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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Luglio 2008
CONFERENZA INTERNAZIONALE DI BIOTECNOLOGIA AGRICOLA A CORK, IRLANDA  
 
 L´annuale conferenza internazionale di biotecnologia agricola (Abic) si svolgerà a Cork (Irlanda) dal 24 al 27 agosto. Il tema di Abic 2008 è "biotecnologia agricola per un futuro competitivo e sostenibile". Esperti di ricerca nel campo della biotecnologia agricola presenteranno i propri progressi scientifici e gli orientamenti futuri, in 12 sessioni parallele e due sessioni plenarie. I temi delle sessioni comprendono: biotecnologia-agricola: la sfida della sostenibilità per la società; ricerca per biocarburanti e biotecnologia bioenergetica; biotecnologia marina e algale; colture selettive, genetica e genomica; riproduzione di animali domestici, genomica e biotecnologia; ruolo della biotecnologia-agricola per la competitività nazionale e internazionale; semi, frutta e biotecnologia riproduttiva delle piante; produzione di vaccini e proteine terapeutiche da piante e animali transgenici; il futuro dell´ingegneria genetica delle piante; regolamenti, norme e percezioni della biotecnologia agricola; alimenti funzionali, nutrizione, nutraceutici e bioattivi; biotecnologia agricola e paesi in via di sviluppo; alimenti e biotecnologia agricola casearia. In un momento in cui la produzione agricola globale (ad esempio di alimenti, mangimi, fibre e carburanti) affronta delle sfide significative dovute alla crescita della domanda, all´incremento dei prezzi e all´aumento della popolazione, l´incontro Abic 2008 tenta di fornire informazioni dettagliate su come la ricerca e lo sviluppo (R&s) nel campo della biotecnologia agricola potrebbe aiutare uno sviluppo sociale ed economico sostenibile negli anni a venire. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Abic. Ca/abic2008/ .  
   
   
SETTORE BIETICOLO : 15 MILIONI DI EURO PER RISTRUTTURAZIONE AZIENDE VENETE  
 
Le aziende agricole che producevano bietole e che hanno di cessato la produzione bieticola in seguito alla chiusura dell’impianto di Porto Viro, potranno attuare interventi di ammodernamento, valorizzazione e diversificazione sostenuti con finanziamenti pubblici per quasi 15 milioni di euro da qui al 2010. E’ quanto prevede il Piano d’Azione Regionale, approvato ieri dalla Giunta veneta su proposta del vicepresidente Franco Manzato, in attuazione del Programma nazionale di ristrutturazione del settore. “La riforma comunitaria della bieticoltura – ha ricordato Manzato – ha comportato tra l’altro la chiusura dell’impianto di Porto Viro a partire dalla campagna 2006 – 2007 e il conseguente abbandono della coltivazione della bietola su una superficie di circa 30 mila ettari. In questi casi è stato previsto un aiuto alle imprese agricole, per un periodo transitorio, finalizzato alla realizzazione di azioni di riconversione, da portare a termine entro il 2010 e da gestire appunto tramite il Piano regionale”. Il Piano sarà ora pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. Da quella data le imprese agricole interessate avranno 60 giorni di tempo per presentare ad Avepa (l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) le domande di sostengo, da compilare con procedura telematica accessibile via Internet resa disponibile da Avepa stessa. “In questo modo – ha fatto presente Manzato – la redazione delle richieste sarà agevolata, dal momento che partirà dai dati già precompilati registrati nel Fascicolo aziendale”. Gli interventi finanziabili potranno riguardare l’ammodernamento delle aziende (per questa finalità sono a disposizione quasi 12 milioni di euro nei tre anni considerati); l’aumento del valore aggiunto delle produzioni agricole (2 milioni di euro); la diversificazione in attività non agricole (un milione di euro). Per ciascuna di queste misure sarà definita una graduatoria. L’istruttoria delle domande sarà effettuata nei 90 giorni successivi la scadenza di presentazione delle stesse e la graduatoria sarà formata nei quindici giorni successivi. Gli aiuti saranno pagati ai beneficiari due volte l’anno, a marzo e settembre, a fronte delle spese ammissibili effettivamente sostenute, documentate e verificate. .  
   
   
AUSTRIA, ED.HAAS VUOLE ESPANDERSI IN EST EUROPA  
 
L´azienda austriaca produttrice di generi alimentari e dolciumi Ed. Haas punta a espandersi verso i mercati dell´Est. L´anno scorso la ditta ha fatturato 45 milioni di euro e per quest´anno ne prevede 50 (+11 per cento). L´obiettivo aziendale è il raggiungimento di 100 milioni di fatturato annui entro il 2013, data del centenario della fondazione della Ed. Haas. La via per raggiungere questo traguardo, afferma l´Ice, è l´espansione nei mercati della Russia e dell´Ucraina. La Ed. Haas è già presente in Ungheria, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca. In Russia è già presente a Mosca, ma vuole aprire ulteriori sedi a San Pietroburgo e a Ekaterinburg, dove prevede nuove assunzioni anche nel marketing e nella distribuzione. La ditta ha attualmente alle sue dipendenze 70 persone in Austria, dove produce 1000 tonnellate annue di generi alimentari e 1500 di condimenti. La merce viene prodotta anche in Ungheria (900 tonnellate annue) e a Mosca (300 tonnellate). . .  
   
   
PIEMONTE AVVIA GLI STATI GENERALI DEL COMPARTO ZOOTECNICO REGIONALE  
 
Crisi sempre piu´ pesante per la carne bovina, suina, cunicola e avicola Si è svolto ieri mattina, presso l’Assessorato all’Agricoltura, un incontro con i rappresentanti dei principali settori del comparto della zootecnia da carne del Piemonte (bovino, suino, cunicolo, avicolo) per analizzare la situazione di grave crisi che sta attanagliando il comparto. I forti aumenti dei costi energetici e dei mangimi, sommati ad una insufficiente remunerazione del prodotto, stanno infatti mettendo in ginocchio le imprese di allevamento. La Giunta regionale ha recentemente deliberato la richiesta al Ministero di attivare lo stato di crisi per il settore cunicolo e suinicolo, ma in ogni caso occorre individuare soluzioni che riducano la fragilità strutturale del comparto produttivo piemontese, fragile sopratutto nella fase di valorizzazione del prodotto trasformato. Su proposta dell’assessore Mino Taricco, è stata programmata una giornata di confronto e di programmazione, che si terrà nel prossimo mese di ottobre, per analizzare la situazione e tracciare il percorso da seguire nei prossimi anni per migliorare strutturalmente la filiera zootecnica. La preparazione degli “Stati generali” è stata affidata a gruppi di lavoro, distinti per filiera, che saranno coordinati da Asprocarne per il settore bovino, da Aps per quello suino, da Conalpi e dal Consorzio Avicolo Piemontese rispettivamente per i conigli ed i polli. “L’iniziativa – afferma l’assessore Mino Taricco – mira a far emergere dagli stessi imprenditori i punti deboli della filiera e suggerire i rimedi necessari. Tale metodo, già sperimentato in passato in altri comparti produttivi, speriamo faccia emergere proposte concrete. L’auspicio è che ciò possa avvenire anche per la produzione zootecnica. Sulle proposte che emergeranno la Regione è pronta a fare fino in fondo la propria parte”. .  
   
   
L’INNOVATIVO PROGETTO MALL IN ITALY È STATO PRESENTATO A NEW YORK IN OCCASIONE DEL CONVEGNO "INFORMARE PER COMPETERE ‘ IL SETTORE AGROALIMENTARE MADE IN ITALY NEL MERCATO USA"  
 
 In un contesto come quello newyorkese, che da solo offre un plus di visibilità e di credibilità istituzionale, è stato presentato il progetto nato dalla collaborazione tra Ibs Italia e Destiny Usa, chiamato, anche simbolicamente, Mall in Italy, il più importante e strategico disegno commerciale per aziende, retailers, grande distribuzione e consumatori stessi, che l’Italia abbia lanciato negli ultimi anni. Uno dei più grandi centri commerciali degli Stati Uniti, il Carousel Center, diventerà, a brevissimo, nei primi mesi del 2009, una rampa di lancio per il ‘vero e inimitabile’ Made in Italy, proponendo non quei prodotti immeritatamente considerati italiani senza averne le caratteristiche distintive, che hanno invece fatto del nostro paese un polo di qualità agroalimentare, di moda, manifatturiero e architettonico senza pari nel mondo, ma tutti quei brand che hanno contribuito negli anni a farci conoscere come esempio di eccellenza. Durante il convegno, Buonitalia Spa, nella persona di Manfredi Minutelli, ha presentato lo studio ‘La domanda e l’offerta di prodotti alimentari italiani negli Stati Uniti’, a conferma di quanto impegno e quanto lavoro ci sia da parte delle Istituzioni nel voler cercare di dare il giusto riconoscimento a quelli che sono i veri prodotti della nostra tradizione contrastando il fenomeno dell’Italian Sounding che troppo spesso traduce ‘l’italianità’ unicamente in semplici schematismi estetici, ridotti ad un packaging vagamente riconducibile ai nostri sapori, odori, colori, e mistificandone la natura. Il padrone di casa a New York, colui grazie al quale è stato possibile questo momento di confronto, il Presidente della Camera di Commercio Italo ‘ Americana, Alberto Comini, è stata la persona che ha favorito la diffusione di questi messaggi a tutti coloro che sono interessati e si stanno attivando per uno sviluppo ‘diverso’ del commercio italiano negli Stati Uniti. Ha quindi aperto le porte ai nostri connazionali, alle aziende, alle istituzioni, e a Buonitalia stessa, per dare un segnale forte su come l’Italia debba riconquistare il posto che le è proprio nel panorama economico americano. Al convegno altri nomi e realtà importanti, la Cciaa di Brescia rappresentata dal suo Presidente Francesco Bettoni, la Cciaa di Pescara con il Presidente Ezio Ardizzi, la Cciaa di Caserta con Mario Farina, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Mario Pirillo e, tra gli altri, anche il Presidente di Enit Nord America, Riccardo Strano. Ma la figura forse più strategica al convegno per il nuovo disegno commerciale è stata quella del Console italiano a New York, Francesco Maria Talo’, che, fortemente interessato al progetto Mall in Italy, ha voluto procedere con un incontro privato presso il Consolato con Ibs Italia e Destiny Usa, per un momento di confronto costruttivo sul come potenziare le strategie commerciali delle Aziende italiane negli Stati Uniti. Segnale importante dalle nostre istituzioni che credono nel riposizionamento dell’Italia in un mercato già a lei favorevole e per questo ricco di opportunità. Grazie a questa rete di contatti istituzionali Gambino, insieme a Richard Pietrafesa, Managing Director di Destiny Usa, confida di poter aiutare le nostre aziende, interessate ad una distribuzione mirata e intelligente, a trovare un posto privilegiato nel panorama commerciale americano da sempre innamorato del Made in Italy ma troppo spesso ingannato e costretto a comprare prodotti non originali. Le Camere di Commercio italiane diventeranno per Ibs Italia e Destiny Usa un interlocutore fondamentale in questa azione di ‘riposizionamento valoriale e commerciale’ dei brand italiani, con la possibilità di aiutare a loro volta le aziende partner a trovare la soluzione giusta per affrontare un eventuale investimento economico nel progetto Mall in Italy. La presentazione tecnica di ‘Mall in Italy’ è avvenuta invece nel più ampio contesto del Fancy Food Summer di New York, la più importante fiera alimentare che si tiene attualmente negli Stati Uniti, capace di attirare l’attenzione economica di tutta la East Coast. Dedicata agli operatori del settore e alla sua 54° edizione, non manca di strizzare l’occhio anche ad istituzioni e investitori stranieri che sanno leggere le opportunità di investimento in un mercato sempre verde come quello americano. Un’occasione per Ibs Italia per incontrare direttamente gli investitori e far toccare loro con mano la bontà e la fattibilità del progetto che sarà un ulteriore opportunità di sviluppo del business per alcune tra le più importanti e accreditate aziende italiane. Un progetto ambizioso, quello del Carousel Center che si manifesta non solo nella dimensione dello spazio destinato ai prodotti del nostro paese e quindi al ‘Mall in Italy’ (ben 40. 000 su 80. 000 mq), ancora oggi punto di riferimento per gli americani in quanto simbolo indiscusso e riconosciuto di eleganza, design, innovazione e qualità, ma anche nell’investimento architettonico e tecnologico che caratterizzerà la totalità del centro commerciale. Il Mall infatti, ideato e progettato da Giugiaro Architettura, avrà anche nei contenuti esteriori un mood riconoscibile e distintivo della nostra cultura. Le più moderne tecnologie al servizio del pubblico, dei fornitori e degli operatori, un piano di risparmio energetico per garantire l’autonomia energetica all’interno del Mall con l’impianto di modernissimi pannelli solari da parte della Sun Power Corporation, questo l’impegno di Destiny Usa al fine di soddisfare l’esigenza di sostenibilità ambientale ormai alla base, oggi e in futuro, di qualsiasi investimento architettonico urbano ed extraurbano. .  
   
