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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Ottobre 2009
 
   
  SICUREZZA SUL LAVORO, NASCE IL KIT PER MISURARE LA QUALITÀ DELL´ARIA NEGLI UFFICI

 
   
  Milano, 7 ottobre 2009 – Spesso in ufficio l’aria può essere davvero pesante. E non solo in senso metaforico. Nonostante i gravi rischi per la salute, legati ad un elevato contenuto di endotossine nell’ambiente, siano stati messi in evidenza da molti recenti e autorevoli studi scientifici finora la presenza di queste sostanze nei luoghi di lavoro non è mai stata controllata. Il progetto "Sistemi innovativi per valutare e migliorare la qualità dell´ambiente lavorativo al fine di proteggere la salute dei lavoratori", presentato dall´azienda Neomed srl, specializzata nella produzione di sistemi diagnostici, della quale l´Università degli Studi di Milano-bicocca è stata partner consulente, è risultato miglior progetto tra quelli finanziati dalla Regione Lombardia nell´ambito della tematica sicurezza sul lavoro. Il progetto riguarda lo sviluppo di kit diagnostici di facile utilizzo per valutare la qualità chimica e biologica dell´aria negli ambienti di lavoro relativamente a due gruppi di sostanze pericolose per la salute: 1. Sistema analitico per il monitoraggio e la quantificazione di endotossine batteriche in campioni di polveri prelevati all´interno di luoghi di lavoro. Tali sostanze possono causare malattie anche altamente invalidanti quali asma, infiammazioni, allergie acute. Esse si trovano in concentrazioni elevate nelle polveri di aziende agricole, tessili, della lavorazione del legno ed altre industrie manifatturiere. Finora la presenza di queste sostanze nei luoghi di lavoro non è mai stata misurata. 2. Sistema di valutazione della qualità dell´aria con particolare riferimento agli inquinanti chimici pericolosi per la salute dell´uomo come il monossido di carbonio, l´anidride solforosa, l´ozono oltre che l´umidità ed altri parametri minori. Per l´Università di Milano Bicocca hanno partecipato il gruppo di ricerca del professor Francesco Peri del dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze e lo Zooplantlab (che afferisce al medesimo dipartimento) coordinato dai ricercatori Massimo Labra e Maurizio Casiraghi. I sistemi di analisi, caratterizzati da prestazioni elevate e costi limitati, potranno essere utilizzati senza particolari competenze, quindi anche da operatori non specializzati. Questo consentirà una verifica della qualità dell´ambiente lavorativo molto più frequente e completa. «Lo scopo del progetto – spiegano Peri, Labra e Casiraghi - è migliorare la qualità dell’ambiente nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla qualità dell’aria. L´obiettivo è fornire nuovi mezzi per controllare gli ambienti di lavoro e per garantire quindi la salute dei lavoratori. Sebbene per legge siano previsti controlli periodici degli ambienti lavorativi effettuati da istituti competenti (ad esempio dalle Usl), risulta spesso complicato avere strumenti semplici e attendibili per controllare i diversi parametri ambientali e per garantire quindi la salute dei lavoratori». «Va sottolineato – continuano i ricercatori - che gli attuali controlli vengono eseguiti solo in specifici ambienti lavorativi, i cosìdetti "ambienti a rischio", mentre nei normali uffici di solito non viene fatto alcun controllo sulla qualità dell’aria. Inoltre, non vengono effettuati i rilevamenti di importanti parametri in quanto non sono disponibili i mezzi diagnostici/di rilevamento. Ci riferiamo, nello specifico, alle endotossine batteriche, agenti infiammatori e causa di allergie e di malattie dell’apparato respiratorio. La quantità di endotossine disperse nell’ambiente è stata recentemente correlata anche alla concentrazione di polveri sottili (Pm10) ed in generale di particolato atmosferico». I kit realizzati saranno utilizzabili per monitorare con facilità anche quegli ambienti di lavoro, come ad esempio i locali pubblici, che attualmente non vengono controllati, ma che, non per questo, rappresentano una minore fonte di rischio. Il costo del progetto è di circa 400 mila euro ed è cofinanziato dalla Regione Lombardia. .  
   
 

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