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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Giugno 2014
UE, ROAMING DATI: DAL 1° LUGLIO ABBATTIMENTO DELLE TARIFFE DI OLTRE IL 50%  
 
Bruxelles, 25 Giugno 2014 - Dal 1° luglio 2014 l´Ue ridurrà di oltre la metà le tariffe massime per scaricare i dati in roaming: da 45 a 20 centesimi per Mb. È il regalo d´estate della Commissione. Per chi viaggia nell´Ue costerà ancora meno consultare mappe, guardare video, controllare la posta e aggiornare i contenuti sui social network. Per fare un esempio, per i tifosi che si spostano nell´Ue durante i mondiali di calcio il roaming dati costerà 25 volte di meno rispetto ai mondiali del 2010. Da quando l´Unione ha introdotto i massimali tariffari, il consumo dei dati è aumentato notevolmente. Anche le chiamate e gli Sms saranno meno cari. Tutte buone notizie per chi viaggia in Europa e vuole rimanere in contatto con amici e familiari.
Tipo di attività di telefonia mobile nell´Ue Massimali 2013 (Iva esclusa) Massimali 2014 (Iva esclusa) Riduzione
Fare una chiamata 24 centesimi al minuto 19 centesimi al minuto 21%
Ricevere una chiamata 7 centesimi al minuto 5 centesimi al minuto 28,5%
Inviare un Sms 8 centesimi 6 centesimi 25%
Scaricare dati/navigare 45 centesimi per Mb 20 centesimi per Mb 55,5%
Come se non bastasse, dal 1° luglio gli operatori di telefonia mobile in Europa potranno offrire condizioni speciali per i servizi di roaming a chi prevede di viaggiare permettendo, in alcuni casi, di scegliere un operatore locale nel paese di destinazione per servizi dati quali invio e ricezione di email, consultazione di notizie online, caricamento di foto e riproduzione di video online. Chi è in viaggio potrà così confrontare le offerte di roaming e scegliere l´offerta e la tariffa più conveniente. Non è finita qui: l´Ue sta lavorando a nuove norme per eliminare del tutto le tariffe roaming. Il regolamento per la realizzazione di un continente connesso, proposto dalla Commissione, elimina le tariffe, garantisce una rete internet aperta e neutrale e offre una maggiore tutela ai consumatori che utilizzano servizi mobili e a banda larga. Neelie Kroes (@Neeliekroeseu), Vicepresidente della Commissione europea e Commissaria responsabile dell´Agenda digitale, ha dichiarato: "L´abbattimento dei prezzi del roaming dati quest´estate è un´ottima notizia per tutti noi. Ma non basta. Che senso hanno le tariffe roaming in un mercato unico? Spero che entro la fine dell´anno si raggiunga un accordo per abolirle del tutto. Il Parlamento ha fatto la sua parte, ora tocca agli Stati membri chiudere i giochi!".
 
   
   
“METEO ALTO ADIGE”: DISPONIBILE LA NUOVA APP  
 
Bolzano, 25 giugno 2014 - In futuro il bollettino del Servizio meteo provinciale sarà diffuso anche attraverso nuovi canali informativi: accanto alla classica homepage, la pagina web mobile, email e la segreteria telefonica, il bollettino è ora disponibile anche grazie a una specifica app per smartphone. La app è disponibile in 4 lingue (tedesco, italiano, ladino e inglese) e consente di aggiornarsi sul meteo in Alto Adige, il tempo in montagna e nei comprensori. "Inoltre è possibile scaricare anche informazioni meteo riferite al proprio Comune", sottolinea l´assessore provinciale alla protezione civile Arnold Schuler, che definisce la nuova app preziosa anche per gli agricoltori e il loro lavoro. L´applicazione del Servizio meteo è stata sviluppata da Informatica Alto Adige, "e questo rappresenta per noi un progetto all´avanguardia", aggiunge l´assessore all´informatica Waltraud Deeg. La Giunta provinciale, ricorda Deeg, è impegnata ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche in tutti i settori per favorire una comunicazione ampia, diretta e trasparente con i cittadini. "In tal senso diventa prioritaria la navigazione facile anche su apparecchi di telefonia mobile, come dimostra la nuova app." La app è disponibile su Android e iOs (iPhone), oltre a una specifica versione per tablet. Con il sistema Android sarà inoltre possibile visualizzare il bollettino in forma compressa utilizzando un "widget". "Sono disponibili i dati misurati in tutte le 80 stazioni meteo del Servizio provinciale, inclusive le 19 stazioni non ancora pubblicate tra cui Caldaro, San Martino in Passiria, Monguelfo", chiarisce Günther Geier del Servizio meteo. L´importanza di ricorrere a questa app nei casi di eventi di protezione civile rilevanti viene rimarcata dal direttore della Ripartizione protezione civile Hanspeter Staffler, "perché ci consente di inviare direttamente ai cittadini informazioni importanti via push." Google Play Store (Android): https://play.Google.com/store/apps/details?id=it.siag.weather&hl=it  Apple App Store (iOs): https://itunes.Apple.com/it/app/meteo-alto-adige-wetter-sudtirol/id887929235    
   
   
IL NUOVO PORTALE DEL SETTORE COOPERAZIONE DELLA REGIONE SI CHIAMA “COOPERARE CALABRIA”  
 
Catanzaro, 25 giugno 2014 - È online il nuovo portale “Cooperare Calabria”, del Settore Cooperazione della Regione Calabria dell’Assessorato “Cooperazione, internazionalizzazione e Politiche di Sviluppo Euro-mediterranee” guidato da Luigi Fedele. Il portale www.Cooperare.calabria.it  – ha da oggi un nuovo volto, frutto del lavoro congiunto tra gli esperti dell’Ufficio Attività Internazionali di Formez Pa che curano l’editing, e del Settore Cooperazione che si occupa di amministrare il sistema. La mission di Cooperare Calabria è quella di svolgere la funzione di helpdesk online per la raccolta e divulgazione delle informazioni sulle attività di cooperazione promosse dalla Regione Calabria, a beneficio dei soggetti pubblici e privati del territorio regionale che intendono partecipare a bandi e gare europei e internazionali. Enti e imprese hanno la possibilità di richiedere l’assistenza tecnica del Servizio Cooperazione per ricevere affiancamento per l’europrogettazione, dall’elaborazione della proposta di progetto fino alla presentazione della richiesta di finanziamento. Nel sito trovano spazio gli aggiornamenti relativi ai progetti gestiti dalla Regione nell’ambito della Cooperazione territoriale europea e dei bandi a gestione diretta, ma anche ai bandi regionali e comunitari attivi e alle notizie di cooperazione.  
   
