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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Giugno 2010
SANITA: GORIZIA FAVORISCE RAPPORTI TRANSFRONTALIERI FRA CARINZIA, DAL FRIULI VENEZIA GIULIA, VENETO E SLOVENIA  
 
Gorizia, 29 giugno 2010 - Anche la Slovenia fa parte dal 28 giugno di Sanicademia, l´organismo che ha la finalità di favorire la professionalità e l´integrazione sanitaria transnazionale, fondato dalla Carinzia, dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto. L´annuncio è stato dato dall´assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale, Vladimir Kosic, al termine dei lavori dell´Assemblea dei membri e del Comitato esecutivo riuniti nella sede della Regione a Gorizia, che hanno anche deliberato che la sede ufficiale di Sanicademia sarà ubicata a Gorizia, presso Informest, in via Cadorna, 36. Kosic ha ricordato che la Regione, anche per ragioni storiche e geografiche, sostiene il ruolo internazionale di Gorizia, in particolare per quanto riguarda la salute, e l´individuazione del capoluogo isontino quale sede di Sanicademia per il Friuli Venezia Giulia è stata fatta anche per motivi di carattere tecnico-amministrativo. Infatti, come ha ribadito il vicepresidente di Informest, Silvia Acerbi, l´organismo atto a favorire le sinergie nel settore della sanità nell´area transfrontaliera si avvarrà del supporto tecnico operativo di Informest. Le iniziative internazionali di ambito sociosanitario, ha rilevato la Acerbi, interessano in modo orizzontale tutti i diversi ambiti della cooperazione internazionale e collaborare in termini transfrontalieri nel settore della salute e sociale significa assicurare alle comunità interessate i vantaggi che derivano dagli scambi di esperienze e di conoscenze tra esperti sanitari e del welfare delle diverse realtà. La cooperazione che sarà stimolata da Sanicademia, per l´assessore Kosic nasce da un´amicizia ormai consolidata tra i Paesi e le Regioni contermini, e punta all´interoperabilità dei sistemi sanitari regionali. Potrà altresì favorire la libera circolazione alla ricerca di salute e delle migliori cure sul territorio dell´Unione europea, auspicata a livello comunitario. L´apprezzamento della comunità locale per la scelta di Gorizia quale sede di Saniacademia, e per il ruolo di Informest è stata espressa dal sindaco della città, Ettore Romoli, che era accompagnato dall´assessore ai servizi sociali Silvana Romano. Sugli esiti dei lavori odierni e sulle prospettive di lavoro si sono soffermati, Luigi Bertinato, vicepresidente di Sanicademia e responsabile dei Rapporti Internazionali Socio - Sanitari per la Regione Veneto, e Magister Wulz, amministratore delegato dello stesso organismo, e direttore dell´Ospedale di Villaco. Sarà proprio Villaco a ospitare la prossima riunione di Sanicademia.  
   
   
ISERNIA, GIORNATA DERMATOLOGICA CONTINUANO LE ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA DELL´ATENEO MOLISANO CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE MOLISE  
 
