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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2008
MEDUSA INVASIVA AUMENTA LA PRESSIONE SULLO STOCK DI MERLUZZO BIANCO DEL MAR BALTICO  
 
Un gruppo di ricercatori tedeschi e danesi ha riscontrato che la medusa a pettine (Mnemiopsis leidyi) potrebbe costituire un´ulteriore minaccia per gli stock di merluzzo bianco del Mar Baltico. La medusa, originaria della costa orientale nordamericana, è stata probabilmente introdotta nel Mar Baltico dal traffico marittimo e si nutre di zooplancton (al pari dei pesci) nonché di larve e uova di pesci. Le conclusioni degli studiosi sono state pubblicate sulla rivista «Marine ecology progress series». La scoperta, che secondo quanto affermano gli scienziati dovrà essere corroborata da ulteriori ricerche, è avvenuta durante una spedizione finanziata dall´Ue tramite la Rete di eccellenza europea per l´analisi degli ecosistemi oceanici (Eur-oceans) e il ministero federale tedesco per l´Istruzione e la ricerca (Bmbf) nell´ambito del progetto Globec Germany. L´area in cui sono state trovate le meduse, il Bacino di Bornholm, è la zona di riproduzione più importante per il merluzzo bianco del Mar Baltico. «Appena abbiamo visto le uova all´interno della Mnemiopsis leidyi, ci siamo resi conto degli effetti che questo organismo potrebbe avere sull´intero ecosistema planctonico del Mar Baltico», afferma Holger Haslob dell´Istituto Leibniz per le Scienze marine (Ifm-geomar) di Kiel (Germania), l´autore principale dello studio condotto congiuntamente dall´Ifm-geomar e dall´Istituto danese per la ricerca sulla pesca. La scoperta conferma il sospetto dei ricercatori, secondo cui le specie invasive minacceranno la sopravvivenza del merluzzo bianco nelle sue prime fasi di vita, sommandosi alla pressione esercitata dal sovrasfruttamento e dall´inquinamento ambientale di cui lo stock soffre da anni. Inoltre, le abitudini alimentari della medusa potrebbero avere un effetto duraturo sull´intero ecosistema, poiché il merluzzo bianco è una delle specie al vertice della catena alimentare nel Mar Baltico. Da quando è stata individuata per la prima volta nel Mar Nero, negli anni ´80, la Mnemiopsis leidyi si è diffusa sempre più. Da allora, si è propagata nel Mare di Azov, nel Mar di Marmara, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Caspio, sempre accompagnata da un drammatico declino degli stock ittici. La rete Eur-oceans riunisce 66 organizzazioni di 25 paesi con l´obiettivo generale di sviluppare modelli volti a valutare e prevedere gli effetti del cambiamento climatico e di altri fattori imputabili all´uomo sugli ecosistemi pelagici nell´oceano aperto. 10 Mio Eur del costo complessivo del progetto, del valore di 40 Mio Eur, sono stati erogati a titolo del Sesto programma quadro (6°Pq). Il progetto Globec Germany, dal canto suo, sta studiando le interazioni trofodinamiche tra zooplancton e pesci planctivori in relazione al successo riproduttivo determinato dalla forzatura fisica. Per ulteriori informazioni consultare: Rete di eccellenza europea per l´analisi degli ecosistemi oceanici (Eur-oceans): http://www. Eur-oceans. Eu/ Rivista «Marine Ecology Progress Series»: http://www. Int-res. Com/journals/meps/index. Html Istituto Leibniz per le Scienze marine: http://www. Ifm-geomar. De/ Istituto danese per la ricerca sulla pesca: http://www. Dfu. Dtu. Dk/ .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA DISPONIBILE A INVESTIRE SU UN PROGETTO DI FILIERA LATTE OVINO, PROSEGUE LAVORO DI CONFRONTO PER ACCORDO SUL PREZZO  
 
Firenze Giornata di confronto e di riflessione al tavolo regionale del comparto ovicaprino da latte, che si è riunito ieri a Novoli, alla presenza dell’assessore all’agricoltura Susanna Cenni. Oltre a produttori e trasformatori, erano presenti per la prima volta anche rappresentanti del mondo del commercio e della distribuzione. “E’ una grande novità la partecipazione di tutti i soggetti della filiera perché, finalmente, si delineano azioni di integrazione verticale che rafforzano la competitività del settore” sottolinea l’assessore Cenni. Al tavolo la Regione si è resa disponibile ad investire su un progetto di filiera che consenta di risollevare le sorti di un settore in grave crisi, a causa dell’incremento dei costi delle materie prime e del gasolio e con i prezzi di vendita del latte fermi a qualche anno fa. Sui prezzi del latte, che devono scaturire dall! a trattativa tra allevatori e trasformatori (caseifici), nonos! tante un a minor distanza tra domanda ed offerta, non si è ancora giunti ad un accordo definitivo: i produttori sono disposti a scendere fino a 0,90 euro al litro (Iva compresa), le offerte dei rappresentanti dei caseifici non vanno oltre 0,825 al litro (sempre Iva compresa), con un premio di 0,025 euro al litro per il latte che presenti caratteristiche superiori alla media per contenuto in grassi e proteine. Proseguono quindi gli incontri tra produttori e trasformatori che si sono dati un nuovo appuntamento a Siena, per martedì 12 febbraio. L’assessore Cenni ha assicurato una partecipazione attiva della Regione a sostegno dell’intesa attraverso interventi volti alla razionalizzazione della produzione e dell’offerta casearia ed a migliorare la logistica della raccolta del latte, alla valorizzazione dell’offerta della Dop, a stimolare la destagionalizzazione della produzione del latte. Sono, inoltre, previsti interventi per una omogenea! applicazione delle norme comunitarie sull’igiene degli alimenti sul territorio regionale e aiuti per migliorare le condizioni di benessere degli animali. L finanziamenti della Regione tramite il Piano di Sviluppo Rurale saranno attivati in seguito alla presentazione in tempi rapidi dei progetti da parte dei soggetti componenti la filiera. “Solo la presenza di tutti i soggetti della filiera con le loro rappresentanze può consentirci stavolta di presentare un progetto completo di rilancio e modernizzazione del settore“. .  
   
   
TRENTO: VIA LIBERA AL PIANO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE  
 
Trento – La circolazione di alimenti sicuri e sani è un aspetto che contribuisce in maniera significativa alla salute e al benessere dei cittadini. Muove da questa considerazione l’approvazione da parte della Giunta provinciale – venerdì scorso - del “Piano sulla sicurezza alimentare per gli anni 2008 – 2010 della Provincia autonoma di Trento”, proposto dall’assessore alle politiche per la salute, Remo Andreolli. Ed il piano è stato al centro di una conferenza stampa del 5 febbraio degli assessori Remo Andreolli e Tiziano Mellarini. Con loro Carlo Costanzi, direttore di divisione Veterinario e Silvio Santarelli, del Servizio Organizzazione e qualità delle attività sanitarie, settore Veterinario. “Fiducia, responsabilizzazione dei produttori, capacità della pubblica amministrazione di essere ausilio nell’elaborare i Piani di controllo della qualità alimentare”: questi, ha detto l’assessore Andreolli “i capisaldi di un Piano, innovativo a livello nazionale, che getta le basi di una profonda innovazione e che introduce una nuova filosofia: non più solo controlli puntuali ma sostegno ai Piani di autocontrollo elaborati dalle stesse aziende produttrici. La tutela del consumatore si conferma perno, la responsabilizzazione delle aziende diventa importante elemento di novità”. L’assessore Mellarini ha sottolineato che “il varo del Piano è una nuova tappa di un percorso già iniziato dal mondo della produzione con le autocertificazioni. Il Trentino conferma così la sua convinta vocazione alle produzioni agricole di qualità e il suo interesse primario nei confronti del consumatore. Sicurezza e qualità vanno di pari passo in questo processo che è inserito nel contesto più grande della globalizzazione economica”. Non è superfluo ricordare che le grandi crisi causate dalla Bse, i polli alla diossina e i pesci al mercurio, i gravi episodi di sofisticazione alimentare, come quelli dell’olio all’anilina e del vino al metanolo, hanno drammaticamente evidenziato le carenze della regolamentazione alimentare in vigore fino a quel momento nella legislazione europea ed hanno fatto comprendere la necessità di sviluppare una più omogenea e penetrante politica di prevenzione nel settore alimentare. Questo lungo percorso ha preso avvio con la pubblicazione del Libro verde sui “Principi generali della legislazione alimentare dell’Unione europea” nel 1997 che sintetizza lo stato della legislazione alimentare comunitaria e nel successivo “Libro bianco sulla sicurezza alimentare” che, pubblicato nel gennaio 2000, evidenzia la necessità di garantire che i prodotti alimentari siano sani e di elevata qualità, attraverso il miglioramento delle norme di sicurezza ed il rafforzamento dei sistemi di controlli lungo l’intera catena alimentare. L’approccio globale, proposto dalla Commissione europea, mira a disciplinare tutti gli elementi della catena alimentare nel suo complesso e quindi nell’intero processo di produzione “dai campi alla tavola”, la sicurezza dei mangimi e il benessere degli animali dai quali gli alimenti derivano. L’approvazione del regolamento (Ce) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi ed i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare, ha chiuso definitivamente una stagione caratterizzata da interventi episodici e non coordinati, imponendo una rivoluzione nel modo di pensare ed agire degli operatori del mercato alimentare. Il regolamento traccia una disciplina di carattere orizzontale, non riferita al singolo prodotto o alla singola fase produttiva, rivoluzionando il sistema della responsabilità delle pubbliche autorità e degli operatori, ed imponendo i principi fondanti in esso enunciati (l’analisi del rischio, il principio di precauzione, la tutela del consumatore, gli obblighi di informazione). La salute del consumatore non è più garantita da strumenti repressivi, che intervengono a posteriori, quando il rischio si è verificato ed il danno si è prodotto, bensì da strumenti che possano garantire una tutela lungo tutta la filiera alimentare, senza lasciare scoperti spazi. Il ruolo assegnato alle autorità competenti dei vari Stati membri è infatti profondamente diverso rispetto al passato. Se da un lato grava su tutti gli operatori del settore alimentare e di quello dei mangimi, garantire il rispetto e gli obblighi previsti dalla legislazione alimentare inerenti alle loro attività in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni siano soddisfatte (articolo 17, paragrafo 1), dall’altro è compito degli Stati membri applicare la legislazione alimentare e controllare e verificare il rispetto delle pertinenti disposizioni da parte degli operatori in tutte le fasi (articolo 17, paragrafo 2), organizzando un sistema ufficiale di controllo e altre attività adatte che abbraccino tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. I successivi regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’aprile 2004, relativi ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali e che stabiliscono norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano, descrivono con maggiore dettaglio come si debbano interpretare e attuare i principi enunciati con il regolamento. In particolare è previsto che al fine di garantire l’effettiva attuazione delle norme sulla salute ed il benessere degli animali e i controlli comunitari, ciascuno Stato membro elabori un piano dei controlli ufficiali. E il “Piano sulla sicurezza alimentare per gli anni 2008-2010 della Provincia autonoma di Trento”, che la Giunta provinciale ha approvato – si tratta di un corposo documento di 104 pagine - è quindi la risposta alle esigenze di sicurezza evidenziate nella normativa europea e programma i controlli sulle attività economiche che riguardano la produzione di alimenti e di mangimi, la trasformazione di alimenti e le relative attività di commercio e di trasporto, che la Provincia autonoma di Trento è tenuta a garantire. In definitiva, la nuova normativa comunitaria richiede a produttori, trasformatori e commercianti: 1) di applicare "sistematicamente" lo strumento della "analisi del rischio" in "tutti i settori" della produzione, trasformazione, trasporto, commercializzazione di alimenti per l´uomo e per gli animali. Tale tipo di analisi comporta una valutazione complessiva (caso per caso anche interdisciplinare, come sottolineato dalla normativa) dei vari fattori che possono influenzare la sicurezza degli alimenti e una descrizione oggettiva di tale valutazione in appositi piani di sicurezza alimentare per ciascuna attività svolta. Con tale approccio, la Comunità europea, al fine di garantire un elevato grado di sicurezza, affida in primo luogo a tutti i soggetti attivi nel settore (come detto, il sistema globale della capacità istituzionale, con in prima battuta i singoli imprenditori) il compito di rilevare e di ricondurre a un livello prestabilito, socialmente accettabile, i rischi preventivamente individuati, per tipologie generali, a livello comunitario; 2) di fornire una descrizione "oggettiva" (nel Piano di sicurezza alimentare di ogni singola azienda) delle modalità attraverso le quali il singolo processo di produzione viene svolto al fine di garantirne la sicurezza dal punto di vista sanitario; 3) di assicurare la "tracciabilità dei prodotti", come strumento necessario per tutelare sia i produttori che i consumatori. Lo strumento della tracciabilità dei prodotti e quello delle indicazioni geografiche, adottati dalla Comunità europea, rappresentano infatti (soprattutto se, come in parte già avvenuto, troveranno concreto riconoscimento anche a livello internazionale) una rivoluzione nel perseguimento della sicurezza alimentare, in quanto idonei a rivelare come l´utilizzo indebito di un marchio finisca per mettere a rischio allo stesso tempo (anche se per aspetti diversi) sia l´impresa produttrice che il consumatore finale. La gestione della tracciabilità è stata particolarmente utile per la politica agro-alimentare dell´Italia (particolarmente interessata al problema per l´estrema varietà e qualità delle produzioni), tant´è che nel corso dell´anno 2005 la tracciabilità e l´etichettatura obbligatoria delle carni avicole hanno permesso al consumatore (sia italiano che comunitario) di mantenere fiducia nella produzione avicola italiana, pur in presenza dei noti problemi legati al pericolo di influenza aviaria e di possibile pandemia umana. Alla Pubblica amministrazione è richiesto: 1) di effettuare i prescritti "controlli" sui processi di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti alimentari di origine animale, di animali vivi e di vegetali, sulla base di un dettagliato programma di attività, sviluppato partendo dalla categoria di rischio attribuita a ciascun processo produttivo sulla scorta di un’ "analisi del rischio" delle caratteristiche della tipologia di attività considerata (al fine di adeguare il livello dei controlli al rischio tipico di ogni attività); 2) di assicurare agli addetti al controllo ufficiale livelli di preparazione adeguati a utilizzare le tecniche necessarie a individuare prassi fraudolente e casi di inosservanza dei livelli di tutela prescritti; 3) di monitorare (individuandoli come "oggetto di attenzione") eventuali tipologie di rischio non ancora riconosciute a livello comunitario, al fine della loro tempestiva valutazione da parte dell´Autorità europea per la sicurezza alimentare e dell´eventuale estensione dell´elenco comunitario dei rischi riconosciuti; 4) di fornire riscontri di natura oggettiva (attraverso procedure e report) delle modalità attraverso le quali ispezioni, verifiche, campionamenti ufficiali, audit, sono organizzati e svolti, in modo da consentire una valutazione imparziale del conseguimento degli obiettivi posti; 5) di tenere appositi elenchi delle attività che formano oggetto di registrazione e di riconoscimento (previo accertamento dei requisiti) ai sensi dei regolamenti (Ce) n. 852/04 e n. 853/04; 6) di attivare (in esecuzione dell´obbligo di "trasparenza" introdotto a livello comunitario come componente essenziale del sistema) canali di informazione in grado di dare a "tutti" la possibilità di conoscere le tematiche e le vicende legate con la sicurezza alimentare, al fine di garantire pienamente il raggiungimento imparziale delle finalità di tutela della salute e di funzionamento del mercato. Nel sistema normativo comunitario il dovere di trasparenza assolve infatti ad un tempo a finalità di democraticità e partecipazione e di efficacia ed efficienza del sistema complessivo. Il dovere di trasparenza opera in particolare nei confronti di tutti i soggetti pubblici siano essi Stati membri, autorità responsabili, Autorità per la sicurezza alimentare (Aesa) o Commissione europea, sì da prefigurare un sistema di informazioni "unico", condiviso da parte di tutte le autorità competenti in ambito comunitario e usufruibile anche da parte della generalità della popolazione. La normativa tiene distinta la "comunicazione", effettuata su iniziativa dei soggetti politici per coinvolgere la cittadinanza sulle scelte effettuate o da effettuare a livello politico e l´ "informazione", svolta invece a livello tecnico per corrispondere alle esigenze correlate a una corretta informazione della collettività e, in particolare, per far meglio conoscere e comprendere le scelte già compiute. Nel nuovo quadro normativo comunitario i controlli pubblici ufficiali, pur svolti in precedenza con impegno in base alla normativa previgente, non sono infatti più sufficienti a coprire gli ampi orizzonti perseguiti dalla Comunità, in quanto finalizzati più sul controllo del prodotto finito che sull´analisi del processo di produzione e sulla contestuale individuazione del rischio; compiti innovativi e di "funzionamento complessivo" che vengono ora affidati al sistema della capacità istituzionale e, in primo luogo, alle imprese di produzione. Nella realtà attuale il "controllo pubblico sul prodotto finito" - finora svolto da tutte le varie Asl - finisce quindi per diventare "marginale", in quanto è idoneo a investire "solo" la "risultante" del "processo di produzione" (processo che costituisce invece, nella sua interezza, l´oggetto - ben più ampio - dei nuovi controlli) e, come previsto dal nuovo sistema normativo, deve essere effettuato in maniera più limitata, esclusivamente su "campioni di prodotto" appositamente definiti alla luce dell´analisi del rischio dei singoli processi di produzione. Il nuovo sistema di sicurezza richiede ovviamente, per funzionare al meglio, la piena collaborazione di tutti e, in modo decisivo, degli operatori economici e dell´amministrazione pubblica (sia comunitaria, che nazionale e regionale). Con questa collaborazione sarà possibile raggiungere importanti obiettivi: il pieno funzionamento del "mercato interno comunitario" degli alimenti, degli animali vivi e delle piante; il rispetto degli obblighi di circolazione posti dagli accordi internazionali nell´ambito dell´Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc), del Codex Alimentarius, dall´Ufficio Internazionale delle Epizoozie (Oie) e dalla Convenzione Internazionale di Protezione delle Piante (Ippc); il mantenimento (o, se necessario, il ristabilimento) della fiducia dei consumatori negli approvvigionamenti alimentari e nell’efficacia dei controlli sugli alimenti; il conseguimento di sempre migliori condizioni di sicurezza e, insieme ad esse, di maggiore qualità ed efficienza delle produzioni, al fine di consentire alle imprese di muoversi adeguatamente sui mercati interni e su quelli internazionali con la garanzia di controlli equi e uniformi da parte delle Autorità competenti dei diversi Stati membri. .  
   