   
IL CSO PROMUOVE L’OSSERVATORIO EUROPEO SULLE PESCHE E LE NETTARINE ALL’INIZIATIVA PARTECIPANO ITALIA, FRANCIA, SPAGNA E GRECIA  
 
 Ferrara - I risultati commerciali positivi e la riduzione dei rischi di crisi di mercato si ottengono e si prevengono avendo a disposizione corrette informazioni relative alle quantità prodotte, ai calendari di produzione, alla qualità della merce da immettere sul mercato. E’ per questo che il Centro Servizi Ortofrutticoli a cui aderiscono 50 imprese di 11 regioni italiane che rappresentano il 14 % dell’offerta ortofrutticola italiana, coordina un osservatorio europeo delle produzioni frutticole. L’attività è realizzata con Areflh, l’Associazione delle Regioni Ortofrutticole Europee che, a sua volta associa 27 delle principali regioni produttrici di ortofrutta in Europa. “ L’osservatorio . - dichiara il direttore del Cso Luciano Trentini - in questo momento sta monitorando l’offerta di pesche e nettarine nei principali paesi europei, più precisamente in Italia, Spagna, Francia e Grecia per verificare la disponibilità di prodotto nelle principali aree produttive d’Europa, i calendari produttivi e commerciali la qualità dei frutti, intesa come qualità intrinseca ed estrinseca . All’osservatorio - continua Trentini - oltre al Cso rappresentato anche dai propri Soci partecipano Catatonia Qualitàt, della omonima regione spagnola, il Comité economique francese Brm che rappresenta una quota rilevante della produzione francese e i rappresentanti della regione Macedonia in Grecia, altra importante realtà produttiva e commerciale, soprattutto per l’export verso i paesi dell’Est europeo e della Russia . I risultati delle prime attività dell’Osservatorio – conferma Trentini- fanno ben sperare per il futuro in quanto per la prima volta c’è l’opportunità di riunire realtà produttive importanti e concorrenti con l’intento di verificare meglio i flussi commerciali e programmare sempre meglio l’offerta frutticola, riducendo i rischi di crisi e, per quanto possibile, offrendo strumenti di salvaguardia del reddito per i produttori. Abbiamo intenzione di continuare su questa strada, - conclude Luciano Trentini - cercando un accordo, anche con i belgi e gli olandesi monitorare a livello europeo le produzioni e il mercato delle pere e nel prossimo futuro anche per altri prodotti di interesse per l’economia italiana. .  
   
   
PESCA, LA REGIONE MARCHE CHIEDE UN "FERMO RAGIONATO".  
 
C´e` sostanziale accordo e convergenza di interessi fra Regione Marche e le associazioni dei ristoratori della provincia di Pesaro in vista delle decisioni che il ministro (oggi si riunisce a Roma la Commissione Consultiva della Pesca), dovra` prendere per quanto riguarda il fermo biologico. Un incontro all´insegna della cordialita` e della soddisfazione sulle posizioni reciproche, quello di ieri in Regione fra il presidente Gian Mario Spacca e il vicepresidente Paolo Petrini, assessore alla Pesca e il direttore Confcommercio di Pesaro Amerigo Varotti, Alceo Rapa per Assoristoratori, Renato Pinto presidente della Fipe (Federazione pubblici esercizi della provincia di Pesaro) e Flavio Cerioni presidente del Consorzio Scirocco 36. Spacca ha rivendicato il pieno diritto della Regione Marche a difendere la sua autonomia in materia di pesca allo scopo di tutelare l´intero comparto della pesca e soprattutto la filiera, che comprende Turismo e Ristorazione alla pari del Commercio. Petrini ha aggiunto poi, dati alla mano, che anche quest´anno le Marche tornano a proporre con forza diverse modifiche al sistema del fermo, che cosi` come viene applicato non tiene realmente conto dei principali fattori economici, tecnici e biologici. Al momento il fermo viene applicato con decreto dal 14 luglio al 12 agosto per il basso Adriatico e dal 4 agosto al 2 settembre per il medio, comprese le Marche. L´arco stesso della durata, la scelta del periodo, l´universalita` della decisione che vede un blocco totale senza distinzioni ne` di razze ittiche ne` di dimensioni, tanto meno di sistemi di pesca, lascia forti dubbi sulla efficacia del fermo che secondo molti non avrebbe piu` significato. Sarebbe invece opportuno ´ e su questo la Regione e` in pieno accordo con le associazioni convenute ´ ripensare in termini scientifici ad un´applicazione piu` rigorosa del fermo lungo l´arco di tutto l´anno e non solo di pochi mesi, in modo che si tenga conto del fatto che la mancanza del pesce fresco non possa diventare un handicap per alcune localita` turistiche. Inoltre un ´fermo ragionato´ sarebbe quello che non blocca indiscriminatamente tutta la pesca insieme favorendo rincari di prezzi e il commercio surgelato e d´importazione´ . .  
   
   
ARENA APPROVA NUOVE LINEE STRATEGICHE ADOTTA UNA NUOVA GOVERNANCE DI GRUPPO  
 
Arena comunica che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi l’ 8 luglio in Milano, ha varato nuove linee strategiche che si possono riassumere come segue: (i) concentrazione in un unico sito delle funzioni nevralgiche del gruppo; (ii) massimizzazione dell’efficienza produttiva. Queste linee strategiche sono contenute nel nuovo Piano Industriale, in via di ultimazione, nel quale sarà pertanto indicato, tra l’altro, ogni ulteriore approfondimento in merito. Il Consiglio di Amministrazione, in attesa di eventuali accordi con Jp Morgan inerenti l’eventuale conversione in capitale di una parte del credito derivante dal prestito obbligazionario (cfr. , per maggiori dettagli, tra gli altri, comunicato stampa del 1 luglio 2008, consultabile sul sito www. Arenaholding. It), ha adottato una nuova governance per perseguire le linee strategiche di cui sopra. Il dr. Massimo Cungi, che vanta una consolidata esperienza nel settore industriale e finanziario ed in situazioni di tournaround, è stato cooptato in consiglio e nominato Amministratore Delegato. Il dr. Emilio Sorgi è stato nominato nuovamente Vice Presidente. Il dr. Carlo Di Biagio esce dal Consiglio, assumendo il ruolo di consulente della Società nelle trattative con Jp Morgan. .  
   
   
EDUCAZIONE AL CONSUMO ALIMENTARE PRESENTATO VIRED  
 
Grazie all’informatica si può imparare a fare acquisti ragionati di beni di consumo, conoscendone l’apporto nutrizionale e confrontandone qualità e prezzo. Il 10 luglio è stato illustrato – alla presenza fra gli altri dell’assessore provinciale alla Cooperazione Franco Panizza e al presidente del Sait Giorgio Fiorini - Vired (Virtual Edutainment), un progetto di educazione al consumo alimentare, un vero e proprio programma pedagogico in modalità di gioco, rivolto ai ragazzi delle scuole medie superiori. Si tratta, in sostanza, di un software che riproduce in ambiente virtuale un supermercato e che consente di simulare lo shopping abituandosi a fare scelte consapevoli confrontando i prodotti. Ogni prodotto alimentare ha un suo preciso apporto dal punto di vista nutrizionale. Conoscerlo è importante per fare scelte equilibrate avendo come obbiettivo la propria salute ed un corretto rapporto con l’alimentazione. Oltre alle caratteristiche nutrizionali, ad incidere nella scelta è anche il costo. In generale è il rapporto tra prezzo e qualità che orienta le scelte degli acquirenti. Con Vired i ragazzi possono abituarsi a gestire un budget di spesa conoscendo meglio origine e qualità dei prodotti. Il progetto ha anche l’obbiettivo di far conoscere la realtà della cooperazione di consumo trentina e favorire l’attenzione per i prodotti alimentari trentini e le realtà produttive locali. “E’ fondamentale abituarsi ad un consumo consapevole – ha detto l’Assessore alla cooperazione Franco Panizza – imparando a scegliere i prodotti in base alla loro salubrità, con un occhio al risparmio. Con questo progetto innovativo che coinvolge il mondo della scuola e della distribuzione, la Cooperazione Trentina e il Sait, vogliamo educare i giovani a fare la spesa con attenzione. ” “ La nostra realtà distributiva – ha detto il Presidente del Sait Giorgio Fiorini – fa da sempre del consumo consapevole la sua bandiera. Grazie a questo progetto oggi possiamo affrontare i temi della salubrità degli alimenti e più in generale della qualità con uno strumento scientifico”. Al progetto, come consulenti scientifici, stanno lavorando Giovanni Pelloso e Francesco Massara, ricercatori dell’Università Iulm di Milano. Nella loro attività di studio si occupano di sociologia dei consumi e comportamento del consumatore. Il nuovo software sarà utilizzato anche nelle iniziative di educazione cooperativa. . .  
   
