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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Settembre 2006
IMPORTANTE PASSO AVANTI NELLA COMPRENSIONE DELLA DEMENZA  
 
Bruxelles, 13 settembre 2006 - Tecniche di indagine nuove e più dettagliate hanno permesso di individuare le aree specifiche interessate e i tipi di disordine presenti nella mente umana. La ricerca, condotta dal professor Matthew Lambon-ralph, professore di neuroscienza cognitiva all´Università di Manchester, è stata divulgata tra i delegati del festival scientifico organizzato dall´Associazione britannica per il progresso della scienza a Norwich (Regno Unito). La ricerca è valsa al professor Lambon-ralph il premio Charles Darwin per le scienze agricole, biologiche e mediche. Il professor Lambon-ralph ha analizzato la ripartizione della memoria semantica nelle persone colpite da demenza o da tipi specifici di ictus o trauma cerebrale, che compromettono la memoria semantica, rilevando in conclusione che le aree responsabili sono i poli temporali, situati vicino alle orecchie. "La conoscenza concettuale o memoria semantica fa affidamento sul nostro bagaglio di significati per parole, oggetti, persone e così via. È il modo con cui il nostro cervello attribuisce un significato a ogni esperienza sensoriale della nostra vita e costituisce inoltre il cuore della comunicazione e del linguaggio", ha spiegato il prof. Lambon-ralph. "Abbiamo utilizzato molteplici metodi intersecanti per trovare una risposta all´interrogativo su come il cervello riesca a immagazzinare significati e concetti. Tra questi, lo studio di pazienti affetti da un tipo particolare di demenza, dei metodi di imaging cerebrale e la stimolazione magnetica transcranica (Tms), una tecnica che utilizza una bobina magnetica per ´affaticare´ una piccola parte del cervello", ha affermato. Questa tecnica ha consentito al professore di causare nei soggetti, seppur temporaneamente, alcuni deboli sintomi di demenza. Il lavoro collega parti specifiche del cervello a come le persone interpretano o ricordano dei concetti. Le persone affette da demenza tendono a perdere il controllo dei concetti. "I concetti non sono cancellati in toto, piuttosto si degradano progressivamente", sostiene il prof. Lambon-ralph. "Ciò significa che i pazienti hanno difficoltà crescenti nel distinguere concetti simili e iniziano a confonderli l´uno con l´altro". Tale aspetto ha dato origine al titolo della conferenza, "The case of the four-legged duck: investigations of concepts and meaning" [Il caso del papero a quattro zampe: indagini su concetti e significato]; concetti per noi semplici sfuggono rapidamente e con facilità alle persone affette da demenza. "I pazienti mostrano tale quadro qualsiasi sia il tipo di input testato, ossia presentano scarsa comprensione della parola orale e scritta, delle figure, degli odori e dei suoni nonché scarsa comprensione tattile. Ciò dimostra che i significati sono conservati in forma astratta e utilizzati per tutte le varie forme di input verbale e sensoriale. Gli stessi problemi emergono quando i pazienti tentano di esprimere le proprie conoscenze: sostituiscono un nome correlato (per esempio ´papero´ diviene ´pollo´ o ´gatto´) producendo talvolta scenari sorprendenti nei quali i concetti sembrano fondersi insieme, mischiando informazioni su uccelli e animali per produrre paperi a quattro zampe", afferma Lambon-ralph. Lambon-ralph è riuscito a ridurre l´efficacia del polo temporale nei soggetti normali prima di sottoporli al test. Questi ultimi hanno presentato le stesse tipologie di degenerazione, in entità inferiore rispetto alle persone affette da demenza, ma in ogni modo identificabili. "Abbiamo utilizzato modelli computeristici/matematici per simulare il funzionamento di quest´area e le sue connessioni cerebrali, mostrando in tal modo come si formano i concetti. Il cervello riunisce informazioni da tutti i diversi sensi e le distilla in un´unica memoria", ha affermato. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Psych-sci. Manchester. Ac. Uk/staff/mattlambonralph http://www. The-ba. Net/the-ba/events/festivalofscience/ .  
   