   
SCUOLA. ORGANICI PER L´ANNO 2014-2015: L´ASSESSORE EMILIA ROMAGNA SCRIVE AL MINISTRO GIANNINI  
 
Bologna, 25 giugno 2014 – “In Emilia-romagna servono altri 800 docenti per garantire il funzionamento della scuola il prossimo anno scolastico. Il quadro aggiornato delle nuove iscrizioni ci parla di un aumento molto significativo di studenti rispetto all’anno appena concluso. Un aumento eccezionale che conferma l’Emilia-romagna come la Regione con il maggiore incremento di studenti. Per questo chiediamo una richiesta aggiuntiva di organico rispetto a quella già avanzata nei mesi scorsi”. Così scrive l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi in una lettera inviata al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e con cui sottolinea l’emergenza organici per l’anno scolastico 2014-2015. “I dati delle iscrizioni definitive ci hanno dato un quadro molto ampliato rispetto alle previsioni di qualche mese fa – spiega Bianchi – L’aumento di ragazzi iscritti nelle nostre scuole, progressivamente crescente e difficilmente programmabile perché dovuto ai ricongiungimenti delle famiglie immigrate, si va ad aggiungere alle caratteristiche peculiari del sistema scolastico emiliano-romagnolo caratterizzato da una forte iscrizione alla scuola dell’infanzia, da un numero significativo di iscrizioni agli istituti tecnici e professionali e da una grande presenza ragazzi stranieri”. “Per questo abbiamo ritenuto necessario ridefinire la richiesta di docenti già avanzata – aggiunge Bianchi – Servono almeno 500 posti di organico, a cui vanno aggiunti altri 200 posti per le esigenze delle scuole terremotate. A questi numeri occorre poi aggiungere circa 100 posti per la scuola dell’infanzia, che riteniamo debba avere ampliata la quota del personale dello Stato”.  
   
   
ADP VARESE, MARONI: CRONOPROGRAMMA RISPETTATO  
 
Varese, 25 giugno 2014 - "Il cronoprogramma dell´Accordo di programma viene rispettato. La novità, nella riunione del Comitato di indirizzo dell´Accordo è l´adesione dell´Università dell´Insubria. Nei giorni scorsi ho incontrato il rettore e mi ha chiesto di aderire: ho acconsentito volentieri, perché voglio coinvolgere l´Università negli spostamenti del Rettorato dall´attuale sede a Bizzozzero, che diventerà il più grande campus universitario italiano e sarà tutto dell´Università". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni alla Sede territoriale di Regione a Varese, commentando l´Accordo di programma per la riqualificazione di piazza Repubblica a Varese prima della riunione del Comitato di indirizzo.  
   
   
PRESENTATI GLI INDICATORI 2013 SULLA SCUOLA VALDOSTANA  
 
Aosta, 24 giugno 2014 - Quadro in chiaro scuro per la scuola valdostana. A delinearlo sono gli indicatori 2013, raccolti nella seconda edizione del rapporto redatto dalla Struttura regionale per la valutazione del sistema scolastico della Valle d’Aosta e presentati lunedì 23 giugno alla Biblioteca regionale di Aosta dall’Assessore all’istruzione e cultura, Emily Rini, dalla Sovrintendente agli studi, Giovanna Sampietro, e dal Coordinatore della Srev, Piero Floris. Nelle ottanta pagine di dati si scopre un’offerta formativa, dai servizi per la prima infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado, piuttosto ricca e ben distribuita sul territorio regionale. In particolare l’89 per cento dei Comuni valdostani dispone di servizi per la prima infanzia contro il 48 per cento della media italiana. Anche sul fronte delle risorse umane si riscontrano situazioni favorevoli, con una generale stabilità del personale docente ed un numero medio di alunni per classe e per insegnante decisamente contenuti. Tra gli elementi di criticità, oltre alla carenza di risultati eccellenti, spicca il fenomeno della dispersione scolastica, per contrastare il quale l’Amministrazione regionale ha recentemente approvato un “Piano di interventi per il miglioramento delle politiche educative”. Emily Rini, Assessore all’istruzione e cultura Questo sicuramente è un momento molto importante di analisi. Innanzitutto, ci troviamo di fronte ad una miniera di informazioni, informazioni che non vogliono essere un giudizio per nessuno ma un momento di confronto da cui partire. Naturalmente questo documento importante evidenzia delle criticità ma anche i lati positivi; tra i lati positivi non possiamo non ricordare l’attenzione molto alta che l’Assessorato della cultura ha sempre riservato all’istruzione della prima infanzia e questo credo che sia un dato significativo, perché vuol dire saper porre delle giuste e solide basi per i nostri ragazzi, per affrontare meglio le successive fasi di istruzione. Altro elemento importante che emerge in positivo è l’attenzione che è stata mantenuta alta per le scuole di montagna: questo poi naturalmente tiene e mantiene il nostro territorio vivo. Ovviamente però emergono anche delle criticità, una su tutte il forte tasso di abbandono scolastico. Su questo garantisco che l’attenzione sarà alta e metteremo in piedi tutte le misure possibili per contrastare questo fenomeno. Il piano varato dalla Giunta mette in fila una serie di azioni tra cui: l’arricchimento e la diversificazione dell´offerta formativa nella direzione di un miglioramento e potenziamento della filiera professionale dell’istruzione secondaria; la personalizzazione della didattica in tutti i gradi di scuola, fondamentale per promuovere il successo formativo; il miglioramento delle competenze chiave degli allievi, curando ad esempio la formazione e la professionalità dei docenti e dei dirigenti scolastici. Giovanna Sampietro, Sovrintendente regionale agli studi Per dare corpo a questa impostazione del lavoro sulla scuola è stato approvato la settimana scorsa il Piano giovani, che consente di portare alla scuola un milione e 113 mila euro che saranno utilizzati per orientamento, formazione dei docenti, alternanza scuola lavoro e individuazione di una didattica laboratoriale più vicina alle esigenze dei giovani. Il rapporto “La scuola valdostana. Indicatori 2013” può essere scaricato sul sito www.Scuole.vda.it    
   
