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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Aprile 2015
L´ENAC IN MERITO A RECENTI ATTIVITÀ DI AEROTAXI SULL´AEROPORTO DI BRESSO  
 
Roma, 20 aprile 2015 - Con riferimento alle notizie di stampa di questi giorni sull´utilizzo dell´Aeroporto di Bresso per voli di aviazione generale non adeguati a operare su tale infrastruttura e, in particolare, sull´atterraggio di un bimotore tedesco Beechcraft King Air durante lo scorso fine settimana, l´Ente Nazionale per l´Aviazione Civile precisa di non aver rilasciato nessuna autorizzazione a tale velivolo. Si evidenzia comunque che le attività di aerotaxi sono consentite sulle aviosuperfici e su tutti gli aeroporti aperti al traffico civile, cosiddetti aeroporti per l´aviazione generale, al pari di tutte le altre attività quali Hems (servizio medico di emergenza) e lavoro aereo. Si tratta di attività effettuate a fronte di remunerazione e regolate dal Regolamento europeo 965, con il presupposto che siano garantite le condizioni di sicurezza delle operazioni, richiamate dalla Nota Informativa pubblicata dall´Enac nel giugno del 2014. Dette attività sono comunemente svolte su tutti gli aeroporti europei al pari di quanto avviene in Italia. La Nota Informativa, in piena aderenza alla citata norma europea che regola il settore, rammenta che l´operatore, e per esso il comandante dello specifico volo, ha l´obbligo di verificare l´adeguatezza dell’infrastruttura rispetto alle prestazioni del velivolo. Peraltro, per le attività aerotaxi la norma di certificazione dell´operatore aereo richiede di applicare ulteriori margini di sicurezza, aggiuntivi rispetto ai voli privati. In merito a tale aspetto si informa che l´Enac ha richiesto all´operatore del velivolo tedesco di fornire evidenza delle valutazioni di sicurezza da esso effettuate per il rispetto dei requisiti citati, per poter operare in sicurezza dall´Aeroporto di Bresso. In merito alla presunta deroga al servizio antincendio si chiarisce che per la tipologia di aeroporti come Bresso, le regole internazionali Icao non prescrivono alcun servizio antincendio. L’enac ha comunque adottato uno specifico regolamento nel 2011 per la costituzione di un presidio di primo intervento e protezione antincendio che è ritenuto adeguato nella generalità delle attività che si svolgono su questa tipologia di aeroporti. La Nota Informativa, inoltre, chiarisce che nel caso di operazioni ricorrenti da parte di velivoli di dimensioni maggiori di quelli che di solito utilizzano l´aeroporto o di operazioni sensibilmente diverse, è comunque richiesta una valutazione, da parte dell´Enac, dell´adeguatezza del presidio di primo intervento antincendio. Contrariamente a quanto riportato da alcuni articoli di stampa non si è trattato pertanto di determinazioni che l´Enac avrebbe assunto “in sordina”, ma di atti pubblici, resi noti e accessibili tramite formale pubblicazione sul sito, né si è trattato di operazioni in deroga ai requisiti regolamentari.  
   
   
DELOCALIZZAZIONE DEGLI ABITANTI DI BORGO CARIOLA NEL PISANO: L’ENAC HA FIRMATO ALTRI QUATTRO ATTI DI ACQUISTO ARRIVANDO AL 60% CIRCA DEL TOTALE  
 
Roma, 20 aprile 2015 - Continua secondo il cronoprogramma l’operazione per la delocalizzazione di Borgo Cariola, nel pisano: il 16 aprile 2015, il Direttore Centrale Infrastrutture Aeroporti e Spazio Aereo dell’Enac, Roberto Vergari, in rappresentanza dell’Ente, ha stipulato altri quattro atti di acquisto di abitazioni di Borgo Cariola, nei pressi dell’Aeroporto di Pisa, con la finalità di continuare il piano di trasferimento degli abitanti. La delocalizzazione di questo borgo, frutto di un Accordo di Programma concluso tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Economia e delle Finanza, l’Enac, la Regione Toscana, gli Enti territoriali interessati e la Sat, società di gestione dell’Aeroporto di Pisa, è stata disposta per ridurre il rischio aeronautico e ambientale che riguarda alcune abitazioni circondate dal sedime dell’Aeroporto di Pisa Galileo Galilei. Con gli atti odierni è stato raggiunto circa il 60% delle acquisizioni previste, nel pieno rispetto del programma stabilito. A fine mese, inoltre, sono già in programma altri due stipule. Il complesso intervento comporta uno stanziamento complessivo di 16,5 milioni di euro. Prosegue, al contempo, anche il piano delle demolizioni delle abitazioni acquistate nei mesi scorsi.  
   