   
I 16 PUNTI FONDAMENTALI PER COMBATTERE L’AIDS  
 
 Milano, 13 settembre 2006 A un mese dalla chiusura della Xvi Conferenza mondiale sull’Aids di Toronto, per non dimenticare e ripartire ancora più agguerriti, la Lila diffonde tramite il proprio sito (http://www. Lila. It/toronto2006. Htm) la relazione di chiusura (in originale e in traduzione) di Stephen Lewis, inviato speciale dell’Onu per l’Hiv/aids in Africa. Il discorso ha ribadito in modo chiaro ed esplicito i 16 punti fondamentali da compiere sia per arrestare la pandemia nel mondo, sia per ridare vita al continente africano che è ancora il luogo dove l’infezione causa le maggiori vittime. Questo discorso non è solo il “perfetto finale” per una conferenza così fortemente caratterizzata dai temi della tutela dei diritti umani per le persone sieropositive, dalla ineguaglianza di genere, dal mancato accesso alle cure e dalle strategie di prevenzione basate sulla provata efficacia e sulla riduzione del danno e dei rischi , ma è anche punto di partenza fondamentale per la lotta all’Aids del futuro. .  
   
   
DALLA RICERCA ITALIANA IL FARMACO LEADER MONDIALE PER I PROBLEMI RESPIRATORI NEI NATI PREMATURI  
 
Milano, 13 settembre 2006 - Secondo i recenti dati Ims, Curosurf (poractant alfa) - farmaco salvavita in grado di ridurre del 30% la mortalita’ nei neonati pre-termine con sindrome da distress respiratorio, sviluppato dal Gruppo Chiesi – e’ oggi il piu’ utilizzato a livello globale, con una quota di mercato pari al 44,2%. Una conferma importante per la ricerca “made in Italy”. Parma, 12/09/2006 - In un’epoca in cui si discute tanto di fuga di cervelli e limitatezza delle risorse disponibili per la ricerca italiana, arriva finalmente una notizia confortante, che da’ nuovo lustro al “made in Italy” farmaceutico e conferma il valore etico e scientifico della ricerca svolta nel nostro Paese. Curosurf (poractant alfa), sviluppato e prodotto dal Gruppo Chiesi, e’ oggi il farmaco leader mondiale tra gli agenti surfattanti indicati per il trattamento dei neonati pre-termine con sindrome da distress respiratorio (Rds), ossia non ancora in grado di respirare autonomamente a causa dell’incompleta maturazione polmonare. Il dato, recentemente pubblicato da Ims Health, evidenzia come il farmaco sia il piu’ utilizzato (44,2%) a livello globale. Frutto della ricerca del Gruppo Chiesi e sviluppato in collaborazione con i professori Curstedt e Robertson, neonatologi di fama mondiale del Karolinska Institutet di Stoccolma, poractant alfa e’ un surfattante naturale ottenuto da polmoni suini. Ampi studi clinici internazionali hanno documentato come la sua somministrazione a neonati prematuri affetti da Rds e a soggetti a rischio di Rds consenta di ridurre del 30% i livelli di mortalita’. Questi risultati permettono di sottolineare l’elevato valore etico e scientifico di Curosurf, il cui profilo risponde in pieno alla definizione di farmaco “salvavita”. Nei Paesi sviluppati, l’Rds rappresenta la principale causa di mortalita’ e morbilita’ acuta per i neonati prematuri e puo’ provocare complicanze respiratorie e neurologiche che perdurano nel tempo. Circa l’1% dei nati vivi e’ colpito da questa patologia: negli Usa ogni anno si registrano tra i 40-50. 000 casi; in Europa (Russia inclusa) circa 70. 000, la meta’ dei quali si concentrano tra Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna. Si stima che ogni anno circa 2 milioni di neonati nel mondo siano affetti da Rds ma, a causa delle condizioni socio-economiche, solo il 10% di loro ha accesso a cure adeguate. Curosurf e’ in commercio da oltre 10 anni: in questo periodo sono stati trattati circa 650. 000 neonati in oltre 50 Paesi. E’ attualmente il surfattante piú venduto a livello mondiale, in Europa detiene l’80% del mercato, negli Usa il 33% e continua a crescere. Negli Usa il prodotto e’ stato introdotto solo nel 2001 e rappresenta uno dei pochissimi farmaci che sono stati autorizzati dalla Fda senza studi clinici americani; prima della sua introduzione, il mercato Usa era dominato da due multinazionali americane. Nel 2005 le vendite mondiali di Curosurf hanno raggiunto 62 milioni di Euro, con un incremento del 24% nell’ultimo anno; lo sviluppo di questo farmaco salvavita, considerato da molti specialisti il Gold Standard, testimonia l’impegno scientifico del Gruppo Chiesi, supportato anche dai continui investimenti in studi clinici. Che cosa e’ la Rds. Alla nascita, se la piena maturazione del polmone non e’ stata raggiunta, il neonato va incontro alla sindrome da distress respiratorio (Rds - Respiratory Distress Syndrome), patologia causata dall’insufficienza di surfattante polmonare, un complesso di natura lipoproteica ad alto potere tensioattivo, che riveste come una sottilissima pellicola la superficie interna degli alveoli polmonari e delle vie aeree terminali, conferendo stabilita’ agli alveoli e consentendo così un adeguato scambio gassoso durante l´intero ciclo ventilatorio. Nei neonati in condizioni di grave Rds, al contrario, gli alveoli sono completamente collassati o occlusi. La necessita’ di compensare la carenza di surfattante polmonare endogeno mediante la somministrazione di surfattante suppletivo per instillazione diretta nelle vie aeree inferiori ha portato allo sviluppo di Curosurf da parte di Chiesi Farmaceutici, in collaborazione con Karolinska Institutet. Come agisce Curosurf. Curosurf consiste in una sospensione intratracheale per la prevenzione ed il trattamento della Rds nei bambini prematuri, privi o carenti di surfattante polmonare. E’ una sostanza naturale, di origine porcina, che si comporta come il surfattante del neonato, aiutandolo a respirare normalmente fino a quando e’ in grado di produrlo autonomamente. Come gia’ ricordato, l’introduzione dei surfattanti ha consentito di ridurre la mortalita’ nei bambini prematuri di oltre il 30%. .  
   
