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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Luglio 2009
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE LA SEMPLIFICAZIONE DELLA GESTIONE DEI FONDI EUROPEI PER AIUTARE LE REGIONI AD AFFRONTARE LA CRISI  
 
Bruxelles, 23 luglio 2009 - Nell’ambito delle misure che l’Unione europea sta mettendo in atto per far fronte alla crisi economica in corso, la Commissione ha adottato ieri nuove misure volte a semplificare le regole di gestione relative alla politica di coesione. Nel tentativo di dare una mano alle Regioni nel far fronte alle difficoltà correnti, parte di questi nuovi meccanismi riguarderà il Fondo sociale europeo (Fse). Più nello specifico, la Commissione potrà rimborsare il 100 per cento dei costi dichiarati dagli Stati membri per quanto riguarda i progetti finanziati dal Fse nel 2009 e il 2010. Le novità annunciate contribuiranno a facilitare l’attuazione di 455 programmi pianificati nel periodo 2007-2013 nell’ambito della politica di coesione. L’investimento complessivo in questi progetti è pari a 347 miliardi di euro, ovvero più di un terzo del bilancio comunitario. Lo scopo è quello di accelerare i flussi di investimenti diretti soprattutto a coloro che sono più colpiti dalla crisi. Nel prendere la decisione, la Commissione è stata guidata anche dalla consapevolezza dell’impatto della crisi sulle finanze pubbliche dei Paesi e delle Regioni dell’Ue che stanno incontrando difficoltà nell’assicurare il finanziamento addizionale per gli investimenti europei. Particolari problemi si verificano per quanto concerne l’avviamento dei maggiori progetti infrastrutturali. Tra le misure proposte vi è quella secondo la quale nel 2009 e nel 2010 la Commissione potrà rimborsare, su domanda degli Stati membri, il 100% dei costi pubblici dichiarati dagli Stati membri per i progetti finanziati dal Fse. Inoltre la Commissione propone di costituire una sola categoria di “progetto rilevante”: la soglia oltre la quale è richiesta l’approvazione della Commissione sarà di 50 milioni di euro per tutti i settori, cosicché i progetti ambientali di portata più modesta potranno essere avviati più rapidamente. Saranno altresì incoraggiati progetti legati all’efficienza energetica e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili nell’edilizia. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) potrà sostenere la ristrutturazione e la costruzione di alloggi a favore di categorie di cittadini particolarmente svantaggiate. Infine, sono stati proposti meccanismi per semplificare il disimpegno delle somme stanziate. .  
   
   
FRATTINI E TONDO, INTEGRARE BALCANI IN EUROPA  
 
 Trieste, 23 lugli o2009 - Gli studi confermano le grandi opportunità di sviluppo che si offrono al Friuli Venezia Giulia ed al Paese realizzando il Corridoio V e integrandolo con la rete portuale dell´Alto Adriatico, ma le prospettive possono avverarsi solo se vi sarà una forte scelta politica che porti presto i Paesi dei Balcani occidentali all´integrazione nell´Unione europea. Il ministro degli Affari esteri Franco Frattini ha dato questa lettura e indicato questo preciso indirizzo politico, dopo aver assistito alla presentazione dello studio "Per un polo di sviluppo dell´Alto Adriatico", realizzato dall´Istituto per l´Europa Centro-orientale e Balcanica di Forlì e presentato ieri a Trieste nella sede della Camera di Commercio, con la collaborazione dell´Università Popolare presieduta da Silvio Delbello. Consapevolezza e condivisione di questi obiettivi sono stati espressi dal presidente della Regione Renzo Tondo che ha notato la necessità che in quest´area, dove in ogni Stato c´è una minoranza che si riferisce a quello vicino, è necessario guardare al futuro e allo sviluppo comune più che soffermarsi sul passato. Lo stesso concetto di tutela delle minoranze, hanno condiviso Frattini e Tondo, non va visto come strumento di difesa del passato ma come elemento di propulsione perché le minoranze sono "un valore aggiunto - ha sottolineato il ministro - che più si esprime meglio è". Una regione come il Friuli Venezia Giulia, che ha una lunga tradizione di apertura verso i Paesi vicini, "ha piena consapevolezza - ha detto Tondo - che la partita delle infrastrutture è fondamentale". Il presidente ha ricordato di aver accettato proprio per questo motivo di essere commissario per la terza corsia dell´Autostrada A4 e la realizzazione di opere correlate. Se per l´adeguamento dell´autostrada ormai la partenza è avvenuta - ha notato Tondo - rimangono aperte le partite delle ferrovie e della rete portuale. La realizzazione di un disegno così vasto può oggi passare attraverso la costituzione di un Gruppo Europeo Territoriale di Cooperazione, che si potrà anche chiamare Euroregione, e che in Italia - ha detto Tondo - "non si ferma al Veneto per abbracciare anche l´Emilia Romagna" perché i porti dell´Alto Adriatico si devono vedere in sinergia da Ravenna a Fiume. Sul tavolo c´è anche la partita dell´energia in merito alla quale, ieri a Lubiana, il presidente del Friuli Venezia Giulia ha informato sugli indirizzi della Regione e ha offerto collaborazione, lasciando la trattativa al livello degli incontri tra i due governi nazionali. Questo discorso, secondo il ministro degli Esteri Frattini, va fatto nella piena disponibilità all´informazione reciproca e alla collaborazione sia che si parli di impianti di rigassificazione in Italia che della centrale nucleare in Slovenia, "come si fa tra amici" che hanno comuni obiettivi nel quadro dell´integrazione europea. L´illustrazione dello studio, introdotta dal presidente dell´Iecob Stefano Bianchini, è stata curata da Claudio Tonini e Francesco Privitera. .  
   
   
NUOVE OCCASIONI DI INVESTIMENTO CON I FONDI EUROPEI SONO 70 I BANDI AVVIATI CON IL PROGRAMMA POR-CREO 2007-2013 ASSEGNATI 350 MILIONI DI EURO AI PROGETTI DELLE IMPRESE E DEGLI ENTI PUBBLICI  
 
Firenze, 23 luglio 2009 - I fondi europei offrono numerose e importanti occasioni di investimento alle imprese e agli enti pubblici. I primi step del programma Por-creo 2007-2013 hanno tutti un segno largamente positivo. Ammontano a settanta i bandi avviati e in corso di attuazione; entro la fine dell’anno ne verranno pubblicati altri quattro. Il Por ha una dote di 1. 126 milioni di euro di contributi pubblici. Attualmente le risorse che sono state attivate attraverso bandi, avvisi pubblici e procedure negoziate ammontano a 527 milioni di euro, quasi il 55% del totale. Complessivamente i progetti finanziati, presentati dalle imprese e dagli enti pubblici, sono 381 e le risorse assegnate sono pari a 350 milioni di euro. Entro la fine di settembre la Regione prevede di assegnare altri 314 milioni di euro. In totale quindi 664 milioni che rappresentano il 60% della spesa pubblica del Por. Questi da ti, che confermano il buon andamento del programma, sono stati presentati a Firenze in occasione della seduta del Comitato di sorveglianza del Por-creo. Nonostante la crisi sono numerose le imprese che guardano lontano e si attivano per cogliere tutte le opportunità offerte dal Por. Il programma finanzia i progetti degli imprenditori che investono in ricerca e sviluppo, innovazione, internazionalizzazione. Il numero delle domande presentate sui bandi che promuovo la ricerca è rilevante ed è un segnale importante che testimonia l’impegno e la lungimiranza delle imprese più innovative che si attrezzano per non farsi trovare impreparate al momento della ripresa e di fronte alle nuove sfide della competizione globale. Altrettanto positivo il bilancio sul fronte dei progetti pubblici. Il Por finanzia non solo grandi progetti come ad esempio parti della tramvia di Firenze e Prato e il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-lucca, ma anche nu merosi progetti dei Comuni e degli altri enti pubblici per opere sui temi dell’ambiente, dell’energia, della mobilità e delle infrastrutture che promuovono lo sviluppo economico. A settembre si concluderà anche la procedura per la realizzazione di un’altra importante iniziativa che la Regione ha attuato attraverso i finanziamenti europei del Por. Verranno selezionati i Piuss presentati dai Comuni. I Piuss (Progetti integrati di sviluppo urbano sostenibile) sono progetti complessi finalizzati al recupero e alla riqualificazione delle città e delle aree urbane; gli interventi finanziati sono concentrati sul recupero di un quartiere, di una zona, di grandi contenitori. Il Por mette a disposizione dei Piuss 134 milioni di euro di contributi. Attualmente è in atto la fase di selezione. Sono stati presentati 17 Piuss per complessivi 323 progetti (recuperi, restauri, infrastrutture produttive e sociali, infrastrutture per la cultura, il t urismo e il commercio). I Piuss vincitori e la graduatoria saranno pubblicati alla fine di settembre. .  
   