   
FVG, ISTRUZIONE: BANDI PER OFFERTA FORMATIVA CON PIÙ FINANZIAMENTI  
 
Udine, 25 giugno 2014 - Una dotazione finanziaria maggiore dell´anno scorso - previa approvazione da parte del Consiglio regionale della legge di assestamento di bilancio - e tre pilastri a fondamento del percorso: attenzione, ascolto, collaborazione. Sono questi i capisaldi del "Piano di interventi per lo sviluppo dell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia per l´anno scolastico 2014/2015" e dei bandi per l´arricchimento dell´offerta formativa e per i progetti speciali presentati ieri nella sede della Regione, alla presenza dell´assessore all´Istruzione Loredana Panariti. "Il piano - spiega l´assessore - parte dall´ascolto delle esperienze positive maturate nel passato e punta a valorizzare la capacità di progettazione delle scuole, il coinvolgimento di più istituti in una rete, la qualità della didattica. Tra i bandi c´è da segnalare l´importanza ricoperta dai progetti di insegnamento delle lingue minoritarie: un tema straordinario - sottolinea Panariti - che pone la nostra regione al centro dell´Europa, valorizzando plurilinguismo, mobilità, cittadinanza europea". Quattro i bandi che sono stati illustrati negli obiettivi generali e nei dettagli tecnici ai rappresentanti delle scuole, statali e paritarie, ma anche di enti locali e di organismi pubblici e privati senza finalità di lucro. L´unico bando al quale si potrà partecipare solo attraverso domanda inviata in modo telematico sarà quello dei progetti per l´arricchimento dell´offerta formativa (Pof). Il secondo è quello che sostiene interventi proposti dalle scuole per l´insegnamento delle lingue e culture delle minoranze storiche (anche nelle varianti riconosciute) e per la valorizzazione dell´identità plurilinguistica del territorio regionale. La dotazione finanziaria di 150 mila euro pari a quella dell´anno scorso è confermata. Da segnalare che per i progetti sulla lingua slovena e tedesca l´intervento è destinato a scuole dell´infanzia, primarie e secondarie di primo grado, mentre per quelli sul friulano è rivolto solo alle scuole secondarie di primo grado. Il terzo bando - Progetti speciali - sostiene l´integrazione tra le istituzioni scolastiche e i soggetti del territorio e premia le "iniziative originali di didattica e formazione. La valutazione delle domande premia soprattutto la creatività e non il maggiore numero di scuole coinvolte, ma non ammette domande presentate da un singolo istituto. Infine, il quarto bando è quello che dà contributi per il contenimento delle rette delle sezioni "primavera", ovvero per i bambini dai 24 ai 36 mesi. All´incontro sono intervenute, per conto dell´Ufficio scolastico regionale Alida Misso e Cesira Militello, sottolineando come il piano "nasca quest´anno per la prima volta grazie ad un ascolto diretto delle istanze del mondo della scuola, così come emerse nel corso dell´audizione avvenuta nel gennaio scorso nella Vi Commissione consiliare" e grazie ad una più forte sinergia tra la Regione e l´Ufficio scolastico del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
BOLZANO: 13 MILIONI DI EURO PER BORSE DI STUDIO A UNIVERSITARI  
 
Bolzano, 25 giugno 2014 - Ammonta a 13 milioni di euro lo stanziamento garantito dalla Provincia di Bolzano per finanziare le borse di studio, nel prossimo anno accademico, a favore di studenti altoatesini. La relativa delibera è stata approvata il 24 giugno dalla Giunta provinciale. Il termine ultimo per la presentazione delle domande scade il 31 ottobre Come ha spiegato il presidente Arno Kompatscher al termine della seduta, la Giunta ha deciso di finanziare con 13 milioni di euro, suddivisi tra gli studenti che frequentano università e istituti superiori fuori dai confini provinciali e quelli che invece frequentano in Alto Adige, le borse di studio per il prossimo anno accademico 2014/15. Le domande vanno presentate entro il 31 ottobre 2014. La parte del leone, per quanto riguarda i contributi, la fanno le borse di studio a favore di studenti che frequentano una facoltà universitaria al di fuori dei confini altoatesini: a loro, infatti, andranno 9,5 milioni di euro, da suddividere in 1.638 borse di studio di 5.800 euro ciascuna. Saranno invece 604 le borse di studio attribuite agli altoatesini che frequentano un corso accademico in Provincia di Bolzano. L´importo è sempre di 5.800 euro. Per loro sono stati stanziati 3,5 milioni di euro. Il termine ultimo per la presentazione delle richieste di borsa di studio è fissato al 31 ottobre prossimo. Le domande vanno presentate online tramite il servizio di e-government offerto dall´Amministrazione provinciale. Il bando di concorso viene gesto dall´Ufficio provinciale per il diritto allo studio unversitario, università e ricerca scientifica.  
   