   
BASILICATA: ACCORDO LATTE. FALOTICO: INTESA NON SOLO ECONOMICA  
 
“L’accordo sul latte non è soltanto un accordo economico, ma sancisce la nascita di una nuova collaborazione nel mondo agricolo per il rilancio della zootecnia lucana. Il comparto, che sarà sostenuto con la massima attenzione dal Dipartimento, costituisce un elemento fondamentale per la tutela del territorio, soprattutto delle aree interne più impervie, garantito con grandi sacrifici degli allevatori”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, questa mattina durante un incontro con i giornalisti, a margine del quale è stato siglato il nuovo accordo sul prezzo del latte alla stalla. Falotico ha ringraziato le organizzazioni professionali di categoria, i rappresentanti dei produttori e dei trasformatori, che hanno reso possibile l’intesa, dopo circa sette anni di incertezze. “L’accordo – ha spiegato l’assessore – è stato chiuso con cinque centesimi in più rispetto a quanto pattuito ad agosto. Il lievitare dei costi delle materie prime non consentiranno di mantenere invariato il prezzo del latte e dei suoi derivati. Di contro, però, possiamo garantire al consumatore una qualità del latte eccezionale. Il latte lucano, posso dirlo con assoluta certezza confortato dalle ricerche puntuali e approfondite del Cra, è tra i migliori in assoluto e risponde a Disciplinari di produzione estremamente rigorosi”. Falotico si è soffermato, poi, sul tema della tracciabilità. “Si è concretizzata – ha aggiunto – con il marchio che caratterizza i prodotti zootecnici della Basilicata. E’ un passo importante per la riconoscibilità del prodotto, se è vero le informazioni sulla provenienza di un alimento possono costituire lo spartiacque per l’acquisto. Siamo nelle condizioni di proporre prodotti di grande livello e salubri. I consumatori devono sapere che con i prodotti lucani acquistano anche salubrità e genuinità. E’ questo il punto di forza di un’agricoltura lucana che non vive di sussidi, ma che fa del proprio e mette in campo se stessa. Il Tavolo verde, nella prossima riunione prevista per il 14 febbraio, affronterà anche le questioni connesse al Piano di sviluppo rurale, con aspetti legati pure alla zootecnia. Le decisioni che la Regione affronterà – ha concluso l’Assessore – terranno conto anche dei preziosi suggerimenti delle Organizzazioni professionali di categoria, profondi conoscitori e validi rappresentanti del mondo agricolo nelle sedi istituzionali”. L’accordo sul prezzo del latte alla stalla, sottoscritto ieri mattina alla presenza dell’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, impegna i rappresentanti delle imprese di trasformazione del latte bovino, assistiti dalla Confcommercio, e le organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri. L’accordo è valido dal 1 marzo al 31 dicembre 2008 e ha una premessa importante: quella cioè di “porre le basi per un’intesa organica finalizzata a costruire un nuovo dialogo tra produttori, trasformatori e Regione”, per “portare allo sviluppo integrato di filiera in termini qualitativi, culturali e imprenditoriali”. Questi i punti salienti. Per ogni litro di latte il costo alla stalla è determinato in 0,47 euro + Iva (tre centesimi in più per il latte intero definito di Alta qualità). L’accordo, che fissa i criteri per i controlli, sarà attuato con regolari contratti di fornitura, sottoscritti anche dall’Associazione di categoria di appartenenza dell’allevatore e della ditta acquirente. La corretta applicazione dell’accordo sarà monitorata da una Commissione paritetica costituita da un rappresentante per ciascuna Organizzazione professionale agricola e quattro rappresentanti delle aziende di trasformazione. .  
   
   
PARTE "DELIZIANDO": REGIONE, ICE, UNIONCAMERE INSIEME NEL NUOVO PROGRAMMA PER PROMUOVERE SUI MERCATI ESTERI LE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE DELL´EMILIA-ROMAGNA.  
 
Bologna - Far conoscere in Europa e nel mondo le eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-romagna superando le frammentazioni del passato. E’ questo l’obiettivo di “Deliziando” il nuovo programma per promuovere sui mercati esteri il meglio del “made in Emilia-romagna” e che vede per la prima volta riuniti, in unica “cabina di regia” , Regione Emilia-romagna, Ice, Unioncamere regionale, i principali Consorzi di tutela , l’Enoteca regionale di Dozza, il Centro Servizi Ortofrutticoli. Le esportazioni dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli sono in crescita da alcuni annui: + 3,5% nel 2004, +4,3% nel 2005, +9,4% nel 2006 , mentre da gennaio a settembre 2007 l’aumento è stato del 5,7%. “Si tratta di una crescita importante e in progressione – ha detto il 4 febbraio a Bologna presentando l’iniziativa l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – che compensa una fase di stagnazione dei consumi interni. I nostri sono prodotti che vantano un’ alta qualità, tipicità, distintività. La chiave per continuare a crescere è quella di una migliore organizzazione, tanto più a fronte di una struttura produttiva fatta soprattutto di piccole e medie imprese”. Deliziando, nel 2008 agirà in 4 aree territoriali: Regno Unito e Irlanda; Est Europa (Russia, Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria); Nord Europa (Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia); Austria. Per ognuno dei quattro gruppi Paese la Regione organizzerà altrettanti seminari di presentazione alle imprese. A disposizione ci sono nel 2008 1,2 milioni di Euro stranziati dalla Regione e dall’Ice, cui si aggiungeranno i fondi ed i servizi dalle Camere di Commercio e di Unioncamere ed il cofinanziamento dei Consorzi e delle aziende che aderiscono ai singoli progetti-paese. “La Regione Emilia-romagna – ha detto Roberto Lovato dirigente Area Agroalimentare dell’Istituto per il Commercio con l’Estero – è leader in Italia nel settore agroalimentare. Mercati come Austria e Gran Bretagna sono ormai consolidati, ma si stanno aprendo interessanti prospettive nell’area scandinava, ove i prodotti italiani sono molto apprezzati per la loro qualità, e nell’est europeo specie per quanto riguarda l’ortufrutta”. Ugo Girardi, segretario generale Unioncamere Emilia-romagna, ha ricordato che l’Emilia-romagna contribuisce per ben un sesto al totale dell’export nazionale in campo agroalimentare e ha messo in evidenza “l’incrocio con il turismo. Non a caso i paesi che acquistano i nostro prodotti sono anche quelli che più visitano l’Emilia-romagna”. Il primo appuntamento: Prodexpo a Mosca con venti aziende. Si partirà con Prodexpo la più importante fiera di alimentari, bevande e di materie prime del settore agroalimentare che si svolge a Mosca dal 11 al 15 febbraio. A Prodexpo la Regione organizza una esposizione di prodotti in uno stand istituzionale dove, oltre ai Consorzi, saranno per la prima volta presenti una ventina di aziende produttrici di vino, prosciutto, parmigiano-reggiano e altri prodotti emiliano-romagnoli, coordinate da Unioncamere. Questo, come tutti gli altri successivi appuntamenti (tra l´altro Londra, Stoccolma, Sofia, Praga) sarà caratterizzato dal nuovo segno grafico di “Deliziando” - costituito da sei forchette che formano un sole, insieme allo slogan: Tradition & Quality: the legendary flavour of Emilia-romagna (Tradizione e qualità: i leggendari sapori dell’Emilia-romagna) . .  
   
