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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Settembre 2006
UNA STRATEGIA EUROPEA SULLA SALUTE MENTALE  
 
 Bruxelles, 7 settembre 2006 - Il Parlamento accoglie con favore il Libro Verde della Commissione sulla salute mentale nell´Ue. Tuttavia, i deputati chiedono che la strategia europea ponga maggiormente l´accento sui problemi specifici delle donne e dei giovani. Ritengono inoltre che occorre dare priorità alla lotta contro la discriminazione subita dalle persone affette da patologie mentali e chiedono una riforma dei servizi della salute mentale affinché poggino su un´assistenza di qualità, in famiglia o in centri protetti. In Europa, una persona su quattro è affetta da patologie mentali gravi almeno una volta nel corso della vita e, ogni anno, 18,4 milioni di persone fra i 18 e i 65 anni sono colpiti da forme gravi di depressione. La relazione d´iniziativa di John Bowis (Ppe/de, Uk) considera che una buona salute mentale consente ai cittadini di svilupparsi sotto il profilo intellettuale ed emotivo e di integrarsi nella vita sociale, scolastica e professionale e che, per contro, una cattiva salute mentale è fonte di spese, esclusione sociale e stigmatizzazione. Il Parlamento, pertanto, si compiace dell´impegno assunto dalla Commissione a promuovere la salute mentale e chiede che a tale argomento sia attribuita una maggiore priorità nelle politiche sanitarie, «ponendo l´accento sulla prevenzione», e nella politica di ricerca dell´Unione. Sottolinea, inoltre, la necessità di riflettere sul miglior modo di avvalersi degli strumenti comunitari disponibili, quali il Settimo programma quadro per la ricerca, per predisporre capacità atte ad assecondare la ricerca sulla salute mentale nell´Unione. Pur compiacendosi del fatto che la strategia della Commissione attribuisca la priorità ai bambini, ai lavoratori dipendenti, agli anziani e alle persone svantaggiate, i deputati ritengono che la dimensione di genere non sia stata tenuta in debito conto nel Libro verde e pertanto chiedono che essa sia sistematicamente inserita nelle misure proposte per promuovere la salute mentale, nelle azioni preventive e nella ricerca. Considerano infatti che «esiste une chiara dimensione di genere nel campo della salute mentale», in particolare per quanto riguarda i disordini alimentari, le malattie neurodegenerative, la schizofrenia, i disturbi dell´umore, l´ansia, il panico, la depressione, l´abuso di alcol e di altri agenti psicoattivi, nonché per quanto riguarda i suicidi e la delinquenza, «settori che postulano una ricerca più sistematica». Il Parlamento sottolinea poi la necessità di ricerche sulle variazioni comprovate nelle strutture e nell´attività del cervello di uomini e donne, «al fine di mettere a punto approcci e trattamenti differenti per i due sessi nel campo della salute mentale». Ritenendo poi che la buona salute psichica delle madri e dei genitori contribuisca allo sviluppo integrale dei bambini e alla loro evoluzione in adulti sani, i deputati invitano ad affrontare, in modo interdisciplinare, le situazioni complesse di cattiva salute mentale per determinare, ad esempio, come assistere i bambini o gli adolescenti con disturbi dello sviluppo, comportamentali o della nutrizione. In proposito, rilevano che l´immagine, socialmente definita, dell´apparenza che deve avere il corpo delle ragazze e delle donne «incide sulla loro salute mentale e sul loro benessere, comportando segnatamente un aumento dei disordini alimentari». Il Parlamento, inoltre, sostiene il progetto "Igiene mentale del bambino e dell´adolescente in un´Europa ampliata" che, a suo parere, «dovrebbe essere avviato quanto prima possibile e attuato in modo efficace». Considerando poi che, ogni anno, nell´Unione europea circa 58. 000 persone si suicidano, chiede agli Stati membri di cooperare per mettere a punto e applicare strategie efficaci volte a ridurre il numero dei suicidi, in particolare fra i giovani e altri gruppi a rischio. Ma anche ad altre categorie deve essere attribuito carattere prioritario e, a titolo d´esempio, la relazione cita le persone con gravi malattie mentali, i malati cronici o in fase terminale, i disabili, i detenuti, le minoranze etniche e altri gruppi minoritari, le persone senza fissa dimora, i migranti, i lavoratori precari e i disoccupati. I deputati, nel ritenere che «buone condizioni di lavoro contribuiscano alla salute mentale», chiedono inoltre che i datori di lavoro introducano politiche di "salute mentale sul posto di lavoro", come elemento necessario della loro responsabilità in materia di salute e di sicurezza sul posto di lavoro. Il Parlamento, d´altra parte, chiede che qualsiasi strategia futura attribuisca la priorità alla lotta per sconfiggere la stigmatizzazione, ad esempio organizzando campagne annuali su questioni attinenti alla salute mentale, «al fine di combattere l’ignoranza e l’ingiustizia». Reputa infatti che, nel contesto delle malattie mentali, «la stigmatizzazione conduce all´emarginazione» in ogni ambito della società, al lavoro come in famiglia, nella comunità come fra i professionisti del settore sanitario. Sottolinea poi che la stigmatizzazione rappresenta una forma di discriminazione che andrebbe affrontata mediante leggi antidiscriminazione. Per migliorare la salute mentale e le condizioni dei pazienti, secondo il Parlamento, occorre anche garantire basilari diritti sociali e civili, quali il diritto all´abitazione e un sostegno economico per coloro che non possono lavorare, nonché il diritto a contrarre matrimonio e a gestire il proprio patrimonio. Per i deputati, le persone colpite da patologie mentali devono essere curate e assistite con dignità e umanità. I servizi di cura e di assistenza medica devono quindi essere efficaci, di elevata qualità e accessibili a tutti e va garantito il loro carattere universalistico. Occorre poi assicurare una formazione continua dei medici generici o di famiglia e degli altri professionisti in fatto di servizi di pronto intervento sanitario. Il Parlamento evidenzia quindi la necessità di riformare i servizi della salute mentale affinché poggino su un´assistenza di qualità, all´interno della famiglia o in centri protetti, con prestazioni adeguate sul piano sanitario e sociale, su controlli e valutazioni regolari, assistenza alle persone affette da malattie mentali e a quanti si occupano di esse. E´ anche necessario un approccio a sportello unico per i servizi sanitari, sociali, di alloggio, di formazione e di trasporto. D´altra parte, il Parlamento sostiene le osservazioni della Commissione sulla "deistituzionalizzazione", dal momento che il ricovero a lungo termine in istituti psichiatrici «può portare al prolungamento e all´aggravarsi della patologia psichica e al rafforzamento della stigmatizzazione e dell´emarginazione sociale». Inoltre ritiene che il carcere non sia un ambiente adeguato per quanti soffrono di malattie mentali e che occorra quindi proporre delle alternative. Il Parlamento, infine, sottolinea che il diritto delle persone a essere curate o a non essere curate «dovrebbe essere chiaramente inteso» e ritiene che il ricorso alla forza «sia controproducente», così come la somministrazione coatta di farmaci. Qualsiasi forma di ricovero in strutture con posti letto e di somministrazione coatta di farmaci, è precisato, deve essere limitata nel tempo e, nella misura del possibile, essere regolarmente riveduta ed effettuata con il consenso del paziente o, in assenza di quello, in ultima istanza, con la convalida di un´autorità civile. Esorta poi la Commissione a sostenere la prosecuzione delle riforme negli Stati membri che hanno abusato della psichiatria, dell´uso di medicinali, del ricovero obbligato o di pratiche disumane, «come l´uso di letti gabbia o di celle di isolamento». Invita quindi la Commissione a inserire la riforma della psichiatria fra i punti da esaminare nel quadro dei negoziati di adesione all´Ue. .  
   
   
RISCHIO DI AUTISMO MAGGIORE PER I FIGLI NATI DA PADRI IN ETÀ AVANZATA  
 
Bruxelles, 7 settembre 2006 - Uno studio congiunto condotto da scienziati di Stati Uniti, Regno Unito e Israele ha dimostrato per la prima volta che il rischio di avere figli autistici è maggiore per i padri in età avanzata. Una seconda ricerca indica che i bambini autistici possono trarre beneficio da probiotici nella cura della malattia. Il primo studio ha seguito 132 271 bambini israeliani di età superiore ai sei anni negli anni ottanta. È stato riscontrato che mentre l´età della madre alla nascita del figlio ha un effetto trascurabile sull´incidenza del disturbo dello spettro autistico (Dsa), l´età del padre influisce. Lo studio sui bambini israeliani è stato particolarmente utile in quanto, secondo la relazione, "[p]raticamente tutti gli uomini e circa tre quarti delle donne di questa coorte sono stati sottoposti alla valutazione della commissione medica all´età di 17 anni". Ciò significa che c´è stata una diagnosi clinica attendibile del Dsa. "Si è verificata un´associazione uniforme tra l´avanzare dell´età paterna e il rischio di Dsa", si legge nel testo. Lo studio ha suddiviso i padri in tre gruppi di fasce di età, ossia 15-29 anni, 30-39 e 40-49. Nel gruppo dei 15-29 anni è stata riscontrata la presenza di sei bambini affetti da Dsa su 10 000. Nella fascia dei 30-39 anni è stata osservata un´incidenza leggermente maggiore con nove bambini affetti da Dsa su 10 000. Tuttavia, nel gruppo di età compresa tra i 40 e 49 anni, la presenza di casi di Dsa aumentava nettamente, con 32 bambini su 10 000 che presentavano la patologia, vale a dire 5,75 volte l´incidenza riscontrata tra i figli del gruppo tra i 15 e 29 anni. In un´intervista alla "Press Association" Abraham Reichenberg, ricercatore della Sinai School of Medicine di New York e dell´Istituto di psichiatria ha affermato: "Questa ricerca aggiunge un´informazione alla nostra conoscenza, in altre parole che gli uomini hanno un orologio biologico per quanto riguarda la riproduzione". In un quarto gruppo di padri, di età superiore ai 50 anni, il campione era molto ridotto, ma si ritiene che si verifichi un´incidenza ancora maggiore. "Il campione per gli ultracinquantenni è limitato, pertanto abbiamo sommato i dati ai risultati dei padri di età superiore ai 40 anni; la nostra ricerca indica che per i padri di età molto avanzata il rischio è circa nove volte maggiore. Lo studio presenta un andamento lineare; il rischio raddoppia ogni 10 anni", ha affermato. In un secondo studio preliminare, i ricercatori dell´ Università di Reading (Regno Unito) hanno esaminato la possibilità di curare il Dsa con i probiotici, cioè batteri "benefici". I soggetti affetti da autismo soffrono regolarmente di disturbi allo stomaco. L´équipe ha esaminato campioni di feci di bambini con Dsa e di bambini non affetti da questo disturbo, di età compresa tra i quattro e gli otto anni, e ha rilevato che nei campioni di bambini affetti da Dsa la presenza del batterio Clostridium era maggiore. "Qualsiasi cosa lo provochi, non giova in alcun modo a questi bambini, e ritengo che spieghi quasi certamente i loro problemi gastrici", ha affermato il professor Glenn Gibson all´Associazione britannica del Festival delle scienze di Norwich (Regno Unito), secondo quanto riportato dal quotidiano "The Guardian". Lo studio è stato compromesso dal fatto che i genitori hanno notato dei miglioramenti nei figli in seguito all´assunzione di probiotico, ma non di placebo. "Alcuni genitori hanno pensato che la soluzione per il bambino fosse questa (il probiotico) e non hanno voluto passare al placebo dato che vedevano risultati positivi", ha dichiarato. Questo ha fatto sì che i genitori si ritirassero dall´indagine. Questi due risultati delineano un quadro complicato del Dsa. Una recente ricerca ha, inoltre, evidenziato una base genetica per tale condizione. Tutti questi risultati hanno indicato una base varia e complessa per la malattia, che è al contempo debilitante e misteriosa. Per ulteriori informazioni consultare lo studio sul Dsa e l´età paterna: http://archpsyc. Ama-assn. Org/cgi/content/abstract/63/9/1026 .  
   