   
GESTIONALI PER LA PARTECIPAZIONE ALLE GARE PUBBLICHE: UNA MARCIA IN PIÙ PER CHI OPERA NEL MERCATO DELLA SANITÀ  
 
 Milano, 13 settembre 2006 - Un connubio perfetto quello tra Olympus Italia, leader mondiale nel settore diagnostico medicale, e Dat@gon, la soluzione gare di Revorg utilizzata dalle maggiori realtà del settore farmaceutico. E’ stato intervistato Cesare Sordi, Responsabile in Olympus Italia del progetto Dat@gon. Quello farmaceutico è un mercato difficile dove si partecipa a centinaia di bandi di gara all’anno, con norme dettagliate e rigorose da rispettare e con diverse possibilità di approvvigionamento da parte degli Enti. In un mercato così, i sistemi informatici per la gestione delle gare fanno realmente la differenza. “E’ necessaria una notevole precisione nell’esecuzione della gara, nel rispondere alle richieste del capitolato e nell’allegare la documentazione adeguata – afferma Cesare Sordi, Responsabile in Olympus Italia del progetto Dat@gon – può bastare la mancanza o l’inesattezza di un solo documento per essere esclusi da una gara milionaria”. L’intero processo deve essere monitorato: per ogni gara occorre effettuare un controllo in ingresso, verificare che la risposta data all’Ente sia confacente alla richiesta, archiviare le informazioni e tenerle a disposizione per il futuro. Trattandosi di Enti pubblici è fondamentale la documentazione. Realtà di grande peso nel mercato della sanità italiana, Olympus Italia annovera fra i propri clienti Asl e Aziende Ospedaliere appartenenti al S. S. N. , cliniche universitarie, case di cura private, laboratori di analisi e molti altri Enti sparsi sul nostro territorio. “I nostri clienti acquistano, noleggiano o fanno un contratto di “service” – onnicomprensivo di apparecchiature, materiale di consumo e assistenza – continua Cesare Sordi – dipende dal tipo di settore: nella diagnostica chimica clinica, ad esempio, il contratto di “service” è prevalente, nella microscopia è abituale l’acquisto, nell’endoscopia c’è un orientamento verso le forme di leasing”. Prima di scegliere Dat@gon, Olympus Italia ha valutato con molta attenzione la soluzione di cui avvalersi per la gestione gare. “Volevamo un programma unico a livello aziendale, che si integrasse con il nostro Erp, ci consentisse un aggiornamento in tempo reale dei database clienti e prodotti, prevedesse la possibilità di collegarsi via web e ci permettesse di conservare i dati in un archivio elettronico” – continua Sordi. Dat@gon segue tutto il processo di partecipazione alle gare e consente agli agenti di collegarsi al programma mediante una smart card. Un sistema raffinato di controllo degli accessi – ogni agente è abilitato per territorio e linea di prodotto - permette all’agente di accedere al programma, aprire la pratica della gara e formulare l’offerta. La sede si occupa poi di preparare e inviare all’Ente tutta la documentazione richiesta. In caso di aggiudicazione, l’agente o la sede può confermare l’offerta ed effettuare le eventuali modifiche. L’offerta così confermata passa al sistema gestionale per l’evasione dell’ordine. Anche chi opera sul territorio può partecipare alla gestione delle gare con la sicurezza che questo non faciliti intrusioni abusive all’interno del sistema. “Finalmente abbiamo un unico programma a disposizione di tutti, senza distinzioni per chi opera in sede o all’esterno – conclude Sordi – una soluzione sicura, perfettamente integrata con il nostro sistema informativo interno, che non ha comportato costi aggiuntivi per permettere ai nostri agenti di collegarsi: basta un semplice Internet Explorer”. .  
   
