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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Luglio 2009
 
   
  AMBIENTE, VARATO IL PROGRAMMA TRIENNALE PER IL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000. LA QUALITÀ DEI TERRITORI OFFRE UNA CHANCE IN PIÙ PER AFFRONTARE LA CRISI E RENDERE L´EMILIA-ROMAGNA UNA REGIONE ANCORA PIÙ COMPETITIVA, SICURA ED ATTRAENTE

 
   
   Bologna, 23 luglio 2009 – Due nuove Riserve naturali (Torrile e Oasi dei Ghirardi), entrambe in provincia di Parma, sette Paesaggi naturali e seminaturali protetti (a Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna e Rimini) e ben 54 Aree di Riequilibrio Ecologico. La superficie protetta passerà così dall’attuale 13,3 % al 17,4% dell’intero territorio regionale. Sono solo alcuni degli elementi principali del primo Programma triennale per il sistema delle aree protette e dei siti della rete natura 2000 della Regione, approvato questa mattina dall’Assemblea legislativa, che attua e sviluppa ulteriormente il sistema di promozione e salvaguardia dei parchi introdotto con la legge regionale n. 6 del 2005. L’approvazione del Programma, è giunta al termine di un lungo percorso di concertazione con le comunità locali e di confronto con i diversi interessi coinvolti. “Sono molto soddisfatto della discussione nelle sedi istituzionali e di tutto il lavoro svolto sui territori, – ha dichiarato l’assessore regionale all’ambiente e sviluppo sostenibile Lino Zanichelli – ora siamo davvero nelle condizioni di valorizzare il sistema delle aree protette dell’Emilia-romagna. ” L’assessore nel suo intervento in Assemblea ha posto l’accento sul recentissimo documento pubblicato dalla Commissione Ue a proposito dello stato della biodiversità in Europa, dal quale emerge – ha detto Zanichelli – una situazione preoccupante per la salvaguardia di alcuni habitat e per la mancanza di conoscenza di numerosi sistemi naturali, tanto da portare l’Unione Europea a spostare dal 2010 al 2020 l’obiettivo per arrestare la perdita della biodiversità. “Noi abbiamo scelto – ha concluso l’Assessore – di investire nel riequilibrio naturale e nella qualità del territori – e lo facciamo con un programma che offre una chance in più per affrontare la crisi e rendere l’Emilia-romagna una regione ancora più competitiva, sicura ed attraente. ” Le novità del nuovo Programma triennale 2009-2011 Oltre alle due nuove Riserve naturali, ai sette Paesaggi naturali e alle Aree di riequilibrio, è già partita la discussione del progetto di legge per l´istituzione del Parco del Trebbia. Aperto anche il confronto con le Istituzioni locali e i soggetti interessati per quello del fiume Secchia. Sono poi previsti alcuni ampliamenti di Parchi già esistenti, come quello relativo al Parco dei Cento Laghi e a quello dei laghi di Suviana e del Brasimone. Importante la dotazione finanziaria del Programma, che prevede 11 milioni di euro per il biennio 2009-2010, cui vanno aggiunti i contributi regionali annui per le spese di gestione che ammontano a circa 3 milioni di euro ed i circa 10 milioni di euro già programmati per la biodiversità nell’ambito del Piano di Azione Ambientale 2008-2010. Il Programma contiene una analisi dettagliata dello stato della biodiversità regionale, individuando i punti di maggiore fragilità in termini di habitat (zone umide, corsi d’acqua, prati stabili e d’altura) e di specie minacciate (anfibi, rettili e pesci). Per il futuro, oltre ad ampliare la rete delle aree protette, la Regione punta alla costruzione della rete Ecologica Regionale, attraverso il coinvolgimento delle Province e dei Comuni, individuando i principali corridoi ecologici di scala regionale. Sono previste inoltre azioni e progetti che uniscono tutela e opportunità di crescita economica per le popolazioni residenti nelle aree protette. In questo senso saranno ampliati gli strumenti di coinvolgimento degli agricoltori nella gestione dei parchi, contenute le specie faunistiche in forte soprannumero e varate azioni di sistema per promuovere i parchi soprattutto nel rapporto tra zone a turismo sviluppato e le zone, come sono quelle del crinale, ricche di grandi potenzialità ma ancora poco conosciute. Per questo, nei giorni scorsi è stato varato un Protocollo di intenti con le Regioni Toscana e Liguria per sviluppare iniziative coordinate sia per la conservazione che per la promozione dei Parchi del crinale appenninico. .  
   
 

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