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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Febbraio 2008
Politica
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI MIGLIORARE E RAZIONALIZZARE IL SISTEMA EUROPEO DI RACCOLTA, ANALISI E COMUNICAZIONE DELLE INFORMAZIONI AMBIENTALI  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2008 - Per attuare politiche efficaci sono indispensabili informazioni tempestive, affidabili e pertinenti sullo stato dell´ambiente, che consentano di capire, ad esempio, come sta cambiando il clima, se lo stato delle acque europee sta migliorando e in che modo la natura sta reagendo all’inquinamento e al mutamento di destinazione dei suoli. Queste informazioni devono essere accessibili a tutti ed essere facilmente comprensibili. A tal fine la Commissione propone di migliorare e rendere più moderni e più razionali i sistemi di informazione esistenti, mediante l´istituzione di un Sistema comune di informazioni ambientali. L´obiettivo è duplice: collegare meglio tutti i sistemi di raccolta dei dati e i flussi di informazione esistenti tramite l´utilizzo di strumenti moderni, come internet e le tecnologie satellitari, e passare da un sistema di comunicazioni cartacee ad un sistema in cui i dati siano accessibili agli utenti alla fonte in modo aperto e trasparente. Il commissario per l´ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: "La disponibilità di informazioni tempestive, pertinenti e affidabili sull’ambiente è assolutamente necessaria per consentire ai responsabili politici di far fronte ai problemi ambientali del nostro tempo. Ma non è sufficiente. I nostri cittadini hanno il diritto di conoscere la qualità dell´aria e dell´acqua del luogo in cui vivono e di sapere se inondazioni, siccità e inquinamento minacciano i loro beni e le loro fonti di sostentamento. Dobbiamo migliorare il modo in cui raccogliamo, analizziamo e comunichiamo le informazioni sull´ambiente che ci circonda. " La necessità di condividere le informazioni ambientali Delle centinaia di atti normativi in vigore nell´Unione europea in materia ambientale, più di 70 impongono agli Stati membri la presentazione di relazioni su aspetti specifici dell´ambiente nel loro territorio. Ciò implica la raccolta di una grande quantità di dati ambientali da parte delle autorità pubbliche ai vari livelli in tutta l´Unione europea. Tali informazioni sono utilizzate per analizzare le tendenze e le pressioni sull´ambiente e sono essenziali per definire le politiche e valutare se sono efficaci e se sono attuate correttamente. Attualmente questa mole di informazioni non è resa disponibile né tempestivamente né in un formato immediatamente utilizzabile e comprensibile per i responsabili politici e i cittadini, e ciò a causa di una serie di ostacoli di natura giuridica, finanziaria, tecnica e procedurale. .  
   
   
PROROGA DELLA SCADENZA PER L´APPALTO SUI PROGRAMMI PUBBLICI DI R&S  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2008 - La direzione generale della Ricerca della Commissione europea ha prorogato la scadenza del bando di gara per uno studio sulla massa critica di programmi pubblici di R&s (ricerca e sviluppo) - un potenziale motore per la programmazione congiunta. La scadenza, originariamente fissata al 29 febbraio 2008, è ora posticipata al 5 marzo 2008; è stato prorogato anche il termine ultimo per la richiesta del capitolato d´appalto. L´obiettivo dell´appalto consiste nel raggiungere una migliore comprensione delle condizioni che possono favorire la partecipazione degli Stati membri alla programmazione congiunta delle attività di ricerca. Lo studio sarà incentrato sulla massa critica di programmi pubblici europei di R&s. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale della Ricerca , Sdme 9/05, All´attenzione di Christian Svanfeldt, B-1049 Bruxelles, Fax +32 2 296 2840 , E-mail: Contact http://ec. Europa. Eu/dgs/research/tenders/open_en. Html .  
   
   
BRUXELLES: VENDOLA ALLA 73° SESSIONE PLENARIA DEL COMITATO DELLE REGIONI  
 
Bari, 6 Febbraio 2008 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola parteciperà ai lavori della 73° sessione plenaria del Comitato delle Regioni, in programma a Bruxelles il 6 e il 7 Febbario. Si tratta della prima assemblea del calendario del 2008, nella quale si procederà all’elezione del nuovo Presidente del Comitato, alla scadenza del mandato del Presidente uscente Michel Delebarre, sindaco di Dunkerque (Francia). A sostiturlo sarà l’attuale primo Vicepresidente, il senatore belga Luc Van den Brande, ex ministro Presidente del Parlamento delle Fiandre e membro del Parlamento fiammingo per il Partito Popolare Europeo. L’assemblea plenaria eleggerà anche il nuovo primo Vicepresidente, i 27 vicepresidenti delle delgazioni nazionali e gli altri membri dell’Ufficio di Presidenza. Alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni saranno presenti il Presidente della Commissione Europea Jose’ Manuel Barroso, il Vicepresidente Guenter Verheugen, la Commissaria per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Mariann Fischer Boel e il Ministro sloveno per l’Autonomia Locale e le Politiche Regionali Ivan Zagar, in rappresentanza del governo che per i primi 6 mesi del 2008 manterrà la presidenza dell’Unione Europea. Il Comitato delle Regioni adotterà 10 pareri e una risoluzione sul partenariato per la crescita e l’occupazione. Quest’ultima verrà presentata ai leader europei durante i lavori del Consiglio d’Europa previsti per il 13 e il 14 Marzo. Durante la permanenza a Bruxelles il Presidente Vendola firmerà una convenzione sperimentale con il bollettino telematico d’informazione dedicato alle politiche italiane ed europee del welfare “West”, per la diffusione on-line di atti e provvedimenti in materia di politiche sociali e la divulgazione sugli altri canali di comunicazione già attivati dalla Regione Puglia delle principali opportunità di finanziamento, di approfondimento e di diffusione di buone pratiche segnalate da West e provenienti dalla Commissione Europea e dai Paesi dell’Ue. .  
   
   
SLOVENIA, I PREZZI AL CONSUMO DEL 2007  
 
Lubiana, 7 febbraio 2008 - Secondo l´Ufficio di Statistica sloveno nel 2007 i prezzi al consumo sono aumentati in media del 5,6 per cento. I prezzi dei beni sono aumentati del 6 per cento e quelli dei servizi del 4,8. Nel 2007 sono cresciuti soprattutto i prezzi di alimentari e bevande non alcoliche (12,9 per cento), ristoranti e hotel (8,6), acqua, casa, elettricità, gas e altro (8), bevande alcoliche e tabacco (6,6), ricreazione e cultura (4,7). La crescita più alta dei prezzi si è registrata in marzo 2007, aprile 2007 e maggio 2007, mentre nei primi due mesi del 2007 si era verificata una deflazione. .  
   
   
VIENNA, 42 PER CENTO DEI TITOLI GUARDA AD EST  
 
Vienna, 6 febbraio 2008 - Per le società quotate alla Borsa di Vienna il mercato dell´Europa centro-orientale risulta più importante di quello austriaco e dell´Europa Occidentale. Da uno studio redatto dalla banca privata Sal Oppenheim, e ripreso dall´Ice, emerge infatti che il 42 per cento dei titoli ufficialmente quotati è collegato ad attività nell´Europa centro-orientale, contro il 29 per cento rappresentato da quelli legati al mercato nazionale e il 22 al mercato dell´Europa Occidentale. .  
   
   
LA RICERCA SU NANOTECNOLOGIE E NUOVI MATERIALI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE PRODUZIONI PUGLIESI  
 
Valenzano, 6 febbraio 2008 - 500 milioni di euro: è questa la cifra stanziata dalla Commissione Europea nel 2008 – su un totale di 3, 5 miliardi di euro a budget per il periodo 2007-2013 - per finanziare i progetti di ricerca transnazionali sul tema “Nanoscienze, nanotecnologie, Materiali e nuove tecnologie della Produzione”. I finanziamenti sono messi a disposizione di imprese e gruppi di ricerca dal 7° Programma Quadro (7° Pq) della ricerca, con l’obiettivo di migliorare la competitività dell’industria europea (incluse le Pmi), rafforzando la leadership dell’Europa nelle nanotecnologie, nelle tecnologie dei materiali e nelle tecnologie di produzione: insomma quello di rendere possibile la transizione da un’industria basata sulle risorse ad una basata sulla conoscenza. Come evidenziato dalla recente costituzione del Distretto tecnologico della Meccatronica in Puglia (Medis), questi temi rivestono una importanza strategica per la regione, che registra la presenza di importanti attori dei sistemi sia scientifico e di ricerca che industriale. A questi argomenti è dedicata la giornata informativa organizzata dall’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, che si terrà il 7 febbraio (dalle ore 9. 30 alle 13. 30) presso la Sala Convegni di Confindustria Bari; obiettivo dell’incontro è rilanciare l’interesse della comunità scientifica e industriale regionale per le opportunità messe in campo dal 7° Pq di ricerca europeo a sostegno della ricerca nell’area Nmp. L’evento è organizzato in collaborazione con Confindustria Bari, nell’ambito delle iniziative già attivate dall’Arti per promuovere la partecipazione pugliese al 7° Pq. La Giornata rivolgerà particolare attenzione sia alle opportunità di supporto alla ricerca e all’innovazione offerte dal 7° Pq nell’area tematica delle nanotecnologie, dei nuovi materiali e delle nuove tecnologie di produzione, sia alle strategie e alle altre opportunità disponibili a livello nazionale, come ad esempio la piattaforma tecnologica Manufuture Italia. Di questi temi discuteranno Sandro Frisullo, vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia; Gianfranco Viesti, presidente dell’Arti, che illustrerà le attività svolte dall’Agenzia nel promuovere le azioni del 7° Pq; Salvatore Marzano, Rettore del Politecnico di Bari e Presidente del Medis - Distretto Pugliese della Meccatronica, al quale spetterà la presentazione del Consorzio Medis; Francesco Jovane, della Delegazione Italiana 7° Pq/nmp, che relazionerà sul tema “Competitività e Sostenibilità dell’Industria Manifatturiera a livello globale: ruolo della ricerca e strategie d’intervento a livello europeo e nazionale”; Roberta Salonna, della Dg Ricerca della Commissione Europea, che illustrerà i primi risultati e le nuove opportunità nell’area tematica. Nella sessione pomeridiana, i potenziali proponenti di proposte progettuali in materia potranno anche fruire – previa prenotazione – di incontri individuali con la Dott. Ssa Salonna per discutere le possibilità di successo delle proprie idee progettuali rispetto ai bandi europei lanciati dalla Commissione. .  
   
