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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Dicembre 2009
RICERCATORI EUROPEI FORNISCONO PROTOTIPO DI CELLULA MINIMALE  
 
Bruxelles, 17 dicembre 2009 - Un team di ricercatori ispano-tedesco è riuscito a fornire la prima immagine complessiva di una cellula minima che provoca la polmonite atipica: il Mycoplasma pneumoniae. Presentata nella rivista Science, la ricerca fa parte dei progetti 3D-repertoire e Prospects, che sono stati finanziati dall´Ue con 13 e 11,78 milioni di euro rispettivamente. I ricercatori del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) a Heidelberg, in Germania, e il Centre de Regulació Genòmica (Crg) a Barcellona, in Spagna, hanno cercato di rispondere a varie domande, tra cui quella su quali elementi sono necessari per produrre una cellula con la capacità di sopravvivere in maniera indipendente. Lo studio, presentato in tre articoli pubblicati su Science, getta luce su alcune novità fondamentali per la biologia dei batteri. Guidato dai dottori Peer Bork, Anne-claude Gavin e Luis Serrano, il team ha scelto come modello cellulare il Mycoplasma pneumoniae, che è un batterio unicellulare di piccole dimensioni, responsabile della polmonite atipica nell´uomo. È un piccolo procariote (cellula priva di nucleo) capace di riprodursi senza usare il meccanismo cellulare di un ospite. Secondo il team, M. Pneumoniae riesce a sopravvivere da solo ed è una cellula minimale dal momento che non è complessa. I ricercatori dell´Unità di biologia strutturale e computazionale dell´Embl e l´Unità del partenariato dei sistemi Embl-crg del Crg hanno compiuto la loro indagine sul batterio su tre livelli diversi. Il Team 1 ha descritto M. Pneumoniae, individuando tutte le molecole di Rna (acido ribonucleico) prodotte dal suo Dna (acido deossiribonucleico) in una serie di condizioni ambientali diverse. Il Team 2 ha definito le reazioni metaboliche che avvenivano al suo interno - il metaboloma - nelle stesse condizioni ambientali. Il Team 3 ha individuato ogni complesso multiproteico prodotto dal batterio caratteristico dell´organizzazione del suo proteoma. "A tutti e tre i livelli, abbiamo riscontrato che M. Pneumoniae era più complesso di quanto ci aspettassimo", ha spiegato il dott. Serrano del Crg, che è stato tra gli iniziatori del progetto presso l´Embl. L´esame del proteoma e del metaboloma ha condotto i ricercatori alla scoperta della multifunzionalità di molte proteine, come ad esempio gli enzimi metabolici che fanno da catalizzatori nelle reazioni multiple e altre proteine che partecipano in più di un solo complesso proteico. Secondo gli scienziati, M. Pneumoniae collega anche i processi biologici nello spazio e nel tempo, spesso attraverso l´assemblaggio delle varie parti dei meccanismi cellulari coinvolti in due passaggi consecutivi di un processo biologico. La regolazione del trascrittoma (l´insieme di tutte le molecole Rna di un dato organismo o tipo cellulare) di un batterio, può essere paragonata a quella degli eucarioti (organismi viventi mono o pluricellulari costituiti da cellule dotate di nucleo). La maggior parte dei trascritti prodotti dal Dna di M. Pneumoniae non sono convertiti in proteine, e i geni non sempre sono trascritti in un unico gruppo. Essi possono, comunque, esprimere o reprimere geni individuali all´interno di un gruppo in maniera discriminatoria. I ricercatori hanno anche scoperto che il batterio - che presenta caratteristiche comuni con altri organismi, più evoluti - ha la capacità di adattare il proprio metabolismo a cambiamenti estremi delle condizioni ambientali che influiscono sugli organismi. "La chiave sta in queste caratteristiche condivise", ha dichiarato il dott. Gavin dell´Embl. "Di esse non riescono a fare a meno neanche gli organismi più semplici, infatti sono rimaste invariate nel corso di milioni di anni di evoluzione - sono l´essenza della vita". Il progetto 3D-repertoire ("A multidisciplinary approach to determine the structures of protein complexes in a model organism") è stato finanziato dall´Unione europea attraverso l´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq). Il progetto Prospects ("Proteomics specification in time and space") è stato sostenuto dall´Ue attraverso il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). Per maggiori informazioni, visitare: Science: http://www. Sciencemag. Org/ Embl Heidelberg: http://www. Embl. De/ Centre de Regulació Genòmica: http://pasteur. Crg. Es/portal/page/portal/internet/ .  
   
   
CURA TUMORI, APPROVATI TRE PROGETTI INNOVATIVI 15 MILIONI PER UN PROGRAMMA REALIZZATO CON CENTRO DI NERVIANO  
 
 Milano, 17 dicembre 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, ha approvato tre progetti innovativi per la cura dei tumori, che saranno realizzati nell´ambito della Rete Oncologica Lombarda, il network di patologia che lega le strutture che si occupano della ricerca e assistenza in questo ambito. "Il primo e più importante - spiega l´assessore - riguarda la realizzazione di una ´Banca virtuale di materiale biologico´, attraverso la costituzione di ´una rete di biobanche´ in Lombardia". In pratica, in una biobanca vengono conservati campioni di tessuti che vengono utilizzati per realizzare ricerche di diverso genere in campo medico. "In questo caso - prosegue Bresciani - la costituzione della ´rete di biobanche´ servirà per sviluppare ulteriormente la ricerca per la cura dei tumori, attraverso la realizzazione di nuovi e più efficaci farmaci". Capofila del progetto è l´Istituto Nazionale dei Tumori, che attiverà una collaborazione triennale con il Centro di ricerca di Nerviano per portare a compimento il programma. Regione Lombardia mette a disposizione 15 milioni di euro (5 milioni all´anno per tre anni a partire dal 2010). Il secondo progetto (150. 000 euro), anch´esso realizzato dall´Istituto dei Tumori, riguarda invece la cura dei tumori primitivi del fegato e delle vie biliari, i tumori della prostata e urologici e i tumori della testa e del collo. Il programma consiste nella creazione di linee guida per la fase diagnostica, terapeutica, di follow up e di riabilitazione di queste patologie. Il terzo progetto (50. 000 euro), che sarà invece messo in atto dall´Istituto Clinico Humanitas, riguarda i tumori dell´esofago e dello stomaco. Anche in questo caso, l´obiettivo è creare linee guida per la diagnosi, la terapia e il follow up di queste malattie. .  
   
