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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Luglio 2009 |
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MILANO PRIMA RIUNIONE ISTITUTO CULTURA FAMIGLIA
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Milano, 20 luglio 2009 - "Mi auguro che questo Istituto possa diventare non solo un luogo di ricerca ma anche un luogo di incontro e di scambio di esperienze tra realtà diverse. Un luogo di dialogo dove possano emergere le vere esigenze delle persone. E´ di luoghi come questi che oggi sentiamo la necessità. Un´esperienza che si sta realizzando proprio in questi giorni agli Stati Generali dell´Expo voluti dal presidente Formigoni". E´ quanto ha affermato l´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, intervenendo questa mattina alla prima riunione dell´Istituto di antropologia per la cultura della famiglia e della persona, che si è tenuta presso la Fondazione dell´Ospedale Maggiore e Policlinico di Milano. L´istituto, presieduto da Goffredo Grassani, nasce da un progetto che l´Ente per l´Abbazia di Mirasole ha elaborato con la Fondazione Ospedale Maggiore e Policlinico di Milano ed ha come obiettivo la valorizzazione della famiglia anche attraverso la promozione di ricerche, di attività culturali e di formazione. A questo scopo è stato istituito un comitato scientifico del quale fanno parte anche numerosi docenti delle Università milanesi. L´istituto provvederà a istituire dei master per la formazione destinati: ai laureati nelle discipline mediche, giuridiche, educative, psicologiche, sociologiche assistenziali; agli operatori dei servizi sociali; ai magistrati che operano con minori e genitori; alle realtà del volontariato. "Si tratta - ha precisato l´assessore Boscagli - di una sfida grande, anche dal punto di vista culturale, a quel clima, ancora prevalente nella nostra società, che mette al centro l´individuo e misura i propri servizi sui bisogni del singolo e non su quelli della famiglia. La politica della Regione Lombardia, l´unica in Italia ad avere un assessorato alla Famiglia, vuole muoversi in controtendenza. Stiamo cercando di mettere in pratica le nostre convinzioni, coinvolgendo nella nostra azione anche le parti sociali". . |
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