   
IL PRESIDENTE OLIVERIO INTERVIENE SULLA VICENDA DELL´AEROPORTO DI CROTONE  
 
Catanzaro, 20 aprile 2015 - Il presidente della Regione, Mario Oliverio, commentando la vicenda che riguarda la società di gestione dell´aeroporto Sant´anna di Crotone e la decisione del Tribunale diCrotone che ha rigettato la richiesta di concordato preventivo avanzata dalla società“Aeroporto Sant´anna Spa” dichiarandone il fallimento ha detto, tra l’altro:“L’aeroporto di Crotone non può e non deve assolutamente chiudere. Centotrentamila passeggeri negli ultimi cinque mesi con soli tre voli al giorno sono un risultato straordinario, assai prossimo ai 250 mila passeggeri, che è la soglia minima annua stabilita dall’Enac per considerare quello crotonese scalo a dimensione nazionale. La Regione si è già fatta parte attiva per coinvolgere l’Enac ad affrontare leemergenze e ad approntare, insieme all’Authority, un piano di rilancio di questa importante infrastruttura aeroportuale che per troppo tempo è rimasta abbandonata. La società di gestione, infatti, non è mai stata ricapitalizzata dal 2011 e proprio da questa mancata ricapitalizzazione sono nati i problemi e le criticità che oggi sono venuti al pettine. Occorrerebbe capire dove sono finiti i fondi del Pon 2011 e le risorse previste per il marketing delle compagnie”. “Per troppo tempo –ha detto Oliverio- anche in questo settore ha prevalso una visione miope ed asfittica, più legata alla difesa di interessi particolari e campanilistici che al governo e alla crescita della Calabria. Ora, anche in questo settore, bisogna voltare pagina ed invertire la rotta, mettendo da parte visioni anguste e senza respiro. “Credo –ha concluso il presidente della Giunta regionale- sia giunto finalmente il momento di passare ad una gestione unitaria degli aeroporti calabresi che veda la Regione impegnata in prima linea, in una azione di governo di questo settore tesa a rafforzare le singole società aeroportuali attraverso un unico piano di investimento, in un contesto generale che guardi soprattutto ad una mobilità strategica e perfettamente integrata e renda sempre più credibile e competitivo il nostro sistema aeroportuale regionale. Per quanto ci riguarda, stiamo già lavorando a questa soluzione”.  
   
   
BOLZANO: IN CASO DI SANZIONI AMMINISTRATIVE PER TARGHE CLONATE SI DEVE FARE RICORSO  
 
Bolzano, 20 aprile 2015 - Per ogni automobilista ricevere una multa è qualche cosa di spiacevole e lo è ancora di più se la sanzione amministrativa si riferisce ad un’auto che utilizza la propria targa clonata. Il Dipartimento alla mobilità della Provincia sottolinea che in questo caso l’unica possibilità è rappresentata dal ricorso che deve essere presentato entro 60 giorni. Purtroppo i casi di multe ascrivibili a veicoli che utilizzano targhe clonate si stanno verificando con sempre maggiore frequenza. Il vicedirettore dell´Ufficio motorizzazione, Markus Kohlhaupt, sottolinea che in questi casi l´ufficio provinciale non può intervenire in merito all´emissione di queste multe che spesso vengono rilevate al di fuori dell´Alto Adige. "In caso di sanzioni amministrative relative a targhe clonate bisogna fare ricorso, entro 60 giorni, al Commissariato del governo o al Prefetto della provincia ove è stato redatto il verbale di contestazione. In tale ricorso devono essere elencati tutti gli elementi atti a negare quanto contestato, ad esempio il fatto di essersi trovati in un altro luogo al momento della contestazione, di possedere un veicolo di altro tipo o di colore diverso rispetto a quello multato. Il ricorso può essere redatto dal cittadino stesso oppure con l´assistenza di un avvocato". Un apposito modulo per la presentazione del ricorso è disponibile anche presso la sede del Centro Tutela Consumatori ed Utenti, in via Dodiciville,2 a Bolzano (Tel. 0471 975597). Le modalità e le informazioni per la presentazione del ricorso dovrebbero essere fornite anche da parte dell´ente che ha emesso la sanzione amministrativa.  
   
   
SICUREZZA STRADALE, LOMBARDIA: NEL 2013 ANCORA 438 MORTI  
 
Milano, 20 aprile 2015 - Sono 438 le vittime della strada registrate nel 2013 in Lombardia. Come un piccolo Comune che scompare. "Un numero ancora troppo alto, seppur in discesa" secondo l´assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, che, in occasione della 30ª edizione della giornata della ´Fraternità della strada´, a Milano, non ha voluto far mancare il proprio sostegno a questa associazione "che ci indica - ha sottolineato - come il lavoro da fare sia ancora molto". Reato Di Omicidio Stradale - Il primo passo, ormai non più rinviabile, è quello di introdurre il reato di omicidio stradale "per assicurare una condanna adeguata a coloro che recano danni al prossimo - ha precisato Bordonali -, mettendosi alla guida senza esserne in condizione". 3 Milioni Per La Sicurezza - L´altro punto è investire in sicurezza. "La Regione Lombardia nei mesi scorsi - ha detto l´assessore - ha promosso un bando da 3 milioni di euro per cofinanziare progetti di natura infrastrutturale, ma anche progetti mirati all´educazione stradale da realizzarsi nelle scuole, in collaborazione con i Comandi di Polizia locale, e interventi volti alla sensibilizzazione nei confronti degli utenti della strada". 90% Incidenti Per Comportamenti Scorretti - Il 90 per cento degli incidenti dipende da comportamenti scorretti, provocati anche da fattori come alcol, droghe e utilizzo del cellulare. "Per questo - ha concluso Bordonali - è fondamentale il lavoro educativo svolto da realtà come l´associazione ´Fraternità della strada´, che quotidianamente si adopera per promuovere comportamenti virtuosi sulle strade".  
   