   
DAL NUOVO PIANO RURALE UN SOSTEGNO AL SETTORE OLEARIO  
 
Firenze - Un deciso rafforzamento delle risorse disponibili per sostenere a livello aziendale il miglioramento degli interventi relativi all’oliveto, delle operazioni di raccolta, trasformazione e commercializzazione dell’olio e per finanziarie azioni finalizzate all’aumento del valore aggiunto dei prodotti dell’olivicoltura. E’ questa la linea scelta dal Piano di sviluppo rurale 2007 – 2013 della Regione Toscana, ricorda l’assessore regionale al bilancio Giuseppe Bertolucci, che nel pomeriggio di del 2 febbraio ha partecipato al Castello di Terrarossa, a Licciana Nardi (Ms), all´inaugurazione di "Olea Lunae 2008", l’ottava rassegna dell´olio extravergine di oliva della Provincia di Massa-carrara. Una occasione di incontro e di dibattito di stringente interesse, visti gli esiti particolar! mente negativi della campagna olearia 2007-2008, funestata da ! condizio ni climatiche avverse che hanno comportato anche una inaspettata recrudescenza degli attacchi della mosca delle olive. “La spesa pubblica programmata nel Psr 2007-2013 ammonta a 839 milioni di euro, 109 in più (15%) rispetto al precedente Piano, con un incremento significativo anche del contributo dell’Unione europea che sarà di 369 milioni (+ 8%). Risorse – afferma tra l’altro l’assessore Bertolucci – attraverso le quali sarà possibile finanziare anche investimenti nel comparto olio di oliva sia a livello di aziende agricole che di frantoi”. “C’è un legame indissolubile tra l’olivo e la Toscana – aggiunge Bertolucci – fatto non solo di ragioni economiche ma anche culturali, ambientali e perfino paesaggistiche. Proprio in questo momento di difficoltà per il settore la Regione si schiera con i produttori, per sostenerli nelle azioni di recupero, di sviluppo e ! anche di innovazione. Una corretta attività sul campo – ha concluso l’assessore – ed efficaci iniziative di comunicazione, promozione ed educazione del consumatore possono costituire il valore aggiunto per una costante affermazione dell’olio toscano”. .  
   
   
AGRIPIAZZA, UNA GIORNATA PER LA FRUTTICOLTURA  
 
Fieragricola 2008 - Verona, 7/10 febbraio - Giovedi´ 7 febbraio, giornata inaugurale del terzo Salone dei mezzi tecnici per l´agricoltura, sara´ interamente dedicata ai temi legati alla frutticoltura con una serie di appuntamenti per gli operatori del settore: mostra pomologica, convegno del Cra - Centro di ricerca per la frutticoltura sull´evoluzione varietale, presentazione del sito www. Listevarietali. It, incontro con gli autori della collana ´Coltura & Cultura´, presentazione del volume ´Annuario Agrofarmaci 2008´ Sara´ interamente dedicata al tema della frutticoltura la giornata inaugurale - giovedi´ 7 febbraio - di Agripiazza, il terzo Salone dei mezzi tecnici per l´agricoltura (Padiglione 10) ideato da Image Line in collaborazione con Veronafiere che si svolge nell´ambito della 108ma edizione di Fieragricola (Verona, 7/10 febbraio 2008). L´argomento verra´ affrontato nella più vasta accezione del termine, coinvolgendo tutti gli attori della filiera: dalla ricerca, alla produzione, alla distribuzione. Si comincia con la seconda Mostra pomologica nazionale organizzata da Veronafiere in collaborazione con il Crpv - Centro Ricerche Produzioni Vegetali, ospitata all´interno del Pad. 10, che presenterà al pubblico varieta´ frutticole in particolare frutta invernale provenienti da tutt´Italia, per un totale di circa 400 campioni. Saranno presenti infatti campioni di Actinidia (tradizionale, come Hayward, a maturazione precoce come Summer Kiwi e a frutto con polpa gialla); Frutta secca (nocciolo, pistacchio); Melo (dei gruppi Red Delicious, Golden Delicious, Braeburn, Stayman, Fuji, varieta´ resistenti alla ticchiolatura e altre nuove varieta´), Pero, Cotogno e Agrumi (mandarino, clementine, arancio, cedro, bergamotto, limone, pompelmo, kumquat). Gli enti e le aziende che hanno fornito i campioni sono distribuite lungo tutto lo stivale. Tanto per citarne alcuni: per gli agrumi sono presenti il Centro di Ricerca per l´Agrumicoltura e le Colture Mediterranee (Ct), il Covil - Consorzio vivaisti lucani (Mt), il Covip - Consorzio vivaistico pugliese (Ba) e Alsia – Azienda Sperimentale Dimostrativa Pantanello (Mt); per il melo istituzioni scientifiche ed aziende sperimentali quali Veneto Agricoltura, l´Istituto di Frutticoltura di Verona, il Centro Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg, Astra Innovazione e Sviluppo, il Creso - Consorzio di ricerca sperimentazione e divulgazione per l´ortofrutticoltura piemontese e aziende cooperative e private. La mattina si aprira´ con il convegno dal titolo ´Evoluzione varietale in frutticoltura negli ultimi 15 anni´ a cura del ´Progetto Liste Varietali´ in collaborazione con Image Line e Fieragricola. Si svolgera´ all´interno dell´Arena delle Novita´ (Pad. 10), dalle 10,30 alle 12,30. Il convegno affrontera´ il tema dell´evoluzione varietale in Italia nei settori delle dupacee, pomacee e fragole-piccoli frutti coinvolgendo mondo della ricerca, vivaisti, produzione e grande distribuzione. Dopo l´introduzione del professor Carlo Fideghelli (Cra-fru – Centro di Ricerca per la Frutticoltura – Roma) con le ´Considerazioni sul progetto Liste Varietali dopo 15 anni di attivita´´ interverranno Elvio Bellini (Dipartimento di ortoflorofrutticoltura, Universita´ di Firenze) su ´Evoluzione varietale delle drupacee´, Silviero Sansavini (Dipartimento di colture arboree, Universita´ di Bologna) su ´Evoluzione varietale delle pomacee´, Walther Faedi (Cra-frc – Unita´ di ricerca per la frutticoltura, Forli´) e Giancarlo Bounous (Dipartimento di colture arboree, Universita´ di Torino) ´Evoluzione varietale della fragola e dei piccoli frutti´, Luigi Catalano (Co. Vi. P. – Consorzio Vivaistico Pugliese) e Alessio Martinelli (C. I. V. – Consorzio Italiano Vivaisti) su ´Impatto dell´innovazione varietale sul settore vivaistico´, Primo Anselmi (Apo Scaligera di Verona) su ´Impatto dell´innovazione varietale sulla produzione´, Maurizio Brasina (Coop Italia) su ´Innovazione varietale e distribuzione´. Nel pomeriggio, sempre nell´Arena delle Novita´ (Pad. 10) dalle 14 alle 15,30, e´ in programma l´Incontro tecnico a cura di Syngenta e Image Line, per presentare il funzionamento del sito www. Listevarietali. It. Realizzato da Image Line, in collaborazione con il Cra – Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma, e grazie al contributo di Syngenta azienda leader dell´agro-industria mondiale, il sito ha l´obiettivo di divulgare tutte le informazioni pubblicate dal 2004 a oggi nello ´Speciale Liste Varietali´ realizzato dalle riviste cartacee Terra e Vita (Il Sole 24 Ore – Edagricole) e L´informatore Agrario ad anni alterni. Sul portale, dedicato alle specie e alle varieta´ frutticole, sono consultabili e scaricabili tutte le schede relative a: Albicocco, Ciliegio, Fragola, Mandorlo, Melo, Pero, Pesco gialle e bianche, Nettarine gialle e bianche, Percoche, Lampone, Rovo, Mirtillo gigante, Susino. E´ inoltre possibile accedere a tutti i Pdf dello ´Speciale Liste Varietali´ suddiviso per specie e visualizzare l´elenco dei Centri di ricerca, dei responsabili e dei collaboratori coinvolti nel progetto, con la possibilita´ di effettuare ricerche incrociate per specie e per portinnesto/varieta´. La sezione Brevettario fornisce informazioni sui vincoli delle varieta´: registrazione del nome (normalmente caratterizzate dal marchio (), brevetto Italiano e brevetto Europeo. Il servizio viene aggiornato in tempo reale: tutti gli interventi effettuati dal Cra sull´archivio vengono infatti visualizzati on-line. Grazie al contributo di Syngenta, oltre alle informazioni tecniche sulle varieta´, sul sito sono presenti anche le indicazioni tecniche di difesa fitosanitaria di ogni singola specie con programmi di protezione completi per infestanti, malattie, insetti e acari, scaricabili in formato pdf. Dalle 15,30 alle 16, nell´Arena delle Novita´, si terra´ l´incontro con gli autori del volume ´Il pero´ della collana ´Coltura & Cultura´ ideata e coordinata da Renzo Angelini di Bayer Cropscience. Nel corso del 2008 e´ prevista la stampa di altri quattro volumi (il pesco, il melo, il riso, l’olivo e l’olio). I testi di questa collana fino ad oggi pubblicati - oltre a pero anche grano, vite e vino e mais - hanno riscosso un grande interesse, apprezzati per l´eleganza dell’impaginazione, la qualità della stampa e delle illustrazioni e per la chiarezza e completezza dei testi. Come ha sottolineato Bayer Cropscience, la collana ha l´obiettivo di contribuire alla crescita della conoscenza e dei valori dell´agricoltura italiana, oltre che per gli aspetti tecnici ed economici, anche per quelli legati alla storia, al territorio, all´arte, all´alimentazione, cercando in tal modo di valorizzare le piu´ importanti filiere agroalimentari italiane. Nell´ambito della difesa delle colture, conclude la giornata il convegno di presentazione del volume ´Annuario Agrofarmaci 2008´ Edizioni L´informatore Agrario, a cura de L´informatore Agrario e Image Line. Interverranno: Luigi Radaelli presidente di Agrofarma - Associazione nazionale imprese agrofarmaci, Giovanni Rizzotti direttore de L´informatore Agrario, Ivano Valmori autore del volume, Mario Adua di Istat che fara´ il punto su ´La dinamica distributiva degli agrofarmaci fra il 1997 e il 2006´ e Annalisa Pallotti (Istat) su ´L´utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle principali coltivazioni:ultimi risultati disponibili´. .  
   
   
MARR: SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO DEFINITIVO PER RILEVARE LE ATTIVITÀ DI MINERVA S.R.L. L´OPERAZIONE RAFFORZA LA PRESENZA DI MARR SUL LAGO DI GARDA E LE COMPETENZE NELLA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI ITTICI FRESCHI.  
 
 Rimini - Marr ha sottoscritto in data 4 febbraio il contratto definitivo per l´affitto del ramo di azienda di Minerva S. R. L. ("Minerva"), dedicato alla commercializzazione di prodotti ittici freschi e congelati. L´operazione, che ha ottenuto l´assenso dell´Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, prevede la stipula di un contratto per l´affitto del ramo di azienda Minerva con scadenza 31 gennaio 2009 e la possibilità entro il 31 dicembre 2008 di esercitare l´opzione, concessa a titolo gratuito, per l´acquisto del ramo di azienda ad un prezzo stimato in 700. 000 Euro tra avviamento e attrezzature. L´azienda con un fatturato di circa 6 milioni di Euro nel 2007, ha un forte posizionamento nella commercializzazione di prodotti ittici freschi ed opera nella zona sud del Lago di Garda attraverso un centro distributivo di circa 1. 000 mq, sito a Costermano (Verona). L´operazione permette a Marr di rafforzare le sue competenze nell´offerta di ittico fresco, un tipo di prodotto che richiede competenze specializzate e che tipicamente crea una forte fidelizzazione della clientela. Le attività di Minerva consentono inoltre di completare la copertura del Lago di Garda, un´area a forte vocazione turistica, in cui Marr era già presente con la filiale di Marr Arco (Trento), situata nella zona nord del Lago di Garda. "Dopo aver realizzato nel 2007 quattro importanti acquisizioni (la società New Catering e i rami di azienda di F. Lli Baldini, Cater e Jolly Hotels) e aperto il centro distributivo di Marr Toscana" - ha commentato l´Amministratore Delegato Ugo Ravanelli - "il 2008 inizia con un´altra importante operazione che conferma l´impegno di Marr nel suo percorso di crescita per linee esterne e di miglioramento dell´offerta attraverso la specializzazione di prodotto". .  
   
   
"CORTE & FRAGILI", PRIMO INCONTRO SULLE FILIERE AGRICOLE DI QUALITÀ NELLE AREE PROTETTE E NEI TERRITORI MONTANI. ALL’INSEGNA DI VALORI E TRADIZIONI, A GARANZIA DI SPECIFICITÀ E QUALITÀ, NEL RISPETTO DI ANIMALI E CONSUMATORE.  
 
