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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Febbraio 2007
PESCA, BRUXELLES VUOLE CAMBIARE GLI INDICATORI LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UN DIBATTITO SULLE MODALITÀ PIÙ INDICATE PER MISURARE LA CAPACITÀ E LO SFORZO DI PESCA  
 
La Commissione europea ha pubblicato oggi una comunicazione che intende promuovere un dibattito su come migliorare gli indicatori della capacità e dello sforzo di pesca nell´ambito della politica comune della pesca (Pcp). Attualmente la capacità di una nave è misurata in termini di stazza lorda (Gt) del natante e di potenza propulsiva dei suoi motori (kW), mentre lo sforzo di pesca è espresso dal numero di giorni trascorsi in mare. Se il primo parametro consente di misurare la capacità globale della flotta in modo soddisfacente, la metodologia attualmente applicata ai fini della certificazione della potenza motrice presenta carenze significative cui è necessario porre rimedio. È attualmente all´esame il ricorso a indicatori alternativi, quali il tipo o le dimensioni degli attrezzi da pesca utilizzati; per approfondire questa ipotesi di lavoro, la Commissione propone un piano d´azione che comprende studi di casi specifici, consultazioni e progetti pilota. Stazza - Nell´ambito della Pcp, la capacità di pesca è misurata in termini di dimensioni e di potenza motrice delle navi. Tali indicatori sono utilizzati nell´ambito del regime di entrata-uscita delle navi, il cui scopo è garantire che la capacità complessiva della flotta dell´Ue non aumenti a seguito dell´entrata o dell´uscita di navi dalla flotta. Nel 2003 è stata adottata una definizione comune della stazza applicabile a tutte le navi di tutti gli Stati membri, che pone rimedio alle incongruenze precedentemente esistenti. La comunicazione giudica soddisfacente l´attuale definizione di stazza, prospettando alcuni piccoli miglioramenti, e si propone di semplificare la normativa vigente integrandola in un unico regolamento. Potenza motrice - Attualmente l´Ue misura la potenza motrice in termini di potenza propulsiva dei motori principali delle navi. Benché teoricamente corretto, tale approccio risulta di fatto problematico in quanto la procedura di certificazione della potenza motrice consente possibili abusi. Inoltre, a causa dei recenti sviluppi tecnologici, la potenza dei motori ausiliari delle navi (i motori utilizzati per altri scopi, quali il salpamento delle reti o la conservazione e la trasformazione del pescato) può incidere in modo significativo sul volume di catture che una nave può realizzare in un determinato periodo di tempo. La Commissione non ritiene pertanto adeguata l´attuale definizione di potenza motrice, nella quale andrebbe inclusa anche la potenza ausiliaria. Occorrerebbe inoltre definire un nuovo sistema di certificazione della potenza motrice: si tratta di una questione tecnicamente molto complessa che richiederà un´ampia cooperazione tra fabbricanti di motori, società di classificazione e autorità competenti degli Stati membri. Possibili alternative - La comunicazione prende inoltre in esame criteri alternativi per la misurazione della capacità, come il tipo e le dimensioni degli attrezzi da pesca utilizzati, anziché le dimensioni dell´imbarcazione e la relativa potenza motrice. Diversi Stati membri fanno già uso di indicatori basati sulle caratteristiche degli attrezzi per la gestione di determinate attività di pesca praticate con attrezzi precisamente definiti da una flotta e in una zona geografica chiaramente determinate. Di norma tali indicatori sono basati sul "tempo di immersione" dell´attrezzo e sul numero di ami o di nasse, o sulle dimensioni delle reti. Tale metodologia presenta sia vantaggi che svantaggi: pur offrendo una certa precisione, essa può porre serie difficoltà in termini di controllo e di applicazione. La Commissione ritiene che per alcune particolari attività di pesca possa rivelarsi appropriato il ricorso ad indicatori basati sugli attrezzi e propone un piano d´azione inteso ad approfondire tale ipotesi di lavoro. Nel 2007 essa preparerà e analizzerà una serie di studi di casi specifici, cui faranno seguito consultazioni con gli Stati membri, le parti interessate e i ricercatori. La Commissione proporrà che nel 2008, a titolo di esercizio pilota, alcuni tipi di pesca siano gestiti mediante i suddetti indicatori. Lo sforzo di pesca è definito come il prodotto della capacità di pesca e dell´attività (cioè la durata delle operazioni di pesca) di un peschereccio. Nell´unione europea l´attività di pesca à attualmente misurata in termini di giorni in mare per i tipi di pesca soggetti a limitazioni dello sforzo. Tuttavia non è escluso che in alcuni casi il tempo di immersione costituisca un indicatore più preciso del livello di attività effettivo. L´applicazione di tali indicatori, che potrebbe comportare qualche difficoltà in termini di controllo ed esecuzione della normativa, dovrebbe essere agevolata grazie all´attuazione del giornale di bordo elettronico recentemente adottato dal Consiglio. . .  
   
   
SCIENZIATI ALLA RICERCA DELLA FONTE DI PANDEMIA DI INFLUENZA AVIARIA NEL REGNO UNITO  
 
Un´équipe di scienziati è attualmente impegnata nel tentativo di individuare la fonte di un focolaio di influenza aviaria che ha colpito un allevamento di tacchini nel Regno Unito. La notizia del primo focolaio del ceppo H5n1 dell´influenza aviaria registrato in Inghilterra arriva dopo la recente conferma della presenza del virus letale in Ungheria e una palese nuova insorgenza della malattia in altre parti del mondo. Poiché il ceppo è analogo a quello riscontrato in Ungheria, la teoria più accreditata è quella secondo cui il virus viene diffuso grazie agli uccelli selvatici che migrano verso occidente. Fino a quando non si individuerà la fonte, studiosi, allevatori e autorità britanniche possono comunque solo avanzare ipotesi. Il Comitato permanente della catena alimentare e della salute animale dell´Unione europea, di cui fanno parte esperti in veterinaria, si riunirà il 6 febbraio allo scopo di discutere in merito alla situazione della patologia e alle misure da adottare. Nel frattempo, Regno Unito e Ungheria sono stati solleciti nell´attuare la normativa comunitaria che prevede controlli severi riguardo agli spostamenti del pollame in caso di un´epidemia e la definizione di una zona di protezione intorno all´azienda agricola dove vengono riscontrati i casi di infezione. Anche i governi di altri Stati membri dell´Ue hanno adottato misure precauzionali. L´irlanda ha allertato i propri laboratori, i Paesi Bassi hanno annunciato il rafforzamento delle misure protettive, mentre la Francia sta valutando i rischi cui può essere soggetto il pollame presente nel paese. L´organizzazione mondiale della sanità ha confermato che il virus H5n1, anche se interessa principalmente i volatili, può contagiare gli esseri umani. Dal 2003 su 271 casi registrati a livello mondiale, 165 hanno riguardato persone che sono poi decedute. Negli ultimi giorni è stata anche confermata la notizia del primo decesso per influenza aviaria di un essere umano nell´Africa occidentale, una donna di 22 anni di Lagos (Nigeria), morta il 16 gennaio. Gli scienziati sono divisi per quanto concerne l´interrogativo sull´eventualità che il virus possa mutare e generare un ceppo pandemico in grado di uccidere gli esseri umani in tutto il mondo. Il professor Koos Van der Velden, presidente dello European Influenza Surveillance Scheme, ha dichiarato alla testata «The Independent»: «Mi accorgo che il pubblico viene sommerso con tutti i possibili avvertimenti sul virus H5n1, anche se poi la realtà è che non è scoppiata alcuna pandemia. Ma la minaccia è sempre in agguato e sono più elevate le probabilità che l´epidemia scoppi in una parte del mondo più densamente popolata e dove i sistemi di governo sono deboli. » In una lettera a «The Guardian», alcuni premi Nobel, nonché personalità del calibro di Noam Chomsky e Naomi Klein hanno chiesto di eliminare gli allevamenti intensivi su larga scala che, secondo loro, «accelerano lo sviluppo di nuove malattie pandemiche». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Eiss. Org/index. Cgi .  
   
   
LA COESISTENZA TRA ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI E NON: UNA SFIDA POSSIBILE? UN CONVEGNO VENERDÌ 9 FEBBRAIO, 2007  
 
 Lo coesistenza tra /e produzioni Ogm e non Ogm rappresenta oggi un terreno di studio su cui si cimentano i ricercatori, i legislatori e gli operatori dell´alimentare. Certo è che /a produzione degli alimenti è divenuta un processo complesso, anche per lintemozionolitò della provenienza delle materie prime. La strada indicata per la corretto informazione dei consumatori passa per il processo di tracciabilità: la sua attuazione a tuffi i livelli può garantire /a separazione tra /e produzioni Ogm e non Ogm dal campo sino a/ prodotto finale. Di questi specifici argomenti si occupa i/ progetto europeo Co-extra, ne/ quale sono impegnati gruppi di ricerca di tuffo i/ mondo e anche italiani. La riunione annuale di questa qualificata comunità scientifica e tecnica dò l´occasione per un aggiornamento sullo stato della ricerca sulla coesistenza tra Ogm e non Ogm. Programma: ore 9,15 Registrazione dei partecipanti Registration; ore 9,30 Saluti di benvenuto Welcome Giulio Fantuzzi - C. R. P. A. S. P. A. Centro Ricerche Produzioni Animali; Giancarlo Cargioli - Regione Emilia-romagna. Ore 10,00 Introduzione e presidenza dei lavori Chairman and introducing lecture Yves B E Rth Eau - Institut National de /a Recherche Agronomique - Versailles, Francia “Il progetto Co-extra: obiettivi e stato dell´arte” Co-extra Project: objectives and state of the art. Ore 10,30 Relazioni Lectures “ La coesistenza dalla fase di produzione agricola fino al consumatore” Co-existence from agricultural production to consumers Antoine Messean - Institut National de /a Recherche Agronomique - Grignon, Francia Introduzione sostenibile degli Ogm nell´agricoltura europea Sustainable Introduction of Gmos into European Agricolture, Nelson Marmiroli - Università di Parma, Italia “Metodi analitici avanzati di tracciabilità a supporto delle normative europee sulla etichettatura dei prodotti contenenti o derivati da Ogm” Advanced analytical methods for traceability in support of European legislation on labelling of products containing or derived from Gmos, Marina Mi Raglia - Istituto Superiore di Sanità - Roma, Italia “La normativa sulla etichettatura e tracciabilità degli alimenti derivanti da Ogm a garanzia della corretta informazione del consumatore” Law rules on labelling and traceability of Gmo derived products as a guarantee for consumer. La coesistenza: casi di studio Case studies on co-existence Ciro Tapia - Instituto Nacional de Tecnologfaagropecuaria - Buenos Aires, Argentina Argentina; Charles Hurburgh - Instituteforfood Safety&security- Iowa State University, Usa Stati Uniti; Marcello Butatti - Università di Firenze, Italia “Coesistenza e agricolture Co-existece and” agricolture, ore 12,30 Discussione e conclusioni Centro Congressi - Hotel Savoia Country House Via San Donato 161 - Bologna Segreteria organizzativa e informazioni Centro Ricerche Produzioni Animali - C. R. P. A. Spa Reggio Emilia Tel. 0522436999 - m. Ghielmi@crpa. It .  
   