   
SCOPERTA LA MOLECOLA DELLA SENSIBILITÀ MAGNETICA NEGLI UCCELLI  
 
 Bruxelles, 13 settembre 2006 - Alcune specie di uccelli, soprattutto quelle migratorie, sono in grado di rilevare il campo magnetico della Terra e di avvalersene per orientarsi. Stando alle ultime ricerche svolte da un´équipe franco-tedesca, alla base della sensibilità magnetica degli uccelli vi sarebbero alcune molecole fotosensibili denominate criptocromi. I criptocromi sono fotorecettori sensibili alla luce blu, che prendono parte a numerosi processi del ciclo circadiano come la crescita e lo sviluppo. La capacità degli uccelli di rilevare i campi magnetici è influenzata dalla luce: questo "sesto senso" funziona correttamente solo in presenza di luce blu o verde e viene invece perturbato dalla luce di altre lunghezze d´onda. Gli scienziati avevano ipotizzato che i criptocromi potessero essere coinvolti nel rilevamento del campo magnetico poiché presentano tutte le proprietà fisiche e chimiche necessarie, soprattutto l´assorbimento della luce blu e verde e la formazione di "coppie di radicali", molecole che reagiscono ai campi magnetici. La retina oculare degli uccelli è appunto ricca di criptocromi. Non essendo in grado di verificare l´ipotesi sugli uccelli migratori, i ricercatori hanno studiato una pianta di laboratorio, l´Arabidopsis thaliana, che presenta proprietà simili. È risaputo infatti che l´attivazione con luce blu dei criptocromi della pianta ne modifica il comportamento, per esempio inibisce la crescita dell´ipocotile (stelo). Per determinare se il campo magnetico influenzi o no la funzione dei criptocromi, i ricercatori del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs) e delle università di Francoforte e Marburgo hanno coltivato le piante in presenza di luce blu e rossa, sottoponendole a campi magnetici di varie intensità. Hanno scoperto che mentre in presenza di luce blu più il campo magnetico è intenso e più è inibita la crescita dell´ipocotile, in presenza di luce rossa la pianta utilizza un altro tipo di fotorecettori, chiamati fitocromi, e la crescita dell´ipocotile non è influenzata dalle variazioni del campo magnetico. Sono insensibili alle variazioni del campo magnetico anche le piante mutanti che non dispongono di criptocromi. Lo studio dimostra per la prima volta che l´attività dei criptocromi nelle piante è influenzata dai campi magnetici e ipotizza che i meccanismi del rilevamento del campo magnetico nelle piante, e per estensione negli uccelli migratori, impieghino le stesse molecole fotosensibili. Inoltre, poiché i criptocromi sono stati conservati costantemente durante tutto il corso dell´evoluzione, i ricercatori ritengono che tutti gli organismi biologici possano avere la capacità di rilevare i campi magnetici anche se non se ne avvalgono. Http://www. Cnrs. Fr/ . .  
   
   
GOLF ITALIA EXPO’: TUTTI AL TEE DI PARTENZA. INTERVISTA APERTA A MARCO STEINER, IDEATORE DELLA KERMESSE.  
 