   
SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA NEL SETTORE: MANGIMI COMPOST  
 
I fenomeni che hanno influenzato l’andamento produttivo nell’ultimo anno possono essere ricondotti ai seguenti: ripresa del comparto avicolo, dopo il crollo subito nel corso del 2006 a causa della psicosi da influenza aviaria; elevati picchi delle quotazioni delle materie prime, soprattutto nella seconda parte dell’anno, che hanno indotto ad un massiccio utilizzo di mangimi finiti, a discapito di materie prime di origine aziendale, da parte degli allevatori; pesantezza dei principali mercati zootecnici e, pertanto, produzioni sottocosto, che hanno caratterizzato la maggior parte degli allevamenti nazionali (in particolare suini, bovini da carne, conigli, vitelli a carne bianca e, in alcune parti dell’anno, anche bovini da latte). Nel 2007 lo scontro competitivo si è incentrato prevalentemente sul prezzo. Contrariamente agli anni scorsi, risultano maggiormente favorite le aziende di piccole dimensioni, che godono di costi di trasporto contenuti (raggio di azione limitato), maggiore elasticità sia in ambito produttivo, che in fase di approvvigionamento (reperimento di materie prime in loco), costi di gestione trascurabili della rete di vendita (prevale il rapporto diretto con i clienti). Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese(a) 420
Numero di addetti(a) 8. 000
Numero di addetti per impresa 19
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 3. 302
Variazione media annua della produzione 2007/2003(b) (%) -1,8
Fatturato per addetto (‘000 euro) 412,8
Valore aggiunto (Mn. Euro) 264,2
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 33,0
Quota della produzione prime 4 imprese(b) (%) 36,4
Quota della produzione prime 8 imprese(b) (%) 51,3
Export/produzione(b) (%) 0,6
Import/consumo(b) (%) 2,3
Valore del mercato(c), a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 3. 527
Variazione media annua del mercato 2007/2003(b) (%) -1,7
Previsioni di sviluppo della produzione(b):
· 2008/2007 (%) -1
· tendenza di medio periodo calo
a) - comprese le attività svolte presso le aziende agricole b) - in quantità c) - escluso il ricarico degli importatori Fonte: Databank .
 
   
   
DISTILLATORI E DISPOSIZIONI CONTROLLO DELLE ACCISE IL PRESIDENTE DELLAI SCRIVE AL MINISTRO TREMONTI  
 
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha scritto il 10 luglio al ministro dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti, per sottolineare con forza il disagio dei distillatori di grappa trentini a fronte delle nuove disposizioni ministeriali che riguardano il controllo delle accise. Ecco cosa scrive il presidente Dellai al ministro Tremonti. “Su sollecitazione del comparto dei distillatori di grappa che raggruppa in provincia di Trento all´incirca trenta piccole o piccolissime aziende con produzioni spesso molto diversificate, sono a segnalare la difficoltà di applicazione di disposizioni che comportino giornalmente trasmissioni obbligatorie dei dati di carico e scarico ai fini del controllo delle accise. Se infatti si condivide l´esigenza che la registrazione possa avvenire per il tramite di supporti informatici, l´incombenza giornaliera del trasferimento costituisce per le imprese più piccole un adempimento spesso impossibile per la mancanza di una struttura amministrativa consolidata sulla quale caricare questa ulteriore incombenza. Si confida quindi che l´allarme suscitato dalla frequenza degli adempimenti fino ad oggi ipotizzati e diffusi dagli organi di informazione possa trovare, nell´applicazione definitiva, delle condizioni meno gravose, almeno per i soggetti che operano a livello artigianale con una base produttiva molto ridotta, mediante adempimenti a scadenza definita (20 - 30 giorni) o con l´esonero dei piccolissimi produttori”. .  
   
   
QUARTA CAMPAGNA PROMOZIONALE PER LA PESCA “MADE IN CUNEO”  
 
Per la quarta volta Camera di Commercio, Regione, Provincia, Assortofrutta, Coldiretti e Confcommercio propongono la campagna “Pesca Cuneo”, nell´obiettivo di promuovere una voce di eccellenza della frutticoltura di Granda. Le modalità dell´operazione, presentata il 14 luglio nel salone d´onore della C. C. I. A. A. , in via Emanuele Filiberto, sono analoghe a quelle dello scorso anno: uguali gli standard qualitativi considerati, le modalità di confezionamento, i canali di vendita individuati nella piccola, media e grande distribuzione, la ricerca di un buon rapporto qualità – prezzo. Sempre più chiara la filosofia dell´acquisto a chilometri zero alla base della proposta: come spiega Marcello Gatto, presidente della Coldiretti di Cuneo “Questo rientra nelle priorità individuate dalla nostra organizzazione. Consumare laddove ciò è possibile, un prodotto che non ha subito lo stress di lunghi viaggi attraverso l´Italia, l´Europa o il mondo, che è maturato a breve distanza dal luogo di residenza del consumatore e che è al centro di una filiera corta, fatta di pochi passaggi, è obiettivo prioritario in una logica che favorisce produttore e consumatore”. “Sarebbe assurdo che la Granda, terra di grandi produzioni agricole, cercasse altrove ciò che si trova abbondantemente sul territorio. – aggiunge il presidente della Camera di commercio, Ferruccio Dardanello -Le pesche e nettarine che si raccolgono da noi fruiscono di condizioni pedo climatiche particolarmente favorevoli e presentano caratteristiche validissime. Se il tempo intercorso tra raccolta e consumo è breve, se non si frappongono lunghi trasferimenti o giri viziosi attraverso i grandi mercati generali del nord Italia, ma si cercano collegamenti brevi, le caratteristiche organolettiche sono più tutelate ed il consumatore se ne avvantaggia. La valorizzazione delle voci della frutticoltura locale fanno parte di una scelta molto articolata che promoziona la Granda in tutti i suoi aspetti”. Pesche made in Cuneo, dunque, con tanto di logo sulle cassette in cartone e garanzie anche per la vendita sfusa, al fine di mantenere intatti profumi e sapori e di non pagare lo scotto di lunghe peregrinazioni di mano in mano, come troppo spesso è accaduto in passato. Quest´anno, nel Cuneese, la campagna peschicola presenta volumi leggermente ridotti rispetto al 2007, a causa del gelo e della pioggia protrattasi a lungo nel periodo primaverile. Si calcola un calo medio del 15 – 20 per cento, con differenze lievi, a seconda delle varietà. Il fenomeno sarebbe generalizzato, per tutte le regioni italiane ed i Paesi europei, ad eccezione della Spagna. In provincia, secondo l´ultimo censimento dell´agricoltura, sono destinati alla peschicoltura 2. 200 ettari. L´anno scorso la produzione ha sfiorato le 74. 000 tonnellate di nettarine e le 85. 000 di pesche. Le attese, per la raccolta 2008, nonostante il calo, sono positive. La cascola registratasi in primavera favorisce, infatti, sia le buone pezzature che le qualità organolettiche dei frutti, a tutto vantaggio del consumatore finale. .  
   
   
BOLZANO: APPROVATO DISCIPLINARE SUI SUCCHI ED I NETTARI DI FRUTTA  
 
La Giunta provinciale ha approvato nel corso della sua recente seduta il disciplinare per il settore dei succhi di frutta e dei nettari di frutta con il marchio di qualità di indicazione di origine ed ha inoltre approvato le modifiche dei disciplinari per i settori “Latte e latticini, “Verdure e patate” ed “Erbe officinali ed aromatiche”. L’assessore provinciale al commercio, Werner Frick, ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione dei nuovi disciplinari grazie ai quali il livello qualitativo dei prodotti con i marchio di qualità con indicazione di origine è senz’altro superiore rispetto ai normali standard. I nuovi disciplinari contengono nel dettaglio le norme per la lavorazione della frutta per la produzione di succhi di frutta e di nettare di frutta. Con questa decisione la Giunta provinciale ha aperto la strada alla produzione di succhi e nettari di frutta anche da albicocche, fragole o ciliegie locali. I produttori di succhi di frutta o di nettari di frutta interessati all’adozione del marchio di qualità possono consultare il sito www. Provinz. Bz. It/dachmarke/index_it. Html?showpage=/produkte/produkte dove sono indicati tutti i requisiti necessari. .  
   
