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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Ottobre 2009
 
   
  IL WELFARE NELLE MARCHE .PRESENTATO IL VOLUME, FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE TRA REGIONE E UNIVERSITA`` MARCHIGIANE.

 
   
  Ancona, 5 Ottobre 2009 - Una prima fotografia complessiva sul welfare nelle Marche a confronto con le regioni italiane ed europee e` contenuta nel volume ´Il welfare nelle Marche , attori, strumenti e politiche´, curato da Angela Genova e Federico Palazzo e presentato il 2 ottobre in Regione. Un lavoro di 343 pagine che nasce dalla collaborazione tra la Regione (funzionari ed esperti del Servizio politiche sociali) e le tre Universita` marchigiane che tengono corsi di laurea in campo sociale. La presentazione e` stata anche l´occasione di un articolato dibattito aperto da Enzo Mingione, preside della Facolta` di Sociologia all´Universita` Bicocca di Milano, il quale ha evidenziato come il welfare italiano sia in assoluto il piu` difficile da riformare rispetto a quello di altri Paesi per la scarsa capacita` di adattamento ai cambiamenti culturali ed economici. ´Dallo studio della Comissione Onofri di 12 anni fa, non e` stato ripreso nessun suggerimento ´ ha detto - neanche quelli positivi. L´intervento epocale della legge 328/2000 e` arrivato troppo tardi e per di piu` e` stato subito sconvolto dalla riforma costituzionale del titolo V che ha regionalizzato tutto, passando le ´patate bollenti´ dell´adattamento alle Regioni, senza dotarle di strumenti idonei per assumersi il peso delle responsabilita` e accentrando ancora alcuni campi, come il sistema educativo e quello previdenziale. La crisi del welfare - ha proseguito- passa da eventi di per se` positivi ma che hanno incrinato l´equilibrio: la crisi del modello di famiglia nucleare stabile, i cambiamenti nel lavoro soprattutto delle donne che garantivano la stabilita` del sistema e che hanno ancora doppie responsabilita` (lavoro e cura familiare) e a cui si chiede spesso anche una formazione piu` alta che non agli uomini, l´allungamento delle prospettive di vita, diversificazione accentuata dei bisogni. Nel nostro Paese ci sono poi rilevanti sperequazioni territoriali Nord-sud all´interno delle stesse regioni. Anche le Marche hanno affrontato e stanno affrontando queste difficolta` ma hanno avuto, a differenza di altre regioni, la capacita` di attivare accordi e concertazione con gli Enti locali. Un fatto molto importante che valorizza anche il terzo settore. ´ Mingione ha anche citato il ´Rapporto Beveridge del 1942 ´ propaganda bellica della Gran Bretagna - che nonostante gli anni non e` superato nell´idea di interconnessione degli interventi: asili nido e servizi agli anziani non possono che appartenere allo stesso progetto di protezione e coesione sociale e offerti a tutte le classi di popolazione. ´Alle Regioni ´ ha concluso ´ la sfida politica di puntare soprattutto sulla qualita` dei servizi sociali perche` sia intesa come investimento per un futuro di crescita delle comunita`. ´ ´Una sfida importantissima e su cui calibrare tutti gli obiettivi del welfare- ha riaffermato l´assessore regionale alle politiche sociali, Marco Amagliani- e da cui le Marche non si distolgono, ma e` davvero difficile mirare alla qualita`, perche` evidentemente non e` lo stesso obiettivo del Governo nazionale che persevera nel taglio indiscriminato di risorse finanziarie proprio al sociale. E il rapporto costruttivo creato con i Comuni marchigiani viene minato, per questo, dalle fondamenta. ´ Al dibattito e` intervenuto anche il Rettore dell´Universita` Politecnica delle Marche, Marco Pacetti che ha messo in rilievo la positivita` della collaborazione con la Regione e tra Universita`, ´ cosa per niente scontata´ e che ha visto un primo concreto risultato nella redazione di un volume, utilissimo strumento informativo per gli operatori e per gli amministratori perche` mette in luce sfide e criticita` per la costruzione di un welfare regionale maturo a cui il mondo accademico potra` assicurare un contributo fattivo. Oltre al dirigenti regionale, Paolo Mannucci , che ha evidenziato l´utilita` della formazione universitaria di figure di alta professionalita` per le politiche sociali, sono intervenuti Giovanni Santarelli tra gli autori del volume insieme ai docenti Yuri Kazepov (Urbino) e Giovanna Vicarelli (Ancona) ed inoltre Sebastiano Porcu (Univ. Macerata), il presidente dell´Ordine degli assistenti sociali, Orazio Coppe e Riccardo Ruggeri, coordinatore Cupla. .  
   
 

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