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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Settembre 2006
UE INGRESSO DI ROMANIA E BULGARIA, ZAIA: GRAVE PERICOLO PER L’AGRICOLTURA  
 
Venezia, “D’accordo con Barroso quando stoppa l’allargamento dell’Unione Europea ad altri Paesi, ma la frittata è già stata fatta. L’ingresso nella Ue di Romania e Bulgaria, previsto per il prossimo gennaio, è uno scandalo”. Lo ha dichiarato il 26 settembre 2006 il Vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, in risposta alle dichiarazioni del 25 settembre del presidente della commissione europea José Manuel Barroso. “Con tutte le vertenze ancora sospese – ha aggiunto Zaia – e le questioni aperte relative, in special modo, all’agricoltura a partire dall’adozione di standard qualitativi comuni per finire con la sicurezza alimentare, aprire le porte a questi due Paesi è come permettere l’ingresso del Terzo Mondo in Europa. Con ciò non voglio essere offensivo nei confronti di nessuno, ma visto il livello di sviluppo dei loro sistemi agricoli, i costi di produzione di gran lunga inferiori ai nostri e le pratiche di allevamento e coltivazione alquanto discutibili dal punto di vista sanitario, questo allargamento è, a dir poco, dannoso”. “Questa Europa – ha detto il Vicepresidente – si sta trasformando da madre, come diceva di voler essere, in matrigna. Il Veneto è ai vertici della produzione agricola italiana, con una Produzione Lorda Vendibile di circa 5 miliardi 50 milioni di euro l’anno, è prima nel settore della zootecnia da carne con il primato assoluto negli avicoli, nel vitellone da carne e nella coniglicoltura; produciamo oltre 7 milioni di ettolitri di vino dei quali circa un terzo a Denominazione d’Origine Controllata e siamo i primi esportatori con il 28 per cento dell’export nazionale; siamo i primi produttori orticoli, con il primato assoluto del 50 per cento dei radicchi italiani e così via. Stiamo discutendo e definendo il nuovo Piano di Sviluppo Rurale, con il quale vogliamo ricavare il meglio da una situazione già molto impegnativa. Ora dovremo guardarci anche da questi nuovi partners “europei” che, oltre a diventare nostri diretti competitori, si vedranno garantiti anche i fondi e gli aiuti stanziati dalla Comunità Europea, che saranno sottratti a noi”. “A questo punto – ha concluso Zaia – visto che ormai non si può più fare marcia in dietro, chiedo che Romania e Bulgaria siano ammesse nella Ue, ma da sorvegliate speciali, in una sorta di embargo finché non avranno dimostrato di aver raggiunto e di poter garantire i nostri stessi standard sanitari e qualitativi”. .  
   
   
APPROVATA PDL DELLA REGIONE LAZIO SU ‘OGM FREE’  
 
“Il Lazio sarà una regione all’avanguardia in Italia e in Europa. Ambiente e salute dei consumatori saranno tutelati dalla nuova legge. Adesso si apre un mercato per i prodotti e le sementi ‘Ogm free’, di cui saranno protagonisti i nostri agricoltori”. Così Enrico Fontana, vicepresidente della commissione Agricoltura e consigliere dei Verdi alla Regione Lazio, commenta l’approvazione della pdl regionale sugli Ogm. “In questa legge - spiega - sono state raccolte le proposte fatte dai Verdi del Lazio un anno fa. Sono stati approvati diversi emendamenti, primo fra tutti quello che permette agli agricoltori di vendere le proprie sementi ‘Ogm free’ e di utilizzarle senza restrizioni nelle loro aziende. La Regione, inoltre, potrà raddoppiare le sanzioni per chi viola ripetutamente gli obblighi previsti dalla legge. L’approvazione della legge all’unanimità - conclude Fontana - apre la strada a una rapida discussione in Consiglio regionale. Dobbiamo fare presto per dare più forza a chi, come la regione Lazio, combatte in Europa una sfida difficile contro le lobby degli Ogm”. .  
   
   
DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITÀ DEL METAPONTINO E INTERNAZIONALIZZAZIONE.  
 
Presentare lo Sportello per l’internazionalizzazione (Sprint) al Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino informando i numerosi operatori della provincia di Matera su opportunità e strumenti offerti per aiutare le imprese a operare sui mercati esteri. Queste le finalità del seminario, organizzato dall´Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) – Ufficio Regionale di Bari, competente per la Puglia e la Basilicata e dal Dip. Attività Produttive della Regione Basilicata, in collaborazione con il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino, per il 29 settembre 2006 a Metaponto, Sala convegni “G. Michetti”, c/o Azienda Agricola Sperimentale “Pantanello” (S. S. 106 “Jonica” Km 448 + 200). Lo sportello Sprint è nato nel 2002 dall´intesa siglata tra l’allora Ministero del Commercio Estero (oggi Ministero del Commercio Internazionale) e la Regione Basilicata per consolidare la presenza delle imprese locali nei mercati esteri. E´ stato avviato in Basilicata ufficialmente il 21 gennaio 2005. Fa capo all’Assessorato Regionale alle Attività Produttive e Politiche dell’Impresa ed Innovazione Tecnologica e si articola in una struttura centrale ubicata presso la Regione, con funzione di coordinamento, e due uffici operativi presso le Camere di Commercio di Potenza e Matera che offrono servizi alle imprese. Partecipano alle attività di sportello l´Ice, la Sace (Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero), la Simest (Società italiana per le Imprese all’Estero), Unioncamere Basilicata e Sviluppo Italia Basilicata, oltre alle Province di Matera e di Potenza. Il seminario del 29 settembre è riservato agli operatori presenti sul territorio, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei servizi offerti dallo Sprint. Il programma dei lavori prevede la registrazione dei partecipanti alle ore 16. 30. Dopo i saluti del Dott. Salvatore Martelli, Presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità del metapontino, introdurrà i lavori il Dott. Donato Paolo Salvatore, Assessore alle Attività produttive, Politiche dell’impresa, Innovazione Tecnologica della Regione Basilicata. L’apertura dei lavori è invece affidata al Dott. Emilio Libutti, Dirigente dell’Ufficio Internazionalizzazione, Ricerca Scientifica ed Innovazione Tecnologica, nonché Direttore dello Sprint Basilicata. Seguiranno, gli interventi di: Dott. Carmine Nigro, Presidente della Provincia di Matera, Dott. Sabino Altobello Presidente Provincia di Potenza, Dott. Sergio Cifalinò, Esperto Senior Task Force Internazionalizzazione (Tfi) Ministero del Commercio Internazionale, Dott. Alfredo Rizzo, Direttore dell’Ufficio Regionale Ice di Bari, Dott. Mauro Pasqualucci, Senior Manager Business Development Sace, Dott. Aldo Corapi Consulente Simest presso lo Sprint, Dott. Michele Di Tolla, Direttore Generale Unioncamere Basilicata e Dott. Vittorio Simoncelli, per Sviluppo Italia Basilicata. A conclusione dell´incontro interverrà il Presidente della Regione Basilicata, Dott. Vito De Filippo. .  
   
