto. Agli Appuntamenti a tavola, iniziativa che porta i grandi cuochi a esibirsi in locali del piemonte, il tridente di chef francesi, Philippe Leveillé, Régis Marcon, Michel Husser, crea cene a tema in ristoranti di Torino e delle Langhe. Ma gli italiani si difendono molto bene con una rappresentanza che va dal Friuli alla Sicilia, per un completo panorama della grande cucina azzurra. . . .  
   
   
IL PREMIO ANTICA CORTE PALLAVICINA VOLUTO DALLA FAMIGLIA SPIGAROLI PER CELEBRARE LA NOTTE DEI CULATELLI  
 
Martedì 25 luglio la prima edizione del premio voluto dalla famiglia Spigaroli per sostenere progetti di sviluppo agricolo in aree internazionali Riconoscimenti al sottosegretario Guido Tampieri, all’imprenditore Giovanni Rana, allo chef Fulvio Pierangelini, alla giornalista Licia Granello, a Camilla Lunelli del gruppo Ferrari, a Piero Sardo (Slow Food) e alla cuoca Amanda Bocelli C’erano illustri rappresentanti del mondo politico, culturale ed enogastronomico a condividere con Massimo e Luciano Spigaroli la prima edizione del Premio Antica Corte Pallavicina. Un premio fortemente voluto dalla famiglia Spigaroli per celebrare degnamente il culatello, inteso come simbolo della rinascita di una terra, la Bassa Parmense e delle sue produzioni tipiche. Luoghi un tempo depressi, che ora, grazie alla tenacia e al lavoro di aziende come l’Antica Corte Pallavicina, si sono affermati come prestigiose mete per la sempre più ampia schiera dei turisti alla ricerca di sapori, paesaggi e sensazioni uniche. A fare da teatro alla Notte dei Culatelli la storica dimora quattrocentesca tornata da qualche anno alla famiglia Spigaroli, l’unico castello rimasto in Italia a ridosso del fiume Po. Tra i premiati Guido Tampieri, sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che ha sottolineato “l’importante opera di salvaguardia di una delle produzioni tipiche del territorio, quella del culatello, che rischiava di estinguersi. Ma che, grazie all’impegno di persone come Massimo e Luciano Spigaroli, ha recuperato la sua piena identità, dando dignità turistica e prestigio alle terre a ridosso del Grande Fiume”. Il premio riservato all’imprenditore illuminato è andato a Giovanni Rana, titolare dell’omonimo pastificio, che ha annunciato il prossimo matrimonio tra i suoi famosissimi tortellini e il culatello. Fulvio Pierangelini, patron del Gambero Rosso di San Vincenzo, si è aggiudicato il premio riservato allo chef di successo e ha evidenziato la magia della Bassa Parmense e delle sue produzioni, dando atto alla meritoria opera dell’Antica Corte Pallavicina, “un’azienda che ha dimostrato di saper abbinare al meglio tradizione e innovazione”. Licia Granello, inviata speciale de la Repubblica, premiata per aver saputo raccontare con un linguaggio originale e innovativo il meglio delle eccellenze italiane, ha parlato dell’Antica Corte Pallavicina come di una “case-history virtuosa, un modello da seguire”, un concetto ribadito da Camilla Lunelli, del gruppo Ferrari-lunelli, secondo la quale “il made in Italy, quando fa sistema com’è accaduto per il culatello, ottiene risultati altrimenti impensabili”. La Notte dei Culatelli è stata inoltre l’occasione per sostenere da parte della famiglia Spigaroli, con un aiuto economico concreto, due progetti di tutela della terra e del paesaggio: il primo, segnalato da Slow Food (rappresentato nell’occasione da Luca Fabbri), andrà a sostenere il Presidio delle donne produttrici di confetture dei villaggi sassoni della Transilvania (Romania) e sarà consegnato nel corso del Salone del Gusto, in programma a Torino nel mese di ottobre; il secondo, segnalato da Camilla Lunelli e sostenuto dal Servizio Volontario Internazionale di Brescia, per garantire a due centri dell’Uganda, Namalu e Iriiri Karamoja, l’autosufficienza dal punto di vista alimentare grazie alla diffusione di tecniche agricole e agrozootecniche sostenibili. . .  
   
   
ALMA VIVA: LA CUCINA ITALIANA RESPIRA INTERNAZIONALE A COLORNO (PR): 11, 12 E 13 NOVEMBRE 2006  
 
Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, fa il bis. Anche quest’anno, la suggestiva cornice del Palazzo Ducale di Colorno (Pr) ospiterà durante il mese di novembre 2006, le tre giornate dedicate al confronto con realtà gastronomiche differenti da quelle italiane, dal dialogo usciranno arricchite entrambe le parti. Il protagonista indiscusso di sabato 11 sarà il Codice Marchesi. La presentazione del libro, veicolo del pensiero e delle considerazioni dell’insigne Maestro riguardo le caratteristiche ed i cambiamenti intervenuti nella Cucina Italiana, sarà fulcro stimolante per Autorità e uomini di cultura che daranno vita ad una tavola rotonda. La cena di gala, che concluderà la giornata, sarà in perfetto stile marchesiano. La parola d’ordine di domenica 12 sarà internazionalità. Verrà presentato alle Autorità di governo, alle istituzioni locali ed alle organizzazioni l’unico Network delle Grandi Scuole Internazionali esistente. Questa rete di scuole è interessata all’insegnamento della cucina italiana nel mondo, ed ha trovato in Alma l’occasione compiuta per apprendere “in loco” la nostra cucina, attraverso gli insegnamenti nella sede di Colorno e stage in ristoranti italiani. La cena di gala conclusiva sottolineerà la componente internazionale. Ai cuochi è dedicata l’ultima giornata: lunedì 13. I dieci finalisti dell’Alma Awards (concorso internazionale riservato ai giovani cuochi italiani operanti nel mondo) si sfideranno a colpi di ricette, il cui ingrediente da esaltare dovrà essere l’olio extravergine d’oliva italiano. Verranno premiati i primi tre Giovani Talenti, che per la cena di gala riproporranno le ricette vincenti. Per informazioni: Alma E-mail: infoalma@scuolacucina. It Sito Web: www. Alma. Scuolacucina. It . .  
   