 Milano, 13 Settembre 2006 - Terza edizione per Golf Italia Expò. La fiera, dedicata a uno degli sport in maggiore ascesa nel nostro paese, ha trovato una nuova e prestigiosa sede: dal 20 al 23 ottobre si svolgerà infatti presso il modernissimo polo fieristico esterno di Fiera Milano, nei padiglioni di Rho-pero. Ma questa non è l’unica importante novità. Per saperne di più abbiamo intervistato Marco Steiner, ideatore e organizzatore della rassegna espositiva attraverso la sua società Kontract Group. - Golf Italia Expò quest’anno si svolgerà in parallelo con la prima edizione di Wellness World Exhibition, fiera organizzata da Expocts e dedicata al settore del benessere. In altre parole, centri fitness, palestre, hotel di lusso, catene alberghiere, spa, resort e centri estetici. Si tratta di un’area affine a quella di uno sport come il golf e quindi i visitatori delle due manifestazioni potranno trovare spunti interessanti in entrambe le rassegne. - Due anche i biglietti da pagare? - No. Acquistando quello per visitare Golf Italia Expò si potrà accedere anche alla zona di Wellness World Exhibition e viceversa. Anche la biglietteria e l’ingresso saranno in comune. - Qual è la superficie espositiva totale? - Circa 14mila metri quadrati, di cui Golf Italia Expò occuperà poco meno della metà - Quanti gli espositori? - Anche se mancano ancora le ultime conferme, pensiamo di arrivare a quota 140. - E i visitatori previsti? - Difficile rispondere, ma secondo Expocts, società controllata da Fiera Milano e quindi con grande esperienza organizzativa, sono attese circa 30mila presenze. Il lato positivo è che accederanno all’area golf anche migliaia di visitatori che non hanno mai provato il nostro sport e che potrebbero lasciarsi conquistare dalla voglia di giocare. Anche per questo abbiamo ideato una zona “introduttiva” destinata esclusivamente ai neofiti, con la possibilità di provare i primi colpi. - I principali settori merceologici di Golf Italia Expò? - In primo luogo produttori di attrezzatura, realtà turistiche e resort. Poi ci saranno anche numerosi circoli con un proprio desk, macchinari per la manutenzione dei percorsi di gioco, gadget e prodotti promozionali, coppe e trofei, abbigliamento. - Riproporrete anche l’outlet per la vendita di attrezzatura e accessori? - Sì. Sarà la terza esperienza di questo tipo, dopo quella dello scorso anno in fiera e quella che si è svolta a Tolcinasco in maggio, durante i giorni dell’Open d’Italia. Il successo ottenuto è stato tale da suggerirci di dare ancora maggior spazio alla zona dell’outlet. - Sulla pianta è previsto anche un grande campo pratica al coperto. Come funzionerà? - Il driving range, che misura circa 30 metri per 20, sarà a disposizione delle varie aziende di attrezzatura, con postazioni per la prova dei bastoni. Avremo inoltre reti per la pratica, putting green e simulatori di gioco. Oltre alla zona per neofiti, di cui ho già accennato, ne allestiremo un’altra destinata a giovani e giovanissimi. Infine, ci sarà un’area dedicata al “made in England”, in pratica uno scambio con quella italiana che abbiamo allestito all’ultima fiera del golf di Londra. - Prospettive a medio termine? - La nuova sede di Rho-pero dovrebbe darci una spinta notevole, come del resto l’abbinata con Wellness World Exhibition. E per crescere, fondamentale anche l’intesa con un partner importante come Expocts. Abbiamo siglato un accordo di partnership fino al 2011, che conferma come Fiera Milano creda davvero nel futuro della nostra fiera professionale del golf. .  
   
   
IL LAVORO INCISO CAPOLAVORI DELL’ARTE GRAFICA DA MILLET A VEDOVA 14 SETTEMBRE – 21 OTTOBRE 2006 FONDAZIONE STELLINE, MILANO  
 
Milano, 13 settembre 2006 - Promossa e prodotta dall’Associazione Centenario Cgil, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con la collaborazione della Provincia di Lecce, della Provincia di Milano, del Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce e dalla Fondazione Stelline di Milano, la mostra è stata ideata e organizzata da Promoart e realizzata da Arthemisia. L’esposizione - a cura di Patrizia Foglia, Chiara Gatti e Luigi Martini - si sviluppa attraverso un percorso cronologico per tappe, che individuano le evoluzioni della tematica del lavoro e dei differenti linguaggi espressivi: l´Ottocento; La Modernità; La guerra; Il Dopoguerra; Gli anni ´50/´60 tra Italia e Europa. Il percorso, introdotto da un ampio e indispensabile prologo dedicato agli interpreti ottocenteschi del filone naturalista, tocca poi l’opera di maestri particolarmente sedotti dal realismo e approda, alla svolta del secolo, ai grandi precursori dell’espressionismo. Il Novecento, diviso fra le esperienze espressioniste – le vicende della Brücke e della Nuova Oggettività – gli episodi italiani, belgi e slavi, oltre alle avventure singole di Picasso e Léger, attraversa gli anni difficili del primo e del secondo conflitto e giunge sino ai giorni della contestazione e alla vicenda significativa del realismo esistenziale milanese. Il nucleo centrale di questa mostra si presenta come "una poetica della realtà al cui centro si riconosce come protagonista l’uomo con il suo fare. Lo sguardo dell’artista - che nell’incisione si fa più profondo per quel carattere di intimità, di arte “privata” che contraddistingue questa modalità espressiva, in qualche modo quindi più libera e sincera - accompagna, in questo percorso che dal secondo ’800 arriva agli anni ’80 del novecento, il mutare della condizione dell’uomo che lavora, mutando esso stesso proprio in relazione al mutare del suo oggetto: realismo, verismo, espressionismo, nuova oggettività fino ai più recenti episodi esistenziali. Le opere di Millet, Daumier, Fontanesi, Fattori, Signorini, Rouault, Käthe Kollwitz, Nolde, Boccioni, Viani, Vespignani, Zigaina, Romagnoni e altri, toccano tutti, ciascuna in rapporto con la realtà del proprio momento storico e artistico, i temi chiave dell’iconografia del lavoro, che emerge come momento privilegiato in cui la statura dell’uomo e la sua domanda sull’esistenza si fanno più evidenti, perché declinate, appunto, in un fare" (Camillo Fornasieri, Presidente Fondazione Stelline). .  
   