   
VEGETALIA, BECCALOSSI: 28 MILIONI PER AGRO-ENERGIA PRESENTATA IERI LA MANIFESTAZIONE IN PROGRAMMA A CREMONA DAL 9/2  
 
Regione Lombardia sta realizzando azioni concrete per incrementare lo sviluppo del settore agro-energetico. Ne sono un esempio i circa 28 milioni di euro destinati ad interventi per lo sviluppo del biogas, delle biomasse, del sistema bosco-legno-energia e della fitodepurazione. E´ questo uno dei dati illustrati il 6 febraio a Milano dalla vicepresidente della Regione e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi, nel corso della presentazione di Vegetalia, la mostra-convegno dei prodotti, delle macchine, delle tecnologie e dei servizi per la filiera vegetale, in programma alla Fiera di Cremona dal 9 all´11 febbraio. All´incontro hanno partecipato anche gli assessori regionali alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, e all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, coordinatore del Tavolo territoriale di Cremona. Vegetalia 2007, 150 espositori di 34 province italiane, proporrà una serie di iniziative di alto livello qualitativo con particolare attenzione a temi di grande attualità come le agro-energie, la gestione dell´acqua, i nuovi business e il contoterzismo. "Quattro materie fondamentali - ha detto Viviana Beccalossi - alle quali dedicare la massima attenzione. Temi imprescindibili soprattutto a fronte delle complesse problematiche in cui la nostra agricoltura si sta muovendo attualmente. Regione Lombardia guarda con attenzione alle nuove esigenze del nostro sistema rurale e lavora per utilizzare al meglio le opportunità offerte dagli strumenti comunitari di programmazione, uniti agli elementi di cui oggi già disponiamo. L´obiettivo - conclude Viviana Beccalossi - è rendere un reale servizio alla collettività ed all´ambiente che ci ospita, valorizzando la nostra agricoltura". Vegetalia e Cremona si confermano dunque a pieno titolo un importante riferimento per tutto il mondo agricolo, rappresentando un modello per quanti vorranno approfondire le tematiche relative al comparto vegetale, con i suggerimenti che verranno dibattuti nei molteplici convegni proposti, ai quali anche Regione Lombardia non mancherà di dare contributo. "Avremo modo di approfondire - ha precisato l´assessore Massimo Buscemi - aspetti importanti per il risparmio energetico, l´ambiente e la qualità della vita, puntando a tre obiettivi: implementare la ricerca e lo sviluppo delle risorse alternative per diminuire l´impatto ambientale, ridurre le tariffe al consumo e quindi favorire la diminuzione dei prezzi e uscire dal ricatto dei Paesi produttori di petrolio. La terra lombarda - ha concluso Buscemi - è il luogo dove da sempre si sviluppano le tecniche innovative che poi vengono esportate nel mondo. Non saremo da meno nemmeno questa volta". La tre giorni di Cremona, dunque, farà compiere "un passo in avanti - come ha sottolineato l´assessore Rossoni - nell´utilizzo delle energie rinnovabili e delle biomasse. Bene quindi ha fatto il Centro Fiere di Cremona a porre questo problema all´attenzione di tutto il mondo agricolo una delle eccellenze lombarde che siamo sicuri resterà tale, indicandogli le opportunità da cogliere". .  
   
   
GIUNTA ABRUZZESE: APPROVATO PROTOCOLLO PER VALORIZZAZIONE BIOMASSE  
 
Pescara - Nell´ambito del programma regionale per la valorizzazione energetica delle biomasse agro-forestali e residuali nella regione Abruzzo, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, ha approvato il protocollo tecnico aggiuntivo applicativo dell´Accordo di programma sulle biomasse, siglato nell´aprile 2004 tra Ministero dell´Ambiente e Regione. L´impegno economico complessivo della prima annualità del programma è pari 2 milioni e 800 mila euro. L´organizzazione e la costituzione di filiere per l´utilizzo energetico delle biomasse nel territorio regionale, accompagnate da un´incisiva azione formativa, divulgativa e dimostrativa, rappresentano le finalità principali di questo ambizioso programma che ha una durata triennale. "Alla base dell´iniziativa" spiega l´assessore Caramanico "c´è lo straordinario patrimonio forestale che può vantare l´Abruzzo. Una ricchezza che va difesa e valorizzata attraverso una gestione ispirata alla sostenibilità. Ed è in questa logica che la risorsa legno può essere utilmente destinata alla produzione di energia rinnovabile. Ma, al di là delle risorse forestali" ha continuato Caramanico "vanno considerate anche le biomasse di origine agricola, quali, ad esempio, le colture arboree a rapido e medio accrescimento e le potature di ulivi e vigneti". Peraltro, la valorizzazione energetica del legno genera effetti positivi anche sul fronte dell´occupazione. Infatti, secondo alcuni studi condotti da una Università svedese di scienze agricole, l´uso delle biomasse legnose a scopo energetico produce mediamente 500 posti di lavoro ogni 100 mila tep di energia primaria prodotta. A queste va aggiunta la biomassa residuale data dagli scarti prodotti dalla lavorazione artigianale ed industriale del legno vergine, cioè gli scarti legnosi di prima lavorazione. Inoltre, la biomassa legnosa offre alcuni vantaggi ambientali che si spiegano con il fatto che il legno è una fonte energetica che si rinnova continuamente. Per di più, quando il legno viene bruciato in apparecchi di combustione, le emissioni inquinanti sono paragonabili a quelle prodotte dalle caldaie a metano. Quindi, tale protocollo è perfettamente in linea con gli accordi di Kyoto e con i programmi della Commissione Europea in tema di recupero del contenuto energetico dei rifiuti. Il protocollo prevede l´istituzione di un tavolo di regia, presieduto dal Servizio Politiche Energetiche della Regione e composto dagli assessorati all´Ambiente ed all´Agricoltura, dall´Araen, l´Agenzia regionale per l´Energia, dal Ministero dell´Ambiente e dalle quattro Provincie, con il compito di coordinare le azioni del progetto e costituire un momento costante di verifica ed indirizzo. Tre sono le tipologie di filiera ipotizzate: il modello aziendale, legato alle attività svolte dall´impresa agricola, quello di filiera composta, nella quale una forma organizzata di fornitura di legno combustibile è in grado di assicurare biomasse legnose (cippato) ad impianti termici collettivi di proprietà pubblica, e, infine, il moedello di filiera integrata, in cui una società di provenienza locale è in grado di gestire l´intera filiera legno-energia e quindi di vendere calore direttamente alle utenze pubbliche e private. Da notare anche l´integrazione del progetto con altri piani come quello di sviluppo forestale, il Psr (Piano di Sviluppo Rurale), quello regionale relativo all´uso di energia da fonte rinnovabile ed il Piano triennale ambientale. .  
   
   
AGRICOLTURA EMILIANO-ROMAGNOLA: RITARDI NEL PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI PER LE PRODUZIONI BIOLOGICHE E AGROAMBIENTALI. LE PRECISAZIONI DELL´ASSESSORE RABBONI  
 
Bologna - "Agrea, l´agenzia emiliano-romagnola per le erogazioni in agricoltura, paga con regolarità. Quando ciò non accade, la causa è da ricercare o in controversie formali con i destinatari dei contributi o nell´assenza di disponibilità di cassa, dovuta a mancati trasferimenti delle risorse necessarie da parte dell´Unione europea o degli altri soggetti finanziatori. La mancata erogazione dei contributi 2006 per il biologico e altri interventi agroambientali è imputabile a questa seconda casistica". Così l´assessore regionale all´Agricoltura Tiberio Rabboni fornisce alcune precisazioni in risposta alle numerose prese di posizione sui ritardi dei pagamenti per i premi agroambientali del Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2000-2006. "Il problema - chiarisce Rabboni - è relativo, a livello regionale, a circa 10. 000 domande (per un importo di circa 49. 000. 000 di euro) che hanno già completato positivamente l´iter di controllo nel dicembre 2006, ma che non possono essere liquidate per assoluta mancanza fondi. Queste domande rientrano nell´ambito dell´iniziativa di overbooking, attivata dalle Regioni d´intesa con il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, in previsione della disponibilità di risorse comunitarie aggiuntive sulla programmazione 2000 - 2006". "La Regione Emilia-romagna - prosegue l´assessore - ha onorato il proprio impegno, stanziando, a tal fine, 14 milioni di euro; gli altri partner (Ue e Stato italiano) non hanno fatto altrettanto. Di conseguenza, in assenza di fatti nuovi, ovvero di disponibilità di risorse adeguate, i contributi in questione potranno essere liquidati solo dopo l´approvazione, prevista per giugno-luglio, del nuovo programma regionale di sviluppo rurale 2007 - 2013 da parte della Commissione Europea. Questa situazione è nota, ormai da tempo, al mondo agricolo che, non a caso, non ha sollevato contestazioni ad Agrea". "Nel corso dell´ultima riunione del Comitato tecnico di coordinamento in materia di agricoltura - spiega Rabboni - il Ministro De Castro ha comunicato agli assessori regionali all´agricoltura di essersi attivato, nei confronti del Ministero dell´economia, per ottenere un´anticipazione di 545 milioni di euro necessari, a livello nazionale, per superare l´attuale situazione di difficoltà. Le somme anticipate saranno poi recuperate attingendo ai fondi comunitari per la programmazione 2007 - 2013". "Anche la Regione Emilia-romagna - conclude l´assessore Rabboni - sta valutando la possibilità di accorciare il tempo di attesa delle aziende agricole, accollandosi, eventualmente, l´onere di una anticipazione finanziaria. Questi sono i fatti: i ritardi dei pagamenti non dipendono in nessun modo da carenze o da errori della Regione o di Agenzie regionali". .  
   
   
TORINO: CONTINUA LA COLLABORAZIONE CON SLOW FOOD PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL CIBO NEGLI OSPEDALI  
 
«La giunta regionale non ha affatto interrotto la collaborazione con Slow Food per promuovere una più sana alimentazione all’interno degli ospedali». Così l’assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda, risponde al consigliere Cavallera in merito alle accuse di aver abbandonato il progetto sperimentale avviato presso il presidio San Giovanni Antica sede di Torino. «Tra le ipotesi di riorganizzazione avanzate dal commissario Galanzino - spiega Valpreda - figura il trasferimento dei reparti di degenza attualmente presenti nella sede di via Cavour. In questa prospettiva, sarebbe inopportuno fare investimenti come quelli di aprire una mensa o una caffetteria, senza che prima sia chiara la destinazione dell’edificio. Ciò, però, non significa affatto che da parte della Regione o dell’azienda San Giovanni Battista non ci sia la volontà di continuare il discorso intrapreso con l’associazione di Carlo Petrini. Lo dimostra il fatto che, proprio in occasione dell’ultimo Salone del Gusto, il commissario Galanzino, d’accordo con l’Assessorato, ha firmato con il segretario nazionale di Slow Food, Silvio Barbero, con il direttore dell’Alice Hospital di Darmstadt, Richard Roehrig, e con il responsabile piemontese della “Rete degli ospedali italiani per la promozione della salute”, Sante Bajardi, un protocollo di intesa per la messa a punto di strategie e iniziative in questo senso, da adottare via via in tutti gli ospedali della regione. Non solo. Nel settembre 2005 l’Assessorato ha formato al proprio interno un gruppo di lavoro multidisciplinare con il compito di produrre linea guida per il miglioramento della ristorazione negli ospedali e nelle strutture assistenziali, nonché nelle scuole. Si è così giunti alla produzione di un piano che diventerà presto operativo nelle aziende sanitarie e che vede tra i suoi principi ispiratori anche quello della sostenibilità delle produzioni e dei consumi alimentari. Nel formulare il documento di indirizzo, infatti, i componenti del gruppo hanno tenuto conto non solo della necessità di garantire salubrità e sicurezza dei cibi distribuiti, ma anche di valorizzare elementi quali la tradizione, la stagionalità e la scelta della filiera corta». .  
   