   
SANITA´, 3,4 MILIONI PER 5 PROGETTI DI RICERCA IN LOMBARDIA  
 
Milano, 17 dicembre 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, ha deciso di destinare una somma complessiva di 3. 415. 000 euro per finanziare 5 progetti di ricerca in vari ambiti (malattie cardiovascolari in particolare). Si tratta di progetti di sperimentazione e di ricerca clinica innovativi (finanziati con 7 milioni nel 2009 e con la stessa cifra anche nel 2010), per i quali è prevista una positiva ricaduta nel campo dell´assistenza e della prevenzione. Questi i progetti. - "Rinnovo dell´osservatorio Epidemiologico Regionale per le Malattie Cardiovascolari in Regione Lombardia Progetto Camuni Iii -2009/2013", di durata triennale, proposto dall´Ao Ospedale di Circolo Fondazione Macchi di Varese: 600. 000 euro; - "La Sindrome Post-polio: indagine sulle cause virali, identificazione di nuovi marcatori biologici e messa a punto di metodi diagnostici e di misure terapeutiche", di durata biennale, proposto dall´Ao Ospedale di Circolo Fondazione Macchi di Varese: 285. 000 euro; - "Assistenza circolatoria con Devices Meccanici (Vad -Ventricular Assist Devices) per lo scompenso cardiaco avanzato: analisi epidemiologica ed economica e sviluppo di modelli clinico assistenziali", di durata biennale, proposto dall´Ao Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano: 240. 000 euro; - "Valutazione dell´intensità assistenziale e della complessità clinica in area medica", di durata annuale, proposto dall´Ao Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano: 90. 000 euro; - "Rete integrata per l´approccio al paziente cronico con patologie cardiovascolari: l´appropriatezza", di durata biennale, proposto dall´Asl della Provincia di Lodi: 2. 200. 000 euro. .  
   
   
ALL´OSPEDALE SAN GIOVANNI DI ROMA BOOM DELLA TELEMEDICINA  
 
Roma, 17 dicembre 2009 - In linea con le indicazioni della Regione Lazio è partito il potenziamento dell´Unità operativa di telemedicina all´interno dell´ospedale San Giovanni di Roma. Un percorso che l´ospedale aveva già da tempo intrapreso attraverso la telemedicina che ha permesso alla struttura di rispondere con tempestività alle esigenze diagnostiche, di fornire una risposta valida ai malati cronici, di favorire l´aggiornamento scientifico e di incrementare la collaborazione tra strutture di riferimento. "Il salto tecnologico avviato con la diffusione nei processi clinici di soluzioni per la comunicazione interna di dati ed immagini - spiega Luigi D´elia, direttore generale dell´azienda ospedaliera San Giovanni - ci ha spinto a implementare e costruire ulteriori razionali prospettive incentrate sul paziente". Per completare il quadro e offrire un´alternativa al ricovero ospedaliero è stato necessario sperimentare modelli operativi che assicurassero, in ogni caso, sicurezza nella diagnosi ed appropriatezza nelle terapie. Il modello, finanziato dalla Giunta regionale del Lazio, è stato operativo nel 2008 e 2009 in diverse aree di attività. Ad esempio con la telediagnosi cardiologica, in collegamento con centri sanitari in Tanzania, e l´area di teleassistenza per i pazienti con dimissione protetta dal Dea, che ha evitato il ricovero di utenti affetti da fibrillazione atriale cardiovertita, con scompenso cardiaco, Parkinson, tumori, diabete, ipertensione, ulcerazione agli arti, roncopneumopatia cronica ostruttiva. E´ stata poi dedicata un´area di telediagnostica per gli ospiti in comunità e un´area della formazione ed aggiornamento professionale, per medici e personale infermieristico degli ospedali. A questo punto, quindi, l´Unita´ operativa di telemedicina sarà dotata di propri ambienti nel presidio ospedaliero Addolorata che, opportunamente ristrutturati e cablati, andranno a regime con il nuovo anno 2010. .  
   
   
NASCE LA FARMACIA CARDIOMETABOLICA: L´ATTIVITÀ CONGIUNTA DI MEDICI E FARMACISTI PUÒ CONTRIBUIRE A RIDURRE I FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE E DIMINUIRE I COSTI SOCIALI LEGATI ALLE PATOLOGIE CARDIACHE. UNO STUDIO DEL CNR DI ROMA  
 
Roma, 17 dicembre 2009 - Il Servizio di prevenzione e protezione del Consiglio nazionale delle ricerche (Spp-cnr) di Roma e la Società Strale, che si occupa di tecnologia applicata alla Medicina, con la collaborazione di Roberto Adrower, farmacista, sta attuando uno studio di prevenzione dal titolo ‘Farmacia cardiometabolica’, focalizzato sulla ricerca dei fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione afferente alle farmacie italiane. “Abbiamo sviluppato una cartella clinica computerizzata dove il farmacista immette i dati cardiometabolici: pressione arteriosa, indice di massa corporea, circonferenza addominale, glicemia, colesterolo totale e Hdl, trigliceridi, fumo di sigaretta, frequenze alimentari”, spiega Roberto Volpe, medico e ricercatore del Servizio di prevenzione e protezione del Cnr, responsabile dello studio. “In base alle informazioni raccolte si calcola il rischio cardiovascolare a 10 anni; dopo di che l’elaborato viene restituito alla farmacia con l’aggiunta di consigli dietetici ad hoc. Il soggetto è successivamente controllato a distanza e, ove necessario, indirizzato al proprio medico di famiglia”. Uno studio pilota, appena iniziato, ha monitorato circa 150 persone nelle regioni Lazio, Campania, Abruzzo e Calabria. “L’importanza di tale modello, ben presto esteso a tutto il territorio nazionale”, sostiene Roberto Adrower, “consiste nell’indurre il soggetto a rischio cardiovascolare alla consapevolezza del proprio stato, con l’obiettivo di ridurre il rischio e con esso i costi sociali”. Il costo di un infarto acuto, infatti, è quantificato in 7. 000-8. 000 euro annui, ai quali vanno sommati gli oneri dovuti all’invalidità e alla perdita di giornate lavorative. “Il controllo della spesa sanitaria rappresenta una priorità delle economie nazionali e mondiali, resa più pressante dalle previsioni Ecofin che ipotizzano nelle decadi a venire un netto incremento, dovuto all’invecchiamento della popolazione e all’aumento dell’incidenza di malattie croniche quali diabete e obesità”, precisa Volpe. “Questi fattori di rischio cardiovascolare, però, insieme all’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia e l’ipertensione arteriosa, sono tutti modificabili e quindi, possono essere prevenuti. Non si tratta di medicalizzare una popolazione sana, ma di selezionare i soggetti critici con l’obiettivo di migliorarne lo stile di vita generale. In tal senso, la farmacia cardiometabolica può rappresentare un bilanciamento corretto tra razionalizzazione e qualità del servizio sanitario garantito su tutto il territorio”. La farmacia, come evidenzia uno studio della Scuola di Direzione Aziendale dell´Università Bocconi, già rappresenta un fondamentale presidio sanitario su strada, dove entrano circa tre milioni di persone al giorno. Un ruolo di supporto importante che la recente Legge 62/2009 prevede proprio come ‘Farmacia dei Servizi’ al fine di “Realizzare campagne di prevenzione delle principali patologie a forte impatto sociale (…) anche effettuando analisi di laboratorio di prima istanza”. “Infine”, conclude Volpe, “la validità della nostra iniziativa viene confortata da uno studio recente pubblicato su Archives of Internal Medicine. La ricerca ha riguardato oltre 400 pazienti con ipertensione non controllata, di età media di 58,3 anni. Dopo 6 mesi di follow-up, l´indice di aderenza alle linee guida nazionali nel gruppo di pazienti assistiti anche dai farmacisti è aumentato del 55,4% rispetto all´8% dei pazienti senza assistenza. Inoltre, valori pressori nella norma sono stati registrati nel 63,9% dei pazienti nel gruppo di collaborazione e nel 29,9% di quelli nel gruppo controllo”. .  
   