   
TRAUBENKUR: IL GUSTO DI CURARSI CON L’UVA NEL GARDA TRENTINO  
 
Uva e non solo: dal 9 settembre all’1 ottobre il Garda Trentino offre agli ospiti un ricchissimo calendario di appuntamenti e opportunità: proposte benessere e Villaggi del Gusto, esplorazioni tra i vigneti, pic-chic Antiossidante, depurativa, diuretica, dimagrante, anticolesterolo… in una parola, Uva! Sta in queste tre lettere il segreto di benessere della famosa imperatrice Sissi e dei nobili asburgici che, alla fine dell’800, si davano appuntamento sull’alto Garda per godersi il primo autunno e disintossicarsi dalle “fatiche” quotidiane con mosto a volontà. Ancor oggi, nel Garda Trentino, rivive tra settembre e ottobre la tradizionale Cura dell’Uva o Traubenkur, un momento per riscoprire le tradizioni e i sapori di una volta, per prendersi cura di sé e del proprio benessere in modo assolutamente naturale. Prendersi cura di sé…Dal 9 settembre all’1 ottobre si potrà così provare gratuitamente la Cura dell’Uva negli Hotel aderenti del gruppo Ingarda Trentino, insieme ad un programma dietetico e salutistico su richiesta. Ampeloterapia en plein air, animata dalla presenza della corte asburgica, presso il Casinò Municipale di Arco, la Spiaggia degli Olivi di Riva del Garda e piazza Benacense a Torbole. Gustare…nei fine settimana 15-16-17 e 22-23-24 settembre Arco e Riva del Garda si trasformano per l’occasione in Villaggi del Gusto, dove assaggiare e acquistare i prodotti eccellenti di quella Strada del vino e dei sapori che unisce il Garda alle Dolomiti. Traubenmenu, cioè menu a tema uva, nei ristoranti che aderiscono all’iniziativa. E degustare…Il 15, il 22 e il 29 settembre si parte alla volta delle cantine. Il tour enogastronomico prevede la visita ad un vigneto con la possibilità di assistere alla vendemmia, e a una cantina della zona, dove si potrà conoscere il processo di vinificazione. E dopo una sosta a un’azienda agricola che produce il preziosissimo Vino Santo, uno spuntino con degustazione di vini e prodotti tipici trentini coronerà il piccolo viaggio alla scoperta delle cantine e delle produzioni locali. Sabato 16 e 23 settembre vanno in scena gli Incontri di degustazione all’interno del Villaggio del gusto dei vini e dei sapori: appuntamenti con i produttori locali e i sommelier che offrono agli ospiti l’opportunità di scoprire le esclusive caratteristiche dei prodotti enogastronomici trentini: la Carne Salada, l’Olio extravergine d’Oliva, la Trota, i Formaggi di malga, i Maroni e la Susina di Dro, protagonisti di armonici accostamenti con i più importanti vini del Trentino. Il viaggio nel gusto si conclude domenica 1 ottobre con la Passeggiata enogastronomica sulle orme degli Asburgo. Riscoprendo antiche tradizioni di corte. Novità di quest’anno, la Déjeuner sur l’herbe, l’opportunità di “entrare” per un pomeriggio in uno dei più famosi quadri di Manet, riscoprendo un’aristocratica tradizione che rivive oggi nel cosiddetto “pic-chic”, il pic-nic con prodotti eccellenti. Tra gli altri rendez-vous enogastronomici, la Merenda asburgica, tutte le domeniche pomeriggio, con i dolci della tradizione asburgica e trentina, abbinati a mosto o a vini da dolce, e I prodotti in piazza, una gustosa esposizione in cui alcuni prodotti tipici diventano protagonisti dell’animazione di piazza ad Arco, Torbole e Riva del Garda. Www. Gardatrentino. It . .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ILLY ALLA VENDEMMIA DEL TOCAI  
 
Tauriano di Spilimbergo - "Questa bella festa, che vede unirsi il mondo del calcio con i giocatori della Triestina e il mondo del vino spero sia l´occasione per un ritorno a quello che era la vendemmia un tempo: ovvero un momento di coinvolgimento di tutta una comunità. Si supererebbero così le difficoltà legate al reperimento del personale e si avvicinerebbe la gente alla conoscenza della vite e del vino". Questo l´auspicio del presidente della Regione, Riccardo Illy, in occasione della manifestazione "Calcio Divino - La Triestina vendemmia l´ultimo Tocai", avvenuta nella cantina e nei vigneti del Gruppo Fantinel, società impegnata, oltre che nell´alimentare, anche nello sport, avendo nei mesi scorsi rilevato la Triestina Calcio. Era presente anche il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini. Ma a proposito del Tocai, Illy ha chiarito che "la Regione ha ancora in piedi il ricorso per il riconoscimento del nostro fondato diritto a utilizzare quella denominazione e speriamo ovviamente di uscirne vincitori. In ogni caso siamo pronti anche col nuovo nome di ´Friulano´: il Tocai è infatti un grande vitigno a prescindere dal nome". Un grazie, quindi, alla famiglia Fantinel per questa "festa dell´uva e del vino": i calciatori - ai quali si sono aggregati anche Illy, Tesini e altri ospiti - si sono confrontati divisi in tre gruppi nella vendemmia di tre filari. Nella visita alla cantina - quella di Tauriano è una delle tre del gruppo e produce i vini delle Grave, le altre sono nella zona del Collio, - Illy ha potuto apprezzare la tecnologia e l´innovazione introdotte nella lavorazione delle uve, nella loro trasformazione e nella gestione delle varie lavorazioni e della commercializzazione. Tutte finalizzate - come è stato sottolineato - al miglioramento della qualità del vino. Il gruppo Vinicolo Fantinel ha una capacità produttiva di oltre 7 milioni di bottiglie, per il 60 per cento di bianchi e per il 40 per cento di rossi, con un export del 45 per cento e un fatturato di 20 milioni di euro, che complessivamente sale a 60 milioni con gli altri settori alimentari (prosciutti con allevamento in proprio dei suini) nei quali il gruppo è impegnato. .  
   