   
PREMIO SUZZARA 2006 - 45ª EDIZIONE IL FUTURO DELLA TRADIZIONE 17 SETTEMBRE – 29 OTTOBRE 2006 OLTRE 100 DIPINTI PER RIFLETTERE SULLO “STATO DELL’ARTE” DELLA PITTURA IN ITALIA.  
 
Suzzara (Mn), 13 settembre 2006 - Inaugura il 17 settembre la 45° edizione del Premio Suzzara, con l’esposizione di 48 quadri di artisti contemporanei di grande fama e 57 opere di artisti selezionati nella sezione “a libera partecipazione”, aperta a tutti. L’esposizione delle opere partecipanti al Premio Suzzara 2006 è in programma dal 17 settembre al 29 ottobre nella sede della Galleria del Premio Suzzara - Esposizioni temporanee, (Ex Casa del Popolo, Piazza Luppi). L’edizione 2006 dello storico Premio Suzzara, l’unico premio artistico ancora esistente in Italia, fondato nel 1948, promosso dal Comune di Suzzara e dall’Associazione Galleria del Premio Suzzara, ha per titolo “Il futuro della tradizione”, e si concentra esclusivamente sulla pittura, proponendo una riflessione sul concetto di futuro alla luce della ricerca pittorica contemporanea. La grande rassegna che ne scaturisce, composta da 48 dipinti dei maggiori pittori contemporanei, realizzati tra il 2000 e il 2006, e 57 opere di altri artisti, documenta l’attualità della pittura nell’epoca delle strategie artistiche multimediali, proponendosi come occasione di grande rilievo culturale per meditare intorno al valore storico del linguaggio pittorico. Una riflessione che sarà arricchita dalle testimonianze scritte degli artisti partecipanti, a cui è stato chiesto di presentare non solo un dipinto ma anche un saggio critico a proposito dello stato dell’arte della pittura contemporanea. L’artista vincitore della sezione ad invito, che sarà reso noto il giorno dell’inaugurazione, avrà come premio la realizzazione di un libro interamente dedicato alla sua storia creativa (immagini di opere, scritti editi ed inediti, lettere, interviste, elementi di poetica, documenti di lavoro e tutto ciò che l’artista riterrà di utile pubblicazione). La sezione a libera partecipazione prevede invece quattro premi. Due premi “Arte in Arti e Mestieri”, corrispondenti a due mostre personali di due settimane ciascuna allestite a Suzzara, sono stati assegnati a Carlotta Balestrieri (di Parma) e Claudio Magrassi (di Tortona). Un ulteriore premio, pari a 3. 000 euro per il primo classificato, sarà assegnato nel corso dell’inaugurazione il 17 settembre, mentre una forma di Parmigiano Reggiano (in ossequio alla tradizione) sarà consegnato al più votato dai visitatori a fine mostra. Premio Suzzara - sezione ad invito: l’elenco degli artisti partecipanti Questo l’elenco completo degli artisti italiani che hanno aderito all’invito e parteciperanno al Premio Suzzara 2006 con un dipinto ed un saggio critico sullo stato della pittura contemporanea: Bargoni Giancarlo, Barbanti Giuliano, Barisani Renato, Cagnone Angelo, Campus Giovanni, Carlini Maria Cristina, Carmi Eugenio, Cecchini Vincenzo, Ceretti Mino, Ciussi Carlo, Cuniberti Pier Achille, Del Pezzo Lucio, Della Torre Enrico, Ferrari Giuseppe, Fioroni Giosetta, Forgioli Attilio, Franceschini Edoardo, Frasnedi Alfonso, Lanfranco, Leinardi Ermanno, Marchegiani Elio, Margonari Renzo, Mariani Umberto, Milite Tonino, Nangeroni Carlo, Nanni Mario, Olivieri Giorgio, Ossola Giancarlo, Pancheri Aldo, Pardi Gianfranco, Parea Vincenzo, Tullio Pericoli, Pinto Bruno, Pozzati Concetto, Raciti Mario, Tino Repetto, Ruggeri Piero, Sartelli Germano, Satta Vincenzo, Scirpa Paolo, Sermidi Sergio, Stefanoni Tino, Squatriti Fausta, Tagliati Corrado, Vago Valentino, Valentini Walter, Zigaina Giuseppe, Zotti Carmelo. Per la sezione ad invito, il comitato scientifico (presidente Claudio Cerritelli, con la collaborazione di Bruno Bandini e Luigi Sansone) ha scelto gli artisti a cui inviare la lettera con la richiesta di partecipare nell’ambito delle tensioni espressive che si sono affermate nel secondo ‘900: dall’astrattismo geometrico a quello lirico, dall’informale gestuale a quello materico, dalla nuova figurazione alla pop art, dal realismo all’iperrealismo, dall’arte visionaria alle forme del fantastico. A loro viene chiesto di esporre un’opera recente (2000-2006) come segno e dimostrazione del