   
SANITA´ 2010, NIENTE TICKET PER I CASSINTEGRATI LOMBARDI FORMIGONI: AIUTO IN PIU´ PER FAMIGLIE GRAZIE A BILANCIO SANO  
 
Milano, 17 dicembre 2009 - Dall’ 1 gennaio 2010 e almeno fino al 31 dicembre dello stesso anno anche le persone in cassa integrazione straordinaria e i loro familiari a carico (oltre che i disoccupati e i lavoratori in mobilità) saranno esenti dal pagamento del ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale (esami e visite), essendo già esenti per la farmaceutica. Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, illustrando, insieme agli assessori Luciano Bresciani (Sanità) e Giulio Boscagli (Famiglia e Solidarietà sociale), il provvedimento che indica le "regole" per la gestione del servizio socio sanitario regionale per il 2010. "Siamo in grado di dare questo ulteriore aiuto alle persone in difficoltà per la crisi economica - ha spiegato Formigoni - grazie alla corretta, oculata e sempre migliore gestione del nostro bilancio". "Ma non è l´unica novità - ha proseguito il presidente - Con questo provvedimento aumentiamo le risorse per i ricoveri, la farmaceutica, l´area psichiatrica e la riabilitazione, sperimentiamo cure a domicilio per pazienti cronici con il supporto delle nuove tecnologie informatiche nel Nord Milano, avviamo la digitalizzazione delle cartelle cliniche a partire dalle Asl di Cremona e Mantova, estendiamo il progetto della dote sanitaria, realizziamo un più assiduo monitoraggio delle liste d´attesa e potenziamo la rete dei servizi socio sanitari". Le regole 2010 hanno un triplice scopo. Innanzitutto consolidare l´esistente, a partire dal mantenimento delle attuali fasce di esenzione ticket (70% per esami e visite e più del 60% delle prescrizioni farmaceutiche), cui si sono aggiunti i cassintegrati, "come ulteriore misura - ha sottolineato Formigoni - di sostegno alle famiglie e alle persone in difficoltà". Il secondo obiettivo è potenziare con ulteriori risorse le aree di maggior fabbisogno finanziario e il terzo è intraprendere o proseguire alcuni progetti-pilota sperimentali per poi introdurli gradualmente su scala più vasta. Queste alcuni dei principali provvedimenti. Nuove Risorse - Vengono investite nuove risorse nelle aree di maggior fabbisogno finanziario. Per quanto riguarda i ricoveri, vengono aumentate alcune tariffe per prestazioni di alta specialità, a budget invariato rispetto al 2009. A questo si aggiungono nuovi fondi destinati a far fronte alla criticità del rinnovo dei contratti del personale del comparto dei privati. "Sul capitolo farmaceutica - ha aggiunto Bresciani - ci sarà un aumento del 10% delle risorse per i farmaci File F (medicinali innovati ad alto costo per gravi patologie). Quanto alla psichiatria, vengono messi a diposizione 20 milioni in più, destinando dunque a questo ambito il 5% delle risorse del Fondo Sanitario Regionale". Sperimentazioni E Nuove Tecnologie - E´ previsto l´avvio o la prosecuzione di alcuni progetti-pilota sperimentali con lo scopo di introdurli gradualmente su scala più vasta. Nelle Asl di Mantova e di Cremona viene introdotta la digitalizzazione delle cartelle ciniche (10 milioni di risorse). Sul territorio Nord-milano sarà invece sperimentata l´assistenza domiciliare dei pazienti cronici tramite supporto informatizzato di rilevazione via web dei principali parametri vitali, in collegamento in tempo reale con la centrale operativa. Dote Sanitaria - Verrà proseguito e potenziato il progetto della dote sanitaria, che prevede una sorta di "patto" tra il medico e il paziente nel seguire un percorso diagnostico terapeutico stabilito (con tanto di dotazione finanziaria ossia la "dote") per le patologie croniche. Nel 2009 è già stato avviato nelle Asl di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Monza, e Milano 2. Cure Territoriali - Saranno promosse forme avanzate di associazionismo medico che vedranno i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta come punti di riferimenti per gli assistiti, con l´introduzione di percorsi di presa in carico e di continuità assistenziale integrati con gli specialisti e altre figure professionali. Sempre con l´obiettivo di facilitare l´accesso dei cittadini ai servizi, saranno sperimentati percorsi di semplificazione delle procedure sulla protesica. Tempi D´attesa - Verranno potenziate le attività di monitoraggio costante - a frequenza mensile o in alcuni casi settimanale - dei tempi di attesa di tutte le strutture. Sul sito web regionale sarà pubblicato l´elenco delle 5 strutture con i tempi di attesa migliori per le prestazioni più richieste. Controlli - Confermato anche per il 2010 l´obiettivo, già raggiunto nel 2009, di sottoporre a controllo almeno il 10% delle attività di ricovero e il 3,5% delle attività di specialistica ambulatoriale. E´ prevista anche una azione di qualificazione della attività delle Asl attraverso un piano di formazione per gli operatori così da migliorare ulteriormente il livello di vigilanza e controllo. Ricerca - Anche per il 2010 viene messo a disposizione un finanziamento regionale di 7 milioni di euro destinato alla ricerca indipendente, che trova come naturale punto di riferimento gli Irccs pubblici e privati e le Aziende Ospedaliere sede di Polo Universitario. Servizi Socio Sanitari - "Grazie all´aumento di risorse - ha detto l´assessore Boscagli - a partire dal 1 marzo 2010, sarà potenziata la rete di strutture presenti nel territorio". Accanto all´aumento dei posti nelle strutture residenziali (ad aprile 2009 è stato riaperto l´accreditamento delle Rsa con un aumento di 1. 300 posti avvicinandoci al 7% di copertura), sarà potenziata l´offerta di strutture diurne per garantire la possibilità di tenere in casa i famigliari anziani o affetti da disabilità. In particolare, i Centri Diurni Integrati per Anziani avranno 359 posti in più, che si vanno ad aggiungere ai circa 5. 000 già presenti; i Centri Diurni per Disabili aumenteranno l´offerta di 204 posti (attualmente sono 6. 051); le Comunità Socio Sanitarie per Disabili avranno 44 nuovi posti (attualmente sono 1. 222). Per quanto riguarda la riabilitazione extraospedaliera di competenze del settore socio sanitario, vengono messi a disposizione 3 milioni di euro in più, aumentando così il budget del 2009 (253 milioni di euro) dell´1,5%. Inoltre per quanto riguarda la riabilitazione le tariffe per prestazione vengono aumentate del 2,7% a budget invariato. Disabili E Dipendenze - "Un´altra novità - ha aggiunto Boscagli - riguarda la riapertura dell´accreditamento delle strutture di riabilitazione ambulatoriale dedicate ai disabili minori affetti da patologie ad alto impatto sociale, come ad esempio l´autismo, tema molto sentito dalle famiglie della nostra regione". Oggi sono 77 le strutture di riabilitazioni presenti in Lombardia, con un totale di 3. 234 posti residenziali accreditati e 1. 257 posti diurni accreditati. Proseguirà inoltre l´accreditamento per i Servizi Multidisciplinari Integrati per il trattamento delle dipendenza (attualmente 4 in Lombardia), per le unità d´offerta residenziali e semiresidenziali per le Dipendenze (138 Comunità terapeutiche con 2. 564 posti accreditati) e per i Consultori. Stati Vegetativi E Sla - Proseguirà anche per il 2010 la sperimentazione per la cura e l´assistenza delle persone in stato vegetativo e colpite dalla sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Per i famigliari che decidono di assistere in casa i parenti saranno messi a disposizione 500 euro mensili, oltre alla completa gratuità per i ricoveri di sollievo nelle Residenze sanitarie, mentre per chi sceglie il ricovero, questo sarà completamente gratuito. In Lombardia sono circa 500 i casi a domicilio di malati di Sla, mentre sono 479 le persone in stato vegetativo assistite quotidianamente: 80% in strutture ospedaliere e il 20% a domicilio. .  
   