   
DOP, AMBASCIATRICI DEL TERRITORIO  
 
Grande partecipazione al convegno “Effetto Dop: le eccellenze agroalimentari garantite come leva di promozione del territorio” organizzato dalle Terre di Rossini e Raffaello ieri mattina al Museo del Balì. Note polemiche e richieste di interventi alla Regione Marche da parte del presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi Puntare sulle Dop come volano per il rilancio economico del territorio. Un obiettivo strategico, quello della tutela dei prodotti a denominazione di origine protetta, che necessita di maggiore attenzione e interventi più incisivi e immediati da parte di istituzioni locali, come la Regione, e del legislatore, sia nazionale che comunitario. E il tutto mentre la Provincia di Pesaro e Urbino si avvia al traguardo del quarto Dop, quello del formaggio di fossa, dopo la Casciotta di Urbino, il prosciutto di Carpegna e l’olio extravergine di Cartoceto. Queste le priorità emerse durante il vivace convegno di ieri mattina al Museo del Balì di Saltara (Pesaro) dal titolo “Effetto Dop: le eccellenze alimentari garantite come leva di promozione del territorio”, promosso da “Terre di Rossini e Raffaello”, l’azienda speciale agroalimentare della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, in collaborazione con i consorzi Dop della Provincia. Il confronto, coordinato dal giornalista de “Il Messaggero” Claudio Salvi, è stato animato dagli interventi di docenti esperti e dirigenti del Ministero delle Politiche Agricole e della Regione. Attento e partecipe il pubblico in sala, tra cui i rappresentati di diverse associazioni di categoria, diversi sindaci della Provincia, imprenditori agricoli e della ristorazione. <Questo convegno voluto da Terre di Rossini e Raffaello – ha detto in apertura dei lavori Gianfranco Santi, presidente delle ”Terre di Rossini e Raffaello” - è solo il punto di partenza per rendere più forti le nostre Dop. Scopo della nostra azienda è proprio questo: valorizzare le eccellenze agroalimentari come elementi di rilancio del territorio. Prossimo obiettivo: ottenere la quarta Dop, quella del formaggio di fossa entro ottobre>. Non solo però: <Altro impegno da realizzare al più presto è quello della mappatura delle Doc e Dop sul territorio attraverso i posizionamento di cartellonistica stradale che indichi le zone di riefrimento creando dei veri e propri percorsi del gusto. Tutelare le Dop – conclude Santi - significa centrare due obiettivi: favorire lo sviluppo delle imprese agricole e valorizzare l’offerta per il mondo della ristorazione>. Soddisfatto il presidente della Provincia, Ucchielli, che forte della maggioranza di Dop pesaresi su un totale di 4 in tutta la Regione, sottolinea <l’importanza dell’impresa agricola per l’intera economia delle nostre zone>. Ferruccio Luciani dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Marche ha invece illustrato le politiche regionali nei confronti delle Dop, ricordando <il milione e mezzo di euro che la Regione ha stanziato per una trentina di progetti di Dop> e sottolineando però <le difficoltà delle nostre imprese, tutte medie e piccole, nel sostenere gli alti costi della certificazione e del suo mantenimento>. Polemica la risposta dei tre presidenti dei Consorzi Dop, Filippo Amoretti, Paolo Bonazzelli, Gianluigi Draghi, rispettivamente del Prosciutto di Carpegna Dop, della Casciotta di Urbino Dop e dell’Olio extravergine di oliva Cartoceto Dop, che hanno evidenziato le difficoltà delle Dop in tempi in cui <la grande distribuzione banalizza il mercato e i prodotti di qualità, a discapito degli imprenditori e degli stessi consumatori che nella maggior parte dei casi non conoscono quello che mangiano per colpa di una non adeguata informazione>. Corale quindi l’appello <alle istituzioni – dicono i tre – affinché intervengano con risorse e finanziamenti>. Anche Laura La Torre, direttore generale controllo qualità del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ed ex direttore della Qualità per il riconoscimento di Dop e Igp a Bruxelles, ha posto l’accento sulla <grande confusione creata al consumatore per via dei tantissimi marchi apposti ai prodotti. Ci vorrebbe – auspica - un label rouge nazionale come si fa in Francia al posto del proliferare di marchi regionali>. E <dal 1° maggio 2010 – avvisa La Torre – sarà anche peggio perchè con la nuova normativa europea si determinerà un monopolio dei controlli all’interno degli Stati membri che decreterà la fine delle piccole produzioni>. Strategie da mettere in campo per La Torre: <Puntare sulla qualità, non sulla quantità, perchè sennò abbiamo già perso>. Necessità di una semplificazione delle etichettature e chiarezza nella comunicazione, <perchè il consumatore è sempre più confuso>, è stato il cuore dell’intervento di Roberto Della Casa, docente di Marketing dei prodotti agroalimentari all’Università di Bologna-polo di Forlì. Daniele Tirelli, docente di Pubblicità e consumi allo Iulm di Milano, ha di nuovo posto l’accento <sulla grande distribuzione che sta massacrando i prodotti di qualità. Ci vuole ferocia nella difesa della qualità e un contesto socioeconomico e culturale che sia consapevole di quello che deve comunicare al consumatore>. A chiudere i lavori del convegno, il contributo del presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi che rivolto a Luciani dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Marche ha avanzato due richieste: <Più fondi per l’internazionalizzazione e per l’agricoltura che è un settore trainante dell’economia. Non è possibile che le Marche stanzino per l’internazionalizzazione solo 1 milione e mezzo di euro contro le decine di milioni dell’Emilia-romagna o i 40 milioni della Toscana. Altrimenti sono tutte belle parole quelle che diciamo, ma buttate al vento. Chiedo quindi un incontro con la Giunta regionale per mettere in campo interventi e iniziative. Per ora se qualcosa siamo riusciti a fare è per le sinergie del nostro territorio. Sinergie che sono la forza della nostra Provincia. Intanto la Camera di Commercio e le Terre di Rossini e Raffaello faranno di tutto per potenziare le Dop, fare conoscere i nostri prodotti. Ribadiamo l’impegno a fare l’interesse dei nostri imprenditori>.
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RILEVANTE TRAGUARDO PER IL FRANCIACORTA PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL NUOVO DISCIPLINARE DOCG. CONSUMATORI E MADE IN ITALY BRINDANO AL NUOVO PRESTIGIOSO SUCCESSO  
 
Novità di rilievo per il prestigioso distretto vitivinicolo della Franciacorta: in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il nuovo Disciplinare di produzione del Franciacorta Docg. Dopo un complesso lavoro di tutte le articolazioni del Consorzio tutela Franciacorta di Erbusco, in provincia di Brescia, Comitato Tecnico in primis, ed una capillare azione di informazione e coinvolgimento delle circa cento cantine e dei trecento viticoltori produttori d’uva, il lungo iter ha concluso anche il suo percorso ministeriale, divenendo parte integrante della legge dello Stato italiano. “Esprimiamo notevole soddisfazione – commenta il Presidente del Consorzio, Ezio Maiolini – per questo ennesimo risultato positivo, che consentirà un ulteriore innalzamento dei parametri produttivi e delle garanzie per i consumatori”. Silvano Brescianini, consigliere d’amministrazione con delega agli aspetti tecnici, sintetizza così la rilevanza del risultato raggiunto: “Allungamento dei tempi di affinamento sui lieviti per alcune tipologie, limitazione della base ampelografica per valorizzare il vitigno Chardonnay, incremento della densità d’impianto ed inserimento della riserva vendemmiale, ovvero la possibilità d’accantonare parte della produzione in vino di una specifica annata, tenendola bloccata come riserva di vino disponibile, da utilizzare nel momento in cui si creano situazioni produttive, che richiedono di attingere a dette riserve di vino aziendale”. Un pacchetto corposo, ma non esaustivo, di parametri, che il mercato potrà apprezzare nei prossimi anni, ancora una volta non subìti da organismi esterni, bensì voluti dalla base produttiva, nell’intento d’accrescere ulteriormente l’eccellenza qualitativa che caratterizza questa dinamica realtà bresciana. Area dove la quasi totalità della produzione è caratterizzata da una filiera completa: tutte le cantine sono produttrici delle uve, che vinificano al loro interno, e successivamente sono protagoniste con le proprie etichette sul mercato. Un aspetto forse unico nel panorama nazionale che, unitamente ad una solida unità d’intenti, ha reso possibile straordinari risultati in pochi decenni. La pubblicazione del nuovo Disciplinare è motivo di grande soddisfazione per tutti i produttori riuniti nel proprio Consorzio di tutela, ed insieme rappresenta uno straordinario risultato per i consumatori del pregiato Franciacorta, nonché per il Made in Italy, che hanno un orgoglioso motivo in più per brindare con l’eccellenza vitivinicola nata tra le verdi colline poste tra il Lago d’Iseo e Brescia. .  
   
   
LE GIORNATE NAZIONALI DI NUTRIZIONE PRATICA 2009 DIETECOM, A PARTIRE DALLA TERZA EDIZIONE DEL CONVEGNO DIVENTA NUTRIMI  
 
Il nome Nutrimi vuole rappresentare innanzitutto la Nutrizione, tema conduttore di un evento multidisciplinare e interattivo che, partendo dai Professionisti della Salute, coinvolge oltre al mondo scientifico anche l’industria agroalimentare e i media, nell’ottica di ampliare gli orizzonti scientifici sul complesso rapporto tra alimentazione e salute. Nutrimi significa anche Milano, città elettiva del Convegno che ha scelto di dedicare l’Expo 2015 ad un tema fondamentale come ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. Nutrimi 2009 sarà il Convegno di riferimento nazionale su tutte le novità in tema Nutrizione, Alimentazione & Salute, con la partecipazione dei massimi esperti del settore e in collaborazione con le più importanti società scientifiche italiane. 7 e l’8 maggio 2009 presso il Milano Convention Centre (Via Gattamelata 5, Fiera Milano City). Www. Nutrimi. It .  
   
   
LO CHEF NORVEGESE GEIR SKEIE HA VINTO LA PRIMA EDIZIONE DEL BOCUSE D’OR EUROPA  
 
Il 1° e 2° luglio a Stavanger (Norvegia), dopo due giorni di competizione, Geir Skeie ha vinto la 1° edizione del Bocuse d’Or Europa. Questo nuovo concorso, preludio al Bocuse d’Or, si svolgerà gli anni pari in un paese della zona europea. Al di là della competizione, il Bocuse d’Or Europa consente a nuove nazioni di presentare la propria eredità culinaria ed offre l’opportunità a nuovi paesi di entrare a far parte della famiglia Bocuse d’Or. Infatti, questo nuovo concorso designerà i partecipanti europei che avranno accesso alla finale mondiale del Bocuse d’Or 2009 a Lione durante il Sirha. I concorrenti hanno avuto 5 ore e 30 minuti per preparare due ricette: una a base di agnello di Norvegia, l’altra a base di salmone di Norvegia. Le due portate sono poi state presentate a una giuria composta di chef prestigiosi e presidiata dallo chef norvegese Eyvind Hellstrøm, del ristorante Bagattelle di Oslo. Lo chef norvegese Geir Skeie ha vinto il Bocuse d’Or Europa, e un premio di €12000. Jasper Kure, che rappresenta la Danimarca, ha vinto il Bocuse Europa d’argento, con un premio di €9000. Jonas Lundgren, che rappresenta la Svezia, ha vinto il Bocuse Europa di bronzo, con un premio di €6000. Philippe Mille, che rappresenta la Francia, ha vinto i Premi Speciali per il Pesce e la Carne. Il Premio del Miglior Aiutante, consegnato dall’Academia dei Vincitori del Bocuse d’Or, presidiata da Régis Marcon, è stato conferito a Viktor Leshevich, dall’Estonia. 12 paesi sono stati selezionati per la finale mondiale del Bocuse d’Or, che si terrà i 27 e 28 gennaio 2009. 20 chef, provenienti da 20 paesi europei, hanno partecipato al Bocuse d’Or Europa. I paesi raggiungendo i 12 primi posti della classifica sono stati selezionati per partecipare al Bocuse d’Or 2009. 5 paesi –Francia, Danimarca, Svizzera, Norvegia, Svezia - si erano già qualificati grazie alla propria performance al concorso Bocuse d’Or 2007. Le 13 nazioni europee selezionate per partecipare alla finale mondiale del Bocuse d’Or 2009 sono: Il Bocuse d’Or Europa ha dato un’opportunità all’Estonia e alla Repubblica Ceca di partecipare per la prima volta al concorso culinario più prestigioso al mondo. La Finlandia e i Paesi Bassi parteciperanno di nuovo al Bocuse d’Or. Www. Bocusedor. Com/europe/ .  
   