Domenica 10 febbraio, Salone dell’Ostello della Gioventù di Santa Sofia (Forlì-cesena) a partire dalle 9. 30 "Corte & fragili" è un importante incontro che sviluppa una perfetta sinergia tra il Municipio ospitante e le Comunità Montane del versante romagnolo del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. La manifestazione si terrà a partire dalle 9. 30 del 10 febbraio (per tutto il giorno) presso il salone dell’ostello della gioventù di Santa Sofia con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e di Slow Food Italia. Gli operatori più significativi che a livello nazionale si occupano di produzioni a rischio si ritroveranno nel Comune Alto Bidentino dopo quasi due anni dalla firma del "Protocollo della Romagna Toscana" sulla valorizzazione delle filiere fragili, documento che portò nel luglio del 2007 alla sottoscrizione con il Ministro della Salute Livia Turco di un importante progetto dedicato alle produzioni minori. Il Comune di Santa Sofia ha fatto un notevole sforzo economico per mettere a norma il macello e - con un´iniziativa unica in Italia -darlo in gestione ad una cooperativa sociale. Quest´ultima, la Fare del bene, annovera oltre il 75 per cento di diversamente abili fra i propri dipendenti. Una struttura - quella che verrà inaugurata per l´occasione nel pomeriggio del 10 - che sarà al servizio degli operatori locali che da sempre presentano nei loro banconi i migliori animali allevati nel territorio del Parco e alle pendici di questa parte dell´Appennino tosco romagnolo. "Produzioni locali, tradizionali, minoritarie dal punto di vista dei tonnellaggi, ma che hanno resistito a tutti i boom e a tutte le mode proprio grazie alle loro qualità intrinseche, al fatto che erano l’espressione e lo strumento di valori (anche economici) e saperi ai quali non si sapeva né voleva rinunciare per sempre" (Carlo Petrini, Presidente Internazionale di Slow Food) All’incontro, oltre all’Assessore alle politiche agricole provinciali, Gianluca Bagnara, saranno presenti Valtiero Mazzotti - Direttore Generale Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Roberto Burdese - Presidente Nazionale di Slow Food Italia, Nino Martino - Direttore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Claudio Milandri - Responsabile Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti dell’Azienda U. S. L. Di Forlì, Silvia De Paulis - Funzionaria del Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, Susy Patrito Silva - Direttore di Casa Artusi e Orazio Moretti presidente del G. A. L. L’altra Romagna. "Un’iniziativa a cui teniamo molto – dice il Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna Luigi Sacchini – vogliamo infatti realizzare azioni concrete a favore delle attività produttive che ruotano attorno al Parco. L’agricoltura come elemento essenziale di uno sviluppo sostenibile è sicuramente una di queste. L´istituzione che rappresento, insieme a tutte quelle che lavorano per queste finalità non tarderà anche nel futuro a svolgere il proprio ruolo di propulsione e di supporto. " Hanno inoltre garantito la loro partecipazione l’Assessore Provinciale all’Ambiente e al Turismo di Forlì-cesena Luciana Garbuglia, Aldo Grasselli, Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e Sergio Capaldo e Raffaella Ponzio, rispettivamente responsabili nazionali settore Zootecnico e Presidi di Slow Food Italia. .  
   
   
“SI AVVICINA IL MOMENTO PER RILANCIARE L’IMMAGINE DELL’AGRICOLTURA DI QUALITÀ CON SISTEMI INNOVATIVI A PARTIRE DAI PRODOTTI DELLA FILIERA BUFALINA”  
 
 Raffaele Garofalo, presidente dell’Associazione nazionale allevatori bufalini dice: ”Si avvicina sempre di più il momento per rilanciare tutti i prodotti della filiera bufalina campana, mozzarella, ricotta e carne, e tutti i prodotti dell’agricoltura di qualità della regione, sempre che si sia, sia pur con dei sacrifici importanti sui nostri territori, all’epilogo dell’emergenza rifiuti. ” Garofalo rimarca come: “Se tali condizioni ci sono o presto ci saranno, significa che è giunto il momento per presentare agli occhi del mondo, con un piano straordinario di comunicazione innovativa, una Campania sana e che produce, dove ben il 25% del territorio è protetto da parchi e riserve naturali, nei quali vive un’agricoltura di qualità in armonia con l’ambiente. ” Garofalo, in particolare sottolinea: ”In questi ultimi giorni si susseguono i segnali delle autorità sanitarie ed ambientali che intendono rassicurare i consumatori sulla salubrità dei nostri prodotti: dal ministro per la salute Livia Turco, al sottosegretario all’agricoltura Guido Tampieri è un coro: i prodotti della Campania sono sicuri. ” E quelli della filiera bufalina lo sono ancora di più: ”Allevamenti e caseifici sono soggetti a controlli di ogni genere, i caseifici hanno sempre più spesso la certificazione ambientale, agli allevamenti vengono imposti limiti rigidi per il rispetto della normativa europea sui nitrati per evitare che possano inquinare il suolo. ” Garofalo, inoltre, ricorda: ”L’arpa Campania ha censito tutti i siti inquinati, sono 77 e rappresentano solo 0,1% del territorio regionale, e al tempo stesso il monitoraggio continua, ed esiste un sistema di allarme, grazie al quale, ove fossero rinvenuti inquinanti nel terreno o nell’erba altrove, verrebbe immediatamente attivato l’Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno, al fine di disporre nuovi e più mirati controlli sulla salubrità dei prodotti di origine animale. ” .  
   
   
RIFONDARE LA NUOVA RISTORAZIONE ITALIANA. NELLA TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DAI JRE A TAORMINA NUOVE IDEE PER UN PERCORSO INNOVATIVO  
 
 Taormina - L’evento nato per iniziativa dei Giovani Ristoratori d’Europa (Jre) che ha avuto come conduttore Gioachino Bonsignore, giornalista enogastronomico e caporedattore della rubrica Gusto di Canale5 ha visto la partecipazione per la prima volta il 5 febbraio insieme intorno ad un tavolo di una estesa rappresentativa delle associazioni di settore tra cui, oltre al presidente dei Jre Marco Bistarelli, Enrico Briguglio e Giuseppe La Rosa rispettivamente presidente e direttore di “Le Soste di Ulisse”, Vittorio Fusari e Matteo Scibilia, rispettivamente vicepresidente e segretario di Udirtà, Massimo Biagiali presidente di Orpi, Ovidio Mugnai e Adriano Agnati, rispettivamente presidente e segretario generale Unione Ristoranti del Buon Ricordo, Lucio Pompili consigliere di Le Soste. La tavola rotonda è stata animata dagli interventi dei giornalisti Paolo Marchi, Il Giornale, Marco Bolasco, Gambero Rosso, Fausto Arrighi, Guida Michelin, Anna Morelli, Apicius, Dino Borri, Slow Food, Beppe Cordioli, Messaggero Veneto e di Edi Sommariva, direttore generale della Fipe. Nei vari interventi sono emerse le necessità di una categoria di ristoratori che ha reali problematiche da affrontare, tra cui una legislazione complessa, il fisco con gli studi di settore, la formazione che privilegia il sapere più che il saper fare, il personale dipendente e temi più politici come l’assenza di una vision strategica da parte delle istituzioni, mentre la crisi di mercato è una realtà per tutti. Ma è anche emersa la necessità di ripensare al modello della ristorazione italiana che non risponde più alle esigenze della clientela. Si è parlato di accoglienza, prezzi, comunicazione e dei modelli ispiratori della ristorazione che si è sviluppata per l’impegno di tanti operatori creativi e geniali, che hanno creduto nelle proprie capacità, senza un progetto, una base solida sulla quale poter fondare futuri percorsi. Edi Sommariva, ha quindi elaborato una proposta, forte anche per la presenza e il dialogo scaturito tra tante associazioni presenti che ora devono fare rete per rifondare la propria identità. “L’obiettivo è di condividere un impegno strategico per costruire il modello della nuova ristorazione italiana che venga riconosciuto e apprezzato dal mercato e dalle istituzioni e che dia dignità e prestigio alle persone che vi operano”. In questo, ovviamente, prosegue Sommariva, la Fipe si propone di collaborare per favorire la sua realizzazione. Sicuramente una proposta concreta, da ponderare e da valutare attentamente. Ma è innegabile che il settore deve impegnarsi per riuscire a cambiare e i processi di cambiamento che nascono proprio all’interno di un confronto. .  
   
   
PESCA - FISHING SHOW DALL´8 ALL´11 FEBBRAIO. IL SALONE INTERNAZIONALE DELLA PESCA SPORTIVA CHE, PER ACCORDO TRA REGIONE E FIPO, APPRODA A BOLOGNAFIERE  
 
Bologna – Quattro giorni per conoscere tutti i segreti della pesca sportiva o le ultime novità sulle attrezzature per gli appassionati. Dall’8 all’11 febbraio Bologna ospiterà per la prima volta il Fishing Show, il salone della pesca sportiva, organizzato dalla Fipo (Federazione italiana produttori operatori articoli pesca sportiva), con il patrocinio della Regione Emilia-romagna e del Comune di Bologna. La manifestazione è stata presentata dall’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli e dal presidente di Fipo Carlo D’olivo, assieme allo staff di Bolognafiere, che hanno annunciato anche la decisione che Fishing Show, la cui prima edizione si è tenuta nel 2007 a Firenze, per accordo tra la Regione e la Fipo, si terrà permanentemente a Bologna. "Ci fa molto piacere - ha dichiarato l’assessore Campagnoli - che l’Emilia-romagna, una tra le prime regioni italiane anche per la pratica della pesca sportiva, divenga grazie all’accordo con Fipo e Bolognafiere il più grande momento di incontro, nazionale ed internazionale, tra gli appassionati e i produttori delle tecnologie più avanzate. L’emilia-romagna ospita anche le imprese leader di questo settore e, quindi, con questa iniziativa si conferma anche la vocazione delle nostre fiere, a cominciare da Bolognafiere, ad essere le più significative piattaforme fieristiche per i distretti produttivi del Made in Italy". "In fiera si potranno vedere l’estro e la capacità di inventiva delle aziende italiane", ha sottolineato D’olivo. "Siamo orgogliosi di questa kermesse e vogliamo che diventi un appuntamento della pesca sportiva europea, per aumentare il numero degli appassionati di pesca sportiva e far conoscere questo hobby, che nasce da uno dei mestieri più antichi del mondo in stretto legame con la natura più bella". A Fishing Show parteciperanno le oltre 100 aziende specializzate nella produzione di strumenti, attrezzature, equipaggiamenti, imbarcazioni dedicate. Si stima un volume d’affari di questo settore di circa 500 milioni di euro con circa 20. 000 addetti occupati. A questo si aggiunge tutto l’indotto derivante dalla pratica sportiva e turistica, di circa 1. 500. 000 di pescatori sportivi, particolarmente importante perché raggiunge anche l’economia di aree altrimenti sconosciute e marginali. A Fishing Show si terranno oltre 100 eventi con convention commerciali, seminari tecnici. Nella "vasca" attrezzata per la pesca si terranno dimostrazioni pratiche dove si esibiranno i campioni di pesca sportiva e si effettueranno le dimostrazioni tecniche. In programma anche percorsi educativi interattivi per i ragazzi. La Regione a Fishing Show A Fishing Show la Regione Emilia-romagna, che conta oltre 70. 000 licenze di pesca e un numero complessivo di appassionati ancora più ampio superiore ai 100. 000, considerando i pescatori agonistici e le attività di oltre 300 laghetti di pesca sportiva attivi, presenterà oltre al suo stand le sue molteplici iniziative per la pesca sportiva. Sabato 9 febbraio alle ore 10, si terrà un convegno in cui sarà presentato l’aggiornamento del "Piano ittico regionale", con gli interventi in programma fino al 2010, al quale parteciperanno l’assessore Campagnoli e i presidenti delle associazioni nazionali della pesca sportiva. Inoltre, in occasione di questo appuntamento, sarà anche presentata la nuova pubblicazione, edita dalla Regione e dedicata a tutti i pescatori, che illustra "gli itinerari di pesca" in tutto il territorio regionale, dalla montagna al mare. Sarà anche consegnato il premio "Nonno Adriano" istituito dalla Regione, a partire da quest’anno, per premiare la migliore iniziativa rivolta all’educazione e alla conoscenza della pesca tra i giovani. La Regione, infatti, da tre anni sostiene un’attività di formazione per i giovani delle scuole, tramite le associazioni sportive, che coinvolge circa 20. 000 giovani l’anno. Saranno, infine, presentati i primi nuovi kit, realizzati dalla Regione, per la rilevazione immediata della condizione delle acque. Le politiche della Regione per la pesca in Emilia-romagna La Regione esercita funzioni e competenze, oltreché nella pesca marittima anche per la tutela delle acque interne, delle loro risorse ittiche e, quindi, per la regolazione della pesca e della pesca sportiva. L’azione si svolge attraverso il Piano ittico regionale (Pir), e i piani provinciali che lo attuano. Il Piano ittico regionale stabilisce interventi e indirizzi per la tutela e l’incremento della qualità ambientale, per la salvaguardia delle caratteristiche dell’acqua e delle specie autoctone. Il Pir 2006-2010 stanzia circa 2,5 milioni di euro per le funzioni delegate alle Province e ripopolamenti e 2 milioni di euro per i progetti finalizzati: interventi concreti per la tutela delle risorse e dell’ambiente, per promuovere l’associazionismo e un’unica economia sul territorio. La Regione ha anche realizzato, come strumento del Piano, la Carta ittica regionale che classifica i bacini idrografici e i corsi dalle sorgenti montane al mare, e definisce le condizioni per la tutela ambientale e delle specie, e per la regolazione della pesca. In particolare, entro il 2010, sono in programma interventi su 109,78 kmq di bacini idrici e 21. 114 km di corsi d’acqua (in cui sono presenti 903,70 km di zone protette, 4. 394,00 km zone a regime speciale, 15 campi di gara permanenti e 3. 001 km di acque di montagna). Nel corso del quinquennio 2001-2005, in applicazione alla legge regionale 11/93 sono già stati effettuati ripopolamenti per oltre 2 milioni di euro e stanziati oltre 2 milioni e mezzo di euro per le funzioni delegate alle Province, che hanno permesso di realizzare 124 progetti. Questi i principali: potenziamento degli incubatoi di valle o avannotterie per fornire uova o forme giovanili per il ripopolamento; realizzazione delle scale di risalita laddove esistono briglie, dighe o manufatti che limitano o impediscono le migrazioni del pesce; l’utilizzo di bacini di sverno per il pesce recuperato durante i periodi di asciutta dei corsi d’acqua e per lo smaltimento dei pesci alloctoni. Il nuovo Piano ittico prevede anche attività didattiche sulla tutela ambientale e la conoscenza delle pratiche di pesca responsabile, rivolte in particolare ai giovani e ai portatori di handicap. Attenzione è prestata anche alle nuove pratiche di pesca, come carp fishing, spinning (pesca dentro ciambelle) o la pesca denominata "no kill", per le quali saranno realizzate in regione zone di pesca attrezzate. Si punta poi a far riscoprire al pescatore sportivo il mare. Per questo a breve le due aree attrezzate con barriere sommerse (una di 16 ettari davanti a Ravenna e una di 8 ettari davanti a Cattolica) realizzate dalla Regione saranno rese idonee alla pesca sportiva e alle attività subacquee, in collaborazione con le marinerie e le associazioni di pesca sportiva. In primavera e in autunno si terranno, infine, gare di pesca dalla spiaggia (surf casting) a Cervia e gare sui moli foranei. .  
   
