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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Settembre 2006
PREMIO GIORNALISTICO INTERNAZIONALE SANTA MARGHERITA LIGURE PER L´ECONOMIA, EDIZIONE DEDICATA A STEFANO BELLAVEGLIA PRIMA EDIZIONE : 24 SETTEMBRE 2006 — ORE 17.30 — VILLA DURAZZO — SANTA MARGHERITA LIGURE  
 
 Milano, 20 settembre 2006 - A Santa Margherita Ligure è stato istituito a partire dal 2006 il "Premio Giornalistico Internazionale Santa Margherita Ligure per l´ Economia", che mira a promuovere incontri di altissimo livello fra i protagonisti del settore; Economisti, giornalisti economici e rappresentanti del mondo dell´economia e della finanza nella sua accezione più ampia. Per la composizione della Giuria e per la rilevanza dei Premiati nel settore trattato, il Premio si propone come un appuntamento fisso ed ambito nel panorama delle più importanti iniziative a livello nazionale ed internazionale. L´iniziativa lascia presagire ampie potenzialità di sviluppo, tese ad una sempre maggiore valorizzazione del ruolo delle manifestazioni culturali nella promozione a livello internazionale dell´area turistica di eccellenza del Tigullio. E´ proposito dei promotori dare un riconoscimento effettivo ai meriti del giornalismo economico e degli Economisti, il cui ruolo di guida e di indirizzo nell´informazione sull´Economia, ormai diventata globale, ha tanta parte ed influenza sulla vita di tutti noi. Questa prima edizione del Premio sarà dedicata alla figura del compianto Dott. Stefano Bellaveglia, che seppe coniugare l´impegno nel mondo dell´economia e della finanza con un vero impegno personale nei progetti tesi a sostenere la crescita dei Paesi in via di sviluppo. Il Premio si suddivide in tre sezioni: Premio alla Carriera: con l´obiettivo di premiare il professionista che, durante la sua attività , si sia maggiormente distinto per l´importanza ed il riconosciuto valore dei suoi interventi. Premio al miglior Giornalista: il cui scopo è quello di premiare un giornalista che si sia particolarmente distinto per obiettività e rigore negli argomenti trattati. Premio al miglior Saggista: che avrà come obiettivo quello di premiare il miglior saggista in campo economico. Giuria: La Giuria, presieduta dal Dottor Claudio Marsano, Sindaco di Santa Margherita Ligure, è affiancata dal Comitato Organizzatore coordinato dall´Assessore al Turismo e Cultura Giuseppe Pastine e composto da Consiglieri e Funzionari del Comune e della Società di gestione di Villa Durazzo"progetto Santa Margherita Srl". La Giuria è composta da: Dottor Giulio Anselmi - Direttore de La Stampa; Dottor Vittorio Bo - Presidente Società Codice Idee per la Cultura; Dottor Ferruccio de Bortoli - Direttore del Sole24ore; Dottor Matteo Colaninno - Presidente Associazione Giovani Industriali; Professor Enzo Grilli - John Hopkins University; Professor Carlo M. Guerci, Ordinario di Economia l´Università di Milano Presidente di Evidenze; Professor Paolo Savona - Economista , Docente Universitario di Politica Economica; •Dottor Lanfranco Vaccari - Direttore de Il Secolo Xix; Ing. Ugo Govigli A. D. Di Benq Mobile Italy. La Cerimonia di premiazione sarà preceduta dalla Tavola Rotonda: "Ruolo del mercato e delle politiche economiche nelle prospettive di sviluppo" moderata dall´Ing. Govigli. Www. Premiogiornalisticoeconomia. It .  
   
   
LABORATORIO SULL’INFORMAZIONE: DEDICATO AI TEMI DELLA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE E RIVOLTO AI VOLONTARI DELLE ASSOCIAZIONI TRENTINE E AGLI OPERATORI DELL’INFORMAZIONE GIUNGE QUEST’ANNO ALLA SECONDA EDIZIONE  
 
Trento, 20 settembre 2006 - La seconda edizione del Laboratorio sull´Informazione organizzato dall’Unip-università internazionale delle istituzioni dei popoli per la pace, da Atas cultura e dall’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento-assessorato alla solidarietà internazionale, si articolerà quest’anno in cinque seminari che si terranno a Rovereto, presso la sede dell’Unip, a partire dal 7 ottobre. La conferenza stampa di presentazione si terrà giovedì 21 settembre alle ore 11. 30 presso la Sala stampa della Provincia Autonoma di Trento, in Piazza Dante 15. L´occasione sarà utile anche per presentare la pubblicazione della raccolta dati delle associazioni trentine e i loro referenti all´estero. .  
   