   
GUIDA ESPRESSO:UN SIGILLO DI GARANZIA SUL FESTIVAL LA SESTA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL BRODETTO E DELLE ZUPPE DI PESCE, CHE SI SVOLGERÀ A FANO, NELLE MARCHE DAL 19 AL 21 SETTEMBRE 2008, SI PREANNUNCIA PARTICOLARMENTE RICCA DI NOVITÀ E NON SOLTANTO ORGANIZZATIVE  
 
Un sigillo importante è infatti stato posto a garanzia della qualità della manifestazione: le delegazioni che parteciperanno quest’anno all’evento sono state selezionate dalla guida enogastronomica “I Ristoranti d’Italia 2007” de L’espresso. Così a Fano, per due interi giorni, si sfideranno ai fornelli nella preparazione della zuppa di pesce gli chef più rinomati d’Italia in rappresentanza di tutte le regioni costiere (le Marche avranno due cuochi in gara in quanto quello di Fano partecipa di diritto): dall’Abruzzo il ristorante “Beccaceci” di Giulianova (Te), dalla Basilicata “Villa Cheta” di Maratea (Pz), dalla Calabria “La Brace” di Catanzaro Lido (Cz), dalla Campania “Rossellini” di Ravello (Sa), dall’Emilia Romagna “Lido Lido” di Cesenatico (Fc), dal Friuli Venezia Giulia “Androna” di Grado (Go), dal Lazio “Il Convivio Troiani” di Roma, dalla Liguria “Locanda delle Tamerici” di Fiumaretta - Ameglia (Sp), dal Molise “Z’bass” di Termoli (Cb), dalla Puglia “Antica cucina” di Barletta (Ba), dalla Sicilia “Hotel Tartaruga” di Capo d’Orlando (Me), dalla Sardegna “Hotel Club Casablanca” di Arzachena (Ot), dalla Toscana “Grand Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio (Lu), dal Veneto “L’antica osteria da Cera” Lughetto di Campania Lupia (Ve), dalle Marche “Uliassi” di Senigallia (An) e “Casa Nolfi” di Fano (Pu). Quest’anno sono differenti anche le modalità con cui i ristoranti si contenderanno il titolo di vincitore. Nessuna gara ad eliminazione diretta, ma un campionato “all’italiana” durante il quale le 16 zuppe saranno presentate a gruppi di quattro tra venerdì 19 e sabato 20 settembre: vincerà quella che avrà conquistato il punteggio più alto della giuria di qualità composta dalle firme giornalistiche più importanti del settore. La sesta edizione del Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce ha guadagnato, inoltre, per merito del buon nome che negli anni ha saputo crearsi, una location tutta sua. Per la prima volta, infatti, la Rocca Malatestiana di Fano, splendido esempio di antica architettura difensiva, sarà attrezzata per ospitare dal 19 al 21 settembre 2008 le sfide e tutti gli eventi collaterali della gustosa “guerra del pesce”. Così ritorna anche il Campionato dei Vini da Zuppa di Pesce, giunto ormai alla terza edizione, durante il quale alcuni vini della guida Ais “Duemila vini 2008” si confronteranno davanti ad un ottimo piatto di zuppa per scoprire quale sia il miglior abbinamento. Oppure una serie di incontri per studiare e capire come accostare gli oli provenienti da tutto il territorio nazionale con le varie zuppe in gara. Infine gli spazi della Rocca, ospiteranno anche una “scuola di cucina” in cui tutti coloro che vorranno cimentarsi ai fornelli avranno l’occasione di carpire dai più noti cuochi italiani i trucchi per migliorare il piatto tipico principe della trazione marinara. La manifestazione è promossa da Confesercenti di Pesaro e Urbino, dalla Federazione Ristoratori della Provincia di Pesaro e Urbino, assieme alla Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino e Comune di Fano con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari. .  
   
   
DOMENICA 31 AGOSTO - A CENA CON L´OPERA - CASTEGGIO - CERTOSA CANTU´  
 
Anche se Oltregusto per come è stato pensato è un evento che non ha momenti più o meno importanti, "A Cena Con L´opera" merita uno spazio tutto suo. Potremmo dire che questa serata è un evento nell´evento. “A Cena Con L’opera” perché la buona cucina e il bel canto vanno splendidamente d’accordo”. E’ risaputo in tutto il mondo quanto l’Opera italiana e la sua cucina siano apprezzate e si dice anche che l’arte si addica più che mai alla buona cucina. Questo binomio riconosciuto ovunque vogliamo applicarlo alla tradizione enogastronomica della provincia di Pavia. Le atmosfere magiche delle Opere più famose si fonderanno con i piatti tipici del territorio e i vini D. O. C. De ll’Oltrepò Pa vese, per appagare nella maniera migliore i sensi di chi parteciperà all’evento come se si trovasse dinnanzi ad un opera d’arte. La parte artistica è allestita dalla Società dell´Accademia di Voghera con la partecipazione di Susie Georgiadis Soprano, Mauro Pagano Tenore e Angiolina Sensale Pianoforte che interpreteranno per i partecipanti di "A Cena Con L´opera" le arie delle più famose opere liriche di autori italiani. Opere famose non potevano che avere un interprete in cucina famoso quale Enrico Bartolini premiato come miglior giovane dell’anno per l’Espresso, i dieci migliori emergenti d’Italia per il Gambero Rosso, oltre che primo nella classifica dieci stelle under 30, e che dal suo Ristorante Le Robinie di Cà d´Agosto, incastonato fra le colline della Valle Versa, viene definito dai critici gastronomici l’enfant prodige della cucina del terzo millennio. Ma "A Cena Con L´opera" può divenire l´occasione per scoprire in tutto per tutto l´Oltrepò Pavese. L´associazione Orizzonti Pavesi, a completamento di Oltregusto, propone una domenica diversa con un programma giornaliero diversificato ed interessante che prevede inoltre tre itinerari autogestiti, per comprendere al meglio il territorio e il pernottamento in agriturismo o in albergo. Il programma di questa "Due Giorni Di Cultura Ed Enogastronomia" prevede: arrivo nella mattinata di Domenica 31 Agosto alla Certosa Cantù di Casteggio - visita agli stand delle filiere di prodotti tipici - degustazione e assaggi; visita al Caveau d´Oltrepo - Sala degli Archi della Certosa Cantù - degustazione grandi vini dell´Oltrepò Pavese. Scelta di uno tre itinerari consigliati per un pomeriggio alla scoperta dell´Oltrepò. Alla Certora Cantù troverete il materiale necessario per autogestirvi l´itinerario scelto (mappe e materiale castaceo). Dopo aver percorso uno degli itinerari proposti potrete recarvi nelle strutture dove avete deciso di pernottare per prepararvi al meglio per A Cena Con L´opera. Ore 19. 30 Certosa Cantu´ - Aperitivo di A Cena Con L´opera - Buffet di prodotti tipici curato dagli agriturismo; a swguire Sala Audi Torium - Certosa Cantu´ - A Cena Con L´opera. Enrico Bartolini interpreta con estro e fantasia la provincia di Pavia cucinando i prodotti agricoli tipici e servendoli abbinati ai migliori Vini D. O. C. Dell´oltrepò Pavese e alla arie delle più famose opere liriche italiane. Al termine di A Cena Con L´opera rientro in albergo o agriturismo per il pernottamento. Lunedi´ 1 Settembre - prima colazione e partenza. Per Informazioni E/o Prenotazioni Antonio Allegretti 339. 4025462 .  
   
   
A TAVOLA CON I NUOVI TALENTI: 12 CHEF EMERGENTI. 12 SERATE PER METTERLI ALLA PROVA E INDIVIDUARE LE STELLE NASCENTI DELL’ALTA CUCINA  
 
Dodici chef emergenti sono stati selezionati dal mensile A Tavola e dall’editore Gribaudo - Il Gusto tra le migliori promesse dell’alta cucina. Ogni mese, uno di loro è presentato con un articolo sulle pagine di A Tavola ed è invitato a cucinare per esperti, appassionati, lettori buongustai, in dodici serate esclusive. Cocktail party ed eleganti cene, nella cornice di splendidi Hotel milanesi, per mettere alla prova i nuovi talenti. Conoscerli, scoprirne ricette e segreti, assaggiarne le creazioni più significative, accompagnate da vini e bollicine d’eccellenza e da prodotti del territorio d’origine dello chef. Tra i dodici “berretti bianchi”, verrà decretato il vincitore: quello che ha saputo conquistare i palati esigenti dei gourmet che hanno partecipato alle degustazioni e serate. .  
   
   
COCOFUNGO INTERPRETA LE RICETTE DEI FILM DI FELLINI E CONTINUA L’ABBINAMENTO CON GLI CHEF DELLA RASSEGNA SUPERBE  
 
Divenuto ormai un momento enogastronomico quanto culturale, Cocofungo, la rassegna che promuove i funghi del Montello, quest’anno, rende omaggio ad uno dei più grandi registi del Cinema Italiano, Federico Fellini. Un maestro che ha saputo raccontare con commozione ed ironia, realismo e deformazione grottesca, l’identità dell’Italia del dopoguerra, utilizzando spesso il cibo quale metafora dell’aggregazione familiare, della dolce vita romana, della trasmissione dei valori, dell’erotismo e del nuovo boom economico. Sono infatti già in fermento gli chef di Cocofungo che stanno leggendo libri, studiando locandine, guardando film, per ispirarsi e ricordare con una ricetta l’atmosfera del film a loro abbinato. E così vedremo riproposti i ravioli e le bollicine di champagne de La Dolce Vita (1960), le lumache, le penne all’arrabbiata, i rigatoni con la alici, la pajata, o i cannolicchi cacio e pepe di Roma (1972), o il pollo arrosto mangiato direttamente con le mani da Sandra Milo in Otto e Mezzo(1873), come gli gnocchi che si sciolgono in bocca de La Voce della Luna (1990). Una sfida divertente per i ristoratori che mescoleranno per l’occasione gusto per il cinema e gusto per la buona tavola. Continua, inoltre, il rapporto di scambio confronto iniziato lo scorso aprile, per il quale i Ristoranti da Celeste a Venegazzù, Hotel Terme di Vittorio Veneto, Alla Torre di San Zenone degli Ezzelini, Barbesin di Castelfranco, Miron di Nervesa della Battaglia e Gigetto a Miane, saranno ognuno coadiuvato da uno chef di Superbe, la rassegna che a primavera promuove l’Asparago Bianco di Cimadolmo Igp e le erbette spontanee, così da arricchire il menu con una propria gustosa ricetta. Calendario Cocofungo 2008 23/24/25 settembre 08 - Celeste di Venegazzù - tel. 0423. 620445 Abbinato Al Ristorante Casa Brusada 29 settembre 08 - Castelbrando di Cison di Valmarino - tel. 0438. 9761 Abbinato Al Ristorante Villa Castagna 02/03 ottobre 08 - Alla Torre di San Zenone degli Ezzelini - tel. 0423. 567086 Abbinato Al Ristorante Villa Razzolini Loredan 09/10 ottobre 08 - Barbesin di Castelfranco Veneto - tel. 0423. 490446 Abbinato Al Ristorante Le Calandrine dal 14 al 19 ottobre 08 - Miron di Nervesa della battaglia - tel. 0422. 885165 Abbinato Al Ristorante Parco Gambrinus 20 ottobre 08 - Terme di Vittorio Veneto - tel. 0438. 554345 Abbinato Al Ristorante Al Bacareto dal 27 al 31 ottobre 08 - Gigetto di Miane - tel. 0438. 960020 Abbinato Al Ristorante Parco Da Domenico E dal 13 ottobre 2008, per una settimana consecutiva, si svolgerà il Cocofungo in Germania al Der Katzlmacher di Monaco di Baviera, ristorante italo-tedesco che dallo scorso febbraio è entrato a far parte dell’Associazione Cocofungo. . .  
   