   
ASTI D.O.C.G.: MILLE VOLTI, UNA SOLA IDENTITÀ IL PRIMO SPUMANTE ITALIANO SI FA RISCOPRIRE A PALAZZO MEZZANOTTE, TRA PIETANZE INSOLITE E UN ASTI AFTERNOON TEA.  
 
Rigoroso con la crema inglese, estroverso con le ostriche, provocante con la porchetta, ironico con le frittelle: è l‘Asti D. O. C. G. Lo spumante italiano dolce per eccellenza, accompagnamento ideale della pasticceria tradizionale e dei dolci lievitati ma che stupisce abbinato ai sapori speziati o ai gusti particolarmente decisi. In questa sua veste inconsueta si è fatto riscoprire nei giorni di Identità Golose, il congresso di gastronomia svolto a Milano, di cui il Consorzio per la Tutela dell’Asti è main sponsor per il secondo anno consecutivo. Queste le occasioni per degustare Asti D. O. C. G. Nei quattro giorni dedicati alla cucina d’autore: a Palazzo Mezzanotte Ernst Knam, chef e pasticcere de L’antica Arte del Dolce, ha proposto lungo tutta la giornata l´Asti D. O. C. G. In diversi abbinamenti, passando da pietanze più consuete come le mini tarte tatin di mele allo zenzero a piatti più insoliti come il filetto scottato in salsa d’Asti D. O. C. G. O i crostini di capra e aspik d´Asti che trovano nelle dolci bollicine dello spumante un’ideale contrappunto. Appuntamento ogni pomeriggio alle 16 nella Vip lounge del Congresso con l’Asti afternoon tea, che lancia in Italia la rivisitazione in chiave contemporanea dell´antico rito dello spuntino pomeridiano dell´aristocrazia inglese, oggi tornato di moda a Londra. La tazza di tè è seguita da crostini e appetizer salati che una coppa di Asti D. O. C. G. Riesce ad unire creando un piacevole trait-d’-union. Con l’iniziativa Il dolce per il dolce, progetto lanciato per far riscoprire l’Asti D. O. C. G. , una selezione dei ristoranti del Fuori Congresso ha proposto lo spumante come aperitivo, in accompagnamento ai dessert o sperimentando accostamenti insoliti in base all’estro degli chef Nell’ambito di Identità Golose martedì 29 il Consorzio ha conferito inoltre il Premio Asti Pasticciere dell’Anno, un riconoscimento consegnato allo chef pasticciere che ha saputo diventare il punto di riferimento del panorama enogastronomico italiano. Nato nel 1932 e riconosciuto ufficialmente due anni più tardi, il Consorzio per la tutela dell’Asti oggi riunisce 46 industrie o aziende commerciali, 23 aziende vinificatrici, 16 cantine cooperative, 5 cantine cooperative di secondo grado, 91 aziende vitivinicole e viticole. Il Consorzio certifica le partite di prodotto delle aziende consorziate e consegna il contrassegno di Stato che attesta la conformità alle norme. Il Consorzio di tutela e il disciplinare di produzione definiscono la zona di origine e le regole da seguire per elaborare l’Asti d. O. C. G. La zona di origine è costituita da un territorio esteso su 52 Comuni, di cui 9 in provincia di Alessandria, 27 in provincia di Asti, 16 in provincia di Cuneo. .  
   
   
UNIONE E CONSENSO PER FARE GRANDE LA ROMAGNA DEI VINI E DEI SAPORI ALLA PRIMA ASSEMBLEA CON LE AZIENDE ASSOCIATE, ELETTO IL NUOVO CDA DI ROMAGNA TERRA DEL SANGIOVESE  
 
Si è riunita presso Casa Artusi in Forlimpopoli (Fc), la prima assemblea plenaria di Romagna Terra del Sangiovese, comprendente le 29 aziende nuove associate ed i presidenti/delegati delle quattro Strade dei Vini e dei Sapori di Romagna Il presidente pro-tempore uscente, Ugo F. Foschi ha dato il benvenuto alle aziende dei territori della Romagna interna (Imola, Faenza, Forlì-cesena e Rimini) che hanno creduto e scommesso su questo circuito di qualità che unisce la Romagna dei vini e dei sapori, e ne saranno gli “ambasciatori” verso gli importanti mercati nazionali ed internazionali Roy Berardi e Stefano Soglia (tecnici consulenti) hanno illustrato come il 2007 sia stato per Romagna Terra del Sangiovese il proficuo anno di start up per “impiantare l’idea, diffondere il messaggio e selezionare le aziende” ; tra le tante iniziative promosse : la partecipazione alla Bit ed al Vinitaly, la fiera delle 12Arti a Lione, le azioni di comarketing col Gal L’altra Romagna : workshop a Catania, conferenze stampa e degustazioni a Roma ed alla Fiera di Rimini, press tour con giornalisti italiani specializzati e giornalisti corrispondenti della Stampa Estera in Roma Il processo percorso della Qualità (elaborazione della Carta, grazie alla collaborazione dell’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia Romagna; campagna di adesioni; visita e selezione delle aziende) è stato brevemente ricapitolato dal Prof. Fabio Taiti , presidente della Commissione, che poi ha illustrato l’ottimo potenziale posizionamento di Romagna Terra del Sangiovese come innovativo progetto per valorizzare l’enoturismo in area più vasta dell’ambito provinciale e locale; nuove visite sono quindi programmate per altre aziende che hanno chiesto di entrare nell’associazione. Taiti si è infine soffermato su alcune strategie di coinvolgimento della nuova domanda turistica, variegata e di livello medio alto, sensibile a prodotti e servizi di qualità e tipicità Diversi interventi degli associati presenti, hanno confermato il consenso , l’unione e l’entusiasmo per questo progetto che finalmente abbatte campanili e visioni localistiche per fare grande la Romagna dell’enogastronomia e del turismo. Al termine della riunione si è quindi proceduto alla elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione di Romagna Terra del Sangiovese. Sono risultati eletti (3 membri per ogni territorio) : Sandro Santini – Delegato Strada dei Vini e dei Sapori di Rimini Roberto Mascarin – Az. Agricola S. Valentino - Rimini Marcello Zanni - Casa Zanni – Villa Verucchio Ugo F. Foschi - Presidente Strada Forlì-cesena Claudio Drei Donà – Az. Tenuta La Palazza - Forlì Fausto Faggioli – Fattorie Faggioli – Cusercoli Alessandro Bacchini - Delegato Strada dei Vini e dei Sapori di Faenza Mauro Altini – Agriturismo La Sabbiona – Faenza Morena Trerè – Agriturismo Trerè – Faenza Delegato Strada dei Vini e dei Sapori di Imola Giuliano Monti – agriturismo Cà Monti - Sassoleone Fabrizio Facciani – C. L. A. I. - Imola .  
   
   
LA STRADA DEL VINO DEI COLLI TORTONESI IN TV  
 
Nell’ambito della manifestazione Alessandria Top Wine, che si svolgerà a Tortona il 10 e 11 Febbraio 2008, l’Associazione Strada del Vino dei Colli Tortonesi svolgerà un mini tour nelle emittenti locali lombarde per promuovere la propria attività. L’8 Febbraio la Strada sarà negli studi di Telelombardia ospite del programma ‘Tutta un’altra musica’. È iniziato nel migliore dei modi il 2008 per la Strada del Vino dei Colli Tortonesi. La principale novità di quest’anno è la presenza su alcune emittenti locali per la promozione del territorio tortonese, delle sue eccellenze locali e degli intenti dell’Associazione. Dopo la partecipazione al programma ‘Festa in piazza’ di Antenna 3, domenica 3 Febbraio, nei prossimi giorni il presidente della Strada Mauro Colombo sarà ospite degli studi di Telelombardia di Milano per promuovere le straordinarie tipicità dei colli tortonesi all’interno della trasmissione ‘Tutta un’altra musica’. Mail: info@stradacollitortonesi. Com .  
   
   
UN OLIO EXTRAVERGINE ECCELLENTE E UN FRANTOIO IPERTECNOLOGICO SONO LE CARTE VINCENTI DELL’AZIENDA VITERBESE L’OLIVAIA DI CUSANISODANO  
 
Cusanisodano e il territorio Il nome Cusanisodano non rappresenta solo un’unione consolidata nella vita e nel lavoro, ma costituisce anche e soprattutto una storia di persone che hanno saputo rimettersi in gioco con passione, amore per la terra, volontà e dedizione. Situata nel comune Nepi e confinante con il campo federale Golf Le Querce, in provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia, antico insediamento etrusco, l’azienda agricola L’olivaia di Cusanisodano si estende su una superficie di circa 20 ettari, di cui su 13 c’è l’oliveto in produzione mentre nella primavera 2008 verrà impiantato un nuovo oliveto su 4 ettari. Il frantoio di proprietà, Tuscus che prende il nome da un “vico” ali mercati traianei di Roma dove gli etruschi vendevano i prodotti agricoli della Tuscia, è a Vetralla, proprio di fronte alle sue mura medievali, e dispone di un impianto modernissimo e di alta tecnologia, tenuto in modo impeccabile e perfettamente rispondente alle severe normative di legge, che garantisce il processo ottimale per la lavorazione delle olive esclusivamente degli oliveti della zona e la produzione e lo stoccaggio dell’olio, extravergine ed estratto a freddo. Filosofia e valori dell’azienda Cusanisodano punta fin dall’inizio della sua storia, dal 1992, alla produzione di olio extravergine d’oliva di qualità ricavato da cultivar di frantoio, leccino, moraiolo e le autoctone caninese e bolzone. Fabrizia Cusani, architetto urbanista, e Giampaolo Sodano, per anni direttore di Rai 2, si sono voluti assumere in prima persona l’ambizioso compito e onere di produrre ogni anno oli extravergine d’oliva di alto livello che aspirano a farsi conoscere sempre di più dai consumatori e ad entrare a pieno titolo nella rosa dei migliori della produzione olearia nazionale. Un successo consolidato è la presenza dell’olio del Frantoio Tuscus nella prestigiosa catena americana Whole Food, mentre Olio Felice è nei più importanti store di prodotti di alta qualità di New York. Inoltre, l’azienda partecipa al progetto di solidarietà “Oil for Life” ideato dalla Comunità di Sant’egidio, per cui dalla vendita di ogni bottiglia o lattina è devoluto 1 euro come contributo per combattere l’Aids e la malnutrizione in Africa. Gli Oli Eleganza, qualità e prezzi competitivi rappresentano i caratteri distintivi delle cinque tipologie di olio prodotte dall’azienda, a partire dai due a certificazione biologica Olio Felice (blend di frantoio, moraiolo e caninese) e Olivello, non filtrato, da olive precoci raccolte appena invaiate. Poi ci sono il Tuscus Verde Dop (blend di frantoio, leccino e caninese), il Nobile Etrusco Blu (da frantoio, moraiolo e caninese) e il Nobile Etrusco Rosso (da leccino, bolzone e frantoio). Le Creme e i Paté Con l’olio extravergine d’oliva e le verdure di stagione prodotte nella tenuta agricola sono state realizzate delle autentiche prelibatezze sottovetro. Quattro i gusti delle creme (peperoni e melanzane, carciofi, asparagi e funghi porcini) così come sono quattro le varietà di paté: olive verdi, olive nere, pomodori e olive, olive e mandorle. I Vini Cusanisodano presenta sul mercato anche tre vini: il rosso Monte Pietraia (Igt da uve sangiovese, montepulciano e ciliegiolo), il bianco Laris (Igt da uve rossetto e trebbiano) e il Vulca, vino da dessert a base di uve aleatico. Gli Aceti e il Fior di Sale A completare l’offerta due aceti, bianco e rosso da vini Doc, e il Fiore di sale marino integrale oligominerale della Moranella proveniente dalle saline siciliane di Mothya, nel Trapanese. Azienda Agricola L’olivaia di Cusanisodano www. Olivaia. Com .  
   