   
ALLA SCOPERTA DEL "MONDO DEL PEPERONE" DI CARMAGNOLA PRESSO L’HOTEL SAN MARCO  
 
Esperti, buongustai e curiosi… a convegno: si celebra sua maestà il peperone. Non è uno scherzo, ma in questo Piemonte, terra di sovrani e di nobiltà sabaude, è del tutto naturale festeggiare e valorizzare i propri prodotti tipici legati alla tradizione. E il peperone di Carmagnola ha ben diritto alla propria festa: una sagra, che quest´anno si svolgerà fino a domenica 10 settembre, che movimenta l´intera cittadina del torinese, facendo conoscere non solo il "regale" prodotto tipico, ma anche una cultura contadina sconosciuta ai più, nonché imprevedibili bellezze artistiche. Senza dimenticare, ovviamente, la “Gran Sala a Mangè”, nella variopinta Piazza dei Sapori, che sarà, anche quest´anno il punto di approdo dei prodotti e dei piatti tipici della ricca tradizione culinaria della zona, oltre ad esibizioni di gruppi musicali e folkloristici. E per scoprire questi tesori nascosti tra Torino e le Langhe niente di meglio di un albergo, l´Hotel San Marco, recentemente affiliato al Space Supranational Hotels, che grazie al ristorante e all´enoteca di cui è dotato si propone di far gustare fino in fondo la raffinatezza e insieme l´autenticità di questa terra. Che si propone un obiettivo ambizioso: superare la soglia delle 250. 000 presenze registrata negli ultimi due anni, grazie a una festa che si "nutre" di concorsi, degustazioni, esibizioni di gruppi folcloristici e della sfilata di "Re Povron" (peperone in dialetto torinese) e della "Bela Povronera". Tesoro tra i tesori, il peperone giunse a Carmagnola agli inizi del Novecento. Con il suo colorito giallo intenso o rosso vivace, il suo profumo e le sue caratteristiche di qualità e genuinità, il peperone di Carmagnola si divide in quattro tipologie: il Quadrato (bragheis), il Corno di bue (lung), la Trottola e il Tumaticot. Per apprezzare al meglio il gusto, andrebbe preparato crudo in pinzimonio oppure in forno. Le ricette tradizionali lo propongono con la piemontesissima "bagna cauda", come contorno di arrosti e bolliti (peperonata o in agrodolce), ripieno di carne macinata, erbe aromatiche e uova o conservato sott´olio o sott´aceto. E-mail: space@spacehotels. It - Internet: www. Spacehotels. It . .  
   
   
INSERITO DALLA RIVISTA GQ TRA I TOP TEN MIGLIOR RISTORANTI GIAPPONESI AL MONDO, IL FINGER´S ARRIVA FINALMENTE IN COSTA SMERALDA  
 
E’ collocato al Cervo Tennis Club, dopo il grande successo di Milano che lo ha consacrato tra i ristoranti giapponesi più trendy-chic al mondo, puntando così a diventare un riferimento, per coloro che del Finger´s ne fanno una filosofia di vita. Frutto delle sinergie tra il management Starwood Area Costa Smeralda, Roberto Okabe e Clarence Seedorf, ideatori del progetto, il Finger´s Club rinasce a Porto Cervo come luogo perfetto per iniziare una serata sin dal tramonto, tra ambientazioni mediterranee, dove in piscina predominano i colori del bianco, dei soffici salotti e quelli caldi dei massicci tavoli in legno, e al contempo zen, create ad hoc, con tatami, pareti rosse, lunghi bamboo e luci soffuse, in cui cibo, emozioni e vista mozzafiato sul Porto Vecchio del villaggio, si confondono piacevolmente. Situato nel cuore di Porto Cervo ad un passo da uno dei porti più frequentati al mondo, il Tennis Club accoglie così il Finger´s. Aperto dalle 11. 00 alle 23. 00, presenta un raffinato ristorante giapponese con varianti di ricette asiatiche, sul patio e sulla terrazza, mentre la piscina, si trasforma in lounge bar con Dj e musica dal vivo. Grazie poi, alla decennale esperienza di Roberto Okabe, stimato Chef nippo brasiliano, sarà possibile gustare sushi e sashimi di qualità e sposare in pieno la sua filosofia culinaria, volta a gustare un piatto con la vista, prima che con il palato. "E´ una gioia e un orgoglio poter essere a Porto Cervo, in uno dei posti più amati dal jet-set internazionale, affiancato da partner stimati come Franco Mulas e Marco Milocco che con esperienza si occupano del prestigioso Hotel Cervo e delle altre strutture gestite da Starwood in Costa Smeralda. Sono sicuro che faremo un ottimo lavoro assieme ai soci, mia moglie e Roberto Okabe, uno dei più bravi Chef giapponesi al mondo. Per me un piccolo vanto nel vedere che Finger´s sta crescendo´. Inserito dalla rivista Gq tra i Top Ten miglior ristoranti giapponesi al mondo, gratificato dalla Guida Gambero Rosso con una forchetta ad un solo anno dall´apertura, presente nella Guida Espresso d´Italia e considerato dalla Guida Mongello miglior ristorante straniero, il Finger´s si prepara ad una nuova sfida a Porto Cervo, affidandosi alla professionalità e agli alti standard qualitativi e dei servizi del Cervo Tennis Club, parte dell´Hotel Cervo, Costa Smeralda Resort. Disponibile anche durante il giorno, per quanti preferiscono il comfort e la tranquillità della piscina come alternativa al mare, il Finger´s ospiterà durante il corso dell´estate 2006 un calendario ricco di eventi. .  
   