   
A SETTEMBRE IL COUS COUS BARILLA PROTAGONISTA AL COUS COUS FEST DI SAN VITO LO CAPO  
 
Barilla sarà main sponsor con il cous cous a proprio marchio, lanciato lo scorso anno sul mercato italiano, dell’undicesima edizione del Cous Cous Fest, la rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo, che si svolgerà a San Vito Lo Capo (Trapani) dal 23 al 28 settembre 2008. Protagonista indiscusso della manifestazione sarà il cous cous, “la graine de la paix”, ovvero la semola della pace, come recita lo slogan dell’edizione 2008, piatto povero ma ricco di simbolismi e cultura, che sarà possibile degustare in tutte le varianti: dalle versioni più tradizionali maghrebine alle sperimentazioni della cucina del territorio trapanese. Il cuore pulsante del Cous Cous Fest sarà la gara internazionale di cous cous che impegnerà i migliori chef provenienti da 8 paesi: Costa d´Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia che si affronteranno proponendo il cous cous cucinato secondo la propria tradizione gastronomica. Il Cous Cous Barilla, nato per offrire alle persone un modo nuovo e originale, moderno e contemporaneo di mangiare, avrà un ruolo importante nel Cous Cous Fest. Un ricco programma di iniziative sarà ospitato all’interno di Casa Barilla, lo spazio dedicato alla scoperta del cous cous che sarà allestito sul meraviglioso lungomare di San Vito Lo Capo. Il programma di eventi di Casa Barilla includerà lezioni creative di cucina, degustazioni ed esplorazioni delle tante preparazioni a cui si presta questo piatto tipico dell’area mediterranea. Nello spazio messo a disposizione da Barilla, inoltre, si svolgeranno gli incontri dedicati ai paesi che partecipano alla gara gastronomica internazionale: un segno di ospitalità italiana per i rappresentanti delle migliori tradizioni mondiali di cucina del cous cous. Il festival sarà un’occasione per esaltare la creatività come uno degli ingredienti fondamentali per il successo in cucina. Ma la creatività e l’arte saranno anche i temi centrali di un evento speciale che Barilla prevede di organizzare con l’obiettivo di esaltare ancor più l’anima artistica della manifestazione. Ulteriori dettagli e gli aggiornamenti sul programma degli eventi saranno disponibili sul sito ufficiale del festival: www. Couscousfest. It . .  
   
   
SPECIALI STRUMENTI PER SPECIALI SPECIALITÀ: ASDI DISTRETTO DEL COLTELLO PRESENTA LA COLLEZIONE GLI SPECIALI DI MANIAGO DIVERTENTI COFANETTI CHE UNISCONO DESIGN, ALTA QUALITÀ E UN TOCCO DI SIMPATIA  
 
I coltelli di Asdi Distretto del Coltello di Maniago confermano la loro importanza strategica nel settore delle lame di alta qualità: è stata ideata, infatti, una nuova collezione di attrezzi pensati per rendere ancora più alta l’esperienza dei prodotti di qualità. Denominata “Gli Speciali di Maniago - Speciali strumenti per speciali specialità”, è un omaggio delle migliori coltellerie italiane alle specialità gastronomiche e ai prodotti più esclusivi e gustosi del Friuli Venezia Giulia. Tra gli speciali strumenti creati dai maestri di Maniago, per la primavera è stato creato “Bianco&bianchi”, un elegante cofanetto – quasi un volume da biblioteca da collezionare- che abbina un cavatappi per il vino bianco a un coltellino per pulire gli asparagi. L’ultimo nato della serie, firmata Qmaniago, è “Diletto perfetto”, un simpatico cofanetto che contiene un coltello da assaggio accompagnato da un mini-volume con tre racconti gialli e noir tratti da “Lama e Trama”, il concorso letterario che, ogni anno, premia le storie in cui l’arma del delitto è, rigorosamente, un coltello. Il coltello, creato dai Maestri Coltellinai di Maniago e definito l’“arma del diletto”, è un invito, avvincente come un thriller, alla degustazione delle prelibatezze del Friuli Venezia Giulia. E’ un coltello, è una forchetta, ma assomiglia anche a una penna stilografica da portare nel taschino, pronta per essere usata per assaggi golosi o per appunti…noir. Diletto Perfetto è stato presentato nel corso della recente serata organizzata a palazzo Bovara di Milano da Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori (che riunisce 48 eccellenze del Friuli Venezia Giulia tra cui 20 tra i migliori ristoranti della regione). Per l’autunno, invece, saranno ideati degli attrezzi pensati appositamente per le castagne e le noci. “Diletto perfetto” che unisce design avveniristico, funzionalità, ergonomia e un pizzico di simpatia, si può acquistare presso la coltelleria Cem di Maniago (via Molini 46). Come noto, il marchio Qmaniago certifica l’eccellenza della produzione del Distretto Industriale del Coltello e del Metallo di Maniago e contraddistingue una vasta e diversificata gamma di prodotti (coltelli a lama fissa e chiudibile, cavatappi, forbici e cesoie, attrezzi manuali da raschio, ma anche attrezzi per lo sport e la pesca, lame da taglio per le cime e coltelli multiuso ideali per la barca) realizzati da 23 aziende. Info: www. Qualitamaniago. It. . .  
   
   
VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA GASTRONOMIA SARDA, ELABORATA DALL’ESTRO DELLO CHEF ANTONINO SANNA  
 
Elementi semplici ma geniali sono la base dei piatti del Travel Charme Hotel Is Arenas, dove la cucina mediterranea è protagonista di piatti declinati nelle inconfondibili note sarde. Ingredienti genuini e tipici, cucina mediterranea declinata alla particolarità sarda: tutto questo è alla base dei piatti che lo chef Antonino Sanna prepara come vere e proprie opere d’arte per gli ospiti del Travel Charme Hotel Is Arenas. La cucina sarda è custode di saporite eredità tramandate da fenici, catalani, pisani e genovesi che, nel corso dei secoli, hanno abitato e dominato la Sardegna. Mare e monti, protagonisti incontrastati dell’isola, influenzano da sempre aromi e sapori. Su questi due pilastri si fonda la nota del tutto speciale della cucina mediterranea che si gusta in Sardegna. Lo chef dell’Is Arenas lo sa bene e ne viene ispirato quotidianamente nelle preparazione dei suoi piatti rigorosamente declinati nelle accezioni sarde: dal semplice quanto gustoso pane carasau ai malloreddus, i tipici gnocchetti sardi, dal porceddu alla bottarga. I vini abbinati alle specialità vanno dai rossi corposi come il Cannonau o il raffinato Vernaccia di Oristano, il più famoso vino sardo simile allo sherry, dalla particolare fragranza di mandorlo ideale per antipasti e dolci, ai bianchi frizzanti e ricercati quali il Nuragus o il Vermentino. Creatività e ricercatezza dei sapori sono dunque gli ingredienti che sulla tavola di Antonino Sanna non devono mai mancare e, come afferma lui stesso “ogni piatto deve racchiudere semplicità e tecnica allo stesso tempo; il segreto sta nell’elaborare ingredienti semplici riproponendo ricette della tradizione popolare in chiave moderna, con un tocco in più affidato all’abbinamento del vino giusto”. Il Travel Charme Hotel Is Arenas è quindi la scelta ideale per i gourmand alla ricerca di una vacanza che abbini relax a percorsi eno-gastronomici sulle tracce della tradizione sarda. Per prenotazioni: www. Travelcharme. Com/hotel-is-arenas oppure 0783 529011 Per foto ad alta risoluzione visitare il sito: http://www. Travelcharme. Com/bildarchiv-hotel-is-arenas. Html Travel Charme Hotel Gmbh è stato fondato nel 1993 dal Gruppo Schmidt e ha la sua sede a Berlino. La società è specializzata nel settore del turismo di lusso. Il brand di Travel Charme Hotel è sinonimo di tradizione, stile, valorizzazione dell’individualità e attenzione ai dettagli. Il Gruppo gestisce attualmente 12 strutture: dieci in Germania, una in Austria e una in Sardegna. .  
   
   
PORTA IN TAVOLA IL SORRISO CON GLI SMILIES DS RICCHI DI GUSTO, FILANTI, PROFUMATI E RIGOROSAMENTE GLUTEN FREE!  
 
Dall’esperienza Ds e da una ricetta semplice ma allo stesso tempo gustosa, nutriente e sicura nascono i nuovi Smilies Ds: ricchi di gusto, filanti, profumati e rigorosamente gluten free! Soffice mozzarella e gustoso pomodoro sorridono dall’interno di una morbida crepe arricchita da una dorata impanatura. Grazie alla loro preparazione vegetariana, senza glutine e senza frumento possono essere gustati senza preoccupazione da tutti! Anche coloro che sono celiaci o allergici al frumento possono portare in tavola un sorriso che viene dal cuore. Possono essere utilizzati come sfizioso primo piatto, come morbido secondo o ricco aperitivo, riuscendo così a soddisfare le esigenze e i palati di tutta la famiglia. E’ un prodotto surgelato facile e veloce da preparare, venduto nei migliori super e ipermercati in confezione da 210 g (4 pezzi da 52,5 g) .  
   