   
BANDO DI GARA - VALUTAZIONE DEL SOSTEGNO A FAVORE DEGLI INVESTIMENTI NEL SETTORE DELL´E-HEALTH NEGLI STATI MEMBRI  
 
 Bruxelles, 7 settembre 2006 - La direzione generale della Società dell´informazione e dei media della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per valutare le opportunità di finanziamento disponibili per gli Stati membri, volte a sostenere e incoraggiare gli investimenti nel settore dell´e-health. L´appalto si prefigge di sostenere azioni specifiche nell´ambito del piano di azione e-health per il 2006. Esso dovrà valutare le opportunità di finanziamento disponibili per gli Stati membri, volte a sostenere e incoraggiare gli investimenti nel settore dell´e-health (implementazione, utilizzo, diffusione) nelle loro regioni, nazioni e oltre frontiera. Lo studio dovrà considerare anche la copertura, la disponibilità, le somme di finanziamento, le condizioni, le opportunità di partenariato sia a livello europeo (ad es. Direzione regionale della Politica regionale, Banca europea per gli investimenti), sia a livello internazionale (Organizzazione mondiale della sanità, Onu, Banca mondiale). Lo studio dovrà essere accompagnato da uno o più seminari correlati (2) che permettano di ottenere ulteriori input per l´indagine e che assicurino la diffusione/l´informazione/gli effetti moltiplicatori. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale della Società dell´informazione e dei media, All´attenzione di Diane Whitehouse, Bu 31 6/66, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 299 54 08. Fax +32 2 296 01 81. Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=178577-2006 .  
   
   
BANDO DI GARA - VALUTAZIONE DEL SENIORWATCH 2006  
 
Bruxelles, 7 settembre 2006 - La Dg Società dell´informazione e media della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per la valutazione del mercato delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni rivolto agli anziani - Seniorwatch 2006 - progressi e sviluppi. Il progetto riguarda: analisi dell´evoluzione del mercato relativo alle tecnologie assistive, a partire dal 2002; individuazione delle principali dinamiche ed evoluzioni intervenute nel "mercato delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni rivolto agli anziani" in tutti e 25 gli Stati Ue; misurazione della percezione degli utenti relativamente all´adeguatezza dei prodotti Tic per gli anziani. Lo studio riguarderà la realizzazione di un nuovo insieme di misurazioni su tali principali evoluzioni durante il 2006/2007 e raffronterà i risultati con le precedenti valutazioni. Lo studio utilizzerà gli indicatori esistenti e aggiornerà le informazioni sulle necessità degli utenti e del potenziale mercato relativamente alle tecnologie assistive nell´ambito delle tecnologie della società dell´informazione. Valuterà le evoluzioni comparabili tra i 25 Stati membri Ue e le industrie/mercati principali concorrenti negli Usa e in Giappone e individuerà le migliori prassi nel settore. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Direzione generale della Società dell´informazione e dei media, All´attenzione di Loris Di Pietrantonio, Bu 31 04/59, B-1049 Bruxelles. Persona di contatto, Pirkko Lampinen, Tel. 32 2 299 08 60, Fax 32 2 295 13 00, Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=178576-2006 .  
   
   
SINERGIE UNIVERSITÀ-IMPRESE PIATTAFORMA DELL’IMAGING BIO-MEDICO  
 
Torino, 7 settembre 2006 – Lo scorso 31 agosto, l´Università di Torino, sono state presentate le attività di ricerca per lo sviluppo di una Piattaforma Piemontese nel Settore dell´Imaging Biomedico. L´università di Torino sta attivamente perseguendo una strategia finalizzata a sviluppare le sue interazioni con il mondo delle imprese attraverso la realizzazione di numerose collaborazioni nei diversi settori della ricerca scientifica. L´impatto di queste ricerche ha visto maturare in Piemonte il settore della Diagnostica per Immagini, e ha permesso la crescita di un fertile quadro di collaborazione tra ricerca universitaria e ricerca industriale oggetto di questo incontro. Per quanto riguarda il ruolo dell’Ateneo torinese, un impulso determinante nello sviluppo di questo settore è stato dato dalla costituzione del Centro di Imaging Molecolare (riconosciuto come Centro di Eccellenza dal Miur nel 2001) e dalla realizzazione del Laboratorio Pet (Positron Emission Tomography) alle Molinette (progetto sostenuto dalla Compagnia San Paolo). Nell´incontro verranno presentate le attività di ricerca di queste nuove iniziative che si sono venute a sommare a quelle sviluppate nell´ambito della fisica-medica, della radiologia e della medicina nucleare. In ambito di Pmi sono state presentate le attività di ricerca di tre “spin-off” (Cage-chemicals, Invento e Cyaninetechnologies) insediate presso l´Incubatore dell´Università, di I-med (Torino, Informatica per la diagnostica clinica), Gipharma (Saluggia, Radiodiagnostici) e Aaa (Bioindustrypark, Radiofarmaceutici per la diagnostica e terapia). Infine sono state presentate le linee di attività del Centro Ricerche Bracco presso il Bioindustry Park che sarà completamente operativo all´inizio del prossimo anno. .  
   