   
AMBIENTE: LJUBLJANA CAPITALE VERDE EUROPEA 2016  
 
Bruxelles, 25 giugno 2014 - La capitale della Slovenia, Lubiana, ha vinto il premio Capitale verde europea per il 2016. Il premio è stato presentato ieri pomeriggio dal Commissario europeo per l´Ambiente, Janez Potočnik, durante una cerimonia a Copenhagen, che detiene il titolo di Capitale verde europea 2014. Ljubljana ha ricevuto il riconoscimento per la sensibilizzazione ambientale tra i suoi cittadini, per la sua strategia di sostenibilità ´Vision 2025´, la sua attuazione di una serie di misure verdi urbani negli ultimi dieci anni e la sua rete di trasporto impressionante. Il commissario Potočnik ha dichiarato: .. "E ´per me un grande piacere di presentare Lubiana con il premio Capitale verde europea per il 2016 Come cittadino di Lubiana, è con immenso orgoglio che mi congratulo con la città sui suoi risultati ambientali Sono molto ansioso di sua anno come il 2016 Capitale verde europea. Tutti i finalisti di questo premio ci forniscono preziosi esempi reali di come il rispetto per l´ambiente, eccellente qualità della vita e la crescita economica possono tutti essere combinati con successo. " Il premio Capitale verde europea è un evento annuale che promuove e premia gli sforzi delle città che si impegnano a migliorare l´ambiente urbano. Il Premio è conferito a una città europea che ha dimostrato un record consolidata di raggiungere elevati standard ambientali e si è impegnata al raggiungimento degli obiettivi in corso e ambiziosi per il futuro miglioramento ambientale e lo sviluppo sostenibile. La Giuria era molto impressionato con l´attuazione di Lubiana della strategia di sostenibilità della città (´Vision 2025´) che segue un approccio integrato alla gestione ambientale. Il programma di protezione ambientale, il Piano di Mobilità Sostenibile, il Piano d´azione per l´energia sostenibile e la strategia elettromobilità lavorare tutti insieme verso una visione integrata per la città. Lubiana ha compiuto progressi significativi in ​​materia di acquisti verdi che è stato attuato per il 70% di tutti gli acquisti in città. Trasporti a Lubiana è cambiata radicalmente negli ultimi dieci anni. Da una città che stava rapidamente diventando dominato dalla macchina, l´attenzione si è spostata alle alternative eco-compatibili. Nel 2013, Lubiana ha modificato il flusso di traffico all´interno della città per limitare il traffico motorizzato e dare la precedenza ai pedoni, ciclisti e trasporto pubblico. La bicicletta è anche in aumento, con oltre 1,6 milioni di viaggi che utilizzano il sistema di bike sharing del ´Bicikelj´ dal 2011. Piani di trasporto future sono promettenti a Lubiana. Nel 2012 la città ha adottato obiettivi che vedranno i trasporti pubblici, il traffico non motorizzato e veicoli privati ​​rappresentano uguali quote di un terzo di tutti i trasporti entro il 2020.  
   
   
AMBIENTE: SONDAGGIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA TRA I CITTADINI SULL’ACQUA POTABILE IN EUROPA  
 

Bruxelles, 25 giugno 2014 - La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla politica dell’Ue in materia di acqua potabile, allo scopo di identificare le aree suscettibili di miglioramento. La consultazione rappresenta una risposta concreta a Right2water, il primo esempio di “iniziativa dei cittadini europei” giunta in porto. Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “La fornitura di acqua potabile sicura e di buona qualità in tutta l’Unione europea rappresenta un risultato importante della normativa Ue. Ma dobbiamo anche considerare le sfide future e affrontare i problemi segnalati dall’iniziativa dei cittadini europei. Ciò significa proseguire il dialogo con i cittadini e ascoltare le aspettative dei consumatori e delle altre parti interessate sulla futura normativa dell’Ue sull’acqua potabile.” Maroš Šefčovič, Vicepresidente e Commissario per le Relazioni interistituzionali e l’amministrazione, responsabile per la creazione del quadro per le iniziative dei cittadini europei, ha dichiarato: “La conclusione di questa prima iniziativa riuscita dei cittadini europei, ossia la presentazione da parte della Commissione della sua strategia di risposta, costituisce in realtà solo il punto di partenza del processo. È solo adesso che iniziamo a mantenere le nostre promesse. Ciò costituisce un’ulteriore prova dell’impatto effettivo che un’iniziativa dei cittadini europei può avere sul processo decisionale europeo.” La consultazione dovrebbe consentire una migliore comprensione delle opinioni dei cittadini e delle parti interessate sulla necessità e sulle possibili azioni che potrebbero essere intraprese per migliorare la fornitura di acqua potabile di qualità elevata. Le questioni riguardano problematiche quali l’attuale livello di qualità dell’acqua potabile, le principali minacce per l’acqua potabile, le esigenze di informazione dei cittadini e le eventuali azioni ulteriori che potrebbero essere adottate a livello dell’Ue. La consultazione, disponibile su questo link, è aperta fino al 15 settembre 2014. I risultati confluiranno in un processo di riflessione sui miglioramenti che potrebbero essere necessari alla direttiva Ue sull’acqua potabile. Oltre alla consultazione, la Commissione intende avviare presto un dialogo strutturato tra le parti interessate per quanto riguarda la trasparenza nel settore dell’acqua. Ciò rappresenta un ulteriore seguito all’iniziativa dei cittadini europei. Ulteriori informazioni saranno disponibili nel sito: http://ec.Europa.eu/citizens-initiative/public/initiatives/finalised/answered

 

 
   