   
RESTYLING DEI TOVAGLIOLI SCOTTEX® IN CHIAVE “TARTAN” SCOTTEX® PORTA “LO STILE IN TAVOLA” CON I NUOVI TOVAGLIOLI DOPPIO VELO DECORATI  
 
Scottex cambia look ai tovaglioli doppio velo decorati e porta lo stile in tavola, proponendo nuovi decori che si ispirano allo stile “tartan”. Accanto a Scottex Cartaspugna, oggi anche i tovaglioli doppio velo decorati si presentano sotto una veste molto più “trendy” caratterizzata dall’intreccio di magnifiche trame scozzesi combinate con 4 diversi colori: Rosa E Azzurro che richiamano l’eleganza, la raffinatezza e lo stile da portare ogni giorno su una tavola che ama accompagnare alla genuinità degli ingredienti, la ricercatezza e la cura nel design degli accessori; Verde E Arancione per portare, insieme alla fantasia di un nuovo prodotto chic e accurato, un’ondata di allegria e di energia. I tovaglioli Scottex doppio velo decorati sono ideali per tutti coloro che amano decorare la propria tavola con prodotti sempre al passo con la moda, senza rinunciare alla qualità elevata ed alla resistenza garantite dal marchio Scottex. Portare lo stile in tavola da oggi sarà più semplice grazie ai tovaglioli Scottex doppio velo “tartan”. Scottex, è un marchio di Kimberly-clark, società leader nei prodotti di largo consumo a livello internazionale. Kimberly-clark Corporation ha un fatturato di 15,9 miliardi di dollari, attività in 37 paesi e oltre 60. 000 dipendenti nel mondo. I suoi prodotti nei settori tissue, personal care, e health care sono commercializzati in più di 150 paesi. In Italia Kimberly-clark produce e distribuisce carta igienica, carta casa, tovaglioli e fazzoletti con i marchi Scottex, Scottonelle e Kleenex e pannolini per bambini con il marchio Huggies. .  
   
   
ANTICA FRATTA TI SEGUE ANCHE IN MONTAGNA PER QUESTA ESTATE 2008 ANTICA FRATTA PROPONE UN ORIGINALE E COMODO PORTABOTTIGLIA PER RENDERE FRIZZANTE OGNI MOMENTO  
 
L’estate è arrivata e con lei le tanto attese gite fuori porta. Antica Fratta per l’occasione propone una confezione originale e raffinata per poter godere in ogni momento del piacere di un ottimo Franciacorta. Grazie al pratico portabottiglia non ci si dovrà più privare del miglior vino durante pic-nic e gite in montagna. Si potrà rievocare l’atmosfera rilassata del “Dejeuner sur l’herbe” di Manet accompagnando una piacevole giornata con i vini effervescenti, eleganti e glamour, eclettici e seducenti di Antica Fratta. Celebrare il momento, rendere speciale e frizzante ogni istante di questa estate 2008. La proposta di Antica Fratta consiste in una nuova concezione del vino che va vissuto come lusso quotidiano, auto-gratificazione da concedersi in ogni istante per rendere memorabile anche un giorno qualunque, in contrapposizione all´attesa passiva - spesso vana – del momento speciale da celebrare. .  
   
   
APPUNTAMENTO DI FINE ESTATE CON LA IX EDIZIONE DI VINEA TIROLENSIS OLTRE 300 VINI IN DEGUSTAZIONE LUNEDÌ 25 AGOSTO AL TEATRO COMUNALE DI BOLZANO PER LA IX EDIZIONE DI VINEA TIROLENSIS.  
 
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’Associazione Vignaioli dell’Alto Adige. Saranno 60 i piccoli produttori che il 25 agosto presenteranno a Bolzano, presso il Teatro Comunale dalle 15. 00 alle 21. 00, la loro migliore produzione. L’appuntamento che si rinnova ogni anno prima della vendemmia è divenuto una tappa importante perché riunisce i vignaioli provenienti da tutte le zone vitivinicole altoatesine: dalla settentrionale Valle Isarco sino alla Bassa Atesina, dalla zona di Bolzano, Oltradige, Merano sino alla Val Venosta e con loro l’unicità di carattere dei vini che nascono da questa terra. La manifestazione costituisce un momento importante sia per gli operatori, che possono incontrare i produttori, sia per i vignaioli stessi, che hanno la possibilità di presentare i loro vini a estimatori e clienti del settore gastronomico e del commercio specializzato. L’associazione Vignaioli dell’Alto Adige (Freie Weinbauern Südtirol) è cresciuta nel corso degli anni e vede oggi 79 soci accomunati da un’unica filosofia: quella di vinificare le proprie uve e presentarsi sul mercato direttamente per sottolineare la tipicità dei loro vini. Grazie alle loro aziende agricole di piccole dimensioni, a conduzione familiare, i vini dei soci della Freie Weinbauem Sudtirol presentano una forte individualità che si valorizza in tutto il processo di lavorazione, dalla vigna alla bottiglia, una autenticità che si impone al di là delle mode e delle tendenze di gusto del mercato assicurandosi un proprio pubblico affezionato che rinnova ogni anno l’interesse per la nascita di una nuova annata. L’associazione vuole distinguersi anche producendo vini sostenibili con sistemi biologici e biodinamici certificati a garanzia di maggior qualità che comunicata al consumatore fa apprezzare maggiormente i loro vini. I Vignaioli dell’Alto Adige anche se rappresentano appena il 5% della produzione totale altoatesina,con una superficie vitata di appena 300 ha. ,commercializzano oggi ben oltre il 94% dei vini di loro produzione in bottiglie da 0,75 lt. Tutto questo è possibile grazie al fatto che i vignaioli vendono direttamente il 23% della propria produzione, raggiungendo un prezzo medio a bottiglia di 7€. Il mercato principale è l’Alto Adige con una quota del 61%, seguito dal resto d’Italia 20%, da Germania 9%, Stati Uniti 4%, Austria e Svizzera 2% ciascuno. Info: www. Vineatirolensis. Com tel. 0471/238002 . .  
   
   
VINO&TURISMO: BINOMIO D’ECCELLENZA NELLE TERRE DI FAENZA LUNGO LA STRADA DEL SANGIOVESE ALLA SCOPERTA DEI TANTI EVENTI ENOGASTRONOMICI: CALICI DI STELLE, CINEMADIVINO, IL PALIO DELLA BOTTE, LA SAGRA PROVINCIALE DELL’UVA, LA FIERA ENOLOGICA E DEL PRODOTTO TIPICO  
 
Le strade che attraversano le “Terre di Faenza” sono armoniose e panoramiche, in un continuo saliscendi tra i calanchi, formazioni gessose, verdi colline e splendidi panorami tra viti e ulivi. Ottime per escursioni a piedi, in bicicletta, a cavallo o in motocicletta alla ricerca di scorci e bellezza architettoniche e naturalistiche. Fra queste strade panoramiche ve ne è una sicuramente più “gustosa” della altre: è la “Strada del Sangiovese”, Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Faenza. Percorrendo questa strada del gusto fra agosto e novembre 2008 sono molteplici anche gli appuntamenti enogastronomici in programma. La Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Faenza è ora entrata a far parte di Romagna Terra del Sangiovese. L’associazione Romagna Terra del Sangiovese rappresenta l’aggregazione delle quattro Strade dei Vini e dei Sapori delle Province di Ravenna, Forlì-cesena, Rimini e del Circondario di Imola. La Strada riunisce una settantina di produttori di vino, ristoranti, agriturismo e alberghi ed interessa i Comuni di Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme e Castelbolognese, intersecando in successione le valli dei fiumi Marzeno, Lamone, Senio, fino ai confini con la Romagna-toscana (il versante romagnolo del Mugello). La “Strada del Sangiovese” collega tra loro anche luoghi di particolare fascino storico e artistico: dalla Faenza rinascimentale e neoclassica con le sue ceramiche artistiche alla quattrocentesca Torre di Oriolo dei Fichi, dal suggestivo borgo medievale di Brisighella ai piedi dei suoi tre colli gessosi a Riolo Terme stretta attorno alla sua antica rocca e al suo rinomato centro termale, a Casola Valsenio tra le erbe officinali del suo rinomato Giardino delle Erbe a Castelbolognese con il suo Museo all’aperto con le sculture di Angelo Biancini. Elemento di unione del territorio, oltre alla storia e al paesaggio, sono i sapori delle sue produzioni tipiche e della sua gastronomia. Primi tra tutti i vini con le pregiate produzioni delle Doc di Romagna (Sangiovese, Trebbiano, Cagnina e Pagadebit), delle Doc Colli di Faenza e dell’Albana di Romagna, primo vino bianco ad ottenere la Docg, che si possono degustare ed acquistare direttamente dai produttori. Ci sono poi l´Olio extravergine di oliva Dop di Brisighella (Brisighello e Brisighella, oltre al cru Nobil Drupa), olio pregiatissimo e produzione di punta su scala nazionale, e lo Scalogno di Romagna Igp. Alle eccellenze enogastronomiche di questo spicchio di Romagna sono poi collegati molti eventi. Il primo in programma è quello nella magica notte di San Lorenzo, 10 agosto, quando nella suggestiva cornice offerta dalla Torre di Oriolo dei Fichi (sulle prime colline di Faenza) prenderà vita una delle serate dell’iniziativa nazionale dei “Calici di stelle”. Qui tra musica, buon cibo ed osservazioni astronomiche sarà possibile assaggiare alcuni dei vini più rinomati del territorio. Il borgo medioevale di Brisighella ospiterà per la prima volta una gara di qualificazione al “Palio Nazionale delle Botti delle Città del Vino”. Dal 29 al 31 agosto una ventina di squadre composte da Città del Vino provenienti da tutta Italia parteciperanno alla gara (in programma domenica 31 agosto) facendo rotolare le botti per le vie del centro storico del paese. A fare da cornice all’evento “eno-agonistico” ci sarà una ricca serie di iniziative collaterali come la degustazione dei vini lungo l’antica via degli Asini nel corso del Mercatino dell’antiquariato del venerdì sera, la visita delle cantine del territorio che per l’occasione rimarranno aperte per il pubblico, spettacoli e cene a tema. Per informazioni: Tel. 0546. 81166. Per la durata di tutta l’estate, fino al 5 settembre, le Terre di Faenza saranno sede anche di molti appuntamenti della rassegna cinematografica itinerante “Cinemadivino”. La formula vincente di “Cinemadivino” è quella di far ammirare sul grande schermo i film direttamente nelle aie o nelle cantine della aziende vitivinicole (che sarà possibile visitare dalle ore 19. 30), sorseggiando un calice di vino e gustando alcuni tipici mangiari preparati nello spazio gastronomico (l’avvio delle proiezioni è invece previsto per le ore 21. 30). “Cinemadivino” si pone quindi l’obiettivo di far scoprire anche il territorio, i prodotti che lo contraddistinguono e le persone che con impegno e dedizione tengono alto il nome della Romagna enologica, e non solo. I film in cartellone sono stati scelti, per la maggior parte, tra quelli che presentano una specificità di fondo per il “gusto” del cibo e il “sapore” dei territori. Calendario completo su http://www. Cinemaincentro. Com/divino. Html Dal 18 al 21 settembre a Riolo Terme prenderà vita la “Sagra Provinciale dell’Uva” di Riolo Terme, giunta alla sua 57° edizione, nata per celebrare l’uva, il vino e la vendemmia in corso. Importante avvenimento culturale ed enologico che coinvolge tutta la città, offrendo un giusto riconoscimento a un protagonista assoluto del territorio: il vino. Nell’arco dei quattro giorni di festa sono in programma avvenimenti culturali ed enologici per far conoscere ed apprezzare il meglio della produzione vinicola locale e proporre stimolanti incontri tra il vino e la storia locale. Questa edizione della Sagra dell’Uva è infatti dedicata all’incontro tra celti, vino e romani. Il brindisi inaugurale della Sagra è giovedì 18, nella sala San Giovanni (via Verdi) dalle ore 21. 00 con un convegno sulle problematiche del vino e della vite condotto da esperti del settore. Seguiranno degustazioni guidate e gratuite per conoscere e dare il giusto riconoscimento alla produzione vinicola locale. Il giorno successivo si svolgerà la tradizionale cena dove turisti, ospiti, cittadini si ritrovano in una lunghissima tavolata lungo tutto corso Matteotti per degustare un menù pensato appositamente per l’evento. Sabato 20 ci sarà la presentazione e l’assaggio delle migliori produzioni di vino locali e prodotti tipici del territorio. Alle ore 21. 00 all’interno della Rocca il gruppo celtico della Teuta Lingones porterà in scena una rappresentazione teatrale sul commercio dei metalli all’epoca dei Celti. Alle 21. 30 prenderà vita la terza edizione della Celtic White Night dove si esibiranno fino all’alba gruppi musicali provenienti da tutta Italia, in una sorta di festival della muisca celtica. Vino, birra, idromiele, piadina e salsiccia accompagneranno il pubblico per tutta la nottata. Infine, la Sagra dell’Uva si concluderà domenica 21 con la grande rievocazione storica legata alla tradizione della cultura della vite e del vino, e momenti di vita agreste legati alla vendemmia e alla mostatura dell’uva. Dalle ore 9 il centro storico del paese sarà animato dal mercato dei prodotti tipici della zona. Nel pomeriggio sarà possibile effettuare visite didattiche negli accampamenti dei celti e dei romani allestiti appositamente per la Festa. Alle 18. 00 ci sarà la rievocazione della battaglia campale tra i popoli celtici che abitavano la valle del Senio e le legioni romane che avanzavano per la conquista delle terre di Romagna. La giornata culminerà in una “battaglia” tra le due armate (celtiche e romane) ma l’arrivo di Bacco, il dio del vino, riuscirà a riappacificare i popoli coinvolgendo tutti i presenti in un grandioso spettacolo. Un’esplosione di fuochi artificiali concluderà gli avvenimenti. Per info: tel. 0546 71044. Riolo Terme è anche un noto centro termale. Nel periodo della Sagra dell’Uva sono previsti particolari pacchetti rivitalizzanti e anti-stress. Per tutte le informazioni www. Termediriolo. It Le Terre di Faenza si arricchiranno poi di un altro importante appuntamento dedicato al vino e al prodotto tipico: Enologica in programma dal 21 al 23 novembre 2008 al Centro Fieristico Provinciale di Faenza. L’obiettivo dell’evento manfredo è quello di promuovere il prodotto tipico locale dell’Emilia Romagna inteso nella sua complessità attraverso un’esperienza di rapporto diretto tra produttori e pubblico. Un pubblico di appassionati, di amanti del buono, di curiosi del sapore ma, vista la qualità dell’offerta, anche un pubblico specializzato e di operatori del settore. Saranno presenti cantine e piccoli artigiani che sapranno rappresentare alcune delle punte d’eccellenza del panorama regionale. Oltre al vino, anche tartufi, funghi, miele, formaggi, salumi, marmellate, olii, ceramica, tele stampate, ecc. A completamento della parte espositiva e di degustazione di vini e prodotti tipici, anche laboratori, convegni, incontri e conferenze con esperti del settore. Per informazioni: tel. 0546 621111. .  
   
