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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Febbraio 2010
DATE IL BENVENUTO A INUK, L´ESCHIMESE PRIMITIVO DELLA GROENLANDIA DECODIFICATO IL GENOMA DI UN UOMO VISSUTO CIRCA 4.000 ANNI FA. ERA INCLINE ALLA CALVIZIE  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Un team internazionale, sotto la guida dell´Università di Copenhagen in Danimarca, è riuscito a decodificare il genoma di un uomo vissuto sulla costa occidentale della Groenlandia circa 4. 000 anni fa. Pubblicati sulla rivista Nature, i risultati di questo studio fanno parte del progetto Ecogene ("Unlocking the European Union convergence region potential in genetics"), finanziato con 1,09 milioni di euro nell´ambito del programma regionale del Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue. Il biologo dell´evoluzione danese Eske Willerslev del Centro di geogenetica, Museo di storia naturale della Danimarca e del Dipartimento di biologia dell´Università di Copenhagen, insieme al dottorando Morten Rasmussen, ha guidato un team di 52 scienziati che hanno portato a termine l´analisi del Dna (acido deossiribonucleico) di capelli umani antichi trovati conservati nel permagelo della Groenlandia. Inizialmente, a causa del loro spessore, i ricercatori credevano che il ciuffo di capelli usato per l´analisi appartenesse a un orso. Hanno invece scoperto che apparteneva a un Palaeo-eschimese che hanno chiamato "Inuk", che in groenlandese significa "umano" o "uomo". Inuk apparteneva alla civiltà Saqqaq, rinvenuta nella Groenlandia occidentale e sudorientale e risalente a un periodo tra il 2500 a. C. E l´800 a. C. , la quale costituisce la prima civiltà stanziatasi nel Nuovo mondo artico. La dettagliata ricostruzione di questo antico genoma umano si aggiunge alla lista di otto genomi completi di persone viventi che sono stati decodificati fino ad ora. Che aspetto aveva quindi Inuk? I ricercatori affermano che probabilmente aveva occhi castani, folti capelli scuri (sebbene fosse sfortunatamente incline alla calvizie) e che il suo sangue era A positivo. Inuk aveva la carnagione scura e mangiava carne di foca che masticava con denti anteriori quadrati a forma di paletta. Inuk si era inoltre geneticamente adattato alle basse temperature. I ricercatori dicono che sebbene vivesse in Groenlandia, Inuk è in effetti imparentato in modo più stretto con tribù dell´odierna Siberia invece che con gli Inuit (cioè "le persone") che attualmente abitano la Groenlandia. Queste scoperte contribuiscono a svelare il mistero di come gli antenati di Inuk, conosciuti come le popolazioni Chukchi, siano migrati per oltre 2000 chilometri dalla Siberia nord-orientale verso la Groenlandia circa 5400 anni fa. Questa ondata di migrazioni, affermano i ricercatori, era distinta da quelle degli antenati dei nativi amenricani e degli Inuit. Il professor Willerslev e il suo team hanno guadagnato notorietà nel 2009, quando hanno ricostruito i genomi mitocondriali completi di un mammut e di un uomo primitivo. Lo scienziato danese si è imbattuto in questo ciuffo di capelli dopo una serie di tentativi falliti di trovare resti umani primitivi in Groenlandia. "Stavo parlando con il Direttore del Museo di storia naturale in Danimarca, il dott. Morten Meldgaard, e abbiamo cominciato a discutere del primo popolamento dell´Artide," spiega il professor Willerslev. "[Il dott. ] Meldgaard, che aveva partecipato a numerosi scavi in Groenlandia, mi ha parlato di un grande ciuffo di capelli rinvenuto durante uno scavo nella Groenlandia nord-occidentale negli anni 1980 che era adesso conservato presso il Museo nazionale in Danimarca. " Una volta ottenuta l´autorizzazione dal Museo e archivio nazionale della Groenlandia, il professor Willerslev e i suoi colleghi hanno cominciato l´analisi dei capelli per ricostruire il Dna. Dopo aver usato diverse tecniche, il team ha scoperto che quelli che avevano in mano erano proprio capelli umani maschili. "Per diversi mesi, non sapevamo se i nostri sforzi abrebbero portato a dei risultati," continua. "Con il duro lavoro di un vasto team internaizonale, però, siamo infine riusciti a sequenziare il primo genoma completo di un uomo estinto. "I nostri risultati possono essere di grande aiuto agli archeologi e a chiunque altro cerchi di determinare cosa sia successo alle persone di civiltà estinte. " Ricercatori provenienti da Australia, Cina, Danimarca, Estonia, Francia, Groenlandia, Lettonia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti hanno contribuito a questo studio rivoluzionario. Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/ Università di Copenaghen: http://www. Nbi. Ku. Dk/english/ Ecogene: http://www. Ebc. Ee/ebc/ecogene. Html .  
   
   
SVOLTA NELLA RICERCA SULL´INVECCHIAMENTO GRAZIE AI FINANZIAMENTI DELL´UE LA LUNGHEZZA DEI TELOMERI È UN MARCATORE DELL´INVECCHIAMENTO BIOLOGICO  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Il processo naturale dell´invecchiamento è uno dei più grandi misteri della vita. Ora un team di ricercatori, in parte finanziati dall´Ue, è riuscito per la prima volta a gettare luce su questo processo, individuando le varianti genetiche associate all´invecchiamento biologico degli esseri umani. I risultati della ricerca, pubblicati nella rivista Nature Genetics, potrebbero avere importanti risvolti sulla comprensione delle malattie associate all´età. Il team di ricerca dell´Università di Leicester e del King´s College di Londra nel Regno Unito, insieme all´Università di Groningen nei Paesi Bassi, hanno analizzato oltre 500. 000 variazioni genetiche dell´intero genoma umano per isolare le varianti collocate nei pressi del gene Terc (componente ad Rna della telomerasi). L´ue ha supportato il progetto Genecure ("Applied genomic strategies for treatment and prevention of cardiovascular death in uraemia and end stage renal disease") con un finanziamento di 2,25 milioni di euro attraverso l´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq) e il progetto Engage ("European Network for Genetic and Genomic Epidemiology") al quale sono stati assegnati 12 milioni di euro tramite il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). Il professor Nilesh Samani del dipartimento di scienze cardiovascolari presso l´Università di Leicester - capo aggiunto del progetto - ha detto: "Esistono molte prove che il rischio di malattie associate all´età come le cardiopatie e alcuni tipi di cancro sono legate all´età biologica piuttosto che a quella cronologica". "Abbiamo studiato i telomeri, strutture che fanno parte dei nostri cromosomi. Tutti gli individui nascono con telomeri di una certa lunghezza, che in alcuni casi si accorciano quando le cellule si dividono e invecchiano. La lunghezza dei telomeri è quindi un marcatore dell´invecchiamento biologico". "Questo studio ha rivelato che gli individui portatori di una determinata variante genetica possedevano telomeri più corti, ovvero [essi] sembravano biologicamente più vecchi. Considerando l´associazione tra telomeri più corti e malattie associate all´età, la scoperta pone la questione se gli individui che possiedono tale variante siano più a rischio di sviluppare queste malattie". Il professor Tim Spector del King´s College di Londra - co-autore dello studio - ha detto: "Le varianti individuate si trovano vicino al gene Terc, di cui già si conosce il ruolo importante nel mantenimento della lunghezza dei telomeri. Il nostro studio ipotizza che alcune persone sono geneticamente predisposte ad invecchiare più velocemente. Negli individui che possedevano la variante, l´effetto era notevole, equivalente a tre quattro anni di "invecchiamento biologico", se misurato in termini di perdita di lunghezza dei telomeri". "Inoltre, le persone geneticamente suscettibili potrebbero addirittura invecchiare più velocemente se esposte ad ambienti considerati "negativi" per i telomeri - come ad esempio il fumo di tabacco, l´obesità e la mancanza di esercizio ficiso - e ritrovarsi più vecchi di alcuni anni biologici o soffrire maggiormente di malattie legate all´età". Per maggiori informazioni, visitare: Nature Genetics http://www. Nature. Com/ng/index. Html University of Leicester: http://www2. Le. Ac. Uk/ Università di Groningen: http://www. Rug. Nl/corporate/index?lang=en\ King´s College London: http://www. Kcl. Ac. Uk/ .  
   
   
STUDIO SVELA LEGAMI TRA REGIONI CEREBRALI E SPIRITUALITÀ  
 
 Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Una nuova ricerca condotta in Italia ha gettato luce su come i cambiamenti cerebrali possono alterare il comportamento spirituale e religioso. Gli scienziati sperano che il loro studio - pubblicato nella rivista Neuron - potrà condurre a nuove cure per determinati disturbi della personalità. Per molto tempo la base neurale della spiritualità sembrava sfuggire alla ricerca. I recenti sviluppi dell´imaging e delle neuroscienze hanno ora permesso ai ricercatori di dare uno sguardo all´interno della parte spirituale del cervello. Ad esempio, gli esami condotti su persone religiose, ad esempio le suore cattoliche e i monaci buddisti esperti in diversi tipi di meditazione, hanno rivelato dei cambiamenti in una serie di aree cerebrali. "Studi di imaging neuronale hanno collegato l´attività all´interno di un ampia rete del cervello che collega la corteccia frontale, parietale e temporale, con le esperienze spirituali. Mancano tuttavia informazioni sul nesso causale tra una tele rete e la spiritualità", ha spiegato l´autore principale del documento, il dottor Cosimo Urgesi dell´Università di Udine, in Italia. Il dottor Urgesi e i suoi colleghi hanno adottato un approccio diverso per affrontare il problema. Essi hanno studiato i cambiamenti della personalità avvenuti in 88 persone in seguito ad interventi chirurgici per rimuovere un tumore cerebrale. Ai pazienti erano stati asportati tumori di vari tipi, collocati in regioni diverse del cervello. Il team ha analizzato la personalità spirituale dei pazienti prima e dopo l´operazione. Il loro studio era concentrato su una caratteristica chiamata "autotrascendenza". L´autotrascendenza si riflette nel modo di sentire, pensare e comportarsi delle persone. Chi possiede un´alta autotrascendenza, ha di solito un senso ridotto di se stesso e si identifica più facilmente in quanto parte integrante dell´universo nel suo insieme. Oltre a misurare il livello di autotrascendenza dei pazienti, i ricercatori hanno impiegato tecniche avanzate per creare la mappa delle lesioni cerebrali dopo l´intervento. "Questo approccio ci ha permesso di esplorare i probabili cambiamenti dell´autotrascendenza provocati da determinate lesioni cerebrali e il ruolo causale della struttura frontale, temporale e parietale nel confermare la differenza di autotrascendenza tra i vari individui", ha detto il dottor Franco Fabbro dell´Università di Udine. Gli scienziati hanno osservato che nei pazienti operati alla parte posteriore del cervello l´autotrascendenza cresceva dopo l´intervento. Non si riscontrava lo stesso fenomeno nei pazienti operati alla parte anteriore del cervello. Il fatto che i tumori cerebrali in diverse localizzazioni influivano diversamente sull´autotrascendenza indica che il cambiamento della spiritualità non dipende dal cambiamento più ampio del modo di vedere le cose, causato dall´esperienza di avere un tumore cerebrale. "Il nostro studio allarga notevolmente le conoscenze attuali, rivelando la base neurale dei tratti cognitivi ed emotivi che caratterizzano la spiritualità di ogni individuo", scrivono i ricercatori. "La nostra mappatura dei sintomi-lesioni è la prima dimostrazione dell´esistenza di un nesso causale tra il funzionamento cerebrale e l´autotrascendenza", ha commentato il dottor Urgesi. "I danni alla regione parietale posteriore hanno di solito indotto rapidi cambiamenti in una personalità stabile rispetto all´esperienza trascendentale. Pertanto, alla base dei comportamenti spirituali e religiosi alterati potrebbe esserci una disfunzione dell´attività neurale parietale". I ricercatori fanno notare che il livello di autotrascendenza sembra essere determinato geneticamente - almeno in parte - e che tali livelli sono alterati nei pazienti che soffrono di schizofrenia o altri disturbi mentali. "Analizzare gli effetti delle lesioni cerebrali sulle dimensioni complesse della personalità - come l´autotrascendenza - potrebbe gettare luce sull´interazione dei fattori genetici ed ambientali nel plasmare il nostro profilo spirituale e potrebbe contribuire a capire meglio il ruolo delle differenze individuali nei disturbi mentali", suggeriscono i ricercatori. In definitiva, le scoperte potrebbero eventualmente risultare in nuovi trattamenti per alcune forme di malattie mentali. "Se un tratto della personalità stabile come l´autotrascendenza può subire rapidi cambiamenti a causa di lesioni cerebrali, ciò porterebbe a pensare che almeno alcune dimensioni della personalità possano essere modificate agendo sull´attività neurale in determinate aree", ha detto Salvatore Aglioti della Sapienza Università di Roma, in Italia. "Forse nuovi approcci volti a modellare l´attività neurale potrebbero in ultim´analisi aprire la strada a nuove cure per i disturbi della personalità". Per maggiori informazioni, visitare: Neuron: http://www. Cell. Com/neuron/home Università di Udine: http://www. Uniud. It/ .  
   
