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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Ottobre 2009
 
   
  LOMBARDIA. INFLUENZA AH1NI, VA CURATA A CASA COMO, LA NONA TAPPA DEGLI STATI GENERALI DELLA SANITA´

 
   
  Como, 18 ottobre 2009 - Chi dovesse contrarre il virus della cosiddetta "nuova influenza" (A/h1n1) "non deve andare in pronto soccorso e deve curarsi a casa consultando il proprio medico di famiglia", tranne se dovessero comparire complicanze. Soprattutto per evitare di portare il virus in ospedale dove potrebbe essere pericoloso per le persone già ammalate. E´ questo l´appello rilanciato il 16 ottobre a Como dall´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, in occasione della nona tappa degli "Stati Generali territoriali del Sistema socio-sanitario". L´iniziativa prevede un ciclo di incontri in forma di workshop nei territori delle quindici Asl della Lombardia durante tutto il 2009. Bresciani ha ricordato come la "nuova influenza" sia una malattia con un rischio molto basso, di gran lunga inferiore a quello provocato dall´influenza stagionale. Quest´ultima provoca un decesso ogni 1. 000 casi mentre l´influenza A/h1n1 0,4 decessi ogni 1. 000 casi. Confronto Col Territorio - Interrogato dai giornalisti sulla questione del monoblocco, Bresciani ha auspicato che si trovi una soluzione che tenga conto della volontà dei cittadini, in larga parte contrari all´abbattimento della struttura. Prima dell´inizio dei lavori è stato anche firmato un accordo tra l´Asl di Como e il Comune di Campione d´Italia per un miglioramento del servizio sanitario nello stesso Comune con l´introduzione di alcune agevolazioni per i cittadini. Scopo degli Stati Generali, cui partecipano Province, Comuni, Asl, Aziende ospedaliere, strutture socio-sanitarie, operatori sanitari e rappresentanti del volontariato e delle autonomie sociali e funzionali, come ha sottolineato Bresciani è "realizzare un incontro che permetta a chi ha la responsabilità delle politiche sanitarie di esporre i risultati ottenuti e le idee per il futuro e allo stesso tempo raccogliere i contributi sostenibili e responsabili sulle scelte da compiere, in una logica di concerto e non più di solismo. L´obiettivo di fondo resta quello di migliorare ulteriormente la qualità del nostro sistema, che ha già tanti elementi positivi". Bresciani ha citato poi la cronicità e la non autosufficienza come due delle sfide più importanti del presente e del futuro così come il progetto di "portare più medicina sul territorio". Realizzazioni - L´assessore ha poi passato in rassegna alcune delle realizzazioni raggiunte nell´ultimo periodo: abbattimento dei costi impropri innanzitutto, cioè "più soldi nelle tasche dei cittadini", che ha permesso, oltre ad avere un bilancio in pareggio per sei anni di fila, di ampliare la platea delle esenzioni e finanziare altri interventi. Anche con l´aiuto di Finlombarda la Regione è riuscita ad abbattere i tempi di pagamento per i fornitori che ora sono a 90 giorni. Ma anche miglior accesso ai servizi, attraverso l´abbattimento delle liste d´attesa, con la decisione per le prestazioni "extra budget", cioè senza limiti di risorse, di bloccare la libera professione (a pagamento) se non vengono rispettati i tempi stabiliti. Bresciani ha anche ricordato l´introduzione di nuove regole per l´accreditamento (diventato dinamico e a tempo) e di maggiori controlli, arrivati fino alla soglia del 10% (6,5 mirati e 3,5 random). Da ricordare anche il progetto regionale di messa in rete delle 6 Facoltà universitarie di Medicina delle Università, che hanno 14 macro aree di ricerca, 119 aree di ricerca, con lo scopo di creare un potente sistema di ricerca e sviluppo, coinvolgendo l´industria e Finlombarda per la parte finanziaria. Già 39 i progetti presentati su questa piattaforma, di cui 24 già attivi. A questo proposito, Bresciani ha annunciato che il 26 ottobre verrà firmato un accordo con il Canton Ticino su questi temi. "Per Regione Lombardia - ha detto l´assessore regionale Massimo Zanello, referente Tavolo Territoriale di Confronto di Como - la sanità è fondamentale ma qualunque sistema territoriale cresce solo se tutti i suoi fattori concorrono a questo sviluppo. Il Tavolo territoriale svolge, da questo punto di vista, un ruolo importante di regia". Situazione Socio-sanitaria - Nel corso dell´incontro, Roberto Antinozzi (direttore generale Asl di Como) e Andrea Mentasti (direttore generale Azienda Ospedaliera "Ospedale Sant´anna" di Como) hanno relazionato sulla situazione sanitaria e socio-sanitaria della provincia di Como. L´asl della Provincia di Como si estende su una superficie di circa 1. 200 kmq, con un bacino di utenza di circa 582. 000 assistiti ed è organizzata in quattro Distretti Socio-sanitari: Brianza (aree territoriali di Cantù, Mariano Comense ed Erba), Como, Medio Alto Lario (aree territoriali di Menaggio e Dongo), Sud Ovest (aree territoriali di Olgiate Comasco e Lomazzo-fino Mornasco) più il Distretto speciale di Campione d´Italia. Sono intervenuti anche, tra gli altri, Giuseppe Corsini (che ha letto un messaggio dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli), Sante Frantellizzi (prefetto di Como), Antonio Pozzi (presidente Conferenza dei Sindaci), Stefano Bruni (sindaco di Como) e Alberto Zoli (direttore generale Areu). .  
   
 

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