   
INAUGURATI NUOVI REPARTI A GALLARATE OSTETRICIA, GINECOLOGIA E NURSERY AL PADIGLIONE TROTTI MAINO PRESTO IL VIA ALLA NUOVA CHIRURGIA  
 
Gallarate/va, 17 dicembre 2009 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l´assessore alla Sanità Luciano Bresciani hanno inaugurato oggi, all´ospedale Sant´antonio Abate di Gallarate, i nuovi spazi dedicati all´ostetricia, alla ginecologia e alla nursery nel padiglione Trotti Maino. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il direttore generale dell´Azienda ospedaliera di Gallarate Armando Gozzini, il sindaco della città dei due galli Nicola Mucci, il primo cittadino di Varese Attilio Fontana, l´assessore provinciale Giuseppe De Bernardi Martignoni, il numero uno di Sea Giuseppe Bonomi, e il prevosto monsignor Franco Carnevali. Formigoni ha voluto salutare i 1. 730 dipendenti che, con grande impegno, si prendono cura dei malati. "L´eccellenza della sanità lombarda - ha detto il presidente - passa attraverso i loro sforzi e la loro attenzione alle persone". Come speciale esempio, Formigoni ha indicato la nefrologa Laura Rimoldi, in servizio al nosocomio di Gallarate da martedì 15. "So che Laura è giovane - ha spiegato Formigoni - e dico che Regione Lombardia conta sul suo entusiasmo e su quello di tutti i dipendenti per continuare a prendersi cura delle persone che sono al centro di ogni nostro progetto in campo sanitario che si basa sulla rete di eccellenze". "La sanità - ha detto l´assessore Bresciani - ha bisogno di ricerca e Regione ha promosso la rete delle Facoltà di Medicina con 14 macroaree di ricerca cui guarda con attenzione lo stesso mondo dell´industria. Già attivi progetti cui potrà dare il suo contributo un ospedale moderno come questo di Gallarate". "Con il nostro modello di sussidiarietà orizzontale che coinvolge ricerca, sistema sanitario regionale, università e industria - ha spiegato Bresciani - abbiamo creato accordi con altre Regioni e con le realtà europee". Il presidente ha sottolineato come "quello di Gallarate sia un ospedale nato per opera dei Cavalieri di San Giovanni, ma sia una realtà che si lega in modo indissolubile al territorio con spazi, come il Boito, costruiti tempo fa, affiancati da nuovi come il Trotti Maino, e tante donazioni dei cittadini, segno indelebile di come la sanità lombarda sia realmente percepita dalla popolazione come un bene comune". L´inaugurazione del Trotti Maino completa un percorso che ha visto Regione Lombardia investire 15 milioni di euro. "Dopo aver completato la costruzione del nuovo padiglione nel 2007 - ha ricordato Formigoni - abbiamo avviato negli ultimi due anni i suoi servizi, dalla radiologia al centro per il recupero neurologico e la lotta alla sclerosi multipla, dall´odontostomatologia alla medicina riabilitativa. Oggi entrano in funzione l´ostetricia, la ginecologia e la nursery, rispettando l´originaria destinazione della villa liberty che Carolina Trotti Maino donò all´ospedale affinché fosse trasformata in un luogo di cura della maternità e dell´infanzia. Oggi facciamo dunque un regalo alle quasi 1. 200 mamme che ogni anno scelgono Gallarate per dare alla luce un figlio". "L´impegno per la ginecologia e l´ostetricia - ha sottolineato il presidente - rappresenta la punta dell´iceberg per il riammodernamento dell´ospedale di Gallarate. Tra pochi mesi inaugureremo il nuovo centro trasfusionale (febbraio 2010) e il nuovo reparto di emodinamica (marzo 2010). Contiamo, inoltre, di fare ulteriori sforzi: molti di voi, infatti, sapranno della volontà di realizzare, nell´area adibita oggi a parcheggio, la nuova area servizi dove sarà garantito l´atterraggio degli elicotteri per le emergenze e dove realizzeremo un nido per dipendenti, il centro unico prenotazioni, quello per i prelievi e spazi impiegati per la prevenzione e uffici amministrativi". "Regione Lombardia - ha ricordato Formigoni - si è impegnata anche per realizzare il nuovo padiglione chirurgico da 5 piani: abbiamo previsto, per quest´opera, un investimento di 10 milioni di euro e attendiamo da Roma (per marzo 2010) lo sblocco dei fondi". .  
   