   
PRESENTATA LA RICERCA ASSOREL “MONITOR UTENTI RELAZIONI PUBBLICHE” CRESCE LA TENDENZA DEGLI UTENTI VERSO UN MAGGIORE UTILIZZO DELLE RELAZIONI PUBBLICHE PREVISTA UNA MAGGIORE COLLABORAZIONE TRA UTENTI E AGENZIE  
 
 Milano, 20 Settembre 2006 - Ha avuto luogo ieri a Milano, la presentazione della seconda edizione della ricerca “Monitor Utenti Relazioni Pubbliche”, realizzata dall’Istituto Astra in collaborazione con Assorel, Associazione Italiana delle Agenzie di Relazioni Pubbliche a servizio completo. Il Professor Enrico Finzi, Presidente dell´Istituto Astra, illustrando i risultati dell’analisi ha confermato la tendenza degli utenti verso un maggiore utilizzo delle Relazioni Pubbliche come disciplina della Comunicazione d’Impresa, confermando la crescita del mercato, già evidenziata dai risultati dell’indagine quantitativa interna elaborata recentemente da Assorel. L’84% degli intervistati ha dichiarato di aver dedicato maggiori o uguali investimenti in Relazioni Pubbliche rispetto allo scorso anno, con un saldo positivo del +24% tra maggiori e minori investitori in Rp. Si conferma la propensione agli investimenti in crescita anche per il prossimo biennio per il 34% del campione, mentre il 59% degli utenti dichiara di voler mantenere stabile il proprio investimento. Tra le aree di intervento con maggiori tassi di crescita si segnalano la Comunicazione Pubblica (+18%), la Comunicazione Economico-finanziaria (+12%) e gli Eventi (+9%) Aumenta il ricorso alla agenzie da parte delle imprese in particolare per la gestione degli Eventi (+16%), per la Comunicazione Pubblica (+16%) e per la Comunicazione Btob (+14%) Mentre crescono le attese per il servizio offerto dalle agenzie, migliora il giudizio sul loro operato; si attesta al 74% la percentuale degli utenti che, in una scala da 0 a 10, giudica con un voto tra 7 a 10 la propria agenzia. .  
   
