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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Ottobre 2006
 
   
  LENTA RIPRESA PER L’ECONOMIA ITALIANA: LE REGIONI DEL NORD-EST, CON EMILIA ROMAGNA E VENETO IN TESTA, TRAINANO LA RIPRESA DELL’ANNO 2006

 
   
   Roma, 11 ottobre 2006 - Dovrebbero essere le regioni del Nord-est, con Emilia Romagna e Veneto in testa, a trainare la ripresa dell’anno 2006: a +1,6% è prevista, infatti, la crescita del Pil italiano dagli “Scenari delle economie locali”, elaborati dal Centro studi di Unioncamere in collaborazione con Prometeia, con l’area nord-orientale che dovrebbe conseguire un +1,7%. A trainare lo sviluppo dell’economia dovrebbero contribuire soprattutto gli investimenti in macchinari e impianti che, dopo la flessione del 2005 (-1,5%), dovrebbero raggiungere il +3,5%. Bene anche l’export (+4,5%), la cui dinamica potrebbe risultare però compensata dalle importazioni (+4,2%). E poi, in ripresa anche i consumi delle famiglie che, dopo lo stallo dell’anno scorso (-0,1%), dovrebbero salire al +1,2%. “L´economia italiana nel 2006 ha ricominciato a crescere, ma ad un ritmo ancora non soddisfacente: secondo le nostre stime il Pil aumenterà quest´anno intorno all´1,6%, quindi al di sotto della media europea”, commenta il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. “E per il 2007 già aumentano le preoccupazioni degli imprenditori tant’è vero che le previsioni sono improntate alla cautela. Serve una finanziaria coraggiosa che sostenga gli investimenti e non geli i consumi”. Il Pil del Mezzogiorno dovrebbe crescere meno della media nazionale (1,4% a fronte dell’1,6%), rispetto alla quale si allineano il Centro e il Nord-ovest, mentre il Nord-est cresce ad un ritmo più accelerato (+1,7%). Più intenso lo sviluppo di Emilia Romagna, Veneto e Campania (tutte +1,8%), seguite dal +1,7% di Lombardia, Trentino Alto Adige, Liguria, Lazio e Puglia. Calabria e Abruzzo le regioni in cui la crescita potrebbe essere più contenuta (1,0%). Nel 2006 si dovrebbe assistere ad una ripresa della spesa per consumi delle famiglie che coinvolge tutte le ripartizioni. La crescita tuttavia dovrebbe essere più vivace nelle regioni nord-orientali (+1,6%) e centrali (+1,3%), meno intensa nel Mezzogiorno (+0,8%). In particolare, l’andamento più dinamico si dovrebbe verificare in Friuli Venezia Giulia (+1,7%), Veneto, Emilia Romagna (entrambe +1,6%) e Trentino Alto Adige (+1,5%), seguite da Toscana (+1,4%), Marche, Umbria (entrambe +1,3%) e Lazio (+1,2%). Dopo la forte caduta registrata nel 2005 (-3,4%), dovrebbero essere proprio le regioni meridionali ad essere coinvolte in una crescita più sostenuta degli investimenti in impianti, macchinari e mezzi di trasporto (+7,6%), a cui seguiranno le regioni nord-orientali e centrali (+2,9% in entrambi i casi); il Nord Ovest si caratterizza per una crescita più lenta (+1,4%). Dopo la flessione delle unità di lavoro registrata nel 2005 (-0,4%), le stime di Unioncamere e Prometeria mostrano una contenuta ripresa nel 2006 (+0,5%) di questo indicatore. La crescita occupazionale dovrebbe essere più intensa nelle regioni centro-meridionali (+0,6%). Le unità di lavoro dovrebbero aumentare meno nelle regioni settentrionali, soprattutto a seguito di un incremento più contenuto nei servizi. A livello regionale, il 2006 è caratterizzato da una performance migliore in Molise e in Basilicata (+1,1% entrambe), in Puglia, Abruzzo, Marche, Umbria e Liguria (+0,7%), mentre un incremento inferiore a quello medio nazionale dovrebbe interessare Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. .  
   
 

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