   
SANITÀ, NASCE NEL LAZIO IL PRIMO LABORATORIO ´GOOD MANUFACTURING PRACTICE´  
 
Roma, 17 dicembre 2009 - Nonostante le difficoltà che costringono il Servizio sanitario regionale a muoversi fra paletti estremamente rigidi, il Lazio non si ferma di fronte ai progetti d´eccellenza. E´ stato infatti costituito il Consorzio a maggioranza pubblica che dovrà gestire il primo laboratorio Gmp (Good manufacturing practice) del centro sud Italia. L´università di Tor Vergata, le aziende ospedaliere San Giovanni-addolorata e S. Andrea e l´Irccs S. Lucia rappresentano il primo nucleo della neonata società destinata inevitabilmente ad allargarsi, anche per l´interesse dimostrato da altre Regioni e fondazioni. "La nostra Regione ha già stanziato oltre 4 milioni di euro - spiega Carlo Umberto Casciani, commissario dell´Agenzia per i trapianti e le patologie connesse del Lazio e promotore del progetto - Si tratta ora di trovare altri finanziatori per realizzare questa struttura all´avanguardia della quale avremmo dovuto già dotarci". In base ad una direttiva europea del 2004 infatti, l´Italia avrebbe dovuto istituire questi centri per la lavorazione, stoccaggio, conservazione e distribuzione di tessuti e cellule umane a partire dallo scorso gennaio. Sotto Firenze però, non esiste ancora alcun laboratorio Gmp ed il sud dello stivale è costretto ad acquistare altrove prodotti come pelle coltivata, ossa, cartilagini o vasi con tempi di attesa spesso lunghi ed alti costi. "Il modello di laboratorio Gmp che intendiamo mettere in campo - aggiunge il professor Casciani - è costituito da tre moduli che trattano, pelle, ossa e cartilagine. La spesa da affrontare è notevole e si aggira intorno ai dodici milioni di euro. Ma questa officina è lo strumento fondamentale per l´applicazione di tutte le conoscenze della chirurgia rigenerativa che ormai rappresenta la medicina del futuro" .  
   
   
RICERCA REGIONALE VENETA SU SPESA SOCIALE DEI COMUNI  
 
Verona , 17 dicembre 2009 - “Vogliamo superare alcuni dislivelli presenti nei territori comunali del Veneto per quanto riguarda l´organizzazione dei servizi sociali e l´erogazione delle prestazioni nel principio di eguaglianza tra tutti i cittadini. Per questo è essenziale sapere quanto spendono i Comuni per il sociale (anziani, disabili, infanzia, minori, nuove povertà, famiglie in difficoltà) e come spendono le risorse”. Lo ha detto ieri a Verona, nella sede dell´Azienda Ulss n. 20, l’assessore regionale alle politiche sociali, Stefano Valdegamberi durante la presentazione alla stampa della ricerca “La spesa sociale dei Comuni nel welfare veneto” realizzata dalla “Fondazione E. Zancan” di Padova finanziato dalla Regione Veneto e promossa dall’Azienda Ulss n. 9 di Treviso. “Questa è la prima ricerca nel Veneto che consente una fotografia approfondita della situazione - ha detto Valdegamberi- e costituirà una base importante di orientamento ragionato per le scelte di politica sociale della Regione, per un più razionale utilizzo delle risorse, per uscire dall’approccio localistico che si vede in alcune situazioni, e per puntare invece a riferirsi alle aziende ulss come elemento centrale per granire omogeneità di servizi e parità di livello di prestazioni sociali tra i cittadini veneti. ” Lo studio statistico-sociale realizzato sui dati Istat dal 2004 al 2006 evidenzia la situazione di spesa nel sociale di tutti i 581 Comuni veneti, aggregati per territori di riferimento per le aziende ulss. Ne emerge un quadro dettagliato delle spese che presenta anche dislivelli nell’erogazione dei servizi tra aree. A proposito, Valdegamberi ha sottolineato che “questi dati dimostrano come, di fronte alla situazione difficoltà economica che stiamo vivendo, non si può né si deve solo reclamare più risorse ma si deve spendere bene e meglio quelle che si hanno già a disposizione”. Egli ha sollecitato una gestione dei servizi sociali che sia sempre più delegata alle aziende ulss per arrivare ad una maggior giustizia retributiva delle prestazioni sociali e per fornire prestazioni paritarie a tutti i cittadini in questo settore. I risultati della ricerca saranno divulgati alle Conferenze dei Sindaci e da loro analizzati per migliorare la programmazione regionale alla vigilia della redazione delle linee guida 2010 per i piani di zona, che sono i piani regolatori e operativi delle politiche sociali all´interno dei servizi territoriali. Entrando nel dettaglio, la ricerca mostra che i Comuni del Veneto hanno speso complessivamente nel 2006 per il sociale quasi 395 milioni di euro pari a 82,93 euro per ogni abitante. Di questi, 66,71 euro rappresentano la quota di spesa gestita direttamente dai comuni, mentre i restanti 16,22 euro pro-capite sono risorse che vanno a finanziare gli interventi sociali delegati alle ulss. I maggiori beneficiari degli investimenti direttamente gestiti dai comuni sono i minori, seguiti dagli anziani non autosufficienti, per quanto riguarda tipologia di servizi la maggiore spesa interessa gli interventi domiciliari. Sono intervenuti anche Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’azienda n. 19 di Adria e direttore scientifico della ricerca, Maria Bezze cocuratrice della fondazione Zancan, Michele Maglio, dirigente della direzione regionale per i servizi sociali, i direttori dei servizi sociali delle Aziende Ulss n. 20 e n. 22. .  
   
   
FIRMATA A LIVORNO L’INTESA PER IL NUOVO OSPEDALE  
 
Firenze, 17 dicembre 2009 - Il protocollo di intesa per la realizzazione del nuovo ospedale è stato siglato ieri mattina a Livorno dai rappresentanti della Regione Toscana, del Comune e della Provincia, della Asl 6, della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle province di Pisa e Livorno e della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana. Per la Regione Toscana era presente l´assessore Gianfranco Simoncini, in rappresentanza del collega di giunta Enrico Rossi, impossibilitato a partecipare. «Questa giornata ci ha regalato una grande soddisfazione – ha detto tra l´altro l´assessore Simoncini – Con questo atto si compie un altro passo importante verso l´obiettivo di dotare Livorno e la Toscana di un nuovo, moderno ospedale, per costruire una sanità che guarda al 2050 e non al 1930. Questa scelta – ha proseguito – rientra nel quadro più complessivo di qualificazione della sanità pubblica, che la Regione sta perseguendo da anni con la realizzazione di tanti nuovi ospedali e l´ammodernamento dell´intera rete. La nostra è una sanità in equilibrio di bilancio, che per questo può permettersi anche di migliorare in qualità e di investire, grazie alle scelte portate avanti in questi anni dall´assessore Rossi. » Nel protocollo le parti si impegnano a individuare strumenti e procedure per raggiungere l´obiettivo della realizzazione del nuovo ospedale, delle opere infrastrutturali connesse e per la valorizzazione degli immobili dismessi o da dismettere ai fini sanitari. Prossime importanti tappe del percorso sono previste entro il mese di febbraio: l´accordo di programma, la predisposizione del progetto di massima, e l´avvio dell´adeguamento dei vari strumenti urbanistici. .  
   