   
BOLZANO: PROGRAMMA INTERREG ITALIA-SVIZZERA, DOMANDE ENTRO IL 29 OTTOBRE  
 
Bolzano, 23 luglio 2009 - Soggetti pubblici e privati interessati a realizzare progetti di cooperazione transfrontaliera nell´ambito del programma Interreg Italia-svizzera, hanno ancora tre mesi di tempo per presentare le proprie domande. Il termine per la seconda finestra di valutazione, infatti, scade giovedì 29 ottobre 2009. Per il periodo 2007-2013, il programma di cooperazione transfrontaliera Italia-svizzera, con una dotazione di circa 70 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale Fesr e 23 milioni dal Fondo di rotazione nazionale, si propone quale obiettivo l´attivazione di progetti per rafforzare la cooperazione transfrontaliera sviluppando le priorità definite dagli accordi europei di Lisbona e Göteborg. Quattro, in particolare, gli assi prioritari di riferimento: ambiente e territorio, competitività, qualità della vita, assistenza tecnica. Le regioni coinvolte nel programma Interreg Italia-svizzera sono la Provincia di Bolzano, la Valle d´Aosta, la Lombardia, il Piemonte e i cantoni svizzeri del Ticino, dei Grigioni e del Vallese. Nell´ambito della prima delle tre finestre di valutazione per i progetti ordinari, conclusasi l´estate scorsa, dei 56 progetti ammessi al finanziamento di oltre 30 milioni di euro, solo il 10% vedeva una partecipazione altoatesina. In vista della chiusura della seconda finestra di valutazione, il presidente della Provincia Luis Durnwalder, responsabile per i rapporti con l´Europa, invita le associazioni e gli enti altoatesini "ad attivarsi e sviluppare progetti di cooperazione per avalersi delle risorse finanziarie disponibili. Sarebbe davvero un peccato - sottolinea il governatore altoatesino - non sfruttare questa opportunità di rafforzamento e sviluppo della collaborazione transfrontaliera". La seconda delle tre finestre di valutazione dei progetti, che può contare su una dotazione finanziaria di 19 milioni di euro, si concluderà fra poco più di tre mesi. Soggetti pubblici e privati interessati a realizzare progetti di cooperazione transfrontaliera nell´ambito del programma Interreg Italia-svizzera, hanno infatti tempo sino a giovedì 29 ottobre 2009 per presentare le proprie domande, che verranno poi valutate entro la primavera del prossimo anno. Le indicazioni utili alla presentazione dei progetti possono essere scaricate direttamente dal sito ufficiale del programma www. Interreg-italiasvizzera. It. Per ogni chiarimento gli interessati possono rivolgersi all´Ufficio provinciale per l´integrazione europea di via Conciapelli 69, a Bolzano (tel. 0471 413177, e-mail claudia. Picus@provincia. Bz. It) .  
   
   
MIGLIORAMENTO EFFICIENZA AMMINISTRATIVA CROATA  
 
Zagabria, 23 luglio 2009 - "Agenzia Balcani" riporta un avviso relativo a un appalto di servizi per la fornitura al ministero dell´Economia della Repubblica di Croazia, del lavoro e dell´imprenditorialità, la capacità e le abilità necessarie per la valutazione continua dell´ambiente imprenditoriale generale in Croazia, per la valutazione delle necessità di creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle Pmi, sostenendo la loro crescita e stabilizzando il loro ruolo quale importante parte dell´economia nazionale. Inoltre questo contratto dovrà assistere allo sviluppo di strumenti metodologici appropriati e di un sistema di raccolta di dati funzionante, che sostenga la valutazione d´impatto e la capacità di armonizzare le misure e g li incentivi forniti per beneficiare le Pmi da parte del ministero dell´Economia, del lavoro e dell´imprenditorialità e altre istituzioni. .  
   
   
RUSSIA, DEFINITO SCENARIO SVILUPPO 2010-2012  
 
Mosca, 23 luglio 2009 - Il governo russo ha approvato lo scenario di sviluppo economico proposto dal Ministero dell´economia, secondo il quale il Pil dovrebbe aumentare dell´1 per cento nel 2010, del 2,6 per cento nel 2011 e del 3,8 per cento nel 2012. Lo rende noto "Informest". Lo scenario moderatamente ottimistico si basa sull´ipotesi di dinamiche stabili dei prezzi petroliferi mondiali: 54 dollari al barile nel 2009, 55 dollari nel 2010 e 56 dollari nel 2011. Il deficit di bilancio nello scenario approvato è stimato al 6,5 per cento del Pil nel 2010, al 4 per cento nel 2011 e al 3 per cento nel 2012. Secondo quanto annunciato questa settimana, la previsione di calo del prodotto interno lordo è stata rivista al ribasso a 9,5 per cento, dal precedente 6-8 per cento. La riduzione del Pil è prevista al 10,2 per cento nel primo semestre del 2009, mentre per quest´anno l´inflazione è stimata al 12-12,5 per cento. Secondo il Ministero dell´economia il Pil a maggio 2009 è sceso dell´11 per cento anno su anno e del 10,2 per cento anno su anno nel periodo da gennaio a maggio. Questo è stato il calo più significativo quest´anno riguardo il Pil (sceso dell´8,8 per cento a gennaio, 7,3 per cento a febbraio, 9,5 per cento a marzo e 10,5 per cento ad aprile). Il Pil nel primo trimestre del 2009 è sceso del 9,8 per cento anno su anno e del 23,2 per cento trimestre su trimestre. . . .  
   
   
ARMENIA: PREVISIONI DI CRESCITA ECONOMICA PER IL 2010  
 
Yerevan, 23 luglio 2009 - Il Ministro delle finanze armeno Tigran Davtian ha annunciato le previsioni del suo dicastero durante una conferenza stampa: l’economia del Paese crescerà dell’1%-1,5% nel 2010. Per la prima volta dopo la recessione, l’Armenia sta attualmente vedendo caute tendenze nella stabilizzazione economica che dureranno sino alla fine del 2009. Il governo ha preso tali misure anticrisi fornendo garanzie statali, prestiti, coinvolgimento nei capitali societari, supporto al settore bancario, creazione di un fondo di stabilizzazione e attrazione di prestiti significativi dall’estero. E’ stata prestata molta attenzione al settore reale dell’economia, soprattutto al settore minerario, ai metalli e alle società edili. “Grazie all’uso degli strumenti sopramenzionati, la crescita economica dovrebbe partire a metà 2010 e raggiungere 1%-1. 5% nel 2010,". L’armenia intende ratificare trattati internazionali per complessivi 1 mld $ prima della fine del 2009. Gli accordi sui prestiti sono già stati raggiunti con la Russia, il Fondo Monetario Internazionale,la Banca Mondiale e la Asian Development Bank come principali donor. "Questi fondi sono sufficienti per l’Armenia per finanziare le spese e i deficit del bilancio nel 2009-2010. I fondi di stabilizzazione saranno creati grazie al denaro prestato dalla Russia. Il debito estero dell’Armenia nei prossimi 10-11 anni potrebbe crescere dal 13-14% del Pil al 37-38%. Davtyan ha spiegato che i debiti esteri del governo armeno potrebbero salire al 30% del Pil entro 11 anni. Includendo i debiti in cui è incorsa la Banca Centrale queste cifre potrebbero crescere al 38% del Pil. "Non abbiamo mai registrato un tale debito. In 20 anni i presiti stranieri complessivi hanno raggiunto quota 1,6 mld $ ma quest’anno 1 mld $ nei prestiti stranieri sono stati sottoposti a ratifica”. Le attuali previsioni indicano che entro il 2025 l’Armenia non avrà problemi a gestire il suo debito estero e che non toccherò il punto critico del superamento di tre volte del 50% del Pil. Il debito estero nel 2008 è salito dell’8,8% per raggiungere quota 1,577 mld $ entro il 31 dicembre 2008. Questo include 1,425 mld $ di debito governativo e 151,9 mld $ di debiti della Banca Centrale. .  
   
   
BOSNIA-ERZEGOVINA: A GIUGNO SEGNI DI RIPRESA PER LA PRODUZIONE INDUSTRIALE IL VOLUME DELLA PRODUZIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI DELLA REPUBBLICA SERBA È CRESCIUTO A GIUGNO DEL 18,5% A/A.  
 
Sarajevo, 23 luglio 2009 - L’ufficio statistico dell’Entità della Bosnia Erzegovina indica che in termini mensili il dato è stato del +17,3% rispetto a maggio. Il risultato positivo è derivato soprattutto da una migliore prestazione del settore dei servizi, che ha infatti registrato un +9,7% a/a lo scorso mese, migliorando il più modesto 2,9% a/a di maggio. Allo stesso tempo, sia il settore minerario che quello manifatturiero hanno evidenziato un deterioramento su base mensile. Il primo ha visto una contrazione del 16,5% a/a (del 10,2% a/a a maggio), mentre il secondo ha segnato un +0,8 punti percentuali su maggio, a fronte di un tasso di espansione del 36,4% a/a. Dall’inizio del 2009 la produzione industriale della Repubblica Serba è cresciuta del 17,1% a/a, grazie soprattutto al +32,3% a/a nell’industria della lavorazione e dell’11,9% a/a del settore delle utility. Il comparto minerario ha invece mostrato un calo del 18,3% a/a nei primi sei mesi dell’anno. .  
   
   
ESTONIA: I PREZZI AL CONSUMO AL 78% DELLA MEDIA EUROPEA  
 
Tallinn, 23 luglio 2009 - Secondo i dati pubblicati dall’Eurostat, i prezzi per i consumatori di beni e servizi nel Paese sono pari al 22% della media dell’Unione Europea. Gli alimentari e le bevande non alcoliche sono più economiche del 13% rispetto alla media Ue, gli alcolici ed il tabacco del 26%, mentre il vestiario e le calzature sono più costose dell’8%. In Lettonia e Lituania i prezzi al consumo si attestano, rispettivamente, al 25% ed al 33% sotto la media Ue. Per Eurostat, i prezzi in Estonia sono i più alti tra i nuovi Stati membri, fatta eccezione per la Slovenia, dopo beni e servizi sono inferiori alla medie europea di solo il 17%. .  
   