   
CERVELLO: IDENTIFICATE BASI NEURALI DELLA AUTO-TRASCENDENZA ALTERAZIONI PATOLOGICHE DEI CIRCUITI NERVOSI NELLA AREE TEMPORO-PARIETALI DEGLI EMISFERI CONTRIBUISCONO ALL´INSORGENZA DI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E DEL PENSIERO SPIRITUALE. NEURON PUBBLICA UNO STUDIO ITALIANO GUIDATO DALL´ISTITUTO SCIENTIFICO "E. MEDEA".  
 
 Bosisio Parini, 15 febbraio 2010 - La tendenza a trascendere i confini spazio-temporali della propria presenza fisica e proiettare la rappresentazione di se stessi in una realtà spirituale è un´esigenza fondamentale dell´essere umano. Tuttavia, la tendenza alla spiritualità varia nei diversi individui non solo in rapporto a specifici eventi del vivere ma anche a differenze di personalità, intesa come insieme di predisposizioni stabili verso determinati comportamenti, pensieri e sentimenti che caratterizza ciascun individuo. Un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori italiani e pubblicato sulla prestigiosa rivista Neuron, evidenzia alcune aree del cervello il cui funzionamento potrebbe spiegare le differenze individuali nella spiritualità. La ricerca ha coinvolto l´Irccs "E. Medea" - La Nostra Famiglia - Polo Friuli Venezia Giulia e l´Università di Udine ed è stata condotta da Cosimo Urgesi e Franco Fabbro, in collaborazione con Salvatore Maria Aglioti (Irccs Fondazione Santa Lucia e Università di Roma La Sapienza) e Miran Skrap (Azienda Ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine). Il lavoro è stato realizzato grazie al supporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone (Crup). I ricercatori hanno utilizzato un questionario per la valutazione della personalità (Temperament and Character Inventory - Tci, Cloninger) focalizzandosi sulla scala denominata Auto-trascendenza (Self-transcendence - St), che misura importanti aspetti della tendenza alla spiritualità ed è composta da tre sottoscale, vale a dire quella dell´oblio creativo di sé, dell´identificazione transpersonale e dell´accettazione dello spirituale. Elevati punteggi nella prima sottoscala sono ottenuti da individui tendenti a trascendere i confini del sé e ad immergersi in una determinata attività, ad esempio nella meditazione, al punto da sembrare in un altro mondo e da non rendersi conto del tempo che passa. Per contro basi punteggi in questa sottoscala vengono ottenuti da individui molto concreti, centrati su di sé, poco inclini a lasciarsi coinvolgere da esperienze astratte quali ad esempio l´arte. Elevati punteggi nella seconda sottoscala sono ottenuti da individui che tendono a percepire l´universo come un intero e sentirsi come parte di un tutto, che sono pronti a fare sacrifici personali per rendere migliore il mondo e che vengono considerati degli idealisti. Per contro, individui con punteggi bassi in questa sottoscala tendono ad essere individualisti e poco inclini a fare sacrifici per gli altri a meno di non intravedere vantaggi personali. Infine, soggetti con punteggi alti nella terza sottoscala tendono a credere nei miracoli, nelle esperienze extrasensoriali, nella telepatia, nel pensiero magico, e a soffrire per la propria fede e per raggiungere la comunione con Dio. Individui con punteggi bassi in questa sottoscala, invece, si basano sull´obiettività empirica e tendono ad essere materialisti. La scala di personalità è stata somministrata ad un gruppo di 88 pazienti con tumori cerebrali, prima e dopo la rimozione chirurgica della lesione espansiva che poteva coinvolgere le aree anteriori o posteriori dell´emisfero sinistro o destro. I risultati hanno mostrato che, dopo l´intervento, i pazienti con lesioni posteriori mostravano un significativo aumento dei punteggi di Auto-trascendenza. Inoltre, utilizzando specifici metodi di confronto tra sede della lesione e cambiamenti di personalità, i ricercatori hanno identificato le aree che erano maggiormente associate all´aumento di Auto-trascendenza, vale a dire le aree temporo-parietali dell´emisfero sinistro e destro. La corteccia temporo-parietale è funzionalmente coinvolta nella rappresentazione dello schema corporeo e il suo danneggiamento in pazienti con lesioni cerebrali può indurre disturbi nel senso di appartenenza del proprio corpo, come l´insopprimibile convinzione che l´arto paralizzato non appartenga a sé (somatoparafrenia). Inoltre, la stimolazione della giunzione temporo-parietale può indurre l´esperienza di essere fuori dal proprio corpo (out-of-body experience) e di poter osservare se stessi da un punto diverso dello spazio. I risultati dello studio di Urgesi e collaboratori evidenziano come la spiritualità, o almeno alcuni aspetti di essa, sia strettamente legata alla rappresentazione neurale del vissuto percettivo del proprio corpo. Nelle esperienze spirituali si assiste, infatti, ad un´estensione della rappresentazione del sé, caratterizzata da una prospettiva di trascendenza (allocentrica) e dal distacco dallo schema corporeo e dai propri contenuti mentali. Precedenti studi di neuroanatomia funzionale avevano dimostrato che durante la meditazione si registra un aumento di attività delle aree prefrontali e temporali e una diminuzione di attivazione delle aree parietali, come se le parti del cervello dedicate alla rappresentazione dello schema corporeo si deattivassero. Questo approccio però, non consente di chiarire la relazione di causa-effetto tra modificazioni dell´attività cerebrale ed esperienze spirituali. L´aumento di Auto-trascendenza indotto da lesioni temporo-parietali, invece, fornisce un´evidenza causativa, e non solo correlazionale, che le differenze individuali nella rappresentazione spirituale del sé potrebbero derivare da differenze nei livelli di attivazione di circuiti nervosi nei quali le regioni lobo temporo-parietale rivestono fondamentale importanza. Alterazioni patologiche nel funzionamento di tali circuiti potrebbero contribuire all´insorgenza di disturbi del comportamento e del pensiero spirituale. Lo studio apre a nuovi sbocchi, come sottolinea Cosimo Urgesi: "Il fatto che lesioni cerebrali possano indurre rapidi e specifici cambiamenti di tratti di personalità classicamente ritenuti molto stabili potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti basati sulla modulazione di attività di specifiche regioni cerebrali, ad esempio tramite stimolazione magnetica transcranica, volti a ridurre le alterazioni delle rappresentazioni del sé nei disturbi neuropsichiatrici". . .  
   
   
HAITI, FORMIGONI: FERITI RICOVERATI STANNO BENE A NIGUARDA SI FA A GARA PER ASSISTERE LA PICCOLA ANNABELLE PRONTI A PARTIRE NUOVI CARICHI DI AIUTI UMANITARI E MEDICINE  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Prosegue senza soluzione di continuità il programma di Regione Lombardia in aiuto della popolazione di Haiti tragicamente colpita dal sisma. I primi feriti arrivati lunedì all´aeroporto di Malpensa, dove sono stati accolti dal presidente Roberto Formigoni, sono già stati tutti ricoverati e non presentano situazioni di particolare criticità. Alcuni sono anche già stati operati, mentre per altri si sta ancora valutando come procedere. Intanto si moltiplicano i gesti di solidarietà, soprattutto a favore dei più piccoli. A Niguarda, ad esempio, il personale dell´ospedale "fa a gara" per curare la piccola Annabelle: la bimba di soli 22 mesi abbandonata dalla famiglia. E´ in buone condizioni e sono in corso valutazioni specialistiche di neurochirurghi e chirurghi plastici. Nei corridoi del reparto giorno dopo giorno si crea la fila per assisterla. Addirittura, anche le mamme degli altri bimbi ricoverati si sono sentite talmente toccate dalla sua storia, da organizzarsi in turni di 4 ore per starle vicino e non lasciarla sola neanche un attimo. Annabelle sembra gradire questo calore e risponde positivamente alle dimostrazioni di affetto. "E´ solo uno dei tanti segnali positivi che stanno nascendo inaspettatamente dal dramma di Haiti - commenta il presidente Formigoni - Con le nostre azioni siamo venuti incontro concretamente ed efficacemente alle necessità degli haitiani. Ribadisco che siamo pronti ad accogliere 300 feriti ai quali possiamo garantire cure di altissimo livello. Andiamo avanti a lavorare in stretto contatto con la Protezione civile, il ministero degli Affari esteri e le Ong presenti sul territorio per coordinare gli interventi futuri". Regione Lombardia sta raccogliendo nuovi carichi di aiuti (strumentazioni mediche e farmaci in particolare) da inviare sull´isola. La Situazione Dei Feriti - Monza Roberto L. Di 3 settimane è stato operato ieri alla colonna vertebrale. L´intervento è perfettamente riuscito e il bimbo si trova ora in terapia intensiva neonatale. Anche Ecole C. Di 58 anni è stato operato ieri per la stabilizzazione di una frattura lombare. - Bergamo I medici stanno valutando se sottoporre Yves Claude D. (3 anni) ad un intervento di cardiologia. Anche per Onejester M. (2 anni) sono in corso accertamenti per pianificare un intervento chirurgico agli altri inferiori che potrebbe essere molto complesso. Il piccolo è accompagnato dalla mamma (22 anni) che si trova alla ventottesima settimana di gravidanza e che partorirà ai Riuniti. Il marito è deceduto. - Niguarda Oltre ad Annabelle qui è ricoverata Marie Danielle J. Di 19 anni. Anche per lei si sta valutando se intervenire chirurgicamente alla colonna vertebrale. Murat N. (43 anni), invece, presenta ustioni che i medici giudicano guaribili in 30 giorni. . .  
   
   
HAITI: L´OTTAVO FERITO CURATO IN LOMBARDIA  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Sarà curato e assistito all´ospedale dei bambini di Milano, il Buzzi, l´ottavo ferito di Haiti accolto in Lombardia, grazie alla disponibilità offerta dalla Regione. L´arrivo in Italia di Alexander J. , un bambino di tre anni e mezzo, era previsto per il 12 febbraio con il volo messo a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero della Difesa. A bordo, oltre al piccolo che sarà trasferito in Lombardia, 30 nuclei familiari con bambini affetti da patologie croniche, che in questo momento non trovano spazio negli ospedali riempiti dai feriti causati dal terremoto. I 32 bambini che riceveranno cure in Italia soffrono di patologie neurologiche, ortopediche, immunodeficienze, diversamente abili, sindrome di down. Alexander J. È arrivato all´ospedale Saint Damien il 15 settembre 2009. E´ affetto da disturbi provocati da gastroenterite cronica, patologia per la quale ad Haiti non ci sono strutture in grado di offrire assistenza adeguata. "Proseguiamo con le nostre azioni a favore della popolazione di Haiti - commenta il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni - sia accogliendo i feriti sia preparando l´invio di ulteriori aiuti". Formigoni, nel ribadire la disponibilità di Regione Lombardia ad accogliere 300 feriti "ai quali possiamo garantire cure di altissimo livello", ricorda l´impegno ad andare avanti a lavorare - in stretto contatto con la Protezione civile, il Ministero degli Affari esteri e le Ong presenti sul territorio - per coordinare gli interventi futuri. Regione Lombardia sta infatti raccogliendo nuovi carichi di aiuti (strumentazioni mediche e farmaci in particolare) da inviare sull´isola. .  
   