   
ESIGENZE ESTREME IN SITUAZIONI ESTREME: L’OCCHIO NELLO SPAZIO  
 
 Linz, 7 settembre 2006 - Il viaggio nello spazio entusiasma e affascina l’umanità sin dal primo volo: questo mix di scienza e fantascienza ha tutti gli elementi necessari per essere un mito. Ma i miti non riguardano solo i viaggi, ma anche coloro che li intraprendono; le voci dicono che gli astronauti sono tutti in forma e intelligenti, ma soprattutto particolarmente attraenti. È vero che la Nasa sceglie i propri astronauti in base a precise caratteristiche fisiche e di salute, ma molto più importanti sono le competenze professionali: gli astronauti sono persone altamente qualificate e quindi non sempre così giovani come si crede. L’età media è di circa 41,2 anni e di conseguenza anche la vista degli astronauti non è del tutto perfetta. Fino ad oggi, nella storia del volo spaziale, la Nasa ha effettuato 61 missioni nello spazio, a cui hanno partecipato 374 membri dell’equipaggio e ben il 70% di essi porta gli occhiali. La Nasa affida lavori altamente qualificati a persone altamente qualificate. La formazione per diventare astronauta inizia solo dopo aver completato gli studi di tecnica aerospaziale, astrofisica o simili. Per questo l’età media degli astronauti è di 41,2 anni circa. Il 70% circa degli astronauti soffre di disturbi visivi o è presbite a causa dell’età e deve correggere quotidianamente tali difetti alla vista. Nello spazio, dove le condizioni sono molto più estreme che sulla terra, la percentuale di astronauti che utilizza una soluzione correttiva per la vista arriva al 90%. Il disturbo visivo degli astronauti è compreso tra –5,5 e +5,5 diottrie: il clichè dell’astronauta che deve avere una vista perfetta è quindi definitivamente superato. Ma perché durante un volo nello spazio ben il 90% degli astronauti indossa strumenti correttivi? Quali sono quelle condizioni particolari che nello spazio influiscono sugli occhi? Il dott. Keith Manuel, medico oculista capo della Nasa, descrive le difficoltà più frequenti nello spazio: „L’assenza di gravità e i cambiamenti di pressione nello Space Shuttle hanno delle ripercussioni sugli occhi, il 30% circa degli astronauti nota che l’assenza di gravità influisce sulla propria vista. Il motivo principale è il comportamento che assumono i liquidi in assenza di gravità: gli occhi e la cornea cambiano forma e questo può pregiudicare la percezione visiva. “ Proprio per l’assenza di peso, i corpi estranei causano spesso nell’occhio fastidiose irritazioni e possono portare a infiammazioni. „In sé e per sé le infiammazioni agli occhi non sono un problema grave, ma la loro cura in assenza di peso rappresenta una vera e propria sfida per gli astronauti. Non bisogna dimenticare che solo la somministrazione di gocce per occhi non è un’impresa facile, a prescindere dal giusto dosaggio“, fa riflettere il dott. Manuel. Altri problemi possono sorgere a causa dell’elevata pressione oculare: “Durante le prime ore nello spazio la pressione oculare aumenta del 50-100% circa e può provocare una riduzione della vista. Tuttavia si normalizza entro 72 ore circa e in genere non comporta danni permanenti “, spiega il dott. Manuel. Tutti sanno quanto sia fastidioso quando si allenta una vite degli occhiali in un giorno qualsiasi. „Nello spazio gli oggetti allentati rappresentano addirittura un serio pericolo. Una vite allentata potrebbe avere conseguenze spaventose, in particolare durante le attività al di fuori del veicolo spaziale: le piccole parti potrebbero essere inghiottite o inalate, provocando un soffocamento. Potrebbero penetrare nel sistema meccanico della tuta spaziale e provocare gravi danni o causare strappi alla tuta che possono portare a una perdita di pressione“, così il dott. Manuel giustifica l’importanza di un design per occhiali privo di viti. Un altro problema nello spazio è rappresentato dalle radiazioni, che sono molto più elevate e rappresentano uno stress maggiore per gli occhi degli astronauti. Sulla terra l’atmosfera trattiene una parte delle radiazioni dannose, nello spazio invece queste radiazioni sono più elevate del 30% circa. A causa delle radiazioni più elevate aumenta anche il rischio di cataratta, per questo sono assolutamente necessari occhiali da sole creati appositamente per le condizioni nello spazio. Inoltre nella navicella spaziale ci sono finestre che non filtrano affatto le radiazioni ultraviolette e, pur essendo necessarie per tecniche fotografiche particolari, espongono completamente gli astronauti alle radiazioni; sono sufficienti 25 secondi circa davanti a una di queste finestre per scottarsi. Da anni Silhouette, produttore di occhiali austriaco, in collaborazione con la Nasa, sviluppa occhiali adatti alle particolari esigenze degli astronauti. A questo scopo sono stati necessari piccoli adattamenti: le lenti speciali offrono una protezione totale dai raggi Uv e lasciano penetrare solo il 5,5% della luce e l’8% di luce blu. Anche il design ha una funzione protettiva: la forma molto curvata riduce notevolmente l’entrata della luce laterale e orizzontale. Il fattore più importante a bordo degli Space Shuttle è l’assenza di gravità: anche se gli astronauti, il materiale e gli strumenti fluttuano liberi nello spazio, il peso di un paio di occhiali è molto importante. Il motivo è dato dall’inerzia: un paio di occhiali pesante è molto più inerte di un paio leggero, non aderisce bene o può scivolare, cosa che, soprattutto in caso di lenti bifocali, risulta assai fastidiosa. La cosiddetta “pre-respirazione“ è un altro processo che si svolge a bordo e che richiede una linea perfetta degli occhiali: “Durante la preparazione per una missione all’esterno della navicella, gli astronauti devono indossare per circa 7 ore una maschera a ossigeno ed effettuare una „pre-respirazione“ per adattare l’organismo alle fatiche imminenti“, spiega il dott. Manuel ed aggiunge: “Dato che durante questo periodo svolgono il normale lavoro, gli astronauti indossano naturalmente i propri occhiali. Le stanghette possono pregiudicare l’ermeticità della maschera, le lenti sotto la maschera a ossigeno possono appannarsi e l’astronauta praticamente non può lavorare. Ma un paio di occhiali che aderiscono correttamente non rappresentano un disturbo per la maschera a ossigeno. “ Secondo il dott. Keith Manuel, i fattori più importanti per ottimi occhiali correttivi per un volo spaziale sono quindi il peso ridotto, la linea ottimale e l’idoneità per lenti bifocali, parametri che la serie Titan Minimal Art di Silhouette soddisfa più che perfettamente e senza bisogno di adattamenti. Gli occhiali più leggeri dell’universo pesano solo 1,8 grammi, circa 10 grammi con le lenti, la linea è perfettamente adatta alle esigenze nello spazio e su tutti i modelli è possibile montare lenti bifocali. Gli occhiali da sole devono essere più scuri che sulla terra e devono offrire una protezione particolarmente buona contro le radiazioni Uv, i raggi infrarossi e la luce blu. Per garantire tutte queste caratteristiche la Nasa, in collaborazione con Silhouette, ha partecipato a sviluppare la serie Titan Minimal Art, gli occhiali standard per gli astronauti dell’ente spaziale statunitense. C’è un episodio che il dott. Keith Manuel, medico oculista capo della Nasa, ama particolarmente raccontare: „Ho effettuato una visita di controllo ad un astronauta rientrato da una missione particolarmente difficile. Al rientro nell’atmosfera, l’equipaggio è stato costretto a sopportare una pressione straordinariamente elevata pari a 8 G, otto volte il loro peso corporeo! Ma la cosa più emozionante che mi ha raccontato l’astronauta è stata questa: “I miei occhiali Silhouette Titan Minimal Art si sono rivelati fantastici. Non si sono mossi minimamente e non hanno mai fatto pressione sul mio naso. Sono proprio entusiasta, è incredibile!’“. Lo stesso dott. Manuel indossa un paio di Titan Minimal Art con lenti bifocali. .  
   
   
UNA PRECISAZIONE DA ASSOGENERICI: ASSOCIAZIONE NAZIONALE INDUSTRIE FARMACI GENERICI  
 
 Milano, 7 settembre 2006 - In occasione del recente decreto Bersani sulle liberalizzazioni, si è diffusamente parlato di farmaci generici venduti nei supermercati. A tale proposito, desidero dare un contributo ai fini di una corretta informazione. Non è esatto sostenere che i farmaci generici saranno venduti nei supermercati o, meglio, che solo i farmaci generici lo saranno, poiché i medicinali per i quali è prevista la vendita nella Grande Distribuzione sono i cosiddetti farmaci di autocura in cui rientrano i farmaci di automedicazione/da banco o Otc (over the counter - letteralmente sopra il banco), e i farmaci senza obbligo di prescrizione (Sop). I farmaci generici possono rientrare in una delle due suddette categorie (e quindi essere un farmaco Sop generico o un Otc generico), in quanto possono essere farmaci che, per la cura della malattia cui sono destinati, non richiedono la prescrizione del medico, ma si differenziano dagli altri poiché, essendo a base di un principio attivo di cui è scaduto il brevetto, possono essere prodotti da altre case farmaceutiche - oltre a quella titolare del brevetto stesso - e vengono commercializzati con il nome del principio attivo, seguito dal nome del produttore. .  
   
   
STRESS: LE CONSEGUENZE SULL’INTESTINO E IN MOMENTI PARTICOLARI COME IL RIENTRO DALLE VACANZE, LO SI AVVERTE PIÙ FACILMENTE.  
 
 Milano, 7 settembre 2006 – La ricerca sugli effetti dello stress a livello intestinale prosegue costantemente, ma una cosa è ormai innegabile: l’intestino è un organo particolarmente sensibile ai fattori emotivi. Sembra accertato, infatti, che gli individui soggetti a fenomeni di costipazione mostrano di regola livelli di ansia e depressione più alti rispetto al resto della popolazione e che alcuni disagi di origine psicologica sono spesso collegati a persistenti sintomi gastrointestinali. Stress è una parola usata molto spesso, che copre una gamma di situazioni molto differenti: c’è lo stress da trauma (fisico od emotivo) e c’è poi il male delle società industriali, l’ansia generalizzata che viene dall’accumulo di diversi fattori di tensione. Il lavoro, in primo luogo, ma anche la responsabilità della famiglia o persino l’attesa di un evento importante, sono elementi che hanno un effetto sulla biochimica del corpo, su un equilibrio neuro-ormonale che agisce a livello centrale ma anche periferico. Infatti, una delle possibili spiegazioni dei riflessi gastrointestinali delle situazioni psicologiche “difficili” è proprio l’azione sull’intestino di quei neurotrasmettitori, come la serotonina, implicati anche nei disturbi dell’umore (depressione, ansia). E’ esperienza comune che il protrarsi di situazioni di disagio, in particolare quelle che hanno origine sul luogo di lavoro, si accompagna ad alterazioni della motilità intestinale. Ciò può accadere, dicono le ricerche, quando si ha un incarico che associa responsabilità e scarsa autonomia; ma anche quando il proprio ambiente di lavoro non è particolarmente problematico vi sono momenti critici, come il rientro dalle vacanze, in cui si avverte il peso del cambiamento di ritmi e occupazioni. L’equilibrio psico-fisico recuperato durante le vacanze, nel corso delle quali abbiamo potuto indulgere nel piacere dell’ozio e nella cura di noi stessi, nel momento del rientro è messo a dura prova dall’ansia di rimettersi in pari il più presto possibile e di recuperare gli abituali ritmi lavorativi. Oltre ai legami diretti della funzionalità intestinale con l’attività cerebrale e ormonale indotta dallo stress, lavorativo e no, c’è anche da considerare un effetto indiretto, ma forse anche più frequente. Nei periodi di forte impegno si tende a modificare la dieta e gli orari dei pasti, magari ad eliminarli del tutto e a sostituirli con snack molto energetici, come il cioccolato, che possono rendere più difficile l’evacuazione. Ma anche se non si rinuncia a un break per il pasto, spesso si scelgono panini, tramezzini e pizzette a discapito di piatti più adeguati alla funzionalità intestinale, come le insalate. Panini e pizzette sono piatti saporiti che danno una gratificazione immediata ma che quasi inevitabilmente sono confezionati con pane bianco, uno degli alimenti che più spesso induce una diminuzione dello stimolo intestinale e che contribuisce alla stipsi occasionale. Un altro aspetto che può influire sono le risposte “fai da te” allo stress: per esempio, il ricorso a caffè e bevande contenenti caffeina per aumentare la propria resistenza, oppure il ricorso all’alcol come tranquillante. Alcol e caffeina, infatti, possono peggiorare il sintomo in quanto tendono a provocare disidratazione rendendo le feci più dure e l’evacuazione più difficile. L’approccio per combattere questo insieme di malesseri comporta spesso una vera e propria rivoluzione del proprio stile di vita: per prima cosa, si può cominciare con il ripristino di un’alimentazione equilibrata e ad orari regolari, che apporti un’adeguata quantità di liquidi e fibre. E’ fondamentale anche non ridurre l’attività fisica, sia per allentare la tensione sia per favorire direttamente il transito intestinale; è importante che lo sport scelto abbia un forte contenuto liberatorio e non faccia leva sulla disciplina e l’agonismo: ottimo nuotare e passeggiare in bicicletta, dunque, danzare e praticare lo yoga. Se si riesce a seguire uno stile di vita salutare, si possono affrontare situazioni stressanti senza che queste abbiano effetti sull’organismo, in generale, e sull’intestino, in particolare. Tenendo comunque presente che, se i ritmi intestinali tardano a tornare, il ricorso occasionale a un lassativo, preferibilmente a base di bisacodile, può essere utile a rimuovere almeno una causa di tensione. .  
   
