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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Ottobre 2009
 
   
  BOLZANO: SALVARE UNA VITA GRAZIE ALLA DONAZIONE DI SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE

 
   
  Bolzano, 15 ottobre 2009 - Un’informazione sulla donazione del sangue del cordone ombelicale, finalizzata a sensibilizzare tutte le future mamme: è lo scopo della campagna informativa sulla donazione del sangue cordonale promossa dall’Assessorato provinciale alla sanità presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dall’assessore provinciale Richard Theiner mercoledì. Il sangue del cordone ombelicale è una risorsa preziosa per la cura di gravi malattie del sangue e del sistema immunitario. La sua donazione è volontaria, semplice ed indolore, senza rischi e sofferenze per il neonato e la madre. L´informazione di tutte le future mamme è il mezzo più efficace per introdurre nelle famiglie nozioni chiare, precise e scientificamente corrette sull’importanza di donare il proprio sangue cordonale. Per questo l´Assessorato provinciale alla sanità promuove una campagna di sensibilizzazione sulla donazione del sangue cordonale che è stata presentata questa mattina a Palazzo Widmann dall’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner. “Un’informazione sulla donazione del sangue del cordone ombelicale, che sia finalizzata a sensibilizzare tutte le future mamme, rappresenta il mezzo più efficace per introdurre nelle famiglie nozioni chiare, precise e scientificamente corrette sull’importanza di donare il proprio sangue cordonale, stimolando la consapevolezza nell’individuo a fare propri comportamenti ad alto valore sociale” ha sottolineato l’assessore Theiner. È questo lo scopo della campagna informativa sulla donazione del sangue cordonale promossa dall’Assessorato alla sanità della nostra provincia, che coinvolgerà gli ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico e tutti gli operatori sanitari interessati. Il messaggio contenuto nella brochure “Una nuova vita – Una nuova speranza. Informazioni sulla donazione del sangue del cordone ombelicale” è semplice: il sangue del cordone ombelicale è una risorsa preziosa per la cura di gravi malattie del sangue e del sistema immunitario, la sua donazione è volontaria ed indolore, senza rischi e sofferenze per il neonato e la madre. La procedura è piuttosto facile: è sufficiente rivolgersi, verso il termine della gravidanza, agli operatori del Reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale scelto fra i quattro comprensori citati per il parto, che oltre a fornire alle donne interessate tutte le informazioni e gli approfondimenti necessari per compiere una scelta consapevole, hanno il compito di accertare che le sue condizioni di salute siano tali da rendere possibile la donazione. Una volta espressa la volontà di donare, viene eseguito un prelievo del sangue per verificare l’assenza di patologie trasmissibili per via ematica. La donazione avviene al momento del parto: dopo la nascita, quando il cordone è già stato reciso, il sangue viene raccolto in una sacca sterile e dopo analisi accurate, inviato alla Banca del Sangue Cordonale, che per la nostra provincia è la Banca del sangue di Padova, dove la sacca verrà congelata e conservata per oltre 20 anni. Dopo il piccolo prelievo di sangue, che viene effettuato alla madre, trascorsi sei mesi dal parto, il sangue cordonale sarà idoneo a essere utilizzato per curare i pazienti affetti da malattie ematologiche. Nel corso della conferenza stampa la dott. Ssa Federica Verdi, ginecologa del reparto ginecologia dell’Ospedale di Bolzano ha sottolineato che le cellule staminali emopoietiche, ricavate dal cordone ombelicale, possono essere utilizzate in particolare per la cura di malattie come leucemie, linfomi, deficit immunitari, tumori solidi, errori congeniti del metabolismo. I vantaggi rappresentati dall’utilizzo di cellule staminali derivanti dal cordone ombelicale sono essenzialmente la pronta disponibilità alla richiesta, nessun rischio legato alla procedura di prelievo, minor rischio di trasmissione di malattie infettive, necessità di minor grado di compatibilità, minor rischio di reazioni post-trapianto. In Italia la normativa autorizza la conservazione del sangue cordonale per uso allogenico, (cioè a favore di persone diverse da quelle da cui le cellule sono prelevate) a fini solidaristici e per uso dedicato al neonato stesso o consanguineo con patologia in atto al momento della raccolta o nel caso di famiglie a rischio di avere figli affetti da malattie genetiche. La donazione per uso autologo (personale) è prevista ma è non ancora disciplinata, tuttavia è possibile conservare il sangue in banche estere, previa autorizzazione del Ministero della salute. Tale procedura è completamente a carico dell’utente. Per avere ulteriori informazioni sulla donazione del sangue placentare si può anche contattare la sezione di Bolzano di Adisco, Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale, che partecipa attivamente a questo progetto di sensibilizzazione, contribuendo allo sviluppo di una cultura della donazione del sangue cordonale. Hanno preso parte alla conferenza stampa anche Christina Stampfer, ostetrica del Reparto ginecologia dell’Ospedale di Bolzano, il dott. Bruno Giacon, Primario del Reparto di nefrologia e coordinatore del centro trapianti dell’Ospedale di Bolzano, la signora Katia Carpino, madre di Paolo, un bimbo di quattro anni, che ha potuto usufruire del trapianto grazie alla donazione di un cordone ombelicale compatibile e marisa Cantisani, presidente dell’Associazione Adisco di Bolzano. La signora Carpino ha portato la sua toccante testimonianza riguardo all’importanza della donazione del cordone ombelicale, preziosa per salvare la vita di pazienti in età pediatrica. .  
   
 

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