   
“RADIO: I PROBLEMI DA RISOLVERE SUBITO” SOCILLO, VALZANIA E PERILLI NE DIBATTONO AL COMUNICATTIVO DI RIGHETTI  
 
Roma, 20 settembre 2006 – Oggi alle 15. 35 su Radio 1 Rai al Comunicattivo del massmediologo Igor Righetti si dibatterà su “Radio: i problemi da risolvere subito” con il direttore di Radio 1 e dei giornali radio Rai Bruno Socillo, il direttore di Radio 2 e Radio 3 Sergio Valzania e il direttore di R101 Francesco Perilli Bruno Socillo: “A proposito della giungla delle frequenze da anni vedo un potere politico che promette, promette… Anche se, se vogliamo, è colpa delle nostre aziende editoriali pubbliche e private che non hanno fatto, perlomeno quelle più grandi, un cartello comune. In Italia c’è un Far West in cui chiunque, anche il più piccolo avventuriero in una zona del paese, spara una portante fuori legge con una potenza che oscura tutti i canali intorno e zittisce radio private, network nazionali e servizio pubblico. Finché il Parlamento non deciderà di fare un piano delle frequenze, come c’è in tutti i Paesi civili del mondo, continueremo in questa maniera, con questo mercato delle vacche, con prezzi ormai assurdi per il valore delle frequenza. Uno dei soliti scandali all’italiana”. Sergio Valzania: “È difficile fare una radio più bella di quella che c’è ora”; “In Italia ci siamo accorti che le frequenze costituiscono un bene pubblico quando il bene pubblico era stato interamente occupato e questo è avvenuto tardi”. Francesco Perilli: “Sorrido quando vedo la televisione scimmiottare le radio private, perché noto che diverse televisioni stanno utilizzando mezzi che utilizziamo noi, vedi le e-mail e gli sms. Sono strumenti che vivono meglio alla radio”; “La radio non si può rappresentare in televisione. Ha un fascino finché rimane la radio. Il mio sogno è quello di nascondere i volti perché il fascino di una bella voce è importante, deve rimanere intatto e conoscere il volto di quella voce fa perdere un po’ di magia al mezzo”; “Sulle frequenze è la politica, il Parlamento che deve fare qualcosa. Noi abbiamo subìto e continuiamo a subire questa mancanza di leggi all’altezza. Siamo vittime di ricatti. È difficile conquistare una frequenza in una città dove non esiste il tuo segnale. A volte diventa addirittura impossibile ed è impossibile anche investire continuamente così tante risorse per espandere il proprio segnale. Ecco, qui, per esempio, sento che la radio viene trattata come la sorellina molto, molto povera perché forse poco utile ad alcune persone”. Ecco un estratto del talk condotto da Igor Righetti. I campionati mondiali di calcio hanno visto la radio protagonista. Quali fattori ne hanno determinato il successo? Bruno Socillo. La professionalità e la tradizionale competenza dei commentatori di Radio 1 e il fatto che Radio Rai avesse i diritti di tutte le partite e quindi anche di quelle che la televisione non mostrava. Qual è il valore aggiunto delle radio Rai? Sergio Valzania. È quello di permettere di fare cose che nella radiofonia italiana altrimenti non ci sarebbero. Allargano lo spettro dell’offerta sia in senso di contenuti sia di qualità. Quali sono i personaggi simbolo della vostra emittente? Francesco Perilli. Il primo che mi viene in mente è sicuramente Gerry Scotti che in questa radio ha mosso i primi passi in senso artistico e che in questa radio è tornato a muovere altri passi, speriamo buoni per il futuro dell’emittente. Poi abbiamo tanti volti televisivi che, in maggioranza, hanno avuto comunque esperienze radiofoniche e che abbiamo voluto utilizzare, non mi nascondo dietro a un dito, proprio perché, avendo un’immagine forte, possono aiutare anche l’immagine di questa radio. L’informazione culturale ha sempre uno spazio importante sui canali Rai. Come conciliare ascolti elevati e la missione aziendale del servizio pubblico? Bruno Socillo. Questa è l’equazione più difficile nel senso che purtroppo, e dico purtroppo perché si potrebbe fare anche in maniera diversa, gli obblighi del servizio pubblico che potrebbero essere una risorsa, spesso sono un legaccio per chi deve dirigere una testata e deve anche portare a casa degli ascolti. Noi, lo dico senza falsa modestia, siamo riusciti a coniugare il rispetto di questi obblighi e quindi la giustificazione anche, se volete, del pagamento del canone, con prodotti che hanno avuto un buon successo di ascolto e che quindi sono la dimostrazione che si può fare servizio pubblico, radio di servizio, senza per questo essere particolarmente noiosi. La radio vede aumentare i suoi ascolti ma i media continuano a guardarla come a un parente povero. Perché? Sergio Valzania. Non ci guardano come un parente povero. Anzi, devo dire che mi capita di parlare con quelli che sarebbero i parenti ricchi, sono sempre lì che mi chiedono quando il nostro pezzo di maggior pregio andrà a lavorare da loro. In questa fase siamo noi i parenti ricchi. Fiorello ce lo invidia non la radio, ma la televisione. In radio è più importante ciò che si dice o come si dice? Francesco Perilli. Sicuramente ciò che si dice. Poi è importante anche trovare il modo di dire le cose come devono essere dette. Quindi la chiarezza prima di tutto, la sintesi ma anche il coraggio di dire le cose che le radio, soprattutto quelle private, non hanno mai trovato il coraggio di dire. È vero, non ci sentiamo più i fratellini poveri, scalzi, con i pantaloni corti e abbandonati. È vero che oggi la radio viene molto invidiata ed è vero che molti personaggi che hanno fatto la radio in televisione possono dire ottime cose. Quanta verità c’è nell’informazione radiofonica rispetto a quella degli altri media? Bruno Socillo. Non ho il “veritometro”, non so dire quanta verità ci sia rispetto a quella degli altri. C’è un’immediatezza che gli altri media non hanno. La radio ha questa grande capacità, tutte le radio che fanno informazione, di essere sul posto a raccontare le cose quasi in tempo reale. Mentre altri mezzi, soprattutto la televisione, che hanno un supporto tecnico più pesante, sono ritardati in questo. La capacità di fare informazione in radio è tutta qui, secondo me, cioè, la capacità di essere tempestivi e raccontare le cose in presa diretta. Come sarà la radio del futuro? Sergio Valzania. È difficile farla più bella di quella che c’è adesso. La radio del futuro continuerà a essere il mezzo più vicino e semplice da utilizzare. È questa la grande forza della radio, è un amico che ti sta vicino, è agile, leggero. Puoi accedervi in qualunque modo. Poi, siccome va tutto rimpicciolendosi, penso che la radio sarà ancora più vicina, ma il tipo di messaggio, di