   
BOLZANO, CONVEGNO DELLA FONDAZIONE VITAL: “LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, UNA STRATEGIA PER IL FUTURO”  
 
Bolzano, 7 settembre 2006 - “Prevenire è meglio che curare“, è questo in sostanza il principio che ha ispirato il convegno organizzato dalla Fondazione “Vital” in collaborazione con l’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali della Provincia sul tema “La promozione della salute: una strategia per il futuro” che si è svolto questa mattina (6 settembre). Il convegno che si è tenuto presso l’Hotel Steigenberger, Terme di Merano, ha visto la partecipazione, di un folto pubblico di operatori del settore sanitario e sociale, oltre al presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ed all’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner. È stata anche l’occasione per presentare ad un pubblico qualificato gli scopi e le finalità della Fondazione “Vital”, presieduta dal dott. Florian Zerzer, direttore del Dipartimento sanità e politiche sociali e fortemente voluta e sostenuta dall’assessore Theiner. La Fondazione opera sul territorio della provincia di Bolzano e si propone di incoraggiare interventi ed iniziative nell’ambito della tutela e della promozione della salute, anche attraverso l’organizzazione di misure e di iniziative di promozione della salute, informando, tra l’altro, la cittadinanza sulle malattie evitabili ed i fattori psicologici e sociali associati all’insorgenza della malattia. Nel 1986 l’Organizzazione Mondiale per la Salute (Oms) ha elaborato la cosiddetta “Carta di Ottawa”, un documento fondamentale che ha mutato l’orientamento mondiale riguardo alla promozione della salute. La Carta ha evidenziato che una politica sanitaria rivolta al futuro non può limitarsi alla mera assistenza medica. “La salute” afferma la Carta, “deve essere posta all’ordine del giorno in tutti i settori e a tutti i livelli della politica”. Al centro del convegno vi sono state quindi alcune tra le principali tematiche riguardanti le strategie più efficaci per migliorare le condizioni di salute ed il ruolo sempre più importante delle strategie per la promozione della salute. Il presidente Durnwalder, nel corso del suo intervento, ha sottolineato l’importanza della prevenzione per contribuire ad una sensibile riduzione dei costi complessivi del settore sanitario e sociale. La politica provinciale punta, in questo ambito, ha ribadito il presidente, ad una maggiore razionalizzazione ed efficienza, ma per fare ciò non intende ridurre il livello dei propri servizi o la loro qualità. La sanità provinciale continuerà quindi ad operare ad un ottimo livello, offrendo a tutti la stessa assistenza e puntando, in maniera sempre più marcata, verso la prevenzione e l’informazione dei cittadini. Nel suo intervento l’assessore alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ha posto l’accento sul fatto che la sanità si trova a fronteggiare tre grandi sfide come l’aumento dell’età della popolazione, l’aumento dei malati cronici e l’esigenza di mantenere una dimensione sociale alla sanità. La sanità altoatesina si sta muovendo su varie direttrici per far fronte a queste tre sfide ed anche la costituzione della Fondazione Vital rappresenta uno degli strumenti che la Provincia ha messo in atto per puntare ad una maggiore informazione e prevenzione dei cittadini. Nel corso della mattinata si sono succeduti quindi gli interventi dei relatori. La dott. Ssa Brigitte Mohn, componente della presidenza della “Fondazione Bertelsmann”, che si impegna affinché la prevenzione e la promozione della salute entrino a pieno titolo in ambiti sociali quali gli asili, le scuole, le aziende, i Comuni, ha parlato dell’”Importanza delle Fondazioni nella prevenzione e promozione della salute”; il professor Lamberto Briziarelli, presidente della Confederazione Italiana per la Promozione della salute e l’Educazione Sanitaria, nonché membro del Comitato regionale per l’Europa dell’Unione Internazionale per l’Educazione Sanitaria e la Promozione della Salute, ha trattato il tema “Promozione ed educazione alla salute fra individualismo e globalizzazione” ed il professor Horst Noack, coautore della Carta di Ottawa, presidente della European Health Association, della Österreichischen Gesellschaft für Gesundheitswissenschaften und Public Health e membro del Consiglio tecnico del fondo “Gesundes Österreich”, ha svolto una relazione sul tema “Vivere più sani, una sfida per il Xxi secolo”. Al termine degli interventi è seguita una tavola rotonda. .  
   
   
A COM-PA 2006 LA TERZA EDZIONE DEL CONCORSO MARKETING PER LA SALUTE  
 
Bologna, 7 settembre 2006 - Il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese (Bologna, 7-8-9 novembre 2006) ospita anche quest’anno il concorso “Marketing per la salute”, giunto alla sua terza edizione. Il premio, organizzato dall’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale in collaborazione con l’Azienda Usl di Modena, intende dare visibilità ai progetti di promozione della salute che, utilizzando le tradizionali fasi del marketing sociale, si contraddistinguono, oltre che per lo spirito creativo ed il carattere innovativo, per il rigore scientifico. Due le sezioni premiate: la “Sezione studenti” e la “Sezione Enti/aziende/associazioni”, a cui si aggiungeranno altri premi speciali in via di definizione. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 settembre. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: www. Marketingsociale. Net e www. Compa. It La premiazione avverrà a Com-pa l’8 novembre, in occasione del convegno “Prevenzione e promozione della salute: il ruolo strategico della comunicazione pubblica”. In occasione del concorso, Centrale Etica Academy, la scuola che affianca le organizzazioni non profit nella realizzazione dei progetti attraverso la raccolta fondi, offrirà l’iscrizione per una persona ad uno dei corsi previsti dal programma della scuola per l’anno 2007. Il Premio Centrale Etica Academy, verrà assegnato al progetto che, indipendentemente dalla sezione in gara (enti, aziende, associazioni o studenti), si classificherà al primo posto nella graduatoria di merito complessiva del concorso. .  
   
   
ARGENTI POMPEI, NAPOLI, TORINO MUSEO DI ANTICHITÀ. 26 OTTOBRE 2006 – 4 FEBBRAIO 2007  
 
 Torino, 7 settembre 2006 – La città piemontese presenta la grande mostra “Argenti. Pompei, Napoli, Torino”, realizzata per iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Campania, promossa e sostenuta dalla Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo. La mostra di Torino riprende quella in corso con grande successo al Museo Archeologico Nazionale di Napoli che si concluderà il 2 ottobre: e la completa, oltre che con un nuovo, apposito allestimento, con l’esposizione delle argenterie d’età romana conservate nel Museo torinese: il Tesoro di Marengo e il vasellame appartenente alle collezioni sabaude d’antichità greco-romane. L’accostamento tra i reperti pompeiani e i preziosi oggetti torinesi offre al visitatore la possibilità di ricostruire un percorso ideale che, da Pompei alle collezioni del Museo Archeologico di Napoli alle collezioni del Museo di Antichità di Torino abbraccia più di tre secoli di storia del grande artigianato artistico antico e introduce alla formazione del gusto e del collezionismo moderni. Con questa iniziativa la Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo intende contribuire non solo a diffondere la conoscenza di oggetti di indubbio pregio artistico e significato storico, ma anche a valorizzare le raccolte del Museo di Antichità di Torino che, inserito nel circuito espositivo cittadino di alto livello, potrà godere di una fruizione pubblica più ampia. Gli Argenti da Pompei - I ritrovamenti di argenterie, rinvenute presso i corpi delle vittime dell’eruzione, in contesti domestici tra le suppellettili delle case più abbienti o conservati in luoghi giudicati sicuri sono annotati nella storia degli scavi sia di Pompei che del suo suburbio: si tratta quasi sempre di interessanti e pregiati esemplari di vasellame per bere (argentum potorium) e di vasellame per mangiare (argentum escarium) o di oggetti legati alle abitudini quotidiane più raffinate, come specchi o utensili da toeletta, appartenenti a quella produzione di argenteria che si colloca cronologicamente tra l’età di Silla e il 79 d. C. L’ampia varietà funzionale e formale documentata si traduce anche nel vasto differenziarsi quantitativo della composizione dei servizi d’argento presentati in Mostra, che va da un paio di recipienti alle centinaia di pezzi che compongono i tesori. I 260 pezzi provenienti da Pompei documentano come lo stretto rapporto tra ceto del proprietario e sfarzo si declinasse nella proprietà di servizi del genere, divenuti simboli di stato e, come tali, ambiti da quasi tutte le classi sociali. Aiutano a definire un articolato quadro di insieme i numerosi affreschi ed il ninfeo in pasta vitrea presentati in Mostra, suggerendo all’immaginario del visitatore la ricostruzione dello spazio fisico all’interno del quale gli argenti erano utilizzati nonché le modalità dell’utilizzo stesso. Gli Argenti del Museo di Antichità di Torino Il Tesoro di Marengo - La storia moderna di questo Tesoro inizia nel 1928, in località Spinetta Marengo, presso Alessandria, nelle cui campagne venne casualmente rinvenuto interrato in una fossa. Il complesso occupa un posto preminente nell’argenteria della piena età romana: la presenza del bellissimo busto, in grandezza naturale, dell’imperatore Lucio Vero fornisce un temine per la datazione alla seconda metà del Ii secolo d. C. L’eterogeneità qualitativa, funzionale e cronologica del materiale, il luogo e le condizioni di conservazione al momento del ritrovamento lasciano ipotizzare che anche in questo caso – come per gli argenti da Pompei – sia stato un evento particolare (la fuga precipitosa dopo un saccheggio o, al contrario, il tentativo di preservarli dalla razzia) - a garantirne la conservazione ed il successivo recupero. I 20 oggetti presentati in mostra sono probabilmente pertinenti - assieme ad altri frammenti minori, non esposti – ad un edifico di culto, al cui apparato decorativo potrebbe appartenere una fascia decorata a rilievo con un teoria di divinità e del cui materiale votivo farebbe parte un’iscrizione votiva a Fortuna Melior. Gli argenti delle collezioni sabaude. Alle collezioni museali derivate dalle raccolte antiquarie della dinastia Savoia, costituite fin dal Cinquecento, appartiene un gruppo di quindici vasi (un vassoio ovale, patere con manico e coppe) quasi tutti decorati a incisione e a sbalzo con motivi figurati e vegetali di origine ellenistica, rielaborati da artisti argentieri tra il I e il Ii/iii secolo d. C. Di origine sconosciuta, questi vasi trovano in parte confronti in argenti romani coevi delle province transalpine (Gallia e Germania). Ad essi si aggiunge una pregevole coppa decorata a sbalzo con raffigurazione di Amazzonomachia, rinvenuta alla fine del Settecento nella riva del Po, presso la città romana di Industria – Monteu da Po (Provincia di Torino). .  
   