   
LESSINI DURELLO, L’APERITIVO ALTERNATIVO LE BOLLICINE DI VERONESI-VICENTINE SONO SEMPRE PIÙ SCELTE DAI CONSUMATORI PER I LORO MOMENTI DI FESTA  
 
Piace sempre di più il Lessini Durello, lo spumante da vitigno autoctono nato sulle colline tra Verona e Vicenza. Lo confermano le forti richieste da parte dei consumatori con un incremento nelle vendite quest’anno del +25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complice il caldo di questi giorni, complice il gusto giovane delle originali bollicine venete, il Durello viene infatti scelto da un crescente numero di consumatori che ricercano gusto, piacere, leggerezza ed originalità per aperitivi, happy houre e momenti di socializzazione. Ad oggi vengono prodotte nella denominazione a cavallo tra Verona e Vicenza – un territorio collinare di 20mila ettari di cui 600 a vigneto specializzato – circa 600mila bottiglie all’anno di vino Lessini Durello. Di queste, 40mila bottiglie sono spumantizzate secondo il Metodo Classico, che prevede un affinamento di almeno 24 mesi in bottiglia. «Quello che ci viene richiesto oggi – spiega Andrea Bottaro, Presidente del Consorzio di Tutela Vino Lessini Durello – sono bottiglie di Spumante Lessini Durello metodo classico di annate quali 2003, 2002, 2001. Tutte produzioni di indubbio pregio. Il punto è che in quel periodo i produttori non avevano previsto una così forte crescita delle richieste col risultato che oggi alcune aziende si trovano in una situazione di vera emergenza». Il mercato di riferimento per le produzioni di Lessini Durello è ancora il Veneto e la piazza vicentina primeggia su tutti, in termini di consumi. Tuttavia, in base ad una rilevazione statistica curata dal Consorzio Tutela Vini Lessini Durello, anche le richieste di Verona, seguita a ruota dalle altre provincie venete, registrano il segno più. Molto interessanti le performance di vendite a Milano per quanto riguarda ristoranti e wine bar di fascia medio-alta, mentre si stanno registrando ordini anche da parte della ristorazione partenopea, da sempre alla ricerca di bollicine da abbinare alla tipica cucina a base di pesce. «E’ una situazione molto positiva per la nostra denominazione – prosegue Andrea Bottaro - ma che ci impone anche una riflessione seria: la via della promozione intrapresa fin qui dal Consorzio comincia a dare risultati importanti. Significa che siamo sulla strada giusta. Ora però è necessario un passo in più da parte dei produttori: preso atto delle richieste in forte crescita per il Lessini Durello è necessario incrementarne le produzioni e proseguire nelle azioni di valorizzazione delle nostre bollicine autoctone soprattutto nella ristorazione». Il disciplinare di produzione del Lessini Durello Spumante prevede almeno l’85% di Durella, il vitigno autoctono originario della Lessinia, già noto nel passato col nome di Durasena. Si tratta di una varietà di uva a bacca bianca, dal grappolo compatto e alato. La buccia è molto dura e resistente e il mosto che si ottiene presenta una forte acidità. Proprio per queste inconfondibili caratteristiche il Durello è particolarmente adatto alla spumantizzazione sia attraverso il tradizionale Metodo Classico sia col metodo Charmant. Il Lessini Durello per le sue peculiarità si presta bene per numerosi abbinamenti con piatti tradizionali e dai sapori decisi come quello della Sopressa o del “Bacalà alla Vicentina” per proseguire poi con piatti più elaborati a base di pesce, uova e formaggi. La moda del momento però vede nel Lessini Durello il “vino dell’incontro”, da bere come aperitivo o da consumare in momenti di festa, le cui inconfondibili bollicine racchiudono tutte le caratteristiche del territorio da cui esso ha origine. Www. Montilessini. Com .  
   
   
ETICHETTA D’AUTORE PER LA PRESTIGIOSA CUVÉE IL MOSNEL SFIDA NEL GOTHA DEL DESIGN PER VESTIRE IL “QDE” 1998  
 
Designer in gara nella Ii edizione del Premio indetto dalla storica cantina per realizzare il packaging del Franciacorta Docg Brut “Qde” della grande annata di 10 anni fa Camignone (Brescia). Solo 360 bottiglie. Autentiche opere d’arte, numerate una ad una e in formato Magnum, per racchiudere un grande tesoro: l’eccellenza di una vendemmia straordinaria, quella del 1998, lasciata per 9 lunghi anni sui lieviti nelle secentesche cantine dell’Azienda vitivinicola il Mosnel, nel cuore della Franciacorta, fino a regalare una cuvée dalle caratteristiche eccezionali. Pezzi da collezionare, autentiche chicche per grandi appassionati e veri intenditori, che esigevano un packaging altrettanto esclusivo. E così, dopo l’edizione pilota del 2005, grazie al patrocinio di Adi, Associazione per il Design Industriale, organizzatrice del famoso Premio “Compasso d’Oro”, il Premio il Mosnel “Questione di Etichetta” ha avuto quest’anno la sua Ii edizione. “Siamo tornati con entusiasmo a riproporre il binomio tra design e vino – affermano i titolari della cantina di Camignone, Lucia e Giulio Barzanò – dando vita alla Ii edizione del Premio il Mosnel “Questione di Etichetta”, ancora una volta reso possibile grazie al prezioso sodalizio con un partner autorevole come Adi. Anche quest’anno i designer coinvolti hanno aderito con entusiasmo presentando progetti avvincenti e molto belli. Il compito della giuria non è stato affatto semplice. Come per la prima edizione, vinta da Franco Origoni e Anna Steiner, abbiamo puntato sulla leggerezza dell’impostazione data a questa sfida a suon di tratti di lapis, un divertissement tra artisti”. In giuria la stessa Lucia Barzanò, al fianco di Daniele Cernilli, Condirettore del “Gambero Rosso” e curatore della guida “Vini d’Italia” di Gambero Rosso – Slow Food, Carlo Branzaglia, Docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e del Politecnico di Milano, Carlo Forcolini, Past President di Adi e Adriano Baffelli, Direttore del Consorzio Tutela del Franciacorta. A loro il compito di esaminare i progetti proposti dai giovani e affermati professionisti in gara provenienti da tutta Italia: Thomas Berloffa, Alberto Bovo, Stefano Castiglioni, Monica Giorgetta, Tommaso Maggio, Stefania Scaradozzi e Monica Zaffini. E il vincitore è l’architetto Alberto Bovo, fondatore assieme a Sandro Manente dell’Hangar Design Group, network con base a Mogliano Veneto, ma che si muove su scala globale, da Milano, a New York, a Shanghai. Alberto Bovo ha presentato un’etichetta, oggi packaging ufficiale della Cuvée Franciacorta Docg Brut “Qde” 1998, apprezzata dalla giuria per la “linearità del progetto che conferisce stile e raffinatezza alla bottiglia, dando vita a un oggetto di sobria eleganza. L’utilizzo del cromatismo e delle tonalità testimonia anche un’accurata ricerca finalizzata a garantire la continuità con il marchio e la filosofia aziendale. Ottimo l’accorgimento di apporre un tratto manuale su ciascuna bottiglia per la numerazione, sottolineando l’esclusività di ogni pezzo e rimarcando così l’aspetto di unicità e identità del prodotto”. .