comunicazione non penso sia destinato a cambiare. Magari qualche aggiustamento di tecnologie per renderla ancora più agili. Che rapporto c’è tra la radio e le nuove tecnologie? Francesco Perilli. Il rapporto è strettissimo ed è vero che, se dobbiamo migliorare in un settore, dobbiamo migliorare in quello tecnologico. Qui dobbiamo fare passi avanti tutti quanti. Il servizio pubblico, così come le private, nella ricezione ha incontrato e incontra ancora grandissime difficoltà e spesso non dipende da noi la mancata soluzione di alcuni problemi. Quindi, il rapporto è strettissimo e bisogna darsi molto da fare perché comunque il pubblico ha dimostrato di apprezzare il mezzo, l’immediatezza, la rapidità e merita rispetto. La tecnologia ci può sicuramente venire incontro e far rispettare maggiormente il pubblico. Com’è cambiato nel tempo il modo di fare informazione radiofonica? Bruno Socillo. È cambiato moltissimo. Sono d’accordo con tutti i miei colleghi che mi hanno preceduto, nel senso che l’impatto tecnologico, soprattutto nel mondo dell’informazione, ha portato a una rivoluzione copernicana. Basti pensare al telefono cellulare o al telefono satellitare che hanno reso possibile fare le dirette in qualsiasi momento e in qualsiasi posto. A Internet, che ha permesso interattività con gli ascoltatori, mentre prima c’era la lettera, la telefonata del vecchio 3131 che, insomma, uno su mille riusciva a prendere la linea. Adesso con Internet, con gli strumenti di community, con le e-mail sono decine di migliaia gli ascoltatori che tutti i giorni si mettono in contatto e interagiscono con la programmazione delle radio. Sergio Valzania. Sono assolutamente d’accordo. Poi, la radio, siccome è un mezzo di comunicazione molto leggero, si ibrida facilmente con tutto quello che accade. Gli sms, per esempio, sono più vitali alla radio che alla televisione. La digitalizzazione ha cambiato più la radio che la televisione, come tipo di segnale, come tipo di musica, come rapidità anche nell’offerta. Una volta si mandavano in onda dei dischi, cosa che comportava manualità, impicci e fruscii. Adesso si mandano in onda dei file e questo ha cambiato non solo la qualità, ma anche l’agilità di quello che si fa. Francesco Perilli. Sorrido quando vedo la televisione scimmiottare le radio private, perché noto che diverse televisioni stanno utilizzando mezzi che utilizziamo noi, vedi le e-mail e gli sms. Però è vero che sono strumenti che servono molto di più alla radio, vivono meglio alla radio. Sono molto più utili al nostro mezzo che al loro. A me fa felice vedere che le televisioni molto spesso seguono un po’ il nostro percorso, così si diventa sempre più ricchi, noi della radio. Però, purtroppo diventa un po’ più povera la televisione. Ma la radio in tv funziona? Francesco Perilli. Non funziona se viene fatta come è stata fatta fino a oggi. Penso non abbia un futuro, anche se la radio in tv dovesse esser fatta in maniera differente. La radio è la radio, non si può rappresentare in televisione. Ha un fascino finché rimane la radio. Se potessi non mostrare, non posso, se conoscete un minimo la mia radio vi fate una bella risata, perché è infarcita di molti volti conosciuti al grande pubblico. Il mio sogno è quello di nascondere i volti, perché il fascino di una bella voce è importante, deve rimanere intatto e conoscere il volto di quella voce fa perdere un po’ di magia al mezzo. Si toglie l’effetto sorpresa, sparisce la possibilità di fantasticare, il bello della radio è che ti dà la possibilità di esprimere la tua fantasia, la creatività. Francesco Perilli. Esatto. Quindi quando sai com’è fatta la persona che ti parla un po’ di magia si perde. Poi certo, lo ripeto, noi cerchiamo di guadagnare alcune posizioni, di far crescere la cosiddetta brand awareness utilizzando anche personaggi della televisione. Ma chissà, un giorno potremmo anche cambiare radicalmente il nostro modo di lavorare. Parliamo della giungla delle frequenze. Che cosa consigliate per disciplinarle? Bruno Socillo. Da anni vedo un potere politico che promette, promette… Anche se, se vogliamo, è colpa delle nostre aziende editoriali pubbliche e private, che non hanno, perlomeno quelle più grandi, fatto un cartello comune. In Italia c’è un Far West in cui chiunque, anche il più piccolo avventuriero, in una zona del paese, spara una portante fuori legge con una potenza che oscura tutti i canali intorno e zittisce radio private, network nazionali e servizio pubblico. Finché il Parlamento non deciderà di fare un piano delle frequenze, come c’è in tutti i Paesi civili del mondo, continueremo in questa maniera, con questo mercato delle vacche, con prezzi ormai assurdi per il valore delle frequenza. Uno dei soliti scandali all’italiana. Sergio Valzania. Sostanzialmente sono d’accordo. Certo è che noi ci siamo accorti in Italia che le frequenze costituiscono un bene pubblico quando il bene pubblico era stato interamente occupato e questo è avvenuto tardi. Però è chiaro che la liberalizzazione, le radio private, la grande telefonia sono tutte cose che sono una ricchezza per il Paese. Quindi, il compito della politica è governarle in modo da farle crescere e, in Italia, bisogna anche trovare un punto di equilibrio con quelle leggi che devono tutelare la salute. Noi abbiamo le leggi più rigorose, più chiuse di tutta l’Europa riguardo a questi dati, quindi abbiamo dovuto anche sacrificare qualche cosa in termini di onde medie e con grande difficoltà riusciamo a trovare modo di essere risarciti come operatori della comunicazione. Poi, però, il nostro pubblico paga il canone e ha il diritto di ricevere il segnale. È molto costoso per la Rai recuperare queste situazioni. Francesco Perilli. Come si fa a non essere d’accordo con Socillo o con Valzania? È la politica, il Parlamento che deve fare qualcosa. Noi abbiamo subìto e continuiamo a subire questa mancanza di leggi all’altezza, questa mancanza, a volte, di chiarezza. Noi siamo una radio in espansione, facciamo molta fatica, così come il servizio pubblico fatica a raggiungere l’intera popolazione, anche noi incontriamo gli stessi problemi, le stesse resistenze. Siamo vittime di ricatti. È difficile conquistare una frequenza in una città dove non esiste il tuo segnale. A volte diventa addirittura impossibile ed è impossibile anche investire continuamente così tante risorse per espandere il proprio segnale. Ecco, qui, per esempio, sento che la radio viene trattata come la sorellina molto, molto povera perché forse poco utile ad alcune persone. Io aspetto, però non mi faccio grandi illusioni. .  
   