   
PRESTITI BEI A BANCA ROMENA PER FINANZIARE LE PMI  
 
Francoforte, 23 luglio 2009 - La Banca Europea per gli Investimenti ha concesso un prestito di 10 milioni di euro alla Banca Commerciale Carpatica (Bcc) per il finanziamento di progetti di Piccole e medie imprese in Romania nei settori dell´industria, servizi (compreso il turismo), agricoltura, sanità, energia, tutela ambientale e per raggiungere gli obiettivi di Lisbona di sviluppo di un´economia basata sulla conoscenza, scrive l´Ice. Il prestito è destinato a sostenere progetti promossi da Pmi in Romania, finalizzato a ridurre l´impatto dell´attuale crisi economica, migliorando l´accesso a medio e lungo termine ai fondi. A tal fine, la Bei ha semplificato le sue procedure e ampliato la portata del suo finanziamento. . .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE: ABI, BANCHE FANNO DA APRIPISTA NEL MERCATO BIELORUSSO AL VIA I LAVORI DELLA MISSIONE ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA A MINSK. CINQUE DEI PRINCIPALI GRUPPI BANCARI NELLA DELEGAZIONE ITALIANA CHE RAPPRESENTA IL 62% DEL SETTORE.  
 
Roma, 23 luglio 2009 - Parte la missione Abi in Bielorussia. Cinque dei principali gruppi bancari italiani, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Unicredit e Mediobanca, infatti, da oggi sono impegnati a Minsk nei lavori e negli incontri istituzionali della missione economica organizzata dall’Associazione bancaria per rafforzare il dialogo e avviare nuove collaborazioni con le controparti locali, facendo da apripista alle imprese che vogliono crescere e sviluppare la propria attività in quest’area strategica. Si tratta della più importante delegazione bancaria italiana in Bielorussia, che rappresenta circa il 62% del settore in termini di totale attivo. “L’obiettivo della missione – ha detto il Direttore centrale Abi, Domenico Santececca – è giocare d’anticipo per cogliere le grandi opportunità di business e di investimento, anche alla luce dell’importante processo di privatizzazioni avviato negli ultimi anni dal Governo locale, in un Paese che dal 2002 ha fatto registrare tassi di crescita superiori all’8%. Nonostante la difficile congiuntura economico-finanziaria – ha concluso Santececca – l’internazionalizzazione e il sostegno alle imprese, soprattutto piccole e medie che rappresentano la colonna portante dell’economia del Paese, sono il perno attorno a cui ruotano attività e progetti delle banche italiane che continuano a supportare l’economia nazionale e a svolgere il proprio ‘mestiere’ al fianco di famiglie e imprese, in Italia e sui mercati strategici come quello bielorusso”. Negli ultimi tre anni, le esportazioni italiane in Bielorussia sono raddoppiate passando da 232 a 466 milioni di euro, mentre le importazioni sono cresciute di circa il 50% passando da 109 a 141 milioni. Quasi raddoppiato anche l’interscambio complessivo tra i due paesi (+78%, da 341 a 607 milioni). Sul fronte bancario, nel 2007 è stato aperto in Bielorussia un ufficio di rappresentanza dalla International Moscow Bank del Gruppo Unicredit. Nello stesso anno, la Belagroprombank (Banca Agricola Bielorussa), una delle maggiori banche locali, ha inaugurato il primo ufficio di rappresentanza di una banca bielorussa a Milano. A testimonianza di come la crescita dei rapporti commerciali e di cooperazione economica tra Italia e Bielorussia significa anche un continuo sviluppo della richiesta di servizi bancari e finanziari per supportare l’attività tra i due Paesi. I rapporti economici e finanziari tra Italia e Bielorussia e il processo di privatizzazione del sistema bancario locale saranno anche al centro dell’incontro con il governatore della Banca Centrale Bielorussa, Piotr Prokopovich, il Presidente dell’Associazione bancaria bielorussa, Feliks Chernjavskij, le Istituzioni finanziarie e le principali banche locali, che si terrà oggi a Minsk. All’incontro prenderà parte l’intera delegazione italiana di cui fa parte anche la Sace (Servizi Assicurativi del Commercio Estero). .  
   
   
DIRETTIVA TRANSPARENCY – COMUNE DI TORINO SCEGLIE L’ITALIA QUALE STATO MEMBRO D’ORIGINE  
 
Torino, 23 Luglio 2009 - Il Comune di Torino, in qualità di emittente titoli di debito quotati sulla Borsa del Lussemburgo di valore nominale unitario superiore a Euro 1. 000, comunica che in data 21 luglio ha deliberato di scegliere l’Italia quale Stato membro d’origine ai fini degli obblighi normativi imposti dalla Direttiva 2004/109/Ce (cd. Direttiva Transparency) e dalle relative disposizioni di attuazione. Il Comune di Torino sarà dunque assoggettato alla supervisione della Consob e alla normativa italiana sugli obblighi di trasparenza riguardanti gli emittenti valori mobiliari. .  
   
   
VENETO: SCELTA DELLO STATO MEMBRO D’ORIGINE AI SENSI DELLA DIRETTIVA 2004/109/CE  
 
Venezia, 23 luglio 2009 - La Regione del Veneto, in qualità di emittente del Prestito Obbligazionario sull’Euromercato “Regione del Veneto 2006” (codice Isin Xs0277998760) ed ai sensi della Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 2004/109/Ce del 15 dicembre 2004, del Decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 195 e del Regolamento concernente la disciplina degli emittenti (delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni), comunica la sua scelta dell’Italia come Stato membro d’origine. .  
   
   
MARRAZZO: "COSTRUIAMO INSIEME IL FUTURO OLTRE LA CRISI"  
 
