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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Ottobre 2009
 
   
  POTENZA, INCONTRO CON L´ANTROPOLOGO FRANCESE MARC AUGÉ

 
   
  Potenza, 14 ottobre 2009 - Continuano, dopo Cacciari e Perniola, gli incontri del giovedì di "Arte in Transito. Paesaggio urbano e Arte Contemporanea", nella sezione "Narrazioni Urbane", progetto ideato e curato da Basilicata 1799. "Le persone transitano nei non luoghi, ma nessuno vi abita", è un espressione dell’antropologo francese Marc Augé, che sarà presente a Potenza giovedì 15 ottobre, ore 17, Aula Magna dell´Università degli Studi di Basilicata (in via N. Sauro). All´incontro parteciperanno il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, e il rettore dell’Università della Basilicata, Mauro Fiorentino. Potentina all’insegna della grande arte e della cultura. “Apologia dello spazio vissuto. Luoghi e non luoghi nel mondo globalizzato” è Il titolo della lezione magistrale che impegna il grande antropologo ed etnologo francese, inventore di due termini quali “non luoghi” e “surmedernità”, che hanno contribuito a descrivere le problematiche della vita nella città contemporanea. Augé, è uno di quegli studiosi che ha concorso a spostare l’interesse dell’antropologia dallo studio delle società “lontane” (mondi primitivi) alla società contemporanea, in modo particolare alla vita della metropoli. Con il termine nonluogo egli definisce sia gli spazi costruiti per un fine ben specifico (solitamente di trasporto, transito, commercio, tempo libero e svago) e sia il rapporto che viene a crearsi fra gli individui e quegli stessi spazi, che si contrappongono ai luoghi antropologici quali luoghi identitari, relazionali e storici. I Non Luoghi sono gli spazi in cui una grande quantità d´individui sono in contatto senza entrare in relazione, sospinti o dal desiderio frenetico di consumare o di accelerare le operazioni quotidiane o come porta di accesso ad un cambiamento (reale o simbolico). Essi sono rappresentativi della nostra epoca, caratterizzata dalla precarietà assoluta, dal transito e dal passaggio, e da un individualismo solitario. La surmodernità rappresenta l´"evoluzione" dalla postmodernità nell´era della globalizzazione. Essa è rappresentabile attraverso la figura dell´eccesso: "eccesso di tempo", "eccesso di spazio", "eccesso dell´individuo" o dell´ego. Le tesi di Augé hanno aperto una grande discussione e non sono mancate le critiche, pur se ormai tali neologismi sono entrati nel linguaggio comune e dei mass media. “Viene recuperato così l’incontro previsto già a giugno con Augè – afferma Francesco Scaringi, ideatore e curatore con Giuseppe Biscaglia del progetto Arte in Transito. Paesaggio urbano e Arte Contemporanea- cogliendo in tal modo, mentre le attività progettuali si avviano al termine, l’occasione per trarne un bilancio, che già risulta molto positivo, considerato il grande successo di critica e di pubblico e la risonanza mediatica ricevuta dalle varie iniziative svolte”. .  
   
 

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