   
MARCHE, ANAS: GARA D`APPALTO PER LAVORI DI MANUTENZIONE DEI VIADOTTI SULLA SS685 `DELLE TRE VALLI UMBRE` IN GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO DA OLTRE 850MILA EURO  
 
Ancona, 20 aprile 2015 - L`anas pubblicherà sulla Gazzetta Ufficiale di, venerdì 17 aprile 2015, il bando di gara d`appalto per l`affidamento dei lavori di sistemazione dei giunti di dilatazione dei viadotti `S. Lucia`, `Colle Macchia`, `Pescara 1`, `Pescara 2`, `Briga`, `Sottopasso Tufo` e `La Valle`, lungo la strada statale 685 `Delle Tre Valli Umbre`, in provincia di Ascoli Piceno. I lavori, del valore complessivo di oltre 850mila euro, saranno eseguiti entro 180 giorni a partire dal momento della consegna all`impresa appaltatrice. Le imprese interessate possono consegnare la domanda di partecipazione entro le 12:00 del 13 maggio 2015 ad Anas Spa - Compartimento della Viabilità per le Marche, via Isonzo via Isonzo, 15 - 60124 Ancona. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.Stradeanas.it    
   
   
A4: SERRACCHIANI-DEL RIO, DIALOGO APERTO E PROPOSITIVO CON GOVERNO  
 
Trieste, 20 aprile 2015 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha illustrato al neo ministro per le Infrastrutture, Graziano Del Rio, lo stato di avanzamento dei lavori per la terza corsia della A4 nel corso di un incontro svoltosi a Roma. "E´ stata l´occasione - spiega Serracchiani - per fare il punto sullo stato della provvista finanziaria e sulla fase realizzativa dell´opera. Il ministro - riferisce la presidente - è rimasto favorevolmente colpito dal lavoro fatto finora, impegnandosi a sciogliere i prossimi nodi che riguardano la revisione del piano economico finanziario presentato da Autovie Venete al Ministero". Entrando nei dettagli tecnico-operativi, Serracchiani ha esposto a Del Rio la situazione del terzo lotto e l´attività in corso relativamente al quarto lotto, per il quale è stato sottoscritto l´accordo recentemente. "Siamo già in grado di aprire i cantieri", ha assicurato la presidente della Regione. Nel corso della riunione è stato anche affrontato il tema del Trasporto pubblico locale (Tpl), rispetto al quale Serracchiani ha presentato tutto quanto predisposto finora per la gara relativa al trasporto su gomma.  
   
   
PORTO VECCHIO TRIESTE: FRANCESCHINI A SERRACCHIANI, È INTERESSE NAZIONALE  
 
Trieste, 20 aprile 2015 - "Il recupero di Porto Vecchio può essere un´opera del Paese, di vero interesse nazionale". E´ il giudizio espresso a Roma dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel corso di un incontro con la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, cui ha partecipato, per il comune di Trieste, l´assessore allo Sviluppo e Attività economiche Edi Kraus. "Il recupero di un´area di questa tipologia, estremamente particolare e pregiata anche per il fatto di essere ancora integra, può essere l´occasione - ha osservato Serracchiani - per fare un grande investimento che abbia tutte le caratteristiche necessarie per valorizzare la città di Trieste e un esteso hinterland, contemperando le esigenze della tutela architettonica e dell´attualità. L´attenzione del Governo, già dalla fase iniziale, è estremamente importante, anche in considerazione delle dimensioni dell´intervento". "Abbiamo deciso di svolgere assieme un approfondito ragionamento sullo sviluppo dell´area - ha aggiunto la presidente della Regione - e di impegnarci a cercare le condizioni per un accordo di programma tra tutte le istituzioni interessate, dal livello governativo a quello regionale e locale. Ciascun soggetto può contribuire in base al proprio ruolo e competenze, affinché siano avviate le procedure di recupero dell´area". "L´obiettivo - ha concluso Serracchiani - è coinvolgere investitori pubblici e privati, cogliendo l´opportunità di attingere a fondi comunitari. E proprio con l´intento di accelerare e rendere concrete le ipotesi abbozzate oggi abbiamo già preso accordi per incontrarci nuovamente e verificare i contenuti dell´accordo di programma".