   
ATTENZIONE! I VECCHI FARMACI ANTIALLERGICI POTREBBERO ESSERE PERICOLOSI  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Gli antistaminici H1 di vecchia generazione usati come farmaci antiallergici potrebbero essere pericolosi per la salute, è quanto afferma un nuovo rapporto pubblicato sulla rivista Allergy. Stilato da esperti della Rete europea globale per le allergie e l´asma (Ga2len) e dell´Accademia europea di allergologia e immunologia clinica (Eaaci), il rapporto si chiede se è giusto che gli antistaminici H1 siano ancora disponibili come medicinali da banco. Il rapporto afferma che gli antistaminici H1 di prima generazione - la terapia più diffusa per patologie quali la rinite allergica - che sono attualmente disponibili come medicinali da banco nelle farmacie, sono legati a numerosi problemi di salute e sociali. Secondo il rapporto, se confrontati con i nuovi antistaminici H1, i farmaci più vecchi risultano essere peggiori. Sono legati a una miriade di problemi: disturbi del sonno; minor rendimento sul lavoro e ridotta abilità di apprendimento; incidenti aerei, automobilistici e navali causati da sonnolenza e persino la morte come risultato di overdose accidentale in bambini e neonati, nonchè suicidi in adolescenti e adulti. Visto che il 30% della popolazione dell´Ue e degli Usa fa uso o potrebbe far uso di antistaminici H1, la relazione si chiede in definitiva se sia nell´interesse della salute pubblica che essi rimangano disponibili come farmaci di automedicazione per le allergie. Gli antistaminici sono in uso da oltre 50 anni per curare allergie tra cui riniti allergiche (infiammazione delle membrane nasali, comunemente conosciuta come febbre da fieno), orticaria e dermatite topica (eczema). Vengono in genere distinti in prima e seconda generazione: i primi hanno un effetto più sedativo che porta sonnolenza, mentre questo effetto collaterale è significamente ridotto nei secondi. Un´allergia è una forte risposta immunitaria a un antigene (allergene). Gli stessi allergeni sono spesso sostanze innocue e comprendono gli acari della polvere, il polline o la forfora animale (piccole scaglie che si distaccano dalla cute o dai peli umani o animali). Le reazioni allergiche si verificano quando alcune persone hanno una reazione esagerata a un allergene che causa risposte che vanno da blande (come occhi che lacrimano o naso che cola) a serie (come gli shock anafilattici). Il rapporto dice che la nuova generazione di antistaminici si sono dimostrati molto più affidabili ed efficaci nella cura delle allergie e i pazienti hanno riferito molti meno effetti collaterali. Ga2len è una Rete di eccellenza finanziata dall´Ue che ha ricevuto 14,4 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Qualità e sicurezza alimentare" del Sesto programma quadro (6° Pq). La rete Ga2len riunisce partner provenienti da 26 istituti di ricerca con sede nell´Ue tra cui la Eacci e la Federazione europea delle associazioni di pazienti affetti da allergie (Efa). La rete si occupa di ricerca multidisciplinare su tutti gli aspetti delle malattie allergiche con lo scopo di migliorare le conoscenze scientifiche dei meccanismi delle allergie e di armonizzare la ricerca europea in tema di allergie. Per maggiori informazioni, visitare: Allergy: http://www. Wiley. Com/bw/journal. Asp?ref=0105-4538 Ga2len: http://www. Ga2len. Net/index. Cfm?cfid=475574&cftoken=24228657 Eaaci: http://www. Eaaci. Net/v2/ .  
   
   
TELEMEDICINA: PARTITO PROGETTO EUROPEO RENEWING HEALTH 7.900 PAZIENTI DI 9 PAESI  
 
Venezia, 15 febbraio 2010 - Dopo due giornate di confronto e programmazione, a Venezia, i rappresentanti di 9 Regioni di altrettanti Paesi europei (Danimarca, Norvegia, Svezia, Grecia, Germania, Austria, Spagna, Finlandia e Italia – Veneto capofila), tra le più avanzate in materia di applicazioni in Information Communication Tecnology - Ict, hanno dato il via a Rewening Health, un imponente Progetto europeo di telemedicina finanziato dall’Ue con 14 milioni di euro che si concluderà nell’ottobre 2012 e coinvolgerà 7900 i pazienti, 4500 dei quali veneti. Si tratta di pazienti cronici affetti da patologie cardiovascolari, polmonari e dal diabete, che verranno assistiti a domicilio per tutto quanto possibile, con l’utilizzo della telemedicina. Rewening Health permetterà ai pazienti affetti da patologie tra le più diffuse in ambito europeo, di migliorare la qualità della propria vita, di favorire i percorsi assistenziali di cura, di limitare la mortalità e di diminuire le visite ospedaliere, mostrando il vantaggio dell’utilizzo dei servizi di telemedicina nelle regioni partner e nel resto d’Europa. “Il sistema – ha ricordato Sandro Sandri, Assessore alla Sanità della Regione Veneto, intervenuto al kick-off meeting, che si è svolto a Palazzo Franchetti di Venezia - prevede anche un importante coinvolgimento del paziente, che collaborerà attivamente nel monitorare e valutare il proprio stato di salute e nel segnalare, direttamente dal proprio domicilio, ogni aspetto rilevante dal punto di vista clinico, al personale sanitario. La Regione Veneto, capofila del progetto – ha detto Sandri - è orgogliosa di dare il via a questa iniziativa, che costituisce un vero e proprio salto nel futuro e che si aggiunge agli altri 48 progetti europei in campo sanitario, che la vedono coinvolta. Rewening Health – ha ribadito Sandri - è, poi, un ulteriore successo della strategia sanitaria regionale, che ha puntato, da diversi anni ormai, all’utilizzo dell’Ict in sanità. Una scelta, che si è rivelata decisamente produttiva e che in Veneto ha portato alla creazione di una realtà unica come quella del Consorzio Arsenal. It, che riunisce tutte le aziende sanitarie e ospedaliere regionali, con il compito di individuare le soluzioni di interoperabilità dei sistemi di telemedicina, necessarie alla loro estensione su scala territoriale sempre più ampia e integrata. Le attese di Rewening Health – ha concluso Sandri - sono relative proprio alla validazione di un sistema di telemedicina su larga scala e alla verifica della sua efficacia nel miglioramento del percorso assistenziale di cura e della qualità della vita del paziente. Un progetto quindi, che, oltre all’imponenza tecnologica e finanziaria, riveste importanti aspetti di natura etica nel consentire la continuità della cura dall’ospedale al domicilio e la tutela della salute dei pazienti cronici e più deboli”. .  
   
   
LOIERO HA INCONTRATO IL COMITATO DI GARANZIA E QUELLO TECNICO PER LA COSTRUZIONE DEI NUOVI OSPEDALI IN CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 15 febbraio 2010 - Programma di azione per la realizzazione dei quattro nuovi ospedali di Catanzaro, della Piana di Gioia Tauro, di Vibo Valentia e della Sibaritide, rimodulazione dei programmi di potenziamento funzionale ed innovazione tecnologica già approvati, nuovo programma di potenziamento tecnologico della rete ospedaliera calabrese e programma di azione per la messa in sicurezza, sulla base delle risorse disponibili (adeguamento e potenziamento delle dotazioni tecnologiche delle Aziende sanitarie di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Locri, Reggio Calabria e Vibo Valentia, sia di adeguamento alla normativa vigente in materia di sicurezza degli impianti delle strutture sanitarie che saranno mantenute in esercizio. Su questi temi si è discusso questa mattina a Palazzo Alemanni, in due discersi incontri, tra il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, in quanto Commissario delegato per l’emergenza sanitaria in Calabria, il Comitato di Garanzia per la costruzione dei quattro nuovi ospedali, di cui fanno parte anche i parenti di alcune vittime di malasanità, e quindi il Comitato tecnico scientifico preposto alla valutazione di tutti i programmi del commissario stesso. “Stiamo lavorando per modernizzare il servizio sanitario in Calabria, accelerando i tempi di costruzione dei nuovi ospedali e il potenziamento delle tecnologie e della sicurezza di quelli esistenti – ha spiegato il presidente Loiero al termine dalla mattinata di lavoro – tanto da ritenere che entro la terza settimana del corrente mese di febbraio, per esempio, sarà approvato il progetto preliminare pèer quello della Sibaritide”. Al primo incontro con il Comitato di Garanzia, erano presenti Emilia Celia di Cittadinanzattiva-tribunale per i diritti dl malato, Alfonso Scutellà, padre del piccolo Flavio, Annunziata Coppedè, presidente Fish Calabria (Federazione italiana superamento handicap). Il presidente Loiero ha illustrato le prossime tappe per la costruzione dei quattro presidi e ha raccolto le richieste del Comitato di garanzia di maggiore sicurezza negli ospedali e di provvedimenti punitivi per i responsabili di malasanità. Successivamente al tavolo con il Comitato tecnico scientifico con il prof. Zucchelli (presidente), la dottoressa Ugenti, l’ing. Colcerasa, il dott. Graziano, il dott. Longhi, il dott. Capellino, è stata affrontata in concreto lo stato di avanzamento della “road map” sulla nuova Sanità in Calabria. Per evitare pause nella realiozzazioine degli intreventi approvati oggi, il presidente Loiero ha convocato per il 24 febbraio 2010, a Roma, presso la Sede della Regione Calabria, in piazza Campitelli, la prossima riunione del Comitato tecnico-scientifico. .  
   
   
LA REGIONE PIEMONTE PRONTA A ISTITUIRE GLI ASSEGNI DI CURA ANCHE PER I MALATI DI SLA SIA DEGLI ANZIANI SIA DEI MALATI CRONICI  
 
Torino, 15 febbraio 2010 - «La Regione Piemonte, più di altre realtà, ha ben presente il dramma della non autosufficienza, sia degli anziani sia dei malati cronici e in particolare dei pazienti affetti da Sla. Per questo, fin dallo scorso anno, ha istituito l’assegno di cura per l’assistenza a domicilio degli anziani non autosufficienti, provvedimento che verrà rifinanziato lunedì con una delibera di Giunta, che prevede che il contributo economico possa essere erogato anche a coloro che, pur di età inferiore ai 65 anni, siano portatori di gravi disabilità». Lo dichiara l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio, in merito alla vicenda del signor Pancallo. Il contributo, sulla base della valutazione e del piano di assistenza predisposto dall’Unità di valutazione handicap, verrà erogato fino a un massimo di 800 euro mensili nei casi di bassa intensità assistenziale, i 1. 100 euro nei casi di media intensità e i 1350 euro in quelli di medio-alta intensità (elevabili a 1. 640 per i soggetti senza rete familiare). La spesa prevista, per il 2010, sarà di 6 milioni di euro. «Qualche settimana fa – aggiunge Artesio – abbiamo inoltre approvato una delibera in cui per la prima è stato definito un modello modello di presa in carico completa e continua delle persone affette da Sla. Provvedimento, che, insieme all’assegno di cura, ci auguriamo contribuisca ad alleviare il percorso dei malati e dei loro familiari. Certo il bisogno legato alle non autosufficienze è molto esteso e in Piemonte si impegnano annualmente 500 milioni di euro, quando lo Stato, per tutto il territorio nazionale, ne riserva 400. A questo occorrerebbe pensare quando si commentano negativamente i costi dei servizi sanitari, ritenendoli eccessivi, o quando si utilizzano criteri meramente matematici per assegnare le risorse alle Regioni, senza tenere conto dell’invecchiamento e del disagio». .  
   
