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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Ottobre 2009
 
   
  AGRICOLTURA IN BASILICATA, DI LORENZO PRESENTA PDL RISANAMENTO PASSIVITA´

 
   
  “Abbiamo inteso formalizzare una proposta di legge regionale che prende spunto dal contributo e dall’elaborazione della Ugl Agricoltura, a cui va tutto il nostro ringraziamento, per porre al centro del dibattito politico regionale la annosa questione del risanamento delle passività delle aziende agricole lucane, causate principalmente dai danni provocati dagli eventi calamitosi. E’ ora di prevedere un sistema di tutela regionale delle aziende agricole che vengono oramai ciclicamente colpite da danni alle colture ed alle strutture a causa dei mutamenti climatici attraverso la costituzione di un Fondo regionale di solidarietà che supplisca e integri l’operatività del decreto legislativo 102/2004 - oggi purtroppo senza idonea copertura finanziaria - che disciplina a livello nazionale una farraginosa e lunga procedura per arrivare al risarcimento di tali danni all’agricoltura”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del gruppo An-pdl, Pasquale Di Lorenzo, durante un convegno tenutosi a Montalbano Jonico. “Per questo motivo – ha sottolineato - la nostra pdl regionale prevede l’istituzione di un Fondo di solidarietà regionale che intervenga prontamente nel risarcire le aziende colpite dai danni provocati dalle calamità naturali, stabilendo modalità certe e tempi ragionevoli e non come accade oggi che vengono risarciti i danni verificatisi anni addietro costringendo le aziende agricole ad esposizioni bancarie che si sono accumulate negli anni, pregiudicando la competitività e spesso la stessa sussistenza delle aziende cosi oberate da debiti. L’esposizione e le pesanti passività in cui versano quasi tutte le attività agricole della nostra regione e del Sud in generale unitamente alla problema della bassa remuneratività delle produzioni e dei raccolti, che fanno fare utili e profitto a tutti, tranne che ai produttori e agli agricoltori, rappresentano i problemi più impellenti a cui si deve dare una risposta concreta ed immediata” . “Ridare competitività strategica al settore dell’agricoltura – ha affermato il consigliere - deve essere una priorità programmatica della Regione Basilicata, soprattutto ora che gli altri settori economici della regione vivono in sua situazione di crisi altrettanto grave ma che a differenza dell’agricoltura non sembrano avere prospettive alternative di crescite. L’agricoltura come attività economica e produttiva sana e capace di fare reddito e ricchezza, l’agricoltura come tutela dell’ambiente e del territorio, come promozione turistica delle tipicità e promotrice di energia pulita ha tante potenzialità inespresse ed inesplorate che debbono essere perseguite con convinzione. Oggi, con l’imminente varo del Dup da parte della Regione Basilicata, ma soprattutto con la determinazione del programma di sviluppo rurale 2007-2013 che comporterà l’impiego di una ingente quantità di finanziamenti pubblici, pari a 832 milioni di euro, è il momento giusto per iniziative, proposte e soluzioni che permettano al mondo agricolo di tornare ad essere momento trainante della nostra economia e delle nostre contrade”. “Tutte questi propositi – ha concluso Di Lorenzo - hanno una prospettiva di successo solo se si affronta e risolve la questione della critica situazione debitoria in cui versano le nostre aziende agricole. Una precondizione esiziale, a cui questa nostra proposta di legge cerca di dare una risposta anche stabilendo la sospensione delle procedure di riscossione esecutive per 24 mesi per le aziende agricole sino al perfezionamento dei mutui di consolidamento delle passività pregresse a cui potranno fare richiesta di accesso al Fondo regionale solidarietà agricoltura”. Di Lorenzo ha poi sottolineato che le “esposizioni debitorie oggi sono ulteriormente aggravate anche dal cattivo funzionamento dei pagamenti dei contributi agricoli e dei finanziamenti comunitari che trovano nella questione Arbea l’elemento di criticità che non può essere più tollerato”. Ha, infine, sollecitato l’assessore Viti a “riferire sui risultati della commissione di inchiesta che doveva verificare lo stato dei pagamenti e soprattutto i motivi e le cause dei ritardi”. .  
   
 

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