   
GLI AGRICOLTORI BOCCIANO LA PROPOSTA DI ACCORDO SUL GIRASOLE DELLA SADAM. PRONTA UNA NUOVA IPOTESI COME ALTERNATIVA COLTURALE AI BIETICOLTORI RICONVERSIONE DELLO ZUCCHERIFICIO DI FERMO (MARCHE) IN IMPIANTO DI ENERGIA DA OLI VEGETALI  
 
L´assessore all´agricoltura, Paolo Petrini, ha convocato i rappresentanti degli agricoltori, dei contoterzisti e le associazioni bieticole per analizzare la proposta della Eridania Sadam in relazione all´impianto di energia da oli vegetali per la riconversione dello zuccherificio di Fermo. Come e` ormai noto la questione e` di grande attualita`. I progetti di ristrutturazione aziendale degli ex zuccherifici che godranno dei contributi comunitari proporzionati alle quote zucchero rinunciate da ciascun Stato Membro dovranno essere approvati da parte di una Commissione Interministeriale che dovra` tener conto delle indicazioni delle Regioni che verranno espresse sulla base della ricaduta economica, sociale ed ambientale delle progettualita` sui territori. L´intento regionale e` quello di arrivare ad accordi di programma prendendo in considerazione tutte le componenti coinvolte nel progetto, ma che non possono fare a meno di avere alla base degli accordi quadro con gli agricoltori. Per questo le societa` Eridania Sadam e Falk, che intendono realizzare il progetto a Fermo, avevano presentato alla regione una ipotesi di accordo con gli agricoltori per la fornitura del seme di girasole. In sostanza le ditte prevedevano contratti di 12 anni legati ai risultati di una sperimentazione agronomica di uno o due anni, un prezzo di ritiro del girasole basato sull´accordo assobiodiesel, pari a 180 euro/tonnellata, con una ipotetica rivalutazione proporzionale all´aumento del valore dell´energia elettrica (Ee) venduta e dei certificati verdi (Cv) ottenuti. I rappresentanti del mondo agricolo hanno ritenuto non accettabile la proposta, pur se hanno riconosciuto che alcuni elementi quale la fase sperimentale e il legame: prezzo del prodotto agricolo - valore dell´Ee e dei Cv, potevano essere interessanti. Il periodo dodecennale non e` concepibile, la velocita` con cui si muove il mercato e cambiano gli scenari socio-economici e` tale da non permettere contrattazioni oltre tre anni. Il prezzo di riferimento di 180 euro/ton non permette alla coltura, nelle condizioni medie sia a livello di costi che di rese, di arrivare al pareggio, conseguentemente nessun agricoltore coltiverebbe girasole no food, se non in situazioni particolarissime come nel caso delle terre a riposo, che comunque non permetterebbe di arrivare alle superfici necessarie. Non vi e` poi nessun riferimento alla contrattazione e fornitura di olio anziche` di seme da parte degli agricoltori. Inoltre niente e nessuno oggi ci puo` assicurare che vi sia un aumento del valore dell´energia e dei Cv, anzi per questi ultimi, si prevede un loro ridimensionamento con il passaggio da 8 a 12 anni del periodo di concessione agli impianti di energia da fonti rinnovabili da parte dello Stato. Non e` possibile in ultimo legare le condizioni di contratto ai risultati della sperimentazione agronomica che sappiamo troppo condizionata alla stagionalita`. In considerazione di tutto cio` e consapevoli dell´importanza strategica che il settore delle bioenergie puo` avere per regione, i componenti del mondo agricolo hanno deciso di formalizzare un gruppo di lavoro per redigere una nuova proposta con l´intento che la coltura del girasole e la sua trasformazione in olio possa divenire una vera alternativa per gli agricoltori e si determini cosi` le condizioni per una effettiva riconversione di vaste aree agricole fino all´anno scorso dedicate a bietole. .  
   
   
APER IN COMMISSIONE AGRICOLTURA AVANZA LA SUA PROPOSTA IN MERITO AL DECRETO N.251/2006  
 
 Roma, Si è tenuta il 19 settembre un’audizione informale tra la Xiii Commissione Agricoltura alla Camera e Aper in merito alla conversione in legge del decreto-legge 16 agosto 2006, n. 251 “Disposizioni urgenti per assicurare l’adeguamento dell’ordinamento nazionale alla direttiva 79/409/Ce in materia di conservazione della fauna selvatica”. L’associazione ha voluto segnalare l’assenza di incompatibilità tra gli impianti eolici presenti nelle zone Zps - Zone a Protezione Speciale - e la Normativa Regionale che attualmente le regola. A tale proposito, Aper ha avanzato una proposta di emendamento, davanti alla Commissione Agricoltura, in merito all’art. 4, comma 2 del D. L. 251/2006 che dispone il dispiegamento delle norme di tutela previste nella stessa in tema di fauna selvatica, in armonia con la Direttiva 2001/77/Ce che prevede la diffusione della produzione e del consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili. Punto focale della proposta di Aper l’obiettivo di restituire razionalità, efficienza ed integrità al processo di valutazione dell’impatto ambientale di un impianto eolico ed in generale al procedimento autorizzativo. . . .  
   