   
VITA NELLO SPAZIO PER LA VITA SULLA TERRA  
 
 Trieste, 15 febbraio 2010 - Dal 13 al 18 giugno 2010 si terrà a Trieste, in Italia, un incontro di biologia intitolato "Life in Space for Life on Earth", dedicato ai risultati prodotti della ricerca sulla biologia, fisiologia e medicina sperimentale spaziale e gravitazionale. L´evento è finanziato dall´Agenzia spaziale europea (Esa), dalla Società internazionale per la fisiologia gravitazionale (Isgp), dalla Società italiana di biomedicina e biotecnologia spaziale (Issbb) e dall´Associazione europea di ricerca in bassa gravità (Elgra). I temi riguarderanno tra l´altro: "Gli effetti delle variazioni di grandezza e direzione della forza ambientale sulla fisiologia e il comportamento di esseri umani, animali, piante e cellule"; - "Leffetto dell´assenza di gravità durante i voli spaziali"; - "Accelerazione acuta e cronica"; - "Impatto, vibrazione e diverse forme delle conseguenze evoluzionistiche della gravità simulate"; - "Il ruolo della gravità nelle manifestazioni di effetto scala negli animali e nelle piante; - "Iper-gravità e altre contromisure alla micro-gravità"; - "Simulazione dell´habitat lunare/marziano; - "Effetti della gravità alterata per la medicina sperimentale"; - "Ricerca translazionale: la ricerca spaziale a vantaggio della popolazione". Il Gruppo di lavoro internazionale per le contromisure (Icm) ospiterà un workshop alla conferenza. L´icm fornisce un forum per la coordinazione delle attività e lo scambio di informazioni direttamente collegate alla ricerca sulle contromisure sulla Terra. Questa ricerca non si concentra soltanto sull´ipomobilità, ma anche su altri metodi analogici basati a terra, modelli di animali e diverse altre piattaforme di ricerca disponibili. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Congrex. Nl/10a09/ .  
   
   
UE: PREVENIRE LE FERITE DA AGHI NEGLI OSPEDALI  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Il Parlamento europeo ha avallato a larghissima maggioranza un accordo volto a prevenire le ferite da puntura negli ospedali, uno dei rischi più gravi per agli operatori sanitari in tutta l´Ue, siglato tra i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori nel settore ospedaliero. Le ferite da punture di aghi negli ospedali possono comportare la trasmissione di più di 20 virus letali, tra cui l´epatite B, C e l´Hiv. Nell´unione europea si registra oltre un milione di punture infortuni ogni anno, afferma la risoluzione di Elisabeth Lynne (Alde, Uk) e Pervenche Berès (S&d, Fr) approvata a larga maggioranza dal Parlamento. Il Parlamento, già dal luglio 2006, chiedeva una legislazione per proteggere i lavoratori europei nel settore della sanità da infezioni potenzialmente pericolose causate da aghi e altri strumenti medici taglienti. La Commissione ha presentato una proposta di direttiva del Consiglio che attua l´accordo firmato dall´Associazione datori di lavoro del settore ospedaliero e sanitario (Hospeem) e dalla Federazione sindacale europea dei servizi pubblici (Fsesp). I deputati raccomandano l´adozione e l´attuazione delle misure definite nella proposta legislativa. "L´accordo quadro tra la Commissione e le parti sociali europee contribuirà ampiamente a proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori attivi nel settore ospedaliero e sanitario", afferma la risoluzione. "Tuttavia, gli Stati membri e/o le parti sociali dovrebbero essere liberi di adottare misure supplementari più favorevoli ai lavoratori nel settore interessato ed essere incoraggiati a farlo". .  
   
   
CONFERENZA SULLO SVILUPPO DELL´APPARATO CARDIOVASCOLARE  
 
Amsterdam, 15 febbraio 2010 - Dal 20 al 22 maggio 2010 si terrà ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, la Conferenza Weinstein 2010 sullo sviluppo dell´apparato cardiovascolare. La Conferenza Weinstein è un evento annuale per scienziati impegnati nella ricerca sullo sviluppo normale e anomalo del sistema cardiovascolare. L´edizione di quest´anno è ospitata dal progetto Heartrepair, finanziato dal Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue. L´evento intende promuovere una migliore comprensione dello sviluppo dell´apparato cardiovascolare facilitando la condivisione di informazioni, incentivando le collaborazioni e facilitando lo scambio di esperienze e buone pratiche. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://weinstein. Heartrepair. Eu/ .  
   
   
SANITA´ IN ANBRUZZO :ECOENDOSCOPIO ED ECOLASER ALL´OSPEDALE DI ATRI  
 
Pescara, 15 febbraio 2010 - Un ecoendoscopio ad alta magnificazione installato presso l´Unità di Gastroenterologia dell´ospedale di Atri ed un ecolaser adibito ai servizi di endocrinologia, radiologia e gastroenterologia dello stesso presidio sanitario, entrambi frutto di una donazione da parte della Fondazione F. O. G. I. Onlus Santa Rita. Sono le strumentazioni d´avanguardia che da qualche mese rendono il nosocomio atriano un vero e proprio polo di eccellenza in questa branca della medicina. L´iniziativa della Fondazione, che agisce senza scopo di lucro ed è presieduta dal professor Umberto Nocelli, rientra in un progetto di ampio respiro che mira in prospettiva alla creazione di un polo oncologico territoriale. Nel frattempo, in tre strutture sanitarie pubbliche, ad Atri, a Pescara ed a Chieti, ha favorito l´utilizzo di apparecchi ad alta tecnologia e l´impegno di professionalità in grado di eseguire le metodiche più aggiornate nel campo dell´endoscopia, della chirurgia mininvasiva e di quella robotica. Questa mattina, in particolare, è stata presentata alla stampa l´attività del centro di Atri alla presenza dell´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, dello stesso presidente della F. O. G. I. Nocelli e dei dottori Bruno Raggiunti, responsabile dell´Unità di Endocrinologia, ed Alessandro Della Sciucca, responsabile del reparto di Gastroenterologia, entrambi dell´ospedale di Atri. "Si tratta di un progetto che la Regione condivide pienamente - ha commentato l´assessore Venturoni - dal momento che va nella direzione di evitare al paziente lunghe degenze in ospedale e che quindi fa risparmiare al sistema sanitario regionale almeno il 50% dei costi per delle prestazioni che, grazie alle professionalità impegnate ed alle strumentazioni in dotazione, possono essere tranquillamente eseguite in poche ore in regime di day-hospital. Del resto, - ha concluso l´assessore - il futuro della sanità dovrà per forza prevedere alternative valide agli ospedali, almeno per quelle patologie che possono essere curate ambulatorialmente. Le professionalità sono già eccellenti, il passo ulterire da compiere è nell´ambito dell´organizzazione sanitaria". L´econedoscopio attivo ad Atri è uno dei cinque presenti in tutta Italia. Attraverso l´utilizzo di una sonda, consente di studiare più approfonditamente le pareti dell´apparato digerente oltre che gli organi intra-toracici e intra-addominali ad esso adiacenti. La sonda consente anche di prelevare campioni di tessuto attraverso un ago o di immettere sostanze, a seconda delle necessità. Inoltre, può fungere da supporto per inserire drenaggi sotto continuo controllo ecografico dell´ago. In circa tre mesi di operatività, ad Atri l´ecoendoscopio ha consentito di trattare già 60 casi con tempi di attesa pressochè pari a zero. L´esame dura complessivamente non più di trenta minuti. L´ecolaser, invece, serve per elimenare i noduli tiroidei. Un´applicazione estreamente importante se si considera che in Abruzzo, su una popolazione di 1 milione 300 mila abitanti, oltre il 30 per cento è interessato da tali patologie che sono benigne per il 95 per cento dei casi. I casi trattati finora ad Atri sono dieci, alcuni dei quali anche di fuori regione. Intanto, la stessa Fondazione, anche attraverso la prtecipazione di ditte elttromedicali, di istituti di credito, di enti pubblici e di privati ha acquistato un ecografo per la chirurgia e la laparoscopia con sonde con mezzo di contrasto a beneficio del Dipartimento di Scienze chirurgiche dell´Univesità "d´Annunzio" di Chieti e un apparecchio per la chemio ipertermia intraoperatoria destinato al Dipartimento oncologico dell´ospedale civile di Pescara. .  
   
   
BASILICATA: ANISAP, I DATI SULLA SPESA SANITARIA PER FASCE ETA’  
 
 Potenza, 15 febbraio 2010 - La spesa sanitaria prevista nel 2010 in Basilicata dal Riparto del Fondo Sanitario Regionale è maggiore nella fascia d’età oltre i 75 anni (60. 600 cittadini) sia come spesa ospedaliera che ambulatoriale, seguita dalla fascia d’età 45-65 anni (151 mila cittadini); tra i giovanissimi invece la fascia d’età che registra maggiori spese è quella tra 15 e 24 anni (70. 270 cittadini) e nell’infanzia la fascia 5-14 anni (56 mila utenti). Sono dati – è il commento dell’Anisap Basilicata (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il Ministero della Salute) – che confermano la necessità di riprendere il confronto tra Regione e associazioni della sanità privata per passare dal “centralismo gestionale sanitario” e da una visione “ospedalicentrica” a servizi e prestazioni sanitari più efficienti sul territorio, attraverso una più efficace integrazione pubblico-privato, l’unica in grado di spostare la spesa verso la prevenzione. Il riparto del fondo regionale della Basilicata va ricordato supera 1 miliardo 22 milioni di euro, prevede il 51% della spesa per i livelli di assistenza distrettuale (di cui l’8,50% alla Medicina di base, il 13,60% alla farmaceutica, il 13,30% alla specialistica e il 15,60% “altra territoriale”), il 44% ai livelli di assistenza ospedaliera e il 5% alla prevenzione. Il confronto pertanto – a parere dell’Anisap Basilicata – deve riprendere dall’Accordo siglato il 22 dicembre scorso che prevede, entro il corrente mese, la costituzione di un tavolo tecnico per affrontare le problematiche che necessitano di un’approfondita analisi al fine di individuare un percorso in linea con gli indirizzi della programmazione sanitaria regionale e consente di assegnare al settore della specialistica ambulatoriale risorse certe e definite per il triennio 2010-2012. L’accordo siglato sottolinea che “gli indirizzi di programmazione regionale considerano la sanità privata parte integrante del sistema sanitario regionale, complementare al settore sanitario pubblico, a tutela della salute” e che “sussistono criticità nella realizzazione dell’equilibrio tra settore pubblico e privato emerse nel corso degli incontri che sono stati tenuti tra Regione, Aziende sanitarie e rappresentanti delle Associazioni di categoria”. Nel riferire che prosegue al Ministero della Salute ed è a buon punto la fase di concertazione, con la presenza di una delegazione dell’Anisap, per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica e di laboratorio, l’Anisap Basilicata sottolinea di condividere in pieno l’obiettivo del rinato Ministero della Salute di “spostare il baricentro del sistema sanitario sul territorio anche perché il 90% delle diagnosi si può fare sul territorio nelle ottime strutture esistenti e non in ospedale”. Quanto alle aspettative per la nuova legislatura regionale, esse sono rivolte ad una revisione dei L. E. A. (livelli essenziali di assistenza) ma anche una contemporanea introduzione dei L. U. A. (Livelli Uniformi di Assistenza) a partire dall’avvio operativo dei Distretti sociosanitari, per realizzare un modello di assistenza che deve “aprirsi” al territorio, valorizzare le importanti strutture private con le professionalità, i servizi e le prestazioni sempre più essenziali a ridurre le liste di attesa, in modo da dare risposte più efficaci ai bisogni di prevenzione e tutela della salute degli utenti del sevizio sanitario regionale. .  
   