   
BOLZANO, FONDO PAESAGGIO: CONTRIBUTI PER 838MILA EURO E STOP ALLE DOMANDE  
 
 Bolzano, 25 giugno 2014 - La commissione competente per il fondo paesaggio ha approvato contributi per circa 838mila euro a favore di iniziative ambientali. Attualmente non sono accolte nuove domande di contributi in materia di tutela del paesaggio e sviluppo del territorio. Nella recente seduta la Commissione provinciale competente ha valutato positivamente 24 delle 33 domande presentate a suo tempo, per le quali sono a disposizione 838mila euro di contributo da investire in interventi di tutela del paesaggio: progetti per conservazione e sviluppo della varietà naturali, protezione di flora e fauna, tutela degli insiemi. Tra le iniziative sostenute finanziariamente figurano la costruzione di un punto informativo sull´Alpe di Zannes, la qualificazione specifica per guide nell´ambito delle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco, la realizzazione del punto vedute Tre Cime. Contributi approvati anche per la gestione dei centri visite dei parchi naturali a Tires, Campo Tures e Naturno, per il punto informativo a Casere e la costruzione del sentiero didattico Neuwaal a Scena. Come già annunciato, attualmente l´accoglimento di nuove domande di contributo è stato sospeso. "Alla luce della riorganizzazione e delle esigenze di risparmio le direttive saranno rielaborate", ricorda l´assessore provinciale all´ambiente Richard Theiner. Già nel programma di legislatura è stato chiarito che la Giunta provinciale punta a sgravi fiscali per cittadini e imprese, mettendo in conto anche una revisione e un´eventuale riduzione dei contributi. Di conseguenza saranno rielaborati anche i criteri dei contributi relativi alla tutela del paesaggio e al fondo paesaggio.  
   
   
CAMPAGNA AIB 2014  
 
 Bari, 25 giugno 2014 - Il 15 giugno è partita la campagna Aib (antincendio boschivo) 2014, durante la quale viene attivata H24 la Soup (Sala Operativa Unificata Permanente), composta da rappresentanti della Protezione Civile, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e dell’Arif (Agenzia Regionale per la attività Irrigue e Forestali). La Soup sovrintende all’ottimizzazione delle risorse umane e dei mezzi operativi sul territorio regionale, coordina e gestisce gli interventi Aib a livello locale, regionale e nazionale (interagendo con il Coau-centro Operativo Aereo Unificato). Per la campagna Aib 2014 la Soup si avvale di 44 Dos-direttore delle Operazioni di Spegnimento, 88 pattuglie del Corpo Forestale dello Stato, 11 squadre e 60 uomini dei Vigili del Fuoco, 400 uomini e 100 mezzi dell’Arif, 650 uomini e 150 mezzi di 130 associazioni di volontariato. “La Soup ha un’elevata capacità di controllo delle attività relative allo spegnimento degli incendi boschivi – dice l’assessore regionale alla Protezione Civile, Guglielmo Minervini –, che sono ormai una fonte di rischio gestita con disinvoltura, ma non per questo ci si deve cullare. Tanto che abbiamo previsto una maggiore presenza sul territorio sia del volontariato che dei corpi istituzionali”. “E non bisogna dimenticare il ruolo fondamentale dei cittadini – aggiunge Minervini – che con il loro comportamento responsabile non solo possono prevenire gli incendi nel rispetto della natura e del territorio, ma possono essere educati a segnalare correttamente situazioni di pericolo”. Chiunque avvisti un incendio che interessa o minaccia aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo è tenuto a darne immediata comunicazione alle competenti Autorità locali (1515 numero del Corpo Forestale dello Stato e 115 numero dei Vigili del Fuoco), riferendo ogni utile elemento territoriale per la corretta localizzazione dell’evento. L’obiettivo per l’assessore è un’ulteriore riduzione delle superfici bruciate a fine campagna a settembre, una tendenza che si conferma da qualche anno. Nel 2013 la Soup ha, infatti, coordinato un totale di 5263 incendi, in diminuzione rispetto ai 5864 del 2012. E sono diminuiti anche gli interventi aerei (28 nel 2013, 122 nel 2012). “I dati in netto miglioramento degli ultimi anni dimostrano l’efficienza della macchina organizzativa – sottolinea Giuseppe Taurino, direttore generale dell’Arif -, ma poiché possiamo ancora migliorare, garantiremo un maggior presidio delle aree turistiche a rischio più elevato”. Sentinelle sul territorio saranno, come sempre, i volontari, che hanno compiti di monitoraggio, di informazione e divulgazione di buone prassi presso la popolazione, e danno un contributo attivo durante le attività di spegnimento degli incendi. “Il mondo del volontariato continuerà a dare il suo supporto con passione e impegno, ma ha bisogno di non essere lasciato solo”, dicono i rappresentanti dei Coordinamenti provinciali delle Associazioni di volontariato. Dalla prima settimana di luglio alla prima di settembre proprio il volontariato sarà operativo presso il presidio di Protezione Civile in area garganica dislocato nel distaccamento aeronautico di Jacotenente (Foresta Umbra). Qui coopereranno squadre di volontari delle Regioni Puglia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna e dell’Ana-associazione Nazionale Alpini, coordinati dai funzionari del Servizio Protezione Civile della Regione Puglia.  
   