   
PIÙ TUTELE PER I PESCATORI COSTIERI  
 
Strasburgo - L´aula esaminerà una relazione che critica duramente la comunicazione della Commissione relativa al miglioramento della situazione economica nell´industria della pesca. I deputati chiedono misure di sostegno per far fronte all´aumento del prezzo dei carburanti e l´aumento del massimale degli aiuti "de minimis". Sollecitano poi un programma Ue di sostegno alla piccola pesca costiera e artigianale, aiuti alla commercializzazione dei prodotti e il rafforzamento della lotta alla pesca di frodo. Nel mese di marzo, la Commissione europea ha adottato una comunicazione sulle strategie volte a migliorare la situazione economica dell’industria della pesca. Il documento analizza le cause della crisi economica che interessa attualmente diverse flotte pescherecce europee e prospetta possibili linee di intervento per porre rimedio a tale situazione. La relazione d´iniziativa di Pedro Guerreiro (Gue/ngl, Pt), lamentando il ritardo della comunicazione della Commissione, sottolinea anche «la mancanza di ambizione dimostrata», visto che le proposte avanzate «sono insufficienti e alcune addirittura inadeguate di fronte alle dimensioni e alla gravità della crisi che il settore sta attraversando». I deputati, inoltre, deplorano l´esistenza di una politica che, «approfittando del deterioramento socioeconomico del settore dovuto all´aumento vertiginoso del prezzo del carburante», è volta «a promuovere lo smantellamento e la cessazione definitiva d´attività delle imbarcazioni». Ritengono poi che le misure presentate «non contemplino un´effettiva dimensione socioeconomica» e siano invece misure «che non tengono conto delle conseguenze della loro attuazione sugli equipaggi dei pescherecci». I deputati, inoltre, deplorano che, nell´ambito degli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione, la Commissione continui ad ostacolare l´eventuale concessione di indennità compensative e di aiuti di funzionamento. Insistono quindi sulla necessità di adottare misure immediate e concrete per ridurre l´elevata instabilità dei prezzi del carburante per il settore, segnatamente attraverso l´istituzione di misure di sostegno ai relativi costi. Chiedono pertanto la creazione di un fondo di garanzia a compartecipazione comunitaria, che garantisca la stabilità del prezzo del carburante nonché la concessione di un´indennità transitoria alle imprese interessate del settore. Al fine di garantire la competitività della flotta dell´Ue che opera al di fuori delle acque comunitarie e che deve competere sugli stessi mercati con le flotte di paesi terzi i cui costi possono essere più del 300% inferiori a quelli delle navi comunitarie, i deputati chiedono alla Commissione di valutare le proposte del settore riguardo alla creazione di un quadro per la concessione di agevolazioni fiscali. Sollecitano, inoltre, l´istituzione di un regime assicurativo pubblico garantito a livello nazionale e comunitario per eventi imprevedibili nel settore della pesca e aiuti a breve termine per far fronte all´aumento dei prezzi del carburante. Esprimendo poi la loro delusione per la normativa recentemente annunciata dalla Commissione, che porta a soli 30. 000 euro in tre anni il massimale degli aiuti "de minimis" per il settore della pesca, i deputati ricordano le insistenti richieste del settore e delle amministrazioni di numerosi Stati membri, intese ad aumentare tali aiuti portandoli a 100. 000 euro. Inoltre, deplorano «la mancanza di lungimiranza» con cui il Fep gestisce gli aiuti destinati alla sostituzione dei motori che renderanno «praticamente impossibili» alcune prassi di pesca, potranno incidere sulla sicurezza e favorire nel contempo un aumento delle frodi attraverso notifiche in difetto della potenza. Ribadiscono quindi la necessità che il Fep continui a concedere aiuti per il rinnovo e l´ammodernamento dei pescherecci soprattutto per la piccola pesca costiera e artigianale, nonché per la sostituzione di imbarcazioni aventi più di 20 anni che non operano più in condizioni di sicurezza. In proposito, peraltro, la relazione sollecita la Commissione «a riconoscere la specificità della piccola pesca costiera e della pesca artigianale» nell´ambito della Pcp e ad analizzare in che misura gli attuali strumenti siano adeguati per rispondere alle esigenze del settore, adattandoli di conseguenza. L´esecutivo dovrebbe quindi presentare una proposta volta a istituire un programma comunitario di sostegno alla piccola pesca costiera e alla pesca artigianale, «che aiuti a coordinare le azioni e canalizzi i finanziamenti di altri strumenti esistenti per rispondere ai problemi specifici di questo segmento del settore». Nel sottolineare la necessità di una revisione ambiziosa della Ocm per migliorare la commercializzazione del pesce e dei prodotti della pesca e aumentarne il valore aggiunto, i deputati considerano essenziale che i pescatori siano coinvolti più direttamente nella trasformazione e commercializzazione, al fine di potenziare la loro base di guadagno e migliorare i livelli di vita. La Commissione è quindi sollecitata a presentare proposte di revisione della Ocm dei prodotti della pesca in questa direzione, segnatamente introducendo meccanismi che migliorino il prezzo della prima vendita e promuovano una distribuzione giusta e adeguata del valore aggiunto sulla catena di valori. I deputati, inoltre, ritengono importante valutare l´adozione di altre forme d´intervento analoghe ai prezzi di garanzia o alle aliquote massime sui profitti, al fine di assicurare una migliore distribuzione del valore aggiunto e ridurre i margini degli intermediari. Nel sottolineare poi la necessità che i Fondi strutturali contribuiscano all´ammodernamento e alla creazione delle infrastrutture di commercializzazione per il settore della pesca, la relazione sollecita la Commissione a studiare meccanismi, come gli aiuti al consumo, per promuovere la commercializzazione di prodotti trasformati della pesca, aventi un maggiore valore aggiunto, in particolare le conserve, e la esorta ad assicurare la promozione esterna dei prodotti comunitari della pesca, come le conserve, in particolare finanziandone la diffusione nell´ambito di esposizioni e fiere internazionali. La Commissione dovrebbe anche prendere misure affinché ai prodotti della pesca importati, commercializzati sul mercato interno, siano applicati gli stessi requisiti previsti per i prodotti della pesca comunitari. Ribadendo la richiesta alla Commissione di adottare un approccio integrato per le misure di protezione dell´ambiente marino e la ricostituzione degli stock ittici, i deputati mettono in evidenza la necessità di istituire un quadro regolamentare per azioni intese ad adeguare lo sforzo di pesca alle risorse disponibili, con particolare riferimento al problema delle navi di grandi dimensioni, dotate di attrezzi imponenti che pescano in piccoli bacini. A loro parere, inoltre, tutte le misure di ricostituzione delle risorse alieutiche debbono essere prese con il coinvolgimento dei pescatori e basate sulla ricerca scientifica nel settore della pesca. Alla Commissione è poi chiesto di operare una distinzione tra tecniche di pesca e uso delle stesse. Infatti, la pratica di determinate tecniche di pesca, ritenute nocive su scala industriale, «può inserirsi nel quadro di una pesca sostenibile per le attività artigianali e permettere quindi la conservazione di comunità di pescatori attualmente destinate a scomparire». La relazione, infine, ritiene indispensabile che siano prese misure per rafforzare la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e chiede agli Stati membri di rafforzare i loro meccanismi di controllo. Sono necessari maggiori controlli alle frontiere dell´Unione europea per impedire l´importazione di pesce catturato illegalmente. .  
   
   
ACQUACOLTURA: L´´ETP INTENDE ACQUISTARE L´´ALLEVAMENTO DI POLCENIGO  
 
 Udine - L´ente tutela pesca ha acquisterà l´impianto di allevamento di Polcenigo, al fine di assicurare un nuovo impulso ai progetti di ripopolamento curati nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia. La decisione è stata adottata, il 25 settembre, a maggioranza nel corso dell´ultima seduta del consiglio di amministrazione, e prevede una spesa di un milione e 100 mila euro. L´iniziativa consentirà di integrare la produzione di trota fario e di trota marmorata, che attualmente avviene negli impianti di Flambro, Forni di Sopra e di Moggio. In particolare, a Polcenigo l´Ente intende avviare su larga scala la produzione del temolo, specie attorno alla quale sono in corso studi con la collaborazione delle Università di Trieste e di Udine, e con le "famiglie di pesca" della vicina Slovenia, con le quali sono intrattenuti da tempo proficui rapporti di collaborazione. "L´impianto di Polcenigo - secondo il presidente dell´Etp Loris Saldan - sarà utilizzato entro breve a seguito della stipula di un contratto di affitto che avrà valore fino all´espletamento delle procedure di acquisto della struttura". Le caratteristiche delle acque di questa realtà, com´è emerso dalle analisi già condotte dai tecnici dell´Etp, consentiranno di ottimizzare la qualità di produzione delle specie ittiche, e di migliorare i quantitativi di produzione rispetto alle esigenze dei progetti in atto. .  
   