   
CARESTEL CANCELLATA DAL LISTINO EURONEXT AUTOGRILL: DOPO LO SQUEEZE-OUT, AL 99,81% DI CARESTEL PAGAMENTO FISSATO PER IL 7 FEBBRAIO 2007  
 
Milano / Bruxelles - Si è conclusa la procedura di squeeze-out esercitata da Autogrill S. P. A. (Milano: Agl Im) sulle azioni di Carestel Group Nv (Bruxelles : Carb Bb) ancora sul mercato. Alla data del 2 febbraio 2007, giorno di chiusura del periodo di offerta sulla quota residuale, sono pervenute adesioni per n. 343. 380 azioni che, sommate alle n. 8. 522. 619 azioni già detenute, portano la partecipazione di Autogrill al 99,81% del capitale di Carestel Group. Il pagamento verrà effettuato il 7 febbraio 2007. In base a quanto previsto dall’articolo 32, quinto paragrafo, del Real Decreto dell’8 novembre 1989, le azioni di Carestel Group che non sono state depositate entro il 2 febbraio 2007 saranno trasferite ad Autogrill di diritto. Il corrispettivo a favore dei portatori sarà consegnato alla Cassa Depositi e Prestiti (tel. +32. (0)2. 233. 7846) il 7 maggio 2007. Fino a questa data sarà ancora possibile depositare le azioni di Carestel Group agli sportelli di Ing Belgique senza spese aggiuntive. In base a quanto previsto dall’articolo 60, terzo paragrafo, del Real Decreto sopra citato, il 2 febbraio u. S. La società Carestel Group è stata cancellata dal listino di Borsa dell’Euronext di Bruxelles. .  
   
   
CONVEGNO SULL´´EVOLUZIONE DELL´´OLIVICOLTURA  
 
 Udine - L´olivicoltura del Friuli Venezia Giulia, grazie a un progetto avviato negli anni ´80 dall´Ersa, ora Agenzia regionale per lo Sviluppo Rurale, ha trovato una sua adeguata collocazione sui mercati grazie al livello raggiunto e alla buona qualità dell´olio prodotto. Ma le sfide del mercato globale imporrebbero ora anche all´olivicoltura regionale metodologie di coltivazione più intensive, caratterizzata da impianti fitti, con allevamento degli olivi a spalliera, e l´impiantagione di oltre 1. 200 piante per ettaro. Ma ciò, per l´agricoltura regionale comporterà rischi maggiori rispetto alle opportunità, o si tratterà invece di una scelta conveniente? Per fare il punto su questo argomento che l´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ha organizzato un convegno a Villa Chiozza di Scodovacca di Cervignano, per venerdì 9 febbraio, con inizio alle ore 16. I temi del convegno andranno dalla diffusione e l´evoluzione dell´olivicoltura regionale, al clima e gli olivi nel Friuli Venezia Giulia, alla densità di piantagione per la nuova olivicoltura, al valore della tipicità dell´olio, alle problematiche dei mercati internazionali. Ne parleranno esperti dell´Osmer Arpa, dell´istituto sperimentale di olivicoltura di Spoleto, dell´International school of oil masters dell´Australia. .  
   
   
AGRONOTIZIE SI TRASFORMA: PIÙ NOVITÀ, PIÙ WEB, PIÙ AGRICOLTURA NUOVI CONTENUTI E NUOVA VESTE PER IL SETTIMANALE ON LINE SULLE NOVITÀ PER L’AGRICOLTURA DA SITO A PORTALE: PIÙ RICCO NEI CONTENUTI E RINNOVATO NELLA GRAFICA.  
 
Grazie alle tecnologie più avanzate, il Settimanale si arricchisce di contenuti multimediali e di approfondimenti tecnici per fornire un’informazione sempre più completa e una navigazione ancora più facile Da sito a portale: Agronotizie, il Settimanale di tecnica, economia ed innovazione in agricoltura (http://www. Agronotizie. It) - punto di riferimento per gli operatori del settore - si trasforma e cambia veste, rinnovandosi nei contenuti e nella grafica Sul "nuovo" Agronotizie è possibile trovare non solo le News che arrivano dall´Italia e dal mondo, ma anche le comunicazioni ufficiali di istituzioni, enti, associazioni di categoria e aziende. La nuova ‘Home Page’ di Agronotizie si arricchisce di contenuti e funzionalità che consentono di veicolare in modo semplice un’informazione ancora più completa e ricca. Le Sezioni - Attualità, Normativa, Difesa e diserbo, Fertilizzanti, Vivaismo e sementi, Agrimeccanica, Agrotecnologie, Garden, Web & Tech: 9 macroaree tematiche che offrono una maggiore chiarezza per la consultazione e per la ricerca. Piu’ Ricco Di Contenuti Multimediali E Di Approfodimenti - I materiali collegati all’articolo esaltano il lato multimediale dell’informazione, presentando diverse forme di approfondimento, possibili grazie alla sinergia contestuale creata da Internet. Allegati multimediali: filmati, clip audio (podcast), gallerie fotografiche o files Pdf; Articoli di Agronotizie: link ad altri articoli relativi a tematiche attinenti all’argomento trattato; Il Network per l’agricoltura: collegamenti alle schede tecniche dei prodotti, alle leggi, alle sostanze attive; Collegamenti esterni: e-mail e link ad altri siti web, per trovare in pochi secondi gli approfondimenti disponibili on line. Piu’ Ricco Di Contenuti ‘Speciali’ - Realizzati in collaborazione con aziende del settore e istituti di ricerca e sperimentazione, gli “Speciali” sono arricchiti di guide tecniche e materiali audiovisivi che costituiscono un utile accesso trasversale alle informazioni pubblicate. Piu’ Ricco Di ‘Reportage’ - Gli eventi legati al mondo dell’agricoltura sono occasioni importanti per la presentazione di novità e per il lancio di nuove iniziative. Agronotizie sarà presente alle fiere e ai convegni più significativi e realizzerà i ‘Reportage’ (approfondimenti e photogallery) sull’evento. La Ricerca - E’ stata ampliata e consente di trovare articoli, immagini o filmati, digitando un testo, oppure il nome di un prodotto o di un’azienda. Gallerie Fotografiche - Oltre a fornire un approfondimento visivo in alcuni casi indispensabile, la photogallery va a costituire una completa banca dati di immagini contestualizzate e ricercabili. I Filmati - Consentono un approfondimento visivo e uditivo, con interviste, presentazioni di prodotti, reportage. La Stampa - Grazie alle nuove tecnologie. Agronotizie cura anche il layout cartaceo dell’informazione, rendendo semplice stampare e condividere una notizia al di là del mezzo informatico. .  
   
   
MALTRATTAMENTI VACCHE, CE´: GIA´ PRESE INIZIATIVE  
 
 "La Regione Lombardia, venuta a conoscenza di trattamenti invasivi usati nei confronti delle ´vacche a terra´ in alcuni macelli e allevamenti lombardi, si è prontamente attivata per porvi rimedio con una serie di iniziative, non ultima un´azione di sensibilizzazione nei confronti dei trasportatori e degli allevatori". E´ quanto ha affermato l´assessore regionale alla sanità, Alessandro Cè, in relazione alle denunce rese note oggi dalla Lega Anti-vivisezione (Lav). "Le violazioni delle norme comunitarie in materia, di cui abbiamo avuto notizia a metà gennaio, sono state immediatamente trasmesse alle Procure della Repubblica competenti, in merito all´ipotesi di maltrattamento a carico di animali - continua l´assessore -. Contemporaneamente è stata convocata una riunione con i responsabili dei servizi veterinari delle Asl lombarde, dove è stata ribadita la necessità di adottare ogni misura necessaria a garantire il rispetto degli animali negli allevamenti e al macello. Inoltre, nel corso di un incontro sul tema, tenutosi il 31 gennaio al Ministero della Salute, è stato costituito un gruppo di lavoro ristretto da parte delle Regioni maggiormente interessate al problema. La prima riunione è in calendario già per domani". L´assessore Cè ha poi precisato che, nella stragrande maggioranza dei casi, le "vacche a terra" non sono animali sfruttati fino allo sfinimento, bensì bovine che hanno subito un trauma accidentale o un collasso dopo il parto e che ciò comporta sempre, per gli allevatori, una ricaduta negativa. La Regione Lombardia sta lavorando affinché il trasporto di questa tipologia di animali verso i macelli possa avvenire senza sofferenze, vigilando affinché siano adottate soluzioni tecniche adeguate per il loro carico e scarico. .  
   
   
BANCA DATI REGIONALE SULLA FAUNA SELVATICA  
 
Una banca dati completa e aggiornata sul patrimonio faunistico del Piemonte verrà messa a punto dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione, con il contributo di numerosi soggetti pubblici e privati, per realizzare una migliore pianificazione e gestione degli interventi in materia. La decisione è stata formalizzata dalla Giunta Regionale nella seduta del 5 febbraio. La banca dati, che si avvale di un software sviluppato appositamente, raccoglierà dati provenienti da tutti i soggetti coinvolti nella gestione della fauna, del territorio e dell’attività venatoria, ovvero le Province, gli Ambiti Territoriali di Caccia e i Comprensori Alpini, gli Enti gestori delle aree protette (i parchi) e le aziende private (di tipo faunistico e agri-turistico-venatorio). Le informazioni che sarà possibile raccogliere riguardano il censimento della fauna selvatica, i prelievi venatori, l’attività di controllo delle specie, le immissioni e le morti di fauna selvatica, gli eventuali danni alle colture e gli incidenti stradali che vedano il coinvolgimento degli animali. La realizzazione e la costante implementazione della banca dati diventeranno uno strumento operativo fondamentale per l’Osservatorio regionale sulla fauna selvatica, per predisporre il piano faunistico venatorio e la relativa valutazione ambientale strategica (Vas), nel corso del 2007. ‘La collaborazione di tutti i soggetti interessati è essenziale ‘ afferma l’assessore all’Agricoltura della Regione Mino Taricco ‘ e anzi con questa deliberazione della Giunta li invitiamo a partecipare attivamente al progetto, fornendo loro indicazioni precise e tempistiche. Solo grazie all’apporto di tutti gli enti preposti sarà infatti possibile avere una fotografia attendibile e completa del patrimonio faunistico regionale com’è oggi e di elaborare quindi piani di intervento efficaci per il futuro. ’ .  
   