   
SCOLPIRE A VENEZIA PICCOLE OPERE ORNAMENTALI NELL’ARREDO DEL SETTECENTO DAL 14 AL 22 OTTOBRE 2006, GALLERIA CECCHETTO ANTIQUARIATO  
 
Castelfranco Veneto (Tv) Castelfranco Veneto (Tv), 7 settembre 2006 - Piccole, sublimi creazioni d’arte. Opere dalle dimensioni minute e dai colori vivaci, fedeli custodi di una tradizione lunga secoli: sculture che prediligono soggetti semplici, dietro ai quali si cela un abile lavoro di intaglio e decorazione. Tutte provenienti dalle prestigiose botteghe artigiane della Serenissima, testimoniano ancora oggi, il fascino di Scolpire a Venezia. Sono cinquanta gli esemplari - tra pezzi singoli, coppie e gruppi scultorei - eccezionalmente raccolti da Cecchetto Antiquariato per la X edizione di Elegantia. La rassegna presenta, dal 14 al 22 ottobre, una selezione di piccole sculture della metà del Settecento, prevalentemente realizzate in legno e magistralmente dipinte in policromia, specchio della grande attenzione per i dettagli, proprio dell’arredamento veneziano. Dame e putti di grande eleganza, musici e pastorelli, molti dei personaggi rappresentati sembrano emergere direttamente dai grandi dipinti di paesaggio arcadico e bucolico del Settecento. Esposte sopra sinuose consoles o custodite in eleganti trumeaux e bureaux, queste piccole sculture raccontano, tra le sale della Galleria Cecchetto a Castelfranco Veneto (Tv), il culto per gli oggetti da collezione proprio della nobiltà veneziana dell’epoca, oggi ancora vivo e vivace. Accanto a figure di pitocchi e giullari, la raccolta propone un gruppo di undici esemplari in legno intagliato e laccato, che racconta la quiete della vita agreste. Adagiato su morbidi cuscini, scolpito in legno di noce, ecco il filosofo Averroè e ancora una coppia di sculture in terracotta policroma raffiguranti un turco e un moro sontuosamente abbigliati, entrambi soggetti nobili, più raramente ripresi nell’iconografia veneziana. Dalle manifatture italiane di maggior prestigio provengono i preziosi arredi, i dipinti e gli oggetti d’arte, oltre cento opere del Xviii secolo che costituiscono, assieme alla mostra monografica Scolpire a Venezia, il percorso espositivo della X edizione di Elegantia. Dal Veneto alla Lombardia, dall’Emilia Romagna fino a Napoli, l’importante nucleo di mobili in esposizione si compone di opere del periodo Luigi Xv e Luigi Xvi, tra i dipinti spicca una veduta veneziana di Piazza San Marco attribuita a Gabriel Bella, tra le rare porcellane e maioliche, un gruppo di pezzi di origine veneta. Visionabili durante l´intera rassegna, tutti gli esemplari in esposizione sono presentati all’interno di un prezioso volume che illustra in modo preciso ogni opera, così come le esclusive condizioni di vendita, appositamente ideate per Elegantia. La formula offre precise garanzie sulle modalità d’acquisto, con prezzi fissi e definitivi, già pubblicati in catalogo e comprensivi di ogni spesa accessoria. Www. Cecchettoantiquariato. Com .  
   
   
GALLERIA IL MILIONE MOSTRA PERSONALE DI: DOMENICO D’OORA 14 OTTOBRE - 18 NOVEMBRE 2006  
 
Milano, 7 settembre 2006 - Domenico D’oora, (Londra 1953), uno dei più interessanti artisti italiani della nuova pittura astratta contemporanea, presenta in questa mostra alla Galleria Il Milione di Milano, una scelta delle sue recenti pitture-sculture monocrome. Singole o spesso concepite in dittici o accostate in sequenze, le opere di D’oora, nella loro conformazione cromatica minimale e impersonale, apparentemente indifferenti sono latrici di sottile inquietudine e meditativa intensità; aliene da tensioni all’assoluto mirano in modo radicale a ricostituire nel particolare un’interrogativa immagine di totalità. L’artista, attivo da circa un ventennio nel campo dell’arte astratta, di recente è stato vincitore del Premio Parati 2005 per la pittura, ha partecipato a manifestazioni in importanti sedi istituzionali, quali Pirelli Bicocca Headquarters, la Civica Galleria di Arte Contemporanea di Portogruaro, il Museo Casabianca di Malo, la Fondazione Zappettini di Chiavari, e in gallerie private italiane ed estere di primario rilievo quali la Frankfurter Westend Galerie di Frankfurt am Main, la Lazertis Galerie di Zurigo, la Folini Arte Contemporanea di Chiasso, e alle Fiere d’Arte di Bergamo, Parma, Verona, Vicenza. La mostra è realizzata nell’ambito della manifestazione “La Giornata del Contemporaneo” coordinata dal Pac - Padiglione Arte Contemporanea - di Milano. .  
   
   
A PALAZZO CALCAGNI DI REGGIO EMILIA DAL 9 AL 29 SETTEMBRE 2006 LA MOSTRA ARTISTALBACETE GIOVANI ARTISTI DI ALBACETE  
 
 Reggio Emilia, 7 settembre 2006 - Dal 9 al 29 settembre 2006, a Palazzo Calcagni di Reggio Emilia, si tiene la mostra Artistalbacete. Giovani artisti di Albacete. L’iniziativa, promossa da Palazzo Magnani, si inserisce nell´àmbito del gemellaggio tra la Provincia di Reggio Emilia e la Diputación Provincial de Albacete (Spagna), che ha già prodotto una serie di esposizioni come, nel settembre 2005, "Il Don Chisciotte di Nani Tedeschi" - le illustrazioni del romanzo di Cervantes appositamente realizzate dall´artista reggiano nel quarto centenario della sua pubblicazione - e "Un´arte glocale, da Reggio Emilia ad Albacete" - un panorama della produzione di sedici giovani artisti reggiani (scultori, pittori, fotografi), entrambe tenute al Centro de la Asunción di Albacete. L’esposizione che si tiene a Palazzo Calcagni - ubicato nella piazzetta retrostante Palazzo Magnani, che fino all´8 ottobre ospita l´antologica dedicata ad Arnaldo Pomodoro - presenta le opere di 9 artisti, di età inferiore ai 35 anni, operanti nella città spagnola, e una "rivista-oggetto" che si pubblica ad Albacete. La selezione è stata affidata a una Commissione presieduta da Isabel Olivares Nieto, Assessore alla Cultura di Albacete, e formata da Alejandro Castellote, critico d´arte e curatore di mostre, già responsabile dei primi tre anni di attività di Photoespaña, attualmente redattore di C Photo Magazine, da Begoña Martínez Deltell, già coordinatrice del Centro de arte joven di Alicante e ora direttrice della galleria d´arte contemporanea Aural di Alicante, e da Flora Molina, responsabile del Centro de la Asunción. Tra gli artisti scelti figurano quelli che utilizzano la fotografia come loro principale mezzo espressivo; da María Alonso, che nelle sue immagini sembra andare alla ricerca di forme costruttiviste, a Emilio Fernández, che evoca nei suoi lavori l´esperienza del viaggio, a Maria Teresa Preciado, con le sue sensuali immagini neopittorialiste, a Luis Belmonte, che nel suo ciclo "Costas" ci introduce al nuovo paesaggio del litorale spagnolo. A loro si affiancano Antonio Argudo e Celia Jiménez, con le loro immagini frammentate vicine al linguaggio del fumetto (noir o pop), Oscar Juan, con i suoi trittici di anonime storie urbane, José Eugenio Mañas, che nelle sue opere astratte insegue un filo narrativo, Manuela Martínez, con le sue immagini che sembrano provenire da una lontana memoria che fatica a restituircele nella loro originaria nitidezza. A queste nove personalità si aggiunge il lavoro di due artisti che realizzano un´originale rivista-oggetto, "Lalata", il cui supporto, anziché la carta, è un barattolo di latta, simile a quelli abitualmente utilizzati per i prodotti alimentari. La rivista pubblica numeri monografici, editi in una tiratura limitata. La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di presentazione di Alejandro Castellote e Begoña Martínez Deltell. .  
   