   
GRUPPO CREMONINI: IL CDA APPROVA I RISULTATI SEMESTRALI AL 30 GIUGNO 2006. RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 1.095,5 MILIONI DI EURO (+8,6%).  
 
Il Consiglio di Amministrazione di Cremonini S. P. A. (Crm. Mi) ha approvato ili 26 settembre la relazione semestrale al 30 giugno 2006. Principali risultati economici consolidati del 1^ semestre 2006. Nel primo semestre del 2006 il Gruppo Cremonini ha realizzato ricavi totali consolidati per 1. 095,5 milioni di Euro, pari ad un incremento dell’ 8,6% rispetto ai 1. 008,6 milioni di Euro dello stesso periodo del 2005. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) si è attestato a 59,1 milioni di Euro (+ 7,5% rispetto ai 54,9 milioni di Euro del 2005), mentre il Risultato Operativo (Ebit) è stato pari a 35,2 milioni di Euro (+ 5,2% rispetto ai 33,5 milioni di Euro del 2005). Il risultato della gestione caratteristica è stato pari a 18,4 milioni di Euro, rispetto ai 25,3 milioni di Euro del 2005, mostrando una flessione di 6,9 milioni di Euro dovuta prevalentemente alla variazione delle differenze di cambio Euro/dollaro rispetto al primo semestre 2005. L’utile netto di Gruppo si è attestato a 2,3 milioni di Euro rispetto ai 29,1 milioni di Euro del 2005, dato quest’ultimo che includeva la plusvalenza netta straordinaria di 20,6 milioni di Euro relativa all’Ipo di Marr. Situazione finanziaria al 30 giugno 2006. La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2006 si è attestata a 572,1 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 579,9 milioni di Euro del 31 marzo 2006, nonostante nel trimestre siano stati distribuiti dividendi per 39,8 milioni di Euro. Risultati dei tre settori di attività nei primi sei mesi. Il settore della produzione ha registrato nel periodo ricavi totali per 507,5 milioni di Euro, in crescita del 4,4% rispetto ai 486,2 milioni di Euro del 2005. L’ebitda si è attestato a 20,8 milioni di Euro (21,6 milioni di Euro nel 2005) e l’Ebit è risultato pari a 6,4 milioni di Euro (8,0 milioni di Euro nel 2005). Prosegue la crescita nel settore della distribuzione(1) , dove i ricavi totali sono stati pari a 465,7 milioni di Euro, in aumento del 14,1% rispetto ai 408,2 milioni di Euro del 2005. L’ebitda ha raggiunto i 27,1 milioni di Euro (22,9 milioni di Euro nel 2005), mentre l’Ebit si è attestato a 23,0 milioni di Euro (19,4 milioni di Euro nel 2005). I ricavi del settore della ristorazione hanno registrato un incremento del 6,5%, raggiungendo i 152,9 milioni di Euro (143,6 milioni di Euro nel 2005). In aumento anche tutti i principali indicatori di redditività: l’Ebitda è stato pari a 12,7 milioni di Euro (11,7 milioni di Euro nel 2005), mentre l’Ebit si è attestato a 9,5 milioni di Euro ( 8,5 milioni di Euro nel 2005). Risultati della Capogruppo Cremonini S. P. A. Nel 1° semestre 2006. Nel 1° semestre 2006 la capogruppo Cremonini S. P. A. Ha realizzato ricavi totali per 69,1 milioni di Euro rispetto ai 64,6 milioni di Euro del 2005. Il risultato netto nel semestre in esame risulta negativo per 1,7 milioni di Euro rispetto all’utile netto di 30,1 milioni di Euro del 1° semestre 2005. Si precisa che, sul bilancio di esercizio della Capogruppo, tale risultato includeva la plusvalenza netta di 34,8 milioni di Euro relativa all’ Ipo di Marr. Eventi successivi alla chiusura del semestre. Il 3 luglio 2006 Cremonini ha acquisito da Eis (European Inflight Service) il 50% di Rail Gourmet España, società con sede a Madrid che gestisce la ristorazione a bordo dei 70 treni ad alta velocità (Ave) in Spagna. Il 20 luglio 2006 Cremonini S. P. A ha concluso l’acquisizione da Compass Group International B. V. Del rimanente 50% di Moto S. P. A. (ristorazione autostradale), portando così la propria quota di partecipazione al 100%. Evoluzione prevedibile della gestione. Pur in presenza di scenari di mercato che hanno condizionato in modo diverso i vari settori in cui opera il Gruppo, la Società prevede un miglioramento dei risultati reddituali per l’esercizio. Il management rimane orientato a perseguire politiche di sviluppo nei vari settori operativi con l’obiettivo di un miglioramento della redditività. .  
   