Isernia, 29 giugno 2010 - Si è parlato di dermatologia a trecentosessanta gradi nel corso dell´incontro scientifico "La giornata dermatologica iserniense", tenutosi nella giornata del 27 giugno presso l´Aula Magna "Andrea d´Isernia" della sede universitaria pentra di Via Mazzini. L´evento è stato organizzato dalla Cattedra di Dermatologia dell´Ateneo molisano, con il patrocinio della Regione Molise, e la fattiva collaborazione di "Adriaderm", una giovane associazione di dermatologia, nata circa un anno fa, che raggruppa la gran parte dei dermatologi del Molise, alcuni dell´Abruzzo e della Campania, con il preciso intento di promuovere incontri di aggiornamento itineranti in dermatologia, tra medici specialisti e non, in Presidi ospedalieri ed universitari situati lungo le coste delle due sponde dell´Adriatico, come la Grecia, l´Albania, la Serbia, la Bosnia Erzegovina, la Croazia, la Slovenia. Hanno presieduto i lavori il Prof. Giuseppe Fabrizi, Direttore del Centro internazionale di ricerca per lo studio e la prevenzione della dermatite atopica e della psoriasi dell´Università degli Studi del Molise, e i Dottori Concetto Paolo Agnusdei, della Asrem di Campobasso, e Fulvio Rocco Martone e Marilena Berlingieri, della Asrem di Isernia. L´attività formativa, che ha visto la presenza di insigni docenti, scienziati e accademici provenienti da diverse scuole universitarie e ospedaliere, ha avuto come fruitori principali medici di medicina generale, pediatri e dermatologi, ed è stata caratterizzata da un approfondito confronto scientifico su temi ed argomenti di stretta attualità, quali le più frequenti patologie della pelle, nell´infanzia, nell´adolescenza e nell´età adulta, come l´acne giovanile, la psoriasi, la dermatite atopica, sino alle neoplasie cutanee, ben più temibili, come i carcinomi cutanei ed il melanoma. Per ciascuna di queste malattie sono state messe in evidenza le più recenti ricerche scientifiche riguardanti sia i meccanismi patogenetici con lo studio dei modi attraverso cui avvengono le alterazioni dello stato fisiologico, sia le novità di approccio terapeutico. Particolarmente interessanti alcuni progetti riguardanti la sorveglianza in ambito regionale sia dei carcinomi cutanei, ma soprattutto del melanoma maligno, che costituisce ancora oggi il tumore della pelle più temibile e sempre più frequente. Il Prof. Fabrizi, nel suo intervento, ha tracciato le nuove linee guida sulla gestione di due malattie molto frequenti nel bambino, la psoriasi e la dermatite atopica. Ampio spazio è stato dato poi all´impiego dei nuovi farmaci in età pediatrica dal punto di vista delle reazioni avverse e degli innegabili vantaggi che queste terapie consentono. L´importante simposio ha testimoniato, ancora una volta, come sia di fondamentale importanza una sempre più ampia e stretta sinergia tra la medicina accademica, ospedaliera e territoriale. Consolidare e favorire e rafforzare questa unità di intenti è presupposto ineludibile per garantire alla popolazione e, soprattutto, ai bambini un fattore decisivo di crescita culturale, di formazione e di assistenza. Una giornata di studio che ha voluto coinvolgere la popolazione sulla necessità di continuare a sviluppare e promuovere le iniziative e le campagne di diffusione, di sensibilizzazione e prevenzione, e sottolineare l´importanza di favorire ed accrescere la conoscenza sulle cure delle patologie dermatologiche, sulle nuove indagini diagnostiche e sulle terapie innovative.  
   
   
«NUOVO OSPEDALE, FORTE SPINTA ALL´ECONOMIA PRATESE» LA RIQUALIFICAZIONE DELLA SANITÀ MARCIA CON IL SOSTEGNO ALLO SVILUPPO  
 
Firenze, 29 giugno 2010 - «In tempi di tagli e di manovre economiche, in Toscana continuiamo ad investire. Questa operazione immetterà nell´economia pratese e toscana oltre 400 milioni di euro nei prossimi 30 mesi. Un intervento forte, in un momento particolarmente difficile per l´economia regionale» Con queste parole l´assessore per il diritto alla salute Daniela Scaramuccia è intervenuta il 24 giugno alla cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo Ospedale di Prato. «Oggi condividiamo tutti assieme – ha proseguito – la soddisfazione di celebrare questo investimento. Vogliamo percorrere il cammino verso la realizzazione del nuovo ospedale con la fiducia di essere di nuovo qui nel settembre del 2013 per l’inaugurazione”. E’ questa, infatti, la data prevista per l’attivazione dell’ospedale, dopo la fase dei collaudi. “Dopo ottocento anni nasce il nuovo ospedale per migliorare il diritto alla salute della persona, per garantire i principi di equità e di solidarietà dell’intera comunità”. Così è scritto nella pergamena firmata dall’ assessore Scaramuccia , dal Sindaco di Prato Roberto Cenni e dal Direttore Generale Azienda Usl 4 Prato Bruno Cravedi, nel corso della cerimonia. “Questa opera – ha salutato il direttore generale dell’Azienda Usl 4, Bruno Cravedi – è importante per Prato e per tutta la Regione, è una grande operazione di project financing, un ulteriore passo avanti nel processo di ammodernamento della rete ospedaliera che consentirà di migliorare la qualità delle cure introducendo un modello avanzato di assistenza basato sulla centralità del paziente”. Con la costruzione del nuovo ospedale (540 posti letto, oltre a 40 posti letto tecnici per emodialisi, 20 posti letto tecnici per osservazione breve e 35 culle) saranno potenziati anche i servizi territoriali e nel suo insieme tutto il sistema socio-sanitario. Il sindaco di Prato, Roberto Cenni ha messo in risalto come la realizzazione del nuovo ospedale sia opportunità per tutto il territorio. “Una risorsa dal punto di vista urbanistico nel costruire una nuova viabilità, dal punto di vista della valorizzazione del centro storico attraverso il riutilizzo della struttura che accoglie l’attuale ospedale e come nuovo slancio per l’economia”. Il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri ha espresso soddisfazione per questa prima tappa verso una sanità sempre più vicina al cittadino. Marco Foti della Sa.t. S.p.a. (Astaldi, Pizzarotti, Techint) ha messo in risalto l’importanza dell’opera in costruzione inserita nel territorio cittadino.  
   