   
VENETO BANCA HOLDING RAFFORZA LA DIREZIONE CENTRALE MERCATO ITALIA DANIELE SCAVAORTZ, EX CARIVE, NUOVO RESPONSABILE DEL SEGMENTO CORPORATE  
 
Montebelluna, 6 febbraio 2008 - Veneto Banca Holding, società che dal 1° gennaio è a capo del Gruppo Veneto Banca, continua la campagna acquisti. Questa volta, però, non si tratta di istituti di credito in Italia o all’estero, ma di professionisti del settore bancario. Per coordinare le attività del segmento corporate delle banche italiane del Gruppo, la Direzione Centrale Mercato Italia della holding ha arruolato Daniele Scavaortz, già dirigente della Cassa di Risparmio di Venezia, Gruppo Intesa Sanpaolo. Scavaortz – 48 anni, veneziano, dottore commercialista iscritto all’Ordine di Venezia, revisore contabile – ha maturato una significativa esperienza nella Direzione Generale e nella rete commerciale Carive. Nella sua carriera ha toccato diversi settori e ricoperto ruoli di crescente importanza: gestore fidi, gestore dei rapporti con la clientela direzionale, responsabile del Servizio Incagli e Precontenzioso, responsabile di filiale nella Riviera del Brenta, responsabile del Servizio Crediti e, infine, della Funzione Affari della Direzione Generale. “Cerchiamo di avere un forte presidio qualitativo dei segmenti private, retail e corporate” – spiega Riccardo De Fonzo, Direttore Centrale Mercato Italia di Veneto Banca Holding. “La strategia del Gruppo – continua De Fonzo – prevede un’accurata segmentazione della clientela, base per il lavoro dell’holding, che gestisce la fabbrica prodotto, la pianificazione di azioni mirate, la creazione di partnership. Alle banche rete spetta invece il compito di sviluppare le azioni commerciali sui singoli territori”. .  
   
   
"ANNO ECONOMICO UNGHERESE IN ITALIA": ILLY RICEVE CONSOLE GENERALE UNGHERIA A MILANO  
 
Trieste, 6 febbraio 2008 - - La Regione Friuli Venezia Giulia è pronta ad offrire la propria collaborazione al Governo magiaro per l´organizzazione - nel corso del 2009 - della prima edizione dell´ "Anno economico ungherese in Italia". E´ quanto ha confermato ieri a Trieste il presidente della Regione Riccardo Illy al nuovo console generale d´Ungheria a Milano, Geza Hetenyi, che aveva auspicato la cooperazione dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia. I rapporti storici, economici e culturali tra l´Ungheria ed il Friuli Venezia Giulia, nonchè la sua posizione geopolitica - ha osservato Illy - non possono che indicare l´interesse regionale per una manifestazione che potrebbe tenersi, per uno o più eventi, proprio sul territorio regionale. Nel corso della visita di presentazione del console generale Hetenyi (accompagnato dal console Zsuzsa Kiraly e dal responsabile dell´Ufficio commerciale magiaro a Milano, Peter Spanyik) sono state inoltre affrontate anche altre questioni, tra le quali la situazione energetica (è vivo l´interesse delle autorità magiare per la realizzazione di un terminal per il gas naturale), l´utilizzo del range portuale regionale da parte del sistema commerciale ungherese, i progetti ferroviari ed autostradali di collegamento del Friuli Venezia Giulia con Budapest. "Spero che anche grazie all´Anno economico ungherese in Italia - ha infine osservato Illy - i rapporti tra Italia, Friuli Venezia Giulia ed Ungheria possano ulteriormente migliorare". .  
   
   
DURNWALDER A MOSCA: INCONTRI CON I VERTICI RUSSI DI FERROVIE E SPORT  
 
Bolzano, 6 febbraio 2008 - Il presidente della Provincia Luis Durnwalder restituisce la visita che alti rappresentanti della politica e dell´economia della Russia hanno compiuto nei mesi scorsi a Merano: da giovedì 7 a domenica 10 febbraio Durnwalder sarà a Mosca, accompagnato da una delegazione del mondo economico altoatesino. Durnwalder incontra tra gli altri il presidente delle Ferrovie russe Jakunin e il presidente del Comitato olimpico nazionale russo, Leonid Tyagachev. "La Russia costituisce un mercato molto interessante soprattutto per gli imprenditori locali che hanno raggiunto i vertici nel settore della tecnologia alpina", spiega Luis Durnwalder, che da giovedì 7 a domenica 10 febbraio sarà ospite a Mosca assieme a una delegazione di rappresentanti del mondo economico altoatesino, in particolare di quelle imprese affermate a livello internazionale nel comparto degli sport invernali e dell´alta tecnologia: cannoni da neve, impianti di risalita, attrezzatura da sci. "Anche alla luce delle Olimpiadi invernali assegnate a Soci, ci aspettiamo notevole interesse degli interlocutori russi verso la produzione e i servizi di alta qualità che le imprese dell´Alto Adige sono in grado di assicurare", sottolinea Durnwalder. Già giovedì sera il Presidente della Provincia ha in programma l´incontro con il presidente del Comitato olimpico nazionale russo, Leonid Tyagachev, e con il senatore Dimitri Svishev, responsabile delle questioni sportive nella Duma, il Parlamento russo. Il viaggio prevede anche un colloquio di Durnwalder con Vladimir Jakunin, presidente delle Ferrovie di Stato russe, con il quale già a Merano si era accennato alla possibilità di un collegamento ferroviario tra San Pietroburgo e la città del Passirio. Accanto agli incontri istituzionali del presidente Durnwalder - accompagnato a Mosca dal direttore del suo Dipartimento Heinz Holzer, dal direttore della Ripartizione Presidenza Karl Rainer, dal presidente della Camera di commercio Benedikt Gramm e dal sindaco di Merano Günther Januth - la delegazione altoatesina avrà a Mosca una serie di contatti con il mondo imprenditoriale russo. .  
   
   
ROMANO PRODI AL BALLO DEGLI SLOVACCHI A BOLOGNA  
 
 Bologna, 6 febbraio 2008 - Si è tenuta lo scorso sabato 2 febbraio a Bologna il galà di cultura slovacca “2° Ballo di Rappresentanza degli Slovacchi all’estero” con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Slovacca e la presenza del Vicepremier Slovacco Dušan Čaplovič, dell’Ambasciatore Stanislav Vallo e del direttore dell’Istituto Slovacco Miroslav Musil. Per il Comune di Bologna presente l’Assessore al Commercio e Turismo Maria Cristina Santandrea. L’evento si è tenuto grazie al sostegno del Ministero della Cultura e del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Slovacca, e dell’Ufficio del Governo per gli Slovacchi residenti all’estero, la cui Presidente Vilma Privarova ha salutato personalmente nel corso della serata gli intervenuti da sette paesi europei. Nella stessa giornata si è tenuta anche, presso l’Università di Bologna, la cerimonia di nomina a Membro Onorario della Fondazione Alexander Dubček del Presidente del Consiglio Italiano Romano Prodi. Professore a Bologna nel 1988, fu molto vicino ad Alexander Dubček quando, in occasione del 900° anniversario dalla fondazione, l’Alma Mater nominò Dottore Honoris Causa in Scienze Politiche l’ex Premier Cecoslovacco, in disgrazia dal tempo dei fatti della Primavera di Praga e dell’invasione dell’Armata Rossa in Cecoslovacchia, vent’anni prima, seguita dalla “normalizzazione” sovietica. Romano Prodi ed il Magnifico Rettore Pier Ugo Calzolari hanno poi partecipato al Ballo degli Slovacchi, omaggiando ancora una volta in questo modo non solo Pavol Dubček e la memoria di suo padre, ma anche l’intero suo paese. Qui Romano Prodi ha ricevuto un elegante cofanetto di dvd con le migliori espressioni artistiche slovacche degli ultimi decenni in campo musicale classico e folk. Ha inoltre ricevuto in premio dalle mani della Presidente dell’Associazione Allegra Zuzana Solieri e dell’artista slovacca Gordana Turuk una scultura in vetro policromo calcinato, decorato con preziosi pigmenti d’oro e rifinito dalla maestria tecnica dell’artista che recentemente ha vinto la coppa del Festival Internazionale di San Crispino. La serata ha visto la partecipazione di slovacchi da sette paesi : Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Svezia, Croazia, Italia e Slovacchia. Diversi spettacoli dei ballerini profesisonisti di Dansovia di Peter Modrovsky e lo show de Les Belles de Paris di Magic Moments Show, con intermezzi di gruppi folk amatoriali di slovacchi residenti in diversi paesi europei, presentati dal noto e simpatico presentatore slovacco di Stv Viliam Stankai, aiutato per la versione italiana dalla studentessa in Legge a Bologna Barbora Lipova, hanno intrattenuto e divertito i partecipanti fino a tarda notte. La serata si è poi conclusa con dj set di Dj-rudy. Molto positivi i commenti degli ospiti all’uscita dal Palazzo, che hanno onorato a dovere lo spirito ludico e culturale della serata, il che è un piacere per chi ha lungamente lavorato perché tutto funzionasse a dovere. Non ha mancato di far sentire il suo compiacimento per l’ottima organizzazione e per l’interessante programma anche il Vicepremier Slovacco Dušan Čaplovič, che è rimasto fino a tarda ora. . .  
   