   
APOFRUIT ITALIA: SEGNALI DI OTTIMISMO DA FRAGOLE ED ASPARAGI  
 
Nella serata di Lunedì 25 Settembre, nella sede di Pievesestina di Cesena, si è tenuta l’Assemblea dei soci di Apofruit Italia per la liquidazione dei prodotti primaverili. Anche se da anni la cooperativa fornisce ai propri associati prezzi indicativi giornalieri, la liquidazione dei prodotti è uno degli appuntamenti fondamentali in quanto permette di tracciare un consuntivo della campagna di commercializzazione e i produttori conoscono e discutono quanto vengono pagati loro i prodotti conferiti. In questo caso si tratta di 48. 700 quintali, per una liquidazione ai soci di oltre 7 milioni di Euro, tra cui primeggiano fragole e asparagi. «L’assemblea di ieri sera è stata anche l’occasione per una prima valutazione, a consuntivo e con dati reali, della campagna ortofrutticola 2006 –sottolinea Renzo Piraccini, Direttore Generale di Apofruit Italia- e possiamo dire che non abbiamo riscontrato quei fenomeni di surplus produttivo e di contrazione dei consumi che hanno caratterizzato il mercato ortofrutticolo nel 2004 e 2005. Certo le problematiche del settore non cambiano ma finalmente, dopo due anni di nebbia fitta, ora vediamo un po’ di sole». Scorrendo il listino si nota che il prezzo medio degli asparagi di categoria A sia di 1,60 Euro al chilogrammo, contro 1,32 Euro/kg del 2005 e la categoria extra sia salita a 1,85 a fronte della quotazione di 1,51 della scorsa campagna. Dopo un triennio di stabilità dei prezzi finalmente qualche segnale incoraggiante, soprattutto per quelle zone, come il delta del Po, dove ci sono poche alternative. Anche le fragole denotano un andamento positivo, più marcato sul prodotto precoce: la produzione romagnola di prima categoria viene liquidata ai soci 1,67 Euro/kg di media contro 1,48 Euro/kg del 2005. «I risultati sulle fragole –commenta Enzo Treossi, Presidente di Apofruit Italia- sono discreti anche perché, in questi anni, i produttori più qualificati, grazie all’introduzione di nuove tecniche di coltivazione, hanno ottenuto un miglioramento delle rese produttive. Stiamo notando che si è interrotto quel calo annuo del 5% che mediamente ha interessato le superfici investite a fragola in Romagna. Crediamo esistano le condizioni perché, soprattutto nel cesenate, finalmente, le superfici di questa coltura possa tornare a crescere». « Questi risultati – aggiunge Piraccini- sono anche il frutto della politica commerciale portata avanti da Apofruit che, in questi ultimi due anni, ha sviluppato una linea di alta qualità targata “Dulcis”. Per noi la fragola è un prodotto di punta. Oltre alle produzioni dei nostri Soci, attraverso la Moc Mediterraneo, commercializziamo anche quelle della Cooperativa Sole di Parete, immettendo sul mercato circa 90. 000 quintali. In questo modo costituiamo la maggior concentrazione di offerta di fragole in Italia da parte di una sola struttura». Buoni risultati anche per le fragole Biologiche, che hanno spuntato una media generale della prima categoria di 2,34 Euro/kg contro 1,85 del 2005. L’incremento del differenziale tra prodotto biologico e normale è anche il risultato dell’aumento delle vendite di prodotto biologico che il gruppo sta registrando nel 2006. Dopo un 2005 stabile sui 32 milioni di euro, il fatturato di Canova, la società controllata da Apofruit che vende il biologico fresco, segna, a fine agosto, un + 24% grazie al forte incremento delle vendite registrato nel mercato estero. Con il marchio Almaverde Bio il gruppo Apofruit è leader di mercato nel segmento del biologico nella grande distribuzione. .  
   
   
A OTTOBRE LA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE “EMOZIONI DAL MONDO: MERLOT E CABERNET INSIEME”  
 
Il concorso è stato il primo dedicato al taglio bordolese a godere del patrocinio dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino. In programma anche il convegno “La comunicazione del vino, quella nuova”. Dal 19 al 21 di ottobre si svolgerà a Bergamo la seconda edizione di “Emozioni dal mondo: Merlot e Cabernet insieme”, il concorso enologico internazionale dedicato al taglio bordolese. Come nell’edizione passata l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino ha concesso il suo patrocinio, concesso nel mondo a meno di una quindicina di concorsi. La manifestazione è organizzata dal Consorzio Tutela Valcalepio, l’organismo che tutela e promuove la Doc Valcalepio che nella tipologia Valcalepio Rosso utilizza Merlot e Cabernet. Come l’anno scorso anche quest’anno è previsto un convegno al termine. Il tema scelto è “La comunicazione del vino, quella nuova”. «La comunicazione nel mondo del vino è un tema attuale e importante» ha dichiarato l’enologo Sergio Cantoni, coordinatore del comitato organizzatore del concorso e direttore del Consorzio Tutela Valcalepio «ma per capirla appieno non è sufficiente soltanto analizzare la situazione attuale, ma le possibilità future che già ora iniziano a manifestarsi. Sarà quindi un convegno sul futuro e sul futuribile, sulle tendenze più innovative che presto affiancheranno le attuali modalità di comunicazione”. L’edizione passata del concorso ha visto al lavoro quattro commissioni di valutazione, composte da giornalisti ed enologi stranieri provenienti da dieci paesi (Australia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria) - e da enologi italiani. Al concorso hanno partecipato 103 vini provenienti da 7 paesi. Sono state assegnate una gran medaglia d’oro, 16 d’oro e 13 d’argento. . . .  
   
   
VINO NOBILE 2006: UN’ANNATA CHE POTREBBE RESTARE NEGLI ANNALI DEL VINO DAI PRIMI RILIEVI IN CAMPO SI PROSPETTA UNA VENDEMMIA STORICA A MONTEPULCIANO  
 
Clima perfetto, grande lavoro in campo. La vendemmia 2006 del Prugnolo lascia presagire un’annata memorabile. Si comincia con le uve bianche e gli internazionali A Montepulciano i produttori si aspettano un 2006 da ricordare per un Vino Nobile di grande qualità ed eccellenza. Sono queste le prime indiscrezioni a pochi giorni dall’inizio della raccolta del Prugnolo Gentile, la qualità di Sangiovese madre del Vino Nobile di Montepulciano. A dirlo sono le analisi che fuoriescono dai continui controlli in campagna che in questi giorni stanno compiendo le aziende. Rispetto al 2005, anno in cui il clima bizzarro e imprevedibile aveva rappresentato causa di maggiore lavoro per i produttori in vigna e poi in cantina, a Montepulciano l’andamento climatico piuttosto regolare del 2006 sta rappresentando un ottimo preambolo per la imminente vendemmia delle uve che andranno a produrre Vino Nobile di Montepulciano Docg e Rosso Doc. Temperature in linea con le medie stagionali; piovosità regolare. In particolare i mesi di giugno e di luglio, privi di precipitazioni, hanno permesso alla vite di recuperare gradualmente il leggero ritardo del ciclo vegetativo arrivando al mese di agosto con una vegetazione rigogliosa e un netto ritardo dell’invaiatura delle uve. I primi giorni di settembre, caldi in modo non usuale, hanno definitivamente accelerato la sintesi delle sostanze zuccherine e polifenoliche. «Siamo nei tempi di quella che amo definire un´annata continentale - afferma il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Massimo Romeo - cioè in cui la vendemmia del Sangiovese in Toscana, Prugnolo Gentile a Montepulciano, per i climi fino ad oggi è prevista nei periodi canonici». L’inizio del raccolto è previsto tra l´ultima decade di settembre e la prima di ottobre per quanto riguarda l’uva principe, il Sangiovese appunto, mentre per le uve internazionali la vendemmia è già iniziata. Buoni gli auspici anche sul prodotto. «Un deciso lavoro di sfoltimento in vigna - continua Romeo - potrà garantire maggiore qualità ai vini dell´annata 2006. Ancora una volta i produttori di Montepulciano hanno scelto la via della qualità, seppur a scapito della quantità, uno dei valori che da sempre caratterizzano il Vino Nobile». Nel 2005 la vendemmia a Montepulciano aveva fatto registrare una perdita di prodotto pari al 12%, mentre la qualità dei vini è stata indicata con 4 stelle (il massimo è 5) durante la tradizionale Anteprima svoltasi a febbraio scorso. .  
   
