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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 2009
DUE CUORI CHE BATTONO ALL´UNISONO  
 
Bruxelles, 20 luglio 2009 - Alcuni scienziati in Germania e nel Regno Unito hanno scoperto che il ritmo del respiro della madre condiziona la sincronizzazione del suo battito cardiaco con quello del bambino che porta in grembo. Queste scoperte, riportate sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, si basano su un nuovo approccio matematico che potrebbe essere usato per rilevare complicazioni nel primo periodo della gravidanza. Il ritmo cardiaco del feto - relativamente semplice da misurare - viene spesso usato per indicare l´attività motoria del bambino durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Studi precedenti hanno indicato che si può trovare un rapporto tra la condizione materna e quella del feto sulla base dell´osservazione del ritmo cardiaco del feto. "La speciale consapevolezza - spesso riferita da parte della madre - del benessere del proprio bambino non ancora nato, potrebbe essere in parte attribuibile alla sincronizzazione del loro battito cardiaco," ha detto Jürgen Kurths dell´Istituto Postdam per la ricerca sull´impatto climatico in Germania. Uno degli obiettivi dello studio era quello di vedere se la percezione delle condizioni del feto da parte della madre avesse una base psicologica. Per fare ciò, hanno testato se gli episodi di sincronizzazione tra il ritmo cardiaco della madre e del feto potrebbero essere influenzati dal ritmo del respiro della madre. È stato chiesto a sei donne sane, tra la 34a e la 40a settimana di gravidanza con feto singolo, di mantenere un certo ritmo respiratorio (respirare 10, 12, 15 o 20 volte al minuto) per 5 minuti in posizione distesa. Le sessioni erano separate da intervalli di due o tre minuti. Per registrare l´attività cardiaca della madre e del feto è stato usato un magnetocardiografo. Questo strumento non invasivo rileva i campi magnetici generati dall´attivazione del muscolo cardiaco e non provoca alcuno stress alla madre o al feto. I dati hanno mostrato che, rispetto a ritmi respiratori normali o più lenti, i ritmi respiratori più alti portavano a un maggior numero di momenti durante i quali il battito cardiaco della madre e del bambino erano sincronizzati. "Siamo stati in grado di mostrare che il sistema cardiaco della madre e del bambino interagiscono," ha detto il dott. Kurths. La sincronizzazione cui si riferiscono gli autori non consiste in realtà in una situazione in cui a ogni battito della madre corrisponde un battito del bambino, ma in un rapporto costante tra i battiti. Per esempio, un episodio di sincronia può essere caratterizzato dalla ripetizione di tre battiti del feto in corrispondenza di due battiti della madre nel corso di un paio di minuti. L´interazione tra il sistema cardiaco materno e quello del feto è stata rilevata usando una tecnica matematica innovativa chiamata "twin surrogates". Questo metodo comporta prima la generazione di copie indipendenti del sistema sottostante e poi l´uso dei "dati surrogati" per identificare statisticamente i momenti di sincronizzazione. "Questo metodo accresce ciò che sappiamo sullo sviluppo prenatale del sistema cardiaco e probabilmente del sistema nervoso," ha detto Peter van Leeuwen dell´Università Witten/herdecke (Uwh) in Germania. "I risultati sono interessanti e dimostrano l´importanza dei team interdisciplinari in medicina," ha aggiunto Dietrich Grönemeyer, sempre dell´Uwh. Le scoperte sono il risultato della collaborazione tra medici, ingegneri, matematici e scienziati. Inoltre, i metodi usati dal team potrebbero avere applicazioni pratiche eccedenti il campo della medicina. "Esso può anche essere applicato per studiare le cosiddette "teleconnessioni" nel sistema climatico," ha detto il dott. Kurths. Queste teleconnessioni sono deboli interazioni ma di lunga portata, come il rapporto tra il fenomeno El Niño nel Pacifico orientale e la stagione dei monsoni in India. La sincronizzazione - ha spiegato - definisce il modo in cui due sistemi reagiscono l´uno all´altro e a influenze esterne. Può verificarsi ovunque vengano associati due sistemi complessi. La scoperta principale di questo studio è stata che il sistema cardiaco del feto sembra in grado di adattare il suo ritmo di attivazione in risposta a stimoli esterni. "Una migliore conoscenza di come questi due sistemi cardiaci indipendenti interagiscono in diverse condizioni psicologiche porterà a migliori informazioni sullo sviluppo prenatale normale e farà luce sulla percezione reciproca tra la madre e il suo bambino," conclude lo studio. "Questo può essere a sua volta un vantaggio per il monitoraggio e la rilevazione delle condizioni patologiche durante la gravidanza. " Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Potsdam per la ricerca sull´impatto climatico: http://www. Pik-potsdam. De Proceedings of the National Academy of Sciences: http://www. Pnas. Org .  
   
   
WORKSHOP SU BIOMARCATORI E CANCRO  
 
 Porto, 20 luglio 2009 - Dal 21 al 23 settembre la rete di eccellenza Ecnis ("Environmental cancer risk, nutrition and individual susceptibility") organizza a Porto (Portogallo) un workshop sui biomarcatori e il cancro. Il programma prevede sessioni che riguarderanno tra l´altro: danno e riparazione del Dna come biomarcatori; ulteriore sviluppo dei biomarcatori del danno ossidativo del Dna e il suo legame con la prevenzione del cancro; biomonitoraggio umano per la sorveglianza della salute pubblica; biomarcatori per la chemioprevenzione del cancro; approfondimenti meccanicistici e uso dei marcatori per una migliore valutazione del rischio cancerogenico delle misture; genotossicità delle misture Pah (idrocarbone aromatico policiclico) e gli estratti biologici da particelle dell´aria urbana; valutazione del rischio delle genotossine con andamento non lineare e rispondente al dosaggio; considerazioni teoriche sul rischio di cancro derivante dall´esposizione contemporanea o successiva a più di un fattore di rischio. Istituito nel 2005, la rete Ecnis indaga sul potenziale dei biomarcatori dell´esposizione e i bioindicatori della malattia per determinare come la dieta e i fattori ereditari influiscono sui rischi ambientali del cancro. L´obiettivo generale è quello di raggruppare ricercatori da diverse discipline al fine di condividere esperienze e risorse, collaborare nella ricerca, fornire formazione e comunicare la conoscenza alle parti interessate, come ad esempio i responsabili delle politiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ecnisporto. Pt. Vu/ .  
   
   
SEQUENZIATO IL GENOMA DEI PARASSITI DELLA SCHISTOSOMIASI: SPERANZA PER LO SVILUPPO DI NUOVI FARMACI  
 
 Bruxelles, 20 luglio 2009 - Sono stati sequenziati i genomi dei due parassiti che causano la malattia tropicale altamente debilitante denominata schistosomiasi (detta anche bilharziosi o distomatosi sanguigna). I risultati sono stati pubblicati in due articoli apparsi nella rivista Nature. Oltre a identificare possibili bersagli farmacologici, i ricercatori hanno individuato una serie di farmaci già esistenti che potrebbe dimostrarsi efficaci nella cura di questa malattia. Lo schistosomiasi è causata da minuscoli vermi parassiti che trascorrono parte del proprio ciclo di vita negli esseri umani e parte nei molluschi gasteropodi d´acqua dolce. Le larve del parassita vengono depositate nell´acqua proprio da queste ultimi: quando gli esseri umani entrano in contatto con queste acque contaminate, facendovi il bagno, le larve penetrano nella cute e riescono a raggiungere i vasi sanguigni. Una volta raggiunta l´età adulta, i parassiti di sesso femminile depositano le uova nelle pareti dell´intestino, per poi lasciare il corpo per via fecale. Se i parassiti riescono a raggiungere acque in cui sono presenti i molluschi loro ospiti, ricomincia il ciclo vitale. I sintomi dell´infezione comprendono anemia, diarrea, emorragie interne e danni agli organi. Più di 200 milioni di persone, in 76 paesi diversi, sono affette da questa malattia tropicale negletta che causa il decesso di circa 200. 000 persone ogni anno solo nell´Africa Sub - sahariana. I pazienti sono attualmente trattati con il praziquantel, un farmaco economico ed efficace, che non è però in grado di prevenire l´insorgere di nuove infezioni. Tuttavia, poiché vi è il timore che i parassiti possano sviluppare resistenza a questo principio attivo, gli scienziati sono alla ricerca di farmaci alternativi. Gli studi svolti si sono concentrati sul parassita Schistosoma mansoni, presente in Africa, Medio Oriente, Brasile, Venezuela e in alcune isole degli arcipelaghi del Mar dei Caraibi, e il parassita Schistosoma japonicum la cui presenza è più frequente nella Cina meridionale, nelle Filippine e in alcune regioni dell´Indonesia. L´analisi svolta sul genoma ha rivelato che il parassita è molto ben adattato al proprio stile di vita: presenta numerosi geni di enzimi in grado di scomporre le proteine che gli consentono di infiltrarsi nella cute dell´ospite e in altri tessuti. Ha inoltre un sistema sensoriale molto sviluppato che gli permette di analizzare sostanze chimiche e luce dell´acqua e dell´ospite. "Questa sequenza del genoma catapulta la ricerca sulla schistosomiasi in una dimensione completamente nuova" ha commentato il dottor Matthew Berriman del Wellcome Trust Sanger Institute (Regno Unito), primo autore dello studio sul S. Mansoni. "Ci fornisce la base per comprendere aspetti della complessa biologia del parassita e costituisce un mezzo per individuare immediatamente nuovi bersagli farmacologici". I ricercatori sperano che il confronto dei genomi di questi parassiti, che presentano un elevato grado di analogie, possa portare all´acquisizione di un maggior numero di informazioni sulla loro biologia e condurre, dunque, allo sviluppo di nuovi farmaci. Il team che si è occupato del parassita S. Mansoni ha identificato 120 enzimi del parassita che se sono inibiti da un farmaco possono interferire col metabolismo del soggetto interessato. Inoltre, gli scienziati hanno individuato un numero di farmaci già esistenti che potrebbero essere efficaci contro la schistosomiasi. "Questo elenco costituisce un buon punto di partenza ma, ovviamente, è necessario andare avanti con le attività di ricerca per determinare se qualcuno di questi composti può essere impiegato nel trattamento della schistosomiasi" ha osservato il dottor Martin John Rogers del the National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), negli Stati Uniti. I risultati migliorano inoltre le nostre conoscenze per quanto concerne l´evoluzione degli organismi unicellulari. "I parassiti, come il parassita S. Mansoni, sono platelminti e rappresentano un soggetto ancora scarsamente studiato" ha spiegato il dottor Berriman. "La loro sequenza genomica ci consente di meglio comprendere l´evoluzione degli organismi unicellulari. I loro corpi presentano tratti comuni con tutti gli esseri umani, dai pesci agli esseri umani". Tuttavia, l´obiettivo primario di questa nuova ricerca era costituito dall´individuazione di nuovi bersagli farmacologici". "L´infezione cronica dai parassiti della schistosomiasi rende difficile la vita di milioni di persone nei paesi tropicali in tutto il mondo, e può essere mortale" ha detto Anthony Fauci, direttore di Niaid. "C´è un estremo bisogno di nuovi farmaci e di altri interventi per ridurre l´impatto di una patologia che peggiora la qualità della vita e frena lo sviluppo economico". Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature Wellcome Trust Sanger Institute: http://www. Sanger. Ac. Uk National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid): http://www. Niaid. Nih. Gov .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: NUOVA INFLUENZA, 41 I CASI DIAGNOSTICATI NELLA COMITIVA DI RAGAZZI E RAGAZZE AL RIENTRO DA DUBLINO  
 