   
A-TONO RICEVE TRE NOMINATION PER GLI INTERACTIVE KEY AWARD 2006  
 
 Milano, 20 settembre 2006 – A-tono, l’azienda attiva in Italia nel Multimedia Relationship Marketing, ha ricevuto ben tre nomination per il prestigioso premio Interactive Key Award, giunto quest’anno alla sua settima edizione. Il premio nasce per conferire un riconoscimento alle migliori campagne di comunicazione interattiva, settore nel quale A-tono ha maturato la sua esperienza offrendo ai propri clienti soluzioni multicanale sviluppate attraverso l’utilizzo congiunto di Internet, telefono cellulare e telefonia fissa. Le nomination ricevute da A-tono rientrano nella categoria Mobile Wireless Communication, rispettivamente per i progetti: ‘Più di un casco’, realizzato per Nolan (indirizzo web pduc. A-tono. Com/) ‘Vinci da campione’, realizzato per Bravo; ‘Sammontana Friends’, realizzato per Sammontana. Il premio, istituito dalla testata Media Key, si concluderà con la cerimonia di assegnazione dei riconoscimenti il prossimo 27 settembre. .  
   
   
SPONSORSHOP, YOUR EYE ON ADVERTISING. A CURA DI GO UP, NUOVA CORPORATE E CAMPAGNA PER L’AGENZIA DI MONITORAGGIO PUBBLICITARIO  
 
 Milano, 20 settembre 2006 - Sponsorshop, agenzia di monitoraggio pubblicitario a 360°, ha scelto per il suo rilancio Go Up, l’Advertising Agency diretta da Albert Redusa Levy. Go Up ha curato il restyling della corporate: nuovo marchio e nuovo payoff “Your eye on advertising”, e ha realizzato una campagna per comunicare con un’iperbole il vero plus del cliente: un archivo pubblicitario sempre aggiornato e scaricabile in tempo reale. Così, mentre nel visual l’occhio attento di Sponsorshop cattura sul nascere le campagne di un creativo, l’headline recita “Advertising monitoring in very real time. ” La campagna, on air sulle principali testate di settore, si rivolge ad agenzie di pubblicità, aziende, centri media e a tutti gli operatori della comunicazione che cercano un partner veloce ed affidabile per conoscere in tempo reale creatività e strategie dei competitor. Credits: Direttore creativo: Giorgio Fiora; Art: Gerlando Mandracchia; Copy: Alessandro Coppi; Fotografia: Piero Perfetto; Contatto: Monica Zanaga. . .  
   
   
RUBELLI LANCIA LA NUOVA CAMPAGNA ADVERTISING 2007 LA CREATIVITÀ PER LO STORICO LUXURY BRAND È STATA AFFIDATA ALL’AGENZIA HANGAR DESIGN GROUP.  
 
Milano, 20 settembre 2006 - Lancio worldwide per la nuova campagna Rubelli - azienda produttrice di tessuti per l’arredamento di lusso - che sarà on air da settembre, declinata su stampa internazionale. All’advertising il compito di esplicitare il binomio arte-tessuto Rubelli: il trend setter nel mondo del design tessile parte da un concetto di "luogo-memoria" del tessuto d´arte, e spazia verso le tendenze più innovative che vanno dall’arte contemporanea alle sperimentazioni estreme, per la creazione di tessuti unici. L’art direction sceglie quindi come testimonial il fashion designer Stefano Guerriero, ritratto all’interno della propria abitazione milanese, circondato da prezioso antiquariato e oggetti d’arte contemporanea, tra cui spiccano le preziose sete Rubelli, che da sempre costituiscono il fil rouge nella produzione della centenaria azienda veneziana. Il visual riflette lo stile artistico e culturale di Rubelli e suggerisce il lifestyle del target di riferimento del brand, accomunato dal piacere e dal desiderio di circondarsi di mobili e materiali pregiati. L’head line “My private art world” suggella la scelta inappellabile di chi ama il bello. Dietro l´obiettivo, la visione living della fotografa Nathalie Krag. In programma per le prossime uscite altri testimonial, che gravitano nel mondo dell’arte, ritratti all’interno delle loro abitazioni, circondati dalla loro quotidianità, fatta di oggetti e tessuti preziosi che vestono lo spazio e sottolinenano la compenetrazione tra Rubelli e oggetto d’arte. La ricerca del bello come propensione che contamina tutti gli aspetti della vita, accomuna quindi il target di Rubelli: eterogeneo e cosmopolita, vive tra raffinatezze e passioni che non conoscono confini. Anche la pianificazione media, che sarà gestita internamente all’azienda, supporta questo aspetto di internazionalità: sarà concentrata nell’ultimo semestre 2006, in concomitanza alla presentazione delle nuove collezioni ai mercati di tutto il mondo. Il carattere sarà pertanto worldwide, e le testate prestigiose: interior design, come Elle Décor e Ad, autorevoli e approfonditi opinion magazine come Mf living, Gentleman e Ventiquattro. Tutti rigorosamente high profile. Uscite dedicate per Yacht Design, per celebrare l´antica tradizione dei Rubelli di produrre tessuti per yacht e navi da crociera. . .  
   