   
VENERDI´ 8 SETTEMBRE ORE 21 PRESENTAZIONE DEI LIBRI D´ARTISTA "IL RACCONTO DEI NUMERI", UNA FAVOLA DI PEPPE SERVILLO ILLUSTRATA DA MIMMO PALADINO "DEMETRA", OTTO FRAMMENTI POETICI ILLUSTRATI DA JOE TILSON  
 
 Milano, 7 settembre 2006 - Due sono gli appuntamenti che Palazzo Magnani riserva, durante il mese di settembre, alla presentazione di libri. Il primo ha luogo venerdì 8 settembre alle ore 21 e si colloca nell´ambito di uno dei filoni espositivi di Palazzo Magnani, che, nella propria attività, ha organizzato mostre dedicate alla grafica - da quella d´esordio di Georges Braque all´esposizione "Parole disegnate, parole dipinte. La collezione Mingardi di libri d´artista", allestita nel 2005. Venerdì 8, alle ore 21, dunque, nella Sala Conferenze di Corso Garibaldi 31, vengono presentati i primi due libri d´artista della collana "Clippers", edita da Roberto Gatti in Modena, stampati in 65 esemplari numerati e firmati. Si tratta di "Il racconto dei numeri", una favola di Peppe Servillo illustrata da Mimmo Paladino, e di "Demetra", otto frammenti poetici illustrati da Joe Tilson. I due artisti che hanno lavorato ai libri sono noti a livello internazionale, oltre che maestri delle tecniche incisorie. Mimmo Paladino (Padule, Benevento, 1948) è dagli anni settanta tra i protagonisti dell´arte italiana - nel 1980, alla Biennale di Venezia, viene consacrato il movimento della "Transavanguardia" di cui fa parte, e nello stesso anno ha una personale a New York. Joe Tilson (Londra, 1928) tiene la prima mostra personale nella città natale nel 1962 e nel 1964 viene invitato con una sala personale alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano; dagli anni Sessanta è uno dei maggiori protagonisti della Pop Art inglese e internazionale. Fin dal 1955, vive per una parte dell´anno in Italia. A parlare dei due libri d´artista, venerdì 8 settembre, saranno Joe Tilson - Mimmo Paladino non potrà essere presente giacché il giorno dopo viene presentato un suo film al Festival di Venezia -, Enzo Di Martino (critico d´arte), Roberto Gatti e Sandro Parmiggiani. Il secondo appuntamento ha luogo una settimana dopo, venerdì 15 settembre, sempre alle ore 21 e sempre nella Sala Conferenze di Palazzo Magnani. Quest´anno ricorrono i cent´anni dalla nascita di Luigi Magnani - nato appunto a Reggio Emilia il 29 gennaio 1906. Per ricordare Magnani, viene presentato un volume appena uscito, "Quattrocentoventi lettere inedite", edito da Gli Ori di Prato - Siena. Si tratta delle lettere che due amici, Cesare Brandi (storico dell´arte e teorico del restauro, nato a Siena nel 1906 e morto nel 1988) e Luigi Magnani (scrittore, musicologo, collezionista, scomparso nel 1984) si scambiarono per cinquant´anni, tra il 1935 e il 1983. A presentare il volume saranno la curatrice, Lucia Fornari Schianchi (Sovrintendente per il Patrimonioo Storico e Artistico di Siena e Grosseto), Gian Paolo Minardi (critico musicale) e Sandro Parmiggiani. .  
   
   
GAETANO PESCE ALLA BYBLOS ART GALLERY DI VERONA : 22 SETTEMBRE - 28 OTTOBRE 2006  
 
Verona, 7 settembre 2006 - Byblos Art Gallery presenta la mostra di Gaetano Pesce, architetto e designer di fama internazionale che, attraverso una sorta di ritorno alle origini - l´artista ha studiato Architettura e Industrial Design a Venezia - espone per la prima volta a Verona alcune delle opere più significative del suo percorso artistico. In occasione di Abitare il tempo, la manifestazione internazionale dedicata al design che si terrà a Verona dal 21 al 25 Settembre, Byblos Art Gallery inaugura una retrospettiva di uno dei più grandi maestri della creatività del nostro tempo presentando una trentina di opere che vanno dal 1969 al 2006. Saranno in mostra alcuni dei modelli e dei disegni dei più significativi progetti ideati da Gaetano Pesce, tra cui la Maison des Enfants e la Rubber House, i Feltri, le lampade, i vasi e i modelli delle sedie e delle poltrone che hanno contribuito a rinnovare la storia del design italiano. L´esposizione intende ripercorrere le tappe principali dell´opera dell´autore soffermandosi sulle questioni teoriche e filosofiche e sui nuovi metodi di rappresentazione che costituiscono i cardini della sua poetica. Tutta la produzione di Gaetano Pesce si ispira ad un presupposto fondamentale che, come un dovere morale kantiano, lo spinge ad esprimere e ad interpretare - attraverso la sua creatività - il suo tempo, materia primaria e componente fondamentale della sua arte. "La ricerca, cioè, il nuovo è una condizione dell´essere inevitabile; . Se non c´è il nuovo, non c´è vita; se non c´è il nuovo, non c´è futuro, il quale si trasforma in presente. " Dato che l´innovazione si compie solo ascoltando il presente egli utilizza le più varie sperimentazioni dei nuovi materiali in un dialogo con i linguaggi dell´epoca attuale, quali la pubblicità, il marketing, la tecnologia per esprimere la verità storica del nostro tempo e stimolare la nascita di un potenziale e di energie nuove. Pesce formula l´idea, che continua a seguire ancora oggi, di serie industriale diversificata, in cui ogni oggetto è simile, ma diverso dagli altri; ogni oggetto non è una copia ma un originale. Si vedano ad esmpio i Porto Vases, bottiglie riciclate di vino Porto che, attraverso il calore, si trasformano e diventano vasi per i fiori, ognuno un pezzo unico o i feltri oggetti di materiale flessibile che ammettono le variazioni della forma dando la sensazione del movimento continuo e della vita. Materiali come la gommapiuma del poliuretano e la resina del poliestere non richiedono apparecchiature industriali costose, e permettono di generare piccole serie di oggetti differenziate le une dalle altre pur usando gli stessi materiali. "Siamo diversi, e anche gli oggetti devono essere diversi e avere una personalità: essere unici, avere un umore, avere un carattere. " L´utilizzo della schiuma di poliuretano rappresenta una delle più straordinarie innovazioni nella storia del design. Questo nuovo materiale, anche se prodotto industrialmente, si sviluppa in modi sempre diversi dando vita a creazioni sempre uniche. Grazie alla "memoria morfologica" propria del poliuretano ad esempio, le Dalila Chairs, compresse nelle loro dimensioni, appena liberate della confezione riprendono forma e consistenza in forme irripetibili poichè ammettono la libertà della materia. La multidisciplinarità e l´estremo sperimentalismo della sua opera si esprimono sorprendentemente in tutti gli ambiti del suo lavoro. Un coinvolgimento dei sensi e una riflessione sul mondo della femminilità, tema che permea gran parte della sua arte, si manifesta ad esempio nella Up 5 and 6, la poltrona conosciuta in tutto il mondo creata nel 1969 di cui si potrà ammirare il primo modello realizzato dall´artista, o la Alda Lamp in cui la sensualità, la gioia, il colore rappresentano la sua particolare interpretazione dell´universo femminile. Contrario alla standardizzazione che sempre maggiormente ha coinvolto l´architettura, e in particolare all´esasperazione che ha subito il modernismo razionalista e il cosiddetto "stile internazionale" Gaetano Pesce rinnova anche questo settore della creatività rifiutando con caparbia coerenza questa modalità progettuale e rivendicando con forza un´architettura e un design che sappiano recuperare la propria espressività passando dall´astrattismo al figurativismo. Ecco allora la Maison des Enfants di La Villette di Parigi, con una pianta che richiama la sagoma corporea di un bambino. Non si tratta nè di neo-espressionismo nè di post-modernismo: è piuttosto un "sentimento" della forma che non si appaga mai degli schemi astratti e universali, ma cerca piuttosto di animare le cose e le architetture per svelarne il senso riposto e segreto. Byblos Art Gallery propone con la mostra di Gaetano Pesce un percorso dentro una creatività sorprendente e sperimentale: fra oggetti e progetti che disegnano un nuovo modo, più libero, di rapportarci con il mondo. .  
   
