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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Ottobre 2009
 
   
  IL PRESIDENTE DEL MOLISE IORIO A ROMA, AL CONVEGNO DI CONFINDUSTRA DAL TITOLO ´LA RIFORMA INFRASTRUTTURALE´ ; CON LO SVILUPPO INFRASTRUTTURALE DEL SUD SI AMMODERNA TUTTO IL PAESE. LA TERMOLI–SAN VITTORE ESEMPIO DI UN NUOVO MODO DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE CONCORDATA E CONDIVISA DI UN´OPERA STRATEGICA NAZIONALE E REGIONALE.

 
   
  Roma, 5 ottobre 2009 - In riferimento allo Studio redatto dal Comitato Tecnico Infrastrutture, logistica e mobilità di Confindustria, dal titolo "La riforma infrastrutturale – le criticità del sistema infrastrutturale e le esigenze di miglioramento della sua efficienza", presentato ufficialmente il 30 settembre a Roma, il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, anche nella sua veste di Vice Presidente della Conferenza delle Regioni, ha dichiarato: "Occorre che l´Italia investa quante più risorse possibili nella infrastrutturazione del suo territorio, questo sia per superare l´attuale momento di crisi, sia per una politica strategica di sviluppo e di modernizzazione dell´intero Paese. Occorre, dunque, una politica nazionale e locale che ponga al primo posto le azioni tese a dotare le varie aree dell´Italia che ne sono sprovviste di autostrade, di ferrovie ad alta velocità, di porti, interporti, aeroporti e quanto altro necessario ad un´economia in crescita. In questo quadro le problematiche e i gap storici del Sud, per quanto riguarda le infrastrutture, debbono trovare uno spazio assolutamente preminente. L´italia, infatti, non si può agganciare allo sviluppo infrastrutturale europeo e mondiale se prima non recupera il ritardo del Mezzogiorno. Per raggiungere questi obiettivi occorre una consapevolezza comune del mondo politico, istituzionale e sociale che, previo un opportuno confronto e dialogo sulle scelte delle singole opere, porti ad un programma operativo concreto caratterizzato da velocità ed efficacia realizzativa. Bisogna pensare in una nuova chiave per quanto concerne quella che è la cultura della progettazione e della valutazione di ogni singola opera. Un elemento di base questo che deve fare il conto con le esigenze del territorio, le necessità infrastrutturali nazionali e gli interessi delle popolazioni. Fatta questa valutazione di fondo tra tutti i livelli istituzionali e le popolazioni in cui si deve intervenire, si può avviare con celerità la fase successiva che, basata su tempi certi e risorse definite, porti alla realizzazione definitiva dell´opera infrastrutturale. In questo quadro assume particolare importanza l´informazione rivolta a tutti i livelli e nei confronti di tutte le fasce della popolazione rispetto alle caratteristiche dell´infrastruttura che si vuole costruire. Come pure occorre ripensare e rivedere, in una nuova ottica, il profilo fondamentale riguardante l´analisi finanziaria dei singoli progetti. "Il finanziamento pubblico, ad esempio, deve tendenzialmente divenire – come dice lo studio puntuale ed efficace presentato oggi da Confindustria – un profilo maggiormente complementare da attribuire in funzione delle carenze di domanda (e di rientri da tariffe) e dell´efficacia dell´opera sul piano della sua valenza strategica". Dobbiamo accelerare le varie fasi procedurali e dare ad ogni opera tempi certi e basi finanziarie (pubblico - private) concrete ed affidabili. Come pure c´è bisogno di chiarezze sulle competenze tra Stato centrale, Regioni ed Enti locali. Un Paese moderno che vuole crescere e modernizzarsi non può arenarsi sulla burocrazia e sui conflitti di competenza. Se da un lato, quindi, si può accettare che allo Stato centrale competano le funzioni di pianificazione generale delle infrastrutture, dall´altro deve essere altrettanto pacifico che tale attribuzione venga sviluppata tramite un confronto anche serrato, ma certamente collaborativio e operativo e con le amministrazioni regionali e locali competenti. Questo al fine di giungere ad una decisione comune e condivisa della localizzazione specifica di ogni singola struttura. Così facendo contempereremmo l´interesse nazionale con le esigenze e le titolarità degli Enti locali sul territorio di competenza. Un esempio, di questo modo di procedere, è l´autostrada Termoli-san Vittore che ci accingiamo a realizzare in Molise. Quest´ultima è stata riconosciuta opera di interesse nazionale dalla Legge Obiettivo e che ha visto, nella sua fase di progettazione, un confronto tra Stato centrale, Regione e Comuni fruttuoso e concreto. La stessa opera trova una base finanziaria scaturente da un finanziamento paritario tra fondi pubblici (Stato centrale, Regione e fondi europei) e privati, attraverso il metodo del project financing". .  
   
 

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