   
LA NUOVA OPEL CORSA: AUTOMOBILE UFFICIALE DI MTV EUROPE MUSIC AWARDS 2006  
 
Roma, 20 settembre 2006 - L’originale campagna pubblicitaria paneuropea di cui la nuova Opel Corsa è protagonista insieme a “The C. M. O. N. S”, una “rock band” davvero unica nel suo genere, e ad Mtv, vivrà il suo culmine in occasione di Mtv Europe Music Awards 2006. Copenhagen. «Divertente, piena di stile, semplicemente eccezionale: questi sono gli attributi chiave della nuova Corsa» dice Alain Visser, direttore esecutivo Marketing Europeo Opel. Per restare fedele a questi valori di marchio ed al contempo fare avvicinare i ventenni metropolitani di tutta Europa alla sua nuova compatta, Opel ha rinunciato alla classica campagna pubblicitaria “patinata”, normalmente utilizzata, e ha costruito una collaborazione con Mtv. L’accordo conoscerà il momento cruciale il prossimo 2 Novembre, a Copenhagen, in occasione di Mtv Europe Music Awards 2006, evento di cui la nuova Corsa sarò l’automobile ufficiale. Mtv è stato ritenuto un “partner” strategico fondamentale per costruire un’autentica e credibile campagna paneuropea rivolta al pubblico dei ventenni, tipico anche di Mtv. Lo scorso 14 Agosto il canale televisivo ha lanciato un nuovo programma, Mtv Under The Radar, un “rockumentario” creato da Mtvni Creative che ripercorre la carriera di “The C. M. O. N. S”, la famosa “rock-band” di pupazzi di pezza. Attraverso questo “rockumentario” gli spettatori possono entrare in contatto con gli aspetti più intimi e personali della band e conoscere meglio la personalità di ogni componente, nonché gli scandali che fanno da contorno alla loro vita nel mondo dello spettacolo. La serie di quattro clip della durata di un minuto e la campagna di lancio hanno rivelato, attraverso le interviste a coloro che lavorano con la band e che fanno parte del loro quotidiano (tra cui anche un chirurgo plastico, una “groupie”, il manager, il proprietario di uno strip club e la fidanzata del cantante) intriganti segreti circa “The C. M. O. N. S”. La campagna è stata inoltre completata dalla realizzazione del microsito ufficiale del programma Mtv Under The Radar (www. Mtvutr. Com) dove sono raccolte le biografie degli artisti, alcune foto “rubate” scattate da paparazzi, una galleria fotografica ufficiale, la discografia della band, “wallpaper” da scaricare ed il link al sito ufficiale www. Thecmons. Com. Oltre a tutto questo, anche copertine di album e di riviste ed i “dietro le quinte” fotografici della band. Il legame tra la nuova Opel Corsa e “The C. M. O. N. S” è stato progressivamente rivelato, in tempi differenti, a ciascun mercato chiave europeo nel mese di Settembre. Ma tanto ancora deve venire. La collaborazione con Mtv ha naturalmente raggiunto il massimo nel momento in cui la nuova Opel Corsa è diventata uno dei principali sponsor di Mtv Europe Music Awards 2006. Questa sponsorizzazione pone infatti le basi per la campagna pubblicitaria paneuropea del prossimo Ottobre. «A mio parere ci sono autentiche somiglianze tra l’approccio di Mtv, quello di Opel ed il modo in cui da entrambe è stato sviluppato» sostiene Alain Visser, direttore esecutivo Marketing Europeo Opel. «All’interno del panorama europeo dei media, Mtv ha ridefinito la qualità dell’intrattenimento e stabilito nuovi standard in fatto di creatività ed estetica. Nella nostra generale strategia di ringiovanimento del marchio Opel, con la nuova Corsa abbiamo stabilito un fondamentale punto di riferimento in termini di design, divertimento, qualità e prezzo. Il nostro intento è mostrare la nuova Corsa nel suo habitat naturale. Come partner, Mtv è la scelta perfetta. Mtv e “The C. M. O. N. S” riflettono il Dna di Corsa: divertimento, energia ed un sacco di emozione». .  
   
   
DDM FIRMA LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE COGEME 2007  
 
 Brescia, 20 settembre 2006 - Per il secondo anno consecutivo, l’agenzia di Pubblicità e Relazioni Pubbliche Ddm Advertising, con sedi a Milano e Verona, firma la campagna di comunicazione 2007 per Cogeme Spa, multiutility con sede a Rovato (Bs). Il tema centrale della campagna 2007 è il lavoro: attraverso un casting tra i clienti dell’azienda, sono state scelte dodici persone comuni che si sono prestate ad impersonare diverse professioni. Nei panni di un fruttivendolo, un informatico, una parrucchiera, un cameriere, un camionista, una cantante lirica e ancora nei panni di un pizzaiolo, una segretaria, un imprenditore, un idraulico, un commesso e un musicista, i protagonisti sono stati ritratti dal noto fotografo canadese Andrew Soule che, attraverso un taglio all’americana, mette in risalto su uno sfondo bianco le caratteristiche di ogni mansione. Il visual è accompagnato dal claim “Indispensabile, come te” che mette in evidenza la preziosa collaborazione tra Cogeme ed i suoi utenti. L’importanza che il lavoratore ricopre all’interno della società con il proprio lavoro lo rende indispensabile agli occhi di Cogeme, che a sua volta cerca di fornire gli strumenti utili per migliorare. Allo stesso tempo, l’utente con la sua professione contribuisce alla sviluppo di Cogeme: è un’interazione continua tra azienda e clienti, che sono reciprocamente indispensabili e a loro volta uniti per crescere assieme all’interno della società. Il pubblicitario Danilo Di Michele, supervisore del progetto, ha interpretato le esigenze del responsabile della comunicazione di Cogeme Spa dott. Simone Mazzata, coordinando un gruppo di lavoro formato dal direttore creativo, l’arch. Giorgio Canale, dalla copy dott. Ssa Alessia Paganella, dagli art Luca Zambotto e Daniele Meneghelli; assistente del progetto il dott. Carlo Trimeloni. I soggetti della campagna 2007 saranno poi declinati anche sul Calendario 2007 Cogeme, sul Bilancio Sociale, sul Company Profile e sul Csr. Ddm Advertising ha dimostrato ancora una volta con questa campagna la professionalità e l’originalità che la contraddistinguono, dando all’azienda Cogeme un nuovo volto che la accompagnerà per tutto il 2007. .  
   