   
RU486, ZAIA: CI MUOVEREMO SULLA STRADA DELLA RESPONSABILITÀ  
 
Venezia, 25 giugno 2010 - “Aspetteremo le linee di indirizzo elaborate dalla Commissione del Ministero della Salute per la somministrazione della Ru486 e ci muoveremo poi nel rispetto della legge e su questa che ci sembra essere la strada giusta, la strada della responsabilità e della responsabilizzazione. La pillola Ru486 non è un farmaco come gli altri e deve essere assunto in regime di ricovero ospedaliero, come peraltro ha ribadito il Consiglio Superiore di Sanità in tre diversi pareri. Dalle anticipazioni che ho letto, le linee guida potrebbero essere un efficace strumento di difesa e tutela del valore della vita e della salute delle donne, soprattutto di quelle più giovani”. Lo ha detto il 25 giugno il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commentando le Linee di indirizzo elaborate dalla commissione del Ministero della salute per la Ru486, che saranno inviate alle Regioni la settimana prossima.  
   
   
SANITA´: ASSISTENZA TERRITORIALE IN SICILIA IL NUOVO MODELLO  
 
Mazzarino (Caltanissetta), 29 giugno 2010 - L´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha inaugurato il 25 giugno la nuova struttura territoriale di Mazzarino che rappresenta il primo esempio di assistenza territoriale, cosi´ come previsto dalla riforma del sistema sanitario. Al piano terra del poliambulatorio di via Roma si trovano l´unita´ territoriale di assistenza primaria (Utap) e il Presidio territoriale di assistenza (Pta) che consentiranno di potenziare l´offerta di servizi sanitari e di avvicinare maggiormente la sanita´ ai bisogni dei cittadini. "E´ un´altra bella giornata per la sanita´ siciliana - ha affermato l´assessore Russo - e sono contento che questo progetto pilota parta proprio da Mazzarino dove lo scorso anno c´era stata una vibrante protesta nei nostri confronti. Mazzarino diventera´ un modello di assoluta eccellenza per quanto riguarda la sanita´ ed i servizi socio - sanitari. Si comincera´ a comprendere meglio il senso della riforma che non va nella direzione dei tagli, come qualcuno vorrebbe strumentalmente far credere, ma verso il potenziamento e la riorganizzazione dei servizi sanitari. Oggi registro con soddisfazione l´entusiasmo della gente e dei rappresentanti delle istituzioni locali, con i quali abbiamo puntualmente mantenuto gli impegni presi. Un grazie va al direttore generale dell´Asp di Caltanissetta, Paolo Cantaro, e a tutto il suo staff per il grande lavoro svolto". La presenza a Mazzarino di un poliambulatorio e di un presidio ospedaliero consentiranno di operare un´efficace sinergia nell´ambito delle cure primarie. La collaborazione con il Comune, con le associazioni di volontariato, con le organizzazioni spontanee dei cittadini e con gli organismi di tutela, ha permesso di mettere insieme istituzioni e societa´ civile, allo scopo di essere maggiormente vicini ai piu´ fragili ed ai pazienti cronici con patologie complesse. "L´integrazione tra ospedale e territorio dara´ grandi risultati sia in termini di qualita´ che di appropriatezza nelle prestazioni - ha aggiunto il manager Paolo Cantaro -. L´intento dell´Asp di Caltanissetta e´ assicurare cure appropriate nei posti giusti e nei tempi necessari, utilizzando un modello che parte dalla prevenzione e assicura tutte le attivita´ di primo livello nella sede dell´Utap, riservando all´ospedale soltanto il trattamento delle acuzie e dei casi di emergenza - urgenza. Programmata anche la ristrutturazione del pronto soccorso dell´ospedale". Il Presidio territoriale di assistenza (Pta) sara´ la porta unica di accesso. L´attivita´ di accoglienza verra´ svolta anche da personale volontario, opportunamente addestrato; verra´ attivato un servizio di segretariato - sociale