   
LE DONNE DELLA GRAPPA SCENDONO IN CAMPO PER GRAPPERIE APERTE CON LA PRESIDENTE CLAUDIA MAZZETTI  
 
Le Donne della Grappa in prima linea in occasione di Grapperie Aperte, il tradizionale appuntamento autunnale organizzato dall’Istituto Nazionale Grappa, in cartellone domenica 8 ottobre (dalle 10 alle 18,30). Una giornata interamente dedicata al distillato italiano per eccellenza, in grande ascesa negli ultimi anni negli indici di gradimento dei giovani e delle pubblico femminile. Nel corso di Grapperie Aperte, all’interno di ogni azienda che aderisce all’associazione Donne della Grappa, verranno organizzate degustazioni riservate al gentil sesso e preparati cocktail in rosa. Sarà inoltre possibile avere informazioni dettagliate sulle Donne della Grappa, iscriversi all’associazione, nonché avvicinarsi in modo originale al mondo della grappa e della distillazione. Ad ogni nuova iscritta sarà quindi consegnato il calice griffato delle Donne della Grappa. “La nostra presenza attiva a Grapperie Aperte - spiega Claudia Mazzetti, responsabile marketing e comunicazione di Mazzetti d’Altavilla, nonché presidente delle Donne della Grappa – è finalizzata alla diffusione della cultura della grappa anche tra il pubblico femminile. Un tempo le donne erano escluse dal target di riferimento della grappa, ma negli ultimi anni, grazie anche alle iniziative promosse dalla nostra associazione, le donne si sono rivelate sapienti consumatrici del prodotto, quelle più attente agli accostamenti con il cibo. Inoltre, all’interno delle varie aziende, il contributo delle donne si è rivelato fondamentale per la realizzazione di packaging eleganti e curati nei minimi particolari, favorendo così la diffusione e la cultura di un prodotto rinnovato e glamour, ma sempre nel massimo rispetto della tradizione”. .  
   
   
ALLA SCOPERTA DI PIATTI E SAPORI AUTUNNALI CON IL MELIÁ MILANO  
 
Il Meliá Milano, elegante Hotel e Centro Congressuale a 5 stelle, situato nei pressi della Fiera Milanocity, propone sfiziose ricette tradizionali per sfidare con allegria e gusto i primi freddi autunnali. Nei mesi di ottobre e novembre il ristorante Alacena coccola i propri ospiti con piatti ricchi di gustosi prodotti stagionali, elaborati secondo ricette tradizionali di alcune regioni settentrionali. Sono previste quattro settimane gastronomiche durante le quali i mastri Chef di Alacena si cimenteranno nella preparazione di piatti a tema. La settimana dal 2 al 29 ottobre, invece, sarà dedicata al sublime incontro di profumi e sapori di tartufi e funghi. Ingredienti prelibati che verranno utilizzati con maestria per stupire anche i palati più raffinati. Tra i piatti segnaliamo le immancabili tagliatelle al tartufo e il gustoso risotto con scaglie di tartufo a piacere. Dal 6 al 12 novembre il ristorante Alcena delizierà i propri ospiti con tradizionali piatti della cucina piemontese, tra cui il tipico “Rustin ‘negaa”. Dal 20 al 26 novembre la cucina veneta sarà la principale protagonista. Le peculiarità gastronomiche di questa regione saranno mescolate e accostate in modo inaspettato per rendere unico anche il piatto più tradizionale. Si spazierà dalle immancabili Sarde in Saor allo sfizioso Baccalà mantecato. Il Meliá Milano propone inoltre ai propri Ospiti, nei mesi di ottobre e novembre la degustazione di una selezione dei migliori vini spagnoli importati direttamente dall’azienda Tierra Viva. Nella serata del 6 ottobre, invece, l’azienda Groman snc proporrà agli Ospiti dell’Hotel una degustazione di 3 vini italiani. All’interno del Cigar Bar un sommelier intratterrà i presenti descrivendo le caratteristiche dei vini, per permettere di carpirne ogni sfumatura e nota profumata. Www. Solmelia. Com .  
   
   
SI SONO CHIUSI I BATTENTI DI DOLCISSIMA PIETRA OLTRE 20.000 PERSONE HANNO VISITATO LA SECONDA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE  
 
Frank Madala dell’Hotel de Paris di Montecarlo è stato proclamato vincitore della sezione pièce artistiche della gara di Arte Dolciaria, mentre Francesco Crocco della pasticceria Poldo di Genova ha vinto il primo premio della sezione torte dedicata a Marzio Strobino. Domenica sera si è conclusa con grande successo la seconda edizione di Dolcissima Pietra. Oltre 20. 000 visitatori hanno colto l’invito di Pietra Ligure a visitare il percorso goloso sviluppato nel centro storico della città. Fiore all’occhiello della manifestazione la seconda edizione della gara di Arte Dolciaria con oltre 26 partecipanti che hanno contribuito a decretare il successo dell’iniziativa di punta della manifestazione. L’edizione 2006, in crescita sia per il numero dei partecipanti sia per la qualità delle esposizioni, è stata sviluppata in due sezioni: la sezione pièce artistiche e la sezione torte “Premio speciale Marzio Strobino”, premio dedicato al noto ristoratore pietrese scomparso lo scorso anno. La giuria era costituita da: Virgilio Pronzati, noto enogastronomo, Adriano Noli, presidente della Fic delegazione di Savona, lo Chef Gregorio Meligrana, lo Chef Francesco Impieri e lo Chef Roberto De Palo. I vincitori della sezione pièce artistiche sono: primo premio Frank Madala dell’Hotel de Paris di Montecarlo con la pièce dal titolo “Sotto il Mare”; secondo premio Salvatore Peluso dell’Hotel Acqua Novella di Spotorno con la piece dal titolo “Stella del Mare” e terzo premio Pietro Cassina della Panetteria Cassina Pietro di Varigotti – Finale Ligure con la pièce “Il Vecchio e il Mare”. I vincitori della sezione Premio speciale Marzio Strobino: primo premio Francesco Crocco della Pasticceria Poldo di Genova, secondo premio Bruno De Marco della Pasticceria Caffè Ferro di Finale Ligure, terzo premio Riccardo Cassullo della panetteria Riccardo Cassullo di Finale Ligure Borgo. La prestigiosa Gara di Arte Dolciaria è stata visitata da migliaia di persone, che hanno letteralmente preso d’assalto le postazioni per ammirare i lavori dei maestri pasticceri. Un flusso continuo ha sfilato davanti alle pièce spettacolari, talmente suggestive da essere paragonate a vere e proprie opere d’arte. Un successo le vetrine allestite dai commercianti dedicate a Dolcissima Pietra, che hanno reso “dolcissimo” il centro storico e i quartieri della cittadina rivierasca. .  
   