   
RICERCA E INNOVAZIONE: PRONTO “LIBRO BIANCO” DEL VENETO UN “DECALOGO” PER SOSTENERE LA COMPETITIVITA’ DEL FUTURO GAVA: “TRA I TEMI DELLA CONTRATTAZIONE PER MAGGIORE AUTONOMIA SULLA BASE DELL’ART 116 DELLA COSTITUZIONE”  
 
Venezia, 6 febbraio 2008 - Un’analisi condivisa con tutti i protagonisti del settore (Imprese, Università, Centri di Ricerca, Poli Tecnologici, Sindacati: i cosiddetti “stakeholders”) sulla situazione attuale e le scelte da fare per affermare e sostenere la centralità della ricerca scientifica e innovazione tecnologica a sostegno dello sviluppo economico veneto. E’ questo il nucleo centrale del Libro Bianco su Ricerca e Sviluppo, Innovazione e Trasferimento Tecnologico, definito e pubblicato dalla Regione del Veneto al termine di più di un anno di lavoro del Forum della Competitività, attivato dall’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava con lo scopo di confrontarsi con “il Veneto che conta” e individuare elementi di criticità, positività e azioni di rafforzamento della competitività complessiva del sistema economico regionale. “Scopo raggiunto – sottolinea Gava – perché ne è scaturito un documento condiviso, che non si nasconde le difficoltà, ma che indica chiaramente come l’economia veneta sia oramai orientata verso ricerca e innovazione, ed abbia le idee chiare sul da farsi, dopo un lungo periodo nel quale le nostre imprese hanno operato facendo innovazione senza, o con poca, ricerca. Chiare anche le richieste che vengono rivolte alla Pubblica Amministrazione, prima tra tutte la Regione: orientare, governare e sostenere questi processi. E lo stiamo facendo – dice Gava – con varie iniziative, tra le quali la specifica legge 9 del 2007 per creare un coordinamento operativo tra Pubblica Amministrazione, Impresa e Scienza grazie anche a uno stanziamento triennale di 30 milioni di euro; e la scelta inserire ricerca, istruzione e formazione tra le materie sulle quali applicare l’articolo 116 della Costituzione e avviare una trattativa con lo Stato per ottenere maggiori competenze rispetto alle altre Regioni a Statuto Ordinario”. Le istanze, le idee e le proposte emerse dal confronto con gli “stakeholders” veneti sono state riassunte in 10 “punti cardine”: creare una rete per produrre innovazione efficace; considerare la risorsa umana come motore dell’innovazione; creare una nuova finanza per l’innovazione; misurare e confrontare i risultati per migliorare; individuare pochi e chiari obbiettivi per innovare meglio; comunicare al meglio l’innovazione come leva di miglioramento e di attrazione territoriale; sviluppare nuove imprese tecnologiche; ottimizzare i risultati del trasferimento tecnologico; sostenere l’innovazione radicale; orientare, governare e sostenere i processi di ricerca e innovazione. I 10 punti sono sintetizzati come segue: 1. Mettersi in rete per produrre innovazione efficace - È emersa l’esigenza di orientare l’azione regionale verso la promozione e il sostegno allo sviluppo della rete regionale della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico stimolando la cooperazione tra gli attori del sistema. Allo stesso modo, si richiede inoltre di favorire lo sviluppo di nuove conoscenze e nuove attività imprenditoriali di elevato profilo, e di diffondere conoscenze innovative su tutto il sistema regionale. 2. Il valore del capitale umano: persone come motore dell’innovazione - L’attenzione al tema delle risorse umane come fattore generatore di processi virtuosi di trasferimento tecnologico e l’interesse alla loro massima qualificazione, rappresenta uno degli obiettivi che si chiedono ad una strategia regionale attenta e consapevole. In quest’ottica, l’azione regionale dovrebbe mirare a: incentivare l’attrazione di ricercatori e docenti italiani o stranieri, sulla base di progetti formativi di comprovato valore; favorire percorsi formativi interdisciplinari e la contaminazione dei saperi; favorire la razionalizzazione dell’offerta di programmi di dottorato a livello regionale, attraverso un’efficace collaborazione tra Atenei, Centri di ricerca pubblici e privati e imprese. 3. Verso una nuova finanza per l’innovazione – Le istanze emerse in materia di politiche finanziarie riguardano la quasi totalità degli strumenti di cui si compone l’ingegneria finanziaria e più precisamente fondi di rotazione pubblici con partecipazione del sistema bancario, garanzie e controgaranzie e partecipazioni minoritarie e temporanee al capitale di rischio nelle Pmi. Queste richieste, presenti da tempo nel dibattito regionale, hanno già trovato autonomo spazio nel nuovo Piano Operativo Regionale-por per l’utilizzo dei Fondi Europei 2007-2013 che contiene la previsione di costituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi delle Pmi, di strumenti di allineamento del sistema confidi a Basilea 2 atti a ripartire il rischio attraverso garanzie e controgaranzie e la possibilità di partecipazioni minoritarie e temporanee al capitale di rischio di imprese innovative. 4. Misurare e confrontare i risultati per migliorarli - Per cercare di cogliere anche il contributo dei così detti aspetti "soft" dell´innovazione, difficilmente misurabili, il Forum ha posto l’accento sulla necessità di elaborazione di un nuovo sistema di indicatori statistici su R&i che tenga meglio conto, rispetto a quelli standard europei, delle specificità territoriali. Questo è un elemento cruciale su cui la Regione ha inteso provvedere attraverso l’Osservatorio regionale per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione che, ai sensi della l. R. 9/2007 dovrà “redigere una relazione annuale sull’applicazione della legge 9/2007 e sullo stato della ricerca e dell’innovazione nel sistema produttivo veneto, contenente indicatori comparativi e gli esiti del monitoraggio circa i risultati conseguiti dai programmi e dal sistema regionale dell’innovazione”. 5. Pianificazione strategica: pochi obiettivi chiari per innovare meglio - Le istanze emerse nel corso dei lavori del Forum hanno più volte, con intensità diverse, posto l’accento su una focalizzazione dell’azione pubblica verso interventi di programmazione strategica finalizzati a creare le necessarie condizioni di stabilità delle politiche e sull’individuazione di priorità strategiche legate ad opportunità e vocazioni territoriali, lanciando pochi grandi temi di ricerca su cui orientare le aziende. 6. Comunicare l’innovazione come leva di miglioramento e di attrazione territoriale - Il sistema regionale dell’innovazione ha evidenziato la necessità di attuare strategie mirate alla promozione del territorio regionale anche nell´arena internazionale, puntando ad accrescere il potenziale di attrattività sugli attori esterni alla regione. In altri termini, gli stakeholders regionali ritengono che un utile contributo alla crescita dell’economia della conoscenza possa e debba provenire: per un verso, da una migliore e più capillare opera per mettere le imprese in condizione di essere più consapevoli dei propri fabbisogni di innovazione, conoscere meglio i giacimenti di innovazioni disponibili e comunicare meglio le innovazioni realizzate; per altro verso, da attori non locali, capaci di trasferire e diffondere nuovi saperi sul territorio regionale, così da stimolare la possibilità di creare nuovi mercati locali. 7. Innovare attraverso le nuove imprese tecnologiche - La nascita e lo sviluppo di un maggior numero di imprese ad alto contenuto tecnologico riveste un’importanza basilare rispetto ad ogni strategia di crescita qualitativa del sistema regionale dell’innovazione. Uno dei punti focali emersi è quello di incentivare i processi di spin-off, ovvero la gemmazione di nuove attività imprenditoriali, da parte di una o più persone, da un’organizzazione o un’azienda pre-esistente. 8. Ottimizzare i risultati del trasferimento tecnologico e dell’innovazione - Uno specifico ambito d’azione e di presidio che è stato suggerito per le policy regionali è quello attinente l’innovazione incrementale, per il tramite di progetti ed azioni legati al trasferimento tecnologico. L’innovazione incrementale ha infatti rappresentato, attraverso la generazione di continui miglioramenti sui prodotti e sui processi, attraverso percorsi essenzialmente spontanei e informali di “learning by doing” e “learning by interacting”, una leva importante per la competitività regionale in questi anni. 9. Sostenere l’innovazione radicale - Tra le indicazioni più evolute emerse nel corso del Forum vi è la proposta di potenziare il dinamismo, la creatività e l’eccellenza della ricerca veneta nei riguardi delle conoscenze “di frontiera”. Questa si ritiene forse la sfida più impegnativa tra quelle esaminate. E’ chiara la consapevolezza che essa debba essere perseguita per il tramite di azioni a regia regionale, principalmente a valere sulla legge regionale 9/2007 o del Por 2007/2013. 10. Orientare, governare e sostenere i processi di ricerca e innovazione - Solamente una forte ed incisiva governance multilivello in tema di innovazione può consentire di cogliere risultati. L’assetto organizzativo che regola la ricerca e l’innovazione ha visto la Regione compiere notevoli sforzi nell’ultimo biennio, nell’individuazione di nuove risorse e nello sviluppo di nuovi strumenti e strutture dedicati alle politiche per questo settore. La legge 9/2007 è l’occasione ulteriore per perfezionare questa architettura e favorire il dialogo sistemico tra pubblica amministrazione, impresa e scienza. .  
   