che prevede la presenza anche dell´assistente sociale del comune in un´ottica di integrazione socio-sanitaria. Fara´ parte dell´area accoglienza anche il punto unico di accesso alle cure domiciliari (Pua), gestito da un infermiere che avra´ il compito di valutare i pazienti e di indirizzarli ai successivi percorsi diagnostico -terapeutici. Un´altra svolta e´ costituita dalla riorganizzazione delle cure primarie con l´ambulatorio infermieristico h. 12 che, oltre ad erogare prestazioni ambulatoriali, si occupera´ dell´educazione del paziente e del follow-up infermieristico (anche telefonico) autonomo all´interno di piani di cura condivisi con i medici. All´utap hanno aderito 8 medici di medicina generale: e´ la prima esperienza del genere in Sicilia e rappresenta il nuovo modello di cure primarie, basato sull´integrazione professionale tra i vari operatori sanitari (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuita´ assistenziale, specialisti ambulatoriali, infermieri). A realizzare questa integrazione ha contribuito la messa in rete informatizzata tra i medici di medicina generale e le strutture dell´Asp che garantisce un facile accesso ai fascicoli personali dei pazienti. Grande attenzione e´ stata posta ai pazienti cronici complessi, spesso costretti a lunghe e numerose file per prenotare visite ed esami non sempre appropriati e spesso obbligati a lunghe liste di attesa. Per tali pazienti sono stati attivati ambulatori dedicati per patologia ed in particolare per il diabete e lo scompenso cardio - circolatorio. Altro punto qualificante e´ l´incremento delle cure domiciliari e l´attivazione delle cure palliative. Vengono assicurate prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio -assistenziali in forma integrata e secondo piani individuali programmati. Con il Comune di Mazzarino e´ stato stipulato un protocollo d´intesa per garantire l´integrazione socio -sanitaria. All´inaugurazione dell´Utap, oltre all´assessore Massimo Russo e al manager Paolo Cantaro, erano presenti: il sindaco Vincenzo D´asaro, il presidente della Fimmg Ignazio Morgana, la referente regionale dei Pta Marcella Santino e il dirigente dell´assessorato Giuseppe Noto.  
   
   
SANITA’ LUCANA NON HA BISOGNO DI TAGLI INDISCRIMATI  
 
Potenza, 29 giugno 2010 - Il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia, ha presentato un´interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale ed all´Assessore alla Sanità sui tagli effettuati a carico del Sistema sanitario lucano. “I tagli effettuati – afferma Venezia - soprattutto per quanto riguarda la distribuzione dei farmaci e la pronta reperibilità dei medici di medicina generale e dei pediatri, appaiono il frutto della necessità di tagliare indiscriminatamente, senza tener conto delle reali esigenze dei pazienti e senza operare nella direzione giusta, vale a dire eliminando i tanti sprechi che caratterizzano la Sanità lucana spesso utilizzata come vero apparato clientelare”. “Perchè, infatti – è uno dei quesiti di Venezia - esternalizzare servizi che possono essere effettuati da personale interno alle Aziende sanitarie o con l’ausilio di associazioni di volontariato con notevoli risparmi? Perchè - aggiunge - non rimuovere, immediatamente, i Direttori generali delle Aziende sanitarie in disavanzo di gestione e perchè non adottare urgentemente un nuovo Piano sanitario che tenga conto delle reali esigenze dei pazienti lucani e non della politica?”. “Questi – riferisce il consigliere del Pdl - alcuni degli interrogativi posti nella interrogazione che vuole, soprattutto, sottolineare il metodo dilettantistico assunto dalla Giunta regionale per risolvere i problemi di cassa della Sanità lucana, senza mostrare reali intenzioni di operare in maniera corretta ed efficace”.  
   