   
COMO, SI SPERIMENTA LA MUSICOTERAPIA IN TRE RSA  
 
Milano, 17 dicembre 2009 - La musicoterapia si è dimostrata essere uno strumento di grande utilità nel campo della prevenzione e della riabilitazione delle persone con handicap. Per questo motivo la Giunta regionale ha deciso, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, di aderire al "Progetto sperimentale per la musicoterapia in Lombardia", che verrà realizzato in tre Rsa (residenze sanitarie assistenziali) della provincia di Como: nell´"Istituto Galletti" di Arosio, nell´Istituto Sacro Cuore di Dizzasco e nella Casa di riposo "Ospiti della Madonna" di Pellio d´Intelvi. Il progetto si articola in due momenti: un seminario di formazione rivolto agli operatori delle tre Rsa per introdurli alle metodologie musicoterapiche e far loro conoscere le potenzialità di questo metodo, e 14 laboratori per altrettanti gruppi di ospiti delle tre Rsa. Gli anziani saranno coinvolti, per un´ora alla settimana, in esercizi di pratica vocale, motoria e in attività mnemoniche che li dovrebbero aiutare sia sul piano psicomotorio, che relazionale, che cognitivo. Tra un anno, alla fine della sperimentazione, si valuteranno, in base ad appositi indicatori, le ricadute positive sulle persone e si deciderà se estendere la pratica della musicoterapia ad altre realtà della regione. Il costo complessivo del progetto, che verrà realizzato dal Centro Studi Arcipelago Musica", è di 27. 000 euro. La Regione vi contribuirà con 21. 000 euro. .  
   
   
LA SCUOLA DI MUYEYE: TERAPIA E IMPEGNO SOCIALE DECOLLA L´ INIZIATIVA DEGLI UTENTI DEL SERVIZIO DI SALUTE MENTALE COORDINATI DAL PRIMARIO RENZO DE STEFANI  
 
Trento, 17 dicembre 2009 - Utenti, familiari, operatori del Servizio di salute mentale dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari, coordinati dal primario Renzo De Stefani, impegnati in una nuova sfida, che mescola terapia, sapere scientifico e impegno sociale: la costruzione di una scuola professionale a Muyeye, in Kenya. Un nuovo viaggio - dopo quello in barca a vela attraverso l´Atlantico, quello in treno, sulla rotta della Transiberiana, fino a Pechino e quello dello scorso anno dal Friuli all´Etna - per conoscere e per conoscersi, per mettere in pratica il "fare assieme", ma anche per far capire al mondo che la sofferenza psichica non impedisce di svolgere una vita ricca e piena, di mettere le proprie energie al servizio degli altri. Un primo gruppo di 16 trentini è rientrato recentemente dal Kenya, dove si sta realizzando il progetto sostenuto dall´assessorato alla Solidarietà internazionale e dall´assessorato alla Salute della Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Trentino Alto Adige e dall´Azienda provinciale per i servizi sanitari; stamani, nel corso di una conferenza stampa, a cui ha partecipato anche l´assessore provinciale alla salute Ugo Rossi, ha presentato la sua esperienza. La scuola si inaugurerà nel marzo 2010. Il progetto "Fare assieme la nostra scuola a Muyeye" nasce nell´ambito de "Le parole ritrovate", un movimento nazionale di utenti, operatori, familiari e cittadini che porta avanti il metodo del fare assieme sia per i suoi risvolti terapeutici sul fronte della malattia mentale sia perché convinto dell´utilità concreta dell´impegno sociale. Quest´anno l´iniziativa è la realizzazione, assieme ad una piccola Ong - Itake, di Frosinone - di una scuola professionale a Malindi, Kenya, nel piccolo villaggio di Muyeye. Il dottor De Stefani spiega così il senso di questo impegno che porterà in Africa, da qui a marzo, almeno 300 persone, da ogni parte d´Italia, fra cui oltre una sessantina di trentini afferenti al Servizio di salute mentale e 22 studentesse del liceo Rosmini di Trento. "Crediamo che queste iniziative anche per la loro indubbia ricaduta mediatica, possano servire innanzitutto a correggere lo stigma negativo che ancora colpisce il disagio psichico, a creare una comunità più attenta e sensibile alle risorse delle persone, tutte le persone. Questo progetto non è comunque destinato a concludersi con la consegna della scuola di Muyeye ai ragazzi del Kenya, che oggi di speranze per il futuro ne hanno poche; esso proseguirà nel tempo nell´ambito di un gemellaggio non di soldi di ma di cuori. " "Noi non abbiamo molti meriti - ha detto invece l´assessore Rossi parlando a nome dei soggetti pubblici che sostengono l´iniziativa - ; Provincia e Azienda sanitaria hanno il dovere semmai di accompagnare queste esperienze che nascono dalla società civile, dalle persone. Qui c´è una logica del fare assieme che ci piace molto. Ma l´ esperienza ha anche una validità sul piano scientifico; stiamo esportando questo approccio alla salute mentale, questo modello terapeutico, in altri contesti, come ad esempio in Cina, grazie al viaggio compiuto nel 2007. Tutto ciò si sposa in questa circostanza con la cooperazione internazionale, quindi con la capacità di realizzare solidarietà vera, anche da parte di chi si porta dentro delle grandi sofferenze. " La parola è andata poi ad alcuni dei protagonisti del primo viaggio, durato una settimana e conclusosi qualche giorno fa con il rientro in Trentino dei suoi 16 protagonisti. Marco Fontanari, un utente del Servizio di salute mentale dell´Azienda sanitaria. "Sono molto contento di avere avuto l´occasione di vedere la realtà africana così dal di dentro, vivendo con loro mangiando con loro. Sono laureato in medicina, anche se da tanti anni non esercito a causa della mia malattia, ma mi è servito molto confrontarmi con le persone che abbiamo incontrato in Kenya. Siamo anche andati in un villaggio dove c´era una ragazza con problemi mentali, ci siamo interessati al suo caso, anche se la realtà africana è molto diversa dalla nostra; non possiamo fare miracoli, ma già ascoltare una persona è importante. Il fare assieme mi ha aiutato molto; qualche volta ho avuto qualche momento di crisi, ma l´aiuto del gruppo mi ha aiutato a superarle. Spero che questa esperienza mi aiuti anche ad apprezzare di più quello che ho. " Mirella, Faes, una familiare. "Sono tornata più serena di quando ero partita. Mi porto nel cuore l´accoglienza molto commovente che gli africani ci hanno riservato. Per i ragazzi di Muyeye questa scuola professionale è molto importante perché può assicurare loro un´avvenire. " Fabio Andreolli, un altro utente: "E´ stata l´esperienza più forte della mia vita. Vedendo le cose solo in tv non pensavo che potessero esistere veramente, non pensavo potesse esistere un mondo così ingiusto. Ho cercato di dare tutto me stesso in questo viaggio - patendone anche le conseguenze emotive - e soprattutto ho capito una cosa molto importante che mi aiuterà nel mio futuro, nell´affrontare la malattia. Ringrazio tutti coloro che mi hanno offerto la possibilità di conoscere questo mondo in prima persona. Da questa esperienza la troupe di Sergio Damiani e Jiuliane Reinert Biasi realizzerà un nuovo documentario, dopo il fortunato "Oceano dentro". Per informazioni: www. Leparoleritrovate. Com/ .  
   