   
CAMPELLO D’ITRI: INCONTRO DI TRE CIVILTÀ UN PODEROSO LAVORO DI RICERCA DI ALBINO CECE E ANTONIO MASELLA  
 
 Campello d’ Itri, 7 settembre 2006 - Con uno sforzo organizzativo senza precedenti nella tradizione storica di Itri, Albino Cece e Antonio Masella, hanno passato al classico setaccio i 25 ettari di territorio montano che costituiscono l’altopiano di Campello d’Itri (Latina), arrivando a conclusioni strabilianti e mai prima d’ora rilevate dalla storiografia locale e nazionale. Eppure questo è un luogo continuamente percorso da gente itrana e forestieri per lavoro o per svago! Il comune di Itri è peraltro noto per aver dato i natali al famoso guerrigliero antifrancese Frà Diavolo (Michele Pezza) e per esservi qui venerata nel suo santuario la Madonna della Civita che la tradizione vuole dipinta da San Luca Sull’altopiano di Campello sono rimaste cristallizzate e congelate, pur nello svolgersi dei millenni, ben tre distinte civiltà: un’arcaica civiltà mediterranea di cui tuttora sono sconosciute le origini all’archeologia; un tempietto ed un altare arcaici scavati nella roccia; i resti di una fortificazione eretta dal popolo aurunco in epoca pre-romana; una nutrita serie di borgate rurali medievali che potevano accogliere un numero di oltre 1. 500 abitanti. Il tutto ben conservato e facilmente recuperabile per programmare uno sviluppo turistico di qualità e di cui un modesto, ma ben sfruttato esempio, lo troviamo in Europa soltanto nelle Higlands scozzesi. Secondo le minuziose ricerche effettuate dai due autori, le emergenze archeologiche presenti a Campello d’Itri rappresentano un vero e proprio patrimonio dell’umanità che non si può rischiare di perdere e che si è mantenuto pressoché inalterato nel tempo grazie proprio alla continua frequentazione umana dell’area che ha consentito di mantenere in esercizio i manufatti antichi. La ricerca era iniziata con l’obiettivo di individuare gli antichi sentieri che, attraverso Campello, collegavano d’antica epoca l’area del Golfo di Gaeta con il retroterra di Pico, Pontecorvo, Esperia e Maranola che pure sono stati individuati, descritti e cartografati. Nel corso delle ricerche, gli autori si sono trovati di fronte ad una notevole mole di resti antichi per cui sono stati costretti ad allargare i propri interessi fino a comporre un volume di grande valore documentario, corredato da centinaia di fotografie e da una specifica cartografia innovativa e correttiva dell’allocazione di ben 67 toponimi. Sono state annotate importanti presenze speleologiche che non hanno nulla da invidiare alle più conosciute grotte di Pastena; qualche cisterna a volta interna, in origine, doveva essere un vano eretto a piano di campagna e lentamente interrato dal millenario trasporto erosivo dalle vicine colline. Gli autori confidano, quindi, nel sostegno degli enti locali (Comune di Itri, Parco Naturale dei Monti Aurunci, Comunità Montana) per la pubblicazione di quest’opera che si ritiene fondamentale come lavoro preparatorio all’impostazione di un progetto di recupero globale del territorio di Campello a fini turistici senza mortificare, ma esaltando ed incrementando le attività rurali che attualmente vi si continuano ad esercitare. Il più grosso problema che gli autori hanno dovuto affrontare è stato quello della mancanza assoluta di ogni tipo di bibliografia su questa località se si eccettua un solo lavoro di ricerca d’archivio relativa al 1700, cioè ad epoca molto vicina al nostro tempo, in cui si descriveva un allevamento di circa ottomila maiali che i nobili Caetani esercitavano su quest’area avvalendosi di manodopera campomelana . Qui, ad esempio, non è stato possibile rintracciare alcuna presenza d’epoca romana tanto da far pensare che gli abitanti di questo altopiano siano passati indisturbati dall’epoca arcaica fino all’anno mille circa della nostra era. Un fatto assolutamente eclatante! Campello è uno scrigno di ricchezze antiche tanto importanti che il popolo d’Itri ne potrebbe fare, nel totale rispetto della natura e delle attività che vi si esercitano, un centro turistico di primo livello e di una tipologia unica al mondo. Assolutamente unica al mondo! Campello: sulla macchina del tempo Un viaggio dalla preistoria ai nostri giorni - Campello di Itri è stato sempre al centro della storia itrana e del circondario ma nessuno finora ne ha mai descritto il territorio. E’ come una macchina del tempo che ci trasporta dalla preistoria ai nostri giorni ma che oggi è abbandonata a sé stessa in un angolo senza che nessuno ne sfrutti le eccezionali potenzialità turistiche ed economiche. La continua frequentazione dell’uomo nel corso dei secoli ha contribuito in parte alla conservazione delle antiche strutture conservatesi fino ai nostri giorni. Campello è stato fino all’epoca moderna un crocevia di sentieri che permettevano il collegamento tra la costiera tirrenica col retroterra. Oltre che negli stessi sentieri individuati, resta traccia di ciò anche nel tempietto arcaico individuato nelle Mesole davanti al quale un intricato snodo di sentieri permetteva da Sant’elmo di Itri di raggiungere l’altro S. Elmo di Pontecorvo ed altri luoghi circonvicini. Forse era questo un tempietto arcaico dedicato a quell’Ercole, patrono dei viandanti, di cui resta traccia nel lacerto toponomastico della vallata di Ierchie. Un panorama splendido che si apre sull’intero Golfo di Gaeta e sulle catene montuose contermini si gode dal monte Castellone dove finora tutti credevano esserci resti introvabili delle fabbriche di un castello medievale. Ma qui esistono ancora e ben visibili le reliquie preziose di una antica fortificazione che ne contorna la cima e certamente opera di quell’antico popolo aurunco che difese a denti stretti la sua indipendenza contro l’invasione di Roma. Mura a secco quasi ciclopiche tutt’intorno alla cima del monte, porte d’accesso alla fortificazione, camminamenti di ronda intramurarie scavati in parte nella roccia,; sono questi alcuni dei risultati della ricognizione effettuata da Albino Cece e Antonio Masella. Altre e più importanti strutture che vanno dall’epoca arcaica a quella medievale sono presenti nell’altopiano di Campello; tutte rilevate nel volume preparato dai due autori. Trattandosi di uno studio fondamentale per una eventuale progettazione di recupero a fini turistici e produttivi e che richiede un costo di stampa alquanto oneroso, gli autori hanno chiesto al Comune di Itri, al Parco dei Monti Aurunci, alla Xvii Comunità Montana ed alla Provincia di Latina un sostegno finanziario per procedere alla sua pubblicazione. Soltanto così essi potranno mettere le loro scoperte a disposizione di quanti le vogliano conoscere, apprezzare e valorizzare. .  
   
   
“LA FAMIGLIA È COSTRUTTRICE DI VALORI E NON SOLO DI CAMPIONI” INAUGURATA LA NUOVA STAGIONE DEL CSI, DAL TEMA "LO SPORT METTE IN GIOCO LA FAMIGLIA"  
 
Milano, 7 settembre 2006 - Martedì 5 settembre il Centro Sportivo Italiano ha presentato la nuova stagione associativa 2006-2007, con il calendario dei numerosi appuntamenti di attività sportiva e formativa. Sul leit motif "Liberiamo lo sport dai cattivi maestri" che ha accompagnato il Csi in questi ultimi mesi, l’associazione dedicherà al tema "Lo sport mette in gioco la famiglia" la riflessione della prossima stagione. Sul tema è intervenuto l’arcivescovo di Genova e nuovo segretario di Stato vaticano il Cardinale Tarcisio Bertone che ha affermato: “la famiglia deve trasmettere dei valori globali e non deve essere costruttrice solo di campioni. Ma qual è il modello a cui si ispirano i ragazzi di oggi? Molti vorrebbero diventare calciatori, ma la cosa importante è che prendano come modello non i calciatori ricchi e senza valori, bensì i campioni che sono tali sia nella sconfitta che nella vittoria. Per questo i miei complimenti vanno al Centro Sportivo Italiano, tradizione cristallina di impegno educativo senza sospetto di degrado e manipolazione: i campioni del Csi sono da prendere come modello perché non soggetti a tortuosità “ Sul tema dell’incontro, cui hanno partecipato dirigenti e società sportive del Csi, è intervenuto anche il presidente nazionale Edio Costantini. Tra le novità proposte dal Centro Sportivo Italiano c’è la Csi Card, una carta di pagamento prepagata, ricaricabile gratuita e senza costi di attivazione, che offrirà vantaggi, sconti e promozioni ai tesserati ed affiliati. Un esempio ancora che fa del Csi un’ associazione al passo con i tempi, con radici antiche ma in continua innovazione. .  
   
   
21° VENICEMARATHON TROFEO CASINÒ DI VENEZIA: ISCRIZIONI IN COSTANTE ASCESA  
 
Venezia, 7 settembre 2006 – Duri allenamenti, sudore e cronometro sempre sotto controllo: sono queste le parole d’ordine delle giornate per i molti atleti che si stanno preparando alla maratona di Venezia, una delle corse più suggestive al mondo. Mentre i partecipanti seguono le più diverse metodologie per i loro allenamenti, l’organizzazione sta mettendo a punto gli ultimi dettagli per una macchina organizzativa sempre più complessa e sempre più imponente: ogni anno giungono infatti in laguna oltre 6. 500 corridori da tutto il mondo. Le richieste di iscrizioni sono costantemente in crescita, confermando il trend positivo delle ultime edizioni. Ad oggi sono mediamente 300 al giorno i maratoneti che prenotano una pettorina per il 22 ottobre, per un totale parziale di 3. 500. “Siamo molto soddisfatti dell’andamento delle iscrizioni – afferma Claudio Zamengo (responsabile iscrizioni) – perché confermano la nostra maratona come vero e proprio punto di riferimento nelle classiche d’autunno, il periodo dell’anno in cui il panorama mondiale delle 42 km è più ricco d’offerta. Un dato da notare – continua Zamengo – che conferma un andamento positivo già in atto da anni, è indubbiamente la notorietà della Venicemarathon all’estero, dimostrata dall’alta percentuale degli iscritti stranieri, circa il 30% sul totale. Ad iscriversi oltre i confini nazionali sono soprattutto francesi, seguiti da inglesi, americani e tedeschi. Questi dati confortanti testimoniano la bontà dell’intenso lavoro di promozione svolto durante l’anno dall’organizzazione durante importanti eventi (sportivi e non) all’estero”. Le iscrizioni possono essere effettuate via posta (A. S. D. Venicemarathon Club – via Torino 133 – 30172 Venezia Mestre), via fax (+39. 041. 532. 77. 44) e via internet. La prima data della scadenza per le iscrizioni è il 1 agosto mentre il termine ultimo è il 18 ottobre 2006. Il regolamento ufficiale è consultabile on-line sul sito www. Venicemarathon. It .  
   