   
CONTRO LA PROCESSIONARIA DEL PINO: ECCO GLI INTERVENTI PER CONTENERE IL FENOMENO IL SERVIZIO FORESTE E FAUNA STA ORGANIZZANDO L’IRRORAZIONE DI INSETTICIDA IN DETERMINATE ZONE  
 
 Trento – Contro la processionaria del pino sarà a breve attivato un intervento di irrorazione da terra di un insetticida specifico innocuo per l’uomo e per gli altri animali. Lo comunica il Servizio foreste e fauna della Provincia che in questi giorni sta rispondendo a numerose sollecitazioni che giungono, anche attraverso la stampa, dai cittadini. Va precisato fin d’ora che per effettuare un intervento efficace occorre attendere le giuste condizioni climatiche e che l’intervento sarà concentrato in determinate zone e lungo la viabilità principale. “È dal 1992 - spiegano al Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento – che non si assiste ad una diffusione così massiccia della processionaria, uno dei più importanti insetti fitofagi (che si alimentano di parti vegetali) diffusi nelle pinete italiane. Anche se è molto probabile che già dal prossimo anno si verifichi la riduzione naturale del livello di popolazione, si ritiene che gli anomali andamenti meteorologici dell’ultimo periodo potrebbero avere ripercussioni sulla durata di questa proliferazione massiva”. Secondo gli esperti, gli interventi di contenimento della processionaria (distruzione meccanica di nidi, trattamenti con Bacillus thuringiensis) richiederebbero, se applicati diffusamente su tutto il territorio, un oneroso impegno di risorse umane e finanziarie. Tuttavia, essendo la necessità della lotta dettata, più che dalla dannosità forestale, dai problemi igienico-sanitari causati alla popolazione, gli interventi di controllo vengono generalmente effettuati solo in ambito periurbano e lungo la viabilità principale e limitati agli anni di forte infestazione, come quello in corso. “Il perdurare delle anomale temperature di questo inverno – aggiungono dal Servizio foreste e fauna - non permette purtroppo di avviare efficacemente interventi meccanici, come le recisione o la distruzione mediante fucile dei nidi, in quanto le larve, invece di restare all’interno degli stessi, escono molto presto per nutrirsi. Per tale motivo a breve verrà attuato, intensificandolo rispetto al passato, un trattamento abbattente mediante irrorazione da terra con insetticidi a base di Bacillus Thuringensis. Il principio attivo di tale prodotto è costituito da una tossina batterica che si attiva solo in ambiente alcalino (di fatto è una protossina) agendo mediante l’inibizione dello stimolo trofico ed alimentare. L’ambiente alcalino dell’apparato digerente è peraltro un fattore molto raro nel mondo animale (di solito ha elevata acidità) salvo che per alcuni lepidotteri tra i quali la processionaria del pino. Da qui la selettività e la totale innocuità del prodotto nei confronti di altri animali compreso l’uomo”. Una volta effettuato il trattamento, la verifica dei risultati sarà effettuata nel corso dell’estate mediante l’innesco delle trappole a ferormoni, ossia appositi contenitori in plastica nei quali si inserisce un attrattivo sessuale (nel caso specifico vengono attratte le farfalle di sesso maschile). Mediante il conteggio delle catture si potrà valutare l’entità della presenza del fitofago in un certo ambiente. .  
   
   
AUTOCTONISSIMA 07  
 
Si chiama “Autoctonissima ´07-Il caso Terradeiforti” e si terrà venerdì 9 febbraio, a partire dalle ore 9,30, nella cornice di Palazzo Venturi ad Avio. E’ l’incontro, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Terradeiforti, col contributo del Ministero per le Politiche Agricole e della Cassa Rurale Bassa Vallagarina, che avrà come grandi protagonisti gli autoctoni Enantio e Casetta, che dallo scorso 7 novembre possono fregiarsi della nuova Doc “Valdadige-terradeiforti”. Dopo gli indirizzi di saluto da parte di Tiziano Mellarini, assessore al Turismo, Agricoltura e Commercio della Provincia Autonoma di Trento; Dionisio Brunelli, assessore alle Politiche per l’Agricoltura della Provincia di Verona e Paolo Castelletti, presidente del Consorzio Terradeiforti, Franco de Battaglia giornalista e scrittore modererà l’incontro che verterà sugli interventi di alcuni relatori di spicco: lo storico Vasco Senatore Gondola relazionerà su "Vini di confine" mentre il professor Attilio Scienza dell´Università degli Studi di Verona interverrà su "Autoctono: essere o non essere?" e Marco Sabellico della rivista Gambero Rosso affronterà il tema "Casetta ed Enantio: il caso Terradeiforti". I due vitigni autoctoni saranno tutelati, assieme al Pinot grigio ed allo Chardonnay, dalla “Doc Terradeiforti Valdadige” che in precedenza era sottozona della più vasta d. O. C. “Valdadige”. La “Terradeiforti” è un territorio ai confini delle province di Trento e Verona (1. 300 ettari di vigna — 20 cantine — 1. 000 viticoltori), che dopo un decennio di determinato, ma proficuo lavoro, ha inteso intraprendere un progetto di tutela e valorizzazione, attraverso la denominazione di origine, strettamente legato a due vitigni autenticamente autoctoni, “Enantio” e “Casetta”, entrambi derivanti da viti lambrusche locali. Ancora un secolo fa queste due varietà rappresentavano il 65 per cento della viticoltura della valle e fino alla 1^ guerra mondiale (parte della zona era territorio austriaco) questi vini erano esportati ed apprezzati in molti Paesi europei. Successivamente il Pinot grigio e, prima ancora, lo Chardonnay, in nome della modernità e del reddito garantito, hanno soppiantato le due varietà autoctone. Da qualche anno, stimolate dal Consorzio di Tutela Vini, le aziende locali hanno reinterpretato questi prodotti che stanno regalando grosse soddisfazioni qualitative, essendo uve a bacca rossa che danno vini strutturati adatti al lungo invecchiamento. Il territorio intende avviare una valorizzazione di questi due autentici vitigni autoctoni a cominciare proprio da Autoctonissima ´07. .  
   
   
PUGLIA: AZIENDE LOCALI AL FRUIT LOGISTICA DI BERLINO  
 
 La Germania, con più 119 milioni di euro (fonte Istat, dati provvisori 2006), è il primo Paese destinatario dell’export agricolo pugliese fra gli Stati dell’area euro. Ma è anche un trampolino di lancio per i mercati vicini dell’Europa centrale e orientale. Ma la Puglia è anche la prima regione del Mezzogiorno ad esportare prodotti in Germania, la terza in Italia, dopo Emilia e Trentino. Dati e volumi d’affari importanti, da consolidare e implementare per le diciassette aziende pugliesi che, con il Centro Regionale per il Commercio Estero della Puglia, dal 8 al 10 febbraio, parteciperanno a Berlino a Fruit Logistica 2007, salone internazionale del commercio ortofrutticolo. La partecipazione avviene in collaborazione fra sistema camerale pugliese e l’assessorato alle Risorse Agrolimentari della Regione Puglia. La manifestazione, organizzata Messe Berlin, è considerata la più importante in Europa nel settore; ; nell’edizione 2006 hanno preso parte 1. 600 espositori ed è stata visitata da oltre 36. 000 visitatori, 89% dei quali ha un ruolo determinante nei processi di acquisto. “La partecipazione a Fruit Logistica è una scelta doverosa oltre che necessaria – commenta il presidente del Centro Estero Puglia, Luigi Lepri, impegnato in questi gironi una missione in Israele – per non disperdere forze ed ottimizzare risorse su un mercato, quale quello tedesco, molto interessato alle nostre produzioni di qualità”. A Fruit Logistica il team istituzionale pugliese vedrà la partecipazione del presidente dell’Unioncamere Puglia, Luigi Farace e dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Enzo Russo. Oltre agli stand delle aziende, l’assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia sarà presente a Berlino, al fine di valorizzare la produzione regionale del settore, con un padiglione, nel quale un’apposita area verrà destinata alla somministrazione e degustazione a freddo di prodotti tipici e tradizionali pugliesi. L’8 febbraio alle 20 presso l’Hotel Maritim di Berlino la Puglia sarà protagonista di un momento conviviale in concomitanza con la convention dell’Associazione pugliese esportatori ortofrutticoli (Apeo). Alla cena saranno presenti: operatori commerciali tedeschi e non, esponenti del mondo istituzionale e rappresentanti della stampa; la delegazione ufficiale della Regione Puglia, del Centro Estero Puglia e le aziende pugliesi partecipanti alla manifestazione. Il 9 febbraio dalle 12 alle 14 in una sala appositamente attrezzata, sempre all’interno della fiera, le aziende pugliesi partecipanti alla manifestazione incontreranno operatori commerciali tedeschi e rappresentanti di categoria. Durante l’incontro le aziende potranno discutere e approfondire con gli esperti tedeschi tematiche relative alla commercializzazione dell’ortofrutta in Germania , porre quesiti e ottenere informazioni sul mercato tedesco. .  
   
   
I SAPORI DEL LAZIO A BERLINO  
 
 Il Lazio vola a Berlino. Per la prima volta, alla fiera ´Fruit logistica 2007´, dall´8 al 10 febbraio,l´Arsial e l´assessorato all´Agricoltura della Regione Lazio si presentano ai mercati internazionali attraverso un sistema produttivo completo. Il ´Sistema Lazio´ scende in campo in modo organizzato nel settore ortofrutticolo, un comparto che rappresenta circa il 30% dell´agricoltura regionale. Nel 2005 si è registrata nella regione una produzione ortofrutticola complessiva di circa 13milioni di quintali, quasi il 4,5% della produzione nazionale, su una superficie complessiva coltivata ad ortofrutta di circa 70. 000 ettari. Nello stesso anno, il Lazio ha esportato ortofrutta per un valore di 200milioni di euro. Il 90% viene esportata verso mercati europei; il restante si divide tra Asia e America. "L´obiettivo dell´iniziativa è quello di far conoscere a 600 buyers del mercato tedesco il meglio della produzione regionale, concretizzando strategie di marketing capaci di sostenere la competitività del mercato estero A Berlino, saranno presenti le eccellenze della nostra regione: specialità tipiche tra cui il carciofo romanesco, il broccoletto di rapa, la zucchina col fiore, castagne e legumi, ma anche un´offerta tipica variegata comprendente kiwi, cocomeri, meloni, agrumi, carote. "Fruit Logistica di Berlino rappresenta una preziosa opportunità per far conoscere al mercato tedesco le produzioni e la qualità del Lazio, una regione con una forte vocazione agricola e una radicata tradizione colturale - dichiara Daniela Valentini, assessore all´Agricoltura della Regione Lazio - La garanzia di qualità e la sicurezza alimentare che caratterizzano il settore ortofrutticolo regionale rappresentano il nostro più importante carattere distintivo su cui puntare per essere competitivi sui mercati. "Portiamo a Berlino - sottolinea il commissario straordinario di Arsial, Fabio Massimo Pallottini - una realtà economica cherappresenta circa 2. 000 produttori, un record per la nostra regione, con una produzione di circa 4milioni di quintali. Una presenza importante, legata a numeri di prim´ordine e alla partecipazione fondamentale del Centro Agroalimentare Romano e del Mercato Ortofrutticolo di Fondi, i due più grandi centri agroalimentari all´ingrosso d´Italia presenti sul nostro territorio". .  
   
   
SIMPATIA, CURIOSITÀ E RICETTE DA SCOPRIRE INSIEME AI LABORATORI DI CUCINA PER BAMBINI DE LE TAMERICI, REALIZZATI IN COLLABORAZIONE CON BALLARINI E CORRAINI EDITORE.  
 
Le Tamerici, prestigiosa azienda di S. Biagio di Mantova che produce mostarde e confetture, festeggia il lancio della nuova collezione di pentole Lovely Day e “Guarda e Cucina”, il libro che affianca “Domani è festa” nel progetto editoriale di Corraini in collaborazione con Ballarini. Il 4 febbraio ha organizzato infatti un corso di cucina estraendo alcune ricette dallo splendido libro di Tina Davis dedicato ai bambini. Nell’ampio e luminoso loft ricavato in una corte agricola del 1900, i bambini hanno cucinato vestiti di tutto punto nelle colorate pentole della nuova collezione Lovely Day. Il menu della giornata ha entusiasmato e impegnato i bambini che per oltre 3 ore hanno cucinato polpettine, maialino in cappa, muffin ai mirtilli e biscotti al burro di arachidi. Alla fine della manifestazione i partecipanti hanno ricevuto in omaggio il grembiulino e il cappello da chef ed hanno portato a casa i piatti da loro cucinati. Il piacevole evento ha incontrato anche il consenso dei genitori entusiasti ed emozionati nel vedere i loro piccoli cuochi ai fornelli. Il secondo corso si svolgerà il 20 maggio e il tema sarà “Il Compleanno”. Si cucineranno i biscotti del doganiere al cioccolato, il sandwich al formaggio sulla griglia, l’hamburger del supereroe e dulcis in fundo la Torta di Compleanno . Per informazioni e prenotazioni Le Tamerici Tel. 0376/253371 – corsicucina@letamericisrl. Com .  
   