   
IL MEGLIO DEL MEGLIO DELLA CUCINA ORIENTALE IN VETRINA PER ‘BEST OF THE BEST CULINARY AWARDS’: GLI CHEF DI HONG KONG SI SFIDANO SULLA VIA DELLE SPEZIE  
 
Hong Kong ha la ricetta per il prossimo viaggio papillare al sapor di Far East: da agosto a ottobre la capitale culinaria d’Oriente si sfida all’ultima portata per eleggere i migliori piatti locali in occasione della sesta edizione dei Best of the Best Culinary Awards. Per saziare la voglia d’Asia a tavola in un Festival attraverso i distretti gastronomici, da Causeway Bay a Kowloon City, da Lan Kwai Fong a Soho, da Sai Kung, Lamma Island e Lei Yue Mun passando per Stanley e Tsim Sha Tsui. La posizione di Hong Kong, crocevia dell’Asia, ha reso possibile il mescolarsi di diverse scuole gastronomiche: la rapida e saporita cucina cantonese, quella agrodolce e aromatica Chiu Chow, la speziata pechinese, o ancora le piccanti pietanze Szechuan. Una varietà di gusti e piatti che fa della ristorazione locale una vera attrazione turistica in forma di festival per Best of the Best Culinary Awards 2006, atteso per ottobre. La kermesse all’ultimo assaggio, giunta alla sesta edizione, è una gara pensata per identificare e promuovere le migliori portate della tradizione locale, una panoramica sulla proposta culinaria d’alto livello offerta dalla destinazione. ‘La manifestazione è una vetrina pantagruelica, un’occasione unica per promuovere l’industria dell’ospitalità della City of Life’ ha detto Robert Chow, Member & Chairman of the Awards Advisory Committee, ‘negli scorsi 5 anni abbiamo già selezionato oltre 210 piatti vincitori, un patrimonio che ha contribuito a dare lustro alle eccellenze della tavola cinese in ogni angolo del mondo’. Il contest sarà organizzato in quattro step: dopo la fase preparatoria d’iscrizione, una competizione preliminare (5, 6, 8 e 11 settembre), un terzo stadio intitolato ‘My favourite dish voting’ (19 settembre-5 ottobre) con il giudizio diretto dei consumatori, fino alla finale e alla presentazione dei trionfatori (9 e 10 ottobre). Se il Bob 2005 ha avuto come protagonisti le fritture, le preparazioni speziate, le verdure e i mix ‘fushion’, quest’anno sarà la volta di quattro nuove categorie in lizza, ovvero le ricette saltate nell’olio, le cotture al vapore, l’agrodolce e il seafood con contorni vegetariani. Per meritarsi scettro e corona le vivande dovranno venire giudicate da una commissione di esperti che saggerà la creatività degli chef secondo criteri di fragranza, qualità, presentazione, originalità, tecnica e gusto. Perché non sia un incontro esclusivo tra un’élite di intenditori, ma un appuntamento che coinvolga tutta la popolazione è stato indetto un concorso on line, in concomitanza con le finali dell’arena mangereccia, intitolato ‘Il mio piatto preferito’: gli abitanti di Hong Kong sono chiamati ad assaggiare una lista di 40 piatti per le 4 categorie in gara, a connettersi ai siti www. Discoverhongkong. Com/bob e www. Towngas. Com e votare, partecipando all’estrazione di fantastici premi in palio. Tutto questo sarà solo un antipasto, perché il vero tripudio papillare è atteso dal 30 settembre al 15 ottobre, due settimane di promozioni nei ristoranti della città, con dimostrazioni, seminari, sconti e menu a prezzo ridotto. Hong Kong è servita per Best of the Best Culinary Awards. Www. Quihongkong. It www. Discoverhongkong. Com. .  
   
   
GUSTI DI FRONTIERA. I SAPORI DELLA MITTELEUROPA A GORIZIA  
 
Contaminazioni, storie e culture che si intrecciano, influenze e ricordi stratificati nei secoli che riemergono attraverso antiche ricette, vini, prodotti tradizionali e sapori delle tante genti che hanno convissuto sul confine. Tutto questo è “Gusti di frontiera. I sapori della Mitteleuropa”, tre giorni all’insegna della gastronomia, dei prodotti tipici, dei vini del Friuli Venezia Giulia e delle terre dell’Europa Centro Orientale, in programma a Gorizia il 29 e 30 settembre e il 1 ottobre 2006. Tre giorni di festa nelle vie e nelle piazze della città, dove si incontreranno le genti, i cibi e i vini della Mitteleuropa. Giunta alla terza edizione e organizzata dal Comune di Gorizia - con il determinante contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e della Camera di Commercio di Gorizia - questa kermesse enogastronomica (che lo scorso anno ha coinvolto più di 250 mila visitatori) mira a far conoscere e riscoprire gli straordinari sapori della cucina italiana, slovena, austriaca, ungherese, bavarese, croata, le cui tradizioni spesso si intrecciano e si contaminano reciprocamente in questa terra di confine, di scambio e di integrazione fra i popoli che è il Friuli Venezia Giulia. Stand gastronomici e gazebo dei produttori ed espositori italiani e stranieri saranno disposti nel grande ring pedonale realizzato per l’occasione, con la chiusura al traffico delle piazze e delle vie del centro storico cittadino. Da parte loro, i produttori e i negozianti goriziani allestiranno all’esterno dei negozi banchi di assaggi e di vendita dei loro prodotti e i ristoranti proporranno menù a tema e prodotti tipici, dalla iota alla gubana. Verranno organizzati corsi di cucina tenuti da noti ristoratori della zona e percorsi didattici di degustazione. Sarà dato ampio risalto ai vini del Collio, con il supporto della Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio e della Collio s. R. L. , e dei vini più significativi dei produttori delle regioni ospiti. Le degustazioni saranno guidate da esperti sommelier. Data: 29 e 30 settembre 1 ottobre 2006 Informazioni: Comune di Gorizia, tel: 0481. 383406, numero verde 800 74 68 11, fax 0481. 383456, urp@comune. Gorizia. It Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia, tel. 0432. 289540, fax 0432. 294021 www. Mtvfriulivg. It, info@mtvfriulivg. It. .  
   