   
“RITORNA LA BISTECCA CON L’OSSO” E I MACELLAI SENESI FESTEGGIANO CON DEGUSTAZIONE DI CARNE IN BENEFICENZA  
 
Dal 18 al 24 settembre i ristoranti di Siena, Asciano, Monteroni d’Arbia, Sovicille e Castelnuovo Berardenga propongono menù speciali a base di carne bovina locale. Si intitola “Il ritorno della bistecca con l’osso” l’evento con cui il “Catem - Associazione Provinciale Macellai di Siena” festeggia il ritorno in tavola della bistecca. Domenica 24 settembre, dalle 12 alle 14 in Piazza del Mercato a Siena, i macellai senesi si metteranno ai bracieri per dare vita ad una degustazione gratuita di bistecca abbinata al pane toscano e ai vini del Consorzio Chianti Colli Senesi. Ai partecipanti sarà chiesto di lasciare un’offerta libera in beneficenza a favore dei volontari dell’Aism che saranno presenti in Piazza del Mercato. L’aism è l’associazione italiana che combatte la sclerosi multipla. L’evento è patrocinato dal Comune di Siena, dalla Provincia di Siena e della Camera di Commercio, con la collaborazione di Confcommercio, Confesercenti, Cia e Coldiretti. “L’obiettivo della manifestazione che promuove il Catem – spiega il Direttore Massimo Cerretani - è quello di festeggiare il ritorno della bistecca con l’osso sulla tavola dei buongustai e degli amanti della carne. Domenica 24 settembre in Piazza del Mercato i macellai senesi daranno dimostrazione del modo in cui si taglia e si cucina la bistecca con l’osso da carni italiane certificate e garantite dalla tracciabilità e dall’etichettatura. Il nostro augurio è che l’iniziativa possa essere motore trainante dell’intero consumo delle nostre carni bovine, il tutto nelle massime condizioni di sicurezza, genuinità e qualità”. Oltre all’evento conclusivo in programma domenica 24 settembre sotto il “Tartarugone” di Piazza del Mercato a Siena, la manifestazione prevede appuntamenti dal 18 al 24 settembre a Siena, ma anche Asciano, Castelnuovo Berardenga, Monteroni d’Arbia e Sociville, dove nei ristoranti convenzionati gli amanti della carne con l’osso potranno gustare menù speciali a base di carne bovina locale. Inoltre gli allevamenti di vitelli ospiteranno, su prenotazione, visite guidate gratuite, sempre dal 18 al 24 settembre. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0577/42107. . . .  
   
   
SAPORI, EMOZIONI, SCOPERTE… ESPERIENZA, AZIONE, CULTURA…ITALIAINTAVOLA (FIERA DI BRESCIA, 5-8 OTTOBRE) ANNUNCIA LA SUA SECONDA EDIZIONE  
 
Oltre all’esposizione di prodotti d’eccellenza, Italiaintavola (Fiera di Brescia, 5-8 ottobre) annuncia la sua seconda edizione con un programma ricco di eventi e convegni che saranno in grado di creare nuove tematiche e di approfondire argomenti importanti per il settore. L’esordio sarà fra i più prestigiosi: alle ore 14 della prima giornata, giovedì 5 ottobre, l’evento Il pollo tra le stelle vedrà due famosi chef applicare la loro creatività elaborando ricette che avranno come soggetto proprio il pollo. La tradizione francese sarà interpretata da Marc Meneau del ristorante l’Espérance di Vézelay (3 stelle Michelin); l’Italia verrà rappresentata dall’Enoteca Pinchiorri di Firenze (3 stelle Michelin) con Annie Feolde e i suoi chef. Sarà un momento particolarmente significativo, dedicato a un prodotto d’eccellenza e molto diffuso, che detiene un ruolo di protagonista anche nell’alta cucina. Giovedì 5 ottobre, alle ore 16, il primo talk show vedrà riuniti alcuni importanti giornalisti enogastronomici per discutere sul tema Dove va la “nuova cucina italiana”?, condotto da Gioacchino Bonsignore del Tg5. Sempre il primo giorno, alle ore 18, i più prestigiosi chef e ristoratori, provenienti da tutte le regioni, si daranno appuntamento a Italiaintavola per la presentazione dell’edizione 2007 della guida L’espresso – I Ristoranti d’Italia da parte del curatore Enzo Vizzari. Venerdì 6 ottobre, alle ore 11, la tavola rotonda Caro vino sei proprio caro… coinvolgerà giornalisti, operatori e produttori. Moderatore sarà Anna Bartolini (Rappresentante Italiana nel Consiglio Europeo dei Consumatori) per un argomento di grande attualità: la realtà dei consumi e dei prezzi di un prodotto che ha raggiunto in Italia importanti apici qualitativi e che ha visto, negli ultimi anni, un notevole aumento delle sue quotazioni! Al pubblico saranno dedicate le giornate di sabato 7 e domenica 8 ottobre: Italiaintavola aprirà le sue porte a tutti coloro che vorranno conoscere, assaggiare ed acquistare i prodotti di piccole realtà d’eccellenza, partecipare ai laboratori di cucina tenuti da grandi chef e degustare i migliori vini italiani. Ma c’è ben di più: un ristorante gestito dall’Associazione dei Jeunes Restaurateurs italiani sarà aperto dal venerdì alla domenica (dalle ore 12 alle ore 14. 30) per proporre particolari e tipici piatti interpretati da chef provenienti da tutta Italia. Il menu del venerdì sarà realizzato da Ernesto Iaccarino (Don Alfonso 1890 di Sant’agata Sui Due Golfi - Na), Alfredo Russo (Dolce Stil Novo di Ciriè - To) e Davide Botta (L’artigliere di Gussago - Bs); quello del sabato da Emanuele Scarello (Agli Amici di Godia - Ud), Ciccio Sultano (Duomo di Ragusa Ibla - Rg) e Nicola Portinari (La Peca di Lonigo - Vi); quello della domenica da Roberto Petza (S’apposentu di Cagliari), Marco Bistarelli (Il Postale di Città di Castello - Pg) e Marco Fadiga (Marco Fadiga Bistrot di Bologna) Per un pranzo veloce, una grande novità: Air Dolomiti, compagnia aerea regionale del Gruppo Lufthansa pluripremiata per l’alta qualità del suo servizio, proporrà i menu serviti quest’anno a bordo dei suoi aerei. Una gustosa esperienza al “Settimocielo”! Le giornate di sabato e domenica saranno anche teatro di una sfida unica nel suo genere, il primo campionato “Gran Trofeo d’Oro della Ristorazione Italiana” - Dal tavolo al dolce - Concorso nazionale per grandi Allievi e Maestri delle scuole alberghiere italiane. Questa gara sarà promossa dalla Provincia di Brescia - Assessorato Agricoltura, Alimentazione, Agriturismo e dalla Camera di Commercio di Brescia, con la supervisione del Maestro Iginio Massari. Gualtiero Marchesi sarà il Presidente della giuria che valuterà le ricette elaborate dagli allievi. Di particolare interesse sarà la mostra l’eccellenza: la tavola, la cucina, l’immagine organizzata con il supporto della Fiera di Brescia - Brixia Expo. Verranno esposte opere selezionate dalla Galleria d’Arte “I Monaci Sotto le Stelle” con artisti provenienti da tutta Italia che esporranno quadri realizzati su tela o su tavola (h cm 60 – base cm 50) interpretando lo spirito di Italiaintavola: un riconoscimento di merito sarà assegnato ai tre lavori più significativi da un Comitato composto da critici d’arte e da gourmet.  
   