   
2006 DA RECORD PER IL SALAME CREMONA IGP: PRODUZIONE AUMENTATA DEL 78%  
 
A 3 anni dall’ottenimento della Igp a livello nazionale, la domanda interna traina la crescita con ritmi esponenziali. Per il 2007 distribuzione allargata anche al canale ristorazione Il Consorzio del Salame Cremona Igp ha chiuso brillantemente il 2006 registrando un aumento della produzione del 78% (da 101. 969 Kg del 2005 a 181. 732 del 2006). Incremento che segna quasi un raddoppio se si prende come dato di riferimento le unità prodotte: dalle 81. 266 unità del 2005 alle 152. 193 del 2006, pari a un incremento dell’87% (dati forniti da Ineq – Istituto Nord Est Qualità). “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti che vanno al di là delle più rosee aspettative - commenta il Presidente del Consorzio Salame Cremona, Enea Gandolfi che prosegue - “i motivi dell’aumento sono essenzialmente riconducibili al crescente apprezzamento che il Salame Cremona sta registrando sul mercato. In particolare i consumatori apprezzano una delle caratteristiche tipiche del nostro prodotto: la sua gustosa morbidezza che deriva dalla tecniche di lavorazione che rispettano le regole artigianali di una volta, compreso l’uso del tritacarne che consente di mantenere a lungo, nel tempo, la morbidezza del prodotto e quindi la sua gustosa ‘masticabilità’. In pratica, dopo “la prova assaggio” il consumatore premia il prodotto confermandone l’acquisto. Parte del successo, inoltre, è anche dovuto all’ingresso nel Consorzio di due aziende che hanno iniziato la produzione e commercializzazione del prodotto in vaschette. ” Il Consorzio del Salame Cremona sta mettendo a punto le attività di promozione 2007 a sostegno di questo trend positivo. Tra queste, si segnala l’allargamento della distribuzione al canale ristorazione, ad iniziare dalla Lombardia. È, inoltre, già confermata la 2° edizione della Festa del Salame Cremona, prevista per settembre con eventi gastronomici e culturali che coinvolgeranno tutta la città, in collaborazione con la provincia di Cremona e la regione Lombardia. Il Salame Cremona, che ha ottenuto nel settembre 2003 dal Ministero delle Politiche Agricole la protezione nazionale transitoria come Igp (Indicazione Geografica Protetta), vanta nobili e antiche origini. Negli archivi storici del comune di Cremona se ne trova menzione già nel 1516 come uno dei graditi doni fatti avere al Governatore della città in occasione della sua salita al potere. .  
   
   
ACQUA E ALIMENTAZIONE “VIVA”: DEPURARSI CON LA NATURA LE SETTIMANE LIGHT A PALAZZO FIESCHI DI SAVIGNONE (GENOVA)  
 
Una settimana per rigenerarsi, mettendo al primo posto la natura e i suoi elementi. Un soggiorno a Palazzo Fieschi di Savignone (Genova) è fatto di momenti preziosi, per ritrovare se stessi e perseguire il proprio benessere. Qui, nel parco del palazzo cinquecentesco trasformato in resort, si trova la fonte dell’acqua viva, chiave dei sette giorni da dedicare alla depurazione. “Viva” è la parola magica: come viva è l’acqua che si sorseggia durante tutto l’arco della giornata, viva è anche l’alimentazione che si segue, fatta solo di alimenti crudi. Il metodo, proposto da René Andreani, presidente della Lepav, Lega per l’Alimentazione Viva e l’Igienismo (www. Vegetarian. It) in collaborazione con gli psicologi Giuseppe Celano, Maurizio Filippeschi e Cristina Ombra, parte dall’acqua di fonte, da bere mezz’ora prima di mangiare o due ore e mezza dopo il pasto per non diluire i succhi gastrici. Le settimane di depurazione sono in programma ogni mese, da maggio a novembre, e sono indicate per tutti coloro che vogliano dare una sferzata di benessere al proprio organismo, imparando nello stesso tempo gli accorgimenti per mantenere, anche una volta rientrati a casa, uno stile di vita sano. La settimana di soggiorno inizia con un test sulle eventuali intolleranze alimentari, mentre la giornata tipo è scandita dagli appuntamenti con la fonte dell’acqua viva. La colazione, il pranzo, la merenda e la cena sono a base di frutta e verdura cruda, salsine vegane, centrifugati, spremute e piadine essiccate. Il mattino e il pomeriggio si svolgono attività sportive e di meditazione, singole e di gruppo, lezioni di cucina, seminari a tema e non manca il tempo libero per splendide escursioni alla scoperta dell’entroterra ligure. Il riposo e il relax, lo spazio per se stessi e la tranquillità di Palazzo Fieschi sono una promessa di serenità e purezza, che accompagnerà gli ospiti ben oltre la semplice durata del soggiorno. .  
   
   
IL CONSORZIO E LA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP SECONDO SALONE DELLA MOZZARELLA DAL 10 AL 12 FEBBRAIO 2007 - PAESTUM  
 
Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana a Denominazione di origine protetta è un ente di diritto privato nato nel 1991, che su delega del Ministero per le Politiche Agroalimentari e Forestali esercita le funzioni di tutela e di promozione del prodotto in base al Regolamento Ce 510/2006. I Caseifici consorziati, e che producono l’unica Mozzarella Dop, sono attualmente 132, variamente distribuiti tra le province dei territori d’origine di Caserta, Napoli e Salerno (Campania), Frosinone, Latina e Roma (Lazio), Foggia (Puglia). L’intero territorio delle province di Salerno e Caserta ricade nell’area Dop. Il latte proviene attualmente (fine 2006) ai caseifici da 1830 allevamenti di bufale da latte, posti obbligatoriamente all’interno della medesima area di produzione della mozzarella dop. Non sono infrequenti i casi in cui caseificio ed allevamento sono parte di un’unica attività imprenditoriale. In provincia di Salerno, prevalentemente localizzati nella Piana del fiume Sele, sono posti 47 caseifici consorziati che hanno una produzione media annua (riferita al 2005) di 20mila chilogrammi all’anno e con una capacità produttiva media giornaliera di 560 chilogrammi. Sono quindi realtà produttive di medie e piccole dimensioni, capaci comunque di lavorare mediamente dai 2250 ai 2300 chilogrammi di latte al giorno, atteso che – mediamente – per ottenere un chilogrammo di Mozzarella dop occorrono 4 chilogrammi di latte di bufala campana. Le potenzialità della filiera bufalina Dop Naturalmente la potenzialità produttiva espressa dal comparto bufalino nell’area dop è molto più ampia. Secondo Consorzio Tutela la produzione effettiva di Mozzarella Dop e potenzialmente tale, ancorché non soggetta a bollatura, si attesta nel 2005 in realtà intorno ai 40 milioni di kg. Ecco spiegato perché. Il Consorzio Tutela, grazie a stime effettuate sul materiale delle Banca dati nazionale di Teramo sulla popolazione bufalina e grazie ai parametri di resa in lattazione delle 98. 702 bufale dell’area Dop, resi disponibili dall’Associazione nazionale allevatori specie bufalina, calcola che il latte bufalino prodotto nell’area Dop dovrebbe essere intorno ai 214,5 milioni di litri. Dai documenti di acquisto dei caseifici invece risulta latte comprato per 178,9 milioni di litri. “Applicando una resa media del 25% anche solo al latte dichiarato acquistato in area Dop – spiega Vincenzo Oliviero, direttore del Consorzio Tutela – otterremmo una produzione potenziale pari a 44,7 milioni di chilogrammi di Mozzarella di bufala Campana. ” Anche considerando vari altri utilizzi del latte bufalino (come la ricotta, costituita anche da una percentuale di latte), pertanto, per il 2005 la produzione effettiva di Mozzarella di Bufala Campana Dop è stimata in 40 milioni di chilogrammi. Per restare in Provincia di Salerno, la produzione potenziale di Mozzarella dop, misurata sul latte stimato è di 13,9 milioni di chilogrammi. Mentre sul latte dichiarato acquistato dovrebbero prodursi non meno di 12,7 milioni di chilogrammi. Naturalmente queste stime vanno lette tenendo conto del fatto che il latte prodotto in una provincia Dop può essere trasformato anche in un’altra provincia od area sia Dop che non Dop. Il Trend della Mozzarella Dop Il trend della Mozzarella di Bufala Campana Dop, è in costante ascesa in questi anni. Lo si vede dalla tabella sotto riportata. Da aggiungere il dato occupazione: si stimano non meno di 20mila occupati nell’area dop lungo tutta la filiera: dalla stalla all’indotto, passando ovviamente per il settore della trasformazione. I due dati fondamentali sono l’export (calcolato come quota sui volumi) ed il fatturato. Questi parametri hanno mantenuto una singolare dinamicità, a dispetto di un quadro economico generale non favorevole, e di una congiuntura non certo facile per l’agroalimentare italiano nel suo complesso nel 2000 - 2006. Se l’incremento del fatturato alla trasformazione assicura solidità al sistema, va sottolineato come l’export stia diventando sempre più decisivo e strategico, in un quadro di mercato a livello Italia che si mostra sempre più statico. Il Mercato Estero della Mozzarella di Bufala Campana Dop Nel 2005, stando a quanto dichiarato dai caseifici al Consorzio Tutela, si vende fuori dai confini nazionali Mozzarella di bufala Campana dop pari a 4,7 milioni di chilogrammi. La Francia, con 876mila kg, è il primo mercato estero (18,52%), seguita da Germania 857mila (18,10%) e U. S. A. 720mila (15,20%). Si tratta dei tre mercati in assoluto più forti e stabili, eccezion fatta per quello statunitense, che ultimamente ha perso smalto a causa dell’euro forte. Ma non mancano le sorprese. A sostenere l’export resta la Svizzera (che passa dal 2004 al 2005 dal 7,61 al 10,93% delle esportazioni totali per destinazione) ed il Giappone, che nello stesso periodo porta la quota di export dal 7,19% al 6,96%. La Svizzera, in valore assoluto passa a 321. 084 chili di Mozzarella Dop acquistata nel 2004, ai 517. 469 chilogrammi del 2005, con un bel + 61%. Il Giappone aveva realizzato un vero balzo in avanti: nel 2004 importava oltre 347. 679 chilogrammi di mozzarella dop contro i 158. 356 del 2003, registrando un tasso di crescita dell’importazione pari al 120%. Nel 2005 il mercato nipponico si è assestato a 329. 514 chilogrammi. Il mercato spagnolo, destinatario di specifiche attività di promozione, è passato dai 157. 640 chilogrammi del 2004 (quota di mercato del 3, 26%) ai 193. 632 chilogrammi del 2005(quota di mercato del 4, 09%. ): + 22,8% in termini di tasso di crescita assoluta da un anno all’altro. Si attendono ora gli esiti delle attività di promozione, a cura del Consorzio Tutela, in corso nei mercati dell’Est, a cominciare da Polonia e Russia, e nel mercato nord europeo (dove la Finlandia è oggetto di particolari attenzioni). Altro mercato bersaglio è la Costa Orientale degli U. S. A. .  
   