loro attuale lavoro, ma anche una testimonianza inedita in forma di riflessione scritta sul grande tema della tradizione in rapporto agli orientamenti futuri del linguaggio pittorico. Il catalogo del Premio, quindi, non offrirà solo una documentazione delle opere esposte, ma proporrà anche una riflessione storica sul linguaggio della pittura nell’arte degli ultimi anni, una discussione teorica sul sistema della pittura e un commento intorno agli scritti degli artisti. La storia del Premio Suzzara La prima edizione del Premio Suzzara, promossa dal Comune dell’omonima cittadina, si svolse fra l’agosto e il settembre del 1948. A inventare l’iniziativa fu Dino Villani, geniale uomo di arte e di comunicazione, a cui si deve gran parte dell’originalità che contraddistinse il Premio fin dai suoi primi passi. A differenza degli altri Premi artistici, infatti, il regolamento del Suzzara indicava specificamente che la giuria non dovesse essere composta solo da esperti (galleristi, storici dell’arte, ecc. ), ma anche da un operaio, un contadino e un impiegato. Un’impostazione che rivela la convinzione della necessità di un allargamento del pubblico e dei consumatori dell’arte, rispondendo così a un’idea fortemente presente nel dibattito artistico dell’epoca. Il tema della prima mostra fu “Lavoro e lavoratori nell’arte”, e lo storico catalogo di quella edizione, realizzato in carta da macellaio, si giovò dell’introduzione firmata da Cesare Zavattini. “Questo premio – scrisse Zavattini - che Dino Villani ha inventato e che i Suzzaresi faranno prosperare tra le loro braccia generose, è il più bel premio del mondo, concreto, allegro, pieno di speranza. Verrà un giorno,infatti, in cui ogni uomo avrà un quadro o una statua nella sua casa, perché sarà scomparsa la paura che divide dall’arte i poveri, i contadini, gli umili”. E il primo passo verso l’annullamento di questo distacco fra i produttori e i consumatori dell’arte è quello di far partecipare al Premio “opere di pittura, scultura e bianco e nero ispirate dai lavoratori e dal lavoro in tutte le sue molteplici espressioni, eseguite da artisti di qualunque tendenza”. Già nel 1948 la partecipazione fu enorme: 123 gli artisti presenti, con nomi di spicco, quali Michele e Tommaso Cascella, Emilio Greco, Agenore Fabbri, Giulio Turcato. E negli anni successivi si aggiunsero altre qualificatissime presenze, da Leonardo Dudreville a Aligi Sassu, Ernesto Treccani, Renato Guttuso, Sante Monachesi, Tono Zancanaro, Trento Longaretti, solo per citarne alcuni. La Galleria del Premio Suzzara A oltre 50 anni dall’istituzione del Premio Suzzara, nato nel 1948, il Comune dispone di un patrimonio di opere d’arte di rilevante importanza, sia per numero che per qualità: ottocento fra dipinti, sculture, grafica e lavori eseguiti con tecniche diverse (dalla fotografia al video) con la presenza di artisti come Birolli, Cantatore, Turcato, Greco, Fabbri, Pizzinato, Trombadori, Ligabue, De Grada, Bergonzoni, Mucchi, Sassu, Guttuso, Zancanaro, Francese, Sughi, Zigaina, Murer, Paolini. Si tratta di una collezione esemplare, sia come specchio del momento storico in cui ha cominciato a costituirsi – gli anni Cinquanta, quando la figurazione realista costituiva una linea portante dell’arte italiana e internazionale – sia, in tempi più recenti, come riflesso di una ricerca artistica sempre più aperta a nuovi linguaggi e tecnologie. Per dare l’opportunità al pubblico italiano di conoscere questa ricca testimonianza è stata creata la Galleria del Premio Suzzara, il cui primo scopo è, appunto, quello di presentare un’esposizione permanente delle opere della collezione. Visto il loro grande numero, si è pensato di proporne una selezione, con periodiche rotazioni, in modo da restituire un´idea forte e precisa, per quanto sintetica sintetica, del senso originario, storico, del Premio, ma anche aperta all´esemplificazione degli sviluppi, negli ultimi decenni del xx secolo, di quella linea realista che della tradizione artistica suzzarese è stata un´inconfondibile segno. Inaugurazione: domenica 17 settembre, ore 10,30 Galleria del Premio Suzzara – Esposizioni temporanee (Ex Casa del Popolo, Piazza Luppi, Suzzara - Mn) .  
   