   
SALUTE IN LIGURIA: INVERSIONE DI TENDENZA SULL´AUMENTO DELLA SPESA GRAZIE ALL´AZIONE CONGIUNTA CON AZIENDE  
 
Genova, 29 giugno 2010 - "Il lavoro congiunto compiuto in questi mesi con le aziende sanitarie e ospedaliere ha già prodotto un´inversione di tendenza sull’aumento della spesa". Lo ha detto il´assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo il 26 giugno al termine della riunione con i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere liguri. Un incontro convocato per illustrare il piano strategico che martedì Montaldo porterà in Giunta e incassare dai direttori la massima collaborazione in vista dell´impegno sul fronte della riorganizzazione ospedaliera e del contenimento dei costi. "Sicuramente – ha ribadito l´assessore – il disavanzo tendenziale che ad aprile e a maggio tendeva a crescere si sta invertendo, grazie all´azione congiunta portata avanti da Regione e aziende e finalizzata al contenimento del personale, alla grande attenzione agli acquisti di beni e farmaceutica territoriale". Quello di questa mattina è stato dunque uno degli ultimi passaggi prima dell´arrivo in Giunta del piano che verterà sui seguenti punti: riorganizzazione ospedaliera regionale attraverso l’attuazione degli indirizzi del piano sanitario; specializzazione dei presidi ospedalieri; razionalizzazione dei servizi e eliminazione dei doppioni, tra cui riorganizzazione dei punti nascite, delle chirurgie, recupero delle fughe ortopediche e potenziamento dei posti letto di medicina interna per rispondere all´elevato numero di ricoveri dei pronto soccorso.  
   
   
RADIOTERAPIA ONCOLOGICA NELL’OSPEDALE DI TRENTO: ASSEGNATO FINANZIAMENTO  
 
Trento, 29 giugno 2010 - Su proposta dell’assessore alla Salute e politiche sociali Ugo Rossi, la Giunta provinciale ha assegnato all’Azienda provinciale per i servizi sanitari la somma di 4.985.755 euro per la realizzazione del “Investimento straordinario in apparecchiatura per la radioterapia oncologica nell’Ospedale di Trento”, inserito nell’Accordo di Programma tra Provincia autonoma di Trento e Ministero della Salute sottoscritto il 23 dicembre 2009. La quota finanziata dallo Stato, ai sensi della legge 11 marzo 1988, n. 67, ammonta a 4.718.339 euro mentre la quota a carico del bilancio provinciale è pari a 267.416 euro. La legge 11 marzo 1988, n. 67 autorizza l’esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e di realizzazione di residenze sanitarie assistenziali per anziani e soggetti non autosufficienti. Il 23 dicembre 2009 è stato sottoscritto l’Accordo di programma integrativo per il settore degli investimenti sanitari tra il Ministero della Salute e la Provincia autonoma di Trento, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Con deliberazione della Giunta provinciale numero 846 del 16 aprile 2010 è stato approvato il progetto “Investimento straordinario in apparecchiatura per radioterapia oncologica nell’Ospedale di Trento” che riguarda i servizi di radiodiagnostica e redioterapia di interesse oncologico.  
   
   
BASILICATA, ANISAP: PATTO CONTRO GLI SPRECHI IN SANITÀ  
 
Potenza, 29 giugno 2010 - “Ogni centesimo di euro sottratto al Servizio sanitario regionale è un centesimo di euro perso per la salute dei cittadini e recuperare quello spreco si può, perchè è vero quello che dice l´assessore regionale alla Sanità Attilio Martorano che "la buona sanità costa meno di quella cattiva"”. E’ quanto afferma in una nota l’associazione della sanità privata Anisap di Basilicata. “Di qui – continua l’Anisap - la "sfida" per l´ Assessore, la Giunta Regionale, le due Aziende Sanitarie provinciali e l´A.o. San Carlo, che assume un significato ancora più rilevante dopo il "pacchetto di tagli" decisi: combattere sprechi, diseconomie e inefficienze in tutta la sanità, per un migliore accesso alle cure”. Così l’Anisap propone ”un «patto di solidarietà» con regole certe e chiare, e con modalità e tempi da definire, tra Governo, Regioni e tutti i fornitori del Ssn per «un nuovo modello organizzativo per la rete delle strutture di laboratorio e, successivamente, un riordino dell’intera rete delle strutture ambulatoriali accreditate pubbliche e private. Il modello - evidenzia l´Anisap Basilicata - dovrà rendere compatibile la rete per l’erogazione delle prestazioni specialistiche, l’esigenza di contenere e razionalizzare i costi ed armonizzare la spesa con le disponibilità assegnate all’espletamento della specifica funzione sanitaria”.  
   