   
LE STAGIONI DELL’OLIO “XI SETTIMANA NAZIONALE DELL’OLIO”  
 
Oltre un mese in compagnia della rassegna oleicola nazionale organizzata da Enoteca Italiana. Regione Abruzzo ospite d´onore con le sue produzioni di qualità Qualità, cultura e salute. Tutto sull´extravergine con "Le Stagioni dell´Olio - Xi Settimana Nazionale dell´olio" Dopo il battesimo inedito a Identità Golose iniziative, degustazioni e momenti di approfondimento a Monsummano (Pt), Siena e Roma Oltre un mese di appuntamenti nelle diverse città italiane per celebrare uno dei prodotti simbolo del Belpaese. Dopo il battesimo inedito a Identità Golose, tempio milanese della cucina italiana d’autore, entra nel vivo a febbraio "Le Stagioni dell´Olio - Xi Settimana Nazionale dell´Olio", la kermesse organizzata da Enoteca Italiana di Siena in collaborazione con l´Associazione Nazionale Città dell´Olio. A Siena, Monsummano (Pt), e Roma prosegue il viaggio tra la conoscenza e l’approfondimento dell’extravergine italiano con degustazioni, banchi di assaggio, curiosi abbinamenti del gusto e dibattiti. Occhi puntati, inoltre, sull´eccellenza oleicola della Regione Abruzzo, ospite d´onore dell´intera rassegna. La manifestazione, giunta quest´anno alla sua undicesima edizione, prosegue quel lungo processo di promozione e valorizzazione dell´extravergine italiano in ogni suo aspetto qualitativo, culturale e salutare. “Le Stagioni dell’Olio – Xi Settimana Nazionale dell’Olio” tornerà nella sua patria d´origine a Siena, sabato 10 febbraio alle 17. 30 sullo sfondo della Sala delle Lupe del Palazzo Comunale, con la consueta giornata di premiazione e la consegna delle Ampolle d´Oro a chi si è distinto per la promozione e la valorizzazione della cultura dell´olio. A ricevere l’ambito premio di Enoteca Italiana e Associazione Nazionale Città dell’Olio saranno quest’anno Luca Zingaretti, Salvatore De Riso e l’associazione Slow Food. La manifestazione si sposterà poi per un giorno a Chianciano Terme quando, domenica 11 febbraio alle ore 11 – Sala Fellini del Parco Acquasanta, è in programma la tavola rotonda "Processo all´extravergine: un piacere che fa bene" con esperti e giornalisti a confronto su tematiche di stretta attualità correlate agli aspetti salutari dell´olio. Al termine della tavola rotonda, inoltre, la possibilità di una visita alle “Terme sensoriali”. Non mancheranno poi nella parentesi senese di sabato 10 e domenica 11 febbraio i numerosi appuntamenti rivolti alla diffusione della conoscenza dell’extravergine. Sabato alle ore 15 presso il Bastione San Filippo della Fortezza Medicea è in programma un mini corso di degustazione gratuito aperto al pubblico con focus sugli extravergine della regione Abruzzo (su prenotazione – tel. 0577 228843). E per tutto il weekend, dopo il successo dello scorso anno, torna “Olio su tela”. Grazie alla stretta collaborazione con la Fondazione Qualivita, infatti, tutti i visitatori della mostra “La passione e l’arte” a Palazzo Squarcialupi avranno la possibilità, al termine del percorso museale, di degustare una selezione di oli Dop e Igp nazionali, con particolare attenzione per quelli toscani ed abruzzesi. Momento di approfondimento poi rivolto a tutti i ristoratori e gli operatori del settore quando, giovedì 15 febbraio alle 15 presso il Bastione San Filippo della Fortezza Medicea, saranno protagoniste le produzioni d’eccellenza toscane con una degustazione in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti di Siena. A far da epilogo alla manifestazione, infine, sabato 24 febbraio dalle 16 alle 21, la prestigiosa cornice della Wine Academy di Roma dove sono in programma assaggi e degustazioni guidate dei pregiati olii italiani e abruzzesi in particolare sullo sfondo incantato della scalinata di Trinità dei Monti (corsi gratuiti – informazioni e prenotazioni tel. 06 6990878). Proseguono intanto fino al 1 maggio, in collaborazione con l’Associazione Italiana delle Enoteche Pubbliche, gli appuntamenti con i mini corsi, le degustazioni tematiche ed i banchi di assaggio del Degustolio nelle Enoteche Pubbliche di tutta Italia. .  
   
   
GIOVEDÌ 08 FEBBRAIO LO CHEF OTELLO MOSER INVITA AD UN BUFFET DA FARE INNAMORARE...IN TUTTI I SENSI… ALL’HOTEL ENTERPRISE DI MILANO  
 
Musica dal vivo: batteria, piano e basso con un repertorio…Sensual Love! Lo chef Otello Moser vi invita ad un buffet da fare innamorare. In tutti i sensi… e poi: - creazioni artistiche in decoupage dove il cuore è protagonista… - mostra-mercato di originalissimi bijoux realizzati con la carta… - cuori by Dama Make-up, che potrete vincere tentando la fortuna… E solo per gli ospiti, week-end romantici alle Terme di Chianciano a prezzi scontatissimi per vivere momenti di relax “a due” lontani dalla città ! Con una piacevole anteprima dei prodotti termali… Termina la mostra fotografica “Dettagli di città” di Luca Fumagalli .  
   
   
LA CUCINA DI MONTAGNA A MILANO È IN EDICOLA RISTORARTE N. 8 ATMOSFERA, DESIGN, CULTURA GASTRONOMICA A MILANO E IN LOMBARDIA  
 
È in edicola l’ottavo numero di Ristorarte, il bimestrale edito da Vitamine e diretto da Saverio Paffumi, dedicato all’arte di mangiare e bere bene a Milano e in Lombardia. Se Milano non va alla montagna, la montagna viene a Milano: l’inchiesta di copertina del magazine dei buongustai metropolitani, introdotta da Alex Guzzi, è dedicata i ristoranti in città con i migliori piatti montanari. Ma intanto è arrivata la neve, così Ristorarte consiglia anche gli indirizzi gourmet per chi va a sciare sulle piste della Lombardia. Novità di questo numero la rubrica dedicata alle materie prime - si comincia con il Bitto della Valtellina - e una proposta d’itinerario mordi e fuggi per il week end: San Martino di Castrozza e dintorni. Come sempre tante recensioni di ristoranti e locali dove trascorrere le ore più piacevoli e conviviali, dal Volto di Iseo all’ Osteria del Riccio di Sesto San Giovanni, dalla Trattoria della Pesa all’enoteca Mismas di viale Pasubio, dal giapponese doc O-ma. Ca. Sè alla storica Pizzeria Le Specialità. Abbiamo poi degustato per voi alcuni vini “da tutti i giorni”, ovvero i più economici (sotto i 6 Euro a bottiglia): nella rubrica In Vino Veritas vi raccontiamo come è andata. Gli strali della Ghiottona Mascherata prendono di mira la Galleria: bocciato il Biffi, promosso con la sufficienza il Salotto di Milano. Infine, ma non ultimo in ordine di importanza, l’appello a difendere i locali storici di Milano, che prende spunto dalla clamorosa chiusura del bar pasticceria Taveggia. Sull’argomento interviene la rubrica “Dossier” di Roberto Summer. .  
   
   
NOVITA’! LEVISSIMA INTENSAMENTE FRIZZANTE: PER SODDISFARE LA SETE DI PUREZZA DI CHI CHIEDE ALLE BOLLICINE UN’ESPERIENZA PIÙ FORTE  
 
Levissima, leader di mercato e riconosciuta come l’acqua sinonimo di purezza, alta qualità e affidabilità, arriva sulle tavole con un gusto nuovo e ricco di “bollicine”. Levissima Intensamente Frizzante è la novità di Levissima che unisce alla purezza e alla leggerezza un gusto decisamente gassato e inconfondibile. Levissima Intensamente Frizzante, nel formato Pet da 100 cl, si presenta al mercato con un design slanciato, moderno ed elegante impreziosito dal colore blu brillante. La nuova bottiglia è inoltre arricchita da un’etichetta che esprime la qualità di Levissima e racconta il prodotto utilizzando le storiche icone del marchio. All’olfatto Levissima Intensamente Frizzante presenta aromi fini, morbidi e non molto intensi, il sapore è coinvolgente ed equilibrato, grazie ad un’ ottima armonia tra la delicata struttura del corpo e il gas carbonico. Le belle e ricche note di freschezza iniziali proseguono a lungo anche dopo la deglutizione. Levissima Intensamente Frizzante inaugura un look nuovo e, con la sua inconfondibile frizzantezza va a completare la gamma, composta dalla versione naturale e da quella lievemente frizzante, Levissima Allegra. Questo nuovo prodotto è disponibile nella Grande Distribuzione Organizzata e nel canale Horeca. La qualità, la bontà e la purezza di Levissima sono confermate dalla preferenza dei consumatori, che la scelgono tutti i giorni per la propria tavola. .  
   
   
VINO BIRRA E CAFFÈ: UN TEST UNICO, IN UN SOLO GIORNO PER I PRODOTTI FIRMATI “ MARTINO ZANETTI”  
 
Rinomati sommeliers, raffinati intenditori e interessati curiosi: ecco il pubblico che ha creato il successo della degustazione, svoltasi all’Hotel Parco dei Principi, a Roma, presso la sede Ais - Associazione Italiana Sommeliers – incentrata sulla collaborazione e sulla filosofia di Martino Zanetti e Franco Ricci , di offrire ad un selezionato, ma sempre più vasto, pubblico la conoscenza e le sensazioni di prodotti con un’anima particolare, uniti da un unico comune denominatore. Un viaggio attraverso mondi diversi, il caffè Hausbrandt, la birra Theresianer e i vini Col Sandago e Case Bianche, che tuttavia hanno una radice aziendale comune: tradizione, qualità e attenzione al processo produttivo, come ha illustrato ai presenti Fabrizio Zanetti. Degustare prodotti eccellenti e cercare di capirne le differenze, riappropriarsi dei sensi per poter scegliere il meglio è quanto è scaturito dai numerosi partecipanti alla degustazione del caffè: un’arabica naturale, un’arabica lavato ed infine il gourmet, il prodotto di punta di Hausbrandt: 100% arabica. ”Raramente in una degustazione ci si sofferma ad analizzare il caffè così approfonditamente”, così si è complimentata la maggior parte dei partecipanti. Il percorso sensoriale continua con la degustazione di Theresianer e quattro delle sue birre: Premium Pils, Vienna, Pale Ale e Strong Ale. Tante le domande, molte le curiosità, quali, ad esempio, il conoscere i dettagli sulla spillatura, che hanno tenuto vivo l’interesse dei presenti sino alla degustazione dei vini, o meglio alla verticale di Wildbacher. I 120 partecipanti hanno degustato le annate 1990, 1997, 1999, 2001, 2003, commentate da Franco Bernabei, enologo di fama e consulente dell’azienda, ed hanno potuto apprezzare la forte personalità e la sorprendente durata negli anni di questo vino che valorizza il vitigno a bacca rossa, giunto secoli fa dalla Stiria e trapiantato nella terra del prosecco. Al termine un’anteprima assoluta: l’assaggio del passito di Wildbacher, un’esclusiva che verrà presentata al prossimo Vinitaly. L’evento così ricco di contenuti e di interesse ha avuto successo anche grazie al supporto della struttura Carreri srl di Roma, a cui rivolgersi per ogni informazione o richiesta sui prodotti Martino Zanetti: tel. 06/55590881 – commerciale@carreri. It. .  
   