   
PUGLIA: PRESENTATI PROGETTI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DELLA REGIONE  
 
Bari, 6 febbraio 2008 - L’assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli, ha presentato oggi in conferenza stampa gli interventi di cooperazione internazionale, decentrata e per la promozione dei diritti umani come previsti dalla legge regionale 23/2003. “Vari soggetti – ha spiegato la Godelli – hanno partecipato al bando pubblico, con una fortissima crescita di interesse. Quelli che presentiamo oggi sono progetti interamente finanziati dal Bilancio autonomo, con poco meno di un milione di euro e riguardano la cooperazione decentrata. Abbiamo ritenuto di approvare i progetti che si inserivano nell’alveo della programmazione comunitaria, riguardanti quindi le aree e i paesi dove già ci sono interventi pugliesi finanziati con fondi Ue, in modo da creare un effetto di emersione dei vari progetti”. Su 37 progetti, 10 sono stati selezionati a seguito di avviso pubblico, per una spesa complessiva di euro 280. 000 e riguardano comuni, associazioni, Onlus e istituti vari che interverranno in Albania, Giordania, Libano, Israele, Serbia, Territori Palestinesi, Etiopia e Bosnia. 27 progetti sono a regia regionale, per 586mila euro (12 nei Balcani occidentali, 2 in Turchia, 2 in Medio Oriente, 3 in Iraq, 3 in Africa, 1 in America Latina e si dividono in interventi di Cooperazione decentrata, di cooperazione internazionale e di promozione cultura e diritti umani. .  
   
   
RICOSTRUZIONE: OLTRE 33 MILIONI DI EURO NEL TRIENNIO PER STABILIZZAZIONE PRECARI IN UMBRIA  
 
Perugia, 6 febbraio 2008 - Incentivare e promuovere la stabilizzazione del personale a tempo determinato assunto dai Comuni umbri a seguito del terremoto del ´97. Serviranno a questo scopo i 33milioni 150mila euro ripartiti tra gli enti locali interessati dalla Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore alla ricostruzione Vincenzo Riommi. Le risorse stanziate con la Finanziaria 2008 (Legge 24 dicembre 2007, n. 244) verranno assegnate nel triennio 2008-2010 secondo i seguenti importi: 14milioni 700mila euro nel 2008, 11milioni 50mila nel 2009 e 7milioni 400mila euro nel 2010. "Abbiamo preferito concentrare i finanziamenti nell´arco di tre anni anziché in un quinquennio come previsto dalla Finanziaria, anticipando oltre 3milioni 600mila euro dal fondo per il terremoto. L´importo stanziato in Finanziaria per il 2008, pari a 11milioni 50mila euro - ha spiegato Riommi, non sarebbe stato sufficiente a garantire la copertura delle spese che dovranno sostenere gli enti locali e la Regione. Tanto è vero - ha sottolineato l´assessore - che anche in passato abbiamo dovuto integrare i fondi statali con fondi propri del bilancio regionale. Così invece abbiamo garantito la continuità dei finanziamenti e la possibilità per gli enti di organizzarsi in modo più efficace per la stabilizzazione delle 157 persone che ancora lavorano a tempo determinato". L´atto, che verrà pubblicato a breve nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, prevede che gli enti che hanno in servizio almeno cinque precari impegnati nell´attività di ricostruzione dovranno sottoscrivere entro il 30 giugno 2008 un Accordo di programma con la Regione e le Organizzazioni sindacali per la loro stabilizzazione nel triennio. Gli enti che si sottrarranno a questo impegno vedranno ridursi del 20per cento l´importo loro assegnato per il 2008 e non riceveranno le quote spettanti per le successive annualità (2009-2010). La Regione verificherà semestralmente la corretta applicazione dell´accordo di programma, in caso contrario sospenderà le assegnazioni e le erogazioni. L´eventuale reclutamento da parte dell´ente di nuovo personale dall´esterno dovrà avvenire prioritariamente nell´ambito di questo bacino di lavoratori pena, anche i questo caso, l´esclusione dai contributi. Questo l´importo in euro assegnato per il 2008 agli enti umbri per il personale precario impegnato in attività tecniche ed amministrative legate alla ricostruzione, secondo criteri già adottati nelle precedenti annualità: Assisi, 800mila; Bastia Umbra, Gualdo Cattaneo e Massa Martana, 100mila ciascuno; Bevagna, Montefalco, Vallo di Nera e Valfabbrica, 80mila ciascuno; Campello sul Clitunno e Cerreto di Spoleto, 40mila ciascuno; Cannara, Castel Ritaldi, Fossato di Vico, Giano dell´Umbria, Preci, Sigillo e Trevi, 60mila ciascuno; Costacciaro e Monte S. M. Tiberina, 50mila ciascuno; Foligno, 2milioni; Gualdo Tadino, 1milione 80mila; Gubbio, 180mila; Montefranco, Monteleone di Spoleto, S. Anatolia di Narco e Torgiano, 20mila; Nocera Umbra, 1milione 800mila; Perugia, 30mila; Poggiodomo e Polino, 10mila; Scheggia e Pascelupo, 160mila; Spello, 360mila; Spoleto, 150mila; Valtopina, 280mila; Regione Umbria, 5milioni 500mila per un totale di 13milioni 660mila a cui si aggiungono 540mila euro alla Provincia di Perugia per lo svolgimento delle attività di controllo. La somma residua, pari a 500mila euro, costituirà un fondo di riserva per fronteggiare particolari situazioni finanziarie segnalate dai Comuni. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA – DINAMICA SISTEMA DELLE IMPRESE ANNO 2007  
 