   
STUDENTESSE DELLA SCUOLA PROFESSIONALE "ZUEGG" DI MERANO REALIZZANO COSTUMI PER UN FILM  
 
Bolzano, 20 settembre 2006 - Le studentesse della seconda classe della scuola professionale provinciale "Luis Zuegg" di Merano hanno disegnato e realizzato alcuni costumi per un film scaturito da un progetto internazionale. Le loro creazioni saranno in mostra dal 20 settembre alla Fiera di Bolzano. Il progetto si è svolto durante l´anno scolastico 2005-2006 su iniziativa del regista bolzanino Daniel Defranceschi, che in primavera ha girato un film nei pressi del lago di Carezza, e che ha contattato la sezione moda della scuola professionale provinciale di Merano per proporre una collaborazione. L´idea è stata immediatamente accolta con entusiasmo, e si è concretizzata nella realizzazione di tre costumi: un vestito femminile in stile medioevale, un costume grigio in stile "Biedermeier", e una grande gonna circolare. Le studentesse, con il sostegno delle insegnanti di taglio Annemarie Lechner, Annemarie Gstrein ed Erna Wiedmer, hanno sviluppato una serie di proposte, e le due considerate migliori sono state selezionate per il film. La realizzazione dei primi due costumi ha richiesto diversi giorni, e non meno di 80 ore di lavoro. Per il terzo progetto, che prevedeva la creazione di una grande gonna circolare, è stato necessario anche l´impegno di Markus Alstätter, insegnante che si occupa della lavorazione dei metalli. Durante le riprese è stata richiesta anche la collaborazione della maestra parrucchiera Sandra Marinoni Hand. I due costumi realizzati dalle studentesse della scuola professionale provinciale "Luis Zuegg" di Merano verranno esposti a partire dal 20 settembre nell´ambito della Fiera di Bolzano. Chiunque volesse iscrivere o ricevere informazioni sull´istituto meranese può rivolgersi direttamente alla scuola, in via Scuderia 24, o telefonare al numero 0473 274900. . .  
   
   
COW & BOYS FIRMA LO SPOT PER LE EDIZIONI TODAY  
 
Milano, 20 settembre 2006 - La casa di produzione milanese Cow & Boys firma, per le edizioni musicali Today, il nuovo spot della stagione dove, in un onirico laboratorio di ricerca, uomini-cavia in stato vegetativo si risvegliano al suono della musica delle riviste Groove, Rock Sound, Rockstar e Playlist. Il film è stato girato a fine luglio al Circolo Filologico Milanese e ha visto la regia di Miguel Lombardi, che ha saputo sfruttare al meglio, tutte le possibilità che la location offriva. La divertente produzione Today ha dato la possibilità ai ragazzi della cdp di confrontarsi con loro stessi: il low budget ha infatti permesso un’estrema libertà creativa al fronte di una inevitabile restrizione economica. La ricerca di un’atmosfera adatta, poi, è stato il punto nodale su cui lavorare e il sapore finale dello spot ha reso in pieno la freschezza del prodotto. Il film è stato ideato dalla Hicomunication sotto la direzione creativa di Emilio Haimann, la post produzione video è stata curata da Edi, la post produzione audio è di Top Digital Lo spot è in onda a partire da fine agosto. .  
   
   
TORRECUSO (BN): OGGI APRE IL TORRE VILLAGE MULTIPLEX E´ IL PRIMO MEGACOMPLESSO DEL CENTRO-SUD ITALIA CON SISTENA DI PROIEZIONE DIGITALE.  
 
Torrecuso (Benevento), 20 settembre 2006 - Ci siamo. Domani apre il Torre Village Multiplex cinematografico, sito nella zona industriale di contrada Torrepalazzo a Torrecuso (Benevento), direzione Campobasso. Il multiplex, che anticipa il futuro, è l´unico con impianto di proiezione digitale del centro-sud Italia. Le cui particolarità sono da record: con 9 sale ultratecnologiche (da 150 a 400 posti) con maxischermo da 20 metri per 6, con sonoro Dolby Digital Ex triamplificato e 2000 posti stadium seating. I primi film scelti per inaugurare il megacomplesso sono: "I Pirati dei Caraibi", "Mercante di pietre", "La stella che non c´è", "Slevin - Patto criminale", "Superman return", "Cars" e "Garfield 2"; mentre, in pochi giorni, aprirà anche il ristorante-pizzeria e, a seguire, il bar-caffetteria-gelateria e bowling, con l´intento di coniugare abilmente la cultura con il tempo libero. Il Torre Village multiplex, inoltre, per le sue caratteristiche avanzate è in grado anche di proiettare collegamenti satellitari, conferenze ed eventi di particolare interesse. Il centro d´attrazione, che conta 2000 posti auto, è situato nei pressi di un importante snodo viario che collega sia i centri di Benevento e Avellino, sia di Campobasso e dell´Alto Casertano. .  
   