   
A MARZO ESCE L’EDIZIONE LIMITATA DEL BARATTOLO DA 250 GR.DI CAFFÈ ILLY FIRMATA DA MICHAEL LIN  
 
Illycaffé, leader di qualità nella produzione di caffè, lancia sotto il marchio illy Art Collection un’edizione esclusiva e a tiratura limitata del barattolo da caffè da 250 gr. Serigrafato con i decori dell’artista taiwanese Michael Lin Il nuovo barattolo Lin sarà in due versioni e riprenderà i motivi floreali, tipici della tradizione tessile taiwanese, che l’artista ha elaborato anche per Galleria illy di Milano e per la prima tazzina illy Art Collection, caratterizzata dall’assenza del manico. La prima versione del barattolo, in uscita a marzo, avrà il decoro rosa; la seconda, in vendita dal prossimo autunno, sarà serigrafata con un altro decoro floreale di colore bianco. Entrambe su sfondo cromato, come tradizionalmente si presenta il barattolo illy. “… Il lavoro di Michael Lin riflette l’esperienza di vita trascorsa fra il mondo occidentale e quello orientale fondendosi in un’unica identità: l’incontro fra storia popolare americana ed il formalismo legato a motivi asiatici tradizionali. Come i suoi predecessori, il motto di Michael Lin consiste nel portare soggetti conosciuti sia culturalmente modesti sia raffinati di fronte al mondo dell’arte al fine di condividerli con un pubblico ampio. […] – scrive Jerome Sans, fondatore del Palais de Tokyo, ora direttore del Programme at Baltic, centro d’arte contemporanea di Newcastle (Gb) che ha scoperto e lanciato l’artista - La tecnica di Michael Lin porta una dimensione vitale al mondo dell’arte dove la tradizione incontra il modernismo, dove l’identità non è più qualcosa di statico ma qualcosa da plasmare e condividere. Michael Lin ritrae l’arte attraverso il suo lavoro come strumento di relazione aperto al dialogo ed in grado di rappresentare molte forme. L’arte per lui riguarda il quotidiano”. A completare il “progetto artistico” di Michael Lin con illy, iniziato con le tazzine, e che prosegue ora con la serigrafia del barattolo da caffè, sarà poi nei prossimi mesi un set da prima colazione. Il barattolo Lin sarà in vendita a partire da marzo in Italia e all’estero, sino ad esaurimento, nei migliori bar e negozi tradizionali e nella Gdo. E’ disponibile al pubblico sia in tostatura normale sia in tostatura scura, al prezzo consigliato di euro 6,50. .  
   
   
MISS COCÒ: LA CAFFETTIERA CON L’OBLÒ DALLA PRODUZIONE FOREVER LA CAFFETTIERA CHE STIMOLA UN SENSO IN PIÙ  
 
Il caffé a casa è un rito che accompagna i momenti importanti della giornata. Momenti caratterizzati da un profumo e da un gusto inconfondibili. Oggi, per gli amanti del caffé realizzato con la caffettiera, un senso in più verrà stimolato durante la sua preparazione: la vista. Forever, giovane azienda da poco entrata nel mercato degli articoli casalinghi, ha lanciato Miss Cocò, una caffettiera che, grazie a un oblò trasparente posto sul coperchio, permette di controllare l’uscita del caffé per “vedere” quando il caffé è pronto. Le caratteristiche innovative di questa caffettiera non si fermano però alla possibilità di controllare il caffé durante la preparazione. Tutte le caffettiere, di tutte le dimensioni, prodotte da Forever sono caratterizzate da uno studio preciso dei volumi, effettuato grazie a un programma di simulazione computerizzato, che ha permesso di definire il miglior rapporto aria/acqua all’interno della caffettiera in modo da ottimizzare il processo di risalita dell’acqua attraverso il filtro garantendo un gusto e una qualità del caffé costanti. Il manico facilmente smontabile e sostituibile e una guarnizione in silicone, materiale igienico e facilmente pulibile, con una resistenza al calore più elevata della normale gomma, completano le caratteristiche “tecniche” di questa caffettiera, ma non le particolarità. Miss Cocò è infatti realizzata in una lega di alluminio particolare, che rispetta le normative europee En601 ed En-602, che definisce i valori massimi di impurità o altri metalli presenti nelle leghe di alluminio ad uso alimentare. Il rispetto di questa normativa garantisce la totale idoneità al contatto con gli alimenti. .  
   
   
PER I 20 ANNI DI CITTÀ DEL VINO GRANDE EVENTO IN CAMPIDOGLIO CERIMONIA DI PREMIAZIONE DI OLTRE 60 PROFESSIONISTI DELLA RICERCA, DELL’INFORMAZIONE, DEL VINO E DELLA POLITICA. L’8 FEBBRAIO A ROMA  
 
Con una grande cerimonia in Campidoglio giovedì 8 febbraio, presente anche il sindaco di Roma, Walter Veltroni, le Città del Vino si preparano a un 2007 fitto di celebrazioni per ricordare i 20 anni dell’Associazione Nazionale. Era il 1987, un anno prima scoppiò lo scandalo del metanolo. A Siena, il 21 marzo, 39 Comuni fondarono le Città del Vino. Oggi sono 548 amministrazioni locali a forte vocazione vitivinicola, e 21 soci straordinari tra Province, Comunità Montane e Strade del Vino. La cerimonia avrà inizio alle ore 11 nella sala protomoteca del Campidoglio. Durante la mattinata saranno presentati un dossier sui cambienti del mondo del vino e sul loro impatto nelle Città del Vino negli ultimi 20 anni; inoltre il nuovo “Manifesto in difesa della vitivinicoltura di qualità”, una sorta di decalogo che riassume i temi, i valori, gli obiettivi, le azioni che contrassegneranno l’attività dell’Associazione per i prossimi anni. A seguire la premiazione di ben 68 persone tra ricercatori, giornalisti, produttori, politici e personaggi della cultura che, secondo le motivazioni di Città del Vino, in questi anni si sono distinte nel loro lavoro per la promozione “della qualità agroalimentare, delle eccellenze enogastronomiche, del turismo del vino, e nell’informazione, nella formazione e nella conoscenza”. “Con questo riconoscimento vogliamo festeggiare l’anniversario delle Città del Vino – dichiara Valentino Valentini, il presidente dell’Associazione - con coloro che si sono resi protagonisti nei vari settori del successo del vino italiano di qualità, della crescita economica e dell’offerta turistico enogastronomica negli ultimi vent’anni”. Questo l’elenco delle persone premiate. Studi e Ricerce Giuliana Biagioli (storica), Stefano Ciatti (Ass. Vino&salute), Fabio Taiti (Censis Servizi), Andrea Zifferero (progetto Vinum, univ. Siena). Giornalisti Giorgio Bertoni (Italia Oggi), Osvaldo Bevilacqua (Sereno Variabile), Stefano Bonilli (Gambero Rosso), Giorgio Dell’orefice (Agrisole), Claudio Fabbro (Fuocolento - Udine), Paola Iadeluca (Repubblica), Licia Granello (Repubblica), Paolo Marchi (Il Giornale), Marcello Masi (Tg2 Eat Parade), Alessandro Maurilli (Gr1 Agricoltura), Paolo Massobrio (Club Papillon), Antonio Paolini (Il Messaggero), Davide Paolini (Sole24 Ore), Federico Piana (Radio Vaticana), Luciano Pignataro (Il Mattino), Bruno Pizzul (Sky), Roberto Rabachino (Presidente Ass. Stampa Agroalimentare), Alessandro Regoli (Winenews), Anna Scafuri (Tg1 economia – Terra & Sapori), James Suckling (Wine Spectator), Fabio Turchetti (Il Messaggero). Infine per la stampa, Domenico Campana (responsabile della redazione network dell’Ansa) per il lavoro svolto dai redattori dei notiziari Ansa Agroalimentare e Agroalimentare Lazio; e Franco Poggianti (direttore Tg3 Agri) per il lavoro svolto dall’intera redazione del Tg3 Agri 3. Ex Presidenti Città del Vino Pierluigi Piccini (Siena), Tommaso Zanoletti (Alba), Giovanni Romani (Frascati), Luca Bonechi (Castelnuovo Berardenga), Massimo Corrado (Alba), Salvatore Lombardo (Marsala), Paolo Saturnini (Greve in Chianti), Floriano Zambon (Conegliano Veneto). Enologi Giacomo Tachis, Roberto Cipresso Politici Ermete Realacci (deputato), Claudio Franci (deputato), Loredana De Petris (deputato), Laura Bianconi (deputato), Gianni Alemanno (deputato), Giuseppe Castiglione (europarlamentare), Maria Pia Garavaglia (vicesindaco Roma), Bruno Manzi (ass. Attività Produttive, Provincia di Roma), Susanna Cenni (ass. Agricoltura Regione Toscana), Margherita Bozzano (ass. Turismo Regione Liguria), Massimo Fiorio (deputato e sindaco Calamandrana, prov Alessandria). Produttori e cantine Natale Braile (Vignaioli del Pollino), Marco Caprai (Arnaldo Caprai), Giuliana Cesari (Umberto Cesari), Marisa Cuomo (Marisa Cuomo), Michele Falvo (Avignonesi), Laura Lamaletto (Il Feuduccio di Santa Maria d’Orni), Cooperativa Placido Rizzotto “Libera Terra”, Chiara Lungarotti (Lungarotti), Angelo Maci (Cantina Due Palme), Mariano Mampieri (produttore di Cesanese, a Olevano, in provincia di Roma), Anna Maria Manfredi (Anna Maria Manfredi), Walter Massa (Vigneti Massa), Remo Migli (Podere Campacci), Salvatore Pala (Cantine Pala), Dario Raccaro (Az. Agricola Raccaro Dario), Giacomo Rallo (Donnafugata), Gianfranco Soldera (Case Basse). Inoltre per rimarcare il ruolo della scuola nella vitivinicoltura saranno premiati anche due presidi di prestigiosi Istituti enologici: Damiana Tervilli, direttore didattico Ist. Agrario Cerletti, di Conegliano (Tv); Carlo Centani, direttore didattico Ist. Agrario Sereni, di Roma. A seguire nel fine settimana del 10 e 11 febbraio in ogni regione italiana sono in programma eventi, degustazioni, convegni e celebrazioni del ventennale di Città del Vino, secondo un programma definito dai coordinamenti regionali dell’Associazione. A Perugia, ad esempio, nella Galleria Nazionale dell’Umbria una giornata di degustazioni di vini umbri; in Campania, a Gragnano, uno spettacolo di canzoni napoletane; in Trentino una conferenza istituzionale presso il Mart di Rovereto, seguita da una sfilata e un concerto delle bande musicali delle Città del Vino trentine; in Piemonte, a Castagnole Monferrato, la consegna di una pergamena ai Comuni storici e agli ex presidenti di Città del Vino, accompagnata da degustazioni. .  
   