Roma, 23 luglio 2009 - "Uno che fa il Presidente di una Regione colpita come le altre da questo tsunami ha un solo compito, un solo dovere: costruire il futuro oltre la crisi, costruirlo insieme. Insieme con le altre istituzioni, insieme con la politica, insieme con i sindacati, insieme con le imprese". Così il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha presentato ieri, all´Auditorium Parco della Musica a Roma, il patto ´Il futuro oltre la crisi´, co-promosso con Cgil, Cisl e Uil e con il patrocinio del Cnel. Un patto in 39 punti per costruire il Lazio di domani oltre la crisi economica. "In questi anni - ha ricordato Marrazzo - abbiamo dovuto combattere con il più clamoroso debito sanitario della storia delle Regioni; abbiamo evitato che sui rifiuti il Lazio diventasse come la Campania; sbloccato i fondi europei per la formazione; approvato il piano per affrontare l´emergenza abitativa; siamo diventati la Regione leader per le energie rinnovabili e abbiamo approvato tante legge importanti". Ma questo non è bastato, secondo Marrazzo, e adesso si è sottoscritto il patto con i sindacati per far ripartire al Regione. "Già dallo scorso anno - ha sottolineato il Presidente della Regione Lazio - sulla crisi e sulle misure necessarie ad affrontarla abbiamo voluto aprire una linea di dialogo forte e continua sia con le forze sindacali sia con quelle imprenditoriali, avendo ben presente che la prima esigenza deve essere quella di remare tutti nella stessa direzione". E deve essere questo, secondo Marrazzo, il punto centrale del patto: "E´ l´anima del patto contro la crisi che abbiamo siglato con le rappresentanze sindacali del Lazio, un sindacato responsabile, consapevole e coraggioso". Marrazzo ha quindi ringraziato i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Claudio Di Berardino, Franco Simeoni e Luigi Scardaone, che hanno partecipato alla presentazione: "Sono stati compagni di viaggio - ha ricordato Marrazzo - con i quali abbiamo costruito un accordo che ha la coesione come elemento distintivo e orizzonte indispensabile e come principio l´etica della responsabilità, in capo a chi governa e a chi è classe dirigente". Per Marrazzo, il patto può rappresentare una prova concreta di federalismo ´di fatto´: "Oggi l´agenda della politica - ha rimarcato - è drammaticamente scollegata da quella dei bisogni dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese. Noi siamo qui, per tentare di riconnettere, di ricollegare, di riconciliare queste due agende. Questo - ha sottolineato Marrazzo - è il momento in cui la politica deve ritornare in campo, deve ritrovare la propria anima, senza avvilupparsi su se stessa". Il Presidente della Regione Lazio ha quindi parlato dei punti inseriti nel patto: "Abbiamo siglato - ha spiegato - un patto in 39 punti, che evidenzia gli impegni prioritari in tutti i settori dell´azione di governo. Il patto non contiene progetti faraonici, ma azioni veloci e possibili, con effetti immediati sulla vita delle imprese e, soprattutto, su quella delle persone e dei lavoratori". Per Marrazzo, è infatti necessario rispondere ai bisogni e ai problemi dei cittadini. "Ecco cosa mi scrive - ha raccontato Marrazzo - un cinquantenne romano: ´sono un programmatore disoccupato, non riesco più a fare la spesa. Trovo lavori saltuari di due-tre mesi. Come posso fare?´". Per questi casi e per queste storie, secondo Marrazzo, non è più possibile aspettare. "Il primo punto - ha sottolineato il governatore del Lazio - è quello del sostegno ai cittadini che sono rimasti indietro. Ecco perché abbiamo varato, prima Regione in Italia, il reddito minimo, e siamo pronti ad aumentarne le risorse fino a 135 milioni di euro in tre anni". Una proposta che, secondo Marrazzo, dovrà ottenere un sostegno bipartisan. "Mi auguro che su questa proposta ci sia un consenso ampio: il reddito minimo non è di destra né di sinistra; sostenere la domanda interna è un fattore imprescindibile per rimettere in moto il paese". Marrazzo ha quindi ricordato i risultati già raggiunti dalla Giunta regionale. "Abbiamo destinato - ha elencato il Presidente - fondi per il microcredito e per le famiglie gravate da mutui prima casa; abbiamo anticipato la cassa integrazione ai lavoratori delle aziende in crisi; stiamo rendendo disponibile la banda larga per il 95% della popolazione del Lazio; e abbiamo aumentato di 5. 000 unità i posti negli asili nido, un altro dei 39 punti che abbiamo raggiunto, raddoppiandolo rispetto a quanto previsto". Un successo che, secondo Marrazzo, è il frutto del lavoro di tutti. E la Regione si è mossa anche sulle opere pubbliche. "Abbiamo fatto ripartire - ha ricordato Marrazzo - i lavori attesi da decenni sulla Orte-civitavecchia; abbiamo fissato un ampio programma di opere pubbliche incentrato su infrastrutture realizzabili in tempi brevi, con risorse già disponibili e l´obiettivo è quello di non fermarci qui". Ma per continuare su questa strada, secondo Marrazzo, è necessario siglare altri patti con il mondo dell´impresa: "Con le associazioni di rappresentanza delle aziende abbiamo già raggiunto obiettivi concreti e importanti, come testimonia l´azione del comitato straordinario per il credito, che in pochi mesi ha sciolto nodi irrisolti da anni. Abbiamo insieme, Regione e mondo delle imprese, messo ordine nelle strutture regionali di supporto al credito, rivitalizzando Banca Impresa Lazio, riportando in house Unionfidi, sostenendo e integrando nel sistema la rete dei Confidi". Per Marrazzo, è importante che il patto per la crisi sia costantemente monitorato: "Siamo partiti dalla concertazione - ha spiegato - e siamo andati oltre: ecco perché stiamo istituendo un tavolo mensile permanente di confronto con tutte le forze imprenditoriali e sindacali per sostenere e controllare la realizzazione dei 39 punti. Troppo spesso - ha ricordato il Presidente - i tempi di attuazione dei provvedimenti assunti si dilatano eccessivamente. La vera discriminante è quella della tempestività delle misure, mentre la politica spesso si accontenta degli annunci e il fattore tempo è solo una variabile indipendente". Marrazzo, nel suo intervento, ha toccato anche il tema del rientro dal deficit della sanità. "So di aver affrontato - ha rimarcato - il piano di rientro con serietà e di aver accettato con spirito di leale collaborazione un commissariamento complesso e che prevedeva anche misure impopolari. Quel dialogo ha portato risultati positivi per la nostra comunità, il deficit è stato dimezzato e l´impegno è la costruzione della nuova sanità del Lazio, che guarda per prima cosa al territorio". E i primi risultati sono stati già raggiunti, come ha ricordato Marrazzo: "Penso al piano ´Marshall´ per le Rsa che è dentro il patto contro la crisi, per accreditare entro la fine dell´anno mille posti di residenze per anziani; penso alla centralizzazione degli acquisti e alla fatturazione che sono già realtà. Tutto ciò - ha ricordato Marrazzo - consente ai fornitori del sistema sanitario di poter contare su pagamenti certi a 180 giorni". Un risultato frutto, secondo Marrazzo, del dialogo e del senso di responsabilità di tutti gli attori in campo, a cominciare dai sindacati. "Oggi - ha detto Marrazzo - abbiamo i conti in ordine, grazie al sacrificio dei cittadini e delle imprese che pagano più Irpef e Irap per non creare ulteriore debito da riversare sulle spalle dei nostri figli". E, per soddisfare le esigenze dei cittadini, secondo Marrazzo, è necessaria la coesione tra le istituzioni in modo da raggiungere gli obiettivi del patto. "Ci sono nel patto cinque simboli che costituiscono altrettanti banchi di prova per misurare la capacità di coesione del sistema Lazio, raggiungibili solo con il concorso solidale di tutti i protagonisti della vita istituzionale ed economica della regione". .  
   
   
LAZIO: IN 39 PUNTI IL PATTO PER UN FUTURO OLTRE LA CRISI  
 
Roma, 23 lugli 2009 - Sono 39 i punti che costituiscono il ´Patto contro la crisi´ che la Regione Lazio ha siglato con Cgil, Cisl e Uil con il patrocinio del Cnel e che è stato presentato ieri a Roma. "Il sistema produttivo del Lazio - si legge nel documento - è investito da una crisi economica che, seppure ancora non completamente definita in molti suoi aspetti, rischia di interrompere bruscamente un percorso di sviluppo che, negli ultimi anni, ha consentito al Lazio una crescita largamente superiore a quella del resto del Paese. Di fronte a questo scenario è necessario imprimere all´azione del governo regionale una decisa accelerazione, in grado, da un lato, di finalizzare e completare tutte le opere del cantiere-Lazio su cui si è lavorato negli scorsi anni e, dall´altro, di mettere in campo immediatamente nuove politiche e nuove risorse per affrontare i riflessi della crisi economica e finanziaria globale". "Occorre agire con immediatezza - si legge ancora - ricercando il più ampio consenso tra le forze sociali e imprenditoriali su obiettivi chiari e definiti, in primo luogo la tutela del lavoro, quindi il sostegno alle imprese e l´immissione di liquidità nel tessuto produttivo del Lazio. Per raggiungere tali obiettivi, la Regione deve dotarsi immediatamente di alcuni strumenti indispensabili. Innanzitutto, è necessario sviluppare e rinnovare gli strumenti di welfare di cui oggi la Regione dispone, anche attraverso l´implementazione di nuove forme di ammortizzatori sociali e si pone l´esigenza di incentivare fortemente tutte le nuove assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante". Ma il documento indica anche che "occorre sostenere con forza il credito alle imprese e mettere in campo misure volte a favorire gli investimenti, sia in ricerca e innovazione che in forza occupazionale". "E´ fondamentale - prosegue - incrementare e mettere a sistema gli investimenti nelle infrastrutture e nelle opere pubbliche, con particolare attenzione a quelle socio assistenziali e quindi con un sostegno all´edilizia popolare, all´edilizia scolastica e sanitaria e a tutti gli interventi volti alla promozione delle fonti rinnovabili, dell´ecosostenibilità, della bioedilizia. Inoltre, vanno attivati i cantieri relativi ad alcune opere infrastrutturali (materiali e immateriali) fondamentali per ricucire il territorio". Il ´Patto contro la crisi´ prevede anche un programma energetico e ambientale innovativo, incentrato sul ´business verde´. Per la Regione Lazio e i sindacati, gli strumenti previsti dal ´Patto contro crisi´ potranno essere efficaci e operativi solo attraverso "una forte pressione sul governo affinché sostenga lo sforzo della regione". "Il governo - si sottolinea - deve impegnarsi ad accompagnare la regione nel sostegno ai lavoratori in difficoltà, destinando agli ammortizzatori sociali risorse ben maggiori di quelle fino ad ora messe a disposizione". "Nello stesso tempo, è necessario aprire un confronto senza pregiudizi sui vincoli del patto di stabilità interno, che costituisce in questa fase specifica un freno pericoloso alla politiche della regione di contrasto alla crisi. Appare, soprattutto, necessaria una deroga del patto di stabilità per quanto riguarda i trasferimenti al Comune di Roma che con l´articolo 18 del decreto legge 185 è stato esentato dal patto di stabilità. Un trattamento diverso tra regione e comune costituirebbe un elemento di iniquità non accettabile a livello istituzionale e ancora di più sociale". .  
   
   
VIA LIBERA DEL GOVERNO AL CODICE DELLE AUTONOMIE  
 
Cuneo, 23 luglio 2009- Gianna Gancia: “Passo in avanti decisivo” “Il Codice delle Autonomie ha un’impostazione che non posso che condividere: quella che va nella direzione della sussidiarietà. Il legislatore statale, con questo atto, restituisce ai legittimi titolari, ovvero alle Regioni, la competenza che è peraltro loro attribuita dalla Costituzione e ribadita dalla Consulta con specifiche sentenze. Su comunità montane e consorzi di bonifica lo Stato consentirà dunque alle Regioni di valutare costi e benefici, sopprimendo l’inutile e implementando invece ciò che è al reale servizio dei cittadini. Razionalizzazione e ridefinizione della spesa pubblica non devono essere percepiti come ‘tabù’: io le sento come una sfida. Abbiamo la responsabilità di spendere soldi che non sono nostri, ma dei contribuenti. Dobbiamo farlo con assoluta oculatezza e tutti gli enti, e ce ne sono, la cui spesa è quasi integralmente riversata sulla propria sopravvivenza devono essere riarticolati o soppressi. D’altronde occorre che gli enti che hanno responsabilità ampie, come la Provincia di Cuneo, siano nelle condizioni di svolgere autonomamente le proprie competenze (basti pensare ai 70 edifici scolastici e ai quasi 4mila km di strade). La gente esigenze chiarezza: deve conoscere chi li rappresenta e dove vanno a finire i soldi delle proprie tasse. Con il federalismo fiscale e, ora, il Codice delle Autonomie si fanno due passi significativi. In quest’ottica, anche il potenziamento dei controlli, sia di legittimità che di economicità dei servizi, va nella giusta direzione di ottimizzare risorse limitate rispetto a fabbisogni reali. Sarà dunque la Regione, di concerto con Comuni e Province, a definire operativamente le migliori aggregazioni. Viene meno un’ingerenza dello Stato centrale e, da federalista, me ne rallegro. Ben sapendo che il federalismo è un onore ma anche una responsabilità, di cui dobbiamo tutti insieme farci carico nel rispetto del cittadino e del contribuente. E solo il territorio può a buon diritto conoscere quali sono gli enti da salvare e quali da sopprimere”. .  
   