Bologna, 20 luglio 2009 - E’ salito a 41 il numero dei casi di nuova influenza, nella comitiva di ragazze e ragazzi di 11 e 12 anni appena rientrati da un viaggio studio a Dublino. Tutte le famiglie dei 218 componenti della comitiva residenti in Emilia-romagna (215 della provincia di Parma e 3 di Reggio Emilia; altri 68 sono invece residenti in altre regioni) sono state contattate dall’Azienda Usl: ai cinque casi diagnosticati ieri si sono dunque aggiunti i trentasei delle ultime ore, per la gran parte dei quali l’influenza è stata semplicemente riconosciuta per la tipica sintomatologia e non è stato effettuato il test per la ricerca del virus, essendo ormai dimostrata nel gruppo la circolazione dell’A H1n1. L’azienda Usl mantiene in atto tutte le misure di sorveglianza sanitaria e controllo, in costante contatto con le Autorità sanitarie regionali. Una parte dei ragazzi sta già bene, le condizioni di tutti gli altri non destano preoccupazioni, a conferma del carattere lieve della sintomatologia. L’influenza A H1n1 è stata confermata ieri anche in 2 giovani modenesi che provenivano da un soggiorno in college in Inghilterra: una ragazza di 18 anni e un ragazzo di 13. Sono complessivamente 84, dunque, i casi di nuova influenza in Emilia-romagna. .  
   
   
LUNEDI´ 20 LUGLIO IL CONVEGNO ´UNA SANITA´ MODELLO PER UN NUOVO MODELLO DI SANITA´´ .  
 
Ancona, 20 Luglio 2009 - ´Un´occasione di confronto per un´analisi del sistema salute marchigiano e della sua evoluzione virtuosa, anche alla luce delle nuove linee di indirizzo nazionali. ´ Sara` questa la finalita` - secondo il presidente della Regione Gian Mario Spacca- dell´incontro `Una sanita` modello per un nuovo modello di sanita`´ che si svolgera` lunedi` 20 luglio ore 16, alla sede Inrca, ad Ancona in via della Montagnola 81. Interverranno oltre al presidente Spacca, l´assessore alla Salute Almerino Mezzolani, il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, il dirigente del Servizio Salute Regione Marche Carmine Ruta, il direttore dell´Inrca Antonio Aprile e il presidente del Consiglio di Indirizzo Inrca, don Vinicio Albanesi. ´L´azione regionale di riforma innovativa, rigorosa e attenta al diritto alla salute ´ ha dichiarato ancora Spacca ´ ha riportato in equilibrio da due anni i conti della sanita`, riuscendo nel contempo a incrementare in modo diffuso i servizi rivolti ai cittadini, in tutti i territori, dal Nord al Sud: le Marche sono entrate con merito nella ´top five´ delle regioni con la migliore sanita` e possono vantare progetti di eccellenza, con quello dell´Agenzia nazionale per l´invecchiamento a favore della longevita` attiva. ´ ´L´attuazione del piano sanitario ´ ha aggiunto l´assessore alla Salute Mezzolani ´ sta dando i suoi frutti positivi. Sono molteplici i progetti che qualificano la sanita` regionale: appropriatezza delle prestazioni, riduzione dei costi amministrativi, potenziamento del personale, riduzione di mobilita` passiva e liste di attesa, nuovi investimenti strutturali, maggiori servizi territoriali e di prevenzione. ´ Nell´incontro si parlera` dei risultati del piano sanitario regionale 2007-2009, che ha fornito il presupposto per il raggiungimento di elevati livelli di tutela e promozione del diritto alla salute della comunita` marchigiana. Ottimizzazione e riqualificazione del sistema, equilibrio dei conti e contabilita` unica, miglioramento delle prestazioni, utilizzo di nuove tecnologie nell´organizzazione dei servizi, ottimizzazione delle liste di attesa e contrasto della mobilita` passiva, investimenti: sono alcuni dei cardini di un´azione di qualificazione che ha posto le Marche tra le migliori Regioni in termini di qualita` dei sistemi sanitari, secondo la classifica del Ministero della Pubblica Amministrazione e dell´Innovazione. In questo contesto, l´incontro servira` anche a confermare l´impegno a consolidare l´Agenzia nazionale per l´invecchiamento e focalizzare i passi avanti registrati dal progetto. L´agenzia si propone di costituire un sistema di riferimento nazionale, una sorta di Authority per competenze ed expertise, in tema di invecchiamento. La mission e` quella di fornire standards e progettualita` d´avanguardia per l´ elaborazione di politiche di promozione della longevita` attiva, anche sulla base di ricerche scientifiche interdisciplinari. .  
   
   
REGIONE PUGLIA SUPERA VERIFICA MINISTERO ECONOMIA PER SISTEMA SANITARIO REGIONALE  
 
Bari, 20 luglio 2009 - L’assessore alle Politiche della Salute, prof. Tommaso Fiore, ha diffuso la seguente nota: La Regione Puglia lo scorso 15 luglio è stata sottoposta alla verifica finale del conto economico del Sistema Sanitario Regionale 2008 dal Ministero dell’ Economia e dal Ministero della Salute (cosiddetto tavolo Massicci). La verifica è stata superata. Il deficit consuntivo valutato per 261 milioni di euro è stato completamente coperto dalle entrate fiscali della Regione. La differenza tra il risultato del preconsuntivo (253 milioni di euro) e quello del consuntivo è pari a un peggioramento di circa 8 milioni di euro. Tale differenza è composta da maggiori costi per circa – 72 milioni di euro controbilanciata da maggiori ricavi da consolidamento per circa + 64 milioni di euro. Le entrate fiscali stimate dal Ministero a dicembre pari a circa 280 milioni di euro sono state rettificate a circa 265 milioni di euro. Nonostante detta diminuzione la Regione Puglia risulta adempiente ai fini del tavolo di verifica ministeriale suddetto. “Il superamento della verifica al cosiddetto “tavolo Massicci” – spiega Fiore - non significa che la sanità pugliese non abbia criticità dal punto di vista economico – finanziario, significa invece che, al contrario di quanto viene incautamente proclamato dall’opposizione, la trasparenza e la correttezza dei conti è pienamente condivisa da chi ha il dovere di controllo, cioè il Ministero dell’Economia e Finanze. Significa inoltre che la Regione, nella sua conservata autonomia, può continuare a portare avanti l’azione di risanamento intrapresa”. .  
   
   
DISABILI A VERONA: INAUGURATO ALL’ISTITUTO CERRIS PERCORSO INNOVATIVO DI STIMOLAZIONE PLURISENSORIALE.  
 