   
GOVERNO SBLOCCA 80 MLN PER SANITÀ CAMPANA  
 
Napoli, 15 febbraio 2010 - "Il consiglio dei ministri ha approvato il trasferimento al servizio sanitario regionale di oltre 80 milioni di euro". In questo modo l´assessore regionale alla Sanità Mario Santangelo annuncia la decisione del Cdm di avviare lo sblocco delle risorse spettanti alla Campania. "Si tratta - continua Santangelo - della prima tranche dei fondi su cui la Regione aveva avviato una contestazione formale in quanto, finora, non erano mai stati versati. Il trasferimento è importante perché dimostra che la Regione, in collaborazione con la struttura commissariale, sta facendo fino in fondo la propria parte per rientrare dal deficit e per riqualificare l´intero comparto. Continuiamo a lavorare con questo spirito, attraverso il giusto rapporto istituzionale tra governo e Regione e, soprattutto in questo periodo, tenendo la Sanità al di fuori delle strumentalizzazioni politiche" conclude Santangelo. .  
   
   
MILANO. UN NUOVO POLIAMBULATORIO PER SANTA GIULIA  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Presto nel quartiere Santa Giulia sorgerà un nuovo poliambulatorio. La Giunta di Palazzo Marino ha approvato ieri una delibera che concede in locazione agli Istituti Clinici di Perfezionamento un immobile comunale per realizzare un nuovo centro medico specialistico per la zona di nuova urbanizzazione Rogoredo – Santa Giulia. Attualmente l’area è caratterizzata da una particolare carenza di servizi sanitari come evidenziato dalla stessa Azienda Ospedaliera Icp. L’edificio, detto “Rotonda della Chimica”, si trova in via Montepenice/via Pizzolpasso, si estende su una superficie lorda di 1. 400 metri quadrati (coperta 600 mq) ed è circondato da un’ area di 1000 mq. È stata inoltre individuata un’area di 200 mq che potrà essere dedicata all’assistenza pediatrica territoriale. “Con il via libera a questo progetto - ha spiegato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna – intendiamo fornire risposte ai bisogni di salute dei cittadini, esercitando il ruolo di interfaccia istituzionale, il tutto con il coinvolgimento delle istituzioni sanitarie quali Icp, Asl e Direzione generale Sanità della Regione Lombardia e realizzando in sinergia una migliore accessibilità e fruibilità dei servizi. Non solo, vogliamo rispondere anche a un altro bisogno del territorio: quello dello studio e dell’organizzazione di attività socio-sanitarie innovative, di continuità assistenziale, in collaborazione con l’Asl, con particolare attenzione all’area pediatrica. La pediatria è infatti una priorità per la città di Milano, soprattutto nelle aree di nuova urbanizzazione”. “Questo provvedimento – ha aggiunto l’assessore alla Casa Gianni Verga – si inserisce nell’importante processo di valorizzazione del patrimonio comunale. Con la realizzazione del Centro Polispecialistico alla Rotonda della Chimica, si avrà un ritorno di carattere sociale senza oneri per l’Amministrazione e, nel contempo, un servizio e un presidio per la cittadinanza”. .  
   
   
SPESE SANITARIE: A TRENTO ESENZIONI PER I MALATI DI FIBROMIALGIA E SCLEROSI SISTEMICA  
 
Trento, 15 febbraio 2010 - Buone notizie per le persone affette da fibromialgia e sclerosi sistemica: dal 12 febbraio non dovranno più pagare le cure. Su proposta dell´assessore provinciale alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, la Giunta provinciale ha infatti approvato un provvedimento che riconosce, a partire dal primo gennaio di quest´anno, alle persone affette da tali patologie l´esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria. L´azienda provinciale per i servizi sanitari dovrà trasmettere annualmente all´Assessorato alla Salute e Politiche Sociali una relazione sui risultati di questa decisione, in termini di appropriatezza, esiti e costi. La fibromialgia è una complessa sindrome dolorosa, caratterizzata da dolore cronico muscoloscheletrico diffuso, associato alla positività di punti dolorosi localizzati. E´ una patologia più frequente nelle donne (9 pazienti su 10) e nelle fasce di età tra i 25 e i 35 anni e tra i 45 e i 55 anni. Si stima che in Trentino le persone affette da fibromialgia siano circa diecimila, corrispondenti al 10-20 % degli utenti che accedono alle visite in ambulatorio reumatologico. Considerato che nel biennio 2007-2008 le visite dell´ambulatorio dell´ospedale Santa Chiara di Trento sono state, in totale, rispettivamente 2. 680 e 3. 339, è possibile stimare le visite specialistiche per persone affette da fibromialgia complessivamente tra 300 e 600 per anno. A seguito della diagnosi, attraverso esami radiologici e di laboratorio, il paziente è avviato ad un trattamento farmacologico o meno, a seconda dei casi. Nella cura della sclerosi sistemica risultano efficaci la rieducazione motoria individuale e la mobilizzazione delle articolazioni; si tratta di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. .  
   
   
DISABILITÀ, MAGGIORE COINVOLGIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO WORKSHOP A FIRENZE TRA VARI SOGGETTI CHE OPERANO NEL SETTORE IN TOSCANA  
 
Firenze, 15 febbraio 2010 - Prosegue il percorso della Regione per promuovere effettive e concrete condizioni di integrazione dei diversamente abili nei vari campi della vita sociale. Nei giorni scorsi si è tenuto a Firenze un workshop che ha puntato l´attenzione soprattutto sul coinvolgimento dei disabili nel mondo del lavoro. All´appuntamento hanno preso parte amministratori, responsabili dei centri per l’impiego, rappresentanti delle cooperative di tipo B, dell’associazionismo ed in particolare dell’imprenditoria delle province di Firenze, Arezzo e Lucca, scelte come realtà campione per la prima fase del lavoro di approfondimento. L’iniziativa si inserisce all’interno del Progetto Network per le persone diversamente abili in Toscana, promosso da Oda (Opera Diocesana di Assistenza) e da Regione Toscana attraverso l´assessorato alle politiche sociali. Lo scopo è avviare un processo di ascolto e confronto con i vari interlocutori che, quotidianamente e a vario titolo, sono a contatto con i diversamente abili, per analizzare i diversi livelli di sensibilità esistenti, ed identificare linee guida comuni. Particolare riguardo è stato dedicato al rapporto del disabile con il mondo del lavoro. É stato ribadito come la figura del tutor, sia aziendale che esterno, sia fondamentale per l’inserimento, per l’affiancamento e per dare continuità al processo lavorativo. Sottolineato anche il ruolo sempre più importante assunto dalla formazione mentre i rappresentanti delle cooperative sociali di tipo b hanno avanzato la necessità di un riordino della normativa attuale, ritenuta sbilanciata, per favorire i percorsi nei rapporti sia con gli enti pubblici che privati. Unanime il riconoscimento della diversità come valore di base, puntando ad uno sforzo comune per cambiare mentalità, abbattere gli stereotipi culturali, soprattutto per infondere fiducia nell’imprenditoria e creare intorno al disabile un contesto sociale efficace e positivo. La Regione ha da un lato confermato la volontà di attivare percorsi di assistenza personalizzata, tesi a valorizzare le capacità residue ed in grado di tener conto dei desideri del diversamente abile, e dall´altro ha espresso l’orientamento per l´adozione di strumenti flessibili e omogenei, finalizzati all’istituzione di un Protocollo Operativo a livello regionale. Tra gli altri aspetti emersi, la mancanza di un coordinamento efficace tra tutti i soggetti che operano nel settore e l´assenza di specifici canali di informazione come elemento che ostacola lo scambio di esperienze e la risoluzione dei problemi. .  
   
   
REGIONE LOMBARDIA LANCIA IMPRESA AGRICOLA SOCIALE EMBLEMATICA L´ESPERIENZA DELLA COOPERATIVA BERGAMASCA ARETE´  
 
Milano, 15 febbraio 2010 - Legare la funzione produttiva ad una utilità sociale come quella di offrire lavoro a persone che vivono in situazione di disagio. E´ il nuovo modello dell´agricoltura sociale, tema al centro di un incontro che si è svolto il 12 febbraio nella sede dell´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia. "L´agricoltura sociale - ha sottolineato l´assessore Luca Daniel Ferrazzi - offre l´occasione di concedere una nuova possibilità a chi si è trovato o si trova a vivere situazioni di disagio, permettendogli reinserirsi e di trovare un ruolo nella società proprio attraverso il lavoro della terra". "Oggi però - ha continuato Ferrazzi - agricoltura sociale non è sinonimo di beneficenza o di un´attività resa possibile solo se sostenuta, bensì un´opportunità per unire i valori della solidarietà con quelli della conduzione di un´impresa moderna e innovativa, capace di stare sul mercato con successo e profitto". Nel corso dell´incontro è stata presentata l´esperienza della Cooperativa Sociale Aretè, al centro di un progetto finanziato dalla Regione Lombardia che sarà illustrato nei prossimi mesi con una serie di incontri formativi rivolti agli agricoltori, ai cittadini e al mondo scolastico. Altro partner del progetto regionale è Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) Lombardia, che ha offerto l´appoggio e la condivisione del mondo del biologico. Aretè è un´azienda cooperativa delle campagne bergamasche che coltiva ortaggi con metodo biologico, presso la quale sono impiegati sia nei lavori agricoli sia in quelli amministrativi carcerati e persone con problemi psichici. Un caso di successo, seguito con interesse anche a livello nazionale. Infatti l´esperienza, già partita in Regione Lombardia, sarà oggetto anche di un progetto di livello nazionale in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole e forestali e il Ministero di Grazia e Giustizia. "Il caso di questa cooperativa sociale - ha concluso Ferrazzi - rappresenta un modello che vorremmo sempre più diffuso sul territorio regionale. Dalla produzione biologica alle attività di educazione alimentare, passando per le nuove esperienze degli asili in fattoria, i cosiddetti agrinidi, oggi la multifunzionalità dell´agricoltura offre numerose occasioni per creare reddito e rendere allo stesso tempo le aziende sempre più inserite nel tessuto sociale nel quale vivono e lavorano". .  
   
   
COOPERAZIONE SOCIALE: IN UMBRIA TAVOLO ISTITUZIONALE DI CONFRONTO CONFERMA IMPEGNI SU PAGAMENTI  
 
Terni, 15 febbraio 2010 - In data 11 febbraio si è svolto un incontro, presso la sede di Terni della Regione Umbria, del tavolo istituzionale di confronto relativo ai rapporti fra amministrazioni comunali, Azienda Usl n. 4 e cooperative sociali per l’erogazione dei servizi socio-sanitari nel territorio della provincia di Terni. Presenti alla riunione l’assessore regionale alle Politiche sociali, il vice sindaco di Terni, gli assessori alle Politiche sociali dei Comuni di Terni, Narni e Orvieto, e il direttore generale dell’Azienda Usl 4. Dal confronto è emersa totale condivisione dei percorsi e degli orientamenti già chiaramente espressi in questi giorni in diverse sedi istituzionali e ufficiali di confronto, sostenute da concreti ed estremamente rilevanti fatti prodotti dalle stazione appaltanti (Comuni e Asl). Questi impegni e questi fatti già concretizzati consentiranno di regolarizzare i tempi di pagamento per i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari resi da parte delle cooperative sociali procedendo a piani di rientro sugli arretrati che si concluderanno entro la fine di quest’anno per quanto riguarda il Comune di Narni ed entro la fine del 2011 per i Comuni di Terni e Orvieto; unitamente a ciò è stata ribadita e condivisa la volontà di effettuare i pagamenti dei servizi resi dall’inizio dell’anno in corso nei tempi previsti dalla normativa. Contestualmente le istituzioni presenti al tavolo hanno giudicato incomprensibili gli atteggiamenti volti a minimizzare o screditare la portata degli impegni presi e avviati ad attuazione da parte delle stazioni appaltanti. L’auspicio unanime è stato volto alla riconsiderazione di quegli atteggiamenti alla luce di impegni sostanziali più volte ufficialmente assunti e dimostrati dai fatti già prodotti. Su tale base la Regione Umbria, i Comuni di Terni, Narni, Orvieto e l’Azienda Usl 4 ritengono che vi siano tutte le condizioni per un rafforzamento degli aspetti qualitativi del lavoro degli operatori sociali da cui discenderà una ulteriore qualificazione dell’offerta dei servizi sociali e socio-sanitari erogati alla cittadinanza. .  
   