   
IN SICILIA COMMISSARIATI 308 COMUNI E 6 PROVINCE SENZA BILANCIO  
 
Palermo, 23 luglio 2009 - Sono 308 i Comuni e 6 le Province regionali nei quali, a causa della mancata approvazione del Bilancio di previsione 2009 o del Consuntivo del 2008, nei prossimi giorni, si insedieranno i commissari ad acta. I relativi provvedimenti sono stati firmati ieri, dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici. Nel lungo elenco figurano tutti i comuni capoluogo, mentre delle 9 Province regionali solamente Catania, Palermo e Ragusa non riceveranno la visita dei funzionari regionali. “E’ un provvedimento - spiega l’assessore Chinnici - straordinario, ma che si è reso necessario e urgente a causa del fatto che la quasi totalità delle amministrazioni provinciali e comunali sono in ritardo e quindi la spesa è di fatto bloccata, anche per i servizi essenziali”. I commissari avranno il compito di predisporre, nel caso in cui non lo abbia già fatto la Giunta, lo schema di bilancio per l’esercizio finanziario 2009, oltre a quello pluriennale 2009-2011 e dovranno convocare i Consigli, assegnando loro il termine di 30 giorni, per l’approvazione del bilancio. In caso contrario, sarà lo stesso commissario a varare la manovra finanziaria. Nella maggior parte degli enti commissariati mancano sia il bilancio di previsione 2009, che il consuntivo 2008. Nei Comuni di Santa Flavia in provincia di Palermo e di Sommatino nel nisseno inoltre, non risulta approvato neanche il Consuntivo del 2007. Gli enti che non hanno provveduto ad approvare il solo Consuntivo, sono invece 143 e 14 quelli senza il solo bilancio di previsione. Nel caso di mancata approvazione del bilancio preventivo, la legge prevede come sanzione lo scioglimento dei Consigli comunali o provinciali inadempienti. Ecco l’elenco delle amministrazioni in cui verranno inviati i commissari ad acta. Agrigento. (40). Comuni: Agrigento, Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Calamonaci, Caltabellotta, Camastra, Cammarata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, Ribera, Sant´angelo Muxaro, San Biagio Platani, Santa Elisabetta, San Giovanni Gemini, Santa Margherita di Belice, Santo Stefano Quisquina, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Siculiana e Villafranca Sicula. Provincia Regionale di Agrigento. Caltanissetta (19). Comuni: Acquaviva Platani, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Mazzarino, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba. Provincia Regionale di Caltanissetta. Catania (45). Comuni: Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant´antonio, Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Camporotondo Etneo, Castiglione di Sicilia, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Linguaglossa, Maniace, Mascali, Mascalucia, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Nicolosi, Palagonia, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Raddusa, Ragalna, Ramacca, Randazzo, Riposto, Sant´agata Li Battiati, Sant´alfio, San Gregorio di Catania, Santa Maria di Licodia, San Michele di Ganzaria, Santa Venerina, Scordia, Tremestieri Etneo, Viagrande, Vizzini e Zafferana Etnea. Enna (17). Comuni: Agira, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Catenanuova, Centuripe, Enna, Leonforte, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe e Villarosa. Provincia Regionale di Enna. Messina (81). Comuni. Alcara Li Fusi, Barcellona Pozzo di Gotto, Brolo, Capizzi, Capo d´Orlando, Capri Leone, Caronia, Casalvecchio Siculo, Castell´umberto, Castelmola, Cesarò, Condrò, Falcone, Ficarra, Floresta, Francavilla di Sicilia, Frazzanò, Furci Siculo, Gaggi, Galati Mamertino, Gallodoro, Gioiosa Marea, Graniti, Gualtieri Sicaminò, Itala, Leni, Letojanni, Librizzi, Limina, Lipari, Longi, Malfa, Malvagna, Mazzarrà Sant´andrea, Messina, Milazzo, Militello Rosmarino, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Montalbano Elicona, Motta d´Affermo, Naso, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pace del Mela, Pagliara, Patti, Pettineo, Raccuja, Reitano, Roccalumera, Rodì Milici, Rometta, Sant´agata di Militello, Sant´alessio Siculo, Sant´angelo di Brolo, Santa Domenica Vittoria, San Filippo del Mela, San Fratello, San Marco D´alunzio, San Pier Niceto, San Piero Patti, Santo Stefano di Camastra, San Teodoro, Santa Teresa di Riva, Savoca, Scaletta Zanclea, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Torrenova, Tortorici, Tusa, Ucria, Valdina, Venetico e Villafranca Tirrena. Provincia Regionale di Messina. - Palermo (60). Comuni. Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Baucina, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Bompietro, Caccamo, Caltavuturo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Camporeale, Capaci, Carini, Castelbuono, Casteldaccia, Castellana Sicula, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Ciminna, Cinisi, Collesano, Corleone, Ficarazzi, Geraci Siculo, Godrano, Isnello, Isola delle Femmine, Lascari, Lercara Friddi, Misilmeri, Monreale, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Palermo, Partinico, Petralia Soprana, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, Santa Flavia, San Giuseppe Jato, Scillato, Termini Imerese, Terrasini, Torretta, Ustica, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia, Villabate e Villafrati. - Ragusa (10). Comuni. Acate, Comiso, Giarratana, Modica. Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria. - Siracusa (16). Comuni. Augusta, Avola, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino e Sortino. Provincia Regionale di Siracusa. - Trapani (20). Comuni. Alcamo, Buseto Palizzolo, Campobello di Mazara, Castellamare del Goldo, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Petrosino, San Vito Lo Capo, Salaparuta, Salemi, Trapani, Valderice e Vita. Provincia Regionale di Trapani. .  
   
   
APPROVATO ASSESTAMENTO DI BILANCIO: LA REGIONE LAZIO AUMENTA FONDI PER DISOCCUPATI  
 
Roma, 23 luglio 2009 - Approvata la manovra di assestamento di bilancio da parte dalle giunta regionale del Lazio. Fortemente orientata a combattere la crisi, la manovra prevede tra le novità più importanti il fondo regionale per il reddito minimo garantito che viene aumentato di 100 milioni di euro (50 nel 2010 e 50 nel 2011) così da accrescere il numero dei beneficiari effettivi. Il reddito minimo garantito è uno strumento adottato dalla Regione Lazio con il quale si eroga un assegno di 580 euro mensili in favore di persone inoccupate o disoccupate iscritte al centro per l´impiego e di età tra i 30 e i 44 anni. Secondo l´assessore regionale al Bilancio, Luigi Nieri "si tratta di un assestamento anti crisi". La manovra, secondo quanto illustrato dalla giunta regionale, va a toccare anche altri settori. All´edilizia agevolata "sono destinati ulteriori 97 milioni - ha aggiunto l´assessore Nieri - mentre altri 62,5 andranno a sostegno dell´emergenza abitativa a Roma". Per quanto riguarda il piano risanamento idrogeologico, aumenta di 70 milioni di euro il cofinanziamento regionale. Altri fondi aggiuntivi per la sicurezza stradale, l´edilizia scolastica e le infrastrutture del trasporto. La manovra infatti integra le risorse per l´illuminazione pubblica con 20 milioni di euro in più nel biennio 2010-11, la manutenzione delle strade con 14,25 milioni aggiuntivi nel triennio 2009-11 e i fondi per l´edilizia scolastica, alla quale andranno altri 35 milioni. "Si tratta fondamentalmente di un atto tecnico, un aggiustamento contabile - ha aggiunto Nieri - che alla luce della situazione socio-economica che stiamo vivendo abbiamo voluto riempire di contenuti importanti per affrontare la difficile fase economica. Mi preme sottolineare il grande sforzo della Giunta per il sostegno alle politiche per la casa e al reddito minimo garantito. Uno sforzo compiuto senza compromettere la politica di risanamento di questi anni". .  
   
   
SARDEGNA: NECESSARIA UNA POLITICA DI PROGRAMMAZIONE  
 
Cagliari, 23 Luglio 2009 - "La crisi e le tante emergenze che oggi dobbiamo fronteggiare non devono bloccare la programmazione per il futuro. Stiamo lavorando a una politica in grado di far crescere il numero e il livello degli imprenditori sardi". È quanto ha affermato l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenendo al convegno sulla presentazione della graduatoria 2007 delle Imprese Guida in Sardegna, organizzata dall’Osservatorio Economico della Sardegna, alla Camera di Commercio di Cagliari. "La Regione deve fare molto per l’innovazione - ha ripreso l’assessore, rispondendo alle istanze arrivate dagli imprenditori - e oltre alle infrastrutture tradizionali dobbiamo puntare su quelle innovative come telecomunicazioni e informatica. Per restituire ossigeno alle imprese, inoltre, oltre a facilitare l’accesso al credito, bisogna rivedere gli incentivi. Giusto che rimangano ma in una logica più intelligente e attraverso la velocizzazione delle procedure amministrative". .  
   