Verbania, 6 febbraio 2008 – Il saldo tra le nuove imprese iscritte e quelle cessate, risulta positivo di 50 unità, determinando quindi un tasso di sviluppo (differenza tra imprese iscritte e cessate sullo stock dell’anno precedente) positivo dello 0,35%, dato inferiore sia al risultato piemontese (+0,69) che a quello italiano (+0,75%). Crescono le società di capitale. Lo stock delle imprese registrate nella provincia del Verbano Cusio Ossola al 31. 12. 2007 raggiunge quindi il valore di 14. 038 unità, con 1006 nuove iscritte nel 2007. I dati Movimprese, rilevazione periodica realizzata da Infocamere, registrano 1. 326 cessazioni ufficiali, rispetto alle 956 riportate sulle analisi della Camera di Commercio di Verbano Cusio Ossola. Questa diminuzione, sottolinea la Camera, deve essere letta considerando la cessazione d´ufficio di 370 sedi di impresa ancora iscritte al vecchio Registro Ditte, di fatto non più esistente. Tale cancellazione è avvenuta nel terzo trimestre dello scorso anno. La revisione non è obbligatoria, ma la Camera di Commercio ritiene importante procedere con un aggiornamento puntuale del Registro delle Imprese, principale strumento di conoscenza del territorio economico locale. La revisione degli archivi consente quindi di accedere ad un patrimonio di informazioni sul sistema economico del Verbano Cusio Ossola più completo ed attendibile. Questi sono in sintesi i dati principali sulla dinamica della nati-mortalità delle imprese, elaborati dal Servizio Promozione delle imprese e Sviluppo del territorio della Camera di Commercio. Tasso di sviluppo del sistema economico del Vco - Tra il 2000 e il 2007, si è registrato un tasso di sviluppo medio dello 0,64%, valore di poco lontano da quello piemontese (0,85%), ma inferiore a italiano (1,26%). Nel 2007 il tasso di crescita delle imprese della provincia assume il medesimo andamento di quello nazionale; è evidente una lieve decrescita rispetto ai dati del 2006. Aumenta invece il tasso di sviluppo delle imprese regionali, provocando un aumento della forbice tra il dato provinciale (+0,35%) e quello piemontese (+0,7%). Analisi settoriale - Nell’analisi degli andamenti dei singoli settori, occorre premettere che una lettura dettagliata non è agevole, poiché alcune delle imprese nuove iscritte non hanno ancora dichiarato puntualmente l’attività svolta o stanno al momento predisponendosi ad iniziarla. Escludendo dunque le imprese non ancora classificate e quelle con un peso percentuale non rilevante, ad esempio il settore della sanità, nel 2007 il tasso di natalità (dato delle iscritte rapportato allo stock dell’anno precedente) più elevato si è registrato nel settore delle costruzioni (+9,8%), che pesa per il 25% sul sistema imprenditoriale. Buoni risultati sono stati raggiunti nel settore del commercio e degli alberghi ed esercizi pubblici, con un aumento del 6%, ed un peso percentuale del 22% per il commercio e dell’8% per il settore turistico. Per quanto riguarda i tassi di sviluppo l’unico settore con un risultato positivo è quello delle costruzioni, +2,4%. Ancora negativo il tasso di crescita del settore manifatturiero, - 4,4%. I dati sono in linea con quelli nazionali che evidenziano un record nelle iscrizioni e un aumento dei tassi di natalità ma anche un forte aumento delle cessazioni, che provoca tassi di crescita negativi. Continuando nell´analisi della dinamica settoriale, i due macrosettori delle costruzioni e del commercio chiudono il 2007 con un aumento del loro peso percentuale che passa dal 21% nel 2006 al 25% nel 2007 per le costruzioni, mentre per il commercio varia dal 20% nel 2006 al 22% nel 2007. I settori lapideo, metalmeccanico e alberghiero, che maggiormente caratterizzano l’economia locale, registrano tassi di natalità rispettivamente del 1,6%, 3,6%, 6%, tutti inferiori al tasso medio di natalità del totale imprese del Vco, 7%. In particolare, si registra un lieve miglioramento in termini di trend del settore metalmeccanico nell’anno 2007 rispetto ai quattro anni precedenti. Sostanzialmente stabili, rispetto al 2006, il settore lapideo e quello turistico. Forme giuridiche e caratteristiche degli imprenditori - Relativamente all’analisi per forma giuridica, l’anno 2007 conferma due fenomeni: da una parte la crescente rilevanza delle società di capitale, ormai consolidata dinamica di lungo periodo, che può definirsi strutturale, anche se con lieve diminuzione rispetto al 2006, dall’altra il tasso di sviluppo negativo delle ditte individuali che continuano comunque a rappresentare il maggior numero delle imprese del Vco. Il dato provinciale, in linea con quello nazionale, evidenzia l’incremento delle società di capitale, +2,58% e il valore negativo delle imprese individuali, -0,1%. La provincia del Verbano Cusio Ossola si posiziona al di sopra della media regionale, dove le società di capitale rappresentano nel 2007 il 13%, registrando un tasso di sviluppo del 3,75%, ma rimane ancora al di sotto della media nazionale, dove le società di capitali rappresentano nel 2007 il 20% del totale delle imprese con un tasso di crescita del 4,6%. Le ditte individuali, continuano a rappresentare il segmento più importante del tessuto imprenditoriale provinciale, pari al 56,6% del numero totale di imprese, registrando tasso di crescita negativo dello 0,1%: in altre parole le cessazioni (720) superano le iscrizioni (712) . Quindi, anche nella provincia del Vco, il cambiamento strutturale della crescita imprenditoriale, che negli anni passati era influenzato principalmente dalle imprese individuali e oggi invece da quelle costituite in forma societaria, mostra un sostanziale consolidamento del tessuto delle imprese, alle prese con la sfida di un mercato domestico che è, in molti casi, europeo. Imprese artigiane - Complessivamente nell’ultimo anno sono nate 418 imprese artigiane e ne sono cessate 393, facendo segnare un tasso di natalità di quasi il 8,4% che si associa ad un tasso mortalità del 7,8%, generando una crescita delle imprese artigiane pari allo 0,5%. Analizzando i settori in cui sono maggiormente presenti le imprese artigiane, troviamo al primo posto le costruzioni (44%), seguite delle imprese manifatturiere (28%). Questi due settori occupano più del 70% del totale delle imprese artigiane. Il tasso di sviluppo annuale relativo ai questi due settori risulta essere positivo per le costruzioni (+2,65%), ma negativo per il manifatturiero (-2,74%). Analizzando la forma giuridica delle imprese artigiane si conferma quanto detto nelle precedenti analisi fatte dalla Camera di Commercio, circa la prevalenza, sul territorio provinciale, delle imprese individuali che occupano quasi l’80% del totale (in valore assoluto 3. 940 su un totale di 5. 019 imprese attive), seguite dalle società di persona (19,7%) e da un 1,7% per le società di capitali. .  
   
   
PORDENONE: “CENTRO” DELLA SUBFORNITURA REGIONALE  
 
Pordenone , 6 febbraio 2008 - Samumetal, salone delle macchine utensili per la lavorazione dei metalli, sarà l’occasione per la Camera di Commercio di Pordenone per lanciare una nuova iniziativa dedicata specificatamente a valorizzare la subfornitura regionale, settore fiore all’occhiello proprio dell’economia pordenonese. Il neo-nato è Subfor-int, progetto di sviluppo delle capacità di internazionalizzazione e di promozione sui mercati esteri delle imprese che operano quali subfornitrici nelle molteplici filiere quali quelle della meccanica, legno-arredo, plastica, tessile, ecc. Un’iniziativa specifica rivolta ad aziende che fronteggiano ogni giorno dinamiche di business complesse caratterizzate più di altre dalle pressioni competitive in termini di innovazione, prezzi e mercati. In questo contesto, la subfornitura regionale si trova oggi ad affrontare la concorrenza globalizzata di imprese dell’estremo oriente o dei paesi asiatici che richiede la formulazione di strategie nuove e dinamiche. Nell’ambito del progetto si prevede di realizzare azioni di primo accompagnamento all’internazionalizzazione delle imprese, di assistenza all’analisi delle opportunità di business all’estero, di sviluppo e miglioramento delle capacità di operare su tali mercati, azioni promozionali di consolidamento nei mercati strategici (fiere, incontri fra imprese, ecc. ) e azioni esplorative in nuovi mercati. Sulla base di questi elementi, il progetto dell’Ente camerale pordenonese è stato fatto proprio dall’Amministrazione regionale della Regione Friuli Venezia Giulia che ne ha compreso la strategicità per il miglioramento del posizionamento competitivo di tutta l’economia regionale e ne ha garantito la copertura finanziaria. Un risultato che deriva da anni di lavoro del Centro Regionale della Subfornitura del Friuli Venezia Giulia creato dalla Camera di Commercio di Pordenone nel lontano 1991 e che, dopo il suo accorpamento nel 2007 nella nuova Azienda Speciale Concentro dell’Ente camerale, vede ora un rilancio forte delle sue attività grazie ad importanti riconoscimenti. Oltre al progetto Subfor-int è infatti di questi giorni anche la notizia che il Comitato Network Subfornitura, cioè l’organizzazione di rappresentanza nazionale della subfornitura al quale partecipano Unioncamere nazionale, diverse Unioncamere regionali e associazioni di categoria e l’Ucimu, ha individuato il Centro Regionale della Subfornitura del Fvg quale struttura di coordinamento delle azioni di promozione internazionale della subfornitura condotte dal Comitato stesso. Questo importante riconoscimento è stato ottenuto sulla base della intensa attività di internazionalizzazione che il Centro ha svolto e intende sviluppare anche in nome del Comitato. Tale incarico consentirà al Centro di proporsi nelle iniziative nazionali e internazionali di promozione della subfornitura quale partner privilegiato per l’internazionalizzazione. Riconoscimenti e impegni che si vanno ad aggiungere ad un programma di attività di promozione della subfornitura regionale per il 2008 già intenso con la partecipazione e l’accompagnamento di imprese a 10 fiere specializzate all’estero (Germania, Francia, Svezia, Finlandia, Turchia,…), l’assistenza dello sportello e i programmi di internazionalizzazione verso paesi di particolare interesse quali i Paesi del Centro-nord Europa, i balcani, la Russia e l’Estremo Oriente. Un programma molto articolato che intende stimolare le imprese della subfornitura regionale a contattare il Centro Regionale della Subfornitura del Friuli Venezia Giulia, presso Concentro-azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone, per verificare i molteplici servizi e attività offerti a loro supporto anche rivolgendosi allo stand presente presso il padiglione 9 della Fiera durante Samumetal. .  
   
