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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Ottobre 2009
 
   
  PORTOVESME SRL: VERTICE A ROMA TRA MINISTERO, REGIONE, AZIENDA E SINDACATI

 
   
  Roma, 19 Ottobre 2009 - Un sopralluogo nell’isola del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, e il completamento entro 15 giorni delle verifiche tecniche per individuare, come ha spiegato lo stesso esponente del Governo, la “soluzione più idonea a migliorare la competitività dell’azienda, anche nell’interesse del Paese”. E’ il risultato dell’incontro del 15 ottobre a Roma per la vertenza della Portovesme Srl. I rappresentanti della Regione, di Confindustria, Apisarda, Portovesme Srl, oltre a sindacati e lavoratori, hanno portato al Tavolo romano la linea unitaria emersa il giorno prima nella riunione, e illustrata dal Presidente Ugo Cappellacci ai lavoratori che da giorni attuano un presidio davanti al palazzo della Regione in viale Trento. I temi al centro del confronto riguardano le proposte di autoproduzione dell’energia da parte dell’Azienda col ricorso all’eolico, l’attuazione del Virtual Power Plant (sistema normativo per la riduzione dei prezzi), la necessità di far ripartire l’accordo di programma, ed i corsi di formazione per i lavoratori. Dopo una analisi del mercato e degli aspetti produttivi attuali, si è discusso il possibile piano di miglioramento delle condizioni di competitività dell’Azienda, unica realtà italiana del comparto, attiva nella produzione di zinco e piombo. E’ stata sottolineata dalla delegazione sarda, guidata dagli assessori dell’Industria e della Programmazione, Andreina Farris e Giorgio La Spisa, l’incidenza del costo dell’energia sul prodotto finito dell’Azienda - al pari delle altre situazioni produttive dell’area - e la sua ulteriore rilevanza in questa fase di crisi generale dei mercati. A fronte di questa difficoltà, sono richieste soluzioni che assicurino una riduzione dell’incidenza dei costi energetici, e che siano rapidamente operative. In questo senso, il Ministero dello Sviluppo Economico sta verificando diverse ipotesi di soluzione che abbiano durata di medio termine, e che si affianchino al Virtual Power Plant disposto dalla “Legge Sviluppo” già in vigore. Come detto, nell’arco dei prossimi 15 giorni saranno ultimate tali verifiche e proposte alle Autorità le soluzioni ritenute più idonee, al fine del loro varo. La Regione Sardegna ha assicurato la propria disponibilità a contribuire per la soluzione del problema energetico, attraverso progetti per fonti alternative di produzione, compatibilmente con gli aspetti ambientali e paesaggistici e con il consenso del territorio. A tal fine verrà prossimamente convocato un primo incontro dalla Regione stessa, anche per avviare le iniziative formative per adeguare le competenze dei lavoratori. Quanto agli investimenti sull’impianto, è stato verificato l’avanzato stato dell’istruttoria tecnico-amministrativa del Contratto di Programma dedicato, per il quale sono state individuate le risorse disponibili a sostenere il progetto dell’Azienda. I prossimi passaggi prevedono, infatti, sia il sopralluogo del Ministero per la verifica del progetto, fissato per il 20 ottobre, che l’accelerazione ulteriore delle autorizzazioni amministrative che porteranno a conclusione l’iter presso il Cipe. Al termine del vertice le parti hanno siglato un verbale di accordo riguardante i punti sopra esposti. Gli assessori La Spisa e Farris hanno manifestato apprezzamento per l’esito dell’incontro, da loro definito positivo e chiarificatore, soprattutto grazie alla già accertata disponibilità dei fondi destinati al Contratto di Programma. “Questo significa - ha detto il rappresentante dell’Esecutivo dell’Industria - dare risposte ad una Azienda che chiede aiuto alla politica. Ebbene, la politica sta già rispondendo e si sta assumendo le proprie responsabilità, al fine di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro. Non dobbiamo dimenticare, però, che sette anni sono lunghi e difficili da recuperare, per cui saliamo su un treno già in corsa. Alla politica - ha concluso la Farris - spetta il compito di abbreviare questi tempi per recuperare il tempo perduto”. .  
   
 

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