   
CRISI FVG: MALE PIL MA CALANO ORE CASSA INTEGRAZIONE  
 
Trieste, 23 luglio 2009 - Il prodotto interno lordo (Pil) del Friuli Venezia Giulia cala in sede previsionale tra il 3,4 ed il 4,8 per cento (rispetto al 5,2 nazionale) ma, pur in presenza di dati oggettivamente negativi, per la prima volta ci si trova di fronte ad una diminuzione delle ore di cassa integrazione, scese complessivamente del 14 p. C. Tra maggio e giugno 2009, con una punta del 22 p. C. Nel settore industriale che fa ben sperare per il futuro. Inoltre, il Friuli Venezia Giulia può vantare un minor rallentamento dell´economia rispetto alle vicine Austria e Slovenia, lasciando intuire una ripresa più rapida. Sono questi i principali indicatori della crisi presentati ieri dall´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, coadiuvata dagli esperti dell´Agenzia del Lavoro e della società di rilevazione Greta, nel corso di una conferenza stampa che è servita anche a delineare le prospettive di sviluppo per l´economia dell´estremo Nordest. Miglioramento Progressivo - "Il quadro che si profila per la seconda parte del 2009 - ha spiegato Rosolen - sembra essere quello di un progressivo miglioramento della dinamica degli indicatori di crisi, con una progressione positiva che diventerà più significativa nel 2010". Tenuta Dell´occupazione - Nonostante una sostanziale tenuta dell´occupazione fino a tutto il primo trimestre 2009, gli attuali segni "meno" sono caratterizzati da 5mila disoccupati in più rispetto allo stesso periodo del 2008, oltre che da un numero totale di ore di cassa integrazione che, a conclusione del secondo trimestre di quest´anno, sono già a quota 4,3 milioni, ovvero pari a quante sono state globalmente erogate nel 2008. Esuberi A Ud E Pn - Aumentano pure le dichiarazioni di esuberi, in particolare nella media impresa delle province di Udine e Pordenone, ma si assiste ad una riduzione degli ingressi in mobilità (-28 p. C. Nel Ii trimestre 09) all´interno di un quadro che, pur rimanendo negativo, è già tendenzialmente rivolto al pareggio. Assunzioni Da -9 A -5 P. C. - Migliora, infatti, la dinamica delle assunzioni che, nei secondi tre mesi dell´anno, riduce la perdita dal 9 al 5 per cento. Export, Fvg Leader Nordest - "La crisi c´è ma si vede la luce", commenta l´assessore al Lavoro, evidenziando altri segnali confortanti come il migliore dato sull´export (rivolto soprattutto al mercato asiatico) nel Nordest, un +5,9 p. C. Del 2008 rispetto al 2007 che garantisce al Friuli Venezia Giulia il quarto posto assoluto tra le regioni italiane, il primo relativamente ai prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca (+15,1 p. C. ) e per i metalli e prodotti in metallo (+16 p. C. ). Fiducia Nei Consumi - Da notare, è stato detto, anche una certa fiducia nei consumi (-0,8 p. C. Nel Iv trimestre 2008), mentre quello dei servizi può essere considerato l´unico settore non in evidente difficoltà. Altri 9 Mln Euro Da Sacconi - Tra segni "più" e "meno", ha rilevato Rosolen, non si può prescindere da un generale peggioramento della crisi "che ci ha convinto a chiedere al ministro Sacconi una dotazione aggiuntiva di 9 milioni di euro per incrementare il budget degli ammortizzatori in deroga a disposizione per il 2009". + 25 P. C. Di Risorse - "Si tratta - ha aggiunto, esprimendo soddisfazione per la disponibilità di Sacconi a valutare le ulteriori necessità per il 2010 - di un incremento pari al 25 p. C. Delle risorse a disposizione per quest´anno che, allo stato attuale, sono superiori ai 40 milioni di euro ai quali vanno aggiunti i fondi europei per l´integrazione del reddito". Crisi Per 40Mila Lavoratori - In un contesto di 40mila lavoratori coinvolti nella crisi nel 2009, ha affermato l´assessore, sarà fondamentale garantire una moderna formazione anche a coloro i quali non sono destinatari di ammortizzatori in deroga (appena 6-7 mila i beneficiari), primi fra tutti quelli attualmente in cassa integrazione straordinaria e dichiarati in esubero da aziende quali Abs, Luvata, Eaton e Safilo. Amm. Deroga, Le Richieste - Nel frattempo, al 21 luglio sono già 393 le imprese regionali che hanno chiesto gli ammortizzatori in deroga. Meno Cig Nell´edilizia - Dall´analisi dettagliata delle ore di cassa integrazione si evince che il -14 p. C. Di giugno rispetto a maggio ha alcune punte significative: -22,3 p. C. Di Cig ordinaria nell´industria (in particolare chimica, metallurgia, meccanica, trasformazione minerali e alimentari) e -38,4 p. C. Nell´edilizia, contrastate però da un +42,7 p. C. Di Cig straordinaria provocate soprattutto da meccanica e trasporti. Gorizia Provincia Virtuosa - Rimanendo al dato di giugno, sono evidenti le discrepanze territoriali tra il -44,8 p. C. Di Gorizia, il -14,3 p. C. Di Udine, il -3 p. C. Di Pordenone ed il +10,8 p. C. Di Trieste. Cig, 6,5 Mln Ore Nel 2009 - Allargando a tutto il primo semestre 2009, le ore complessivo di Cassa integrazione guadagni (Cig) in regione sono aumentate del 183,7 p. C. (4. 169. 360), portando il totale a 6. 438. 720 ore (4. 124. 378 ordinaria, 1. 351. 215 straordinaria e 963. 127 gestione edilizia). Mobilita´ In Discesa - In discesa è invece la mobilità (dove le donne incidono sempre meno degli uomini ed il 33 p. C. Degli ingressi è compreso fra i 30 ed i 39 anni) che registra un -28 p. C. Di ingressi dal primo a secondo semestre del 2009, mentre nel 2008 la flessione era stata del 18 p. C. Assunzioni, -28Mila Nel 09 - Sul fronte assunzioni, nel primo semestre 2009 sono state 86mila (70mila italiani) di cui 48mila (56 p. C. ) donne, con un decremento di 28mila unità rispetto al 2008 ed un tasso tendenziale negativo del 24,8 per cento. Ma Il Commercio Vola - Se la flessione è contenuta nei servizi (-7,4 p. C. ) l´industria è al -32,1 p. C. E le costruzioni al -35,3 pc, mentre risalta il picco positivo del commercio (+139,3 p. C. ) e dell´agricoltura-pesca (+26 p. C. ). Quadro Complessivo - "Siamo a buon punto con lo stato di avanzamento degli interventi anticrisi", ha concluso Rosolen, citando i lavoratori socialmente utili (Lsu) già regolamentati (37 le richieste finora pervenute da Tribunali, Procure, Enti locali e Scuole) ed i contratti di solidarietà che, assieme a co. Co. Co e co. Co. Pro, approderanno sul tavolo regionale del Lavoro la prossima settimana con la Regione che interverrà su tutti quelli stipulati dal 1 gennaio 2009. .  
   
   
LAVORO IN CALABRIA: ILLUSTRATI I BANDI A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE PER SESSANTA MILIONI DI EURO E 5300 NUOVI POSTI  
 
Reggio Calabria, 23 luglio 2009 - Oltre cinquemila nuovi posti di lavoro, 60 milioni di euro impegnati dalla Regione nell’ambito del programma di bandi per il Sostegno all´incremento occupazionale. I dati sono stati illustrati ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente della regione Agazio Loiero, dall’assessore alle Politiche del lavoro Mario Maiolo, dal presidente della Field Mario Muzzì e dal dirigente generale del dipartimento regionale Marinella Marino, Le risorse sono state recuperate per 56 milioni dalla programmazione Por 2000-2006 e per 3,5 milioni di euro dal Por Fse 2007-2013. Complessivamente sono state interessate dai bandi 598 imprese calabresi, con tre avvisi pubblici di sostegno per l’incremento occupazionale e la formazione di 5. 290 neoassunti in azienda. “Sulla questione lavoro, dove talvolta ci sono state polemiche - ha affermato il presidente Loiero - noi abbiamo delle cifre che possono anche apparire una goccia di acqua nel mare, ma dimostrano quanto la Giunta e gli organismi come Field hanno compiuto uno sforzo immane”. “Siamo consapevoli - ha aggiunto Loiero - della domanda molto forte da parte dei giovani in cerca di futuro occupazionale. Così come siamo consci del fatto che un laureato che non trova lavoro qui è costretto a emigrare al Nord dove finisce per arricchire quella realtà. E tutto questo, in un contesto di federalismo esasperato diventa un vero e proprio problema” L’assessore Maiolo, dal canto suo, ha evidenziato che l’importanza del risultato riguarda anche l’avere “recuperato risorse che erano avviate al disimpegno automatico”. “I risultati di oggi - ha aggiunto - sono un pezzo di quel piano che abbiamo concepito a cavallo delle due programmazioni dei fondi comunitari. Questa fase è servita anche per mettere a punto la qualità degli strumenti da adottare, mentre le prospettive sono quelle di avviare la dote occupazionale. Abbiamo in Calabria tanti giovani disoccupati che sono scoraggiati e noi dobbiamo rispondere con uno strumento in cui crediamo fortemente”. Soddisfatto il presidente della Field, Mario Muzzì, che ha sottolineato il sostegno del presidente Loiero nella realizzazione dei bandi. “Abbiamo dimostrato - ha detto Muzzì - che è possibile invertire la rotta in Calabria. Vogliamo assumere un impegno preciso, perché nel giro di poco tempo è possibile abbattere il problema della disoccupazione in Calabria. Con il progetto di dote e questi bandi possiamo raggiungere in tre anni in Calabria cinquantamila nuovi occupati”. Per il dirigente generale Marinella Marino l’importante risultato dei bandi è legato anche all’attivazione da parte della Giunta regionale di una fondo di garanzia per l’accesso al credito delle imprese”. .  
   