Verona , 20 luglio 2009 - L’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi ha inaugurato il 16 luglio a Verona, nella sede dell’ istituto Cerris, un innovativo percorso di stimolazione plurisensoriale per disabili intellettivi, mutuato dalla metodologia Snoezelen, che, attraverso l’impiego di allestimenti musicali, tattili, visivi in ambienti appositamente allestiti, favorisce l’apertura di nuovi canali riabilitativi per le persone colpite da vari deficit gravi(motori, sensoriali, cognitivi). All’inaugurazione erano presenti, oltre a Valdegamberi, i rappresentanti dell’ azienda Ulss N. 20, della Fondazione Cattolica Assicurazioni che ha finanziato l’intervento e il curatore tecnico del progetto Enrico Orofino che ha sottolineato come “con questa iniziativa, Verona e il Cerris hanno da oggi uno dei più completi ambienti Snoezelen presenti in Italia”. Da parte sua, Valdegamberi ha affermato che “Verona si dimostra una città con una sensibilità diffusa rispetto ai bisogni della popolazione disabile, a maggior rischio di emarginazione, e alle esigenze delle loro famiglie. Il servizio è fortemente innovativo dall’ ordinarietà, e situa a Verona un esperienza di sollecitazione delle capacità di queste persone disabili che è tra le più avanzate in Europa. Non siamo secondi a nessuno - ha sostenuto l’assessore - e lo dobbiamo dire anche con un pizzico di orgoglio. Siamo in un periodo difficile, ma continua a svilupparsi un ambiente di umanità e attenzione. Questo è un buon segno come del resto la positiva esperienza di sussidiarietà e sinergia tra le diverse istituzioni pubbliche e private di Verona che, qui al Cerris, hanno dimostrato di saper mettere al centro i bisogni della persona, in particolare quelle fragili”. .  
   
   
COMICO TERAPIA: UN SORRISO PER AIUTARE LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ. IL PROGETTO DEI CLOWN IN CORSIA APPROVATO DALLA REGIONE, ARRIVANO IN LIGURIA I "MEDICI DEL SORRISO" DEFINITI GLI INDIRIZZI PER FORMARE I PROFESSIONISTI CHE OPERANO IN OSPEDALI E STRUTTURE SOCIO-SANITARIE  
 
Genova, 20 Luglio 2009 - Un aiuto psicologico, uno spiraglio di spensieratezza, un momento di svago e di divertimento per piccoli e grandi degenti, anziani e disabili. E´ la missione del clown di corsia, il volontario clown, che con il suo camice colorato, il naso rosso e una ventata di allegria cerca di venire incontro e di migliorare le circostanze della vita di tante persone. In Liguria, dal 17 luglio, seguire le orme di Patch Adams, il medico americano che ha dato vita alla comicoterapia, diventato famoso anche grazie al bellissimo film interpretato da Robin Williams, su iniziativa della Regione Liguria, diventa una professione. Si chiamerà "Tecnico qualificato nelle arti di clownerie" negli ospedali e nei servizi socio-sanitari e avrà il compito di affiancare medici e infermieri in corsia, per migliorare la relazione delle persone con la struttura sanitaria e per aiutare i ricoverati a superare le emozioni negative legate alla malattia. Lo stabilisce una delibera approvata dalla giunta Burlando, su proposta del vicepresidente Massimiliano Costa, in cui vengono definiti i contenuti e gli indirizzi minimi per l´attuazione di corsi di formazione per raggiungere la qualifica. La figura di "Tecnico qualificato nelle arti di clownerie" è inoltre inserita nel Repertorio regionale degli attestati di qualifica o specializzazioni". Il tecnico nelle arti di clownerie lavorerà a stretto contatto con lo staff sanitario e in diretta collaborazione con i referenti dell´area educativa, mettendo in atto interventi preparati secondo le condizioni psico-fisiche del paziente. Dovrà essere in grado di operare in condizioni di disagio dettate, ad esempio, dalle particolari terapie seguite dal malato; essere capace di improvvisare e diversificare le tecniche utilizzate nel corso dei suoi interventi, nel rispetto del paziente, dei suoi familiari e del delicato contesto in cui opera. Potrà lavorare come libero professionista, o come membro di organizzazioni, associazioni o società cooperative. I corsi avranno una durata di 620 ore, 300 delle quali si svolgeranno in stage, a diretto contatto con i pazienti. Tra le materie di insegnamento ci saranno: elementi di patologia pediatrica, psicopedagogia dell´infanzia e psicologia dell´età evolutiva, pedagogia interculturale, igiene, normativa sulla privacy e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, principali tecniche artistiche teatrali e dell´arte circense del clown, tecniche di organizzazione di eventi di intrattenimento, marionette, elementi di magia, tecniche di gioco, elementi di musica. Inoltre: tecniche di gestione della relazione d´aiuto e di intervento in contesti specifici (ad es. Reparti di malattie infettive). Per accedere ai corsi sarà necessario il titolo di istruzione del secondo ciclo (diploma). "Con questo provvedimento - spiega il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa - definiamo il profilo professionale del cosiddetto clown in corsia, dopo questo primo atto finanzieremo corsi di formazione che verranno organizzati nelle province". .  
   
   
SANITA’ INSICILIA, ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO, SNELLITE LE PROCEDURE  
 
Palermo, 20 luglio 2009 – Le aziende sanitarie siciliane potranno prorogare o rinnovare i contratti a tempo determinato in scadenza, senza sottoporre gli atti alla preventiva autorizzazione dell’assessorato. Lo ha deciso l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, per abbreviare i tempi della burocrazia regionale. Infatti, in concomitanza con il periodo di ferie, molte aziende hanno presentato domanda di proroga di incarichi a tempo determinato in scadenza in questo periodo. Il provvedimento modifica parzialmente quanto disposto con un precedente decreto con il quale erano state impartite precise disposizioni per il contenimento della spesa e per la gestione della fase transitoria prevista dalla legge di riforma del sistema sanitario. “Era stabilito – ha spiegato l’assessore Russo - che fosse una commissione interna dell’assessorato a valutare l’opportunità delle singole richieste, cosa che peraltro è già avvenuta in alcuni casi. Questo esame, però, considerato il consistente numero di domande pervenute negli ultimi giorni, avrebbe comportato tempi di risposta troppo lunghi, con il rischio di creare disagi ai cittadini, penalizzati dalla carenza di personale nelle strutture sanitarie”. Il nuovo decreto tuttavia mantiene alcuni vincoli per le aziende. I contratti non potranno avere una scadenza oltre la data del 31 ottobre 2009, dovranno essere suffragati dalla necessità e dalla inderogabilità di assicurare ai cittadini la necessaria assistenza”. .  
   
   
REGIONE MARCHE: ENTRO L´ESTATE AL VIA UN PROGETTO SPERIMENTALE PER L´ASSISTENZA AI MALATI DI SLA E ALLE LORO FAMIGLIE .  
 
Ancona, 20 Luglio 2009 - E´ stato siglato dall´assessore regionale alla Sanita`, Almerino Mezzolani e il presidente nazionale dell´Aisla, Mario Melazzini, un protocollo d´intesa sulla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) che potra` essere esteso e applicato anche ad altre condizioni di patologie altamente invalidanti o di gravi disabilita`. Nell´intesa molta rilevanza e` stata riservata alla presa in carico dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica e dei loro familiari. In particolare la Regione Marche, dietro l´impulso dell´Aisla, si e` impegnata a stilare entro l´estate una delibera finalizzata all´individuazione sia dei centri di riferimento regionali per la diagnosi e la cura della Sla che a strutturare un percorso di continuita` assistenziale dall´ospedale al domicilio al fine di agevolare il piu` possibile i malati marchigiani e i loro familiari. Il progetto partira` interessando la popolazione affetta da Sla e coinvolgendo piccoli numeri. In caso di dimostrata efficacia dovra` essere esteso e applicato anche ad altre condizioni di patologie altamente invalidanti o di gravi disabilita`. Per i pazienti affetti da Sla e` gia` attivo il percorso di semplificazione all´accesso alla certificazione dell´invalidita` civile con un tempo garantito di 30 giorni dalla richiesta. Inoltre, sono stati stanziati 260mila euro da erogare ai pazienti con gravi limitazioni delle autonomie. Questi possono fare richiesta per avere i comunicatori vocali, dispositivi altamente tecnologici che garantiscono la possibilita` di comunicare con il movimento degli occhi grazie a una telecamera connessa a un computer e a un software i quali consentono di scrivere, navigare in internet, leggere e spedire e-mail, comandare luci e apparecchi. . .  
   
   
ENTRO AGOSTO PIENA OPERATIVITA’ PER L’OSPEDALE BORSELLINO DI MARSALA  
 
Palermo 20 luglio 2009 – “Entro il 31 agosto il nuovo ospedale Paolo Borsellino di contrada Cardilla, a Marsala, sarà perfettamente operativo. Ho chiesto garanzie in tal senso al direttore generale dell’Ausl 9 di Trapani, Gaetano D’antoni che mi ha dato ampie rassicurazioni. Ora basta con le polemiche strumentali che servono soltanto a creare inutili allarmismi”. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, spegne le polemiche sorte negli ultimi giorni in seguito al trasferimento di alcune unità operative ospedaliere e oggi, in un incontro con il presidente del consiglio comunale di Marsala Oreste Alagna e il presidente della commissione consiliare “politiche socio-sanitarie” Enzo Martinico, ha confermato che il nuovo ospedale Paolo Borsellino di contrada Cardilla ha ottenuto l’agibilità. “Era stato già detto e più volte ribadito che il trasferimento dell’unità operativa di chirurgia all’Abele Ajello di Mazara del Vallo era assolutamente temporaneo. Eppure – ha aggiunto Russo -qualcuno ha fatto finta di non sentire o di non credere che ciò avvenisse. Mi auguro che adesso si possa procedere con più serenità alla riorganizzazione dell’offerta sanitaria in provincia di Trapani, secondo una logica di programmazione che deve tenere conto delle esigenze generali della provincia e non di micro interessi territoriali che non servono a dare risposte più efficienti ed appropriate ai cittadini”. .  
   