   
NUOVO LOOK PER L’ ABSOLUT ICEBAR MILANO DOVE GUSTARE VODKA TIPICA DELLE ZONE PIÙ FREDDE  
 
Absolut icebar milano annuncia l’arrivo di nuovissimo ghiaccio luminosissimo in arrivo dal Nord, per un nuovo design. E riaprirà il 1° Settembre, totalmente nuovo. Dopo l’apertura di Londra e Tokyo, anche Milano rinnova il suo primo Icebar. Aperto nell’autunno di due anni fa, apre le porte a nuovo ghiaccio splendente e chiaro arrivato in questi giorni direttamente dal Torne River in Svezia, dalla Lapponia per rifarsi il look. 40 tonnellate di ghiaccio sciolto per le alte temperature? Solo una questione di design. Ogni sei mesi infatti l’esclusivo Absolut icebar milano si rinnova: muri, bancone, tavoli, statue. Gli artisti del ghiaccio Arne Bergh e Mikael Nille Nilsson in arrivo dall’Icehotel di Jukkasjärvi si occuperanno del nuovo design. Da Settembre saranno introdotte inoltre quattro nuove statue di ghiaccio, interattive… dipende da che lato si guarderanno. La temperatura è di soli -5° gradi e si bevono cocktail a base di Absolut vodka e succo, serviti in bicchieri di ghiaccio. Indossando una particolare copertura e guanti… ogni ospite può sostare dentro il primo vero Absolut Icebar Italiano per circa 30 minuti e gustare vodka tipica delle zone più fredde. Ideale per un momento unico, per una proposta mozzafiato. Ogni oggetto presso l’ Absolut Icebar Milano è totalmente fatto di scintillante ghiaccio. La temperatura non sale mai oltre i -5°, i cinque sensi reagiscono in modo diverso ai brividi del freddo: il ghiaccio lo tocchi, lo vedi, lo senti, lo bevi e lo ascolti… deliziose note lounge accompagnano ogni visitatore all’interno del ghiaccio più splendente. W. Absoluticebarmilano. Com . .  
   
   
DOMENICA 24 SETTEMBRE AD ALBA L’OTTAVA EDIZIONE FESTA DEL VINO IL CENTRO STORICO TRASFORMATO PER UN GIORNO IN UNA ‘STRADA DEL VINO’  
 
Si svolgerà domenica 24 settembre 2006 l’ottava edizione della Festa del Vino, manifestazione che porta in scena lungo tutto il centro storico della città le espressioni vinicole più rappresentative del territorio. L’iniziativa, promossa da Go Wine d’intesa con il Comune di Alba, è divenuta un appuntamento molto amato dal pubblico degli appassionati enoici, italiani ed esteri, che anche quest’anno avranno la possibilità di percorrere l’itinerario dalla Piazza del Duomo lungo tutta la “Via Maestra”, trasformata per un giorno in un’ideale ‘via del del vino’. Nel corso delle precedenti edizioni, la manifestazione ha visto la presenza delle più importanti realtà vinicole del territorio di Langa e Roero, pur mantenendo la sua connotazione di evento festoso, che richiama il tempo e il carattere gioioso della vendemmia, con il coinvolgimento delle realtà di promozione locale, delle cantine e delle botteghe del vino e delle associazione di produttori. Dalle ore 14. 00 alle 20. 00 i produttori del territorio, organizzati attraverso i Comuni partecipanti, presenteranno in degustazione le loro produzioni e promuoveranno la loro realtà territoriale e le loro manifestazioni. Quali saranno i protagonisti di questa festa corale? La disposizione dei banchi d’assaggio sarà organizzata per aree omogenee affinché i visitatori possano idealmente percorrere le varie aree di produzione. Dai celebri Barolo e Barbaresco, fiori all’occhiello del territorio, agli altri nobili vini delle Langhe e del Roero, etichette esportate in tutto il mondo, il Nebbiolo d’Alba, il Roero, il Roero Arneis, la Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani, e molti altri vini ancora. Anche quest’anno si rinnoverà il tradizionale appuntamento con una Regione ospite, che promuoverà i propri vini e il proprio territorio e animerà la degustazione guidata regalando un piacevole connubio con i vini e i prodotti di Langa e Roero. Ogni visitatore potrà effettuare le degustazioni acquistando un calice di vetro con taschina portabicchiere, con la possibilità poi di scegliere e confrontare i vini proposti in degustazione. In attesa della 76^ edizione della Fiera del Tartufo Bianco, alle ore 18. 00 si potrà assistere all’elezione della vincitrice del concorso la Bela Trifolera, che elegge l’ambasciatrice di uno splendido territorio e di eccellenti prodotti enogastronomici, in primis il Tartufo Bianco d’Alba da cui il concorso prende il nome. Massimo Corrado, Presidente di Go Wine, afferma: “L’ottava edizione della Festa del Vino è l’ultimo tassello di un percorso nato in accordo con il Comune di Alba con lo scopo di promuovere i vini e le attività del territorio di Langa e Roero. E’ un’occasione unica, nel corso della quale cui i comuni – lo scorso anno ben 32! - si riuniscono nel ‘capoluogo’ albese, simulando il percorso attraverso vini e comuni ricchi di storia e di cultura enologica che hanno fatto della nostra terra un punto di riferimento per tutti i turisti e gli appassionati. Nel corso degli anni la manifestazione è notevolmente cresciuta per il numero di realtà aderenti e di etichette in degustazione; attraverso questa ed altre iniziative “Go Wine”cerca di dare voce all’“enoturista”: dal 2001, infatti, la nostra Associazione guarda al consumatore di qualità che ama viaggiare per il vino, per conoscere i luoghi della produzione attraverso degustazioni, eventi, iniziative che possano coinvolgerlo e stimolarlo. L’assessore al turismo della città di Alba, Raffaella Delsanto, sostiene che "La Festa del Vino" rappresenti «un’importante occasione che la città di Alba deve saper cogliere per affermare, come ha sempre fatto, la propria identità non soltanto a livello locale, ma anche e soprattutto sul piano nazionale. Gli ottimi vini del territorio rendono Alba celebre in tutto il mondo e offrono all’intera città la possibilità di riscoprire il proprio orgoglio, principalmente e profondamente radicato nei suoi tipici prodotti enogastronomici». Www. Gowinet. It - info@gowinet. It . .  
   