   
UN VERO E PROPRIO CANTIERE DEL CIOCCOLATO A EUROCHOCOLATE, A PERUGIA DAL 14 AL 22 OTTOBRE  
 
Dopo il grandioso successo dello scorso anno con una presenza di oltre 1. 000. 000 di visitatori, per la tredicesima e golosa edizione di Eurochocolate, che si svolgerà a Perugia dal 14 al 22 Ottobre 2006, si sta già allestendo un vero e proprio cantiere del cioccolato! Puntuale e originale, come ogni anno, ecco infatti il nuovo claim per il prossimo appuntamento della gustosa kermesse: “Costruttori di dolcezze”. Un invito a tutti i golosi e non, a edificare la propria esistenza su basi positive, buone…come il cioccolato! E per la prima volta il grande cantiere di Eurochocolate sarà allietato e supportato dalla prestigiosa collaborazione con Play Radio, che sarà radio ufficiale per coinvolgere in modo simpatico tutti i golosi che affolleranno Perugia durante la dolce kermesse. Diverse saranno le attività: dallo stand posizionato in pieno centro storico, che farà da fulcro per omaggi di Gadgets, alle animazioni, come il divertente gioco a premi in anteprima della manifestazione, che permetterà di vincere fantastici weekend durante il festival, nell’unico hotel perugino tutto dedicato al cioccolato, l’Etruscan Chocohotel (per il regolamento visitare il sito www. Eurochocolate. Com). E naturalmente sarà ancora lui, il cioccolato, l’unico, inimitabile e indiscusso protagonista della ormai celebre manifestazione: un prodotto amato da tutti che nella Città del Cioccolato per eccellenza, trova la sua naturale collocazione. Il tutto accompagnato come sempre da una buona dose di ironia e divertimento, ma stando sempre attenti allo sviluppo di progetti culturali legati alle più variegate forme d’arte e ponendo una particolare attenzione verso la tutela di importanti valori quali solidarietà, biodiversità, tracciabilità e sostenibilità della filiera produttiva del cacao, in prospettiva di un futuro sostenibile che limiti e tenda ad eliminare le differenze tra Paesi Sviluppati e Paesi in via di Sviluppo. Queste, in particolare, sono alcune delle tematiche che verranno sviluppate all’interno dell’ormai conosciuto ed apprezzato contenitore Eurochocolate Word (Rocca Paolina, Cerp 14-22 Ottobre) patrocinato da importanti organizzazioni mondiali come la Icco (International Cocoa Organization) e l’I. I. L. A. (Istituto Italo-latino-americano). In particolare, in questa edizione verranno presentate alcune realtà economiche dei piccoli Paesi produttori di cacao, come il Venezuela, Vietnam, Cuba, Bolivia, Papa Guinea, al Primo Summit Internazionale dei Piccoli Paesi Produttori che si terrà a Perugia il 19 Ottobre. La Cazzuola di Eurochocolate Come in un cantiere di tutto rispetto, non mancheranno di certo gli strumenti simbolo degli addetti ai lavori del settore: primo fra tutti la cazzuola, che Eurochocolate ha rivisto in chiave cioccolatosa confezionando così, grazie alla creatività del giovane ed affermato designer italiano Giulio Iacchetti, il gadget ufficiale e di tendenza della kermesse, per proporre golose fette di dolcezza a tutti i visitatori. All’interrogativo Che Cazzuola Vuoi? i fans di Eurochocolate potranno rispondere scegliendo tra sei golose varianti di originalissime tavolette di forma triangolare (latte, fondente, cannella, peperoncino, vaniglia e nocciola) abbinate a altrettanti colori: celeste, marrone, arancione, rosso, crema e verde. .  
   
   
“TENERA ASCOLI-VIAGGIO TRA STORIA E GUSTO” TORNA SABATO 11 E DOMENICA 12 NOVEMBRE IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO CON IL PRODOTTO SIMBOLO PICENO, L’OLIVA ALL’ASCOLANA  
 
Nella bella città di Ascoli Piceno, nelle sue vie ricche di storia e tradizione torna nei giorni di sabato 11 e domenica 12 novembre 2006 “Tenera Ascoli-viaggio Tra Storia E Gusto”, la manifestazione organizzata da Slow Food Condotta del Piceno in collaborazione con la Fondazione Carisap, la Regione Marche, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio di Ascoli Piceno e l’azienda Fainplast. Un evento straordinario che già nelle precedenti edizioni aveva riscosso un importante successo mediatico e di pubblico. Protagonista assoluta anche quest’anno sarà l’oliva della varietà Ascolana Tenera, che lo scorso anno ha ottenuto la Dop dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dell’Unione Europea. Accanto all’oliva ascolana sarà possibile degustare anche gli altri prodotti tipici e della cucina del Piceno passeggiando tra le bellissime piazze, le rue, i chiostri e i cortili medievali, nei luoghi storici della città, degustando le eccellenza del territorio. Prologo della manifestazione, venerdì 10 novembre, sarà il convegno dedicato al futuro dell’economia agricola e allo sviluppo del territorio piceno, a partire dal riconoscimento della Dop del suo prodotto simbolo, l’oliva ascolana tenera. Nei due giorni di sabato e domenica a Tenera Ascoli si succederanno incontri, degustazioni, una colazione itinerante nel cuore del centro storico di Ascoli e un mercatino dove poter trovare il meglio delle golosità locali con la presenza dei produttori del progetto “Filiera Corta” promosso dalla provincia di Ascoli Piceno. E ancora i Laboratori del Gusto, vero e proprio “marchio di fabbrica” di Slow Food, ovviamente sull’oliva tenera ma anche sull’eccellenza enologica del Piceno e sull’anice verde, la tradizionale produzione di Castignano, con le sue derivazioni più importanti, il mistrà e l’anisetta. - info@teneraascoli. It .