   
LA GIUNTA NOMINA IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELL’ASP DI CATANZARO  
 
Catanza, 15 febbraio 2010 - La Giunta regionale, riunitasi il 12 febbraio a Palazzo “Alemanni”, su proposta del Presidente Agazio Loiero, ha approvato una serie di provvedimenti relativi al Piano di rientro del servizio sanitario regionale, a seguito della verifica da parte dei Ministeri competenti. L’esecutivo ha, quindi, preso atto delle dimissioni di Pietro Morabito ed ha nominato nuovo Direttore generale dell’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Catanzaro Pietro De Sensi, avvocato, attualmente Dirigente amministrativo dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente per la Calabria). Inoltre, sempre su proposta dello stesso Presidente, è stato approvato il protocollo d’intesa tra la Regione ed i Comuni di Riace, Caulonia e Stignano per il “Sistema di accoglienza della Locride”. Su proposta dell’assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo, poi, la Giunta ha approvato la presa d’atto degli elenchi delle operazioni di prima fase del Por Calabria Fesr 2007/2013 e delle operazioni del Por Calabria 2000/2006 non concluse alla data del trenta giugno scorso da completare con il Por Calabria Fesr 2007/2013. .  
   
   
FVG: COMITATO REGIONALE RAPPORTI MEDICI MEDICINA GENERALE  
 
Trieste, 15 febbraio 2010 - Su proposta dell´assessore alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali, Vladimir Kosic, la Giunta regionale ha deciso di istituire il Comitato regionale previsto ai sensi dell´articolo n. 24 dell´Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di Medicina generale. Il Comitato sarà presieduto dall´assessore Kosic. La delegazione di parte pubblica sarà composta da: Giuseppe Bazzo e Bernardetta Maioli, della direzione centrale Salute della Regione, Beppino Colle, dell´Azienda sanitaria 3 "Alto Friuli", Mauro Melato, dell´Università di Trieste. Membri supplenti: della direzione centrale, il direttore centrale Paolo Basaglia, Arianna Pattaro e Dora Rampogna, nonché Paolo Piergentili, dell´Azienda sanitaria 6 "Friuli Occidentale", e Bruno Tellia, dell´Università di Udine. Membri titolari della delegazione di parte sindacale saranno Rosario Magazzù e Adriana Fasiolo (Fimmg), Marina Mazzero (Smi), Giuseppe Vetri (Snami), Pier Luigi Navarra (Intesa Sindacale). Membri supplenti, Antonio Pontelli e Dino Trento (Fimmg), Filippo De Nicolellis (Smi), Ronald Tramarin (Snami), Daniele Molignoni (Intesa Sindacale). .  
   
   
VENETO: NON AUTOSUFFICIENTI IN STRUTTURE RESIDENZIALI.  
 
 Venezia, 15 febbraio 2010 - “L’ignoranza del diritto e della programmazione socio-sanitaria regionali dell’Assessore Guglielmo Brusco è direttamente proporzionale all’uso strumentale che egli fa dei problemi delle persone non autosufficienti nella sua infinita campagna elettorale. Ignorante, letteralmente, dal momento che per lui io da solo, ‘arcigno assessore’ come mi definisce, sarei in grado di imporre alla Giunta e al Consiglio regionale manovre che valgono centinaia di milioni di euro l’anno. Si renda conto, invece, che l’Unione Sovietica, che sognava come lui una società in cui lo Stato elargisce tutto e subito ai cittadini è miseramente fallita per mancanza di realismo”. Lo dichiarava l’ 11febbraio Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, rispondendo alle affermazioni dell’assessore provinciale di Rovigo riportate sulla stampa locale. “Comunque – continua - sono assolutamente d’accordo su una cosa con Brusco: le famiglie vanno sostenute economicamente quando un loro componente è in situazione di non autosufficienza. Però occorre farlo con realismo e coraggio, pensando (come io ho fatto in questi anni) a tutte le famiglie, anche a quelle, per le quali lei, assessore Brusco, non spende una parola, che scelgono le cure domiciliari e non solo a quelle che ricorrono ai centri di servizio per non autosufficienti. Con realismo – aggiunge Valdegamberi - vanno individuati strumenti idonei a creare maggiori entrate regionali per aumentare la spesa per la non autosufficienza. Un lavoro che ho personalmente compiuto sia in Giunta sia in Consiglio regionale che unanimemente (da destra a sinistra) ha approvato lo scorso novembre la legge regionale istitutiva del Fondo per la non autosufficienza, con il sostegno e l’incitamento di tutte le parti sociali, sindacati compresi. Non abbiamo speso il nostro tempo al servizio dei cittadini per incitarli a far causa alle istituzioni, né ci hanno intimorito le ‘sentenze’ di un Difensore Civico che non si è degnato una volta di consultarsi non dico con me, ma almeno con i tecnici dei Servizi sociali o del Bilancio. Abbiamo invece posto le basi – conclude l’assessore regionale - per creare in futuro nuovi strumenti e procedure per garantire alle famiglie aiuti maggiori e più concreti sia per le cure residenziali che domiciliari. E’ un percorso in crescita, che la Regione sa come continuare, come dimostra il trend degli stanziamenti veneti che solo per la residenzialità degli anziani dal 2000 ad oggi è passato da 225 a 460 milioni di euro. Un’annotazione finale per Brusco: non faccia paragoni senza senso tra centri di servizio veneti e case di riposo piemontesi. I nostri centri nel Veneto integrano servizi sociali e sanitari, laddove in Piemonte si tratta di case di riposo e basta. Non è lo stesso servizio di alta qualità che diamo in Veneto”. .  
   
   
BOLZANO: PRIMARIATO DI PEDIATRIA A SILANDRO, THEINER: "APPLICATA LA PROPORZIONALE"  
 
Bolzano, 15 febbraio 2010 - L´assessore provinciale alla sanità Richard Theiner risponde alle critiche relative al primariato di pediatria presso l´ospedale di Silandro. "Come in ogni ospedale di base - spiega Theiner - anche Silandro ha diritto al suo reparto di pediatria". E per quanto riguarda il concorso, riservato al gruppo linguistico tedesco, Theiner precisa: "Ci siamo limitati ad applicare la proporzionale". Gabriella Gios, primario del reparto di pediatria dell´ospedale di Silandro, lascerà a breve l´incarico, e verrà sostituita da un medico appartenente al gruppo linguistico tedesco. Sull´argomento, in questi giorni, è nata una polemica che vede coinvolto l´assessore Richard Theiner, accusato di non aver accorpato il reparto a Merano, di avere un occhio di riguardo per la Val Venosta rispetto a Bolzano, e di aver fatto perdere un primariato al gruppo italiano. "L´assegnazione dei posti - risponde Theiner - è legata esclusivamente all´applicazione del principio della proporzionale etnica. Il primariato di Silandro non è stato dunque arbitrariamente assegnato al gruppo linguistico tedesco, anche perchè non sono mancati, e non mancheranno, movimenti di segno opposto all´interno delle strutture sanitarie altoatesine". Attualmente, i posti da primario in Provincia di Bolzano sono 104: 73 sono occupati da medici di madrelingua tedesca, 28 da medici di madrelingua italiana e 3 da medici di madrelingua ladina. "Per quanto riguarda l´accorpamento con Merano di un reparto con oltre 350 nascite all´anno - prosegue Richard Theiner - si tratta di un argomento neppure in discussione. Già in passato ho dichiarato ufficialmente che Silandro avrebbe perso il reparto di radiologia, ma che tutti gli altri servizi dell´assistenza di base sarebbero rimasti. Tanto più che, per alcuni aspetti tecnici, Silandro lavorà già a stretto contatto con l´ospedale di Merano". Per quanto riguarda, infine, le accuse di trattare con un occhio di riguardo la periferia, a scapito dell´ospedale di Bolzano, Theiner rispedisce tutte le critiche al mittente. "L´organizzazione sul territorio segue uno schema molto chiaro - precisa Theiner - ci sono tre ospedali di base (Silandro, San Candido e Vipiteno), tre ospedali assistenziali (Merano, Brunico e Bressanone) e l´ospedale centrale di Bolzano. Il capoluogo, dunque, è ovviamente il punto di riferimento di tutto il sistema: a Bolzano sono concentrati i servizi principali e più importanti, nonchè le attrezzature più costose, senza dimenticare l´enorme investimento previsto per la ristrutturazione e l´ampliamento dell´ospedale. Non ha senso mettere una contro l´altra le varie strutture presenti sul territorio, tanto più in una fase dove è richiesta una sempre maggiore collaborazione". .  
   
   
GLAXO: SCAJOLA CONVOCA LE PARTI AL MINISTERO PER IL 23 FEBBRAIO PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DEL CENTRO RICERCHE  
 
Roma, 15 ferbbraio 2010 – L’ipotesi di chiusura del centro ricerche del gruppo farmaceutico Glaxo arriva al Ministero dello Sviluppo Economico. Il Ministro Claudio Scajola, d’intesa con gli altri ministeri interessati, ha infatti deciso la convocazione per il 23 febbraio prossimo di tutte le parti interessate al futuro del Centro Ricerche “Glaxo S. K. ” di Verona che la multinazionale svedese ha annunciato di voler chiudere. “Questa decisione aziendale”, ha detto il Ministro Claudio Scajola, “desta grande preoccupazione perché la ricerca farmaceutica è di primaria importanza per l’Italia dove, non dobbiamo dimenticarlo, il settore farmaceutico è una realtà significativa che non può ridursi alla sola fabbricazione dei prodotti. Per questo il Governo, come ha già fatto in altri casi, è impegnato a favorire la positiva soluzione di un problema che, oltre tutto, coinvolge 500 lavoratori molto qualificati e le loro famiglie”. L’incontro deciso dal Ministro Scajola è previsto per le ore 15:00 di martedì 23 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico, a via Veneto. - .  
   
   
SOTTOSCRITTO IN PUGLIA L’ ACCORDO CON MEDICI DI BASE E MEDICI PEDIATRI  
 
Bari, 15 febbraio 2010 - Venerdì 12 febbraio 2010 l’Assessore Regionale alle Politiche della Salute e le Organizzazioni Sindacali rappresentative della medicina generale e della pediatrica di libera scelta hanno sottoscritto i nuovi Accordi Integrativi Regionali. I medici ed i pediatri pugliesi assumono la responsabilità di partecipare allo sviluppo dell’assistenza territoriale, implementando il proprio modello organizzativo. I medici potranno assumere nei propri studi, senza oneri aggiuntivi per la Regione, oltre agli infermieri anche altre figure professionali in grado di garantire un miglior funzionamento dell’ambulatorio delle cure primarie. Essi si impegnano ad organizzare un percorso formativo che, in maniera del tutto autonoma, consenta lo sviluppo della sanità elettronica in Puglia, allo scopo di migliorare i servizi e garantire la qualità delle cure. L’obiettivo è quello di impegnarsi in accordo con i distretti socio sanitari ad un complesso lavoro di valutazione epidemiologica che consentirà di adeguare la programmazione sanitaria ai bisogni di salute dei cittadini pugliesi. L’accordo rilancia i progetti di salute previsti dal Piano della Prevenzione,ed in particolare la valutazione del Rischio Cardio Vascolare e la gestione del paziente diabetico finalizzata alla prevenzione delle complicanze, con conseguente riduzione del ricorso alla ospedalizzazione. L’accordo conferma le iniziative intraprese negli ultimi anni in Puglia per lo sviluppo della medicina e pediatria di famiglia nelle forme più evolute tra quelle attive in tutte le Regioni Italiane. .  
   