   
DAL 4 AL 10 SETTEMBRE: FESTA DI SAN NICOLA - SAGRA DEL TORTELLINO  
 
Appuntamento a Castelfranco Emilia con la tradizionale Sagra per la valorizzazione del tortellino. Sarà possibile, nella settimana, gustare tortellini fatti a mano e rivivere, con la rievocazione storica in costume, la leggenda della nascita di questo importante prodotto tipico locale. Www. Lasannicola. It .  
   
   
BONARDA STYLE: “LA CAMPANA MAS LLMATIVA!” IL SITO WWW.CHILE.COM PROMUOVE LO STILE BONARDA  
 
Grazie a Miwine, il Bonarda dell’Oltrepò è arrivato in Cile. Negli scorsi giorni, il sito www. Chile. Com ha infatti dedicato un ampio spazio al Bonarda, con annotazioni tecniche e, soprattutto, un’accurata descrizione di Bonarda Style. Il pdf allegato riproduce la pagina Internet. Ecco il testo tradotto. “La campagna più sorprendente: Nelle iniziative promozionali più nuove della fiera (Miwine), si signala la presentazione del concetto Bonarda Style, con una vera e propria passerella ed una rivista di grande formato con tutte le informazioni su questa nuova idea che cerca di promuovere questo stile di vino, che è il più prodotto nella regione dell’ Oltrepo soprattutto con la varietà Croatina. Il concetto invita soprattutto le giovani generazioni a provare tutto uno stile di vita più che un vino, per mezzo dell’invito "provalo con. ", concetto che è stato formulato Consorzio Tutela Vini Oltrèpo Pavese. E come è il vino Bonarda? Si presenta in diverse espressioni. Sempre con sentore di frutti rossi, note e sapori di fragola e ciligiai, può essere frizzante, o fermo, secco, amabile o dolce, affinato oppure non affinato in legno. Lo stile più comune, è il frizzante, con un po´di zucchero residuo e non passato in legno; un vino giovane, semplice, facile da bere, simile ai bonarda dei nostri vicini, gli argentini”. . .  
   
   
CASTEL DE PAOLIS, UNA DELLE PIÙ RINOMATE CANTINE ITALIANE, SI APRE ALL’OSPITALITÀ ALLE PORTE DI ROMA  
 
Storia, paesaggio, ambiente e grandi vini. L´azienda agricola Castel De Paolis apre a Grottaferrata (Roma) una nuova sala degustazione destinata a visite individuali e di gruppo dedicata a turisti appassionati di ambiente e grandi vini. La realizzazione di una nuova cantina ha infatti permesso la creazione di una rinnovata struttura di accoglienza capace di ospitare i flussi provenienti dalla Capitale e dal Porto turistico di Civitavecchia, dando così anche all’hinterland romano la possibilità di cogliere e sviluppare le opportunità legate al turismo enologico e gastronomico di qualità superiore. Scenograficamente posizionata tra lunghi filari di vite a 270 mt sul livello del mare, Castel de Paolis produce da anni uno dei più celebri rossi italiani: il Quattro Mori. Creata e gestita dall’ex Presidente della Regione Lazio e Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura e Foreste Giulio Santarelli e dall’attuale Presidente de “La strada dei vini dei Castelli Romani” Fabrizio Santarelli, l’azienda offre oggi una sala degustazione panoramica di 150 mq, una seconda sala degustazione di 200 mq e la possibilità di effettuare visite guidate ai vigneti, alla cantina e nel sottosuolo alle "cisterne" di epoca romana rinvenute nel corso dei lavori e utilizzate ora per l’affinamento dei vini. http://www. %20casteldepaolis. %20it/. .  
   
