Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Ottobre 2006
 
   
  CLAES OLDENBURG COOSJE VAN BRUGGEN. SCULTURA PER CASO: LA RASSEGNA AL CASTELLO DI RIVOLI

 
   
   Milano, 23 ottobre 2006 - La rassegna al Castello di Rivoli. Nel corso della loro collaborazione artistica, Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen hanno ridefinito il concetto di scultura, contribuendo in maniera significativa alla sua storia. Avventurandosi in nuovi territori, aprono la loro arte all’interazione con altre discipline, arrivando a creare un inedito linguaggio artistico. Scrive Claes Oldenburg: “Coosje e io abbiamo trascorso insieme trent’anni, senza separarci quasi mai, lavorando come un’unica mente su qualunque progetto”. Scultura per caso si propone di indagare gli ultimi vent’anni del lavoro degli artisti, incluse le opere più recenti. La rassegna presenta, al secondo piano del Castello di Rivoli, oltre duecento tra opere e grandi installazioni comprendenti i progetti per numerosi “large-scale projects”, opere per interni, oltre a maquettes, progetti, disegni. Il percorso espositivo si sviluppa attraverso sale tematiche che svelano la varietà delle proposte artistiche ma soprattutto la comune tensione di Oldenburg e van Bruggen verso un’arte che interagisce con la realtà. La mostra si apre con gli elementi della performance Il Corso del Coltello, presentata a Venezia nel 1985. “Avevamo bisogno di un’immagine plurivalente – scrive Coosje van Bruggen – abbastanza flessibile da poter unire performance e architettura, e in grado di riconciliare il passato e il presente. Io, come elemento principale visualizzai un coltellino svizzero su cui Oldenburg aveva già fatto degli studi […]. Il coltello poteva essere utilizzato sia per la sua abituale funzione di tagliare, tema ricorrente in architettura, sia in modo simbolico, avulso dalla sua funzione, nella performance”. Oltre a un’ampia selezione di disegni preparatori de Il Corso del Coltello, sono esposte la grande scultura Houseball (Casa palla), 1985, Architectural Fragments (Frammenti architettonici), 1985, Dr. Coltello Costume – Enlarged Version (Costume del Dottor Coltello – Versione ingrandita), 1986, Frankie P. Toronto Costume – Enlarged Version (Costume di Frankie P. Toronto – Versione ingrandita), 1986, e Georgia Sandbag Costume – Enlarged Version (Costume di Georgia Sandbag – Versione ingrandita), 1986, sculture che prendono spunto dai personaggi della performance veneziana. Il percorso prosegue con una serie di sessanta studi, realizzati tra il 1960 e il 2006, appartenenti alla collezione degli artisti e raramente esposti. Nelle sale successive vengono presentate opere su carta e modelli in vari materiali, lavori scultorei che illustrano la fase che intercorre dal progetto alla realizzazione delle grandi opere, tra cui ricordiamo il modello di Dropped Cone (Cono rovesciato) per la Neumarkt Galerie di Colonia del 2000 e il più recente Cupid’s Span (Arcata di Cupido) per il Rincon Park di San Francisco (2002). Particolarmente rilevante è Project for the Walls of a Dining Room […] (Progetto per le pareti di una sala da pranzo […]), 1987, presentato per la prima volta con gli studi preparatori. L’opera, eseguita per la Triennale di Milano del 1988, ha la particolarità di incorporare due progetti distinti. Il tavolo con il modellino è infatti il prototipo della fontana realizzata per la città di Miami ed inaugurata nel 1990, mentre il gigantesco piatto rotto con le uova strapazzate è il progetto destinato alle pareti di una sala da pranzo. Entrambe costituiscono un insieme che si frantuma nello spazio. Una successiva sezione della rassegna è dedicata a sculture realizzate con i materiali più diversi che hanno come soggetto strumenti musicali. E’ uno degli aspetti più recenti del lavoro degli