   
FVG: ADEGUATE RETTE PER PRESTAZIONI RIABILITAZIONE  
 
Gorizia, 20 luglio 2009 - A seguito della valutazione formulata dall´Agenzia regionale della sanità, su proposta dell´assessore alla Salute e protezione sociale Vladimir Kosic la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha provveduto il 16 luglio ad adeguare le rette per le prestazioni sanitarie dirette al recupero funzionale e sociale delle persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali. Le prestazioni di riabilitazione sono aumentate del 4,56 per cento per le tariffe relative all´attività residenziale e del 4,45 per cento per le tariffe che riguardano le attività ambulatoriali. Come segnalato dalla stessa Agenzia della Sanità, in considerazione della diversificazione delle strutture rispetto ai livelli di intensità delle prestazioni erogate e del conseguente diverso livello di assorbimento di risorse, l´esecutivo regionale ha anche deciso di avviare un´organica analisi dell´attuale sistema tariffario per poi provvedere, con specifico provvedimento, ad una sua ampia revisione. .  
   
   
DOPO L’INFARTO, CRESCONO IPERTESI, OBESI E SOVRAPPESO ‘FALLITE LE STRATEGIE DI CONTROLLO, SERVONO NUOVI MODELLI’ PEGGIORANO I PARAMETRI DI RISCHIO NEI PAZIENTI, NONOSTANTE L’INCREMENTO DI FARMACI. IL PROF. AGABITI ROSEI “SI DEVE INVESTIRE DI PIÙ SU STILI DI VITA, INFORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA”  
 
Pietrasanta (Lu), 20 luglio 2009 – La prevenzione cardiovascolare resta tuttora sottovalutata. Troppo. Anche in chi ha già avuto un “segnale” importante come un infarto. Lo dimostra l’indagine condotta dalla Società Europea di Cardiologia (Esc) Euroaspire, che ha analizzato (per la prima volta nel 1995 e poi nel 2007) i fattori di rischio in questi pazienti: gli ipertesi sono passati dal 58 al 61%, quelli in sovrappeso dal 77 all’83%, gli obesi dal 25 al 38%. L’unico, debole, miglioramento riguarda i fumatori scesi dal 20 al 18%. Questo nonostante si tratti di persone particolarmente fragili, seguite con farmaci come antiipertensivi e statine, impiegati in dosi sempre maggiori. “È la chiara dimostrazione che si deve investire di più su stili di vita, informazione e organizzazione del sistema – spiega il prof. Enrico Agabiti Rosei, Direttore della Clinica Medica dell’Università di Brescia, Presidente del Convegno internazionale “La prevenzione delle malattie cardiovascolari” che si è aperto il 17 luglio a Pietrasanta -. Proprio questo sarà il focus dell’incontro, che vede riuniti i maggiori esperti concentrati su come ridurre l’impatto sociale ed economico di queste patologie attraverso interventi di tipo informativo, politico e gestionale, per la correzione del rischio cardiovascolare globale. Senza dimenticare la ricerca. Se ci si limita ad affrontare un solo aspetto del problema, privi di una visione d’insieme, la strategia sarà fallimentare”. Le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte nel nostro Paese, con il 42% dei decessi. Ma eventi come ictus e infarto, quando non sono letali, rappresentano un’importante causa di disabilità, con una ricaduta diretta sul malato, la famiglia e l’intera comunità. Basti pensare che in Italia si contano 195. 000 casi di stroke ogni anno: un terzo muore entro i primi 12 mesi, mentre un altro terzo resta invalido permanente. “Il Convegno di oggi – continua il professore – rivolgerà una grandissima attenzione agli aspetti organizzativi, alla ricerca di nuovi paradigmi. Modelli che coinvolgano non solo i centri specialistici e della medicina del territorio, ma anche gli stessi pazienti”. Non a caso, il workshop si tiene a Pietrasanta, città con un’ottima qualità della vita, una solida tradizione culturale, inserita in un contesto ambientale particolarmente favorevole, in una regione che vanta un sistema sanitario considerato d’eccellenza. L’incontro, organizzato dalla Fondazione Internazionale Menarini, vede riuniti alcuni fra i massimi esperti e si concluderà domani pomeriggio: fra i temi affrontati anche l’importanza del corretto aggiornamento scientifico e il confronto con esperienze dell’Europa centrale ed orientale. Il trend delle malattie cardiovascolari è abbastanza simile in tutto il continente ma i Paesi di “confine” come quelli dell’Est, rappresentano un importante osservatorio “Qui assistiamo a una differenza di mortalità fra chi abita in provincia e chi in città, con risultati diversi rispetto a quanto ci si potrebbe attendere – spiega il professore -. In città è maggiore lo stress, l’inquinamento e probabilmente si conduce una vita più sedentaria. Ma in campagna non si ha la possibilità di accedere facilmente a procedure diagnostico-terapeutiche, e ciò penalizza questi pazienti più dello stile di vita. Quando invece il livello di tecnologia sanitaria è generalmente buono, come accade da noi, sono soprattutto questi a pesare”. L’accesso alle cure è essenziale: esistono dati che dimostrano come il ricovero in stroke unit, aree di degenza dedicate alla diagnosi e cura dell’ictus in fase acuta, riesca a ridurre mortalità e disabilità grave residua di circa il 20%. In Italia la rete di assistenza cardiovascolare è capillare, con circa 20. 000 cardiologi distribuiti in tutte le regioni e una buon coordinamento fra centri di ricerca, ospedale e territorio. Il che non significa che non sia opportuno mettere a confronto vari modelli per coglierne il meglio. “È necessaria una certa elasticità – continua Agabiti Rosei -. Prendiamo i due esempi paradigmatici di Toscana e Lombardia: entrambi presentano i conti in ordine, entrambi dimostrano di funzionare. Pur se l’uno è più orientato al pubblico, l’altro su un privato sociale, com’è nella loro tradizione. L’organizzazione migliore è quella che assicura il miglior servizio al paziente, in termini di efficienza, trasparenza e accesso alle cure”. Scopo dell’incontro di Pietrasanta è proprio utilizzare il dialogo e il confronto per proporre nuove idee, modalità di comunicazione e organizzazione per la prevenzione. Su questo fronte è importantissimo il ruolo delle società scientifiche, in particolare quelle sovranazionali come la Società Europea dell’Ipertensione, attualmente presieduta dal prof. Narkiewicz, presente al workshop. . .  
   
   
ASP, ATTIVATO A POTENZA AMBULATORIO DI DIETETICA PER CELIACI  
 
Potenza, 20 luglio 2009 - La prevalenza della Malattia Celiaca in Italia, è stimata intorno all’1 per cento, con un rapporto femmine-maschi di 2:1, per cui vi sarebbero circa 550. 000 celiaci, dei quali solo 55. 000 sono attualmente diagnosticati. Lo comunica una nota dell´Asp. Vi è quindi una grande discrepanza tra i casi diagnosticati e quelli che non lo sono. Ciò è dovuto a molteplici fattori, tra i quali la “sintomatologia sfumata” e la grande varietà di manifestazioni cliniche. Per questa caratteristica la celiachia è stata definita “ la grande imitatrice”. E’ diffusa la convinzione che si tratti di una malattia di esclusiva pertinenza pediatrica, per cui spesso non è ricercata nel paziente adulto. La legge n° 123/2005 riconosce alla celiachia rilevanza di malattia sociale prevedendo, nell’articolo 2, che le Regioni attuino progetti ed idonee iniziative per il raggiungimento di specifici obiettivi tra i quali: la diagnosi precoce e la prevenzione delle complicanze della malattia celiaca; l’inserimento dei celiaci nelle attività sportive e lavorative, attraverso un accesso equo e sicuro ai servizi di ristorazione collettiva; il miglioramento dell’educazione sanitaria sulla malattia celiaca della popolazione; l’educazione sanitaria del cittadino celiaco e della sua famiglia. In prosecuzione dell’attività intrapresa negli anni passati con l’organizzazione di corsi di formazione sulla celiachia per addetti alle mense scolastiche ed alla ristorazione collettiva, apprezzata dall’Associazione Italiana Celiachia di Basilicata, l’ Unità Operativa Sian ha attivato l’ ambulatorio di Dietetica per celiaci. Esso si inserisce nella strategia attuata dalla Direzione Strategica della Asp di potenziamento delle prestazioni offerte ai cittadini sul territorio, nell’ottica della promozione della salute della collettività e di interventi mirati su gruppi di popolazione per migliorarne le condizioni di salute. Presso l’ambulatorio di Dietetica per celiaci verrà valutato non solo l’aspetto dietetico e medico della malattia ma anche il contesto igienico ed ambientale del paziente celiaco che verrà educato ad evitare tutte le possibili cause di contaminazione del cibo con il glutine. L’accesso dei pazienti avverrà tramite prenotazione da effettuare al Cup (Centro Unico di Prenotazione) a partire dal prossimo mese di agosto, su richiesta di visita dietologica del medico curante. L’ambulatorio di Dietetica per celiaci è ubicato a Potenza presso la sede dell’Unità Operativa Igiene Alimenti e Nutrizione,via Potito Petrone (ex Don Uva) ed è aperto il Ii e Iv venerdì del mese, dalle ore 9,00 alle ore 13,00. .  
   