   
UNA CENA DA RICORDARE ILLUMINATA DAL ROMANTICO FUOCO DEL CAMINO PRESSO IL PRESTIGIOSO SOPHIA’S RESTAURANT, A BASE DI…. CUPIDO, ABBRACCIO, BATTICUORE, DESIDERIO, AL BACIO E COCCOLE !  
 
Questi infatti i nomi delle portate create appositamente dallo Chef per la sera del 14 febbraio E per tutte le coppie che prenoteranno entro l’8 febbraio un omaggio davvero speciale: Enterprise regala due biglietti per andare al cinema e gustarsi un’altra serata in dolce compagnia…gli ingressi al cinema sono validi a partire dal 15 febbraio e tutti i giorni dal lunedì al venerdì, a scelta, ma utilizzabili fino al 15 marzo presso tutte le sale del circuito Hollywood Movie Money. Cupido Stuzzichevolmente insieme. Abbraccio. Noccioline di capesanta scottata al sentore di liquirizia Asparagi di mare e fior di zucchina. Batticuore. Cuoricini integrali di kamut e fagianella di riserva Fiocchi al cacio di Pienza e nero di Norcia. Desiderio. Fetta di nasello al sale rosa himalayano Sugo di prezzemolo, totanetti e vongole veraci Patate schiacciata all’aceto Al Bacio Filetto mignon di vitello da latte arrosto con suo rognone tagliato spesso e confit Patate ratte, carote e capperini Coccole “Latte & Extra fondente di Guayaquil” con frutti rossi speziati all’anice Caffè espresso e Frivolezze E per chi volesse iniziare la serata con un aperitivo speciale o preferisse un buffet alla cena, il 14 sera, Enterprise organizza il suo Happy Hour del giovedì dedicandolo interamente al Valentine’s Day. A disposizione degli ospiti infatti dal mondo delle stelle e dell’astrologia, l’oroscopo dell’amore e le affinità di coppia. Www. Enterprisehotel. Com .  
   
   
IL PRIVILEGIO DI BRINDARE ALL’ AMORE AL RISTORANTE ACANTO DELL’HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA  
 
Il ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia – uno dei gioielli della Dorchester Collection – invita i suoi ospiti alla celebrazione dell’amore: in occasione della ricorrenza di San Valentino lo Chef Fabrizio Cadei ha ideato un menu esclusivo, dedicato alle coppie che ogni anno fanno del 14 febbraio l’occasione migliore per rinnovare l’autenticità del loro legame. Preludio a una cena indimenticabile è un elegante flute di champagne, cui seguiranno capesante scottate con cipolle rosse di Tropea al latte in tempura, accompagnate da un succulento condimento al miele e zenzero. Gnocchetti di patate croccanti, canolicchi, olive nere marinate al finocchietto selvatico e pomodori confit imbandiscono le tavole dell’esclusivo ristorante e anticipano gli speciali filetti San Pietro con mandarini canditi, misticanza e fiori eduli, tripudio creativo del nostro Chef. Ad esaltare il gusto del menu prelibato la cantina di Acanto, sotto consiglio dello Chef Sommelier Michele Garbuio, propone un Verdicchio dei Castelli – Cuprese 2004 – Colonnara, un Bianco di Forgiano – Torre di Giano – Vigna il Pino 2005, e un Brachetto d’Acqui-villa Banfi. Concludono queste ore memorabili due dolci che come pochi altri si ergono a simbolo dell’amore: flan alla gianduia e fragole e sorbetto allo Champagne. Www. Hotelprincipedisavoia. Com www. Dorcherstercollection. Com .  
   
   
I NUOVI CORSI DI CUCINA CON CSABA.  
 
La tendenza più attuale? regalare e regalarsi un corso di cucina meglio ancora se tenuto da una food writer giovane ed esperta anche di arte della tavola. Come csaba che, a partire dalle prossime settimane darà il via a un nuovo calendario ricco di appuntamenti da non perdere. A partire dall’abc in cucina. La casa è al centro della vita di tutti e se accogliente porta a una vita migliore. Saper arredare con gusto variando anche solo dei piccoli dettagli per un tocco chic è importante tanto quanto come ricevere in casa e saper cucinare dei menù semplici ma strepitosi, la vera tendenza di cui parlano giornali e riviste. Il segreto per ricevere in casa gli amici senza stress, imparare divertendosi i rudimenti della cucina apprendere l’arte dell’organizzazione pianificando in modo corretto la spesa di tutta la settimana? Frequentare un corso di cucina, meglio ancora se tenuto da una giovane donna che ama mettere le mani in pasta, diplomata al Cordon Bleu di Parigi, esperta anche di arte della tavola così da rubarle qualche piccolo trucco per preparare tavole perfette in ogni occasione. Ricominciano i corsi di cucina di Csaba dalla Zorza, food writer esperta di arte del ricevere e specializzata in cucina mediterranea. Un calendario fitto di appuntamenti da segnare in agenda per dedicare una serata a sé, rilassandosi in cucina. Il calendario per la primavera 2008 I corsi di cucina di Csaba si svolgeranno in esclusiva presso il Club Congusto di Milano, in via Tazzoli 11. “Ho scelto Congusto” precisa Csaba “perché è la scuola di cucina milanese che meglio interpreta e visualizza la filosofia della casa editrice Luxury Books e di conseguenza la mia in cucina. Congusto è una scuola moderna in tutti i sensi: da una parte dà spazio a chef giovani e a ricette classiche internazionali, dall’altra utilizza cucine lineari, del tutto simili a quelle che si trovano nelle case di oggi. Ritengo molto importante, quando si frequenta un corso di cucina, poter utilizzare gli stessi strumenti che saranno poi disponibili a casa. Questo permette anche di imparare a organizzarsi scegliendo piatti veloci e semplici senza sacrificare il lato scenografico e l’atmosfera”. Per chi desidera regalare e regalarsi un corso di cucina è sufficiente recarsi presso la boutique la maison gourmande, scegliere il corso preferito e lasciare i riferimenti propri o della persona a cui si vuole fare il dono. Il voucher regalo verrà recapitato direttamente a casa, all’interno di una preziosa confezione regalo. I voucher, inoltre, possono essere acquistati anche telefonicamente chiamando il numero 02 36538260 e sul sito www. Lamaisongourmande. Com. Giovedì 7 febbraio Cucina per chi è single I singles in cucina imparano a fare la spesa ottimizzando tempo e risorse e a cucinare qualcosa di sano e gustoso anche quando la tavola ha un coperto solo, con ricette “per uno” che possono abilmente essere preparate anche per due persone… Durata prevista: 3 ore ½ a partire dalle ore 19. 00 Costo del corso: € 125,00 a persona Lunedì 11 febbraio Ricevere facile Idee e ricette per creare momenti di celebrazione a casa propria, con o senza un aiuto. Dal cocktail party con aperitivo alla cena seduti. Bon ton della tavola, gestione degli inviti, menù, ricette. Durata prevista: 4 ore a partire dalle ore 19. 00 Costo del corso: € 125,00 a persona, in omaggio una copia del libro Party! di Ina Garten edito da Luxury Books. Sabato 16 febbraio Bimbi con le mani in pasta Corso mono lezione di cucina creativa per bambini dai 5 ai 10 anni. Numero massimo di partecipanti: 10 bambini. Preparazione degli impasti di base (frolla, focaccia, pizza) e guarnizione creativa per imparare a preparare da soli la prima colazione da portare ai genitori domenica mattina e una merenda sfiziosa per la scuola. Durata prevista: 3 ore a partire dalle ore 15. 00 Costo del corso: € 55,00 a persona, in omaggio una copia del libro Cucinare con i bambini di Luxury Books. Martedì 25 marzo A tavola in trenta minuti Cosa cucino stasera? Il menù infrasettimanale deve essere semplice da preparare e soprattutto veloce, per consentire anche a chi arriva a casa direttamente dal lavoro di mettere in tavola qualcosa di buono in poco tempo. Menù salva-settimana che si portano in tavola davvero in trenta minuti, dall’antipasto al dessert. Durata prevista: 3 ore ½ a partire dalle ore 18. 30 Costo del corso: € 125,00 a persona Dal 6 febbraio al 26 marzo Abc della cucina Dedicato a chi è alle prime armi e vuole mettere le mani in pasta per la prima volta, ma anche a chi vuole specializzarsi avendo già una conoscenza di base, Abc della cucina è il corso completo di cucina che prevede l’attestato di partecipazione a chi lo frequenta per intero. Composto da 7 lezioni (acquistabili anche individualmente), affronta i principali temi della gastronomia moderna partendo dalle basi classiche. I temi affrontati sono: · Pasta – pasta secca, pasta all’uovo e principali condimenti · Riso – cucinare un risotto perfetto (brodi di base, cottura, preparazione, ricette) · Secondi di carne - tecniche di cottura della carne, principali ricette per arrosti, brasati, navarin. · Secondi di pesce – sfilettatura dei pesci principali, tecniche di cottura, ricette. · Verdure, insalate e contorni – tagliare e comporre le verdure, conoscere le principali insalate classiche, ricette per insalate fantasia · Dolci - imparare le tecniche di base per preparare dolci a base di pasta frolla e pan di Spagna, pasta choux per bigné e profiteroles, creme bianche e al cioccolato per squisiti dolci al cucchiaio. · Cioccolato – preparazione di dolci al cioccolato, coperture, cioccolatini e fools dall’aroma fondente. Si svolge ogni mercoledì a partire dalle ore 18. 30: 6 febbraio – la pasta [€ 125,00 a persona] 13 febbraio – il riso [€ 125,00 a persona] 20 febbraio – secondi di carne [€ 140,00 a persona] 5 marzo – secondi di pesce [€ 140,00 a persona] 12 marzo – verdure e insalate, contorni [€ 115,00 a persona] 19 marzo – dolci [€ 130,00 a persona] 26 marzo – cioccolato [€ 130,00 a persona] Per chi desidera acquistare il corso completo verrà riservato un prezzo speciale di € 750,00 a persona. Per ogni corso, inoltre, è prevista in omaggio una dispensa specifica e un libro Luxury Books a tema. Per maggiori informazioni: sito Internet www. Luxurybookscollection. Com. .  
   
   
RISO GALLO AGGIUNGE UN NUOVO SAPORE ALLA LINEA ARANCINI SICILIANI SURGELATI: CON LA NUOVA RICETTA SPINACI E MOZZARELLA, FANTASIA E TRADIZIONE A TAVOLA.  
 
Gli Arancini Siciliani Riso Gallo Spinaci e Mozzarella - che si aggiungono alle ricette Prosciutto e Formaggio, Ragù e Piselli, Pomodoro e Mozzarella - costituiscono un piatto genuino e gustoso, preparato con ingredienti di primissima qualità. Una vera festa per il palato, croccanti e deliziosi, già fritti prima di essere surgelati, gli Arancini Siciliani Riso Gallo sono subito pronti: bastano solo 4 minuti in forno microonde o 18 minuti nel forno tradizionale per dare un tocco di fantasia al solito menù. Molto più di un semplice spuntino… Gli Arancini Siciliani Riso Gallo sono un prodotto versatile e originale: ottimi come primo piatto, deliziosi come secondo in abbinamento a fresche insalate, ancor meglio come antipasto, piatto unico o piacevole stuzzichino fuori orario; inoltre sono una sana e gustosa alternativa per i bambini che non amano consumare le verdure. Grande innovazione e altissima qualità. Gli Arancini Siciliani Riso Gallo vengono surgelati immediatamente dopo la preparazione, assicurando in questo modo la massima freschezza e la garanzia di una perfetta conservazione delle proprietà organolettiche. Sono una proposta innovativa in linea con le esigenze del consumatore moderno che ha poco tempo per cucinare, ma è attento alla fantasia, alla qualità ed al gusto. .  
   
   
STUZZICA IL PALATO CON I NUOVI TORTELLINI PANNA E PROSCIUTTO DS - BONTA’ E SICUREZZA GLUTEN FREE -  
 
Delicati, leggeri, freschi. A stuzzicare i palati più raffinati e sopraffini è ancora una volta la linea di prodotti Ds con una novità tutta da scoprire: i tortellini gluten free al gusto panna e prosciutto. Il meglio della tradizione e della cucina Made in Italy unito alla qualità di un prodotto realizzato con le materie prime più selezionate e dedicato a chi cerca una golosità veloce e pronta da gustare, nella massima sicurezza dei prodotti senza glutine garantita dal marchio Ds. I Tortellini Panna e Prosciutto Ds sono un prodotto surgelato, confezionati nell’apposita vaschetta per la cottura a microonde, sono pronti in soli pochi minuti. Ideali da portare in ufficio per una pausa pranzo a regime bilanciato, perfetti per accontentare i gusti dei più piccini o per non rinunciare al piacere di una cena con gli amici. I Tortellini Panna e Prosciutto Ds sono disponibili nei migliori supermercati. .  
   