   
WELFARE REGIONALE, IL PUNTO IN PROVINCIA DI PARMA I NUOVI ASSESSORI LUSENTI E MARZOCCHI HANNO INCONTRATO GLI AMMINISTRATORI DELLE PROVINCE DI PARMA E PIACENZA.  
 
Parma, 29 giugno 2010 – S’è parlato di welfare ieri in Provincia, nella “tappa” parmigiana del giro che i due nuovi assessori regionali Teresa Marzocchi (Politiche sociali) e Carlo Lusenti (Politiche per la salute) stanno compiendo nelle province dell’Emilia Romagna: un incontro di presentazione dei due nuovi componenti del governo regionale e di confronto con i territori, in un’ottica di dialogo aperto, di collaborazione e di condivisione di strategie e obiettivi, anche alla luce della situazione critica nella quale rischiano di trovarsi la Regione e le Autonomie locali in conseguenza dei tagli significativi previsti dalla manovra del Governo. Tanti i temi affrontati: dalle politiche sanitarie e di assistenza a quelle abitative, dalle problematiche della popolazione anziana alle asp e all’accreditamento. All’incontro di Parma, organizzato insieme alla Regione dalle organizzazioni regionali di Anci, Legautonomie, Uncem e Upi, hanno partecipato i presidenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, i sindaci e gli assessori comunali e provinciali alla salute e al welfare, i dirigenti delle aziende sanitarie di Parma e Piacenza. “Credo che sia stato un incontro molto buono dal punto di vista del clima, della partecipazione, della consapevolezza diffusa che difendiamo dei valori e un impianto di servizi forte, solido e qualitativo. Dobbiamo fare i conti con le difficoltà del presente, ma qui i progetti, le idee e le soluzioni non mancano, e questo modo di confrontarci con i territori e di tenere le istituzioni vicine in un rapporto appunto di condivisione forte delle scelte mi sembra il percorso giusto”, ha commentato l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti. D’accordo la collega alle Politiche sociali Teresa Marzocchi: “Abbiamo trovato gli amministratori locali molto ben appoggiati alla concretezza della situazione, nel senso che hanno condiviso di voler raggiungere gli obiettivi. Nella fattispecie l’obiettivo attuale è l’accreditamento dei servizi per gli anziani, che è una scelta importante ma di grande difficoltà sia applicativa sia per le condizioni economiche del momento. Però la condivisione c’è, c’è l’idea di andare avanti in una forte integrazione tra politica e tecnica per mettere in atto gli obiettivi. L’altro dato positivo emerso è che c’è una volontà di rivedere anche tutto il welfare più propriamente sociale, per capire con le nuove emergenze come si possa affrontare la situazione e stare al passo, dando risposte di sistema, innovative, che mettano comunque al centro la persona: questo è l’obiettivo grande del nostro mandato”. Soddisfatto al termine dell’incontro anche il presidente della Provincia di Parma e della Ctss Vincenzo Bernazzoli: “Giudico positiva questa uscita degli assessori regionali per venire ad ascoltare i territori all’inizio del loro mandato: è un segno di attenzione importante su tematiche di grandissimo rilievo, perché quelli sociali e degli anziani sono tra i temi prioritari a cui dedicare attenzione in una società come la nostra, con un forte tasso di invecchiamento, e con la necessità di garantire dignità e civiltà a tutti i cittadini. L’incontro è stato interessante e partecipato – ha detto -. A questo punto ci impegniamo a continuare come territori, e in particolare per quanto mi riguarda nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria, a tenere alta l’attenzione attorno a questi temi per i prossimi anni”.  
   