   
MILANO: FONDO PER NON AUTOSUFFICIENTI E´ 1,4 MIL  
 
Milano, 20 luglio 2009 - "Ammonta a 1. 373 milioni di euro il Fondo sanitario della Regione per le persone non autosufficienti. Si tratta di risorse autonome che la Lombardia ha deciso di destinare alla realizzazione degli interventi a favore di anziani e dei disabili". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, intervenendo questa mattina alla discussione del Dpef (Documento di programmazione economico finanziaria) che si è svolta in commissione sanità del consiglio regionale. "L´attuazione delle politiche regionali nel settore sociale - ha proseguito Boscagli - è garantita anche da altri 266 milioni di origine sia statale sia regionale". Secondo l´assessore i 1. 373 milioni del Fondo sanitario per non autosufficienti rappresentano "la prova concreta di un impegno notevole in grado di mettere in campo sia una rete di strutture d´assistenza all´avanguarda sia di strumenti a favore delle famiglie". In poco più di dieci anni le Residenze socio-assistenziali in Regione sono aumentate di quasi il 50%, passando da 435 a 628, e i posti letto accreditati sono aumentati di oltre 16 mila unità. "La Lombardia - ha proseguito l´assessore - oggi si caratterizza per una rete di oltre 55 mila posti letto per gli anziani nelle residenze socio assistenziali, e per un insieme di opportunità che consentono di scegliere la tipologia dell´assistenza". "L´esperienza dei buoni e dei voucher e´ positiva - ha detto l´assessore - e contiamo di incrementarla. Per quanto riguarda l´assistenza domiciliare dobbiamo comunque considerare che esistono numerose e differenti risposte attuate a livello di enti locali e che sfuggono per ora a una classificazione precisa e a un´unica mappatura. Il bisogno cresce in modo esponenziale (40 mila anziani in più ogni anno), ma la virtuosità della Lombardia è constatabile anche dalla enorme capacità delle istituzioni e della società di realizzare un welfare innovativo, sussidiario e adeguato alle necessità". "Nella prospettiva del Dpef, l´assessorato alla Famiglia prevede - ha concluso boscagli - azioni finalizzate a migliorare un modello che finora ha dato buona prova di sé. Si tratta perciò, valorizzando il ruolo della famiglia, di favorire la libera iniziativa e la sperimentazione. In particolare ci si propone di accompagnare e orientare istituzioni come Asl o Comuni che esercitano il loro ruolo a contatto coi cittadini, e di sviluppare un sistema di welfare locale attraverso nuove leve di governance (Piani di Zona di Comuni associati, Tavolo del Terzo Settore)". Relativamente agli altri ambiti d´azione oltre a quelli per anziani e disabili, l´assessore si è soffermato sull´obiettivo del riordino e dell´incremento della rete dei consultori e di un rinnovato impegno per gli asili nido, per i quali è prevista a breve la pubblicazione di nuovi bandi. .  
   
   
A SIRACUSA LA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE  
 
Palermo, 20 luglio 2009 – L’azienda ospedaliera “Umberto I” di Siracusa avrà a disposizione una risonanza magnetica nucleare, l’unica in dotazione a una struttura pubblica in tutta la provincia di Siracusa. Lo ha deciso l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo che oggi ha inviato una nota inviata al direttore generale dell’azienda, Alfredo Gurrieri, nella quale si specifica che le procedure per la gara d’acquisto della risonanza devono essere avviate il più presto possibile e che le somme necessarie all’acquisto graveranno sul bilancio dell’assessorato regionale. “Come era già avvenuto per l’azienda “Gravina” di Caltagirone, ancora una volta preferisco rispondere con i fatti – ha spiegato l’assessore Russo -. In tutta la provincia di Siracusa, da sempre, mancava la risonanza magnetica nucleare pubblica, provocando gravi disagi ai cittadini costretti a spostarsi in altre province per ottenere prestazioni diagnostiche di alto livello. Colmiamo una lacuna storica, dando razionalità all’offerta sanitaria e investendo consistenti somme di denaro risparmiate negli ultimi mesi grazie alla eliminazione degli sprechi. E’ questa la politica sanitaria che stiamo portando avanti, fatta di capillari servizi sul territorio: i cittadini devono sapere che la qualità dell’offerta non passa dal numero dei posti letto – come qualcuno cerca strumentalmente di far credere - ma dalla qualità e dalla quantità di servizi territoriali essenziali, che eviteranno inutili, inappropriati e dispendiosi ricoveri in ospedale”. Proprio mercoledì scorso una delegazione di tecnici dell’assessorato regionale alla Sanità e dell’agenzia ministeriale Agenas era stata inviata dall’assessore Russo a Siracusa per verificare il reale fabbisogno del territorio e per un esame dettagliato della situazione in vista dell’unificazione delle aziende: proprio da questa riunione è emersa la indifferibile necessità di dotare il territorio siracusano di una risonanza magnetica nucleare pubblica. “E’ troppo facile alimentare polemiche strumentali – ha aggiunto Russo – speculando sulle tante inefficienze che abbiamo ereditato. So che qualcuno continuerà a remare contro per difendere piccoli interessi di bottega ma sarei felice di sentire e leggere sui giornali anche la voce di quanti – operatori sanitari e semplici cittadini - apprezzano il faticoso lavoro di programmazione e il cambiamento verso una sanità più razionale, efficiente ed economica”. .  
   
   
TRENTO: STOP AL CONSUMO GIOVANILE DI ALCOL  
 
 Trento, 20 luglio 2009 - L’amministrazione provinciale si affida ad un sito web, con web tv, blog e bacheca interattiva per contrastare il consumo giovanile di alcol. La Giunta nella seduta odierna, su proposta dell’assessore alla salute e alle politiche sociali Ugo Rossi, ha deliberato di aderire all’accordo di collaborazione con l’Istituto superiore di sanità per la realizzazione, appunto, di iniziative di comunicazione, informazione e prevenzione dei problemi alcolcorrelati. Attraverso questo accordo verranno corrisposti alla Provincia autonoma di Trento 10. 764 euro per realizzare il progetto presentato nei mesi scorsi all’Istituto superiore di sanità. La proposta si inserisce nel percorso, già avviato, “Giovani videoreporter”. L’idea è quella di utilizzare i programmi prodotti per la tv di strada e altri realizzati appositamente per creare un sito web con web tv, correlato ad un blog ed eventualmente ad un forum di discussione. Il sito, collegato al portale “Trentino Salute”, dovrebbe comprendere anche una bacheca interattiva per la condivisione di file multimediali (vicino a “Youtube”) e verrà gestito da ragazzi/e con la supervisione di un’equipe di giovani psicologi, sociologi, medici e comunicatori. In questo senso, come ribadito dall’assessore Ugo Rossi, sono numerosi anni che l’assessorato alle politiche per la salute provinciale è fortemente impegnato in attività di comunicazione e informazione sugli aspetti della salute pubblica, in particolare per ciò che riguarda il consumo di alcol e danni correlati nelle fasce più giovani della popolazione. Da tempo l’assessorato ha inserito nei propri programmi di azione una campagna per contrastare il consumo giovanile di alcol, nella consapevolezza che in Trentino (come in tutto il Nord Est italiano), il problema alcol ha purtroppo dimensioni rilevanti, nonostante i moltissimi interventi istituzionali. Le ricerche degli ultimi anni evidenziano, infatti, un’esposizione crescente della popolazione giovanile al rischio alcol, nella forma prevalente dell’abuso occasionale, anche se di fronte ad una maggiore conoscenza, rispetto al passato, dei danni che possono derivare alla salute. Mirata la campagna promossa dall’assessorato alle politiche per la salute, che ha quale obiettivo comunicare ai giovani, con i loro linguaggi e attraverso i canali da loro utilizzati, un semplice concetto, ovvero che si può stare assieme e socializzare senza abusare di sostanze alcoliche. La campagna ha visto il coinvolgimento, in un gruppo di lavoro coordinato dall’assessorato provinciale, di vari soggetti pubblici e privati. Diverse le iniziative, tra queste il concorso “Zerogradiclip”, per la creazione di video musicali sui problemi legati al consumo di alcol rivolto a gruppi di giovani di età compresa fra i 13 e i 22 anni; percorsi teatrali e di progettazione partecipata; nonché il progetto “Giovani videoreporter”, in collaborazione con la sede regionale Rai di Trento, per la realizzazione di una “telestreet” di valle e di una cooperativa sociale sul territorio. È proprio in quest’ultimo progetto che viene ricompresa la nuova proposta per la realizzazione di un sito web e di una web tv per aiutare i giovani a sviluppare capacità di autoresponsabilizzazione verso la propria salute, campagna elaborata sulla base di ricerche preliminari ad hoc che hanno coinvolto centinaia di ragazzi/e. La nuova campagna, finanziata appunto dall’Istituto superiore di sanità, viene promossa dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, dagli assessorati provinciali all’istruzione e alle politiche giovanili, alle autonomie locali, all’agricoltura, al commercio e turismo, dal Commissariato del Governo, da Iprase, da Rai3 di Trento, dal Comune di Trento e dal Consorzio dei Comuni trentini, dall’associazione dei Pubblici Esercizi del Trentino – Confesercenti. .  
   