   
FIRMATO UN NUOVO ACCORDO TRA AIR LIQUIDE E L’ACCIAIERIA ARVEDI  
 
Milano, 6 febbraio 2008 - Nell’ambito del programma di potenziamento della capacità produttiva dello stabilimento di Cremona, il Gruppo Arvedi, una delle più significative realtà siderurgiche in Italia e in Europa, ha firmato un accordo di fornitura dei gas tecnici con la divisione Large Industries di Air Liquide Italia, società leader nella produzione di gas industriali e medicinali. L’accordo, della durata di oltre 14 anni, prevede, attraverso la tubazione esistente, la fornitura da parte di Air Liquide Italia dei gas tecnici, che verranno utilizzati all’interno dell’acciaieria, oltre che dal già esistente impianto Isp, per il nuovo impianto integrato “Endless Strip Production”, primo impianto al mondo in grado di produrre, partendo dall’acciaio liquido, direttamente coils di basso spessore laminati a caldo in continuo (endless). Nei prossimi anni Arvedi investirà circa 300 milioni di Euro nello stabilimento di Cremona. Il nuovo impianto sarà in grado di produrre oltre 2 milioni di tonnellate all’anno di acciaio laminato a caldo, con un notevole risparmio di costi e una considerevole riduzione del fabbisogno energetico e una migliorata compatibilità ambientale. Nel complesso l’Acciaieria Arvedi produrrà oltre 3 milioni di tonnellate di coils sotto forma di prodotti neri, decapati, laminati a freddo e zincati. Air Liquide per far fronte alle nuove necessità, investirà circa 40 Milioni di Euro in un programma di potenziamento della propria capacità produttiva installata sulla rete di tubazioni ossigeno (circa 650 km) che fornisce, nella pianura padana, la propria clientela e lo stabilimento di Cremona. ”A partire dal Ii trimestre del 2008 l’Acciaieria Arvedi inizierà la messa in servizio dei nuovi impianti relativi al progetto Esp. L’acciaieria farà uso, per la produzione del liquido, del forno più potente fino ad oggi installato al mondo”, dichiara il Dott. Maurizio Calcinoni, Vice Presidente di Finarvedi, la holding del Gruppo. “La scelta di Air Liquide come fornitori di Ossigeno per la nostra acciaieria è stata determinata dalla nostra volontà di proseguire ed allargare il rapporto di fornitura già in atto e di affidarci ad un grande produttore che ci potesse garantire il massimo livello di servizio e di affidabilità. ” “Siamo molto orgogliosi che Arvedi abbia scelto di consolidare la relazione con Air Liquide iniziata negli anni novanta, con la firma di questo nuovo importante contratto di fornitura di ossigeno per la sua acciaieria di Cremona ” Ha dichiarato Patrick Jozon, Amministratore Delegato e Direttore Generale Air Liquide Italia ”a conferma del lungo rapporto di collaborazione tra le nostre società e della comune visione industriale. Entro due anni un nuovo impianto di produzione si affiancherà ai tre esistenti dislocati lungo la tubazione aumentandone la flessibilità e rafforzando ulteriormente il livello globale di disponibilità. La divisione Large Industries, con 20 impianti produttivi in 12 siti e gli oltre 170 Milioni di Euro investiti in Italia negli ultimi 5 anni conferma la propria vocazione a supportare lo sviluppo dei propri Clienti e la leadership nelle grandi fornitura di Ossigeno, Azoto e Idrogeno”. .  
   
   
CASATI: “HA RAGIONE IL CARDINALE TETTAMANZI, ALLE DONNE SERVONO AIUTI CONCRETI. LA PROVINCIA DI MILANO PROMUOVE DA ANNI IL SERVIZIO MADRE SEGRETA”  
 
Milano, 6 febbraio 2008 - “Il Cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi ha perfettamente colto nel segno. Sul tema dell’aborto non servono condanne o battaglie ideologiche, alle donne servono aiuti concreti. Affinché la legge 194 sia applicata correttamente e, laddove esistono i presupposti, si faccia il possibile per evitare l’interruzione di gravidanza. La Provincia di Milano, in questa direzione, promuove da anni il servizio Madre Segreta, per accompagnare le maternità a rischio di fragilità”. Così Ezio Casati, Assessore alle Politiche sociali e programmazione socio-sanitaria della Provincia di Milano interviene nel dibattito sull’interruzione di gravidanza. “Accolgo con favore - prosegue Ezio Casati, Assessore provinciale alle Politiche sociali e programmazione socio-sanitaria - l’apertura al dialogo costruttivo lanciato dall’Arcivescovo di Milano a società e istituzioni. Sul tema dell’aborto non servono condanne moralistiche o battaglie ideologiche. L’impegno per aiutare le donne in difficoltà, che vedono l’aborto come l’unica via d’uscita, deve essere alimentato dalla cultura dell’accoglienza, dell’ascolto ai problemi e dell’accompagnamento. Non a caso il Movimento per la Vita Ambrosiano sottolinea come nel 50% dei casi le donne che chiedono il loro aiuto sono “spinte all’interruzione di gravidanza per problemi di natura economica””. “Da anni la Provincia di Milano - conclude l’assessore provinciale Ezio Casati - promuove il servizio gratuito e anonimo di Madre Segreta, per sostenere le donne che hanno deciso di partorire avvalendosi della facoltà di non riconoscere il figlio. Un nostro team di psicologi, assistenti sociali e medici informano queste madri a rischio di fragilità sulla concreta possibilità di un percorso alternativo all’aborto, rivolto a garantire la loro salute e protezione sociale. Così vengono supportate nella gestazione in tutti gli aspetti, dal sostegno psicologico all’accesso ai servizi sanitari. Al termine della gravidanza, come consentito dalla legge, possono non riconoscere il proprio figlio. Nel giro di un mese, grazie al Tribunale dei minori, il bimbo viene affidato alla famiglia adottante o affidataria. Il bilancio di questo servizio è per noi incoraggiante: Madre Segreta tiene, ogni anno, 36mila contatti telefonici con utenti in difficoltà, attiva oltre 400 colloqui e riesce ad attivare più di 200 percorsi di sostegno. La nostra esperienza, ormai decennale, evidenzia come nel 40% dei casi il percorso ha un esito positivo, la madre tiene il proprio figlio, soltanto il 60% delle utenti sceglie il non riconoscimento. In ogni caso si tratta di una grandissima vittoria”. .  
   
   
L’ASSESSORE IVA BERASI INCONTRA “MARUJA”, LA DONNA PERUVIANA CHE OFFRE UN FUTURO ALLE BAMBINE DI LIMA LE INIZIATIVE SOSTENUTE DALLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO E DALL’ASSOCIAZIONE HARAMBEE SONO RIVOLTE ALLE RAGAZZE E AI RAGAZZI DELLE PERIFERIE ABBANDONATE  
 
 Trento, 6 febbraio 2008 – L’assessore provinciale alla solidarietà internazionale Iva Berasi ha ricevuto ieri, presso gli uffici dell’Assessorato, la signora Maruja, responsabile del Ceprof (Centro de Promociòn Familiar) di Lima, con il quale la Provincia autonoma di Trento sta realizzando un progetto educativo rivolto alle ragazze e ai ragazzi rimasti senza famiglia. “Non è la prima volta che la Provincia ha modo di collaborare con il Ceprof – ha detto l’assessore Berasi in apertura di incontro, – e il progetto di cui oggi stiamo parlando è la prova che, quando gli interventi di solidarietà trovano terreno fertile, entusiasmo e occasione per far crescere forze locali, vuol dire che gli obiettivi che la comunità trentina si è posta nel campo della solidarietà sono stati raggiunti. Quando poi i beneficiari della solidarietà sono le bambine, i bambini e le donne, il nostro impegno si sente ancor più motivato. Puntare sulle giovani generazioni, infatti, significa assicurare un futuro agli sforzi di tutti; inoltre, aiutare una madre di famiglia a risolvere i propri problemi, vuol dire intervenire nel concreto e positivamente sui problemi di un intero gruppo familiare”. La signora Maruja, accompagnata da Flavio Pronio, Carla Marchetto e Manuel Coser dell’associazione Harambee Trento, dopo aver ringraziato la Provincia e tutto il Trentino per la vicinanza da sempre dimostrata e per l’aiuto concreto prestato, ha brevemente illustrato la storia e i risultati raggiunti dalla sua organizzazione. “Oggi, dopo anni di lavoro, sofferenze, vittorie e sconfitte – ha tra l’altro detto Maruja in conclusione dell’incontro di questa mattina, – il Ceprof è una realtà solida e riconosciuta, ben visibile nel quartiere di Tablada; è un luogo sicuro per molte future donne, oggi ancora bambine, ed un punto saldo di riferimento per molti bambini che ogni giorno devono affrontare i problemi del mondo adulto”. Il “teatro” dell’intervento è il quartiere Tablada de Laurìn, nel distretto di Villa Maria del Triunfo, una delle zone più povere della periferia di Lima, in Perù. Beneficiari del progetto di cui s’è parlato nell’incontro di oggi in Assessorato sono le ragazze e i ragazzi rimasti senza famiglia e a forte rischio di esclusione sociale: si vuole offrire ad alcuni di loro una borsa di studio per completare gli studi intrapresi. La loro formazione scolastica, effettuata in scuole di buon livello, garantirà una maggiore possibilità di inserimento lavorativo e sarà un’opportunità per aumentare e fortificare l’autostima negli stessi ragazzi. La borsa di studio consentirà di sostenere le spese per l’iscrizione scolastica, per l’acquisto del materiale didattico e garantirà anche un sostegno psicologico laddove necessario. Questo progetto è la naturale prosecuzione di un precedente intervento – anch’esso finanziato dalla Provincia di Trento – grazie al quale un gruppo di ragazzi ha potuto terminare regolarmente la frequenza scolastica, mettendosi al contempo a disposizione per un’opera di sostegno e di aiuto nei confronti di altri bambini in difficoltà. Negli ultimi tempi è anche cresciuta l’affluenza di adolescenti e adulti, un po’ da tutto il quartiere e dalle zone vicine attirate dal campo sportivo e dalle altre iniziative sul versante dell’aggregazione che si stanno sviluppando al Cefrop, dal cineforum al corso di cucina, tutti segnali positivi di una realtà che continua a crescere. Tra i progetti futuri vi è infine la realizzazione di una mensa per i ragazzi e le ragazze che frequentano il centro. Scheda Del Ceprof - Il Ceprof di Lima è una “casa” per bambine dai 6 ai 18 anni che si trovano in uno stato di abbandono temporaneo o permanente e in pericolo sia fisico che morale. Il Centro nasce a Tablada de Laurìn, nella parte meridionale di Lima, nel 1989 come Ong, con la finalità di favorire l’educazione dei bambini all’interno delle rispettive famiglie, di creare corsi di formazione diretti alla partecipazione delle donne nel campo produttivo e di offrire consulenze specialistiche mirate alle famiglie, in particolare alle donne “abbandonate” con prole numerosa. Il Ceprof nasce grazie all’intuizione di un gruppo di donne (Maruja, Gaby, Rosy e Daniela), che da anni già operavano in questo contesto sociale. Era, quella, l’epoca in cui “Sendero Luminoso” dava il via alle azioni violente e si spostava dalle montagne alla città, creando malessere e paura in tutto il Perù. Nel 1992 il Ceprof dà vita a un nuovo progetto, che prevede la creazione di una Casa di Accoglienza per bambine dai 6 ai 13 anni, l’”Hogar Padre Humberto Pasina”, per offrire una via di uscita alle numerose situazioni di violenza e di abuso nei confronti delle giovani e giovanissime donne. Nel 2004 decolla invece il progetto Casa della Cultura, dedicato a tutti i minori che vivono in Tablada. Con molti sforzi e con l´aiuto di alcune istituzioni italiane tra cui la Provincia autonoma di Trento, è stata costruita una biblioteca nella quale i bambini ed i ragazzi del quartiere possono trovare, con l´aiuto dei volontari, un´assistenza all´istruzione. Inoltre in essa vengono organizzati laboratori ed attività ricreative per impegnare i ragazzi ed allontanarli quindi da tutti i pericoli dalla strada. Il piano superiore della medesima struttura è adibito al progetto Turismo solidale e alternativo: alcune stanze, infatti, sono predisposte per accogliere e dare ospitalità a turisti-responsabili che hanno il desiderio di entrare in contatto con l´"altra faccia del Perù”. I proventi derivati dal pernottamento e dai servizi offerti vengono usati per finanziare le attività educative che si svolgono nella biblioteca. L’ultimo progetto in ordine di tempo è quello per il quale Maruja s’è oggi vista con l’assessore Berasi e che riceve il contributo della solidarietà internazionale trentina: si tratta del progetto Studiare per Vivere, con il quale si vogliono aiutare aiuta i ragazzi più promettenti a livello scolastico e desiderosi di continuare gli studi, ma che non hanno la possibilità economica per accedere a scuole superiori di qualità e poi all’università. “Oggi, dopo anni di lavoro, sofferenze, vittorie e sconfitte – ha detto Maruja nel corso dell’incontro di questa mattina, – il Ceprof è una realtà solida e riconosciuta, ben visibile nel quartiere di Tablada; è un luogo sicuro per molte future donne, oggi ancora bambine, ed un punto saldo di riferimento per molti bambini che ogni giorno devono affrontare i problemi del mondo adulto”. .  
   