   
GIORNATA EUROPEA PER PREVENZIONE INCONTINENZA  
 
Potenza, 17 dicembre 2009 - Il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha scritto al presidente della Commissione Barroso per segnalare l´opportunità di istituire la giornata europea per la prevenzione e la cura dell´incontinenza. ´´L´incontinenza urinaria nel mondo coinvolge 260 milioni di persone, di cui 36 milioni in Europa, il 60% sono donne - scrive Pittella - sii tratta di una patologia che può insorgere a qualsiasi età con fattori di rischio doversi negli uomini, nelle donne e nei bambini. Un grave problema sociale, morale, sessuale, economico e lavorativo, che intacca considerevolmente il livello di "qualità di vita" delle persone che ne sono affette. Per tali ragioni si comprende bene come anche in Europa, così come avvenuto in Italia con Decreto legislativo, sarebbe necessario istituire la "Giornata Europea per la prevenzione e la cura dell´incontinenza" che ogni anno si dovrebbe svolgere il 28 giugno. La giornata servirebbe a sensibilizzare le Istituzioni pubbliche a ogni livello, gli operatori socio-sanitari e i "Cittadini europei" che spesso non sanno quasi nulla nel merito e continuano a subire passivamente il problema. Sarebbe fortemente auspicabile se, attraverso un Suo intervento, la Commissione europea si prodigasse per attivare la "Giornata Europea per la prevenzione e la cura dell´incontinenza" il 28 Giugno di ogni anno´´. .  
   
   
GIUNTA PUGLIESE APPROVA MISURE “ WELFARE TO WORK”  
 
Bari, 17 dicembre 2009 - La Giunta Regionale ha approvato l’altro ieri la delibera n. 2468 relativa alle misure anticrisi “Welfare to Work”. Conseguentemente nel prossimo mese di gennaio l’Assessorato varerà bandi per circa 56 mln di euro finalizzati a: 1. Finanziare le assunzioni dei lavoratori attraverso un bonus alle imprese fino a 14. 000 euro. 2. Aiutare i lavoratori ad avviare proprie attività economiche attraverso i finanziamenti fino a 25. 000 euro; 3. Consentire ai lavoratori in cassa integrazione o che usufruiscono di ammortizzatori sociali di partecipare a corsi di formazione e di riqualificazione percependo una indennità di partecipazione e di rimborso spese di 400 euro al mese ad integrazione del proprio reddito per moduli di formazione che possono essere di 1, 2, 4 o sei mesi ed anche riproponibili. 4. Permettere agli enti di formazione di sviluppare la propria attività formando i lavoratori e percependo per questo un finanziamento di 300 euro per ogni corsista. “Come si vede –ha dichiarato l’Assessore Losappio- la Regione sta intervenendo nelle politiche per il lavoro nel tentativo di frenare gli effetti devastanti della crisi. In particolare va sottolineato come i partecipanti ai corsi potranno finalmente integrare il misero reddito degli ammortizzatori sociali ed in alcuni casi quasi raddoppiarlo ottenendo anche una riqualificazione professionale che gli apra qualche prospettiva occupazionale. Se poi aggiungiamo a questa delibera i 43 mln di euro disponibili come residuo del monte degli ammortizzatori sociali e destinati a favore di lavoratori in difficoltà, finanziamenti che la Commissione Regionale per l’Occupazione ha negli scorsi giorni e su nostra iniziativa deliberato di utilizzare per cassa integrati, operai agricoli, ecc. Siamo di fronte ad un impegno davvero ragguardevole –circa 100 mln- che non trova corrispondenza in nessuna altra Regione d’Italia”. .  
   
   
CONSIGLIO REGIONALE FVG: INAUGURATA MOSTRA DI MARINO BORTOLUZZI  
 
Trieste, 17 dicembre 2009 - C´è arte, poesia e grande capacità di rappresentare nelle opere del maestro Marino Bortoluzzi e il Consiglio regionale le ospita negli spazi espositivi della sua sede. Un omaggio a un artista che alla pittura ha dedicato la vita. Una tradizione che si rinnova, quella del Consiglio regionale, che apre le sue porte a esposizioni temporanee di artisti del Friuli Venezia Giulia per promuovere e valorizzare espressioni artistiche della nostra terra in una vetrina di grande valore simbolico. Così il presidente del Consiglio Edouard Ballaman, affiancato dai vicepresidenti Annamaria Menosso e Maurizio Salvador, inaugurando la mostra "Immagini del passato" dell´artista pordenonese, nato a Polcenigo, dove tuttora risiede e lavora. Una cinquantina di oli, con i temi preferiti della sua pittura: paesaggi della pedemontana e scorci di paese e di una campagna familiare, spesso immersi in atmosfere notturne e in una dimensione indefinita del tempo, e poi nature morte composte con cura e meticolosità straordinarie per ricreare un equilibrio non solo formale. Visioni tradotte secondo un iperrealismo a cui l´autore è sempre stato fedele e che raccontano essenzialmente il suo vissuto mentale, travasato in cinquant´anni di intensa pittura. I miei quadri sono carichi di elementi espressivi - ha detto l´artista commentando il suo lavoro dopo che il critico Andrea Diprè aveva tracciato un profilo dell´opera, dell´altissima abilità tecnica e della poetica di Bortoluzzi, della sua capacità di raccontare un attimo esemplare, di cogliere soprattutto la luce di un luogo, di comunicare un´emozione. Le opere resteranno esposte fino al 4 febbraio e la mostra sarà visitabile dal pubblico dal lunedì al giovedì dalle 9. 30 alle 13. 00 e dalle 14. 30 alle 16. 30, salvo nei giorni d´Aula, mentre il venerdì solo nell´orario antimeridiano. .  
   