   
SUL SITO DI "POSITIVO ALLA SALUTE" PUBBLICATI I RISULTATI DELLE ANALISI A CAVIC, TESTIMONIAL DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER DIRE NO AL DOPING  
 
Bologna, 20 luglio 2009 - “Faccio un appello ai miei colleghi: unitevi alla mia battaglia, fate i test e dimostrate che siete puliti”. Questo aveva detto il campione di nuoto Milorad Cavic in occasione dell’avvio di “Positivo alla salute”, la campagna di comunicazione della Regione Emilia-romagna per promuovere la tutela della salute degli sportivi (giovani, amatori e dilettanti), la prevenzione e la lotta al doping attraverso una corretta informazione riguardante gli effetti dannosi delle pratiche dopanti. E così, per dare il buon esempio e anche per dimostrare di essere pulito, Cavic si è sottoposto a una serie di analisi nelle strutture del Centro regionale antidoping. Il sito della campagna (www. Positivoallasalute. It) da oggi pubblica tutti i risultati delle analisi effettuate a marzo e ripetute nei giorni scorsi. Il protocollo di analisi Il progetto prevede la partecipazione di atleti professionisti che, in qualità di testimonial, accettano di sottoporsi al protocollo di analisi del Centro regionale antidoping per valutare il loro stato di salute. La campagna costituisce, infatti, anche la base per la pianificazione di un programma di controlli per la salute degli atleti amatoriali della regione, finalizzato non alla ricerca di eventuali sostanze dopanti - attività che compete ad altri organismi sportivi - bensì alla determinazione dei loro effetti sull´organismo umano, concentrandosi sull´accertamento della salute dell´atleta e sulla prevenzione dei comportamenti scorretti. Le analisi di Cavic Le analisi - effettuate dai medici del Centro regionale antidoping della Regione Emilia-romagna ed elaborate presso il Laboratorio antidoping del Centro - rappresentano il controllo biochimico che il Centro regionale antidoping dell´Emilia-romagna propone all´interno del progetto “Positivo alla Salute” e configurano, insieme ad un programma di valutazioni cliniche il passaporto biologico dell´atleta. Il passaporto biologico offre una adeguata valutazione biochimica e clinica agli atleti di tutte le discipline sportive al fine di tutelare e controllare lo sport a qualsiasi livello nel rispetto della salute e della lealtà. Non viene proposta all´atleta la ricerca delle sostanze dopanti eventualmente assunte (questo è compito di organi sportivi e ministeriali ed esula dagli obiettivi del progetto “Positivo alla salute”) bensì la valutazione di parametri biologici dell´atleta su campione di sangue e urine che tende a esplorare la funzionalità di organi e apparati impegnati nella pratica dello sport e sollecitati da sforzo fisico durante l´esercizio muscolare. Una valutazione periodica degli indicatori biologici esplorati ad ogni controllo permette di osservarne meglio le caratteristiche: la stabilità o meno degli stessi, l´eventuale variabilità entro un range di normalità per l´atleta possono fornire, con l´adeguata interpretazione, informazioni utili sullo stile di vita adottato dallo sportivo. Se il soggetto assumesse impropriamente farmaci o sostanze dopanti, se fosse affetto da patologie ancora non diagnosticate, adottasse stili di vita non consoni alla propria pratica sportiva, si noterebbe, nel corso del periodo di osservazione, un´oscillazione anomala dei parametri analizzati; ciò permetterebbe di mirare un approfondimento specifico della valutazione con l´obiettivo di rilevare l´origine del problema. Il commento alle analisi effettuate Lo staff del Centro regionale antidoping dell´Emilia-romagna spiega che “dalla lettura dei parametri analizzati si può commentare che il profilo emerso nelle sessioni di analisi è pienamente compatibile con un atleta in buona salute che non ha assunto farmaci o sostanze dopanti capaci di modificare la fisiologica attività degli organi di cui è stata esplorata la funzione dal punto di vista biochimico con un verosimile stile di vita ed alimentare consono alla propria attività sportiva". "Le modeste deviazioni di alcuni indici, quando comparati alla normalità statistica riferita a soggetti di pari età e sesso non praticanti sport a livello professionistico, sono pienamente compatibili con una intensa preparazione per gare di livello internazionale e rientrano nella variabilità biologica”. .  
   
   
DA VELáZQUEZ A MURILLO. IL SECOLO D’ORO DELLA PITTURA SPAGNOLA NELLE COLLEZIONI DELL’ERMITAGE A PAVIA, CASTELLO VISCONTEO  
 
Milano, 20 luglio 2009 - I bruschi contrasti chiaroscurali e l’intenso naturalismo di Jusepe de Ribera; il manierismo maturo del catalano Francisco Ribalta; la libertà e la varietà anticipatrice dell’arte eccelsa di Diego Velázquez, ma anche i protagonisti del complesso decorativo di quella strabiliante “fabbrica” che fu l’Escorial – Navarrete, Carvajal e, qualche decennio più tardi, Coello – o la geniale personalità artistica di Alonso Cano: una selezione di circa cinquanta opere dell’importantissima collezione di pittura spagnola dell’Ermitage - la più ricca al di fuori della Spagna - sarà esposta dal 9 ottobre 2009 al 17 gennaio 2010, a Pavia presso il Castello Visconteo, in una sorprendente mostra curata da Ludmila Kagane e Susanna Zatti con la collaborazione di Svyatoslov Sovvateev, co-promossa con il Museo Statale Ermitage dal Comune di Pavia, Associazione Pavia Cittˆ Internazionale dei Saperi, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, con il patrocinio della Provincia di Pavia, la collaborazione della Fondazione Ermitage Italia e dell’Universitˆ di Pavia e il sostegno, come main sponsor, della Banca Popolare di Lodi, e organizzata da Villaggio Globale International (Catalogo Skira). L’esposizione – la prima mai realizzata all’estero sulla collezione spagnola dal Museo russo, precursore, tra i grandi musei d’Europa, nell’aprire una galleria dedicata alla pittura iberica - nasce grazie alla collaborazione scientifica e al protocollo internazionale di studio e ricerca siglato tra i Musei Civici del Comune di Pavia, il Museo Statale Ermitage e la Fondazione Ermitage Italia e dal legame storico e culturale tra la Lombardia e la Spagna: un legame al quale la città pavese, insieme alla Università degli Sudi di Pavia, ha da sempre posto attenzione ma che si sta traducendo, ora, in una fondamentale relazione internazionale e in un accordo definito con la città e l’Università di Girona, in Catalunya. Il siglo de oro verrà dunque fatto rivivere, al Castello di Pavia, grazie a un importantissimo nucleo di opere, in gran parte inedite e mai esposte in Italia, rappresentative della migliore pittura spagnola del Xvi e Xvii secolo: tra cui tele di alcuni dei grandi protagonisti della scena artistica internazionale, come appunto Velázquez, Murillo, de Ribera, de Zurbaran, alcune selezionate opere di autori di indubitabile valore, quali Antonio de Pereda, Francisco Ribalta, Alonso Cano, Juan Valdes Leal, Juan Carrero de la Miranda e, ancora, dipinti di altri artisti da noi meno noti, che insieme compongono il panorama esauriente ed affascinante di un’epoca di straordinaria fioritura delle arti. Testimonianze importanti dello sviluppo dell’arte figurativa nella penisola iberica e in particolare nei maggiori centri della corte madrilena, di Toledo, di Siviglia e di Valencia per un excursus godibilissimo, dal realismo rinascimentale – influenzato della pittura fiamminga e da quella veneziana – al grande trionfo barocco, assolutamente originale per ricchezza espressiva e tecnica sopraffina, apportatore di un’eredità luminosa per tutta la pittura seicentesca del vecchio e nuovo mondo. .  
   
   
LA MOSTRA MONOGRAFICA DI ROBERTO FERRI OLTRE I SENSI A ROMA, COMPLESSO DEL VITTORIANO  
 
Roma, 20 luglio 2009 - Dal 23 luglio al 10 settembre 2009 il Complesso del Vittoriano ospita la mostra monografica di Roberto Ferri "Oltre i Sensi" che, attraverso circa 70 opere tra olii e disegni, ripercorre l´intenso cammino artistico del giovane pittore. "I suoi corpi umani travalicano la sensualità: spesso svelano il ´lato oscuro´ di ciascuno di noi. Sono sempre personaggi fuori dal tempo, parti della mente e della fantasia che si misurano, mai in modo pretenzioso o irriverente, con i grandi artisti del passato. Rubens, Sartorio, Ingres, Moreau, Klimt, Tadema, oltre ai più scontati Guercino e Caravaggio: tanto Ottocento, tanti sognatori e artisti di corpi in movimento, più o meno denudati; ma su tutti Bouguerau" (F. Isman). Angeli e demoni, figure alate e sfingi, Veneri e Apolli, corpi nudi avvinghiati dai muscoli guizzanti, scolpiti nell´ombra e nella luce palpitante. Eros e Thanatos fusi in un universo popolato da dei e miti che proiettano lo spettatore nel proprio inconscio e suggeriscono innumerevoli rimandi e giochi di citazioni mai pedisseque con i grandi capolavori del passato. .  
   