   
AL VIA IL COMPLETAMENTO DELLA DOTAZIONE ORGANICA PER LA PROVINCIA DI MONZA E LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA PROVINCIA DI MILANO  
 
Milano, 23 luglio 2009 - Si è svolta il 21 luglio la seduta di Giunta durante la quale sono stati definiti alcuni interventi sul completamento della dotazione organica della neo Provincia di Monza e sulla semplificazione amministrativa della Provincia di Milano. Al termine della seduta è stato raggiunto un accordo tra gli assessori al Personale delle due Province, Roberto Cassago e Rosario Perri che prevede, per la fine del mese di ottobre 2009, la conclusione dell’assegnazione del personale che ha già aderito al bando di mobilità. La Direzione del Personale della Provincia di Milano si sta, infatti, già attivando per proporre i trasferimenti del restante personale, di 118 unità già stabiliti dal Consiglio uscente, secondo i criteri di residenza nel territorio di Monza e Brianza e nei comuni limitrofi. Al fine di favorire lo snellimento delle attività burocratiche nella Pubblica Amministrazione e nel rispetto delle indicazioni del Ministro Renato Brunetta, la Giunta provinciale milanese ha deciso di avviare un’operazione di trasparenza amministrativa con la pubblicazione on line sul sito istituzionale della Provincia di Milano dei dati sulla dirigenza, quali curriculum, retribuzioni e recapiti istituzionali e sull’assenteismo del personale. Gli Uffici della Direzione del Personale provvederanno quanto prima alla realizzazione delle opportune modifiche sul sito web dell’ente, seguendo le modalità previste dalla Funzione Pubblica per assicurare omogeneità e rispetto delle norme sulla privacy. .  
   
   
CHIUSA IN PUGLIA LA MANOVRA ANTICRISI. 60 MILIONI ALLE ZONE INDUSTRIALI  
 
Bari, 23 luglio 2009 - Sessanta milioni per dotare di infrastrutture le zone industriali e per rimettere in moto l’edilizia piegata dalla crisi. Strade, illuminazione, reti energetiche e per la fornitura di acqua industriale, video sorveglianza, infrastrutture Ict, ma anche mense, centri diurni per l’infanzia, nidi. Il tutto per migliorare le condizioni degli insediamenti industriali rispettando i caratteri paesaggistici e la vita di lavoratori e lavoratrici. È questo l’undicesimo bando della manovra anticiclica varata dall’Assessorato allo Sviluppo economico, ultimo della serie ma non ultimo per carica innovativa. È, anzi, il bando d’avanguardia dell’intera manovra, dove multimedialità e tempo reale si intrecciano in un’esperienza amministrativa fino ad oggi inedita, nella quale entra in gioco persino il Sit, il premiato Sistema informativo territoriale della Puglia, a mostrare in concreto alcune delle potenzialità del suo utilizzo. Il bando, che sarà attivato con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della prossima settimana, si intitola “Iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi”. Ha il pregio di permettere il completamento di tante zone industriali (sono circa 200 in tutta la Puglia tra aree Pip, Piano per gli insediamenti produttivi, e Asi, Aree di Sviluppo industriale) e allo stesso tempo di sostenere il settore edile che sta risentendo della crisi. I destinatari sono gli Enti locali e i Consorzi Asi, che si metteranno in gara per poter ricevere le risorse messe a disposizione dal bando. Saranno loro, dopo essersi aggiudicati i finanziamenti, a provvedere all’organizzazione di gare d’appalto a favore delle imprese locali per assegnare i lavori nelle zone industriali. Le risorse disponibili sono destinate per metà ad interventi in aree esistenti, per metà a nuove aree, mentre il contributo regionale non potrà superare i 4milioni a progetto. “Con questo bando – ha commentato la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – manteniamo una promessa fatta ai pugliesi, un patto col territorio che esigeva, per la crisi globale, la massima accelerazione degli Avvisi. In sette mesi ne abbiamo attivati 11, aprendo e concludendo una manovra di oltre 508milioni, la più corposa in Italia, che ha generato un flusso di domande in continua evoluzione (oggi se ne contano 1269). Questo risultato ha richiesto il massimo impegno dell’Assessorato ed una concentrazione forte sugli obiettivi da raggiungere che non ammetteva distrazioni. Il bando che presentiamo oggi è il nostro fiore all’occhiello perché i piccoli appalti sono gli strumenti più efficaci per contrastare la crisi economica. Rimetterà in moto il settore dell’edilizia, con uno sguardo particolare, tuttavia, alla tutela dell’ambiente. Ma la sua caratteristica più significativa è nell’impostazione fortemente innovativa che proietta davvero l’attività amministrativa e il mondo produttivo pugliese in un futuro che solo qualche anno fa pareva inimmaginabile”. Il Bando - Il valore aggiunto di questo bando è, senza ombra di dubbio, l’aspetto tecnologico: ad esempio, gli allegati, per la maggior parte, vengono generati on line attraverso il portale www. Sistema. Puglia. It (aprendo la pagina bandi attivi sezione “Bando aree insediamenti produttivi”), e devono essere poi inviati per posta elettronica certificata (pec) all’indirizzo Bando. Pip@pec. Rupar. Puglia. It, con firma digitale del legale rappresentante, come è già avvenuto per il bando “Aiuti alla Ricerca”. L’aspetto più innovativo, tuttavia, è quello legato al Sistema informativo territoriale. Il Sit contiene informazioni cartografiche sulla Puglia di tale accuratezza da aver meritato la vittoria nell’edizione 2008 del Premio internazionale della società americana Esri, leader mondiale del settore. In pratica chi vuole accedere al bando, deve collegarsi al Sit (www. Sit. Puglia. It) scaricare la planimetria del Pip oggetto dell’intervento, integrarla con i dati del progetto e inviarla via pec. Sul Sit saranno evidenziate poi le zone interessate dagli interventi. In tal modo in tempo reale sarà possibile avere un quadro dei progetti programmati. Altro aspetto di grande rilievo è l’importanza attribuita alla sostenibilità ambientale dell’intervento. Il punteggio attribuito ai progetti terrà conto infatti di alcuni aspetti quali il riuso delle acque piovane, industriali e di fognatura nera depurate, delle misure di miglioramento della qualità dell’aria, della produzione di energia da fonti rinnovabili e dell’introduzione della tecnologia a led nell’illuminazione pubblica esterna. La richiesta di finanziamento completa di tutta la documentazione, dovrà essere trasmessa con plico postale raccomandato (a “Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo economico, Lavoro, Innovazione – Servizio Artigianato Pmi Internazionalizzazione – Corso Sonnino 177 – 70121 Bari”) dal I al 31 ottobre 2009. La graduatoria provvisoria sarà pubblicata entro 90 giorni a partire dalla data di scadenza del termine fissato per la presentazione della domanda, mentre i lavori dovranno essere avviati concretamente entro 180 giorni dall’ammissione al contributo. La graduatoria definitiva sarà valida per 24 mesi. Lo scenario - Questo bando si inserisce in uno scenario già caratterizzato da altri interventi nelle zone industriali. Sono legati a due delibere Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) la numero 20 del 2004 e la 3 del 2006. In totale le due delibere hanno mosso investimenti pari a quasi 63milioni grazie a risorse pubbliche per oltre 57milioni. I progetti hanno spaziato dalla viabilità al completamento della rete idrica, dalle opere di urbanizzazione ai lavori di adeguamento per lo smaltimento delle acque piovane, dalla realizzazione della pavimentazione stradale, alla rete gas, dall’interramento della linea elettrica ai lavori di ripristino del raccordo ferroviario. Bando aree industriali, Il punto della manovra, Scheda, i bandi anticrisi. .  
   
   
ROVIGO, CRISI ECONOMICA: COINVOLTA LA GIUNTA PRIMO INCONTRO A PALAZZO CELIO DELLA NEO PRESIDENTE TIZIANA VIRGILI CON SINDACATI E MONDO ECONOMICO PER FRONTEGGIARE LA CRISI OCCUPAZIONALE.  
 
Rovigo, 23 luglio 2009 - Accompagnata dagli assessori con deleghe legate alla produzione, Guglielmo Brusco, Claudio Bellan, Francesco Ennio e Leonardo Raito, ha ascoltato l’analisi, i dati, i suggerimenti e le attese delle categorie produttive per “avviare assieme una più energica azione di sostegno dove ognuno si senta attore”. Lavoro di squadra, meno burocrazia e formazione professionale sono stati ripetuti nei vari interventi e sollecitati per un Polesine passato dalle circa 150 mila ore di cassa integrazione nel 2008 al milione 250 mila nel primo semestre di quest’anno. Dalla verifica del 21 luglio nessun settore sarebbe esente dalla crisi ed i tempi di ripresa non sarebbero proprio dietro l’angolo con un “gioco di squadra quanto mai indispensabile per muovere le risorse”. “Da parte nostra – ha precisato il capo di Palazzo Celio giustificando l’assenza di Laura Negri – abbiamo anche istituito l’assessorato per la promozione del territorio, affidato proprio alla Negri, oltre ad promuovere una serie di contatti”. Già domani mattina è in programma un incontro con la Fondazione Cariparo per l’avvio del fondo di anticipazione di 2 milioni di euro mentre con la curia si sta lavorando sul fondo di solidarietà. In mattinata la presidente Tiziana Virgili aveva ricevuto in sala giunta i lavoratori del tessile, edile, i metalmeccanici, i chimici ed altre rappresentanze di aziende in crisi “perché non ci si dimentichi della loro situazione”. .  
   