   
CALABRIA: RISPARMIO DI CIRCA SETTANTA MILIONI IN SEI MESI CON LA GARA FATTA DALLA SUA PER L’ACQUISTO DI FARMACI INSERITI NEL PTO  
 
Reggio Calabria, 29 giugno 2010 - Un bilancio particolarmente positivo quello fatto dalla Sua (Stazione unica Appaltante), guidata dal Commissario Salvatore Boemi, a chiusura del bando di gara “a procedura aperta con modalità telematica per la fornitura triennale di farmaci, emoderivati, soluzioni galeniche ed infusionali, mezzi di contrasto per le aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Calabria”. Con il Piano di rientro Sanitario regionale, approvato dalla Giunta con la deliberazione n. 845 del sedici dicembre 2009, si è dato mandato al Commissario della S.u.a. Di procedere alla pubblicazione del bando di gara unica regionale per l’acquisto di farmaceutica ospedaliera inserita nel Pto entro il 28 febbraio 2010. Già il diciassette febbraio, dopo l’organizzazione dei lotti in base al Prontuario Terapeutico Regionale (Ptr) e la predisposizione della scheda di rilevamento, è stata effettuata la richiesta dei fabbisogni. La gara è stata pubblicata in data diciannove marzo. Alla scadenza del periodo di pubblicazione, effettuata la valutazione dei requisiti e la verifica dei requisiti stessi degli operatori economici partecipanti alla gara, si è proceduto, dal ventisei maggio al ventiquattro giugno, ininterrottamente, a seguire la procedura telematica della gara, che ha richiesto notevoli sforzi, specie nell’avvio della gara stessa, quando è stato necessario assistere tutte le aziende sanitarie calabresi nella fase di rilevamento dei fabbisogni. Si è riusciti ad ottenere, così, un quadro complessivo suddiviso in lotti omogenei a livello regionale, a fronte di quello parziale e disaggregato delle varie aziende. La gara per la farmaceutica ospedaliera ha permesso il conseguimento di importantissimi risultati, mai raggiunti prima d’ora in Calabria, sia in termini di risparmio economico che di efficienza e razionalizzazione della spesa. Una gara di questa portata non sarebbe potuta essere espletata con le procedure tradizionali ed in questo arco di tempo. In termini di efficienza va segnalato: l’allineamento definitivo delle date di scadenza dei contratti su base regionale; ben nove aziende su undici erano in regime di proroga con contratti scaduti; l’uniformità dei prezzi di aggiudicazione su tutto il territorio regionale, tenuto conto che i prezzi di alcuni farmaci potevano sensibilmente differenti tra le varie aziende. In sintesi, in ordine ai dati numerici ed economici della gara, si rileva che a fronte di 2.074 lotti ne sono stati aggiudicati 1749 pari al 84,33%. Questo dato è da ritenersi più che soddisfacente rispetto ai dati di simili gare espletate in Italia. In termini di risparmio economico, a fronte dell’importo a base d’asta di € 498.834.950,65, è stata registrata un’economia di € 69.237.193,02. Tale risparmio, registrato in soli sei mesi (periodo di espletamento della gara) ha superato, di gran lunga, l’importo comunicato in fase di predisposizione del piano di rientro regionale, che prevedeva un risparmio complessivo nel triennio di € 51.945.000,00, senza tener conto delle ulteriori economie registrate nelle altre gare aggregate espletate dalla S.u.a. Per conto degli Enti del Ssr.  
   