   
CHRISTIAN HOLSTAD. I CONFESS: ATTESA LA MOSTRA ALLA SALA GRANDE DI PALAZZO SANTA MARGHERITA, A MODENA  
 
Modena, 20 luglio 2009 - Ironico o dissacrante manipolatore di stili, Christian Holstad usa con disinvoltura diverse modalità espressive - scultura, installazione, disegno, collage, assemblage, video e performance - per visionarie incursioni in spazi e situazioni che giocano un ruolo di rivisitazione, o riabilitazione degli immaginari più diversi. Artista eclettico e versatile non disdegna il ricorso a manufatti artigianali e cuce con ago e filo, e all´occorrenza lavora a maglia e all´uncinetto, nuove interpretazioni di icone, ideologie e oggetti di un passato recente. Domenica 20 settembre 2009 alle ore 12. 00 inaugurerà a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103 a Modena, la mostra Christian Holstad. I Confess. Prima personale italiana dell´artista americano, organizzata e coprodotta dalla Galleria Civica di Modena <http://www. Galleriacivicadimodena. It> e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena <http://www. Fondazione-crmo. It> , curata da Milovan Farronato, la mostra si accompagna alle iniziative del festivalfilosofia <http://www. Festivalfilosofia. It> , dedicato quest´anno al tema della Comunità. Il percorso espositivo presenta installazioni, sculture e disegni inediti, un itinerario personale e crudo che si spinge ad investigare le contraddizioni della società americana contemporanea. Un racconto introspettivo articolato in 12 stazioni successive. Tra ascese e cadute, creatività e dissacrazione, la mostra rivisita le tappe salienti della produzione di Christian Holstad <http://www. Christianholstad. Com/> , includendo alcune delle opere più celebri dell´artista americano: le sculture mobiles costruite con abiti usati, grucce e accessori; i serpenti realizzati in tessuti preziosi; una serie di disegni inediti su carta da giornale e foglia oro. L´arte di Holstad si lega visceralmente alla sua manualità, trasformando, in alcuni casi, vestiti e costumi in un bestiario, come accade per i serpenti di Defined Through Deflation and Limits of Exposure (2004-2005). Strutturata in due ambienti contigui la mostra si apre con una "cappella votiva" realizzata con assi di legno inchiodate tra loro, sulle cui pareti sono affissi dodici disegni inediti, che ripercorrono una personale via crucis. E una seconda stanza, in cui l´illuminazione è capovolta e le opere appese al soffitto sono collegate tra loro da catene che disegnano un improbabile candelabro. Anche in questo caso si tratta di dodici stazioni, dodici tappe introspettive, un itinerario tra visione e allucinazioni, cadute e ascese sul Monte Calvario percorso dalla Comunità americana contemporanea. "Ed è proprio la società americana - scrive Milovan Farronato - nei suoi paradossi, miti, ideologie e contraddizioni, il suo privilegiato campo d´indagine. In questi meandri si compie la sua "ricerca sentimentale", e la sua ipotetica confessione. La leggendaria Marilyn Monroe, l´icona pop Maria Veronica Ciccone, l´infausto e grottesco caso del Superman Christopher Reeve sono alcuni dei personaggi che Holstad ha investigato in altrettante opere. E insieme a loro storie di cronaca recente e passata. I titoli stessi di alcune mostre di Holstad sembrano puntare l´accento sul "dominio" e sul "consumismo" americani: American Standard o American Express. Al di là della produzione più propriamente scultorea e installativa, ogni suo disegno ha come base e supporto le immagini e gli articoli delle più importanti testate americane". Sempre nell´ambito del festivalfilosofia, in occasione della notte del Tiratardi, nel Chiostro di Palazzo Santa Margherita, sabato 19 settembre, a partire dalle ore 24. 00, Dj Set by Christian Holstad, ad ingresso gratuito. .  
   
   
GOLF - STEWART CINK VINCE IL 138° OPEN CHAMPIONSHIP GRANDE IMPRESA DI FRANCESCO MOLINARI E DI MATTEO MANASSERO,(13.I), QUEST´ULTIMO HA CONQUISTATO LA SILVER MEDAL  
 
Milano. , 20 luglio 2009 - Francesco Molinari (282 - 71 70 71 70) e il sedicenne dilettante Matteo Manassero (2382 - 71 70 72 69) hanno offerto una prestazione veramente straordinaria nel 138° Open Championship, che hanno terminato entrambi al 13° posto con 282 colpi e con il portacolori di Gardagolf che ha conquistato, unico italiano nella storia, la Silver Medal riservata al primo degli amateur. Sul percorso dell´Ailsa Course a Turnberry in Scozia ha vinto il suo primo major lo statunitense Stewart Cink (278 - 66 72 71 69) che ha battuto nello spareggio su quattro buche il quasi sessantenne Tom Watson (278 - 65 70 71 72). Questi ha avuto avuto la grande occasione di vincere il sesto Open Championship della sua carriera, ma l´ha sprecata l´occasione segnando un bogey sull´ultima buca. Poco prima Cink aveva realizzato un birdie con un lungo putt, antefatto del successo. Nel play off infatti, Watson, deluso e stanco, ha commesso numerosi errori e alla fine Cink, che ha al suo attivo cinque titoli nel Pga Tour, si è imposto con lo score di due colpi sotto il par. Per lui un assegno di 866. 557 euro su un montepremi di 5. 250. 000 euro. Al terzo posto si sono classificati con 279 Chris Wood e Lee Westwood, messo fuori dallo spareggio da un bogey alla 18 dopo averne segnati altri due nelle precedenti tre buche, al 5° con 280 Luke Donald, Retief Goosen e Mathew Goggin. E´ terminato ottavo con 281 Ernie Els, mentre sono finiti insieme ai due italiani Miguel Angel Jimenez, Camilo Villegas ed Henrik Stenson. Deludenti Jim Furyk, 34° con 285, Sergio Garcia e Vijay Singh, 38. I con 286, e Padraig Harrington, campione uscente, 65° con 292. E´ uscito al taglio Tiger Woods, rimasto fuori per un colpo. Ha impressionato la qualità del gioco e la tranquillità con cui Manassero ha affrontato il torneo, del quale è divenuto uno dei protagonisti assoluti. Nel turno conclusivo è partito male con un bogey, ma si è ripreso immediatamente con due birdie consecutivi (3ª e 4ª buca) segnandone un terzo alla 7ª e un quarto alla decima. A quel punto è entrato tra i top ten ed è arrivata inevitabile l´emozione che ha chiesto il tributo di tre bogey nelle ultime cinque buche contro il quinto birdie. Neanche a dirlo è uscito dal campo contrariato, ma poi ha capito la portata dell´impresa appena è stato abbracciato da Alberto Binaghi, che l´ha seguito sul percorso. Per lui l´appellativo di "our champion", tante interviste e una quantità industriale di autografi. "Nelle ultime settimane - ha detto il più giovane golfista a disputare l´Open nell´era moderna - ho giocato bene e sono veramente felice di questa esperienza. Oggi ho effettuato un buon giro, pur con qualche sbavatura: infatti sono stato molto preciso dal tee al green, ma ho avuto un scarso feeling con il putter e ho imbucato pochi putt. Mi sono aggiudicato la Silver Medal, un grande riconoscimento che mi ha dato una emozione impossibile da descrivere. Il professionismo? Passerò di categoria fra tre anni quando avrò terminato gli studi. La scuola è troppo importante per me". Molinari è riuscito a centrare l´obiettivo che si era prefisso: ottenere un ottimo piazzamento per salire nella scala mondiale e riuscire finalmente ad entrare tra i primi 50 del world ranking. La strada è ancora lunga, però è quella giusta. Nel giro finale è partito con un birdie, poi ha avuto un momento difficilissimo tra le buche 5 e 8 dove è incappato in tre bogey, parzialmente attutiti da un birdie. A quel punto ha scelto la via della prudenza e ha atteso pazientemente l´occasione buona che si è presentata alla 17 con il birdie che l´ha rimesso in par nella giornata. "Sono pienamente soddisfatto - ha detto - e molto felice. Mi è rimasto un po´ di amaro in bocca per il finale della prima giornata, ma ho fatto ancora meglio che all´Us Open, dove peraltro avevo giocato bene. Di questo major mi ha colpito l´atmosfera, assolutamente straordinaria, specie nell´ultima giornata. Ora mi prenderò due settimane di pausa, poi disputerò una gara prima di partecipare al Pga Championship. Matteo? Credo che per lui sia stata una settimana da sogno. Probabilmente l´aver giocato ne primi due giri con Watson deve averlo ispirato. Ha comunque un gran talento e tanta classe" Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, ha esternato la sua piena soddisfazione: "E´ emblematico che Molinari e Manassero abbiamo ottenuto insieme uno dei migliori risultati in assoluto per gli italiani nell´Open Championship. In questo momento, infatti, insieme a Diana Luna, che oggi ha offerto in Spagna un´altra grande prestazione, rappresentano le punte del nostro golf sia professionistico che dilettantistico, ma è anche sintomatico che tali risultati arrivino in una stagione in cui a ogni livello i nostri giocatori si stanno facendo onore. E´ la conferma di una crescita complessiva che testimonia anche l´ottimo lavoro dei tecnici e la bontà delle scelte federali". .  
   