   
GIUNTA PUGLIESE: APPROVATI INTERVENTI PER GLI IMMIGRATI IN CAPITANATA  
 
Bari, 23 luglio 2009 - La Giunta Regionale ha approvato l’altro ieri, su proposta dell’Assessore alla Solidarietà Elena Gentile, il piano di attività per l’allestimento della rete di prima assistenza igienico-sanitaria per i lavoratori stagionali immigrati nelle campagne del foggiano, che per il secondo anno di seguito, dopo la prima sperimentazione condotta nell’estate del 2008. Vengono stanziati 200. 000 euro, a valere sul fondo regionale per l’immigrazione, per provvedere alla sistemazione di 20 cisterne per la erogazione di acqua potabile, che sarà approvvigionata quotidianamente dall’Acquedotto Pugliese, e per installare 60 bagni chimici, distribuiti in 20 postazioni dislocate in relazione ai siti di maggiore concentrazione della presenza stagionale di lavoratori stranieri immigrati, che si spostano nei mesi estivi dalle altre Regioni per venire a lavorare nelle campagne di raccolta agricola tipiche della provincia foggiana. Il progetto è stato fortemente voluto dalla Presidenza della Giunta Regionale, dall’Assessorato alla Solidarietà e dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione professionale, in risposta alla puntuale sollecitazione giunta da Msf (Medici Senza Frontiere) – con cui si è svolta una prima riunione operativa lo scorso mercoledì 15 luglio – e facendo seguito ad una riunione presso la Prefettura di Bari, svoltasi nella mattina dello stesso 15 luglio, alla presenza del Prefetto Schilardi, e a cui ha preso parte l’Assessore Losappio per la Giunta Regionale, per fare il punto sull’attuazione delle misure di contrasto al lavoro irregolare e per l’emersione del lavoro sommerso. Le postazioni saranno istallate e operative a partire dalla prima settimana di agosto, grazie anche all’apporto dell’organizzazione Medici Senza Frontiere, che sta conducendo un attento monitoraggio delle presenze di immigrati e un costante presidio del territorio. I medici e i tecnici di Msf stanno assicurando il loro prezioso contributo in termini di conoscenza delle condizioni di vita e delle principali patologie che insorgono in relazione a condizioni abitative e abitudini alimentari assai precarie. La stima degli arrivi e delle presenze per il lavoro nei campi del foggiano si attesta intorno a 1. 500 persone, concentrate prevalentemente in 6 località comprese tra i territori di Foggia, San Severo, San Marco in Lamis, Manfredonia, Cerignola, Stornarella. Quest’anno per la prima volta vi sarà almeno un terzo di questo presenze rappresentata da nuove presenze, provenienti dalle Regioni più industrializzate del nord, che, per effetto della crisi, ma anche della gestione flussi, hanno cominciato ad espellere forza lavoro, in particolare immigrata. Il progetto di intervento che prende avvio in questi giorni vedrà le postazioni funzionanti fino a fine ottobre, visto che dopo la sperimentazione dello scorso anno, si è preso atto della significativa destagionalizzazione della presenza di lavoratori stazionali immigrati, non più concentrati esclusivamente nel mese di agosto. L’assessore Elena Gentile ha espresso la sua “soddisfazione” per la conferma del progetto di assistenza anche per il 2009, in collaborazione con Msf e Aqp, e, insieme all’Assessore Losappio, “evidenzia che questa azione di pronto intervento sociale si accompagna con le azioni già messe a regime negli anni passati, con specifico riferimento ai due alberghi diffusi già operativi nei Comuni di Foggia e Cerignola, con il cofinanziamento regionale, per un totale di circa 150 posti letto come capacità di accoglienza, e alle sette strutture di accoglienza residenziale realizzate con le risorse del fondo nazionale per l’emersione del lavoro sommerso, in altrettanti Comuni del foggiano, la cui attivazione consentirebbe di avere a disposizione circa altri 150 posti letto”. .  
   
   
LAVORO A ROMA, RAPPORTO DELL´UFFICIO STATISTICA  
 
Roma, 23 luglio 2009 – Presentato in Campidoglio il secondo "Rapporto sul mercato del lavoro a Roma" a cura dell´Ufficio Statistica del Comune. Il rapporto è il risultato delle elaborazioni condotte su una molteplicità di dati e di fonti (Istat, Inps, Inail, Isfol, Camere di Commercio). La ricerca analizza la situazione del 2008, rispondendo ad una serie di domande essenziali: come sta cambiando l´occupazione a Roma? Quali categorie di lavoratori sono più "trainanti"? Quali sono i tipi di contratto più diffusi per i giovani? E ancora: cosa accade ai lavoratori "maturi" che svolgono attività atipiche? Quanto riescono le donne romane a conciliare lavoro e vita personale e familiare? Che lavori fanno gli immigrati? In quali ambiti sono più frequenti gli incidenti sul lavoro? Quanto conta realmente la formazione per collocarsi meglio nel mondo del lavoro? Dall´analisi emerge una realtà dinamica e complessa, un´evoluzione più rapida di quanto non avvenga sul piano nazionale. Primo dato rilevante: nel 2008 a Roma l´occupazione è cresciuta dell´1,3% rispetto al 2007, mentre il tasso di disoccupazione si attesta al 7%, tornando ai livelli del 2006. L´occupazione aumenta soprattutto tra le donne, con un incremento del 2,1% rispetto al 2007. Il lavoro per gli uomini è invece cresciuto dello 0,7%. A Roma il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni è del 62,6%, a fronte del 58,7% della media nazionale. Nel contempo, sale del 24% il numero di chi passa dall´inattività alla ricerca di un lavoro: un segnale della crisi generale in atto. Il terziario resta il settore di punta dell´economia romana: nel 2008 il 70,9% degli occupati lavora nei servizi, compresi i più avanzati e innovativi che in Roma hanno una delle principali "patrie". E´ infatti alta la percentuale dei lavori ad alta specializzazione, rispetto sia al Lazio che alla media nazionale: 38,4% a Roma contro il 35,3% del Lazio e il 31,5% a livello nazionale. E anche in questo campo sono le donne a fare la parte del leone: 18,4% sul totale delle occupate, contro il 14,5% degli uomini – in tutta Italia le donne super-specializzate sono l´11,8% –. Il lavoro part time, a Roma, rappresenta il 15,8% del totale contro il 14,3% del dato nazionale. L´orario flessibile è adottato da 268 mila lavoratori, in prevalenza donne (74,4%). Calano leggermente i contratti a tempo determinato e di collaborazione (-1,1%), probabilmente grazie alla stabilizzazione dei precari nella scuola – ma pure per i riflessi della crisi sui settori meno garantiti del mercato del lavoro –. A Roma gli occupati con contratti "non standard" sono circa 144 mila, pari al 12,5% del totale. Il Rapporto 2008 sul Mercato del Lavoro si può avere gratis andando all´Ufficio Statistica del Comune in via della Greca 5, terzo piano. .  
   
   
IMPIEGO DI DISOCCUPATI IN CANTIERI DEGLI ENTI LOCALI LA PROVINCIA DI CUNEO HA APPROVATO 14 PROGETTI CHE DARANNO LAVORO A 58 PERSONE  
 
Cuneo, 23 luglio 2009 - Cuneo Impiego temporaneo e straordinario di lavoratori disoccupati da parte degli enti locali: la Giunta provinciale ha approvato i progetti relativi all’anno 2009. Sono in tutto 14 le proposte pervenute dai Comuni di Costigliole Saluzzo, Vicoforte, Bra, Monastero Vasco, Saluzzo, Sommariva Bosco, Frabosa Soprana, Castelmagno, Briaglia, Niella Tanaro, Novello, Savigliano e dalle Comunità montane Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana e Valle Stura. I cantieri, finalizzati alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità, impegneranno 58 disoccupati per un monte ore complessivo di 6. 580 unità. Differenti gli ambiti di intervento dei singoli progetti che comprendono: manutenzione di aree verdi e arredi urbani, valorizzazione e conservazione del paesaggio, manutenzione di edifici scolastici, ripristino di sedi stradali, attività amministrative, riordino ed aggiornamento di archivi e banche dati degli enti. La quota di intervento provinciale è pari a 39. 733 euro, mentre verranno finanziati con fondi regionali i contributi per l´indennità dei lavoratori assunti pari a 99. 334 euro, per la formazione professionale (27. 604 euro) e per la sicurezza (1. 800 euro). La normativa regionale vigente in proposito stabilisce infatti un’indennità giornaliera di 31 euro lordi, con 15,50 euro di quota finanziabile con contributi regionali. “Il progetto – dichiarano il presidente della Provincia Gianna Gancia e l´assessore al Lavoro Pietro Blengini – rappresenta un esempio collaudato della collaborazione fra enti ed istituzioni necessaria a fronteggiare la crisi occupazionale che ha investito anche la Granda. Si tratta di un contributo limitato, ma importante, per alleviare il disagio sociale vissuto da un numero crescente di famiglie cuneesi”. .