   
CAVE. VIA LIBERA AL NUOVO PIANO ATTESO DA 30 ANNI. VENETO: ORA PASSA AL CONSIGLIO PER L’APPROVAZIONE  
 
Venezia, 25 giugno 2014 - “Terminata la fase della consultazione pubblica e quella della Valutazione Ambientale Strategica, la giunta regionale ha licenziato il nuovo Piano Regionale delle Attività di Cava del Veneto (Prac), atteso ormai da trent’anni, e lo passa ora al Consiglio per la discussione e l’approvazione definitiva”. L’annuncio che il piano è stato riadottato ieri dalla giunta veneta è dell’assessore alle politiche ambientali Maurizio Conte. “Pur dovendo operare in un quadro di crisi del settore – fa rilevare Conte - abbiamo dato avvio ad un significativo rinnovamento sia attraverso una revisione complessiva della normativa di riferimento (legge n. 44/82), sia predisponendo il nuovo Piano ”. Adottata in prima battuta il 4 novembre 2013, la proposta di piano è stata sottoposta alla fase di consultazione pubblica per la presentazione di osservazioni, che si è chiusa lo scorso aprile. E’ seguito a maggio il parere della Commissione Regionale Vas, quale Autorità Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica. Le indicazioni di natura prescrittiva e le osservazioni accolte in quanto ritenute pertinenti sono state recepite nel piano che, con queste integrazioni, è stato ora approvato dalla giunta regionale e trasmesso al consiglio. Gli obiettivi strategici del piano sono: l’utilizzazione ottimale delle risorsa in quanto non riproducibile; la tutela dell’ambiente nelle sue componenti paesaggistiche, territoriali e naturalistiche; la tutela del settore economico. A questi si affiancano una serie di obiettivi economici specifici (1. Valorizzare la risorsa disponibile in rapporto ai prevedibili fabbisogni; 2. Conseguire il progressivo riequilibrio, almeno a livello territoriale, tra la domanda dei materiali inerti e la disponibilità di risorse; 3. Ridurre le tensioni sui costi dei materiali inerti derivanti da trasporti a lungo raggio; 4. Mantenere l’economia ancorata al settore e proteggere/sviluppare i livelli occupazionali) e quelli ambientali (5. Ridurre l’impatto dei mezzi di trasporto dei materiali di cava; 6. Favorire la ricomposizione ambientale dei poli estrattivi; 7. Definire norme finalizzate alla ricomposizione o riuso del sito estrattivo; 8. Favorire l’utilizzo di materiali alternativi e di terre e rocce da scavo; 9. Favorire l’utilizzo di tecnologie di coltivazione innovative ed ecocompatibili). “Si potrebbe dire, semplificando, che il Prac - sottolinea Conte - risponde a tre domande: quanto materiale serve; dove è possibile reperirlo e come lo si estrae”. Il piano avrà un periodo di validità di dieci anni per i quali stima un fabbisogno complessivo per gli inerti da costruzione pari a circa 120 milioni di metri cubi. Tenuto conto però delle cosiddette riserve, ovvero le quantità di materiale già autorizzato ed ancora disponibile in cava, il fabbisogno da soddisfare con il Prac nei 10 anni di sua validità ammonta a 38 milioni di metri cubi, di cui 32 milioni di sabbia e ghiaia, 3,5 milioni di detrito e 2,5 milioni di calcari per costruzioni. La copertura della parte restante del fabbisogno è affidata all’apporto di materiale da recupero rifiuti inerti (18 milioni) e dall’incremento del recupero dei materiali da opere pubbliche e private (27 milioni di mc) e questo contribuisce sensibilmente a ridurre l’attività estrattiva. Per la sabbia e ghiaia, si può procedere all’escavazione soltanto mediante progetti di ampliamento di cava esistente, senza possibilità di aprire nuove cave. Per il calcare da costruzione e il detrito, invece, sono possibili attività estrattive tramite l’apertura di nuove cave e l’ampliamento di cave esistenti. Così facendo si è inteso ridurre il consumo di territorio, inoltre si è voluto favorire la ricomposizione dei siti in quanto sarà possibile, in sede di autorizzazione, intervenire sulle attuali previsioni ricompositive, ottenendo soluzioni progettuali più moderne ed adeguate. Particolare attenzione è rivolta alla tutela delle falde. “Con questo piano – conclude l’assessore Conte – si è cercato di impattare il meno possibile sul territorio, basti pensare che rispetto ad una precedente proposta di piano del 2008 abbiamo ridotto di oltre il 70% le previsioni di nuove autorizzazioni di ghiaia. In materia di attività estrattive lo sforzo compiuto è stato quindi quello di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze di incentivare l’attività economica e salvaguardare l’ambiente”.  
   
   
DMV TICINO: NESSUNA PREOCCUPAZIONE SU SPERIMENTAZIONE  
 
Milano, 25 giugno 2014 - "Siamo al corrente dell´attuale situazione, non c´è nessun timore sulla sperimentazione Dmv, che andrà avanti". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi a proposito del Deflusso Minimo Vitale (Dmv, ossia quel quantitativo di acqua rilasciata da una qualsiasi opera di captazione sull´asta di un corso d´acqua, in grado di garantirne la naturale integrità ecologica, ndr), dopo la richiesta del Governo elvetico al nostro Ministero dell´Ambiente, competente in materia, di riportare il livello del Lago Maggiore a +1,00 m, dopo l´innalzamento attuato unilateralmente dal Consorzio del Ticino (Ente pubblico vigilato dal Ministero dell´Ambiente) durante le ultime due estati. Tavolo Di Lavoro - "Come Regione - ha spiegato l´assessore - ci siamo mossi subito, attivando, il 16 giugno scorso, un tavolo di lavoro, che si è tenuto proprio qui, a Palazzo Lombardia, e al quale sono stati chiamati a confrontarsi gli Enti locali, Arpa, Parco del Ticino, le Regioni stesse (Piemonte e Lombardia) e le autorità svizzere, allo scopo di valutare tutti gli aspetti ambientali, territoriali e di protezione civile, per verificare la possibilità di avviare un´apposita sperimentazione sull´attuale livello di massima raggiungibile, stabilito dai vigenti atti di concessione a +1,00 m sullo zero idrometrico". Condivisione Autorità Svizzere - "Quanto ai livelli di acqua - ha proseguito Terzi - le due Regioni, Lombardia e Piemonte, partecipano al procedimento della revisione dei livelli stessi. Iter che dovrà per forza di cose essere condiviso con le autorità svizzere". Necessari Distinguo - "Bisogna però fare un distinguo - ha voluto precisare l´assessore Terzi -: l´applicazione del programma di sperimentazione del Dmv sul Ticino sublacuale, approvato da Piemonte e Lombardia, non è stato interrotto, né ha subito alcuna variazione rispetto a quanto programmato dalle due Regioni e non vi è stata alcuna comunicazione del Ministero dell´Ambiente al riguardo". "Altra questione è invece - ha puntualizzato la titolare regionale dell´Ambiente - la richiesta del Consorzio del Ticino, presentata a Ministero dell´Ambiente e Regioni competenti, di poter innalzare sperimentalmente il livello di massima regolazione estiva del Lago Maggiore da +1,00 m (livello attualmente oggetto di concessione) a +1,50 m (valore richiesto) sullo zero idrometrico". Tavolo Con Enti Locali - "E proprio su quest´ultimo punto - ha confermato Terzi -, dopo che il Ministero ha richiesto formalmente all´Ente di riportare i livelli a +1,00 m, come Regione siamo impegnati in un confronto serrato, al quale sono chiamati a partecipare gli Enti locali, le Regioni stesse e le autorità elvetiche, in modo da valutare ogni singolo aspetto ambientale e territoriale e far così partire un´apposita sperimentazione sull´attuale livello di massima raggiungibile stabilito dai vigenti atti di concessione, come detto, a + 1,00 m sullo zero idrometrico".  
   