   
GOLF - LET: IN SPAGNA RECUPERA DIANA LUNA (19ª)  
 
Roma, 20 luglio 2009 - La gallese Becky Brewerton (200 - 65 69 66) ha decisamente allungato il passo nel terzo giro dell´Open de España Feminino, che si sta disputando sul percorso del Panorama G&cc a Castellon, in Spagna, e ha portato il suo vantaggio a cinque colpi sulle iberiche Tania Elosegui e Ana Fernandez de Mesa, quest´ultima dilettante. Al quarto posto con 206 la tedesca Denise-charlotte Becker, al quinto con 207 la francese Anne-lise Caudal e l´inglese Sarah Heath. Ha recuperato posizioni Diana Luna, da 32ª a 19ª con 211 (71 71 69), dopo un buon giro in 69 colpi (quattro birdie e un bogey). La romana, che ha bisogno di piazzarsi in alta classifica per alimentare le sue speranze di accedere alla Solheim Cup, ha agganciato Veronica Zorzi (211 - 71 67 73), in giornata negativa e scesa dal sesto posto, e Margherita Rigon (211 - 69 72 70). La veronese ha messo insieme due birdie e tre bogey, mentre la Rigon dopo una partenza con quattro birdie nella prima metà del tracciato, che l´aveva portata a ridosso delle prime, ha visto il suo volo frenato da un triplo bogey. Al 33° posto con 213 Stefania Croce (72 71 70) e Isabella Maconi (69 73 71), al 40° con 215 Federica Piovano (74 69 72). Il montepremi è di 275. 000 euro. Us Pga Tour: Nell´us Bank Championship Greg Chalmers Solitario In Vetta - Greg Chalmels (131 - 64 67) è rimasto da solo al vertice dell´Us Bank Championship, il torneo dell´Us Pga Tour che si svolge al Brown Deer Park Gc di Milwaukee nel Wisconsin e al quale prendono parte i giocatori esclusi dall´Open Championship. Chalmers ha preso due colpi di vantaggio su Chris Riley, Kris Blanks e su Jeff Klauk, che lo affiancava dopo 18 buche. Al quinto posto con 134 Kevin Na, Marc Turnesa e Steve Flesch. Il montepremi è tra i più bassi del circuito, 4. 000. 000 di dollari dei quali 720. 000 andranno al vincitore. Andrea Pavan 11° Dopo Due Giri Nel Southern Amateur - Prosegue negli Sati Uniti l´attività Andrea Pavan, attualmente impegnato nel Southern Amateur Championship al Colonial Golf Club di Memphis in Tennessee. L´azzurro prenderà parte successivamente alla Porter Cup (22-25 luglio), al Niagara Falls Country Club nello stato di New York, e al Western Amateur Championship (3-8 agosto). Dopo i primi due giri del Southern Amateur il romano è all´11° posto con 138 colpi (67 71), a quattro dalla coppia di testa formata dal georgiano Mark Silvers (134 - 68 66) e dal californiano Gregor Main (67 67). Al terzo posto con 135 Jonathan Khan e al quarto con 136 Drew Kittleson. Nel primo turno Pavan, che si sta rendendo autore di una bella prova, si è espresso con un 67 (1 eagle, 4 birdie, 1 bogey) con cui si è portato al quarto posto, poi c´è stata qualche complicazione per il maltempo che ha fatto ritardare le partenze e ha rallentato il corso della gara in programma sulla distanza di 72 buche. Nello score è seguito un 71 con due birdie e un bogey. "Nel giro iniziale - ha detto Pavan - ho giocato molto bene e, in particolare, ho guadagnato cinque colpi nei par 5. Nel secondo, invece, ho avuto qualche difficoltà con i ferri al green: non sono riuscito a piazzare la palla vicino alla bandiera e mi sono lasciato alcuni putt complicati da imbucare". Riverwoods Junior Open: Alessandra Braida Si Classifica Seconda - Alessandra Braida ha offerto un´ottima prestazione e si è classificata al secondo posto con 293 colpi (76 73 74 70) nel Riverwoods Junior Open, che si è disputato sul percorso del Toxandria Golf Club a Molenschot in Olanda. Il titolo è stato appannaggio dell´olandese Caroline Karsten (288 - 71 72 73 72) dopo una inarrestabile corsa di testa. Al terzo posto con 297 la belga Manon de Roey, al quarto con 298 la tedesca Roberta Roeller. Si sono ben comportante anche Laura Sedda, 10ª con 303 (79 78 70 76), e Francesca Perini, 21ª con 310 (77 81 74 78). E´ stata costretta al ritiro Marianna Causin per problemi dovuti a una forma allergica. Nel torneo maschile successo del belga Thomas Detry (280 - 73 66 66 75) che ha preceduto di un colpo l´olandese Robin Kind e di due il belga Pierre-a. Rolland. Al 18° posto con 295 Alessandro Grammatica (71 73 78 73), al 23° con 298 Lorenzo Scotto (72 80 72 73), al 26° con 299 Andrea Chiapuzzo (75 68 76 80), al 30° con 300 Filippo Vianelli (73 74 75 78), al 31° con 301 Francesco La Porta (72 72 76 81), al 42° con 309 Guido Dania (77 73 76 83). Sono usciti Tommaso Trillò, 62° con 235 (82 77 76), ed Enrico Scavini, 73° con 243 (79 82 82. .  
   
   
LA MED CUP A CAGLIARI PER IL SECONDO ANNO  
 
Cagliari, 20 Luglio 2009 - L´iniziativa è stata presentata il 17 luglio alla stampa alla presenza tra gli altri, del Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Giandomenico Sabiu e del Capo di Gabinetto dell´Assessorato del Turismo, Franco Sergio Pisano. L’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna promuove per il secondo anno consecutivo l’unica tappa italiana della regata internazionale di vela d’altura “Trofeo Audi Med Cup”, terza tappa delle cinque che si svolgono in tutto il Mediterraneo. Dal 20 al 25 luglio 15 equipaggi delle prestigiose imbarcazioni Tp52, acronimo di Transpacific da 52 piedi (15,85 metri), si contenderanno il trofeo Regione Sardegna nelle acque del Golfo di Cagliari. L’assessorato sostiene i grandi eventi sportivi in quanto efficaci strumenti di promozione della destinazione Sardegna nel mondo. Durante la regata le immagini delle coste dell’Isola saranno rilanciate in un circuito di media internazionale collegato alla manifestazione e costituiranno lo scenario per diverse iniziative di comunicazione: dal sito web alle pubblicazioni editoriali alle gallerie fotografiche. Sono 200 le testate giornalistiche nazionali e internazionali, radio, internet, periodici, accreditate a Med Cup, almeno 60 quelle presenti a Cagliari, oltre 1 milione le visite previste al sito web del circuito www. Medcup. Org. Quest’anno Med Cup si apre anche alla città di Cagliari. Nel villaggio allestito al porto davanti alle imbarcazioni sarà possibile seguire le regate in diretta da un megaschermo e ogni sera saranno proposte iniziative di spettacolo e animazione. Diversi gli stand nell’area aperta al pubblico. L´imbarcazione Tp52 che sfreccerà nel Golfo di Cagliari è un concentrato di alta tecnologia, design innovativo e straordinarie prestazioni. Attorno all’evento si raccolgono i grandi campioni della vela mondiale oltre a celebri personalità della nautica. Partecipano alla gara alcuni tra i più importanti atleti che disputano la Coppa America assieme ai campioni di tutte le discipline di vela. Ogni singola tappa vedrà impegnato un migliaio tra velisti e addetti alla gara proveniente da almeno trenta Paesi e decine di giornalisti accreditati al campionato. I partecipanti al Trofeo Regione Autonoma della Sardegna potranno così essere eccezionali testimonial dell’Isola nel mondo. Non solo meta turistica di richiamo ma anche base per grandi eventi internazionali. Cagliari si conferma una tappa ideale per il turismo e lo sport velico. Gli stessi organizzatori della Med Cup oggi in conferenza stampa hanno elogiato il campo di regata del Golfo ritenendolo uno dei migliori del mondo. Il mare, il vento e le condizioni meteo sono componenti essenziali, uniche e molto apprezzate dai campioni della vela internazionale. .  
   
   
IN VAL DI NON LE OLIMPIADI DI PACE DELL´ ONU SI DISPUTERANNO IL PROSSIMO MAGGIO, PER LA PRIMA VOLTA IN TRENTINO  
 
Trento, 20 luglio 2009 - La 37/a edizione degli "United Nations Inter-agency Games", ovvero le "Olimpiadi della Pace" dedicate ai dipendenti di tutte le agenzie dell´Onu si svolgerà in Val di Non nel maggio del prossimo anno. Un successo per la valle e per tutto il Trentino. Il 17 luglio è stata data la notizia nel corso della conferenza stampa del venerdì. "Questo evento - ha detto l´assessore alla promozione Tiziano Mellarini - testimonia la valenza organizzativa del Trentino che si sta affermando a livello mondiale, oltre a rappresentare un potente mezzo per veicolare un territorio, quello della val di Non, in forte crescita nel settore turistico. Un appuntamento non solo di rilevanza sportiva e turistica, ma anche culturale". Aspetti evidenziati anche dall´assessore Franco Panizza il quale ha ricordato che: "Nel corso della primavera 2010 riapriremo Castel Thun al pubblico, un evento che avrà quindi un palcoscenico davvero mondiale". Nell´assegnazione della sede dell´evento, il Trentino ha battuto la rivale Riccione. Gli "Inter Agency Games", conosciuti come "Olimpiadi della Pace", sono stati fondati nel 1968 e vengono organizzati annualmente per riunire tutti i rappresentanti delle agenzie e organizzazioni delle Nazioni Unite presenti in tutto il mondo e contribuire a diffondere, attraverso lo sport, un messaggio di pace e di lotta alla povertà globale. Oltre 1400 tra dipendenti e diplomatici delle Agenzie Onu provenienti oltre che dall´ Italia anche da Svizzera, Francia, Austria, Kenya, Usa, Danimarca e dei paesi dell’ex Jugoslavia, si cimentano ogni anno in una quindicina di discipline sportive. Ogni quattro anni l´Inter Agency Games sceglie una località del nostro Paese per le competizioni e per il Trentino è la prima volta. Per la nostra provincia si tratta di una notevole opportunità di visibilità anche perchè durante i giochi gli occhi di tutto il mondo sono poi puntati sulla località ospitante. .