   
“DONNE DI FIORI”, PROSEGUE IL CICLO DI INCONTRI  
 
Bologna, 6 febbraio 2008 - Continua il ciclo di conferenze “Donne di fiori, seduzioni e mestieri attorno al giardino” condotte da Lina Danielli e promosse dall’assessorato alla Cultura e alle Pari opportunità della Provincia di Bologna sul tema del giardino, per riflettere sui mestieri che le donne esercitano attraverso il fiore e sulle seduzioni ed espressioni artistiche che nascono dall’incontro dell’elemento vegetale con un’artista, sia questa scrittrice, regista, danzatrice. Il primo incontro del 2008 sarà il 7 febbraio con la conferenza “Alchimie e streghe. La magia della Rosa nella favola della Bella e la Bestia”. Le conferenze, che si terranno alle 17. 30 nella sala Zodiaco di palazzo Malvezzi, proseguiranno ogni 15 giorni, sempre di giovedì, secondo il seguente calendario: 21 febbraio, “Segreti e benevolenze. Scrittrici e registe in giardino”; 6 marzo, “A fior di pelle. Pina Bausch inscena la danza nei giardini di Versailles”; 20 marzo, “In silenziosa corsa. La parete vegetale s’inerpica nello spazio”; 3 aprile, “Di che giardino sei? Conoscere le donne attraverso un simbolo”. . .  
   
   
CRESCE A PIACENZA IL NUMERO DEI DISABILI AVVIATI AL LAVORO I DATI 2007 FORNITI DALL´ASSESSORE TRIBI: ´SITUAZIONE OTTIMA NEL PRIVATO, MIGLIORABILE NEL PUBBLICO´  
 
Piacenza, 6 febbraio 2008 - Sono 217 i disabili assunti nel 2007 in aziende ed in enti pubblici piacentini grazie all’Amministrazione provinciale. Lo ha comunicato l’assessore provinciale al lavoro e sistema scolastico e formativo Fernando Tribi alla conferenza stampa svoltasi lunedì 4 febbraio, nella sede della Provincia di Borgo Faxhall, proprio per fornire agli organi di stampa locali i dati sul collocamento disabili nel 2007. Affiancavano l’assessore, in conferenza stampa, la dirigente del servizio Formazione e Lavoro della Provincia, Manuela Moreni, Mariangela Zilocchi, responsabile dell’Unità operativa Lavoro, Luciano Biella, responsabile del collocamento disabili, e Roberto Soccini, che si occupa dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. I disabili iscritti negli appositi elenchi al 31 dicembre dell’anno scorso erano, ha comunicato l’assessore, 1685, di cui 671 immediatamente disponibili a svolgere attività lavorativa. Dei 217 avviati al lavoro, 211 sono stati assunti da aziende private, 6 da enti pubblici. Significativo il numero di donne coinvolte: 86, poco meno del 50% del totale. Molto positivi i dati 2007 anche per quel che riguarda le convenzioni; strumenti particolarmente utili, ha fatto notare l’assessore, perché consentono di inserire il lavoratore disabile in azienda in modo ancor più graduale e mirato, tramite la programmazione di specifici percorsi formativi. Le convenzioni stipulate nel 2007 sono state 114, con altri 145 lavoratori coinvolti che saranno assunti nei prossimi mesi. Da metà 2004 ad oggi, ovvero dall’insediamento dell’attuale Giunta provinciale, le assunzioni di disabili tramite convenzioni sono state 630, con aumenti graduali anno dopo anno (si è passati dai 155 del 2004 ai 162 del 2007). Le assunzioni sono avvenute, nella stragrande maggioranza dei casi, in aziende private. Buone notizie anche per quel che riguarda i fondi assegnati alle aziende private per l’assunzione di disabili: il trend si è sostanzialmente stabilizzato, dopo il balzo considerevole dal 2003 al 2004, quando i finanziamenti passarono da 748 mila a 1 milione e 46 mila euro. Situazione positiva anche sul fronte degli sgravi contributivi previsti dal fondo nazionale ex articolo 13 per aziend eche assumono disabili: nel 2006 (ultimo dato disponibile), gli sgravi ammontavano a 560 mila euro, il 14,7% del totale regionale, ed è da considerare come tale percentuale sia andata sempre crescendo, in particolare dal 2004. Una spia della qualità dei progetti presentati. Un quadro positivo, quello illustrato da Fernando Tribi, frutto dell’impegno e delle capacità – ha tenuto a sottolineare l’assessore - dei servizi della Provincia direttamente coinvolti, in tutte le sedi competenti. Impegno, ha garantito Tribi, che sarà mantenuto, e se possibile intensificato, in futuro. Un contributo significativo a far crescere il numero di disabili inseriti nel mondo del lavoro dovrebbe venire dall’inasprimento, recente, delle penali per le aziende che non adempiono all’obbligo di assunzione di categorie protette: la sanzione passa, da quest’anno, da 12 a 30 euro giornaliere per ogni disabile non assunto nonostante l’obbligo. I nuovi strumenti di intervento individuati dal programma provinciale delle politiche formative e del lavoro si stanno rivelando efficaci: dalla formazione professionale più mirata e che pone direttamente in connessione lavoratori, profili professionali e aziende, all’utilizzo puntuale anche delle chiamate numeriche a scadenza semestrale; unico neo un utilizzo ancora troppo timido e parziale della cooperazione sociale come positivo interlocutore delle aziende per quanto riguarda la fornitura di beni e servizi cui adempiere mettendo al lavoro soggetti disabili. L’attività di “pressing” esercitata dall’assessorato ha portato diversi datori di lavoro privato ad uscire dalla possibilità del pagamento dell’esonero per iniziare ad assumere (anche in aziende non immediatamente soggette all’obbligo) ed ha determinato la saturazione delle assunzioni obbligatorie da parte degli enti locali; resta ancora problematico il rapporto con enti pubblici di emanazione ministeriale e con l’azienda Asl, in attesa di un provvedimento regionale che ne ridefinisca, in diminuzione, gli obblighi ora imposti dalla Legge. .  
   