   
FERRERO GARDEN: UNA GOLOSA VARIETA’ DI PRALINE PER I PALATI PIU’ RAFFINATI  
 
Nasce una nuova specialità Ferrero: Ferrero Garden, deliziose praline nei gusti mandorla, pistacchio e nocciola, che sapranno conquistare, con la loro delicata bontà, anche il palato più esigente. Oltre al gusto, a distinguere ciascuna pralina è il colore del prezioso incarto che si ispira al frutto: dal classico verde per il pistacchio, al rosato per la mandorla, al marrone chiaro che da sempre ricorda la nocciola. Il cuore della pralina, una morbida crema diversa a seconda del gusto, è racchiuso in una croccante cialda di wafer a sua volta ricoperta da uno strato di granella e delicatamente glassato in superficie. Ad arricchire ancora di più il gusto e la fragranza del prodotto, un’anima di frutto avvolta dalla dolce crema, che dona all’intera pralina un’essenza particolare e un sapore inconfondibile. Le praline, in distribuzione a partire dal mese di febbraio, saranno disponibili in due formati differenti a seconda del canale di vendita. .  
   
   
ATHLETIC BODY DI FRAU ALTA ALIMENTAZIONE: LA GARANZIA DELLA MIGLIOR EFFICIENZA SPORTIVA  
 
Frau Alta Alimentazione è l´Azienda che ha saputo imporsi con la forza dell´innovazione nel mercato degli integratori naturali, portando con sé una vasta e pluriennale esperienza nel settore della ricerca farmaceutica, dell´alimentazione naturale e dell´alta tecnologia. I prodotti Frau Alta Alimentazione, infatti, sono di altissima qualità e purezza, contengono una concentrazione molto elevata di principi attivi naturali e sono anche buonissimi… da mangiare. Ecco perché sono in grado di rispondere perfettamente a una nuova esigenza di vita, sempre più sentita e diffusa: quella di un benessere naturale, psicofisico, di uno “stare bene dentro e fuori” che gli inglesi definiscono, molto semplicemente wellness. Ed è proprio per andare incontro a questa nuova esigenza di vita ed essere, al tempo stesso, alla portata di tutti che Frau Alta Alimentazione distribuisce i suoi prodotti attraverso i canali del largo consumo, nei migliori supermercati ed ipermercati. Il listino comprende, oggi, cinque diverse tipologie di prodotti: · Integratori linea benessere. Una vasta gamma di integratori che aiutano a risolvere, in modo squisitamente naturale, tutti i piccoli grandi problemi che possono compromettere il benessere psico-fisico o l´estetica (chili di troppo, cellulite, gonfiori addominali, insonnia, stitichezza, stanchezza fisica e mentale etc. ). · Dolce Dieta La linea più completa di dolcificanti ipocalorici, con e senza aspartame. · Frizzamine Le buone vitamine effervescenti, da sciogliere in acqua, gustose come una bevanda. · Necessarie La linea di prodotti a base di principi attivi titolati, cioè garantiti nella quantità e nella qualità degli estratti, necessari per il benessere dell´organismo. · Athletic Body La linea di prodotti specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico. Super Energy Frau: La Gustosa Barretta Energetica, In Confezione Monodose, Per Uno Sprint Di Energia In Piu’ (Novita’). Le barrette integrative rappresentano la “rivoluzione” più sensibile nello sport moderno e hanno trovato sempre più spazio nella dieta di chi pratica sport quanto più si è approfondita la conoscenza e il legame (in pratica, la stretta interdipendenza) tra alimentazione e sport. Infatti, se la prestazione sportiva dipende in larga misura anche da quello che mangiamo, va da sé che mangiare le cose “giuste” al momento giusto rappresenta l’optimum per lo sportivo, quel “quid” che può fare la differenza. Ma non tutte le barrette sono uguali. Per quanto riguarda, in particolare, le barrette energetiche, quella ideale deve rispondere ai seguenti criteri di base: · ingredienti il più possibile naturali; · alta qualità delle sostanze contenute; · alta digeribilità; · mix equilibrato di carboidrati, proteine e grassi. I carboidrati si dividono in due categorie: semplici e complessi. Quelli semplici (zucchero) forniscono energia immediata, ma aumentano il tasso di glucosio nel sangue, provocando un rilascio di insulina: un fattore utile al termine della gara o dell’allenamento (in questo modo, i muscoli sono portati a incamerare più glicogeno), ma negativo durante lo sforzo in quanto rallenta il consumo dei grassi e porta a un rapido esaurimento delle scorte glucidiche. Ciò fà sì che gli zuccheri semplici siano adatti nella fase di recupero, molto meno durante la fatica. I carboidrati complessi, invece, sono più indicati nel momento dello sforzo in quanto forniscono energia rapida e modulabile nel tempo. Frau Alta Alimentazione ha formulato una nuova barretta energetica che risponde a tutti i requisiti della barretta energetica ideale: Super Energy, un mix equilibrato di carboidrati, proteine e grassi, che proviene da sostanze naturali di altissima qualità. Questa barretta, infatti, è a base di fiocchi di soia e grano sbriciolato (fonti di carboidrati complessi), di zucchero, di latte disidratato (proteine) e di grassi vegetali e fornisce 205 Kcal per ogni barretta da 50 g. Super Energy di Frau Alta Alimentazione, la nuova barretta energetica e di ottimo sapore, è particolarmente utile allo sportivo per colmare il vuoto lasciato da un pasto veloce, per avere uno sprint in più o per ritrovare le energie dopo un allenamento. Inoltre, la sua particolare consistenza la rende oltremodo indicata per tutti gli sport all’aria aperta in genere e, in particolare, per i ciclisti, in quanto si deteriora con il caldo. Super Energy di Frau Alta Alimentazione è in una praticissima confezione monodose, da tenere sempre a portata di mano nella tasca della tuta, in una borsa o in uno zainetto. Confezione da 1 barretta da 50 g. Prezzo al Pubblico indicativo € 1,30. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Super Energy fà parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. Barretta Carnitina Frau: La Golosa Barretta In Confezione Monodose, Per Dare Ai Muscoli Energia Immediata. Durante l´attività sportiva, è solo rifornendo di continuo energia ai muscoli che è possibile raggiungere le massime prestazioni. Il corpo possiede due fonti di energia: il glicogeno, che fornisce energia immediata ma facilmente esauribile, e i grassi, che costituiscono un´enorme riserva energetica di lunga durata. Nel caso in cui il rilascio di energia dai grassi non sia sufficientemente veloce, si ha un calo di energia. La carnitina, così chiamata perché scoperta nel 1905 nella carne (più precisamente nell´estratto di muscolo bovino), è una sostanza chimica importantissima nel metabolismo degli acidi grassi a catena lunga, la “moneta energetica” preferita dal muscolo, sia scheletrico, sia cardiaco. Infatti, questo aminoacido, formato dalla Lisina e dalla Metionina, trasporta le molecole di grasso all´interno dei mitocondri, le “caldaie” delle cellule, dove vengono bruciate per produrre energia. Ecco perché la carnitina, che è contenuta principalmente nei muscoli, gioca un ruolo fondamentale per la loro efficienza. Frau Alta Alimentazione ha messo a punto un nuovo modo goloso di fornire ai muscoli la carnitina di cui hanno bisogno durante l´attività sportiva: la Barretta Carnitina, una deliziosa barretta ricoperta di puro cioccolato, che contiene 200 mg di carnitina, il quantitativo massimo concesso dal Ministero della Salute. Barretta Carnitina di Frau Alta Alimentazione è particolarmente indicata: · negli sport di resistenza (di tipo aerobico) in quanto consente un migliore utilizzo dei grassi, una migliore funzionalità del muscolo cardiaco (la carnitina è maggiormente presente nel cuore e nel muscolo scheletrico) e, quindi, un costante e proficuo rifornimento di energia. In particolare, il cuore si affatica meno; · negli sport di forza e velocità (prettamente anaerobici) in quanto riduce la formazione di acido lattico, migliora la conversione dell´acido piruvico in glucosio e consente un risparmio di glicogeno e di proteine muscolari; · nel fitness in quanto, abbinata a una dieta specifica e un´adeguata attività fisica, è un importante supporto per ridurre i livelli di trigliceridi (obesità e diete dimagranti); · dopo l´attività fisica, in quanto svolge un´azione detossificante, consentendo un miglior recupero. Barretta Carnitina di Frau Alta Alimentazione è in una praticissima confezione monodose, ideale da portate sempre con sé. Confezione da 1 barretta da 35 g. Prezzo al Pubblico indicativo € 1,75. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. La Barretta Carnitina fa parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. Il Recuperatore Dopo Sport Frau: La Gradevole Bevanda, In Confezione Monodose, Per Ritornare In Forma Al 100%. Dopo l´attività fisica, soprattutto se è stata intensa e prolungata, è importante che la fase di recupero avvenga nel modo migliore per evitare che l´organismo possa subire danni. In particolare, questa fase deve tenere presente i seguenti quattro aspetti fondamentali: il riequilibrio idrico-salino in quanto, durante l´attività fisica, si perdono molti liquidi e sali minerali; il ripristino delle scorte di glicogeno muscolare e delle riserve glucidiche in genere (riserve energetiche); la riduzione dell´affaticamento muscolare; la lotta ai radicali liberi, i cui livelli aumentano notevolmente durante un´attività fisica intensa. Frau Alta Alimentazione ha messo a punto un nuovo integratore specifico per un completo recupero dopo l´attività fisica: Il Recuperatore Dopo Sport. La sua formulazione specifica e completa contiene, infatti, tutti gli elementi necessari di cui l´organismo ha bisogno dopo l´attività sportiva per ritornare in forma al 100%: · Aminoacidi Ramificati: gli Aminoacidi Ramificati (L-leucina, L-isoleucina, L-valina) agiscono sulla muscolatura, rigenerandola e riducendo in tal modo la sensazione di affaticamento. La forma “Levo” è la migliore in quanto, al contrario della “Destro”, è perfettamente compatibile con l´organismo. · Glucidi (Saccarosio, Destrosio, Maltodestrine): durante lo svolgimento di un´attività fisica, il muscolo trae energia dalle riserve di zuccheri contenuti, in forma di glicogeno, nelle cellule muscolari. E´ importante, quindi, dopo l´attività fisica, rifornire l´organismo di zuccheri, in particolare di Saccarosio, Destrosio e Maltodestrine, i più indicati per una rapida ricostruzione delle riserve di glicogeno. · Aminoacidi (Glutammina e Alalina): riducono i tempi di recupero, forniscono energia e rigenerano la muscolatura. In particolare, la Glutammina riduce gli effetti negativi dell´acido lattico prodotto durante l´attività fisica, mentre l´Alalina è l´aminoacido preferito dai muscoli per produrre glucosio. · Vitamine antiossidanti (C, E): contrastano i danni provocati dai radicali liberi, che aumentano notevolmente durante l´esercizio fisico, con conseguente effetto tossico sulle cellule muscolari. · Sali minerali (Sodio, Potassio, Magnesio): svolgono un ruolo prezioso in quanto reintegrano le copiose perdite di elettroliti (sali minerali) che si possono verificare durante la sudorazione che accompagna lo sforzo muscolare, causando stanchezza e affaticamento. Il Recuperatore Dopo Sport di Frau Alta Alimentazione è anche una gradevolissima bevanda, di ottimo sapore: il contenuto della busta va sciolto, infatti, in almeno 200 ml di acqua. Inoltre, è disponibile in una praticissima confezione monodose, da portare sempre con sé. Confezione da 1 bustina da 35 g. Prezzo al Pubblico indicativo € 1,75. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Il Recuperatore Dopo Sport fà parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. Anti - Fatica Frau: La Bevanda Ipotonica Energetico-salina Che Vince La Fatica. La fatica è un meccanismo di difesa dell´organismo, che costringe lo sportivo a fermarsi o, comunque, a ridurre l´intensità dello sforzo fisico. Di per sé, la fatica può essere considerata un fenomeno positivo in quanto ha il compito di evitare che l´organismo sottoposto a uno stress acuto di tipo biochimico, funzionale e organico tipico di un esercizio fisico intenso e prolungato possa subire danni. Spesso, però, a causa di errori di comportamento (nell´alimentazione, nell´allenamento etc. ), la fatica subentra più precocemente, impedendo così di utilizzare al meglio le riserve funzionali dell´organismo. Sono due le cause principali per cui può insorgere la fatica: l´esaurimento delle scorte di glicogeno muscolare, fondamentale nella produzione di energia, e le perdite idrosaline causate dalla sudorazione, che alterando l´eccitabilità delle membrane cellulari, provocano un deficit di attivazione sia dei nervi che dei muscoli. Al fine di ritardare l´insorgere della fatica e per evitare danni acuti per l´organismo è, quindi, opportuna, durante lo sforzo fisico, la reintegrazione con acqua, sali minerali (Potassio e Magnesio) e carboidrati (zuccheri). Frau Alta Alimentazione ha messo a punto un nuovo integratore energetico-salino per vincere la fatica e fornire, al tempo stesso, energia immediata: Anti-fatica. Anti-fatica di Frau Alta Alimentazione è un preparato istantaneo per bevanda, al dissetante gusto di limone, che reintegra i sali minerali persi con la sudorazione e, grazie al Potassio e al Magnesio, svolge un´efficace azione sulla contrazione muscolare. Inoltre, fornisce energia immediata derivante dalla presenza di carboidrati, quali fruttosio e maltodestrine. · Magnesio e di Potassio: reintegrano le copiose perdite di elettroliti (sali minerali) che si possono verificare durante la sudorazione che accompagna lo sforzo muscolare. · Carboidrati (Fruttosio e Maltodestrine): il Fruttosio e le Maltodestrine sono due carboidrati che forniscono energia immediata e assicurano il mantenimento della glicemia entro i limiti di sicurezza. A rapido assorbimento, vengono subito metabolizzati e indirizzati al reintegro delle riserve muscolari di glicogeno. Anti-fatica di Frau Alta Alimentazione si assume durante l´attività sportiva. Si scioglie una bustina in 500 ml di acqua (bottiglia o borraccia da mezzo litro) mescolando/agitando bene. Si ottiene una bevanda ipotonica energetico-salina di pronto utilizzo, ideale nei casi di intensa attività fisica, sia agonistica che amatoriale. La confezione contiene 8 bustine da 20 gr. Cad. Prezzo al Pubblico indicativo € 5,95. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Anti-fatica fa parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. Barrette Energetiche Con Creatina Frau: Energia Istantanea, In Golose Barrette. Chi pratica una regolare attività sportiva deve sempre considerare il fatto che, per ottenere buoni risultati, la prima regola da seguire è quella di una corretta alimentazione: una dieta bilanciata dal punto di vista qualitativo e quantitativo consente, non solo di mantenere un buono stato di salute, ma rappresenta anche il presupposto fondamentale per raggiungere i migliori risultati, sia a livello amatoriale che agonistico. Può capitare, tuttavia, che, in previsione di un allenamento o di una gara, venga eliminato o ridotto il pasto per non appesantire lo stomaco con la conseguenza che, proprio durante lo sforzo fisico, l´organismo senta la necessità di nutrimento. Le Barrette Energetiche Con Creatina di Frau Alta Alimentazione sono l´aiuto ottimale per ritrovare energia e colmare il vuoto lasciato da un pasto veloce, senza appesantire lo stomaco. Forniscono, infatti, energia immediata in quanto ricche di zuccheri; non affaticano lo stomaco in quanto contengono pochi grassi; migliorano la capacità di resistenza e lo sprint grazie alla presenza di Creatina. Inoltre, sono golose da mangiare: al gusto fragola e ciliegia, ricoperte di cioccolato. Le Barrette Energetiche Con Creatina di Frau Alta Alimentazione contengono: · Creatina: fornisce energia istantanea, migliora la capacità di resistenza e ritarda l´affaticamento. Inoltre, è utile per aumentare il diametro delle fibre muscolari di tipo veloce, e cioè delle fibre coinvolte nei lavori di potenza e negli sforzi brevi e intensi, e combatte la formazione di acido lattico. · Zuccheri (Glucosio, Fruttosio e Miele): durante lo svolgimento di un´attività fisica, il muscolo trae energia dalle riserve di zuccheri, contenute in forma di glicogeno, nelle cellule muscolari. Queste riserve rappresentano una fonte di energia immediatamente disponibile che, però, viene consumata altrettanto rapidamente. Ecco perché è importante rifornire l´organismo di zuccheri, in particolare di Glucosio, Fruttosio e Miele, che danno energia immediata e assicurano il mantenimento della glicemia entro i limiti di sicurezza. Le Barrette Energetiche Con Creatina di Frau Alta Alimentazione sono in una pratica confezione da 3 barrette di 40 g cad. Ogni barretta fornisce 150 Kcal. Prezzo al Pubblico indicativo: € 5,40. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Le Barrette Energetiche Con Creatina fanno parte della linea Athletic Body, la linea di integratori specifici per chi pratica attività sportiva sia a livello amatoriale che agonistico, garantita da Frau Alta Alimentazione. .  
   