   
UNA… R.O.S.A. PER LA QUALITÀ DELLA VITA  
 
Bari, 29 giugno 2010 - Eravamo Badanti … Siamo Assistenti Familiari, prende avvio con questo slogan la campagna di comunicazione per l’attuazione del Progetto Rosa, con un convegno che ne illustrerà le opportunità programmato per giovedì 1° luglio, a Bari, presso la sala Murat ( P.zza del Ferrarese), dalle ore 16.00 alle ore 19.00. R.o.s.a. - Rete per l’Occupazione e i Servizi di Assistenza - è un progetto approvato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e promosso dalla Regione Puglia per dare vita a una rete istituzionale di soggetti che, a vari livelli, sono impegnati in azioni che favoriscono l’emersione dal lavoro irregolare nel settore della cura domiciliare. In Puglia, unica regione del sud ad essere finanziata, il progetto trova attuazione grazie allo sforzo congiunto dell’amministrazione regionale, delle 6 Province pugliesi e dell’Ufficio della Consigliera di parità di Lecce. R.o.s.a. Si articola in più fasi, tese a qualificare e regolarizzare il lavoro di cura. Dal 1 marzo 2010 sono aperte le iscrizioni di assistenti familiari presso tutti i Centri per l’impiego per la creazione di appositi elenchi provinciali. L’iscrizione è subordinata al possesso di alcuni requisiti formali (obbligo scolastico, maggiore età, permesso di soggiorno, ecc.) e professionali certificati attraverso la definizione di un profilo di competenze redatto dal Centro per l’Impiego . Possono iscriversi agli elenchi anche gli assistenti già in possesso di regolare contratto che vogliano certificare la loro professionalità. Il secondo step prevede l’erogazione di incentivi alle famiglie che assumono gli assistenti familiari dalle apposite liste. Gli incentivi sono commisurati al valore dei contributi previdenziali versati nell’arco di un anno e comunque sino a un massimo di euro 2.500,00. Per gli assistenti familiari che non possono essere iscritti in prima battuta in questi elenchi per mancanza dei requisiti minimi previsti, il Cpi rileva il fabbisogno formativo su cui saranno poi indirizzati appositi percorsi di qualificazione finanziati a valere sul Fondo Sociale Europeo.  
   
   
TRENTO: RIORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ AMBULATORIALE, FINANZIAMENTO ALL’APSS  
 
 Trento, 29 giugno 2010 - Su proposta dell’assessore alla Salute e politiche sociali Ugo Rossi, la giunta provinciale ha assegnato all’Azienda provinciale per i servizi sanitari la somma di 997.152 euro per la realizzazione del “Progetto per la riorganizzazione dei processi dell’attività ambulatoriale”, inserito nell’Accordo di Programma tra Provincia autonoma di Trento e Ministero della Salute sottoscritto il 23 dicembre 2009. La quota finanziata dallo Stato, ai sensi della legge 11 marzo 1988, n. 67, ammonta a 939.668 euro, mentre la quota a carico del bilancio provinciale è pari a 57.484 euro. La legge 11 marzo 1988, n. 67 autorizza l’esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e di realizzazione di residenze sanitarie assistenziali per anziani e soggetti non autosufficienti. Il 23 dicembre 2009 è stato sottoscritto l’Accordo di programma integrativo per il settore degli investimenti sanitari tra il Ministero della Salute e la Provincia autonoma di Trento, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Con la deliberazione della Giunta provinciale n. 520 di data 12 marzo 2010 è stato approvato il “Progetto per la riorganizzazione dei processi dell’attività ambulatoriale” presentato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari e riguardante i sistemi informatici ed in particolare il miglioramento del Sistema Informativo provinciale.  
   
   
MATERA: I SASSI INCONTRANO L´ORIENTE DI AZUMA  
 
Matera, 29 giugno 2010 - “La Mostra delle Opere del maestro Azuma è un evento che, da lucani e da materani, in particolare, ci rende infinitamente orgogliosi e riconoscenti verso i Dirigenti del Circolo “La Scaletta” per l’impegno profuso ed il lavoro che svolgono da tanti anni nella valorizzazione della Cultura locale, nazionale ed internazionale”. Lo ha detto l’assessore alla Formazione, con delega alla Cultura, Rosa Mastrosimone, che ha partecipato sabato scorso a Matera all’inaugurazione dell’antologica del maestro giapponese Kengiro Azuma. “L’attività della “Scaletta” si può considerare una vera e propria rivoluzione culturale, un’avventura continua che mira a fare di Matera una delle capitali del Sud, come testimonia la più che mai opportuna collocazione delle opere di Kengiro Azuma, grande scultore internazionale, nella suggestiva cornice naturale dei Sassi ed in particolare nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci. Le nostre grotte, i nostri monasteri sicuramente fanno dei Sassi – ha sottolineato Rosa Mastrosimone - un luogo unico al mondo le cui suggestioni avvolgono e rimandano una luce particolare al pensiero dell’oriente che s’incarna nelle sculture di Azuma”.