   
GOLF - EUROPEAN MASTERS IN SVIZZERA CON MICHELLE WIE  
 
 Milano, 7 settembre 2006 - Sei giocatori italiani sono impegnati nell’Omega European Masters (7-10 settembre), sul percorso di Crans sur Sierre a Crans Montana in Svizzera: Emanuele Canonica, Costantino Rocca, Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Alessandro Tadini e Michele Reale. L’attrazione del torneo sarà la sedicenne hawaiana Michelle Wie, alle prese con l’European Tour, dopo aver sfidato i professionisti sugli altri circuiti mondiali superando il taglio in una sola occasione, quest’anno nell’Asian Tour, ma dopo aver compiuto la prodezza più volte nei tornei di casa. Numerosi i candidati al titolo tra i quali Sergio Garcia, Nick Dougherty, Miguel Angel Jimenez e Graeme Mcdowell. Il montepremi è di 2. 000. 000 di euro: al vincitore ne andranno 333. 330. Lpga Tour Con Cavalleri, Zorzi E Sergas - Ancora in campo Silvia Cavalleri, Giulia Sergas e Veronica Zorzi nel Lpga Tour che propone il John Q Hammons Hotel Classic (8-10 settembre, 54 buche) al Cedar Ridge Cc di Tulsa, nell’ Oklahoma. Il montepremi è di un milione di dollari. Favorita d’obbligo Annika Sorenstam, tornata al successo domenica scorsa e che difende il titolo. Tra le sue avversarie Lorena Ochoa, con la quale è in lotta per la leadership nell’ordine di merito, Paula Creamer e Cristie Kerr. Per Giulia Sergas e Veronica Zorzi c’è la necessità di una buona prestazione: la triestina deve mettere definitivamente al sicuro la “carta” per il 2007, la veronese ha necessità di conquistare un buon premio per entrare tra le prime novanta proettes della graduatoria e giocare l’anno prossimo nel circuito. Let: Sei Italiane Al Nykredit Masters - Stefania Croce, Sophie Sandolo, Tullia Calzavara, Barbara Paruscio, Margherita Rigon e Federica Piovano sono impegnate nel Nykredit Masters (7-10 settembre) all’Odense Eventyr Golf Klub di Odense in Danimarca. Il montepremi è di 200. 000 euro. Tra le favorite Laura Davies, Iben Tinning, Stephanie Arricau, Sophie Giguel, Linda Wessberg, Gwladys Nocera e Virginie Lagoutte. Seniors Tour Con Cali’ E Croce - Al Woburn Golf Club di Woburn, in Inghilterra, si disputa l’European Senior Masters (8-10 settembre) al quale prendono parte Giuseppe Calì e Alberto Croce. Il primo è nel novero dei giocatori che possono puntare al titolo e che comprende Sam Torrance, Nick Job, Bertus Smit, Eamonn Darcy, José Rivero, Juan Quiros e Tony Johnstone. Il montepremi è di 334. 000 dollari dei quali 50. 100 andranno al vincitore. Alps Tour In Francia - Nicola Maestroni prova a cogliere il suo secondo successo nell’Alps Tour sul percorso del Golf de la Grange aux Ormes a Marly, in Francia, dove si svolge l’Open International de la Mirabelle d’Or (7-10 settembre). Insieme a Maestroni scendono in campo Andrea Zanini, Giorgio Grillo, Stefano Reale, Antonio Iurilli, Ivan Campi e Simone Brizzolari. Da seguire i transalpini Jean Nicolas Billot, François Chalmels e Julien Xanthopoulos. Us Pga Tour: Si Disputa Il Canadian Open - Vijay Singh, Jim Furyk e Mike Weir sono i giocatori più in vista nel Canadian Open (7-10 dicembre) all’ Hamilton G&cc di Hamilton nell’Ontario in Canada. Difende il titolo Mark Calcavecchia. Il montepremi è di cinque milioni di dollari con prima moneta di 810. 000 dollari. Europei Seniores A Squadre: Italia Quinta - L’italia è al quinto posto con 401 colpi (Marina Buscaini 80, Françoise Colmant 79, Mauri Croze 85, Clotilde Costa 78, Ricciarda Moschini (86), Rita Boeri 79) dopo la prima giornata dei Campionati Europei Seniores a squadre sul percorso del Royal Waterloo G. C. Di Waterloo in Belgio. In vetta la Francia con 394 seguita da Inghilterra e Germania con 396 e dalla Spagna con 398. Nella graduatoria individuale leader la francese Claudine Chatrier con 74. Prima italiana la Costa 8ª con 78, quindi 11ª Boeri e Colmant con 79, 16ª Buscaini con 80, 45ª Croze con 85 e 51ª Moschini con 86. Azzurri In Turchia - Marco Guerisoli, Luca Beneduce e Nicolò Ravano difendono i colori azzurri nel Campionato Internazionale Dilettanti di Turchia (7-10 settembre), che si disputa al Golf Club Kemer di Istanbul. .  
   
   
GOLF - INIZIANO CON MOLTO AZZURRO I MONDIALI UNIVERSITARI A TORINO  
 
Milano, 7 settembre 2006 - Molto azzurro nei Campionati Mondiali Universitari iniziati sul percorso del Circolo Golf Torino. Alberto Campanile, 67 colpi, e Anna Roscio, 69, sono in vetta alle graduatorie individuali, mentre l’Italia guida la classifica nel torneo femminile a squadre. Nel campionato maschile Campanile divide la leadership il britannico Gordon Yates. Al terzo posto con 68 il sudafricano Willem Van Der Merwe e il belga Pierre Relecom. Buona prova di Leonardo Motta, 12° con 71, e di Federico Colombo, 18° con 72. Seguono Andrea Romano, 25° con 73, Antonio Garbaccio, 47° con 76 e Benedetto Pastore, 62° con 80. Nella graduatoria a squadre l’Italia (Garbaccio, Colombo, Pastore, Romano) è al nono posto con 221 colpi. In vetta la Gran Bretagna con 211, quindi Stati Uniti (212), Francia (213), Taipei e Irlanda (215). “Sono molto contento della mia prestazione – ha detto Campanile – perché ho finalmente trovato un gioco solido, dopo un inizio di stagione difficile, dovuto anche ad un infortunio intercostale che mi ha tenuto fermo per tre mesi”. Nel campionato femminile Anna Roscio, che gioca in casa essendo tesserata per il Circolo Golf Torino, ha girato in 69 colpi (7 birdie, 4 bogey) e ne ha due di vantaggio sulla statunitense Sara Brown e tre su Kwan-chih Lu, di Taipei, sulla giapponese Erina Hara e sulla statunitense Stacy Lewis. La bella prestazione di Claire Grignolo, settima con 74, ha permesso al team azzurro di porsi al comando con 143 nella classifica a squadre, insieme agli Stati Uniti, con il lusso di scartare il 75 di Vittoria Valvassori, nona. I due team precedono il Giappone (145) e Taipei (146). Competono per l’ individuale anche Federica Angioletti, 19ª con 78, e Giulia Garbaccio, 27ª con 79. “Ho giocato molto bene – ha dichiarato Anna Rossi - sostenuta da tranquillità e fiducia determinate dalla mia precedente buona prestazione ai campionati europei in Germania” .  
   
   
TROFEO TOPOLINO 2006 DI GOLF, A SANREMO SI DISPUTA LA FINALE  
 
Sanremo, 7 settembre 2006 - a Sanremo è in corso l’ attesa finale della 16ma edizione del Trofeo Topolino 2006. Mercoledì 6 e giovedì 7 settembre, oltre 80 golfisti in erba si sfidano sulla distanza di 36 buche medal per aggiudicarsi il prestigioso titolo al Circolo Golf degli Ulivi. Tra i ragazzi, rigorosamente under 14, ci saranno i vincitori delle tappe di qualificazione disputate in Italia da febbraio ad agosto e dieci coetanei provenienti da Norvegia, Slovenia e Svizzera. A loro si uniranno i due vincitori del netto della gara disputata il 4 Settembre al Golf Club Il Laghetto (Milano), la "classica" di inizio settembre "Bimbingara", dedicata ai bambini nati dal ´94 al 2000 senza handicap. Hanno strappato un biglietto per la finalissima Giorgia Orlando, classe 1994, e Matteo Paloschi, 1996. Numerose saranno le iniziative collaterali per rendere il soggiorno sulla Riviera dei Fiori davvero indimenticabile: è aperta "Casa Topolino", dove i ragazzi potranno ritirare i numerosi gadget. Un gruppo di majorettes accoglierà inoltre i giocatori in arrivo a Sanremo con un simpatico benvenuto. Bibite e merende a volontà saranno offerti a tutti i partecipanti. Ieri sera invece cena di gala al Roof Garden del Casinò per genitori e accompagnatori e al ristorante del circolo per i giovani campioni. Ma poi a letto presto: oggi la prima partenza è fissata per le ore 9! .  
   
   
GRANDE RISCONTRO PER LA GARA DELLO SCORSO WEEK END AL GOLF FEUDO DI ASTI!  
 
 Asti, 7 settembre 2006 - Sabato 2 e Domenica 3 settembre si è svolta la tappa del Golf Impresa Tour gara singola (formula Stableford, 3 categorie). Una splendida giornata di sole ha reso ancora più piacevole lo svolgersi della gara. La tappa del Golf Impresa Tour ha assunto anche un sapore speciale:sarà infatti l´ultima gara ad essere disputata sul percorso a 9 buche. Dal 4 settembre verranno infatti aperte a tutti (soci ed esterni) le ulteriori 9 buche, che andranno a costituire le 18 complessive. La prima gara ufficiale su 18 buche è prevista per il 10 settembre, mentre il 12 settembre si svolgerà il Campionato Regionale Seniores a squadre. .  
   
   
SABATO SUL GARDA LA 56A CENTOMIGLIA DAL 20 AL 24 SETTEMBRE IL GARDA VA IN SICILIA PER LA TRAPANI CENTO CUP  
 
 Gargnano (Lago di Garda) 7 settembre 2006 - - Dal 20 al 24 settembre si correrà a Trapani, negli stessi spazi della seguitissima Louis Vuitton Cup del 2005, la 18a edizione della "Cento Cup". Si tratta del Match-race del circuito mondiale di "Grade 1" nato sul Garda per iniziativa del Circolo Vela Gargnano, il club per il quale gareggia "+39" in Coppa America. La regata sarà promossa grazie alla partnership con il Trapani Yacht Club. Vedrà in gara 3 team di Coppa America, oltre a "+39" (con lo svedese Stig Westergaard ed il palermitano Gabriele Bruni), ci saranno il team di "Mascalzone Latino" (con Vasco Vascotto e Flavio Favini), i sudafricani di "Shosholoza". I colori azzurri saranno rappresentati dal romagnolo Matteo Simoncelli (numero 14 nella Ranking mondiale) e dal giovane milanese Marco Cavallini, vincitore della "Lake Cup". La "Cento Cup" è la regata marina che Gargnano dove organizzare per obblighi verso il regolamento della America´s Cup. Prima della Cento Cup il Circolo Vela Gargnano ha in calendario i tradizionali appuntamenti della 56a Centomiglia del 9 settembre con le sue "tre versioni", la classica per i monoscafi alla sua 56a edizione, la prima Multicento per i poliscafi, la "Centopeople" per le barche da diporto e gli equipaggi formato famiglia. I Match-race di Trapani saranno presentati nel prossimo week end (in occasione della Centomiglia) dal presidente della Provincia di Trapani, Senatore Antonio Dalì, dal Sindaco di Trapani Girolamo Fazio, dall´Assessore allo sport Giacomo Centonze. La conferenza stampa è in programma domenica 10 settembre alle ore 11 a Bogliaco di Gargnano. .