   
GOLF - EDOARDO MOLINARI AL SOUTH AFRICAN OPEN  
 
Roma, 17 dicembre 2009 - Seconda tappa sudafricana per l’European Tour 2010 che propone il South African Open Championship (17-20 dicembre) sul percorso del Pearl Valley Golf Estates, a Paarl. Sarà in campo Edoardo Molinari, mentre non ha trovato posto nel field Lorenzo Gagli, che era seconda riserva. Il torinese, giunto 15° nell’Alfred Dunhill Championship, è atteso a una nuova prova da alta classifica considerato anche che si trova da tempo in ottime condizioni di forma. Favoriti i giocatori di casa che sono in numero preponderante e per il quali la gara ha un significato speciale: tra costoro ricordiamo Richard Sterne, James Kingston, Thomas Aiken, Hennie Otto e Charl Schwartzel, ma hanno ottime chances anche lo spagnolo Pablo Martin, vincitore domenica scorsa del Dunhill, il danese Thomas Bjorn e l’inglese Oliver Fisher. Il montepremi è di un milione di euro dei quali 158. 500 destinati al vincitore. Pre-qualifiyng School Let: Italiane In Affanno - Punteggi mediamente molto alti nella prima giornata della Pre-qualifying School del Ladies European Tour, iniziata con un giorno di ritardo a causa del maltempo, sui due percorsi di La Manga, nei pressi di Murcia in Spagna: il North Course (par 71) e il South Course (par 73). La classifica dopo il primo giro vede al comando con “meno 2” le statunitensi Alison Walshe e Hannah Jun, l’australiana Kristie Smith, l’olandese Dewi-claire Schreefel e la spagnola Maria Hernandez. Al sesto posto con “meno 1” la dilettante scozzese Kylie Walker. Il riferimento al par anziché al punteggio si è reso necessario per dare una situazione più aderente alla realtà dati i diversi par dei due tracciati. E’ stata una giornata molto difficile per le quattro italiane in gara delle quali solo Sophie Sandolo, 43ª con “+6” (77 nel North Course) è nei limiti del taglio che promuoverà dopo due dei tre giri le prime 70 classificate le pari merito al 70° posto. Dovranno cambiare decisamente passo nel secondo turno Giusy Paolillo, 93ª con “+12” (85 sul South), Matia Maffiuletti, 97ª con “+13” (84 sul North) e Vittoria Valvassori, 107ª con “+15” (86 sul North). Al termine del torneo accederanno alla finale circa una cinquantina di partecipanti (il numero preciso verrà comunicato in corso d’opera). La finale avrà luogo sempre a La Manga dal 18 al 21 dicembre. Le giocatrici promosse si uniranno alle 42 ammesse di diritto alla fase conclusiva tra le quali vi è Anna Rossi. Si giocherà sulla distanza di 72 buche. Dopo 54 il taglio lascerà in gara la prime 50 classificate e le pari merito al 50° posto. Al termine le prime 30 avranno la ‘carta’ per il Let 2010. Tre Azzurri Al Junior Orange Bowl - Matteo Manassero, Andrea Bolognesi ed Eugenia Ferrero prenderanno parte al 46° Junior Orange Bowl International Golf Championship (27-30 dicembre), uno dei tornei giovanili più prestigiosi del mondo in programma sul tracciato del Biltore Golf Club a Coral Gables in Florida. La gara, che si disputa sulla distanza di 72 buche, è stata vinta nel 1979 da Marco Durante attualmente Consigliere Federale. Lo scorso anno Manassero è stato tra i protagonisti classificandosi terzo (titolo al norvegese Mathias Schjoelberg), mentre nel 2007 Giulia Molinaro è giunta seconda a un colpo dalla coreana Jung-eun Han. .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: E’ DI FRANCESCO MOLINARI IL “COLPO DEL MESE” DI NOVEMBRE  
 
Roma, 17 dicembre 2009 - L’ottimo colpo dal bunker con il quale Francesco Molinari ha posto la palla a circa un metro dalla bandiera nell’ultima buca della World Cup, al Mission Hills di Shenzhen in Cina, ha fatto assegnare al giocatore torinese l’European Tour Shot of the Month Award per il mese di novembre. Francesco sapeva che un errore avrebbe potuto procurare agli azzurri, in vantaggio di un colpo (-29), un play off o addirittura la sconfitta, essendo la Svezia già in club house (-28) e avendo l’Irlanda (-28) una chance di birdie. L’uscita, però, è stata perfetta e il fratello Edoardo ha potuto imbucare il putt vincente per il par, perché nel frattempo gli irlandesi non avevano sfruttato l’ultima opportunità di aggancio. I giocatori che hanno eseguito i migliori colpi ogni mese, nei tornei dell’European Tour 2009, sono in corsa per aggiudicarsi il premio per il miglior colpo dell’anno. Nei mesi precedenti il riconoscimento è toccato all’irlandese Rory Mcilroy (gennaio e marzo), agli inglesi Paul Casey (febbraio e maggio) e Lee Westwood (ottobre), allo svedese Alexander Noren (agosto e settembre) e agli argentini Angel Cabrera (aprile), Rafa Echenique (giugno) e Ricardo Gonzalez (luglio). Pre-qualifiyng School Let: Resta In Corsa Sophie Sandolo- Sophie Sandolo, 44ª con 153 (77 76), è l’unica italiana rimasta in gara nella Pre-qualifying School del Ladies European Tour, che si sta svolgendo sui due percorsi di La Manga, nei pressi di Murcia in Spagna: il North Course (par 71) e il South Course (par 73). Non sono entrate tra le 70 giocatrici che effettueranno il giro finale sul North Course Matia Maffiuletti, 87ª con 153 (77 76), Vittoria Valvassori, 89ª con 160 (86 74), e Giusy Paolillo, 106ª con 166 (85 81). Sono al comando con 140 la spagnola Maria Hernandez (71 69) e l’australiana Kristie Smith (69 71), seguite da due statunitensi, Alison Walshe, terza con 141, e Hanna Jun, quarta con 142. Al termine del torneo accederanno alla finale circa una cinquantina di partecipanti (il numero preciso verrà comunicato nel turno conclusivo). La finale avrà luogo sempre a La Manga dal 18 al 21 dicembre. Le giocatrici promosse si uniranno alle 42 ammesse di diritto alla fase conclusiva tra le quali vi è Anna Rossi. Si giocherà sulla distanza di 72 buche. Dopo 54 il taglio lascerà in gara la prime 50 classificate e le pari merito al 50° posto. Al termine le prime 30 avranno la ‘carta’ per il Let 2010. .