   
CONCORSO DI IDEE PER IL NUOVO “OUTLET” DELLA CANTINA PRODUTTORI DI VALDOBBIADENE  
 
La Cantina Produttori di Valdobbiadene promuove un concorso di idee per Studenti e Neolaureati in architettura per il progetto del nuovo outlet aziendale La Cantina Produttori di Valdobbiadene, realtà leader nel settore del Prosecco, sempre attenta alle evoluzioni del mercato e orientata all’innovazione, investe ancora una volta nel futuro e questa volta lo fa promuovendo un concorso di idee per la realizzazione del suo nuovo outlet aziendale. Al concorso saranno ammessi studenti iscritti al V° anno accademico di architettura e neolaureati in architettura e il termine ultimo per la consegna dei lavori sarà il 30 settembre. Un’apposita commissione giudicherà il lavoro migliore a cui verrà assegnato un premio di 3. 000€. Ancora una volta la Cantina Produttori di Valdobbiadene si conferma una realtà all’avanguardia, sempre attenta alle nuove esigenze dei consumatori con uno sguardo rivolto alle nuove generazioni. Tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006 la Cantina ha ultimato il progetto di aggiornamento tecnologico-strutturale iniziato nel ‘99. Nel 2004 è stato inaugurato il nuovo impianto di pigiatura delle uve e un impianto con vasche d’acciaio destinato al miglioramento della produzione del Prosecco. Ora la Cantina investe nel nuovo outlet aziendale la cui realizzazione è prevista per il 2008 che sarà destinato ad innalzare lo standard qualitativo dell’immagine dell’azienda e a migliorare notevolmente l’accoglienza dei visitatori che arriveranno in Cantina. Sarà uno spazio in cui i consumatori potranno acquistare non solo i vini Val d’Oca e Minù, quali il Prosecco Col Fondo e il nuovo Punto Rosa questo charmat lungo che ha riscosso notevoli consensi da parte dei consumatori, ma anche prodotti gastronomici di qualità che ben rappresentano il territorio. Personale altamente specializzato sarà a disposizione degli ospiti anche per visite guidate su prenotazione. Questi interventi tecnologico-strutturali daranno la possibilità all’azienda di migliorare ulteriormente il già positivo risultato ottenuto nel 2005 che ha visto un incremento del 5% toccando un fatturato complessivo di 17 milioni di euro. . .  
   
   
DUE GRANDI NOVITÀ IN CASA RISO GALLO  
 
La prima riguarda la linea Risotti Pronti, i risotti con il condimento racchiuso in ogni chicco, che incontrano sempre più apprezzamento da parte dei consumatori per i vantaggi che offrono in termini di praticità, bontà, qualità, velocità di preparazione ed elevato livello di servizio: pronti in soli 12 minuti, aggiungendo solo acqua. L’intera linea preparata senza coloranti e conservanti e senza glutammato monosodico aggiunto, è da oggi anche senza grassi idrogenati, per dare al consumatore un prodotto ancora più naturale e leggero, con un sapore pulito. Ad arricchire l’ampia gamma di ricette si aggiungono due nuovi sfiziosi gusti: Paella Valenciana Risotto Porcini e Zafferano Solo Riso Gallo offre una gamma così ampia e completa di risotti pronti, composta da ben 14 Ricette di cui sei con meno del 2% di grassi (come segnalato dal bollino blu sulla confezione) in grado di soddisfare i gusti di tutti i consumatori, anche i più esigenti, invitandoli all’assaggio di ricette sempre nuove: nero di seppia, milanese, pomodori secchi, gamberetti, spinaci, zucca, asparagi, tartufo, funghi porcini, quattro formaggi, provola e spumante, fagioli e pancetta, porcini e zafferano, paella valenciana. Confezione: comode scatole da 250 g - 3 porzioni (solo la Paella Valenciana è da 175 g, per 2 porzioni). Il riso è confezionato in atmosfera protetta. Prezzo indicativo al pubblico: 1,90 € a confezione. La seconda novità riguarda il Basmati, il riso orientale dai chicchi lunghi e profumati, coltivato nelle pianure dell’India e del Pakistan che da oggi va ad aggiungersi alla linea Riso Expresso, i risi più affermati di Riso Gallo in versione veloce, pronti in soli 2 minuti, dove troviamo già il Blond, l’Arborio, il 3 Cereali e il Venere. Il Basmati Expresso, prodotto senza coloranti né additivi aggiunti, ideale come contorno di carne, pesce e verdure, è pronto da condire a piacere e può essere preparato in padella o in microonde. Confezione: busta da 250 g che può anche essere scaldata direttamente nel forno a microonde. La grafica moderna e impattante riprende le confezioni dei prodotti Riso Gallo tradizionali. Prezzo indicativo al pubblico: 1,90 € a confezione. . .  
   
   
NOVITÀ NEI FORMATI FAMIGLIA ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO NASCE IL NUOVO CONTENITORE AD ALTA FUNZIONALITÀ PER IL FORMATO 1,5 L NATURALE  
 
San Benedetto rinnova la propria proposta nel segmento naturale con la nuova bottiglia ad alta funzionalità da 1,5 L. Il nuovo contenitore è stato, infatti, concepito in una nuova forma per esaltare la compattezza e quindi ridurre al massimo le dimensioni e l’ingombro. Nell’ottica di una costante attenzione per il consumatore è la realizzazione di un’ampia presa facilitata che rende ancora più agevole versare il contenuto. Innovazioni importanti ottenute grazie alla continua ricerca e sviluppo del design. La nuova bottiglia, inoltre, si riconosce subito per l’inconfondibile look San Benedetto. La forma tondo-quadra, in linea con il formato da due litri, esalta l’immagine unica di marca, garantendo appeal e forte riconoscibilità. In linea con lo stile San Benedetto è anche la scelta di un’etichetta fustellata dalle linee arrotondate, un’ulteriore particolare che rende unica la proposta della nuova offerta. Naturale e leggera, ideale tutti i giorni per tutta la famiglia, grazie all’equilibrio dei suoi sali, Acqua Minerale San Benedetto si propone in un nuovo connubio tra creatività, ricerca e tradizione, con tutta la garanzia di un marchio leader. Www. Sanbenedetto. It. .  
   