   
GOLF - SCATTANO I CAMPIONATI INTERNAZIONALI D’ITALIA DILETTANTI CANONICA E F. MOLINARI CERCANO IN MALESIA UN POSTO IN WORLD CUP  
 
 Milano, 13 settembre 2006 - Scattano i Campionati Internazionali d’Italia (13-17 settembre) sui percorsi del Golf Club Villa d’Este, a Montorfano, e del Golf Club Monticello, a Cassina Rizzardi. Il campionato maschile, giunto alla 49ª edizione, si disputa sul tracciato di Villa d’Este, glorioso circolo che festeggia gli ottant’anni di vita. A sostenere il torneo Telecom Italia, che vive il golf sempre più da protagonista. In campo rappresentanti di sedici nazioni con i giocatori italiani che hanno possibilità di imporsi. Infatti rientrano nel novero dei favoriti Federico Colombo, Andrea Romano, Andrea Pavan e Marco Guerisoli, ma ci sono altri in grado di ben figurare come, ad esempio, Leonardo Motta. Tra gli stranieri da seguire l’inglese Edward Richardson, lo svizzero Damian Ulrich, il norvegese Knut Borshein, per citarne alcuni. Nel campionato femminile, al Golf Club Monticello, le azzurre Anna Rossi, Vittoria Valvassori, Claire Grignolo, Marianna Causin e Alessandra De Luigi debbono contrastare la forte coalizione straniera che ha le migliori esponenti nella spagnola Belen Mozo, nelle francesi Isabelle Boineau e Anne-lise Caudal e nella russa Maria Verchenova, brillante protagonista dei recenti Mondiali Universitari a Torino. Identica la formula per entrambe le manifestazioni: qualificazione su 36 buche medal (18 al giorno) e match play fra i primi 32 classificati con finale su 36 buche. Qualificazione Per La World Cup Con F. Molinari E Canonica - Francesco Molinari ed Emanuele Canonica difendono i colori azzurri nella prova di Qualificazione per la World Cup, in programma dal 13 al 16 settembre al Seri Selangor Golf Club di Kuala Lumpur in Malesia. Vi prendono parte 14 squadre che giocheranno due giri fourballs e due giri foursomes alternati. Le prime due formazioni classificate avranno diritto a disputare la World Cup, al Sandy Lane Resort nelle Isole Barbados, dal 7 al 10 dicembre. Nel primo turno gli azzurri giocheranno insieme a Singapore, una delle compagini favorite insieme a Taipei, India e Malesia, oltre naturalmente alla squadra italiana. Alps Tour A Le Pavoniere - Sul percorso del Golf Club Le Pavoniere inizia l’ Open Le Pavoniere (13-15 settembre), torneo dell’Alps Tour al quale prendono parte i migliori esponenti del circuito. Al via 113 professionisti e tre dilettanti. Il montepremi è di 35. 000 euro del quali 5. 075 andranno al vincitore. Tra i favoriti gli italiani Emmanuele Lattanzi, Gregory Molteni, Andrea Zanini e i francesi François Calmels, Michael Lorenzo-vera, Julien Xanthopoulos e Christophe Brazillier. .