   
UNA DELEGAZIONE DI CARTIERA LUCCHESE A BRUXELLES PER DISCUTERE CON I FUNZIONARI DELL’UNIONE EUROPEA NUOVI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE  
 
 Porcari, 20 settembre 2006 - La scorsa settimana una rappresentanza di Cartiera Lucchese si è recata presso gli uffici dell’Unione Europea a Bruxelles per incontrare i funzionari della Direzione Generale Ambiente della Commissione. Con il supporto dell’Ufficio della Regione Toscana presso l’Unione, nel corso degli incontri è stato fatto il punto sulla partecipazione dell’Azienda lucchese al Progetto Life Pioneer che l’ha portata, nel giugno di quest’anno, a ottenere la registrazione Emas. Questa importante certificazione ambientale europea va ad aggiungersi a quella già ottenuta nel 1998 per alcuni prodotti: il marchio Ecolabel. “Per Cartiera Lucchese potersi fregiare di questi importanti riconoscimenti – afferma Massimo Pasquini, Amministratore Delegato di Cartiera Lucchese – è da sempre un vanto. Le certificazioni dell’Unione Europea relative alla produzione di carta tissue ad uso igienico sanitario partendo dai maceri sono state per l’Azienda un traguardo molto importante e uno stimolo a perseguire sulla strada di una politica rivolta all’ambiente e alla sostenibilità”. La visita presso il quartier generale dell’Unione Europea a Bruxelles è anche servita per presentare l’Azienda e la propria politica di sviluppo alla Segreteria del Commissario Europeo per l’Ambiente, il greco Stravos Dimas, dalla quale sono arrivati apprezzamenti per il lavoro fatto fino ad oggi riguardo alla sostenibilità della produzione industriale e all’importanza che ha assunto Cartiera Lucchese nel ciclo del recupero e del riutilizzo della carta. Proprio in funzione di queste caratteristiche di Cartiera Lucchese, nel corso degli incontri è emerso l’interesse della Commissione Europea, subito fatto proprio dall’Azienda, di sviluppare in un immediato futuro nuovi progetti che possano avere l’appoggio e il contributo dell’Unione Europea. “Abbiamo potuto constatare – prosegue Pasquini – che i funzionari della Direzione Generale Ambiente della Commissione non solo hanno apprezzato il lavoro fin qui svolto, ma ci hanno anche spinto a intraprendere nuovi progetti di miglioramento ambientale da realizzarsi in collaborazione con altre realtà europee e con la Commissione stessa. E questo non ha potuto che farci piacere. Nel breve periodo sottoporremo quindi alcuni progetti agli uffici dell’Unione Europea per una loro valutazione ”. .  
   
   
JOHAN & LEVI PRESENTA IL VOLUME DOMINIQUE LAUGÉ. L´OCCHIO INCANTATO  
 
Milano, 20 settembre 2006 - Ragione e sentimento in perfetto equilibrio danno vita a un’interpretazione di grande effetto nelle opere del fotografo francese a cui la casa editrice Johan & Levi dedica il volume Dominique Laugé. L’occhio incantato, che viene presentato il 27 settembre 2006 presso la galleria milanese Venticorrenti. L’occhio incantato è quello di uno straordinario fotografo che ha dato vita a un corpus di immagini delicate ed intense allo stesso tempo grazie a una tecnica impeccabile, frutto di studio e passione, unita alla capacità di cogliere il potenziale poetico e drammatico insito in un paesaggio nelle sue mutevoli manifestazioni. Johan & Levi Editore raccoglie queste immagini nel raffinato volume Dominique Laugé. L’occhio incantato, che viene presentato mercoledì 27 settembre presso la Galleria Venticorrenti, dove ha avuto luogo in luglio l’omonima mostra di stampe originali. Per l’occasione, dal 10 al 30 settembre, la mostra torna nelle sale della galleria. Grazie al formato di grandi dimensioni, cm 40x25,5, il volume consente al lettore di godere appieno della bellezza delle immagini in esso contenute. Mari in burrasca, boschi e rami d’albero, campi estesi a perdita d’occhio e piccoli edifici dismessi appaiono in tutta la loro forza e suggestione nelle pagine di questo raffinato libro che ci permette di conservare lo sguardo di un’autore che, come spiega il critico Roberto Mutti, autore del testo introduttivo del volume, "semplicemente ci accompagna con le sue immagini di fronte a quanto sa trasformare in uno spettacolo capace di mille sfumature riuscendo a rendere bello anche un piccolo cespuglio cisposo e quasi del tutto seccato". Roberto Mutti evidenzia sia lo spirito di sperimentazione di Laugé, sia la sua scelta di incentrare sul tema del paesaggio questi scatti: "Si tratta di una ricerca profonda e colta dove l’elemento emotivo e quello razionale convivono in un voluto equilibrio. Tutto nasce dal convergere di due elementi, il primo dei quali è costituito dall’occasione di sperimentare una nuova raffinata carta da stampa che si rivela particolarmente adatta a restituire la bellezza delle immagini fotografiche. Il secondo è dato dalla matura consapevolezza di volersi misurare con un tema come quello del paesaggio usando uno stile nuovo per l’autore, più delicato nei toni ma intenso nella scelta espressiva. Non si tratta di un risultato improvvisato ma dell’esito di una lunga ricerca che Laugé ha condotto, secondo le sue abitudini, sperimentando lungamente senza alcuna fretta, meditando sui risultati raggiunti, approntando di volta in volta le modifiche necessarie a ottenere il risultato voluto". Per realizzare le sue stampe Laugé ha utilizzato quella che nella nota conclusiva del volume definisce "cosa rara": una speciale carta fatta a mano da Franco Conti sulle pendici dell’Etna. Il volume Dominique Laugé. L’occhio incantato è stato stampato su carta Shiro Recycled Paper per rimanere fedeli alle scelte dell’artista. .