   
CARAMELLE VALDA, CON I PREZIOSI COMPONENTI NATURALI DALLE PROPRIETÀ BALSAMICHE, RINFRESCANTI E ANTIBATTERICHE, PER DIFENDERE DALLE INSIDIE DEL RIENTRO  
 
Durante il mese di settembre, al rientro dalle vacanze estive, è ormai consuetudine compilare una lista di buoni propositi, un po’ come se stesse iniziando un nuovo anno. L’intento è quello di mantenere il più a lungo possibile i benefici conquistati durante l’estate, soprattutto in tema di salute e benessere. Benefici che rischiano di essere rapidamente annullati e dimenticati nel passaggio repentino dall’ozio estivo alla frenetica routine quotidiana. Settembre è dunque il mese della ripresa, dell’entusiasmo nei confronti di un nuovo inizio, della vitalità e dell’energia fisica che il relax e i bagni di sole e di mare ci hanno lasciato. Il benessere acquisito in vacanza ci fa sentire quasi invulnerabili, ma l’attenzione deve essere tenuta sempre alta, poiché ogni minimo segnale di disagio è da cogliere per tempo. Un esempio: gli sbalzi di temperatura. Le bizzarrie del clima, soprattutto la scorsa primavera, ci hanno costretto a subire oscillazioni termiche notevoli, fino a un crollo di 10 gradi da un giorno all’altro. Allo stesso modo non è raro che sul finire dell’estate sia sufficiente un temporale improvviso, che ci sorprende magari all’uscita dall’ufficio, quando siamo ancora in abiti leggeri, per favorire la comparsa di irritazioni del cavo orofaringeo. È bene ricordare che questi malesseri, se non vengono curati in maniera tempestiva, possono trasformarsi in disturbi ben più gravi; infatti le mucose, una volta irritate, diventano più vulnerabili e, se trascurate, vanno facilmente incontro a raffreddori e mal di gola, che si trasmettono a macchia d’olio, dando luogo a piccole epidemie. A queste ultime contribuisce anche il ritorno in luoghi chiusi, come ad esempio uffici, palestre e scuole, nei quali aumenta ulteriormente la probabilità di contatto con microrganismi (batteri e virus) in grado di minacciare la nostra salute. Facciamo quindi attenzione ai segnali che ci invia il nostro corpo – se per esempio cominciamo improvvisamente ad avvertire fastidio e lacrimazione agli occhi non pensiamo soltanto all’affaticamento visivo dovuto al monitor del computer ma consideriamo anche l’eventualità che possa trattarsi delle prime avvisaglie di un raffreddore – e agiamo con tempestività, contrastando l’avanzare delle infezioni. Per non farci cogliere impreparati dalle insidie che si celano dietro agli sbalzi di temperatura, perché allora non tenere sempre con sé le storiche pastiglie Valda, rimedio naturale indicato per prevenire e alleviare i primi disturbi da irritazione delle alte vie aeree? È possibile optare per le Valda classiche, che esistono anche nella versione senza zucchero, oppure per le nuove Valda Timo e Limone o per le Valda alla Propoli e agli oli essenziali di Eucalipto; preziosi componenti naturali con proprietà balsamiche, rinfrescanti e antibatteriche, utili per alleviare i piccoli fastidi della gola, come raucedine ed irritazioni. Una caramella tradizionale, che oltre per gli effetti benefici, si distingue per il packaging raffinato della classica scatolina in metallo, dall’allure vintage; un “must-have” che rende più sereno il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale. . .  
   
   
IL GRUPPO LUBE, FAMOSA AZIENDA MARCHIGIANA DI CUCINE GUARDA A USA, INDIA E SUDAFRICA  
 
L´azienda marchigiana di cucine e arredamento spinge sui mercati internazionali con l´apertura di flagship store e la costituzione di nuove società all´estero Continua la strategia di espansione internazionale del Gruppo Industriale Lube. L´azienda marchigiana leader nel settore della produzione di cucine e presente in altri segmenti dell´arredo, nel biennio 2006-2007 spinge sulla crescita dei propri marchi con l´apertura di negozi monomarca e società all´estero, in particolare sui mercati statunitense, indiano e sudafricano. Dopo la nascita nel marzo scorso di Cucine Lube Usa Inc. E la partecipazione alla fiera di Chicago nello scorso aprile, a fine settembre sarà inaugurato a Sarasota, in Florida, il primo flagship store Lube negli Stati Uniti. Il 2006 è stato anche l´anno dell´ingresso dell´azienda in India. Lo sbarco nel paese del Mahatma Ghandi è iniziato con l´apertura, lo scorso giugno, di un negozio monomarca a New Delhi (450 mq con l´esposizione di 13 modelli di cucine Lube e 3 ambienti Faer) al quale entro il prossimo aprile si aggiungeranno quelli di Bombay e Calcutta, oltre alla costituzione della società Cucine Lube India. Sempre nell´ottica di una maggiore presenza a livello internazionale, Lube ha deciso di puntare anche sul mercato sudafricano, dove ha recentemente costituito la società Cucine Lube Sudafrica. Una strategia che risponde in pieno ai piani di sviluppo del Gruppo Lube. Il Gruppo Lube ha chiuso il 2005 con un fatturato del settore cucine (dove è presente con i marchi Cucine Lube, Heral Cucine e Cucinexport) di 120,056 milioni di euro, in crescita del 7,15% rispetto all´anno precedente in un mercato che a livello globale ha fatto segnare un +3,5%. La ripartizione del fatturato per marchio vede la Cucine Lube con 84,992 milioni di euro, la Heral Cucine con 14,323 milioni (+17,1%) e la Cucinexport con 20,74 milioni (+41,7%). Positivo l´andamento del fatturato estero del Gruppo Lube, con una quota pari al 17,15% del totale, che ha registrato ricavi per circa 21 milioni di euro con una performance simile a quella registrata nel mercato Italia. .