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Notiziario Marketpress di Venerdì 07 Luglio 2000
 
   
  CONVEGNO "LA CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI: UN´OPPORTUNITÀ PER LE BANCHE E LE IMPRESE ITALIANE"

 
   
  Milano, 7 Luglio 2000 - Si è tenuto ieri a Milano un incontro dedicato al tema "La cartolarizzazione dei crediti: un´opportunità per le Banche e le Imprese italiane", organizzato da Banca Intesa. Il convegno ha affrontato, sia sul piano teorico sia su quello più prettamente operativo, il tema del grado di sviluppo nel nostro Paese della tecnica della cartolarizzazione degli attivi, uno tra i più rilevanti sviluppi delle tecniche finanziarie d´impresa degli ultimi anni a livello internazionale. Come è stato sottolineato nell´intervento di apertura dei lavori, per il maggiore Gruppo bancario italiano il tema dell´incontro riveste molteplici spunti di interesse. Il primo è costituito dalla presentazione di un´ampia ricerca sulle modalità di utilizzo della securitization da parte di intermediari bancari, promossa dalla stessa Banca e svolta da esperti dell´Università Cattolica di Milano. Il secondo è rappresentato dall´esperienza stessa di Intesa: il gruppo ha infatti inaugurato la sua prima operazione di securitization, che si caratterizza peraltro per essere la prima operazione di attivi in bonis. Infine, tramite il know-how di società del gruppo come Caboto, Banca Intesa si propone nella veste di arranger per imprese e banche che vogliano utilizzare questa tecnica. I professori Sergio De Angeli e Marco Oriani, dell´Università Cattolica di Milano e curatori della ricerca "La securitization dei crediti bancari", pubblicata per i tipi di Franco Angeli, hanno sintetizzato i contenuti e i principali risultati dell´indagine. Questa aveva come primario obiettivo quello di analizzare, attraverso l´individuazione di problematiche e di criticità di realizzazione, il processo di cartolarizzazione dei crediti bancari, al fine di evidenziare quali potenzialità e quali vantaggi, sotto il profilo gestionale, possano essere tratte dalle banche che vi fanno ricorso. Utilizzando una sistematica analisi delle esperienze e degli sviluppi occorsi in ambiti finanziari spesso più evoluti, in special modo quello statunitense, il lavoro si prefigge inoltre di valutare la possibile evoluzione del mercato italiano della securitization, sia in termini di volumi di emissioni di asset-backed securities, sia di tipologie di assets cartolarizzabili. Stelvio Bo di Caboto ha descritto l´esperienza di una investment bank che si propone al mercato in qualità di advisor per la realizzazione di operazioni di securitization a favore di banche e importanti imprese non bancarie. Un investment bank come Caboto dispone infatti delle conoscenze tecniche, finanziarie, giuridiche e di mercato necessarie per trovare la soluzione a ogni situazione. Si tratta di un know-how specifico e difficilmente reperibile sul mercato. Le operazioni di cartolarizzazione, infatti, possono essere viste come un grande mosaico in cui ogni tassello deve essere al suo posto: le investment banks sono in grado di trovare le soluzioni ottimali per il cliente. Giampiero Auletta Armenise, responsabile dell´area pianificazione, partecipazioni e controllo di gestione di Banca Intesa, ha chiarito il punto di vista di un grande gruppo bancario. Inquadrando la tecnica della cartolarizzazione nell´ambito dell´attività gestionale della banca, ne ha definiti gli obiettivi di minimizzazione dell´utilizzo del capitale di vigilanza e di ottimizzazione della combinazione rischio/rendimento e sintetizzato i benefici economici, strategici e in termini di migliore gestione dei rischi che ne derivano. Nella seconda parte del suo intervento, Auletta ha brevemente descritto la struttura dell´operazione di cartolarizzazione di Cariplo/banca Intesa, la prima del suo genere in Italia perché realizzata su un portafoglio performing: in altri termini, per la prima volta questa tecnica è utilizzata non per ridurre le sofferenze in bilancio ma per una diversa e più dinamica gestione dell´attivo bancario. Lino Bergonzi, direttore centrale amministrazione e finanza di Impregilo, ha portato il contributo dell´esperienza di una grande impresa che ha deciso di utilizzare questa nuova tecnica finanziaria e che per fare questo si è appoggiata a un advisor come Caboto. In particolare, si è soffermato sui vantaggi di un´operazione di cartolarizzazione per un´azienda industriale come Impregilo: ottenere i mezzi finanziari a supporto dei piani di sviluppo dell´impresa; accedere direttamente al mercato finanziario, rendere liquide le immobilizzazioni. E´ seguita una tavola rotonda sul tema "Prospettive della securitization in Italia", coordinata da Anna Gervasoni, segretario dell´Aifi-associazione italiana degli investitori istituzionali nel capitale di rischio, cui hanno partecipato Marc Zanelli di Caboto, Claudio Porzio dell´istituto di ricerche finanziarie Newfin dell´Università Bocconi e Claudio Clemente, direttore principale della Banca d´Italia. I lavori del convegno sono stati chiusi da Roberto Brambilla, direttore generale di Cariplo, la banca del Gruppo Intesa i cui attivi sono stati oggetto dell´operazione di cartolarizzazione. Nel suo intervento Brambilla ha sottolineato come Banca Intesa, anche con questa iniziativa, voglia svolgere un ruolo attivo per la diffusione di questa tecnica finanziaria nel nostro Paese, mettendo insieme esperienze teoriche e lavoro concreto di realizzazione di operazioni di securitization per il Gruppo o per clienti del Gruppo. Puntando sulla cessione di attivi performing si è fatta una scelta strategica precisa, in linea con l´esperienza internazionale che tende a privilegiare operazioni su crediti sani, finanziabili a costi più bassi proprio per la loro qualità. .  
   
 

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