   
INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELL’AGENZIA FIORENTINA PER L’ENERGIA  
 
Firenze, 6 febbraio 2008 - E’stata inaugurata ieri mattina la nuova sede dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia, società partecipata della Provincia di Firenze, nata nel 2000. Gli uffici di Afe sono stati trasferiti dalla vecchia sede di Piazza Stazione 1 al numero 14 del Piazzale di Porta al Prato, a Firenze. Il trasloco si è reso necessario perché si sono modificate le esigenze dell’Agenzia che negli ultimi anni ha ricevuto dall’Ente provinciale nuovi incarichi. “L’agenzia segue per la Provincia le attività legate all’energia e attualmente sta lavorando molto per le energie rinnovabili – ha detto il Presidente di Afe, l’ingegner Luca Talluri – Gran parte del lavoro dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia è quello relativo alla consulenza alle amministrazioni comunali e alla Provincia, sui temi legati ai finanziamenti e ai bandi che riguardano le questioni energetiche”. I nuovi locali dell’Afe ospitano i 6 dipendenti dell’agenzia e i 10 ispettori che operano sul territorio provinciale con il compito di controllare gli impianti di privati e imprese sia dal punto di vista della sicurezza, sia per l’aspetto che interessa più direttamente il consumo di energia. Nel nuovo ufficio lo staff dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia svolgerà la sua azione di pianificazione sul recupero energetico e sulla diffusione delle energie rinnovabili, avendo come primi interlocutori i comuni del territorio e l’amministrazione provinciale stessa. Sarà dalla nuova sede che l’Agenzia Fiorentina per l’Energia presenterà il piano energetico provinciale redatto in collaborazione con le Università di Siena e di Firenze. “Il 2008 per la Provincia è l’anno delle energie rinnovabili – ha detto l’Assessore all’Ambiente della Provincia Luigi Nigi, intervenuto all’inaugurazione della nuova sede di Afe – In questo quadro è fondamentale la pubblicazione del piano energetico provinciale, che scatta una fotografia delle attuali abitudini energetiche dei cittadini della Provincia e indica le potenzialità dei vari territori. Per esempio: sappiamo che il Mugello ha una sua vocazione per l’energia eolica. Nel chianti è previsto lo sfruttamento delle biomasse, mentre nei comuni lungo l’asta dell’Arno verrà recuperata l’energia idroelettrica delle vecchie briglie. Ogni zona del territorio avrà quindi una sua specifica pianificazione per quanto riguarda le energie rinnovabili”. Per conoscere meglio la realtà dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia si può consultare il sito web www. Firenzenergia. It o contattare lo 055 219641. .  
   
   
RISPARMIO ENERGETICO A VARESE  
 
Varese, 6 febbraio 2008 - Villa Recalcati aderisce anche quest’anno alla campagna “Mi illumino di meno”, lanciata nel 2004 dalla trasmissione Caterpillar trasmessa da Radio 2 e che avrà luogo il 15 Febbraio 2008. Sono due i progetti che la Provincia di Varese promuove per sensibilizzare la popolazione al risparmio energetico: il primo è diretto al mondo delle scuole, il secondo invece coinvolgerà gli stessi uffici dell’amministrazione provinciale. Nelle scuole viene lanciata per il secondo anno l’iniziativa “la nostra scuola per l’energia sostenibile”, alla quale l’anno scorso avevano aderito in via sperimentale 8 scuole . Per questa edizione è prevista la partecipazione di oltre 30 istituti, tra elementari, medie e superiori, che si impegneranno a ridurre i consumi energetici. Verrà dunque messa in campo una procedura che prevede dapprima l’analisi dei contatori degli edifici scolastici aderenti e successivamente l’applicazione di procedure dirette al risparmio energetico, quali ad esempio spegnere le luci delle palestre quando non sono occupate o assicurarsi che i computer dell’aula informatica vengano sempre scollegati dopo l’uso e i monitor non rimangano in modalità di attesa. Un piccolo, ma concreto accorgimento che porta però importanti benefici a livello pratico. Al termine dell’iniziativa, infatti gli studenti effettueranno la lettura del contatore per constatare il risparmio ottenuto sia in termini ambientali che economici. Per quanto riguarda invece gli uffici di Villa Recalcati, in tutte e tre le sedi del capoluogo, l’iniziativa si articolerà con la distribuzione di cestini per la raccolta differenziata negli uffici al fine di abbinare al risparmio del Co2, anche quello legato ai rifiuti. Quest’iniziativa fa seguito alla distribuzione, avvenuta mesi fa, di opuscoli di sensibilizzazione a tutto il personale della Provincia riguardo agli accorgimenti necessari per garantire il risparmio energetico negli uffici. .  
   
   
REGGIO EMILIA: DALLA PROVINCIA INCENTIVI PER IL RISPARMIO ENERGETICO FONDO DI 204.000 EURO PER SOSTITUZIONI DI CALDAIE, MIGLIORAMENTO DELL´ISOLAMENTO E PANNELLI SOLARI. CONTRIBUTI CUMULABILI CON L´INCENTIVO STATALE DELLA DETRAZIONE IRPEF  
 
 Reggio Emilia, 6 febbraio 2008 - L´assessorato all´Ambiente della Provincia ha messo a disposizione un fondo di 203. 710 euro per i cittadini che intendono migliorare l´efficienza energetica delle proprie abitazioni, decidendo di sostituire la vecchia caldaia con una caldaia a condensazione, di migliorare l´isolamento dell´involucro edilizio agendo su pareti e componenti vetrati, o di installare di pannelli solari per la produzione di acqua calda. "Con questi incentivi economici - spiega l´assessore provinciale Alfredo Gennari - intendiamo favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, garantendo a livello locale un contributo sostanziale per il miglioramento della qualità dell´aria e per la riduzione delle emissioni climalteranti: oltre 100 tonnellate/anno di anidride carbonica, considerando l´intera misura. Questa azione è già prevista nel Piano di tutela della Qualità dell´aria quale misura necessaria per il rientro della criticità di lungo periodo, primo obiettivo di intervento del piano, considerando che al settore civile è associata una potenzialità di riduzione del carico emissivo del 20-25%". Il contributo provinciale è cumulabile con l´incentivo statale che opera secondo il meccanismo della detrazione Irpef (55% dei costi sostenuti). Si tratta di una grande opportunità per cittadini, che possono così far fronte all´aumento del prezzi dell´energia investendo sul risparmio energetico nelle proprie abitazioni. La data di scadenza per la presentazione di richiesta di contributo è fissata per il 31 dicembre 2008, al fine di favore la più ampia adesione e l´esecuzione di un maggior numero di interventi. L´avviso pubblico e i moduli necessari alla presentazione delle domande sono disponibili sul sito internet della Provincia (www. Provincia. Re. It) e reperibili anche presso la portineria di Palazzo Allende, in corso Garibaldi 59. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all´Ufficio Energia (telefono 0522. 444235-0522. 444258). .  
   
   
IL NUOVO FOTOVOLTAICO PER LE IMPRESE ITALIANE A PALERMO DAL 25 AL 28 FEBBRAIO IL PRIMO CORSO IN ITALIA PER MANAGER E IMPRENDITORI  
 
Palermo, 6 febbraio 2008 - Quelle integrate su un edificio di Roma le ha presentate 5 giorni fa a Los Angeles Arnold Schwarzenegger ad uno dei candidati in corsa per la nomination alle elezioni presidenziali americane. «Sono le nuove tecnologie fotovoltaiche che consentono di utilizzare l’elettricità solare -- dice Mario Pagliaro, che terrà a Palermo dal 25 al 28 febbraio il primo corso italiano per manager e imprenditori -- in contesti in cui non è possibile né conveniente utilizzare i pesanti pannelli al silicio». «Quanto costano? Chi le produce? Quando conviene utilizzarle? E come integrare i nuovi moduli flessibili direttamente nei prodotti del Made in Italy?» A queste domande risponde il corso in programma a Palermo a fine mese, al quale è possibile iscriversi sul sito www. I-sem. Net. «La formazione è rivolta ai manager -- dice Pagliaro, autore di Flexible Solar Cells -- perché sono loro che hanno la possibilità concreta di far trarre alle loro imprese i benefici immediati delle nuove tecnologie per l’elettricità prodotta con la luce del sole. «Frequentando il corso -- continua Pagliaro --, apprenderanno informazioni aggiornate e di immediata utilità pratica; nel contesto di una visione chiara sulla rilevanza strategica dell´energia solare nella nuova epoca che si è aperta con i prezzi degli idrocarburi quintuplicati». Con oltre 60 megawatt, in Italia nel 2007 si è installato fotovoltaico più di quanto si sia fatto in tutti i 25 anni precedenti. La crescita è stata di oltre il 500% in più in un anno. Mentre quella mondiale è stata superiore al 40%. In breve, si tratta dell´industria con il più alto tasso di sviluppo al mondo fra quelle significative. In Italia incentivi fiscali e "conto energia" -- la vendita allo Stato dell´energia elettrica fotovoltaica a prezzi remunerativi -- stanno funzionando così bene che si viaggia al ritmo di mille impianti al mese; mentre la Legge finanziaria appena approvata prevede obblighi precisi per i grandi gestori elettrici sui tempi di interconnessione dei nuovi impianti . Le opportunità di sviluppo economico, sociale ed ambientale aperte dalla diffusione di massa dell´energia solare sono immense. L´italia entro i prossimi dodici anni dovrà triplicare, dal 5% attuale al 17% la quota di energia rinnovabile. Negli ultimi mesi, accanto alle tradizionali tecnologie al silicio, sono entrate sul mercato nuove tecnologie fotovoltaiche più economiche e versatili, particolarmente adatte al sistema produttivo italiano. Ricercatore del Cnr, Mario Pagliaro co-dirige il Sicily’s Photovoltaics Research Pole, un centro di ricerca, formazione e informazione sulla fotovoltaica di nuova generazione. .  
   
   
PRECISAZIONI MAIRE TECNIMONT S.P.A.  
 
Roma, 6 febbraio 2008 - In merito a quanto pubblicato da alcuni organi di stampa in relazione al contratto petrolchimico di Lorestan e Mahabad (Iran), Maire Tecnimont S. P. A. Precisa che progetti sono stati aggiudicati alla società di ingegneria iraniana Nargan, la quale ha appaltato a Tecnimont S. P. A. (società operativa del Gruppo Maire Tecnimont) solo i servizi di ingegneria di base, per un valore complessivo di circa €15 milioni. .