   
BALLARINI PRESENTA CLICK AND COOK, LA NUOVA COLLEZIONE DOTATA DEL RIVOLUZIONARIO BREVETTO SALVA SPAZIO  
 
Problemi di spazio? Una vera rivoluzione è in arrivo nelle cucine di tutto il mondo: è la nuova collezione Click & Cook di Ballarini dotata dell’esclusivo brevetto salvaspazio Click System. Utile, pratica, sicura, maneggevole e salvaspazio: cosa chiedere di più a una pentola antiaderente? Anche la possibilità di essere utilizzata in frigorifero come pratico contenitore salva freschezza. A tutto questo pensa Click & Cook: la qualità Made in Italy si esprime ancora una volta attraverso una collezione completamente impilabile dal design raffinato e funzionale. Firmata Ballarini. Click & Cook sarà disponibile a partire dal prossimo febbraio nei negozi di casalinghi specializzati Ballarini. In lavastoviglie la collezione raddoppia lo spazio disponibile grazie ai manici pieghevoli Inoltre Ballarini propone Opplà, in frigorifero e nel congelatore: il coperchio salvafreschezza in puro silicone che chiude ermeticamente creando un leggero sottovuoto e consente di impilare gli utensili. Coperchi in vetro Click & Cook: durante la cottura possono essere utilizzati anche per l’appoggio del cucchiaio. .  
   
   
NUOVA BOTTIGLIA PER IL BRANDY SPAGNOLO CARDENAL MENDOZA  
 
Rinnova la sua bottiglia il Cardenal Mendoza, uno dei più celebri Brandy del mondo. È un rinnovamento nella continuità, naturalmente, che tuttavia apporta alcune, significative migliorie: - L’etichetta diventa autoadesiva, eliminando così qualsiasi problema di sbavature, rigonfiamenti e altre irregolarità dovute all’applicazione della colla; - L’etichetta viene applicata in una nuova, apposita sede ricavata nel vetro, in modo da ridurre al minimo i rischi di distacco, pieghe, graffi, ecc. ; - La capsula esterna sul tappo diventa più lunga ed elegante; - Il sigillo rosso frontale con l’emblema cardinalizio diventa più grande, e viene inserito in un nuovo incavo protettivo del vetro; - Il nastro rosso sparisce. Il nuovo packaging del Cardenal Mendoza testimonia ancora una volta la straordinaria attenzione che l’Azienda produttrice (la spagnola Sánchez Romate Hnos di Jerez de la Frontera) pone da sempre in ogni dettaglio d’immagine del suo famoso Brandy. Il Cardenal Mendoza, Brandy di Jerez della categoria Solera Gran Reserva – il top della produzione spagnola, è ancora prodotto in quantità limitate, esattamente come un secolo fa. Ancora oggi ogni bottiglia viene sigillata a mano prima di essere confezionata. Distribuito nei cinque continenti, il Cardenal Mendoza è Fornitore Ufficiale della Casa Reale di Spagna, della Camera dei Lord d’Inghilterra e della Città del Vaticano. Il Cardenal Mendoza è distribuito in esclusiva per l’Italia da: Fratelli Rinaldi Importatori Spa, Viale Masini 34, 40126 Bologna, tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail info@rinaldi. Biz, www. Rinaldi. Biz.  
   
   
VINO – ZAIA SU DENOMINAZIONE PROSECCO: EVITARE CANNIBALISMO TRA PRODUTTORI  
 
Conegliano (Treviso) - “Il Prosecco oggi è un vino importantissimo, per il Veneto e per l’intero Paese, un biglietto da visita enologico che fa concorrenza diretta allo Champagne negli Stati Uniti: dobbiamo evitare fenomeni di “cannibalismo” tra i nostri produttori e agire con grande criterio, evitando turbative di mercato con conseguenze potenzialmente nefaste”. E’ questo l’invito del vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia sulla ipotesi che venga prodotto Prosecco nell’area Doc Lison Pramaggiore. “La richiesta è di per sé legittima – ha affermato Zaia – ma va sentita tutta la base produttiva, soprattutto quella che ha storicamente affermato il Prosecco come vino cult delle Colline Trevigiane e che proprio in questo momento è impegnata per la richiesta di riserva del nome, con la modifica dei confini dell’area di produzione a Denominazione d’Origine. Ritengo che sarebbe stato più sensato proporre la questione dopo il formale avvio della procedura sulla riserva del nome Prosecco, rispetto alla quale siamo i primi ad attivarci in Italia”. “Non dimentichiamo – ha aggiunto – che, degli 8. 700 ettari di vigneti di uva prosecco coltivati in Italia, 8. 300 sono in provincia di Treviso e gli altri sono soprattutto in quelle di Vicenza, Padova, , Belluno, Udine, Pordenone e Trieste. Con il Prosecco noi vediamo le colline che lo producono, dove ci sono circa 3. 300 aziende che coltivano uva Doc, con agricoltori – artigiani che si sono rotti la schiena su un prodotto nel quale nessun altro credeva e che invece grazie a loro ha raggiunti vertici mondiali, con un incremento di prezzo che nel 2007 è stato del 108 per cento, mentre un quarto di secolo fa il veneziano rifiutò di inserire il Prosecco nell’elenco dei suoi vini. Oggi leggo sulla stampa di una riunione con la presenza di un dirigente ministeriale, che stimo, e di un aumento di “due o tre mila ettari” in una situazione di equilibrio delicato, rispetto ad una produzione che oggi è destinata per il 70 per cento al mercato interno e per il 30 per cento all’estero e che richiede programmazione: non vorrei – ha ribadito Zaia - che in un momento di difficoltà del settore enologico si istaurassero fenomeni di cannibalismo”. “Penso che l’on. Scarpa abbia voluto dare un servizio al suo territorio di riferimento – ha concluso Zaia – ma io ho l’obbligo di guardare più in là e sentirò formalmente tutte le parti al tavolo regionale”. .  
   
   
IL 16 FEBBRAIO I MIGLIORI “GRAPPOLI” DI VENETO, TRENTINO E ALTO ADIGE IN DEGUSTAZIONE A VERONA. IN PROGRAMMA ANCHE IL CONVEGNO “CONTRO L´ABUSO DELL´ALCOL: CULTURA DEL BERE O PROIBIZIONISMO?"  
 
I migliori “grappoli” di Veneto, Trentino e Alto Adige in degustazione negli imponenti saloni del piano nobile di Palazzo della Gran Guardia, a Verona. In vetrina ci saranno le blasonate etichette di Veneto, Trentino e Alto Adige, premiate dalla Guida Duemilavini edizione 2008, l’annuale pubblicazione di Ais. A riunire un grande numero di produttori (ben 120 la scorsa edizione) sarà l’Associazione italiana sommelier del Veneto che sabato 16 febbraio, dalle 10 alle 20, organizza l’ottava edizione de “I grappoli del Veneto, del Trentino e dell’Alto Adige”. La manifestazione è aperta al grande pubblico che avrà, così, l’occasione di degustare, ma anche di approfondire la conoscenza, di circa 250 vini presentati direttamente dai produttori o dalla sommelerie veneta. Al banco degli assaggi anche di altre tipicità del Veneto, grazie alla presenza di prestigiosi partner quali il Consorzio di tutela Soppressa Vicentina Dop, il Consorzio per la tutela del formaggio Monte Veronese Dop, l’Aipo, Associazione italiana produttori olivicoli, che ha sostenuto Ais del Veneto nella realizzazione di un corso per degustatore di olio extravergine (in partenza proprio il 7 febbraio a Lonigo), nonché l’Associazione panificatori della provincia di Verona. Anche queste importanti realtà metteranno a disposizione del pubblico i prodotti dei propri associati. Ma la kermesse scaligera sarà anche un momento per riflettere su un tema di strettissima attualità, ovvero l’alcol e la sicurezza stradale. I sommelier, da sempre paladini del buon bere e, soprattutto, del bere consapevole, hanno organizzato una tavola rotonda, intitolata “Contro l´abuso dell´alcol: cultura del bere o proibizionismo?" a cui interverranno esperti del settore. In programma interventi di Dino Marchi, presidente dell’Ais Veneto, di Terenzio Medri, presidente nazionale Ais, di Roberto Castagner, presidente dell’Accademia della Grappa e delle Acquaviti, del dottor Emilio Cipriani, del Dipartimento Prevenzione dell’Ulss 22 di Bussolengo (Vr), del giornalista Alberto Schieppati, direttore della rivista Food & Beverage. Il calendario della manifestazione prevede inoltre, alle 17, la prova finale e la premiazione del concorso "Il sommelier ed il sommelier professionista del veneto 2008", premio Moinét Prosecco, sostenuto, per la seconda volta, dall’azienda vinicola coneglianese che ravvisa nella partnership con i sommelier il veicolo per comunicare la cultura del vino nel modo più appropriato. Il biglietto d’ingresso costa 20 euro e dà diritto a portarsi a casa il bicchiere di degustazione. L’evento è patrocinato e sostenuto dal Comune di Verona, dalla Provincia di Verona e da Verona Fiere e a il patrocinio di Union Camere e Regione Veneto “Grappoli” avrà anche un’anteprima, in calendario sabato 9 febbraio. La manifestazione sarà infatti presentata al pubblico in un ambiente davvero glamour e raffinato, quale lo show room di Selezione arredamenti, nel centralissimo corso Porta Borsari. Qui anche il pubblico avrà la possibilità di conoscere in anteprima i dettagli dell’evento godendo degli spazi di Selezione Arredo e gustando un piacevole aperitivo. Per facilitare l’accesso alla manifestazione, l’Ais del Veneto ha allestito un servizio navetta gratuito dal parcheggio A dello Stadio Benetegodi fino a piazza Bra. Per informazioni contattare l’Ais all’indirizzo: info@aisverona. It. .