   
VITIVINICOLTURA: COOPERAZIONE FRIULI VENEZIA GUGLIA A MENDOZA  
 
Udine - Le opportunità di investimento nella Provincia argentina di Mendoza sono state illustrate a Udine, nella sede della Regione, dagli assessori alle Relazioni Internazionali, Franco Iacop, e alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali, e Montagna, Enzo Marsilio, intervenuti ad un incontro che aveva l´obiettivo di far conoscere le potenzialità di collaborazione tra le imprese del Friuli Venezia Giulia e il sistema economico argentino, con particolare riguardo alla vitivinicoltura. In questo settore, ha evidenziato Iacop, "tre giovani tecnici figli di corregionali emigrati in Argentina, al termine di uno stage nel Friuli Venezia Giulia sostenuto dalla Regione, hanno predisposto un progetto della durata di cinque anni, che dovrebbe permettere di valutare il comportamento di alcuni vitigni autoctoni del Friuli Venezia Giulia (Refosco dal peduncolo rosso, Picolit nero, Moscato bianco, e Ribolla bianca) nella Provincia di Mendoza, e si prefigge l´obiettivo di avviare una produzione sperimentale, nonchè la diffusione dei vini ricavati". Questo perchè, è stato detto nel corso dell´introduzione da Iacop e da Graziano Lorenzon, direttore del servizio Rapporti Internazionali, si tratta della zona del Paese latino americano a maggior vocazione vitivinicola. Vi si realizza infatti il 74,45 per cento della produzione nazionale di settore, mentre le caratteristiche climatiche e pedologiche dei terreni vi favoriscono l´ulteriore diffusione della vite. Iacop ha ribadito che la Provincia di Mendoza, ove risiede una numerosa comunità di corregionali, è una delle poche realtà locali che hanno tenuto economicamente alla crisi locale. Accanto alle opportunità nel contesto agricolo, vi sono poi ulteriori potenzialità nell´ambito delle quali valorizzare la collaborazione transnazionale, e dare vita alla cooperazione sancita da un recente accordo tra la Regione e la Provincia di Mendoza. I settori maggiormente favorevoli per gli investimenti delle imprese e degli operatori economici del Friuli Venezia Giulia nella realtà argentina sono l´agro-industria, l´arredo in legno e il tessile. Marsilio, dopo un articolato dibattito che ha coinvolto operatori della filiera vitivinicola, ha affermato che occorre saper "fare sistema", in quanto in Argentina è stata più volte manifestato forte interesse nei confronti della nostra realtà agricola e agroalimentare. Un sistema, sempre secondo Marsilio, che però fa fatica a presentarsi in modo coeso verso opportunità come quella prospettata nella Provincia di Mendoza, forse perché sconta ancora la propensione della gente friulana a proporsi singolarmente, come accadeva nel passato, confidando esclusivamente sulle potenzialità e sulle forti capacità personali, e di ciascuna singola azienda. "Il progetto presentato - ha concluso Marsilio - deve dunque costituire un´occasione per rafforzare la coesione tra le nostre aziende, anche nei confronti delle realtà emergenti". .  
   
   
IL BAROLO A MILANO  
 
 L’associazione Go Wine inaugura il calendario degli appuntamenti 2007 a Milano, organizzando un’importante ed esclusivo evento dedicato al Barolo. Grandi firme hanno condiviso con noi questa iniziativa e saranno presenti personalmente, partecipando alla serata e animando il banco d’assaggio. Oltre al grande rosso, saranno promossi in degustazione i vini più rappresentativi della loro produzione. Nell’occasione sarà presentato il programma di Vinum 2007, giunto alla 31° edizione! giovedi 22 febbraio 2007 dalle ore 18. 30 alle ore 22. 00 Hotel The Westin Palace di Milano si terrà l’evento: “Il Barolo A Milano” serata di presentazione e banco d’assaggio dedicato al Barolo Programma: Ore 18. 30: Presentazione della serata, incontro con gli uomini del Barolo, introduzione all’annata 2003. Presentazione della 31° edizione di Vinum (Alba, 28 aprile – 1 maggio 2007) Ore 19. 30: Apertura Banco d’Assaggio - presenti le aziende Ore 22. 00: Chiusura Banco d’Assaggio Le Aziende: Alessandria Gianfranco - Monforte d’Alba; Boglietti Enzo - La Morra; Bric Cenciurio - Barolo; Bussia Soprana - Monforte d’Alba; Cantina Gigi Rosso - Castiglione Falletto; Corino Giovanni - La Morra; Le Strette - Novello; Mauro Veglio - La Morra; Michele Chiarlo - Calamandrana; Prunotto - Alba; Schiavenza – Serralunga d’Alba; Sobrino Edoardo – Diano d’Alba; Sordo Giovanni - Castiglione Falletto; Vigna Rionda - Serralunga d’Alba; Roberto Voerzio - La Morra. Il costo della degustazione è di 18 € (15 € Soci Ais; 10 € Soci Go Wine) e darà diritto ad avere in omaggio un assaggio di prodotti tipici. L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata (prima di accedere al banco d’assaggio). Confermare la presenza alla serata ed il numero degli eventuali accompagnatori all’Associazione Go Wine, telefonando al n° 0173/364631 oppure inviando un fax al n° 0173/361147 o un’e. Mail a stampa. Eventi@gowinet. It entro le ore 12. 00 di giovedì 22 febbraio. .  
   
   
BONARDA STYLE UN APERITIVO ALL’INSEGNA DEL ROSSO VIVACE D’OLTREPÒ A MILANOUNICA SALONE ITALIANO DEL TESSILE  
 
Dal 13 al 16 febbraio Bonarda Style partecipa a Milanounica, Salone Italiano del Tessile giunto alla sua quarta edizione e organizzato presso il Polo Fieristico di Fieramilanocity. La partecipazione di Bonarda Style nella più esclusiva manifestazione internazionale del tessile, aperta ai soli operatori del settore, segue di pochi mesi la recente presentazione della griffe “B*on” , marchio di abbigliamento e accessori Bonarda Style presentato in passerella a Milano lo scorso 4 dicembre. Bonarda Style, con i Bonarda dell’Oltrepò Pavese, offrirà ai visitatori di Milanounica un aperitivo e un momento relax all’insegna del rosso vivace d’Oltrepò nei primi 3 giorni della manifestazione, dalle ore 12 alle ore 14, presso la Piazza Shirt Avenue, all’ingresso dell’omologo salone. Milanounica – Riunisce le cinque manifestazioni italiane che da 25 anni rappresentano con successo il tessile italiano e europeo: Ideabiella, Ideacomo, Moda In, Prato Expo e Shirt Avenue. Il progetto propone il top della gamma della produzione tessile italiana ed europea in due appuntamenti annuali, a febbraio e a settembre. Shirt Avenue è la mostra dedicata esclusivamente ai tessuti per camiceria di alta gamma. La prima edizione di Shirt Avenue (1999) ha registrato circa 2. 100 visitatori, il 40% dei quali stranieri. La provenienza dei visitatori è soprattutto da Francia, Germania, Spagna, Portogallo, U. S. A. E Giappone. Una tendenza che si è confermata anno dopo anno. B*on – Le immagini Bonarda Style e la grafica B*on accompagneranno visivamente gli assaggi di Bonarda in Shirt Avenue, con il supporto di dépliant che illustrano le caratteristiche del vino più prodotto in Oltrepò (circa 16 milioni di bottiglie ogni anno). Operatori del tessile, ma anche giornalisti internazionali della moda, avranno così occasione di conoscere direttamente il vino che ispira B*on, primo marchio italiano dedicato a una specifica tipologia di vino. .  
   
   
NEW YORK: IL SOAVE ACCOMPAGNA LE ECCELLENZE DELLA TAVOLA VENETA  
 
Il Soave, presente alla degustazione organizzata a New York dalla Regione Veneto, conquista la stampa specializzata e le autorità presenti. Ottime le prospettive per una strategia promozionale che parla americano. Un Soave all’insegna dell’internazionalità quello che ha fatto tappa a New York nel corso di un work shop organizzato dalla Regione Veneto e dedicato al Radicchio Rosso di Treviso. Una presentazione in grande stile delle eccellenze del Veneto che è stata messa particolarmente in luce nel corso della conferenza stampa alla quale hanno preso parte note firme del giornalismo statunitense di settore. Soave è sinonimo di dieta mediterranea, di mangiar sano e di bere con gusto e leggerezza, tutti temi cari alla nuova cultura della tavola che sta pian piano radicandosi negli Stati Uniti. A questo proposito il lungimirante progetto della piramide della qualità, volto a creare una studiata differenziazione produttiva, rende oggi il Soave un vino eccellente per tutte le fasce di prezzo, adatto a tutte le tasche e soprattutto particolarmente calzante col mangiare moderno. Concordi i vertici regionali veneti presenti nella Grande Mela, secondo i quali è necessario muoversi in sinergia per esportare all’estero un vero e proprio sistema produttivo che porti in alto la bandiera del Made in Italy tout court. <<New York rappresenta un trampolino di lancio privilegiato - ha sottolineato Arturo Stocchetti, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Soave e Recioto di Soave - per una denominazione come quella del Soave. Abbiamo i numeri dalla nostra parte e una qualità eccellente, senza contare che il Soave è stato il primo vino italiano esportato negli Stati Uniti ed è ancora oggi tra i più conosciuti. Ora si tratta solo di pianificare, con accurata strategia, le attività promozionali che intendiamo mettere in piedi, in sinergia con la Regione Veneto>>. Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato come il Soave si confermi ancora oggi la denominazione principale del Veneto, col 25% sulla produzione totale veneta di vini a denominazione. <<Una bottiglia su quattro, nel parterre dei vini di qualità – ha commentato Stocchetti – appartiene alla Doc Soave. A favore di questo rapporto gioca anche la vendemmia 2006, da considerarsi storica per la garganega, tanto che le previsioni vendemmiali, espresse dal Consorzio di Tutela ancora in piena vendemmia, sono state confermate: 400mila sono gli ettolitri di Soave Doc, oltre 100mila gli ettolitri di Soave Classico, 27mila gli ettolitri di Soave Colli Scaligeri, 4000 quelli di Soave Superiore Docg, 2000 ettolitri infine per il Recioto di Soave Docg. Da questi dati emerge che la nostra denominazione vanta una produzione 2006 superiore ai 550mila ettolitri per un corrispettivo di più di 73 milioni di bottiglie. Sono numeri importanti supportati da una indiscussa politica della qualità che i produttori perseguono prima in vigna e poi in cantina. Numeri alla mano siamo adesso pronti per varcare l’oceano e portare il Soave nel mondo, più di quanto non sia stato fatto fino ad ora>>. I consumatori intanto, si legge in una nota di Federdoc in riferimento ad una recente indagine, sono ben predisposti verso una fascia particolare di prodotto: si registra un successo crescente per i vini caratterizzati da un buon rapporto qualità prezzo, da una riconoscibilità legata al vitigno o al nome di una grande zona di produzione, mentre il 70% dei dettaglianti americani vede nel buon rapporto qualità/prezzo il principale motivo d’acquisto e l’89% dei grossisti lo indica come primo motivo per promuovere vino. .  
   
   
IL TOURING CLUB NEL SANNIO PREPARA LA GUIDA VINI BUONI D´ITALIA 2008! .  
 
Occhi puntati sulla Campania e sul Mezzogiorno. Il 2 e il 3 febbraio tutti i coordinatori regionali della guida pubblicata dal Touring Club e curata da Mario Busso e Luigi Cremona hanno tenuto la prima riunione tecnico-organizzativa a Dugenta nel wineresort dell´azienda Torre Gaia. E´ la prima volta che una riunione nazionale si svolge nel Mezzogiorno, un chiaro segno di attenzione del Touring Club, presente al massimo livello con il direttore editoriale Michele D´innella. Ma anche segno di una rinnovata curiosità verso la viticoltura meridionale di eccellenza a partire da Benevento, la provincia più vitata della Campania. "Siamo orgogliosi -dichiara Tommaso Riccardi - di aver ospitato questo evento nella nostra struttura. La riteniamo adeguata alla professionalità e alla serietà con cui Vini Buoni d´Italia ha lavorato in questi anni". La due giorni è iniziata venerdì 2 presso l´Enoteca La Botte dove, a partire dalle 19, si è svolta la manifestazione , banco di assaggio dei vini del Sud premiati da Mario Busso e Luigi Cremona: un evento eccezionale per gli appassionati, nel corso del quale è stata anche presentata la Guida completa ai Vini della Campania di Luciano Pignataro, responsabile per la Campania, la Basilicata e la Calabria di Vini Buoni d´Italia e promotore della due giorni. Sabato 3 febbraio, dopo una visita alle cantine scavate nel tufo dell´azienda Mustilli a Sant´agata dei Goti e una visita al Caseificio La Baronia a Pontelatone, i coordinatori regionali si sono riuniti nella struttura di Dugenta per mettere a punto le linee guida del lavoro per il 2008. In serata, cena di gala alla quale erano presenti anche le autorità, con menù sannita-partenopeo abbinato ai vini di Torre Gaia. .