   
CONCLUSO PRIMO CORSO REGIONALE DI FORMAZIONE. ASSESSORE VENETO: “E’ UN TEMA ATTUALE E NECESSARIO PER UN VENETO PIU’ BELLO”  
 
Venezia, 25 giugno 2014 - “Fare un Veneto più bello è un soprattutto fatto culturale. Per questo il tema del paesaggio è attuale e necessario e il confronto diventa elemento di crescita per tutti”. Lo ha detto il vicepresidente e assessore regionale al territorio Marino Zorzato chiudendo a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova) il primo Corso regionale di formazione sul paesaggio, con la consegna degli attestati ai partecipanti. E’ intervenuto anche il presidente della Provincia di Padova Mirko Patron. L’attività formativa si è tenuta a Padova, presso la sede della Provincia, a partire dal 14 marzo scorso per una durata complessiva di 50 ore (38 di lezioni frontali e 12 di esercitazione). L’iniziativa promossa dalla Regione è stata realizzata in collaborazione con l’Osservatorio regionale per il paesaggio, la Provincia di Padova – Osservatorio locale per il paesaggio del Graticolato Romano, le quattro università venete e le Federazioni regionali degli ordini professionali degli Architetti, degli Ingegneri, degli Agronomi e Forestali e dei Geologi. L’interesse per l’argomento è testimoniato dalle richieste di partecipazione che sono state 333. Fra i richiedenti sono state selezionale 50 figure professionali del settore pubblico e privato, suddivise in 10 gruppi da 5 persone, ognuno composto in via preferenziale da un ingegnere, un architetto/urbanista, un agronomo/forestale, un geologo e un tecnico della Pubblica Amministrazione. Tutti i partecipanti al corso hanno superato la prova finale e in sede di valutazione del lavoro svolto tre gruppi si sono particolarmente distinti per i risultati raggiunti. Il vicepresidente Zorzato ha sottolineato che, pPromuovendo un corso dedicato al paesaggio, l’obiettivo a cui si puntava era soprattutto che fosse utile e gli esiti incoraggiano a continuare. Oggi – ha aggiunto – il paesaggio è diventato elemento fondamentale, insieme alla cultura, per il futuro del Veneto prima regione turistica d’Italia. E la riqualificazione paesaggistica e territoriale è centrale negli investimenti che la Regione sta facendo in azioni come la valorizzazione di quattro “itinerari della fede” e le celebrazioni per il centenario della Grande Guerra. Anche questo corso per la formazione di “professionalità” con una nuova sensibilità nei confronti del paesaggio va in questa stessa direzione.  
   
   
DEPURATORE TRENTO 3: NOMINATA LA COMMISSIONE PER L´APPALTO  
 
Trento, 25 giugno 2014 - Entro nove mesi si saprà quali saranno le imprese, riunite in un´associazione temporanea (Ati), che realizzeranno il primo lotto del futuro impianto di depurazione di Trento 3, un´opera dal costo di 105 milioni di euro. Questo è infatti il tempo che la Giunta provinciale ha concesso alla commissione tecnica, nominata con l´approvazione di una delibera firmata dall´assessore ai lavori pubblici Mauro Gilmozzi, incaricata di esaminare le offerte tecniche presentate dalle imprese partecipanti alla gara d´appalto (9 le offerte presentate da altrettante Ati all´Agenzia provinciale per le opere pubbliche) per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell´impianto. Come è noto, il nuovo depuratore Trento 3 sorgerà a sud del capoluogo in prossimità (ma abbastanza distante da evitare eventuali cadute di massi) della parete rocciosa della Vigolana, una collocazione frutto di un complesso iter progettuale che ha portato alla ripetuta rivisitazione delle varie soluzioni sviluppate (zona arginale dell´Adige, poi l´ipotesi della soluzione in galleria). Oltre alla zona sud della città, il nuovo depuratore servirà gli abitati di Calliano, Besenello, Aldeno, Cimone, Garniga, Romagnano e Ravina, per complessive 150 mila Ae (abitanti equivalenti). L´aggiudicazione dell´opera sarà effettuata con il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa, prevedendo un punteggio massimo di 700 punti per l´offerta tecnica e di 300 punti per l´offerta economica. Ad esaminare i progetti sarà dunque la commissione tecnica nominata oggi dalla Giunta e che risulta così composta: - Mauro Groff, sostituto dirigente del Servizio Opere ambientali dell´Apop della Provincia autonoma di Trento, in funzione di presidente - Giovanni Battista Gatti, dirigente del Servizio Gestione degli impianti dell´Agenzia per la depurazione, in qualità di esperto - Matteo Merzliak, funzionario tecnico del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio, in qualità di esperto.  
   