artisti che hanno creato un mondo fantastico di clarinetti inclinati e ingigantiti, viole molli, corni da caccia srotolati, note musicali cadenti, Stradivari affettati e trombe annodate. La sala seguente ospita Model for The European Desktop (Modello per il piano del tavolo europeo), 1989-1990, istallazione ispirata a poesie e riflessioni di van Bruggen sulla storia d’Europa, esposta nel 1990 alla Galleria Christian Stein di Milano. La grande opera viene presentata con gli studi preparatori. I “large-scale projects” per i quali Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen sono conosciuti in tutto il mondo, diventano realtà grazie ad un minuzioso lavoro che si svolge in diverse fasi e che rimane sconosciuto al grande pubblico. Per la prima volta si ha la possibilità di conoscerlo nei suoi sviluppi grazie alla presenza in mostra oltre che di modelli, anche di un “corpus” di disegni. La retrospettiva presenta infatti la raccolta Solitude for Two (Solitudine per due), 1983-2004, oltre settanta disegni eseguiti per lo più su pagine di taccuino: studi intimi che permettono l’accesso all’aspetto immaginifico di opere spesso tradotte in dimensioni monumentali. Il tema della musica include Resonances, after J. V. (Risonanze, da J. V. ), 2000, opera a muro, ma tridimensionale, realizzata con materiali diversi, ispirata ai temi musicali presenti nelle opere di Johannes Veermer. Scrive Richard Morphet: “In Resonances, after J. V. (Risonanze, da J. V. ), 2000, come forse lascia intendere il titolo, hanno un ruolo cruciale gli strumenti ad arco, motivo ricorrente nell’arte di Veermer. Questa scultura si ispira in particolare a due dipinti dell’artista Giovane donna in piedi accanto a un virginale e Giovane donna seduta a un virginale, entrambi alla National Gallery di Londra. Coosje van Bruggen vede i due dipinti come altrettanti “fermo immagine” in cui per un attimo si ferma un continuum narrativo che ha per tema l’amore […]”. La mostra si chiude con due sale dedicate a grandi installazioni. Nella prima troviamo From the Entropic Library (Dalla biblioteca entropica), opera realizzata nel 1989 per la mostra Magiciens de la Terre, presentata a Parigi, composta da libri e fermalibri sovradimensionati. Scrive Dieter Koepplin: “From the Entropic Library, un’opera frutto della creazione congiunta di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, non cita la storia dell’arte. Guarda invece verso l’Europa, e da essa verso l’Africa, meditando sul passato coloniale dell’Occidente. Più che un dipinto è una scultura pittorica, un quadro scultoreo. Considerando la sua mole, si potrebbe quasi chiamarlo un monumento: un monumento a una cultura scritta europea in corso di disfacimento, in qualche modo profuga. […] Il moto interno, la ricchezza e la strana integrità dell’opera si fondano su due tipi di processi: da un lato l’azione di forze che spingono, premono, urgono, condensano, mentre altre suscitano crollo, rovina, precipizio, caduta, abbattimento, dissolvimento. Il lavoro si compone di oggetti dalle forme familiari: libri allineati fra due fermalibri sovrastati da una lampada rotta. Per associazione questi suggeriscono altri oggetti e altri processi, oltre a fornire la prova del loro stesso reciproco gioco di ritmi al di là dell’effetto di concretezza che in apparenza domina il tutto. ” La mostra si chiude con Dropped Flower (Fiore caduto), 2006, una gigantesca scultura realizzata espressamente per la mostra al Castello di Rivoli. Scultura per caso presenta anche un’ampia selezione di film e documentari sulle opere degli artisti ed è corredata da un catalogo edito da Skira, riccamente illustrato, inclusivo di saggi, apparati scientifici, la documentazione completa del lavoro realizzato dal 1985 ad oggi e appendici bio-bibliografiche. .  
   
 

<<BACK