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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Luglio 2000
 
   
  MOSTRE: IL PROGRAMMA 2000-2001 DELLA FONDAZIONE PALAZZO ZABARELLA

 
   
  Padova, 14 luglio 2000 - Palazzo Zabarella affronta la stagione espositiva 2000-2001 all´insegna delle mostre di grande qualità e delle coproduzioni che vedono la Fondazione culturale padovana partner dei Musei di Roma e della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda. Entrambe queste importanti istituzioni accoglieranno, infatti, in seconda sede, l´una e l´altra delle mostre prodotte dalla Fondazione. In questi mesi, lo spazio espositivo del Palazzo è stato ampliato, aumentando di quasi un terzo l´ampiezza del percorso espositivo. Una decisione che Federico Bano, Presidente della Fondazione Palazzo Zabarella, ha preso proprio per poter ospitare e proporre esposizioni di dimensioni europee. Due gli appuntamenti in programma, il primo per la stagione autunnale di quest´anno, il secondo per quella primaverile del 2001. A riaprire gli spazi ampliati del Palazzo sarà, dal 7 ottobre al 28 gennaio 2001, la mostra dedicata a "Guercino E La Pittura Emiliana Del ´600. Capolavori dai Musei Romani". Mentre questa mostra traslocherà a Roma, a Palazzo Barberini, la sede padovana accoglierà una novità assoluta per l´Italia: la prima antologica di "Anton Raphael Mengs. Dresda - Roma - Madrid. 1728/1779", il grande artista e teorico del neoclassicismo, considerato dai suoi contemporanei uno dei più grandi pittori d´Europa. Questa mostra, dopo Padova, inaugurerà, dal 23 giugno al 3 settembre 2001, i saloni restaurati del Palazzo Reale (Castello di Dresda) "Guercino e la Pittura Emiliana del ´600", curata da Claudio Strinati e Rossella Vodret, approfondisce l´indagine che Palazzo Zabarella, a quattro mani con la Soprintendenza ai Beni Artistici di Roma, sta compiendo sul Seicento. Su questo filone, il Palazzo ha già proposto le rassegne su "Caravaggio ed i Caravaggeschi" e su Gian Lorenzo Bernini. La nuova mostra si pone ai vertici di questo percorso perché propone una indagine straordinariamente importante su uno degli artisti e dei momenti più interessanti dell´arte italiana del Seicento. Il lungo lavoro preparatorio ha portato a nuove attribuzioni e ad altre importanti scoperte, oltre al raggruppamento di opere d´arte di importanza fondamentale, sino ad oggi sottratte all´ammirazione perché disperse in diverse sedi espositive e di rappresentanza. Intorno al nucleo principale rappresentato da una ampia selezione di opere di Giovan Francesco Barbieri, detto Il Guercino, la Pittura Emiliana è documentata da tele di artisti come Annibale Carracci, Domenichino, Francesco Albani, Giovanni Lanfranco e Guido Reni di cui viene presentato anche il celeberrimo Ritratto di Beatrice Cenci. Il barocco lascerà posto al Neoclassico e anche con questa mostra Palazzo Zabarella approfondisce un proprio percorso iniziato con la fortunatissima retrospettiva dedicata a Francesco Hayez, curata da Fernando Mazzocca, coordinatore del Comitato Scientifico della Fondazione. Dal 3 marzo i riflettori si accenderanno su una raffinatissima sequenza di oli e disegni di Anton Raphael Mengs, figlio d´arte (suo padre fu pittore di corte a Dresda), destinato a percorrere la via dell´arte sin dal nome impostogli: Antonio Corregio e Raffaello, artisti prediletti dall´ideale artistico dell´epoca. Non fu quindi casuale che fosse proprio l´Italia (prima Venezia e poi Roma) ad offrire gli stimoli più importanti per la sua opera. Mengs fu legato a Winckelmann, il grande storico e teorico dell´arte, da una lunga amicizia che influenzò la sua produzione e sicuramente anche i suoi scritti teorici e le sue lezioni accademiche. Il successo romano gli procurò importanti commissioni in patria ma anche in Spagna (a Madrid venne incaricato di affrescare i Saloni del Palazzo Reale). Contesi erano i suoi ritratti e le tele, spesso di soggetto mitologico o sacro. La mostra su Mengs è curata da Steffi Roettgen che ha deciso di proporre, accanto agli oli, anche una selezione attentissima dei disegni e delle incisioni che contribuirono a consolidare la fama internazionale a massimo interprete della pittura neoclassica. Il programma 2000-2001 della Fondazione Palazzo Zabarella si avvale della determinante collaborazione dell´Assessorato alla Cultura del Comune di Padova. .  
   
 

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