   
28 FEBBRAIO 2010: UN GIORNO SPECIALE PER LE MALATTIE RARE  
 
 Milano, 15 febbraio 2010 - Domenica 28 febbraio verrà celebrata la Giornata per le Malattie Rare ossia quelle malattie con prevalenza inferiore a 5 casi su 10. 000 abitanti. Nel nostro Paese pur non essendo ancora noto il numero effettivo dei pazienti, le stime parlano di un minimo di 300 mila a un massimo di un milione di persone affette da patologie rare. Tra queste la Malattia di Fabry, conosciuta anche come Malattia di Anderson-fabry una malattia poco conosciuta con un’incidenza che varia da 1 su 117. 000 a 1 su 40. 000 e l’Angioedema ereditario, (Aee), una malattia genetica rara, che colpisce una persona ogni 10-50 mila nel mondo, senza differenze di etnia, di età e di sesso. Una Giornata Speciale per fare il punto su due malattie poco conosciute: la Malattia di Fabry e l’Angioedema ereditario. La prima, meglio conosciuta come Malattia di Anderson Fabry fa parte delle cosiddette “patologie da accumulo lisosomiale”. I lisosomi sono minuscoli organelli, che si trovano all’interno delle cellule di tutto il corpo che hanno la funzione di distruggere i prodotti di scarto dell’organismo, semplificandoli in elementi che possono poi essere riutilizzati nelle diverse funzioni metaboliche. La malattia è dovuta a un’anomalia genetica che impedisce il processo di demolizione di alcuni prodotti di scarto. In particolare è causata dalla mancanza di un enzima, l’alfa galattosidasi A. A causa di questa carenza, all’interno dei lisosomi si accumula il globotriaosilceramide (Gb3) detto anche ceramidetriesossido (Cth o Gl-3). L’accumulo di questa sostanza compromette il corretto funzionamento delle cellule e quindi degli organi di cui le cellule sono i costituenti primari. Il materiale biologico non viene degradato in elementi più semplici, quindi non riesce a essere assorbito dalle cellule e riutilizzato, ma si accumula al loro interno, come una sorta di “spazzatura” dell’organismo. Questo provoca i sintomi caratteristici della malattia: dolore, alterazioni cutanee (dette angiocheratomi), patologie gastroenteriche, renali , cardiache e neurologiche. L’angioedema ereditario (Aee) è una malattia genetica a trasmissione autosomica dominante, colpisce una persona ogni 10-50 mila nel mondo, senza differenze di etnia, di età e di sesso. L’alterazione genetica impedisce la sintesi o il corretto funzionamento di una proteina, C1-inh, che regola, tramite la bradichinina, il flusso di liquidi dai vasi sanguigni ai tessuti circostanti. Se il C1-inh manca, o funziona male, la bradichinina aumenta e richiama liquido in eccesso dai vasi nei tessuti. Gli edemi caratteristici dell’Aee si manifestano soprattutto a livello della cute (faccia, arti, genitali), a livello intestinale, e, particolarmente pericolosi, a livello di bocca, lingua, laringe. Gli attacchi di edema possono essere causati da stress , infezioni, traumi (lesioni, interventi odontoiatrici o chirurgici), stanchezza da eccessiva attività fisica. Gli edemi sono spesso accompagnati da dolore (articolare, addominale), ma mai da prurito, a differenza di quanto accade nelle reazioni allergiche. La frequenza e la localizzazione degli attacchi non sono prevedibili variano da persona a persona e all’interno dello stesso nucleo familiare, inoltre possono essere diversi nello stesso paziente nell’arco della vita. Le persone affette da Malattia di Fabry possono oggi contare su una terapia realmente risolutiva, in grado di interrompere e, addirittura, invertire la progressione della malattia stessa in quanto sostituisce in toto l’enzima assente o malfunzionante. Il farmaco si chiama Replagal (A16ab03 agalsidasi alfa) 1 mg/ml ed è un concentrato per infusione endovenosa indicato come terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine in pazienti con diagnosi confermata di Malattia di Fabry (carenza di alfa galattosidasi A). Per l’angioedema ereditario invece è oggi disponibile un nuovo farmaco per il trattamento acuto degli attacchi di Aee: Firazyr (icatibant). Questo farmaco agisce sui recettori B2 della bradichinina, bloccando e facendo regredire l’edema. Nel 90 per cento dei casi è sufficiente una sola iniezione per trattare un attacco. L’azione di icatibant è progressiva e i pazienti segnalano sollievo già dopo 40 minuti (dato confermato dall’osservazione medica). L’azione si completa nell’arco di 4 ore circa. L’angioedema ereditario è stato riconosciuto dal Ministero della Salute come “malattia rara” ( cod. 0190 ). Questo fatto comporta esenzione dal pagamento di farmaci, prestazioni mediche ambulatoriali ed esami diagnostici inerenti la malattia. E’ nata una nuova opportunità: per coloro che soffrono della Malattia di Fabry. Oggi è possibile somministrare la terapia non solo in ospedale ma anche a casa con il programma fabry@home. Finalmente è possibile coniugare una terapia efficace con un’alta qualità della vita e un’assistenza professionale specializzata e personalizzata. Fabry@home è ad oggi attivo in Calabria, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo e Lazio, ma è in continua evoluzione con previsto il coinvolgimento attivo di altre regioni italiane. E’ nato anche il Gruppo Italiani Pazienti Fabry Onlus G. I. P. F. (onlus) associazione che è stata costituita essenzialmente per fornire le risposte ai numerosi dubbi e problemi che i pazienti vivono nella gestione del loro stato di malati rari (www. Fabryonlus. Org). Anche per i pazienti con Angioedema ereditario esiste in Italia un’associazione a cui far riferimento. Si tratta dell’Aaee, Associazione volontaria per la lotta, lo studio e la terapia dell’angioedema ereditario, con un suo sito www. Angioedemaereditario. Org .  
   
   
ARRIVI E PARTENZE EUROPA. UNA MOSTRA AD ANCONA, MOLE VANVITELLIANA  
 
Ancona, 15 febbraio 2010 - 70 artisti di 16 paesi, dal 18 febbraio (ore 18) al 9 maggio 2010, abitano la Mole Vanvitelliana, la fortezza settecentesca sull’acqua, all’ingresso del porto storico di Ancona. La mostra, “Arrivi e Partenze Europa”, si rivolge alle comunità degli Stati dell’area Euro, considerandone necessaria ed utilissima una sorta di mappatura artistica che sia anche una ridefinizione epistemologica delle norme geografiche. I luoghi sono sempre il risultato della stratificazione di storie e culture, divenuti stati mentali e di coscienza. Le 150 opere alla Mole, provenienti da Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna consegnano una visione nitida e tangibile del vecchio continente dove il dialogo personale degli artisti con l’elemento geografico, l’attenzione all’identità e alla quotidianità, indicano un chiaro e concreto tracciato della contemporaneità. Andrea Bruciati, che con Walter Gasperoni cura la rassegna, indica nel suo saggio in catalogo (Silvanaeditoriale), come “…Gli artisti di questa generazione possono tornare senza preoccupazione alcuna ad utilizzare la veromiglianza della figurazione poiché oramai certi che non è il contenuto referenziale ad essere oggetto dell´opera poiché, nel decennio segnato dalla postproduzione, è ovvio che la rappresentazione sta per altro. Ciò risulta evidente in ogni linguaggio e per ogni media sia che si tratti di elaborazione di un oggetto, come nella serie di Atlanti geografici modificati di Etienne Chambaud, di montaggio nei registrati video, come i corti destrutturati di Haris Epaminonda, o della reinterpretazione di disegno e pittura, come si evince dai delicati acquerelli di Ulla von Brandenburg. ” L’allestimento di Roberto Bua e Joan Martos con il sovrapporsi dei suoni e l’inseguirsi delle immagini proiettate, amalgama senza conglobare o schematizzare i differenti linguaggi tra scultura, foto, dipinti e installazioni. L’eterogeneità dei lavori tratteggia nuovi confini dell’operare. Dalla televisione a internet, dalla musica nei locali ai franchising nelle città, si conferma come un europeo dei nostri giorni, nell’identità dell’origine, viva per buona parte una quotidianità globalizzata. Mostra promossa da: Regione Marche-assessorato Politiche Giovanili-pogasmarche; - Presidenza Consiglio Ministri-pogas-ministeri Gioventù Sviluppo Economico; Provincia Ancona, Comune Ancona-assessorato Cultura; Fondo Mole Vanvitelliana. Il progetto triennale- ha come obiettivo l’indagine sulle espressioni artistiche legata alle nuove generazioni dell’area Europa-mediterraneo. Così come per la prima mostra del 2008, Arrivi e Partenze Italia, curata da Alberto Fiz, la selezioni degli artisti tiene conto dell’età anagrafica, sotto i 35 anni. - Catalogo-silvanaeditoriale- .  
   
   
GERHARD RICHTER E LA DISSOLVENZA DELL’IMMAGINE NELL’ARTE CONTEMPORANEA FIRENZE - PALAZZO STROZZI DAL 20 FEBBRAIO AL 25 APRILE 2010  
 
 Firenze, 15 febbraio 2010 - Dal 20 febbraio al 25 aprile 2010, al Cccs (Centro di Cultura Contemporanea Strozzina), Palazzo Strozzi di Firenze si terrà la mostra Gerhard Richter E La Dissolvenza Dell’immagine Nell’arte Contemporanea, ideata da Franziska Nori, project director Cccs, e da Hubertus Gassner, direttore della Kunsthalle di Amburgo. Organizzata in collaborazione con la Kunsthalle di Amburgo, l’esposizione presenterà 12 opere di Gerhard Richter (Germania, 1932), uno dei più importanti artisti della seconda metà del Novecento, che dialogheranno con quelle di sette artisti contemporanei (Lorenzo Banci, Marc Breslin, Antony Gormley, Roger Hiorns, Scott Short, Wolfgang Tillmans, Xie Nanxing) legati allo stesso Richter da una profonda sfiducia nei confronti dell’immagine come veicolo di verità. L’esposizione fiorentina proporrà, per la prima volta in Italia, ‘Volker Bradke’ (1966), unico video mai realizzato da Gerhard Richter. Il tema dell’esposizione è la dissoluzione dell’immagine, e si pone come ideale continuazione della mostra attualmente in corso al Cccs, dal titolo Realtà Manipolate (fino al 17 gennaio 2010), che esplora la relazione esistente tra la realtà e la sua rappresentazione mediante la fotografia e il video. Gerhard Richter, uno dei più conosciuti e richiesti artisti viventi, ha fatto di questo concetto uno dei paradigmi del suo lavoro e ha posto le fondamenta per quello degli artisti della nuova generazione. Richter, uno dei pionieri nel portare all’estremo la dissoluzione sia della figura che della tecnica pittorica stessa, dipinge sopra fotografie originali o usa una particolare tecnica di pittura sfocata. Come punto di partenza, Richter seleziona deliberatamente soggetti comuni o casuali. Ben consapevole del potere delle immagini, egli si sforza di rompere o piuttosto di mettere in dubbio la loro chiarezza, facendo emergere o scomparire le immagini stesse. Gioca con la realtà e la sua apparenza e converte le immagini figurative in astratte, focalizzando la sua attenzione, per esempio, su dettagli minori. Ha posto come base del suo lavoro l’uso di immagini esistenti, sia per poter trasferire le caratteristiche da un medium a un altro, sia per utilizzare differenti generi su uno stesso piano. Richter indirizza la differenza che esiste tra la percezione soggettiva e l’esperienza oggettiva della realtà, nel luogo in cui solo la pratica artistica può offrire possibili approcci, all’interno cioè della difficile relazione esistente tra l’oggetto e la sua rappresentazione. Il Cccs ha invitato a entrare in dialogo con il lavoro di Richter sette artisti contemporanei che nella loro carriera si sono concentrati sul tema della dissoluzione dell’immagine. Il lavoro di ciascuno verrà presentato in uno spazio proprio, permettendo così, pur all’interno del contesto unitario della mostra, di mantenere le specificità delle rispettive ricerche. Oltre ai due artisti inglesi Antony Gormley e Roger Hiorns - quest’ultimo scelto nella rosa dei candidati per il Turner Prize 2009 - saranno presenti gli statunitensi Marc Breslin e Scott Short, il cinese Xie Nanxing, l’italiano Lorenzo Banci e il tedesco Wolfgang Tillmans. Xie Nanxing (Repubblica Popolare Cinese, 1970) unisce insieme video, fotografia e pittura per creare immagini che riflettono sulla condizione umana del nostro presente, così dominato dall’estetica dei media. Lorenzo Banci (Italia, 1974) studia i confini tra la rappresentazione e l’astrazione, dipingendo forme in dissolvenza tratte da fotografie che hanno per soggetto luoghi apparentemente marginali in cui la luce diviene la principale protagonista. Il lavoro concettuale di Scott Short (Usa, 1964) si basa sul fotocopiare centinaia di volte lo stesso foglio bianco, fino a quando si generano, in maniera casuale, dei segni che creano un’immagine accidentale poi tradotta in un dipinto. Roger Hiorns (Gran Bretagna, 1975) crea installazioni di carattere scultoreo in cui componenti chimici innescano processi di trasformazione che generano nuove forme evanescenti, sorprendenti e autonome dall’intervento diretto dell’artista. Marc Breslin (Usa, 1983) usa la superficie pittorica come un palinsesto, in cui segni, graffi e tracce su diversi strati di pittura creano una metafora della mente umana e della sovrapposizione o annullamento di ricordi ed eventi. Il lavoro di Antony Gormley (Gran Bretagna, 1950) si pone come un’arte sociale che si muove tra figurazione e astrazione, creando installazioni che evocano il tratto del disegno astratto ma che sono il risultato di un processo di dissolvenza della figura umana. Wolfgang Tillmans (Germania, 1968) sperimenta le possibilità e i limiti della fotografia, lavorando su vari generi e spingendosi fino all’astrazione con immagini create direttamente sul negativo senza l’ausilio della macchina fotografica o della camera oscura. Mentre Richter rimane fedele al medium della pittura, portando all’estremo le sue possibilità e arrivando quasi a metterle in dubbio, gli artisti contemporanei in dialogo con le sue opere assumono come loro cifra espressiva l’assenza (e a volte, l’impossibilità) di arrivare, oggi, a una chiara definizione del mondo attraverso l’immagine. .  
   