   
PUGLIA, GIUNTA APPROVA COMPOSTAGGIO DI COMUNIT:12,5 MIL DI € AI PICCOLI COMUNI  
 
 Bari, 25 giugno 2014 - “L´incremento della raccolta differenziata potrebbe determinare, soprattutto per le realtà comunali con numero di abitanti inferiore alle 4mila unità, un eccessivo costo di smaltimento delle varie frazioni dei rifiuti urbani: per questo abbiamo inteso avviare una procedura che permetta a queste realtà di accedere a risorse dedicate a quello che definiamo compostaggio collettivo. Con 12,5 mln di risorse disponibili sui fondi Po Fesr 2007-2013 invitiamo queste comunità a dotarsi di compostiere di comunità a cui conferire la frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata evitando i costi di accesso presso agli impianti”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia presenta la delibera approvata quest´oggi dalla Giunta Regionale. “Il potenziale contributo del compostaggio di comunità è fondamentale nell’ambito del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani; con il progressivo diffondersi delle raccolte domiciliari o ´porta a porta´ i piccoli Comuni ridurrebbero significativamente i costi di gestione del servizio di igiene urbana mediante il conferimento della frazione organica in piccoli impianti di trascurabile impatto, il più vicino possibile ai luoghi di produzione. Il tutto – spiega Nicastro - contribuendo a valorizzare il riutilizzo in loco del compost (D. Lgs. 75/2010) e ad aumentare le possibilità di un cambio comportamentale dei cittadini. I comuni fino a 4mila abitanti potranno accedere a questa opportunità, dotarsi di una compostiera di collettività affidandola al proprio gestore dei servizi di igiene urbana abbattendo i costi di conferimento e, quindi, evitando che la differenziazione del rifiuto risulti eccessivamente onerosa per il cittadino”.(...) Compostaggio Di Comunita´. Nicastro: “12,5 Mln Di Euro Per I Piccoli Comuni”. “L´incremento della raccolta differenziata potrebbe determinare, soprattutto per le realtà comunali con numero di abitanti inferiore alle 4mila unità, un eccessivo costo di smaltimento delle varie frazioni dei rifiuti urbani: per questo abbiamo inteso avviare una procedura che permetta a queste realtà di accedere a risorse dedicate a quello che definiamo compostaggio collettivo. Con 12,5 mln di risorse disponibili sui fondi Po Fesr 2007-2013 invitiamo queste comunità a dotarsi di compostiere di comunità a cui conferire la frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata evitando i costi di accesso presso agli impianti”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia presenta la delibera approvata quest´oggi dalla Giunta Regionale. “Il potenziale contributo del compostaggio di comunità è fondamentale nell’ambito del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani; con il progressivo diffondersi delle raccolte domiciliari o ´porta a porta´ i piccoli Comuni ridurrebbero significativamente i costi di gestione del servizio di igiene urbana mediante il conferimento della frazione organica in piccoli impianti di trascurabile impatto, il più vicino possibile ai luoghi di produzione. Il tutto – spiega Nicastro - contribuendo a valorizzare il riutilizzo in loco del compost (D. Lgs. 75/2010) e ad aumentare le possibilità di un cambio comportamentale dei cittadini. I comuni fino a 4mila abitanti potranno accedere a questa opportunità, dotarsi di una compostiera di collettività affidandola al proprio gestore dei servizi di igiene urbana abbattendo i costi di conferimento e, quindi, evitando che la differenziazione del rifiuto risulti eccessivamente onerosa per il cittadino”. “Ci aspettiamo che i rappresentanti istituzionali dei comuni fino a 4mila abitanti approfitteranno di questa opportunità per le proprie comunità: avranno modo di incidere sensibilmente sulla pressione che i servizi di nettezza urbana e di conferimento del rifiuto esercitano sulle tasche dei propri concittadini ma, soprattutto, di avviare un percorso virtuoso in quei contesti per la gestione a km 0 della frazione umida attraverso la produzione di ammendante da riutilizzare sul posto. Si tratta di risorse economiche – conclude Nicastro – a sportello riservati a progetti realizzabili entro il mese di giugno prossimo”.  
   
   
LOMBARDIA, PIANO RIFIUTI E BONIFICHE: LE NOVITÀ  
 
Milano, 25 giugno 2014 - Riduzione della produzione di rifiuti urbani con il raggiungimento a livello regionale del 67 per cento di raccolta differenziata e la priorità al recupero di materia. Ma anche nuovi criteri localizzativi per gli impianti (inceneritori, discariche e trattamento) quale riferimento in sede di autorizzazione e il metodo di calcolo del ´fattore di pressione´ per le discariche, finalizzato a tenere conto delle specifiche situazioni territoriali. Sono alcuni degli elementi innovativi introdotti dalla Giunta lombarda dopo il via libera al Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche proposto dall´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi. Rifiuti Urbani, Porta A Porta Sistema Più Proficuo - Inoltre, insieme alla definizione di criteri localizzativi per l´installazione degli impianti di gestione dei rifiuti, e alle linee guida alle Province per la redazione dei Piani provinciali, viene definito anche il modello di raccolta dei rifiuti urbani comunale. Il ´porta a porta´ è risultato essere il sistema più proficuo anche secondo gli ultimi studi del politecnico di Milano. Criteri Innovativi - Nel Piano sono stati inseriti anche due criteri innovativi e restrittivi: uno a tutela della popolazione residente, l´altro per evitare ulteriore consumo del suolo. "Nel primo caso - ha spiegato Terzi - si tratta delle nuove distanze minime tra la recinzione dell´impianto stesso di discarica e la prima area residenziale. Distanze minime aumentate, che variano in base alla funzione dell´impianto, sia esso di inerti o come nel caso del cemento amianto, la cui distanza è stata aumentata da 200 a 500 metri". Tutela Del Suolo - "Per tutelare il suolo - ha sottolineato la titolare regionale dell´Ambiente - abbiamo invece voluto inserire il divieto per la realizzazione di nuovi impianti su qualsiasi terreno a destinazione agricola, individuati dai Pgt dei Comuni e dai Ptc dei Parchi". Capitolo Bonifiche - Non è tutto. "Per quanto riguarda il capitolo ´bonifiche´, tra le assolute novità del nuovo Piano Rifiuti - ha proseguito Terzi - c´è la tutela giuridica per le azioni di rivalsa per il recupero delle spese di bonifica sostenute dal soggetto pubblico". "Si tratta di un grande passo avanti a tutela dei piccoli Comuni, spesso impossibilitati a spendere" ha concluso l´assessore.