   
ROMA SESSANTA A CURA DI LUCA BEATRICE: UNA MOSTRA AD ALESSANDRIA E PROVINCIA, SEDI VARIE  
 
 Roma, 15 febbraio 2010 - Aprirà al pubblico il prossimo sabato 20 marzo 2010 la mostra Roma Sessanta, particolare progetto espositivo dedicato all’esplorazione del decennio passato alla storia come l’epoca d’oro dal secondo dopoguerra a oggi. Sono gli anni del boom economico, della vitalità, del benessere, dell’ottimismo, che trasformano profondamente lo stile di vita degli italiani. Questo momento, tanto ricco di suggestioni e fascino, trova il suo fulcro nella Roma della “Dolce Vita” il cui spirito è immortalato nel film di Federico Fellini che proprio nel 2010 celebra il suo cinquantesimo anniversario. La mostra si propone di raccontare questo periodo attraverso i lavori e le storie degli artisti ma anche dei luoghi, dei personaggi e dei simboli che lo hanno reso indimenticabile. Roma Sessanta, a cura di Luca Beatrice, è promossa da Palazzo del Monferrato e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, e realizzata con il contributo di Provincia di Alessandria, Camera di Commercio di Alessandria, Città di Alessandria e in collaborazione con Città di Acqui Terme, Città di Casale Monferrato, Città di Novi Ligure, Città di Ovada, Città di Tortona, Città di Valenza. La retrospettiva si articola come un percorso interdisciplinare diviso in otto diverse sedi espositive, dislocate nel territorio di Alessandria e provincia. Palazzi storici e luoghi di particolare pregio tra Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Valenza, Ovada e Acqui Terme ospitano i diversi capitoli di un unico racconto sui favolosi anni Sessanta, ricostruiti attraverso dipinti, musica, fotografie, video, sequenze di film, disegni. Dalle opere di Mario Schifano ai décollage di Mimmo Rotella, dalle tele di grandi maestri della pittura come Giorgio de Chirico e Renato Guttuso alle sculture di Mario Ceroli e Giuseppe Uncini e ai lavori di Renato Mambor, dalla “pop art romana” di Franco Angeli e Tano Festa ai bozzetti per la pubblicità di Pino Pascali, dagli abiti delle Sorelle Fontana ai disegni di Federico Fellini, dai video realizzati al Piper, alle pubblicità di Carosello, dai rari filmati di Pier Paolo Pasolini alle fotografie inedite scattate da celebri paparazzi come Tazio Secchiaroli. La mostra Il percorso espositivo parte da Alessandria, Palazzo del Monferrato, dove nella sezione Maledetti: Angeli, Festa e Schifano si raccontano le vite e le carriere travagliate degli artisti della scuola di Piazza del Popolo. Attorno ai tavolini del Caffè Rosati e presso la Galleria La Tartaruga si incontravano Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano: artisti eccentrici, estremi, ribelli e per questo “Maledetti” nella vita e nell’arte. Sono loro che daranno vita alla “Beat Generation” italiana. Ancora a Alessandria, Palazzo Cuttica, sono esposte nella sezione intitolata La persistenza del classico. De Chirico e Guttuso le opere dei due grandi maestri del Novecento. A Casale Monferrato, Palazzo Sannazzaro, La strada. Omaggio a Mimmo Rotella presenta una selezione di opere del maestro del décollage realizzate negli anni Sessanta e dedicate al mondo del cinema. A Novi Ligure, Museo dei Campionissimi, Piper Club: la sezione dedicata allo storico locale, simbolo di una intera generazione e di una cultura che trova espressione nella musica e nelle sfrenate notti della capitale. Sarà presentata in questa sede un’ampia raccolta di materiali originali: manifesti, dischi, giornali e video che documentano le performance di Patty Pravo, Renato Zero, Loredana Bertè, Caterina Caselli, i Rokes, L’equipe 84, Mal, i Primitives e tutti i personaggi che hanno animato le notti romane. Il legame tra il celebre locale di via Tagliamento e la storia dell’arte italiana è profondo: non solo perché il Piper è frequentato dagli animatori culturali del momento ma anche per la presenza di opere esposte al suo interno. Claudio Cintoli ne realizza la scenografia, intitolata Il Giardino di Ursula, con fotografie e sculture. Mentre imperversa il Piper e la Beat Generation, a Roma cresce il movimento pop: Elisabetta Catalano, Mario Ceroli, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Sergio Lombardo, Francesco Lo Savio, Renato Mambor, Titina Maselli, Pino Pascali, Luca Patella, Mario Schifano (con il ciclo Tutte Stelle), Cesare Tacchi, Giuseppe Uncini sono tra i protagonisti di questa fantastica vicenda. La Dolce Vita va in scena a Tortona, Palazzo Guidobono, dove vengono esposti i disegni realizzati da Federico Fellini, le locandine dei suoi film, gli scatti di Tazio Secchiaroli, principe dei “paparazzi”, figure simbolo del momento dei quali il Maestro traccia un indimenticabile ritratto nel suo celebre film, e gli abiti delle sorelle Fontana, simbolo della moda e del gusto del momento. Torna il mito di Carosello a Valenza, Oratorio di San Bartolomeo, dove, nella sezione Pino Pascali e Il Carosello, sono esposti 131 disegni realizzati da Pino Pascali e il film documentario di Marco Giusti sull’artista. A Ovada, Loggia di San Sebastiano: La terra vista dalla luna. Omaggio a Pier Paolo Pasolini. In mostra interviste inedite di Pier Paolo Pasolini, lavori di Fabio Mauri e Giulio Turcato, fotografie di Sandro Becchetti e scatti stampati per la prima volta di Tazio Secchiaroli realizzati sul set del film L’accattone. Infine, a Acqui Terme, Villa Ottolenghi è presentata la sezione Cinque scultori, dedicata interamente alla scultura nella quale sono presentate le opere di Nicola Carrino, Mario Ceroli, Eliseo Mattiacci, Gino Marotta, Giuseppe Uncini. La mostra è corredata da un ampio catalogo a colori, a cura di Luca Beatrice, edito da Silvana Editoriale .  
   
   
A MONTECITORIO IL CARAVAGGIO "SICILIANO"  
 
Roma, 15 febbraio 2010 - Il dipinto restaurato "L´adorazione dei pastori", di Caravaggio, e´ stato presentato l’ 11 febbraio, nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, dal presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, dal ministro per i Beni e le Attivita´ Culturali Sandro Bondi, dal vicepresidente della Camera dei deputati Maurizio Lupi e dall´amministratore delegato di Fastweb Stefano Parisi. L´opera e´ una testimonianza della presenza dell´artista nella citta´ dello Stretto tra l´autunno del 1608 e la primavera del 1609. Sopravvissuta alla furia del terremoto del 1908, restaurata una prima volta nel 1951 la tela e´ stata adesso oggetto di un nuovo intervento conservativo. "Un restauro - sottolinea il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo - che e´ stato realizzato in fortunata coincidenza con il centenario della morte del pittore, un´opera che tornera´ a meravigliare i siciliani insieme all´altro dipinto del Caravaggio ospitato a Messina: "la Resurrezione di Lazzaro". "Per la Sicilia - continua Lombardo - si apre un anno di ritorni eccellenti. Tornera´ ed essere fruibile la Villa del Casale di Piazza Armerina, ha riaperto il Museo di Palazzo Abatellis di Palermo, tornano gli argenti antichi di Morgantina e soprattutto ho invitato i partecipanti alla presentazione di oggi a non perdere il prossimo ritorno in Sicilia della Venere di Morgantina". "Ho, infine, dimostrato - conclude Lombardo - la nostra riconoscenza, quella di tutti i siciliani, al Presidente Gianfranco Fini e ai vertici di Fastweb per la sensibilita´ dimostrata con il forte sostegno che hanno dato al restauro della tela". Il lavoro, un intervento delicato e complesso che e´ stato preceduto da una campagna capillare di sofisticate indagini diagnostiche, e´ stato eseguito da Valeria Merlini e Daniela Storti, due restauratrici che si sono gia´ cimentate felicemente con altre due opere del Caravaggio ("La Madonna dei Pellegrini di Sant´agostino" e la "Conversione di Saulo" della collezione Odescalchi), sotto la direzione scientifica di Gioacchino Barbera, direttore del museo regionale di Messina, ed in collaborazione con l´Istituto superiore per la conservazione e il restauro. Hanno fornito un importante supporto tecnico-scientifico anche diversi docenti universitari ed esponenti delle soprintendenze e dei musei. Ora, a restauro ultimato, dopo una breve esposizione nella sala Aldo Moro della Camera dei deputati, a partire dal 20 febbraio, "L´adorazione dei pastori" verra´ esposta nella grande mostra monografica sul Caravaggio allestita, sempre a Roma, presso le Scuderie del Quirinale. L´opera restera´ a Roma sino a fine giugno di quest´anno. Poi verra´ finalmente riportata nelle sale del museo regionale di Messina dove, nel frattempo, e´ stata rimessa a nuovo la bella cornice seicentesca. "A conclusione dell´anno caravaggesco - dice l´assessore regionale ai Beni culturali e all´identita´ siciliana Gaetano Armao - sara´ nostra cura reperire le risorse necessarie per intervenire anche su un´altra opera di questo artista che si trova sempre nel museo regionale di Messina: "la Resurrezione di Lazzaro". Un restauro doveroso, per consegnare in condizioni ottimali alle generazioni future due capolavori di uno dei piu´ grandi artisti di tutti i tempi". .